allegato A alle specifiche tecniche

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allegato A alle specifiche tecniche
Allegato A – Specifiche per la realizzazione dei cablaggi di rete, in fibra
ottica ed in rame
Sommario
Allegato A – Specifiche per la realizzazione dei cablaggi di rete, in fibra ottica ed in rame ................................ 1
Sommario .................................................................................................................................................... 1
Premessa ..................................................................................................................................................... 1
Fibra ottica .................................................................................................................................................. 1
Caratteristiche dei cavi ............................................................................................................................. 1
Attestazione............................................................................................................................................. 2
Bretelle e pannelli .................................................................................................................................... 2
Cablaggio in rame ........................................................................................................................................ 3
Caratteristiche dei cavi ............................................................................................................................. 4
Attestazione............................................................................................................................................. 4
Bretelle e pannelli .................................................................................................................................... 5
Etichettatura e identificazione ...................................................................................................................... 5
Ulteriori informazioni e prescrizioni............................................................................................................. 6
Certificazione............................................................................................................................................... 8
Premessa
Il presente documento fornisce le specifiche tecniche per la realizzazione dei cablaggi in fibra
ottica (f.o.) ed in rame.
Fibra ottica
La rete in fibra ottica dovrà essere realizzata attraverso l’impiego dei cavi in fibra ottica
esistenti e, laddove richiesto, la posa di nuovi cavi nelle infrastrutture esistenti. In particolare,
è richiesta la posa di nuovi cavi per realizzare il collegamento tra i singoli apparati previsti
lungo la linea (fermate, punti singolari, ecc.) e gli apparati di switching installati presso le
fermate; per realizzare i collegamenti tra le diverse fermate ed il centro rete previsto presso il
deposito, così come per il collegamento con le altre reti territoriali, saranno utilizzate le fibre
ottiche esistenti. Nella posa di nuovi cavi dovrà essere prevista un’adeguata riserva in
lunghezza (almeno cinque metri), per consentire gli interventi di manutenzione.
Caratteristiche dei cavi
I cavi in fibra ottica utilizzati per realizzare i collegamenti con gli armadi di fermate dovranno
avere un numero di coppie di f.o. pari al numero di coppie necessarie al collegamento degli
apparati previsti, incrementato di 2 coppie, in modo da fornire un’adeguata riserva.
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I cavi dovranno essere rispondenti alla normativa CEI EN 60794-3 e dovranno essere
equipaggiati con fibre ottiche di tipo monomodale rispondenti alla normativa ITU-T G.652
B.
I cavi dovranno essere idonei per posa in esterno entro tubi, con guaina interna in polietilene
del tipo a bassa densità e guaina esterna in polietilene ad alta densità, protezione antiroditore
costituita da filati di vetro, impermeabili (water blocking), totalmente dielettrici.
I cavi dovranno avere la guaina esterna del tipo LSZH termoplastica allo scopo di rispettare
le norme specifiche che ne rendono possibile il loro utilizzo anche in ambienti interni.
I cavi dovranno essere in grado di resistere alle sollecitazioni di posa mediante tecnologie che
usano normale attrezzatura, argano a motore, aria e/o acqua se l’infrastruttura ne possiede le
caratteristiche per questo tipo di posa, ed in ogni caso dovranno avere le caratteristiche
idonee alla tecnica di posa prevista dal appaltatore.
Ogni cavo sarà contraddistinto da una sigla di identificazione prevista dalle vigenti norme
CEI-UNEL 36011.
I cavi dovranno essere univocamente riconoscibili, eventualmente tramite apposita
marcatura.
Attestazione
L’attestazione di ciascun cavo in fibra ottica dovrà comprendere la connettorizzazione delle
fibre ed il loro collegamento agli appositi patch panel, la numerazione di ogni fibra sui
pannelli di entrambi i lati terminali, l’evidenziazione dei tragitti e la misurazione delle
caratteristiche di ogni fibra. L’attestazione e la certificazione di ciascun cavo devono essere
eseguite nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa.
I connettori per i cavi in fibra monomodale dovranno soddisfare le prestazioni stabilite dallo
standard EIA/TIA-568B.3 (IEEE802.3ae). Il formato del connettore dovrà essere di tipo di
tipo LC duplex FOCIS 10 (Fiber Optic Connector Intermateability Standard) codificato
dallo standard ANSI/TIA/EIA-604-10-A, salvo laddove i cassetti ottici già presenti o gli
apparati forniti richiedano un altro tipo di connettore. Essi dovranno essere certificati con
Insertion Loss al massimo di 0,35 dB e temperatura di funzionamento da -20°C a +70°C.
Le attestazioni dovranno utilizzare la tecnologia più adeguata per aumentare la robustezza
del tratto terminale, mantenere molto alta la qualità ripetitiva e contenere le perdite di
potenza e le attenuazioni nei punti di giunzione tra fibra e connettore nei patch panel e nelle
bretelle. Per l’etichettatura ed identificazione delle varie fibre si rimanda al paragrafo
“Etichettatura e identificazione” del presente documento.
Bretelle e pannelli
Ogni tratta di cavo in fibra dovrà essere attestata su patch panel che ne consentiranno il
collegamento tramite bretelle ad altre tratte di cavo o ad apparati attivi. Essi forniranno le
capacità di permutazione, interconnessione e giunzione e conterranno le cassette di
protezione appropriate per supportare ed instradare i cavi a fibre ottiche e i ponticelli.
Laddove si preveda l’installazione di nuovi patch panel, quindi ulteriori rispetto a quelli già
presenti, questi dovranno essere in struttura metallica con altezza pari a 1U, con supporto
rack 19”, con un minimo di 24 porte, con possibilità di identificare separatamente ciascuna
porta.
Le bussole di interconnessione per la fibra della dorsale dovranno essere montate su
pannellini estraibili da alloggiare all’interno del cassetto concentratore ed avranno appositi
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box, provvisti di sistema di bloccaggio e protezione meccanica del cavo, con coperchio
trasparente per l’alloggiamento delle splices delle fibre e/o di appositi accessori e di
quant’altro sia necessario per garantire il corretto posizionamento delle fibre. In
corrispondenza di ogni connettore, dovranno essere posizionati tappi di chiusura, per
proteggere le attestazioni non utilizzate ed etichette identificative delle fibre connettorizzate.
Le bretelle di interconnessione di dorsale in fibra ottica saranno utilizzate per il collegamento
tra la dorsale ottica e gli apparati attivi di rete, a partire dalla bussola montata nel cassetto
multimediale con la relativa porta dell’apparato attivo. Esse consisteranno in due fibre tight
buffer easy-strip biterminate con connettori LC o SC a entrambe le estremità (salvo
laddove i cassetti ottici già presenti o gli apparati forniti richiedano un altro tipo di
connettore), anima da 10 µm e rivestimento da 125 µm.
Ciascuna fibra ottica dovrà avere le stesse caratteristiche del cavo utilizzato per le dorsali ed
essere conforme alle seguenti specifiche:
• perfetta corrispondenza con il modello indicato nel certificato di collaudo;
• prestazioni conformi alla norma ANSI/TIA/EIA-568-B.3;
• cavo flessibile bifibra monomodale rispondenti alla normativa ITU-T G.652 B.
• connettore del tipo FOCIS 10, conforme allo standard ANSI/TIA/EIA-604-10-A,
con protezione contro l’annodamento;
• ingombro del connettore minimizzato per l’inserzione in switch ad alta densità di
porte;
• lunghezza tipica di 2 metri e disponibilità in altre lunghezze;
• colore come da standard EIA/TIA 606-A.
Cablaggio in rame
La distribuzione “orizzontale” sarà realizzata in rame UTP di categoria 6, in ottemperanza
alla normativa di riferimento EIA/TIA 569.
Nell’eventualità si rendesse necessaria la posa di nuove canalizzazioni, queste dovranno
essere sottoposte all’approvazione del Committente o del direttore dell’esecuzione, e
dovranno essere realizzate in conformità alla normativa vigente; in corrispondenza dei
raccordi tra le varie canalizzazioni dovranno essere previste scatole rompitratta per favorire il
passaggio dei cavi verso i locali tecnici o le altre zone da servire.
Le canaline portaconduttori che saranno eventualmente installate in ambienti interni,
dovranno essere in materiale plastico PVC autoestinguente, resistenti agli urti, ai graffi ed
agli agenti chimici più comuni; inoltre, non si dovranno spellare, ne decolorare nel tempo.
Esse presenteranno le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali:
• marchio IMQ;
• parete interna separatoria rimovibile, in modo da poter separare o radunare i vari cavi;
• gli accessori garantiranno il raggio di curvatura previsto dalla norma TIA/EIA-568-B
2.1;
• grado di infiammabilità conforme alla norma UL 94V-0;
• fori di fissaggio definitivo ad intervalli di 20 cm praticati all’origine;
• coperchio removibile solo mediante utensile, per prevenire incidenti;
• disponibilità di pezzi di raccordo per l’installazione in canaline a cerniera
monoblocco;
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• disponibilità di pezzi di raccordo per controsoffitti e pavimenti galleggianti;
• conformità ai requisiti per applicazioni fino a 600V, secondo la norma UL (standard
5°);
• conformità ai requisiti per applicazioni fino a 300V, secondo la norma CSA;
• conformità ai requisiti delle norme di cui all’art. 2 del capitolato speciale in materia di
sicurezza.
Al fine di assicurare un elevato grado di esecuzione ed estetico, tutta la tratta comprese le
scatole di supporto, dovrà essere realizzata con l’utilizzo di componenti prestampati di
una stessa linea di prodotto.
Se non strettamente necessario, inoltre, si dovrà evitare di effettuare perforazioni che
saranno possibili solo previa autorizzazione. Dovrà essere posta particolare cura nel
passaggio all’interno di cavedi in quanto all’interno di questi ultimi sono già presenti o
potranno essere installati dei conduttori per il trasporto della tensione necessaria
all’alimentazione elettrica dell’edificio. Sarà pertanto necessario isolare adeguatamente e con i
mezzi opportuni, i nuovi cavi nel rispetto delle normative.
Sarà a cura dell’Appaltatore, infine, verificare la corretta posa dei cavi in modo che i
parametri relativi al raggio di curvatura, alla torsione ed alla trazione di ogni tratta rientrino
nei limiti prefissati dal produttore. Tali parametri potranno essere oggetto di verifica a
campione durante le operazioni di collaudo.
Nella posa di nuovi cavi dovrà essere prevista un’adeguata riserva in lunghezza (almeno tre
metri), per consentire gli interventi di manutenzione.
Caratteristiche dei cavi
I cavi per la distribuzione orizzontale, conformi alle norme EIA/TIA 568-B.2.1 Cat. 6,
ISO 11801-2 Class E, IEC 46C/462 e IEC 603-1, saranno costituiti da UTP di cat. 6 a
250MHz, impedenza minima di 100 Ohm, senza giunzioni intermedie tra i punti di
attestazione, a 4 coppie binate (avvolte a spirale) con anima rigida a croce estrusa ed
isolante in polietilene, separate da anello per ridurre la paradiafonia (NEXT) fra coppie,
raggio massimo di curvatura di mm 26 durante l’installazione e mm 52 installato,
temperature per il funzionamento da –10°C a +40°C, con guaina esterna in tipo PVC
ritardante o non propagante l’incendio secondo le norme IEC 332-3C (HD 405.3) CEI
20-22, a bassa emissione di fumi e gas tossici secondo le norme IEC 754-1, IEC 1034 e
CEI 20-37, e conforme alle norme: IEC 60332 (sezione 1), IEC 60754 e IEC 61034, nonché
alle normative CEI che regolano le specifiche di sicurezza ed a quelle vigenti a livello
nazionale e internazionale.
Tutti i cavi, inoltre, dovranno essere conformi alle specifiche di sicurezza relative agli edifici
ad alta densità di popolazione e di prevenzione dei rischi alle persone e alle cose, con
guaine non propaganti l'incendio e a bassa emissione di fumi e gas tossici (LSZH).
Attestazione
L’attestazione di ciascun cavo in rame dovrà comprendere la connettorizzazione ed il
collegamento agli appositi patch panel, la numerazione di ogni cavo sui pannelli di
entrambi i lati terminali, l’evidenziazione dei tragitti e la misurazione delle caratteristiche di
ogni cavo. L’attestazione e la certificazione di ciascun cavo devono essere eseguite nel
rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa. In generale, per la posa e l’attestazione
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dei cavi in rame, dovrà essere considerato come riferimento, ove applicabile, lo standard EN
50174.
I connettori, jack modulari non schermati del tipo RJ45, avranno prestazioni eccedenti le
disposizioni delle norme EIA/TIA 568-B.2.1 Cat. 6 ed ISO 11801-2 Class E ed alle
caratteristiche fisiche indicate dalla norma FCC, sezione 68, paragrafo F e UL 1863; inoltre,
presenteranno le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali:
• colore secondo raccomandazioni normativa EIA/TIA 606-A;
• il codice colore T568A e/o T568B sarà indicato sul connettore in modo da essere
seguito durante il montaggio ed anche in fase di controllo, dopo di esso;
• perfetta identità con le prese installate nel pannello di permutazione multimediale.
Tutte le attestazioni e le certificazioni di ogni singola linea dovranno essere realizzate nel
rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa.
Per l’etichettatura ed identificazione dei vari cavi si rimanda al paragrafo “Etichettatura e
identificazione” del presente documento mentre per la loro certificazione si rinvia al
paragrafo “Certificazione” del presente allegato tecnico.
Bretelle e pannelli
Ogni tratta di cavo in rame dovrà essere attestata, da un lato nei patch p a n e l che ne
consentiranno il collegamento agli apparati attivi tramite patch cord di permutazione in rame,
e dall’altro nelle prese utenti che ne permetteranno il collegamento con i vari dispositivi
utente terminali mediante patch cord di connessione sempre in rame.
Tutte le bretelle in rame dovranno avere le stesse caratteristiche del cavo utilizzato per le
tratte di distribuzione orizzontale, comprese quelle dei connettori RJ45, ed essere conformi
alle seguenti specifiche tecniche e funzionali:
• prestazioni eccedenti le normative TIA/EIA 568-B2.1 e ISO/IEC11801 Classe E;
• protezione contro l’annodamento;
• lunghezza tipica di 2 metri e disponibilità in altre lunghezze;
• colore secondo normativa EIA/TIA 606-A;
I patch panel da utilizzare dovranno avere altezza pari a 1U, con supporto rack 19” e taglio
da 24 porte o superiore, con possibilità di identificare separatamente ciascuna porta.
I jack di connessione, sia lato patch panel sia lato presa utente, dovranno essere di tipo RJ45
di Cat. 6, con prestazioni eccedenti le normative TIA/EIA 568-B2.1 e ISO/IEC11801
Classe E. In particolare, la normativa EIA/TIA 568A specifica le prestazioni meccaniche
che i jack devono offrire, come l’affidabilità, le prestazioni relative all’ambiente e le
prestazioni elettriche come la diafonia, l’attenuazione, il return loss e la resistenza in
corrente continua.
Nel lato posteriore di ogni modulo, inoltre, vi dovranno essere appositi sistemi di bloccaggio
e protezione del cavo, per impedirne la deformazione meccanica dovuta al loro stesso peso
che può pregiudicarne le prestazioni, e di quant’altro sia necessario per garantire il corretto
posizionamento dei cavi stessi. In corrispondenza di ogni connettore, potranno essere
opzionalmente posizionati tappi di chiusura, per proteggere le attestazioni non utilizzate ed
etichette identificative dei cavi connettorizzati.
Etichettatura e identificazione
Come da normativa EIA/TIA 606-A, l’installatore applicherà apposite etichette, targhette
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o fascette indelebili, evitando numerazioni transitorie, stampate meccanicamente e generate
con l’ausilio di un apposito software in grado di esportare file nei formati txt, xls, ids. In tal
modo, caricando il suddetto file nello strumento di certificazione si avrà una perfetta
corrispondenza tra identificazione e certificazione. Il file, salvato nei tre formati, sarà poi
incluso nella documentazione dell’impianto
Nella documentazione “as built” sarà altresì incluso, anche in formato elettronico facilmente
consultabile, uno schema dettagliato dei collegamenti realizzati con indicazione dei relativi
identificativi.
Le terminazioni e le bretelle, inoltre, dovranno essere delle colorazioni identificative
raccomandate dalla suddetta normativa EIA/TIA 606-A.
Tutti gli elementi dovranno essere provvisti di etichette per una rapida identificazione, sia
per ragioni di manutenzione sia per la localizzazione di guasti, ed in particolare:
• ogni cavo dovrà avere come minimo un’etichetta adesiva auto-protetta a
ciascun’estremità;
• nei pannelli permutazione e nelle postazioni utente, per ogni presa ci dovrà essere
un’etichetta ben visibile dall’utente e, a tal scopo, saranno preferite prese multiple a
posizionamento orizzontale;
• cifre e lettere saranno scelte secondo le Classi previste da TIA/EIA 606-A e dovrà
essere consegnata apposita documentazione del criterio adottato per l'assegnazione
delle cifre e delle lettere;
• ogni singola presa rame, connettore fibra e patch cord in rame o fibra dovrà riportare
un numero identificativo univoco.
Ulteriori informazioni e prescrizioni
Salvo diverse e più vincolanti prescrizioni previste dal Capitolato e/o dagli altri allegati allo
stesso, dalla documentazione complementare, dai regolamenti e dalle disposizioni degli Enti
competenti per materia e per territorio, laddove si dovessero rendere necessari scavi per la
realizzazione e l’interconnessione della rete in fibra ottica, nella operazioni di posa e nella
realizzazione degli scavi eventualmente necessari, così come durante i lavori di disfacimento
delle pavimentazioni sia nelle operazioni di scavo o di rinterro dovranno essere osservate,
oltre alle norme ed alle specifiche tecniche vigenti, le seguenti prescrizioni:
− assicurare la continuità della circolazione stradale con mezzi idonei (es. semafori) e/o
apposito personale e mantenere la disponibilità dei transiti e degli accessi carrai e
pedonali;
− rilevare la posizione di cippi o di segnali indicatori allo scopo di poter assicurare,
successivamente, la loro rimessa in sito con esattezza;
− collocare, in posizione ben visibile, sbarramenti protettivi e segnalazioni e, se l’eventuale
scavo deve rimanere aperto o la sede stradale restare comunque ingombra nelle ore
notturne od in particolari condizioni di scarsa visibilità, integrare le segnalazioni con
dispositivi rifrangenti di colore rosso e fonti di luce fissa, mantenuti costantemente
efficienti e visibili;
− porre in atto ogni altro provvedimento previsto dalle Disposizioni di Legge, dal Codice
della strada nonché dai Regolamenti e dalle Prescrizioni degli Enti interessati, compresa
l'eventuale guardiania, al fine di tutelare persone e cose, anche per un adeguato periodo
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di tempo successivo alla ultimazione dell’intervento e fino alla formale consegna del
lavoro.
i disfacimenti dovranno essere limitati alla superficie strettamente indispensabile per
l'esecuzione degli scavi. I mezzi usati, sia per il disfacimento delle pavimentazioni che per
lo scavo, saranno tali da non danneggiare, né durante il loro spostamento né durante
l'esecuzione delle opere, il manto stradale;
lungo il percorso degli scavi dovrà essere accertata preventivamente la presenza e la
posizione di servizi e ostacoli, anche mediante preventive indagini nel sottosuolo
costituite da saggi nel terreno, indagini radar e rilievo presso gli Enti gestori dei servizi
per l’esatta ubicazione dei sottoservizi;
per gli scavi dovranno essere presi tutti i provvedimenti atti a garantire la stabilità degli
impianti esistenti di terzi, presenti nello scavo o nelle sue immediate vicinanze. Gli scavi
dovranno essere mantenuti asciutti, se occorre con l'uso di pompe; il materiale scavato
dovrà essere collocato in posizione tale da non costituire ulteriore intralcio alla
circolazione. In particolare, quando le esigenze di traffico lo richiedono si dovrà
provvedere all'immediato trasporto alle discariche del materiale scavato. Tutti i materiali
non riutilizzabili, provenienti dai disfacimenti e/o dagli scavi, dovranno essere trasportati
alle discariche indicate dagli Enti locali competenti per territorio;
al fine di evitare successivi cedimenti, il materiale di rinterro, sia esso terra proveniente
dallo scavo sia materiale inerte, dovrà essere accuratamente costipato con mezzi idonei
(vibrocostipatrici, compattatori, ecc.);
qualora il ripristino della pavimentazione non venga effettuato subito dopo il rinterro e
l’eventuale sottofondo quest'ultimo dovrà essere eseguito fino al livello del piano stradale
in modo da evitare avvallamenti o rilievi pericolosi per la pubblica incolumità;
l’apposizione di cartelli indicatori e contenenti, a colori indelebili, tutte le informazioni
richieste dalla normativa vigente
le eventuali incastellature, impalcature e costruzioni provvisionali in genere, se
prospettanti all'esterno dell’area oggetto d’intervento o aggettanti su spazi pubblici o
privati, dovranno essere idoneamente schermate;
l'installazione di tabelle e segnali luminosi nel numero sufficiente, sia di giorno che di
notte, nonché l'esecuzione di tutti i provvedimenti che la Committenza riterrà
indispensabili per garantire la sicurezza delle persone e dei veicoli e la continuità del
traffico sia in prossimità del cantiere sia nelle zone lontane da questo;
la conservazione ed il ripristino delle vie, dei passaggi e dei servizi, pubblici o privati, che
venissero interrotti per l'esecuzione degli interventi provvedendovi a proprie spese con
opportune opere provvisionali, compreso il ripristino della segnaletica stradale
orizzontale e verticale com'era prima dei lavori (es. attraversamenti pedonali,
spartitraffico, ecc.);
la pulizia delle aree oggetto d’intervento nonché la pulizia e spazzatura delle strade da
terre e altri materiali provenienti da lavorazioni eseguite, prima della loro riapertura al
traffico;
lo sgombero, la pulizia e la spazzatura delle aree oggetto dell’intervento, ed in generale
delle aree circostanti, entro 10 giorni dall'ultimazione del singolo intervento, con la
rimozione di tutti i materiali residuali, i mezzi, le attrezzature e gli impianti esistenti
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nonché con la perfetta pulizia di ogni parte e di ogni particolare delle opere da
sfabbricidi, calcinacci, sbavature, pitture, unto ecc.
l'onere dell'allontanamento dei materiali di risulta delle singole lavorazioni e degli
eventuali scavi non più utilizzabili e del loro eventuale smaltimento a norma di Legge. In
particolare l’Appaltatore dovrà fornire le autorizzazioni secondo le norme di legge,
relative alla discarica o discariche, presso le quali verrà conferito il materiale di risulta
secondo la sua tipologia, compreso il materiale derivante da demolizione di
sovrastrutture stradali (binder e tappeti) ed effettuando i campionamenti necessari alla
classificazione del rifiuto depositato. Tutte le autorizzazioni necessarie per effettuare lo
smaltimento, sono a carico dell’Appaltatore così come le responsabilità conseguenti alla
corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali.
saranno a carico dell’Appaltatore le spese relative alla utilizzazione del Corpo di Polizia
Municipale in occasione di lavori particolarmente impegnativi dal punto di vista della
viabilità così come eventuali sanzioni relative ad infrazioni del Codice della Strada;
il carico, trasporto e scarico dei materiali delle forniture e ed il collocamento a deposito
od in opera con le opportune cautele atte ad evitare danni od infortuni;
l'autorizzazione al libero accesso agli incaricati del Committente ed al personale di
assistenza e sorveglianza, in qualsiasi momento, nelle aree oggetto dell’intervento o
svolgimento di misure e verifiche previste dal presente capitolato.
Certificazione
Tutti gli interventi effettuati sugli impianti dovranno essere conformi alla Legge 5 marzo
1990, n. 46, e dovranno essere adeguatamente certificati dall’installatore.
Secondo quanto previsto dagli standard TIA/EIA, ISO/IEC e ITU-T ogni singola tratta
sia in cavo in rame o fibra ottica dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle
caratteristiche richieste dalla stessa normativa. La certificazione dovrà essere fatta,in accordo
ai predetti standard, sia per il cablaggio sia per le singole componenti, con strumenti ad alta
precisione e dovrà essere rilasciata la stampa originale del risultato dei test eseguiti e una
copia su supporto digitale. Il numero dei campioni da testare è pari al 100%.
Per le misure dei link ottici monomodali, di cui al punto 4 e seguenti, dovrà essere utilizzato
un tester da campo con precisione di classe di tipo III che li dovrà verificare in doppia
finestra rispettivamente a 1310 nm e 1550 nm. In particolare, come previsto dallo standard
internazionale, l’attenuazione massima consentita del cavo in fibra ottica dovrà essere pari a
0.4 dB/km per i 1310 nm e 0.35 dB/km per i 1550 nm (ITU-T G.650).
Ogni singola tratta di cavo in fibra dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle
caratteristiche richieste e per ogni singola fibra andranno visualizzate e verificate le seguenti
caratteristiche:
• nominativo dell’azienda certificatrice
• nominativo dell’operatore
• tipologia, numero di serie, revisione software dello strumento utilizzato (calibrazione)
• descrizione dello standard adottato
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data e ora del test
numero identificativo della tratta testata
il numero di giunzioni
lunghezza d’onda utilizzata
attenuazione della tratta e la curva di attenuazione
lunghezza della tratta
return loss
Il sistema di cablaggio orizzontale installato dovrà essere collaudato in conformità allo
standard EIA/TIA 568-B 2.1 di categoria 6 o ISO/IEC11801 di Classe E, in configurazione
Channel Link o Permanent Link. Sarà utilizzato uno strumento di misura con precisione
di classe di livello III. Il tester sarà stato precedentemente calibrato secondo le ultime
versioni software/normative e dovrà disporre di adattatori riconosciuti dal produttore del
sistema di cablaggio.
Ogni singola tratta di cavo in rame dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle
caratteristiche richieste e dalla sua certificazione dovranno risultare:
• nominativo dell’azienda certificatrice
• nominativo dell’operatore
• tipologia, numero di serie, revisione software dello strumento utilizzato (calibrazione)
• descrizione dello standard adottato
• data e ora del test
• numero identificativo della tratta testata
• tipo di test effettuato (link di classe E o categoria 6)
• mappatura dei collegamenti
• prova di non inversione del singolo conduttore (wire map)
• lunghezza dei singoli rami e di ogni singola coppia
• velocità di propagazione
• impedenza di ogni singola coppia
• resistenza di ogni singola coppia
• capacità di ogni singola coppia
• valore massimo di attenuazione per ogni singola coppia e relativa frequenza di test
• valore massimo del cross-talk loss per ogni possibile combinazione di coppie
• valore minimo di ACR per ogni possibile combinazione di coppie
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