Finalità del progetto

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Finalità del progetto
Dati Progetto
Tipologia di progetto
Modalità di presentazione domanda
Progetto Congiunto
Progetto
Titolo
Data inizio (gg/mm/aaaa)
Durata in mesi
Finalità
P.I.N.K. People, Innovating, Nowaday, Knowledge,
Sottolinea che gli studenti sono protagonisti, come allievi e,
soprattutto, come individui di un contesto sociale. L'innovazione
anima il progetto: saperi e modo di apprendere sono quelli di
oggi.
30/03/2015
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Promozione della ricognizione sistematica delle testimonianze
storiche delle scienze e delle tecniche conservate nel Paese,
nonché delle risorse bibliografiche e documentali per le ricerche
di storia delle scienze e delle tecniche
Incentivazione, anche mediante la collaborazione con le
università e altre istituzioni italiane e straniere, delle attività di
formazione ed aggiornamento professionale richieste per la
gestione dei musei, città-centri delle scienze e delle tecniche che
ci si propone di potenziare o di istituire
Promozione dell'informazione e della divulgazione scientifica e
storico-scientifica, sul piano nazionale e internazionale, anche
mediante la realizzazione di iniziative espositive, convegni,
realizzazioni editoriali e multimediali
Promozione della cultura tecnico-scientifica nelle scuole di ogni
ordine e grado, anche attraverso un migliore utilizzo dei
laboratori scientifici e di strumenti multimediali, coinvolgendole
con iniziative capaci di favorire la comunicazione con il mondo
della ricerca e della produzione, così da far crescere una diffusa
consapevolezza sull'importanza della scienza e della tecnologia
per la vita quotidiana e per lo sviluppo sostenibile della società
a) finalità perseguite
Il progetto intende realizzare azioni efficaci destinate a tutte le età nell’ambito dello studio della
fisica, della chimica, della biologia e della sostenibilità ambientale, partendo dalla scuola
primaria, passando per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fino alla terza età
mediante la creazione di unità formative fruibili da docenti e allievi delle scuole in rete in
modalità blended.
I moduli hanno come focus l’avvicinamento al mondo di oggi, inteso come contesto ambientale,
sociale e tecnologico da diversi punti di vista che spaziano dall’osservazione scientifica, al
recupero di tecnologie locali legate all’artigianato montano, alla sperimentazione, alla
costruzione di prototipi e alla ricerca on line.
In particolare, si intende sviluppare unità formative improntate sull’osservazione di eventi
naturali e tecnologici con un approccio scientifico ricorrendo:
─all’osservazione analitica, alla sperimentazione, alla simulazione, alla costruzione di
prototipi/manufatti;
─alla riflessione sulla leggi matematiche, fisiche e chimiche che ne stanno alla base;
─alla produzione di materiale espositivo e divulgativo in lingua italiana e inglese da poter
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condividere.
Le unità formative verranno utilizzare, in una seconda fase, per la divulgazione che dovrà
avvenire mediante:
─l’erogazione agli “allievi piccoli” della scuola prima ria e secondaria di primo grado e ai
corsisti dell’Università delle tre età;
─la presentazione in due momenti assembleare denominati “giornata della scienza”;
─la costruzione di un sito dedicato che raccoglie documentazione multimediale inerenti ai temi
presi in considerazione.
Ogni unità si basa su un approccio metodologico che punta a valorizzare la curiosità, l’iniziativa
e il lavoro degli studenti.
Nella fase di sviluppo delle unità formative, l’interazione didattica dovrà avvenire a tutti livelli e
su più fronti in quanto tutti i soggetti interagiranno tra loro, avendo come punto di riferimento il
coinvolgimento costruttivo dei ragazzi.
In particolare, gli studenti del liceo assumono diversi ruoli nelle varie fasi dell’attività in quanto
passano da discenti a tutor e vivono un’esperienza di apprendimento aperta a tutte le prospettive,
come una sfida continua. Contestualmente, tale sfida, pur mantenendo le caratteristiche di novità
e di scoperta, deve essere organizzata in un ambito “tutelato” sia per la presenza di una guida
sia per la continua collaborazione tra i soggetti, anche esterni alla scuola nella veste di
esperti/consulenti. In particolare, viene focalizzata la valenza strategica del tutor in quanto gli
studenti liceali vivono l’esperienza sui due fronti: come “tutorati” nella fase di realizzazione
delle risorse di apprendimento e come “tutor” nella fase di erogazione del corso agli allievi della
scuola primaria e di esposizione ai corsisti dell’università delle tre età.
In vista della fase divulgativa, i ragazzi dovranno apprendere modalità efficaci di comunicazione
per produrre documenti corretti e accattivanti, in diversi formati per essere accessibili e fruibili
dai diversi soggetti interessati al progetto.
b) indicazione puntuale delle attività previste e del piano di sviluppo temporale delle stesse, indicando le modalità di
utilizzo delle risorse disponibili (strumenti scientifici, informatici e multimediali, laboratori scientifici e risorse
umane), e di coinvolgimento degli studenti
Le attività previste si articoleranno nelle seguenti unità formative:
1.“moduli sperimentali” per studiare le leggi della fisica e della chimica alla base di eventi della
vita quotidiana; gli allievi organizzano esperimenti, producono indicazioni operative per una
ricerca guidata on line (stile web quest), raccolgono documentazione fotografica e video;
utilizzano strumentazione presente nei laboratori di fisica, di scienze, di informatica;
2. “moduli legati alla sicurezza” per affrontare in modo sperimentale aspetti legati alla
sicurezza e alla salute nel mondo della scuola partendo dal sistema di sicurezza della scuola e da
altre attrezzature più sofisticate; utilizzano strumentazione presente nella dotazione scolastica ad
hoc, attrezzature del laboratorio di fisica con potenziamento (tubo catodico, contatore geiger,
rilevatore di campo elettromagnetico);
3.“moduli legati alla conoscenza del patrimonio tecnologico locale” in cui gli allievi del liceo
lavorano analizzando documenti di archivio legati a brevetti nati nel territorio, con particolare
riferimento alla documentazione del “Mulino Varesio” di Bussoleno; utilizzano documenti di
archivio e intervistano esperti del settore;
4.“moduli legati al tema dell’energie rinnovabili” in cui gli allievi del liceo si cimentano su
strumenti di nuova generazione per la produzione di energia rinnovabile; utilizzano
strumentazione presente nei laboratori di scienze e di informatica.
I moduli didattici verranno prodotti utilizzando materiale informativo in lingua italiana e inglese
e sarà cura dei gruppi di lavoro produrre, a loro volta, documentazione bilingue con la
supervisione del docente di lingua inglese.
Lo sviluppo e l’erogazione di ogni attività viene documentata con foto, video amatoriali,
cortometraggi. Per tale attività, si ritiene di dover arricchire le competenze comunicative dei
ragazzi mediante moduli formativi relativi a:
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-come si progetta un cortometraggio prendendo in considerazione gli aspetti di immagine,
inquadratura, sceneggiatura…
-come si monta un cortometraggio;
-come si realizza un sito con Joomla e un social network.
In parallelo occorrerà potenziare le attrezzature scolastiche.
Per tale azione occorrerà:
-utilizzare i laboratori di informatica del liceo (2 sede di Bussoleno e 1 nella sede di Susa) e le
postazioni multimediali esistenti;
-potenziare le attrezzature multimediali del liceo, delle scuole partner e del Museo “Mulino
Varesio”.
Allo scopo di diffondere a tutto il territorio la cultura scientifica sfruttando la multimedialità che
consente l’utilizzo di diverse risorse comunicative in modo integrato, accattivante e facilitativo
con il potenziamento delle strutture scolastiche, il liceo intende strutturare uno spazio
laboratoriale da rendere disponibile al territorio per corsi nell’ottica del long live learning.
Sviluppo temporale:
* 30 marzo/giugno 2015 Progettazione unità formative e realizzazione moduli (Liceo/partner)
* maggio/2015 Giornata della Scienza (Liceo/partner/enti territoriali) - Presentazione al
territorio del progetto e di alcune unità formative
* settembre/dicembre 2015 Erogazione unità formative scuola primaria e Uni3 (Liceo/altre
scuole)
* ottobre 2015/febbraio 2016 Preparazione prodotti multimediali da mettere in rete (Liceo)
* marzo 2016 Giornata della scienza (Liceo/partner/enti territoriali) - Presentazione esiti di tutte
le azioni svolte e del materiale divulgativo in rete
c) descrizione analitica dei risultati perseguiti, in termini di natura e dimensione dei destinatari raggiungibili, e di
collegamento con il mondo della ricerca e della produzione
I “moduli sperimentali” devono comprendere almeno tre objects learning:
–una prima fase sperimentale in cui gli studenti utilizzano le proprie conoscenze e mettono alla
prova le proprie abilità di utilizzo degli strumenti a disposizione per descrivere fenomeni e
situazioni problematiche, per effettuare simulazioni e per costruire prototipi;
–una seconda fase relativa alla ricerca delle fonti per supportare l’approfondimento
dell’argomento scelto e delle sue applicazioni pratiche;
–il terzo relativo alla produzione di un report finalizzato alla condivisione delle conoscenze e alla
divulgazione.
I “moduli legati alla sicurezza” prevedono:
-l’analisi degli strumenti presenti nella struttura scolastica e lo studio le leggi fisico-chimiche che
ne stanno alla base (estintori, dispositivi salvavita presenti nel sistema di sicurezza e negli
strumenti/materiali di laboratorio);
-la costruzione di prototipi di strumenti e l’approfondimento del collegamento tra aspetti
scientifici e tecnologici;
-lo sviluppo di una crescente sensibilità ai temi della sicurezza nella scuola e nella vita di tutti i
giorni, affrontando aspetti sia di tipo giuridico che tecnologico.
I “moduli legati alla conoscenza del patrimonio tecnologico locale” in cui gli allievi del liceo
affrontano la problematica dei brevetti, con particolare riferimento alla documentazione del
“Mulino Varesio” di Bussoleno; ad esempio i ragazzi:
-analizzano i documenti relativi al brevetto del primo Novecento “buratto piano e relative
spazzole per molini a macine” con l’aiuto di docenti archivisti, ne valutano la portata innovativa
e la ricaduta economica;
-confrontano tale strumento con la tecnologia attuale e affrontano, partendo da un caso specifico,
il tema dell’evoluzione tecnologica.
I “moduli legati al tema dell’energie rinnovabili” in cui gli allievi del liceo si cimentano nel
capire e nel costruire prototipi di pannelli di nuova generazione; i ragazzi:
-sono sensibilizzati sulle problematiche riguardanti le energie rinnovabili;
-approfondiscono l’aspetto più teorico della ricerca chimica-fisica sui metodi applicativi dell'uso
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di pannelli fotovoltaici
-realizzano esperimenti da poter poi riprodurre nei momenti divulgativi con allievi delle medie
inferiori.
Il progetto coinvolge come soggetti attivi:
1)allievi delle classi del secondo biennio del liceo (circa 20/25) dotati di spiccate predisposizioni
all’ambito scientifico per progettare e realizzare le unità formative;
2)allievi del liceo (circa 15/20) particolarmente interessati alla comunicazione scientifica e alle
tecnologie multimediali per collaborare a progettare e realizzare la documentazione
divulgativa;
3)allievi interni del liceo dei cinque indirizzi (circa 750) per il coinvolgimento, l’analisi dei
risultati e la condivisione del processo di apprendimento;
4)allievi della scuola primaria di Bussoleno e Susa delle classi terminali (circa 200) in momenti
di divulgazione e stimolo alla curiosità scientifica;
5)allievi della scuola secondaria di primo grado della Bassa Valle di Susa: Bussoleno, Susa, S.
Antonino, S. Ambrogio, Condove, Almese, Avigliana, Caselette (circa 1.000);
6)corsisti dell’UNI 3 (circa 80);
7)tutti coloro che vorranno accedere al sito, iscriversi al social network e utilizzare lo spazio
laboratoriale del liceo in modalità “porte aperte”.
d) innovatività nelle metodologie e tecnologie didattiche dedicate alla diffusione della cultura scientifica
Il progetto si fonda su presupposti assunti come linee guida nelle fasi di progettazione e
realizzazione:
continuità di percorso di apprendimento tra diversi ordini di scuola, partendo dalla convinzione
che l’acquisizione dei concetti avviene in modo graduale e per sistematizzazioni successive;
il “learning by doing”
il “cooperative learning”
la “peer education”
uso didattico delle TIC mirato a usufruire dei supporti informatici e telematici in modo semplice
ma efficace;
accesso guidato a Internet finalizzato ad un uso corretto e consapevole della rete;
costruzione di “learning objects” che costituisce un punto di arrivo del lavoro e, nello stesso
tempo, un punto di partenza per le fasi successive del percorso didattico.
Il progetto dovrebbe consentire l'approccio a diversi aspetti innovativi o quanto meno non
convenzionali della didattica.
L'aspetto dell'interazione tra i soggetti coinvolti sarà fondamentale, a tal proposito è giusto
sottolineare i seguenti aspetti:
- relazione tra studenti delle superiori ed allievi delle scuole elementari e medie inferiori.
La didattica peer to peer offre il vantaggio di essere veicolata tramite linguaggi, verbali e non,
più vicini al mondo espressivo dei discenti. Questa tecnica permette inoltre allo
"studente-docente" di approfondire l'aspetto, spesso troppo trascurato, di un'efficace mediazione
culturale che possa rendere fruibili concetti relativamente complessi anche ad un pubblico
eterogeneo per età, formazione ed interessi culturali.
Relazione tra studenti delle superiori e loro coetanei svedesi
L'esperienza dello scambio con scolaresche appartenenti ad altri paesi europei si rivela sempre
uno strumento didattico di estrema efficacia a diversi livelli. Innanzitutto dal punto di vista della
pratica della lingua straniera (Inglese) sia per gli studenti che per gli insegnanti coinvolti. Il
confronto con altre realtà sociali e culturali, focalizzando l'attenzione sul sistema scolastico, è
estremamente arricchente e stimolante per gli allievi che sperimentano anche se per pochi giorni
cosa voglia dire essere studente di scuola superiore in un paese come la Svezia. Per i docenti il
valore aggiunto di questa esperienza è il poter trarre nuove idee per ampliare il proprio bagaglio
di esperienza didattica specie riguardo alle metodologie laboratoriali.
Relazione tra studenti delle superiori e mondo del lavoro e della ricerca
La possibilità per gli studenti del triennio liceale di venire in contatto con alcune realtà
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produttive e con enti di ricerca e/o di salvaguardia del patrimonio tecnologico locale è un utile
strumento per implementare quelle che sono le strategie di orientamento post-diploma già in atto
nel nostro istituto
Relazione tra studenti delle superiori e corsisti dell’Università delle tre età
L'occasione di far comunicare generazioni diverse, tramite un rapporto docente-discente
anagraficamente capovolto, è una metodologia che permette di sfruttare al meglio l'entusiasmo
giovanile e l'esperienza delle persone mature in quanto strumenti di crescita sia a livello culturale
che a livello umano. Inoltre questa esperienza può stimolare i ragazzi ad un maggior
coinvolgimento nelle attività di volontariato promosse a livello locale anche nell'ottica della
realizzazione di una cittadinanza partecipata.
Da un punto di vista dell'applicazione/sperimentazione si farà riferimento, come già accennato,
all'approccio "learning by doing" ove gli studenti si fanno protagonisti del proprio progetto
educativo sperimentando e creando in prima persona oggetti e apparecchiature dei quali siano
già venuti a conoscenza nel proprio iter formativo. Si darà anche molta importanza alla fase di
ideazione ed innovazione là dove alcuni studenti eccellenti riescano a inventare strumenti
tecnico-scientifici o programmi informatici ex-novo; a tal proposito è evidente il collegamento
con i processi di brevettazione e commercializzazione dei prodotti.
e) descrizione delle metodologie utilizzate per la divulgazione
Come si evince dai punti precedenti, il progetto è volto alla divulgazione. Ogni unità formativa è
finalizzata alla comunicazione e condivisione della conoscenza verso allievi più piccoli, corsisti
dell’UNI 3 e tutti i cittadini attraverso l’implementazione di un sito dedicato. Su questo aspetto il
liceo vanta esperienza in quanto, in passato, ha partecipato a:
-convegno “Insegnare la matematica nella scuola di tutti e di ciascuno”, Bari 2004
-“Progetto Cento Scuole” della Fondazione del San Paolo, Torino, 2004;
-Salone “Mediaexpo”, Trescore Cremasco, 2004
-“Expo E-learning”,Ferrara, 2005;
-“Progetto Galileo”, Padova, 2006 e in itinere 2015;
La divulgazione agli allievi delle scuola primaria e secondaria di primo grado dovrà avvenire
nelle seguenti modalità:
-Partecipazione degli “allievi piccoli” a laboratori in modalità peer education presso le sedi del
Liceo (Bussoleno o Susa);
-visita al “Mulino Varesio” con analisi del brevetto;
-erogazione di unità formative presso le scuole con la veicolazione del progetto InConTra
(progetto specifico dell’indirizzo Scienze Umane che coinvolge direttamente gli alunni nella
didattica).
In questo ambito si farà ricorso a esperimenti, presentazioni off line e navigazione on line.
La divulgazione presso l’UNI 3 avverrà con un ciclo di incontri in cui i liceali presentano gli esiti
dell’attività laboratoriale, con particolare attenzione alle problematiche legate alla sicurezza e
alla sostenibilità ambientale. Di fondamentale importanza sarà la creazione di un sito in cui le
esperienze che compongono il progetto verranno esposte in modo dettagliato. In particolare, il
sito verrà creato con Joomla, uno dei software CMS più utilizzati in quanto possiede:
- un'interfaccia di amministrazione per gestire i vari aspetti delle pagine web usabile senza
possedere conoscenze tecniche particolari di programmazione Web;
- una gestione dei contenuti, dei media e dei template semplice ed efficace;
- una gestione degli utenti che consente un sistema di registrazione con 9 livelli di accesso,
permettendo di definire in modo preciso quali utenti potranno accedere, modificare, pubblicare
sul sito. Joomla mette a disposizione strumenti che si traducono in professionalità e sicurezza, ma
soprattutto semplicità. Quindi, è uno strumento utile e trasportabile per altre esperienze
conoscitive e, in futuro, anche professionali per gli studenti.
Inoltre, facendo leva sull’esperienza di un allievo del nostro liceo che nell’anno scolastico
2013-2014 ha realizzato un social network chiamato “pinksocial”, molto simile ai più noti social
in uso, si intende agganciare al sito un social network in modo da permettere la condivisione di
foto, documenti, video ecc. Questa risorsa potrà essere utilizzata creando un gruppo dedicato a
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coloro che parteciperanno al progetto o che semplicemente vorranno conoscerne le attività,
creando un database aperto a tutti.
Le “Giornate della scienza” sono un tradizionale appuntamento del nostro liceo che da anni vede
la partecipazione attiva degli studenti più intraprendenti e dotati che si cimentano nella
realizzazione di prototipi, conferenze, esperimenti. La giornata 2015 permetterà di condividere
con tutti i partner le linee guida del progetto e di presentare alcuni esperimenti pilota. Nella
giornata 2016, a conclusione di tutto l’iter progettuale, verranno esposti non solo i lavori dei
ragazzi che si sentono un po’ pionieri della scienza, ma anche gli esiti degli allievi più piccoli che
avranno voglia di raccontare che cosa hanno imparato. Con questo iter, riteniamo che
l'approccio sperimentale e la didattica innovativa avranno modo di fondersi.
Responsabile progetto
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CONSOLINI
BRUNA
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