Sogno di una scuola di mezza estate

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Sogno di una scuola di mezza estate
Ministero della Pubblica Istruzione
Istituto Comprensivo Statale Gino Capponi
Sogno di una scuola di mezza estate
Descrizione del contesto
La scuola secondaria di 1° grado GRAMSCI-GEMELLI fa parte dell’IC Capponi di Milano. Essa è costituita da
due plessi:
1. Il plesso Gramsci è in via F. Tosi, 21
2. Il plesso Gemelli è in via Pescarenico, 2 .
Il plesso "A. Gemelli" si trova in zona 5 a Milano, una zona della periferia sud della città, tra l’Alzaia Naviglio
Pavese e gli svincoli dell’Autostrada dei Fiori, in un’area urbana residenziale, ben servita dai mezzi pubblici
e dai servizi commerciali, caratterizzata da spazi verdi, strutture pubbliche sportive, nonché culturali, come
la biblioteca comunale rionale di via Fra Cristoforo, l’ associazione “El Pontesell”, che ha fatto del recupero
del dialetto un vero e proprio manifesto culturale, ed il Centro Ricreativo Culturale Torretta, che organizza
corsi e laboratori per tutta la cittadinanza.
L'utenza è composta principalmente da professionisti, piccoli imprenditori e artigiani. La presenza di alunni
con origine straniere è di circa il 20%.
Nel quartiere ci sono due ampie zone verdi che favoriscono la socializzazione degli alunni anche al di fuori
dell'ambiente scolastico.
Nella scuola secondaria di 1° grado “Gemelli” è in corso da tempo una collaborazione con l’Oratorio della
chiesa di San Gregorio Barbarigo, che fornisce un servizio di doposcuola in sinergia con il personale docente
della scuola.
La presenza della metropolitana rende agevoli gli spostamenti per le uscite didattiche ed offre la
possibilità agli abitanti del quartiere di raggiungere comodamente il centro e i luoghi di eventuali eventi
che la città propone.
La caratteristica del quartiere in cui si trova la scuola secondaria di 1° grado GEMELLI è la chiusura fisica di
esso tra la circonvallazione da un lato e il Naviglio dall’altro. Ciò crea una separazione dalle zone circostanti
che dà luogo a due fenomeni:
 Da una parte si rileva un ambiente molto “chiuso”, con una mentalità tipica delle piccole comunità
che vivono lontane le une dalle altre, che spesso fa fatica a comprendere le problematiche tipiche
della società odierna e di una grande città come Milano. Ciò dà luogo a comportamenti non
sempre aperti al prossimo, molto calibrati sulle esigenze individuali.
 Dall’altra parte la chiusura costituisce un motivo che spinge alla ricerca e alla costruzione di un
forte senso di appartenenza, anche a partire dal lavoro che la scuola (presente, oltre che con la
scuola secondaria di 1° grado, con un plesso di scuola primaria) sta cercando di fare, attraverso
l’apertura al territorio, per la condivisione di valori e di progetti educativo-didattici che
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Scuola Secondaria di I Grado “A. Gramsci - A. Gemelli”
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coinvolgono genitori, amministratori locali, associazioni del territorio.
La scuola secondaria di primo grado “A. Gramsci” si colloca in zona 6, alla periferia sudovest di Milano, zona
servita dalla metropolitana (fermata Romolo) e da una serie di mezzi di superficie che la collegano in
mezz’ora al centro o ai comuni limitrofi (Corsico, Assago…). Questo permette l’uso agevole dei mezzi
pubblici anche per le uscite didattiche e per partecipare agli eventi che la città offre. La vicinanza alla zona
dei Navigli fa si che quest’area sia un trait d’union tra una parte di Milano a forte valenza storica (si pensi
alla bellissima chiesa di S. Cristoforo) e un’area residenziale nata negli anni Settanta, composta sia da
condomini signorili sia da case popolari con una storia un po’ “difficile”.
L’utenza è piuttosto variegata, composta da professionisti, insegnanti di vario grado, piccoli imprenditori,
impiegati, operai. La presenza di stranieri con regolare permesso di soggiorno è circa il 10% degli abitanti
della zona; gli alunni stranieri nelle due scuole si attesta sul 27%.
Nel quartiere due grossi punti di riferimento per i ragazzi della scuola sono gli oratori delle chiese SS Nazaro
e Celso e S.Rita (a sud della circonvallazione), che offrono, oltre all’animazione tipica, il servizio di dopo
scuola scolastico con l’operato di volontari.
Oltre agli oratori, un punto di aggregazione importante per ragazzi e famiglie è il “Villaggio Barona”, un
aggregato di edifici che ospitano case, negozi, associazioni a scopo sociale (finanziato dalla chiesa di via
Zumbini e dalla fondazione Tassoni): il giardino che si snoda tra le vie Ponti e Zumbini e la piccola piazza
costruita tra i negozi costituiscono un punto d’incontro per i ragazzi e le loro famiglie, in una situazione più
protetta.
Altre aree verdi nella zona sono il Parco Baden-Powell di via Lombardini (verso i navigli), vicina alla piscina
Argelati, frequentata dai ragazzi nei mesi estivi, e il parco Teramo, a ridosso delle risaie del Parco agricolo
Sud, ma un po’ lontano per i ragazzi (comunque raggiungibile a piedi).
Il quartiere in cui si trova la scuola secondaria di 1° grado Gramsci è abbastanza complesso per la presenza
delle case popolari dove vivono molti stranieri, famiglie di etnia Rom e altre famiglie che si spostano
abbastanza frequentemente. Inoltre nelle vicinanze della scuola molto spesso si accampano famiglie Rom,
che vengono sfrattate dal Comune. Per la scuola questo significa che alcuni alunni frequentano per un certo
periodo, poi vanno via e magari ritornano l’anno dopo.
Soprattutto in questo plesso si presenta il fenomeno della dispersione scolastica, sia in termini di non
ammissione alla classe successiva, sia in termini di poca frequenza e mancato raggiungimento delle
competenze. Alcuni alunni che a 15 anni si trovano ancora iscritti a scuola scelgono di completare il primo
ciclo presso il CPIA.
In tutti i plessi la presenza di un gruppo storico di docenti di ruolo che garantisce la continuità
nell’insegnamento e la solidità ai processi didattici e il numero di sezioni e di classi esiguo, che permette un
maggiore controllo e attenzione alle necessità degli alunni e delle famiglie, fa sì, tuttavia, che la percentuale
di dispersione non sia molto elevata.
La mission e la vision che la scuola si è data va nella direzione di garantire percorsi educativi inclusivi per
tutti. In quest’ottica sta realizzando con l’Associazione dei genitori Ami.Ca il progetto Scuole Aperte del
Comune di Milano, per garantire l’apertura della scuola durante i periodi in cui le attività didattiche sono
sospese.
Oltre alle attività pomeridiane extracurricolari – spazio compiti, laboratorio di italiano L2 per gli alunni
stranieri neoarrivati in Italia, corsi di lingua inglese e spagnola finalizzati alle certificazioni Trinity, KET e
DELE e corsi di attività sportive aperti a tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado -, la scuola è
aperta anche durante le vacanze di Natale, di Carnevale, di Pasqua ed estive con i campus.
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Si inserisce, in questo contesto, il progetto LA SCUOLA AL CENTRO, che permetterebbe di poter organizzare
le attività gratuitamente, considerato che la maggior parte delle famiglie ha difficoltà economiche.
Descrizione dettagliata delle attività
Le attività previste riguardano i seguenti ambiti tematici:
Organizzazione di laboratori artistico-espressivi sulla STREET ART, su materiali
multimediali, cortometraggi e video. Promozione dell’inserimento del cinema e
del teatro a scuola.
La scelta di questo ambito è legata alla progettualità della scuola, definita nel PTOF 2016/19, che prevede la
promozione dei linguaggi cinematografici e teatrali all’interno dei percorsi scolastici.
Con l’Associazione Genitori dell’Istituto, Ami.Ca, si sta lavorando per realizzare il progetto Decoro, che
prevede la sistemazione degli spazi scolastici a cura dei genitori e dei soci dell’Associazione. In quest’ambito
sono previste attività di Street Art in collaborazione con artisti che hanno il laboratorio nei pressi della
scuola e con i quali si è già condiviso un percorso progettuale che include attività per gli alunni, che sono
chiamati a realizzare percorsi di progettazione partecipata per rendere più bella e accogliente la propria
scuola.
Cetec onlus: La cooperativa sociale CETEC realizza, in collaborazione all' IC Capponi, una residenza attiva all'
interno del plesso di via Pestalozzi, eventi durante l' anno scolastico dei diversi plessi scolastici (Energiadi,
Fa’ la cosa giusta), Laboratori e animazioni teatrali (c/o il plesso di via Tosi e c/o il plesso di via Pescarenico),
in collaborazione e in dialogo continuo con la dirigenza scolastica della scuola ed il corpo insegnanti.
All' interno del progetto Scuola al Centro CETEC propone:
- un laboratorio teatrale estivo a partire da luglio 2015, anche con approfondimenti di artigianato artistico,
aperto alla partecipazione di studenti, eventuali insegnanti e genitori, dal titolo: A walk with Shakespeare.
Il laboratorio è mirato a far conoscere degli aspetti shakesperiani inediti, dove il Poeta racconta di piante
aromatiche e fiori nelle sue opere, rivelando un amore per la natura da vero botanico e ambientalista ante
litteram. Saranno letti alcuni frammenti poetici creando una camminata teatralizzata nel giardino, dove è
stato realizzato un orto didattico, o in una sala della scuola che ospiterà il laboratorio.
Verranno anche realizzati elementi di costumi “elisabettiani” fornendo alcune tecniche di taglio, cucito e
rudimenti di Origami dalle attrici e costumiste della compagnia.
N.B. Durante il laboratorio saranno inoltre proiettati alcuni frammenti di film shakesperiani attinenti al
progetto.
- un laboratorio teatrale su Cervantes e la Commedia dell' Arte, proponendo agli alunni di partecipare alle
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prove
e all’organizzazione dello spettacolo “il Nuovo Teatrino delle Meraviglie di
Cervantes”, che la Compagnia Cetec replicherà il 16 agosto al Castello Sforzesco ,ambientato sul
palco e nel giardino del
Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Ai ragazzi verrà data la possibilità di assistere allo spettacolo al
Castello Sforzesco.
La scelta delle tematiche da affrontare è caduta su Shakespeare e Cervantes per partecipare alle
celebrazioni organizzate per i 400 anni dalla morte di questi personaggi.
Laboratorio di Street Art, realizzato da ARTKADEMY, Officina creativa italiana
OGGETTO
- decorazione perimetrazione esterna scuola /aree comuni interne / area cortile (eventuale pannellatura)
- costruzione e relazione materiali per la produzione artistica / pittorica
- cenni di arte pubblica, poesia e storia dell'arte contemporanea
CHI
- 3 gruppi da 20-30 ragazzi
- maschi e femmine
- 15 ore circa per gruppo
- 2-3 giorni consecutivi o entro e non oltre un periodo di 10 giorni
COME
- incontro frontale per la costruzione di contenuti testuali e figurativi
- laboratorio pratico di realizzazione decorazione e preparazione materiali
- decorazione e arte pubblica partecipata
Il laboratorio è condotto da ARTKADEMY, via Bussola 4 Milano, RESPONSABILE Ivan Tresoldi.
Organizzazione di attività di avvicinamento alla musica, alla conoscenza di alcuni
strumenti musicali e all’incremento della dotazione di strumenti musicali per la
scuola.
(Per l’a.s. 2016/17 è stato richiesto l’avviamento di un corso ad indirizzo musicale per la scuola secondaria
di 1° grado, fortemente voluto dai genitori e dagli studenti _ PTOF 2016/17 - Il corso non è stato autorizzato
dall’AT Milano, con forte dispiacere dell’utenza. I genitori vogliono che la scuola attivi un corso musicale in
orario extrascolastico, finalizzato alla conoscenza di qualche strumento musicale e alla realizzazione
dell’orchestra della scuola. Considerato che tale corso sarebbe a carico delle famiglie e considerato che per
molte di esse il carico economico sarebbe gravoso, si potrebbe venire incontro alle loro esigenze e a quelle
della scuola, che anche in vista dell’assegnazione dell’organico potenziato aveva richiesto di poter avere
docenti di musica, per attivare laboratori musicali a partire dalla classe prima della scuola primaria).
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Progetto musicale per la Scuola Secondaria di primo grado
a cura di Tamara Borovac
Il progetto, rivolto agli allievi della scuola secondaria di 1° grado, si pone come obiettivo quello di rendere il
ragazzo capace di utilizzare il linguaggio musicale in modo creativo e personale.
La teoria musicale si apprende dalla pratica: l'analisi e la codificazione di un elemento musicale avvengono
soltanto dopo averlo sperimentato, con la voce, il corpo, gli strumenti classici o non.
In questa prospettiva l'esperienza pratica di suono e voce (gesti-suono, body percussion) si propone come il
contesto privilegiato per l'assimilazione, da parte dello studente, dei contenuti anche più strettamente
didattici, per arrivare alla performance come momento di acquisizione definitiva della consapevolezza sulle
proprie abilità e competenze acquisite.
Vengono proposti due percorsi: uno vocale, con l'utilizzo della voce sia cantata che parlata ; l'altro ritmico,
tramite la tecnica della body percussion ( produzione sonora attraverso la percussione delle diverse parti del
corpo).
Programma e contenuti, PERCORSO VOCALE
 tecnica vocale: esercizi di respirazione, vocalizzi, conoscenza e consapevolezza del proprio strumento
vocale ( funzionalità vocale)
uso della voce intonata e non: riproduzione di filastrocche, anche a canone, con particolare attenzione al
ritmo della parola
canto: apprendimento di un repertorio vocale, ad una voce e anche polifonico
Programma e contenuti, PERCORSO RITMICO
il ritmo: riconoscere e riprodurre motivi ritmici, eseguire alcune sequenze ritmiche per accompagnare
brani musicali (repertorio classico e non)
body percussion: produzione di ritmi e armonie attraverso il battere delle mani, lo schioccare delle dita,
la percussione di petto, gambe, braccia (metodo Orff Schulwerk)
apprendimento di brevi filastrocche, associando le parole ad uno specifico gesto percussivo
Destinatari:
due gruppi di lavoro ( ciascun gruppo può comprendere fino ad un max di 15 alunni)
Tempi e durata:
Lezioni di 90 minuti, un gruppo alla volta, con frequenza settimanale per un totale di 25 incontri.
Spazi:
un'aula spaziosa vuota o con la possibilità di spostare banchi e sedie
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Materiali (portati dalla specialista):
tastiera
registratore
Organizzazione di attività per la conoscenza delle caratteristiche del territorio di
appartenenza per la sensibilizzazione alla partecipazione attiva e responsabile alla
vita della città e all’educazione alla legalità.
Collegamento con il PTOF 2016/19
Da qualche anno si sta lavorando con i Consigli di Zona 5 e 6 di Milano per promuovere la progettazione
partecipata. Gli alunni fanno parte del CZRR per proporre progetti di miglioramento per la propria zona,
contribuendo con le loro idee a rendere più vivibile la città, per trasformarla in una città amica dei bambini.
In questo percorso si inserisce l’educazione alla legalità, sfondo integratore della progettazione educativodidattica della scuola, che ogni anno, nell’ambito del progetto legalità, organizza la Marcia della Legalità
che coinvolge tutto il territorio.
La scuola partecipa la progetto MIUR “Verso una scuola amica”, per implementare la metodologia della
progettazione partecipata, insieme ad una conoscenza più approfondita dei Diritti dell’Infanzia.
Note introduttive: seconde generazioni e cittadinanza
L’Istituto Comprensivo Capponi, con le scuole secondarie di 1° grado Gemelli e Gramsci, è una sentinella
del territorio di riferimento ed è testimone attiva di una crescente categoria di ragazzi di “seconda
generazione” - chiamati anche nuovi italiani -, cioè nati in Italia da genitori immigrati. Questi giovani vivono
l’appartenenza alla società e alla cultura ospitante nella vita diffusa, si sentono chiaramente cittadini
italiani, sebbene molto spesso non abbiano tale titolo giuridico. Frequentemente questo senso di
appartenenza e questa identità si sommano ad altre identità, in primo luogo quella etnica ereditata dai
genitori, che, a differenza di loro stessi, hanno vissuto il processo migratorio.
Emerge una identità nuova,
plurale e “meticcia”, che, se non accompagnata in modo adeguato, rischia di essere un peso o un ostacolo
per lo sviluppo sociale e relazionale dei bambini di origine non italiana oltre che di quello dei loro compagni
italiani. Molti ragazzi di seconda generazione affermano, infatti, di sentirsi completamente italiani perché
nati e cresciuti in Italia, ma hanno iniziato a percepirsi stranieri quando qualcuno ha chiesto loro “da dove
vieni?” È compito delle agenzie educative, che questi ragazzi incontrano nei loro percorsi e dunque in
primo luogo della scuola, intervenire da una parte per supportare la comprensione e l’appropriazione delle
diverse stratificazioni identitarie, dall’altra per contrastare processi di estraneazione e differenziazione
negativa. La scuola può essere un attore fondamentale nella vita sociale di un territorio e in quella del
singolo ragazzo per favorire una costruttiva integrazione e lo sviluppo di nuovi sentimenti di cittadinanza,
ovvero di appartenenza al contesto plurale in cui crescono e in relazione a un mondo più vasto.
La proposta tende a sviluppare dei processi di partecipazione e di cittadinanza attiva che vedano
protagonisti in primo luogo i ragazzi (indipendentemente dalla nazionalità o dall’origine della famiglia),
insieme agli insegnanti e a tutto il personale della scuola, alle famiglie e al territorio. Attraverso lo sviluppo
del senso di appartenenza al proprio ambito di vita locale essi possono prendere coscienza dei diritti di una
cittadinanza globale, cioè dell’appartenenza a uno scenario più ampio da conoscere e da rispettare secondo
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le regole comuni, di cui però sono già rappresentanti a pieno titolo.
La scuola dell’obbligo promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità,
offrendo ai bambini e ai ragazzi un contesto di socialità nel quale costruire una propria dimensione
individuale e sperimentare relazioni con i pari e con gli adulti di riferimento al di fuori della famiglia. Questa
è una delle fasi cruciali nella quale i ragazzi si confrontano con la costruzione dell’identità intesa non tanto
come proprietà intrinseca del soggetto quanto come carattere intersoggettivo e relazionale. Il processo di
definizione dell’identità è quindi caratterizzato da dinamicità e influenzato dalle relazioni con gli altri e dal
contesto nel quale si agisce.
Il progetto intende sviluppare una riflessione sulla dimensione identitaria individuale e collettiva guidata
dai ragazzi e capace di interagire con il territorio. La peculiarità della proposta progettuale si fonda su tre
componenti:
- la promozione dello sviluppo della persona in cui la dimensione individuale si dispiega e integra nella cocostruzione sociale delle idee e nella responsabilità condivisa delle azioni; - il protagonismo dei ragazzi all’interno della pratica democratica partecipativa e in qualità di promotori di
interazione sociale e culturale; - la ownership dei processi applicati da parte della scuola e la replicabilità in altri contesti. Da queste
premesse deriva la scelta metodologica che si sviluppa nelle diverse azioni del progetto con l’approccio
partecipativo. Metodologia
L’approccio partecipativo è funzionale e “obbligato” rispetto all’obiettivo centrale della educazione alla
cittadinanza, perché permette di valorizzare gli apporti di tutti gli attori coinvolti in un processo, attraverso
specifici strumenti e tecniche che permettono anche ai destinatari finali delle azioni di essere protagonisti
dei cambiamenti che li riguardano.
In questo caso i bambini da una parte e gli adulti (afferenti alle diverse
componenti) dall’altra vengono coinvolti attraverso strumenti idonei alla loro età e al loro ruolo, perché
possano esprimere e realizzare appieno i propri contributi.
Per questo motivo il progetto è interessato da
una costante operazione di coordinamento e gestione partecipata attraverso un “tavolo di lavoro”
composto dagli adulti di riferimento. La conduzione del Tavolo, dei workshop (quali “assemblee non
convenzionali” di lavoro condiviso) e le azioni di costituzione e di gestione ordinaria dei Laboratori tematici,
quali tipici strumenti dell’approccio partecipativo, necessitano di un lavoro di facilitazione offerta da
personale esperto in tali processi.
Si tratta di un metodo particolarmente attento alla gestione dei processi
di comunicazione nei gruppi di lavoro, attraverso strumenti e tecniche specifici (in genere si usa il metodo
Metaplan®, basato sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi
logici fino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili
soluzioni).
La metodologia partecipativa inoltre prevede necessariamente un incrementale coinvolgimento
nelle singole azioni di soggetti già individuati o da individuare, portatori di saperi e di competenze preziose,
sia per lo svolgimento delle azioni, sia per la loro continuità.
Azioni proposte da ABCittà:
A_Laboratori extrascolastici con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado
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Si propongono 2 Laboratori extrascolastici della durata di 3 mesi, costituiti da n.8 incontri ciascuno della
durata di 2 ore, rivolti a gruppi di 30 ragazzi massimo e condotti ciascuno da 2 facilitatori della Cooperativa
ABCittà.
I laboratori utilizzano il metodo IVAC (Investigazione, Valutazione, Azione, Cambiamento), attraverso il
quale i ragazzi imparano facendo, approfondendo le proprie conoscenze e competenze, per proporre dei
cambiamenti concreti e fattibili nel loro territorio di appartenenza. Il cambiamento può essere di tipo fisicostrutturale e/o riguardare la sfera della gestione-cura-animazione.
Ogni ragazzo può partecipare a uno dei due percorsi o a entrambi, infatti questi si presenteranno completi
ed esaustivi individualmente, ma connessi e conseguenziali.
1: Progettiamo il nuovo: i ragazzi progettano un elemento dello spazio in cui vivono
I ragazzi sono invitati a definire un tema prioritario, uno spazio interno o esterno alla scuola (anche in
connessione con le indicazioni del locale Consiglio di Zona dei Ragazzi e delle Ragazze) per avviare un
percorso di progettazione partecipata che porti a una proposta concreta di cambiamento (es. mobilità
sicura, giardino scolastico, elemento di design, spazio polifunzionale, ecc.). Gli incontri porteranno
progressivamente dal piano delle aspettative, al confronto con la realtà attraverso la verifica con i tecnici,
fino a un livello di creatività per l’individuazione di soluzioni innovative sugli aspetti modificabili (il livello
può essere urbanistico, locale o di design).
2: Dentro e fuori: la scuola e il territorio si incontrano
Si propone la valorizzazione e la messa in rete delle azioni e del tessuto sociale coinvolto nei percorsi
precedenti (anche in relazione agli altri percorsi laboratoriali proposti nel presente progetto riguardo arte,
musica, ecc.), attraverso l’uso dello spazio scuola aperta come punto di incontro e di confronto tra
territorio e scuola stessa in tutte le sue dimensioni (ragazzi, genitori, associazioni, insegnanti, …).
I ragazzi diventano protagonisti della promozione di eventi di animazione, dove il risultato raggiunto dai
percorsi svolti è lo spunto per un approfondimento ulteriore, sia tra pari, sia tra ragazzi e realtà territoriali. I
ragazzi vengono facilitati dagli operatori nell’utilizzo e nello sviluppo di format convenzionali, sia innovativi.
B_Tavolo della Cittadinanza: gli adulti di riferimento (insegnanti, rappresentanti dei genitori, referenti di
associazioni del territorio, esercizi commerciali, ecc.) riflettono e progettano per il futuro e per la
continuità
Insieme alle azioni del progetto, attraverso una prima ricognizione si costituisce un tavolo di adulti, snello
ma competente, che permetta di rafforzare il ruolo della scuola nel percorso di orientamento dei ragazzi. I
laboratori, infatti, facendo leva su strumenti e incontri qualificati al di fuori degli schemi scolastici, hanno
uno stretto collegamento con il percorso curriculare e in particolare stimolano l’interesse e le capacità dei
ragazzi, che possono essere recepite e orientate verso i percorsi di studio/avviamento professionale
successivi.
Attraverso incontri periodici (4/5 durante il periodo di progetto) il Tavolo ha il compito di:
_monitorare le azioni del progetto;
_sviluppare strategie e competenze per attivare nuovi percorsi;
_costruire le premesse per la continuità dei processi anche dopo la chiusura del progetto e rendere le
azioni permanenti.
Personale impiegato
ABCittà mette a diposizione due facilitatori esperti in processi di progettazione partecipata e percorsi di
educazione alla cittadinanza attiva con i ragazzi e con gli adulti e un referente amministrativo.
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Descrizione dei risultati attesi
I risultati attesi possono essere considerati dal punto di vista dei genitori, degli alunni e del personale
scolastico.
-
Dal punto di vista dei genitori
E’ importante, per i genitori, che i loro figli possano trascorrere il pomeriggio o il tempo durante la
sospensione delle attività didattiche, in un ambiente protetto, conosciuto e in compagnia con i
compagni e con persone che conoscono bene, che li possa impegnare in attività formative ma
diverse da quelle classiche che si svolgono in orario scolastico. In questo modo i ragazzi possono
utilizzare laboratori e attrezzature che magari non possono permettersi a casa. E’ importante,
ancora per i genitori, che i loro figli possano avere altre esperienze formative, in aggiunta alle
tradizionali lezioni, come, ad esempio, incontrare gli anziani del quartiere e farsi raccontare come è
cambiato il mondo o ascoltare un concerto o vedere un film insieme a qualcuno competente con
cui discuterne, o impegnarsi per rendere più bella la scuola o imparare a suonare uno strumento.
-
Dal punto di vista degli alunni
E’ importante che i ragazzi facciano esperienza di partecipazione a gruppi di compagni non solo
della loro classe, superando il concetto ormai obsoleto di “classe” che ancora resiste tenacemente
nella cultura scolastica italiana, ma che è sempre più stretto se si considera la diversità di ogni
alunno, che potrebbe imparare meglio se avesse la possibilità di approcciarsi con altre tematiche,
partecipare ad attività pratiche senza guardare la classe di appartenenza, di relazionarsi con altri
adulti e scoprire magari di avere inclinazioni che non sapeva di possedere. Per molti ragazzi stare a
scuola il pomeriggio significherebbe essere distolti dalla solitudine della casa, considerato che i
genitori sono fuori per lavoro, e dalla televisione ed essere impegnati in qualcosa di molto più
creativo.
-
Dal punto di vista del personale scolastico
Per i docenti questo tipo di attività forniscono un’occasione preziosa, quella di considerare
l’apprendimento informale e non formale del ragazzo, che è molto importante ma di cui
difficilmente si tiene conto nel percorso scolastico tradizionale, correndo il rischio di non saper
valutare le competenze personali e sociali degli alunni, il loro spirito di iniziativa, la loro creatività.
Organizzare queste attività, secondo la didattica laboratoriale e per progetti, consente di tener
conto della molteplicità delle intelligenze, privilegiando altre che non siano le solite – intelligenza
linguistica e matematica- e favorendo l’apprendimento di ogni alunno, a partire dalla conoscenza
dei loro stili percettivi. La presenza di esperti può aiutare i docenti a cambiare prospettiva sul loro
lavoro, a modificare il proprio modo di insegnare, introducendo nella propria pratica strategie
didattiche innovative.
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Tempi di attuazione
Le attività previste si dovranno realizzare durante il periodo estivo e di pomeriggio, entro il mese di
settembre 2016, realizzando la scuola aperta al territorio.
Numero di ore
Si prevedono 3 ore al giorno durante il periodo estivo e 3 ore a settimana di pomeriggio, quando la scuola
riapre, per un totale di almeno 180 ore.
Numero di studenti coinvolti
Si prevede di coinvolgere circa 30 studenti per ogni plesso di scuola secondaria di 1° grado.
Numero di docenti coinvolti
Si prevede di coinvolgere circa 3 docenti, oltre agli esperti.
Costi previsti
Proposte di ABCittà
Laboratorio 1
Laboratorio 2
Tavolo della Cittadinanza
Gestione amministrativa
TOTALE (iva esclusa)
Iva (4% per attività educative rivolte a ragazzi)
TOTALE (iva 4% inclusa)
Proposte di Cetec
Laboratorio teatrale A walk with Shakespeare
€ 2.440,00
€ 2.440,00
€ 1.320,00
€ 250,00
€ 6.450,00
€ 258,00
€ 6.708,00
Euro 4000,00(comprensivo di esperti e costo
materiali)
Laboratorio teatrale Cervantes
Euro 1000,00
Proposta di Artkademy (Street Art)
Realizzazione di un murales nell’atrio della scuola
Euro 2500,00
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Progetto Musicale
Il progetto, incluso delle ore in classe e di
preparazione,
3500,00 euro incluso IVA
TABELLA COSTI GENERALI
Descrizione attività/laboratorio
Laboratori di progettazione partecipata ABCittà
Laboratori teatrali di CETEC
Laboratorio di Street Art
Laboratori musicali
Spese per i docenti interni ( 100 ore)
Totale
Costo
Milano, 19 giugno 2016
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Scuola Primaria “D. Moro” - Scuola Primaria “G. Capponi”
Scuola Secondaria di I Grado “A. Gramsci - A. Gemelli”
€ 6708,00
€ 5000,00
€ 2500,00
€ 3500
€ 1750,00
€ 19458,00