Disponibile - Paolo Fasce

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Disponibile - Paolo Fasce
Lettere e Rubriche
32 • 15 agosto 2006, Martedì
LETTERE AL SECOLO XIX
PIAZZA PICCAPIETRA 21
16121 GENOVA
(MAX 1400 BATTUTE)
E-mail: [email protected]
la LETTERA DEL GIORNO
Le occasioni per stare assieme
BAMBI DA SALVARE
NON SIAMO I PALADINI
DELL’ECOSISTEMA
olevo rispondere al signor
V
Piero Briano di Savona, che
ha scritto un e­mail al vostro
quotidiano di venerdì 11 ago­
sto 2006 a proposito della
questione sui caprioli che a
detta di molti andrebbero ab­
battuti per “salvaguardare il
mantenimento dell’equilibrio
ambientale”. Il signor Briano
definisce il capriolo un “ani­
male estremamente nocivo”
per i boschi in quanto si ciba
di “2,5 kg di germogli al gior­
no” e la popolazione “cresce
del 25% ogni anno”. Non so
l’esattezza di tali affermazio­
ni; in ogni caso, pur non es­
sendo un esperto, ma iscritto
al primo anno di Scienze Na­
turali dell’Università di Geno­
va, dalla mia bassa conoscenza
ed esperienza mi sento di dire
che, senza offesa, tali parole
da un punto di vista puramen­
te biologico non significano
nulla: primo, i caprioli sono
erbivori e dunque sono “co­
stretti” a nutrirsi di vegetali,
che è lo stesso bosco ad offrir­
gli; secondo, il fatto che la
loro popolazione aumenti è
conseguenza del fatto che i
nemici naturali del capriolo,
come lupi e linci, sono stati
sterminati dall’uomo, sempre
per il motivo che arrecavano
un certo danno agli alleva­
menti; terzo, la popolazione
umana cresce in maniera deci­
samente maggiore ai caprioli e
ciò significa occupare più spa­
zio proprio a spese di boschi e
foreste che stanno così a cuore
al signor Piero, per costruire,
come cantava Celentano, “una
città di catrame e cemento”.
tax
ercoledì 16 agosto ci sarà a Pedemonte
la festa patronale di San Rocco, il pellegrino partito da Montpellier e diretto a Roma,
che si è prodigato nell’assistere i tanti appestati incontrati nel suo cammino. Per questa,
e altre feste similari, ci si può anche porre la
domanda: l’impiego notevole di denaro per
luminarie, fuochi d’artificio, stand gastronomici, quale utilità comporta? Questo interrogativo è un invito a riflettere su avvenimenti
di tale genere. Ed è indubbio che in tali casi
la parte religiosa è fondamentale ed è l’occasione che ci spinge a meditare sull’importanza del trascendente e sul significato della
nostra esistenza.
Ma c’è un altro aspetto che non va trascurato. Oggi, quando gli uomini tendono a
chiudersi in se stessi, all’intolleranza per il
diverso, all’erezione di barriere separatrici, la
preparazione di queste feste diventa una
grande occasione per fare comunità, per
effettuare qualcosa insieme e aumentare la
M
La mia domanda è: l’uomo è
un animale nocivo?
In conclusione, non definia­
moci i mantenitori dell’equili­
brio degli ecosistemi naturali:
questi ultimi si sono sempre
automantenuti benissimo da
soli per milioni e milioni di
anni senza il nostro aiuto e
piccoli e grandi squilibri sono
stati sempre recuperati; l’uo­
mo ha il dovere di intervenire
sull’ambiente solo nel mo­
mento in cui è l’uomo stesso a
minarne la sopravvivenza; la
natura non può restare immu­
tabile.
Yuri Massardo
Genova
È SBAGLIATO DIFENDERE
SOLO ANIMALI... CARINI
n questi giorni si discute
Icaprioli
tanto dell’abbattimento dei
nell’Alessandrino (la
cui sorte non è ancora stata
definitivamente decisa, e que­
sto è un fatto positivo), ma ci
si dovrebbe ricordare anche di
tutti gli altri animali che, non
godendo di una fama derivan­
te dalle fiabe o dai cartoni
animati, vengono lasciati mo­
rire sotto i colpi dei fucili dei
“selettori”, nome raffinato e
tecnico per indicare i cacciato­
ri. Ci sono nutrie, cinghiali,
volpi, corvi, piccioni, cervi,
cornacchie, scoiattoli e qualsi­
asi animale che si ritiene (ma­
gari con un consapevole e de­
liberato errore) produca danni
alle attività e ai beni umani,
costituisca un pericolo per la
salute e l’incolumità pubblica,
oppure che è semplicemente
meno simpatico (soprattutto
ai bambini) e meno “telegeni­
co” dei caprioli (soprattutto
SARA ARMELLA / FRANCESCA BALZANI
corner
IL COMUNE PUÒ INTERVENIRE
NELLE CONTROVERSIE CATASTALI
cuccioli). Se si condannano co­
sì gli animali, cosa si dovrebbe
fare nei confronti dell’uomo,
che dimostra sempre di più di
non rispettare gli animali e la
natura (ma nemmeno gli altri
uomini)? Ad esempio: il ripe­
tersi dell’abbandono degli ani­
mali domestici per trascorrere
le vacanze; l’ipotesi di costrui­
re la terza pista di Malpensa
nel cuore del parco del Ticino
(su cui gravano già altre infra­
strutture) con tanto di pretesa
di “impatto zero”; gli ennesi­
mi abbattimenti “dopo Palio”,
questa volta a Feltre (Belluno),
previa disarticolazione delle
zampe dei cavalli durante la
corsa; l’abbattimento a basto­
nate di centinaia di cani in
Cina per paura della rabbia e
potrei continuare con altre ne­
fandezze...
Chi rispetta veramente gli
animali e i loro diritti, s’indi­
gna qualsiasi sia l’animale vit­
tima dell’uomo; invece, chi è
conoscenza con quelli che ci sono accanto,
per realizzare un rapporto d’amore più profondo tra le persone, oltre che con Dio.
E’ un coinvolgimento di singoli gruppi in un
fatto comunitario. I riti in chiesa sono fatti
solenni, ma spesso privi del senso della
festa. Essi non bastano da soli ad esprimere
adeguatamente il senso di gioiosa partecipazione.
Non è perciò, superfluo che questa allegria
possa esplodere e ci sia una connessione
imprescindibile tra il tempo vissuto nel tempio
e quello fuori dal tempio. E’ un tentativo di
non interrompere il tramandare quello che
facevano i nostri antenati quando il mondo
dell’agricoltura, precedente a quello dell’industria, era più indirizzato a chiedere l’aiuto
divino su semina e raccolta e non mancava di
festeggiare compatto, senza dimenticare di
chiedere la protezione dall’Alto.
Giuseppe Litigio
Serra Riccò
superficiale si preoccupa del­
l’animale carino o domestico,
abbandonando gli altri a tor­
ture e morti violente, con in­
differenza.
Lodigiani Giulia
Persico Dosimo (Cremona)
MA QUANTI DANNI
PROVOCA L’UOMO!
ispondo al signor Piero
R
Briano di Savona. Sono pie­
namente d’accordo con il Si­
gnore in questione. Anche io
sono un amante dei boschi e
pertanto, i nemici della natura
vanno combattuti con tutti i
sistemi (anche con la loro eli­
minazione!). Guai a lasciare
crescere indiscriminatamente
la popolazione dei caprioli.
Questi animali, altamente no­
civi, portano zecche e ogni ca­
po mangia circa 2,5 Kg di ger­
mogli al giorno; pertanto ab­
battiamo questo Gengis Kan
dei boschi! Però, io conosco
il bridge
un altro animale (evidente­
mente sconosciuto al Sig. Bria­
no), che infetta il mondo con
l’Aids, distrugge boschi e fore­
ste per interesse, massacra le
coste con la cementificazione,
non ha pietà per i Bambi uma­
ni violentandoli. Ha già di­
strutto l’intero ecosistema
portandolo prossimo al collas­
so, crea guerre a ripetizione,
distrugge i cervelli con la dro­
ga! Sa di quale animale sto
parlando? Cosa dice lei che è
cosi coscienzioso? Incomincia­
mo ad abbatterlo?
Zarantonello Giuseppe
Genova
ZERI PENSI ALLA GENTE
PRIMA CHE AI CAPRIOLI
I
l 10 agosto su questo quoti­
diano è apparso un articolo
sul senatore Pedrini, nonché
sindaco di Zeri che proponeva
di trasferire i caprioli in esu­
bero nelle altre regioni nel
territorio comunale dove è
sindaco. Questo al fine di sal­
vare gli animali ed aumentare
il turismo nelle bellissime val­
li zerasche. Io, che a queste
vallate sono affezionato, in
quanto ci passo parte delle
mie vacanze estive da 21 anni
(tale è la mia età), e dove sono
le radici di mio padre, vorrei
fare notare al sindaco che il
turismo è più attratto da paesi
ben tenuti, sia da parte dei
privati che della pubblica am­
ministrazione, in quanto, spe­
cie nella valle di Rossano, ci
sono diverse case di proprietà
del Comune che si trovano in
condizioni di estremo pericolo
per il passaggio pedonale e
non, perché pericolanti. La ri­
cetta del suddetto comune
consiste nel chiudere le strade
adiacenti a queste costruzioni
fatiscenti, e obbligare persone,
spesso anziane, a percorrere
strade molto più lunghe, e an­
che mulattiere! Se la giunta
pensasse un po’ meno ai ca­
prioli, sebbene materia impor­
tante, e un po’ più ai cittadini,
ed ai turisti, forse ci sarebbe
più attrazione verso le valli di
Zeri anche per chi non ha le
proprie radici lì, e magari ci
comprerebbe una casetta, au­
mentando le entrate del co­
mune e dell’indotto. Non con­
tando che potrebbe avere
qualche voto in più il sindaco­
senatore.
Lettera firmata
e­mail
LIMITARE LE NASCITE
ANZICHÈ ABBATTERLI
hissà cos’avrebbe scritto, se
C
non amasse la natura come
dice (speriamo non ami allo
stesso modo i bambini), il sa­
vonese Piero Briano sulle
prossime stragi di caprioli.
Perché a favore del massacro
giochi
DICHIARARE O PASSARE
SITUAZIONI CHE FANNO DISCUTERE
IL CAMPIONE DEL MONDO
DI CARTE COLLEZIONABILI
PAOLO FASCE
GIOVANNI DELFINO
elenca una serie di inesattez­
ze; questi animali non sono
responsabili della diffusione
delle zecche, ma ne sono vitti­
me, come non mangiano 2,5
chili di germogli al giorno; e
in nessuna città sono mai stati
somministrati anticonceziona­
li ai colombi per 25 anni; il
numero di caprioli in provin­
cia è dato dai censimenti, sul
5% del territorio, fatti dagli
stessi cacciatori che poi li ab­
battono, ovvero più ne conto e
più ne sparo...
Per avere il numero totale
viene fatta una semplice ma
inattendibile proporzione, dal­
la quale deduciamo che nella
centrale Via Paleocapa a Savo­
na vivono due caprioli, come
tutti possono vedere. Se si fos­
se rivolto anche a noi, gli
avremmo detto che se si è
finora affidato solo ai fucili dei
cacciatori il controllo di tali
animali ed essi continuano ad
aumentare, assieme al numero
di soggetti uccisi e ai danni
arrecati, è evidente che questo
non è il sistema idoneo per
contenerli. E di conseguenza e
logica proponiamo, inascoltati
dal 1996, di verificare altre
soluzioni, già sperimentate al­
trove nel mondo, ovvero com­
missionare ad istituti scientifi­
ci, non legati ai cacciatori, stu­
di di fattibilità e ricerche, pro­
pedeutici a campagne di som­
ministrazione di sostanze
“specie­specifiche”, in grado
di limitare le nascite delle
specie selvatiche in presunto
soprannumero. Non è detto a
priori che esistano soluzioni
valide; ma almeno proviamo a
cercarle con onestà intellet­
tuale e rigore scientifico, libe­
ro da interessate interferenze.
Ente Nazionale
Protezione Animali
Savona
galassia
solidarieta’
RICCARDO GROZIO
I VOLONTARI PER LA SICUREZZA IN MARE
OPERANO ANCHE A FERRAGOSTO
Comune per cui lavoro è venuto a sapere che un
i sono situazioni nel bridge che sembrano fatte appoel 2004 Francesco Ferrari tornava vincitore da Essen,
nde, sole, spiaggia. Tuffi, nuoto, giochi d’acqua. L’imIconlgrosso
contribuente ha intrapreso una causa catastale C sta per sollevare discussioni senza che nessuno abbia N dove si svolse il Campionato del Mondo de I Coloni di
l’Agenzia del territorio per la valutazione di alcuni ragione: in particolare, certi concetti della dichiarazione, Catan. Una volta conquistato il titolo iridato, giocò una O magine ferragostana di una giornata di divertimento e
relax talvolta può essere funestata da più o meno gravi
fabbricati di sua proprietà, insistenti nel Comune.
L’Ente pubblico è ovviamente interessato al giudizio, perché in caso di esito positivo per il Catasto l’Ici che il
Comune potrebbe riscuotere sarebbe notevolmente maggiore.
La legge non mi sembra riconosca al Comune la possibilità di far valere le sue ragioni nell’ambito della controversia catastale, di conseguenza non possiamo che adeguarci a quello che viene deciso nella causa tra proprietario e Agenzia del territorio: è proprio così?
Andrea
un comune ligure
Sul punto vi è stata un’evoluzione. E’ certamente vero che
la controversia catastale si instaura tra il proprietario
dell’immobile e l’Agenzia del territorio (il Catasto), parti in
causa nel giudizio che deve stabilire quale sia la corretta
valutazione del fabbricato, secondo i parametri definiti
dalla legge. Accade così che il proprietario dell’immobile
che ha proceduto a significativi interventi edilizi dichiara
una nuova rendita presunta; se l’Agenzia del territorio
ritiene che questa sia troppo bassa, notifica un atto in cui
comunica l’entità della rendita ritenuta più appropriata per
quella costruzione, indicando anche le ragioni di tale
modifica.
Nel caso in cui il proprietario non sia d’accordo con la
rettifica, ha sessanta giorni di tempo per attivare un
giudizio davanti alla Commissione tributaria provinciale. In
questo giudizio tra proprietario e Agenzia del territorio,
però, può anche intervenire il Comune, in quanto soggetto
interessato all’esito della valutazione catastale, poiché su
di essa è commisurata l’Imposta comunale sugli immobili
(Ici).
La possibilità, per l’Ente locale, di intervenire in controversie catastali, è stata, anni addietro, molto contestata dai
proprietari immobiliari, i quali preferivano avere una sola
controparte, anziché due enti pubblici tra loro coalizzati. In
tempi recenti, invece, dopo il parere favorevole di alcuni
giudici di merito (tra cui la Commissione tributaria provinciale di Savona) anche la Corte di Cassazione ha riconosciuto come legittima parte in causa anche il Comune,
interessato a sostenere le ragioni dell’Agenzia del territorio
e dunque a vedere riconosciuto un valore catastale più
alto di quello dichiarato dal proprietario.
Il Comune, pertanto, secondo l’attuale orientamento della
giurisprudenza, può intervenire volontariamente nelle controversie catastali, per sostenere le ragioni dell’Agenzia del
territorio. Le modalità tecniche per la proposizione dell’intervento sono disciplinate dall’articolo 14 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ai sensi del quale il
Comune interviene mediante un apposito atto, che deve
essere notificato al proprietario dell’immobile e all’Agenzia
del territorio, e deve costituirsi successivamente presso la
Commissione tributaria davanti alla quale è in corso il
giudizio catastale.
n Indirizzare i quesiti a:
Tax corner, c/o Il Secolo XIX,
piazza Piccapietra 21, 16121 Genova
fax: 010.5956060
e-mail: [email protected]
che sfuggono dalle regole e diventano un po’ lo stile
personale di ogni giocatore.
Un esempio tipico è: cosa fare in apertura con una mano
debole bicolore molto sbilanciata? Queste sono mani rare,
e proprio per questo è difficile valutare quale sia lo stile
vincente alla lunga, se passare o aprire.
Personalmente preferisco dichiarare, soprattutto quando si
gioca un sistema naturale che permette di rendere bene le
lunghezze dei colori, ma rispetto anche l’opinione di chi
preferisce passare e entrare nella dichiarazione al giro
dopo.
Ecco una mano dalla finale dell’ultima coppa Spingold
che mi dà ragione:
NORD
NORD
O
OVEST
VEST
A102
KJ852
J
7653
S
SUD
UD
QJ96
A106
K5
AQ102
4
Q9743
Q94
KJ94
K8753
A1087632
8
E
EST
ST
Dich. EST, Tutti in I
Osservate la mano di SUD: cosa fareste, secondi di mano,
dopo il Passo di OVEST?
Al primo tavolo SUD, il campione del mondo Richard
Freeman, scelse di passare. OVEST fece una apertura
debole terzo di mano con 1 Cuori, NORD contrò e EST
saltò a 4 Cuori. Freeman ora non aveva molte possibilità
diverse dal dichiarare 4 Picche, che rimase il contratto
finale e venne mantenuto con due surlevèè.
All’altro tavolo Billy Cohen in SUD scelse lo stile che
preferisco, aprendo 1 Quadri nonostante i soli 7 punti
onori. Similmente la dichiarazione proseguì 1 Cuori –
Contro – 4 Cuori, ed egli dichiarò 4 Picche. Aveva però
così dato al compagno una idea molto migliore della sua
forza di gioco, e Ron Smith in NORD non si lasciò sfuggire
l’occasione: dichiarò 4 Senza, Blackwood a 5 Assi, e
sentendone due saltò a 6 Picche, ottimo slam, che come
si può vedere è imperdibile e provocò quindi un guadagno
di 11 punti per la loro squadra.
Arrivederci a martedì prossimo.
partita esibizione contro Klaus Teuber, l’inventore del
gioco, vincendo ancora una volta agevolmente. Quest’anno è il turno di un altro milanese, anche lui ventenne.
Dario Longo si è aggiudicato il titolo mondiale di Yu-gi-oh!
Gioco di carte collezionabili. L’evento si è svolto a Tokyo e
Longo si è qualificato conquistando dapprima uno degli
otto posti utili in palio al campionato italiano per partecipare a quello Europeo. Giunto in Germania si è aggiudicato
uno dei quattro biglietti continentali per Tokyo. È la prima
volta che un giocatore italiano vince un titolo mondiale di
un Gioco di carte collezionabili che può vantare un così
grande numero di giocatori. Spopolano tra i giovanissimi
Magic, Pokémon, Yu-Gi-Oh! ... e sono il fenomeno commerciale dell’ultimo decennio ludico. “Yu-gi-oh!”, significa
“re dei giochi”, ed è un popolare manga giapponese ideato
da Kazuki Takahashi, incentrato su personaggi che giocano al gioco di carte medesimo. Nel nostro Paese il cartone
animato va in onda su Italia 1 nel primo pomeriggio. Per
un inquadramento culturale del fenomeno si legga “Generazione Pokemon” di Loredana Lipperini. Il campione è
stato premiato, anche in questo caso, dall’inventore del
gioco e ai quattro finalisti è stata regalata una carta
rarissima. Quella del vincitore è ancora più speciale, visto
che ce ne sono soltanto due al mondo: il valore collezionistico è quindi elevatissimo, ma dubitiamo che quella carta
sarà mai venduta. Le carte sono divise in tre tipologie:
quelle gialle sono le carte “mostro”, quelle verdi sono
“magia”, quelle viola sono “trappola”. Lo scopo del gioco è
quello di azzerare i punti vita del proprio avversario.
Decimo Open Genova: Internazionali di scacchi
Grande incertezza alla fine dell’Open Internazionale di
scacchi che si è concluso ieri mattina al Novotel di
Sampierdarena. Se il torneo era partito con la leadership
inaspettata del maestro filippino Roland Salvador, a un
turno dalla fine la rincorsa degli inseguitori più titolati
sembrava essersi pericolosamente concretata giacché
ben quattro erano i giocatori al vertice della classifica:
Marat Dzhumaev, Roland Salvador, Miroljub Lazic e l’altro
filippino Rolly Martinez. Per aggiudicarsi il torneo, quindi,
Roland Salvador ha avuto bisogno del gioco di squadra.
All’ultimo turno egli ha vinto la sua sfida contro il maestro
internazionale naturalizzato francese Vladimir Okhtnik,
concludendo quindi il torneo dopo avere giocato contro
tutti i più forti giocatori. Ma il maestro Internazionale
filippino Rolly Martinez ha avuto ragione in prima scacchiera di Marat Dzhumaev, fermandone la corsa. I due
filippini, entrambi al vertice della classifica, sono divisi
solo da un coefficiente tecnico che ha favorito la cavalcata
del primo. Siede sul terzo gradino del podio il grande
maestro serbo, Miroljub Lazic che l’anno scorso vinse il
torneo.
Ottime le prestazioni dei genovesi. Raffaele Di Paolo
termina il torneo nella top ten, a un punto dal vincitore. Il
giovane Remigio Fossati conquista il titolo di maestro in
virtù di un complicato regolamento della Federscacchi.
Flavio Guido termina in tredicesima posizione. Genovese,
seconda nazionale, Ugo Celli si aggiudica l’open B per
distacco su più titolati avversari (Luca Ricchi di Modena
secondo, Alberto Mortola, genovese, terzo). Al savonese
Massimiliano Gioseffi l’open C, vinto allineando otto vittorie su otto gare disputate.
[email protected]
incidenti in mare. Imperizia, imprudenza e malori rischiano
talora di trasformare in dramma una giornata gioiosa di
vacanza. Soprattutto nelle spiagge libere dove purtroppo,
sulle nostre coste, è assente ogni tipo di sorveglianza. Per
fronteggiare tale situazione è recentemente nata a Savona
un’associazione di volontariato costituita da bagnini e
istruttori di nuoto, accomunati da una grande passione per
il mare, che hanno deciso di mettere a disposizione di tutti
la propria esperienza e capacità.
L’hanno battezzata “Nuova Riviera Viva” proprio per
sottolineare l’impegno a favore della diffusione di una
corretta cultura della sicurezza e della salvaguardia del
mare e delle coste. Fondato nel marzo scorso da Gino
Cazzola, Valerio Patrone, Walter Mignone, Enrica Bruzzone, Paola Pelle, tutti nuotatori provetti con un un passato
sportivo, il sodalizio nel giro di pochi mesi è cresciuto
rapidamente, coinvolgendo oltre una cinquantina di soci.
Numerose le iniziative realizzate: corsi di nuoto, di salvamento, di acquagym e soprattutto, dall’inizio della stagione
balneare, il costante presidio delle spiagge libere della
costa savonese. Momento clou, una grande manifestazione organizzata in maggio ai bagni Marea di Savona, una
gara oceanica di salvamento alla quale hanno partecipato
oltre quattrocento atleti provenienti da diverse nazioni.
Nella stessa giornata si è altresì svolta un’esibizione di
salvamento con cani, realizzata in collaborazione con
l’”Associazione Dei del Mare”.
Ma l’impegno di “Nuova Riviera Viva” non si ferma qui.
L’associazione ha iniziato una serie di contatti con le
istituzioni per proporre un ampio progetto di tutela e
valorizzazione delle coste della Riviera, attraverso l’attivazione di un servizio volontario di presidio e manutenzione
delle spiagge libere. Per questo occorrerebbe attrezzarle
con trespoli e strumenti per la pulizia. Un impegno minimo
per le amministrazioni locali che in cambio otterrebbero
notevoli benefici sia dal punto di vista turistico che in
termini di miglioramento della qualità della vita dei residenti. Anche questo un modo per rilanciare la Riviera che
per sopravvivere alla concorrenza agguerrita di sempre
più numerose località italiane e straniere deve saper offrire
anche spiagge libere pulite e sicure. L’appello lanciato dai
volontari savonesi si concretizzerà in settembre con un
convegno dal titolo “Il bagnino di salvamento e la Riviera
di ponente. Un futuro sostenibile”.
Con questa iniziativa – spiega il presidente Gino Cazzola
– intendiamo sollecitare risposte concrete da parte delle
istituzioni per offrire a tutti spiagge libere pulite e sicure.
Sono convinto che la nostra e altre associazioni di volontariato, se dotate della strumentazione necessaria, saranno in grado di garantire un puntuale ed efficace servizio di
salvamento in mare e di manutenzione della spiaggia. Nel
frattempo, in attesa di una soluzione globale del problema, siamo impegnati su tutte le coste del savonese, sia
nel presidio delle spiagge libere, sia nell’integrazione del
servizio negli stabilimenti balneari. Oggi a ferragosto saremo una ventina su trespoli regolamentari o improvvisati a
vigilare sulla sicurezza dei bagnanti. Con una raccomandazione a tutti: prudenza e buon divertimento”.
Associazione Nuova Riviera Viva
via Formica 9
Savona
tel. 347-3896597