Liceo Aristosseno Taranto a. s. 2014
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Liceo Aristosseno Taranto a. s. 2014-15 Rifrazione della luce ed angolo limite SCOPO DELL’ESPERIMENTO: Determinare l’indice di rifrazione di un solido trasparente attraverso la misura dell’angolo limite PRINCIPIO FISICO I fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce sono I concetti chiave alla base dell’eperienza di laboratorio. Esse sono regolate dalle seguenti leggi: RIFLESSIONE Se un raggio luminoso incide su una superficie riflettente, si verifica che: - Il raggio incidente, la normale alla superficie riflettente e il raggio riflesso giacciono tutti sullo stesso piano. -L’angolo di riflessione è uguale all’angolo di incidenza. RIFRAZIONE - LEGGE DI SNELL-CARTESIO La rifrazione avviene ogni volta che un raggio attraversa la superficie di due mezzi trasparenti in cui si propaga con velocità differenti: il raggio rifratto subisce un cambiamento di direzione. Precisamente: -Il raggio incidente, il raggio rifratto e la normale alla superficie di separazione dei due mezzi giacciono sulla stesso piano; -n1 seni =n2 senr Dove n1 ed n2 sono gli indici di rifrazione rispettivamente del primo e del secondo mezzo .Nell’aria n=1, in un altro mezzo trasparente n>1. Pertanto se la luce passa dall’aria all’acqua ( o al vetro) il raggio rifratto si avvicina alla normale. L’acqua è più rifrangente dell’aria. Al contrario se la luce passa da un mezzo più rifrangente ad un altro meno rifrangente ( per es .acqua-aria, vetro-aria), il raggio rifratto si allontanerà dalla normale e pertanto l’angolo di rifrazione sarà maggiore dell’angolo d’incidenza. Per un particolare angolo d’incidenza, chiamato angolo limite l, si osserva che r= 90°. Se l’angolo d’incidenza i>l non si osserverà alcun raggio rifratto perché si verifica i fenomeno della riflessione totale, nel senso che il raggio continua a propagarsi nel primo mezzo obbedendo alle leeggi della rilessione .La relazione per determinare l’angolo limite discende direttamente dalla legge di Snell: n1seni=n2senr da cui, ponendo n1=n indice di rifrazione del mezzo trasparente in cui si trova la sorgente, n2=1 indice di rifrazione dell’aria, i=l, r=90°, si ottiene: nsenl=sen90°n e quindi n= 1/senl MATERIALE OCCORRENTE: 1-Generatore di luce bianca 2-Semicilindro in plexiglass (materiale molto trasparente) 3-Goniometro posto su una base in grado di ruotare (sensibilità 1°) 4-Schermo bianco PROCEDIMENTO Si disponga di fronte ad un raggio di luce bianca un semicilindro in plexiglass posto centralmente su di un goniometro rotante, in maniera tale che il raggio luminoso incida sulla superficie curva del semicilindro posto davanti ad uno schermo bianco. Ogni volta che un raggio luminoso attraversa un materiale trasparente dà vita ad un raggio riflesso ed un raggio rifratto; aumentando progressivamente l’angolo di incidenza fra il raggio e la parte curva del semicilindro, si noti come l’intensità del raggio rifratto tenda a diminuire fino a quando non diventi appena rilevato. L’angolo per la quale si assiste alla formazione esclusiva di un raggio riflesso e di un raggio rifratto appena visibile prende il nome di ANGOLO LIMITE; sfruttando questo semplice principio fisico è stato possibile calcolare l’indice di rifrazione del semicilindro. DATI RACCOLTI: -Indice di rifrazione dell’aria n1=1 -Indice di rifrazione del plexiglass n2= ? Per un angolo di incidenza compreso tra 42°e 43° si osserva un angolo di rifrazione pari a 90°. Per angoli di incidenza superiori o uguali a questo valore il raggio luminoso viene completamente riflesso all’interno del semicilindro secondo le leggi della riflessione : si assiste quindi al fenomeno della riflessione totale. Applicando due volte la legge di Snell si ottiene: 1) l=42°: n=1/sen42° = 1,47 2) l=43°: n =1/sen43° = 1,49 Dei risultati trovati prendiamo come valido il valore medio, l=1,48, alla quale bisogna aggiungere la corrispondente incertezza. Possiamo assumere come incertezza l’errore massimo dato da Δn=(nmax-nmin)/2= (1/senl1-1/senl2)/2 = 0,01 Pertanto l =1,48±0,01 CONCLUSIONI: L’obiettivo finale è stato raggiunto dato che il valore trovato sperimentalmente coincide con il valore fornito dal produttore del semicilindro. Gli ostacoli trovati nella realizzazione dell’esperimento riguardano esclusivamente la sensibilità degli strumenti utilizzati che non permettevano un’accurata misurazione degli angoli, tanto da optare infine per l’accettazione di un valore medio fra i due trovati.