paolo pogliaghi

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paolo pogliaghi
LA FUNZIONE COMPLIANCE IN BANCA: QUALI
MODELLI ORGANIZZATIVI, STRUMENTI E
COMPETENZE SONO NECESSARIE NEL PROCESSO DI
IMPLEMENTAZIONE DELLA FUNZIONE NELLE BANCHE
DI MEDIO PICCOLA DIMENSIONE
PAOLO POGLIAGHI
Business International - Milano
1 Febbraio 2007
1
AGENDA
1.
Premessa
2.
Criticità
3.
Risk Management e Compliance
4.
Possibile soluzione organizzativa per le banche medio-piccole
5.
Verifiche di Conformità e Misurazioni
6.
Esempio di modello di misurazione
7.
Conclusioni
2
LA BCC DI CARUGATE
Dati al 31/12/2006
•
24 SPORTELLI
•
231 DIPENDENTI
•
998 MIL. € TOTALE ATTIVO
•
128 MIL. € PATRIMONIO DI VIGILANZA
•
832 MIL. € DI RACCOLTA DIRETTA
•
712 MIL. € DI RACCOLTA INDIRETTA
•
663 MIL. € DI IMPIEGHI
3
PREMESSA
Alle piccole banche è consentito (dalle Istruzioni di Vigilanza)
esternalizzare varie funzioni, come ad esempio:
Audit
Servizio Legale
etc.
Viceversa, non è consentito esternalizzare il Risk Management: ne fanno
espresso divieto le Istruzioni di Vigilanza (Tit. IV Cap. 11)
4
PREMESSA
La funzione Compliance, una volta compreso l’ambito di azione, dove
può essere collocata in una banca di medio-piccole dimensioni?
presso l’Audit? (quasi sempre esternalizzato)
presso il Servizio Legale? (a volte esternalizzato)
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CRITICITA’
L’Audit sembra non poter svolgere questa attività: ne fa menzione il
Comitato di Basilea nel proprio documento del 29 Aprile 2005.
“Gli obiettivi e le risultanze della Funzione di Compliance saranno oggetto
di specifiche valutazioni della Funzione di Internal audit.”
Il Servizio Legale di sicuro ne ha le competenze: occorre allora domandarsi
quanto sia strategico mantenere o meno all’interno di un piccolo istituto la
funzione Compliance.
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RISK MANAGEMENT & COMPLIANCE
Una soluzione possibile (ed auspicabile) può essere il collocamento della
funzione di Compliance nell’ambito delle attività del Risk Management.
Perche?
il Risk Management è già funzione autonoma e indipendente
è in costante contatto con i controllori interni (Collegio Sindacale,
revisori contabili, auditors) ed esterni (Consob, Banca d’Italia)
è in grado di gestire i modelli di misurazione
in ottica di economie di scala organizzative (a cui le piccole banche sono
attente) consente un contenimento della struttura.
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POSSIBILE SOLUZIONE ORGANIZZATIVA PER LE BANCHE MEDIO-PICCOLE
Collegio
Sindacale
CdA / Comitato
Esecutivo
Audit Commitee
Società di
revisione
Comitato di Vigilanza
(231/01)
Direzione Generale
Risk Management &
Internal Audit
Compliance Function
Direzioni
Reti
8
LA BCC DI CARUGATE
Attività svolta dall’Ufficio Compliance e Rischi
Controlli a norma (visite periodiche alle
Di cosa si occupa l’UCR?
(principale referente del
Collegio Sindacale)
filiali, controlli ex ispettorato)
Compliance normativa (trasparenza, privacy, antiusura,
antiriciclaggio, sicurezza dei luoghi di lavoro, riforma risparmio)
Controlli ex normativa Consob (gestione reclami e relaz.
semestr. ed annuale ex regolamento Consob 11522/99)
Misurazione dei rischi (vedasi pagg. successive)
Link Auditor (Audit esternalizzato a FedLo)
Principale referente del Legale esterno (Uff. Legale esternalizzato dall’estate 2004)
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LA BCC DI CARUGATE
Attività svolta dall’Ufficio Compliance e Rischi
TIPOLOGIA DI
RISCHIO
MISURAZIONE
APPLICATIVO IN USO
CADENZA REPORT
VaR
Rischi di
orizzonte temp. 1
giorno
mercato
intervallo di conf.
99%
giornaliera
•
Fogli Excel
•
Confronto con modello di
misuraz. fornito da FedLo
Periodo di
osservaz. 1 anno
Rischi di
credito
Rating interno
perdita attesa
VaR
mensile
orizzonte temp. 1
anno
intervallo di conf.
97,5%
periodo di osservaz. 5
anni
10
•
Procedura calcolo del Rating
•
Brio – Hyperion (Portafoglio)
LA BCC DI CARUGATE
Attività svolta dall’Ufficio Compliance e Rischi
TIPOLOGIA DI
RISCHIO
MISURAZIONE
CADENZA REPORT
APPLICATIVO IN USO
Misurazione
quantitativa degli
Rischi
operativi
Mensile
Applicativo Web ARAM - SAA
accadimenti che
generano perdite
per la banca
Stima delle perdite
Modello sviluppato
attese e perdite
inattese secondo
Annuale
dall’Università Insubria di
Varese
modelli statistici
11
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
Aspetti salienti del primo schema di Istruzioni di Vigilanza inerenti al rischio di non
conformità e alla relativa funzione:
Necessità di conseguire l’obiettivo di rispetto non solo della lettera ma anche dello spirito
delle norme;
L’importanza determinante della funzione di conformità in termini di creazione di valore
aziendale;
Il coinvolgimento ex ante del compliance officier nella valutazione della conformità alla
regolamentazione di riferimento di tutti i progetti innovativi intrapresi dalla banca;
Verifica della coerenza del sistema premiante con gli obiettivi del rispetto delle norme;
Principali compiti della funzione di conformità:
consulenza ai vertici aziendali nelle materie in cui rilevi il rischio di compliance;
collaborazione nell’attività di formazione del personale;
favorire la diffusione di una cultura aziendale improntata al rispetto delle norme.
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
a)
In una banca piccola non si può scindere nell’ambito della funzione
Compliance l’attività di indagine/verifica da quella (immediatamente
successiva) di misurazione → 1° problematicità metodologica.
b)
Non occorre solo presidiare la conformità a norme esterne alla banca (es.
D.Lgs. 231/01; Privacy; Usura; Trasparenza; Consob) ma anche interne
(Regolamenti che disciplinano i processi) → 2° problematicità metodologica.
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI – IL PROCESSO DEL CREDITO
→ 1. ISTRUTTORIA
→ 2. EROGAZIONE/REVISIONE
3. DELIBERA
→ 4. MONITORAGGIO
5. GESTIONE DEL CREDITO
14
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO – ISTRUTTORIA
VERIFICHE
•
Rating obbligatorio nell’istruttoria
•
Deleghe organi deliberanti ( mix importo/rating)
15
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO – EROGAZIONE/REVISIONE
LE VERIFICHE 1/3
•
Verifica di Compliance alle disposizioni interne in materia di
documentazione minima da acquisire in fase di istruttoria per
ciascuna tipologia di clientela e/o forma di affidamento (perizia
immobiliare, visure aggiornate per la verifica dei poteri
di firma dei richiedenti, schema del gruppo di appartenenza)
•
Verifica di compliance alle disposizioni interne in materia di
frequenza e modalità di revisione degli affidamenti al fine di
limitare il numero di posizioni in arretrato di revisione con
periodi eccessivamente lunghi.
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
PROCESSO DEL CREDITO – EROGAZIONE/REVISIONE
LE VERIFICHE 2/3
•
Verifica di Compliance alle disposizioni interne disciplinanti la
formazione dei contratti, con particolare riguardo alla contestualità
dell’acquisizione delle garanzie, al perfezionamento
degli affidamenti, con apposizione di data certa e convalida da parte
dell’addetto che l’acquisisce (un tempo mediante autospedizione della
comunicazione al cliente dell’avvenuta concessione del fido; ora
mediante scrittura privata).
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
PROCESSO DEL CREDITO – EROGAZIONE/REVISIONE
LE VERIFICHE 3/3
Rispetto dell’obbligo (da regolamento interno) di acquisire una perizia
di stima del valore del bene ipotecato (mutui ipotecari).
Perizia redatta da un tecnico esterno che rappresenti una corretta
valutazione del bene e che valuti la compliance alle disposizioni di legge
in materia di edilizia (concessione edilizia, abitabilità, agibilità, ecc.).
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
PROCESSO DEL CREDITO – MONITORAGGIO
LE VERIFICHE
•
E’ la fase relativa al controllo andamentale del credito che consiste
nell’individuazione delle posizioni anomale, nella determinazione degli
interventi
correttivi,
nell’analisi
dell’esito
degli
interventi,
nell’allocazione del credito nelle classi di anomalia.
•
Il censimento del cliente nella procedura per l’attribuzione del rating
interno consente poi al Servizio Compliance e Rischi di monitorare la
concentrazione settoriale nel comparto impieghi creditizi, con particolare
riferimento alla clientela riconducibile ai settori di maggiore esposizione
(edilizia e immobiliare).
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO – MONITORAGGIO
CORRETTA GESTIONE DEGLI INCAGLI
•
Stante la definizione contenuta nelle istruzioni di Vigilanza delle
posizioni da classificare ad incaglio: “si considerano ad incaglio, i
clienti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia
prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo”
è necessario archiviare una registrazione delle anomalie stesse in
modo da poterne sempre dimostrare la “transitorietà” o, quanto meno,
la progressiva normalizzazione
•
Occorre pertanto verificare che anche le partite incagliate siano
monitorate come quelle “in bonis”.
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VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO –MONITORAGGIO
CONTROLLO DEGLI SCONFINAMENTI
•
Il Servizio Compliance e Rischi svolge quotidianamente un’attività
di monitoraggio del credito mediante una procedura di controllo e
misurazione delle posizioni sconfinanti oltre le deleghe.
21
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO – MONITORAGGIO.
I RISULTATI
•
a distanza di circa due anni e mezzo dall’introduzione di una metodologia
volta a monitorare il fenomeno sconfini di seguito si riporta la dinamica
temporale degli stessi c/o presso la BCC di Carugate.
Dicembre 2002
Dicembre 2005
Rapporto sconfinamenti
oltre le deleghe/Impieghi
(al netto dei fondi
1,98%
rettificativi)
22
0,57%
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO- MONITORAGGIO
LA METODOLOGIA
1°giorno
2°giorno
3°giorno
4°giorno
5°giorno
6°giorno
7°giorno
8°giorno
9°giorno
10°giorno
28/03/06
29/03/06
30/03/06
31/03/06
per nag
20/03/06
21/03/06
22/03/06
23/03/06
24/03/06
1
4688
5885
5885
7454
5885
5885
5885
5885
5885
5885
2
5885
7610
7610
7610
7610
7610
7610
7610
7610
7610
3
7610
20156
20156
20156
20156
20156
11500
20156
20156
20156
4
19168
38158
38158
21584
20312
38158
20156
38158
38158
20312
5
20156
41450
41450
38158
21584
41450
38158
41450
41450
38158
6
38158
50728
50728
41450
38158
43666
41450
50728
50728
41450
7
41450
62431
80744
50728
41450
50728
43895
64843
70796
43666
8
47366
74849
83887
70796
50728
64843
43896
80744
72392
50728
9
50728
83887
89453
80744
80744
80744
50728
83887
80744
66978
10
62431
88771
93178
83887
83887
83887
80744
84167
83887
72392
23
27/03/06
VERIFICHE DI CONFORMITA’ E MISURAZIONI
IL PROCESSO DEL CREDITO – MONITORAGGIO
LA METODOLOGIA
24
ESEMPIO DI MODELLO DI MISURAZIONE
Profilo
di
rischio
Punteggio
max.
profilo di
rischio
Coeff.
moltipl.
Punteggio
conseguito
Totale
D.Lgs. 231/01
ALTO
12
1,4
2,0
2,8
Normativa Privacy
ALTO
10
1,4
0,3
0,4
Normativa Antiusura
ALTO
10
1,4
5,7
8,0
ALTO
10
1,4
0,8
1,2
MEDIO
8
1,2
4,0
4,8
Processo oggetto di verifica
Unità organizzativa
oggetto d’indagine
Normativa Consob
Normativa
Antiriciclaggio
totale
25
50
TOTALE
17,2
CONCLUSIONI
La vera sfida per la realizzazione della funzione Compliance qualora sia
svolta internamente ad una banca di medio-piccole dimensioni
(preferibilmente assieme al Risk Management), risiede nella qualità delle
risorse ad essa dedicate.
La banca medio-piccola non può andare sul mercato delle Risorse Umane a
comprarsi professionalità (scelta sicuramente troppo onerosa)
Questa nuova funzione diviene giocoforza ambito di formazione di giovani
risorse iperspecializzate con skill che spaziano da strumenti quantitativi
(matematica, statistica) ad approfondite conoscenze giuridiche
(specificamente di diritto bancario e finanziario).
RUOLO DELL’UNIVERSITA’
26
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
[email protected]
27