La leggenda del Golem
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La leggenda del Golem
La leggenda del Golem. G olem l’embrione umano, l ‘esistenza imperfetta prima della creazione, un essere simile a un automa. Molti testi di tradizioni ebraiche, si interessano della Creazione: la possibilità di dare vita, come Dio, a un Golem, un impasto di argilla, come la creazione di Adamo, creato però dall’uomo. Mentre il mostro del Dottor Frankestein era composto di parti umane, il Golem è un atto creativo fantastico basato sulla parola e sulla magia. Golem significa all’incirca "materia informe". Dal X|| secolo i testi cabalistici, trattano di questa figura creata dal fango che veniva animata attraverso riti magici. Solo un secolo più tardi i cabalisti tedeschi parlano di due mistici che animarono questa statua d’argilla, inserendo nel petto(all’altezza del cuore o nella fronte, a seconda della leggenda) una pergamena con la trascrizione di uno dei tanti misteriosi "nomi di Dio". Solo pochi maestri , chiamati BAAL SHEM, "i maestri del nome", conoscevano, perché custoditi nei segreti della Kabalàh. Secondo le leggende, la parola che dava vita al Golem era EMETH che vuol dire Verità, cancellando la prima lettera la E, che si pronuncia ALEPH, rimaneva METH=MORTE ; così il Golem cadeva a terra inanimato. Il Golem ubbidiva solo agli ordini di colui che dandogli la vita diventava il suo padrone, ed è per questo che i riti della sua creazione erano tenuti nella massima segretezza. Erano due principalmente gli scopi per la creazione del Golem: Il primo scopo era di proteggere e aiutare il popolo ebreo dai nemici. La seconda versione era di usarlo come servitore. Ci sono diverse versioni sulla leggenda del Golem, con diversi modi di conferirli la vita, attraverso la magia oppure la parola. Hanno tutte però lo stesso creatore: il Rabbino Low. Il Rabbino Low nasce nel 1512 la notte di Pasqua (Passach), in un periodo in cui crebbe l’odio contro gli ebrei.Si pensava che la popolazione ebrea preparasse il pane Pasquale con il sangue dei bambini cristiani, che erano rapiti alle proprie famiglie.Ma erano i Cristiani che mettevano i corpi dei bambini morti nel quartiere ebreo per accusarli. La leggenda sulla nascita del Rabbino Low, narra che la notte mentre la madre stava per partorire, mandò la famiglia in cerca d’aiuto; sulla strada scoprirono i cristiani che stavano trasportando un corpo di un bambino morto, con l’intenzione di lasciarlo nel quartiere ebreo. Il Rabbino Bezalel (padre del Rabbino Low9, appena saputo dell’accaduto che coincideva con la nascita del figlio, lo interpretò come un segno di salvezza per il suo popolo, chiamandolo così Low (Leone). Prima versione ( 1580 circa.) In questa versione il Rabbino Low prega Dio perché lo aiutassi a salvare il suo popolo. Durante la notte sente una voce: "Crea dalla terra la figura di un uomo e aiuterai per sempre il tuo popolo." Il Rabbino Low, dopo il sogno, chiamò suo cognato e uno studente informandoli che voleva costruire un uomo d’argilla. Andarono fuori città vicino ad un fiume dove si trovava un vecchio forno, modellarono con la terra un corpo simile all’uomo, con viso, gambe e braccia. Dopodiché lo appoggiarono a terra , tutti e tre rappresentavano tre funzioni: il Rabbino Low il sangue, il cognato la collera e lo studente la forza.Tutti e tre questi elementi uniti servirono a dare la vita al Golem. Poi girarono sette volte in senso orario intorno al Golem pronunciando tutti insieme i versi del Rabbino Low: "Dio ha creato l’uomo dalla polvere della terra e con il respiro gli ha dato un’anima viva". Così il corpo del Golem si svegliò guardando i suoi creatori e il Rabbino Low li disse:"Ti abbiamo creato dalla terra per aiutare il popolo contro la persecuzione dei nemici, il tuo nome sarà José. Abiterai nella mia casa sarai obbediente e farai tutto quello che ti ordinerò!". Il Golem mosse la testa e acconsentì al suo creatore. Il Golem era usato solo per importanti compiti, per esempio catturare gli assassini che accusavano gli ebrei della morte dei bambini. Una volta catturati il Golem li portava in tribunale per farli processare. Se non era usato il Golem, rimaneva seduto nella stanza, tenendosi la testa con le mani, senza muoversi. A volte il suo padrone, il Rabbino Low, lo proteggeva dai nemici, rendendolo invisibile attraverso la magia. Nel 1592 terminò la persecuzione del popolo ebreo, quindi non ci fu più bisogno del Golem. Fu praticato il rito magico per toglierli la vita; il Rabbino con il cognato e lo studente che lo avevano aiutato nella sua creazione, fecero sette giri intorno al Golem in senso antiorario pronunciando la frase magica. Terminato il settimo giro sparirono dal Golem tutti i segni di vita. Il Rabbino Low nascose il corpo del Golem nel sottotetto della sinagoga, coperto da un camice bianco sotto dei libri, vietando l’ingresso a chiunque. Poi, nessuno vi andò più a causa delle scale impraticabili, fino al secolo scorso; tutto fu avvolto dal mistero e dalla maledizione. Quando furono eseguiti i restauri della sinagoga, morirono il costruttore e i suoi operai in seguito a una caduta; come riporta la "Cronaca Reale di Praga". Nel 1880 un altro operaio morì sempre a causa di una caduta all’interno dell’edificio. Solo nel 1920 un giornalista, Egon Ervin Kish, riuscì ad entrare nella sinagoga, non trovò niente anche sé non poté controllare accuratamente a causa del pavimento instabile. Seconda versione (inizio 1700). Racconta che il Rabbino Low costruì un gigantesco Golem d’argilla, dotato di una forza mostruosa che gli consentiva di lavorare nei campi senza mai stancarsi, per tutti i giorni della settimana tranne il sabato. Rabbi Low, temendo di profanare il "SHABAT", il giorno sacro dedicato al riposo e alla meditazione, toglieva ogni venerdì sera, dal petto del Golem, la stella di Davide, contenente le misteriose lettere componenti il nome di Dio. Una volta tolta la stella il Golem si bloccava, diventando una massa d’argilla senza vita. Un venerdì sera, però, Rabbi Low assolto nella preghiera, dimenticò di togliere la stella. Quando si accorse della sua dimenticanza, il Golem era già scappato, corse allora a cercarlo; riuscì a raggiungerlo e a toglierli la stella dal petto. Il gigante d’argilla cadde d’argilla cadde a terra in mille pezzi . In nessuna delle leggende che ho trovato, è scritto esplicitamente la parola che li conferisce la vita sia EMETH, ma sono presenti parole magiche oppure il nome di Dio, forse perché EMETH significa verità quindi Dio, oppure perché METH che vuol dire morte, ed è il potere opposto della prima, quindi vita cioè Dio. , Terza versione Il rabbino Low, capo spirituale della comunità ebraica del ghetto di Praga, decide di creare un Golem per difendere gli ebrei dalle persecuzioni durante il regno dell’imperatore Rodolfo d’Asburgo. Rabbi Low ricerca la formula misteriosa e una volta trovata anima il Golem,controllando la sua vita con la stella di Davide. Decide,poi di chiedere all’imperatore l’annullamento dell’editto persecutorio; domanda udienza e una volta accolta si reca a palazzo con il gigante d’argilla. L’imperatore Rodolfo d’Asburgo, aveva sentito parlare dei riti misteriosi del Rabbino Low, gli chiese una dimostrazione di tali poteri. Ad un certo punto,qualcuno cominciò a ridere contagiando tutti, imperatore compreso.In tutto il salone echeggiarono risate e vari commenti. Ad un tratto tutto cominciò a tremare, i vetri si ruppero; sembrava che tutto dovesse crollare. L’imperatore, terrorizzato da quello che stava accadendo, supplicò il rabbino Low di perdonarlo per la mancanza di rispetto, in cambio della salvezza, promise di fermare le persecuzioni contro gli ebrei.Il Golem dopo aver ricevuto un comando dal Rabbino Low, sorresse la trave del soffitto, salvando tutti. Da quel momento però, il Golem impazzì impedì al rabbino l’asportazione della stella; la creatura si era resa conto che la sua umanizzazione dipendeva da quella misteriosa stella che portava nel petto. Scappò e girovagò per Praga seminando il panico e travolgendo, con la sua mole, ogni cosa. Ad un certo punto il Golem incontrò un bambino, che non era per niente spaventato da quello che stava accadendo. Incuriosito il Golem prese il bambino fra le sue possenti mani e lo sollevò per guardarlo meglio. Non si accorse che il luccichio della stella aveva attratto l’interesse del bambino. Ad un certo punto la mano del bimbo, strappò l’amuleto dal petto del Golem, provocando così la sua caduta al suolo rompendosi in mille pezzi d’argilla. Come il mostro di Frankestein, anche il Golem di fronte al bambino perde la sua forza, si lascia incantare. Nel caso del Golem ne va a scapito della propria esistenza, il bambino con la sua ingenuità, ferma il gigante da una possibile devastazione, causata dalla libertà. Come se in quel momento avesse avuto l’anima e quindi la possibilità di scegliere l’errore C’è un film che s’inspira alle varie versioni del Golem:"IL FORNAIO DELL’IMPERATORE" Di Martin Fric. Uno dei pochi film sfuggiti alla censura nel periodo comunista nella ex Cecoslovacchia. TRAMA:Il Golem rappresenta un automa costruito per difendere il popolo dell’Imperatore RodolfoII famoso per essere simile al "Re Sole" di Francia, amante delle donne, delle magie, dell’arte e della voglia di scoprire la magica pozione per vivere in eterno. Il Golem è visto come un gigante, può distruggere tutto senza la presenza del suo padrone; può tornare in vita solo con una pallina inserita in una fessura sulla fronte. a cura di Antonella Fusco