rionero sannitico - Maestri Lavoro Molise

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rionero sannitico - Maestri Lavoro Molise
RIONERO SANNITICO
reclamizzato ,anche un sito per
speleologhi , infatti è nota , soprattutto
ai più anziani, la zona della <<GROTTA>>
IL PAESAGGIO
non tanto frequentato dai giovani
perché parzialmente ostruita e
Dall’alto del Valico il turista può godere
danneggiata durante la Seconda Guerra
di panorami e tramonti stupendi . A Sud
lo sguardo abbraccia tutta l’alta valle
del Volturno ; a Sud –Est l’orizzonte è
delimitata dalla maestosa catena delle
MAINARDE dal caratteristico profilo
di <<mummia>> ; a Nord si erge la catena
Mondiale .
della MAIELLA da sempre individuata
dai locali come “ il gigante che dorme” .
Le alture , prossime all’abitato , sono
ricoperte da lussureggianti pinete ,
impiantate negli anni cinquanta ,che
rendono l’aria salubre e profumata . Per
gli amanti della natura , in tutto il suo
splendore ,ci sono percorsi naturalistici
che conducono a boschi demaniali ,
piccole sorgenti e grandi radure
verdeggianti . Rionero ,inoltre , è
circondato da sette frazioni ancora
abitate , tutte collegate al centro da
strade provinciali asfaltate che offrono
al turista prodotti genuini e aree
attrezzate per il pic-nic . Il Comune
possiede , non sfruttato e non
POSIZIONE GEOGRAFICA
Rionero Sannitico è il paese più alto
della Comunità Montana dell’Alto
Volturno . Sorge su un crinale di roccia
calcarea a 1.057 m. sul livello del mare .
Segnalato su tutte le carte geografiche
perché VALLICO DELL’APPENNINO
CENTRO-MERIDIONALE è
attraversato dalla Strada Statale
APPULO SANNITICA N. 17 . Questa
famosa arteria , fatta costruire da
Gioacchino Murat , collega la città di
Foggia all’Aquila (capoluogo abruzzese)
e prosegue fino all’innesto con la
SALARIA . Percorso obbligato per il
Giro Ciclistico d’Italia , per le difficoltà
create dalla pendenza e dai tornanti del
montagna e della neve ottenendo così
MACERONE e per il Premio della
una nuova fonte di reddito .
Montagna da sempre posto sul Valico di
Rionero Sannitico .
Economia e produzione
L’economia del paese , fino a pochi anni
fa , si basava esclusivamente
sull’agricoltura e l’allevamento .
La natura calcarea del terreno è
Le tradizioni
particolarmente adatta alla coltivazione
Il << Banditore>> è una delle tradizioni
di cereali , patate e legumi.
rioneresi tornata alla ribalta quest’anno.
Per far conoscere la bontà delle nostre
Cinquant’anni fa il banditore << mnava r’
patate ogni anno, per la metà di agosto,
buan’>> e annunciava ai cittadini che in
si svolge la “ Sagra della Patana
piazza era arrivato il camion con la
Nustrana “ e si elegge “ Miss Patanella
frutta, che il Sindaco aveva emanato
“ in questa occasione le massaie
un’ordinanza, che era arrivato il <<
elaborano piatti tipici, a base di
castraporcelli>> ecc.
patate , che una guria di turisti
Il 14 Febbraio 2004, dopo tanti anni di
assaggia e valuta .
silenzio, il Banditore è tornato a
Attualmente la produzione agricola è
suonare il corno per le vie del paese per
diminuita perché i giovani hanno trovato
annunziare il matrimonio di due giovani
lavoro presso gli alberghi e le stazioni
rioneresi i America.
sciistiche di Roccaraso, Rivisondoli ,
Il fatto ha avuto grande risonanza sia
Pescocostanzo che distano solo 15 Km
sulle tv locali che su quelle nazionali
da Rionero Sannitico. La vicinanza dei
perciò pensiamo di mantenere viva
centri turistici ha spinto i residenti a
questa particolarissima tradizione.
ristrutturare le abitazioni del centro
storico per affittarle agli amanti della
Il turismo
Il turismo rionerese è in via di sviluppo .
Rionero è ben collegato al territorio con
Si rimane sul posto tutta la giornata
strade e superstrade ed è ben servito
consumando il pranzo al sacco e verso
dai mezzi di trasporto pubblico per
sera, sempre in processione, si fa
Napoli , Roma e Pescara .
ritorno al paese.
Nonostante ciò è ancora un paese
La seconda festa si celebra in Giugno, in
tranquillo , pulito, incontaminato.
onore della S.S. Trinità, ed è affollata
La gentilezza , la cortesia e la
di pellegrini che vengono da tutti i paesi
laboriosità dei residenti, i prodotti
vicini per pregare nell’antico Santuario.
genuini che si possono reperire sul
In occasione di questa festa in paese
territorio, il pane casereccio lavorato e
c’è un grande mercato di merci varie.
cotto in modo tradizionale ( forno a
La terza festa si celebra alla fine di
legna ) , i manufatti in giunchi , legno ,
Agosto e sono le famose “ Feste
ferro, filo sono le credenziali per il
Patronali “ o festa del Ringraziamento
turista che sa apprezzare .
per i raccolti della terra. Questa festa
La vicinanza ai centri dove si praticano
dura tre giorni e insieme ai Santi
sport invernali e non , sempre
Patroni Mariano e Giacomo si onorano
affollatissimi, è un motivo in più per
anche Sant’Emidio e Sant’Antonio.
scegliere Rionero come residenza per le
Cenni storici
vacanze .
Reperti databili al III-IV secolo a.C.
Feste paesane
sono venuti alla luce sul territorio
La prima festa paesana dell’anno è
rionerese. L’antico toponimo era
quella di San Mariano, patrono di
“Rivinigri” derivato dal colore delle
Rionero Sannitico, che si celebra il 30
acque del fiume che scorreva ai piedi
Aprile e può essere considerata anche
della rocca su un letto di pietre nere.
la festa della primavera. In processione
Nel XV secolo fu attestato come “Rio
si raggiunge il Santuario, immerso nel
Negro” e nel secolo XVIII come
verde tenero dei boschi, a circa 4 Km
Rionero. Il paese ha assunto l’attuale
dal paese.
nome solo nel 1864. Anticamente il
feudo apparteneva all’Abbazia di Castel
San Vincenzo al quale fu usurpato nel
1064 e concesso alla famiglia Carafa
che, con alterne vicende, lo ebbe in
possesso fino al 1862. dopo questa data
divenne terra demaniale e
successivamente venne assegnato al
distretto di Isernia.
Il castello
Il bel castello ducale, con le sue
possenti mura merlate, dava molta
importanza al paese. Purtroppo durante
la seconda guerra mondiale fu
gravemente danneggiato e con la sua
ristrutturazione fu privato dei merli. La
nuova copertura fu presto sradicata
dalle bufere e l’incuria dei nuovi padroni
decretarono il crollo del tetto.
Attualmente, sulla sommità della rocca,
i resti del castello sono ancora maestosi
ed è triste per noi rioneresi assistere
alla lenta e continua scomparsa di una
così importante testimonianza del
nostro passato.