Cielo di Aprile 2009

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Cielo di Aprile 2009
Cielo di Aprile 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
SOLE
Si trova nella costellazione dei Pesci fino al giorno 18, quando passa nella costellazione
dell'Ariete.
1 aprile: il sole sorge alle 6.55; tramonta alle 19.38
15 aprile: il sole sorge alle 6.32; tramonta alle 19.53
30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 18 minuti dall'inizio del mese. (Gli orari indicati sono
validi per una località alla latitudine media italiana).
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
LUNA
Le Fasi:
Primo Quarto il 2
Luna piena il 9
Ultimo quarto il 17
Luna nuova il 25
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: nel corso della seconda metà del mese il pianeta si presenterà nelle migliori
condizioni di osservabilità serale. Il giorno 26 raggiungerà la massima elongazione dal Sole
(distanza angolare di oltre 20°). Sarà il momento migliore per cercare di individuarlo
sull’orizzonte occidentale, dove tramonta quasi due ore dopo il Sole.
Venere: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ricompare nei cieli del
mattino. Inizialmente molto basso sull’orizzonte orientale, riguadagna rapidamente altezza e
tempo a disposizione per osservarlo. A fine mese sarà possibile seguirlo per circa un’ora e
mezza prima del sorgere del Sole. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei
Pesci.
Marte: non si registrano particolari novità per quanto riguarda l’osservabilità del pianeta
rosso, ancora limitata a meno di due ore prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte orientale.
Nella seconda metà del mese lo potremo cercare non lontano da Venere, con il quale si troverà
in congiunzione il giorno 18. Il giorno 15 il pianeta passa dalla costellazione dall’Acquario ai
Pesci.
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Giove: nel corso del mese il pianeta guadagna quasi due ore di osservabilità, anticipando man
mano il suo sorgere. Per vederlo abbastanza alto sull’orizzonte è comunque necessario
attendere le ultime ore della notte, prima dell’alba. Giove si trova nella costellazione del
Capricorno, dove rimane tutto l’anno.
Saturno: a poche settimane dall’opposizione del mese scorso, periodo ideale per
l’osservazione del pianeta, è ancora possibile ammirarlo per gran parte della notte. Dopo il
tramonto lo si individua facilmente a Sud-Est; nel corso delle prime ore della notte possiamo
quindi vederlo culminare in direzione Sud. Saturno si trova ancora nella costellazione del
Leone.
Urano: il pianeta , dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, ricompare al mattino
poco prima dell’alba. La sua osservazione è ancora però problematica, trovandosi ancora molto
basso sull’orizzonte. Si trova infatti nella costellazione dei Pesci, non lontano da Marte: tuttavia
la luminosità di Urano è al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre
necessario l'uso del telescopio.
Nettuno: insieme a Venere, Marte e Giove, anche Nettuno fa parte del gruppo di pianeti
visibili in questo periodo solo al mattino prima dell’alba. In particolare Nettuno è individuabile
fra Marte e Giove, nella costellazione del Capricorno. Ricordiamo tuttavia che per la sua bassa
luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno.
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Il pianeta è osservabile nella seconda parte della notte: al comparire delle prime luci dell’alba
raggiunge la massima altezza a Sud, nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima
luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI
Luna – Saturno : per buona parte della notte del 6 aprile potremo osservare Saturno e il
luminoso disco della Luna, in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del
limite con la Vergine.
Luna – Giove : alcune ore prima dell’alba del 20 aprile una falce di Luna calante, nella
costellazione dell'Acquario, sorgerà accanto al pianeta Giove, ancora nella costellazione del
Capricorno.
Luna – Mercurio : appena dopo il tramonto del Sole, la sera del 26 aprile, possiamo tentare
di individuare sull'orizzonte occidentale il pianeta Mercurio, in congiunzione con una
sottilissima falce di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova. I due astri si trovano appena
più in basso rispetto all'ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro.
COSTELLAZIONI
Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello
estivo.
Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno
dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga.
Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti
della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane
Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde
il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo
estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
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La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad
essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla
particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la
Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per
individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il
corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del
famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si
trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente
individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e
Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il
Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa
stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta
eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia
e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste,
caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di
ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il
riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento
che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord),
troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale
possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la
costellazione di Cefeo.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo,
consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo
telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi
stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni
fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L'Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo
telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice
appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione primaverile (astronomicamente iniziata il 20 marzo), l'AA
propone queste osservazioni: Programma osservazioni primaverili (file pdf, 664kB). Vengono
proposte varie osservazioni, con splendide stelle doppie, l'ammasso del Presepe (M44) e
l'ammasso globulare M3, oltre a curiose ed interessanti notizie legate al cielo di questo
periodo.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Leonis (Algieba).
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Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione
generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli
Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
COMETE DEL MESE
Aprile non si apre con comete molto brillanti e visibili ad occhio nudo, quindi, salvo sorprese
(per cui invitiamo i nostri lettori a restare sintonizzati con le UAInews), questa volta,
consigliamo vivamente l'uso di binocoli e/o telescopi per l'osservazione di questi affascinati
oggetti del nostro Sistema Solare.
La C/2007 N3 Lulin, che ci ha regalato molte emozioni ed immagini, è ancora protagonista
nella prima parte della serata e resterà tutto il mese nella costellazione dei Gemelli ma la sua
magnitudine è aumentata assestandosi intorno alla decima. Questo vuol dire che la luminosità
è scemata, la sua storia è stata interessante e travagliata sin dall'inizio poiché è stata descritta
come un asteroide quando fu trovata, ma poi altre immagini hanno confermato la sua natura
cometaria assegnando la scoperta a Chi-Sheng Lin (Istituto di Astronomia, Università
Nazionale Centrale, Jung-Li, Taiwan) il 11 luglio 2007. Lin ha acquisito le immagini usando un
R-C da 41cm e una camera CCD presso il Lulin Observatory (Nantou, Taiwan); strano anche
che non abbia preso il nome del suo scopritore.
Effemeridi della C/2007 N3 Lulin http://www.cfa.harvard.edu/mpec/K08/K08E12.html
Una cometa che si sta rilevando interessante da osservare, soprattutto tramite riprese digitali,
è la 67P/Churyumov-Gerasimenko a causa della persistenza dell'anticoda sviluppata quasi
a sorpresa, e segnalata per primo da Rolando Ligustri, della Sez. Comete UAI. Essa si sposterà
lungo la costellazione del Toro e, con i giusti riferimenti, non dovrebbe essere difficile
individuarla tra le stelle. Ricordiamo che la 67P è la prescelta della missione Rosetta, la sonda
inviata nello Spazio per studiare da vicino la composizione delle comete
http://www.esa.int/esaCP/SEM7RSYV1SD_Italy_0.html.
Effemeridi della 67P/Churyumov-Gerasimenko
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0067P.html
La 144P/Kushida si sposta dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro, ed è visibile
nella prima parte della notte. La cometa è alla sua terza apparizione e dovrebbe essere
abbastanza luminosa con il passaggio al perielio avvenuto il 27 gennaio 2009. Sebbene
l'annuncio della recovery (non viene tradotto in italiano il termine che indica la riscoperta di
una cometa) sia stato dato l'8 luglio 2008, esso fa riferimento alle osservazioni formulate
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durante il mese di giugno e luglio del 2007 ed è attribuita a Karen Meech e Jana Pittichova
(Mauna Kea, Hawaii, Stati Uniti d'America) che hanno usato il 10 metri Keck II. Queste
immagini avevano lo scopo di integrare quelle del telescopio spaziale Spitzer per l'osservazione
di questa cometa.
Effemeridi della 144P/Kushida http://www.cfa.harvard.edu/mpec/K08/K08N20.html
Sfidante l'osservazione della C/2008 T2 Cardinal anche se comoda nella prima parte della
notte; si sposta nell'arco del mese nella costellazione dell'Auriga in direzione dei Gemelli. La
C/2008 T2 non è una cometa periodica; è stata scoperta da R. D. Cardinal presso l'Università
di Calgary. Il 14 aprile attraverserà l'ammasso globulare M38 in Auriga, il 17 passerà molto
vicino ad M36 in Auriga ed il 22 aprile sarà nei pressi di M37, ovviamente, prospetticamente
per gli osservatori sulla Terra.
Effemeridi della C/2008 T2 Cardinal http://www.cfa.harvard.edu/mpec/K08/K08X60.html
La C/2009 E1 Itagaki è una cometa scoperta ad opera di Koichi Itagaki (Takanezawa
Osservatorio, Tochigi, Giappone) il 14 marzo 2009, alla cui conferma hanno partecipato anche
alcuni astrofili italiani (E. Guido, G. Sostero, e P. Camilleri, utilizzando un telescopio robotico
dislocato nel New Mexico). La cometa è stata trovata utilizzando il software scritto da H.
Kaneda (Sapporo, Giappone) per rilevare automaticamente oggetti in movimento. Le prime
due orbite paraboliche sono state calcolate da B. G. Marsden il 15 marzo determinando il
perielio ad aprile 2009. Poco tempo dopo, ci si è accorti che le posizioni comunicate da Itagaki
erano errate. Dopo aver ricevuto le correzioni più volte, più alcune ulteriori posizioni, Marsden
ha determinato la data al perielio per il 7 aprile con l'indicazione che la cometa potrebbe
diventare abbastanza luminosa (nona magnitudine circa per il mese di Aprile). Purtroppo
l'osservazione è molto scomoda, praticamente da rubare alle luci del crepuscolo nelle
ultimissime ore della notte a fine mese: la cometa Itagaki attraverserà le costellazioni
dell'Ariete, Triangolo e Pesci.
Effemeridi della C/2009 E1 Itagaki http://www.cfa.harvard.edu/mpec/K09/K09F50.html
Per gli smaliziati del ccd e fotografia del cielo, ricordiamo che, con i suoi repentini outburst,
richiede sempre attenzione la 29P/Schwassmann-Wachmann. Effemeridi
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0029P.html
N.B. le mappe del cielo precise per data ed ora sono determinanti nell'osservazione delle
comete per cui s'invitano gli osservatori a servirsi di software di simulazione del cielo per
stampare delle cartine adeguate al momento dell'osservazione e personalizzate sullo
strumento che si adopera e/o contattare i ns. riferimenti per maggiori informazioni.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
Estratto da "http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Aprile_2009"
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