progetto preliminare
Transcript
progetto preliminare
PROGETTO PRELIMINARE: PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) NEI DISTRETTI INDUSTRIALI DI CAMPOBASSO-RIPALIMOSANI E DELLA VALLE DEL BIFERNO - PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE PER 12 MESI DI UN CENTRO SERVIZI TERRITORIALE (CST). IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Vittorio ABIUSO Ottobre 2009 Pagina 1 di 16 INDICE 1 2 3 4 Premessa................................................................................................................................... 3 Il contesto di riferimento e le motivazioni ............................................................................... 4 Obiettivi ................................................................................................................................... 4 Oggetto, ammontare e caratteristiche dell’appalto ................................................................... 5 4.1 Oggetto dell’appalto ......................................................................................................... 5 4.2 Ammontare dell’appalto .................................................................................................. 5 4.3 Realizzazioni a cura dell’Appaltante ............................................................................... 6 4.4 Caratteristiche dei servizi richiesti ................................................................................... 7 4.5 Tempi di attuazione.......................................................................................................... 7 5 Il progetto “realizzazione di un centro per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione” a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno (A)....................................................................................................... 8 5.1 Obiettivi che si intendono raggiungere ............................................................................ 8 5.2 Azioni programmate ........................................................................................................ 8 5.3 Il Centro Servizi Territoriale (CST) ................................................................................. 9 5.4 Il Sistema informativo Territoriale (SIT) ....................................................................... 10 5.4.1 Modello funzionale ................................................................................................ 10 5.4.2 Modello architetturale ............................................................................................ 11 5.4.3 Le funzionalità offerte: Gestione del territorio ...................................................... 11 5.4.4 Le funzionalità offerte: Gestione delle reti tecnologiche ....................................... 11 5.4.5 Le funzionalità offerte: Monitoraggio dei rischi ambientali .................................. 12 5.5 Utilizzo del CST ad integrazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive....... 12 5.6 Assistenza e formazione allo start-up ............................................................................ 13 5.7 I risultati attesi ................................................................................................................ 13 5.8 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari ....................................................................... 13 6 Il progetto “Promozione della società dell'informazione nel distretto di CampobassoRipalimosani” (B) .................................................................................................................. 13 6.1 Il contesto di riferimento ................................................................................................ 13 6.2 Obiettivi che si intendono raggiungere .......................................................................... 15 6.3 Azioni programmate ...................................................................................................... 15 6.4 Risultati attesi................................................................................................................. 15 6.5 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari ....................................................................... 16 Pagina 2 di 16 1 Premessa In data 22 marzo 2008, sulla GURI n.70 è stato pubblicato il DM Sviluppo Economico 28.12.2007 inerente i progetti a favore dei distretti industriali, in attuazione dell’art. 1, comma 890, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) che, inserendo i commi 371-bis e 371-ter all’art.1 della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), ha previsto un contributo statale a progetti a favore dei distretti produttivi, che ne rafforzino il sistema organizzativo, anche attraverso nuovi modelli di filiera in molteplici ambiti, fra i quali “interventi di promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)”. In tale ambito è stato presentato dalla Regione Molise il progetto “promozione della società dell’informazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani” (di seguito indicato con la lettera B) che, in data 14.10.2008, è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico ottenendo un contributo ministeriale di euro 214.400,00. Con la D.G.R. n° 948 del 19 settembre 2008 la Regione Molise ha approvato, altresi, le due proposte progettuali presentate dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno, di cui una volta alla realizzazione di un centro servizi territoriale (CST) per la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno (di seguito indicato con la lettera A), che prevedevano un cofinanziamento da parte del Consorzio Valle Biferno pari ad euro 214.400,00. Il Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno ha poi proposto alla Regione Molise, con lettera del 23/03/2009 prot. n.1527 di realizzare entrambi gli interventi programmati per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani e nel distretto della Valle del Biferno, ciascuno di importo pari ad euro 428.800,00, confermando di voler cofinanziare con risorse proprie per euro 214.400,00 il progetto da realizzare nel distretto industriale della Valle del Biferno. Con la D.G.R. n° 650 del 16 giugno 2009 la Regione Molise, ravvisata l’opportunità di coordinare gli interventi progettuali per entrambi i distretti industriali sopra indicati affidandone la realizzazione al medesimo soggetto, ha deliberato di: • dichiarare di interesse della Regione la proposta progettuale del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, per la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nel distretto produttivo della Valle del Biferno; • assegnare al Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno la realizzazione dei progetti per la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nei distretti industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno secondo gli importi e le fonti di copertura indicate nella tabella seguente: Distretto Campobasso-Ripalimosani (B) Distretto della Valle del Biferno (A) Fonte di copertura Importo Fonte di copertura Importo Ministero dello Sviluppo Consorzio Industriale 214.400,00 214.400,00 Economico della Valle del Biferno 214.400,00 Regione Molise 214.400,00 Regione Molise TOTALE 428.800,00 TOTALE 428.800,00 • procedere a tutti gli atti di impegno finanziario e di indirizzo dei fondi necessari, in favore del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, per la realizzazione degli interventi richiamati. Il Comitato Direttivo del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno con Delibera n.78 del 20/07/2009, ha preso atto del contenuto della citata D.G.R. Molise n.650 del 16/06/2009 e dell’allegato schema di Convenzione, approvato con Determinazione del Direttore Generale n.185 della D.G.II, datato 18/07/2009. In data 22/07/2009 il Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno ha sottoscritto la Convenzione per la realizzazione degli interventi in parola con la Regione Molise, nella persona del Direttore Generale della DGII al fine di attivare il processo di realizzazione dei relativi progetti. Con delibera del Commissario Straordinario n.1 del 03/08/2009/1 è stata approvata specifica relazione redatta da consulente esterno denominata “Innovazione e ricerca: Verso il polo informativo di eccellenza. IL SIT E LO SPORTELLO IMPRESA” con specifico mandato alla struttura interna, già incaricata, di integrare gli obiettivi già previsti nel progetto per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nei distretti industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno. Pagina 3 di 16 Successivamente sono state fornite specifiche indicazioni per il RUP, di tipo optimum, in merito alla procedura di selezione del contraente; il quale in sede di gara deve effettuare una proposta imprenditoriale da erogare in maniera coordinata ai distretti industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno per un ammontare complessivo pari ad euro 857.600 dato dalla somma dei rispettivi progetti e nel rispetto delle proposte progettualì innanzi richiamate ed oggetto di finanziamento, come integrate nella presente relazione. 2 Il contesto di riferimento e le motivazioni Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno (COSIB) è un ente pubblico economico, nato con lo scopo di favorire le condizioni necessarie per lo sviluppo, armonico ed ordinato, delle attività produttive nei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, all’interno del comprensorio di pertinenza; all’interno del perimetro consortile del COSIB ricadono territori dei Comuni di Termoli, Guglionesi, Campomarino. Nell’ambito delle proprie prerogative e su assegnazione della Regione Molise il COSIB deve dare attuazione ai due progetti per la realizzazione di infrastrutture tecnologiche basate su tecnologie ICT delineati in premessa. Tali progetti impegnano il COSIB ad operare oltre l’originario ambito territoriale di intervento, agendo da aggregatore di servizi delocalizzati per aree regionali territorialmente distanti fra loro. I due progetti da realizzare, già finanziati, risultano: • fra di loro omogenei in termini di tecnologie utilizzate; • armonizzabili in termini di obiettivi; • coerenti ed integrabili per capacità di creare tipologie di servizi facilmente replicabili ed estensibili; • in grado di realizzare economie di scala che diano la possibilità di estendere, ad entrambi i territori coinvolti, i servizi originariamente ipotizzati autonomamente per ciascuno dei due. Ciò determina l’interesse a perseguire l’integrazione dei due progetti in capo ad unico soggetto affidatario che, facendo salvi gli obblighi in tema di separazione dei finanziamenti e rendicontazione, proceda all’armonizzazione delle azioni in fase di realizzazione, evitando duplicazioni di sistemi e realizzando gli obiettivi proposti in fase progettuale con le economie di scala possibili. Con tali presupposti, la realizzazione coordinata dei due progetti in premessa, opportunamente fra loro integrati e coordinati, viene a costituire un unico “lotto funzionale”, finalizzato ad integrare e non duplicare le funzionalità dei sistemi progettati. 3 Obiettivi L’obiettivo generale dell’intervento mira a integrare in un unicum funzionale le differenti parti di infrastruttura e servizio ICT che ad oggi risultano da realizzare e di interesse da parte del Consorzio Industriale della Valle del Biferno e del Consorzio Industriale Campobasso-Ripalimosani, progettando e rendendo operativo un sistema unico in grado di creare sinergie ed economie di scala che possano offrire servizi migliori e più completi al complesso delle aree territoriali coinvolte. Il sistema creato deve essere capace di mettere a disposizione del committente un’infrastruttura tecnologica ed organizzativa che consenta la gestione coordinata del territorio e dei servizi alle aree industriali. La creazione di un servizio unico per la realizzazione e l’implementazione di sistemi di gestione basati su tecnologie ICT, permette infatti di assecondare al meglio le tecnologie che si vogliono applicare, de-localizzando i servizi e concentrando i costi per la fornitura degli stessi, dando piena realizzazione alle potenzialità delle tecnologie utilizzate. I sistemi proposti sono idonei al fine di agire da base per la crescita del territorio coinvolto verso un più consapevole e completo utilizzo della tecnologia al fine di un miglior governo del territorio stesso, migliorando al contempo le capacità operative del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno quale fornitore ed utilizzatore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). E’ obiettivo del COSIB ottenere il progetto globale di un sistema tecnologico e gestionale unitario in grado di servire entrambe le aree produttive ed industriali della Regione Molise oggetto di finanziamento, mediante la realizzazione, fornitura e gestione di uno strumento unico in grado di integrare obiettivi ed esigenze delle due anime progettuali richiamate e di seguito descritte: A. “realizzazione di un centro per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)” a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno; B. “promozione della società dell’informazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani”. Pagina 4 di 16 A tal fine viene richiesta la progettazione di un intervento complessivo che integri tecnologie, strutture, Hardware e Software, rilevazione e gestione dati, organizzazione delle risorse e dei processi, formazione e quant’altro necessario a garantire la copertura di entrambi i territori coinvolti. Ai successivi Capitoli 5 e 6 si riporta, per estratto, la descrizione dei progetti a cui fare riferimento per meglio interpretare l’attività progettuale richiesta. 4 Oggetto, ammontare e caratteristiche dell’appalto 4.1 Oggetto dell’appalto Forma oggetto del presente appalto: • l’effettuazione di una progettazione dell’intervento complessivo denominato “Centro Servizi Territoriale (CST) in favore delle aree industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno”, che preveda la realizzazione congiunta e coordinata dei due lotti funzionali in premessa, costituiti dai progetti inseriti nella citata DGR n. 650 del 16 giugno 2009 e cofinanziati dal MISE, dalla Regione Molise e dal COSIB (indicati con le lettere A e B e descritti ai successivi capitoli 5 e 6), che dovranno essere oggetto di una progettazione congiunta, volta ad armonizzare gli obiettivi dei due progetti evidenziando e realizzando tutte le economie di scala e organizzative possibili. Forma inoltre oggetto dell’appalto, per quanto attiene i progetti denominati A e B in argomento, come descritti ai successivi capitoli 5 e 6: • la realizzazione, presso la sede del Committente, di un Centro Servizi Territoriale per la gestione e la fornitura dei servizi basati sulle tecnologie informatiche e della comunicazione richiesti; • la fornitura e la posa in opera di tutte le componenti hardware e software necessarie alla realizzazione del progetto proposto; • l’infrastrutturazione telematica dei locali destinati allo scopo e messi a disposizione dall’Ente appaltante, compreso l’adeguamento degli stessi, l’adeguamento e la messa a norma delle reti tecnologiche e di servizio (non esaustivamente: condizionamento, adeguamento rete elettrica, accessibilità delle reti telematiche…) e quant’altro necessario a renderli idonei allo scopo prefisso; • la realizzazione del portale web e dei siti internet delle aziende appartenenti all’area Campobasso-Ripalimosani; • l’aggiornamento, il potenziamento, l’adeguamento agli scopi del presente bando della cartografia regionale in scala 1:5000, compresa, dove necessaria, la rilevazione sul campo di reti ed infrastrutture; • la fornitura del servizio di start-up dei sistemi tecnologici ed organizzativi realizzati, compresa la formazione degli utenti del servizio e degli operatori, individuati in accordo con il committente; • la gestione del Centro Servizi Territoriale per complessivi 12 mesi, con fornitura dello stesso ai beneficiari, in modo da garantire la messa a regime del servizio, il pieno funzionamento dei sistemi, l’adeguamento e aggiornamento delle banche dati e la creazione e gestione dei profili utente e dei diritti di utilizzo. Tutto quanto richiesto deve essere in linea con i progetti presentati ed approvati (denominati A e B) come descritti nei successivi capitoli 5 e 6, e che, pur armonizzandoli e creando metodologie e ripartizioni atte a creare le richieste economie di scala, devono rispettare obiettivi e azioni programmate in essi descritte. La fornitura deve inoltre essere conforme alla normativa vigente ed, in particolare, rispondente a tutto quanto previsto in tema di amministrazione, contabilità e fiscalità per permettere la separata rendicontazione dei due interventi a valere su risorse ministeriali, regionali e del Consorzio Industriale della Valle del Biferno. 4.2 Ammontare dell’appalto Il prezzo posto a base dell’appalto per la realizzazione complessiva di quanto richiesto è di euro 597.000,00 (cinquecentonovantasettemila/00) oltre IVA 20%, per la realizzazione del Centro Servizi, di tutti i sistemi hardware e software, delle banche dati e di quant’altro richiesto e per la gestione del Centro Servizi per complessivi 12 mesi. Sebbene il progetto nel suo complesso viene quotato in euro 857.600,00 IVA, quale somma complessiva dei due finanziamenti ottenuti e già disponibili per la realizzazione degli interventi di cui alle lettere A e B, come descritti ai successivi capitoli 5 e 6, risultano incluse in tale ammontare complessivo alcune attività e forniture a cui il Consorzio per lo Sviluppo industriale della Valle del Biferno intende far fronte autonomamente, in economia, e che non verranno Pagina 5 di 16 contemplate nell’ammontare messo a gara. Esse, descritte più approfonditamente successivamente, sono da considerare al momento della redazione dell’offerta in quanto costituiscono parte del progetto complessivo. La realizzazione dell’intervento deve inoltre, come già affermato, permettere la rendicontazione su due linee di finanziamento fra loro distinte, assumendosi in capo all’aggiudicatario gli obblighi di natura contabile e fiscale che possano consentire tale rendicontazione. In tale ottica si riporta un quadro complessivo che riassume la provenienza e la ripartizione delle somme. Tale quadro d’insieme, frutto di una stima, costituisce un mero elemento cognitivo e di indirizzo per il concorrente, senza costituirne un vincolo se non nelle righe “Totale servizi e forniture” e “Totale da progetto IVA inclusa” che rappresentano, per ogni colonna, il vincolo finanziario a cui attenersi. Resta comunque esclusivo compito del concorrente proporre l’articolazione della spesa effettivamente necessaria, per singola attività progettata, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati nel bando, ritenendo comunque l’importo totale di spesa fisso e non superabile, né superabili gli importi complessivi da rendicontare a valere sui due progetti A) e B) evidenziati in tabella. A) B) PROGETTO PROGETTO COSIB RIPALIMOSANI Personale COSIB presso lo sportello informativo Infrastruttura locali sportello informativo Connettività data center e sportello Costi/rimborsi spese per formazio ne personale COSIB Redazione contenuti Portale web lato COSIB Rilevazione e digitalizzazione dati GIS reti tecnologiche consortili Attivazione e gestione dei servizi avanzati per il distretto Ripalimosani, monitoraggio esigenze aziende, realizzazione portale e siti web aziende infrastruttura hardware (CST) Rilievi aerofotogrammetrici Realizzazione Centro Servizi Adeguamento tecnico locali Centro Servizi Fornitura device GIS Fornitura e messa a regime software Realizzazione, popolamento e digitalizzazione banche dati Gestione Centro Servizi per 12 mesi Formazione A BANDO 94.500 GESTIONE DIRETTA 94 .500 TOTALE 94.500 257.000 340.000 597.000 TOTALE SERVIZI E FORNITURE 351.500 340.000 597.000 94 .500 691.500 somme a disposizione dell'amministrazione IVA su servizi e forniture (20%) spese per progettazione spese generali totale somme a disposizione 56.600 10.000 10.700 77.300 68.000 10.000 10.800 88.8 00 119.400 119.400 5 .200 20 .000 21 .500 46.700 124.600 20.000 21.500 166.100 428.800 428.8 00 716.400 141.200 857.600 totale da progetto IVA inclusa 597.000 4.3 Realizzazioni a cura dell’Appaltante L’Ente appaltante realizzerà in proprio e metterà a disposizione dell’aggiudicatario, per tutta la durata del contratto, i seguenti beni e servizi: - Disponibilità dei locali in cui realizzare il Centro Servizi Territoriali; tali locali, ubicati presso il COSIB in Termoli (CB) e nella zona industriale di Campobasso, completi di idonei impianti e reti (enel, telefonia, ….); - Infrastrutturazione di base dei locali destinati a Centro Servizi per quanto attiene gli arredi e le attrezzature hardware e software di base per n°2 postazioni di lavoro; - Presenza di personale COSIB presso il Centro Servizi a garanzia di ordinaria manutenzione degli arredi e delle strutture messe a disposizione per tutta la durata del contratto; - Realizzazione e fornitura della connettività per il Centro Servizi (CDN 4 megabit); - Costi di formazione del personale COSIB dedicato al progetto; - Redazione dei contenuti del portale WEB per quanto attiene il COSIB; - Rilevazione sul campo, tramite proprio personale, delle reti tecnologiche da mappare con tecnologia GIS. Rimane a carico dell’Aggiudicatario la fornitura di adeguati apparati mobili di rilevazione. Pagina 6 di 16 4.4 Caratteristiche dei servizi richiesti L’affidatario dovrà progettare e realizzare un intervento che preveda almeno le caratteristiche minime delle componenti di seguito descritte: Hardware: o n. 1 Armadio Rack a pavimento misure 600*600*1140 mm o n. 2 server con le seguenti caratteristiche minime: n. 1 microprocessore x86 di ultima generazione attualmente in produzione. La CPU, inoltre, deve consentire l’esecuzione di sistemi operativi a 32 e a 64 bit, nonché l’esecuzione simultanea di applicazioni a 32 e 64 bit; Software di base Porta ethernet integrata per gestione e management remoto del server; Lettore DVD/CD-Rom interno; Lettore Floppy da 3,5"/1,44 MB interno; Alloggiamenti per Dischi - 2 di tipo Hot-Plug; Memoria Ram 4 GB ECC espandibile fino a 32 GB Controller Dischi - Controller RAID SCSI-Ultra3 integrato con supporto di RAID 0, 1, 0+1, 5, con opzione di cache di scrittura, dotata di batteria tampone, di dimensione minima 128MB Dischi: n.2 da 72.8 GB Hot Plug – SCSI-Ultra320 15K RPM da 1”; Interfacce esterne – n.1 SCSI, n.2 USB 2.0, n.1 seriale, video, mouse, tastiera, due RJ-45; n.2 interfacce di rete Ethernet 10/100/1000 TX UTP; Slot di Espansione - 2 PCI-X a 64bit; Alimentatori ridondati hot-plug; Ventole ridondate; nastro esterno DDS DAT 72 SCSI; o n. 1 personal computer desktop; o n. 1 personal computer notebook; o n. 1 stampante; o n. 1 scanner; o n. 2 palmari (modello minimo di riferimento DELL AXIM 51 V). Software: Fra le soluzioni proposte verrà data preferenza ai sistemi che prevedano il ricorso, dove possibile, a software open source. La dotazione software del Centro Servizi dovrà almeno prevedere: o tutti i software di base per il funzionamento delle macchine fornite; o Motore GIS; o Software GIS -Web server; o Software gestione Assets; o Software gestione Reti; o Software Mobile GIS; o Software gestione Server; o Software gestione accessi e WEB; o eventuale Software per l’interoperabilità dei sistemi previsti; Banche dati: Il concorrente dovrà prevedere la progettazione, la realizzazione ed il popolamento di tutte le banche dati necessarie alla piena efficienza ed efficacia dei sistemi richiesti; si richiede quindi la eventuale digitalizzazione di dati provenienti da fonti esterne, delle cartografie e dei dati aerofotogrammetrici, i settaggi dei sistemi, la manutenzione evolutiva per 12 mesi e tutto quanto altro necessario per garantire la piena operatività. 4.5 Tempi di attuazione Il tempo di realizzazione dell’intervento è fissato in mesi 12, comunque facendo salva la tempistica di rendicontazione imposta dai soggetti finanziatori. In tale arco temporale dovranno essere realizzate tutte le strutture, messi a regime i sistemi e garantita la fornitura dei servizi fino alla completa operatività delle strutture realizzate e per tutta la durata delle attività progettuali. Pagina 7 di 16 5 Il progetto “realizzazione di un centro per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione” a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno (A) 5.1 Obiettivi che si intendono raggiungere L’obiettivo generale dell’intervento mira a migliorare le capacità operative del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, rafforzando il sistema organizzativo del distretto produttivo attraverso l’utilizzo mirato delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). In tale contesto ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi specifici: • Migliorare la conoscenza del territorio e la lettura mirata delle opportunità e dei rischi che questo pone per lo sviluppo del distretto produttivo. Migliorare la gestione delle infrastrutture a sostegno dell’area consortile. • Migliorare la gestione delle reti di servizio (idrica, elettrica, telematica…) limitando i tempi di intervento ed i costi di manutenzione. • Migliorare le capacità di programmazione dell’ente per quanto attiene lo sviluppo delle infrastrutture. • Migliorare le capacità di supporto alle imprese e la distribuzione dei servizi in tutte le singole aree assegnabili. • Favorire le creazione di un sistema di rete con gli Enti Locali di riferimento del COSIB contribuendo ad abbattere i tempi e migliorare le procedure autorizzative e di controllo. • Adeguare e migliorare i servizi di front-office e back-office necessari alla gestione delle funzioni del COSIB. • Sviluppare uno strumento a supporto della crescita organica del distretto produttivo che possa fungere da base per ulteriori sviluppi applicativi delle tecnologie ICT. 5.2 Azioni programmate Alla luce degli obiettivi enunciati, il presente progetto prevede la realizzazione delle azioni di seguito elencate: 1. costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST), adeguatamente attrezzato sia sotto il profilo delle risorse umane che sotto quello della dotazione infrastrutturale; l’infrastruttura ITC, in particolare, sarà predisposta per l’erogazione futura in modalità Application Service Provider (ASP) di servizi applicativi sia al COSIB che a soggetti terzi; 2. implementazione e gestione, attraverso l’infrastruttura ICT del Centro Servizi, di un sistema informativo territoriale per l’erogazione immediata di servizi applicativi “GIS-oriented; 3. aggiornamento, potenziamento e adeguamento agli scopi del presente progetto della cartografia in tema di terreni, fabbricati, strade e reti tecnologiche, per quanto attiene l’area del COSIB; 4. predisposizione per l’utilizzo del CST anche come sede per la gestione di uno Sportello Unico per le Attività Produttive, nelle more dell’emanazione del Regolamento di cui al DM Sviluppo Economico del 28.12.2007 (GURI n. 70 del 22.03.2008) e ad esso adeguabile, di natura sovra-comunale e destinato ad essere usato in maniera congiunta dalle amministrazioni comunali di riferimento per il territorio sul quale insiste, con funzionalità sia di back-office che di front-office; 5. formazione e assistenza allo start-up delle infrastrutture descritte. Come meglio dettagliate nei successivi paragrafi. Pagina 8 di 16 5.3 Il Centro Servizi Territoriale (CST) Il Centro Servizi Territoriale richiesto deve essere in grado di operare, come “system integrator” sul territorio, supportando il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno nell’interagire con aziende ed enti pubblici per l’erogazione di servizi all’utenza, per lo sviluppo del territorio e negli adempimenti nei confronti di altri Enti ed Istituzioni. L’erogazione dei servizi applicativi avverrà in modalità Application Service Provider (ASP). Il CST è destinato, infatti, ad usare l’Information e Comunication Technology (di seguito ICT) come strumento strategico di sviluppo e di supporto all’organizzazione dei servizi stessi sul territorio. La strategia scelta di operare come “system integrator” prevede che il Consorzio, attraverso il CST, non si ponga solo come “fornitore di servizi e/o prodotti” o “sviluppatore di applicazioni informatiche e siti web” ma fondamentalmente agisca come esperto che proponga soluzioni ai bisogni espressi dagli aderenti, basandosi su una condivisione strategica delle scelte. Il CST ha il fine di valorizzarne prodotti e servizi attraverso la creazione di sinergie ed economie di scala che permettano agli utilizzatori di ottenere sempre più servizi qualificati e a valore aggiunto. Nel presente documento viene utilizzata una definizione di Centro Servizi Territoriale che richiama nella sostanza quella riportata nel documento approvato il 27 novembre 2003 dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni, Città e autonomie Locali e contenente obiettivi, azioni e modalità di “attuazione della II fase dell’ e-government nelle Regioni e negli Enti Locali”. Sebbene l’ovvia differenza risieda nel fatto il CST che il Consorzio intende realizzare non nasce a diretto vantaggio di amministrazioni comunali ma per servire le aziende consorziate, il modello operativo e funzionale resta tuttavia il medesimo. Si tenga peraltro conto del fatto che, come già detto in premessa, il CST del Consorzio ambisce a porsi come nodo strategico di una rete che sia in grado di coinvolgere tutti gli altri attori locali di riferimento per il COSIB. Ad essi, una volta a regime, il CST potrà agevolmente erogare i propri servizi tecnologici e di supporto. Tramite il CST, sarà possibile per tutti i soggetti coinvolti condividere informazioni, sistemi hardware, applicativi e metodi di gestione, garantendo al sistema la qualità necessaria attraverso servizi infrastrutturali di trasporto, interoperabilità e sicurezza. I principali servizi offerti dal CST ai partecipanti possono essere classificati in: a. Servizi infrastrutturali • servizi di connettività: tutti i soggetti coinvolti verranno connessi in rete avendo ampie possibilità di comunicazione tra di loro e verso i soggetti esterni; • sicurezza degli accessi (riconoscimento ed autenticazione degli utenti, controllo e “accountability” delle transazioni e degli accessi effettuati in rete , ecc..); • supporto al personale del Consorzio Industriale, delle aziende insediate e/o potenziali e delle amministrazioni locali, tramite una struttura di assistenza che garantisca la gestione delle infrastrutture tecnologiche e l’interfaccia con l’utente; • predisposizione per una infrastruttura di cooperazione applicativa (interoperabilità), finalizzata alla fruizione in rete di tutti i servizi offerti dal CST da parte di amministrazioni locali ed imprese esterne al progetto, mediante porta di dominio. b. Servizi applicativi I servizi applicativi saranno da fornire in modalità Application Service Provider (ASP). I software utilizzati saranno infatti installati presso il CST ed utilizzati dagli utenti attraverso la rete. Il progetto prevede l’iniziale attivazione dei servizi applicativi descritti in seguito e costituenti il sistema informativo territoriale. c. Servizi di front office Il CST si farà carico di gestire i servizi di front-office necessari alla gestione della struttura tecnologica ed all’interfaccia con le funzioni del Consorzio. Come detto, è già prevista in questa fase l’apertura del front office che agisca come unico riferimento in grado di garantire l’accesso di coloro che intendono intraprendere un’attività produttiva a tutte le informazioni concernenti sia le procedure autorizzatorie e insediative che le attività di servizio ed assistenza alle imprese. Pagina 9 di 16 5.4 Il Sistema informativo Territoriale (SIT) 5.4.1 Modello funzionale Il SIT richiesto dovrà essere in grado di gestire dati vettoriali, raster ed alfanumerici o tabellari e di integrare tutte le informazioni ritenute necessarie ad una corretta gestione del sistema. La natura dinamica dei dati del SIT e la necessità di doverli analizzare in maniera integrata, necessita lo sviluppo di due classi di funzionalità: - di gestione; - applicative. Per quanto riguarda le funzionalità di gestione, il sistema deve consentire l’aggiornamento, la correzione e l’ampliamento della base dati sia dal punto di vista descrittivo che da quello cartografico. Inoltre deve consentire la produzione di report relativamente ai dati descrittivi e produrre mappe tematiche più o meno complesse e personalizzate. Le funzionalità applicative sono quelle indirizzate all’ausilio di attività di interrogazione della banca dati e di analisi integrata dei vari tematismi. Nello specifico, il SIT deve consentire la gestione di base della cartografia e in particolare deve essere possibile: - acquisire i dati cartografici in modo automatico, qualora i dati stessi siano disponibili su supporto magnetico da file esterni (es. aerofotogrammetrie) o manualmente mediante digitizer o scanner; - acquisire dati alfanumerici da associare alle informazioni grafiche, effettuare elaborazioni numericocartografiche, restituire carte tematiche generali e specifiche, elaborate con le relative informazioni numeriche; - collegarsi con banche dati esistenti; - acquisire i fogli cartografici in qualsiasi scala; - avere funzioni di posizionamento per permettere di acquisire disegni privi di coordinate di riferimento; - rappresentare su video con scale libere, in quanto l’operatore deve poter zoommare in maniera molto consistente sul particolare; - selezionare elementi grafici attraverso la definizione di una fascia di territorio avente dimensione e forma geometrica definita dall’utente, anche complessa; - definire una nuova simbologia e/o campitura e modificare o cancellare quella esistente; - modificare ed aggiornare la cartografia attraverso l’utilizzo di funzioni grafiche; - associare i dati alfanumerici alla cartografia in modo biunivoco, in modo tale da rendere possibile la generazione di carte tematiche o report attraverso la selezione sul database di uno o più attributi, e la combinazione di tali attributi utilizzando gli operatori booleani; - modificare i dati alfanumerici mediante la selezione dell’elemento grafico; - associare ad elementi catastali, quali le unità immobiliari, immagini significative (es.: schemi planimetrici); - memorizzare i risultati di interrogazioni e ricerche su altri livelli tematici, mantenendone così traccia e distinguendo il risultato dalle carte di partenza; - la rappresentazione in coordinate reali di riferimento, permettendo in tal modo l’individuazione univoca di ciascun elemento e garantendo la congruenza con qualsiasi sistema di riferimento; - gestire file raster che possano essere sovrapposti ai file vettoriali per una gestione rastervector, utilizzando funzioni che permettano la georeferenziazione delle immagini raster sulla cartografia vettoriale; - personalizzare e generare nuove schede alfanumeriche da parte dell’utente, da associare ad un qualsiasi oggetto grafico con la possibilità di modifiche o cancellazioni successive. Ai fini delle attività di interrogazione della banca dati, dovrà essere possibile selezionare e presentare oggetti territoriali attraverso interrogazioni alla banca dati basate su: - indicazioni a video di un oggetto cartografico e conseguente visualizzazione delle informazioni descrittive associate; - individuazione e selezione automatica dei dati cartografici sulla base delle condizioni imposte a determinati valori degli attributi associati. Dovrà essere disponibile un’opportuna interfaccia utente per facilitare l’accesso alla banca dati in funzione anche delle attività che la singola utenza potrà svolgere in base alle relative autorizzazioni. Pagina 10 di 16 5.4.2 Modello architetturale La soluzione architetturale prevista per il SIT del COSIB, punta sui seguenti elementi di forza: - permettere l’esistenza nel sistema di più fornitori ed utilizzatori identificati sulla base delle tipologie di informazione di loro interesse; - identificare flussi di informazioni di dati estesi, vale a dire di natura testuale, numerica, multimediale, immagini, cartografie, ecc. - consentire l’accesso ai dati mediante un indice che permette di localizzare la posizione del dato all’interno della Banca dati territoriale centrale definendo i permessi e criteri di accesso/modifica ai dati attraverso un sistema di Directory Server – LDAP; - permettere il versioning e la catalogazione dei files attraverso un sistema di Configuration Manager; - adeguare il sistema ai futuri sviluppi di Cooperazione Applicativa con differenti Enti/Amministrazioni attraverso porta applicativa, come previsto dal piano di e-gov. La soluzione architetturale richiesta intende inoltre fornire una soluzione compatibile con i più recenti modelli architetturali presenti nell’attuale scenario tecnologico. 5.4.3 Le funzionalità offerte: Gestione del territorio Mediante l’utilizzo della tecnologia assicurata da un SIT, dovrà essere possibile per il COSIB perseguire il miglioramento dell'assetto urbanistico, dell'accessibilità, dell'organizzazione logistica, delle dotazioni infrastrutturali, tecnologiche ed ecologiche presenti all’interno del perimetro consortile. L’utilizzo della cartografia contribuisce, infatti, a progettare al meglio gli interventi necessari a migliorare il livello di efficienza del sistema produttivo interessato con particolare riferimento alle sue relazioni con il sistema infrastrutturale, i servizi, i collegamenti alla reti di trasporto. Particolarmente importante appare il supporto che una visualizzazione cartografica può dare agli imprenditori che intendono insediarsi nelle aree libere all’interno del perimetro consortile. In maniera visiva, quindi facile ed intuitiva, gli operatori del Consorzio e l’imprenditore potranno visualizzare l’area di interesse ed estrarne tutte le informazioni atte a valutare correttamente l’effort necessario per l’insediamento (perimetrazione, lotti, edifici, servizi, viabilità interna ed esterna, reti tecnologiche da allacciare, ecc…). L’interfaccia che dovrà essere predisposta per tale funzione permetterà di interrogare la Base Dati Territoriale secondo due distinte modalità: la visualizzazione delle informazioni relative alla zona industriale consortile, tramite una “Scheda Agglomerato”, e la selezione dei singoli lotti. La scheda agglomerato riporta informazioni relative all’ente gestore, all’inquadramento geografico, alle attività economiche prevalenti, ai servizi alle imprese e alla persona, al regolamento edilizio, ai costi di insediamento ed alla disponibilità di lotti liberi. La pagina dovrà offrire, inoltre, la visualizzazione interattiva della cartografia dell’agglomerato ed una vista semplificata che evidenzia le aree disponibili per nuovi insediamenti. La selezione dei lotti potrà anche avvenire tramite interrogazione basata sulla definizione di una serie di parametri relativi al lotto vero e proprio (superficie orientativa e tipo di attività da insediare) ed una serie di parametri riguardanti la dotazione di servizi e l’accessibilità dell’area rispetto alle infrastrutture di comunicazione (strade, ferrovia, porto). Tali condizioni possono essere attivate o disattivate in modo indipendente, così da permettere una notevole flessibilità nell’esecuzione delle interrogazioni. Tramite le funzionalità dell’interfaccia descritta, l’imprenditore sarà in grado di scegliere il lotto attrezzato che meglio si adatta alle proprie esigenze logistiche, infrastrutturali e produttive e quindi procedere per l’acquisizione, tramite il Consorzio, di informazioni più dettagliate. L’ampia accessibilità delle informazioni generate tramite la rete internet favorirà concrete azioni di marketing territoriale e di attrazione degli investimenti, offrendo ai potenziali interessati, dovunque collocati fisicamente, tutti gli elementi di conoscenza per poter addivenire ad una consapevole e rapida localizzazione dei propri investimenti nel Distretto Produttivo della Valle del Biferno. 5.4.4 Le funzionalità offerte: Gestione delle reti tecnologiche La tecnologia GIS è uno strumento di monitoraggio territoriale estremamente utile agli enti che gestiscono reti tecnologiche. Le banche dati tipiche delle reti tecnologiche hanno infatti un connotato tipicamente geografico e solo in un ambiente GIS possono essere gestite e monitorate in modo completo ed integrato con gli altri elementi territoriali. L'idonea strutturazione della cartografia e dei database relazionali collegati è il parametro fondamentale per una Pagina 11 di 16 consultazione veloce e corretta dei dati, per una efficiente elaborazione di mappe tematiche o report e per la generazione di simulazioni. Come visto, inoltre, saranno garantite direttamente dal software GIS le funzionalità di editing, tematizzazione, georeferenziazione e consultazione. Con il sistema territoriale realizzato sarà possibile per il Consorzio: - tracciare le reti come interconnessione topologica di archi e nodi 3D; - gestire in modo controllato il tracciamento cartografico e la caratterizzazione nel database degli elementi mappati; - gestire parametricamente i layers componenti le reti tecnologiche: creazione di nuovi tematismi, modifica e creazione di nuovi campi, creazione anagrafiche, gestione delle schede di descrizione; - gestire in 3D i profili degli archi della rete; - creare e collegare alla mappa un archivio strutturato di documenti; - interfacciarsi con software specifici di simulazione dei flussi e per l’ottimizzazione delle attività di gestione, manutenzione e ampliamento delle reti; Particolarmente importante appare quest’ultimo aspetto: la generazione di modelli di simulazione permette di effettuare previsioni e di ottimizzare tutte le attività di gestione, manutenzione e ampliamento delle reti. Dovrà inoltre essere possibile acquisire dati tramite dispositivi palmari, eventualmente dotati di ricevitori GPS e sviluppare applicativi in ambiente omogeneo rispetto a quello utilizzato per sviluppare il SIT. Rispetto alle classiche schede cartacee, questo strumento migliora la qualità dei dati rilevati e, grazie ad una procedura automatica, riduce drasticamente i tempi di caricamento dati nel geodatabase “centrale”. Lo stesso strumento potrà essere utilizzato in sede di manutenzione sulle reti a supporto e guida degli interventi da effettuare, incrementandone l’efficienza e contribuendo alla riduzione dei relativi costi. Si segnala, inoltre, la possibilità di integrazione del SIT proposto con software specifici di asset management. Con un tale strumento, il Consorzio, in collaborazione con l’ente gestore della singola rete, sarà messo in grado di ottimizzare le performances operative sotto molteplici aspetti. 5.4.5 Le funzionalità offerte: Monitoraggio dei rischi ambientali Il CST può configurarsi come centrale di controllo che raccoglie, trasmette e gestisce tutte le segnalazioni provenienti da qualsiasi tipo i sensore posizionato sul territorio (e, conseguentemente, geo-referenziate all’interno del SIT gestito dal CST). In tal senso, è possibile pensare a numerosi tipi di parametri monitorati (monitoraggio traffico stradale in relazione alla qualità dell’aria, monitoraggio acustico del territorio, monitoraggio inquinamento elettromagnetico, solo per citarne alcuni). Nei casi opportuni, il CST può eventualmente allertare le autorità competenti in caso di pericoli, permettendo di intervenire tempestivamente, configurandosi quale vera e propria centrale operativa. In generale, il CST assomma in se e nella sue tecnologie tutti gli strumenti e le competenze necessarie all’elaborazione ed alla conseguente produzione di mappe di rischio (frane e/o incendi) effettuando un matching tra dati tele-rilevati e metodiche GIS mediante l’utilizzo di immagini satellitari, foto aeree, modelli digitali del terreno, idrografia, cartografia delle strade e centri urbani; geologia, carte tematiche derivate; storico delle frane ecc..). Tali funzionalità dovranno essere previste nell’architettura del sistema e potranno essere implementate in futuro assecondando le esigenze emergenti e le opportunità economiche accessibili per completare l’investimento. 5.5 Utilizzo del CST ad integrazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive. Il SUAP è inquadrato dal legislatore negli articoli 23 e 24 del D.Lgs.112/98, che attribuisce ai Comuni, singolarmente o in forma associata anche con altri Enti Locali, “le funzioni amministrative concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi, ivi incluso il rilascio delle concessioni o autorizzazioni edilizie… assicurando che un’unica struttura sia responsabile dell’intero procedimento”. Tale normativa è oggi in fase di evoluzione, come dettato dal Decreto Ministeriale Sviluppo Economico del 28.12.2007 (GURI n. 70 del 22.03.2008) ed il relativo regolamento attuativo ed al quale l’aggiudicatario dovrà sottostare, ma le opportunità operative, concettualmente ed a livello di obiettivi, rimangono invariate. La finalità delle attività da attivare presso il Consorzio è quella di garantire la espandibilità e compatibilità dei sistemi creati con la futura attivazione di uno Sportello Unico delle Attività Produttive che possa garantire la semplificazione dell’azione amministrativa e la conseguente riduzione degli oneri amministrativi a carico dell’imprenditore nonché dei Pagina 12 di 16 tempi necessari per ottenere le varie autorizzazioni da parte degli enti pubblici coinvolti nel procedimento unico. In questo ambito si intravede una forte sinergia e possibilità di interazione fra gli obiettivi e le attività del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e quelle dei Comuni sui cui territori insiste la localizzazione delle attività produttive. Nell’ambito di un’auspicabile integrazione e coordinamento delle attività amministrative il proposto Centro Servizi Territoriali si trova nelle condizioni operative e tecnologiche per poter in futuro proporsi come punto di riferimento, tramite o terminale dei SUAP comunali interessati. 5.6 Assistenza e formazione allo start-up Dovranno essere previste attività di assistenza agli utenti e formazione del personale che mettano in condizione il personale di interagire e gestire le infrastrutture realizzate. Le attività di assistenza allo start-up dovranno in particolare garantire la piena operatività dei sistemi nei confronti degli utilizzatori, sia interni alla Struttura consortile che esterni ad essa. 5.7 I risultati attesi Il progetto permetterà la strutturazione di una pianificazione di dettaglio, basata sui capisaldi progettuali di seguito riportati: gestione e distribuzione degli elaborati cartografici; impianto e gestione delle basi dati relative alle informazioni geografiche nel loro complesso; amministrazione delle procedure di consultazione ed aggiornamento delle carte; attivazione, integrazione ed amministrazione di procedure gestionali correlate alle informazioni georiferite; diffusione e pubblicazione delle informazioni, anche tramite consultazione via web; modalità facilitata ed integrata di accesso alle informazioni. In tale ottica, le rappresentazioni ottenibili tramite un SIT permetteranno: la costruzione di banche di dati referenziate spazialmente e facilmente aggiornabili, visualizzabili ed interrogabili per livelli tematici di organizzazione delle informazioni; la realizzazione di analisi comparative incrociate e vedute sinottiche dei dati che aumentino il loro livello si scientificità e certezza; l'attivazione di procedure di analisi complesse di elementi diversi fra loro ma correlati, mirate non alla mera rappresentazione dei dati, ma all'elaborazione di modelli di analisi e progetto circa gli interventi di trasformazione del territorio; nuove possibilità di partecipazione delle aziende e dei potenziali interessati alle scelte territoriali, facilitate attraverso interfacce grafiche semplificate e buone forme di interazione con l'utenza, anche via Internet. 5.8 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari I tempi di realizzazione dell’intervento, fino alla completa operatività dei sistemi e delle strutture realizzate sono previsti in mesi 13 e comunque secondo la tempistica imposta dai soggetti finanziatori. L’investimento previsto per realizzare il progetto ammonta complessivamente a € 428.800,00 (IVA INCLUSA). Le risorse sono rinvenienti in quota eguale da risorse proprie del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno (50%) e dal finanziamento della Regione Molise (50%) 6 Il progetto “Promozione della società dell'informazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani” (B) 6.1 Il contesto di riferimento Il progetto intende intervenire in un'area industriale caratterizzata da una grande dinamicità territoriale con un trend di crescita costante che soffre però di limiti importanti che rischiano di inficiare lo sviluppo territoriale delle imprese. L’intervento ipotizzato prevede di implementare una piattaforma tecnologica avanzata per la promozione integrata delle Pagina 13 di 16 reti di impresa localizzate nell’area del distretto produttivo Campobasso- Ripalimosani. L'aggregazione delle imprese nella complessiva area oggetto della presente iniziativa risponde alla definizione di distretto produttivo di cui alla legge 266/2005 (legge finanziaria 2006 commi 366 e ss),a nulla rilevando la legge regionale n. 8 dell' 8 aprile 2004 la quale ha soltanto indicato alcune prime indicazioni per l'individuazione: di distretti industriali, senza dare tuttavia corso ad alcuna attuazione della stesse. L’insediamento produttivo aggregatesi nel territorio delle due adiacenti Zone industriali, appartenenti ai due rispettivi comuni di Campobasso e Ripalimosani, insiste prevalentemente sui comprensori Colle delle Api , Colle dell’Orso e San Giovanni in Golfo. L’Area si estende per circa 200 ettari e deriva dalla contiguità dell’insediamento pertinente la zona PIP di Campobasso con la zona industriale-artigianale e commerciale che insiste su terreni di proprietà privata di Ripalimosani. Il distretto è popolato da 292 imprese e sono oltre 3.000 i lavoratori che hanno trovato impiego nella Zona. Si riportano, di seguito, le schede riepilogative delle due aree contigue. caratterizzanti il distretto di CampobassoRipalimosani. S.Giovanni in Golfo Colle delle Api Pescofarese LOCALIZZAZIONE Campobasso Ripalimosani (CB) Superficie totale in mq Superficie del PIP Superficie occupata da infrastrutture Numero lotti totali Lotti disponibili Superficie lotto minimo 900.000 333.300 182.265 98 2.500 1.090.000 109.000 120 1.000 RETE ELETTRICA numero cabine secondarie presenti Capacità installata (Mwatt) tempi di allaccio 17 50 5 mesi 2 50 45 giorni Tra i comparti presenti nella zona, quello dell'agro-alimentare, soprattutto nel prodotto "pasta", risulta essere quello maggiormente rappresentativo, forte di due elementi importanti ai fini di una programmazione ad hoc: a) una "storia" del prodotto che viene riconosciuta a livello internazionale per la qualità, difesa nei decenni e per i valori che ha saputo trasmettere nel mondo; b) una massa critica di insediamenti e risorse umane sufficiente per mettere in campo una progettualità dagli ambiziosi obiettivi. Nel solo settore industriale l'attività agroalimentare copre oltre i1 22% delle aziende,impiegando circa il 30% degli addetti totali registrati nell'area ma a livello di filiera il dato quasi raddoppia, considerando anche il comparto distributivo. logistica e i servizi connessi. Per quanto concerne il dato dimensionale, le imprese localizzate nel distretto sono per lo più delle microimprese con un numero di dipendenti inferiore alle 10 unità. Un’azienda su quattro, circa, si configura come piccola impresa, avendo un organico composto da 10 a 50 unità. Solo il 4% delle aziende rientra nella categoria delle medie dimensioni, impiegando oltre 50 dipendenti. Riguardo all'utilizzo della rete web, si registra che solo il 35% delle aziende presenti nella Zona Industriale dispone di un sito internet, e comunque, nel 69% dei casi, viene abitualmente utilizzata la posta elettronica. Sono dati che rivelano una forte volontà di integrazione delle imprese nella civiltà dell'informazione, nonostante esse stiano lavorando con il minimo dei servizi. Uno dei punti considerati "di forza" dagli imprenditori intervistati, la qualità nelle risorse umane, si trasforma di fatto in un punto di debolezza quando le Aziende si misurano in settori molto competitivi sotto il profilo tecnologico. Le Aziende hanno denunciato una carenza nel campo dell'alta formazione e la difficoltà a reperire personale preparato ad affrontare la sfida dell'aggiornamento continuo (life long learning). Da un'indagine recentemente effettuata, gli imprenditori esprimono l'esigenza di interloquire con un unico soggetto istituzionale di riferimento, il quale a seguito di una valutazione delle esigenze, possa costituire la sede per lo studio e la fornitura di servizi a quelle stesse imprese, in una logica di ottimizzazione delle risorse e di gestione dinamica dei tempi di risposta. L'obiettivo del presente progetto è esattamente la creazione dì una struttura più adeguata rispetto alle vigerti normative che sia di supporto, organizzativo e logistico, alle aziende che svolgono la loro attività produttiva nella zona industriale "Campobasso - Ripalimosani". I1 fine è quello di produrre una piattaforma utile alla Pagina 14 di 16 pianificazione di nuove strategie e alla gestione di soluzioni innovative ed integrate per la promozione e la qualificazione tecnologica delle reti di impresa e delle relative aree di insediamento produttivo. II tutto nell'ottica del rilancio e del rafforzamento del sistema economico locale, che possa fungere da traino a quello complessivo della Regione. 6.2 Obiettivi che si intendono raggiungere Le azioni previste dal progetto si pongono l'obiettivo generale di elevare la competitività delle imprese e dell'intero distretto attraverso l'utilizzo delle opportunità offerte dalla società dell'informazione, al fine di accrescerne la funzione di volano per l'intera economia regionale. L'obiettivo specifico è quello di realizzare un'infrastruttura tecnologica, consistente in una piattaforma informatica, capace di consentire al distretto una promozione unitaria verso l'esterno ed integrata, al suo interno, in grado di offrire alle Aziende l'implementazione di servizi tecnologicamente avanzati a supporto delle rispettive reti distributive, nonché di avviare buone pratiche di web-marketing e di relazioni interaziendali tra le aziende del distretto e al di fuori dell'ambito distrettuale. A fronte di un dato di partenza del 35% di Aziende dotate di un proprio sito internet e dell'assenza sul web di una promozione unitaria del distretto o integrata tra le singole imprese, il progetto si propone di realizzare attraverso la realizzazione della predetta piattaforma informatica e i servizi connessi, una crescita di almeno il 20% dei siti internet aziendali e la nascita di un portale integrato sul web dedicato al distretto e a tutte le imprese in esso localizzate, in grado di incrementarne la visibilità e l'operatività inter-aziendale. Un ulteriore obiettivo è quello relativo alla incentivazione dell'e-commerce, dì fatto oggi pressoché inesistente nell'area, e di prevista attivazione, con il presente progetto, con la gestione di alcune fasi centralizzate in favore di tutte le imprese che utilizzeranno la piattaforma distrettuale. Si ipotizza di avviare a tale attività almeno un 5% delle imprese localizzate nell'area del distretto. 6.3 Azioni programmate L’area di intervento tematica prescelta è quella relativa alla promozione e diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). L'intervento proposto si articola in n. 3 fasi, così definite: 1) Attivazione di un punto informativo e di supporto gestionale e telematico per le imprese ubicate nel distretto. 2) Realizzazione di una piattaforma tecnologica avanzata per la promozione unitaria del distretto e delle sue imprese, e per la cooperazione inter-aziendale finalizzata alla promozione delle reti di impresa localizzate nell'area, secondo le diverse specializzazioni industriali che la caratterizzano. Tale piattaforma tecnologica, a supporto delle imprese del distretto, sarà capace di consentire una promozione unitaria verso l'esterno al distretto stesso ed in grado di offrire alle aziende l'implementazione di servizi tecnologicamente avanzati a supporto delle rispettive reti distributive, nonché di avviare buone pratiche di web-marketing e di relazioni interaziendali, per filiera e per singolo comparto industriale di appartenenza 3) Supporto gestionale ai flussi commerciali e di cooperazione produttiva attivati attraverso la predetta piattaforma. 6.4 Risultati attesi Obiettivi specifici Dotare le imprese del distretto di propri siti internet Indicatori N. nuovi siti internet Realizzare un portale di distretto N. portale di distretto su internet Implementazione di servizi N. aziende beneficiarie tecnologicamente avanzati a supporto delle reti distributive Valore atteso 60 (+ 20% rispetto al dato di partenza) 1 10 Pagina 15 di 16 Avvio di buone pratiche di webmarketing Attivazione di attività e servizi connessi all'e-commerce N. buone pratiche 5 N. aziende beneficiarie 12 (circa il 5% delle imprese del distretto) 6.5 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari Il progetto dovrà realizzarsi in 24 mesi e comunque secondo la tempistica imposta dai soggetti finanziatori. Il costo complessivo dell’intervento è stabilito in euro 428.800,00 IVA inclusa, rinvenienti in quota eguale dal finanziamento del MISE (50%) e della Regione Molise (50%). IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Vittorio ABIUSO Pagina 16 di 16