[n-sienacronac - 7] nazione/giornale/sie/07<untitled
Transcript
[n-sienacronac - 7] nazione/giornale/sie/07<untitled
CAMPIONATO GIORNALISMO MARTEDÌ 18 MARZO 2014 7 Scuola secondaria «S.Bernardino» SIENA La musica nel cuore dei senesi Note tra le ‘lastre’: dai cori delle Contrade alla Chigiana PASSEGGIANDO per le vie della nostra città, magari senza neppure farci caso, ci imbattiamo continuamente nello spirito musicale che ha da sempre caratterizzato Siena. A partire dai cori delle contrade, fino alla Chigiana, una delle più prestigiose accademie musicali di tutto il mondo, dove ogni anno arrivano e si perfezionano i più talentuosi e famosi giovani musicisti e cantanti. Chi non conosce la melodia de «La Primavera»? Beh, sembra strano, ma se non fosse stato per il Conte Chigi Saracini, fondatore dell’ Accademia, nessuno conoscerebbe le «Quattro Stagioni» di Vivaldi. Fra la prima e la seconda guerra mondiale, l’Accademia Musicale Chigiana nacque con lo scopo di fornire corsi di perfezionamento per musicisti e cantanti classici, ma servì anche per riscoprire brillanti autori italiani all’epoca ignorati o poco conosciti, fra cui, appunto, Vivaldi. Quest’attività di «riscoperta» avveniva per lo più durante eventi speciali, come i concerti della stagione invernale, o il Festival della Società Interna- zionale di Musica Contemporanea. La Chigiana era come una seconda università, chi vi entrava, era già molto avanti negli studi musicali. Mancava però una scuola di musica semplice, per persone di tutte le fasce d’età: nacque così la «Franci», la più antica scuola di musica a Siena, che si è da poco trasformata in un «Istituto di Alta Formazione Musicale». Verso l’inizio degli anni ottanta si ripropose un problema simile, poiché la Franci accoglieva allievi di tutte le età, ma era comunque legata, come la Chigiana, alle tradizioni classiche: ora mancavano scuole di musica all’ interno delle quali si poteva studiare qualsiasi tipo di genere musicale, dalla musica classica al jazz, rock, techno, pop ecc. E fu proprio per soddisfare questa esigenza, che furono fondate scuole come la «Diapason», «Siena Jazz», «Rock Factory» ed altre. Molto spesso, in queste scuole, la musica si impara giocando, e vengono svolte molte attività che si distaccano un po’ dal metodo di insegnamento tradizionale. Questo «giocare» con la musica è particolarmente usato per gli allievi delle più basse fasce di età. «Città della musica»: queste parole di solito non vengono associate a Siena, bensì a città con grandi orchestre e dei teatri stabili. Me per noi non è così. Siena è una vera città della musica, non tanto per la prestigiosa Accademia Chigiana, quanto per l’amore dei suoi abitanti verso la musica, come provano i cori e gli inni delle contrade, le numerose scuole di musica, come la nostra, che ci prepara allo studio del clarinetto,della chitarra,del pianoforte e del flauto traverso. INTERVISTA ALLA NANNINI: ROCKER, OCAIOLA E TESTIMONIAL DI SIENA CAPITALE Bisogna credere nei sogni, Gianna ce l’ha fatta GRAZIE alla nostra compagna di classe Isabella Nannini abbiamo avuto un simpatico incontro con sua zia Gianna, la famosa cantante rock. Durante la conversazione è emerso che il suo amore per la musica risale all’infanzia, quando iniziò a suonare il pianoforte di famiglia e che tale passione si è successivamente rafforzata da adolescente frequentando il Conservatorio di Lucca. ALL’ETÀ DI 19 ANNI Gianna decise di trasferirsi a Milano per dedicarsi alla carriera di musicista; una volta raggiunto il successo e la fama mondiale, che l’ha portata a girare vari stati europei e oltreoceano, ha tuttavia mantenuto un legame stretto con Siena e con la contrada dell’Oca. La continuità di questo rapporto traspare anche dal fatto che abbia accettato con entusiasmo il ruolo di testimonial per la candidatura della nostra città come Capitale Europea della Cultura 2019. Alla presentazione del progetto ha detto : «Siamo i meglio, questo è il vero Palio da vincere». Isabella ci parla spesso della zia: l’affetto che le unisce è particolare e forte anche grazie alla musica, che entrambe vedono come un mezzo per superare i momenti difficili della vita. Curiosi di sapere come nascono le sue canzoni, Gianna ci ha spiegato che per lei è più importante la melodia rispetto al testo. PER GIANNA il sogno di fare la cantante sembrava irrealizzabile ma con la sua storia ci ha dimostrato che con determinazione e passione si può raggiungere qualsiasi obiettivo. CRONISTI IN CLASSE Classe 3A: Amonov Shahruz, Baiano Romy, Battente Irene, Cantini Martina, Ceccherini Lorenzo, Cecchi Gaia, Cessel Giovanni Filippo, Dei Lorenzo, Fabbrini Lorenzo, Franci Federica, Franci Fiamma, Franco Costanza Benedetta, Lelli Elisa, Mariniello Caterina, Michelagnoli Agata, Nannini Isabella Giovanna, Niccolucci Matilde, Paccagnini Sara, Poli Alice, Positano Alice, Saracini Alessandra Gaia, Stelo Edo- ardo, Yang Jessica, Zanda Matteo. Docenti tutor: Tiziana Fantacci, Alessandro Gambetti Dirigente scolastico: Giovanna Rosa I NOSTRI «GUSTI» Alla scoperta delle passioni dei compagni TRA I GIOVANI ascoltare musica è importante, è uno dei pochi elementi che ci accomuna, ha il compito di farci calmare quando siamo arrabbiati, di farci divertire durante le feste e di intrattenerci quando siamo annoiati. Ecco perché non possiamo farne a meno. Ognuno ha i suoi gusti e si vede dai risultati del sondaggio fatto tra gli studenti della scuola. Abbiamo chiesto ai ragazzi tra gli 11 e 13 anni di spiegarci quali sensazioni provano quando ascoltano musica e quali sono i loro gusti preferiti. Il genere più votato è il Pop, seguito da Rock, Rap e per finire Techno. Meno ascoltata è la musica classica e da discoteca, solo un ragazzo su 30 non ascolta musica. Per far imparare ai giovani questa arte, è nata la sezione ad indirizzo musicale della nostra scuola dove si studia clarinetto, flauto traverso, pianoforte e chitarra. A seconda della musica ascoltata, cambia il modo di vestirsi, di atteggiarsi e di presentarsi agli occhi degli altri. E’ un mezzo utile a socializzare, infatti i giovani vanno ai concerti e nelle discoteche per ascoltarla, entrando in contatto con i coetanei. Se si è intraprendenti e in grado di suonare uno strumento, si può formare una band, infatti per i ragazzi è importante anche saper suonare. Oggi, però, è diverso il modo di percepire la musica: mentre quella classica e da camera sembrano allontanarsi dalla sensibilità dei giovani, al contrario, la musica leggera affascina e accende il loro entusiasmo, nella speranza che possa aprire opportunità nel mondo del lavoro, a metà tra sogni e realtà. ••