Disponibile - Paolo Fasce
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Lettere e Rubriche 32 • 15 agosto 2006, Martedì LETTERE AL SECOLO XIX PIAZZA PICCAPIETRA 21 16121 GENOVA (MAX 1400 BATTUTE) E-mail: [email protected] la LETTERA DEL GIORNO Le occasioni per stare assieme BAMBI DA SALVARE NON SIAMO I PALADINI DELL’ECOSISTEMA olevo rispondere al signor V Piero Briano di Savona, che ha scritto un email al vostro quotidiano di venerdì 11 ago sto 2006 a proposito della questione sui caprioli che a detta di molti andrebbero ab battuti per “salvaguardare il mantenimento dell’equilibrio ambientale”. Il signor Briano definisce il capriolo un “ani male estremamente nocivo” per i boschi in quanto si ciba di “2,5 kg di germogli al gior no” e la popolazione “cresce del 25% ogni anno”. Non so l’esattezza di tali affermazio ni; in ogni caso, pur non es sendo un esperto, ma iscritto al primo anno di Scienze Na turali dell’Università di Geno va, dalla mia bassa conoscenza ed esperienza mi sento di dire che, senza offesa, tali parole da un punto di vista puramen te biologico non significano nulla: primo, i caprioli sono erbivori e dunque sono “co stretti” a nutrirsi di vegetali, che è lo stesso bosco ad offrir gli; secondo, il fatto che la loro popolazione aumenti è conseguenza del fatto che i nemici naturali del capriolo, come lupi e linci, sono stati sterminati dall’uomo, sempre per il motivo che arrecavano un certo danno agli alleva menti; terzo, la popolazione umana cresce in maniera deci samente maggiore ai caprioli e ciò significa occupare più spa zio proprio a spese di boschi e foreste che stanno così a cuore al signor Piero, per costruire, come cantava Celentano, “una città di catrame e cemento”. tax ercoledì 16 agosto ci sarà a Pedemonte la festa patronale di San Rocco, il pellegrino partito da Montpellier e diretto a Roma, che si è prodigato nell’assistere i tanti appestati incontrati nel suo cammino. Per questa, e altre feste similari, ci si può anche porre la domanda: l’impiego notevole di denaro per luminarie, fuochi d’artificio, stand gastronomici, quale utilità comporta? Questo interrogativo è un invito a riflettere su avvenimenti di tale genere. Ed è indubbio che in tali casi la parte religiosa è fondamentale ed è l’occasione che ci spinge a meditare sull’importanza del trascendente e sul significato della nostra esistenza. Ma c’è un altro aspetto che non va trascurato. Oggi, quando gli uomini tendono a chiudersi in se stessi, all’intolleranza per il diverso, all’erezione di barriere separatrici, la preparazione di queste feste diventa una grande occasione per fare comunità, per effettuare qualcosa insieme e aumentare la M La mia domanda è: l’uomo è un animale nocivo? In conclusione, non definia moci i mantenitori dell’equili brio degli ecosistemi naturali: questi ultimi si sono sempre automantenuti benissimo da soli per milioni e milioni di anni senza il nostro aiuto e piccoli e grandi squilibri sono stati sempre recuperati; l’uo mo ha il dovere di intervenire sull’ambiente solo nel mo mento in cui è l’uomo stesso a minarne la sopravvivenza; la natura non può restare immu tabile. Yuri Massardo Genova È SBAGLIATO DIFENDERE SOLO ANIMALI... CARINI n questi giorni si discute Icaprioli tanto dell’abbattimento dei nell’Alessandrino (la cui sorte non è ancora stata definitivamente decisa, e que sto è un fatto positivo), ma ci si dovrebbe ricordare anche di tutti gli altri animali che, non godendo di una fama derivan te dalle fiabe o dai cartoni animati, vengono lasciati mo rire sotto i colpi dei fucili dei “selettori”, nome raffinato e tecnico per indicare i cacciato ri. Ci sono nutrie, cinghiali, volpi, corvi, piccioni, cervi, cornacchie, scoiattoli e qualsi asi animale che si ritiene (ma gari con un consapevole e de liberato errore) produca danni alle attività e ai beni umani, costituisca un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, oppure che è semplicemente meno simpatico (soprattutto ai bambini) e meno “telegeni co” dei caprioli (soprattutto SARA ARMELLA / FRANCESCA BALZANI corner IL COMUNE PUÒ INTERVENIRE NELLE CONTROVERSIE CATASTALI cuccioli). Se si condannano co sì gli animali, cosa si dovrebbe fare nei confronti dell’uomo, che dimostra sempre di più di non rispettare gli animali e la natura (ma nemmeno gli altri uomini)? Ad esempio: il ripe tersi dell’abbandono degli ani mali domestici per trascorrere le vacanze; l’ipotesi di costrui re la terza pista di Malpensa nel cuore del parco del Ticino (su cui gravano già altre infra strutture) con tanto di pretesa di “impatto zero”; gli ennesi mi abbattimenti “dopo Palio”, questa volta a Feltre (Belluno), previa disarticolazione delle zampe dei cavalli durante la corsa; l’abbattimento a basto nate di centinaia di cani in Cina per paura della rabbia e potrei continuare con altre ne fandezze... Chi rispetta veramente gli animali e i loro diritti, s’indi gna qualsiasi sia l’animale vit tima dell’uomo; invece, chi è conoscenza con quelli che ci sono accanto, per realizzare un rapporto d’amore più profondo tra le persone, oltre che con Dio. E’ un coinvolgimento di singoli gruppi in un fatto comunitario. I riti in chiesa sono fatti solenni, ma spesso privi del senso della festa. Essi non bastano da soli ad esprimere adeguatamente il senso di gioiosa partecipazione. Non è perciò, superfluo che questa allegria possa esplodere e ci sia una connessione imprescindibile tra il tempo vissuto nel tempio e quello fuori dal tempio. E’ un tentativo di non interrompere il tramandare quello che facevano i nostri antenati quando il mondo dell’agricoltura, precedente a quello dell’industria, era più indirizzato a chiedere l’aiuto divino su semina e raccolta e non mancava di festeggiare compatto, senza dimenticare di chiedere la protezione dall’Alto. Giuseppe Litigio Serra Riccò superficiale si preoccupa del l’animale carino o domestico, abbandonando gli altri a tor ture e morti violente, con in differenza. Lodigiani Giulia Persico Dosimo (Cremona) MA QUANTI DANNI PROVOCA L’UOMO! ispondo al signor Piero R Briano di Savona. Sono pie namente d’accordo con il Si gnore in questione. Anche io sono un amante dei boschi e pertanto, i nemici della natura vanno combattuti con tutti i sistemi (anche con la loro eli minazione!). Guai a lasciare crescere indiscriminatamente la popolazione dei caprioli. Questi animali, altamente no civi, portano zecche e ogni ca po mangia circa 2,5 Kg di ger mogli al giorno; pertanto ab battiamo questo Gengis Kan dei boschi! Però, io conosco il bridge un altro animale (evidente mente sconosciuto al Sig. Bria no), che infetta il mondo con l’Aids, distrugge boschi e fore ste per interesse, massacra le coste con la cementificazione, non ha pietà per i Bambi uma ni violentandoli. Ha già di strutto l’intero ecosistema portandolo prossimo al collas so, crea guerre a ripetizione, distrugge i cervelli con la dro ga! Sa di quale animale sto parlando? Cosa dice lei che è cosi coscienzioso? Incomincia mo ad abbatterlo? Zarantonello Giuseppe Genova ZERI PENSI ALLA GENTE PRIMA CHE AI CAPRIOLI I l 10 agosto su questo quoti diano è apparso un articolo sul senatore Pedrini, nonché sindaco di Zeri che proponeva di trasferire i caprioli in esu bero nelle altre regioni nel territorio comunale dove è sindaco. Questo al fine di sal vare gli animali ed aumentare il turismo nelle bellissime val li zerasche. Io, che a queste vallate sono affezionato, in quanto ci passo parte delle mie vacanze estive da 21 anni (tale è la mia età), e dove sono le radici di mio padre, vorrei fare notare al sindaco che il turismo è più attratto da paesi ben tenuti, sia da parte dei privati che della pubblica am ministrazione, in quanto, spe cie nella valle di Rossano, ci sono diverse case di proprietà del Comune che si trovano in condizioni di estremo pericolo per il passaggio pedonale e non, perché pericolanti. La ri cetta del suddetto comune consiste nel chiudere le strade adiacenti a queste costruzioni fatiscenti, e obbligare persone, spesso anziane, a percorrere strade molto più lunghe, e an che mulattiere! Se la giunta pensasse un po’ meno ai ca prioli, sebbene materia impor tante, e un po’ più ai cittadini, ed ai turisti, forse ci sarebbe più attrazione verso le valli di Zeri anche per chi non ha le proprie radici lì, e magari ci comprerebbe una casetta, au mentando le entrate del co mune e dell’indotto. Non con tando che potrebbe avere qualche voto in più il sindaco senatore. Lettera firmata email LIMITARE LE NASCITE ANZICHÈ ABBATTERLI hissà cos’avrebbe scritto, se C non amasse la natura come dice (speriamo non ami allo stesso modo i bambini), il sa vonese Piero Briano sulle prossime stragi di caprioli. Perché a favore del massacro giochi DICHIARARE O PASSARE SITUAZIONI CHE FANNO DISCUTERE IL CAMPIONE DEL MONDO DI CARTE COLLEZIONABILI PAOLO FASCE GIOVANNI DELFINO elenca una serie di inesattez ze; questi animali non sono responsabili della diffusione delle zecche, ma ne sono vitti me, come non mangiano 2,5 chili di germogli al giorno; e in nessuna città sono mai stati somministrati anticonceziona li ai colombi per 25 anni; il numero di caprioli in provin cia è dato dai censimenti, sul 5% del territorio, fatti dagli stessi cacciatori che poi li ab battono, ovvero più ne conto e più ne sparo... Per avere il numero totale viene fatta una semplice ma inattendibile proporzione, dal la quale deduciamo che nella centrale Via Paleocapa a Savo na vivono due caprioli, come tutti possono vedere. Se si fos se rivolto anche a noi, gli avremmo detto che se si è finora affidato solo ai fucili dei cacciatori il controllo di tali animali ed essi continuano ad aumentare, assieme al numero di soggetti uccisi e ai danni arrecati, è evidente che questo non è il sistema idoneo per contenerli. E di conseguenza e logica proponiamo, inascoltati dal 1996, di verificare altre soluzioni, già sperimentate al trove nel mondo, ovvero com missionare ad istituti scientifi ci, non legati ai cacciatori, stu di di fattibilità e ricerche, pro pedeutici a campagne di som ministrazione di sostanze “speciespecifiche”, in grado di limitare le nascite delle specie selvatiche in presunto soprannumero. Non è detto a priori che esistano soluzioni valide; ma almeno proviamo a cercarle con onestà intellet tuale e rigore scientifico, libe ro da interessate interferenze. Ente Nazionale Protezione Animali Savona galassia solidarieta’ RICCARDO GROZIO I VOLONTARI PER LA SICUREZZA IN MARE OPERANO ANCHE A FERRAGOSTO Comune per cui lavoro è venuto a sapere che un i sono situazioni nel bridge che sembrano fatte appoel 2004 Francesco Ferrari tornava vincitore da Essen, nde, sole, spiaggia. Tuffi, nuoto, giochi d’acqua. L’imIconlgrosso contribuente ha intrapreso una causa catastale C sta per sollevare discussioni senza che nessuno abbia N dove si svolse il Campionato del Mondo de I Coloni di l’Agenzia del territorio per la valutazione di alcuni ragione: in particolare, certi concetti della dichiarazione, Catan. Una volta conquistato il titolo iridato, giocò una O magine ferragostana di una giornata di divertimento e relax talvolta può essere funestata da più o meno gravi fabbricati di sua proprietà, insistenti nel Comune. L’Ente pubblico è ovviamente interessato al giudizio, perché in caso di esito positivo per il Catasto l’Ici che il Comune potrebbe riscuotere sarebbe notevolmente maggiore. La legge non mi sembra riconosca al Comune la possibilità di far valere le sue ragioni nell’ambito della controversia catastale, di conseguenza non possiamo che adeguarci a quello che viene deciso nella causa tra proprietario e Agenzia del territorio: è proprio così? Andrea un comune ligure Sul punto vi è stata un’evoluzione. E’ certamente vero che la controversia catastale si instaura tra il proprietario dell’immobile e l’Agenzia del territorio (il Catasto), parti in causa nel giudizio che deve stabilire quale sia la corretta valutazione del fabbricato, secondo i parametri definiti dalla legge. Accade così che il proprietario dell’immobile che ha proceduto a significativi interventi edilizi dichiara una nuova rendita presunta; se l’Agenzia del territorio ritiene che questa sia troppo bassa, notifica un atto in cui comunica l’entità della rendita ritenuta più appropriata per quella costruzione, indicando anche le ragioni di tale modifica. Nel caso in cui il proprietario non sia d’accordo con la rettifica, ha sessanta giorni di tempo per attivare un giudizio davanti alla Commissione tributaria provinciale. In questo giudizio tra proprietario e Agenzia del territorio, però, può anche intervenire il Comune, in quanto soggetto interessato all’esito della valutazione catastale, poiché su di essa è commisurata l’Imposta comunale sugli immobili (Ici). La possibilità, per l’Ente locale, di intervenire in controversie catastali, è stata, anni addietro, molto contestata dai proprietari immobiliari, i quali preferivano avere una sola controparte, anziché due enti pubblici tra loro coalizzati. In tempi recenti, invece, dopo il parere favorevole di alcuni giudici di merito (tra cui la Commissione tributaria provinciale di Savona) anche la Corte di Cassazione ha riconosciuto come legittima parte in causa anche il Comune, interessato a sostenere le ragioni dell’Agenzia del territorio e dunque a vedere riconosciuto un valore catastale più alto di quello dichiarato dal proprietario. Il Comune, pertanto, secondo l’attuale orientamento della giurisprudenza, può intervenire volontariamente nelle controversie catastali, per sostenere le ragioni dell’Agenzia del territorio. Le modalità tecniche per la proposizione dell’intervento sono disciplinate dall’articolo 14 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ai sensi del quale il Comune interviene mediante un apposito atto, che deve essere notificato al proprietario dell’immobile e all’Agenzia del territorio, e deve costituirsi successivamente presso la Commissione tributaria davanti alla quale è in corso il giudizio catastale. n Indirizzare i quesiti a: Tax corner, c/o Il Secolo XIX, piazza Piccapietra 21, 16121 Genova fax: 010.5956060 e-mail: [email protected] che sfuggono dalle regole e diventano un po’ lo stile personale di ogni giocatore. Un esempio tipico è: cosa fare in apertura con una mano debole bicolore molto sbilanciata? Queste sono mani rare, e proprio per questo è difficile valutare quale sia lo stile vincente alla lunga, se passare o aprire. Personalmente preferisco dichiarare, soprattutto quando si gioca un sistema naturale che permette di rendere bene le lunghezze dei colori, ma rispetto anche l’opinione di chi preferisce passare e entrare nella dichiarazione al giro dopo. Ecco una mano dalla finale dell’ultima coppa Spingold che mi dà ragione: NORD NORD O OVEST VEST A102 KJ852 J 7653 S SUD UD QJ96 A106 K5 AQ102 4 Q9743 Q94 KJ94 K8753 A1087632 8 E EST ST Dich. EST, Tutti in I Osservate la mano di SUD: cosa fareste, secondi di mano, dopo il Passo di OVEST? Al primo tavolo SUD, il campione del mondo Richard Freeman, scelse di passare. OVEST fece una apertura debole terzo di mano con 1 Cuori, NORD contrò e EST saltò a 4 Cuori. Freeman ora non aveva molte possibilità diverse dal dichiarare 4 Picche, che rimase il contratto finale e venne mantenuto con due surlevèè. All’altro tavolo Billy Cohen in SUD scelse lo stile che preferisco, aprendo 1 Quadri nonostante i soli 7 punti onori. Similmente la dichiarazione proseguì 1 Cuori – Contro – 4 Cuori, ed egli dichiarò 4 Picche. Aveva però così dato al compagno una idea molto migliore della sua forza di gioco, e Ron Smith in NORD non si lasciò sfuggire l’occasione: dichiarò 4 Senza, Blackwood a 5 Assi, e sentendone due saltò a 6 Picche, ottimo slam, che come si può vedere è imperdibile e provocò quindi un guadagno di 11 punti per la loro squadra. Arrivederci a martedì prossimo. partita esibizione contro Klaus Teuber, l’inventore del gioco, vincendo ancora una volta agevolmente. Quest’anno è il turno di un altro milanese, anche lui ventenne. Dario Longo si è aggiudicato il titolo mondiale di Yu-gi-oh! Gioco di carte collezionabili. L’evento si è svolto a Tokyo e Longo si è qualificato conquistando dapprima uno degli otto posti utili in palio al campionato italiano per partecipare a quello Europeo. Giunto in Germania si è aggiudicato uno dei quattro biglietti continentali per Tokyo. È la prima volta che un giocatore italiano vince un titolo mondiale di un Gioco di carte collezionabili che può vantare un così grande numero di giocatori. Spopolano tra i giovanissimi Magic, Pokémon, Yu-Gi-Oh! ... e sono il fenomeno commerciale dell’ultimo decennio ludico. “Yu-gi-oh!”, significa “re dei giochi”, ed è un popolare manga giapponese ideato da Kazuki Takahashi, incentrato su personaggi che giocano al gioco di carte medesimo. Nel nostro Paese il cartone animato va in onda su Italia 1 nel primo pomeriggio. Per un inquadramento culturale del fenomeno si legga “Generazione Pokemon” di Loredana Lipperini. Il campione è stato premiato, anche in questo caso, dall’inventore del gioco e ai quattro finalisti è stata regalata una carta rarissima. Quella del vincitore è ancora più speciale, visto che ce ne sono soltanto due al mondo: il valore collezionistico è quindi elevatissimo, ma dubitiamo che quella carta sarà mai venduta. Le carte sono divise in tre tipologie: quelle gialle sono le carte “mostro”, quelle verdi sono “magia”, quelle viola sono “trappola”. Lo scopo del gioco è quello di azzerare i punti vita del proprio avversario. Decimo Open Genova: Internazionali di scacchi Grande incertezza alla fine dell’Open Internazionale di scacchi che si è concluso ieri mattina al Novotel di Sampierdarena. Se il torneo era partito con la leadership inaspettata del maestro filippino Roland Salvador, a un turno dalla fine la rincorsa degli inseguitori più titolati sembrava essersi pericolosamente concretata giacché ben quattro erano i giocatori al vertice della classifica: Marat Dzhumaev, Roland Salvador, Miroljub Lazic e l’altro filippino Rolly Martinez. Per aggiudicarsi il torneo, quindi, Roland Salvador ha avuto bisogno del gioco di squadra. All’ultimo turno egli ha vinto la sua sfida contro il maestro internazionale naturalizzato francese Vladimir Okhtnik, concludendo quindi il torneo dopo avere giocato contro tutti i più forti giocatori. Ma il maestro Internazionale filippino Rolly Martinez ha avuto ragione in prima scacchiera di Marat Dzhumaev, fermandone la corsa. I due filippini, entrambi al vertice della classifica, sono divisi solo da un coefficiente tecnico che ha favorito la cavalcata del primo. Siede sul terzo gradino del podio il grande maestro serbo, Miroljub Lazic che l’anno scorso vinse il torneo. Ottime le prestazioni dei genovesi. Raffaele Di Paolo termina il torneo nella top ten, a un punto dal vincitore. Il giovane Remigio Fossati conquista il titolo di maestro in virtù di un complicato regolamento della Federscacchi. Flavio Guido termina in tredicesima posizione. Genovese, seconda nazionale, Ugo Celli si aggiudica l’open B per distacco su più titolati avversari (Luca Ricchi di Modena secondo, Alberto Mortola, genovese, terzo). Al savonese Massimiliano Gioseffi l’open C, vinto allineando otto vittorie su otto gare disputate. [email protected] incidenti in mare. Imperizia, imprudenza e malori rischiano talora di trasformare in dramma una giornata gioiosa di vacanza. Soprattutto nelle spiagge libere dove purtroppo, sulle nostre coste, è assente ogni tipo di sorveglianza. Per fronteggiare tale situazione è recentemente nata a Savona un’associazione di volontariato costituita da bagnini e istruttori di nuoto, accomunati da una grande passione per il mare, che hanno deciso di mettere a disposizione di tutti la propria esperienza e capacità. L’hanno battezzata “Nuova Riviera Viva” proprio per sottolineare l’impegno a favore della diffusione di una corretta cultura della sicurezza e della salvaguardia del mare e delle coste. Fondato nel marzo scorso da Gino Cazzola, Valerio Patrone, Walter Mignone, Enrica Bruzzone, Paola Pelle, tutti nuotatori provetti con un un passato sportivo, il sodalizio nel giro di pochi mesi è cresciuto rapidamente, coinvolgendo oltre una cinquantina di soci. Numerose le iniziative realizzate: corsi di nuoto, di salvamento, di acquagym e soprattutto, dall’inizio della stagione balneare, il costante presidio delle spiagge libere della costa savonese. Momento clou, una grande manifestazione organizzata in maggio ai bagni Marea di Savona, una gara oceanica di salvamento alla quale hanno partecipato oltre quattrocento atleti provenienti da diverse nazioni. Nella stessa giornata si è altresì svolta un’esibizione di salvamento con cani, realizzata in collaborazione con l’”Associazione Dei del Mare”. Ma l’impegno di “Nuova Riviera Viva” non si ferma qui. L’associazione ha iniziato una serie di contatti con le istituzioni per proporre un ampio progetto di tutela e valorizzazione delle coste della Riviera, attraverso l’attivazione di un servizio volontario di presidio e manutenzione delle spiagge libere. Per questo occorrerebbe attrezzarle con trespoli e strumenti per la pulizia. Un impegno minimo per le amministrazioni locali che in cambio otterrebbero notevoli benefici sia dal punto di vista turistico che in termini di miglioramento della qualità della vita dei residenti. Anche questo un modo per rilanciare la Riviera che per sopravvivere alla concorrenza agguerrita di sempre più numerose località italiane e straniere deve saper offrire anche spiagge libere pulite e sicure. L’appello lanciato dai volontari savonesi si concretizzerà in settembre con un convegno dal titolo “Il bagnino di salvamento e la Riviera di ponente. Un futuro sostenibile”. Con questa iniziativa – spiega il presidente Gino Cazzola – intendiamo sollecitare risposte concrete da parte delle istituzioni per offrire a tutti spiagge libere pulite e sicure. Sono convinto che la nostra e altre associazioni di volontariato, se dotate della strumentazione necessaria, saranno in grado di garantire un puntuale ed efficace servizio di salvamento in mare e di manutenzione della spiaggia. Nel frattempo, in attesa di una soluzione globale del problema, siamo impegnati su tutte le coste del savonese, sia nel presidio delle spiagge libere, sia nell’integrazione del servizio negli stabilimenti balneari. Oggi a ferragosto saremo una ventina su trespoli regolamentari o improvvisati a vigilare sulla sicurezza dei bagnanti. Con una raccomandazione a tutti: prudenza e buon divertimento”. Associazione Nuova Riviera Viva via Formica 9 Savona tel. 347-3896597