Corso di contabilità pubblica per principianti

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Corso di contabilità pubblica per principianti
Corso di contabilità pubblica per
principianti
Prof. Carlo Manacorda
IL BILANCIO
07 maggio 2013
Il bilancio è soprattutto una «politica» e non
solamente «due addizioni e una sottrazione»
Reynaud (1939)
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NATURA E FUNZIONI
BILANCIO
 Etimo

bilanciare
equilibrare, pareggiare
più fattori messi a confronto)

quando il confronto avviene tra fattori
economici, positivi e negativi, il
bilancio è un
bilancio contabile
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NATURA E FUNZIONI
BILANCIO
 Definizione

documento contabile con il quale,
attraverso la contrapposizione di
classi di valori di segno opposto,
si dimostrano i risultati della
gestione * riferiti ad un periodo di
tempo definito **
(*) sistema delle operazioni, simultanee e successive, che si
compiono per il raggiungimento dei fini aziendali
(**) 12 mesi. Cioè: anno finanziario
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NATURA E FUNZIONI
BILANCIO
 Schema (elementare)
ENTRATE/RICAVI
Totale
+
+
+
+
+
+
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
Totale generale
SPESE/COSTI
Totale
-
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
Utile / Perdita di esercizio
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NATURA E FUNZIONI
BILANCIO
 Funzioni
generale  dare informazioni sull’andamento
della gestione dell’impresa
contabile  rilevare i movimenti economici
positivi e negativi della gestione
secondo le norme contabili per
pervenire alla determinazione
dell’utile/perdita di esercizio
fiscale

(nelle imprese private) esporre
risultato economico finale:
imponibile sul quale sarà
effettuato il prelievo fiscale
il
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio privato

quello delle aziende private
(di produzione o imprese)
Bilancio pubblico  quello delle aziende pubbliche
(di erogazione)
N.B. Le aziende di produzione perseguono il profitto.
Quindi il bilancio è strutturato in maniera da
dimostrare se c’è o non c’è profitto/reddito/lucro
Le aziende di erogazione destinano (erogano)
tutte le loro risorse al soddisfacimento di interessi
pubblici, senza scopi di lucro. Quindi il bilancio
è strutturato per rendere evidente questa finalità
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio privato (definito) bilancio di esercizio
 è disciplinato dall’art. 2423 e ss. del Cod. civile
 è redatto dagli amministratori al termine
dell’esercizio
 è costituito da:
 stato patrimoniale
 conto economico
 nota integrativa
 deve rappresentare, in modo corretto e veritiero,
la situazione patrimoniale e finanziaria
dell’impresa e il risultato economico
dell’esercizio: utile/perdita
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/1
 è disciplinato da numerosissime leggi e norme
 ha forme diverse:
 di previsione (o preventivo), redatto prima
che inizi l’esercizio finanziario
 consuntivo, redatto dopo la chiusura
dell’esercizio finanziario
 annuale, se contempla soltanto il ciclo
annuale della gestione
 pluriennale, se contempla cicli di gestione
superiori all’anno
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/2
 finanziario, se rileva soltanto movimenti di
denaro
 economico se, oltre ai movimenti di denaro,
rileva anche altri movimenti che, pur non
dando luogo a movimenti di denaro,
concorrono a determinare il risultato
economico della gestione
 di competenza, se rileva non il movimento
di denaro ma il titolo giuridico che darà
diritto a incassare un’entrata o obbligherà a
pagare una spesa
 di cassa, se rileva il movimento effettivo
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del denaro
BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/3
 assolve alle seguenti funzioni:
 tecnica - espone grandezze attive (entrate) e
passive (spese) ed il loro bilanciamento
 giuridica-autorizzativa - rappresenta
l’autorizzazione preventiva che l’organo
volitivo dell’ente concede a quello esecutivo
(Parlamento-Governo; Consiglio-Giunta)
 politica – esprime le scelte politiche
dell’ente
 programmatoria – indica un programma
 politico-economica – fa capire il peso della
finanza pubblica sull’economia del Paese
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/4
 le rilevazioni contabili prevedono più fasi
Entrate
 accertamento (si verifica la ragione del
credito e il debitore, e si imputa tale credito
all’esercizio finanziario nel quale viene a
scadenza)
 riscossione (materiale introito del denaro)
 versamento (trasferimento della somma
nella cassa dell’Ente)
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/5
Spesa
 impegno (si contabilizza la spesa derivante da
un’obbligazione giuridicamente perfezionata)
 liquidazione (sulla base di documenti, si
stabilisce l’esatto ammontare della somma da
pagare)
 ordinazione (si dà ordine al Tesoriere, con il
mandato di pagamento, di versare la somma al
creditore)
 pagamento (uscita della somma dalla cassa
dell’Ente)
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BILANCIO PRIVATO E BILANCIO PUBBLICO
Bilancio pubblico/6
 le entrate che non esauriscono, nel corso
dell’esercizio, tutte le fasi danno luogo ai
RESIDUI ATTIVI
 le spese che non esauriscono, nel corso
dell’esercizio, tutte le fasi danno luogo ai
RESIDUI PASSIVI
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IL BILANCIO PUBBLICO
10 maggio 2013
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PRINCIPI
 Tutti i bilanci seguono determinate regole/principi/
postulati
 Sono principi «storici» del bilancio pubblico:
 annualità (bilancio di previsione e rendiconto sono
predisposti con cadenza annuale, e riferiti ad un
periodo di gestione che coincide con l’anno solare)
 unità (ogni ente è un’entità giuridica unica e unitaria
e, quindi, unico ed unitario è il suo bilancio. Non si
può prevedere di destinare alcune entrate a copertura
solo di determinate spese)
 universalità (tutte le entrate e tutte le spese devono
essere iscritte nel bilancio – Sono vietate le gestioni
fuori bilancio)
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PRINCIPI
 integrità (entrate e spese sono iscritte al lordo di
eventuali movimenti contabili connessi di segno
opposto)
 veridicità (i bilanci devono rappresentare le reali
condizioni finanziarie ed economiche dell’ente)
 pubblicità (tutti i bilanci pubblici devono essere
portati a conoscenza dei cittadini)
 equilibrio di bilancio (pareggio)(non si possono
avere più spese che entrate, e l’equilibrio va
mantenuto anche nelle poste economiche – ricavi e
costi – e patrimoniali – attività e passività)
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PRINCIPI
 Vari provvedimenti successivi hanno aggiunto altri
principi. E cioè:
 attendibilità (i dati del bilancio devono essere
supportati da fondate aspettative di acquisizione e di
utilizzo delle risorse)
 correttezza (rispetto rigoroso delle norme)
 comprensibilità (chiarezza nella classificazione ed
esposizione delle voci finanziarie, economiche e
patrimoniali)
 significatività e rilevanza (il bilancio deve fornire
utili informazioni per le decisioni)
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PRINCIPI
 flessibilità (possibilità, attraverso gli appositi
strumenti, di modificare le poste del bilancio)
 congruità (adeguatezza dei mezzi disponibili)
 prudenza (si iscrivono in bilancio solo le poste
ragionevolmente utilizzabili)
 coerenza (deve sussistere un nesso logico tra
programmazione e gestione)
 comparabilità e verificabilità (i dati di bilancio
devono essere confrontabili nel tempo e verso l’esterno
e la documentazione va conservata)
 neutralità o imparzialità (con il bilancio non si
devono favorire interessi particolari o di gruppo)
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PRINCIPI
 competenza finanziaria (imputazione agli esercizi
finanziari delle obbligazioni giuridicamente
perfezionate, attive e passive – accertamenti, impegni)
 competenza economica (l’effetto delle operazioni va
rilevato contabilmente e attribuito all’esercizio al
quale si riferiscono)
 prevalenza della sostanza sulla forma (per le
rilevazioni, occorre guardare anche agli aspetti
sostanziali)
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
BILANCIO DI PREVISIONE/1
 Di norma, tutti i bilanci pubblici di previsione hanno
in chiusura una tabella definita «Quadro generale
riassuntivo»
 Il Quadro generale riassuntivo mette a confronto la
sintesi di tutte le Entrate e di tutte le Spese
Operazione principale e preliminare:
guardare subito il Quadro generale riassuntivo e verificare
che il Totale finale tra Entrate e Spese sia in pareggio
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
BILANCIO DI PREVISIONE/2
 Generalmente in fondo al Quadro generale
riassuntivo compaiono due poste particolari
 nell’Entrata una posta definita «Avanzo di
amministrazione»
 nella Spesa una posta definita «Disavanzo di
amministrazione»
N.B. L’Avanzo di amministrazione è un importo che rappresenta
economie fatte nel/negli anni precedenti. Quindi è un’entrata
aggiuntiva dell’anno
Il Disavanzo di amministrazione è un importo che rappresenta
spese fatte nel/negli anni precedenti, ma senza copertura.
Quindi è una spesa aggiuntiva dell’anno che va riassorbita
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
BILANCIO DI PREVISIONE/3
 Il bilancio di tutti gli enti pubblici, escluso quello
degli enti locali, è impostato su tre colonne
Residui Attivi/Passivi
Entrate/Spese di competenza
presunti alla chiusura dell’esercizio
dell’esercizio precedente
Entrate/Spese di cassa
dell’esercizio
N.B. La colonna 2 espone le entrate che si presume di accertare
o le spese che si presume di impegnare nell’anno cui si
riferisce il bilancio
La colonna 3 espone le entrate che si presume di incassare
o le spese che si presume di pagare comprendenti, sia le prime
sia le seconde, le entrate dell’anno e quelle dei residui di anni
precedenti
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
BILANCIO DI PREVISIONE/4
 Il bilancio di previsione è accompagnato da una
Relazione illustrativa dell’amministrazione
 E’ anche accompagnato dalla Relazione dei Revisori
leggere attentamente le due Relazioni per verificare
come sono stati previsti gli importi indicati e che
grado di veridicità e attendibilità hanno
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
CONTO CONSUNTIVO/1
 Il Conto consuntivo o Rendiconto è un documento
contabile più complesso del Bilancio di previsione
 E’ composto da:
 conto del bilancio, che espone le risultanze
complessive della gestione finanziaria tanto
per la parte di competenza dell’anno quanto di
quella dei residui
N.B. Il Conto del bilancio di tutti gli enti pubblici, esclusi quelli
locali, espone anche le risultanze della gestione di cassa
 conto del patrimonio, che espone il quadro
delle attività e passività patrimoniali dell’ente
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
CONTO CONSUNTIVO/2
 Il Conto del bilancio contiene al termine la «Tabella
dimostrativa dell’Avanzo o Disavanzo di
amministrazione»
è una tabella che va subito guardata poiché è una
specie di riassunto di tutti i movimenti finanziari
ed il cui totale indica se ci sono state economie o
si è speso di più di quanto si è riscosso
 Il prospetto del conto del bilancio è a più colonne
poiché deve dare i risultati di tutti i movimenti che
ci sono stati nell’anno
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COME SI LEGGE UN BILANCIO PUBBLICO
CONTO CONSUNTIVO/3
 Il Conto del patrimonio non deve avere passività
superiori alle attività poiché se è così si può
presentare una situazione di default
 Anche il Conto consuntivo è accompagnato dalla
Relazione dell’amministrazione e da quella dei
Revisori dei conti
anche in questo caso occorre leggere attentamente le
due relazioni per rendersi conto di quanto è esposto
nel documento contabile
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IL BILANCIO DELLO STATO
14 maggio 2013
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QUADRO
MACROECONOMICO
DELLA FINANZA
PUBBLICA
Quadro generale
riassuntivo del bilancio
di competenza del 2013
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FINANZA PUBBLICA ED ECONOMIA DEL PAESE
DEBITO PUBBLICO
 al 31.12. 2012

2.020 miliardi
SPESA PER INTERESSI SUL DEBITO
 2013

90 miliardi (circa)
PRODOTTO INTERNO LORDO
 2013

1.500/1.600 miliardi
RAPPORTO DEBITO/PIL
 2013

125/130%
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FINANZA PUBBLICA ED ECONOMIA DEL PAESE
 La teoria economica keynesiana direbbe che, in un
momento di recessione come l’attuale, dovrebbe
essere la finanza pubblica ad intervenire per
stimolare la ripresa
l’enorme debito pubblico lo impedisce
 La somma da pagare per interessi sul debito sottrae
risorse che potrebbero essere impiegate per
interventi a favore del sistema economico-produttivo
 Le dimensioni assunte dalla finanza pubblica fanno
sì che ogni suo movimento si rifletta sull’economia
si pensi alle questione dei ritardati pagamenti
da parte della pubblica amministrazione
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FINANZA PUBBLICA ED ECONOMIA DEL PAESE
 Se si vuole dare competitività al sistema Paese,
sarebbe necessario un arretramento della finanza
pubblica e l’avvio di un
reale processo di liberalizzazioni e privatizzazioni
 Il processo di liberalizzazioni farebbe anche cessare
il malcostume che si annida nel sottogoverno, con
beneficio anche delle spese per la politica
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IL BILANCIO DEGLI
ENTI TERRITORIALI
17 maggio 2013
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CRISI DELLA FINANZA LOCALE
DISSESTO FINANZIARIO/1
 Si ha stato di dissesto finanziario se l’ente non può
garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi
indispensabili, ovvero non è in grado di fare fronte ai
propri debiti
 Il dissesto finanziario è dichiarato dal Consiglio
 Il Ministero dell’interno nomina un organo
straordinario di liquidazione, che affianca gli organi
istituzionali dell’ente, e provvede a definire le
situazioni che hanno condotto alla dichiarazione di
dissesto
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CRISI DELLA FINANZA LOCALE
DISSESTO FINANZIARIO/2
 Conseguenze della dichiarazione di dissesto
 non si possono fare azioni esecutive per il
pagamento dei debiti dell’ente
 il Comune non può contrarre mutui
 tutte le aliquote delle imposte sono applicate al
massimo
 i servizi a domanda individuale devono avere
corrispettivi
 i Sindaci ritenuti responsabili del dissesto non
sono più candidabili per 10 anni
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CRISI DELLA FINANZA LOCALE
DISSESTO FINANZIARIO «PILOTATO»
 Il DL 174/2012 (L.213/2012) sulla finanza locale ha
previsto che, qualora esistano situazioni che
potrebbero provocare il dissesto finanziario, si può
ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario
 L’ente locale deve presentare un piano decennale che
assicuri che saranno superate le condizioni di
squilibrio
 Per il risanamento finanziario, l’ente può ricorrere
ad un fondo di rotazione restituendo poi la somma
ottenuta in 10 anni
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CRISI DELLA FINANZA LOCALE
LE DIFESE DEI CITTADINI/1
 L’art. 6 del DL 1/2012 (L 27/2012) ha rafforzato
l’azione di classe (class action) introdotta nel nostro
ordinamento dall’art. 140 del D LGS. 206/2005
(Codice del consumo)
 Si stabilisce che : «I diritti individuali omogenei dei
consumatori e degli utenti, nonché gli interessi collettivi,
sono tutelabili attraverso l’azione di classe»
 L’azione di classe è un’azione legale condotta da uno
o più soggetti che, appartenendo alla stessa classe,
chiedono che la soluzione di una questione avvenga
per tutti gli appartenenti alla classe
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CRISI DELLA FINANZA LOCALE
LE DIFESE DEI CITTADINI/2
 Una class action fu intentata dall’attivista statunitense
Erin Brockovich Ellis nel 1960 contro la Pacific Gas &
Electric per la contaminazione con cloro delle acque
della città di Hinkley in California
 Ha determinato l’oggetto del film «Erin Brockovich –
Forte come la verità» con Julia Roberts (2000)
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