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INSERTO SPECIALE
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Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
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MERCOLEDI’
31 DICEMBRE 2014
II
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
MATERA CONQUISTA L’EUROPA
Si attende un notevole afflusso turistico. Adduce. “Ci prepariamo ad accogliere un milione di persone”
Impatto da 60 milioni
di LUIGI SANTOPIETRO
MATERA - Diventare Capitale europea della Cultura,
titolo che nel 2019 sarà il
vessillo di Matera, determina un forte impatto sulla
città in termini economici,
culturali, di immagine e sociali. Come dimostra lo studio realizzato dal Parlamento Europeo nel 2013 ’Capitali europee della Cultura:
strategia di successo ed effetti a lungo termini’, le ricadute turistiche sono particolarmente rilevanti per
centri poco visitati, mentre
gli effetti in termini urbanistici sono molto variabili. Il budget medio negli ultimi anni supera i 60 milioni, con finanziamenti
prevalentemente nazionali e locali. Il premio assegnato subito a Matera, invece, ammonta ad 1,5 milioni di euro. Dai numeri si
capisce come questa sia
davvero un’occasione da
non perdere, non solo per
Matera, ma per l’intera Ba-
silicata. Il futuro della regione passa obbligatoriamente per un traguardo
prestigioso che va valorizzato adeguatamente, senza tralasciare il minimo dettaglio. Fermarsi o cullarsi sugli allori sarebbe un delitto. Matera e la Basilicata possono mostrarsi all’Europa intera. E per la città dei Sassi, già conosciuta ed apprezzata dai turisti stranieri, non sarà difficile trasformare il titolo
di Capitale Europea della
Cultura in un ulteriore volano di sviluppo turistico
e di promozione territoriale. La giornata del 17 otto-
RICONOSCIMENTO ARTE DELLA PIZZA
PATRIMONIO UMANITA’ UNESCO
LA PIZZA NON È SOLTANTO LA SPECIALITÀ TRADIZIONALE DI
UNA REGIONE O DI UNA CITTÀ, È L’EMBLEMA DELLA RICCHEZZA
GASTRONOMICA CHE TUTTI I COMUNI ITALIANI OFFRONO AL
MONDO
E’ una iniziativa che si inserisce nella campagna promossa da
Coldiretti insieme alla Fondazione Univerde e all’Associazione
Pizzaiuoli Napoletani, nella certezza che tale misura contribuirà a
garantire l’origine italiana degli ingredienti e della qualità igienico
sanitaria nella preparazione. La pizza napoletana dal 4 febbraio
2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi
di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia dove quasi due pizze su tre (63 per cento)
sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio
provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori. Troppo spesso, infatti, viene servito un
prodotto preparato con mozzarelle ottenute non dal latte, ma da
semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall’est
Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano,
olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto
dell’extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che
sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale. A sostegno della
petizione la Coldiretti ha avviato la raccolta delle firme, anche
in considerazione del fatto che il riconoscimento dell’Unesco
avrebbe un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove
più radicata è la cultura alimentare e che la pizza rappresenta
un simbolo dell’identità nazionale.
VOTIAMO ON LINE PER SOSTENERE
IL MADE IN ITALY
CONSULTAZIONE PUBBLICA ON LINE PER SPINGERE A LIVELLO
EUROPEO LA NECESSITA’ DI RENDERE LE ETICHETTE PIU’ TRASPARENTI
Votare per sostenere l’indicazione di origine negli alimenti e, con
essa, il Made in Italy a tavola. E’ questo l’obiettivo della consultazione pubblica on line per spingere a livello europeo la necessità
di rendere le etichette più trasparenti.
Per votare basta collegarsi al sito del Ministero delle
Politiche
Agricole,
al
link
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB
.php/L/IT/IDPagina/8123, dove si può trovare un questionario
rivolto a tutti gli italiani. Proprio un anno fa Coldiretti ha messo in
campo una grande mobilitazione, partita dal Brennero ed estesa
poi a tutto il territorio nazionale, a difesa del vero Made in Italy e
del suo valore reputazionale nel mondo, e a sostegno dei consu-
bre scorso può e deve diventare un punto di partenza.
“Un grande progetto visionario, capace di modificare la mentalità delle persone. Il progetto è fondato sulle persone, non sulle pietre,
che pure hanno un valore
inestimabile per noi di
Matera. Un numero sterminato di persone che ha creduto in questa idea e che ha
aderito lavorando ed impegnandosi con una partecipazione consapevole della
democraticità dell’iniziativa”. Così il sindaco Adduce ha battezzato il progetto Matera 2019 che tra pochissimo entrerà nel vivo:
“L’Europa ci ha dato 4 anni per farci trovare pronti. Ora dobbiamo prepararci. Noi faremo la formazione dei cittadini a diventare capitolini. Noi eravamo
già una città turistica e negli anni a venire dobbiamo
essere bravi ad intercettare un centinaio di migliaia di turisti che si muovono sul Globo per ragioni
culturali. Numericamente
si parla di un possibile incremento che va da 200mila a 800mila presenze. E
per far questo dobbiamo essere in grado di ospitarli
sfruttando non solo Matera, ma un territorio più vasto che coinvolga anche anche della provincia di Potenza. E non solo. C’è un
forte interessamento della
Puglia che ci può tornare
utile. La Puglia ha delle infrastrutture, a noi molto vicine, che dobbiamo sfruttare a nostro vantaggio. Ecco perchè il problema della ferrovia è in realtà un falso problema.”.
matori e delle nostre imprese agricole, minacciate dalla concorrenza sleale del cibo di provenienza estera “travestito” di italianità.
Una battaglia che trova ora un ulteriore strumento in questa consultazione pubblica per coinvolgere la collettività sul tema della
trasparenza delle informazioni sugli alimenti e il ruolo dell’etichettatura, per la valorizzazione dell’origine e del patrimonio agroalimentare italiano. I suoi risultati saranno utilizzati come supporto e
rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell’etichettatura.
In particolare la normativa comunitaria offre agli stati membri la
possibilità di introdurre disposizioni sull’etichettatura dell’origine
degli alimenti assegnando un ruolo fondamentale alle valutazioni
dei consumatori circa l’importanza di queste informazioni e il valore aggiunto attribuito ai prodotti in relazione al territorio di provenienza. Il questionario è rivolto a consumatori, produttori e
operatori, si compone di 11 domande ed è di agevole compilazione, con l’indicazione per ogni domanda di un’opzione di risposta tra quelle individuate.
OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITA’ NELL’AGRICOLTURA E SUL SISTEMA AGROALIMENTARE
PROMOSSO DALLA COLDIRETTI, GIANCARLO CASELLI PRESIEDE
IL COMITATO SCIENTIFICO
Si chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e
sul sistema agroalimentare” la nuova Fondazione voluta e
costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la
consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano,
con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare
di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si
pongono in contrasto con la legalità. Giancarlo Caselli guida il
Comitato Scientifico della Fondazione, mentre il presidente della
Coldiretti Roberto Moncalvo ne è il presidente; al presidente
dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza.
La criminalità organizzata si combatte con la trasparenza soprattutto in un settore come quello agroalimentare dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, con circa un terzo (33 per
cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari
venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa dei consumatori e a
danno delle aziende agricole. In un momento difficile per l’economia bisogna portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria
che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che
importano materie prime dall’estero e venga bloccato ogni finanziamento pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made
in Italy dal campo alla tavola.
Con l’Osservatorio si intende creare un complesso di controlli che
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 18 ottobre 2014
MATERA CAPITALE DELLA CULTURA
Scoppia la festa anche a Potenza raggiunta da alcuni sindaci della provincia
A Potenza amministratori
comunali e provinciali,
alcuni sindaci dei comuni
del Potentino e numerosi
potentini si sono ritrovati
alla Galleria Civica per
attendere tutti insieme il
verdetto. Ad esultare anche
i parlamentari del Pd
Salvatore Margiotta e
Vincenzo Folino e il neo
eletto presidente della
Provincia Nicola Valluzzi
Tutti in
piedi al
momento
dell’annuncio da
parte del
ministro
Franceschini
della
designazione di
Matera a
Capitale
europea
della cultura
2019
MATERA - Nella scelta
di Matera «Capitale europea della cultura per
il 2019» ci sono almeno
due elementi importantissimi: il primo, tradizionale, di maniera, ma
non per questo meno autentico, è il riscatto del
Mezzogiorno d’Italia e
degli antichi
rioni Sassi di
Matera,
un
tempo simbolo
di degrado e
oggi scenario
mozzafiato. Il
secondo elemento è che la
designazione di
Matera cambia,
in un certo senso, la nozione di
«cultura» e di
«città della cultura» così come
l’abbiamo conosciuta finora.
La storia del riscatto di Matera e dei suoi rioni Sassi - Barisano e Caveoso - comincia il 17 maggio 1952,
quando in Parlamento
viene approvata la legge speciale per il loro «risanamento»: oltre duemila delle grotte dove uomini e animali vivevano
insieme in condizioni
che fecero inorridire
chiunque visitasse la
città - a cominciare proprio dal Presidente del
consiglio di allora, Alcide De Gasperi - vennero
dichiarate inagibili. Migliaia di persone furono
trasferite in nuovi quar-
Il sindaco di
Latronico,
Fausto De
Maria si
lascia
andare ad
un
abbraccio di
gioia con
Luigi
Scaglione
L’Europa cercherà la cultura nei rioni che rapirono Pasolini e Mel Gibson
Da vergogna nazionale
a patrimonio capitale
tieri e Matera cambiò volto per sempre. Ma i Sassi sono rimasti e, piano
piano, sono stati riscoperti: nel 1986 arrivò la
legge per la conservazione e il recupero degli antichi rioni e nel 1993 la
loro - si può dire - definitiva consacrazione.
Divennero patrimonio
dell’umanità, tutelati
dall’Unesco: il sesto sito
italiano in ordine cronologico a finire in quella
prestigiosa lista, il primo nel Mezzogiorno
d’Italia. Da allora, la
crescita dei Sassi - della
città - è stata inarrestabile. Il mondo ha scoperto Matera, da ogni parte sono arrivati nella città lucana i turisti: affacciati sui Sassi o visitandoli, restano a bocca
aperta. Lo scenario della «gravina» che aveva
incantato Pier Paolo Pasolini nel 1964 («Il Vangelo secondo Matteo»)
rapisce di nuovo Mel
Gibson («The Passion» è
del 2004). Pochi ritocchi
e il set perfetto per ripercorrere la vita di Cristo
è pronto. Ma - secondo
elemento - perchè Matera diventa capitale europea della cultura? Perchè oggi cultura non è
più solo libri, straordinari affreschi, opere
d’arte invidiate da tutti,
personalità che hanno
lasciato il segno nei secoli. Matera
vince perchè è
forse la città
più antica del
mondo (di sicuro, quelle grotte erano abitate
millenni fa), ha
attraversato i
secoli, è viva e
guarda al futuro. Il mondo
oggi vive una
nuova fase di
inurbamento:
la «lezione» che
viene dall’antica Matera è una
città che ha saputo essere «sostenibile». Ad
esempio, quanti sforzi per raccogliere
l’acqua e distribuirla, in
un panorama non certo
piovoso! Intorno alla
lotta per sopravvivere,
una comunità, in secoli
e secoli, si è cementata
e oggi si propone all’Europa e al mondo come
esempio di città «possibile» e «a misura d’uomo». In un’epoca che ha
fatto e fa del benessere
(in ogni senso) uno dei
suoi obiettivi più ambiti, la nuova cultura bisognerà cercarla in quegli
antichi rioni.
assicuri la più completa informativa ai consumatori, contrastando
le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In tale prospettiva, la
Fondazione intende promuovere iniziative di approfondimento in
merito agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le
Autorità amministrative indipendenti che possano interferire nel
mercato dell’agroalimentare, analizzando e approfondendo, in
particolare, le attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei consumatori, con particolare riguardo all’accertamento della
responsabilità in materia ambientale e alimentare e per la condanna al risarcimento dei danni. Nell’ambito dei propri scopi istituzionali, la Fondazione svolge un ruolo propositivo nel confronti della
Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre
associazioni criminali, nonché delle Commissioni parlamentari
d’inchiesta istituite per l’analisi conoscitiva dei fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale. La criminalità si deve
combattere attraverso la creazione di un solido sistema che assicuri una tutela rafforzata all’intera filiera produttiva: a tal fine la
Fondazione approfondisce il ruolo della cooperazione suggerendo
anche nuove forme giuridiche ed adeguati sistemi di controllo.
L’Osservatorio mette a disposizione le proprie conoscenze scientifiche e tecniche attraverso la pubblicazione, per via telematica, di
riviste dal carattere giuridico e sociale, l’organizzazione di convegni, la promozione e il finanziamento di ricerche in campo universitario e con la collaborazione di altri enti pubblici e privati.
L’Osservatorio intende creare una rete di contatti tra istituzioni e
cittadini attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari italiane, avvalendosi degli strumenti informatici attualmente
disponibili per diffondere la cultura della tipicità, della qualità e
dell’origine della filiera agricola esclusivamente italiana, nella convinzione che la legalità sia una condizione essenziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese e che la lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta
effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali.
La Coldiretti
di Basilicata
augura a tutti
un 2015 di conquiste
a tutela del made in
Italy e a vantaggio
di imprese agricole
e cittadini consumatori
_Speciale 2014_
III
Mercoledì 31 dicembre 2014
MATERA CONQUISTA L’EUROPA
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_Matera e Provincia_
Lunedì 10 novembre 2014
_Matera e Provincia_
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Lunedì 10 novembre 2014
“Mi ha dato fastidio chi ha frenato l’entusiasmo, se avessimo perso sarei sul patibolo. Orgoglioso di guidare un Comune sano ma io sono al massimo della carriera”
Un’operazione da un milione di presenze
SABATO 18 OTTOBRE 2014
BASILICATA
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Anno IX - N. 288
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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771721 248002
Matera e la Basilicata
nell’Olimpo
L’esultanza in piazza San Giovanni a Matera subito dopo la designazione e la festa a Roma con il sindaco Adduce
La festa in
piazza. DA
PAG. 2
A PAG. 10
Giornata storica per l’intera regione
La città dei Sassi designata capitale
europea della Cultura 2019
Sette i voti favorevoli su tredici
L’annuncio del ministro manda
in delirio piazza San Giovanni
Il sindaco Adduce: “Il giorno più
importante della mia vita”. L’urlo di
Pittella: “La Basilicata ha stravinto”
Un trionfo che vale 60 milioni: la
crescita economica e infrastrutturale
non può più sfuggire
Battute le altre cinque candidate
Una vittoria sospinta dalla
partecipazione di un’intera
regione. Esultanza anche a
Potenza. La felicità dei due attori
lucani Papaleo e Fortunato
Lega Pro. I biancazzurri puntano a prendersi il secondo posto contro il Cosenza in una città in estasi
Lega Pro. Melfi in emergenza
nella partita con la Paganese
Matera, tutto pronto per prolungare la festa
La tifoseria del Matera attesa anche oggi numerosa. NELLO SPORT
Calcio a 5, A2
Riposa la Libertas
Eraclea, l’Avis Policoro
sfida il forte Cogianco
Basket, Lega Silver
La Bawer Matera mastica
amaro dopo il ko e le
polemiche a Treviglio
Volley, B2/F
Potenza e Montescaglioso
esordiscono in trasferta
A un mese dall’incoronazione di Matera Capitale della Cultura 2019, Adduce a tutto campo: ha vinto un progetto fatto di persone non di pietre
41018 >
Il Melfi impegnato in trasferta. Oggi sfida a Pagani
NELLO SPORT
Il 17 novembre la festa ufficiale col ministro Franceschini
sto nel nostro progetto
di LUIGI SANTOPIETRO
visionario, un’opportuMATERA - Firenze 1986, nità che non riguardava
Bologna 2000, Genova soltanto i 60mila abitan2004. E’ il breve elenco ti di Matera ma un nudelle città italiane che mero più alto di persone
hanno ottenuto il titolo che condividono gli stesdi capitale europea del- si problemi della nostra
la cultura. Ora tocca a città, di un’area ritenuMatera. Nel 2019. La pri- ta spessp marginale”.
La vergogna del Sud
ma città del Sud in assoluto. Un trionfo di cui si che diventa patrimonio
è già detto e ridetto più dell’umanità. Una fravolte in questi giorni, se un po’ abusata ma
una vittoria dalle poten- che rispecchia la realzialità ancora sconosciu- tà...
“Il nostro dossier parte, argomento sul quale
torniamo grazie all’inter- te esattamente così, rivista a uno dei protago- chiamando che cosa sianisti di un successo tan- mo e da dove veniamo,
to incredibile quanto l’abbiamo fatto intendenon del tutto inaspetta- re ai commissari che ci
to. Il sindaco, Salvatore hanno esaminato ed è
probabilAdduce, ha
mente stato
sviscerato
“In 4 anni i
determitutti i renante per
troscena in
cittadini
il rilascio
un lungo
diventeranno
del biglietbotta e rito verso la
sposta incapitolini
a cui
tervenendo
Potenza, come meta
ambivanella trasmissione tutti i Comuni che mo”.
Cosa è
de La Nuo- svolgono funzioni
rimasto e
va Tv “A
extraterritoriali, cosa
è
voi la scelta” dove so- merita di ricevere cambiato
in questi
no stati tocun aiuto”
primi 20
cati tanti
giorni dalaspetti: da
quelli emozionali, ai pro- la proclamazione nel
getti imminenti e futu- sindaco e nella città di
ri che attendono Matera Matera?
“Ero convinto che
e la regione, passando
per la crisi di Potenza e avremmo potuto vincechiudendo con le prossi- re, ma resta soprattutto
me amministrative che l’orgoglio di aver preceporteranno la città dei duto città importanti
Sassi a eleggere il nuo- che avevano progetti invo sindaco nella prima- teressanti. Non solo Ravera del 2015. Di tutto e venna, Lecce, Cagliari,
di più con un Adduce a Perugia e Siena, ma antutto campo che non le- che tutte quelle che ci siasina carezze ai fautori mo lasciati alle spalle neldell’impresa e qualche ti- la prima preselezione a
ratina d’orecchie a un novembre 2013, Venezia,
certo modo di fare poli- Palermo, Bergamo, Urtica. Il tutto partendo da bino, Siracusa, Agriquel giorno, venerdì 17 gento, ecc. Non abbiamo
ottobre, quando tra lacri- vinto il concorso di Miss
me ed esultanze lo stes- Italia, non si vince solo
so primo cittadino si è la- per il valore estetico”.
Che cosa ha messo
sciato andare a una gioMatera in più rispetto
ia senza precedenti.
“L’eccitazione era giu- rispetto all’olimpo delstificata dopo questo le concorrenti …
“Un grande progetto
enorme premio a cinque
anni di un lavoro siste- visionario, capace di momatico che ha coinvolto dificare la mentalità delnon soltanto la città di le persone. Il progetto è
Matera, ma una comuni- fondato sulle persone,
tà molto vasta, di luca- non sulle pietre, che puni, di tutti i paesi della re hanno un valore ineregione, ma anche tan- stimabile per noi di Mate comunità della Puglia, tera. Un numero stermidella Calabria e della nato di persone che ha
Campania, che hanno vi- creduto in questa idea e
Qui sopra Adduce ospite nello studio de La Nuova Tv
che ha aderito lavorando ed impegnandosi con
una partecipazione consapevole della democraticità dell’iniziativa. Questo è il primo grande progetto politico dopo anni
di magra, voluto da
un’amministrazione comunale, da un gruppo
dirigente che ha dato
l’impulso fondamentale
unendo un team straordinario, di grandissimo
valore guidato da un manager straordinario come Paolo Verri, insieme
a persone della nostra
terra. Rossella Tarantino, project manager, fino a ieri era un funzionario pubblico che ha dimostrato di avere qualità straordinarie nelle
relazioni europee. E poi
va sottolineata la scelta
di tante persone che
nulla aveva a che fare
con le pratiche di sottobosco, fatta attraverso selezioni ad evidenza pubblica. Abbiamo preso
persone laureate col
massimo dei voti, conoscitrici di una o più lingue oltre quella italiana”.
E come dicevamo la
partecipazione non ha
coinvolto solo i materani …
“No, infatti basti pensare che all’esame finale abbiamo portato due
dei dieci delegati da Potenza. Tra l’altro Rossana Cafarelli della Luna
al Guinzaglio ha presentato un progetto rappresentato davanti alla commissione che è rimasta
colpita in maniera formidabile”.
Sono molte le persone salite sul carro del
vincitore?
“Credo che sia una cosa naturale, avere qualche perplessità, prima, è
legittimo e in un certo
senso è anche un esercizio positivo. Mi hanno invece dato fastidio i frenatori, di fronte all’entusiasmo di chi al progetto ci
credeva. Però il fatto che
la vittoria riesca a convincere anche i più scettici, questo è un regalo
che noi facciamo a loro”
La vittoria ha tanti
padri, al contrario della sconfitta …
“Se non fosse arrivato
questo titolo voi sapete
bene che noi saremmo
già andati sul patibolo”
E quindi ora nessuno
la potrà fermare nella
ricandidatura a sindaco per le amministrative del 2015?
“Ho da sempre evitato
di mettere insieme le due
cose. Si tratta di percorsi diversi. Anzi vorrei
che il giudizio sull’esperienza amministrativa
che sta per concludersi
fosse a 360 gradi perché
noi abbiamo fatto tantissime cose, la città è cambiata anche dal punto di
vista fisico. Sulle elezioni bisogna fare un discorso a parte. Ma gli impegni che abbiamo in ottica 2019 mi inducono a
pensare che dobbiamo
concentrarci molto nei
prossimi mesi su quello
che c’è da fare, per non
sprecare il grande vantaggio che abbiamo.
Questa riconoscibilità e
visibilità mondiale che
abbiamo ora va sostenuta con impegno”
Non a caso nei giorni scorsi Adduce ha incontrato il sindaco di
Bari per illustrare un
progetto che inevitabilmente coinvolgerà il capoluogo pugliese …
“Non solo, faremo una
serie di incontri con i 5
sindaci della città fina-
tagliato, perché l’Europa non lascia nulla al caso e ha preteso che le candidate oltre a presentare le iniziative ne consegnasse anche la tempistica. L’Europa ci ha dato 4 anni per farci trovare pronti. Ora dobbiamo
prepararci. Noi faremo
la formazione dei cittadini a diventare capitolini. E non solo a quelli
di Matera. Questa fase
sarà molto ricca di iniziative e continueremo il lavoro riconfermando tutta la batteria di eventi organizzati nel quinquennio precedente. Cito quello di Materadio, manifestazione che ha fatto
arrabbiare Cagliari ma il
cui progetto era stato
promosso tempo prima
liste, dobbiamo battere il della corsa a capitale euferro finchè è caldo”
ropea della cultura. Ma
Matera adesso fa go- ce ne sono tantissimi alla a molti …
tri, come il Women’s
“Tra le cose di cui pos- Fiction Festival tanto
so andare orgoglioso, per dirne uno”.
non c’è solo il titolo di caQuesto il programma
pitale europea della cul- culturale. Ma sulle intura per il 2019, ma an- frastrutture per esemche l’aver amministrato pio cosa vi aspettate?
con competenza una cit“Per quanto riguarda
tà, aver tenuto i conti in le infrastrutture cultuordine, aver lavorato in rali faccio due esempi. Il
maniera da tenere il bi- primo è che abbiamo in
lancio in equilibrio, co- corso i lavori di restausa non facile ai tempi del- ro del grande contenitola crisi tremenda che vi- re culturale che è il Sanviamo”.
ta Lucia al Piano dove
Una piccola stoccata nascerà l’istituto nazioa Potenza da parte del nale di restauro, che sapresidente
rà la quarta
dell’Anci di
sede in ItaBasilicata “A Santa Lucia al lia e la pri…
Piano nascerà il ma nel Sud
“No. CreItalia. In
primo istituto
do invece
poche setche Potenza
timane
nazionale di
vada aiutachiudererestauro del Sud mo
ta anche
l’opera
Italia. Poi
con intergrazie alventi della toccherà al museo l’interessaRegione,
mento fiperché è il demoetnoantropo- nanziario
mio, il nodella Regiologico che si
stro, capone i cui fonchiamerà Idea” di finora
luogo di regione. Ma
erano blocin una riunione dell’An- cati dal patto di stabilici con Fassino è uscita tà. Il secondo è il museo
fuori una situazione nei demoetnoantropologico,
comuni italiani davvero idea vecchissima che ridifficile. Il caso di Poten- guarda molti ettari delza non è unico. C’è la ne- la città patrimonio delcessità di serrare i ran- l’Unesco. Un museo a cieghi e Potenza, come tut- lo aperto, inserito nel
ti i Comuni che svolgo- dossier con il nome
no funzioni extraterrito- I.D.E.A. Per raccontare
riali, merita di ricevere la storia millenaria delun aiuto”.
la nostra terra”.
Tornando a Matera
E per quanto riguar2019. Che cosa deve fa- da i collegamenti? In
re la città dei Sassi in questi giorni molti
questo periodo? Che esponenti politici, e
succede il 2019? Quan- non, spingono per porte risorse si mobilite- tare finalmente le ferranno, pubbliche e non? rovie dello stato a Ma“Il progetto esplicato tera. La città che sarà
nel dossier contiene un capitale della cultura è
cronoprogramma det- davvero così isolata?
“Noi eravamo già prima
una città turistica e negli
anni a venire dobbiamo
essere bravi ad intercettare un centinaio di migliaia di turisti che si
muovono sul Globo per
ragioni culturali. Numericamente si parla di un
possibile incremento che
va da 200mila a 800mila presenze. E per far questo dobbiamo essere in
grado di ospitarli sfruttando non solo Matera,
ma un territorio più vasto che coinvolga anche
altri comuni, anche della provincia di Potenza.
E non solo. Ecco perchè
c’è un forte interessamento della Puglia”
Ma esiste un problema di viabilità, di rag- La festa della piazza materana lo scorso 17 ottobre
giungibilità? Si o no?
Matera è pur sempre tà. Le altre sono messe co- una domanda per ricevel’unico capoluogo di Pro- me e peggio di noi. Non re finanziamenti. Il novincia senza le FS ...
siamo così poveri Cristi. stro dossier è rivoluziona“Il tema della ferrovia A Ravenna e Perugia, per rio perchè è un’offerta al
è obsoleto. E davanti al- dire, hanno le Fs ma vi as- mondo. Noi cambiamo
la commissione siamo sicuro che hanno più verso alla nostra testa, alriusciti a far capire che difficoltà di noi”.
la nostra mentalità. L’abnon è un problema. CerQuindi è un falso pro- biamo già fatto: da vergoto quei 3-400 miliardi di blema?
gna nazionale a patrimovecchie lire che giaccio“Quello della ferrovia è nio dell’Unesco. Il nostro
no incompiuti sulla Fer- stato per decenni l’alibi programma prevedeva
randina-Matera sono un usato da una classe diri- una spesa di 50 milioni,
dramma, ma noi dobbia- gente che non ha avuto la Regione si è impegnamo guardare avanti. Al- il coraggio, la forza, la de- ta per 25 milioni, altri 5
trimenti perdiamo solo terminazione e la capaci- arriveranno dal Comune,
tempo. Noi abbiamo una tà innovativa di gettare il gli altri 10-20 li chiedepiccola ferrovia, le Fal, cuore oltre l’ostacolo. remo al governo nazionaben collegata con Bari e Noi siamo stati dei visio- le ma le notizie splendiche attraversa un territo- nari e abbiamo avuto ra- de arrivano dal privato.
rio fantastico che è la gione”.
Sono tantissimi gli imMurgia, noi
Ma con il prenditori che vogliono
dobbiamo
potenziainvestire in cultura. In so“La politica ha mento del- stanza il nostro è un propretendere
un efficianl’asse
Magramma che si autosoesercitato solo la
tamento del
tera-Bari
stiene”.
funzione di
servizio dell’evento
In termini di impatto
la vecchia
del 2019 economico gli studi del
indirizzo e
littorina e
non
ri- parlamento europeo parcontrollo
dei
una velocizschia di di- lano di un budget medio
zazione che budget. Molti dei ventare
di 60 milioni.
ci permetta
più mur“Attrarremo l’interesselezionati
di arrivare
giano che se delle aziende private un
neanche li
in 45 minulucano?
brand formidabile. La
ti a Bari. conosco e c’è chi
“Noi dob- cultura non è un dopo-laSenza dibiamo farci voro, può dare da mansdegnare la ha lavorato gratis” bastare
giare. Poche ore dopo la
fine dei laquello che proclamazione un operavori sulla statale 96 che abbiamo. E dobbiamo tore turistico ci ha comusono in corso, con quat- sfruttare le infrastruttu- nicato un aumento del
tro corsie, che ci permet- re di chi già ce l’ha. +110% di prenotazioni. Si
ta di arrivare all’aeropor- Quelle a cui abbiamo fat- capisce bene come questo
to in mezz’ora anche at- to riferimento nell’area dato possa solo miglioratraverso navette. Presen- barese sono a un tiro di re. Siamo di fronte a una
tarsi al mondo come la cit- schioppo. Le dobbiamo rivoluzione”
tà che è senza la ferrovia sfruttare a nostro favore.
Le strutture recettive
è un semplice esercizio di Non possiamo restare in ce la faranno a sosteneautolesionismo e che in attesa di centinaia di mi- re questo afflusso mastermini di difficile rag- lioni di euro che non ar- siccio?
giungibilità non rispon- riveranno mai e stare con
“Matera da sola non sade al vero”.
le braccia conserte ad rebbe in grado di farlo ed
Quindi si rinuncia al- aspettare. Io non voglio è per questo che ci sarà
la ferrovia per puntare più stare in attesa”.
il bisogno delle comunisull’aeroporto di Bari?
Adesso arriveranno tà di gran parte della Ba“Tanto per chiarire la tanti soldi. Si potrà silicata e di una porzione
questione Fs. Le uniche davvero cambiare volto della Puglia. Il lavoro che
città messe meglio di alla città e alla regione? ci tocca fare è quello di dinoi, in Italia, sono solo
“Voglio chiarire subito. stribuire questo afflusso”.
quelle che si trovano sul- Qui non arrivano soldi,
Comunicazione e marla dorsale dell’alta veloci- il nostro dossier non è keting innovativo. Que-
Matera in finale ha battuto altri 5 capoluoghi
sta è stata un’altra delle scelte vincenti di Matera 2019...
“Abbiamo puntato sulle forze che avevamo in
casa. Ho fatto riferimento a Materadio, abbiamo
tenuto le redini della comunicazione andando su
tutte le testate più importanti d’Italia, abbiamo
fatto parlare di noi senza pubblicità intesa alla
vecchia maniera. Non
abbiamo speso un euro.
Tutto il lavoro è stato redazionale e legato alle iniziative promosse. Vogliamo diventare un piccolo
modello. Un’azienda materana ha legato il suo nome a quella di Matera
2019 e grazie alla sua attività ha fatto un piacere
a noi, in termini di visibilità, e a se stessa in termini di reddito”.
La squadra ha avuto
un ruolo determinante
…
“Di Paolo Verri abbiamo già detto, una personalità robusta, colta così
come quella del direttore
artistico scelto tra 84 figure, Joseph Grima, più
giovane di Renzi con
una esperienza planetaria che ha messo in campo entusiasmo e non solo. Ma poi vorrei citare Serafino Paternoster che ha
lavorato il doppio, il triplo. Ha fatto l’addetto
stampa al Comune, l’addetto stampa al Comitato, l’addetto stampa a tutti gli eventi più importanti. Ha tenuto le redini in
pugno per tutti gli impegni. Abbiamo pensato
che nessuno meglio di noi
poteva fare meglio. Un
mix tra locali ed esterni.
E a partire da qui abbiamo creato la Community
che attraverso la rete ha
raggiunto livelli di viralità da primato”.
Ma adesso c’è il ri- che ha creduto fin dal prischio che la politica mo momento a questa
metta becco su questo operazione, mettendo in
progetto?
piedi atti amministrativi
“Finora non è stato co- e finanziari per sostenersì, non ci sono state inva- ci. Poi il testimone è passioni di campo. I mana- sato a Pittella che aveva
ger sono stati liberi di fa- seguito già da assessore
re tutto quanto era neces- il percorso. L’afflato è stasario. La politica ha eser- to formidabile”.
citato solo la funzione di
Amministrative 2015,
indirizzo e controllo dei ci riproviamo. Adduce ci
budget. Il successo di que- arriverà da sindaco al
sta operazione consegna 2019?
un modello. Se si voglio“Non ho una risposta
no fare cose buone la po- a questa domanda. Fare
litica non si intrufoli in il sindaco di Matera è un
ambiti che non le appar- privilegio, farlo in questo
tengono. Una regola stra- momento è stato straorordinaria. Molte delle dinario. E mi pagano pupersone selezionate nean- re. Quello che chiedo al
che le conosco, a mala pe- mio partito è trasparenna ricordo i nomi e que- za nella scelta in vista delsto è stato
la scadenza
un vantagelettorale.
gio perchè “Tra Pittella e De Io sono al
nessuno si
Filippo un afflato massimo
è sentito col
della carrieformidabile.
E
la
peso addosra: ho fatto
so di essere
il consiglietelefonata del
stati scelti
regionafratello di Emilio re
dal politico
le, ho fatto il
Colombo mi ha parlamendi turno.
Molti han- commosso perché tare, ho fatno lavorato
to il sindaco
il presidente
a titolo gra(l’esperientuito, senza
za più gratiseguiva con
neanche i
ficante), soattenzione la sfida” no vincitore
rimborsi
spese, radi una comgazzi e ragazze che han- petizione internazionale
no speso energie per cen- in rappresentanza della
trare un obiettivo”
città, posso dormire sonRitornando al giorno ni tranquilli. Talmente sedi festa, a quel venerdì reno da aver fatto inseri17, quali sono i ricordi re nello statuto del comipiù belli?
tato Matera 2019 che il
“Mi ha commosso una presidente sia il sindaco
telefonata inaspettata da pro-tempore, chiunque
parte del fratello di Emi- esso sia”.
lio Colombo, Angelo, il
quale mi ha confidato che
il presidente aveva seguito con attenzione questa
Per la pubblicità su
nostra sfida e che gli
avrebbe fatto piacere godere del nostro trionfo.
Sentire la voce di Angelo mi ha fatto venire i briCHIAMA
vidi. Ma mi ha fatto piacere anche la telefonata
di un cittadino materano
che prima diceva di dover
spiegare che Matera era
vicino Bari, ora farà il
Via della Chimica, 61
contrario e spiegherà
85100 Potenza
che Bari si trova vicino la
capitale europea della
Tel. 0971.594293
cultura”.
E’ riuscito anche nelFax 0971.903114
l’impresa di far piangere Pittella.
“Era ovvia una reazione forte all’annuncio,
E-mail:
Pittella ha una sensibilità spiccata. Ma mi piace
[email protected]
citare anche De Filippo
Il 17 ottobre si solleva l’urlo di Matera: la città dei Sassi è la capitale europea della cultura per il 2019
Gioia da Capitale europea
MATERA – La vittoria di
Matera, il trionfo della Basilicata. Il successo dei lucani. Sarà stata anche
un’attesa estenuante, ma
alla fine ne è valsa la pena.
Matera lo scorso 17 ottobre (data che è già storia)
si è ufficialmente laureata come la nuova capitale
della cultura 2019. E piazza San Giovanni ha accolto la notizia con una gioia senza precedenti. E’
sembrato quasi un urlo liberatorio. Cittadini, istituzioni e associazioni hanno
dapprima atteso con trepidazione e poi festeggiato,
sventolato bandierine, cantato, ballato e anche pianto. Le lacrime del presidente della Regione Pittella
hanno rendicontato tutta
la carica emotiva del momento. La cronaca di quel
giorno può tranquillamente entrare nella storia
(millenaria) della città. A
Roma, nel Salone del Consiglio Nazionale del Mibact,
i volti del sindaco Adduce
e del presidente del consiglio regionale Lacorazza
resteranno impressi a lungo. Steve Green, presidente della giuria di selezione, non ha fatto molto
per allentare la tensione.
“Non ci sono perdenti - afferma prima dell’annuncio
-, tutti sono vincitori”. Poi
motiva la scelta. Su tutti un
criterio di valutazione: la
partecipazione dei cittadini. Ricorda alle sei città che
comunque vada a finire
DOMENICA 19 OTTOBRE 2014
BASILICATA
www.lanuovatv.it
Anno IX - N. 289
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
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C i d a n n o l a c u l t u r a. . .
41019 >
9
771721 248002
Il giorno dopo
Adduce
sommerso
dalle telefonate
di imprenditori
E la rassegna
urbanistica Inu
torna nel 2015
Le priorità
saranno i
collegamenti via
terra e via aria
Per strade e
infrastrutture in
circolo 650 mln
Intervista a Paolo Verri
“devono portare avanti i
propri valori e la loro
creatività”. Poi finalmente si arriva al dunque. Sette componenti della giuria
su 13 (6 italiani e 7 stranieri) hanno fatto la differenza. Da lì a poco si scoprirà che quei sette voti decisivi faranno la fortuna di
Matera. Green decide di lasciare la parola al Ministro
Franceschini. A lui spetterà il compito di proclamare la città vincitrice. Il Ministro prende la parola. Ma
l’attenzione resta tutta su
Green e soprattutto sul suo
indice destro. Infatti il
nome della città vincitrice
viene digitato sull’ipad. Un
pizzico di suspense e Franceschini tira fuori la parola magica: Matera. In Piazza San Giovanni esplode la
festa. Il sogno è finalmente divenuto realtà. Nel Salone del Mibact Adduce è
il simbolo della felicità, e
il suo commento a caldo cela grande soddisfazione
per il risultato conseguito.
Ma è anche un appello immediato all’Europa. “Abbiamo capovolto la diceria secondo cui il malleolo dello Stivale è ritenuto poco
ospitale”. E poi. “L’Europa
si ricordi anche dei sud dell’Europa”. Dunque a distanza di dieci anni dalla
proclamazione di Genova,
Matera si prende il suo
scettro. E nella città dei Sassi ha inizio una lunghissima serata. Un’apoteosi.
Matera ha dato vita ad una
progettazione virtuosa,
raccogliendo i frutti del
percorso inaugurato appena 5 anni fa e ora si gode
il suo momento. Ma inizia
anche la progettazione.
Uno studio dell’Unione
Europea ha stimato in 60
milioni l’impatto economico (medio) sulle città vincitrici del titolo.
“Mi sentivo
come un
capitano che
sbaglia un
calcio di
rigore”. Poi
l’urlo di gioia
A PAGINA 5
Matera capitale 2019 “ubriaca” la Basilicata...
Bocciati gli
emendamenti
per abrogare
l’articolo 38,
mentre quelli del
Pd, nonostante
“l’intesa”,
non cambiano
la sostanza
Si salvano solo
le Regioni a
statuto speciale
Latronico
attacca. Ma
Pittella vede più
“garanzie”. Si
andrà alla Corte
costituzionale?
...e si prendono
il petrolio
A caccia di monete e vasi romani
Lavello, cercava
reperti
archeologici
con il metal
detector:
denunciato un
“tombarolo”
A PAGINA 13
...ma lo Stato toglie alla Regione l’ultima parola sulle estrazioni
Lega Pro. Matera ko in casa col Cosenza. Il Melfi si fa recuperare due gol a Pagani
Una giornata da dimenticare
Serie D
La delusione dei materani a fine gara (foto Veglia)
Il Potenza
guarda l’alta
classifica sul
campo del
fanalino di
coda Arzanese
Il Francavilla
con la Gelbison
vuole rientrare
nei play off
Calcio a 5, A2
Grande pari
per l’Avis
Policoro
contro il
Cogianco
Calcio a 5, B
La Takler fa il
tris, Nissa ko
Basket, L2S
La Bawer
cerca il
riscatto contro
Ravenna
Lo Giudice-Restaino, dai campi
lucani alla Champions’ del futsal
Flavio Lo Giudice e Decio Restaino durante la loro
esperienza sportiva in Serbia. NELLO SPORT
IV
Mercoledì 31 dicembre 2014
_Speciale 2014_
_Speciale 2014_
V
Mercoledì 31 dicembre 2014
OMICIDIO IN OSPEDALE?
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Mercoledì 15 ottobre 2014
3
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
3
Venerdì 19 dicembre 2014
OMICIDIO IN OSPEDALE?
GIUSTIZIA E SANITA’
In un’intercettazione ambientale altri particolari inquietanti. Tutti sapevano ma nessuno ha denunciato
Il primario e i due cardiochirurghi accusati di concorso in omicidio colposo in relazione al decesso di una paziente nel 2013
Donna morta al San Carlo, un altro audio choc
Cinque medici parlano di errori ed omissioni
I tre medici subito a processo
SABATO 25 OTTOBRE 2014
BASILICATA
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Anno IX - N. 295
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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Bernalda, una discarica di 2700
metri quadri in un vecchio rustico
La costa brucia
Con l’aiuto del
vento in fumo
ettari di macchia
ad Acquafredda
di Maratea
BERNALDA- Solo ad inizio settimana la gli uomini del Corpo Forestale avevano portato a termine l’operazione “Uggiano” mettendo i sigilli in numerose aree della Valbasento per numerosi illeciti compiuti
A PAGINA 21
A PAGINA 25
9
771721 248002
Villette di Maratea, il CdS
“interroga” Comune e Regione
MARATEA - Da mesi si attendeva il responso
del Consiglio di Stato sulla questione delle villette di località S. Caterina di Maratea. Tra i ricorrenti, lo ricordiamo, c’è l’associazione ambientalista
A PAGINA 6
Donna morta in cardiochirurgia a Potenza, nuova ondata giudiziaria: arrestati il primario e altri due medici
Manette al San Carlo
Tra errori, veleni e falsificazione di atti
Marraudino e i chirurghi Cavone e
Galatti sono accusati di concorso in
omicidio colposo. Maglietta interrompe
le attività ordinarie del reparto
L’audio choc di una telefonata
“Marraudino ha fatto la cosa più
semplice, tanto era morto il paziente
Gli faccio l’intervento e poi diciamo
che è morto per una complicanza
legata a questa lacerazione”
Il San Carlo e il commissario Maglietta. ALLE PAG. 2 E 3
Da Renzi il sen. Margiotta e i pittelliani. 50 bus verso Roma “Certezze dopo anni di attese vane” Vertenza Firema
da anni e senza futuro:
Leopolda renziana e corteo Cgil, exPrecari
Lsu Ata, di Montalbano ed ex
la politica lucana su strade diverse forestali in piazza sotto la Regione
POTENZA - Sarà un sabato di mobilitazione per i lucani, attesi da manifestazioni nazionali come quella della Cgil a Roma e la due
giorni della Leopolda 5 con
renzi a Firenze. Attesi 50
pullman nella Capitale.
ALLE PAG. 4 E 5
Il Corriere premia la Fucci:
col nonno fa volare l’Aglianico
Nonna Maria e Zia
Rosa: insieme 204
anni da festeggiare
Chiedono
di essere
stabilizzati. Rabbia
e disperazione
per tanti padri
di famiglia
La Figc conferma: Italia
e Danimarca Under 21
a Matera il 17 novembre
Spunta una
cordata di
acquirenti
TITO - Il ministero dello Sviluppo economico
prende tempo sulla vertenza Firema sulla proposta di acquisizione arrivata sul tavolo di Via
Molise e che, stando a
fonti sindacali
A PAGINA 9
Basket, L2S
La Bawer
riceve Forlì
e vuole i due
punti. Preso
Tagliabue
Lega Pro. C’è il Messina
tra il Melfi e una vittoria
Matera di scena a Barletta
Calcio a 5,A2
Nei vitigni di Barile da una decina di anni producono il
Titolo, venduto in tutto il mondo. A PAG. 19
Muro Lucano festeggia
le 100 candeline di Maria
Luigia Petollino, Maratea
le 104 di Zia Rosa.ALLE
PAGG. 22 E 39
Il Ct dell’Under 21, Di
Biagio. NELLO SPORT
Eraclea a
Catanzaro,
riposa l’Avis
Policoro. Stop
anche in B
Coletti del Matera (f.
Veglia). NELLO SPORT
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Cinque medici, o forse più, riuniti
attorno ad un tavolo per
parlare della morte della signora Elisa. Una riunione che aggiunge particolari raccapriccianti ad
una vicenda che assume
contorni sempre più inquietanti. Il tutto registrato attraverso un’intercettazione ambientale
destinata a far nascere altri interrogativi. Il riferimento, ancora una volta, è al caso della paziente di 71 anni deceduta nel
maggio del 2013 nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale San
Carlo di Potenza dopo
aver subito un’operazione per la sostituzione della valvola aortica. Una vicenda sulla quale si sono
accesi i riflettori da quasi due mesi, dopo la pubblicazione sul sito di Basilicata24 dell’audio choc
in cui il dottor Michele
Cavone, uno dei chirurghi presenti in sala operatoria, si autoaccusava
di “aver lasciato deliberatamente ammazzare una
persona”. L’inchiesta della Procura di Potenza, coordinata dal pubblico
ministero Anna Gloria
Piccininni, era però partita diversi mesi prima ed
aveva preso spunto da un
esposto anonimo datato
novembre 2013. L’intercettazione ambientale
che potete leggere integralmente nel box sottostante deve, per forza di
cose, essere successiva ai
primi avvisi di garanzia
inviati dalla Procura,
dal momento che uno dei
medici sembra voler
“spiegare” agli altri come
comportarsi nel corso
dell’eventuale interrogatorio. Il colloquio sarebbe andato in scena all’interno della sala medici del
reparto di cardiochirurgia, ma non si conoscono i nomi dei partecipanti. Di certo si tratta di persone che hanno piena
contezza di quanto è accaduto alla signora Elisa, a dimostrazione che
nel reparto la vicenda era
assai nota. E allora perchè nessuno ha denunciato? Una domanda che
potrebbe avere una miriade di risposte. La discussione si sposta poi sull’autopsia eseguita sul corpo
della paziente e uno dei
medici si lascia andare ad
Nelle foto
l’ospedale
San Carlo di
Potenza e
una sala
operatoria.
Sulla vicenda
della donna
morta in
cardiochirurgia spunta
un altro
audio choc
C’è chi spiega agli altri come comportarsi
durante l’interrogatorio. E chi si addentra
in dettagli relativi all’autopsia e al quadro
clinico della paziente
Ecco la trascrizione integrale dell’intercettazione ambientale
Uno dei chirurghi svela un retroscena inquietante:
“Se il cervello non c’è non possono vedere niente”
MEDICO 1: Là ci sono delle domande che il magistrato ti fa...
MEDICO 2: Certo
MEDICO 1: Alle quali devi rispondere
MEDICO 2:Certo certo certo
MEDICO 1: Quindi bisogna capire
MEDICO 2: Che cosa gli
chiede
MEDICO 3: Il cervello
MEDICO 4: Il cervello non c’è
più, mi pare che dopo le cose...traumatologiche
MEDICO 1: Quello era...se non
c’è più allora non vedono un
un commento davvero inquietante: “Ma a volte le
cose si fanno apposta per
non trovare niente, giusto?”. Sempre secondo il
contenuto dell’intercettazione ambientale, alcuni
dettagli importanti relaPOTENZA - Il consigliere regionale Gianni Rosa torna sulla vicenda degli incarichi conferiti
dall’ospedale San Carlo
all’ing. Giuseppe Spera
e al dott. Raffaele Giordano. ”Solo il giorno
prima del Consiglio in
cui doveva essere discussa una nostra interrogazione presentata il
7 gennaio 2014 - ha sottolineato l’esponente di
Fratelli d’Italia - la Regione diffida l’Azienda ospe-
c****, questo è quello che...
MEDICO 2: Ma a volte le cose si fanno apposta per non trovare niente, giusto?
MEDICO 1: Abbiamo fatto, non
abbiamo trovato niente e non si
può procedere..finisce lì perchè
poi..la camera è rotta trovano un
gancettino giusto..la sostituzione
valvola aortica è stata fatta..ma
questa paziente aveva anche la mitralica, perchè non avete fatto niente con la mitralica?
MEDICO 2: Eh..
MEDICO 5: La diagnosi era insufficienza mitralica..
tivi al quadro clinico
della paziente all’ingresso in sala operatoria sarebbero stati ignorati o,
quantomeno, sottovalutati. Uno dei medici, infatti, parla di ”insufficienza mitralica”, ovvero di
MEDICO 2: Si infatti scrisse che
la eco transeofagea dimostrò
un’insufficienza lieve
MEDICO 5: Era meno importante
MEDICO 2: Lo scrisse sul referto perchè altrimenti non poteva canulare la cava superiore..
MEDICO 1: E perchè non poteva canularla? Era riparata..
MEDICO 2: Eh
MEDICO 1:Allora non era riparata
MEDICO 3: Oh! Zitto! Stai zitto tu! Stai zitto non lo voglio sentire..non lo voglio sentire...
un difetto valvolare cardiaco che permette ad
una certa quantità di sangue di refluire dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro del cuore. Durante l’operazione, lo ricordiamo, si verificò il taglio
della vena cava superiore. Un gravissimo inconveniente al quale si cercò di porre rimedio con
la tecnica del clampaggio
che, al contrario, non
avrebbe fatto altro che
portare la paziente anco-
Rosa (FdI): “Sugli incarichi dirigenziali conferiti dal
San Carlo diffida al fotofinish da parte della Regione
daliera S. Carlo a revocare gli incarichi. E in questi 10 mesi intercorsi tra
la nostra interrogazione
e il Consiglio cosa è successo? In pratica la questione era semplice:
l’Azienda ospedaliera
conferisce in data 23 dicembre 2013 due incarichi di direzione all’ing.
Giuseppe Spera e al dott.
Raffaele Giordano in palese violazione dello spirito della deliberazione di
Giunta regionale n. 25
del 15 gennaio 2013
con la quale “si vietava”
alle aziende sanitarie di
conferire nuovi incarichi
al personale dirigenziale fino al 31/12/2013”. A
Rosa risponde l’assessore Franconi: “La Regione Basilicata ha formalmente invitato l’Azienda
ospedaliera S. Carlo a revocare i due incarichi di
direttore dell’Area Tecnico Logistica e dell’Area
Risorse Umane e Finanziarie. Ad ogni modo
non mi sarei sottratta a
ra più rapidamente alla
morte. I medici però dicono che “con l’assenza
del cervello non si può vedere niente”. Si riferiscono all’autopsia? Il cervello, infatti, è il primo organo ad andare in decomposizione e un esame autoptico effettuato a mesi
di distanza non consentirebbe tutti i rilievi del
caso. In ogni caso, l’effetto immediato della tecnica del clampaggio è proprio il blocco completo del
drenaggio cerebrale.
Spetterà alla magistratura valutare il contenuto
di questa intercettazione
ambientale, l’ennesimo
“colpo di scena” in una vicenda che, purtroppo,
non ha niente di cinematografico. Sullo sfondo ci
sono ancora una volta i
veleni e il clima di sospetti nel reparto di cardiochirurgia, una criticità
ormai sotto gli occhi di
tutti. A giorni si aspetta
l’esito del lavoro della
commissione d’inchiesta
voluta dall’assessore regionale alla salute, Flavia Franconi, mentre nei
giorni scorsi, come vi avevamo raccontato ieri, il
pm Piccininni ha ascoltato altri testimoni della
tragedia, un medico ed
un infermiere presenti
quel giorno in sala operatoria.
ricostruire in Consiglio
regionale l’iter che ha
portato al conferimento
dell’incarico ai due professionisti. Riguardo poi
all’accertamento delle
eventuali responsabilità
contabili dell’Azienda
Ospedaliera San Carlo
Franconi evidenzia che
“la richiesta di revoca degli incarichi, è stata anche inoltrata al Collegio
Sindacale dell’Azienda
San Carlo, in qualità di
organo di controllo”.
Donna morta al San Carlo, la Procura chiede il rito immediato per Marraudino, Cavone e Galatti
si due mesi di distanza,
di FABRIZIO DI VITO
l’unico ancora ai domiciPOTENZA - Andranno liari è il primario, accusubito a processo con sato anche di falso ideol’accusa di concorso in logico per la presunta maomicidio colposo i tre nomissione del registro
medici dell’ospedale San operatorio. Cavone era inCarlo di Potenza coinvol- fatti tornato in libertà subito dopo
ti nell’inl’interrogachiesta sulIl pm Anna
torio di gala morte di
Elisa Pre- Gloria Piccininni ranzia su
decisione
sta, la paha chiuso le
del
gip,
ziente calaindagini. Prima mentre per
brese di 71
Galatti il trianni deceudienza tra
bunale del
duta il 28
maggio del febbraio e marzo Riesame di
Potenza
2013 nel
corso di un intervento per aveva deciso la revoca dei
la sostituzione di una val- domiciliari, sostituiti con
vola aortica effettuato l’interdizione dall’esercipresso il reparto di cardio- zio della professione mechirurgia. La Procura dica. I tre dovranno predi Potenza ha infatti chie- sentarsi davanti al collesto il rito immediato per gio del tribunale di Potenil primario, Nicola Mar- za per il processo di priraudino e per i cardiochi- mo grado nei loro conrurghi Michele Cavone e fronti che dovrebbe prenMatteo Galatti. Le indagi- dere il via tra febbraio e
ni, coordinate dal pubbli- marzo. Le indagini sulla
co ministero Anna Gloria morte della paziente eraPiccininni, erano culmi- no iniziate nel novembre
nate, lo scorso 24 ottobre dello scorso anno, in secon l’arresto (ai domicilia- guito ad un esposto anori) dei tre medici. A qua- nimo in cui venivano se-
te contestate agli indagati: in pratica, secondo l’accusa, il primario e i due
medici avrebbero deciso
di proseguire l’intervento anche dopo aver constatato il decesso della
donna. Ad iniziare l’intervento sarebbe stato Galatti per sostituire un collega in ritardo, ma in quel
momento non poteva essere in sala operatoria
avendo già svolto il tur-
gnalate presunte condotte illecite. A quel punto la Procura aveva optato per la riesumazione del
corpo della donna per permettere l’espletamento
di una consulenza medico-legale consegnata nello scorso mese di luglio.
Dall’autopsia sono emersi elementi in grado di evidenziare le condotte colpose contestate ai medici che avevano effettuato
l’intervento, confermando una serie di anomalie
nel registro operatorio
che erano già in parte
emerse durante le indagini attraverso l’acquisizione della documentazione sanitaria. A provocare la morte della donna, secondo la perizia, fu
un’emorragia. Emorragia causata dal taglio della vena cava. Un imprevisto che, come sottolineato nel verbale operatorio,
si verificò nelle prime fasi dell’intervento, intorno
alle 9 di mattina. E’ da
quel momento che sarebbero subentrate le condot-
a Potenza, nuova ondata giudiziaria:
L’audio choc di una telefonata
cosa più
“Marraudino ha fatto la il paziente
semplice, tanto era morto diciamo
poi
Gli faccio l’intervento e
che è morto per una complicanza
legata a questa lacerazione”
Da Renzi il sen. Margiotta e
i pittelliani. 50 bus verso Roma
no di notte.
Marraudino e Cavone sarebbero sopraggiunti in
un secondo momento,
quando le condizioni della paziente erano già in
rapido peggioramento.
Sullo sfondo ci sono poi
Romaniello commenta la decisione del collegio di disciplina del San Carlo
Scandalo S. Carlo, licenziati i medici
la questione politica si apre dal
primo gennaio
Pittella
insieme alla
sua giunta
A PAG. 4
7
Lacorazza.A PAGINA
Cuochi lucani all’Expo
inNOVA SIRI - In una nota
viata al presidente dell’Anas,
Pietro Ciucci, Cosimo Latronico, ha segnalato le criticità sul nuovo assetto viario
vane” Vertenza Firema
Precari da anni e senza futuro:ex
POTENZA - La vicenda re- Sui provvedimenti presi ne il consigliere regionalativa alla morte della pa- dal consile, Giannino Il consigliere
ziente calaRomaniello:
regionale
brese di 71
”È singolare Giannino
Marraudino e Galatti
due camici bianchi: il primario
disciplinare sospeso per gli altri
In attesa dell’iter giudiziario, procedimento
anni nel reche il Consi- Romaniello
parto di carglio di Discia Cavone e Saponara
hirurgia l’ospedale dà il benservito
diochirurplina
delDopo la donna morta in Cardioc
gia dell’ospel’azienda sa- corso presso la magi- operatoria. È proprio veArt. 38, le modifiche
Anno nuovo, giunta nuova
non convincono
Lacorazza
dale San Carnitaria San stratura ordinaria nei ro che in questo paese, dolo ha portato
Carlo adotti confronti di chi stando al- po aver destrutturato il
dal
Provvedimenti adottati a 3 mesi
a conseguenun provvedi- le risultanze delle indagi- “diritto del lavoro”, si lidalle
fascicolo disciplinare. Tante anomalie:
operatorio
fasi dell’intervento al registro
ze anche dal
mento, nei ni, a questo momento, ha cenzia chi non è omertodefilippiani
i
Problemi sulla variante
Potenza,
Grande coalizione a
Nova Siri, Latronico
punto di viconfronti di probabilmente per erro- so. Logica avrebbe volu“Sì a De Luca”
scrive a Ciucci (Anas) ufficializzano la frattura nel Pd.
sta disciplichi ha denunciato re, causato la morte di to come avviene in ogni
Comuni Ricicloni, con oltr
nare. E’ notiglio di l’accaduto, nel mentre una paziente; ed ha falsi- paese civile, attendere la
zia di ieri, indisciplina intervie- c’è un procedimento in ficato i verbali della sala chiusura del processo in
fatti, il licenziamento dei cardiochiPOTENZA - In Basilica- Sanità Futura sulle strutture private accreditate al Sistema Nazionale
rurghi Michele Cavone e
ta non c’è solo “malasaFausto Saponara ad openità” come sembrerebbe
ra del consiglio di discidalle cronache dei giorplina. Il primo è il medinali di questi giorni ma
co che nell’audio choc conanche una buona sanità del resto in tutta Italia,
tadini possono usufruifessava di ”aver lasciato
garantita, senza rifletto- delle strutture sanitarie
re dei servizi di queste
deliberatamente una perri, da piccole e medie private (laboratori di
strutture come se fossesona”, mentre il secondo
strutture e da persona- analisi, centri di riabiliro dei presidi pubblici:
è ritenuto l’autore della rele che svolge in silenzio tazione, diagnostica, menon pagando nulla se un
gistrazione dello sfogo del
il proprio lavoro. Lo sot- dicina specialistica ecc.)
paziente è esente, oppucollega. Decisione sospetolinea Sanità Futura che sono accreditate al Sire pagando un ticket in
sa, invece, per il primario
aggiungendo che esi- stema Sanitario Nazionabase al reddito e alla conMarraudino e il dottor Gastono in Basilicata, come le. Ciò significa che i citdizione sociale. Grazie a
latti, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
POTENZA- Anno nuovo,
giunta nuova. La conferma è arrivata ieri da Pittella nel corso di un vertice di maggioranza. “La
questione politica si apre
ha
dal primo gennaio”
detto a precisa domanda.
A PAGINA 4
2E3
Maglietta. ALLE PAG.
Il San Carlo e il commissario
“Certezze dopo anni di attese
Lsu Ata, di Montalbano ed
Leopolda renziana e corteo Cgil, fexestali
in piazza sotto la Regione
la politica lucana su strade diverse
Il consigliere regionale: “Bisognava attendere la chiusura del processo”
Ieri vertice di maggioranza, Pittella:
medici
di atti
Tra errori, veleni e falsificazione e
Cavone
Marraudino e i chirurghi
in
Galatti sono accusati di concorso
interrompe
omicidio colposo. Maglietta
le attività ordinarie del reparto
“Si licenzia chi non è omertoso”
3
al San Carlo. A PAG.
Il reparto di Cardiochirurgia
arrestati il primario e altri due
Manette al San Carlo
Donna morta in cardiochirurgia
Nella foto una sala operatoria
le registrazioni di alcuni
colloqui tra i medici che
hanno trasformato un
presunto caso di malasanità in una vicenda davvero inquietante. Nel primo file audio, quello pubblicato sul sito di Basilicata24 alla fine di agosto,
il dottor Cavone si autoaccusava di “aver lasciato deliberatamente ammazzare quella persona”. In un’altra
2015
A PAGINA 11
“Non esiste solo la malasanità”
Spunta una
registrazione choc relativa ad un colloquio tra
cinque medici (pubblicata dalla Nuova del Sud nei
mesi scorsi), si faceva riferimento a come comportarsi durante l’eventuale
interrogatorio davanti al
magistrato e anche all’esito dell’autopsia.
Ieri la notizia del
licenziamento dei
cardiochirurghi
Fausto Saponara
e Michele Cavone
corso e poi, nel rispetto
delle leggi adottare i
provvedimenti del caso
nei confronti di tutti gli
interessati.Questa decisione è uguale a quella
delle Ferrovie dello Stato
di qualche anno fa, che,
a seguito di una denuncia fatta da un macchinista sul non rispetto delle norme sulla sicurezza,
piuttosto che applicare la
legge, licenziò il lavoratore per danni d’immagine dell’azienda”.
queste strutture sanitarie le Regioni, come accade in Basilicata, riescono a diminuire i tempi di
attesa per molte prestazioni (attesa sino a 500
giorni) e, al contempo, a
risparmiare enormi risorse finanziare, in quanto i costi sono certi e decisamente bassi rispetto
a quanto paga la Regione per erogare lo stesso
servizio in un ospedale.
Potenza, il primario e due medici andranno a processo con l’accusa di concorso in omicidio colposo. Due medici licenziati
”Autunno caldo” al San Carlo, è bufera per
la morte di una paziente in cardiochirurgia
POTENZA - Terremoto
giudiziario all’ospedale
San Carlo di Potenza. Tre
medici agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in omicidio colposo in relazione alla vicenda della
signora Elisa Presta, la paziente calabrese di 71 anni morta il 28 maggio del
2013 durante un intervento per la sostituzione della valvola aortica nel reparto di cardiochirurgia. Le
misure cautelari emesse
dal gip del tribunale di Potenza su richiesta del pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni, ed eseguite dalla Squadra Mobile di
Potenza riguardano il primario del reparto di cardio-
chirurgia, Nicola Marraudino, 54 anni, e i chirurghi Michele Cavone, 61 anni, e Matteo Galatti, 46 anni (gli ultimi due sono tornati in libertà, mentre
Marraudino è ancora ai domiciliari). Il primario è indagato anche per falso
ideologico in relazione alla presunta manomissione
del registro operatorio.
Le indagini sulla morte della paziente erano iniziate
nel novembre dello scorso
anno, in seguito ad un
esposto anonimo in cui venivano segnalate presunte condotte illecite. A quel
punto la Procura opta per
la riesumazione del corpo
della donna per permette-
re l’espletamento di una
consulenza medico-legale
consegnata nello scorso
mese di luglio. Dall’autopsia sono emersi elementi in
grado di evidenziare le condotte colpose contestate ai
medici che avevano effettuato l’intervento, confermando una serie di anoma-
lie nel registro operatorio
che erano già in parte
emerse durante le indagini attraverso l’acquisizione della documentazione
sanitaria. A provocare la
morte della donna, secondo la perizia, fu un’emorragia. Emorragia causata
dal taglio della vena cava.
Un imprevisto che si verificò nelle prime fasi dell’intervento, alle 9 di mattina.
E’ da quel momento che sarebbero subentrate le condotte contestate agli indagati: in pratica, secondo
l’accusa, il primario e i due
medici avrebbero deciso di
proseguire l’intervento anche dopo aver constatato il
decesso della donna. Si trat-
ta, in ogni caso, di risvolti che, in parte, erano già
emersi dalle registrazioni
di alcuni colloqui tra i medici che hanno trasformato un presunto caso di malasanità in una vicenda
davvero inquietante. Nel
primo file audio, quello
pubblicato sul sito di Basilicata24, il dottor Cavone
si autoaccusava di “aver lasciato deliberatamente ammazzare quella persona”.
In un’altra registrazione
choc relativa ad un colloquio tra cinque medici si
faceva riferimento a come
comportarsi durante l’interrogatorio davanti al
magistrato e anche all’esito dell’autopsia.
VI
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
INCHIESTE SUL PETROLIO
Sono 11 gli indagati nell’ambito di un’inchiesta su Centro oli di Viggiano e Tecnoparco. A febbraio e aprile due “blitz” dei pm
Emissioni in atmosfera e acque
di scarto, la Procura indaga sull’Eni
di ALESSANDRO PANUCCIO
POTENZA - Due ”blitz”, a
distanza di pochi mesi,
per cercare di capire cosa avviene all’interno del
Centro Olio Eni di Viggiano. La Procura di Potenza ha indagato per tutto
il 2014 sulla filiera petrolifera in Basilicata e nel
nuovo anno sono attese
importanti novità. Per il
momento sono 11 le persone indagate nell’ambito di un’inchiesta della
Dda di Potenza sulle modalità di smaltimento dei
rifiuti prodotti dal Centro
Olio. Secondo la procura
antimafia del capoluogo, a partire dall’ottobre
del 2010, Eni avrebbe
smaltito in modo illegale i rifiuti prodotti nel centro Oli, anche grazie alla complicità di alcuni imprenditori. Tra gli indagati, accusati di traffico
illecito di rifiuti, c’è il responsabile del distretto
meridionale dell’Eni,
4
Ruggero Gheller, il presidente di Tecnoparco
(l’impianto di Pisticci dove arrivano la maggiorparte dei rifiuti provenienti dalle attività di
estrazione petrolifera in
Basilicata), Nicola Savino,
il presidente di Confindustria, Michele Somma. Un
avviso di garanzia è stato notificato anche a Domenico Scarcelli, Saverio
Frulli, Gaetano Santarsia,
Stefano Maione, Giovanni Castellano, Giulio Spagnoli e Massimo Orlandi.
A dare impulso all’inchiesta sono stati i risultati
della consulenza tecnica
effettuata nell’ottobre dello scorso anno dagli ingegneri Rabitti e Bini. Gli inquirenti hanno effettuato dei campionamenti su
“matrici liquide e solide
anche allo scopo di verificare gli esiti delle caratterizzazioni dei rifiuti
prodotti”. Al centro dell’inchiesta, quindi, ci sono le modalità di classifi-
cazione dei rifiuti e l’attribuzione del relativo codice di trasporto verso Tecnoparco. Nella lente d’ingrandimento sono finite
le cosiddette “acque di
produzione”, ovvero quei
liquidi che vengono separati dal petrolio che viaggia verso la raffineria di
Taranto. L’unico pozzo di
reiniezione presente nell’intera Val d’Agri non è
però sufficiente per smaltirle tutte e, così, l’Eni si
rivolge a Tecnoparco. Dai
risultati di questi accertamenti dipende gran
parte del prosieguo dell’intera inchiesta. Nelle
prime settimane del 2015
i consulenti della Procura di Potenza dovrebbero
consegnare i risultati
delle loro perizie. C’è poi
un secondo filone d’inchiesta, quello relativo alle emissioni in atmosfera,
anche alla luce delle numerose ”fiammate” anomale che si sono susseguite anche nel 2014.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Venerdì 29 agosto 2014
PETROLIO E POLEMICHE
Uno dei filoni d’inchiesta della dda potentina riguarda proprio le emissioni in atmosfera. Ma l’Eni rassicura tutti
La terza fiammata anomala in pochi mesi
riaccende i riflettori sul Centro oli di Viggiano
POTENZA - La terza
fiammata anomala in pochi mesi ha fatto tornare in primo piano l’allarme sicurezza al Centro
oli di Viggiano. Come
nelle precedenti occasioni, l’Eni ha rassicurato
tutti, parlando di un
guasto alla turbina e di
nessun impatto sull’ambiente, con le emissioni
in atmosfera che si sarebbero mantenute nettamente al di sotto dei limiti previsti dalla legge.
La sfiaccolata, nei giorni scorsi, era durata
poco più di un’ora (dalle 7:30 alle 8:45) e per
l’ennesima volta aveva
creato allarme tra la
popolazione e le associazioni ambientaliste. Resta da capire se anche
questo terzo evento nel
giro di un periodo relativamente breve entrerà
a far parte dell’inchiesta
che la Procura Antimafia di Potenza del pm
Francesco Basentini sta
portando avanti ormai
da diversi mesi con il
supporto dei carabinieri del Noe, guidati dal co-
Nella foto a
sinistra la
fiammata
anomala di
tre giorni fa
al Centro
olio di
Viggiano.A
destra, il
tribunale di
Potenza. La
dda indaga su
emissioni in
atmosfera e
smaltimento
dei rifiuti
licata produttiva si desti. Uno scatto d’orgoglio
che rilanci una regione sempre troppo famelica con postazioni pubbliche e burocratiche. Dove la fabbrica più importante è la forestazione
(circa 5mila operai) e la macchina amministrativa. Un cambio -questo sì rivoluzionario- che
esuli l’aspetto politico e che coinvolga le nuove generazioni, evitando un dichiarazione pubblica e ancora più sconcertante dei vertici di un
ente sub regionale che la “disoccupazione dei
giovani lucani è colpa soprattutto dei genitori”.
Per questo c’è bisogno di una reale rivoluzione che vada oltre l’esistente. Non annunciata,
ma praticata. Nei modi, contenuti e persone. Un
cambio di passo che coinvolga tutti: imprenditori, lavoratori, politici e burocrazia. Il 2014 non
si chiude benissimo. Attendiamo ancora i processi alla rimborsopoli lucani (fotocopia di quelle delle altre regioni), ben consapevoli che non
modificheranno il quadro e non getteranno ulteriore fango sulle classi dirigenti. Cio non toglie che il rapporto tra classi elette e dirigenti
con la cosiddetta società civile si è deteriorato
a tal punto che non possono esserci ulteriori scivoloni. O si recupera il feeling (serva servilismo
e opportuntsmi), oppure sarà il disastro. Maggioranza e opposizione sono consapevoli del rischio di perdere ulteriore consenso. Chi si affaccia in modo protestatario davanti ai palazzi del potere, deve essere in grado di proporre
qualcosa di diverso, oltre che qualcuno di nuovo. Un 2015 in cui la ripresa produttiva possa
far capolino e innestare un clima di maggiore
fiducia e benessere. Occorre fronteggiare -in questo caso con la determinazione dei provincialichi pensa di smembrare o accorpare l’ormai ex
Svizzera del Sud. Metà Basilicata con la Puglia,
l’altra in Calabia o in Campania sono proposte regolarmente depositate in parlamento da
rispettabili deputati. Attendiamo, senza esitazione, una risposta adattata ai tempi e al futuro,
ma non per questo remissiva.
di MIMMO PARRELLA
n anno passa in fretta. Troppo rapidamente per rendersene conto. Così la Basilicata si ritrova sullo stesso sentiero. Poche novità
e tanti progetti in cantiere. Le istituzioni provano ad addolcire la pillola di un ennesimo periodo di vacche magre. La ripresa -dicono gli stessi interessati- sarà realmente visibile non prima del 2017. Per il momento occorre tamponare e salvare il salvabile. Così il 2014, andrà in
soffitta con il grande risultato di Matera Capitale della Cultura 2019. Non ci sono -per il momento- grandi ripercussioni, del resto la Città
dei Sassi ha un trend positivo in termini turistici che risale agli ultimi decenni. Il primo risultato, quindi, oltre a diffondere il nome della Basilicata e di Matera nel mondo, è quello di aumentare gli appetiti sulle prossime candidature a sindaco. La politica regionale, mai come
questa volta, appare ingessata in attesa di conoscere gli sviluppi del braccio di ferro tanto a
destra che a sinistra. Così, la giunta regionale
dei tecnici esterni (una novità per la Basilicata) è stata la caratteristica di una regione “commissariata” e in attesa di riprendersi il proprio
futuro politico. E se la direttrice ferrarese del
presepe vivente di Matera viene messa alla porta dagli organizzatori che prima -non sappiamo per quali caratteristiche- l’avevano proposta e osannata, i suoi concittadini scrivono missive di fuoco contro la Basilicata inospitale e giurano che mai metteranno più piede da queste parti. Siamo sotto “ricatto”. Dobbiamo continuare ad importare personalità e professionalità,
altrimenti saremo accusati di “provincialismo”
e “chiusura mentale”. Tant’è. Un anno che non
rimarrà alla storia anche per le elezioni comunali a Potenza e la vittoria del centrodestra al
ballottaggio contro la gioiosa macchina da guerra del Pd ed alleati. Resta l’anatra zoppa e un’amministrazione comunale che, oltre al dissesto finanziario (e questa non è una
novità per il capoluogo di regione), rischia anche quello politico. Ma è l’anno della politica lucana che “conta”: quella
BASILICATA
www.lanuovatv.it
www.nuovadelsud.it
che esprime un presidente del
gruppo più numeroso all’euroMatera
Usura nel Vulture
“Oro rosso”
Prestavano soldi
Bancarotta per
Rubavano
parlamento (Gianni Pittella), ma
“a strozzo” a
una società del
sempre prima
commercianti e
mobile imbottito:
dell’alba:
anche il capogruppo alla Caimprenditori: tre
la GdF sequestra
sgominata gang
rinvii a giudizio
0,5 mln di beni
italo-rumena
mera del Pd (Speranza) e del
M5S al Senato (Petrocelli).
Ieri nuovo blitz del Noe, dopo il presunto traffico illecito di rifiuti ora si indaga sulle emissioni
Così come l’elezione di Pedicini sempre a Bruxelles. Sempre
nel 2014 ci siamo ritrovati con
un errore
Riforma del Titolo V, il Consiglio regionale Turismo,
due ex governatori nel goverpensare a Maratea
fa muro e prova a difendere la Basilicata competitor di Matera
no del rottamatore e rivoluzioMozione unanime
(esclusi i 5 Stelle):
nario Renzi (Bubbico e De Fi“L’attività
N
estrattiva non
risponda a meri
lippo), ma anche della nomina
Acque radioattive in Molise, ombre
automatismi,
ma
a
sulla Basilicata: “I reflui arrivavano
da Melfi”. Un esposto fa riferimento un nuovo negoziato
del capo di gabinetto del minicon la Regione”
ai pozzi Montedison degli anni ’80
stro Franceschini, Giampaolo
Confronto tra Falotico, Cantisani e Padula, i candidati dell’altro centrosinistra di Potenza
Bonus benzina, Taddei stoppa Volano leavendite
metano
Le Primarie sulla Nuova Tv Pittella: sono 700 euro a patentato delleinautoBasilicata
D’Andrea. Insomma, la politiPotenza
Comune
ca lucana conta eccome. ForSenza i “mister
Santarsiero
preferenze”
decaduto:
se è meno appariscente e tropPicerno e
la città guidata
Imbesi la lista di
dal vice sindaco
po “responsabilizzata”. In alFi è un enigma
Campagna
tre epoche qualche beneficio
Troppi “venditori abusivi” Uno strano boato, poi il fumo nero Di Bella infortunato e insultato
l’avremmo -come comunità- pur
dagli ultras barlettani. I tifosi
al San Carlo di Potenza L’ex Sider ora fa ancora più paura del
Potenza: “Ritorna con noi”
ottenuto. Oggi, invece, le nomiStudente potentino
premiato dal Genoa
ne appaiono un po’ come fine
per la fede rossoblù
a se stesse, più personali che di
gruppo. Senza disperare, attendiamo che qualcosa si muova.
Che dopo i salotti e le aree industriali semi deserte, la Basi-
U
MERCOLEDÌ 9 APRILE 2014
Si indaga anche su un presunto traffico
illecito di rifiuti, ma gli inquirenti
attendono i risultati dei campionamenti
effettuati sulle acque di produzione
mandante Vaglio . Uno
dei due filoni d’inchiesta,
infatti, riguarda proprio le emissioni in atmosfera, ed era stato
aperto all’indomani delle precedenti fiammate
anomale al Centro oli di
Viggiano. Si tratta però
di approfondimenti ben
più vasti, tesi a verifica-
re le emissioni quotidiane in atmosfera. Alla luce del lavoro portato
avanti dagli inquirenti
dopo i due “blitz” dello
scorso inverno, non è
escluso che anche questa terza sfiaccolata finisca sotto la lente d’ingrandimento. Anche
nelle precedenti occasio-
ni, da parte dell’Eni erano arrivate le immediate rassicurazioni, con la
conferma che il Centro
oli di Viggiano opera in
completa sicurezza. La
magistratura potentina sta lavorando molto
sui temi ambientali e le
inchieste sui rifiuti e la
Siderpotenza lo dimo-
strano. E l’attenzione
sull’impianto gestito dell’Eni resta alta. Il secondo filone d’inchiesta relativo al Centro oli di
Viggiano, lo ricordiamo,
riguarda un presunto
traffico illecito di rifiuti. A febbraio erano stati prelevati dei campioni delle cosiddette “ac-
que di produzione”, ovvero dei liquidi presenti nelle vasche dell’impianto del cane a sei
zampe, successivamente smaltiti presso la Tecnoparco di Pisticci. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, a partire dal
2010, l’Eni avrebbe smaltito in modo illecito i rifiuti prodotti dal Centro
oli. Si attendono però ancora i risultati delle perizie affidate a due esperti sui campionamenti effettuati. (F.D.V.)
Rosa (FdI) presenta una nuova interrogazione Sanchirico (Cd): “Si riapre la partita con il Governo”
“Dopo la diffida all’Eni, quali sono le “Sul petrolio le comunità della Val d’Agri
intenzioni dell’assessore Berlinguer?” aspettano la svolta annunciata da Pittella”
POTENZA - Sulla fiammata anomala al centro oli di
Viggiano interviene anche
il consigliere regionale di
Fratelli d’Italia, Gianni
Rosa. ”Il 13 gennaio scorso la fiaccola di sicurezza
del centro oli di Viggiano
si innalzava in maniera
anomala per oltre un’ora.
L’Eni comprava una pagina di giornale e rassicurava: errore umano, nessun
malfunzionamento si tratta di una procedura di
emergenza, nessun pericolo per le persone o l’ambiente. Il 13 gennaio l’Assessore Berlinguer inviava diffida così come previsto dalla legge nel caso di violazioni dell’A.I.A., l’autorizzazione integrata ambientale, perché “… la ricorsività è elemento di violazione dell’autorizzazione integrata ambientale. Su
questa base abbiamo ritenuto appunto di scrivere la
nota al 17 gennaio e intimare alla impresa di porre in essere tutte le attività necessarie a scongiura-
2015, l’anno della ripartenza, o il motore
lucano rischia di incepparsi definitivamente
re eventuali successivi
malfunzionamenti.” Così
diceva l’Assessore in risposta alla nostra interrogazione nella quale avevamo
chiesto: come in realtà
stessero le cose e quali misure l’Eni avrebbe attuato
per evitare nuovi incidenti simili. Ma l’Assessore ci
teneva a precisare che, nonostante la diffida, “i rapporti con Eni sono buoni
e vanno preservati”. E
l’Eni, in questo idillio, dichiarava che avrebbe provveduto ad una serie di accorgimenti, da corsi di preparazione del personale a
nuovi strumenti elettronici”. Lo scorso 26 agosto si
ripete un analogo episodio.
Anzi, pare che nel giro di
tre giorni ce ne siano stati due. L’Eni dichiara che,
questa volta, si è trattato
del blocco di una turbina.
Ma qualcun altro ha fatto
controlli per verificare cosa sia effettivamente successo o dobbiamo fidarci di
nuovo, solo, delle dichiarazioni dell’azienda Eni? È
paradossale che la Regione non controlli direttamente quali sono le cause
delle fiammate che comunque immettono nell’atmosfera sostanze inquinanti. Ci chiediamo: e ora?
Dopo la diffida che farà
l’Assessore? Noi abbiamo
presentato una nuova interrogazione per sapere le
intenzioni della Giunta. In
certe questioni che coinvologono la salute e l’ambiente, si deve intervenire tempestivamente. Non si può
rischiare di lasciare tutto
al caso. E soprattutto la Regione deve porsi come tutore della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
POTENZA - Non sarà certo la nuova fiammata al
Centro Oli Eni di Viggiano a modificare il quadro
della situazione che attende il Presidente Pittella
nei prossimi giorni con
la ripresa politico-istituzionale nella nuova delicata e decisiva fase di confronto con il Governo
(amico) Renzi e con Eni
(e Total). E’ il commento
di Pietro Sanchirico, componente della segreteria regionale di Centro
Democratico, per il quale innanzitutto le comunità locali della Val d’Agri
aspettano di “toccare con
mano” la svolta ripetutamente annunciata da
Pittella in tema di utilizzo delle risorse petrolifere. La tutela di ambiente, territorio e salute – aggiunge – è tutt’uno con
i benefici diretti ed indiretti che l’intera regione
rivendica da troppo tempo. Per questo ci attende
un autunno veramente
caldo perché i proclami
di buone intenzioni non
saranno più tollerabili.
Per noi – dice Sanchirico – resta sempre più valida ed attuale la proposta decisamente più “rivoluzionaria” del nostro
capogruppo alla Regione
Benedetto di procedere allo sforamento del Patto di
Stabilità, in maniera e
con gli strumenti autonomi di cui disponiamo, nell’impiego delle royalties
del petrolio. E’ la stessa
operazione che il precedente Presidente De Filippo avrebbe voluto fare,
con il nostro più convinto sostegno, nella scorsa
legislatura e che ampi
settori del Pd innanzitutto non gli hanno consentito. Non facciamo finta
di ignorare che il disegno
di legge approvato dalla
Giunta per rivendicare
dal Governo misure di alleggerimento del Patto,
di fatto, non servono a
nulla in quanto ha trovato nel Governo Renzi un
muro invalicabile simile
a quello di Berlino di “memoria comunista”. Inoltre, senza un consenso e
un sostegno da parte di
tuttti i parti del centrosinistra più ampi possibili, la Giunta regionale
e il Pd che – afferma il dirigente di Cd – devono
tradursi in allargamento delle responsabilità
di governo regionale non
avranno alcuna chance
di conseguire risultati positivi ed utili ed anche se
riuscissero a consolidare strategie di intesa con
partiti del centrodestra il
tentativo è destinato all’isolamento e all’insuccesso.
Anno IX - N. 98
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected]
A PAGINA 22
A PAGINA 7
40409 >
9
771721 248002
A PAGINA 2
Carabinieri al Centro oli
Il Centro oli
a Viggiano
di BIAGIO SALERNO*
A PAG. 2
ella sempre più
difficile fase che
attraversa il turismo sarebbe un errore
considerare Maratea ed
il comprensorio come
un competitor di Matera.
Il Consiglio regionale di ieri. A PAGINA 5
A PAGINA 9
La denuncia
del
Tribunale
per i Diritti
del Malato.
“Pressanti
con donne e
anziani.
Intervenga
il direttore
generale”
A PAG. 13
POTENZA - Idee e proposte per Potenza. Questo pomeriggio negli studi della Nuova Tv - a partire dalle 14,45 e poi in replica a
partire da stasera - è in programma il confronto tra
i candidati dell’altro centrosinistra per scegliere
sindaco di Potenza.
A PAGINA 8
A PAGINA 12
POTENZA - Volano le
vendite delle auto alimentate con il carburante alternativo: +43%
nel 2013. La Basilicata (dove le vetture non
pagano il bollo per i primi cinque anni) dietro
solo Piemonte e Lazio.
La carta
carburante.
A PAGINA
4
A PAGINA 11
A PAGINA 8
La foto
scattata dal
Comitato
Aria Pulita
Basilicata,
subito dopo
il fenomeno
verificatosi
intorno alle
4 di ieri
mattina a
Potenza
A PAG. 17
Fabrizio Di Bella
NELLO SPORT
NELLO SPORT
_Speciale 2014_
VII
Mercoledì 31 dicembre 2014
STRAGI FAMILIARI
2
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 11 agosto 2014
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Giovedì 14 agosto 2014
FOLLIA OMICIDA A SAN FELE
LA STRAGE DI SAN FELE
DOMENICA 10 AGOSTO 2014
BASILICATA
www.lanuovatv.it
Anno IX - N. 220
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
di CLEMENTE CARLUCCI
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40810 >
9
771721 248002
I funerali della famiglia Tronnolone
Il pm Anna Gloria Piccinini
davanti l’abitazione di San
Fele teatro della strage
familiare
Follia e disperazione a S. Fele. Un pensionato ammazza moglie e figli e poi si toglie la vita
“Li ho uccisi” poi si spara
A sinistra il
collage
familiare
postato
qualche
giorno fa da
Tronnolone
su facebook:
in alto
l’omicida
suicida, sotto
da sinistra i
figli Chiara e
Luca e la
moglie
Maria Stella.
A destra gli
inquirenti
sul luogo
della strage
(foto
Esposito).
DA PAG. 2 a
4
Vito Tronnolone era in vacanza nel paese di origine
Dopo aver ucciso i congiunti ha telefonato alla sorella in
Toscana prima di farla finita. Alla base del gesto la
disabilità del figlio Luca e le precarie condizioni di salute
“Su petrolio e altro quelli del Pd ci prendono in giro” Lauria piange l’operaio Mario Albanese
Policoro
Ladruncoli al
comando dei
vigili urbani,
bottino magro
Rosa (FdI) contro il calcolo su remunerazione personale muore all’ospedale San Carlo
Serie D
Aleksic torna
al gol per il
Francavilla
Oggi il Potenza
a Moliterno
Estrazioni e Titolo V
Biomasse
Bilancio Regione
Agosto caldo sul
fronte protesta,
catene umane a
Policoro e
Scanzano
A Tricarico già
mille “no” alla
centrale di
contrada
Malcanale
Napoli (FI)
bacchetta la
Giunta: solo
spot mediatici
stile Renzi
A PAGINA 5
A PAGINA 14
A PAGINA 6
A PAGINA 14
Turismo
Prenotazioni alla
mano gli operatori
della costa jonica
insoddisfatti
Un cantiere della nuova A3
A PAGINA 15
Coppa Italia. I biancazzurri asfaltano il Lamezia 3-1 con Madonia, Letizia e Cuffa
Il Matera inizia con un sorriso
NELLO SPORT
Basket, L2S
La Bawer
Matera
ufficializza il
play guardia
Circosta
Ieri a San Fele i funerali della famiglia Tronnolone. Il vescovo: non giudicate, nella difficoltà bisogna ancorarsi al Signore
Gli esami autoptici sono stati disposti dall’Autorità giudiziaria. Resta da capire il movente
sul cantiere dell’A3,
Bonus più alto a nuclei plurireddito Incidente
dopo cento giorni di agonia
La card carburanti A PAG. 5
di CLEMENTE CARLUCCI
S. FELE – Oggi, probabilmente, presso l’obitorio dell’ospedale regionale “San Carlo” di
Potenza, saranno effettuati sui corpi privi di
vita e martoriati da
tutta una serie di pallottole di un revolver di
tutta la famiglia Tronnolone di S. Fele, gli
esami autoptici disposti dall’Autorità giudiziaria, dopo l’intervento sul luogo della strage dal pm dott.ssa Anna Gloria Piccinini.
Tutto al fine di capire fino in fondo, possibilmente,
la dinamica
della
terribile
sparatoria
e la successione
dei colpi
inferti con
spietata
volontà
dal capofamiglia Vito, 65 anni, pensionato da poche settimane, ai
danni della moglie
57nne Maria Stella
Puntillo e
dei figli
Luca (32
anni, disabile)
e
Chiara di
27 anni.
La strage
di S. Fele, in zona Fon- centro montano del
tana Grotte (frazione di Vulture – per volere delDifesa), ha buttato let- la locale civica amminiteralmente nel lutto strazione e soprattutto
tutta la piccola comu- del sindaco Donato
nità di S. Fele. Come del Sperduto che i Tronnoresto anche quella di lone li conosceva molLastra a
to bene,
Signa, il
lutto cittaSolo dopo la
centro coldino.
E
consegna delle questo in
linare a 60
Km. da Fisalme potranno attesa che
possano
renze dove
i Tronno- tenersi i funerali di tenersi le
lone vive- Vito, Luca, Chiara solenni
esequie di
vano da
e Maria Stella
Vito, Luca,
quasi 35
Chiara e
anni.
Vito faceva il carroz- Maria Stella, comunque
ziere e tutti dicono che da decidere solo dopo
fosse anche un artigia- che saranno effettuate
no più che preciso e in le autopsie e che la magamba. Prima di parti- gistratura potentina
re con la moglie per la avrà provveduto al disToscana fece pure il sequestro delle salme.
benzinaio a Rionero Tutti, comprendendo
presso una stazione di naturalmente anche e
servizio allora di pro- principalmente gli inprietà di un imprendi- quirenti (restano al latore di S. Fele. Ieri, nel voro i Carabinieri dei
Nella foto a
sinistra la
soddisfazione dei
giocatori
del Matera
confortati
dalle
famiglie
(foto S.
Veglia).
NELLO
SPORT
NELLO SPORT
SAN FELE- Si sono svol- tenuti ieri nel Parco della Rimembranza
ti ieri pomeriggio i fune- a San Fele
rali di tutta la famiglia
Tronnolone
di San Fele,
sterminata
nel corso di
un’autentica strage
compiuta lo
scorso sabato mattina verso le
7 dal capofamiglia assassino-suicida Vito, di
65 anni,
pensionato,
trasferitosi
a Lastra a
Signa, in
provincia di
Firenze, per
fare il mestiere del
carrozziere.
Con una
P38 aveva
ucciso, con
la moglie di
57 anni Maria Stella
Puntillo,
anche i due
figli, Luca
di 32 anni,
disabile per
deficit psichico,
e
Chiara di
27. Una tragedia enorme che ancora non ha
spiegazioni
definibili
certe a li- In basso i due sindaci di San Fele e Lastra a Signa
vello di movente. Si pensa in ogni caso - pure le autopsie potranno indicare qualcosa
di valido e probante - che
il Tronnolone abbia agito con premeditata, decisa intenzione di sterminare tutti i suoi cari. Lo si
desume dal fatto che da
Lastra a Signa si fosse
portato dietro la pistola
San Fele un paese a lutto
L’intera comunità ancora sotto shock per la strage familiare. Oggi l’autopsia sui corpi
nuclei operativi radiomobile del Comando
provinciale di Potenza
e di Melfi, rispettivamente guidati dai capitani Antonio Milone e
Giovanni Di Gilio) si
chiedono quale sia potuto essere il movente
più vero e almeno più
probabile che ha armato la mano di Tronno-
lone, da tutti definito
un uomo mite, laborioso e persino “innamorato della sua famiglia”. Quella che poi ha
deciso di sterminare. A
questo punto, tuttavia, tutto lascia pensare che lo stesso Vito
Tronnolone abbia agito sulla spinta di una
disperazione non solo
improvvisa, ma anche
incontrollata. Pensava
con ogni probabilità,
anche in rapporto alle
testimonianze rese quasi tutte spontaneamente da familiari, amici e
conoscenti, di essere
gravemente malato.
Tra l’altro, si era fatto
visitare il giorno prima
della la strage all’ospedale di Melfi ed aveva
rifiutato il ricovero per
lo svolgimento di accertamenti clinici. Forse il
suo cruccio più grande
era quello di temere di
non potersi più occupare da vicinio del figlio
disabile che tutti sono
pronti a definire come
“un autentico bambino
dal cuore tenero per il
suo deficit mentale”.
Per quanto riguarda
la successione delle
morti sembra che la prima a cadere sotto i colpi della P38 legalmen-
te detenuta dal Tronnolone sia stata la figlia
Chiara. Poi, il figlio Luca e infine la moglie
Maria Stella che avrebbe anche tentato di
fuggire.
Infine, dopo la telefonata drammatica di Vito a Firenze per avvisare la sorella di quanto
accaduto, Tronnolone
si è rivolto contro, all’altezza della tempia, il
revolver (“Perchè non
l’ha lasciato come sempre in Toscana, prima
di mettersi in viaggio
per la Basilicata?”, si
chiedono gli inquirenti) e si è tolto la vita in
uno scenario di alta, indescrivibile drammaticità. Quello che da un
paio di giorni a questa
parte è alla ribalta delle cronache dei giornali e delle reti televisive
più importanti del Paese.
Il dolore di due comunità per una strage
che resta ancora senza una spiegazione
Decine di manifesti mortuari per
un consigliere comunale del Torinese,
ma lui è in vacanza a Pietrapertosa
POTENZA- Decine di manifesti mortuari con il
volto del consigliere comunale e segretario cittadino
del Pd, Pasquale Mazza,
hanno invaso l’abitato di
Castellamonte, in provincia di Torino. Lui, però, non
è morto e anzi si trova da
inizio agosto con la famiglia in vacanza a Pietrapetrosa, nel Potentino, essendo d’origini lucane. Venuto a saperlo, ha avvisato i
carabinieri e chiesto la rimozione immediata di tutti i manifesti. ”Deve essere una ripicca perché ho
parlato di alcuni appalti in
consiglio comunale”, dice.
Il volantino fatto circolare
L’episodio acquista un significato molto più sinistro
anche perché non è la prima volta che il politico canavese viene preso di mira.
Un triste epilogo per una storia
di emigrazione. Le parole
dei sindaci Sperduto e Bagni
SAN FELE- Non meno di
un migliaio di persone
hanno partecipato ai funerali di Vito, Maria Stella, Luca e Chiara Tronnolone. Un intero paese in
lutto cui non hanno voluto mancare anche tanti amici e conoscenti
giunti in pullman ed anche in auto da Lastra a Signa. Presenti anche molti assessori e consiglieri
comunali, guidati dal
sindaco della stessa cittadina toscana, Angela Bagni. La si è vista sinceramente emozionata e addolorata, sempre al fianco del suo collega sanfelese, Donato Sperduto.
“Non si poteva assolutamente mancare all’addio dedicato ai nostri
concittadini Tronnolone
che a Lastra a Signa erano appieno integrati e voluti bene. Una tragedia
che lascia sgomenti e che
ci fa riflettere molto sul
valore e il significato
della vita. Che i familiari così provati trovino presto il coraggio cristiano
della rassegnazione”, ci
ha detto il sindaco Bagni.
Con lei pienamente d’accordo il sindaco Sperduto. “Questa tragedia mi
addolora non solo come
primo cittadino della comunità sanfelese, ma pure come amico di vecchia
che deteneva legalmente,
ma che avrebbe dovuto tenere sempre e comunque
nella sua abitazione toscana, salvo diverse autorizzazioni delle forze di polizia. Ed invece l’ha utilizzata per compiere la strage, includendo anche il figlio disabile per il quale
- lo dicono i familiari superstiti, affranti dal dolore - aveva un affetto a dir
poco sconfinato. Forse
perchè sentiva che gli
stessero venendo meno le
forze fisiche, quelle necessarie per poter assistere
il suo Luca. E per questo
avrebbe avuto l’idea insana di farla finita insieme
a tutti i suoi familiari più
stretti. Ieri, intanto, a San
Fele, un paese ancora incredulo e frastornato dal
dolore e dalla commozione lo svolgimento dei fu-
nerali con la partecipazione di tantissima gente. E
non solo di quella che conosceva i Tronnolone.
Presenti alle esequie, all’aperto per esigenze di
data della famiglia Tronnolone, costretta a vivere in Toscana per motivi
di lavoro. Una storia la loro di emigrazione, affrontata con grande dignità
e passione, mai dimenticando il vecchio borgo natio, in mezzo a montagne
che cercano di uscire
dallo stato di isolamento
e di povertà, ha aggiunto il sindaco Sperduto.
Notata la presenza tra i
partecipanti ai triste rito
della sepoltura (in una
tomba di proprietà di familiari nel cimitero di S.
Fele) un notevole gruppo
di Carabinieri della Compagnia di Melfi e della Stazione del luogo, guidati
dal cap. Giovanni Di Giglio. Erano non solo in
servizio, ma anche a titolo personale ed istituzionale. Sono stati gli uomini dell’Arma ad entrare
per primi nella casa della strage in contrada
Fontana Grotte della frazione di Difesa; sono stati loro ad aiutare a ricomporre le salme; sono stati anche loro a porle sotto sequestro giudiziario
per l’effettuazione degli
esami autoptici ed anche
a dissequestrale accompagnandole a S. Fele, Per
il saluto estremo e commosso di parenti, amici e
conoscenti. (C. Car.).
spazi, nel Parco della Rimembranza, anche i vertici comunali di San Fele naturalmente e significativamente anche quelli di Lastra a Signa, vici-
no Firenze, dove i Tronnolone vivevano sin dal
1981. San Fele e Lastra a
Signa, due centri così distanti geograficamente,
ma così vicini nel dolore
per la sorte ingrata e violenta con cui si è sterminata la famiglia Tronnolone che - c’è stata la conferma durante i funerali - è stata definita normale, addirittura legata da
sentimenti di amore straordinario. E lo si è visto
anche con i parenti presenti alle esequie che
hanno seguito tutto in silenzio e profondo dolore.
In ogni caso restano i primi ad essere increduli e
addolorati. Nei loro occhi
la più profonda mestizia
e del composto dolore.
Sentimenti manifestati
soprattutto attraverso le
parole della cugina Giustina lette dal parroco di
San Fele, don Francesco
Consiglio. La celebrazione della S. Messa è stata
presieduta dal vescovo
della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, mons.
Gianfranco Todisco. All’omelia ha avuto parole
di cordoglio e nel contempo di perdono e vicinanza alla famiglia per quanto accaduto. “Non giudicate - ha detto -. La vita va
affrontata con coraggio
nel nome del Signore
che non abbandona mai
i suoi figli, anche quando viene meno la salute,
il lavoro o la fiducia. Colpisce e addolora la morte violenta di questi nostri
emigrati. Ogni cristiano
deve ancorarsi alla roccia,
quella che è direttamente rappresentata dalla
fede e dall’amore nel Signore”. Tanti si sono avvicinati all’Eucarestia con
le lacrime agli occhi.
Vito Tronnolone, 65 anni, da anni viveva con la famiglia in Toscana e stava trascorrendo un periodo di vacanza in Basilicata
Agosto di sangue a San Fele, uccide la
moglie e i due figli e poi si toglie la vita
MAGGIO
A Gorgoglione duplice
omicidio a colpi di fucile
GORGOGLIONE - La
seconda assurda strage familiare si è verificata a Gorgoglione,
in provincia di Matera,
nello scorso mese di
maggio. Antonio Saponara, 43enne di Cirigliano, ha ucciso a colpi di fucile il cognato
e il nipote di quest’ultimo dopo averli aspettati nei pressi del loro
podere nelle campagne
tra Cirigliano e Gorgoglione. Le vittime sono Giovanni Lauria,
34 anni, di Gorgoglione e Giuseppe De
Rosa, 27 anni, di Cirigliano. Il duplice omicidio si è consumato
davanti agli occhi di
un testimone, seduto
sul sedile posteriore
della vettura. Le sue
grida hanno subito
attirato l’attenzione
del proprietario di un
terreno confinante che
ha immediatamente
telefonato ai carabinieri. Sul posto sono ovviamente giunti anche
i sanitari del 118, ma
al loro arrivo non hanno potuto far altro
che constatare il decesso dei due giovani
agricoltori. Alla base
del raptus omicida,
una situazione familiare costellata di liti e
dissidi, soprattutto
per vicende legate allo sconfinamento degli
animali nelle rispettive proprietà. L’ultimo
episodio, almeno secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe
verificato la sera prima dell’agguato, quando le due vittime avrebbero avuto un violento litigio con quello che
sarebbe diventato il
loro assassino, arrivando a picchiarlo.
L’assassino avrebbe atteso l’arrivo del fuoristrada nei pressi di
una sbarra che segna
il confine tra alcuni
terreni. Ha sparato
con un fucile semiautomatico da caccia calibro 12: quattro colpi,
due ciascuno. Per lui
le accuse sono di duplice omicidio volontario
e premeditato e porto
abusivo di arma da
fuoco.
SAN FELE - Una strage
familiare inspiegabile.
Risale ad agosto la tragedia di San Fele dove
Vito Tronnole, 65 anni,
ha ucciso la moglie e i
due figli e poi si è tolto
la vita. Il fatto è avvenuto nell’abitazione di famiglia, in località Difesa, alla periferia del
paese. L’uomo, Vito Tronnolone, che aveva 65 anni, ha ucciso moglie e figli con una pistola calibro 38 regolarmente detenuta che è stata trovata dai carabinieri. La moglie, Maria Stella Puntillo, aveva 57 anni. I due
figli: Luca (32 anni), che
era disabile, e Chiara, di
27. Tronnolone ha telefonato alle sorelle, che vivono in Toscana, poco
prima di spararsi, dicendo: «Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo io».
La famiglia Tronnolone
viveva in Toscana, a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, da oltre
trent’anni: erano a San
Fele da una ventina di
giorni per trascorrervi
un periodo di vacanza.
Sul movente le indagini
si sono mosse in due direzioni: problemi di famiglia del capofamiglia
e la presenza in famiglia
di un figlio disabile. La
sera prima della strage
Tronnolone era stato all’ospedale di Melfi per alcuni controlli. Nessuno,
tra parenti ed amici del-
la famiglia, aveva notato «segnali» che potessero far intuire l’intenzione di compiere una strage da parte di Tronnolone. All’esterno dell’abitazione di campagna alcuni parenti, disperati
per i quattro morti, raccontano però che negli
ultimi giorni il capofamiglia «era più ansioso
del solito, perché era
molto preoccupato per il
suo stato di salute». Tra
le lacrime una sorella di
Maria Stella Puntillo,
moglie di Tronnolone, ricorda «quel povero innocente di Luca», il figlio
disabile: «per noi era
sempre un bambino,
non riusciamo a capire
che cosa sia successo».
L’intero paese è rimasto
sotto choc per intere settimane. Nella casa i carabinieri del reparto
scientifico dell’Arma
hanno effettuato i rilievi. Le prime indagini della Procura di Potenza sono state coordinate dal
pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni.
Dopo gli accertamenti effettuati dal reparto
scientifico nell’abitazione di campagna quattro
salme sono state trasportate all’obitorio dell’ospedale di Potenza. Una pattuglia dei carabinieri si
è recata anche nell’abitazione al civico 15 in via
delle Viola a Lastra a Signa dove viveva da an-
ni la famiglia Tronnolone. I militari sono usciti dopo alcune ore portando via un personal
computer. Ai funerali di
Vito, Maria Stella, Luca
e Chiara Tronnolone ha
preso parte l’intera comunità di San Fele, ma
significativa è stata anche la presenza di tanti
amici e conoscenti giunti in pullman dalla Toscana, capeggiati dal
sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni. La
famiglia Tronnolone
non aveva mai perso i
contatti con San Fele e
la Basilicata ed ogni
volta che ne aveva la possibilità tornava a casa
per trascorrere un periodo di vacanza in compagnia di amici e parenti.
Ma a San Fele l’estate del
2014 sarà ricordata per
una strage dai contorni
ancora tutti da chiarire,
con troppi interrogativi
ancora senza una risposta.
VENERDÌ 30 MAGGIO 2014
BASILICATA
www.lanuovatv.it
Anno IX - N. 146
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
www.nuovadelsud.it
Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected]
40530 >
9
771721 248002
Il presunto omicida è il cognato di uno dei due. Lo avevano picchiato la sera prima. Il movente legato a dissidi familiari e terreni
“Carogne”. E li uccide a fucilate
Duplice omicidio ieri mattina nelle campagne di Gorgoglione. Freddati due uomini di 34 e 27 anni
Tragico scontro alle porte di Potenza,
muore 35enne prossimo alle nozze
I due erano
a bordo di
un fuoristrada
quando
sono stati
vittima di
un agguato.
Risparmiato
un terzo
uomo che
era sul
mezzo.
ALLE
PAGINE
2E3
La due auto rimaste coinvolte nell’incidente mortale. A PAGINA 4
“Fierro sta con Petrone, io non vorrei mai il sostegno di chi ha dissestato la città”
De Luca: avanti con la corsa “solitaria”
Ballottaggio a Potenza, il candidato di centrodestra: niente apparentamenti
Matera
Dopo
l’azzeramento
della giunta
parla Macaione:
“Una richiesta
delle forze
politiche”
De Luca. A PAGINA 8
A PAGINA 25
Petrone sindaco? Pronta una
giunta di esterni alla Pittella
Potenza
Emorragia di
voti: Forza Italia
partito fantasma
A PAGINA 9
POTENZA - Dal Pd alla lista di Petrone fino agli eletti di Polese-Psi, di Cd e dei
«piccoli» è già partita la corsa ad un posto in giunta.
Petrone valuta l’ipotesi di
una giunta di esterni.
A PAGINA 6
Serie D. Il matrimonio tra il
Francavilla e Lazic continua
Il tecnico
del Francavilla, Ranko
Lazic.
NELLO
SPORT
Il Giro
Visto da
Antonio Viola
I turchi veri
alla sfilata
VIII
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
IL CASO CLAPS
Lo scorso 23 ottobre la sentenza della Cassazione. Si riapre la querelle sulla possibile estradizione
Danilo è l’assassino di Elisa
Caso Claps, arriva la condanna definitiva a 30 anni di reclusione per Restivo
POTENZA - A ventuno
anni di distanza, la giustizia italiana ha chiuso,
lo scorso 23 ottobre, il
primo capitolo giudiziario relativo all’omicidio di Elisa Claps. La Prima sezione penale della
Cassazione ha infatti
confermato la condanna
a trent’anni di reclusione per Danilo Restivo,
colpevole dell’omicidio
della sedicenne potentina scomparsa e uccisa il
12 settembre del 1993.
Una decisione con la
quale la corte presieduta da Umberto Giordano
ha confermato la sentenza emessa dalla corte
d’assise d’appello di Salerno il 24 aprile del
2013. In primo grado,
sempre con rito abbreviato, la sentenza era stata
emessa l’11 novembre
del 2011. I giudici hanno accolto la richiesta del
procuratore generale,
Carlo Canevelli che, al
termine della sua requi-
sitoria aveva chiesto la
conferma della condanna. Eliminata, sempre su
richiesta del pg, l’aggravante della crudeltà. Decisione, destinata a far
discutere, che la Cassazione ha giustificato con
la ”mancanza di prove”.
In ogni caso, nessuna
conseguenza sull’entità della pena, dal momento che le aggravanti relative alla violenza
sessuale e all’aver agito
per futili motivi sono rimaste in piedi. Restivo,
inoltre, è stato condannato al pagamento delle spese processuali sostenute dalle parti civili: diecimila euro per i familiari di Elisa e tremila euro ciascuno per il
Comune di Potenza e l’associazione Telefono Donna. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali di Danilo Restivo, gli avvoca-
ti Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli, secondo i
quali la sentenza di secondo grado presentava
diverse ”incongruenze,
illogicità, travisamento
di elementi di prova e clamorosi equivoci”. La
condanna definitiva
emessa nei confronti
del 41enne potentino
ha riacceso i riflettori anche su una sua possibile estradizione. Restivo
è attualmente detenuto
in Inghilterra, dove sta
scontando una condanna a 40 anni per l’omicidio della sua vicina di
casa, la sarta Heather
Barnett, uccisa a Bournemouth nel novembre
del 2002. L’ipotesi di un
rientro in Italia appare
al momento assai remota, anche se nei mesi
scorsi il ministro degli
Interni d’oltremanica
aveva chiesto l’espulsione di Restivo, scatenando un vero e proprio caso diplomatico.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Venerdì 24 ottobre 2014
3
IL CASO CLAPS
Ieri pomeriggio la sentenza della Cassazione. Su richiesta del pg, eliminata l’aggravante della crudeltà
Omicidio Claps, condanna definitiva
a 30 anni di carcere per Danilo Restivo
so, nessuna conseguenza
di FABRIZIO DI VITO
sull’entità della pena, dal
ROMA - A ventuno anni di momento che le aggravandistanza, la giustizia ita- ti relative alla violenza sesliana chiude il primo ca- suale e all’aver agito per
pitolo giudiziario relativo futili motivi sono rimaste
in piedi. Reall’omicidio
di
Elisa Per la famiglia di stivo, inoltre, è stato
Claps. Ieri
Elisa si chiude condannato
pomeriggio,
al pagamenintorno alle
un calvario
to delle speore 18:30, la
giudiziario
se procesPrima sezione penale iniziato 21 anni suali sostenute dalle
della Cassafa
parti civili:
zione ha
10mila euro
confermato
la condanna a 30 anni di per i familiari di Elisa e
reclusione per Danilo Re- 3mila euro ciascuno per il
stivo, colpevole dell’omici- Comune di Potenza e l’asdio della sedicenne poten- sociazione Telefono Dontina uccisa il 12 settembre na. La Cassazione ha redel 1993. Una decisione spinto il ricorso presentacon la quale la corte pre- to dai legali di Danilo Resieduta da
Umberto
Giordano
ha sostanzialmente
confermato
la sentenza
emessa dalla corte d’assise d’appelROMA - “Danilo Restivo ha uc- sottolineato più volte, nelle molo di Salerno
ciso Elisa Claps per rabbia”. tivazioni delle sentenze, l’efil 24 aprile
E’ questo uno dei passaggi più feratezza del delitto e il modo
del 2013. In
significativi della requisitoria in cui Danilo si era accanito
primo graal termine della quale il sosti- sul corpo della povera Elisa,
do, sempre
tuto procuratore generale colpita con decine di coltellacon rito abdella Cassazione, Canevelli, ha te. I resti della sedicenne pobreviato, la
chiesto la conferma della con- tentina sono rimasti per 17 ansentenza
danna a 30 anni di reclusio- ni in un angolo buio del sotera stata
ne per il 41enne potentino. “Il totetto della chiesa della Sanemessa l’11
movente – ha sottolineato il pg tissima Trinità, il posto in cui
novembre
– è chiaro ed è stato motivato Elisa aveva dato appuntadel 2011. I
in modo esauriente dalla sen- mento a Danilo per ribadirgli
giudici hantenza di appello: si tratta di un per l’ultima volta che il suo inno accolto la
delitto commesso da Restivo teresse non era ricambiato. Elirichiesta del
per rabbia, a Elisa è stata in- sa aveva paura di Danilo, ma
procuratore
flitta una punizione perchè pensava di essere al sicuro ingenerale,
non aveva voluto accettare le contrandolo in una chiesa. E,
Carlo Caneproposte sessuali avanzate dal- invece, quella domenica matvelli che, al
l’imputato”. Il passaggio del- tina di fine estate la sedicentermine della requisitoria destinato a far ne scomparve nel nulla. Per
la sua requidiscutere, invece, è quello re- anni i vari tentativi di depisitoria avelativo alla richiesta di annul- staggi hanno provato ad allonva chiesto la
lamento dell’aggravante del- tanare l’ipotesi dell’omicidio,
conferma
la crudeltà. Nei primi due gra- ma i familiari di Elisa sin dai
della condi di giudizio, infatti, la cor- primi momenti avevano intuidanna. Elite d’assise e la corte d’assise to che poteva esserle capitato
minata,
d’appello di Salerno avevano qualcosa di molto brutto.
sempre su
richiesta del
pg, l’aggravante della crudeltà. Deci- stivo, gli avvocati Alfredo gruenze, illogicità, travisione, destinata a far discu- Bargi e Marzia Scarpelli, samento di elementi di protere, che la Cassazione ha secondo i quali la senten- va e clamorosi equivoci”.
giustificato con la ”man- za di secondo grado pre- La condanna definitiva
canza di prove”. In ogni ca- sentava diverse ”incon- emessa nei confronti del
La requisitoria del pg Paolo Canevelli
mouth nel novembre del
2002. L’ipotesi di un rientro in Italia appare remota, anche se nei mesi scorsi il ministro degli Interni d’oltremanica aveva chiesto
l’espulsione
di Restivo.
Per la famiglia Claps
quello di ieri è soltanto
il primo tasROMA - La condanna defini- sto punto l’avvocato Bargi è
sello di una
tiva a 30 anni di reclusione stato chiaro: “Difficilmente
verità ancoper l’omicidio di Elisa Claps, il Regno Unito sarà disposto
ra da scrivenon ha certamente soddisfat- ad estradarlo. Ad ogni modo,
re: sullo
to gli avvocati Alfredo Bar- ad iniziare l’iter per l’estrasfondo, ingi e Marzia Scarpelli, difen- dizione dovrà essere la Profatti, ci sono
sori di Danilo Restivo. Duran- cura generale di Salerno atancora tutte
te la loro arringa davanti ai tivando il ministero della Giule preseunte
giudici della Prima sezione stizia”. In realtà, il ministro
coperture
penale della Cassazione, en- degli interni d’oltremanica,
ed omissiotrambi hanno sottolineato Theresa May aveva emesso
ni e la preche il processo che vedeva co- un decreto di espulsione nei
sunta ”mesme unico imputato il 41en- confronti di Restivo nei mesinscena”
ne potentino sia stato “pura- si scorsi, ma era stato proprio
relativa al
mente indiziario ed è manca- Danilo a rivolgersi al triburitrovamenta la volontà di approfondi- nale dell’immigrazione di
to del cadare”. L’avvocato Bargi ha poi Bradford per chiedere di revere di Eliproseguito: “Troviamo in- stare in Inghilterra per non
sa, oggetto
comprensibile – ha detto – che allontanarsi dalla moglie
del processo
non siano state rinnovate le Fiamma che continua a farsull’inchieperizie”. Con la condanna de- gli visita nel carcere di massta bis che
finitiva di Restivo, torna in sima sicurezza di Full Sutton,
riprende
primo piano anche la questio- nei pressi di York, dove sta
questa matne relativa alla possibile scontando l’ergastolo per
tina davanti
estradizione dell’imputato, l’omicidio della sua vicina di
al tribunale
già al centro di un caso isti- casa, Heather Barnett, uccidi Potenza.
tuzionale nei mesi scorsi in sa a Bournemouth il 12 no”Con Danilo
Inghilterra. Ma anche su que- vembre del 2002.
è finita - ha
commentato mamma
41enne potentino, riaccen- sta scontando una condan- Filomena - ma voglio la vede i riflettori su una sua na a 40 anni per l’omici- ra verità e spero che i rappossibile estradizione. Re- dio della sua vicina di ca- presentanti della Chiesa
stivo è attualmente dete- sa, la sarta Heather Bar- vogliano raccontare tutto
nuto in Inghilterra, dove nett, uccisa a Bourne- quello che sanno”.
Nella foto a sinistra Danilo
Restivo, condannato a 30
anni per l’omicidio Claps
L’arringa degli avvocati di Danilo Restivo
“Danilo ha ucciso per rabbia. “E’ stato un processo
Elisa rifiutò le sue avances” puramente indiziario”
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In molti rischiano l’accusa di falsa testimonianza
MERCOLEDÌ 18 GIUGNO 2014
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40618 >
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771721 248002
L’urlo in aula: “Non ho mai saputo prima del 17 marzo 2010. Questa è la verità, non altre”. Mamma Filomena: “Sfida me”
Superbo scatena l’ira dei Claps
Il vescovo depone sul ritrovamento di Elisa. Per il pm “si contraddice”. E ora rischia il processo
Emergono
“incongruenze”
con altri verbali
sulle telefonate
con don Wagno
E la Triassi
valuta l’accusa
di falsa
testimonianza
L’applauso
ironico della
mamma di Elisa
“Si vergogni:
è capace di
mettere le mani
sul Vangelo e
dire sempre che
non sa niente”
Monsignor Superbo sul banco
dei testimoni ieri al processo
sul ritrovamento dei resti
di Elisa Claps; accanto
l’applauso ironico di mamma
Filomena a fine udienza
ALLE PAG. 2, 3, 4 E 5
Tre ore sotto torchio con
l’agenda nera tra le mani
per controllare date e
circostanze. Mai una
pausa. “Don Mimì? Era
inamovibile e non
ammetteva ingerenze”
“Odori nauseabondi, basta”. Il sindaco Di Trani con i cittadini: “E’ solo l’inizio” Più trivelle? E’ ora di farsi rispettare
La crisi dell’oro nero
Nella notte protesta dei cittadini. Bloccati i tir con i fanghi petroliferi dà più chance ai lucani
Scoppia la rabbia a Tecnoparco
I travagli del Pd
Braia “sfotte”
e per la giunta
regionale spunta
la mediazione
del “fifty-fifty”
La protesta
nella notte
tra lunedì e
martedì
all’ingresso
di Tecnoparco
ALLE
PAGINE
10 E 11
Matera
Gaudianello
Azienda
del mobile
imbottito evade
2 milioni
In manette
Calcio a 5, A2
L’Avis Policoro
conferma Suriano
Un materano
nella gang delle
macchinette
erogamonete
Spettro esuberi
E spunta
la Logistica
Mossucca
A PAGINA 23
A PAGINA 7
A PAGINA 19
Mister Suriano
NELLO SPORT
A PAGINA 23
Sul ritrovamento del corpo è sempre
più valida l’ipotesi “messinscena”
A PAGINA 13
POTENZA - E intanto
sul ritrovamento del
corpo di Elisa nel sottotetto della chiesa della Ss
Trinità di Potenza continua sempre più a prendere corpo l’ipotesi ”messinscena”, da sempre
sostenuta dalla famiglia Claps. E durante il
processo a carico delle
donne addette alle pulizie nella chiesa sono tante le circostanze controverse emerse. Basti pensare alla possibile di un
quarto operaio romeno
nel sottotetto la mattina
del 17 marzo 2010, un
”fantasma” che all’epoca nessuno avrebbe visto. A raccontare tutto
è stato il fratello di uno
degli altri tre operai.
Una novità capace di rimettere nuovamente tutto in discussione, a cominciare dalla deposizione di tutti i testimoni sfilati davanti al giudice
Marina Rizzo e dalle dichiarazioni fornite all’epoca dai protagonisti
del ritrovamento (ricordiamo che per la testimonianza del vescovo, Agostino Superbo, il pubblico ministero, Laura
Triassi, si è riservata di
decidere sull’eventuale
trasmissione degli atti in
Procura). Nello scorso
mese di aprile, ad esempio, Corneliu Todirca,
uno dei tre operai romeni chiamato a testimoniare, aveva sottolineato di essere stato l’unico ad essere entrato nel
sottotetto e ad avvistare
dei resti umani mentre
provava a farsi strada
con la luce del telefonino”. Anche Don Wagno, all’epoca viceparroco della Trinità, ha sempre parlato della presenza di tre operai. E, invece, a quattro anni di distanza spunta un quar-
to operaio, Marcel Mihai,
attuale dipendente della ditta che all’epoca effettuò i lavori nel sottotetto. Il corpo di Elisa
Claps potrebbe essere
stato scoperto diversi
mesi, se non anni prima.
Ipotesi gravissima a
prescindere. Ancor di
più se consideriamo che
lo scenario dell’intera vicenda è la chiesa del centro storico di Potenza. Il
2015 sarà molto probabilmente l’anno del verdetto anche per l’inchiesta bis sulla morte
di Elisa. All’appello mancano, infatti, poche testimonianze.
_Speciale 2014_
IX
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA CRONACA GIUDIZIARIA
La Procura di Potenza ha riaperto le indagini. Il giornalista Luigi Di Lauro indagato per omicidio
La verità dal corpo di Anna
Giallo Esposito, riesumato il cadavere della poliziotta trovata morta nel 2001
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Ad oltre
tredici anni di distanza,
è iniziato, lo scorso 2 dicembre, un nuovo e,
con ogni probabilità,
decisivo capitolo nell’inchiesta sulla morte di
Anna Esposito, il commissario di Polizia trovata senza vita il 12 marzo del 2001 nel suo alloggio della caserma Zaccagnino di Potenza. La verità potrebbe arrivare
dal corpo della poliziotta. I pubblici ministeri
Francesco Basentini e
Valentina Santoro, titolari dell’inchiesta, hanno infatti disposto la riesumazione del corpo di
Anna Esposito. L’esame
autoptico è stato effettuato a Salerno dal professor Francesco Introna, lo stesso che si occupò del caso Claps. Per i
risultati bisognerà attendere i primi mesi
del 2015. La famiglia di
Anna che non ha mai
creduto all’ipotesi del
suicidio. E dopo aver ottenuto la riapertura delle indagini, per la famiglia Esposito la riesumazione rappresenta un ulteriore tassello del cammino, fin qui molto tortuoso, verso la totale verità. Sono passati dodici anni dall’archiviazione della prima inchiesta
del pm Claudia De Luca.
La prima autopsia, al-
MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2014
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Anno IX - N. 334
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“L’anziano morto al San Carlo haperso la vita per un infarto”
Morte “sospetta” al San Carlo, disposta
Caos vaccini, i camici bianchi chiariscono: l’autopsia sul corpo di un 54enne di Tito
il 90enne deceduto non ha preso il Fluad L’uomo è deceduto domenica nel reparto di neurologia
L’enfant prodige della sanità privata
A PAGINA 5
POTENZA - Il giovane
lucano Luigi Albini è stato nominato nuovo direttore generale del Gruppo Health Care Italia di
Roma. 35 anni, di Villa
d’Agri, dirigerà una
struttura di grido della
sanità privata italiana.
A PAGINA 5
Policoro, aggredito un medico
A PAGINA 4
Luigi Albini
POLICORO - Aggredito e
picchiato ieri mattina da un
parente di un paziente e
”salvato” dall’intervento
di una guardia giurata, il
primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Policoro
che ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.
A PAGINA 4
L’ospedale
Il perito della procura, Introna, non si sbilancia. Effettuato anche il prelievo di dna sotto le unghia
l’epoca, parlò di un “suicidio atipico”, ma non si
andò oltre. Con la riesumazione, invece, saranno approfonditi tanti
altri particolari. La Procura di Potenza sta indagando per omicidio e
l’unico indagato e il
giornalista Rai, Luigi Di
Lauro, ex fidanzato di
Anna Esposito. La pista
passionale al momento
è la più battuta, ma
non è di certo l’unica, anche se i presunti intrecci con il caso Claps sembrano essere passati decisamente in secondo
piano. Il corpo della poliziotta fu ritrovato impiccato alla maniglia
della porta del bagno. Vicino al corpo c’era una
penna, ma nessun biglietto. Gli accertamen-
ti del medico legale si sono concentrati sull’osso
ioide con l’obiettivo di verificare le cause precise
della morte del commissario. C’è poi da appurare la natura del livido presente sulla tempia sinistra di Anna
Esposito. Quella domenica sera di tredici anni e mezzo fa Anna rientrò da Cava dei Tirreni
(suo paese d’origine) a
Potenza per partecipare
ad una festa. Da quel
momento in poi non si
sa se sia rimasta sempre
sola nell’abitazione di via
Lazio o abbia incontrato qualcuno. L’abito e le
scarpe che intendeva
indossare quella sera sono stati ritrovati sul tavolo. Anna a quella festa
non ci è mai arrivata.
”Si ipotizza lo strangolamento”
Giallo Anna Esposito, ieri i primi esami sulla salma. Emerge la frattura dell’osso ioide
Calcio violento: sei arresti e due daspo ai tifosi
della Vultur. Nell’aggressione ai poliziotti, coinvolti
pure tre figli di appartenenti alle forze dell’ordine
A PAGINA 2
Due mesi per i
risultati e chiudere
l’incidente
probatorio
A PAGINA 3
Sblocca Italia, anche i contrari
già litigano peggio dei partiti
A PAGINA 8
Petrolio e articolo 38, Potenza “supera”
Matera: il Pd ed il centrosinistra fanno rinviare
il Consiglio. Meglio evitare un voto frammentato
Vincono, ma ora
non esultano. C’è
l’idea del rinvio
I
n attesa della mossa vincente, le anime del Pd e della
politica lucana si marcano a zona e, nei momenti topici, ad uomo.
Un catenaccio che fa
da capo di gioco alle
ultime vicende e nel
rapporto Stato-Regione. I twett, mezze dichiarazioni, comizi e
dibattiti in assemblee
regionali fanno il paio con la sensazione
che tutto si giochi
A PAGINA 12
A PAGINA 9
Lega Pro. Difesa del Melfi
dimezzata dalle squalifiche
Serie D
Mercato ricco
di idee per
Potenza e
Francavilla
Rugby
Di Filippo, sabato con la
Lupa Roma non ci sarà
Cus Potenza
e Murgia
avanti a vele
spiegate
La Banca Lucana a Potenza
Via Nazario Sauro, 130 - 85100 Potenza (PZ)
tel.: 0971 601180 / 601207
X
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
POLITICA E MAGISTRATURA
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
La Regione ha a cuore Potenza
Ottati sempre meno istituzionale
Dopo Berlinguer
tocca all’assessore
Franconi far visita alla
Cittadella di Bucaletto:
troppe le emergenze
L’assessore regionale,
con toni sprezzanti, veste
i panni del professore
e tratta da alunni somari
gli agricoltori lucani
771721 248002
La Regione al contrattacco
Dopo la “vittoria” sul
petrolio Pittella rivendica
anche altri risultati. E Nino
Grasso replica a Ramunno:
sei il portavoce di Rosa
A PAGINA 8
A PAGINA 9
A PAGINA 15
9
Totalgate, la Corte d’appello rovescia il verdetto di primo grado. “Ho subito un’ingiustizia”
Petrolio e tangenti, Margiotta
condannato a un anno e sei mesi
Il senatore si
autosospende
dal Pd ed
annuncia ricorso
in Cassazione
“Vengo
condannato
sulla base di
congetture
ed illazioni”
I tentacoli della mafia americana fino a Matera
Scoperta tentata estorsione ad un imprenditore
Lavoro e politica
del governo: oggi
sciopero generale
Dicembre nero
La sanità privata
attacca: Regione
sorda, seicento
dipendenti e
servizi a rischio
ALLE PAGINE 2 E 3
A PAGINA 10
La Polizia: gravi carenze organizzative
Nel caveau de La Ronda
un buco da sette milioni
Sigilli alla cassaforte con 29 mln
Lavoro
Per i 360
dipendenti della
Barilla di Melfi
premi fino a
7500 euro
Un agente. A PAGINA 7
A PAGINA 20
Maxi operaziione tra Italia e Stati Uniti: otto persone in manette.ALLE PAGINE 4 E 5
Matera, nel Pd è bagarre
per la candidatura a sindaco
Braia stoppa Adduce
Consegnati a Venosa i premi ai “Lucani insigni 2013”. Omaggio a Mango
Concerto Baglioni
Potenza, l’ex Cip Zoo
e qualcosa di nuovo
Anzi di antico
di GIANCARLO FUSCO*
S
i è parlato da
tempo, anche in
maniera forte,
di una sottoscrizione
di circa 12.000 cittadini, facenti capo al “Comitato per il parco (...).
A PAGINA 6
A PAGINA 22
Un senso di appartenenza unico
Calcio lucano
Rionero, torna
l’entusiasmo
per la Vultur:
seconda in
campionato e in
finale di Coppa
Volley B2/F
Nessuno
riferimento
esplicito
a Mango,
fan delusi
A PAGINA 24
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_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Giovedì 27 novembre 2014
CRONACA GIUDIZIARIA
LO SCANDALO RIMBORSI
Il pm Basentini ha chiesto l’esame di alcuni imputati. Da febbraio a luglio 2015 in programma dodici udienze
Il pm Francesco Basentini ha chiuso le indagini preliminari. Coinvolti attuali ed ex consiglieri regionali
Rimborsopoli lucana, ieri al via il processo
Centinaia i testimoni chiamati a deporre
Rimborsopoli, sono 23 gli indagati
per gli scontrini ”pazzi” del 2009
VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014
Unica Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza
Anno IX - N. 343
Sabato 1 novembre 2014
La cerimonia di premiazione dei Lucani insigni 2013
A PAGINA 11
De Rosa
non mangia
il panettone,
la Gsi cambia
timone: il nuovo
coach è Carbone
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Ha preso il
via ieri mattina, davanti al collegio del tribunale di Potenza, il processo sulla “Rimborsopoli”
lucana che vede imputate 34 persone, tra cui figurano 32 tra attuali ed
ex consiglieri ed assessori regionali accusati di
peculato e false attestazioni per aver rendicontato spese non riconducibili all’attività istituzionale. La prima udienza
si è concentrata soprattutto su alcuni aspetti
procedurali: per superare il problema relativo ad
alcuni difetti di notifica
nei confronti di quattro
imputati (l’attuale governatore Marcello Pittella,
l’ex presidente della Regione, Vito De Filippo,
l’ex consigliere Gennaro
Straziuso e l’ex assessore regionale, Vincenzo
Viti), il tribunale ha disposto lo stralcio temporaneo delle loro posizioni. In questo modo, è stata data la possibilità alle parti di costituirsi e di
formulare le richieste di
prova: il pubblico ministero Francesco Basentini ha citato circa 90 testimoni ed ha chiesto
l’esame di alcuni imputati. Anche le difese hanno chiesto l’audizione
di decine di testimoni. Il
processo riprenderà il 6
febbraio e il tribunale ha
già stilato il calendario
fino alla prossima estate. In cinque mesi, da febbraio a luglio, si terranno dodici udienze, ma difficilmente basteranno
per arrivare alla sentenza. L’impianto accusatorio della Procura potentina aveva superato quasi indenne lo “scoglio”
dell’udienza preliminare.
Lo scorso 12 maggio, infatti, il gup del tribunale di Potenza aveva disposto il non luogo a procedere solo per l’ex presidente del consiglio regionale, Vincenzo Santochirico. Il terremoto politico-giudiziario innescato dall’inchiesta portò alle dimissioni dell’ex
governatore De Filippo
e alle elezioni regionali
anticipate di un anno fa
vinte da Marcello Pittella. Tornando all’inchiesta sui rimborsi, tra gli
scontrini degli imputati relativi al biennio
2010-2011, analizzati
Le contestazioni
di FABRIZIO DI VITO
Nelle foto il palazzo di giustizia di
Potenza e la sede del consiglio regionale
della Basilicata
Ancora nessuna mossa della Regione Basilicata sul
“pasticcio” relativo alla costituzione di parte civile
POTENZA - L’attesa principale per
l’udienza di ieri era relativa alle mosse della Regione Basilicata, chiamata a risolvere il “pasticcio” riguardante la costituzione di parte civile. All’epoca dell’udienza preliminare, la Regione aveva chiesto i danni a se stessa. Una situazione di evidente incompatibilità risolta con
l’esclusione dei firmatari della de-
libera di riferimento (De Filippo e
gli assessori Braia, Falotico, Benedetto e Martorano) dagli imputati
destinatari della richiesta di risarcimento danni. Una situazione
che, in teoria, doveva essere “sanata” dal nuovo governo regionale con
la costituzione di parte civile contro i componenti della precedente
giunta, attraverso una delibera dal-
Ieri il tribunale si è concentrato su
aspetti procedurali. Stralciate
temporaneamente le posizioni di Pittella
e De Filippo per un difetto di notifica
2
Martedì 13 maggio 2014
la quale il presidente Pittella (a sua
volta imputato) avrebbe dovuto astenersi in fase di voto. Eppure nessun passo in avanti è stato fatto in
questo senso. E anche ieri non è arrivata nessuna novità. E rischia di
prendere sempre più corpo una situazione paradossale, con la Regione Basilicata parte civile solo nei confronti di alcuni imputati.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
SCANDALO RIMBORSOPOLI
Tra gli imputati i presidenti Pittella e De Filippo e gli ex assessori Braia, Benedetto, Falotico, Mazzocco, Viti e Mastrosimone
Rimborsopoli, tutti a processo
Rinviati a giudizio 30 tra attuali ed ex consiglieri regionali. Non luogo a procedere solo per Santochirico
di FABRIZIO DI VITO
nel dettaglio da guardia
di finanza, carabinieri e
polizia era comparso
qualsiasi tipo di spesa,
PISTICCI - Con l’accusa di
rapina impropria fatta lo
scorso 30 aprile, a Pisticci, in casa di un’anziana di
87 anni a cui rubò circa tremila euro, un uomo di Secondigliano, in provincia
di Napoli, Raffaele De
Falco, di 45 anni, con precedenti penali, è stato arrestato dai Carabinieri.
L’uomo era entrato nella
casa dell’anziana, che vive insieme a un fratello di
74 anni, fingendosi di essere un venditore di articoli religiosi. Al termine
della «trattativa», De Falco era riuscito a convincere la donna ad acquistare
un quadro raffigurante la
Madonna di Fatima al
cene mai consumate o
dall’importo alterato,
pernottamenti in albergo con “persone non au-
POTENZA- L’impianto
accusatorio regge e supera quasi indenne lo “scoglio” dell’udienza preliminare. A poco più di un anno dal terremoto politicogiudiziario che travolse
la politica lucana, lo scandalo “Rimborsopoli” torna in primo piano. E lo fa
in piena campagna elettorale, a meno di due settimane dalle elezioni amministrative ed europee
del 25 maggio. Ieri pomeriggio, dopo una camera
di consiglio
I carabinieri hanno fermato il 45enne Raffaele De Falco
Rubò tremila euro ad un’anziana
di Pisticci, arrestato a Secondigliano
prezzo di 90 euro. Quando, però, l’anziana è andata in camera da letto per
prendere i soldi, l’uomo le
ha rubato un portafogli
con tremila euro: fuggendo ha poi spintonato e
fatto cadere il fratello della donna che aveva cercato di bloccarlo. Durante
una conferenza stampa, il
nuovo capitano della Compagnia di Pisticci, capitano Gianluca Sirsi, e il co-
torizzate”, viaggi all’estero, orsetti di peluche e generi alimentari. Le contestazioni complessive
ammontano ad alcune
centinaia di migliaia di
euro e per ognuno degli
attuali ed ex membri
del parlamentino lucano
coinvolti nell’inchiesta,
gli inquirenti avevano
compilato un’apposita
scheda che conteneva
tutte le spese, non riconducibili all’attività istituzionali, ma messe lo
stesso a rimborso. Fino
a questo momento l’unica sentenza è quella
emessa nei confronti
dell’ex assessore Attilio
Martorano (l’unico a ricorrere al rito abbreviato), condannato ad un anno e sei mesi (con pena
sospesa). Per alcuni imputati le contestazioni si
fermano a poche centinaia di euro, mentre per altri si parla di spese molto più sostanziose, fino
ad un massimo di 25mila euro. Il 6 febbraio saranno ascoltati i primi
quattro testimoni.
mandante provinciale di
Matera, tenente colonnello Roberto Fabiani, hanno
spiegato che, per identificare l’uomo, si sono rivelate determinanti le descrizioni fornite dall’anziana
e da alcuni vicini di casa
che sono riusciti a fornire anche dettagli sull’automobile utilizzata da De
Falco. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Matera
Angela Rosa Nettis su richiesta del pm Anna Franca Ventricelli - è stato eseguito a Secondigliano dai
Carabinieri della Compagnia di Pisticci in collaborazione con i militari della Compagnia Stella.
relative ai
POTENZA - Sono 23 gli
indagati nell’ambito del
rendiconti vanno
terzo filone d’inchiesta
da poche centinaia
sulla “Rimborsopoli” lucana, quello dedicato ai
ad alcune migliaia
rendiconti del 2009. E,
di euro
ancora una volta, tra gli
scontrini messi a rimborso da attuali ed ex consiglieri regionali, compare qualsiasi tipo di spesa: generi alimentari,
creme, divani, pranzi, cene e pernottamenti in albergo con “persone non
autorizzate”. Contestazioni che, a seconda delle posizioni dei singoli indagati, vanno da poche
centinaia ad alcune migliaia di euro. Gli unici
consiglieri regionali at- Nelle foto una seduta del consiglio regionale della Basilicata e il tribunale di Potenza
tualmente in carica ai
quali è stato notificato po aver “spulciato” tra le
l’avviso di conclusione richieste di rimborso del
GLI ATTUALI ED EX CONSIGLIERI INDAGATI
delle indagini prelimina- biennio 2010-2011, gli inri firmato dal pubbliPROSPERO DE FRANCHI
GIOVANNI CARELLI
legislatura. Nei mesi scorsi si era
già mossa la Corte dei Conti
indagati
Rimborsopoli, atto terzo. Nuovi
tate nel 2009
per le spese ”pazze” rendicon
Nel mirino della Procura anche
alcuni consiglieri regionali dell’attuale
regionale della
La sede del consiglio
indagano sulle
Basilicata. Gli inquirenti
nel 2009
spese sostenute dai consiglieri
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Rimborsoin
poli, atto terzo. Sono
arrivo ulteriori sviluppi dell’inchiesta relatidi
va alle spese pazze
consiglieri ed assessori regionali delle ultime
legislature. La Procura
di Potenza sta per chiudere le indagini relative ai rimborsi rendicontati dai membri del parnel
lamentino lucano
2009. E tra gli indagaalti ci sarebbero anche
cuni consiglieri regionali ancora in carica.
di
Nello scorso mese
di
maggio, la Guardia
Finanza aveva acquisidocumentato tutta la
zione relativa alle spese del 2009. Dopo aver
“spulciato” le richieste
di rimborso del bienn
2010-2011, tra le q
co ministero Francesco
Basentini, sono Francesco Mollica e Michele Napoli. Tra gli indagati, poi,
figurano i nomi di altri
19 consiglieri dell’ottava
legislatura: Prospero De
Franchi, Gaetano Fierro,
Paolo Donato Salvatore,
Vincenzo Santochirico,
Rosa Mastrosimone, Luigi Scaglione, Franco
Mattia, Giovanni Carelli, Antonio Di Sanza,
Antonio Flovilla, Innocenzo Loguercio, Agatino Mancusi, Gennaro
Straziuso, Rocco Vita,
Vincenzo Viti, Adeltina
Salierno, Giacomo Nardiello, Antonio Potenza,
Antonio Autilio. Completano il quadro degli indagati due ristoratori
di Potenza, la cui posizione riguarda l’emissione
di fatture nei confronti di
alcuni consiglieri coinvolti nell’inchiesta. Le
nuove contestazioni arrivano al termini degli
approfondimenti effettuati sulla documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza nello scorso mese di maggio. Do-
ra accusati di aver causato un danno erariale
di circa 300mila euro
per le spese rendicontate tra l’inizio del 2009
e la metà
del 2010. I
reati contestati in
questo terzo filone
d’inchiesta
primi
(i
ridue
guardano
il biennio
2010-2011
e le spese
sostenu
dai g
quirenti avevano deciso
di andare a ritroso nel
tempo per capire se il
“malcostume” di rendicontare spese non riconducibili all’attività
istituzionale fosse diffuPOTENZA - La prima
ad andare a ritroso nel
tempo in relazione all’inchiesta sui rimborsi erogati ai consiglieri regionali e all’abitudine di rendicontare
spese non riconducibili all’attività istituzionale, era stata la Procura regionale della Corte dei Conti, che nei mesi scorsi ha citato a giudizio 28 consiglieri regionali
dell’ottava
legislatura, accusati di aver
causato un
danno erariale di circa 300mila
euro per le spese rendicontate tra l’inizio del
2009 e la metà del
2010. Magistratura ordinaria e contabile con-
GAETANO FIERRO
ANTONIO DI SANZA
DONATO PAOLO SALVATORE
ANTONIO FLOVILLA
VINCENZO SANTOCHIRICO
INNOCENZO LOGUERCIO
FRANCESCO MOLLICA
GENNARO STRAZIUSO
MICHELE NAPOLI
ROCCO VITA
ROSA MASTROSIMONE
VINCENZO VITI
LUIGI SCAGLIONE
ADELTINA SALIERNO
FRANCO MATTIA
GIACOMO NARDIELLO
ANTONIO AUTILIO
ANTONIO POTENZA
AGATINO MANCUSI
Il procuratore
Michele
Oricchio era
stato il primo ad
andare a ritroso
nel tempo
Nella foto la Corte dei
Conti. I giudici contabili
indagano sui rimborsi
so già negli anni precedenti rispetto a quelli “attenzionati” dall’ottobre
del 2012, data del primo
blitz in consiglio regionale. E, a giudicare dai
risultati, la conferma è
arrivata. Un’operazione
già effettuata dalla Procura Regionale della
Corte dei
Conti che
nella scorsa
primavera
aveva citato
a giudizio
28 consiglieri regionali dell’ottava legislatura accusati di
aver causato un danno erariale di circa
300mila euro per le spese rendicontate tra l’inizio del 2009 e la metà del
2010. I reati contestati in
questo terzo filone d’inchiesta (i primi due riguardano il biennio
2010-2011 e le spese sostenute dai gruppi consiliari) sono sempre gli
stessi: peculato e false attestazioni per aver distratto fondi pubblici
per scopi personali. Il filone principale, lo ricordiamo, ha portato a giudizio una trentina tra attuali ed ex consiglieri regionali, mentre l’inchiesta sui rendiconti dei
gruppi è ancora ferma all’udienza preliminare.
alle contestazioni mosse dai giudici contabili ed anche gli importi
contestati ai singoli
indagati si sono in parte ridimensionati. Nei
mesi scorsi, infatti, soltanto alcuni degli indagati avevano ricevuto
l’avviso di proroga delle indagini preliminari. I 23 indagati avranno ora venti giorni di
tempo per presentare
delle memorie difensive o
chiedere al
pubblico
ministero
titolare
dell’inchiesta di essere ascoltati per provare a chiarire la loro posizione ed evitare la richiesta di rinvio a giudizio.
La magistratura contabile ha citato a giudizio 28 consiglieri dell’ottava legislatura
Nello scorso mese di maggio la Corte dei Conti
aveva ipotizzato un danno erariale di 300mila euro
tinuano a muoversi in
parallelo con inchieste
autonome che però finiscono inevitabilmente per incrociarsi. Se il
processo penale relativo al filone principale
è iniziato e riprenderà
il prossimo 6 febbraio,
si attende ancora l’av-
vio di quello contabile.
Gli accertamenti della
magistratura ordinaria
hanno portato ad alcune differenze rispetto
Lo scorso 31 ottobre la prima udienza. E intanto spuntano nuove accuse anche per i rendiconti del 2009
Rimborsopoli, via al processo sulle spese
”pazze” di assessori e consiglieri regionali
DICEMBRE
Il viceministro e il senatore
nelle mani della giustizia
POTENZA - E’ stato un
mese di dicembre caratterizzato da sentenze
importanti, anche per
i risvolti politici. Ad attenderle il senatore
Salvatore Margiotta e
il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, entrambi del Partito Democratico. Il verdetto,
però, non è stato lo
stesso. Per il parlamentare lucano è infatti arrivata la condanna in
appello ad un anno e
sei mesi (con pena sospesa) nell’ambito dell’inchiesta ”Totalgate”
con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta
in relazione all’appalto per la realizzazione
del centro oli di Corleto Perticara. Una sentenza ”inaspettata”, dal
momento che in primo
grado il senatore era
stato assolto. E, invece, per i giudici della
corte d’appello di Potenza, Margiotta avrebbe intascato dall’imprenditore Francesco
Ferrara la promessa di
una tangente di 200mila euro in cambio di
una corsia preferenziale per l’appalto in questione. Ora il senatore
del Pd punta sul ricorso in Cassazione. E’ andata decisamente meglio al viceministro
Bubbico per la vicenda
riguardante l’affidamento di una consulenza esterna all’avvocato
Paolo Albano (con un
compenso di quasi
24mila euro) per la predisposizone di un progetto di riorganizzazione degli uffici del consiglio regionale. Bubbico, all’epoca dei fatti presidente del parlamentino lucano, aveva
deciso nei mesi scorsi
di rinunciare alla prescrizione e al termine
del processo di primo
grado nei suoi confronti è stato assolto dall’accusa di abuso d’ufficio
insieme agli altri componenti dell’ufficio di
presidenza, Rosa Mastrosimone, Giacomo
Nardiello ed Egidio
Digilio. Per i quattro
imputati l’accusa aveva chiesto la condanna
ad un anno e due mesi.
POTENZA - Il 2014 sarà ricordato anche come
l’anno che ha portato in
tribunale decine di attuali ed ex consiglieri e
assessori regionali coinvolti nello scandalo
”Rimborsopoli” caratterizzato ormai da diversi filoni d’inchiesta.
Quello principale ha
portato al rinvio a giudizio una trentina di imputati e il processo di
primo grado nei loro
confronti, iniziato lo
scorso 31 ottobre, riprenderà a febbraio con
un calendario di udienze fittissimo fino alla
prossima estate. Peculato e false attestazioni i
reati contestati per aver
distratto fondi pubblici
per spese fittizie o non
riconducibili all’attività
istituzionale. Tra gli
scontrini analizzati dagli inquirenti, infatti,
era comparso qualsiasi
tipo di spesa tra orsetti
di peluche, generi alimentari, pranzi, cene e
pernottamenti con ”persone non autorizzate”.
Tra gli imputati ci sono
anche l’attuale e l’ex
governatore, Marcello
Pittella e Vito De Filippo, mentre la Regione
Basilicata ancora non ha
risolto il ”pasticcio” relativo alla costituzione di
parte civile. Il secondo
filone, invece, quello riguardante le spese rendicontate dai vari grup-
pi consiliari nella scorsa legislatura, è ancora
in fase di udienza preliminare. Gli ultimi sviluppi sono arrivati alla
fine di novembre con la
chiusura delle indagini
in relazione al terzo filone d’inchiesta sulla
”Rimborsopoli” lucana,
quello dedicato ai rendiconti del 2009. E, ancora una volta, tra gli scontrini messi a rimborso
da attuali ed ex consiglieri regionali, compare qualsiasi tipo di
spesa: generi alimentari, creme, divani, pranzi, cene e pernottamenti in albergo con “persone non autorizzate”.
Contestazioni che, a seconda delle posizioni
dei 23 indagati, vanno
da poche centinaia ad alcune migliaia di euro. Le
nuove contestazioni arrivano al termini degli
approfondimenti effettuati sulla documentazione acquisita dalla
Guardia di Finanza nello scorso mese di maggio.Dopo aver “spulciato” tra le richieste di rimborso del biennio 20102011, gli inquirenti avevano deciso di andare a
ritroso nel tempo per capire se il “malcostume”
di rendicontare spese
non riconducibili all’attività istituzionale fosse
diffuso già negli anni
precedenti rispetto a
quelli “attenzionati” dal-
l’ottobre del 2012, data
del primo blitz in consiglio regionale. E, a giudicare dai risultati, la
conferma è arrivata.
Un’operazione già effettuata dalla Procura
Regionale della Corte dei
Conti che nella scorsa
primavera aveva citato
a giudizio 28 consiglieri regionali dell’ottava legislatura accusati di
aver causato un danno
erariale di circa 300mila euro per le spese ren-
dicontate tra l’inizio del
2009 e la metà del 2010.
I reati contestati in questo terzo filone d’inchiesta sono sempre gli
stessi: peculato e false attestazioni per aver distratto fondi pubblici
per scopi personali. Resta da capire se le contestazioni relative al
2009 andranno a confluire nel processo principale o se faranno parte di un distinto procedimento.
MARTEDÌ 16 DICEMBRE 2014
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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I dati del terzo trimestre del 2014 non lasciano dubbi: Pil a -1,9%. E nel 2015 non migliorerà
L’economia della Basilicata resta in recessione
ALLE PAGINE 6 E 7
771721 248002
Presentata
a Potenza
la seconda
edizione
della gara
gastronomica. A
PAG. 16
Lamorte:
“Un’economia
al collasso che
fa segnare una
disoccupazione
record”
POTENZA- Le proiezioni
macroeconomiche di ottobre di Unioncamere-Prometeia prospettano, per il
2014, una contrazione
del Pil lucano dell’1,9%, in
netto peggioramento.
41216 >
9
A Potenza 2^ edizione di “Impasta”
Il viceministro all’Interno aveva rinunciato alla prescrizione. Sentenza toccasana per la politica lucana
Il fatto non sussiste, Bubbico assolto
Cadono le accuse per la consulenza “inutile” conferita nel 2005. Ieri la pronuncia del Tribunale di Potenza
Scampato pericolo Dopo la riforma 518 esuberi nelle Province
Ora c’è attesa
lucane, sfida “impossibile” ricollocarli tutti
per Rimborsopoli
Il paragone
U
con Roma (837
Il viceministro
all’Interno
Filippo
Bubbico. A
PAGINA 3
na sentenza che
potrebbe passare
anche inosservata.
Cosa di poco conto.
Un incarico dirigenziale (...).
Il palazzo
della
Provincia
di Matera
A PAGINA 3
A PAG. 9
A Potenza il corteo “per le vittime della malasanità”. Appello ai giudici: basta archiviazioni
eccedenze) dà
l’idea di quanto
sia complicata
la situazione
Modifiche all’articolo 38, il costituzionalista
Tante storie che chiedono giustizia Di Salvatore: per le Regioni vittoria apparente
Il corteo
“per le
vittime della
malasanità”
lungo le vie
di Potenza A
PAG. 2
Tecnoparco
Poste a rilento
Il comitato
incontra
il Prefetto:
“Pretendiamo
sicurezza”
A Bella
computer e
telefoni in tilt,
a Rionero code
e spazi stretti
A PAGINA 2
Serie D. La Cava è del Potenza
Entro stasera almeno due colpi
Calcio giovanile,
fatti e protagonisti
del torneo Allievi
Mario La Cava
NELLO SPORT
DA PAG. 36 A PAG. 38
A PAGINA 5
A PAG. 19 E 20
_Speciale 2014_
XI
Mercoledì 31 dicembre 2014
APPALTI E MAZZETTE
Da febbraio a luglio tre distinti filoni d’inchiesta su decine di gare truccate tra Potenza e provincia
Appalti, sesso e mazzette
L’inchiesta “Vento del Sud” fa scattare anche in Basilicata l’allarme corruzione
POTENZA - Il 2014, in
tutta Italia è stato l’anno della lotta alla corruzione, a cominciare dalla maxi-inchiesta sulla
”Mafia Capitale”. Ma
anche in Basilicata sono emerse diverse presunte irregolarità in
relazione all’affidamento di appalti tra Potenza e provincia. Accuse
ipotizzate dalla Procura
di Potenza attraverso i
tre filoni dell’inchiesta
ribattezzata ”Vento del
Sud”. Quello principale
ad ottobre è approdato
già davanti al collegio
del tribunale di Potenza per il processo di primo grado. Venti gli imputati, tra i quali figurano anche Rocco Fiore,
Giuseppe Brindisi e Bartolo Santoro che a febbraio erano finiti ai domiciliari. Il primo, capo
dell’ufficio tecnico del
comune di Avigliano
ed ex consigliere comunale renziano di Poten-
za, è accusato di corruzione e turbativa d’asta
per aver agevolato l’imprenditore Bartolo Santoro nell’aggiudicazione
di alcuni appalti per centinaia di migliaia di euro in cambio di favori
personali e del sostegno
elettorale in occasione
delle primarie del Partito Democratico del
2012 per la scelta del
candidato
premier,
quando Fiore sosteneva
l’allora sindaco di Firenze e attuale leader del
Governo, Matteo Renzi.
Per Giuseppe Brindisi,
invece, dirigente del comune di Potenza ed ex
segretario regionale dei
Verdi, le contestazioni
riguardano alcuni appalti cittadini, come
quello per la riqualificazione del rione Murate.
A processo ci sono anche l’ex assessore del comune di Avigliano, Emi-
lio Colangelo, l’imprenditore Donato Colangelo, l’assessore del comune di Pietragalla, Canio
Romaniello e il capo dell’ufficio tecnico del comune di Brienza, Giuseppe Michele Palladino.
Il secondo filone d’inchiesta, invece, riguarda l’ex colonnello della
Guardia di Finanza,
Mario Zarrillo accusato
di aver concesso ”favori” di natura illecita ad
amici ed imprenditori.
Il finanziere sarà però
giudicato dal tribunale
di Roma per competenza territoriale (tra le accuse c’è infatti l’accesso
abusivo alla banca dati
per esigenze personali).
Nel terzo filone d’inchiesta, invece, sono spuntati anche alcuni favori di natura sessuale e
nello scorso mese di luglio erano fintii ai domiciliari un funzionario
della Regione Basilicata e tre imprenditori.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Il 37enne di Policoro fu ritrovato carbonizzato nel bagagliaio di una Lancia Dedra
POLICORO - Sono passati dieci lunghissimi
anni, ma sulla morte di
Mario Milione, il giovane di Policoro trovato
nel bagagliaio di una
Lancia Dedra bruciata
tra il 16 ed il 19 ottobre
del 2004 nelle campagne di Ginosa, in provincia di Taranto, ancora non si conosce la verità. E a due lustri di distanza l’associazione Libera, per voce del vicepresidente nazionale,
Don Marcello Cozzi, torna a chiedere giustizia
per la famiglia del giovane di Policoro: ”Non
è un paese civile quello
nel quale un papà va a
piangere sulla tomba
del figlio sulla cui lapide è incisa solo la data
di nascita, ma non quella di morte. Quella data che non c’è è il simbolo dell’ennesima verità mai raggiunta e dell’ennesimo percorso di
giustizia mai giunto a
compimento. I mafiosi
che hanno ucciso Mario
pagheranno mai? E chi
di dovere riuscirà mai a
dare una risposta alla
famiglia di Mario Milione? Non è solo una questione giudiziaria ma a
questo punto è un questione di civiltà”. Domande importanti quelle poste da Don Marcello. Domande che attendono una risposta da
dieci anni. Il corpo di
Mario Milione fu ritrovato completamente distrutto dalle fiamme. Solo la prova del Dna riuscì a dare una identità
ai resti. Dal giorno del
ritrovamento ad oggi,
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9
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Spartivano lavori e decidevano le imprese che dovevano vincere: politici, funzionari e imprenditori nella rete
La combriccola delle mazzette
Ai domiciliari il dirigente
dell’Ufficio tecnico di Avigliano
e consigliere Pd a Potenza Fiore,
il tecnico del Comune, Brindisi
e l’imprenditore Santoro
Dalla Leopolda alle serate ai
night come ricompense
“...Rocco con tutte le mazzette
che prende..si può fare una
pila di rolex..e gratis”
Tutto è nato dagli spari e
dall’agguato del 2012 a
Potenza. Indagati un assessore
di Avigliano, il sindaco di
Brienza e quello di Pietragalla
L’altolà al renziano
che voleva fare il
sindaco e il dirigente
dei Verdi sospeso e
“scaricato”
dall’Amministrazione
La conferenza stampa con il Procuratore Triassi, il questore
Panico e il capo della Mobile Pagano. DA PAG. 2 A 5
Insorgono le donne del Pd (contro i loro consiglieri), Sel e Cgil Sant’Angelo L. F., su facebook si tiene in contatto con amici e parenti
250 euro per le donne che non abortiscono Un lucano nella Kiev insanguinata
Bufera nei partiti dopo la proposta di Pace Vincenzo Barba: ho paura, vado a lavorare con la scorta
Il consigliere Pace
A PAGINA 9
Con Passera in politica “scende”
anche il padre dei Pinguini lucani
Valbasento “avvelenata”: agricoltori
e imprenditori sul piede di guerra, oggi
prima mossa del comitato Aria pulita
Il leader dei
Pinguini
Lucani,Pietro
De Sarlo,che
segue
Corrado
Passera.A
PAGINA 11
Questa
mattina a
Pisticci
conferenza
stampa del
comitato
Aria Pulita.
A PAG. 22
Vincenzo Barba di
Sant’Angelo. A PAG. 13
L’artista lucana canta Battiato nella serata dedicata agli autori italiani
Risuona il Cuccurucucu di Arisa
C5/A2. Gare da non
fallire per Futsal
Potenza ed Eraclea
VIETRI DI POTENZA - E’ stato ritrovato in Calabria, alle
3.30 del mattino nei
pressi di Soverato
(Cz) il giovane di Vietri di cui non si avevano più notizie da
due giorni. Dopo aver
terminato il turno
L’esibizione di ieri a Sanremo. A PAGINA 28
A PAGINA 27
NELLO SPORT
NELLO SPORT
ti nella solitudine con la
quale hanno vissuto
questa storia dal momento in cui ritrovarono il corpo carbonizzato, il 19 ottobre, fino ad
oggi che ancora nessuno ha saputo dire loro
quando effettivamente
è morto Mario.
”Vento del sud”, via al processo
Presunti appalti truccati tra Potenza e provincia, ieri la prima udienza per i venti imputati
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Ha preso il
via ieri mattina davanti
al collegio del tribunale
di Potenza il processo a
carico delle venti persone coinvolte nel filone
principale dell’inchiesta
“Vento del Sud” sui presunti appalti truccati
tra Potenza e provincia.
E’ stata un’udienza dedicata alla costituzione
delle parti e alla richiesta di ammissione dei
mezzi di prova. Il tribunale ha disposto la perizia per la trascrizione delle intercettazioni. Gli
imputati erano stati rinviati a giudizio lo scorso
mese di maggio dal gup
Amerigo Palma che aveva accolto la richiesta del
pubblico ministero, Fran-
Corruzione e turbativa
d’asta i reati ipotizzati.
Diverse le gare finite nel
mirino degli inquirenti
cesco Basentini. Tra loro ci sono anche Rocco
Fiore, Giuseppe Brindisi e Bartolo Santoro, finiti agli arresti domiciliari lo scorso 21 febbraio nell’ambito dell’inchiesta condotta dagli uo-
mini della Squadra Mobile, ma tornati in libertà nelle settimane successive. Per Rocco Fiore, capo dell’ufficio tecnico
del comune di Avigliano
ed ex consigliere comunale renziano di Potenza,
l’accusa è di corruzione
e turbativa d’asta per
aver agevolato l’imprenditore Bartolo Santoro
nell’aggiudicazione di
alcuni appalti per centinaia di migliaia di euro
in cambio di favori per-
sonali e del sostegno
elettorale in occasione
delle primarie del Partito Democratico del 2012
per la scelta del candidato premier, quando Fiore sosteneva l’allora sindaco di Firenze e attua-
le leader del Governo,
Matteo Renzi. Per Giuseppe Brindisi, invece, dirigente del comune di Potenza ed ex segretario regionale dei Verdi, le contestazioni riguardano
alcuni appalti cittadini,
come quello per la riqualificazione del rione Murate. A processo ci sono
anche l’ex assessore del
comune di Avigliano,
Emilio Colangelo, l’imprenditore Donato Colangelo, l’assessore del comune di Pietragalla, Canio Romaniello e il capo
dell’ufficio tecnico del comune di Brienza, Giuseppe Michele Palladino. La
prossima udienza è stata fissata per il 19 dicembre, mentre per ascoltare i primi testimoni bisognerà attendere il 2015.
Sabato 15 marzo 2014
3
“Consulenze”, influenze illecite e aiuti in cambio di soldi e piaceri. Arrestato un ufficiale delle Fiamme Gialle
Il colonnello ”mille favori”
pollo. In cambio di 10 mila euro, infatti, il colonnello Zarrillo prometteva il suo impegno per
Sotto il
l’eventuale trasferimenPalazzo di
to nel capoluogo. I rapGiustizia di
porti con l’imprenditore
Potenza
Mecca, invece, riguardano la richiesta di quest’ultimo al finanziere di
controllare
numero
In manette il capo di ildi targa
di
stato maggiore Mario un’auto riZarrillo. Obbligo di sultata poi
essere della
firma per
polizia, all’interno
un’operatrice
della quale
dell’Asp di
alcuni
agenti staLagonegro e
svoll’imprenditore Mecca vano
gendo un
servizio di
osservazione proprio nei
confronti dell’imprenditore. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina
nel corso di una conferenza stampa dal procuratore Laura Triassi e dal
dirigente della Squadra
Mobile, Carlo Pagano.
“Non è un momento felice per le istituzioni – ha
commentato il procuratore Triassi – ma voglio
sottolineare la totale collaborazione offerta dalla Guardia di Finanza
nelle indagini”.
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Era abituato a definirle “consulenze” e le offriva anche attraverso “LinkedIn”, il
social network dedicato
allo sviluppo dei contatti professionali. I favori
offerti alla sua compagna, ad amici, imprenditori e conoscenti, però,
secondo la sezione “Reati contro la Pubblica
Amministrazione” della
Squadra Mobile di Potenza erano veri e propri “interventi illeciti” per commettere una serie di reati, dal millantato credito al falso ideologico, dal
peculato d’uso all’accesso abusivo a sistemi informatici. Accuse che
hanno portato il colonnello Mario Zarrillo, fino allo scorso mese di no- La conferenza stampa di
vembre Capo di Stato ieri in Procura a Potenza
Maggiore del comando
regionale della Guardia
di Finanza, agli arresti Secondo l’accusa
domiciliari. Il finanziere,
61 anni di Balvano, era il finanziere aveva
solito accedere alla ban- l’abitudine di
ca dati delle Fiamme
Gialle per esigenze per- utilizzare banche
sonali, millantava cono- dati e millantare
scenze per agevolare
quanti si rivolgevano a conoscenze per
lui in cambio di cospicue “dare una mano” a
somme di denaro ed alamici e compagna
tri favori di natura personale.
L’operazione rientra
POTENZA - I rapporti tra
nell’ambito della proseil colonnello Mario Zarrilcuzione dell’inchiesta
lo e l’imprenditore Vito
“Vento del Sud” sui preAntonio Zaccagnino, per
sunti appalti truccati
il quale il gip Larocca ha
tra Potenza e provincia.
respinto la richiesta di diAltre due misure cautevieto di dimora del pm Balari sono state emesse nei
sentini, riguardano l’inconfronti della sua comtervento del finanziere per Al telefono con la
pagna, Veronica Vasapermettere lo sblocco di
pollo, 35 anni, e dell’imun finanziamento di cir- compagna: “Gli
prenditore potentino,
ca 770mila euro, sospeso dico: Io sblocco la
Leonardo Mecca, 59 ana Zaccagnino alla luce delni, entrambi sottoposti
le inchieste giudiziarie pratica... quanto
all’obbligo di firma. La
che lo vedono coinvolto (a sei disposto a
prima, operatrice socio
cominciare da Iena 2 e dalsanitaria presso l’ospedale accuse, in un altro pro- sganciare?”
le di Lagonegro, avrebcesso, di usura ed estor- degli “affari più appetibibe ottenuto il trasferisione). Soldi fermi dal lon- li”, è stato lo stesso colonmento all’ospedale San
tano 2003 presso il Mini- nello in una intercettazioCarlo di Potenza proprio
stero dello Sviluppo Eco- ne ambientale captata algrazie all’intervento del
nomico. A svelare il mo- l’interno della sua auto,
colonnello. L’ipotesi di
do in cui arrivare a quel- mentre lo stesso si rivolmillantato credito, poi, rilo che il gip definisce uno geva alla compagna, Ve- Intercettazioni
guarda l’offerta fatta ad
altre colleghe della Vasa-
Vendeva la sua “assistenza” e pretendeva:
“Al Mise vogliono che ungiamo le ruote”
Tolve-Potenza per pochi: si gioca
al San Rocco con 200 spettatori
Per la
Basilicata
Nuoto è la
prova della
maturità: i
lucani sfidano
una delle big
del torneo,
l’Aqavion
le ci sono ancora tante,
troppe famiglie in attesa di una verità e di una
giustizia. Quando quel
15 ottobre del 2004 si
persero le tracce di Mario Milione il buio calò
soltanto tra i suoi familiari; quello stesso buio
che li ha accompagna-
Il collegio giudicante ha disposto la perizia per la trascrizione delle intercettazioni. Si riprende il 19 dicembre
Lo sblocco di un finanziamento per l’imprenditore Zaccagnino
Pallanuoto/B
Era a Soverato il
vietrese scomparso
mercoledì da Tito
però, nulla è stato scoperto su mandanti ed
assassini. Mario aveva
37 anni e due figli, allora minorenni. Forze
dell’ordine e magistratura non sono riusciti
neanche a dare la data
precisa della sua morte.
Sulla sua lapide c’è solo la data di nascita. Alla coscienza della Basilicata quella lapide senza una data di morte posta nel cimitero di Policoro. Uno dei tanti
schiaffi in faccia ad
una regione nella qua-
GLI AFFARI DEL FINANZIERE
SABATO 22 FEBBRAIO 2014
Anno IX - N. 52
Nella foto
Mario
Milione,
ucciso
nell’ottobre
del 2004 e
ritrovato
carbonizzato
nel bagagliaio
di una Lancia
Dedra nei
pressi di
Ginosa
A dieci anni dalla morte di Mario Milione
Libera torna a chiedere verità e giustizia
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
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11
Sabato 18 ottobre 2014
LA CRONACA GIUDIZIARIA
Direttore responsabile: Domenico Parrella
Editore: Agebas Srl - Socio Unico
Capitale sociale interamente versato € 500.000,00
La tifoseria del Tolve
NELLO SPORT
Redazione Potenza
Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114
E-mail: [email protected]. - [email protected]
ronica Vasapollo: “...gli dico:...Senti, io te la sblocco la pratica..là al Ministero vogliono che ungiamo le ruote, quanto sei disposto a sganciare?”. Faccio sbilanciare a lui. Può
essere che dice fino a cinquantamila euro. Va bene. Perchè lui sono..parecchi anni che non riesce ad
incassare questi soldi”. I
tre si recarono effettivamente a Roma, nell’estate del 2013 per incontrare il funzionario del Mi-
se, Gerardo Baione, al
quale Zarrillo sarebbe
“arrivato” tramite l’allora direttore generale del
Dipartimento Attività
Produttive della Regione
Basilicata. Due mesi dopo la pratica fu effettivamente sbloccata, ma solo
per le valutazioni positive da parte del Ministero
delle controdeduzioni presentate dallo studio legale al quale si era rivolto
Zaccagnino. L’intervento
di Zarrillo, quindi, non
avrebbe prodotto alcun risultato, ma nonostante
questo, come scrive il
gip, “l’ufficiale aveva ritenuto di ’vendere bene’ la
sua assistenza, concordando con lo Zaccagnino
un adeguato compenso”.
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XII
Mercoledì 31 dicembre 2014
_Speciale 2014_
IL LAVORO DELL’ARA
AL SERVIZIO DELLA ZOOTECNIA LUCANA
L’Associazione regionale degli Allevatori di Basilicata (ARA) è sin dagli anni ’50 impegnata quotidianamente al servizio del
sistema zootecnico lucano. Prima con le due articolazioni provinciali di Potenza e Matera ed ora in un’unica articolazione
regionale, ma pur sempre con una capillare presenza su tutto il territorio.
Anche nell’anno appena concluso l’impegno dell’ARA è stato teso ad assicurare un efficiente Servizio di Assistenza Tecnica
agli allevatori, secondo gli indirizzi e le linee programmatiche concordate con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali
della Regione Basilicata, per la tutela e valorizzazione delle produzioni zootecniche.
La crisi, purtroppo, si è fatta sentire anche in terra lucana e non ha certo risparmiato il settore zootecnico che come altri comparti ne ha risentito. Ciò nonostante ha resistito, proprio grazie alla costante azione di miglioramento del prodotto e alla sua
tipicizzazione.
Facciamo, quindi, gli auguri a tutti gli allevatori per un anno nuovo che sia migliore del 2014 e che
segni una inversione di tendenza.
E’ evidente che a tal fine sarà utile la intensificazione della valorizzazione di tutte quelle produzioni su cui già si è lavorato
molto in questi ultimi anni: latte fresco bovino, carne bovina (tra cui la Podolica), carne ovina (agnello lucano) e caprina, trasformati del latte bovino (fiordilatte, scamorza, burrate, caciocavalli, tra cui caciocavallo Podolico), formaggi di pecora e di
capra, insaccati di suino, produzioni cunicole.
Sono oramai una significativa realtà le filiere relative alla Podolica, all’Agnello delle Dolomiti e al Suino nero. Tre
prodotti che costituiscono oramai da tempo una eccellenza dell’agro alimentare lucano con una valenza che va ben oltre
l’aspetto produttivo ed economico, poiché rappresentano un riferimento per la nostra cultura e le nostre tradizioni.
La Carne Podolica, è etichettata con il marchio “5R” (sinonimo di qualità, di sicurezza e di trasparenza che ha garantito agli
allevatori un valore aggiunto) dal Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane (CCBI) secondo il Reg.
(CE) 1760/00. Essa proviene da bovini di età compresa tra 10 e 24 mesi, nati e allevati in Basilicata, di razza pura o incroci
ottenuti da vacche Podoliche e tori di altre razze da carne. Al 31/12/2013 hanno aderito al circuito CCBI: 205 allevamenti con un totale di oltre 11.500 capi, 105 macellerie,18 ristoranti, 10 mattatoi, 2 laboratori di
sezionamento. Attività che costituiscono una filiera regionale organizzata, controllata e appositamente regolata dal
Disciplinare di Etichettatura IT003ET approvato dal Ministero, con D.M. del 9 agosto 1999 n.22493.
Il marchio “Agnello delle Dolomiti Lucane”, per iniziativa del GAL Basento – Camastra, in collaborazione con il
Sistema Allevatori Lucano, è stato definito a tutela delle produzioni locali. E al fine di offrire garanzie sull’origine e tracciabilità delle produzioni esso aderisce al marchio nazionale “Italialleva”. Con il marchio, detenuto dalla Cooperativa
Edere Lucanum che riunisce 45 aziende zootecniche -sia della provincia di Potenza che di Materache allevano circa 8000 pecore, nel 2013 sono stati commercializzati circa 10.000 agnelli.
Il Suino Nero Lucano (una razza di grande interesse per la biodiversità) era quasi estinto e solo grazie al lavoro di questi anni è tornato ad essere una realtà. Ora, si è avuta una caratterizzazione del tipo autoctono locale,
pertanto, si potrà lavorare ad organizzare la produzione e la valorizzazione della carne e dei prodotti derivati. Dai 6 soggetti
individuati nel 2001 ed utilizzati per il progetto di recupero e diffusione, oggi ci sono circa 400 femmine destinate
alla riproduzione, distribuite in 15 allevamenti.
E’ opportuno anche sottolineare la produzione di latte bovino e derivati, oramai un settore di eccellenza. Latte fresco di alta qualità, prodotti a pasta filata e stagionati di elevate caratteristiche organolettiche e salubrità ottenuti grazie al continuo monitoraggio della materia prima effettuato dal nostro servizio tecnico e valorizzati dal già ricordato
marchio “Italialleva”. Marchio che garantisce alle produzioni regionali l'inserimento in un circuito nazionale di miglioramento genetico degli animali e qualitativo delle produzioni, caratterizzando ancora di più le produzioni sui mercati extraregionali
e svolgendo il ruolo di piattaforma che eleva il valore delle tipicità regionali.
A fronte di tutto ciò è doveroso evidenziare
lo sforzo che compie la Regione
Basilicata a sostegno degli allevamenti e dei
servizi ad essi erogati dall'ARA. Essa è partecipe
e sostenitrice convinta di scelte che vanno nella
direzione del mettersi in gioco, sfruttando le
potenzialità del settore attraverso l’innovazione
tecnologica, il miglioramento delle capacità
imprenditoriali, più qualificati servizi di assistenza
tecnica e consulenza alle aziende, aumentata
capacità di presenza sui mercati, tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Il comparto sta, infatti, attraversato un profondo
processo di innovazione, dimostrando buone
capacità di adeguamento all’attuale difficile contesto che esige scelte coraggiose, proiettate in una
dimensione sempre più competitiva.
IL PRESIDENTE ARA POTENZA
Palmino Ferramosca
_Speciale 2014_
XIII
Mercoledì 31 dicembre 2014
IL 2014 DELLE FIAMME GIALLE
La Compagnia di Lauria impegnata in numerose operazioni. Sull’A3 bloccati anche soldi falsi e sigarette
Droga, traffico di animali, frodi all’editoria e
fondi per le sagre: 2014 intenso per la GdF
di GIACOMO BLOISI
LAURIA - Un anno intenso per la Compagnia
della Guardia di Finanza di Lauria, protagonista di numerose operazioni sul territorio dell’area Sud lucano e non
solo. Un 2014 che ha visto gli uomini del Capitano Marco Cappetta,
impegnati su ogni fronte sia amministrativo
che penale, a partire
dai sequestri di droga,
sigarette di contrabbando e banconote false sulle arterie principali della nostra regione, mercati illegali che, come già
ravvisato nei mesi precedenti, stanno tornando in auge a causa della forte crisi. Sotto il profilo amministrativo, sono degne di nota le operazioni contro le frodi
sull’editoria, visto il celebre caso dell’inchiesta su ” L’Eco di Basilicata”, oppure l’opera-
12
Traffici illeciti di animali sull’A3
Un carico di chihuahua mal tenuti, provenienti dall’Ungheria, intercettati dalla GdF di Lauria
di GIACOMO BLOSI
Il tratto lucano della A3 Salerno Reggio Calabria crocevia di traffici illeciti di animali. Dopo falsari, corrieri della droga e contrabbandieri, la Compagnia della
Guardia di Finanza di Lauria ha messo a segno l’ennesimo colpo alla lotta a
traffici illeciti di ogni genere. Risulta infatti da notizie apprese sul territorio,
che nella serata di mercoledì, durante un ordinario
controllo sul tratto lucano
della A3, i finanzieri di Lauria abbiano scoperto a bordo di un’autovettura cinque
zione anti peculato sull’ex presidente di una
cooperativa sociale di
Gallicchio. Numerosi gli
interventi per combattere la concorrenza sleale
o il mercato nero, i quali hanno portato alla luce numerose attività
senza le necessarie autorizzazioni, come estetiste, parrucchiere, fotografi e panificatori abusivi. In ultimo anche la
di GIACOMO BLOISI
scoperta di un traffico di
animali da compagnia
sul nostro tratto regionale della A3, con il lieto fine che i cinque cuccioli salvati, hanno finalmente trovato dimora.
Da ricordare inoltre,
che sono ancora in corso le indagini inerenti a
feste e sagre estive. Un
anno soddisfacente dunque per le Fiamme Gialle Lauriote, che però fa
Giovedì 27 novembre 2014
23
d’Amministrazione, delegato ad operare sui conti
correnti intestati alla cooperativa in questione, si è
appropriato dal 2011 al
2013, della suddetta cifra
sottratta alle finalità proprie della società. Sono stati effettuati ben 90 bonifici dal conto corrente della
cooperativa, a favore del
conto corrente personale
del predetto incaricato di
pubblico servizio ( circa
1.435 euro in media ogni
bonifico), in assenza di riscontri contabili che giu-
stificassero tali movimentazioni e ricorrendo a causali vaghe, quali “integrazione fondo cassa” e “ rimborso presidente”. Il predetto è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Lagonegro per
il reato di peculato ( art.314
c.p.). La Cooperativa, già
iscritta all’albo regionale
delle cooperative sociali della Regione Basilicata alla
sottosezione A ( gestione di
servizi socio-sanitari ed
educativi), si occupa, senza fini lucrativi, dell’ospitalità a minori che vivono
in situazioni di disagio familiare e sociale, operando
sempre su indicazione di
Enti Pubblici. Operazione
importante dunque, al fine di creare una tutela e un
controllo necessario sulla
spesa pubblica, rafforzando e dando valore a tutte
quelle cooperative che,
agendo nella legalità, garantiscono un servizio importante alla società e a chi
è meno fortunato.
Anche a Castelsaraceno oggi
consiglio contro lo Sblocca Italia
CASTELSARACENO Convocato per stasera
alle 19 in prima convocazione il consiglio comunale di Castelsaraceno e in seconda convocazione per domani
sera alle 20. Tra i nove punti all’ordine del
giorno la lettura e approvazione dei verbali
della seduta precedente, la relazione sul controllo successivo primo
semestre 2014 con
provvedimenti e adempimenti connessi. Si
parlerà poi dell’avio superificie pista Mattei,
del regolamento di contabilità con l’ esame ed
approvazione delle variazioni. Adempimenti connessi. Al quinto
punto la ratifica della
deliberazione di giunta comunale n. 80 del
20.10.2014. A seguire
il regolamento per
l’erogazione dei buoni
lavoro relativo a prestazioni lavorative di tipo
occasionale e la variazione di assestamento
generale del bilancio di
previsione e.f. 2014 e
relativi allegati. Infine
si passerà al riconoscimento dei debiti fuori
bilancio con gli adempimenti connessi e soprattutto all’opposizione alle disposizioni
contenute nel D.L. n.
133 del 12 settembre
2014 e alla richiesta di
impugnazione davanti alla corte costituzionale da parte della regione Basilicata.
Via alla raccolta firme per un esposto. Per il fiume Noce già 28 richieste
NEMOLI – Iniziativa di Libera contro la richiesta
d’autorizzazione per la
concessione di acqua pubblica superficiale ad uso
idroelettrico dal Torrente
Torbido alla località Isola
del Bosco a Nemoli, e per
il blocco delle richieste lungo tutto l’alveo del fiume
Noce. Il presidio di Libera, dopo alcune lettere inviate alle autorità locali e
regionali, ha deciso di rivolgersi alla Commissione Europea. Gerardo Melchonda, referente di Libera del Lagonegrese, ha avviato una raccolta firma
fra i cittadini di Nemoli per
un esposto alla luce della
Direttiva Quadro sulle
Acque della Comunità
Europea recepita con il decreto legislativo 152/2006
che – sottolinea Melchionda - «ha determinato una
radicale trasformazione
nelle modalità di controllo e classificazione dei corpi idrici». La sua applicazione, ha evidenziato Melchionda, si esplica attraverso l’analisi e la definizione di quattro aspetti
principali. Il primo, “Tipologia”, riguarda l’individuazione dei tratti distinti e significativi di corpi
idrici, sulla base delle caratteristiche idro-morfologiche e fisico-chimiche.
Il secondo, “Condizioni di
riferimento”, prevede per
ciascuna tipologia, di stabilire un insieme di condizioni di riferimento che
gione Basilicata ad applicare il principio di precauzione-prevenzione sancito dalle Direttive Europee,
adottando “Misure di salvaguardia” nelle more
della caratterizzazione
chiede agli organi compe- dello stato di qualità dei
tenti regionali, nazionali fiumi lucani, in particolae alla Commissione Euro- re del fiume Noce, quinpea, di sospendere l’auto- di il blocco di qualsiasi
rizzazione
istanza di
sul Torbido
Sei le richieste autorizzaa fronte delzione e conistruite dalla
l’implemencessione
tazione delRegione e due (anche in fala rete e delse di istrutautorizzate
le attività di
toria) di precontrollo e
lievi idrici
monitoraggio da parte dall’alveo del fiume. In Redella Regione e dell’appro- gione, ci sono attualmenvazione del piano di tute- te 28 richieste per il Nola delle acque. Inoltre, ce: sei istruite e due autochiede di impegnare la Re- rizzate.
Nemoli, no all’acqua per l’idroelettrico
Libera contro la concessione del torrente Torbido ad Isola del Bosco
riflettano, quanto più possibile, condizioni naturali indisturbate, riferite a
degli Elementi di Qualità
Biologica (EQB). Il terzo,
“Reti di monitoraggio”, finalizzato a classificare i
corpi idrici in una delle
cinque classi di stato ecologico: “elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scadente”, “pessimo”. L’ultimo
aspetto, “Sistema di classificazione”, prevede il
confronto dei dati con le
condizioni di riferimento.
Con la petizione, Libera
Sulle Sp potentine catene
o gomme termiche da lunedì
POTENZA - L’Ufficio
Viabilità e Trasporti
della Provincia di Potenza comunica che da
lunedì primo dicembre
fino al al 31 marzo
2015 sarà in vigore
l’obbligo per i conducenti di veicoli a motore, che transitano su
tutta la rete viaria di
competenza provinciale di montare pneumatici da neve, ovvero
di dotarsi di catene a
bordo o di altri mezzi
antisdrucciolevoli
Tempestivo l’intervento delle Fiamme Gialle che hanno provveduto subito ad accudire i cagnolini, evitando loro il peggio e affidan-
doli prontamente alla cura
di un veterinario. I cuccioli ora sono stati affidati a
un centro specializzato di
Lauria, in attesa di adozio-
gio e non certo malafede
o brogli. Raggiante il sindaco Mariani, che commenta così l’esito della sentenza: “se devo essere sincero non sono mai stato
preoccupato dal verdetto
del Tar perché sappiamo
che le elezioni si sono svolte in maniera regolare anche se vi è stata troppa negligenza dei Presidenti
di cui però non possiamo
essere ritenuti responsa-
bili. In oltre 50 anni di politica – chiosa Mariani – ed
in tempi di grandi scandali, non sono mai stato censurato dalla magistratura
per questioni amministrative perché ho operato
sempre nel rispetto della
legalità. I cittadini di Muro sappiano di avere un
sindaco che continuerà a
lavorare con tutte le proprie forze per il bene della città”.
Muro L., il Tar dichiara infondato il ricorso per presunte irregolarità
Si appropria di 130mila euro: denunciato
l’ex presidente di una cooperativa sociale
di FRANCESCO ZACCARA
ne. Il traffico illegale di animali da compagnia proveniente dai Paesi dell’Est,
frutta solo in Italia circa 300
milioni di euro, e verso il
quale è forte l’attività di contrasto da parte delle forze
di polizia di tutto il mondo.
Nel nostro Paese questa attività criminale interessa soprattutto mafia e camorra,
con ricavi di notevole importanza economica, che
spesso, vengono usati per
altri traffici illeciti. Ottimo
e pronto l’intervento della
Compagnia di Lauria, che,
sulla scia di servizi e indagini più volte denunciati in
programmi come “Le Iene”
e “ Striscia la Notizia”, sono riusciti ad evitare l’ennesimo eccidio a queste povere creature. Un’ operazione di importanza nazionale dunque, che fa si come
le Fiamme Gialle lauriote
si confermino sempre più
operative e pronte contro
qualsiasi attività illecita,
non solo fiscale e a tutela
di tutto il territorio regionale e non solo.
I cagnolini viaggiavano in
condizioni non idonee e
sprovvisti di microchip
La ricorrente, Rosa Nardiello, dovrà pagare al Comune 3mila euro di spese
capire come ormai l’area
Sud della Basilicata non
sia più quella ”isola felice e tranquilla” immune da reati o infrazioni, ma che comunque, viste le numerose operazioni e l’enorme attivismo
della Compagnia di Lauria, fa ben sperare in un
mantenimento e in una
salvaguardia attiva sulla sicurezza del nostro
territorio.
omologati ed idonei ad
essere prontamente
utilizzati, in caso di necessità.
Sulla Marsiconuovo-Lama-Sellata tre interventi da completare in 9 mesi
Un milione e mezzo per la Sp 146
MARSICO N. - Sono
stati consegnati e avviati nei giorni scorsi,
i lavori per la realizzazione di interventi di
consolidamento e pavimentazione sulla Sp
146 Marsiconuovo-Lama-Sellata, la cui esecuzione è prevista nel
termine di 270 giorni.
Gli interventi di ripristino finanziati dall’Eni nell’ambito della
convenzione stipulata
con la Provincia di Potenza il14/9/2012 pre-
vede altri 3 interventi
su altrettanti strade
provinciali, già avviati ed in fase di conclusione. L’importo com-
plessivo del progetto
degli interventi sulla
Sp 146 MarsiconuovoLama-Sellata, è di €
1.612.398,33.
MURO LUCANO – Mariani resta in sella, le elezioni dello scorso 25 maggio
sono state regolari. Il Tar
di Basilicata respinge e dichiara infondato il ricorso presentato dalla cittadina Rosa Nardiello contro
il Comune, nella persona
del Sindaco e dei consiglieri eletti. Era stato chiesto
infatti l’annullamento del
provvedimento di proclamazione degli eletti avvenuta all’indomani della
consultazione elettorale. Il
ricorso, che mirava alla ripetizione delle elezioni nel
Comune di Muro, aveva ragione di esistere secondo
i fautori, perchè in alcune
sezioni sarebbero avvenute irregolarità nel conteggio delle schede e nella verbalizzazione delle
stesse. Motivazioni riassunte poi in quattro punti, sui quali il ricorso si è
basato. Su tutti, il ritrovamento di nove schede autenticate e votate ritrovate nel plico di cancelleria.
Il Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata ha dunque respinto
il ricorso condannando la
ricorrente al pagamento in
favore del Comune di Muro Lucano delle spese di
giudizio, liquidate in 3.000
euro oltre iva e Cpa. In particolare, i firmatari della
sentenza – il Presidente Michele Perrelli, il Consigliere Giancarlo Pennetti ed il
Consigliere Estensore Pasquale Mastrantuono –
hanno sottolineato la negligenza e l’incuria nella
redazione dei verbali ma
questo non ha influenzato il risultato elettorale e
dunque non è necessariO
tornare alle elezioni. Questo anche perché il numero di schede, rapportato al
risultato delle elezioni,
non va certamente ad influire sul dato finale. In occasione delle consultazioni del 25 maggio scorso infatti, la lista vincitrice, “Per
Muro – Gerardo Mariani
Sindaco”, aveva totalizzato 1493 voti contro i 1369
della lista civica “Progetto Comune – Gerardo Setaro Sindaco” e i 951 di “Insieme per cambiare – Teresa Zaccardo Sindaco”.
Per cui la forbice di 124 voti tra “Per Muro” e “Progetto Comune”, si è rivelata
Mariani e il Comune di
Muro Lucano
parecchio al di sopra delle schede parse irregolari
ai mandatari del ricorso.
Tutto è avvenuto in maniera regolare secondo i giudici anche se, come si legge nella sentenza “il Collegio dispone l’invio della
sentenza al Presidente
della corte d’Appello di Potenza, affinché valuti l’opportunità di non nominare ulteriormente i Presidenti delle sezioni eletto-
rali nn. 3, 4 e 5”. Dunque,
quel che emerge dalla
sentenza è solo un carico
di grande superficialità da
parte delle autorità di seg-
Ripacandida, col recupero della Chiesa
di S. Antonio rilancio per il centro storico
Moliterno, nel Pd
al via il lavoro per
le amministrative
POTENZA - Durante lo
scorso Festival di Potenza
organizzato dall’associazione cultrale ”Mabel”, una
rassegna nazionale di musica e spettacolo tenutasi
nell’Auditorium ”Gesualdo da Venosa” del Conservatorio di Musica del capoluogo lucano e giunta alla sua 14^ edizione, il comitato spontaneo per il recupero della chiesa di Sant’Antonio di Ripacandida
MOLITERNO - Dopo
una lunga e approfondita analisi sui diversi problemi e le principali urgenze della comunità, il Pd di Moliterno ha aperto ufficialmente i lavori in vista
delle amministrative
del 2015. L’obiettivo di
costruire un programma semplice e credibile vedrà coinvolti in prima persona i cittadini.
L’assemblea degli iscritti e il direttivo hanno
dato mandato alla segreteria cittadina del
partito di avviare una
serie di consultazioni
con soggetti politici, categorie e gruppi di cittadini per la creazione
di una compagine in
grado di portare Moliterno nel 2020.
La Chiesa e il Premio Thalia ricevuto
ha avuto l’onore di ricevere il premio Thalia 2014,
consegnato dall’omonimo
centro di studi turistici. Il
ritiro di questo gradito riconoscimento è spettato al
promotore stesso del comitato, Donato Chiarito, il
quale ha espresso riconoscenza e gratitudine nei
confronti del Centro Studi Thalia, ed in particolar
modo nei riguardi di Mario Bellitti ed Arturo Giglio,
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Dai controlli della GdF di Lauria su una società di Gallicchio rintracciati 90 bonifici sospetti
Greco della Procura della
Repubblica di Lagonegro,
si è avvalsa anche della fattiva collaborazione dell’attuale presidente della Cooperativa in questione. L’operazione è stata sviluppata
tramite l’approfondimento della gestione finanziaria della Cooperativa, l’analisi dei rapporti bancari,
nonché attraverso l’escussione in atti degli attuali responsabili. L’esito degli
accertamenti ha consentito di confermare che l’ex
presidente del Consiglio
cagnolini di razza chihuahua, mal tenuti in uno scatolone. Il carico illecito, proveniente dall’Ungheria,
Paese ormai noto alle forze dell’ordine essendo il più
delle volte Stato di partenza di questi traffici illeciti,
era probabilmente diretto
verso la Calabria. Un uomo,
un cittadino italiano, è stato denunciato con il reato
di traffico di animali da
compagnia, il quale prevede anche la reclusione. I
cuccioli, di circa un mese
di vita, viaggiavano in
condizioni non idonee e
sprovvisti di microchip e documentazione sanitaria.
Elezioni regolari, Mariani resta in sella
_Val d’Agri • Lagonegrese • Senisese • Pollino_
GALLICCHIO - Il controllo e la tutela della spesa
pubblica nel mirino della
Compagnia della Guardia
di Finanza di Lauria. Infatti, nel corso di un’operazione di controllo sul territorio, gli uomini del tenente Marco Cappetta hanno
sottoposto a osservazione
la gestione di una società
cooperativa sociale, avente sede a Gallicchio, in Val
d’Agri, e collaborativa nel
campo del sociale, dell’amministrazione penitenziaria, e delle Asl. Sono così
emersi illeciti comportamenti posti in essere dall’ex presidente del Consiglio di amministrazione,
consistiti nell’indebita appropriazione di somme di
denaro per l’importo di
129.200 euro, sviandoli
dalle finalità proprie della
società. La meticolosa indagine, condotta dalle
Fiamme Gialle lauriote, coordinata dal pm Francesco
_Potenza e Provincia_
Sabato 6 dicembre 2014
Denunciato un cittadino italiano diretto in Calabria con i cuccioli di appena un mese di vita
che hanno voluto fortemente premiare lo sforzo
e la passione, nonchè
l’amore messo in campo da
questi cittadini nel recupero della chiesa e dei beni
culturali del proprio paese. ”La chiesa di Sant’Antonio è un piccolo gioiello
che non può, e non deve assolutamente, andare perduto”afferma il primo
membro del comitato. Da
qualche giorno, intanto, so-
no iniziati i lavori più urgenti al campanile della
chiesa. ”Questo è soltanto
un primo passo -continua Chiarito- La speranza
è che vengano stanziati al
più presto i fondi necessari per il recupero dell’intero monumento. Sono sicuro che la chiesa rimessa a
posto possa rappresentare un rilancio per l’intero
centro storico, ormai semi
abbandonato”. (g.rin.)
Mercoledì 12 novembre 2014
11
I FATTI DEL GIORNO
Processo alle battute conclusive: a dicembre la sentenza per il figlio della vittima
Omicidio De Fina, un barista conferma
l’alibi dell’unico imputato davanti ai giudici
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Un testimone conferma l’alibi dell’unico imputato, facendo “scricchiolare” ulteriormente l’impianto accusatorio della Procura.
E’ ripreso con l’ennesimo
colpo di scena il processo a carico di Domenico
De Fina, unico imputato
davanti alla corte d’assise di Potenza con l’accusa di aver ucciso suo padre, Egidio Francesco
De Fina, la sera del 30 settembre del 2001 in un ca-
solare di campagna alla
periferia di Senise. Ieri
mattina, davanti ai giudici si è presentato un barista ed ha confermato
che quel pomeriggio Domenico De Fina era seduto tranquillamente nel
suo bar, era ben vestito e
non sembrava per nulla
agitato. Proprio in quei
minuti, invece, Egidio
Francesco De Fina veniva ucciso a colpi di bastone. Secondo l’accusa, era
stato l’imputato a raggiungere il padre in campagna e, al termine del-
l’ennesima lite scoppiata
per questioni economiche
lo avrebbe ucciso. Fino a
questo momento, il processo è scivolato lungo
due binari paralleli: le accuse dei familiari contro
l’inconsistenza delle prove a carico di De Fina. La
perizia dei Ris di Roma
sugli indumenti e i fazzoletti sequestrati all’epoca del delitto, infatti, aveva dato esito negativo. Anche sulla presunta arma del delitto gli inquirenti non hanno trovato tracce riconducibi-
li all’unico imputato. Dall’altro lato, però, la moglie e l’altro figlio della
vittima, hanno da sempre
puntato il dito contro Domenico De Fina. In ogni
caso, non esistono prove
in grado, al momento, di
confermare i sospetti dei
familiari dell’imputato.
Dai reperti analizzati a
Roma, infatti, risultavano asportate proprio le
sezioni sulle quali vennero riscontrate le tracce
ematiche durante la prima perizia effettuata all’epoca del delitto. Quel
Nella foto il tribunale di Potenza
sangue non apparteneva
alla vittima, ma ripetere
gli accertamenti per verificare un’eventuale
compatibilità con l’imputato è impossibile perchè
quei reperti sono andati
distrutti. Il processo si av-
via alle battute conclusive e la sentenza potrebbe arrivare già nella
prossima udienza di dicembre, quando prima
della discussione sarà dato spazio all’esame dell’imputato.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 155mila euro al termine di indagini sul periodico del Lagonegrese
Copie ”fittizie” per ottenere i contributi,
”L’Eco di Basilicata” nel mirino della Gdf
LAURIA - La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente pari ad oltre 155 mila euro - per contributi non
spettanti nel
settore dell’editoria, al
termine di
indagini,
durate circa due anni,
sulla vendita fittizia di
circa 73 mila copie de
“L’Eco di Basilicata”, un
periodico a
diffusione
locale del
Lagonegrese. Tre persone sono
state denunciate per truffa aggravata:
si tratta di Mario Lamboglia, rappresentante legale di una società cooperativa giornalistica, e della
NAPOLI - In giornata il
plenum del Csm nominerà il nuovo presidente del tribunale di Napoli. L’esito della votazione è scontato, visto che
c’è un unico candidato
proposto all’unanimità dalla Commissione
per gli incarichi direttivi: si tratta di Ettore
Ferrara,attualmente
presidente del Tribunale di Salerno e in passato capo del Dap, il dipartimento del mini-
Le indagini sono state portate avanti dalla
Guardia di Finanza di Lauria. Il decreto di
sequestro emesso dal gip
Tre persone denunciate per truffa aggravata
Secondo l’accusa, sono state “gonfiate”
vendite per 73mila copie tra il 2008 e il 2010
titolare e socia accomandataria di una società di consulenza ed elaborazione dati. Entrambe le società
operano nel Lagonegrese.
La truffa - consistita nell’ottenere i contributi previsti dalla legge 250 del
1990, che prevede «provvidenze per l’editoria» - è
stata portata a termine dal
2008 al 2010 ed è emersa
durante accertamenti del
Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi co-
L’ex presidente della corte d’appello di
Potenza alla guida del tribunale di Napoli
Nella foto Ettore Ferrara,
nuovo presidente del
tribunale di Napoli
stero della Giustizia
che si occupa di carceri. In magistratura dal
1977, napoletano, Ferrara ha 63 anni. È sta-
to capo di gabinetto al
ministero della Giustizia, quando era Clemente Mastella il Guardasigilli, e componente
togato del Csm dal 1998
al 2002. Ferrara ha un
passato recente anche
nella nostra Regione:
per due anni (dal 2008
al 2010), infatti, ha ri-
munitarie della Guardia di
Finanza, che ha sede a Roma. Dopo aver notato «l’andamento sospetto delle
vendite di un periodico a
coperto il ruolo di presidente della Corte d’appello di Potenza. E’ stato anche consigliere alla Corte di Cassazione.
Nel 2011 è stato nominato presidente del tribunale di Salerno. Per
Ferrara si tratta di un
ritorno a Napoli: per 16
anni (dal 1981 al 1997)
ha infatti svolto funzioni giudicanti nel capoluogo campano, prima
presso il tribunale, poi
alla Corte d’appello.
diffusione locale» gli accertamenti sono stati approfonditi: così i militari delle fiamme gialle hanno scoperto casi come quello di
un panificio che avrebbe acquistato in un anno 23 mila copie del periodico (cioè
mille per ogni uscita) o
quello di un giostraio con
un volume d’affari di circa diecimila euro all’anno
che però, in un anno,
avrebbe acquistato giornali per settemila euro. In realtà, la società di consulenza, tra gli acquirenti delle «vendite in blocco», teneva le scritture contabili
degli acquirenti «fittizi» del
giornale. Oltretutto, vari
acquirenti stessi non hanno riconosciuto le firme sui
contratti e il conseguente
acquisto dei giornali. Tale elemento ha permesso
agli investigatori di calcolare l’esatto numero delle
copie vendute e di quelle dichiarate (lo «scostamento
totale», nei tre anni, è pari a quasi 73 mila copie).
Sulla base degli elementi
raccolti, il gip del tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice. su richiesta del pm,
ha emesso il decreto di sequestro preventivo per
equivalente. L’attività portata a termine dalle Fiamme Gialle di Lauria si inquadra nelle forme di collaborazione disciplinate
dal Protocollo di intesa relativo ai rapporti tra il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della
Presidenza del Consiglio
dei Ministri e la Guardia di
Finanza, siglato nel 2007
e rinnovato lo scorso anno.
XIV
_Speciale 2014 _
Mercoledì 31 dicembre 2014
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
XV
Chiudiamo un anno di duro lavoro ma anche di grandi risultati e soddisfazioni,
nonostante il tempo difficile in cui viviamo. Con impegno, rigore e serietà,
senza mai perdere ottimismo e fiducia, abbiamo affrontato sfide ed ostacoli.
Molto è stato fatto, tanto ancora c’è da fare. Sintetizzati, qui di seguito, alcuni
dei fatti più importanti di questi mesi appena trascorsi.
Tra urgenze del presente e desiderio di futuro.
Mettere in campo
le riforme attese
• Soppressione Arbea (legge regionale n. 4 del 15 aprile 2014)
• Riforma Alsia (Ddl n. 819 del 27
giugno 2014)
• Riforma Consorzi Industriali (Ddl
approvato il 21 ottobre 2014)
• Legge sul sistema formativo
(proposta di legge n. 33)
• Legge sull’accoglienza di migranti e rifugiati (Ddl n. 543 del
13 maggio 2014)
• Contrasto al lavoro irregolare
(Dgr 331 del 20/03/2014)
• Commissario unico dei Consorzi di Bonifica
• Riforma Arpab (Ddl n. 114 del
30 gennaio 2014)
• Legge sulla promozione dello
spettacolo (Ddl n. 37 del 12 dicembre 2014)
• Legge sui beni monumentali (Ddl
n. 1729 del 29 dicembre 2014)
• Ddl promozione e sviluppo della cooperazione
Portare a casa le conquiste per la Basilicata
• Recuperati fondi card benzina 20112012 per 140mln a rischio perenzione
• Garanzia giovani (oltre 10.000
giovani registrati - oltre 300 tirocini già attivati con il voucher
mensile di 600 euro)
• Bando Giovani & Imprese, per
inserire giovani laureati in processi innovativi
• Non più royalties “sotto attacco” delle altre Regioni, sedi di
rigassificatori
• Royalties fuori dal patto di stabilità
• Rimodulazione della card benzina, che diventa social card
• Battaglia con il Governo nazionale sull’articolo 38
• Rinegoziazione del memorandum con il governo
Ripensare la governance
• Approvazione Piano delle Performance e nuovo sistema di valutazione dei dipendenti regionali
• Spending review: riduzione
compensi e risparmi per oltre 3
mln di euro
• Istituzione Stazione Unica Appalti
• Focus dipartimentali
• Protocollo d’intesa con ministro
Lanzetta per sperimentare in
Basilicata il riordino degli enti
locali e le Unioni dei comuni
• Istituzione tavolo della trasparenza
Attivare “energie” per
lo sviluppo
• Bando Efficientamento energetico (10 mln di euro)
• Reindustrializzazione siti inattivi (7 programmi di sviluppo
finanziati)
• Accordo Programma Distretto
Murgia (12 progetti industriali
finanziati)
• Integrazione fondi rischi dei
confidi (+ 3mln di euro)
• Legge di istituzione del Fondo
rotativo a favore delle PMI
• Bando produzioni Lucana Film
Commission finanziando tutte
le domande pervenute
Avviare l’Agenda digitale per superare il
Digital Divide
• Task Force sul digitale
• Completamento copertura in
fibra ottica 96% della popolazione
• Pubblicazione del portale regionale Open Data con oltre
200 dataset
• Realizzazione iBasilicata.it
Il portale unico servizi online
regionali
• Distribuzione 20.000 firme digitali
• Procedure bando per la banda ultra larga per 65 Comuni,
Scuole e PA
• Attivazione wi-fi negli uffici regionali
• Adesione gratuita al progetto
Go On con 150 eventi di alfabetizzazione digitale
• Indizione gara pubblica per la
realizzazione del Data Center
regionale
• Accordo con l’AGID per l’istituzione di un ufficio locale dell’Agenzia
Ripartire velocemente
il mondo agricolo
• Liquidazione alluvionati dal
2003
• Riattivazione in Basilicata del
FEP - Fondo Europeo per la
Pesca
• Raddoppio giornate forestali
fino a 150 gg/uomo
• Adozione del PSR 2014-2020
nel rispetto delle scadenze (luglio 2014)
• Costituzione del fondo IVA per
i soggetti non passivi
• Velocizzazione della spesa
dei fondi FEASR (dgr 1195 del
1/10/2014)
• Sostegno all’avvio di impresa
per 96 giovani agricoltori
• Disegno di legge sull’olivicoltura del 29/12/2014
Occupazione, tra start
up e stabilizzazione
• Bando incentivi per l’occupazione stabile (richieste di contributo per 1662 lavoratori tra
assunzioni e stabilizzazioni)
• Percorso di stabilizzazione precari (circa 100 unità)
• Assunzioni, collaborazioni e
start up (nuovi fermenti, microcredito, murgia, reindustrializzazione, credito d’imposta, apprendistato, lucana film
commission e ponte per l’occupazione) circa 2000 unità
Rinforzare il sistema
sanità per garantire i
servizi al cittadino
• Istituzione Centro medicina
ambientale in Val D’Agri
• Investimenti per la riqualificazione ospedali di Melfi (1 mln),
Pescopagano (10 mln), Lagonegro (1,5 mln), Matera (1,3
mln), Villa D’agri (Risonanza
magnetica)
• Istituzione della Fondazione
Basilicata Ricerca Biomedica
• Registro tumori aggiornato al
2010 (nei prossimi 60 gg previsto agg. al 2011)
• Realizzazione Ospedale unico
di Lagonegro: parere positivo
della conferenza dei servizi e
avvio dei lavori entro aprile 2015
• Istituzione presidi 118 a Melfi ed
Avigliano
• Ristrutturazioni ospedali di Tinchi e Policoro
• L’unica Regione in cui le Aziende Sanitarie hanno bilanci certificati e in attivo
Avviare processi di
Inclusione sociale, per
non dimenticare gli
ultimi
• Avviamento del Reddito minimo di inserimento in accordo
con le parti sociali
• Proroga contratto forestali
• Proroga finanziamento
programma Copes
Vincere la sfida lucana
in Europa e nel mondo
• Sostegno alla candidatura di
Matera 2019 e istituzione della
fondazione
• Approvazione del Programma
Operativo del Fondo Sociale
Europeo per 289 mln di Euro
• Sostegno alla partecipazione
della Basilicata ad Expo2015
in qualità di capofila sul tema
dell’Acqua
Puntare sull’Ambiente, come risorsa da
tutelare
• Approvazione Piano Paesaggistico Regionale
• Approvazione del quadro delle
azioni prioritarie per la Rete
Natura 2000 (dgr n. 1/10/2014)
• Accordi, piani e protocolli di
intesa per la tutela della natura
(piano sentieri, habitat marini,
gestione lago Pantano, gestione “grotticelle di Monticchio”)
• Redazione e approvazione del
piano di tutela delle acque
• Rinegoziazione cronoprogram-
ma per recuperare i 46 milioni
previsti dall’ APQ con ISPRA
per le bonifiche dei siti interesse nazionale Tito e Val Basento
• Aggiudicazione del servizio di
adeguamento del piano regionale dei rifiuti
• Aggiudicazione della gara “Distretto G” per portare a termine lo Schema Idrico Basento
– Bradano: 500 km di reti irrigue, 45 mln di euro. Un notevole impulso per l’agricoltura del
Vulture Alto Bradano
Innovare la Scuola lucana, per renderla competitiva e visionaria
• APQ rafforzato per riqualificazione patrimonio edilizio scolastico
(35 mln di euro)
• Progetto di educazione alimentare “sano è lucano”
• Bando Scuola InnovAttiva per
progetti di innovazione didattica e tecnologica
• Bando per MiniErasmus
• Approvazione piano dimensionamento scolastico
• Progetto di innovazione scolastica “i Visionari della Scuola”
• Programma sperimentale per 5
istituti 2.0
Investire sulle infrastutture, riconnettere
la Basilicata
• Accordo programma quadro
APQ con Governo e ANAS (1,9
mld)
• Interventi finanziati per Potenza-Melfi, Fondovalle del
Noce, itinerario Basentano, Tito-Brienza (400 mln)
• Nuovi interventi per Salerno-Potenza-Bari, Matera-Fer-
randina-Pisticci, Gioia del Colle-Matera, Murgia-Pollino
• Ammodernamento ferrovia Potenza-Foggia (200 mln di euro)
• 4 nuovi treni sulle linee FAL
• Programma di riqualificazione
sismica, energetica e ambientale del patrimonio pubblico
XVI
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
SANGUE SULLE STRADE LUCANE
GENNAIO
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 31 marzo 2014
7
MORTI SU STRADA E SUL LAVORO
MARZO
Era a bordo di un’auto che prima si è scontrata con un’altra vettura, poi è finita contro un muretto e infine ha preso fuoco
Scontro sulla Potenza-Melfi,
muore un 56enne di Pietragalla
PIETRAGALLA - La
Potenza-Melfi è tornata ad uccidere e,
purtroppo, a spargere
sangue e dolore, anche
nel 2014, confermandosi come una delle arterie più pericolose
dell’intera Regione. A
gennaio ha perso la vita un 56enne di Pietragalla, Carmine Mennuti, dipendente delle
Poste di Avigliano.
L’uomo si trovava a
bordo della sua Renault Clio quando si è
scontrato con una Lancia Y e un autocarro.
Terribile la scena che
si è presentata agli occhi dei soccorritori,
118, vigili del fuoco,
carabinieri e polizia
stradale, giunti subito sul posto: per lui
non c’è stato nulla da
fare. Ferita invece, ma
non in maniera grave,
la donna al volante della Lancia. L’incidente
è avvenuto in uno dei
tratti da sempre più
pericolosi, al chilometro 8, in località San
Francesco, subito dopo l’uscita di Tiera
Scalo.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Venerdì 17 gennaio 2014
9
STRADA POTENZA-MELFI
Prima lo schianto, poi le fiamme
Tragico incidente sabato notte vicino la stazione di Bella Muro, muore un 34enne
di MICHELANGELO RUSSO
BELLA- Una notte d’inferno per la cittadina
murese. Un giovane
34enne ha perso la vita
a causa di un incidente
stradale. La vittima si
chiamava Salvatore Parrillo, e lavorava come
manutentore d’impiantistica per il rifornimento Gpl insieme ad un
cugino. La tragedia si è
consumata sul territorio
bellese, nei pressi della
stazione di Bella Muro e
più precisamente all’altezza del distributore
Q8. Era da poco passata la mezzanotte quando
una Fiat Panda, a bordo
della quale viaggiava
Parrillo come passeggero, da Baragiano stava
procedendo in direzione
Muro Lucano. Nel frattempo dal piazzale della
Q8 una Classe A Merce-
corsa su un muretto situato ai margini della
carreggiata, poco più
avanti del distributore.
La vettura pare abbia
sbandato
prima di finire
sul
muretto. A
quel punto
ha preso
fuoco. Sul
posto si sono precipitati personale dell’Anas, i carabinieri di
e gli operatori del
A bordo della Panda c’erano quattro Bella
118. Presenti anche i vigiovani. Gravi le condizioni del
gili del fuoco per domaconducente, feriti in maniera lieve re le fiamme generatesi.
Immediatamente si è
altri due ragazzi, di cui un minorenne tentato di estrarre dalla
Panda in fiamme le pera farne le spese è stato te. La Fiat Panda a segui- sone a bordo. Una volta
il giovane 34enne, sedu- to dell’impatto partico- fuori dall’autovettura,
to sul sedile anteriore, a larmente violento ha sin da subito sono parlato quindi del conducen- terminato la propria se gravi le condizioni del
Il punto dove si è
verificato l’incidente e la
vittima
des stava per immettersi sulla carreggiata in direzione opposta. Pochi
attimi dopo il tragico
scontro. Pare che siano
sei le persone coinvolte,
tutte di Muro Lucano.
Quattro viaggiavano a
bordo della Fiat Panda e
due a bordo della Classe
A. Ciò che è sicuro è che
34enne, immediatamente trasportato dagli operatori del 118 presso il
San Carlo. Purtroppo
Parrillo è deceduto proprio durante il trasporto in ospedale. Per quanto concerne gli altri ragazzi coinvolti nell’incidente, il conducente della Fiat Panda verserebbe in gravi condizioni.
Altri due ragazzi, di cui
uno minorenne, invece
risultano feriti leggermente. Illesi gli altri. Sulla dinamica in ogni caso indagano con massimo riserbo i carabinieri.
La notizia raggelante ha
raggiunto la comunità
di Muro Lucano soltanto nelle prime ore di ieri mattina. Incredulità e
sgomento tra i cittadini
del centro gerardino per
la scomparsa del 34enne. Salvatore lascia i
genitori e due sorelle.
Inutili i soccorsi. La Cgil punta il dito contro il “mancato rispetto delle norme sulla sicurezza”
LAURIA- Incidente sul
lavoro fatale ieri in Basilicata. E’ accaduto intorno alle ore 13 all’interno del cantiere della galleria
Renazza
Nord, dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. A perdere la vita
l’operaio
Giuseppe
Palagano,
55 anni di
Lauria. Secondo
quanto riferito dal
personale
presente
sul posto,
l’operaio,
dell’impresa Lagonegro scarl, affidataria
del contraente generale Consorzio Sis Scpa,
mentre era a terra intento alla posa di alcuni elementi metallici
utilizzati per il rivestimento provvisorio della galleria, per cause in
corso di accertamento,
ha perso l’equilibrio e,
a causa della caduta, si
è provocato un forte
trauma contusivo nella zona frontale-tempiale. L’operaio è stato subito soccorso dai compagni di lavoro e dal-
Cade e batte la testa, muore sul cantiere A3
Tragico incidente sul lavoro ieri in una galleria. Perde la vita un 55enne di Lauria
La galleria nella quale ieri alle 13 è
avvenuto il fatale incidente sul lavoro
l’equipaggio dell’ambulanza e trasportato
all’ospedale di Lagonegro dove è deceduto poco dopo il ricovero. Sul
posto si sono subito
portati il personale dell’Asl, polizia, carabinieri e ispettorato del lavoro per procedere all’accertamento dei fatti. Appena appresa la
notizia, il presidente
dell’Anas Pietro Ciucci
ha espresso il proprio
cordoglio e la propria
solidarietà alla famiglia
dell’operaio deceduto
sul lavoro ed ha disposto la nomina di una
Commissione per procedere alla verifica delle
cause che possano aver
determinato il tragico
incidente. In una nota
la Cgil di Potenza di dice «vicina» alla famiglia
Palagano. Per il segretario generale Angelo
Summa
«non è più
rinviabile
una
discussione
seria e circostanziata
sulle
azioni da
mettere in
atto per
porre un
argine ad
una situazione che
sta diventando preoccupante e mette in luce tutti i limiti della
mancata applicazione e
del mancato controllo
sul rispetto delle norme
sulla sicurezza sul lavoro». «Il sindacato, le istituzioni locali, le associazioni degli imprenditori - aggiunge Summa , dovrebbero avviare
un percorso di collaborazione utile a sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro sull’importanza di lavorare
in sicurezza, per se
stessi e per gli altri».
Schianto a Bella-Muro,
perde la vita un 34enne
MURO LUCANO - A fine marzo una tragedia
ha scosso l’intera comunità di Muro Lucano. Salvatore Parrillo,
34 anni, ha perso la vita a causa di un incidente stradale. La tragedia si è consumata
sul territorio bellese,
nei pressi della stazione di Bella Muro e più
precisamente all’altezza del distributore Q8.
Era da poco passata la
mezzanotte quando
una Fiat Panda, a bordo della quale viaggiava Parrillo come pas-
LUGLIO
Sabato 5 luglio 2014
METAPONTINO
COLLINA MATERANA
Finora la politica non ha fatto nulla. Il raddoppio dell’arteria sarà nell’agenda del presidente Pittella e dell’assessore Berlinguer?
Un altro nome sulla lapide della Pz-Melfi
Ieri sera l’ennesimo incidente mortale: perde la vita Carmine Mennuti, 56enne di Pietragalla
di DARIO CENNAMO
POTENZA- Ancora una
vittima. L’ennesima. La
Potenza-Melfi è tornata di
nuovo a uccidere. A perdere la vita, questa volta, un
56enne di Pietragalla,
Carmine Mennuti, dipendente delle Poste di Avigliano. L’uomo, ieri sera,
erano circa le 18, si trovava a bordo della sua Renault Clio quando, per cause ancora da accertare, si
è scontrato con una Lancia Y e un autocarro. Terribile la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori, 118, vigili del
fuoco, carabinieri e polizia
stradale, giunti subito
sul posto: per lui non c’è
stato nulla da fare. Ferita invece, ma non in maniera grave, la donna al volante della Lancia. L’incidente è avvenuto in uno
dei tratti da sempre più pericolosi, al chilometro 8, in
L’incidente di ieri sera sulla Pz-Melfi (foto Rocco Esposito)
località San Francesco, subito dopo l’uscita di Tiera
Scalo, e ha comportato la
chiusura al traffico del
tratto stradale per diverse ore. Carmine Mennuti
è però soltanto l’ultima vittima della Potenza-Melfi.
Solo a novembre era toccato a un 50enne di Potenza. A settembre a un 27enne sempre del capoluogo.
Una lista che, scorrendo a
ritroso nel tempo, appare
infinita. Lo scorso 27 di-
cembre l’Anas ha pubblicato un bando per la messa in sicurezza di alcuni
tratti nei comuni di Lagopesole, Avigliano, Atella
e Rionero in Vulture. Venticinque milioni di euro i
fondi stanziati. Ma già
sappiamo, purtroppo, che
servirà a poco. Perché
l’unico modo per rendere
davvero sicura questa arteria è procedere a un raddoppio delle corsie dal
primo all’ultimo chilome-
tro. Servirebbe un miliardo di euro, si è sempre
detto. Forse meno. Ma la
verità è che finora, questa
strada, non è mai stata nei
pensieri dei governi regionali che si sono susseguiti, figuriamoci di quelli nazionali, sempre troppo distratti rispetto alla Basilicata, complice anche una
classe parlamentare che
non si è certo distinta o
semplicemente battuta
sulla questione. Ecco per-
ché ci auguriamo che il
raddoppio della PotenzaMelfi entri a far parte dell’agenda del neo presidente Pittella, dopo essere stato snobbato dai suoi predecessori Bubbico e De Filippo. Non sarà facile, lo
sappiamo. Ma sappiamo
anche che senza una volontà politica sarà semplicemente impossibile. E’ un
tema che va posto sul tavolo del governo nazionale. Sul quale vanno inter-
cettati e programmati
fondi (anche perché è
un’opera che richiederebbe diversi anni per la realizzazione), sul quale serve un progetto cantierabile già nel cassetto (hai visto mai la possibilità di intercettare fondi europei
non utilizzati e messi a disposizione). Un qualcosa,
insomma, mai fatto in
precedenza da chi ha amministrato la Regione Basilicata, salvo averla inserita in extremis nel Memorandum dei sogni (la messa in sicurezza, non il raddoppio) con più di qualche
resistenza. Ma la volontà
politica, lo ripetiamo, oggi spetta al neo governatore Pittella e all’assessore Berlinguer (sperando
che qualcuno gliene abbia
già parlato). In caso contrario, la lista delle vittime non potrà che continuare. Nell’indifferenza di
chi avrebbe potuto.
OTTOBRE
Incidente mortale per
un centauro materano
MATERA - A luglio incidente mortale per
un centauro della città dei Sassi sulla ex
statale 175, Matera Metaponto, all’altezza dello svincolo per
Ginosa, in provincia di
Taranto. A perdere la
vita Pierangelo Contini, di 47 anni di Matera che era alla guida di
una moto di grossa cilindrata. Il centauro
materano ha impattato violentemente un
camioncino guidato
da un uomo di Bernalda. Nulla da fare, Con-
2
tini è praticamente
morto sul colpo e a
nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118
accorsi sul posto: i
soccorritori, infatti,
non hanno potuto far
altro che constatare il
decesso dell’uomo.
Pierpaolo Contini non
viaggiava da solo, con
lui infatti c’era una
donna di 45 anni, originaria di Santeramo
in Colle che è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale materano “Madonna delle Grazie”.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 13 ottobre 2014
STRADE (E NON SOLO) ASSASSINE
data da un giovane romeno che si era messo
alla guida in stato di ebbrezza in compagnia di
un connazionale. Riusciti dapprima a scansare
una vettura - gli stranieri - subito dopo una curva e probabilmente ad alta velocità, non hanno
potuto evitare l’urto con
quella a bordo della
quale viaggiavano Russo e Raimondi. Violentissimo l’impatto tra le
due autovetture. Uno
scontro che non ha lasciato scampo alle vittime, morte sul colpo.
22
Violento impatto con un camioncino all’altezza di Ginosa. Un morto ed un ferito grave
METAPONTO- Incidente mortale sulla ex Ss
175 Matera-Metaponto
tarda mattinata di ieri all’altezza dello svincolo per Ginosa. A perdere la vita Pierangelo Contini, di 47 anni
di Matera che era alla
guida di una moto di
grossa cilidrata. Il centauro materano ha impattato violentemente
un camioncino guidato da un uomo di Bernalda. Nulla da fare,
Contini è praticamente morto sul colpo e a
TINCHI- I lavori di miglioramento e di adeguamento sismico dell’ospedale di
Tinchi di Pisticci “non
comporteranno il trasferimento di servizi e di reparti in altre strutture sanitarie del territorio”, ma sarà dato mandato ai tecnici di elaborare soluzioni
“per permettere lo svolgimento delle opere in condizioni di sicurezza e per
allocare temporaneamente le attività del corpo B del
complesso, maggiormente interessato dagli interventi, in alcuni locali da ricavare nel corpo A”. E’
quanto emerso ieri, nel corso di un incontro che si è
tenuto nella Sala “Verrastro” della Regione Basilicata. Al termine della riunione - presieduta del governatore lucano, Marcello Pittella e dall’assessore
regionale alla Salute, Flavia Franconi - si è stabilito che lunedì 7 luglio alle
ore 16 ci sarà un sopralluogo nella struttura di Tinchi, da parte di un tavolo
di coordinamento composto da tecnici e da rappresentanti della Regione Basilicata e dell’Asm. Hanno
partecipato all’incontro,
tra gli altri, i consiglieri regionali Nicola Benedetto
(Cd), Roberto Cifarelli (Pd)
e Luigi Bradascio (Pp), il direttore generale dell’Asm,
PISTICCI- “In questi ultimi anni la classe dirigente ha preferito la politica
dei grandi annunci, sicuramente più efficace nel
breve periodo dal punto di
vista elettorale, a quella del
lavoro costante e silenzioso di tutti i giorni più efficace per la reale risoluzione dei problemi. In questa
dinamica-si legge nella
nota dei Giovani Democratici di Basilicata- purtroppo, troppe cose sono state
dimenticate, molti problemi non sono stati affrontati. Queste leggerezze ed
incapacità, come al solito,
a pagarle sono stati i più
Sangue sulla ex Ss 175 Matera-Metaponto
nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118
accorsi sul posto. Per
il personale sanitario
ha solamente constatare il decesso dell’uomo.
Pierpaolo Contini non
viaggiava da solo, con
lui infatti c’era una
donna di 45 anni, originaria di Santeramo
in Colle che è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale matera-
no “Madonna delle Grazie” che si trova tutt’ora in prognosi riservata nel nosocomio della Città dei Sassi. Gli
uomini dell’arma dei
Carabinieri della stazione di Ginosa insieme al Nucleo operativo
radiomobile di Castellaneta sono da ieri al
vaglio di tutte le ipotesi per poter ricostruire la dinamica dell’accaduto. Da accertare le
cause dell’incidente
che è costata la vita al
centauro materano.
Lunedì verra eseguito un sopralluogo dei tecnici per garantire i servizi e la sicurezza
”Nessun trasferimento”
L’ospedale di Tinchi non verrà “smantellato” durante i lavori di adeguamento sismico
Tra le ipotesi
c’è quella di far
svolgere parte
degli interventi
nelle ore notturne
e nei giorni festivi
L’incontro in Regione e
l’ospedale di Tinchi
Rocco Maglietta, il direttore generale della presidenza della Regione Basilicata, Vito Marsico, il direttore generale alle Politiche
per la persona, Donato Pafundi, il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ma anche
consulenti tecnici, funzionari, esperti e rappresentanti del comitato a difesa
dell’ospedale di Tinchi.
“L’ospedale di Tinchi per
la politica - ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella deve essere assunto a sim-
bolo di velocità e responsabilità nel dare risposte, e deve interrompere il corto circuito che c’è stato tra le istituzioni e i cittadini. Sare-
mo veloci, compatibilmente con le criticità che ci troveremo di fronte. Siamo disposti - ha aggiunto - a mettere a disposizione le risor-
se che saranno necessarie.
Ma bisognerà comprimere
il più possibile le attività per
mantenere tutti i servizi fin
quando dureranno i lavori, ben sapendo che ci sarà una situazione di costipazione che porterà disagi”. Nei prossimi giorni saranno elaborati progetti
esecutivi “per andare - si è
detto nel corso della riunione - nella direzione auspicata”. Ci saranno poi le fasi delle gare di appalto e dell’affidamento dei lavori, fino ad arrivare all’avvio del-
le opere di messa in sicurezza. Per garantire il normale svolgimento delle attività ambulatoriali e specialistiche - durante gli interventi e con i cantieri
aperti - saranno studiate diverse soluzioni. Tra quelle ipotizzate c’è anche quella di far svolgere parte degli interventi nelle ore
notturne e nei giorni festivi. “Bisognerà - ha detto ancora Pittella - mettere insieme le diverse esigenze.
Svolgere i lavori mantenendo tutti i servizi a Tinchi”.
“Non si parla delle malattie degli operai di Pisticci Scalo”
“Il governo regionale si dimentica
dei lavoratori della Anic-Enichem”
deboli. La storia dello stabilimento petrolchimico
ex Anic/Enichem di Pisticci Scalo e dei suoi lavoratori è una delle tante vicende su cui la politica ha lasciato che a prevalere fosse la superficialità. In questi mesi quando si è parlato di Pisticci Scalo si è pensato prevalentemente al
problema dei miasmi, che
va assolutamente risolto,
o al massimo alla necessaria attività di bonifica su
cui si è ancora una volta in
ritardo e i cui lavori ed appalti auspichiamo avvengano nel massimo della trasparenza. Di rado si è sentito parlare delle tante
storie dei lavoratori dell’ex
Anic deceduti. Deve fare
tutto quanto possibile per
rendere giustizia a questi
cittadini. Ci faremo promotori di un ordine del giorno che impegni il consiglio
regionale a spingere affinché anche lo stabilimento
ex Enichem di Pisticci
Scalo sia oggetto di un apposito atto che riconosca
l’esposizione ad amianto
per tutte le posizioni lavorative ivi operanti”.
DICEMBRE
Finisce con l’auto in un dirupo,
incidente fatale per un 64enne
Calvello, travolti e uccisi
da un romeno ubriaco
CALVELLO - Due morti e due feriti. E’ pesantissimo il bilancio del
grave verificatosi una
domenica di ottobre sulla strada provinciale
32 bis, nel territorio del
Comune di Calvello.
Nello scontro frontale
fra una Punto e una
Peugeut 406 hanno perso la vita un 56enne l’avvocato del foro di Potenza Romano Russo,
originario di San Chirico Nuovo - e un 34enne,
Domenico Raimondi, di
Anzi. I due sono stati
travolti da un’auto gui-
seggero, da Baragiano
stava procedendo in direzione Muro Lucano.
Nel frattempo dal piazzale della Q8 una Classe A Mercedes stava
per immettersi sulla
carreggiata in direzione opposta. Pochi attimi dopo il tragico
scontro. La Fiat Panda
a seguito dell’impatto
particolarmente violento ha terminato la
propria corsa su un
muretto situato ai margini della carreggiata,
poco più avanti del distributore.
Le terribili immagini dell’incidente avvenuto ieri mattina a Calvello
Le vittime sono l’avvocato Romano Russo e il 34enne Domenico Raimondi. Feriti i due romeni a bordo dell’auto assassina
Guidava ubriaco, travolge e uccide due
uomini: terribile incidente a Calvello
CALVELLO - Due morti e
due feriti. E’ pesantissimo Al romeno alla guida della Peugeut è
il bilancio del grave inci- stato registrato un tasso alcolemico
dente verificatosi ieri mat- altissimo: ben 2,7 grammi
tina intorno alle 7 sulla
strada provinciale 32
bis, nel territorio del Comune di Calvello. Nello
scontro
frontale fra
una Punto e
una Peugeut 406
hanno perso
la vita un
56enne
l’avvocato
del foro di
Potenza Romano Russo, originario di San Chirico Nuovo - quando i loro destini si soe un 34enne, Domenico no incrociati con quelli di
Raimondi, di Anzi. Gli oc- Raimondi e Russo, che incupanti della Peugeot - due vece si erano dati appunromeni, risultati positivi al- tamento la mattina presto
l’alcotest per andare
sono stati Tasso alcolemico in montatrasportati
gna in cerca
altissimo per
con due elidi funghi. In
cotteri al
il romeno che viaggio verSan Carlo di
so i boschi
era alla guida del posto, si
Potenza. Per
loro un codisono visti
ce rosso e uno giallo. Si letteralmente piombare
tratta di un 28enne e un addosso l’auto guidata dai
25enne, operai con permes- romeni. Riusciti dapprima
so di soggiorno. Rimango- a scansare una vettura - gli
no piantonati in ospedale. stranieri - subito dopo una
Pare che i romeni stesse- curva e probabilmente ad
ro tornando da una festa alta velocità, non hanno po-
tuto evitare l’urto con sposato, lascia moglie e
quella a bordo della quale bimba di tre mesi. I loro corviaggiavano Russo e Rai- pi sono rimasti nelle macmondi. Violentissimo l’im- chine fino all’arrivo del mapatto tra le due autovettu- gistrato. Sul posto, oltre gli
re come dioperatori del
mostrano le Lo scontro frontale 118, anche i
foto delle aucarabinieri e
to ridotte ieri mattina intorno i vigili del
ad un am- alle 7 sulla strada fuoco. Due
masso di lale comunità
miere. Uno provinciale 32 bis in lutto per
scontro che
una tragenon ha lasciato scampo al- dia che poteva essere evile vittime, morte sul colpo. tata. Al romeno alla guida
L’avvocato Russo di San della Peugeut è stato regiChirico Nuovo - molto co- strato un tasso alcoleminosciuto a Potenza - è ma- co altissimo: ben 2,7 gramrito del gip Lucia Gesum- mi. Pari a 0,59 gr quello
maria. Raimondi, di Anzi, dell’altro occupante.
La Nuova del Sud
1° quotidiano regionale per copie vendute a Potenza e provincia
(Rilevamento dati di vendita per il mese di settembre 2014)
MONTEMURRO - A
dicembre un Incidente mortale si è verificato sulla strada provinciale che collega
Montemurro ad Armento, due centri della Val d’Agri. A perdere la vita un 64enne
originario della provincia di Avellino che,
molto probabilmente a
causa dell’asfalto reso
viscido dalla pioggia,
ha perso il controllo
dell’auto ed è finito in
un dirupo. Sul posto
sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118,
ma i sanitari non hanno potuto far altro
che constatare il decesso dell’uomo, un medico irpino. Nella stessa
giornata un altro incidente si era verificato
sul tratto lucano dell’autostrada
A3.
Un’auto è uscita fuori
strada con tutta probabilità a causa del fondo stradale bagnato.
La persona alla guida
ha riportato delle ferite ed è stato portato per
i controlli del caso all’ospedale di Lagonegro.
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
XVII
SANGUE SULLE STRADE LUCANE
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 22 novembre 2014
18
_Val d’Agri • Lagonegrese • Senisese • Pollino_
Sabato 29 novembre 2014
Il noto barista di Pecorone forse stava rientrando dal lavoro. Tra le cause dell’incidente asfalto viscido, stanchezza e nebbia
STRADE INSANGUINATE
Finisce nella scarpata e muore
Fatale al 34enne Agostino Papaleo di Lauria l’uscita di strada con la sua Opel Tigra sulla Sinnica
L’arteria si
conferma tra le più
pericolose anche
per i guardrail
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 4 novembre 2014
I FATTI DI CRONACA
Nel pomeriggio, a Irsina sulla Bradanica, in un altro incidente perde la vita un tunisino: grave l’altro passeggero
Muore a 22 anni contro un palo
Si schianta in auto con la madre tra S. Severino e Francavilla: la donna, ferita, è sotto choc
Tragico destino nel giorno della commemorazione dei defunti per il 30enne Vincenzo Vaccaro
Potentino muore a Roma con lo scooter
di GIACOMO BLOISI
Le operazioni di recupero dell’auto finita
nel torrente Frida a San Severino Lucano
Solo qualche settimana fa, a poca
distanza dal luogo dell’incidente, in
località Bosco Magnano, aveva perso
la vita un altro giovane di 22 anni
Stava rientrando a casa dopo una serata con gli amici. Oggi giornata di lutto cittadino. Alle 15 i funerali
Finisce con l’auto nel torrente Frida
Tragico incidente a San Severino Lucano. Perde la vita un ragazzo di 19 anni
di CRISTINA LIBONATI
SAN SEVERINO LU- Il 19enne, Giovanni Lauria che ha perso la vita nel
CANO - Ancora una vit- tragico incidente
tima della strada ed è ancora la comunità di San
Severino Lucano a perdere un giovane. Il 19enne, Giovanni Lauria verso le 2:30 stava rientrando dopo aver trascorso
la serata in compagnia
di amici in località Bosco Principe. A casa, però, non è mai arrivato.
Ad attenderlo sul ponte
Cornale nella Contrada
Cropani, al confine tra
San Severino e Viggianello, il più brutto scherzo che il destino possa
giocare. La sua auto,
una Fiat Cinquecento,
ha perso il controllo finendo nel torrente Frida, da un altezza di circa dieci metri. Allertati
per il ritardo del figlio,
i genitori hanno dapprima contattato gli amici
Francavilla in S., un 85enne
scomparso da ieri mattina
FRANCAVILLA IN
SINNI- Da ieri mattina
non si hanno più notizie di Vincenzio Ciancia, 85enne di Francavilla in Sinni. L’anziano, come consuetudine,
ieri mattina si è allontanato dalla sua abitazione per recarsi in
campagna, da dove
avrebbe fatto ritorno
intorno alle 13 per il
pranzo. I familiari, appena notata l’assenza,
già nel primo pomeriggio hanno dato l’allarme e iniziato le ricerche. Allertati anche i
carabinieri, la protezione civile e le stesse unità cinofile. Fino a ieri
notte non si sono avute notizie dell’uomo
che è cercato attivamente da diverse decine di persone. La speranza è che si sia smarrito e non sia riuscito
a far rientro a casa.
e poi hanno avviato le ricerche del ragazzo.
Quando il padre di uno
degli amici del ragazzo
è arrivato in prossimità
del ponte, notando il terreno segnato dai pneumatici dell’auto, ha capito quanto potesse essere accaduto. In quello stesso istante sul posto dove il figlio ha trovato la morte, è giunto
il padre della vittima, il
comandante della stazione dei carabinieri di
San Severino, Michelangelo Lauria. Davanti ai suo occhi la scena
più atroce al quale un
genitore possa assistere.
L’auto del figlio era precipitata nel burrone. A
nulla è servito l’intervento del 118. All’arrivo dei
sanitari per il diciannovenne non c’era più nulla da fare. Poco distante dall’auto il cellulare
del ragazzo. Quel telefono che aveva continuato a squillare, mantenendo vivo un barlume di
speranza, fino a spegnersi. Sul posto sono
intervenuti i carabinieri di San Severino e
Viggianello e i vigili del
fuoco di Lauria. A pro-
vocare l’incidente con
molta probabilità l’asfalto reso viscido dalle foglie e dall’umidità. Da
escludere l’alta velocità.
Dopo la rimozione della
Cinquecento si è, infatti, potuto constatare che
l’ultima marcia inserita
dal ragazzo era la seconda. Quel tratto di strada da tempo era stato segnalato dai cittadini
della zona perché considerato pericoloso in
quanto privo di barriere laterali. Ma è sempre
troppo tardi per fare un
processo alle intenzioni.
Il dato di fatto, purtroppo, è che in un breve lasso di tempo la comunità di San Severino si trova a vivere un secondo
lutto e a piangere un altra giovane vita stroncata prematuramente. Solo qualche settimana
fa, a poca distanza dal
luogo dell’incidente, in
località Bosco Magnano,
aveva perso la vita un altro giovane di 22 anni.
E allora come oggi alla
dolorosa notizia sui social network si sono
susseguiti messaggi di
saluto di amici e conoscenti ad un angelo che
è volato in cielo troppo
presto. Il sindaco Franco Fiore, in segno di rispetto e di partecipazione al dolore della famiglia coinvolta e dell’intera comunità, profondamente turbata e commossa per il triste evento, ha proclamato il lutto cittadino e la sospensione di ogni attività durante la cerimonia funebre prevista per oggi alle 15.
LAURIA - Un’altra giovane vita vittima di un incidente stradale. Agostino
Papaleo, barista 34enne
originario di Pecorone di
Lauria, era a bordo della
sua Opel Tigra rossa attorno alle 3 e 30 del mattino sulla Strada Statale
Sinnica, probabilmente
stava rientrando da lavoro, quando nei pressi di
Valle Salomone tra gli
svincoli di Lauria e Latronico, per cause ancora in
via di accertamento, ha
perso il controllo della sua
vettura, rompendo il guardrail e facendo un volo in
una scarpata di diversi
metri. Arrivati sul posto,
gli operatori del 118 non
hanno potuto far altro che
accertarne la morte. Agostino era conosciuto da
tutti, poiché gestore di un
locale proprio nelle vicinanze dove è accaduto il
triste episodio, ed era
considerato un tipo estroverso, solare, e cordiale.
Ancora in via di accertamento appunto le cause
dell’incidente, ma pare che
l’asfalto reso viscido dall’umidità, la stanchezza o
la scarsa visibilità, abbiano contribuito non poco al
tragico accaduto. E’ l’ennesimo incidente che riguarda la Strada Statale
Sinnica, che si conferma
sempre di più un’arteria
tra le più pericolose non
solo a livello regionale, ma
anche nazionale. Proprio
settimana scorsa l’area
sud lucana aveva già
pianto un’altra giovane
vittima di San Severino
Lucano, morta anch’egli
in un incidente stradale.
Nella mattinata di ieri, il
tratto interessato dall’incidente, è stato percorribile solo in senso unico alternato, favorendo così le
operazioni di recupero
del corpo e del mezzo, ma
causando non pochi disagi alla circolazione. Sul posto, oltre al personale del
118, erano presenti anche
Carabinieri e Vigili del
Fuoco. Intanto sono state avviate le indagini di rito, per stabilire con certezza le cause del tragico accaduto, anche se purtroppo una triste conferma è già presente, quella
della perdita di un’altra
giovane vita a causa di
una strada ancora troppo
pericolosa e dalla percorribilità ingannevole.
Lo sfortunato Dario
Dattoli di S. Severino
POTENZA - Una domenica mattina trasformatasi in tragedia. Il destino ha voluto che perdesse la vita proprio nel
giorno della commemorazione dei defunti. Stava rientrando nella sua
abitazione di Roma, Vincenzo Vaccaro, il giovane potentino a bordo del
suo scooter quando è stato investito da un altro
giovane alla guida di una
vettura che l’ha completamente travolto. A causa dell’impatto violento
è morto sul colpo. Non
c’è stato niente da fare
per il trentenne all’arrivo dei soccorsi e delle forze di polizia, tranne che
confermare il decesso.
di ALESSANDRO PANUCCIO
L’auto nella scarpata sulla Sinnica, la 34enne vittima Papaleo e i mezzi di soccorso
Il sindaco Costanzo denuncia lo stato dell’arteria: in quel punto guardrail antiquato e barriere basse
Agostino, Giovanni, Dario: 3 vittime in un mese
Il novembre nero sulle strade dell’area sinnica: prima era toccato a un 19enne e un 22enne
di NICOLETTA FANUELE
S. SEVERINO L. - L’ennesima vittima della
strada parla di giovane
vita spezzata, quella di
Agostino Papaleo, 34
anni, inghiottito dal terribile vuoto di una scarpata nel bel mezzo della
Sinnica, mentre tornava
a casa dal lavoro. Quella di Agostino è soltanto l’ultima di storie che
si intrecciano. Storie tristi e che spesso hanno
dell’incredibile. Una storia che si è ripetuta, quasi con lo stesso copione,
ad appena una settimana dall’assurdo volo nel
vuoto in cui è terminata, a pochi chilometri di
distanza, nella vicina
San Severino Lucano, la
corsa di un’altra giovane vita, quella di Giovanni Lauria, 19 anni appena. Un destino assurdo
quello di Giovanni che,
di rientro a casa dopo
una serata trascorsa con
gli amici, ha trovato la
morte in una delle tante curve di località Cornale, dove si è consumata la tragedia. Una maledetta curva e poi il volo nel vuoto, con l’auto
4
_
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
Martedì 4 novembre 2014
I FATTI DI CRONACA
perde la vita un tunisino: grave
Bradanica, in un altro incidente
Si schianta in auto con la madre
tra S. Severino e Francavilla: la
Lo sfortunato Dario
Dattoli di S. Severino
di ALESSANDRO PANUCCIO
coS. SEVERINO L. - La
è
munità sanseverinese
stata scossa ieri in tarda
di
mattinata dalla notizia
ocun incidente mortale,
22
corso a un ragazzo di
anni, Dario
Dattoli. Il
giovane, attorno mez-
donna, ferita, è sotto choc
defunti per il 30enne Vincenzo
Potentino muore a Roma con lo
Tragico destino nel giorno
della commemorazione dei
Vaccaro
scooter
Erano intono alle quatPOTENZA - Una dome- tro di mattina. Una nonica mattina trasforma- tizia che ha sconvolto intasi in tragedia. Il desti- teramente la famiglia.
no ha voluto che perdes- Trentenne, laureatosi
nel
se la vita proprio
all’Università degli stugiorno della commemo- di della Basilicata in
razione dei defunti. Sta- biotecnologie viveva nelva rientrando nella sua la capitale dopo aver
abitazione di Roma, Vin-
che
si
schianta nel burrone, alto più di dieci metri, terminando la sua corsa nelle acque basse, ma gelide
di un affluente del fiume
Frida. Poi il buio. Quello
stesso buio che si era ripetuto, neppure due settimane prima, in località Bosco
Magnano, quando la strada si era portata via un’altra giovanissima vita,
quella di Dario Dattoli, 22
anni, morto sul colpo dopo l’impatto contro un palo della pubblica illuminazione situato alla destra
della carreggiata. Vite e sogni spezzati da quelle
stesse strade che da sempre mietono giovani ed innocenti vittime, che come
unica colpa hanno avuto
quella di percorrere la stra-
per il giovane passeggero
per il quale è stato inutile l’arrivo dei soccorsi del
118, che ha invece prestato soccorso alla madre, la
quale seppure sotto choc,
ha riportato ferite lievi ed
è ricoverata ma non risulta in pericolo di vita. Da-
rio, figlio unico, era molto conosciuto in paese, così come il resto della famiglia, anche perché viveva
quotidianamente a San Severino. Come spesso accade ultimamente, sui social
si sono susseguiti commenti e ricordi di coetanei
Erano intono alle quattro di mattina. Una notizia che ha sconvolto interamente la famiglia.
Trentenne, laureatosi
all’Università degli studi della Basilicata in
biotecnologie viveva nella capitale dopo aver
trovato lavoro. A Potenza, dove rientrava per gli
affetti familiari, viveva
con i genitori, in strada
Sant’Oronzo. Sull’incidente sono in corso accertamenti. Ci sarebbero,
da quanto si apprende da
fonti vicine alla famiglia,
dei testimoni. Per ora
non è stata fissata la data del funerale per dare
l’ultimo saluto al giovane. (i.d.m.)
e conoscenti. Diversi i
“R.i.p.” o frasi del tipo:
“Ciao amicone ci mancherai, hai lasciato un grande vuoto”. Dattoli ha trascorso la notte nella cappella mortuaria del cimitero in attesa dei funerali. Sangue anche sulle
L’incidente attorno alle 4 del mattino
Il giovane, dottore in biotecnologie,
lavorava nella Capitale. A Potenza
viveva in strada S. Oronzo
strade materane. Ieri pomeriggio sulla strada statale Bradanica, all’altezza
di Irsina, ha perso la vita anche un cittadino di
origini tunisine. Anch’egli
viaggiava a bordo di
un’auto insieme a un’altra
persona, quando il mezzo
è finito fuori strada per
cause da accertare. Il
50enne africano è morto
sul colpo, chi gli stava accanto, un 34enne di Irsina, è stato trasferito all’ospedale San Carlo di Potenza, dove versa in gravi condizioni.
con molti capelli in più,
e molto trascurati”. Il secondo avvistamento e’
avvenuto nel centro di Catanzaro. Infatti un dipendente dello stesso municipio e’ sicuro che fosse
Ciro Cicalese quella persona che lo scorso martedì 28 ottobre, intorno
alle 14.00 ha chiesto dei
soldi per comprare le medicine. Infatti Ciro soffre
di demenza vascolare degenerativa, e la moglie
Gabriella costantemente
li ricordava che doveva
prendere i farmaci, ”
tutto porta a mio marito
”, afferma Gabriella che
non ha perso la speranza di ritrovarlo. ” Le ul-
time notizie che arrivano
sempre da Catanzaro sono per noi una grande felicita’, tutto corrisponde,
il modo di camminare di
Ciro, anche come si pone,
con molta gentilezza, era
il suo vivere la massima
educazione, ora non può
ricordare nulla e sta’ vagando per quella zona,
ma sono sicurissima che
può essere lui”. Cosi conclude la moglie di Ciro Cicalese, che coglie l’occasione di ringraziare forze dell’ordine, volontari,
e poi cita anche il sindaco di Policoro, affinche’
porga attenzione su questa situazione, ” so’ che e’
una persona piena di
valori, molto attenta,
prego il dott. Rocco Leone che attivi tutti gli strumenti in suo possesso affinche’ mio marito torni
a casa dai suoi cari e da
sua figlia Megghy”. Quest’ultima si e’ recata più
volte a Catanzaro affiggendo manifesti in ogni
parte, senza pero’ rintracciare il suo papà, ora le
speranze crescono, e tutti vogliono riportare Ciro a casa.
La famiglia è ottimista: vano il sopralluogo dei carabinieri ma le ricerche continuano
l’altro passeggero
Muore a 22 anni contro un palo
Nel pomeriggio, a Irsina sulla
S. SEVERINO L. - La comunità sanseverinese è
stata scossa ieri in tarda
mattinata dalla notizia di
un incidente mortale, occorso a un ragazzo di 22
anni, Dario
Dattoli. Il
giovane, attorno a mezzogiorno,
viaggiava
con la madre, che era
alla guida
di una Fiat
500, sulla
strada di
collegamento che conduce da San
Severino
Lucano a Francavilla in
Sinni, in località bosco Magnano. La donna, ha perso il controllo dell’automobile, per cause in via di accertamento. Il veicolo
sbandando è finito contro
un palo dell’illuminazione.
Impatto rivelatosi fatale
Il titolo del 4 novembre
scorso su Dattoli
dell’auto finita
Le operazioni di recupero
San Severino Lucano
nel torrente Frida a
una serata con gli amici.
fa, a poca
Solo qualche settimana
in
distanza dal luogo dell’incidente,
aveva perso
località Bosco Magnano, di 22 anni
la vita un altro giovane
Oggi giornata di lutto cittadino.
Alle 15 i funerali
Finisce con l’auto nel torrente Frida
Stava rientrando a casa dopo
Tragico incidente a San Severino
di CRISTINA LIBONATI
Lucano. Perde la vita un ragazzo
di 19 anni
Doppio avvistamento a Catanzaro
Cicalese, il ragionere scomparso da Policoro notato in centro da due persone
che ha perso la vita nel
Il 19enne, Giovanni Lauria
LUSAN SEVERINO
tragico incidente
vitCANO - Ancora una
antima della strada ed è
cora la comunità di San San Severino e ViggiaSeverino Lucano a per- nello, il più brutto sch
dere un giovane. Il 19enverne, Giovanni Lauria
so le 2:30 stava rientrand
o avviato le ri-
Il titolo del 22 novembre
su Lauria
da sbagliata nel momento sbagliato. La morte di
Papaleo è stata commentata anche dal sindaco di
Episcopia, Biagio Costanzo, che non ha dubbi.“Anche questa, a parere del
sottoscritto, è dovuta allo
stato della Sinnica. In
quel punto ci sono ancora guardrail di tipo antiquato e la barriera è bassa.Quante battaglie -si
chiede il sindaco- dovremo
ancora fare con l’Anas, per
adeguare tutto il tratto, come il ponte di Seluci, dove é deceduto per simili
motivi, il nostro compaesano Antonio Papandrea?
Il risparmio su una barriera, non varrà mai una vita umana. Se si rimane su
strada, pur sbattendo, ci
si può salvare”.
di DOMENICO SANTOPIETRO le della benemerita Fra- lese, che risulta facilmencassi e i suoi uomini stan- te riconoscibile per la sua
POLICORO – Il ragionie- no continuando le ricer- camminata flemmatica,
re partenopeo Ciro Cica- che. Attualmente sembra i suoi occhi azzurri e la
lese e’ stato avvistato che si stanno visionando sua altezza (mt 1,80), viene avvolta
nuovamente ieri mattina alcune telecamere della
sempre piu’
a Catanzaro
da un pizzico
da due perdi mistero.
sone. L’avvi13
limitrofi
_Matera e Provincia_
Comuni
i
pure
L’uomo avvistamento è
Modarelli (FI): sensibilizzare
in zona Lido. L’appello di
Cicalese ha un’abitazione
stato più volstato fatto sia
te a Catanzaalle ore 7.00
molecolare
cane
del
nel Catanzarese: vane anche le ricerche
Scomparso da Policoro e avvistato
ro, è Ciro opda un fruttipure un sovendolo, e susia? Dopo le
bito dopo inaffannose ritorno alle ore
cerche sul8.15 in corso
l’intero territorio
Mazzini preszo- della cittadina policorese,
so il noto bar
na, com- luogo dove si sono perse
“Imperiale”.
presa quella del caffè “Im- le sue tracce lo scorso 28
La moglie Gabriella Martucci e la figlia periale”. La famiglia agosto, tutto faceva preMargherita (Megghy), esprime ottimismo per sumere a un immediato
hanno immediatamente queste ultime notizie, ritrovamento in terra
allertato il comando ca- anche perché “la spe- calabra. Infatti subito
rabinieri di Catanzaro, ranza non si perde mai”, dopo quel giorno e’ stache sono intervenuti sul come afferma Gabriella. to avvistato, prima a TreLa scomparsa del 62en- bisacce, dopodiché a Villuogo, ma di Ciro neanche l’ombra. Però l’ufficia- ne napoletano, Ciro Cica- lapiana lido, e in ultimo
Lunedì 27 ottobre 2014
Due mesi senza notizie di Ciro
che
ani quotidian am ente
POLICORO – Dom
Ciro e
da fine abbia fatto
saranno due i mesi
a tutè lanciano l’appello
quando Ciro Cicalese
ti coloro che lo avessescomparso dal centro ro avvistato di chiam aIn
jonico di Policoro.
i re subito le forze dell’orocquesto arco di tempo
dine. D el caso se n’è
familiari hanno girato cupato anche la nota
soin lungo e largo non
“Chi l’ma trasmissione Tv
ile
lo il comprensorio
ha visto?” e una sim
anche la vicina Cala- su Rai1. Nel frattempo
bria, soprattutto la pro- anche sul piano istituvin cia di Catanzaro, zionale serpeggia predove sarebbe stato avvi- occupazione sulle sorstato. Forze dell’ordine ti di questo turista nae volontari della Prote- poletano con abitazione
zione civile nei giorni in via Catone nella zoseguenti hanno setac- na Lido del centro joniete
ciato campagne e pin
so- co. Infatti il presiden
unate ma le loro ricerche
co- del Consiglio com
no state vane. Così
le di Policoro, Gianlu
me quelle del supercane molecolare appositamente arrivato, grazie
all’associazion
Vito
Cicalese è
scomparso
lo scorso 28
agosto dalla
zona lido di
Policoro
de- re, perdita di lucidità,
egli amministratori
e necessita di cure m
gli altri Comuni nel sen- diche quasi giornaliere.
sibilizzare i loro cittadi- Il 28 agosto in sella alni affinchè siano vigi- la sua bicicletta rientrali nei loro paesi, perife- va da mare a casa insierie, contrade in quanto me alla moglie, la quarinon è escluso che sia
in cui si
ello le nel momento
celmasto in zona. N
è avvicinata al can
stesso tempo verifiche- lo di casa per entrare e
sorò in prefettura se ci
due ruoper posizionare la
gino le condizioni
te nella rastrelliera,
un secondo pattuglia- randosi non ha più viro
mento della zona, l’ag
Erano
ha sto suo marito.
ore
di Policoro, da dove
circa le 19:00. Nelle
fatto perdere le tracce.
La speranza dei familiari è la speranza di tut-
Vito Cicalese e il titolo
della Nuova di qualche
giorno fa
a Catanzaro, presso la stazione ferroviaria. Tutte le
testimonianze fanno supporre che siano abbastanza veritiere, le stesse
persone che hanno intravisto il signor Ciro, hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine, e poi hanno anche incontrato i famigliari di Ciro. A rafforzare l’ottimismo di Megghy e Gabriella, vi sono anche altri due
avvistamenti, lo scorso 25
ottobre alle 12.30 in contrada aranceto, con la signora Annarita Caracciolo, la quale non mostra alcun dubbio, ” tutto corrisponde a lui, la camminata strana, l’altezza, però
In tre diversi incidenti hanno perso la vita Dario Dattoli, Giovanni Lauria e Agostino Papaleo
Tre giovani vite spezzate
Un mese di novembre funestato dalle tragedie sulle strade dell’area sud della regione
di NICOLETTA FANUELE
SAN SEVERINO L. Un 2014 nero quello
vissuto sulle strade lucane. Una chiusura d’anno agghiacciante che
racconta di tre giovani
vite spezzate, di sogni interrotti e di un dolore incolmabile. Tre le giovani vittime della strada
nell’area sud della regione, in appena un mese.
Dario Dattoli, 22 anni e
tanti sogni nel cassetto,
quel maledetto 4 novembre stava percorrendo l’arteria che collega San Severino Lucano
alla vicina Francavilla in
compagnia della madre;
all’altezza di Bosco Magnano l’impatto fatale
contro un palo della
pubblica illuminazione.
Dario perde la vita sul
colpo, la madre resterà
pressoché illesa. Strazio
e disperazione avvolgono la piccola comunità di
San Severino, che non lo
sapeva ancora, ma da lì
a poco sarebbe stata
scossa da un’altra tragedia. È notte e fa freddo,
il primo vero freddo avvertivo nell’area sud,
Giovanni Lauria, 19 anni ed un luminoso futuro dinanzi, dopo una serata trascorsa in compagnia di amici, sta rincasando quando all’altezza di località Cornale la
sua auto viene inghiottita dal vuoto di un bur-
rone che lo farà precipitare sul letto di un affluente del fiume Frida.
Il corpo senza vita di Giovanni verrà ritrovato in
mattinata, dopo l’allarme lanciato dai genitori e dai colleghi di lavoro, accanto alla sua Fiat
500. San Severino precipita nuovamente nel dolore e nella disperazione.
Due giovani figli della
comunità sanseverinese
strappati all’affetto della famiglia e degli amici in appena due settimane. Trascorrono pochi
giorni, il destino dimostra, ancora una volta, la
sua puntualità. La notte e la strada, questa volta la Sinnica, si portano
via un altro giovane lucano: Agostino Papa-
leo, 34 anni di Lauria,
mentre stava tornando
a casa dopo una giornata di lavoro, intorno alle 2.30 di notte, trova la
morte in un terribile tratto della Sinnica, una
delle arterie più insanguinate della regione.
Agostino, un ragazzone
pieno di gioia di vivere,
è la terza vittima in appena un mese. Tre giovani vite stroncate, legate da un triste e terribile destino. Tre storie
che si intrecciano. Tre
giovani vite innocenti,
che altra colpa non hanno avuto se non quella di
percorrere la strada sbagliata nel momento sbagliato, proprio quando il
destino ha avuto la sua
puntualità.
XVIII
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA CRONACA IN BREVE
MARZO
2
LUGLIO
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 29 marzo 2014
”SPIONI” IN REGIONE
Ieri l’avvocato
Golia in Procura
per denunciare
l’accaduto. Il
ritrovamento risale
a diversi giorni fa,
ma non aveva
destato allarme
Cimici in Regione per
“spiare” la giunta Pittella
A sinistra la microspia
ritrovata nei pressi del
distributore delle bevande
automatico di bevande
posto al piano terra del
palazzo della Giunta
regionale da un addetto alle pulizie. Un episodio che, come sottolineato in una nota
diffusa ieri dalla Regione, “non aveva suscitato, in un primo
momento, particolare
allarme”. All’indomani
della scoperta delle altre due microspie
consegnate direttamente dal
presidente
Pittella
agli inquirenti, però, quello
stesso episodio, “inizialmente sottovalutato, ha acquisito una dimensione non trascurabile, se non addirittura inquietante”. E così, ieri mattina, anche
per dare agli inquirenti un quadro completo
di quanto accaduto,
l’avvocato Pasquale Golia, responsabile dell’Ufficio Provveditorato e Patrimonio della
Regione Basilicata, si
è presentato in Procura a Potenza per formalizzare una nuova denuncia contro ignoti.
La registrazione del
film è stata interrotta,
ma i colpi di scena, c’è
da giurarci, non sono
di certo finiti.
essere in qualche modo
ascoltate anche all’esterno. Tra le microspie
scoperte nella sala Verrastro e quella ritrovata nei pressi del distributore di bevande, le differenze sarebbero però
evidenti. Ed ecco che vie-
ne fuori un altro interrogativo fondamentale:
i due ritrovamenti sono
collegati? E’ stata la
stessa mano a piazzare
le tre cimici o bisogna
prepararsi a fare i conti con una seconda talpa? (F.D.V.)
di FABRIZIO DI VITO
Nella foto in alto la sede
POTENZA - A Marzo il
ritrovamento di alcune “cimici” nel palazzo della Regione Basilicata, ha destato molta sorpresa e sospetti.
I dispositivi sono stati analizzati per diversi giorni dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del
tribunale di Potenza.
Si tratta di microspie
di natura artigianale,
ma in ogni caso di ottima fattura. Non è
chiaro, però, chi ha deciso di spiare in quel
modo le mosse della
giunta Pittella e, soprattutto, per quale
motivo. La presenza di
una batteria autonoma
lascia pensare che
l’obiettivo era a lungo
termine. Oltre alle due
cimici trovate nella
sala Verrastro, gli inquirenti hanno rinvenuto un altro dispositivo nei pressi di un
distributore di bevande, ma i due ritrovamenti non sarebbero
collegati. La caccia alla ”talpa”, in ogni caso, nel 2014 non ha dato i frutti sperati.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 22 settembre 2014
7
I FATTI DEL GIORNO
POTENZA - La vicenda della Regione Basilicata a
inizia ad assumere con- Potenza
torni degni del copione di un film di spionaggio.
Non sarà
però
di
certo facile risalire
al regista
dell’ennesima “spy
story” in
salsa lucana. Gli attori, loro malribadendo la
_
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
grado
massima fidu2
IA
protagocia nel loro
POLITICA E GIUDIZIAR
di tutti i miei collaboratori”
certezza assoluta sulla lealtà
nisti, sooperato.
La
stato trovato nulla: ho la
“Nella mia stanza non è
no il precaccia alla “talnella sala Verrastro”
sidente
pa” è partita,
Pittella allontana veleni e sospetti: “Erano
“I dispositivi sono
Microspie in Regione, il presidente
stati ritrovati per
della Rema il regista
pura casualità a
seguito di un
intervento tecnico
gione,
potrebbe
aver
per riparare un
Marcello
agito anche da
Pittella, e
lontano, servenla sua ins e dosi di meri esecutori.
tera giundi novem- Nemmeno il tempo di
ta compobre, c’erano orecchie provare a dare una rista dai quattro asindiscrete. Due micro- sposta ai tanti interrosessori esterni. Nella spie sono state trovate gativi che da un paio di
sala Verrastro, dove i per caso sotto il tavo- giorni riempiono i corcinque si riuniscono lo, durante le operazio- ridoi di viale Verrastro
spesso per mettere in ni di riparazione di un che nella giornata di ieatto la “rivoluzione de- microfono. Nei giorni ri il mistero si è arricmocratica” annunciata scorsi il presidente Pit- chito di un nuovo pardal neo governatore tella ha subito allonta- ticolare, inizialmente
all’indomani delle ele- nato ombre e sospetti trascurato. Una decina
zioni dello scorso me- dai suoi collaboratori, di giorni fa, infatti,
La cimice trovata nei pressi del distributore delle bevande al piano terra del palazzo della Giunta regionale
”Spy story” in Regione, nuovo colpo
di scena: trovata una terza microspia
Venerdì 28 marzo 2014
”
”Le cimici spiavano l’intera giunta
POTENZA - Il presidente
Pittella allontana sospet- Nella foto in basso il presiviti e veleni e chiarisce la
dente della Regione
cenda relativa al ritrova- Basilicata, Marcello Pittella
mento di due “microufspie” all’interno degli
avfici Regionali. “A mio
goviso – ha sottolineato il
una
vernatore attraverso
in
nota ufficiale – siamo
presenza di un tentativo
di
(per fortuna sventato)
che
spiare la Giunta, più
il solo presidente. Il ritrovamento di due dispositivi (di cui uno apparentemente fuori uso) è infatti avvenuto nella Sala V
una “cimice” decisamente meno “professionale” di quelle ritrovate nella sala dove si
riunisce la giunta, è
stata ritrovata nei
pressi del distributore
Gli inquirenti stanno analizzando i dispositivi. Ora è caccia alla “talpa”
Le cimici trovate nella sala Verrastro
sono di ottima fattura ma “artigianali”
POTENZA - Il ritrovamento di una terza cimice nel palazzo della Regione Basilicata, in un
luogo diverso da quello
dove erano state scoperte le altre due, apre
nuovi fronti d’indagine
e moltiplica le domande
a cui servirà dare delle
risposte. Da un paio di
giorni, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale
di Potenza stanno analizzando i dispositivi
trovati sotto un tavolo
nella sala della giunta
regionale. Dai primi accertamenti, pare che si
tratti di due microspie di
natura molto probabilmente “artigianale”, ma
comunque di ottima fattura. A realizzarle, quindi, sarebbe stata una mano esperta. Ma chi stava spiando le mosse della giunta Pittella? E, soprattutto, perchè? Al
momento è impossibile
dirlo, ma l’ipotesi di cimici piazzate dalle forze dell’ordine come atto
d’indagine continua a
perdere consistenza con
il passare delle ore. Resta decisamente in piedi, invece, quella relativa alla presenza di una
“talpa” che potrebbe
aver agito in prima per-
sona o grazie all’aiuto di
altre persone. Il dispositivo trovato dai tecnici
che stavano riparando
un microfono della sala
Verrastro potrebbe essere stato posizionato, con
relativa facilità, in pochi
secondi. Ma da chi? E
quando? All’interno della cimice, inoltre, potrebbe anche esserci una memoria in grado di acquisire tutti i rumori e le
conversazioni captate. Il
dispositivo, inoltre, è
dotato di una batteria
autonoma. Due elementi assolutamente da non
trascurare, dal momento che potrebbero dimo-
Nella foto
un dispositivo simile
a quello
ritrovato
alcuni giorni
fa nella sala
della Giunta
regionale
strare come l’obiettivo
della talpa fosse quello
di “spiare” a lungo la
giunta regionale e non
solo in un determinato
giorno o appuntamento.
Resta da capire, poi, se
le tracce audio captate
dalle cimici potevano
Sequestro preventivo
per la ex Siderpotenza
POTENZA - Sequestro
preventivo per la ex Siderpotenza, al centro di
un’inchiesta sulle emissioni in atmosfera dell’impianto siderurgico
del capoluogo. Dopo un
mese e mezzo di stop,
la produzione è ripresa a settembre quando
il giudice per le indagini preliminari del
tribunale di Potenza
aveva concesso alla
proprietà la facoltà
d’uso della struttura,
permettendo così ai
circa 250 operai dell’azienda di tornare
regolarmente al lavoro.
Il lavoro del pool di periti della Procura di Potenza (l’inchiesta è coordinata dal pubblico
ministero, Francesco
Basentini), composto
anche da un esperto
già impegnato nel caso Ilva a Taranto, aveva evidenziato emissioni dannose per l’ambiente e, di conseguenza, per la salute umana. I limiti previsti
dalla legge per diossina, furani e monossido di carbonio erano
stat superati di poco.
SETTEMBRE
SABATO 26 LUGLIO 2014
L’aviatore lucano, originario di Stigliano, era considerato il “mago dell’aria”
L’ultima acrobazia, è morto
Francesco Fornabaio
POTENZA- Lo hanno visto
spegnere il motore, avvitarsi in una delle manovre
acrobatiche più classiche,
e poi precipitare a candela
al suolo. È morto così ieri
pomeriggio, davanti agli
occhi dei 5000 spettatori del
«Fly Venice» al Lido di Venezia, Francesco Fornabaio, campione italiano, e lucano, la cui fama di aviatore da anni aveva varcato i confini nazionali, tanto da fargli meritare l’appellativo di «mago dell’aria». L’ultima magia è però finita sulla spiaggia di
San Nicolò, a fianco delle
capanne balneari e di una
striscia d’asfalto. Saranno
ora la magistratura e i tecnici inviati dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del
volo a cercare di capire cosa possa essere accaduto,
dopo i primi rilievi effettuati da Carabinieri e vigili del
fuoco. Sia l’aereo, un modernissimo Breitling Xtreme 3000, che l’area in cui
è avvenuto l’incidente, proprio a ridosso del mare, sono stati posti sotto sequestro, mentre per il cadavere è stata disposta l’autopsia. Fornabaio, 57 anni, padre di tre figli, era nato a
Stigliano, in provincia di
Matera, e risiedeva a Milano, ma si allenava spesso
in provincia di Udine, a
Campoformido. Aveva totalizzato oltre 2000 ore di volo, di cui la metà da pilota
acrobatico. Dai colleghi
veniva considerato molto
esperto, un simbolo della
scuola italiana. Campione
della categoria nel 2014 e
campione iridato, era membro dal 2002 della nazionale di acrobazia aerea. Pochi
minuti dopo la notizia del-
Francesco
Fornabaio è
morto ieri
pomeriggio
davanti agli
occhi dei
5000
spettatori
del «Fly
Venice» al
Lido di
Venezia
la morte, la sua pagina Facebook ha iniziato a riempirsi dei messaggi, accorati, di fan e colleghi. «Non
ci posso credere, un amico,
VENOSA- Sgomento e incredulità a Venosa per la
tragica morte di Dario Di
Liberti, il 28enne che nel
tardo pomeriggio di sabato ha perso la vita in un incidente sulla Bradanica, nei pressi di Montemilone. Dario era un
brillante
dentista e lavorava presso la Polimedica di
Melfi e tutti
lo ricordano come un
ragazzo solare. Sabato, al termine di uno spensierato pomeriggio trascorso con amici in campagna, dove la comitiva
aveva deciso di pranzare
un grande uomo» scrive
Giuseppe, mentre Liviano
lo ricorda come «una persona straordinaria e unica»
e Dimitri lo saluta dicendo
«Poca confidenza, grande
rispetto. Ciao Uomo».
«Muore a Venezia Francesco Fornabaio campione
mondiale di volo acrobati-
A Venezia l’ultima “acrobazia”
dell’aviatore lucano Fornabaio
co straordinario e coraggioso lucano» scrive invece in
un tweet il sottosegretario
ed ex governatore lucano
Vito De Filippo. Fornabaio è la terza vittima del cielo di questo fine settimana,
dopo l’incidente avvenuto
sabato alla periferia di Vigevano e costato la vita a
un pilota di ultraleggero e
a uno spettatore. All’elenco sono da aggiungere otto feriti: uno nel milanese,
dove sabato è caduto un ultraleggero il cui pilota è ricoverato in gravi condizio-
Venosa sotto shock per la morte del 28enne Dario Di Liberti
Un pranzo con gli amici in campagna,
poi l’incidente mentre tornava a casa
La Fiat 500
sul carroattrezzi dopo
l’incidente
insieme, e dopo aver terminato le pulizie, Dario
aveva recuperato l’immondizia e, in compagnia della sua fidanzata,
Il giovane
dentista lavorava
alla Polimedica
di Melfi
si era messo alla guida della sua Fiat 500 per tornare a casa. Purtroppo, per
cause ancora da accertare, il giovane ha perso il
ni in ospedale, e altri due
a Vidor, in provincia di Treviso. Qui l’incidente è accaduto ieri mattina in fase di
atterraggio: feriti il pilota,
finito su una collinetta che
fiancheggia l’aviosuperficie, e il passeggero. E sempre ieri, nel vercellese, durante l’annuale ’Festa dell’Arià di Varallo Sesia, cinque persone (quattro passeggeri e il pilota) sono rimaste ferite per il brusco
atterraggio di un elicottero turistico di una società
privata.
controllo dell’auto e in seguito ad un impatto violentissimo, è morto sul colpo.
A nulla è valso l’arrivo dei
soccorsi.
La fidanzata, 19enne,
ora in stato
di shock e
ricoverata al
San Carlo di
Potenza per
fratture alla
caviglia, fatica ancora
a realizzare
quanto è
successo. La
famiglia,
straziata dal
dolore, e gli
amici, ancora increduli,
parlano di lui come una ragazzo straordinario, intelligente, simpatico, dalla risata e dall’umorismo contagiosi.
OTTOBRE
VENEZIA - Lo hanno visto spegnere il motore,
avvitarsi in una delle manovre acrobatiche più
classiche, e poi precipitare a candela al suolo.
È morto così, davanti
agli occhi dei 5000 spettatori del «Fly Venice» al
Lido di Venezia, Francesco Fornabaio, campione italiano, e lucano, la
cui fama di aviatore da
anni aveva varcato i
confini nazionali, tanto
da fargli meritare l’appellativo di «mago dell’aria». L’ultima magia è
però finita sulla spiag-
gia di San Nicolò. Fornabaio, 57 anni, padre di
tre figli, era nato a Stigliano, in provincia di
Matera, e risiedeva a Milano, ma si allenava
spesso in provincia di
Udine, a Campoformido.
Aveva totalizzato oltre
2000 ore di volo, di cui
la metà da pilota acrobatico. Dai colleghi veniva
considerato un simbolo
della scuola italiana.
Campione della categoria nel 2014 e campione
iridato, era membro dal
2002 della nazionale di
acrobazia aerea.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Giovedì 16 ottobre 2014
3
LA CRONACA GIUDIZIARIA
BASILICATA
www.lanuovatv.it
Anno IX - N. 205
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
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40726 >
9
771721 248002
Posto sotto
sequestro lo
stabilimento
siderurgico di
Potenza. Due
dirigenti del
gruppo Pittini
indagati
“Non è disastro
ambientale”
Lavoratori dal
prefetto
Verranno
chiesti gli
ammortizzatori
sociali
Blocco delle
lavorazioni,
imposti alcuni
interventi per
abbattere le
emissioni. Messa
in libertà dei
circa 250 operai
Momenti di
tensione in
piazza Mario
Pagano con un
comitato
ambientalista
Rosa: Berlinguer
si dimetta
ALLE PAGINE 2,3 E 4
“Fumi nocivi”, la Procura
spegne la SiderPotenza
Braia e Luongo si contendono Paradiso e Lacorazza. Ma l’Assemblea è un rebus La Provincia di Potenza rischia di saltare
tutti questi tagli
La pretattica del Pd tra dubbi il“Con
dissesto è inevitabile”
diffidenze e pallottoliere Valluzzi convince i sindaci
Ingorgo nel Centro(sinistra) per
entrare nella Casa dei Moderati
I tre candidati a guidare il Pd lucano. A PAGINA 5
Neppure l’accordo tra big (per il voto
segreto) darà la certezza a uno dei
candidati. Clima pesante e da ultima
spiaggia: nessuno si fida di nessuno
Il premier Renzi battezza
la “lucana” Jeep Renegade
I sindaci in Provincia da Valluzzi. A PAGINA 9
La conferenza stampa organizzata ieri dal Cd.A PAG. 7
Serie D. Oggi la presentazione del tecnico del Potenza
Il giorno di Giacomarro
Lauria
Renzi con i 3 operai di Melfi
e Marchionne.A PAG. 11
La denuncia di
un disabile
dopo la festa di
S. Giacomo:
non ho potuto
assistere al
concerto
perché il palco
era troppo
grande
Si rafforza la richiesta di sos alla
Regione: “Serve un contributo
straordinario di solidarietà e
risposte forti su strade e scuole”
Calcio a 5/A2
Pagliarulo
per l’Avis
Policoro
NELLO SPORT
Appuntamento alle 12 al
Viviani. NELLO SPORT
A PAGINA 18
Lega Pro
Scalise
si “avvicina”
al Matera
NELLO SPORT
OTTOBRE
Il giudice ha cambiato l’accusa, ipotizzando il dolo eventuale
Pignola, violenza sessuale su
minorenne disabile, due arresti
PIGNOLA - Accusati di
violenza sessuale di
gruppo su una ragazza
di appena 16 anni affetta da problemi al linguaggio e da un lieve ritardo mentale, M.C e
G.M. due giovani, rispettivamente di 24 e 19 anni, uno di Pignola e l’altro di Potenza, sono stati posti ai domiciliari dalla Squadra Mobile della
Questura di Potenza. I
fatti risalgono alla sera
del 17 gennaio scorso e
si sarebbero verificati
all’interno di un edificio
abbandonato vicino alla
scuola media di Pignola.
I due ragazzi avrebbero
dapprima contattato la
ragazza, conosciuta nei
mesi precedenti, e le
hanno successivamente
dato appuntamento in
paese, dove l’adolescente è arrivata in compagnia di una cugina. A
quel punto, la sedicenne
è stata convinta ad entrare nell’edificio abbandonato: qui, uno dei due ragazzi ne avrebbe abusato sessualmente, mentre
l’altro teneva in mano un
telefono cellulare per
“illuminare” la scena.
“E’ stato un omicidio volontario”
Ubriaco al volante, il gip Palma convalida l’arresto del 28enne rumeno Vasile Munteanu
che domenica mattina sulla strada Calvello-Anzi ha travolto ed ucciso due persone
Potenza, dove il giova- to trovato un tasso di al- scorso l’intera nottata
Nell’incidente
ne rumeno era stato tra- col di 2,7, superiore di ad una festa. L’avvocahanno perso la
sferito nella giornata di quasi cinque volte al li- to Russo e Domenico
martedì dopo essere mite consentito), consa- Raimondi, invece, si
vita l’avvocato
stato dimesso dall’ospe- pevole dei rischi ai qua- erano dati appuntamenRomano Russo,
dale San Carlo di Poten- li stava andando incon- to la mattina presto per
za. L’altra novità ri- tro. Dopo aver evitato andare in montagna in
56 anni e
guarda il capo d’impu- l’impatto con altre auto cerca di funghi. Poi in
Domenico
tazione: il 28enne non ed aver più volte inva- pochi attimi si è consuRaimondi, 34 anni dovrà rispondere di so la corsia opposta in mata la tragedia. Ora
POTENZA - Il gip del tribunale di Potenza, Amerigo Palma, ha convalidato l’arresto di Valise
Munteanu, il 28enne
rumeno che domenica
mattina, ubriaco alla
guida, ha travolto con
la Peugeot sulla quale
viaggiava con un connazionale la Panda sulla
quale si trovavano l’avvocato Romano Russo,
56 anni, e Domenico
Raimondi, 34 anni, entrambi morti sul colpo
dopo il terribile schianto verificatosi sulla provinciale 32bis, nel territorio di Calvello. La decisione è arrivata ieri, al
termine dell’udienza di
convalida del fermo che
si è svolta nel carcere di
omicidio colposo plurimo, ma bensì di omicidio volontario con dolo
eventuale. A Vasile
Munteanu viene quindi
contestato di essersi
messo alla guida ubriaco (nel suo sangue è sta-
un rettilineo, la Peugeot guidata dal giovane
rumeno ha travolto a
tutta velocità la Panda,
non lasciando scampo
alle due vittime. I due
rumeni stavano rientrando dopo aver tra-
sarà un processo ad accertare il livello di responsabilità dell’indagato. Resta da capire se la
Procura opterà per la richiesta di rinvio a giudizio o per quella del rito immediato.
Gli abusi sarebbero stati consumati all’interno di un edificio abbandonato nei pressi della scuola media
Minorenne disabile violentata dal ”branco”
Pignola, agli arresti domiciliari due giovani di 24 e 19 anni. I fatti risalgono allo scorso mese di gennaio
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Accusati di
violenza sessuale di gruppo su una ragazza di appena 16 anni affetta da
problemi al linguaggio e
da un lieve ritardo mentale, M.C e G.M. due giovani, rispettivamente di
24 e 19 anni, uno di Pignola e l’altro di Potenza, sono stati posti agli arresti
domiciliari dalla Squadra
Mobile della Questura di
Potenza. I fatti risalgono
alla sera del 17 gennaio
scorso e si sarebbero verificati all’interno di un
edificio abbandonato vicino alla scuola media di Pignola. I due ragazzi avrebbero dapprima contattato La violenza si sarebbe consumata la sera del 17 gennaio scorso a Pignola
la ragazza, conosciuta
nei mesi precedenti, e le
hanno successivamente
dato appuntamento in
paese, dove l’adolescente
è arrivata in compagnia
di una cugina. A quel punPOTENZA - “Ho sempre viata all’assessore regio- lutare l’adozione di provto, la sedicenne è stata concercato di capire come fos- nale alla Salute, Flavia vedimenti nei confronti
vinta ad entrare nell’edisero andate le cose, ma il Franconi e al presidente dei vertici dell’ospedale
ficio abbandonato: qui,
primario mi rispose che della Regione Basilicata, San Carlo di Potenza. Nei
uno dei due ragazzi ne
dovevo tacere sulla vicen- Marcello Pittella. Sapona- mesi scorsi Saponara è
avrebbe abusato sessualda, altrimenti il direttore ra, lo ricordiamo, per uscito vincitore da un conmente, mentre l’altro tegenerale mi avrebbe licen- l’azienda ospedaliera del tenzioso con l’azienda
neva in mano un telefono
ziato”. Fausto Saponara, capoluogo è l’autore del- ospedaliera da centinaia
cellulare per “illuminare”
uno dei cardiochirurghi la registrazione choc nel- di migliaia di euro relatila scena. Nè la cugina delsospesi dall’ospedale San la quale il dottor Michele vo al suo demansionamenla vittima, né un’altra
Carlo nell’ambito delle Cavone si autoaccusa di to e nella lettera inviata alamica delle due ragazze
indagini interne sulla “aver lasciato deliberata- la Franconi e Pittella sot(che era fuori), né altri due
morte della signora Elisa, mente ammazzare una tolinea che, a suo avviso,
amici degli arrestati hanla paziente calabrese di 71 persona”, e per questo mo- la direzione del San Carno pensato di intervenire.
anni deceduta nel maggio tivo è stato sospeso in via lo era più volte venuta a
Dopo aver subito la violendel 2013 dopo un’opera- cautelare. Lui, però, con- conoscenza della vicenda
za, la ragazza disabile, ovzione per la sostituzione tinua a negare ogni adde- della signora Elisa. Afferviamente molto scossa
della valvola aortica, rac- bito e lo ha ribadito anche mazioni che l’azienda
per quello che le era capiconta la sua verità in una all’assessore e al governa- ospedaliera aveva categotato, ha fatto capire alla
lunga comunicazione in- tore, chiedendo loro di va- ricamente smentito poco
madre che era accaduto
qualcosa ed è stata porta-
ta in ospedale per essere sura cautelare degli arrevisitata e medicata. Dopo sti domiciliari per i due inla visita in ospedale è sta- dagati. Nel frattempo le into chiesto l’intervento del- dagini proseguono per acla polizia. A quel punto (e certare eventuali respondopo la sesabilità delgnalazione Agli indagati viene le altre perdi un’insesone pregnante di contestato il reato senti quella
sostegno)
sera
nei
di violenza
sono scattapressi delsessuale
di
gruppo.
te le indagil’edificio abni, rafforzabandonato
Le indagini
te da diverdove si saproseguono
se testimorebbe connianze e dalsumata la
l’interrogatorio della vit- violenza ai danni della mitima, alla presenza di norenne disabile. Nei
uno psicologo. Il pubbli- prossimi giorni entramco ministero Anna Gloria bi i giovani dovranno
Piccininni ha quindi chie- presentarsi davanti agli
sto ed ottenuto dal gip del inquirenti per l’interrogatribunale di Potenza la mi- torio di garanzia.
Donna morta al San Carlo, Saponara scrive all’assessore Franconi:
“Il primario mi disse di tacere altrimenti il dg mi avrebbe licenziato”
più di un mese fa. Nel frattempo proseguono le indagini del pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni. Gli accertamenti
della Procura erano scattate nell’inverno scorso,
dopo un esposto anonimo.
Ad aggiungere particolari inquietanti alla vicenda ci ha pensato l’intercettazione ambientale che abbiamo pubblicato integralmente nell’edizione
di ieri. Un audio che racchiude il contenuto di una
riunione tra cinque medici, con precisi riferimenti a presunti errori ed
omissioni. Chi ha parteci-
pato a quella riunione nella sala medici? E perchè
qualcuno si prende la
briga di spiegare agli altri come comportarsi durante l’eventuale interrogatorio? Sono solo gli ultimi due interrogativi di
una storia che presenta
ancora troppe zone d’ombra. (F.D.V.)
Tentate estorsioni sui cantieri
della Salerno-Reggio, tre fermi
POTENZA - Automezzi
incendiati, telefonate intimidatorie e ordigni artigianali piazzati nei
pressi delle abitazioni delle vittime. Sono i metodi
utilizzati dalle tre persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia di
Lagonegro con l’accusa
di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. In carcere sono finiti Biagio Riccio, 50enne di Lagonegro e Eugenio Torino, 39enne di Maratea, mentre domiciliari per Guerino Buldo,
52enne di Sasso di Castal-
da. Secondo l’accusa i primi due avrebbero programmato una serie di richieste estorsive precedute o seguite da attentati,
anche incendiari, ai danni di alcune imprese edili e di alcuni esercizi commerciali facenti capo ad
imprenditori e commercianti nel territorio di Lagonegro. I destinatari
delle minacce e degli atti intimidatori sono tutti risultati impegnati
nei lavori di ammodernamento del tratto lucano
dell’autostrada SalernoReggio Calabria.
_Speciale 2014_
XIX
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA TRAGEDIA DI MATERA
La tragedia fa riscoprire una “città fragile”. Dodici indagati e assistenza “a singhiozzo” per le famiglie colpite
Il crollo e l’immenso dolore
L’11 gennaio collassa un palazzo a Vico Piave. Muore Antonella Favale e due mesi dopo Nicola Oreste
MATERA - Sembra un’eternità ma è passato meno di
un anno da quando Matera si è risvegliata in un incubo che per molti non è ancora finito. Era l’11 gennaio 2014 quando alle 8 del
mattino la città fu scossa
da una terribile tragedia,
il cedimento di una palazzina in Vico Piave. Nel crollo perse la vita la giovane
Antonella Favale e a distanza di due mesi l’ingegnere
comunale Nicola Oreste,
inizialmente trovato vivo
dopo essere sopravvissuto
per ben 13 ore sotto le macerie. Mentre una terza persona, Sara Elia, fu fortunatamente tirata fuori dalle
macerie tre ore dopo il crollo. La vicenda ha avuto anche dei risvolti giudiziari.
Infatti a due settimane
dal crollo, la Procura della Repubblica di Matera
aprì un’indagine per disastro ed omicidio colposo, coordinata dal pubblico ministero, Annunziata Cazzetta, iscrivendo nel registro
degli indagati 12 persone,
tra cui proprio l’ingegnere Oreste e sua moglie Ornella Cianfrone. Inoltre, i
due tecnici dei vigili del fuoco Domenico Masciandaro
e Maddalena Lisanti, l’ingegnere Emanuele Lamacchia Acito, tecnico del Comune di Matera e redattore del verbale dopo il sopralluogo del 23 dicembre
2013, la dirigente ai lavori pubblici del Comune, Delia Maria Tomaselli, il proprietario del locale sottostante il palazzo oggetto di
riqualificazione per realizzare un ristorante-pizzeria,
Nicola Andrisani, il progettista dei lavori, l’architet-
to Rossella Bisceglie, l’autore dei calcoli statici nel
cantiere, l’ingegnere Francesco Paolo Luceri, il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, Rieco, Emanuele Taccardi, il direttore del cantiere Francesco
Paolo Andrisani e il collaudatore dei lavori, l’ingegnere Vincenzo Andrisani.
Oltre ai 12 indagati, il provvedimento fu notificato
anche ad altre 42 persone,
considerate parti lese nell’inchiesta tra i parenti delle vittime del crollo, proprietari ed affittuari, oltre al Comune di Matera. E pochi
giorni dopo fu anche nominato un pool di periti tec-
nici d’ufficio per indagare
sulle cause del cedimento
strutturale, tra cui il professionista barese Michele
Colella e Caterina Di Maio,
docente di Geotecnica presso l’Università degli Studi
della Basilicata e ingegneri strutturisti e tecnici delle costruzioni. Una tragedia che ancora oggi continua. Il consigliere comunale Pedicini lamentava come
a fine ottobre fosse stato
concesso un assegno di soli 2000 euro alle 9 famiglie
colpite dal crollo Ma a fine novembre il sindaco ha
ricordato che “il Comune di
Matera ha affrontato
l’emergenza interamente
con i propri fondi considerato che ad oggi non ha ricevuto i pur minimi interventi per i quali si era impegnata la Regione Basilicata (30 mila per l’autonoma sistemazione e 200 mila euro per gli interventi urgenti)”. Insomma, dopo il
dolore, l’emergenza non è
ancora finita.
DOMENICA 12 GENNAIO 2014
Anno IX - N. 11
€ 1,20
In Basilicata in tandem con Il Mattino
40112 >
9
771721 248002
Una tragedia annunciata. Da giorni i
condomini denunciavano crepe nelle
pareti dopo alcuni lavori a piano terra
per una pizzeria. Aperta un’inchiesta
Sotto
le macerie
Veleni tra Cd e Pd
Spunta un’intesa di
ottobre per un posto in
giunta a Benedetto. Con
l’esecutivo esterno
voluto da Pittella ora
scoppia il caos e c’è chi
rovescia il tavolo
A PAGINA 11
2^ Divisione
Il Melfi ad
Aversa pronto
a sfoderare il
“killer instinct”
esterno
Sel a congresso Futuro e
rapporti con il centrosinistra,
ma resta la rottura
A PAGINA 9
Potenza Comune
“succursale” di viale Verrastro:
4 ex consiglieri in campo
A PAGINA 16
Calcio a 5, A2. Il derby promuove
l’Eraclea. Potenza sempre più giù
Serie D
Matera per il
riscatto,
Francavilla e
Real fuori
casa
APRILE
Scanzano, escavatore
in fiamme in un villaggio
Metaponto, festa e Altre ruspe a fuoco:
mega rissa tra romeni racket a Scanzano?
METAPONTO - Una serata iniziata tra i festeggiamenti termina con
una rissa spaventosa. Schiaffi, calci, pugni e tre persone che finiscono in manette. Tutto è iniziato intorno alla mezzanotte di una sera di fine marzo, nel centro abitato di Metaponto quando il personale della stazione dei carabinieri di Metaponto, in stretta collaborazione con il nucleo operativo
e radiomobile della compagnia ed
i colleghi della guardia di finanza del posto giunti in ausilio, hanno tratto in arresto per rissa in flagranza di reato tre persone di nazionalita romena. I tre individui.
O.I. di 26 anni, P.N. di 28 anni e
P.L. di 22 anni, dopo un litigio per
futili motivi avvenuto dentro l’abitazione di uno dei tre, dove si erano ritrovati per festeggiare un
compleanno, hanno dato vita ad
una rissa molto violenta sfociata
sulla pubblica via. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze ulteriori e più gravi e i tre sono stati
fermati e accompagnati negli uffici del comando di Metaponto. Dopo i rilevi fotosegnaletici gli uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione
dell’autorità giudiziaria di Matera. Nel solo mese di marzo 10 le
persone attestate nella flagranza in circa un mese.
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Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
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Crolla una palazzina a Matera
Dopo il “miracolo” dell’ingegnere
estratto vivo dopo 13 ore, le lacriime
per la 31enne Antonella Favale,
trovata morta sotto una trave
MARZO
SCANZANO J. - Una storia che si ripete. In pochi giorni a fine marzo
escavatori dato alle fiamme. E’ accaduto a Scanzano Jonico nei pressi di un villaggio turistico. Il fuoco
ha distrutto le uniche parti infiammabili, come la cabina di comando
e i condotti idraulici che servono per
muovere il braccio meccanico. La ditta di Montalbano, proprietaria dell’escavatore aveva appena allestito
il cantiere per la costruzione del complesso turistico. Uno degli episodi che
ha fatto riemergere quest’anno lo
spauracchio racket lungo la fascia
jonica, preceduto due settimane prima a un altro mezzo meccanico, di
una ditta di Policoro, che stava lavorando alla realizzazione di una pista ciclabile e l’allargamento della
provinciale che collega Scanzano a
Montalbano Jonico. Al momento dell’atto criminale, questa volta, il mezzo si trovava nel parcheggio di una
struttura alberghiera lì vicino, dove era stata cambiata una gomma forata. I malviventi hanno potuto così sfruttare l’isolamento della zona
e il favore delle tenebre per agire indisturbati. Il titolare della ditta proprietaria del mezzo ha detto di non
aver subito minacce o richieste di denaro. Circostanze molto simili a quelle di episodi analoghi avvenuti in passato e che fanno temere un ritorno
nella zona della malavita organizzata e del racket. (gi.col.)
BASILICATA
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GIUGNO
SCANZANO JONICO - Il paese delle ruspe bruciate. A Scanzano Jonico non c’è pace per gli escavatori che
sembrano essere diventati ormai il
bersaglio preferito di malviventi e
delinquenti. Due mezzi della locale
ditta Lezzi sono stati distrutti dalle
fiamme. La polizia del commissariato di Policoro ha aperto le indagini
per cercare di ricostruire l’accaduto, mentre nel corso della giornata
sarebbero stati sentiti dagli inquirenti alcuni testimoni, tra cui il proprietario dell’impresa. Da capire soprattutto il movente di un incendio
che appare di natura dolosa. Già qualche mese fa a distanza di pochi giorni altri due escavatori erano stati dati alle fiamme. Il primo operava davanti allo stadio, sulla strada provinciale che collega il centro cittadino
di Scanzano Jonico a Montalbano,
per lavori di ammodernamento dell’arteria e per la realizzazione di una
pista ciclabile. Il secondo era impegnato nella zona di lido Torre per la
realizzazione di un villaggio turistico. All’epoca l’incubo del racket e della malavita organizzata si è rimaterializzato in maniera preoccupante.
Questi strani incendi a bersagli sempre uguali sembrano sempre meno
una coincidenza. Gli inquirenti indagano ma al momento non trapela nulla, se non il fatto che il proprietario della ditta Lezzi nega di aver
avuto in passato avvisi o minacce.
Le immagini del crollo. DA PAGINA 2 A 7
Il caso
Mangia la
pizza con
forchetta e
coltello:
scoppia lo
“scandalo” per
De Blasio
A PAGINA 24
Volley A2/M
La Coserplast
si arena in
semifinale
nella Final
Four di Coppa
Basket, L2S
Una fase del derby di ieri disputatosi al PalaPergola di
Potenza. NELLO SPORT
La Bawer
ospita Firenze
per vendicare
la sconfitta
dell’andata
GIUGNO
Policoro, bruciano auto
vicino la Chiesa Madre
POLICORO - Un odore acre nel cuore della notte. Fuoco e fiamme che si
levavano al cielo da un’auto parcheggiata in via Papa Giovanni XXIII, nelle vicinanze della Chiesa Madre. La
tranquilla nottata di Policoro è stata interrotta con le sirene di vigili del
fuoco e carabinieri che correvano all’impazzata. Un’auto, parcheggiata
nella strada parallela a quella che costeggia la piazza principale, è stata
improvvisamente avvolta dalle fiamme. Due delle tre auto danneggiate
appartenevano allo stesso proprietario, una persona giudicata da tutti
tranquilla e che, secondo quanto riferito dall’Arma, non ha a che fare
con il mondo criminale locale. Per
questo gli inquirenti mantengono un
basso profilo senza però tralasciare
nessuna pista. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Policoro,
guidati dal capitano Michelangelo Lo
Buono, sono partite immediatamente ma al momento non ci sono che ipotesi su cosa abbia scaturito la prima
scintilla. Secondo alcuni abitanti della zona sarebbe stato trovato un tappo di una tanica di benzina, notizia
però non confermata dagli stessi inquirenti. Inoltre potrebbe essere un
ritrovamento del tutto casuale ed
estraneo ai fatti data la vicinanza dei
cassonetti, spesso stracolmi di spazzatura. Certo è che ormai appena c’è
un incendio anomalo, o sospetto, scatta la psicosi e l’incubo del racket.
XX
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA CRONACA IN BREVE
DICEMBRE
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Domenica 14 dicembre 2014
3
I FATTI DEL GIORNO
APRILE
La donna si è buttata dalle scale per sfuggire alle fiamme. Ferita gravemente la figlia 26enne e il fratello
Bari, si lancia dalle scale per
sfuggire alle fiamme e muore
BARI - Si lancia dalle scale per sfuggire alle fiamme che stavano avvolgendo il suo appartamento,
ma precipita nel vuoto e
muore. Tragedia a Bari,
dove Michela Corvaglia,
53enne originaria di Potenza, ha perso la vita in
seguito ad un incendio
divampato all’interno di
un condominio di corso
Cavour, in pieno centro.
La donna, in preda al panico, si sarebbe lanciata
nella tromba delle scale
per scappare dalle fiamme. La tragedia ha coinvolto anche altre tre per-
10
sone, appartenenti allo
stesso nucleo familiare
della donna, rimaste ferite in modo piuttosto
grave. Le persone che sono state soccorse sono
Giovanni Corvaglia, di 54
anni, anche lui potentino e fratello della vittima,
che si era rintanato in un
bagno dell’abitazione,
una ragazza di 26 anni,
Valentina Russo, figlia
della vittima ed una donna anziana, Maria Santoro, di 82 anni, originaria della provincia di
Lecce e mamma di Michela Corvaglia.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 7 ottobre 2014
CRONACA GIUDIZIARIA
Incendio in un appartamento a Bari,
perde la vita una 53enne di Potenza
BARI - Si lancia dalle scale per sfuggire alle fiamme che stavano avvolgendo il suo appartamento, ma
precipita nel vuoto e muore. Tragedia ieri mattina all’alba a Bari,
dove Michela Corvaglia,
53enne originaria di
Potenza, ha
perso la vita
in seguito
ad un incendio divampato all’interno di un
condominio
di corso Cavour, in pieno centro.
La donna, in
preda al panico, si sarebbe lanciata nella tromba delle scale per scappare dalle fiamme e dalle esalazioni, ferendosi mortalmente. La tragedia ha
coinvolto anche altre tre
persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare
della donna, rimaste ferite in modo piuttosto grave. Due di esse hanno cercato scampo cercando di calarsi dal balcone dell’abitazione, al terzo piano dell’edificio, ma una è caduta rovinosamente procu-
La tragedia mattina in pieno centro a Bari. Deceduta
una donna di Potenza, feriti anche figlia di 26enne e
fratello ricoverati in prognosi riservata in ospedale
randosi ferite gravi. Le persone che sono state soccorse sono Giovanni Corvaglia, di 54 anni, anche lui
potentino e fratello della
vittima, che si era rintanato in un bagno dell’abitazione, una ragazza di 26
anni, Valentina Russo, figlia della vittima ed una
donna anziana, Maria Santoro, di 82 anni, originaria della provincia di Lecce e mamma di Michela
Corvaglia. L’episodio si è verificato poco dopo le 5 al ci-
vico 127 del corso, in un palazzo adiacente la rampa
del cavalcavia. I soccorsi da
parte dei pompieri e dei sanitari del 118 sono stati
piuttosto celeri secondo il
racconto dei testimoni.
Tante le persone che si sono riversate in strada dopo le urla e il trambusto
provenienti dall’edificio.
Secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco,
giunti sul posto assieme alla Polizia municipale, agli
agenti di polizia e al 118,
l’incendio potrebbe essere
stato provocato da un corto circuito innescato da un
allacciamento abusivo ad
una centralina dell’Enel,
ma sono in corso ulteriori verifiche per cercare di
ricostruire nei dettagli la
genesi e lo sviluppo del rogo. I feriti sono stati trasportati in «codice rosso»
al Pronto soccorso del Policlinico del capoluogo barese e le loro condizioni destano preoccupazione.
(F.D.V.)
Un barista ha lanciato l’allarme: “I soccorsi sono arrivati subito”
Il racconto di un testimone oculare: “Ho
visto la donna che si lanciava nel vuoto”
Avrebbe potuto avere un
bilancio assai più drammatico il rogo divampato stamani in un appartamento del centralissimo corso Cavour, a Bari,
che ha provocato un
morto e tre feriti. A far
accorrere i soccorritori è
stata la telefonata di
Giacomo Minischetti, titolare di un bar nella vicina via Carulli. «Ho visto che usciva fumo dal
portone del palazzo - riferisce Minischetti all’ANSA - e subito ho
chiamato le Forze dell’ordine, primi di tutto i vigili del fuoco. Poi ho visto che alcune persone
chiedevano aiuto e ho
chiamato il 118. Sono stati così veloci che sono arrivati subito. Poi ho visto sa fare». L’uomo dice di dall’incendio. «Ero solo e
la donna che si buttava aver visto le fiamme, mi sono spaventato» agdal balcone. Volevo dare percependo poi subito il giunge, sottolineando la
aiuto, ma non sapevo co- cattivo odore prodotto bravura di Matteo, il vi-
Immediato l’intervento
dei vigili del fuoco
e dei soccorsi
una donna che abitava
nella stessa zona: ”Sono
stata svegliata da un
fortissimo odore di bruciato, al punto da pensare che potesse arrivare
dal mio albero di Natale,
le cui luci in realtà erano spente. Sono subito
corsa giù ed ho incontrato il barista che aveva già
lanciato l’allarme”. L’immobile dove sono divampate le fiamme è stato sequestrato. Già il 5 agosto
scorso nello stesso stabile si era verificato un algile del fuoco che per pri- è stata trovata a cavalcio- tro incendio in un apparmo è entrato nell’appar- ni sull’unica finestra del- tamento, al terzo piano:
tamento salvando Maria l’abitazione. Poco dopo è una coppia rimase intosSantoro, di 82 anni, che giunta sul posto anche sicata dal fumo.
OTTOBRE
POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di
Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato
l’ergastolo, come chiesto
dal pubblico ministero
Francesco Basentini, ma
non una pena esemplare.
Stefanutti, pregiudicato
potentino, per i giudici
ha ucciso, la notte tra il
28 ed il 29 aprile del
2013, Donato
Abruzzese, il 45enne
freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a
Potenza. All’ex pugile
contestato l’omicidio aggravato dai futili motivi e dal metodo mafioso
e il processo con rito abbreviato nei suoi confronti si avvia alle battute con-
POTENZA- Appena usciti dal carcere avevano
riannodato i fili del clan,
rigenerandolo e tornando a gestire le attività illecite con metodi mafiosi. Orlando D’Oronzo, 56
anni, detto ’Fratello grandè, e Nicola De Vitis, 46
anni, il“’Fratello piccolo”,
erano già stati protagonisti a Taranto della sanguinosa guerra di mala che
tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta provocò 160
morti ammazzati. Erano
alleati con Tonino Modeo,
meglio conosciuto come
“Il messicano”, che si
contrapponeva al gruppo
dei fratellastri Riccardo,
Gianfranco e Claudio Modeo. La Polizia ieri ha disarticolato nuovamente il
clan D’Oronzo-De Vitis
dando esecuzione a 52 ordinanze di custodia cautelare (49 in carcere e tre
ai domiciliari) emesse dal
gip del tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del pubblico ministero della Dda Alessio
Coccioli. Gli arresti sono
stati eseguiti tra Taranto, Verona, Bergamo,
Sassari, Matera, Bari,
Lecce, Brindisi, Foggia,
Napoli e Reggio Calabria.
Sono tre ancora i latitan-
La difesa aveva chiesto
l’assoluzione. L’agguato sotto casa
in via Parigi dopo una serata passata
a cenare nello stesso locale
L’ex pugile Stefanutti
clusive. La sentenza del
gup del tribunale di Potenza, Rosa Larocca, è
stata pronunciata ieri
pomeriggio. La difesa
dell’unico imputato, rappresentata dall’avvocato
Rita Di Ciommo, aveva
invece insistito per l’assoluzione. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre
detto di aver agito per legittima difesa (dopo essere stato colpito ad una
gamba) e di essere arrivato sotto l’abitazione di
Abruzzese disarmato,
per poi prendere la pistola da una terza persona
presente al momento della sparatoria. Una rico-
struzione che non ha mai
convinto gli inquirenti.
Il reo confesso si sarebbe recato in via Parigi intorno all’una di quella domenica notte per avere
un chiarimento con
La Polizia ha disarticolato il clan Oronzo-De Vitis che si stava riorganizzando
Mafia jonica, 52 arresti della Dda di Lecce:
accuse anche a Salvatore Scarcia di Policoro
ti. L’organizzazione criminale, rigeneratasi in breve tempo dopo la scarcerazione dei due boss, era
dedita alle estorsioni, al
traffico di droga, alle rapine e alla detenzione di
armi e munizioni. Ma nel
fascicolo d’inchiesta non
mancano episodi cruenti come omicidi e tentati
omicidi. Nicola De Vitis,
già condannato a 25 anni di reclusione per aver
partecipato all’uccisione
di Cosima Ceci (la mamma dei Modeo), è ritenuto anche il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato, di 57 anni, ammazzato il 29 maggio del
2013 in via Mazzini. Per
questo delitto sono già stati condannati a 30 anni di
reclusione con il rito abbreviato i fratelli Giovanni e Salvatore Pascalicchio. La vittima fu raggiunta da cinque colpi di
pistola perchè avrebbe
cercato di impedire ai due
fratelli di vendere le cozze in una zona situata nei
pressi della sua abitazio-
Salvatore Scarcia
ne. Anche Orlando
D’Oronzo, uscito dal carcere alla fine del 2012 con
l’imposizione del soggiorno obbligato a Sassari, non aveva perso la sua
capacità di intimidazione.
Ma la nuova mafia, come
hanno sottolineato nel
corso di una conferenza
stampa il procuratore capo della Dda di Lecce Cataldo Motta, il sostituto
della procura nazionale
antimafia Francesco Mandoi e il questore di Taranto Enzo Mangini, volutamente cercava di ’cambiare immagine e mantene-
Direttore responsabile: Domenico Parrella
Editore: Agebas Srl - Socio Unico
Capitale sociale interamente versato € 500.000,00
Redazione Potenza
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E-mail: [email protected]. - [email protected]
re un basso profilo. A De
Vitis, infatti, avevano
consigliato di «vestirsi bene e di essere meno rozzo». «Ci deve preoccupare il fatto - ha precisato
Mandoi - che dietro l’assenza di episodi eclatanti ci sia una strategia che
vuole portare all’accettazione dei crimini. Questa
nuova strategia della mafia, non solo quella tarantina, serve ad allontanare l’indignazione sociale
dai fenomeni mafiosi e ad
indebolire l’azione della
magistratura e delle forze dell’ordine». Tra le
persone arrestate nel blitz
’Alias’ c’è l’imprenditore
Fabrizio Pomes, di 48 anni, già presidente del
Centro sportivo Magna
Grecia ed ex segretario
provinciale del nuovo
Psi, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Secondo l’accusa, avrebbe fiancheggiato l’organizzazione, creando per la gestione della struttura comu-
nale cooperative di cui facevano parte anche due
pregiudicati condannati
per associazione mafiosa.
In carcere sono tornati anche altri volti noti della
criminalità tarantina:
Francesco Scarci, Gaetano Diodato, Roberto Rug-
TRIBUNALE DI POTENZA
Abruzzese dopo alcuni
screzi di natura personale. I due, qualche ora prima, avevano cenato nello stesso locale, ma a tavoli diversi. Quell’incontro, tuttavia, non era
servito ad appianare i
contrasti e così, poche ore
dopo Stefanutti sarebbe
arrivato in via Parigi e
avrebbe citofonato a casa Abruzzese. Davanti al
portone sarebbe poi scoppiata la sparatoria fatale al 45enne, la cui dinamica presenta ancora
punti da chiarire. Nonostante il rito abbreviato,
l’accusa aveva chiesto il
massimo della pena, poi
non accolta dal gup Larocca che ha condannato l’imputato a 24 anni di
reclusione.
gieri, Calogero Bonsignore, Pietro Leone, Francesco Leone (già arrestato per l’omicidio di Nicola Nibbio). Boss, luogotenenti e gregari di una criminalità ancora in grado
di operare sul territorio.
Oggi l’ordinanza è stata
notificata anche al pregiudicato Salvatore Scarcia,
di Policoro, ritenuto responsabile della detenzione finalizzata allo spaccio
di ingenti quantitativi
di sostanze stupefacenti.
TRIBUNALE DI POTENZA
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Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza,
via N. Sauro, 71. Deposito offerte entro
le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del
delegato in Salerno, Lungomare
Trieste, 84. In caso di mancanza di
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c/o il delegato tel. 089/255006 o
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Avv. Annamaria Crescenzi c/o il
Tribunale di Potenza, Via N. Sauro 71.
Deposito offerte entro le 13 del
04/12/2014 c/o lo studio del delegato in
Salerno, Via Lungomare Trieste, 84. In
caso di mancanza di offerte, vendita con
incanto: 13/02/2015 ore 10.00 ciascuno
dei lotti allo stesso prezzo e con il medesimo aumento. Maggiori info c/o il delegato nonché custode giudiziario, tel. 089
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Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005
Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl
Zona Industriale Modugno - Bari (BA)
APRILE - SETTEMBRE
POTENZA - Si è insediato lo scorso 16 aprile il nuovo Procuratore Capo di Potenza, Luigi Gay che a due anni
di distanza ha sostituito Giovanni Colangelo,
passato nel giugno del
2012 alla guida dell’ufficio di Napoli. A ”reggere” la Procura potentina nel periodo di riferimento era stata
Laura Triassi. Luigi
Gay, 65enne di origini
friulane, era stato nominato dal Csm battendo la concorrenza di
Francesco Mandoi e
2
Luciano D’Emmanuele. In magistratura dal
1979, il nuovo Capo
della Procura del capoluogo vanta anche una
lunga esperienza presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli e l’incarico di Procuratore a Santa Maria
Capua Vetere. ”Tutti insieme dobbiamo impegnarci affinchè il nostro lavoro possa soddisfare la comunità”,
ha sottolineato il neo
Procuratore durante
la cerimonia di insediamento.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Giovedì 17 aprile 2014
CRONACA GIUDIZIARIA
Il gup Larocca accoglie solo in parte le richieste dell’accusa per l’omicidio di Donato Abruzzese a Potenza
L’ex pugile Dorino Stefanutti ha evitato
l’ergastolo, ma è condannato a 24 anni
Tribunale di Potenza, Gay
è il nuovo procuratore
In magistratura dal 1979, è reduce dall’esperienza a Santa Maria Capua Vetere: “Per me è stata una grande scuola”
Omicidio Abruzzese, condanna
a 24 anni per Dorino Stefanutti
POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di
Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, ma non
una pena esemplare.
Stefanutti, pregiudicato
potentino, per i giudici
ha ucciso, la notte tra il
28 ed il 29 aprile del
2013, Donato
Abruzzese, il 45enne
freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a
Potenza. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre
detto di aver agito per le-
10
gittima difesa (dopo essere stato colpito ad
una gamba) e di essere
arrivato sotto l’abitazione di Abruzzese disarmato, per poi prendere
la pistola da una terza
persona presente al momento della sparatoria.
Una ricostruzione che
non ha mai convinto gli
inquirenti. Il reo confesso si sarebbe recato in via
Parigi intorno all’una di
quella domenica notte
per avere un chiarimento con Abruzzese dopo alcuni screzi di natura personale.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 7 ottobre 2014
CRONACA GIUDIZIARIA
Potenza ha un nuovo Procuratore
Ieri mattina la cerimonia di giuramento di Luigi Gay: “Lavorerò per il bene della comunità”
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - “Tutti insieme
dobbiamo impegnarci affinchè il nostro lavoro possa soddisfare la comunità”.
E’ questo il
messaggio
lanciato ieri
mattina dal
neo Procuratore Capo
di Potenza,
Luigi Gay,
a margine
della cerimonia di
giuramento
in seguito
alla quale si
è insediato
ufficialmente nel suo
ufficio al
quarto piano del palazzo di giustizia
del capoluogo. Una cerimonia (andata in scena in
una gremita aula Alessandrini, alla presenza di
magistrati ed avvocati)
presieduta dal presidente
del tribunale di Potenza,
Lanfranco Vetrone che
ha dato il benvenuto al
nuovo Procuratore: “Spero che si possa trovare a
suo agio qui a Potenza e
raccogliere tutte le soddisfazioni professionali che
si aspetta da questa esperienza”. A seguire, poi, il
saluto di Laura Triassi che
per due anni ha fatto da
reggente alla procura potentina dopo il passaggio
di Giovanni Colangelo,
nel giugno del 2012, all’ufficio di Napoli: “Voglio dare al Procuratore Gay un
benvenuto speciale a nome
Nelle foto alcuni momenti della cerimonia di giuramento del nuovo Procuratore Capo di Potenza, Luigi
Gay, svoltasi nell’aula Alessandrini del tribunale di
Potenza. Subito dopo si è insediato nel suo ufficio
di tutta la Procura che ho
retto per due anni. Il dottor Gay lo conosco da
quando sono entrata in
magistratura: è stato un
pilastro per la Procura di
Napoli e anche qui a Potenza la sua esperienza sarà molto utile”. La lunga
attesa è finita e da ieri la
“squadra” dei pm dei tribunali accorpati di Potenza e Melfi ha una nuova
guida. Luigi Gay, 65enne
di origini friulane, era sta-
to nominato dal Csm due
mesi fa ed aveva battuto la
concorrenza di Francesco
Mandoi e Luciano D’Emmanuele. Ad accompa-
gnarlo a Potenza, ieri
mattina, è stato Corrado
Lembo, il procuratore di
Santa Maria Capua Vetere dove Gay ha prestato
servizio fino alle scorse settimane come procuratore
aggiunto. In magistratura dal 1979, il nuovo Capo della Procura del capoluogo vanta anche una
lunga esperienza presso la
direzione distrettuale antimafia di Napoli. Prima di
mettersi al lavoro, il Procuratore ha voluto ringraziare tutti per la calorosa
accoglienza: “Ringrazio
Laura Triassi per il lavoro e le difficoltà che ha dovuto sostenere in questi
due anni. Lavorerò in sinergia con tutti i sostituti. Santa Maria Capua Vetere è stata per me una
grande scuola”.
Dopo Pace stroncato da un infarto anche l’avvocato lauriota. Ieri i funerali “Vento del Sud”, il gip respinge l’istanza presentata dalla difesa
Il foro perde anche Leonasi Fiore resta ai domiciliari
LAURIA - Una settimana nera per gli
avvocati lucani. Un altro grave lutto a tre giorni di distanza colpisce
la categoria. Domenica sera la scomparsa di Tuccino Pace, decano del foro di Potenza che fra un anno avrebbe tagliato il traguardo dei 50 anni
di iscrizione all’Albo. Martedì stessa sorte per l’avvocato Felice Leonasi, anch’egli 75enne e anch’egli
stroncato da un infarto. Il tragico epilogo al ritorno dal tribunale di Lagonegro nella sua Lauria dove insieme ai figli gestiva l’omonimo studio
legale in piazza San Giacomo. Il noto cassazionista ha presieduto pure
l’ordine degli avvocati di Lagonegro.
I funerali si sono svolti ieri nel primo pomeriggio nella chiesa di San
Giacomo nel rione inferiore di
Lauria.
POTENZA - Rocco Fiore
resta agli arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Potenza, infatti, ha
respinto la nuova istanza presentata dal difensore del capo dell’ufficio
tecnico del Comune di
Avigliano e consigliere
comunale di Potenza,
accusato di corruzione
nell’ambito dell’inchiesta
”Vento del Sud” sui presunti appalti pilotati tra
Potenza ed altri comuni
del circondario. Fiore
era finito ai domiciliari
lo scorso 21 febbraio insieme al dirigente del comune di Potenza, Giuseppe Brindisi e l’im-
prenditore Bartolo Santoro. Misure cautelari
che erano state confermate già dal tribunale del
Riesame. Nei loro confronti il pm Francesco
Basentini ha chiuso le indagini ed ha già avanzato la richiesta di rinvio
a giudizio. L’udienza
preliminare a carico dei
20 indagati complessivi
per quello che è soltanto uno dei filoni d’inchiesta sui quali si stanno
concentrando gli inquirenti, prenderà il via il
prossimo 5 maggio davanti al gup Amerigo
Palma. Tra gli indagati
ci sono altri amministratori ed imprenditori del
potentino. Il secondo filone è quello che ha visto coinvolto, invece, il
colonnello della Guardia
di Finanza, Mario Zarrillo, accusato di aver concesso favori ad amici ed
imprenditori.
NOVEMBRE
Il gup Larocca accoglie solo in parte le richieste dell’accusa per l’omicidio di Donato Abruzzese a Potenza
Addio a Pace e Cataldo,
due “principi” del foro
POTENZA - Il 2014 è
stato l’anno dell’addio
a due ”principi” del foro lucano. A distanza
di pochi mesi ci hanno
infatti lasciato Tuccino
Pace e Nicola Cataldo,
due avvocati dalla carriera lunga e piena di
soddisfazioni, arricchita anche da diversi
incarichi istituzionali.
Il primo è scomparso
il 13 aprile a causa di
un malore all’età di 76
anni. A poco più di due
mesi di distanza, il
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati gli ha
assegnato una toga
d’oro alla memoria,
consegnata nelle mani
del figlio Leonardo,
anch’egli avvocato. Ai
primi di settembre, invece, l’addio all’onorevole Nicola Cataldo.
Anche per lui una vita intera spesa tra politica e una prestigiosa carriera forense.
Avanguardia del Partito Comunista Italiano fu successivamente eletto alla Camera
dei deputati per tre legislature, dal 1963 al
1976.
L’ex pugile Dorino Stefanutti ha evitato
l’ergastolo, ma è condannato a 24 anni
POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di
Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato
l’ergastolo, come chiesto
dal pubblico ministero
Francesco Basentini, ma
non una pena esemplare.
Stefanutti, pregiudicato
potentino, per i giudici
ha ucciso, la notte tra il
28 ed il 29 aprile del
2013, Donato
Abruzzese, il 45enne
freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a
Potenza. All’ex pugile
contestato l’omicidio aggravato dai futili motivi e dal metodo mafioso
e il processo con rito abbreviato nei suoi confronti si avvia alle battute con-
POTENZA- Appena usciti dal carcere avevano
riannodato i fili del clan,
rigenerandolo e tornando a gestire le attività illecite con metodi mafiosi. Orlando D’Oronzo, 56
anni, detto ’Fratello grandè, e Nicola De Vitis, 46
anni, il“’Fratello piccolo”,
erano già stati protagonisti a Taranto della sanguinosa guerra di mala che
tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta provocò 160
morti ammazzati. Erano
alleati con Tonino Modeo,
meglio conosciuto come
“Il messicano”, che si
contrapponeva al gruppo
dei fratellastri Riccardo,
Gianfranco e Claudio Modeo. La Polizia ieri ha disarticolato nuovamente il
clan D’Oronzo-De Vitis
dando esecuzione a 52 ordinanze di custodia cautelare (49 in carcere e tre
ai domiciliari) emesse dal
gip del tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del pubblico ministero della Dda Alessio
Coccioli. Gli arresti sono
stati eseguiti tra Taranto, Verona, Bergamo,
Sassari, Matera, Bari,
Lecce, Brindisi, Foggia,
Napoli e Reggio Calabria.
Sono tre ancora i latitan-
La difesa aveva chiesto
l’assoluzione. L’agguato sotto casa
in via Parigi dopo una serata passata
a cenare nello stesso locale
L’ex pugile Stefanutti
clusive. La sentenza del
gup del tribunale di Potenza, Rosa Larocca, è
stata pronunciata ieri
pomeriggio. La difesa
dell’unico imputato, rappresentata dall’avvocato
Rita Di Ciommo, aveva
invece insistito per l’assoluzione. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre
detto di aver agito per legittima difesa (dopo essere stato colpito ad una
gamba) e di essere arrivato sotto l’abitazione di
Abruzzese disarmato,
per poi prendere la pistola da una terza persona
presente al momento della sparatoria. Una rico-
struzione che non ha mai
convinto gli inquirenti.
Il reo confesso si sarebbe recato in via Parigi intorno all’una di quella domenica notte per avere
un chiarimento con
La Polizia ha disarticolato il clan Oronzo-De Vitis che si stava riorganizzando
Mafia jonica, 52 arresti della Dda di Lecce:
accuse anche a Salvatore Scarcia di Policoro
ti. L’organizzazione criminale, rigeneratasi in breve tempo dopo la scarcerazione dei due boss, era
dedita alle estorsioni, al
traffico di droga, alle rapine e alla detenzione di
armi e munizioni. Ma nel
fascicolo d’inchiesta non
mancano episodi cruenti come omicidi e tentati
omicidi. Nicola De Vitis,
già condannato a 25 anni di reclusione per aver
partecipato all’uccisione
di Cosima Ceci (la mamma dei Modeo), è ritenuto anche il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato, di 57 anni, ammazzato il 29 maggio del
2013 in via Mazzini. Per
questo delitto sono già stati condannati a 30 anni di
reclusione con il rito abbreviato i fratelli Giovanni e Salvatore Pascalicchio. La vittima fu raggiunta da cinque colpi di
pistola perchè avrebbe
cercato di impedire ai due
fratelli di vendere le cozze in una zona situata nei
pressi della sua abitazio-
Salvatore Scarcia
ne. Anche Orlando
D’Oronzo, uscito dal carcere alla fine del 2012 con
l’imposizione del soggiorno obbligato a Sassari, non aveva perso la sua
capacità di intimidazione.
Ma la nuova mafia, come
hanno sottolineato nel
corso di una conferenza
stampa il procuratore capo della Dda di Lecce Cataldo Motta, il sostituto
della procura nazionale
antimafia Francesco Mandoi e il questore di Taranto Enzo Mangini, volutamente cercava di ’cambiare immagine e mantene-
Direttore responsabile: Domenico Parrella
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Redazione Potenza
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re un basso profilo. A De
Vitis, infatti, avevano
consigliato di «vestirsi bene e di essere meno rozzo». «Ci deve preoccupare il fatto - ha precisato
Mandoi - che dietro l’assenza di episodi eclatanti ci sia una strategia che
vuole portare all’accettazione dei crimini. Questa
nuova strategia della mafia, non solo quella tarantina, serve ad allontanare l’indignazione sociale
dai fenomeni mafiosi e ad
indebolire l’azione della
magistratura e delle forze dell’ordine». Tra le
persone arrestate nel blitz
’Alias’ c’è l’imprenditore
Fabrizio Pomes, di 48 anni, già presidente del
Centro sportivo Magna
Grecia ed ex segretario
provinciale del nuovo
Psi, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Secondo l’accusa, avrebbe fiancheggiato l’organizzazione, creando per la gestione della struttura comu-
nale cooperative di cui facevano parte anche due
pregiudicati condannati
per associazione mafiosa.
In carcere sono tornati anche altri volti noti della
criminalità tarantina:
Francesco Scarci, Gaetano Diodato, Roberto Rug-
TRIBUNALE DI POTENZA
Abruzzese dopo alcuni
screzi di natura personale. I due, qualche ora prima, avevano cenato nello stesso locale, ma a tavoli diversi. Quell’incontro, tuttavia, non era
servito ad appianare i
contrasti e così, poche ore
dopo Stefanutti sarebbe
arrivato in via Parigi e
avrebbe citofonato a casa Abruzzese. Davanti al
portone sarebbe poi scoppiata la sparatoria fatale al 45enne, la cui dinamica presenta ancora
punti da chiarire. Nonostante il rito abbreviato,
l’accusa aveva chiesto il
massimo della pena, poi
non accolta dal gup Larocca che ha condannato l’imputato a 24 anni di
reclusione.
gieri, Calogero Bonsignore, Pietro Leone, Francesco Leone (già arrestato per l’omicidio di Nicola Nibbio). Boss, luogotenenti e gregari di una criminalità ancora in grado
di operare sul territorio.
Oggi l’ordinanza è stata
notificata anche al pregiudicato Salvatore Scarcia,
di Policoro, ritenuto responsabile della detenzione finalizzata allo spaccio
di ingenti quantitativi
di sostanze stupefacenti.
TRIBUNALE DI POTENZA
ESEC. IMM. N. 3/11 R.G.E.
ESEC. IMM. N. 132/08 R.G.E.
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balcone), 2 camere, bagno e antibagno; mansarda al p. 2º sottotetto con
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Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza,
via N. Sauro, 71. Deposito offerte entro
le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del
delegato in Salerno, Lungomare
Trieste, 84. In caso di mancanza di
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c/o il delegato tel. 089/255006 o
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Tribunale di Potenza, Via N. Sauro 71.
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caso di mancanza di offerte, vendita con
incanto: 13/02/2015 ore 10.00 ciascuno
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Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005
Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl
Zona Industriale Modugno - Bari (BA)
Condanna per l’ex capo
della Mobile di Potenza
POTENZA - Avrebbe
abusato del cellulare di
servizio per telefonate
di natura personale e,
in un’occasione, violato il segreto d’ufficio informando un giornalista sugli sviluppi di indagini in corso. Sono le
accuse che hanno portato il tribunale di Potenza a condannare ad
un anno l’ex dirigente
della Squadra Mobile di
Potenza (ora in servizio
a Matera), Luisa Fasano. L’inchiesta era stata avviata dall’ex pm di
Potenza, Henry John
Woodcock. Si tratta di
poche centinaia di euro che hanno portato all’accusa di peculato
d’uso. Per quanto riguarda l’interdizione
temporanea dai pubblici uffici, la sua durata
dovrebbe essere equivalente all’entità della pena, ma non sortirà effetti almeno fino all’eventuale condanna
definitiva. La difesa, intanto, è pronta a presentare ricorso in appello per provare a rovesciare il verdetto di
primo grado.
_Speciale 2014_
XXI
Mercoledì 31 dicembre 2014
IL POPOLO ANTI-TRIVELLE
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Venerdì 31 ottobre 2014
L’ORO NERO “LUCANO”
MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2014
BASILICATA
www.lanuovatv.it
Anno IX - N. 313
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
LAURIA - La Guardia
di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per
equivalente - pari ad oltre 155 mila euro - per
contributi non spet-
www.nuovadelsud.it
Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella.
Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected]
Editoria, “L’Eco di Basilicata”
nel mirino delle Fiamme Gialle
tanti, sulla vendita fittizia di circa 73 mila copie de “L’Eco di Basilicata”, un periodico a
diffusione locale del
Lagonegrese.
A PAGINA 11
Banzi, rubava i soldi
al nonno: in manette
BANZI - I carabinieri
hanno arrestato, in
flagranza di reato, un
giovane cittadino tedesco, V.M.D., ma residente a Banzi, per il
reato di ricettazione.
VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014
La cronaca
A PAG. 16
41112 >
9
771721 248002
Omicidio De Fina, un barista
conferma l’alibi dell’imputato
POTENZA - Un testimone conferma l’alibi
dell’unico imputato,
facendo “scricchiolare” ulteriormente l’impianto accusatorio della Procura. E’ ripreso
con l’ennesimo colpo di
scena il processo a carico di Domenico De Fina, unico imputato con
l’accusa di aver ucciso
suo padre.
A PAGINA 11
Petrolio, centinaia di studenti chiedono di impugnare l’articolo 38. E anche il fronte dei sindaci si allarga
Regione sotto assedio
La protesta
studentesca
davanti al
palazzo
della
Regione
Basilicata.
DA PAG. 2
A PAG. 5
F
di MIMMO PARRELLA
I
di ROSSANO CERVELLERA
l sabato di Matera, che dura ormai da quasi un mese, è stato bello come quello del villaggio raccontato dai versi del Leopardi, fra (...)
A PAGINA 5
A PAGINA 19
Calcio a 5,A2
Venti imprenditori lucani qualche giorno fa a
Roma per donare a
Renzi mille euro cadauno per finanziare il
Pd. Ovviamente nulla a
pretendere......
771721 248002
e ar ticolo 38
Trattori, insulti e uova marce: in
10mila contro il Palazzo. Qualcuno
aspetta i politici a fine Consiglio:
“Schiaffo all’intelligenza dei lucani”
In Aula passa la linea del Pd: sì
all’impugnativa, ma solo se la trattativa
con Renzi non porterà le modifiche
richieste. FdI, M5S e FI non ci stanno
Comunali 2015: Matera verso la sfida
Adduce-Tortorelli (ma con Braia e Santochirico
assessori conferma per l’attuale sindaco)
L’appassionato
intervento
del presidente
Pittella,
sopra i
trattori
davanti alla
Regione e a
destra il
cordone
delle forze
dell’ordine
Forestazione e reddito minimo, i consiglieri
Pietrantuono (Psi) e Galante (Ri) fanno
“squadra” e lanciano l’Agenzia agroforestale
A PAGINA 7
“500X e Renegade hanno
salvato la Fiat di Melfi”
A sinistra il
lancio di
uova marce
e a destra il
corteo
partito da
piazza Don
Bosco ieri
mattina. DA
PAGINA 2
A PAG. 9
(foto
Esposito)
A PAGINA 10
Matera, rivuole i regali fatti alla ex, le sfonda
il parabrezza dell’auto e minaccia i familiari
dopo l’arresto: quando esco vi faccio fuori
Zoom completo
La Banca Lucana a Potenza
DA PAGINA 28
A PAGINA 30
41205 >
9
Politica messa
all’angolo
A PAGINA 9
Avis Policoro, la sul campionato
società sul piede
Giovanissimi
di guerra con i
giocatori: bloccati
i rimborsi
Lucan arrabbiat'
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P e t ro l i o
Corsa contro il dissesto a Potenza, salta il tavolo
politico. Chiesto un parere al Viminale sui 15 mln
delle cooperative di Macchia Giocoli e Murate
Per Matera Capitale
è la partita della vita
orse perchè non è stressato dalla gestione quotidiana della cosa pubblica, il segretario regionale del Pd, Antonio Luongo (...)
€ 1,20
A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
A PAGINA 19
Il Pd mai così scollegato dai
lucani, per sua fortuna le tante
opposizioni stanno peggio
BASILICATA
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Anno IX - N. 336
di ALESSANDRO PANUCCIO
Via Nazario Sauro, 130 - 85100 Potenza (PZ)
tel.: 0971 601180 / 601207
Calcio a 5, A2. Serata jonica
dedicata al derby Avis-Eraclea
Rompe le acque e non fa in tempo
ad arrivare al San Carlo: partorisce
in ambulanza una 34enne di Marsico
I tecnici Suriano (Avis) e Bommino (Libertas). SPORT
Il parto in
ambulanza è
avvenuto
ieri mattina
nei pressi di
Tito. Una
signora di 34
anni ha dato
alla luce un
maschietto
assistita
dall’equipe
medica del
servizio
emergenza.
A PAG. 15
Il
parabrezza
dell’auto
preso di
mira
dall’uomo,
poi
arrestato
dalla polizia.
A PAG. 21
POTENZA - Il sì della Camera al decreto legge
«Sblocca Italia» con i voti favorevoli dei lucani
Speranza e Antezza,
l’astensione di Folino e
i contrari Liuzzi, Latronico e Placido, porta
con sé una scia di commenti e polemiche. Il
provvedimento, che scade l’11 novembre prossimo, passa ora all’esame
del Senato. Il più contento di tutti è il governatore Marcello Pittella
che bacchetta i giornali: “Qualche giorno fa titolavano con il nostro
primo “gol”, apostrofandolo come una vittoria solo parziale, di certo preludio ad una sconfitta finale che non si sarebbe fatta attendere.
Avevamo chiesto di più,
e con me e la mia giunta anche la politica, i sindaci, le imprese ed i sindacati. Volevamo tutto.
Non ci sarebbe bastato
un contentino, volevamo
infrastrutture ed un bonus carburanti che non
fosse un’elemosina ma
un reddito minimo a tutti gli effetti, in grado di
aiutare gli ultimi a risalire la china. Senza mollare di un passo sul
fronte della tutela dell’ambiente, garantita
dallo Stato, non meno affidabile e “terzo” nell’assicurare la tutela dei cittadini e dalla nostra Arpab, il cui valore scientifico crescerà con investimenti tecnologici importanti, per garantire
quella trasparenza e
quell’incisività che ogni
famiglia lucana attendeva da tempo”. Pittella
parla di “piccolo miracolo” e “risultato epocale”.
Poi dà il via ai ringraziamenti: “Ai tanti sindaci,
i diversi parlamentari,
da sinistra a destra, gli
instancabili Maria e Guido, l’una custode degli
emendamenti in commissione, l’altro determinato tessitore, che ha garantito, con il vice ministro Vicari, una essenziale spinta bipartisan. E
poi Renzi e il ministro
Guidi,affiancati dal nostro Roberto Speranza,
che ha garantito il sostegno di tutto il partito”.
Ora però bisognerà spiegarlo ai lucani che a giudicare dalle risposte su
facebook a questo post
non sono così entusiasti
dello “Sblocca Italia”.
Durissimo Donato Ramunno (FdI): “Lei trasforma la più grande
sconfitta per la Basilicata in una vittoria. A pagarne più di tutti il conto salatissimo, saremo
noi lucani, costretti ad
accettare scelte di sfrut-
Ma la rete non perdona: “Lei è servo di poteri forti”. E Lacorazza media: capire testo e costituzionalità
“E’ un risultato epocale”
Pittella esulta per il via libera della Camera allo Sblocca Italia: è un piccolo miracolo
I “4 comitatini” in sit-in
dall’8 al 12 novembre
singolo cittadino che
ascolto ogni giorno. Ci
sono le richieste più alte possibili, che mai in
passato sarebbe stato
pensabile ottenere. Vivo
anch’io in Basilicata con
tre figli, non potrei mai
desiderare un disastro
ambientale”. E ancora i
lucani gli chiedono di
fermarsi e ascoltare la
sua gente. “Non abbiamo
l’anello al naso e sappiamo leggere” lo attacca
Il governatore lucano,
Marcello Pittella
tamento della nostra
terra imposte da Roma”. Ancora più dura la
“pancia” di facebook che
parla di “presidente fuori dalla realtà e servo dei
poteri forti” invitandolo
a trasferirsi in Val d’Agri
o nei pressi di Tempa ros-
In campo oggi i deputati della commissione Ambiente per difendere la cultura
I grillini protestano a Matera
POTENZA- «Il Paese reale ha votato contro. E perfino Civati per una volta
oltre alle parole è passato ai fatti e ha votato contro. Ma il decreto Sfascia
Italia è passato alla Camera. Ora al Senato restano
dieci giorni di tempo.
Questo decreto porterà devastazione territoriale,
sfruttamento delle nostre risorse per far arricsa”. E il governatore
non evita il confronto
seppur aspro per quanto virtuale.
“Non sono servo di
nessuno -replica- agisco
per mio conto e rappresentando gli interessi
di EMANUELE CAVALLO*
I
l 25 ottobre ho visto sfilare nel corteo di Roma molte facce della mia generazione: volti a cavallo dei
trent’anni, combattivi, tra altre migliaia di persone, rappresentavano (e raccontavano) storie di disillusione e realtà. Quella piazza, però,
contribuiva a riproporre uno
schema di confronto, ormai
non più praticabile, di Cgil contro governanti, con un vocabolario non più attuale, che non
può appartenere alla mia generazione.Contemporaneamente, a Firenze, veniva celebrato ”ciò che è stato”. Il modello, in questo caso, era destinato a sottolineare la innegabile spinta propositiva del
governo. In questo modo però non veniva concesso alcuno spazio al dibattito interno:
veniva meno un luogo di confronto ideale in cui sarebbero emerse le ragioni di una protesta sociale. Ho raccontato in
un tweet questo contrasto.
POTENZA - No alle trivellazioni, no agli opifici, no alle scorie. Comitati, associazioni, cittadini scendono in piazza a
Potenza il prossimo 8 novembre, contro il decreto Sblocca Italia. Una manifestazione voluta dai
“quattro comitatini“ e organizzata da Rosetta Ottomano in contatto costante con la gente, le associazioni, i comitati regionali e dai fondatori dei
Mo’ Basta, Pietro De Angelis Giuseppe Di Bello
e Antonio Romano. Ieri
sera la presentazione al
ridotto dello Stabile. “Dopo la manifestazione hanno annunciato- ci
chire una manciata di industriali, prevaricazione
del controllo e dei poteri
locali per accentrare nelle mani del governo il processo decisionale. Noi siamo a lutto, come a lutto è
l’intero Paese». Sono i
commenti dei deputati
della commissione Ambiente del M5S. «In aula
anche un’azione di Greenpeace: tutto l’associazioni-
smo ambientale è contro
questo decreto. Anche
Legambiente, che è vicina
al Pd. I senatori del Pd ci
pensino bene ad allinearsi con la volontà del capo.
Perderanno completamente il contatto con il territorio». «Contro lo Sblocca
Italia - conclude la nota domani (oggi,ndr) il M5S
sarà a Venezia e a Matera: due eventi, due capita-
li della cultura d’Italia, ancora più sotto scacco con
questo decreto. Parteciperanno a Matera, alle 18.30,
i deputati, Massimo De Ro-
della collettività. In queste richieste ci sono le
lotte dei sindacati, che
abbiamo sposato e fatte
nostre, quelle dei sindaci, delle comunità, degli
ordini di categoria e finanche i pareri di ogni
Rocco. “Il miracolo sarebbe se lei desse le dimissioni” gli fa eco Rosanna. C’è poi la voce più
conciliante di un membro delle istituzioni, come il presidente del Consiglio regionale, Piero
Lacorazza che sposa l’intenzione di Pittella di
aprire un confronto con
i sindaci sul decreto
“anche per ragionare, insieme, sulle modifiche rispetto al provvedimento
originario”. Il punto fer-
L’iscritto al Pd: tra Leopolda e Roma ha prevalso lo scontro
Renzi risponde al salviano Cavallo
su twitter: “Siamo una comunità”
”Siamo una comunità”, mi ha
risposto Matteo Renzi. Nelle
categorie fondamentali del
pensiero romantico tedesco la
comunità era presentata come un’entità sovra-individuale: il singolo funziona, ha
senso e supera vincoli solo nella dimensione collettiva. Osservando a più riprese i volti
di Roma e quelli di Firenze, sen-
tendo le loro parole, si poteva percepire il confronto a distanza, lo scontro, senza confronto reale. Il Pd comunità non
può essere questo. Quando immagino un partito democratico, non posso che considerare come carburante una discussione continua. Immagino una dialettica costante capace di sottolineare specifici-
tà, ma forte di legami interni
così solidi da essere percepita all’esterno come un grande spazio collettivo di dibattito. Ed è in quella comunità
che può trovare accoglienza
una cittadinanza sempre più
attiva. È innegabile la necessità di una leadership al proprio interno, ma è compito del
partito lavorare alla formazione di un gruppo dirigente capace di accettare un dibattito costruttivo. Il partito non è
- non dovrebbe essere - uno
strumento di potere dalle
inossidabili certezze, eredità
di vecchi modelli. Né può essere scambiato per un comitato elettorale.
*Iscritto al
Partito Democratico
sarà un sit- in che durerà fino al 12 novembre ,
termine ultimo per il Presidente della Regione
Marcello Pittella di impugnare il decreto Sblocca
Italia. Il popolo lucano è
indignato per il suo silenzio e scenderà in piazza
per manifestare”.
sa della Commissione Ambiente, Diego De Lorenzis,
Michele Dell’Orco, Carlo
Sibilia al Cinema Piccolo
Duni».
mo sono i 156 mila barili al giorno da non superare. Giudizio positivo pure sull’iniziativa del
senatore Margiotta che
annuncia emendamenti
al Senato per modificare il testo nella direzione di un maggiore potere alle regione. Insomma
per Lacorazza passi
avanti ne sono stati fatti e si possono ancora fare ma -spiega- restano da
sciogliere i nodi e i dubbi sulla costituzionalità
del provvedimento definitivo. E qui bisognerà
andare nel merito del testo per capire quali sono i poteri che restano in
capo alla regione.
Per esempio chi decide e come si decide il cosiddetto Piano ’del dove
estrarre e dove no’. La cosiddetta ’Intesa’, prevista
dall’art. 38, è tale da non
violare l’attuale titolo V
della Costituzione?
Insomma questioni
che, con l’introduzione
del titolo concessorio
unico, assumono grande rilievo e che meritano una profonda discussione politica e un confronto con i cittadini e
con gli amministrati locali. In una settimana
che si annuncia rovente per il partito-Regione.
Tensione alle stelle lo scorso 4 dicembre con migliaia di persone a manifestare sotto la Regione
Tutti in piazza contro il petrolio
Studenti, ambientalisti ed agricoltori protestano contro l’art.38 dello Sblocca Italia
di FABRIZIO DI VITO
SETTEMBRE
Il presidente Pittella esulta:
“La Basilicata ha vinto 4-0”
POTENZA - Avrà copiato la nazionale azzurra dei mondiali del
1982 che preferì il silenzio stampa prima di
vincere in Spagna. Così il governatore Marcello Pittella ha esordito a settembre per
annunciare ai lucani il
risultato finale del
match tra Regione Basilicata e Governo Renzi. La partita del petrolio, sviluppo e royalties
è vinta. Anzi, è appena iniziata. O, meglio,
abbiamo concluso il
primo tempo. Il risultato: 1 a 0 per la Regione Basilicata. Questo
l’esempio calcistico del
presidente della giunta regionale Pittella
che aveva anticipato i
contenuti del decreto
Sblocca Italia. Il governatore si era detto
moderatamente soddisfatto per i risultati
raggiunti che consentiranno di escludere
dal patto di stabilità i
primi 50 milioni di euro già nel 2014, oltre
a quelli che potrebbero essere liberati nel-
le prossime annualità
stimati in circa 100 milioni. Ovviamente la
Regione è pronta a
mantenere gli impegni
sui 180mila barili al
giorno come recitano
gli accordi con le compagnie petrolifere, ma
l’obiettivo è di rimpinguare il memorandum con il governo
che dovrebbe prevedere non più i 50 milioni di euro all’anno, ma
almeno 250 milioni
per i prossimi venti anni. Soddisfazione anche per la rimodulazione del bonus benzina
a beneficio non solo dei
patentati, ma anche come “social card” in base al reddito. Dopo la
prima modifica all’articolo 38 Pittella si era
spinto oltre, parlando
del risultato finale della partita petrolio: ”Abbiamo vinto 4-0”. Non
la pensano allo stesso
modo le altre sei Regioni italiane che hanno
deciso di impugnare lo
Sblocca Italia davanti
alla Corte Costituzionale.
POTENZA - Tutti in
piazza per dire no al petrolio. Sono decine le manifestazioni anti-trivelle andate in scena in Basilicata nel 2014, soprattutto nell’ultimo trimestre, ovvero da quando
lo spettro dell’articolo 38
dello ”Sblocca Italia” ha
iniziato ad aleggiare
sulla nostra Regione. Il
clou della protesta popolare è arrivato lo scorso
4 dicembre, giorno in
cui il consiglio regionale doveva decidere se impugnare o meno l’articolo che toglie alla Regione la competenza in materia energetica e che
sembra aprire definitivamente le porte al raddoppio delle estrazioni in Basilicata. Studenti, agricoltori, genitori, sindaci e ambientalisti hanno
sfilato insieme per le vie
della città di Potenza per
chiedere un futuro diverso, un futuro slegato da quell’illusione ultradecennale chiamata
petrolio. L’oro nero prometteva tanto, ma fino
ad ora, è inutile nascondersi, ha mantenuto
davvero poco. Le emergenze ambientali, invece, purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Il
corteo, partito da piazza Don Bosco, è arrivato fin sotto il palazzo della Regione Basilicata. La
Nelle foto la
manifestazione dello
scorso 4
dicembre a
Potenza. In
migliaia tra
studenti,
agricoltori
ed ambientalisti si
sono
ritrovati per
protestare
contro le
estrazioni
petrolifere
tensione è poi inevitabilmente salita nel pomeriggio, quando il consiglio regionale ha detto
sì alla linea del governatore Pittella, decidendo
di ”non decidere”, ovvero rinviando qualsiasi
provvedimento all’esito
di una nuova interlocuzione con il Governo. Alla fine l’articolo 38 è stato in parte modificato (la
decisione finale, in mancanza di un accordo con
le Regioni interessate
spetterà comunque allo
Stato), ma per gli am-
bientalisti la sostanza
non cambia. La Regione
Basilicata ha ora tempo
fino al 10 gennaio per
l’eventuale impugnazione: ipotesi che al momento appare decisamente lontana, anche
perchè le altre Regioni
interessate hanno ”scaricato” Pittella decidendo di andare per conto
proprio davanti alla Corte Costituzionale. Le
manifestazioni si sono
svolte in diversi punti
della Regione, a partire
da alcuni centri del Vulture-Melfese come Melfi, Rionero e Venosa. Il
fronte del ”no” alle trivelle è andato via via allargandosi e gli iniziali ”quattro comitatini”
etichettati dal premier
Renzi sono diventati
molti di più.
XXII
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA CRONACA IN BREVE
FEBBRAIO
FEBBRAIO
SABATO 8 FEBBRAIO 2014
Palpatine alle alunne, nei guai i
bidelli di una scuola di Potenza
POTENZA - Con fare
gentile le invitavano ad
avvicinarsi al termosifone per riscaldarsi, per poi
costringerle a subire atti sessuali, consistiti in
”toccamenti lascivi”. Due
bidelli di un istituto superiore di Potenza sono
accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti di due alunne minorenni. I fatti incriminati si riferiscono ad epoche diverse e sono frutto di due indagini distinte. Gli episodi ricostruiti dalle forze dell’ordine
sono avvenuti all’interno
della scuola, quando le
giovani vittime si trovavano fuori dall’aula per
la ricreazione o per il
cambio d’ora. Cogliendo
le alunne di sorpresa, i
due bidelli, le avrebbero
”afferrate e costrette a subire atti sessuali”. A far
scattare gli accertamenti nei confronti dei due
collaboratori scolastici,
attualmente in servizio,
è stata una segnalazione
arrivata alla procura.
Ulteriori sviluppi, poi, sono arrivati direttamente
dalle denunce rese da entrambe le vittime.
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9
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Due bidelli di un liceo di Potenza indagati per violenza sessuale su minorenni
Palpatine hot alle alunne
Tar Basilicata:
i ricorsi aumentano
le pendenze calano
Cellulari, auto, rame e attrezzi: sgominata
a Lagonegro la banda romena dei furti
Potenza
L’inaugurazione dell’anno
giudiziario.A PAG. 4
Le indagini a carico dei due collaboratori scolastici sono
scattate dopo una segnalazione arrivata in procura.A PAG. 3
Botte alla
madre e alla
sorella per
l’eredità:
nuove accuse
per un 34enne
già in carcere
A PAGINA 3
La conferenza stampa in Procura a Lagonegro. A PAG. 2
Vaccaro: Confindustria e politica assenti. Summa: allarme tardivo “Le lobbies non scelgano personalità autorevoli del passato”
La Fiat se ne va? Uil chiede una Cd pretende le primarie
Consulta, Cgil le suona la sveglia Elezioni a Potenza, frecciate e tatticismi tra partiti
POTENZA - Le elezioni
per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di
Potenza si avvicinano, il
partito di maggioranza
del centrosinistra discute di nomi, ma gli alleati non stanno guardare. E il Centro democratico chiede a gran voce
le primarie di coalizione
per scegliere il candidato sindaco. ”Stesso metodo utilizzato per il
Parlamento e le Regionali”.
Concorso per dirigenti regionali:
“bocciate” Minardi, Pedio e Piemontese
Il Palazzo
della
Giunta
regionale. A
PAG. 11
Lo stabilimento Sata
A PAGINA 9
Psi a congresso,
Valvano punzecchia
la giunta regionale
Sonnessa non ci sta:
“Da presidente
non ho compensi”
di MICHELE SONNESSA*
C
aro direttore
non le nascondo lo stupore
che ho provato nel leggere un articolo che
pone in evidenza una
mia ineleggibilità (...).
A PAGINA 7
A PAGINA 25
A PAGINA 5
Idrocarburi nell’acqua
A Tito si sgonfia il caso
Il sindaco rassicura
A Potenza apre la prima macelleria islamica Volley, riprendono i tornei di B1
“Città accogliente, ora vogliamo una moschea” e B2. Quattro team in campo
Il sindaco Scavone
beve acqua A PAG. 15
Matera
Pallanuoto, B
Crollo in vico
Piave, monta la
protesta tra gli
sfollati che
chiedono di
tornare a casa
Ieri nuove
verifiche: entro
il 17 il progetto
di sicurezza
La Basilicata
Nuoto 2000
all’esame
Pescara. Dopo
il brutto ko di
Roma ora i
potentini sono
a difesa del
primato
A PAGINA 19
Il Parco Grancia Potenza
impegnato in campionato
NELLO SPORT
NELLO SPORT
Lagonegro, rissa tra famiglie:
perde la vita il 18enne Di Silvio
LAGONEGRO - E’ finito
tragicamente un litigio
a Lagonegro lo scorso 19
febbraio. A perdere la vita un ragazzo di 18 anni in seguito alle ferite riportate nella colluttazione. I fatti si sono svolti nei pressi del parcheggio multipiano della cittadina. Quattro persone,
due padri con i rispettivi figli, hanno iniziato a
litigare all’interno di un
locale pubblico. Poi l’alterco è continuato fuori
dal bar. La situazione è
degenerata e a terra sono finite due persone: il
ragazzo di 18 anni, Pasqualino Di Silvio e un
uomo di 57 anni, Nicola
Viceconte. Il 18enne è deceduto poco dopo in
ospedale a Lagonegro in
seguito ad una ferita da
taglio al torace. Mentre
l’uomo di 57 anni è stato trasportato in serata
all’ospedale San Carlo di
Potenza per emorragia
cerebrale e frattura cranica. Lì il presunto omicida è rimasto piantonato per giorni.
L’indomani arrestati
Giuseppe Viceconte, Nicolino e Antonio Di Silvio.
La macelleria a rione Lucania. A PAG. 12
FEBBRAIO
MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014
Anno IX - N. 48
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GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014
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Inutili i soccorsi per Antonello Falce, figlio del proprietario del Kursaal del Pantano di Pignola. L’autopsia per fare chiarezza
Muore in palestra a 26 anni
Si accascia mentre solleva pesi in una sala fitness di Potenza. Forse un arresto cardiaco
L’Inghilterra non lo vuole, Restivo La procura di Matera replica
fa ricorso: non lascio mia moglie alla Dna: no a processi mediatici
La versione di Cossidente
“Ho dato quel cd
allo 007 perché
mi avevano
promesso favori
processuali e per
accreditarmi
con il Sisde”
La sala pesi della palestra di fitness di Potenza dove ha
perso la vita il giovane 26enne di Pignola. A PAGINA 3
Restivo. A PAGINA 4
A PAGINA 2
Gravina. A PAGINA 2
Intanto i disoccupati di Viggiano inziano il presidio davanti all’Eni Valdadige Matera, 5S: la delibera dice il falso
Occupazione in calo anche nel 2014 Sospeso l’utilizzo di pet-coke, ma
Unioncamere non dà speranze: tagliati già 310 dipendenti
sul rilascio dell’Aia ora è bufera
Per il nuovo sindaco di Potenza
i grillini faranno primarie a tre
Centro Dem.
Il presidio dei “disoccupati disperati” di Viggiano
ALLE PAGINE 5 E 24
E Benedetto
chiede la testa
dell’esecutivo
tecnico
pittelliano
A PAGINA 9
A PAG. 17
La conferenza stampa
Addio a Rizzuti, potentino Arisa apre il Festival di Sanremo
nell’olimpo della cucina
La Basilicata intera fa il tifo
Lo chef
Frank
Rizzuti 47
anni è
morto ieri a
Potenza.
Aveva
ricevuto la
stella
Michelin. A
PAG. 14
La cartina
che
evidenzia
come le
abitazioni
siano distanti
meno di un
chilometro
dalla
Valdadige al
contrario di
quanto si
dice nell’Aia
Al via
stasera il
64esimo
Festival di
Sanremo:
l’artista
pignolese
sarà la
prima ad
esibirsi. A
PAG. 27
Melfi
Bitetto non è
in discussione,
ma domenica
è vietato
sbagliare
Lo zoom completo
sui campionati
giovanili regionali
Calcio a 5
Avis Policoro,
nel futuro
Suriano o la
soluzione
interna
Nello Sport
A PAGINA 38
Potenza, malore fatale in
palestra per un 26enne
POTENZA - Aveva iniziato da pochi minuti l’allenamento in palestra. Il
tempo di entrare nella
sala dei pesi, di salutare gli amici con cui condivideva da alcuni anni
la passione per il benessere fisico e crollare a terra all’improvviso. Chi conosceva Antonello Falce lo ricorda come un ragazzo gentile, simpatico
con tutti. Occhi chiari,
carino. Ma non un «palestrato». Ventisei anni,
di Pignola, ha avuto un
malore proprio mentre
stava facendo pesi nella
pelestra di fitness di
via Tora a Potenza. La
stessa che frequentava
per due-tre giorni a settimana. Il giovane era
avanti ad uno degli specchi presenti in sala,
quando, forse a causa di
un arresto cardiaco, si è
accasciato a terra. Gli
istruttori della palestra
hanno allertato il 118
che è intervenuto pochi
minuti dopo. La corsa disperata al pronto soccorso, però, è risultata vana. Il giovane è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale San Carlo.
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Prima l’alterco in un locale, poi urla e spintoni. Spuntano coltelli. In condizioni gravi l’uomo di 57 anni
Muore a colpi d’ascia dopo la rissa
Lagonegro, finisce nel sangue una lite tra due padri con i rispettivi figli. Perde la vita un 18enne
Nessuno vuole portare la banda larga
in Basilicata, rifiutati 53 milioni di euro
A perdere la
vita
Pasqualino
Di Silvio che
ha riportato
una ferita da
taglio al
torace.
Inutili i
tentativi di
rianimarlo.
A PAG. 3
Un altro no
La cartina
che mostra
il digitaldivide in
Basilicata.
Attualmente
il 10,4% dei
lucani è del
tutto senza
copertura
A PAG. 7
Centrale del
Mercure,
respinta la
richiesta di
sospensiva
alla sentenza
del Tar
A PAGINA 4
Il legale della famiglia Claps: “Non capiamo com’è uscita questa idea” Novità e sorprese per la “rivoluzione”
politico-burocratica
“Restivo in Italia? Non esiste” dellaMacchina
Regione completata: nominati
L’ipotesi spacca il Parlamento inglese, ma l’avvocato Scarpetta non ci sta
L’arrivo di
Restivo in
Italia per il
processo
Claps a
Salerno
A PAG. 3
A PAGINA 13
Termodinamico a Banzi
La Tecknosolar ricorre al Tar:
la società contesta il parere
negativo della Soprintendenza
A PAGINA 24
Arisa canta senza scarpe
e il suo look fa tendenza
La cantante di
Pignola sul palco
dell’Ariston a piedi
nudi con gonna a
vita alta in lamé e
camicia velata con
reggiseno a vista
ALLE PAG.
28 E 29
i sei nuovi direttori generali
Comune di Potenza
Centrosinistra già polveriera
La Sel “accerchia” il Pd e
rottama gli assessori a vita
Coppa Italia. Il Picerno
fa un figurone a Volla
ma perde nei minuti
finali ed è eliminato
Calcio lucano. Recuperi:
Pomarico-Pietragalla
e Ferrandina-Brienza
chiudono sull’1-1
Calcio a 5/B. Coach
Suriano ci ripensa e torna
in sella all’Avis Policoro:
dimissioni ritirate
La Regione
A PAGINA 9
La sfida lucana di Champions va a Martino,
originario di Ruoti e non di Ripacandida
Nella foto
l’abbraccio
tra Martino
(originario
di Ruoti) e
Pellegrini
(di
Picerno),
prima di
Manchester
CityBarcellona,
chiusa sullo
0-2. NELLO
SPORT
OTTOBRE
MAGGIO
DOMENICA 11 MAGGIO 2014
Costringeva la figlia
disabile a prostituirsi
VENOSA - Insieme al
convivente costringeva
la figlia, poco più che
maggiorenne, a prostituirsi. E’ la triste storia
che arriva da un centro
del venosino. Le indagini dei carabinieri erano scattate nel 2012. La
madre della vittima,
51 anni, con l’aiuto di
un pregiudicato di 61
anni provvedeva a ”trovare” i clienti per la figlia, generalmente persone anziane alle quali avrebbe dovuto offrire prestazioni di natura sessuale in cambio di
un compenso in denaro. Ad accompagnare la
giovane ragazza agli
appuntamenti in diverse occasioni erano
proprio i due aguzzini.
La vittima viveva in un
continuo stato di apprensione a causa delle minacce e delle percosse che riceveva ogni
volta che provava ad
uscire da quell’incubo.
Proprio grazie alla collaborazione della giovane i carabinieri di Venosa sono riusciti ad incastrare i due e ad arrestarli.
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771721 248002
In manette la donna e il suo convivente. La ragazza è affetta da un deficit psichico. Gli incontri avvenivano un po’ dappertutto
Costringeva la figlia a prostituirsi
Orribile storia di violenze a Venosa. Botte e minacce alla giovane per fare sesso con alcuni uomini anziani
Sulla A3 con 60 chili di hashish: Potenza, il centro storico
arrestati due corrieri siciliani
è invaso dai mendicanti
Tante le
persone
rannicchiate negli
angoli del
centro
storico,
tanti anche
i bambini
A PAGINA
17
Il maxi
sequestro
effettuato
dalla Gdf
di Lauria
sul tratto
lucano
della A3.
A PAG. 2
I carabinieri hanno liberato la vittima dall’incubo: ora
è affidata ai servizi sociali. A PAGINA 3
“Il debito? E’ sceso fino a 108 mln. In questi anni forte riduzione della spesa” “No ai santini” in ospedale, la Fsi attacca Maruggi
Pace dà una mano a Petrone “Alle primarie del Pd al San Carlo
L’assessore al Bilancio stoppa le interpretazioni sui conti in rosso a Potenza
E Falotico difende
i “suoi” assessori
“Il Pd ha paura: sta
perdendo la testa”
si davano i 2 euro per far votare”
Alemanno ai lucani: non fatevi
comprare dalle multinazionali
Potenza, ecco la squadra del M5S
L’intervista
all’onorevole
A PAG. 4
La direzione generale del
San Carlo. A PAGINA 5
I candidati grillini al Comune di Potenza A PAG. 8
ALLE PAGG. 6 E 7
Matera, dopo la promozione lo scudetto
Serie D. Esordio per i biancazzurri a Torre Annunziata nel torneo riservato alle regine della categoria
Il tecnico
del Matera,
Domenico
Cosco (foto
S.Veglia)
NELLO
SPORT
Motori
Postiglione
subito
protagonista
a Misano
Pallanuoto, B
Ottimo pari
per la Bn2000
contro la vice
capolista
NELLO SPORT
Il Giro
Visto da
NELLO SPORT
Antonio Viola
Spaccio di droga, in manette le
nuove “leve” del clan Cassotta
MELFI - Cocaina, marijuana ed hashish spacciata in locali pubblici, anche ai minorenni. Si sarebbe concentrata sul
traffico di sostanze stupefacenti l’attività di
quelle che gli inquirenti non hanno esitato a definire come le “nuove leve” della criminalità organizzata nel VultureMelfese. Dopo i duri colpi inferti negli ultimi anni dalla magistratura
con arresti e pesanti
condanne, infatti, figli e
parenti di noti pregiudicati sembrano prosegui-
re l’attività di “controllo
del territorio”. Lo dimostra la maxi-operazione
antidroga portata a termine dalla Squadra Mobile di Potenza con l’esecuzione di nove misure
cautelari, emesse dal gip
Lugi Spina su richiesta
del pm della Dda potentina Francesco Basentini, nei confronti di altrettante persone accusate di
aver creato nel Melfese
una consolidata rete di
spaccio di sostanze stupefacenti, con l’utilizzo di
diversi “pusher” per la
vendita della droga.
_Speciale 2014_
XXIII
Mercoledì 31 dicembre 2014
VINCE IL CENTRODESTRA: DE LUCA SINDACO DI POTENZA
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 9 giugno 2014
3
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_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 10 giugno 2014
DE LUCA SINDACO
LA FESTA DI DE LUCA
Raddoppiati i voti del primo turno, esplode la gioia per strada. Il capolavoro di Fratelli d’Italia e Popolari per l’Italia
A risultato acquisito un piccolo comizio improvvisato per ringraziare amici ed elettori. Poi di corsa sotto il Comune
Ribaltone clamoroso al ballottaggio. Petrone sconfitto, il sindaco del capoluogo al centrodestra
Attesa, sorrisi, brindisi e cori da stadio:
la prima notte da sindaco di De Luca
LUNEDÌ 9 GIUGNO 2014
BASILICATA
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Anno IX - N. 156
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A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino
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Espugnata la roccaforte del centrosinistra. De Luca sindaco. Ballottaggio “bulgaro”
Rivoluzione a Potenza
La festa fino a tarda notte al comitato in viale Dante di
De Luca sindaco. I dati ufficiali pubblicati del ballottaggio
e lo sconfitto Petrone (Foto Rocco Esposito)
Ribaltone clamoroso,
raddoppiati i voti del primo
turno. Petrone sconfitto. I
nuovi scenari in Consiglio con
l’assenza di una maggioranza
Il terremoto scuote il Partito
Democratico: clima caldissimo
nella direzione di oggi. A
rischio congresso e giunta
regionale. Tutti contro tutti
Kick boxing. Il campione materano vince il titolo iridato ai danni del russo Zaitsev
Volley B2/M. Impresa
Promozione
Di Cuia è il più forte di tutti Lagonegro.
rinviata alla “bella”
Nello Sport
Coppa “Gaetano Scirea”
La Roma si aggiudica per
la prima volta il trofeo,
battuto il Milan solo dopo
i calci di rigore
La gioia di Di Cuia dopo la proclamazione in suo favore
Play off Eccellenza
La Sarnese espugna
Picerno (0-2) e spegne
sul nascere i sogni
promozione dei rossoblù
Il Lagonegro impegnato
in questa stagione
De Luca cambia la storia a Potenza
di CELESTINO BENEDETTO
POTENZA - L’aveva detto
venerdì sera chiudendo la
campagna elettorale. ”Non
abbiamo paura di nessuno. La vera rivoluzione la
faremo noi”. E di rivoluzione nel vero senso della parola si tratta. Dario De Luca, ribaltando il risultato
del primo turno è il nuovo sindaco di Potenza. Il ribaltone è riuscito, contro
ogni pronostico. Ed è stato una doccia fredda per
Luigi Petrone. De Luca in vantaggio sin dai primi scrutini - ha sconfitto
il candidato sindaco di centrosinistra sostenuto dal
Pd e da altre sette liste.
16.293 i voti totali per una
percentuale del 58,54%.
L’avvocato potentino «incoronato» dai «Re Magi»
del Pd Speranza-Santarsiero-Margiotta non è andato oltre le 11.541 preferenze per il 41,46%. De Luca
ha praticamente raddoppiato i voti ottenuti il 25
maggio (7.132), Petrone li
ha dimezzati (20.313). Un
dato non di poco conto,
tanto più se si tiene conto del fatto
che di fatto
molti elettori che al primo turno
avevano votato Petrone (20.313
quelli raccolti), si sono astenuti
in occasione del ballottaggio di ieri. Al candidato sostenuto da Popolari per
l’Italia, Fratelli d’ItaliaAn e da una
lista civica
sono andati certamente anche i voti di Roberto Falotico ed in parte di Michele Cannizzaro. Risultato
stravolto dunque, nonostante il neo sindaco partisse con oltre trenta punti di svantaggio dopo la
prima tornata elettorale
(47,8% contro 16,7%). Davide ha sconfitto Golia ed
il Pd lucano si trova a dover consegnare al centrodestra la città di Potenza
nel momento in cui a livello nazionale è più forte. De
Luca, che in diretta alla nostop elettorale della Nuova Tv ha dedicato la vittoria alla moglie «per aver
sopportato il mio impe-
gno», ha ricevuto la prima
telefonata della lunga notte elettorale proprio da Luigi Petrone. Con l’aplomb
che gli appartiene, l’avvocato chiamato a correre
per guidare il capoluogo,
ha ammesso la sconfitta e
si è congratulato con il successore di Vito Santarsiero. Militanti ed elettori di
De Luca hanno fatto festa
per tutta lanotte. Clacson
nelle strade del centro storico e lungo viale Dante,
sede del comitato elettorale. Tutti concordi su un
punto: è una vittoria che
va oltre i partiti. De Luca
ha ammesso di aver percepito un forte consenso
nei giorni scorsi, ma non
nelle proporzioni che poi
le urne hanno ufficializzato. Ma la vittoria di De Luca è anche e soprattutto la
vittoria di Gianni Rosa, di
Aurelio Pace, di Gianfranco Blasi. Del gruppo
dirigente di Fratelli d’Italia e dei Popolari per l’Italia. Gli unici ad aver creduto sin dall’inizio su De
Luca, un candidato sindaco difeso a spada tratta anche dal resto della coalizione. Da Forza Italia,
dall’UdcRisultato stravolto nonostante
Ncd in priil neo sindaco partisse con oltre
misi
che
hanno decitrenta punti di svantaggio
so di puntaDe Luca alla no stop della Nuova Tv:
re su Michele Cannizza“Dedico la vittoria a mia moglie”
ro. E adesLa telefonata di Petrone: hai vinto
so? Da oggi
si aprono
nuovi sceIl Pd lucano consegna al centrodestra
nari politici.
il capoluogo nel momento in cui
Dopo vena livello nazionale è più forte
t’anni
di
centrosiniI nuovi scenari in Consiglio con
stra la città
“l’anatra zoppa” e l’assenza di una
ha mandato
all’opposimaggioranza. Processo ai Re Magi Pd
zione il Pd e
tutta la nomenklatura. De Luca sindaco però dovrà fare i conti con l’assenza di una
maggioranza in Consiglio Comunale. 13 i seggi
al centrodestra, 19 all’opposizione. La famosa ”annata zoppa” è arrivata. Come farà a governare il nuovo Primo cittadino? Potenza si trasformerà in una
resa dei conti al’interno del
Pd. Nella direzione regionale Pd di oggi voleranno
gli stracci? SantarsieroMargiotta-Speranza, i «Re
I festeggiamenti al Comitato di De Luca e Magi» che hanno imposto
il nome di Petrone paghela delusione di Petrone e del sindaco
ranno il conto? La certezfacente funzione Campagna (foto
za è una: Potenza cambia
Esposito)
storia.
di MANUEL SCALESE
POTENZA - “Una notte
di ordinaria follia”. Parafrasando la celebre
pellicola
prodotta
dal genio
di
Joel
Schumacher, è possibile concentrare
tutte
le
emozioni e
i diversi
stati d’animo, condensati in
una turbolenta nottata elettorale.
Della
quale, insieme, proveremo a ripercorrerne la cronologia degli eventi. Alle 23
partono, come di consueto, le operazioni di
spoglio e trenta minuti più tardi arrivano i risultati dei primi seggi
elettorali, dove udite
udite, Dario De Luca si
è aggiudicato quelli di
Rossellino, via Sabbioneta, viale Marconi e di
via Nitti. Ma una rondine non fa primavere e
si sa, le operazioni di
spoglio possono riservare epiloghi imprevedibili. Trascorsa la mezzanotte, arrivano anche i
primi dati nazionali del
Ministero degli interni,
i quali registrano un De
Luca lanciatissimo, alla luce delle 4.500 preferenze di vantaggio
nei conforti dell’antagonista Petrone. Nell’arco
della nottata, intorno a
00.30, sono 74 su 77 le
sezioni scrutinate, le
quali,ufficiosamente,
designano l’investitura
popolare del nuovo sindaco di Potenza Dario
De Luca, che ha bruciato la corsa del diretto
concorrente del centro
sinistra Luigi Petrone,
per il quale, fino a qualche ora prima, l’ago della bilancia pendeva tutta dalla sua parte. Rivoluzione popolare dunque, che assume i caratteri di una scossa tellurica, radendo al suolo le
sicurezza di chi, si sentiva il risultato ormai in
tasca. 00.40, parte l’assalto dell’elettorato al
comitato di De Luca situato in Viale Dante, costringendo le forze del-
La festa al comitato elettorale di viale Dante del neo
sindaco di Potenza Dario De Luca
Sotto la festa anche davanti il municipio di Potenza in
piazza Matteotti lunedì all’alba
E Di Maggio si
taglia il pizzetto
l’ordine all’intervento,
che hanno chiuso al
traffico il transito nel rinomato viale del centro
storico.
Può partire così la festa, dove i cittadini si
stringono intorno al
proprio primo cittadino,
il quale alle 00.46, interviene nella diretta tv dedicata al risultato ine-
rente al ballottaggio,
sul canale televisivo
della Nuova tv, condotto dal nostro direttore
Mimmo Parrella. Sondando le prime sensazioni ed emozioni del
neo sindaco in pectore.
Il quale intorno l’una di
notte, può dedicarsi
anima e corpo ai propri
cittadini, improvvisan-
do un piccolo comizio,
invocato proprio dal
suo elettorato. Che si è
unito alle celebrazioni
con tanto di striscioni,
fumogeni e cori goliardici. Ma c’è anche il momento per rispettare
un impegno preso e si
sa, le promesse vanno
mantenute. Cosi il sindaco De Luca si è reso
protagonista di un simpatico siparietto con il
senatore Di Maggio, il
quale in tempi non sospetti dichiarò: “ Caro
De Luca, se diventa
sindaco le concederò
l’onore di tagliarmi il
pizzetto”. Detto, fatto.
“Zac”, un colpo di forbici e via, a suggello di
un risultato che assume
caratteri storici e che
crea un precedente, difatti è la prima ed unica volta che il Pd veste
i panni dell’opposizione,
seppur mantenendo la
maggioranza all’interno del consiglio comunale. Risultato che lascia aperte molte riflessioni, per provare a
giustificare la debacle
in seno al centro sinistra. L’affluenza ferma
al 48, 54 % (quasi il 27%
in meno rispetto al primo turno), lascia presupporre che i potentini abbiano preferito
una gita fuori porta al
voto. Tra questi potrebbero figurare anche gli
elettori democratici, i
quali prendendo sotto
gamba il diritto e il dovere civico, hanno pensato che il proprio voto
non fosse rilevante per
ribadire l’ormai, presunta e scontata, vittoria di Petrone. Così non
è stato e lo schiacciante successo di De Luca
(voti raddoppiati rispetto al turno di quindici
giorni fa), indugia a
chiedersi se parte dell’elettorato non abbia
cambiato parere e “bandiera” nel corso d’opera e se, sotto traccia, la
mole di preferenze in seno a Falotico, separato
in casa col Pd tra le file del centrosinistra,
non sia stata indirizzata, in maniera ufficiosa,
verso De Luca, magari
tramite disposizioni dall’alto, andando a scontrarsi con la via ufficiale seguita da Falotico e
sostenuta dallo stesso
Pittella, di remare in direzione Petrone. Le nostre sono solo supposizioni, l’unica cosa certa è che De Luca ha fatto il “Davide” e Petrone
il “Golia”.
Petrone si ferma al 47,8% al primo turno, le liste hanno la maggioranza consiliare. Il crac del Comune e il dissesto
De Luca nella storia: è sindaco
Ballottaggio “rivoluzionario”, il centrosinistra (e il Pd) perde la roccaforte Potenza
di CELESTINO BENEDETTO
GIUGNO
“Anatra zoppa”: Consiglio
a maggioranza centrosinistra
POTENZA - Volti nuovi, tante conferme. Ma
anche diverse bocciature illustri e la presenza di cinque donne. Il
nuovo Consiglio comunale di Potenza, ridotto da 40 a 32, è delineato. Il premio di
maggioranza - il 60%
dei seggi - è andato alla coalizione guidata
dal centrosinistra (Pd,
Insieme si cambia, Socialisti uniti, Pd, Socialisti&Democratici, Scelta civica, Centro democratico e Sinistra per
Potenza) che si aggiudica 19 consiglieri. Luigi Petrone entra come
consigliere comunale
in quota Pd che perde
Angela Blasi. All’opposizione 13 seggi. Quattro i rappresentanti
delle liste a sostegno del
primo cittadino (Galella, Giuzio, Vigilante
e Morlino). Forte degli
oltre 8.500 voti presi, il
Pd fa il pieno di consiglieri. Nell’ordine di
preferenze ottenute
spazio a Giampiero Iudicello, Gerardo Nardiello, Carmen Celi,
Vincenzo Telesca, il capogruppo
uscente
Gianpaolo Carretta,
l’assessore uscente all’Ambiente ìLovallo, Sileo. Due donne su 8 eletti dunque. Le altre tre
sono Andretta e Sagarase della lista che appoggiava Petrone e Cutro della lista dei Socialisti e Democratici che
fa capo al consigliere regionale Polese. La pattuglia più numerosa dopo il Pd - è Insieme si
cambia, espressione del
candidato sindaco. Oltre ad Andretta, spazio
a Meccariello, Nolè e Sagarese. Due consiglieri ciascuno per i Socialisti&Dem: si tratta di
Pace e Cutro. Con Centro democratico «rientrano» in Consiglio il
sindaco facente funzioni Campagna e l’ex
capogruppo del Pdl,
Picerno. Spazio poi per
Fanelli (Fi), Cannizzaro e Guarente (Liberiamo la città), Giannizzari (M5S), Scarano, Falotico e Lofrano (Potenza condivisa), Pesarini
(Misto). (Ce.Be.)
POTENZA - L’8 giugno
2014 è una data storica
per la città di Potenza. Per
la prima volta il centrosinistra perde nella sua roccaforte. Un ballottaggio
che ha del “rivoluzionario”
dopo l’inatteso risultato
elettorale del primo turno che ha dato al centrosinistra la maggioranza
dei seggi in Consiglio comunale. Dario De Luca,
57 anni, candidato di
Fratelli d’Italia-Alleanza
Nazionale, Popolari per
l’Italia e Lista civica per
la città ha ottenuto il
58,54% dei voti rispetto al
16,79% del primo turno,
passando da 7.132 a
16.293. L’avversario di
centrosinistra, Luigi Petrone, e’ sceso dal 47,8%
al 41,5%, perdendo circa
novemila voti (da 20.313
a 11.541). La vittoria di De
Luca è un risultato storico: per la prima volta il
centrosinistra perde nella sua roccaforte. Una
scelta chiara e lampante
dei potentini che hanno
deciso di recarsi alle urne e premiare De Luca e
i suoi sostenitori. Ma anche per punire non solo
il candidato Luigi Petrone, ma anche liste, consiglieri e candidati del centrosinistra. Eppure, appena quindici giorni prima
era accaduto esattamente il contrario. Il centrosinistra esultava, dando Luigi Petrone e il neo sindaco di Potenza Dario De Luca
lezioni di “buona politica”
e capacità di selezione della classe dirigente. Cosa
è successo in pochi giorni tanto da annullare
l’esito del primo turno? Le
preferenze, non più necessarie per sostenere il
compagno, l’amico, il parente o il dirimpettaio, ha
“liberato” un voto che si
è basato unicamente sulla persona. Neanche per
appartenenza politica,
bensì sulla percezione
del futuro sindaco. Quello del ballottaggio in fondo è un voto libero e senza condizionamenti di
sorta. Ma il percorso difficile per Potenza è iniziato dopo. Con le difficioltà
di un sindaco minoranza
in Consiglio e con un Comune in dissesto. L’anno
nuovo porterà - forse - una
giunta di larghe intese.
XXIV
Mercoledì 31 dicembre 2014
_Speciale 2014_
_Speciale 2014_
XXV
Mercoledì 31 dicembre 2014
ADDIO BASILICATA?
4
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 23 dicembre 2014
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
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Venerdì 22 agosto 2014
3
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_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
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Giovedì 3 aprile 2014
ADDIO BASILICATA?
UN ALTRO TAGLIO ALLA BASILICATA
BASILICATA SOTTO ATTACCO
Secondo la proposta di due parlamentari del Pd la Basilicata sarebbe divisa in due: il Potentino con la Calabria, il Materano con la Puglia
A Campobasso è levata di scudi, in Basilicata la politica è in ferie a Maratea. Mentre il “disegno Macroregioni” continua
Ieri dibattito in Consiglio regionale sulle riforme costituzionali del governo Renzi: i confini amministrativi non si toccano
MacroRegioni, “tutti” d’accordo
Corti d’Appello, “sarà la morte del Molise”
Altrove hanno già capito cosa sta accadendo
MacroRegioni e Titolo V, “la Basilicata
è un irrinunciabile spazio democratico”
POTENZA- Il progetto di
legge sarà proposto al prossimo Consiglio dei Ministri
del 29 agosto. E tra le intenzioni del ministro Andrea
Orlando c’è quella di mettere mano alla geografia delle Corti d’Appello e delle procure generali. Ad oggi sono 26, ma il Guardasigilli
vorrebbe fossero ridotte a
20. Un ulteriore taglio, dopo quello dei tribunali, che
ha visto anche la soppressione di quello di Melfi, che
questa volta però potrebbe
toccare proprio Potenza. A
rischio sono infatti le Corti d’Appello delle regioni più
piccole e tra queste c’è anche la Basilicata, insieme a
Molise, Abruzzo, Umbria e
Marche. Il disegno è cedere il distretto alle regioni limitrofe, seguendo lo schema del Nord Ovest che fa dipendere l’intera Valle d’Aosta dalla Corte d’Appello di
Torino. In questo caso Potenza, più che dalla Puglia,
POTENZA- «In Basilicata
la Regione è un irrinunciabile spazio democratico, innanzitutto a tutela
dei territori interni e dei
piccoli Comuni, che rappresentano un presidio essenziale per il territorio e
che altrimenti rischiano di
essere emarginati». Dunque, non si tocca. E’ stato lungo e articolato l’intervento con il quale ieri
il presidente dell’assise,
Piero Lacorazza, ha aperto la seduta straordinaria
convocata in concomitanza con tutti i Consigli regionali d’Italia per discutere sulle riforme costituzionali, l’istituzione del Senato delle autonomie e il
titolo V. Una riforma che
in questi giorni ha agitato la Basilicata sia per l’ipotesi MacroRegione (per
ora rimasta fuori dalla riforma) sia per il “capitolo petrolio” le cui competenze, grazie alla modifiche al Titolo V, torneranno a essere esclusiva dello Stato. «Le Regioni - ha
detto Lacorazza - devono
essere protagoniste, e non
solo spettatrici, di un processo di riforma», e «i problemi dell’Italia non nascono solo da questo settore».
Per questo «le Regioni non
possono essere trasformate in enti di gestione amministrativa, devono mantenere un ruolo legislativo, di programmazione e
di tutela del territorio, e
quindi di iniziativa concorrente con lo Stato, almeno in materie fondamentali quali ambiente, urbanistica ed uso del suolo».
«Più che rivedere i confini amministrativi delle Regioni - ha aggiunto - occorre che questi enti assumano scelte condivise in
uno spazio di programmazione più ampio, per esempio pianificando l’uso dei
fondi comunitari per la
realizzazione di pochi
grandi obiettivi infrastrutturali; per fare questo occorre attribuire rilevanza di legge ad un
Gruppo europeo di cooperazione territoriale del
Sud, stabilendo allo stesso tempo che la sessione
comunitaria divenga momento unificante della
programmazione unitaria
dei Consigli regionali».
«Non è con meno democrazia che si risolvono i problemi dell’Italia, ed anche
i territori vasti e con pochi abitanti come la Basilicata hanno le loro ragio-
A perorare la causa sarebbe direttamente il presidente della Conferenza, Chiamparino. E si schiera anche Zingaretti
di DARIO CENNAMO
POTENZA- Tornano a
soffiare i venti delle
MacroRegioni. Da alcuni giorni, infatti, l’ipotesi di ridisegnare la
geografia dell’Italia è di
nuovo al centro del dibattito. Proprio come
era avvenuto a inizio anno quando sulla Basilicata già aleggiava con
forza lo spettro della
soppressione. A dare
I governatori Caldoro
nuovo impulso all’ipote(in alto) e Zaia
si è arrivata una proposta di legge a firma dei
parlamentari del Pd,
Roberto Morassut e Raffaele Ranucci, che prevede uno Stivale diviso
in sole 12 Regioni. Otto, invece, quelle che
sparirebbero dalla cartina tra cui, appunto, la
Basilicata, che verrebbe
divisa in due: la provincia di Potenza, insieme
alla Calabria, andrebbe
a formare
la Regione
del Ponente, mentre
la provincia di Matera, insieme
a quella di
Campobasso, si unirebbe alla
Puglia per
dar vita alla Regione
del Levan- Zingaretti, la cartina della
te. La pro- “nuova” Italia e il titolo
posta di dell’intervista a Repubblica
legge presentata alla Camera, al di là dell’iniziativa dei due parEcco come sarebbe la nuova cartina dell’Italia
lamentari Pd, s’inseriuesta la nuova car- na, nascerebbe il Trive- unione di Toscana, Um- Puglia guadagnerebbe
rebbe tra l’altro in un ditina dell’Italia secon- neto, unione di Veneto, bria e provincia di Viter- dalla soppressa Basilicabattito che avrebbe codo la proposta di legge Friuli-Venezia Giulia e bo. Il Lazio scomparireb- ta la provincia di Mateme sponsor lo stesso
dei parlamentari del Pd Trentino-Alto Adige. Al be, diventando un unico ra, trasformandosi in Lepresidente della confeRoberto Morassut e Raf- centro Italia, l’Emilia grande Distretto di Ro- vante, mentre la provinrenza delle Regioni,
faele Ranucci: a Nord, guadagnerebbe dalle ma Capitale, lasciando le cia di Potenza si unirebSergio Chiamparino,
l’unica amministrazione Marche la provincia di province meridionali al- be alla Calabria per forche, sulla questione - ha
a rimanere inalterata Pesaro e accanto alla già la neonata regione Tir- mare la regione di Poscritto il Messaggero sarebbe la Lombardia. Al citata Adriatica, nasce- renica, insieme alla Cam- nente. Immutate, infine,
avrebbe chiesto un insuo fianco, oltre all’Alpi- rebbe l’Appenninica, pania. Sempre al Sud, la Sicilia e Sardegna.
contro urgente al premier Renzi. A dar man
forte alla proposta, inoltre, ieri, in un’intervista Il governatore del
E il presidente
a Repubblica, è arrivacampano Caldoro
to anche il parere favo- Lazio: “I confini
revole del governatore
regionali non
esulta: vedo che
del Lazio, Nicola Zingaanche il Pd
retti. «Le circoscrizioni corrispondono più
regionali - ha detto - fu- ad ambiti ottimali
condivide la
rono definite in un’altra
mia proposta
era, quando la società di buon governo”
era ancora molto agri- ti ottimali per il buon
lo stato di cose». Zingacola e non esisteva il governo: quasi 70 anni
retti ha evidenziato comercato unico europeo. dopo che sono stati dime Chiamparino ne abI confini regionali non segnati e dopo 40 anni
bia «già parlato al gocorrispondono più ne- di funzionamento, si
verno». «Come la vedo io
cessariamente ad ambi- può pensare a rivedere
- ha aggiunto il gover-
Q
natore del Lazio -, un’autoriforma delle Regioni
mira anche a fornire
servizi di qualità ai cittadini mettendo in comune certe funzioni di
governo. C’è molto di
concreto che si può già
fare senza fare nuove
leggi». «Le Regioni - ha
continuato - possono
iniziare subito a mettere insieme alcune attività, in modo da ridurre i costi e alzare la qualità dei servizi. Poi si potrà pensare realisticamente a ridurre il numero delle Regioni stesse per arrivare a ambiti più ampi». E alla domanda su quali settori
potrebbero essere messi in comune il governatore ha affermato: «Ci si
può arrivare su alcuni
servizi sanitari»; «la
protezione civile, la tutela dal rischio idrogeologico, i trasporti, le
agenzie regionali per
l’ambiente. E naturalmente anche certi enti
e società partecipate».
«Le istituzioni regionali - ha concluso Zingaretti - devono avere la
lungimiranza di perdere qualche pezzo di
ciò che per alcuni continua ad essere un potere, anche elettorale, a
vantaggio dell’efficienza per i cittadini e le imprese». Un sì senza riserve, insomma, all’ipotesi MacroRegioni che
ieri è stato subito salutato con soddisfazione
da un altro governatore, quello della Campania, Stefano Caldoro,
che è stato tra i primi a
caldeggiare l’ipotesi.
«Anche il Pd condivide
la mia proposta per dire stop alle attuali regioni e sì alle macroaree.
Molto bene, meglio tardi che mai» ha scritto su
twitter dopo aver letto
l’intervista a Zingaretti. Mentre per il governatore del Veneto, Luca
Zaia, «ci sono regioni
tecnicamente fallite».
E dunque «sarebbe bene fare emergere questo
fallimento». Per Zaia
resta però fermo il principio di «un ridisegno
con una scelta federalista». «Non esiste un
modello federalista che
non abbia le regioni, altrimenti c’è il rischio di
un neocentralismo» ha
detto. La Basilicata, insomma, è circondata.
verebbe inglobata dalla
Campania. Con un percorso inverso rispetto a quanto avvenuto con il passaggio di Sala Consilina a Lagonegro. Sta di fatto che per
la Basilicata potrebbe essere l’ennesimo segnale di una
spoliazione che, ufficio dopo ufficio, ente dopo ente,
presidio dopo presidio, continua ormai da tempo. Nonostante l’enorme contributo, di natura economica, che
questa regione versa nelle
casse dello Stato attraverso
le estrazioni petrolifere sul
proprio territorio. L’indiscrezioni circola ormai da giorni. Ma la politica lucana soltanto nelle ultime ore sembra stia destandosi dal sonno ferragostano sulle spiagge di Maratea. Il governatore Pittella, nel chiedere un
«incontro urgente» al ministro Orlando, ha detto che
«la Regione non se ne starà buona e zitta». Ma altrove si preparano barricate. E,
soprattutto, si ha già chiaro il disegno. E’ il caso del
Molise dove il presidente del
Consiglio regionale, Vincenzo Niro, rispetto alla paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso, ha parlato di una «una
realtà che è stata già abbondantemente punita con la
soppressione di altre importanti strutture, pubbliche e
private, annesse ad altri centri limitrofi, e che rischia di
vedersi ora privata, qualora dovesse essere approvato il progetto di riforma del
ministro Andrea Orlando,
delle già citate sedi di attività giudiziaria che farebbero da apripista ad altri ulteriori significativi perdite
di Tribunali, di Enti, quali
Prefetture, Comandi regionali delle Forze dell’Ordine,
etc., che ridurrebbero al lumicino le speranze di una
continuità esistenziale della Regione, svuotandola di
fatto di ogni contenuto utile per la propria collettività». «Vorrei lanciare, insomma, il mio grido di allarme
- ha detto - temendo fortemente che sia in atto “l’inizio della fine del Molise”.
L’inizio di un processo che
porterà inevitabilmente alla ridefinizione dei propri
confini e alla saldatura con
altri segmenti». Quelle Macroregioni, insomma, che
segnerebbero anche la morte della Basilicata. E la sua
già flebile resistenza rispetto alle estrazioni petrolifere. (D.Ce)
Rosa (FdI) attacca: si prospetta lo smembramento, il Popolo lucano alzi la testa
“Ma Speranza, Bubbico e De Filippo che fanno?
O il Pd lucano è d’accordo o non conta nulla”
POTENZA- «Dopo il Tribunale di Melfi e la sezione distaccata di Pisticci,
il Governo di centrosinistra tenta di consumare
un’altra spoliazione nei
confronti della Basilicata». E’ quanto afferma il
consigliere regionale di
Fratelli d’Italia, Gianni
Rosa, in riferimento alla
paventata soppressione
della Corte d’Appello di
Potenza. «Non ci era
sfuggito - continua Rosa
- che la riforma sulle competenze in materia di
energia fosse “tagliata su
misura della nostra Regione” (quale altra è così centrale per il piano
energetico italiano?) e
avevamo già denunciato
che, per il Governo nazionale, la Basilicata rappresenta solo un pozzo di petrolio, una Terra da spremere e null’altro. Ora la
conferma. Ci chiediamo
che ruolo abbia avuto il
Capogruppo del Pd alla
Camera, il lucano Speranza, nella riunione» della
maggioranza sul pacchetto di riforme da varare. «Avrà almeno dato un
cenno di disappunto per
questo ulteriore sfregio
alla sua Regione? - si chie-
de il consigliere FdI - E
Bubbico, vice ministro
agli Interni, e l’ex presidente della Regione Basilicata ora sottosegretario
alla Salute, De Filippo,
avranno fatto quanto nelle loro possibilità per evitare una tale scellerata decisione?» «Delle due l’una
- continua Rosa -: o il Pd
lucano è d’accordo con
questo provvedimento o
non conta nulla all’interno del partito a livello nazionale. In entrambi i casi una pessima figura.
Noi non permetteremo
che la Basilicata venga depauperata di un ulteriore presidio di legalità. Per
questi motivi, ho scritto
al presidente del Consiglio ieri mattina, chiedendogli di rispettare il popolo lucano e la Basilicata che, già molto, dà al-
l’Italia tutta e di rivedere
le posizioni del governo
sulla soppressione della
Corte d’appello di Potenza. Ho inviato la lettera
anche al ministro della
Giustizia, a tutti i capigruppo di Camera e Senato, al presidente della Corte d’Appello di Potenza, ai
presidenti dei Tribunali di
Potenza, Matera e Lagonegro ed ai presidenti degli Ordini degli Avvocati di Potenza, Matera, Lagonegro e Melfi e al primo rappresentante della
Regione, il presidente
della Giunta, che, stando
al comunicato diffuso
nelle scorse ore, non potrà che associarsi a questa mia iniziativa ed a porre in essere quanto è in
suo potere per evitare un
altro sfregio alla nostra
Regione». «Ho interessato direttamente il nostro
Capogruppo alla Camera,
Fabio Rampelli, e il nostro
Presidente, l’Onorevole
Giorgia Meloni - aggiunge Rosa -. Si tratta, ovviamente, di una iniziativa
conciliativa posta in essere nel rispetto dei ruoli
istituzionali. È altrettanto ovvio, però, che non
permetteremo altri vulne-
ra alla nostra Regione e
che, se il Governo proseguirà in tale scellerata direzione, metteremo in
campo più forti azioni in
difesa della nostra Terra.
È un battaglia di giustizia. È una battaglia per difendere una Regione dallo smembramento che si
prospetta: tra riforma
del titolo V, soppressione
passata e futura degli uffici centrali e macroregioni. È ora di dire basta. È
ora che il Popolo lucano
alzi la testa».
POTENZA- “Interrogherò
il ministro della Giustizia,
Andrea Orlando, per verificare la fondatezza delle notizie che vorrebbero la soppressione della Corte d’Appello di Potenza”. Lo ha annunciato l’on. Cosimo Latronico (Fi), componente della
Commissione Bilancio della Camera. “Un disegno di
riorganizzazione delle sedi
giudiziarie sul territorio è
stato varato l’anno scorso e
la Basilicata ha già pagato
prezzi altissimi. Non sarebbe davvero sopportabile la
chiusura della Corte d’Appello di Potenza, che finireb-
Santarsiero: l’attenzione
è altissima, vigiliamo
POTENZA- ”È un errore ritenere che per rafforzare l’efficienza del
sistema giudiziario del
nostro Paese sia opportuno ridefinire l’assetto territoriale dei distretti delle Corti di
Appello”. Lo afferma il
consigliere regionale
del Pd e presidente della Prima Commissione
Consiliare Vito Santarsiero per il quale ”immaginare di rimuovere
le Corti delle piccole regioni significa solo indebolire i territori e favorire condizioni di
maggiore sofferenza
nel sistema giudiziario.
Già la soppressione di
alcuni tribunali, come
nel caso di quello di Melfi, ha esposto territori e popolazioni ad un
maggiore rischio della
criminalità organizzata senza aver avuto riscontri su effettivi risparmi e incremento di
efficienza del sistema
giustizia”. “Nè tantomeno -continua Santarsiero- si possono immaginare soppressioni di
tribunali con sede in alcuni Capoluoghi di Provincia così come viene
ipotizzato in una relazione tecnica del Ministero della Giustizia
sulle misure di razionalizzazione. Si tratta di
scelte che oltre ad incidere su sicurezza e giustizia sono destinate
ad annullare nel nostro
Paese ogni processo di
sviluppo locale che rap-
Pressing sul ministro
da parte di Latronico
e Di Maggio
be per gravare sull’assetto
dei servizi giudiziari sul territorio regionale. Ci auguriamo - chiude il parlamentare azzurro - che sia valutato con equilibrio un disegno di organizzazione delle sedi giudiziarie nella
prospettiva di migliorare il
servizio giustizia in aderenza con l’assetto del territorio, della sua orografia, della sua rete di servizi trasportistici e dei cittadini”. Sulla
Vito Santarsiero
presenta la ”conditio sine qua non” per lo sviluppo dell’intera Nazione. La giustizia non è
un lusso. La sensazione è che si procede in
maniera approssimata, caotica; se si deve
risparmiare occorrono
non tagli alle strutture
presenti sul territorio
ma una profonda riforma del sistema ( che lo
stesso Vietti dice di valere un 1% del Pil nazionale) che ci porti a
standard europei sia nei
tempi delle sentenze
sia nell’efficienza complessiva della giustizia”.
“È pertanto necessario -conclude Santarsiero- fermarsi ed avviare
una seria riflessione
su tutta la materia.
Con il presidente Pittella ed i nostri parlamentari non potremo, come
già sta avvenendo, che
mantenere altissima
l’attenzione e vigilare affinché il nostro territorio non venga ulteriormente indebolito, penalizzato e depauperato di
importanti presidi istituzionali”.
vicenda è intervenuto anche
il senatore dei Popolari per
l’Italia, Tito Di Maggio che
si è detto pronto a «una fattiva collaborazione finalizzata a scongiurare l’ennesima falsa riforma che influirebbe negativamente
sul livello dei servizi offerti ai lucani ed ai lavoratori
della giustizia». «Nella mia
qualità di membro della
Commissione Giustizia del
Senato - ha detto -, interesserò personalmente il Ministro, pronto ad azioni congiunte con i colleghi parlamentari ed i rappresentanti istituzionali lucani».
ni da tutelare - ha continuato -. A questi territori non si può soltanto continuare a proporre la legge dei numeri e delle percentuali. Riforme non
può significare sempre e
soltanto riduzione. La razionalizzazione può essere anche l’esito di un processo di riforma, se si accetta di cambiare realmente le cose dando funzionalità, efficienza e riducendo anche i costi del sistema pubblico». Mentre la
porta è più che aperta a
nuove “alleanze” per lo sviluppo. «Noi - ha infatti sottolineato Lacorazza - non
possiamo che essere interessati ad
una cooperazione vera
e strategica
tra le Regioni. E se,
quindi, c’è
da scrivere
un nuovo
patto democratico per
cambiare
davvero e
permettere
al Sud di
giocare all’attacco, la
Basilicata
deve saper
tessere alleLa seduta (poi sospesa e
anze istituaggiornata all’8 aprile) in
zionali, sociali ed ecoconcomitanza con tutti i
nomiche.
Lo abbiamo Consigli regionali d’Italia
fatto altre
volte, questa Regione ha Università il cui ruolo va
saputo attraversare mo- rilanciato e rafforzato, ed
menti drammatici e diffi- anche in una battaglia difcili negli ultimi 40 anni, ficile come quella di Scansuperando prove impor- zano la nostro piccola Retanti: dalle macerie del ter- gione, che qualcuno vorremoto dell’80 è nata una rebbe cancellare, ha sapu-
to attrarre alleanze e simpatie». Quanto al petrolio,
Lacorazza, se da una parte ha evidenziato come la
riforma del Titolo V «non
sia stata sottoposta a verifica, man mano che
emergevano problemi e
contraddizioni», problemi
e contraddizioni che per la
Basilicata riguardano soprattutto il petrolio, dall’altra ha ricordato il dialogo e le intese raggiun-
ri a 4.500 euro) mentre
l’indennità scenderà e sarà pari a quella del sindaco di Potenza, quindi
3.700 euro. Per questo Lacorazza ha voluto evidenziare i tagli già avvenuti,
con il Consiglio passato da
30 a 20 consiglieri, la
giunta da 6 a 4, le commissioni da 5 a 4 con i rispettivi uffici di presidenza
composti da 3 e non più da
5 persone. E poi l’abolizione dei vitalizi. E dunque
no a una revisione dei confini amministrativi delle
Regioni, ma solo «scelte
condivise in uno spazio di
programmazione più ampio». Un no, quello alla
soppressione, sul quale sono stati d’accordo tutti gli
interventi poi seguiti: da
Rosa (Lb - Fdi) a Perrino
In alto il presidente
e Leggieri (M5s), da RomaLacorazza durante la sua
niello (Sel) a Pace (Gm) e
relazione di ieri in
Spada (Pd). SuccessivaConsiglio regionale
mente, la seduta è stata sospesa e si è riunita la Conferenza dei
capigruppo
“Non è con meno
che ha decidemocrazia che si risolvono i so di rivedeproblemi dell’Italia, ed anche re il calendei lai territori vasti e con pochi dario
vori: marteabitanti come il nostro hanno dì 8 aprile
10,30)
le loro ragioni da tutelare” (ore
continuerà
il dibattito
te a suo tempo con l’allo- avviato ieri sulle riforme
ra ministero dell’Indu- istituzionali; dal 15 al 17
stria Pierluigi Bersani aprile l’Assemblea esamiche «determinano una nerà invece i tre disegni
sintesi positiva». Un dia- di legge della giunta che
logo che ora bisogna tes- compongono la manovra
sere con Renzi. Ma la di- finanziaria per il 2014; il
sussione non poteva toc- 29 aprile è prevista una secare anche i costi della po- duta dedicata ai problemi
litica delle Regioni. Con la dell’Università. La sesriforma sarà infatti aboli- sione comunitaria avrà
to il rimborso forfettario luogo, invece, il prossimo
dei singoli consiglieri (pa- 13 maggio.
Il presidente sulla “staffetta” con Valluzzi: con Macchia nessun problema
“Più che le Province abolito il voto”
Il presidente Lacorazza
POTENZA- Poco prima
dell’inizio del Consiglio regionale, in programma ieri, il presidente del parlamentino lucano Piero Lacorazza rispondendo alle
nostre domande sugli “ultimi giorni di vita delle Province”, ed in particolare su
quella di Potenza di cui è
stato l’ultimo presidente,
ha spiegato la necessità di
fare chiarezza sulla questione. “L’ultimo viaggio
per le Province? Direi che
è l’ultimo viaggio per il voto diretto da parte dei cit-
mi anni impegnati Regione e Provincia. Valluzzi è
stato scelto non solo per il
settore di cui si è occupato in questi anni ma anche
perché la scelta su di lui è
stata condivisa dai consiglieri”.
E l’assessore Macchia
di cui Valluzzi ha preso
il posto come vice presidente?
“L’assessore Macchia
non ha mostrato difficoltà anche per l’amicizia e stima reciproca che c’è”.
(C.Z.)
tadini. I cittadini non voteranno più i loro rappresentanti in Provincia ma
le funzioni rimarranno per
l’80 per cento agli enti. E’
bene dirlo perché -ha spiegato Lacorazza- un cittadino che prenderà una buca su una strada provinciale o avrà un problema
in una scuola di competenza provinciale o vorrà segnalare questioni che riguardano il ciclo dei rifiuti quando chiederà a chi
dovrà rivolgersi gli sarà risposto ’alla Provincia’. Sa-
rà, infatti, abolito il voto ma
non la Provincia”.
Perché la decisione di
nominare Valluzzi vice
presidente nonostante
il Consiglio provinciale
di Potenza sia arrivato ormai alle ultime battute?
“La decisione assunta
sull’assessore Valluzzi è
stata condivisa. Lui insieme a tutta la giunta continuerà a lavorare a titolo gratuito e porterà avanti la continuità amministrativa soprattutto nel
campo degli investimenti
a cominciare dalle grandi
incompiute ma anche su
altre risorse recuperate in
questi anni per dare risposte ai cittadini in particolare sulla sicurezza delle
strade, sul trasporto pubblico che vedrà nei prossi-
Si accende il dibattito sulle MacroRegioni: l’ultima proposta prevede l’Italia divisa in 12 aree
Dopo le Province tocca alle Regioni
La Basilicata a rischio soppressione
OTTOBRE
Dopo i tagli del Governo
nascono le Province “morte”
POTENZA - Sono nate
ad ottobre le nuove
Province, dopo la riforma voluta dal Governo.
Enti praticamente in
via di liquidazione ma
che hanno visto rinnovare i propri vertici attraverso elezioni ”atipiche” alle quali hanno
partecipato gli ”addetti ai lavori” al posto dei
cittadini. Alla guida
della Provincia di Potenza è stato eletto
l’unico candidato, Nicola Valluzzi. Il nuovo
presidente della Provincia di Matera, invece, è
Francesco De Giacomo.
Per la prima le nuove
Province, non hannno
più una Giunta,
ma solo un Presidente, un Consiglio e l’assemblea dei Sindaci. I
nuovi consigli provinciali svolgono funzioni
di indirizzo e controllo,
approvano regolamenti, piani, programmi e
approva o adotta ogni
altro atto ad esso sottoposto dal presidente
della Provincia; ha potere di proposta dello
statuto e poteri deciso-
ri finali per l’approvazione del bilancio. In realtà si tratta di enti depotenziati e alle prese
con evidenti problemi
di liquidità e conseguenti pesanti difficoltà a garantire servizi efficienti a causa
dei tagli imposti dal Governo. Una situazione
che rende ”inspiegabile” la nuova veste data
alle Province, alle prese anche con la criticità degli esuberi del
personale. Sono migliaia in tutta Italia e
per loro il Governo dovrà ora studiare una ricollocazione. La battaglia per evitare la soppressione delle Province alla fine, almeno
apparentemente, si è
chiusa senza vincitori
nè vinti, ma l’attuale sistema rischia di essere
negativo per tutti, a cominciare dai cittadini,
disorientati dalla bizzarra rimodulazione
degli enti provinciali. I
nuovi consigli provinciali eletti ad ottobre resteranno in carica per
due anni.
POTENZA - Dopo le Province tocca alle Regioni.
L’attuale assetto istituzionale pare non essere
più sostenibile e da più
parti arrivano proposte
per cambiare la geografia nazionale e dare
vita alle cosiddette MacroRegioni. Lo spettro
della soppressione ha
aleggiato sulla Basilicata già dall’inizio del
2014, ma è nelle ultime
settimane dell’anno che
il dibattito sulla questione si è acceso in modo insistente. A dare nuovo
impulso all’ipotesi è arrivata una proposta di
legge a firma dei parlamentari del Pd, Roberto Morassut e Raffaele
Ranucci, che prevede
uno Stivale diviso in sole 12 Regioni. Otto, invece, quelle che sparirebbero dalla cartina tra
cui, appunto, la Basilicata, che verrebbe divisa in due: la provincia di
Potenza, insieme alla
Calabria, andrebbe a
formare la Regione del
Ponente, mentre la provincia di Matera, insieme a quella di Campobasso, si unirebbe alla
Puglia per dar vita alla
Regione del Levante.
La proposta di legge presentata alla Camera, al
di là dell’iniziativa dei
due parlamentari Pd,
s’inserirebbe tra l’altro
in un dibattito che avrebbe come sponsor lo stes-
so presidente della conferenza delle Regioni,
Sergio Chiamparino,
che, sulla questione
avrebbe chiesto un incontro urgente al premier Renzi. A dar man
forte alla proposta è arrivato anche il parere favorevole del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. «Le circoscrizioni regionali - ha detto furono definite in un’altra era, quando la società era ancora molto
agricola e non esisteva
il mercato unico europeo. I confini regionali
non corrispondono più
necessariamente ad ambiti ottimali per il buon
governo: quasi 70 anni
dopo che sono stati disegnati e dopo 40 anni di
funzionamento, si può
pensare a rivedere lo stato di cose». Zingaretti ha
evidenziato come Chiamparino ne abbia «già
parlato al governo».
«Come la vedo io - ha aggiunto il governatore del
Lazio -, un’autoriforma
delle Regioni mira anche a fornire servizi di
qualità ai cittadini mettendo in comune certe
funzioni di governo. C’è
molto di concreto che si
può già fare senza fare
nuove leggi». «Le Regioni - ha continuato - possono iniziare subito a
mettere insieme alcune
attività, in modo da ridurre i costi e alzare la
qualità dei servizi. Poi si
potrà pensare realisticamente a ridurre il numero delle Regioni stesse
per arrivare a ambiti più
ampi». Un sì senza riserve, insomma, all’ipotesi
MacroRegioni, salutata
con soddisfazione anche
da un altro governatore, quello della Campania, Stefano Caldoro,
che è stato tra i primi a
caldeggiare l’ipotesi. La
Basilicata, insomma,
sembra ormai circonda-
ta. E nel 2015 ci sarà da
lottare per evitare l’ennesima spoliazione.
L’ipotesi delle MacroRegioni, infatti, non è
l’unica che potrebbe
stravolgere l’attuale assetto istituzionale della
Regione. Sullo sfondo c’è
sempre il pericolo soppressione per la corte
d’appello di Potenza che
porterebbe alla chiusura di tanti altri presidi
sull’intero territorio regionale.
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 13 ottobre 2014
7
LE NUOVE PROVINCE
POTENZA- L’Ufficialità si
saprà soltanto questa Sindaci e consiglieri in
mattina. Ma, salvo impro- coda ieri mattina e in
babili sorprese, è France- basso il presidente
sco De Giacomo il nuovo Valluzzi mentre vota
presidente della Provincia di Matera. Lo spoglio, iniziato ieri sera
subito dopo
la chiusura
del seggio,
si è infatti
protratto fino a tarda
notte, anche a causa
dei tempi richiesti dal
calcolo del
voto ponderato. La tendenza, comunque,
appariva
abbastanza
netta e, già
nel calcolo
degli elettori della cosiddetta “fascia A”, vedeva il sindaco
di
Grottole,
candidato
del centrosinistra, in
netto vantaggio riCANDIDATO Alla carica di Presidente della Provincia di Potenza NICOLA VALLUZZI
spetto
a
quello del
CENTROSINISTRA
LA PROVINCIA DEI
PD
CENTRO DESTRA
centrodeCOMUNI
PER LA PROVINCIA
stra, il conCaprarella Saverio Salvat. Calabrese Michele Ant
Alagia Antonio
Appella Angiolino
sigliere proCastaldi Vincenzo
Cervellino Viviana
Camillotto Margherita
Baccellieri Rocco
vinciale di
Castellucci Giuseppe
Cicala Amedeo
Di Perna Rosanna
Capuano Antonino
Forza ItaFlammia Carmine
Di Lonardo Mauro
Larocca Maria Antonietta
Coviello Tommaso
lia, Antonio
Stigliano.
Giorgio Di Ioia Daniele
Iallorenzi Pasqualino A.
Latorraca Angela
Lovallo Canio
Trecento81,
Iannella Carmela
Macchia Massimo
Mastromartino Michele
Mariani Giuseppe
su
404
Notarfrancesco Severino
Maruggi Rodolfo S.A.
Nardiello Gerardo
Martino Giuseppe
aventi diritPace Franco
Nardozza Mauro
Piarulli Raffaella
Pietragalla Luigi
to al voto,
Padula Innocenzo
Sagarese Alessandra
Potenza Antonio
gli elettori
Remollino Vito A.
Sarli Nicola
Ramunno Donato
del MateraTelesca Vito Donato
no che si soSumma Angelo
Varalla Paolo
no recati al
Volpe Michelangelo
Vita Giovanni
Vigilante Antonio
seggio allestito nel paIn altro la
lazzo di via Ridola per
Affluenza al voto più alta
coda per il
un’affluenza che supera
voto alla
nel Materano. Attesa
il 94%. Quanto alla ProProvincia di
vincia di Potenza, lo sposolo per la composizione
Potenza
glio inizierà invece soltandei Consigli provinciali
to questa mattina alle 8.
Ma qui l’attesa riguarda
solo l’elezione dei consiDe Giacomo e a destra Stigliano
glieri provinciali. La partita del presidente, infatti, si è chiusa prima ancora di aprirsi con la scontata elezione di Nicola ValCANDIDATI Alla carica di Presidente della Provincia di Matera
luzzi, unico candidato
alla presidenza dell’ente.
FRANCESCO DE GIACOMO
ANTONIO STIGLIANO
Anche questo è uno degli
PROGRESSO PER LA
PD
NUOVA PROVINCIA
FRONTE COMUNE
effetti della riforma Delrio con il centrodestra
PROVINCIA
che, anche se non si fosMichele Lamacchia
Nunzio Marzano
Marco Delorenzo
Giuseppe Ferrara
se spaccato, non avrebbe
Michele Pepe
Anna Amenta
Cipriano Garofalo
Antonio Mangiamele
comunque avuto i numeDino Bellacozza
Filomena Buccello
Gianluca Modarelli
Giuseppe Modarelli
ri per candidare un uomo
Cristiano Vezzuso
Carmine Alba
Donato Pierro
Graziantonio Quinto
alla guida della Provincia
Cosimo Franco
Angelo Cotugno
Maria Giusep. Pugliese
Mario Bianco
di Potenza. Sono stati 938
Michele Paterino
su 1122 aventi diritto i
Franco Auletta
Francesco Sanseverino
Tommaso Simonetti
sindaci e consiglieri coAntonio Santochirico
Andrea Badursi
Licia Saturnino
Francesco Carbone
munali che ieri si sono reAntonio Colaiacovo
Augusto Toto
Rocco Pontevolpe
cati all’unico seggio preRossana Florio
Michele Zaccaro
disposto nel palazzo di
Tommaso
Perniola
piazza Mario Pagano (e la
Ieri spoglio fino a tarda notte (causa voto ponderato) per l’ente di via Ridola. E stamani si replica per il Potentino
De Giacomo e Valluzzi i primi presidenti
delle nuove Province di Potenza e Matera
calca è evidente nella foto in pagina). Un’affluenza pari all’83,6% che comunque fa registrare un
astensionismo pari quasi al 17%, non poco se si
considera che ad essere
chiamati al voto sono
stati amministratori locali e non semplici cittadini. Da sottolineare, inoltre, i cinque elettori che,
pur recandosi al seggio,
non hanno ritirato la
scheda per protesta. Tra
questi anche l’ex sindaco
di Castelmezzano, Mimmo Cavuoti, che ha voluto così sottolineare il suo
dissenso nei confronti
di una riforma che, in
qualche modo, gli ha “tagliato le gambe” per aver
indotto Valuzzi a candidarsi a sindaco del paese
delle Dolomiti lucane. E
infatti tra i due, dopo le
ultime elezioni Amministrative che li ha visti contro, non corre affatto
buon sangue. Un altro effetto della riforma Delrio
che, questa mattina, ci
consegnerà i nuovi Consigli provinciali di Potenza e Matera.
XXVI
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
LA MORTE DI PINO MANGO
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Mercoledì 10 dicembre 2014
3
2
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Martedì 9 dicembre 2014
Martedì 9 dicembre 2014
3
BASILICATA A LUTTO
BASILICATA A LUTTO
BASILICATA A LUTTO
In centinaia a Lagonegro per l’ultimo saluto. Ieri sera è arrivato anche l’amico Mogol. Questa mattina i funerali
Stava cantando la sua “Oro” quando si è fermato, ha detto “scusate” al pubblico e si è accasciato. Inutili i soccorsi
Il dolore di don Mario Tempone, il ricordo del presidente dell’Avis. Domani giornata di lutto cittadino
Mango, un dolore senza fine
Mango è volato via, Basilicata in lutto
Anche il fratello maggiore, Giovanni, stroncato da un infarto durante la veglia del cantante
“Non avrei mai dovuto
farti salire su quel palco”
Il cantautore lucano stroncato da un infarto, domenica sera, durante un concerto a Policoro
di FRANCESCO ZACCARA
LAGONEGRO- Una famiglia spezzata dal dolore.
Una comunità intera incredula, sconcertata. A poche
ore di distanza dalla morte di Pino Mango stroncato da un infarto sul palco
del Palaercole a Policoro, ieri mattina si è spento il fratello maggiore dell’artista
lucano, Giovanni Mango
anche lui a causa di un infarto. Quando hanno appreso la drammatica notizia,
anche gli altri due fratelli,
Michele e Armando, si sono sentiti mali e sono stati trattenuti in osservazione presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino.
Per tutta la giornata di ieri, è continuato il viavai di
amici, parenti e fan per partecipare alla veglia di Mango e in serata, come aveva
già annunciato lunedì, è
giunto anche Mogol - il celebre paroliere era legato a
Mango da una collaborazione artistica e da una «bella» amicizia - e il cantautore Michele Zarrillo. Giovanni Mango aveva 75 anni,
era sposato e padre di tre
figli. Muratore in pensione,
si è sentito male ieri mattina mentre si recava insieme ai suoi familiari a porgere l’estremo saluto al fratello Pino nella camera ardente allestita nella casa di
famiglia a Sant’Antuono. A
pochi metri dall’abitazione,
è stato colto da malore. Le
condizioni sono apparse subito gravi. L’uomo ha ricevuto i primi soccorsi da un
carabiniere ed un agente di
polizia comunale che si tro-
LAGONEGRO- “Con la
morte di Pino Mango
piangiamo un uomo che
aveva fatto dell’attaccamento alle radici lucane,
dell’umiltà, della generosità e della voglia di
emergere grazie al proprio talento un segno distintivo della sua vita
professionale e personale”. Così il sindaco di
Lauria, Gaetano Mitidieri, a margine della visita presso l’abitazione di
famiglia di Lagonegro,
in rappresentanza di
tutto il popolo lauriota,
al feretro dell’artista
scomparso nelle scorse
ore. “Il destino lo ha portato via proprio in quella terra lucana da lui tanto amata e interpretata
vavano sul posto ed è stato portato nella casa del fratello. E’ stato più volte rianimato anche grazie all’utilizzo di un defibrillatore.
Successivamente
con
un’ambulanza dell’associazione Humanitas è stato trasportato all’ospedale. Le
operazioni di soccorso sono andate avanti. L’uomo
sembrava aver dato dei segnali di miglioramento. Ma
il suo cuore non ha retto e
poco dopo si è spento nel reparto di rianimazione
anche lui a
causa di un
infarto. Accorsi in ospedale per accertarsi delle condizioni
di Giovanni,
anche gli altri due fratelli Mango,
Michele
(pensionato)
e Armando
(musicista e
compositore
che ha collaborato per
molti anni
con Pino e
poi con altri
artisti italiani), sono stati colti a loro
volta da malore. Le loro
condizioni non sono risultate preoccupanti. Al momento di andare in stampa erano ancora al pronto
soccorso dove i sanitari
hanno preferito trattenerli in osservazione. Un dramma che ha colpito e sconvol-
U
In alto i
soccorsi al
fratello di
Mango e la
gente in fila
per l’ultimo
saluto al
cantante
to i tanti amici e parenti della famiglia Mango. Un dolore che ha coinvolto tutti
i lucani - giunti da ogni parte della regione per partecipare alla veglia dell’artista di Lagonegro - ed in modo particolare la comunità
Il sindaco di Lauria: una storia
che parla ai tanti giovani lucani
nelle sue liriche. Mango
è stato un punto di riferimento per tanti, soprattutto musicisti del
nostro territorio; egli ha
scelto di vivere e di far
crescere i suoi figli insieme ai nostri figli, qui in
Basilicata - commenta
Mitidieri, che si è intrattenuto anche per qualche secondo con la moglie del cantante -. Ma
questo è soltanto uno dei
motivi per cui lo rimpiangeremo: quella del
ragazzo che a metà degli anni Settanta, provenendo da una piccola e
allora marginale regione, riesce a realizzare il
Di seguito l’appasionato e commovente
post pubblicato sulla
pagina ufficiale Facebook di Mango, da
parte di un amico e
membro dello staff
dell’artista lucano, il
primo a intervenire
sul palco, domenica
sera.
na volta mi dicesti: “… Giando,
tu dici che devo
fare così?… E allora si fa così, io mi fido di te…”. Hai
sempre avuto fiducia in me,
a volte anche troppa… Non
mi hai rinfacciato le cazzate, tante, che ho commesso
strada facendo. E ora sono
qui a cercare disperatamente di convincermi che non mi
telefonerai più, non mi scriverai più, non mi parlerai
più… Ero lì che tenevo la tua
testa tra le mie mani, guardavo Rocco di fronte a me
e capivo che ormai eravamo rimasti soli… Ma dove
siamo? Che sta succedendo?
Incrociavo gli sguardi di
Laura, poi di Carlo, Filippo, Angelina, Mauro… Noi
non eravamo più noi e tu non
c’eri già più. Potrei scrivere un libro infinito dei dieci anni con te, di palcoscenici, di camerini, di viaggi,
ristoranti, hotel, scalette
chilometriche da correggere e tu che dicevi “…ma
questo brano non posso
non farlo…” … Ho tutto qui,
scritto con inchiostro indelebile nel libro del mio cuore: di ogni città dove siamo
stati ne potrei disegnare il
particolare… Quel particolare che tu, solo tu, rendevi straordinario. Non avrei
dovuto farti salire su quel
palcoscenico ieri… Magari ora tutto sarebbe diverso.
Ma con i se, tu me lo hai insegnato, non si è mai scritta la storia. E tu l’hai scritta la storia amico mio: basta vedere lo sgomento che
attanaglia l’Italia intera. Prima che un grande Artista sei
stato un Grande Uomo, un
uomo dal cuore grande
sempre pronto a tutto pur di
far stare bene la tua famiglia, i tuoi musicisti, il tuo
staff, i tuoi tecnici: hai sempre trattato tutti con intelligenza e cordialità e in ogni
posto aspettavano Mango
“uomo” in concerto, sempre pronto a scattare una fo-
suo sogno grazie al proprio talento e alla voglia
di non arrendersi mai, è
infatti - sottolinea il primo cittadino di Lauria una storia che può parlare ai tanti giovani della nostra terra che, molto spesso, si lasciano cadere nella rassegnazione. Mango non ha mai
voluto essere un divo, al
contrario è stato un personaggio discreto, umile, generoso e concreto
come solo un vero figlio
della Basilicata e del
Lagonegrese può essere
- continua il sindaco di
Lauria -. La comunità
lauriota, soprattutto
di Lagonegro che mestamente si è stretta intorno
al dolore dei familiari cercando di far sentire quanto più possibile la loro vicinanza. In tanti, in queste
ore, si stanno recando a portare l’estremo saluto ai
due fratelli legati da un destino così atroce. Oggi
l’estremo saluto. Alle 11 nella Concattedrale si terranno i funerali di Pino Mango che saranno celebrati dal
vescovo della diocesi di
Tursi Lagonegro, mons.
Francesco Nolè. Nel pomeriggio, alle 15,30, i funerali di Giovanni Mango, nella Chiesa di San Giuseppe.
quella parte legata al
mondo del volontariato,
ricorda oggi il suo impegno serio in occasione di
tante iniziative di solidarietà, il suo mettersi a disposizione senza indugi
per le buone cause a favore dei più deboli e, in
generale, dei più bisognosi”. “Ecco perché conclude Mitidieri - mi
sembra giusto e doveroso rendere unsentito
omaggio alla sua famiglia, incredibilmente colpita una seconda volta in
queste ore con la morte
di un fratello dell’artista,
ed esprimere un solidale cordoglio alla comunità di Lagonegro e ai
suoi rappresentanti istituzionali”.
to, a firmare un autografo,
a regalare un sorriso. Ho qui
con me tutte le pacche sulla spalla che ci scambiavamo un attimo prima della tua
entrata in scena, degli abbracci e delle risate a fine
concerto quando raggiungevamo il camerino, le telefonate notturne durante i
viaggi. E’ tutto qui, nel libro del mio cuore… Quel libro che sono orgoglioso di
sapere che porta la tua firma. Quel libro che con
Laura hai reso magico in
quel lontano 19 giugno
2011 quando alle 9 del
mattino mi hai detto:
“...guarda come mi hai fatto vestire stamattina… ti
sembra bello?…”. Un capitolo straordinario di questo
libro è l’ultimo tour che è finito ieri… Proprio ieri… Ci
siamo divertiti come non
mai, un’esperienza stratosferica dove Tu, Rocco,
Carlo, Filippo, Mauro ed io
eravamo una sola cosa,
un’alchimia perfetta… Forse è giusto aver chiuso il giro così, su Oro, forse no, non
lo so… L’unica cosa che so
è che Tu, nonostante tutto,
non ci lascerai più soli, forse mi stai controllando la
punteggiatura mentre scrivo queste righe. Prima di
scendere da ogni palcoscenico che hai calcato, mentre ringraziavi il pubblico,
dicevi sempre: “…siete tutti qui dentro…” portando la
mano sul cuore, quel cuore
che ieri è volato via portando davvero con sè ogni singola persona incontrata
nel tuo lunghissimo tour…
E ti posso assicurare che anche tu sei nel cuore di tutte
le persone che hai incontrato in tutti i tuoi concerti. Non
so se ci saranno più palcoscenici per me, non lo so e
non mi interessa… Anche
perché ogni palcoscenico
senza di Te sarebbe difficile da mandar giù. Adesso il
prossimo Piano di Produzione toccherà a te mandarmelo via email: mi dici a che
ora devo essere sul posto ed
io ci sarò... Toccherà a te preparare il camerino, però non
mettere dentro tante robe:
basta una bottiglia di gewurztraminer fredda e Tu…
Ciao Pì, aspetto la mail…
Giando
P.S. l’accappatoio ce l’ho sempre io in macchina...
di FRANCESCO ZACCARA
di MARIOLINA
NOTARGIACOMO
POTENZA- La nostra
rondine è volata via nel
cielo sbagliato... Pino
resterai sempre nel nostro cuore perché come
cantavi qualche anno
fa “Non moriremo mai,
il senso è tutto qui”. Poche righe sulla pagina
ufficiale facebook che ricordano il pezzo di successo “La rondine”, mentre chilometri di messaggi continuano a moltiplicarsi sulla rete. Triste risveglio per la Basilicata
in questo 8 dicembre festivo, trasformato in
lutto per la morte improvvisa ed inaspettata
di Pino Mango. L’ultimo
brano in
scaletta
con il pubblico che
canta e lo
accompagna
a
squarciagola. Il pezzo comincia dopo
qualche giro in più di
introduzione, Mango è al
piano e comincia a cantare Oro. Poco dopo toglie le mani dalla tastiera e si tocca la fronte. Fino a fermarsi completamente. I fan del Palaercole applaudono. Impossibile immaginare
quello che da lì a poco sarebbe successo. Musicisti e staff lo accerchiano.
Sul palco del palazzetto
di Policoro c’è anche il figlio più grande di Mango che ha accompagnato il padre durante la serata suonando con lui alcuni pezzi. La corsa in
ambulanza verso l’ospedale cittadino, i primi soccorsi
ma per l’artista non
c’è nulla da
fare. Una
folla
di
gente fuori
dal nosocomio
del
centro jonico attende notizie
sino a tarda notte.
Un po’ alla volta l’arrivo
da Lagonegro degli altri
parenti, mentre la moglie Laura, non si è mai
separata da lui, come
sempre. La salma di
Piange la sua Lagonegro: ”E’ come se per
un attimo si fosse fermato il cuore di tutti”
Sociall
So
Netwok
Dai
Rino Vernucci
Quando capii che stavamo crescendo fu l’estate del 1984.
Andavamo al mare chiedendo il passaggio. Il mare da grandi era bellissimo. Alle due un ombrellone bianco dava ombra ad una ragazzina tedesca bellissima. Una generazione intera si innamoro’ di quella stagione. E la colonna sonora era Oro di Pino Mango.
Luciano Ricco
....il pianto tu lo sai si può asciugare.... #mango
Alessandra Hadar
Ma tu che ne sai dei sogni....quelli son miei e nn li vendo... #Mango
Mango sul palco del PalaErcole mentre canta Oro poca prima del malore
Domani mattina
i funerali nella
Chiesa Madre
di Lagonegro
Il messaggio
postato sulla
pagina
ufficiale di fb
di Mango
dopo la
morte (ieri
oltre 115mila
visualizzazione), il
manifesto del
concerto del
PalaErcole e
il feretro
mentre lascia
l’ospedale di
Policoro
Mango è rimasta nell’ospedale di Policoro sino alle 11 di ieri mattina. Poi il trasferimento
nella sua città. Aveva da
poco festeggiato i suoi
sessant’anni. L’artista
era nato a Lagonegro il
6 novembre 1954. Un legame forte con la sua terra e la sua città. E’ nel
centro valnocino che
sceglie di vivere con la
propria famiglia, nonostante i suoi impegni artistici in ambito nazionale ed internazionale. Il
suo sostegno alle iniziative realizzate in regione non è mai mancato,
anche in momenti più intensi della sua attività
professionale. E così
aveva ancora una volta
detto sì, assicurando la
sua presenza all’evento
di beneficenza tenutosi
domenica sera a Policoro. Un infarto lo ha colto mentre stava cantando uno dei suoi brani più
famosi, diventato anche
la colonna sonora di
uno spot pubblicitario altrettanto noto al grande
pubblico. “Scusate, non
mi sento bene” le sue ultime parole, questa volta quasi sospirate al
microfono.
E a Lagonegro, in
attesa dei
funerali
fissati alle
11 di domani nella
Chiesa Madre, l’arrivo già dalla
mattinata
di noti artisti, ma soprattutto di fan ed amici. In tanti fuori dalla sua
casa materna, in via
Sant’Antuono dove è
stata allestita la camera
ardente.
Fanny Federica
Mi dispiace tanto per #Mango era una di quelle poche
persone nel campo musicale italiano che portavo rispetto. #RipMango
Mara Maionchi
#Mango è stato un grande, ma oggi troverebbe spazio
solo nei Talent”
Zog Live
#Mango...preferisco pensare che su quel palco il tempo si sia fermato ad un lungo applauso..l’applauso che
meriti per ciò che hai donato...
R101
Stanotte si è spenta una delle voci italiane più importanti #Mango…ci uniamo al dolore della sua famiglia…ciao
#Mango!
Radio Italia
E’ mancato stanotte #Mango, una delle più belle voci
della musica italiana. A lui e alla sua famiglia il ns pensiero.
Rainews
”Ciao #Mango salutaci le stelle”.
Anna Izzo
#Mango Quante volte l’ascoltavamo alla radio, a casa. Io ancora bambina e tu mamma, giovane e sorridente
Luca Dondoni
Una gran brava persona, gentile e dignitosa. Che peccato. #Mango
@Negramaro
... andarsene cantando... buon viaggio #Mango
Rudy Zerbi
Una voce unica,unita ad una scrittura elegante e popolare allo stesso tempo. Un uomo che mai ha smesso di
credere in ció che faceva.
#Mango
sabrina laganà
nella disgrazia e nel dispiacere penso che x un artista
morire sul palcoscenico sia la fine migliore #Mango RIP
Luca Bianchini
”Lei verrà, ma d’estate...” Che brutto risveglio, ciao #mango R.I.P.
La Vita in Diretta
Ci hai lasciato troppo presto. Sappi che la tua musica
resterà sempre dentro di noi. Ciao #Mango!
LAGONEGRO - A Lagonegro la notizia è arrivata nella notte tra domenica e lunedì. Molti
hanno appreso della
scomparsa
del loro illustre compaesano al
mattino. Ed
è stato un
risveglio
triste, segnato dalla
commozione, dallo
stupore, da
uno stato di
confusione. In una giornata di sole, le strade che
Mango ha cantato nelle
sue canzoni rendendole
celebri in tutto il mondo,
si sono riempite di mestizia. «E’ stato come se per
un attimo si fosse fermato il cuore di tutti». Don
Mario Tempone, parroco
di Lagonegro, racconta
così lo stato d’animo dei
suoi fedeli e dei concittadini di Mango. La comunità intera si è immediatamente stretta intorno
al dolore della famiglia.
In tanti sono andati ad attenderlo all’arrivo dall’ospedale di Policoro.
«C’è molto cordoglio intorno alla famiglia. Il paese è caduto in una sorta
Il Primo cittadino Mitidieri: “Viene
a mancare una persona ricca di umanità
e che si metteva a disposizione
per serate di beneficienza”
di mestizia – dice don Mario – C’è tanto dispiacere
e c’è anche la voglia di dire grazie ad una persona
sensibile, che ha fatto tanto per Lagonegro». Sempre disponibile ad una
collaborazione quando
gli si chiedeva la sua presenza per manifestazioni di solidarietà, ricorda
don Mario. Un artista che
va ringraziato per la sua
musica che ha dato messaggi positivi anche a chi
si trovava in momenti difficili. «Il suo è un linguaggio musicale intelligente. Mango ha saputo coniugare sensi e cuore».
La disponibilità e l’amore di Mango per la sua
“Ero un ragazzo e venivi a Rivello
a portare i 45 giri di “Oro” che il bar
faceva risuonare nel juke-box”
C
aro Pino, ieri notte, mentre salivi
sul palco a Policoro e, per raccogliere
fondi per i bambini che
muoiono di fame in Africa, cantavi “Oro”, Nicoletta, la ragazza con cui
lavoro e con la quale condividiamo un amore viscerale per te, mi ha telefonato per farmi ascoltare la tua voce. In diretta telefonica ho sentito
le tue ultime note. Poi ti
sei accasciato. Caro Pino, ero un ragazzo e venivi al mio paese, Rivello, poco distante dal
tuo, Lagonegro, a portare il 45 giri di “Oro”
che il bar faceva risuonare nel juke-box. Imparavamo a conoscere il
mistero della tua voce.
I sacrifici che facevi
con tuo fratello Arman-
do erano visibili. Poi imparò a conoscerti tutta
l’Italia. Qualche anno dopo uscì una canzone
che mi straziava, era appena morta tua madre e
scrivesti “Mia Madre”.
Era difficile Che luce sei
dentro questi anni miei”.
E mi dispiaceva che tua
madre che ti aveva visto
lavorare e lottare poi
non aveva avuto la possibilità di assistere al tuo
trionfo nazionale. Caro
Pino non credere che te
ne vai, ancora troppo
giovane, nell’ombra. Resterai vivo dentro di
noi, di tanti, la tua voce
rimarrà nelle nostre ossa. Un abbraccio fortissimo alla tua famiglia.
La casa di Mango a
Lagonegro
terra tornano anche nelle parole del primo cittadino di Lagonegro, Domenico Mitidieri. «La comunità è confusa, è tri-
ste perché viene a mancare una persona che ha
portato il nome di Lagonegro in tutta Italia, in
tutto il Mondo. E’ triste
perché viene a mancare
una persona che era ricca di umanità, dal cuore
grande, che si metteva a
disposizione anche per serate di beneficienza».
Mango è stato per diversi anni, a partire dal
2003, testimonial dell’Avis. «Era una persona
di una disponibilità e di
un’umiltà unica per il tipo di lavoro che faceva»,
ricorda Nicola Giammarino dell’Avis Lagonegro e amico di Mango. «E’
venuto con noi anche nel-
le scuole. Districandosi
tra i suoi impegni, riusciva a trovare sempre il
tempo per noi». E per le
altre associazioni. Nel
2003 tenne un concerto
a Lauria per l’associazione Angelo Custode per il
recupero del centro socio
educativo la Baita. «La
notizia della sua morte ci
ha lasciato senza parole.
Sembra un sogno. Ci
manca un riferimento
forte».
Mango, ha sottolineato ancora il sindaco Mitidieri che per il giorno
del funerale ha decretato il lutto cittadino, «ha
rappresentato e continuerà a rappresentare
tanto per Lagonegro,
per cui gli saranno riservati tutti gli onori». Pino
Mango amava vivere a
Lagonegro, ricorda ancora con la voce commossa
il sindaco Mitidieri. «Partecipava attivamente alla vita sociale, lui e la moglie. I figli hanno studiato e studiano presso le
scuole di Lagonegro. Era
un vero Lagonegrese».
Un senso di appartenenza per la sua terra,
per la sua città che in queste ore gli sta rendendo
omaggio insieme a parenti, amici, colleghi,
ammiratori, con un saluto nella camera ardente
allestita nella casa di famiglia a Sant’Antuono.
Il cordoglio del mondo istituzionale nelle parole di Pittella, Lacorazza, Folino e Adduce
“Esempio per i talenti che verranno”
PITTELLA
Addio Mango. Lucano autentico, voce unica per generazioni come la mia ed
esempio per i talenti che verranno. Era un poeta, un uomo colto, che faceva onore
alla Basilicata e a tutto quel
mediterraneo che bene aveva cantato, raccontandone
l’anima, la bellezza, l’incantEra incontestabilmente la
voce più bella della nostra
terra e se n’è andato lasciandoci il cuore pieno di nostalgia, pur certi che un pezzetto della sua arte rimarrà in
ogni persona che lo ha conosciuto, che delle sue canzoni, e con le sue canzoni, si
è innamorata. La Basilicata era la sua culla ma anche
il suo porto sicuro, ed è anche la terra in cui ha lasciaULDERICO PESCE to questo mondo. Prendo in
Attore e regista prestito le parole dal lucano
Andrea di Consoli che di lui,
in un bellissimo pensiero di
commiato, lo definisce uno
che “Aveva saputo amare la
sua terra senza farne motivo di ideologia, di moina psicologica, di rabbia. Era normalmente, naturalmente
lucano”. E spero che da lì
possa continuare a ispirare
il cammino dei tanti giovani lucani che sognano i palchi e sperano che la passione per la musica possa trasformarsi in un lavoro.Alla famiglia, ai suoi amici, al
suo staff va il mio pensiero
in queste ore dove la tristezza per la scomparsa viene accompagnata dall’incredibile affetto che stanno dimostrando per lui i suoi fan, i
suoi amici cantanti, i lucani e gli italiani tutti.
di Pino Mango lascia sgomenti. Se ne va un grande
artista, cantante e autore di
bellissime canzoni, che ha
sempre avuto la Basilicata
nel cuore. Lo ricorderemo
per la sua particolarissima
voce, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, per la
sua capacità di esprimere
sentimenti e stati d’animo
che ha sempre condiviso con
il suo vastissimo pubblico.
Amava la sua terra ed era
sempre pronto a partecipare alle iniziative di solidarietà.
FOLINO
Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere Pino Mango, una bellissima persona
prima ancora che un grande artista, e la notizia della
sua morte improvvisa mi
LACORAZZA
riempie di tristezza. Il suo
L’improvvisa scomparsa legame con la Basilicata era
fortissimo, almeno quanto
grande è stata la sua vena
artistica.
ADDUCE
Con la improvvisa e prematura scomparsa di Pino
Mango Matera, Capitale europea della cultura, e tutta
la Basilicata perde un grande artista e un grande interprete del nostro tempo e della nostra identità. Durante
questi anni di candidatura
di Matera a Capitale europea
della cultura ho avuto la possibilità di incontrarlo diverse volte e in ogni circostanza, sia pubblicamente che in
conversazioni private, ha
sempre manifestato il proprio sostegno al lavoro che
avevamo intrapreso e la sua
disponibilità a diventare testimone della nostra sfida
sui palcoscenici di tutta
Europa.
Stroncato da un infarto nella notte dell’Immacolata. Il giorno seguente stessa sorte per il fratello maggiore
Addio al vero “Oro” lucano
Lagonegro e la Basilicata tutta piangono Mango: l’artista muore cantando sul palco di Policoro
di FRANCESCO ZACCARA
LAGONEGRO - A Lagonegro la notizia è arrivata nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 dicembre. Alcuni hanno appreso della scomparsa di Pino Mango al mattino ed
è stato un risveglio triste,
segnato dalla commozione, dallo stupore, da
uno stato di confusione.
L’artista aveva compiuto
60 anni da poco. Era nato a Lagonegro il 6 novembre 1954. Se n’è andato sul palco del Palaercole di Policoro, stroncato da un infarto, mentre
cantava Oro, uno dei
suoi maggiori successi.
«E’ stato come se per un
attimo si fosse fermato il
cuore di tutti». Don Mario Tempone, parroco di
Lagonegro, ha raccontato così lo stato d’animo
dei suoi fedeli e dei concittadini di Mango che si
sono immediatamente
stretti intorno al dolore
della famiglia colpita, il
giorno seguente, dalla
scomparsa del fratello
maggiore, Giovanni
Mango, 75 anni, anche
lui per un infarto mentre
insieme a familiari si recava alla veglia funebre
di Pino Mango. Lagonegro e la Basilicata, piangono una delle voci più
originali del firmamen-
to musicale italiano e non
solo. «La voce più bella
della Basilicata» dirà il
presidente della Regione
Marcello PIttella. Ai fu-
nerali giungono in tanti – fan, istituzioni, concittadini - per l’ultimo saluto e per dire grazie ad
un artista che con la sua
musica ha dato messaggi positivi, ha fatto sognare. Un linguaggio musicale intelligente, il suo
che toccava mente e cuore. In tanti si stringono
alla moglie Laura e ai figli Angelina e Filippo,
per dire grazie ad una
persona sensibile, sempre
disponibile ad iniziative
di solidarietà, testimonial
dell’Avis per tanti anni.
Anche a Palicoro, la notte della scomparsa, chiudeva un concerto di beneficenza. «Viene a mancare una persona ricca di
umanità, dal cuore grande, che amava vivere a Lagonegro», è il ricordo del
sindaco di Lagonegro
Domenico Mitidieri. Oro,
Mango l’aveva scritta
con Mogol arrivato a Lagonegro per partecipare
alla veglia e al funerale.
I due erano legati da
un’amicizia profonda e
Mogol, il giorno del funerale, lo ha ricordato così: «Che Pino sia un
grande artista l’avevamo
capito tutti. Pochi sono
quelli che hanno avuto la
fortuna come me di conoscerlo come uomo. Un uomo straordinario, generoso, che ha dato tutto a
tutti, tutto quello che poteva. Voglio dirvi che
quello che lui ha scritto
rimarrà incancellabile.
Ciao Pino».
_Speciale 2014_
Mercoledì 31 dicembre 2014
XXVII
TALENTI LUCANI IN VETRINA
Mercoledì 19 febbraio 2014
Lunedì 24 febbraio 2014
28
CULTURA
SPETTACOLI
POTENZA
Arisa sexy e Controvento
La cantante di Pignola apre la 64esima edizione del Festival e sorprende tutti per interpretazione e mise
di MICHELE CUTRO*
SANREMO - L’incognita
Grillo e due “ospiti” speciali: Vania Ardito (moglie di
Salvatore Girone) e Paola
Moschetti (moglie di Massimiliano La Torre), le
compagne dei due marò
prigionieri in India, invitate in sala per assistere all’avvio con il botto del Festival di Sanremo 2014. Ma
non ci saranno: lo stato
d’animo non è tale da permettere una serata di evasione. È stato il sindaco di
Sanremo ad annunciarlo,
non senza una punta di orgoglio.
In particolare, la moglie
di Girone ha chiesto che
«l’ambasciatore italiano in
India, appena richiamato»,
resti «in Italia sino al rilascio di Massimiliano e Salvatore: speravamo che il
governo indiano desse
ascolto al diritto internazionale. I due militari devono rientrare in Italia, e
SANREMO - Non solo
Arisa. A Sanremo c’è anche un altro pezzo di Basilicata. Nello staff dell’American bar di Casasanremo c’è infatti il
27enne potentino Massimo Pesce. Un prestigioso riconoscimento
alla professionalità del
bartender potentino che
ben si shakera con la
sua ironia. Casasanremo è l’area ospitalità ufficiale del Festival della Canzone Italiana, dove artisti, musicisti,
giornalisti e addetti ai
lavori trascorrono l’intera giornata usufruendo tra gli altri servizi anche dell’american bar. E
semmai proseguire con Massimiliano e Salvatore
una verifica dei fatti in Ita- in India». Tornando alla
lia». Alla luce di questo, kermesse, che quando Voi
«l’ennesimo rinvio è un’in- lettori de La Nuova del Sud
giustizia. Dopo 2 anni non leggerete questo articolo ne
c’è ancora un capo di im- avrete già visto la prima seputazione, siamo stanchi di rata, completano il quadro
della prima
aspettare, è
serata l’esiora che torbizione dei
nino a caprimi big e
sa». E però,
gli ospiti: Liha aggiunto
gabue, che
la donna,
farà
un
«non abbiaomaggio a
mo mai perFabrizio De
so la fiducia
André, Rafnelle istitufaella Carrà
zioni: quee a Yusuf
sto è il terzo Michele Cutro e Mengoni
Cat Stevens,
governo che
si istituisce, ma la nostra oltre ovviamente a Laetitia
fiducia resta, sono loro che Casta. In men che non si didevono portare a casa Sal- ca, in conferenza stampa,
vatore e Massimiliano». A parte il duetto Fabio-Laechi le chiedeva se si sentis- titia, un “cinguettio” che ha
sero «abbandonate dallo il sapore di sincera amiciStato», la Ardito ha rispo- zia: «Potrei cavarmela con
sto così: «Assolutamente il più sincero dei “grazie”
no, ma temiamo che il go- - dice Fazio - ma la tv ci ha
verno indiano continui a abituati alle ospitate, alle
trattenere ingiustamente persone che scambiano
due battute sull’ultimo
film e via. Laetitia, invece
si è impegnata tantissimo,
l’idea è quella di fare un
“numero” - e qui Fazio usa
un termine un po’ retro in omaggio ai sessant’anni della tv. Laetitia sarà
ospite domenica a “Che
tempo che fa” (trasmesso
eccezionalmente su Rai
Uno) per parlare del suo
film “Una donna per amica”». Ma, «se posso rivelare una piccola cosa, la contemporaneità ci ha abituati a distinguere l’aspetto
esteriore e quello interiore, Laetitia ha fascino da
sempre, luci dentro e fuori per le quali incanta il
mondo intero». Tanto fascino, da fare commettere al
direttore di Rai Uno una
gaffe, che sembra più un
lapsus freudiano, quando,
annunciando gli ospiti
della serata, nomina una
certa «Raffaella Casta».
Istantanee dalla Città dei Fiori
All’arrivo
nella Città
dei Fiori,
Arisa in
look
casual,
sfoggia un
colorato
cappellino
La sera
leoni, la
mattina... si
corre! La
cantante
lucana alla
linea ci
tiene e fra
esibizioni e
prove non
si lascia
sfuggire
l’opportunità di
fare jogging
Lo scatto
con il
maestro
Lanza prima
di salire sul
palco
dell’Ariston
per la prima
esibizione
* Inviato a Sanremo
L’altra Basilicata a Sanremo
Massimo
Pesce ha
scoperto
per caso la
sua
passione
otto anni fa
quando si è
ritrovato a
sostituire,
per un
giorno, il
barista
della piscina
di cui é
gestore
A lato lo staff di
Casasanremo
Massimo Pesce ha pensato bene di portare alto il nome della Basilicata ideando per l’occasione un cocktail - Lu
Braccial - che ha nel no-
PIGNOLA - Un concorso
tra pasticceri di Pignola
per inventare un dolce
che si chiamerà Arisa e
che oltre a festeggiare la
vittoria a Sanremo si
produrrà e resterà sem-
CITTÀ
Il pubblico sceglie di far gareggiare la canzone scritta dall’ex Anastasi. Littizzetto: “La miglior pippa di sempre”
SANREMO - Si apre nel segno della Basilicata la 64esima
edizione del Festival di Sanremo. La prima artista a salire
sul palco dell’Ariston è stata infatti la lucana Arisa. La
cantante di Pignola in mise molto femminile - camicia nera
e tubino grigio - canta (senza scarpe) prima “Lentamente
(il primo che passa)” , un brano incantevolmente retrò ed
elegantissimo già al primo ascolto. Segue poi “Controvento” del suo ex, Giuseppe Anastasi. Decisamente più
ritmata, è questa la canzone che viene scelta da pubblico e
giornalisti con il 64% delle preferenze, come testo che
gareggerà al Festival. Da segnalare il simpatico siparietto a
fine esecuzione con la Littizzetto che chiede ad Arisa come
mai abbia deciso di chimarsi così e di non portare invece il
suo cognonme originale, Rosalba Pippa. “Potevamo dire
grande interpretazione, la miglior pippa di sempre” le ha
detto la presentatrice, raccogliendo le risate del pubblico.
_Potenza e Provincia_
8
me e nel sapore tutta la
tradizione lucana. Un
mix di fantasia e gusto
che gli ospiti di Casasanremo hanno mostrato di
gradire.
PIGNOLA - Un risultato
storico per la Basilicata.
Arisa, sale sul podio del Festival di Sanremo e si aggiudica la Palma d’oro
della kermesse canora italiana per eccellenza. La
cantante di Pignola lo aveva fatto presagire già dalla sua apparizione alla
prima serata della 64esima
edizione del Festival della
canzone italiana, aperta
proprio da lei. Un percorso che si va coronando nel
migliore dei modi dopo la
vittoria con “Sincerità”
nelle nuove proposte nel
2009, poi “Ma l’Amore
No” nel 2010 e il buon piazzamento nel 2012 con “La
notte”. Arisa è tornata sul
palco dell’Ariston con una
nuova veste conquistando
il podio con “Controvento” scritta dall’ex fidanzato Giuseppe Anastasi. Seconda nella classifica provvisoria, prima in assoluto
su YouTube. Rosalba Pippa in finale con gli altri due
favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la
meglio. I pronostici erano
tutti in suo favore. In poco più di ventiquattro ore,
dalla pubblicazione il video
ufficiale di “Controvento”
aveva già raccolto migliaia di visualizzazioni. Dopo
quelle sanremesi, Arisa si
è concessa qualche esperienza in tv accanto a Victoria Cabello e dietro al bancone del talent show di Sky
X Factor. Ha anche recitato in alcune note pellicole
italiane e come doppiatrice del mostro a Parigi e Cattivissimo me 2. Arisa non
si è mai fermata cercando
affermazioni in molti campi artistici. Non è mancato neppure il lancio nel
mondo letterario con il suo
primo romanzo “Il Paradiso non è granché (Storia di
un motivetto orecchiabile)”.
Anni di soddisfazioni che
nonostante il grande impegno non hanno rotto il
PIGNOLA - Ha raggiunto il successo proprio partecipando al
Festival di
Sanremo
nel 2009 dopo essere stata selezionata
da ’Area
Sanremòcon la canzone ’Sincerita«,
vincendo la
categoria »Nuove Proposte«. Arisa, nome d’arte
di Rosalba Pippa (Genova, 20 agosto 1982), è la
vincitrice del Festival di
legame con la propria terra di origine, la Basilicata, e la sua Pignola dove sabato notte sera è scoppiata la festa (ma.no).
La cantante di Pignola alza
la Palma d’oro
che precisa: la nostra tradizione di pasticceria e
aggiungo cioccolateria
artigiana si abbina bene
alla “nostra” artista, or-
Arisa, l’orgoglio di tutti i lucani
POTENZA - ”La vittoria
della giovane Arisa al Festival di Sanremo non può
che essere motivo di soddisfazione ed orgoglio
per la terra lucana. Esempio di come le capacità, la
caparbietà e il talento prima o poi vengano premiati. Nonostante difficoltà
e percorsi ”controvento”, appunto. Un
successo - per il governatore Marcello Pittella - che acquista un valore particolare se si pensa che la giovane di
Pignola ha cominciato il suo percorso artistico partecipando al Proget-
to ’Basilicata Rock Basilicata Pop’, promosso anni fa dal Dipartimento
Formazione e Lavoro della Regione. Un motivo in
più per continuare a credere che gli investimenti in cultura e formazione dedicati ai giovani talenti possono diventare in
molti casi occasioni di successo. A lei,
che è ambasciatrice in Italia e non solo della lucanità, delle doti e dei valori unici della nostra terra,vanno i
miei più sinceri complimenti e gli auguri per altre belle vittorie”.
Seconda nella classifica provvisoria, prima in assoluto
su YouTube. Rosalba Pippa in finale con gli altri due
favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la
meglio. I pronostici erano tutti in suo favore
“Inutile nascondere che volevo vincere.
Se siamo qui è per tagliare il traguardo”
sa di nuovo sul palco dell’Ariston», ha aggiunto.
«Inutile nscondere che
volevo vincere: se siamo
qui e facciamo questa maratona, è inutile fare la
corsa e poi voler scansare il traguardo. Se si corre il traguardo si taglia».
In sala stampa, subito dopo la vittoria, cantante è
apparsa abbastanza calma e non particolarmen-
“E’ giusto che vincesse la
mia canzone” - ha
dichiarato la cantante
te emozionata. Sì è vero,
sono calma -ha detto
Arisa- mi agito quando
devo cantare«. Di questo
festival cambierebbe »i
pronostici«, tutto questo
parlare »che ti leva la sor-
Il percorso di Rosalba Pippa: da Area Sanremo fino all’edizione 2014
La tre partecipazioni di Arisa al Festival
Sanremo 2014, con il
brano
’Controventò
scritto dal suo ex compagno Giuseppe Anastasi. Un destino incrocia-
tentazioni” nella centralissima via Mazzini a
Potenza), la più nota e diffusa tra le scuole di pasticceria della regione,
La cantante di Pignola si aggiudica la 64esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Controvento”. Risultato storico
“Esempio di come le capacità, la caparbietà
e il talento prima o poi vengano premiati”
SANREMO - “Non so cosa dire, sono veramente
contenta e felice. È la mia
prima volta da big. Sono
molto contenta di aver
vinto questo premio perchè credo che la mia canzone sia estremamente
pop e considerando che
il festival è pop, è giusto
che vincesse». Sono le prime parole di Arisa subito dopo la vittoria. «Sono
contenta di aver condiviso il podio con Renzo e
Raphael. Entrambi hanno fatto una ricerca e lo
sforzo di portare qualco-
Lunedì 24 febbraio 2014
La proposta: “Un concorso tra pasticceri di Pignola per creare il dolce Arisa”
pre in vendita. E’ l’idea di
Vincenzo Postiglione uno
dei maestri pasticcieri
della scuola pignolese
(con laboratorio “Dolci
to lega la carriera di Arisa a Sanremo: nel 2010
la cantante è tornata al
Festival di Sanremo nella categoria Big con la
canzone ’Malamoreno»,
che ha accompagnato
l’uscita dell’omonimo
album. In seguito, Arisa si è cimentata in
nuovi ruoli sia in tv, partecipando come ospite
fissa del programma di
La7 ’Victor Victoria Niente è come sembrà e
presa. Questa dovrebbe
essere la fiera della musica, gli artisti dovrebbero portare qui i loro progetti e basta. Quindi
cambierei tutto questo
scambio di informazioni
date ’tanto per’«. L’artista
crede di aver vinto perchè
la sua canzone ȏ pop, ha
un linguaggio forse più
comprensibile: ma - ha
precisato - il fatto che siano sul podio anche brani come quello di Gualazzi e Rubino è un segnale che qualcosa sta cambiando”.
in seguito come giudice
della quinta e sesta
edizione
italiana di
’X Factor’.
L’artista
non si è risparmiata
nemmeno
con il cinema, debuttando come attrice
nel
film
’Colpo di
fulminè di
Christian De Sica. Due
anni fa, al Festival di
Sanremo 2012 si è classificata al secondo posto
con La notte.
Incontenibile la gioia in paese per la “vittoria della figlia di un operaio”
PIGNOLA - All’indomani
della vittoria di Arisa,
incontenibile la gioia a
Pignola, dove subito dopo la
proclamazione è scoppiata
la festa, con tanto di
brindisi nel bar principale
del comune alle porte di
Potenza. Giovani e non, ai
microfoni della Nuova Tv
hanno dichiarato di essere
felici, ma non sorpresi per
la vittoria una “brava
ragazza, figlia di un operaio,
che si è saputa fare strada”.
Rosalba Pippa, così come è
conosciuta in paese, è ora
attesa nella sua cittadina,
dove il paese è pronta ad
accoglierla con tutti gli
onori.
goglio della comunità
pignolese e dell’intera
regione. Mi spiego: noi
usiamo gli stessi ingredienti naturali e della migliore tradizione locale
che sono gli ingredienti
del successo di Rosalba
Pippa, da giovanissima
golosa dei dolci pignolesi, in particolare la nostra
versione di pastiera oltre
che della zeppola. Il talento artistico naturale pertanto si nutre di prodotti genuini che hanno bisogno di essere conosciuti ed apprezzati non solo dai lucani. Sarebbe un
ulteriore motivo di orgoglio vedere clienti, specie
turisti, venire nei nostri
laboratori artigiani e
chiedere la “pasta Arisa”
che sarebbe più di un souvenir perché accontenta
il palato e aiuta a ricordare la terra di Arisa. Il
dolce a cui penso – spie-
9
ga ancora Postiglione –
deve essere quello che
dalle nostre parti chiamiamo “pasta” e non
una torta, altrimenti
ogni pasticcere artigiano
la farebbe a modo suo e
sempre diversa. Invece
dobbiamo creare una
“pasta” con tanto di “disciplinare” e ricetta di
prodotti utilizzati. Un
prodotto uguale in tutte
le pasticcerie che vorranno aderire, a metà strada tra la zuppetta e lo
sciù, vale a dire i dolci più
semplici ed adatti al temperamento semplice di
Arisa. Con un pizzico di
ingrediente nuovo cioè
non tradizionale per sposarlo alla personalità
della nuova Rosalba che
a Sanremo ha dimostrato tanto carisma. Meglio
se si possa gustare anche
“controvento” perché corposo (in modo da esportarlo) e di gusto originale come la sua voce.
I pignolesi intervistati e la casa di Arisa (foto Esposito)
Il Centro Studi Thalia lancia l’idea di tour ispirati alla cantante pignolese
di PIETRO SCUTARI*
N
on so, come tanti
miei colleghi operatori turistici di tutt’Italia mi
stanno chiedendo in queste ore, se Arisa sarà in
grado di bissare il successo di trascinamento di immagine di Rocco Papaleo,
due Festival di San Remo
fa. Certo Papaleo veniva
già dal films che ha trascinato un bel po’ di turisti in
Basilicata a ripetere il
viaggio da una costa all’altra e scoprire luoghi impensabili. Tornando ad
Arisa, quelle parole del testo “viaggiando controvento” sono già una buona
campagna promo-pubblicitaria. A me viene subito
in mente un tour organizzato, agli inizi degli anni
novanta, a San Fele per
una comitiva di turisti lombardi. In quell’occasione ad
un mio amico venne la
strampalata idea di inserire una “lezione” di un gu-
Viaggiando Controvento è già una campagna
pubblicitaria per la “vacanza slow Basilicata”
ru australiano su come
“ascoltare” il vento. Fu un
successone perché quel
target di turisti intellettuali, che avevano bisogno di
lasciare la metropoli per
qualche giorno per ritemprarsi l’anima, riuscirono a vedere con occhi diversi il paesaggio rurale
del paese, a gustare con
tutti i sensi la vacanza. Bene, quel viaggiare controvento di Arisa è un invito
tutto interiore ad “ascoltare un sogno” che è principalmente sentimento ma
anche suggestioni ed emozioni che solo un turismo
più profondo, tutto l’opposto del mordi e fuggi, è in
grado di dare. E’ quel modello di vacanza battezzata dal nostro consulente e
Mobilità
dolce,
benessere,
accessibilità
universale:
sono questi
i settori su
cui
scommetter
e
T.O. Giuliano Scavetta,
Premio Thalia 2013 “slow
(lenta)”. Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati, la vita off-line richiede
di tornare, almeno per
qualche momento, alla
“normalità” delle leggi
biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’
di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma an-
che un breve weekend –
aderendo alla filosofia
“slow” che impone regole
ben precise al viaggiatore,
una su tutte: la lentezza.
Mobilità dolce, benessere,
accessibilità universale:
sono questi i settori su cui
scommettere di più come
destinazione d’attrazione
per i nuovi viaggiatori,
proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi perché con maggiore
possibilità di spesa. E i testimonial – cantanti, artisti, uomini-donne di cultura – in tutto questo per
un territorio sono importanti. Sono perciò fiducioso nell’effetto Arisa che ha
già scelto di farlo in tante occasioni importanti
di promozione turistica. Se
poi riuscissimo a pensare
ad una promozione del turismo lucano “controvento”, vale a dire mettendo definitivamente da parte
luoghi comuni, strumenti e azioni tradizionali
(anche il linguaggio del
web ha un effetto), cogliendo l’invito ad una maggiore creatività, i risultati saranno sicuramente più
promettenti. Sarebbe un
lusso da non permetterci
non cogliere questo momento magico di attenzione per la Basilicata – da
Matera alla cucina lucana,
dal rinnovato interesse
per il paesaggio agrario e
la natura al mare doc di
Maratea e delle spiagge dorate ionico-metapontine –
e non approfittarne. In attesa delle scelte di rinnovamento che verranno
nella governance del turismo istituzionale.
* Centro Studi Thalia
Un risultato storico che va a coronare il percorso della cantante di Pignola impegnata su diversi fronti
La Basilicata trionfa a Sanremo
Arisa sale sul podio del 64esimo Festival della canzone italiana con “Controvento”
di LUCIA PIETRAFESA
MAGGIO
I Musicamanovella sul
palco del Primo Maggio
POTENZA - Il 2014 corona il sogno dei Musicamanovella: salire sul
palco del concerto del
Primo Maggio a Roma.
La band lucana composta da Rocco Spagnoletta, Mimmo e Antonio
Gruosso, Dario Vista,
Renato Pezzano, Antonello Ruggiero e il mae-
stro Rocco Azzarino
hanno accompagnato
Federica Sciarelli e Gildo Claps nel racconto
della storia di Elisa nel
concertone di piazza
San Giovanni. Un successo per la band lucana che ha fatto ballare
tutta la piazza con le
proprie canzoni.
PIGNOLA - Un risultato
storico per la Basilicata.
Il 2014 vede salire sul podio del Festival di Sanremo una lucana. Arisa,
con “Controvento” si aggiudica la Palma d’oro
della kermesse canora
italiana per eccellenza.
La cantante di Pignola lo
aveva fatto presagire
già dalla sua apparizione alla prima serata della 64esima edizione del
Festival della canzone
italiana, aperta proprio
da lei. Un percorso che
si è coronato nel migliore dei modi dopo la vittoria con “Sincerità” nelle nuove proposte nel
2009, poi “Ma l’Amore
No” nel 2010 e il buon
piazzamento nel 2012
con “La notte”. Arisa è
tornata sul palco dell’Ariston con una nuova veste conquistando il podio
con “Controvento” scritta dall’ex fidanzato Giuseppe Anastasi. Subito
seconda nella classifica
provvisoria, prima in
assoluto su YouTube.
Rosalba Pippa in finale
con gli altri due favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la
meglio. I pronostici erano tutti in suo favore. In
poco più di ventiquattro
ore dalla pubblicazione,
il video ufficiale di “Controvento” aveva già raccolto migliaia di visualiz- Il nuovo look sfoggiato dall’artista alla kermesse canora
zazioni. Dopo quelle sanremesi, Arisa si è concessa qualche esperienza in
tv accanto a Victoria Cabello e dietro al bancone
del talent show di Sky X
Factor. Ha anche recitato in alcune note pellicole italiane e come doppiatrice del mostro a Parigi e Cattivissimo me 2.
Insomma, Arisa non si è
mai fermata cercando affermazioni in molti campi artistici. Non è mancato neppure il lancio nel
mondo letterario con il
suo primo romanzo “Il
Paradiso non è granché
(Storia di un motivetto
orecchiabile)”. Anni di
soddisfazioni che nonostante il grande impegno
non hanno rotto il legame con la propria terra
di origine, la Basilicata
e la sua Pignola.
XXVIII
Mercoledì 31 dicembre 2014
_Speciale 2014_