Gli adolescenti di oggi? Tutti alcool, fumo e gioco d`azzardo!

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Gli adolescenti di oggi? Tutti alcool, fumo e gioco d`azzardo!
13/1/2015
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Gli adolescenti di oggi? Tutti alcool, fumo e
gioco d'azzardo!
Alessandra Recine
Bevono, fumano, giocano
d'azzardo e guardano video
porno in rete. Questa è
l'immagine
dei
teenager
italiani
fotografata
dall'indagine
"I
divieti
trasgrediti dai nostri figli"
promossa
(Movimento
dal
Moige
Italiano
Genitori) in collaborazione
con l'Università "Sapienza" di Roma e presentata alcuni giorni fa al Senato. La
ricerca, curata dalla prof.ssa Anna Maria Giannini, docente presso la facoltà
di Medicina e Psicologia dell'Università "Sapienza" di Roma, ha coinvolto 1845
soggetti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Cinque le categorie di
comportamenti a rischio esaminate: alcol, fumo, giochi d'azzardo, pornografia
e videogiochi violenti vietati agli under 18. In tutte queste aree i ragazzi
risultano essere più a rischio delle ragazze. Ma non è tutto. Infatti,
sembrerebbe che dietro la messa in atto di tali comportamenti vi siano dei
genitori che, contrariamente a ciò che avveniva in passato, danno poche
regole ai figli i quali vengono quindi lasciati in balia dei condizionamenti dei
coetanei. Il bere o il fumare, è noto a tutti, sono una sorta di biglietto di
ingresso degli adolescenti nel gruppo: la chiave per sentirsi accettati e
omologati agli altri. E così, si legge nel rapporto, 2 giovani su 3 dichiarano di
aver bevuto almeno una volta nella vita. La percentuale sale all'86,5% tra gli
studenti di scuola superiore e, tra questi, 1 su 2 afferma di bere
"abitualmente" o comunque "in diverse occasioni". Tra i più piccoli (11-13
anni) quasi la metà confessa di aver già bevuto alcolici (45,6%). Il 39,1% dei
ragazzi delle scuole superiori, inoltre, afferma di non aver ricevuto dai propri
genitori divieti sul consumo di alcolici e il 65% dichiara di non essere stato
sottoposto ad alcuna verifica sulla maggiore età da parte dell'esercente. Non
va di certo meglio sul fronte fumo: per il 75% di coloro che hanno provato, la
prima sigaretta è arrivata tra i 12 e i 15 anni. Allarmante il 53,2% di studenti di
scuola media che affermano di fumare quotidianamente fino a 5 sigarette e il
17,3% degli studenti di scuola superiore che affermano di averne fumate
almeno un pacchetto al giorno. I genitori disapprovano l'uso delle sigarette tra
i figli (85%), ma un minore su 2 fuma a loro insaputa. Il 25% ignora i divieti e in
7 casi su 10 i venditori non hanno mai verificato la maggiore età
dell'acquirente. Per quanto riguarda il gioco d'azzardo, ciò che colpisce
maggiormente è l'atteggiamento "complice e permissivo dei genitori" (50% dei
casi) e la mancanza di verifica dell'età da parte del personale del punto gioco
(un caso su 2). Negli ultimi 12 mesi tra gli studenti di scuola superiore 1 su 4
ha giocato almeno una volta presso gli esercizi adibiti, mentre tra i più giovani
(11-13 anni) la percentuale dei giocatori scende al 10,3%. Sul web e nei punti
gioco le attività ludiche più praticate sono le scommesse sportive (30%). I
genitori, inoltre, pur essendo a conoscenza (nell'80% dei casi) dell'attività
ludica del figlio, la vietano in modo differente a seconda dell'età: dai 7 casi su
10 per gli studenti di scuola media si scende al 50,6% per gli studenti di
scuola superiore. Il porno si consuma in compagnia o da soli, attraverso
tablet e smartphone (40,5% per le immagini, 36% per i filmati) o da casa
attraverso un pc (29,6% per le immagini, 34,5% per i video). Hanno già
consumato immagini pornografiche il 32% dei ragazzi delle medie ed il 58,8
delle superiori. Ampiamente diffusi anche i videogiochi vietati ai minori. Ne fa
uso il 35,1% degli studenti delle medie e il 43,5 dei più grandi. In tutti i casi di
trasgressione la maggioranza dei ragazzi conosce l'esistenza del divieto di
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legge. I dati emersi dallo studio evidenziano quindi il crollo del paradigma
"vietato vietare". "Negli ultimi vent'anni tutti noi genitori ci siamo sentiti
condizionati dall'idea che il divieto provochi il comportamento trasgressivo,
invece emerge forte la necessità di regole" afferma Maria Rita Munizzi
Presidente Nazionale del Moige. Così, si palesano, ancora una volta, le
fragilità degli adolescenti ed il loro bisogno (spesso mascherato) di poter
contare su una famiglia solida, su dei genitori autorevoli e non autoritari, che
offrano delle regole coerenti e siano presenti anche a livello affettivo.
Dall'altro lato però è importante che anche i genitori non vengano lasciati soli
di fronte a questa importante sfida educativa.
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