cos`è il pellet - Luigi Massa
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cos`è il pellet - Luigi Massa
COS’È IL PELLET Il pellet è il combustibile da riscaldamento del futuro. E' un modo intelligente per trasformare gli scarti della lavorazione del legno in un prodotto economico ed ecologico. Grazie all'alto rapporto calore prodotto/prezzo, il pellet, sta diventando una valida alternativa a tutti i combustibili più diffusi compreso il gas metano. Viene usato di norma per alimentare apparecchi di riscaldamento come stufe, caldaie, caminetti. Il pellet è ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di alcuni millimetri (6-8 mm). La capacità legante della lignina, contenuta nella legna, permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere additivi e sostanze chimiche estranee al legno. Si ottiene, quindi, un combustibile naturale ad alta resa. L'umidità del materiale deve essere compresa in uno stretto intervallo (intorno al 15% m/m) per garantire una corretta pressatura. mercoledì 6 giugno 2012 COME SI PRODUCE Il pellet viene prodotto a partire da legno vergine. Da dove proviene questo legno? Direttamente dal bosco, secondo appositi piani di gestione forestale, o usando i residui della lavorazione del legno — segatura e cippato — che le segherie vendono. In entrambi i casi si può ottenere un prodotto di qualità: l'importante è che la materia prima non contenga sabbia o composti chimici come vernici ed impregnanti. In entrambi i casi, la materia prima deve essere trasportata fino al luogo di produzione. Ogni trasporto ha un costo, dal punto di vista energetico (e quindi ambientale) e monetario. Per ridurre entrambi, gli impianti vengono realizzati il più vicino possibile a dove si trova la materia prima. Il legno raccolto in piattaforma, stoccato, quindi lavorato (per alcuni tipi di pellet decortecciato – la corteccia viene poi anch’essa utilizzata ad esempio come riempimento per aiuole) e quindi utilizzato per la produzione del pellet ha un contenuto di umidità troppo elevato: legna fresca di taglio ha un contenuto d'acqua intorno al 55%, mentre la legna secca contiene un 25-30% di acqua (in peso). Per un prodotto di qualità, l'umidità del pellet dovrebbe essere intorno o inferiore al 10%. E' quindi sempre necessario essiccare la materia prima. Insieme alla fase di essicazione, la produzione ha i costi energetici più elevati. La segatura o il cippato vengono pressati attraverso fori del diametro desiderato. L'attrito con le pareti scalda il legno, in alcuni casi dandogli una colorazione scura. Sono l’azione di pressione e il calore che, modificando la lignina già presente nel legno, tengono insieme la segatura: nessun collante deve essere utilizzato. Maggiore è la pressione, migliore il prodotto finale. La produzione diretta del pellet è effettuata tramite una pellettizzatrice (o pellettizzatore) che serve a produrre cilindretti di materiali diversi (nel nostro caso legno m anche ghiaccio secco) ottenuti per compressione del materiale e trafilatura dello stesso. Le pellettizzatrici stanno diventando sempre più comuni a causa del sempre più massiccio uso di pellet per riscaldamento (legno) e raffreddamento (ghiaccio secco), per questo motivo detti macchinari si stanno evolvendo verso tecnologie sempre più sofisticate. La pellettizzatrice viene concepita inizialmente come macchina "meccanica" ossia il pistone destinato alla compressione del materiale contro la trafila veniva mosso da un rotore meccanico (compressore). Le nuove tecnologie stanno oggi imponendo invece pellettizzatrici idrauliche, con il pistone mosso e gestito da un circuito idraulico. Una volta prodotto e fatto raffreddare, il pellet viene preparato per la spedizione. Di norma l'insacco per un uso domestico, è generalmente in formato da 15 kg, Il prodotto viene quindi spedito al distributore o direttamente all'utilizzatore finale. Le spese di trasporto, rappresentano una parte considerevole del costo del pellet. Siccome è il mercato che stabilisce il prezzo al consumo del pellet, un maggiore costo di trasporto impone inevitabilmente una minore qualità nella filiera produttiva. Anche per questo Bois d’OC opera in regime di filiera corta: per dedicare maggiore attenzione alla qualità della produzione e del prodotto. mercoledì 6 giugno 2012 IL PELLET E’ ECONOMICO Tabella: Confronto dei costi per differenti tipi di combustibile (marzo 2010). Fonte: Centro Tutela Consumatori Utenti Valore Prezzo per 1,080 €/l Energetico 10 kWh/l kWh 0,108 € 1,802 €/kg 12,8 kWh/kg 0,141 € Gas metano 0,680 €/m³ 9,8 kWh/m³ 0,069 € Pellets 0,2296 €/kg 4,8 kWh/kg 0,048 € Minuzzoli di legno 0,139 €/kg 5,5 kWh/kg 0,025 € 0,133 €/kg 4,3 kWh/kg 0,031 € 0,088 €/kWh 1 kWh 0,088 € Combustibile Prezzo unitario Gasolio Gas liquido (in cisterna) Legna spezzata (mista) Teleriscaldamento (incl. eventuale tassa fissa annuale) I prezzi in tabella non includono il costo di installazione e manutenzione dell'impianto Il pellet sta diventando sempre più il combustibile non solo più ecologico ma anche economico. Grazie alla pressatura il potere calorifico del pellet, a parità di volume ma non di peso, è circa doppio rispetto al legno. Sul rendimento calorico influisce in minima parte anche la percentuale di legni duri di origine. I prezzi riportati nella tabella di confronto sono stati determinati da centroconsumatori.it assumendo come riferimento il consumo medio annuo (15.000 kWh, pari a ca. 1500 litri di gasolio) di una famiglia (edificio della categoria termica classe C). Tali dati possono variare sensibilmente, qualora i consumi effettivi siano molto superiori o inferiori rispetto alle ipotesi. Per comparare tra loro i diversi combustibili si è provveduto a dividere i rispettivi prezzi unitari (ad es. 1,080/l per il gasolio) per la resa energetica (ad es. 1 litro di gasolio = 10 kWh). In questo modo si è ottenuto il costo per kilowattora (kWh) di ciascun combustibile. I prezzi in tabella non includono il costo di installazione e manutenzione dell'impianto. Fonte: www.pellet.it con la sponsorizzazione di www.produttoripellet.it mercoledì 6 giugno 2012 RISPETTO DELL’AMBIENTE (dati ambientali) La combustione del pellet produce dei fumi di scarico. Perché questi non siano dannosi per la salute e l'ambiente, il pellet deve contenere solo legno. Come abbiamo visto non sono necessarie colle per tenere insieme la segatura e la materia prima non deve contenere vernici o impregnanti. La lignina, naturalmente contenuta nel legno, è un legante sufficiente. Ideale per alimentare apparecchi di riscaldamento, il pellet, è pulito, non inquinante e CO2 neutro. Brucia completamente con ceneri residue minime che possono essere utilizzare come prezioso fertilizzante per il giardino. La combustione del pellet di legno produce biossido di carbonio e inquinanti tipici della combustione delle biomasse solide. Residuo tipico sono gli incombusti, ed in particolare le ceneri, la cui quantità è strettamente dipendente dalla tipologia di biomassa (circa 3% per il legno, 9-15% per paglia). Ecco le emissioni di CO2 per diversi tipi di combustibile a parità di energia prodotta: pellet di legno: paglia: gasolio: gas naturale: 0.108 g/MJ 0.108 g/MJ 0.972 g/MJ 0.720 g/MJ Per il pellet e la paglia, solo la quantità di CO2 emessa durante il trasporto deve essere presa in considerazione. La quantità prodotta durante la combustione è la stessa che viene sottratta dall'atmosfera durante la crescita della pianta. In questo modo, bruciare del pellet è come bruciare della legna, con il vantaggio di una maggiore efficienza e praticità. I fumi di scarico contengono diverse sostanze: principalmente anidride carbonica, ossigeno, vapor d'acqua ed un po' di ceneri. Diossido di zolfo e nitrogeno compaiono in percentuali molto minori al resto. mercoledì 6 giugno 2012 PELLET ITALIANO – PELLET SICURO E PULITO (in tutti i sensi) Attenzione alla qualità del pellet. Chiediamoci sempre perché il un tipo di pellet costa meno di un altro. Intanto è importante che il pellet, in particolare se destinato all'uso domestico, non contenga sostanze quali vernici, colle o impregnanti che, bruciando, possono generare fumi dannosi per la salute. Ma soprattutto è importante che l’intera filiera produttiva – dal reperimento del legname fino all’insacchettatura possa essere rigorosamente controllato. Tra il 2009 ed il 2010 sono state sequestrate in Italia dalla Polizia di frontiera significative quantità di pellet radioattivo proveniente dall'est (Lituania ed Ucraina) ed in procinto di essere immesse illegalmente nel mercato italiano. In Italia sono state distribuite diverse partite di pellet contaminato dal cesio 137 una sostanza radioattiva probabilmente residuo tossico dell'incidente alla centrale nucleare russa di Chernobyl nel 1987. La nostra scelta di certificare puntualmente il legname base e le fasi produttive va quindi nella direzione di garantire il cliente e lo stesso ambiente in cui viviamo. Ma ha anche un’altra ragione: spesso il pellet arriva da aree in cui lo sfruttamento di chi lavora è altissimo e ciò tende a giocare a favore del prezzo. Inoltre, la certificazione costante della provenienza e di ogni fase produttiva certifica anche che il pellet che mettete nella vostra stufa ha pagato l’IVA e le Tasse correttamente, il personale è stato regolarmente inquadrato, i relativi contributi versati. Anche per questo il nostro pellet è fatto con BOIS D’OC! mercoledì 6 giugno 2012