progetto preliminare

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progetto preliminare
PROGETTO PRELIMINARE:
PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
(ICT) NEI DISTRETTI
INDUSTRIALI
DI
CAMPOBASSO-RIPALIMOSANI E DELLA VALLE DEL
BIFERNO - PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E
GESTIONE PER 12 MESI DI UN CENTRO SERVIZI
TERRITORIALE (CST).
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Ing. Vittorio ABIUSO
Ottobre 2009
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INDICE
1
2
3
4
Premessa................................................................................................................................... 3
Il contesto di riferimento e le motivazioni ............................................................................... 4
Obiettivi ................................................................................................................................... 4
Oggetto, ammontare e caratteristiche dell’appalto ................................................................... 5
4.1
Oggetto dell’appalto ......................................................................................................... 5
4.2
Ammontare dell’appalto .................................................................................................. 5
4.3
Realizzazioni a cura dell’Appaltante ............................................................................... 6
4.4
Caratteristiche dei servizi richiesti ................................................................................... 7
4.5
Tempi di attuazione.......................................................................................................... 7
5 Il progetto “realizzazione di un centro per la promozione e diffusione delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione” a servizio dello sviluppo del distretto produttivo
della Valle del Biferno (A)....................................................................................................... 8
5.1
Obiettivi che si intendono raggiungere ............................................................................ 8
5.2
Azioni programmate ........................................................................................................ 8
5.3
Il Centro Servizi Territoriale (CST) ................................................................................. 9
5.4
Il Sistema informativo Territoriale (SIT) ....................................................................... 10
5.4.1
Modello funzionale ................................................................................................ 10
5.4.2
Modello architetturale ............................................................................................ 11
5.4.3
Le funzionalità offerte: Gestione del territorio ...................................................... 11
5.4.4
Le funzionalità offerte: Gestione delle reti tecnologiche ....................................... 11
5.4.5
Le funzionalità offerte: Monitoraggio dei rischi ambientali .................................. 12
5.5
Utilizzo del CST ad integrazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive....... 12
5.6
Assistenza e formazione allo start-up ............................................................................ 13
5.7
I risultati attesi ................................................................................................................ 13
5.8
Tempi di attuazione ed aspetti finanziari ....................................................................... 13
6 Il progetto “Promozione della società dell'informazione nel distretto di CampobassoRipalimosani” (B) .................................................................................................................. 13
6.1
Il contesto di riferimento ................................................................................................ 13
6.2
Obiettivi che si intendono raggiungere .......................................................................... 15
6.3
Azioni programmate ...................................................................................................... 15
6.4
Risultati attesi................................................................................................................. 15
6.5
Tempi di attuazione ed aspetti finanziari ....................................................................... 16
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1 Premessa
In data 22 marzo 2008, sulla GURI n.70 è stato pubblicato il DM Sviluppo Economico 28.12.2007 inerente i progetti a
favore dei distretti industriali, in attuazione dell’art. 1, comma 890, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge
finanziaria 2007) che, inserendo i commi 371-bis e 371-ter all’art.1 della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006),
ha previsto un contributo statale a progetti a favore dei distretti produttivi, che ne rafforzino il sistema organizzativo,
anche attraverso nuovi modelli di filiera in molteplici ambiti, fra i quali “interventi di promozione e diffusione delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)”.
In tale ambito è stato presentato dalla Regione Molise il progetto “promozione della società dell’informazione nel
distretto di Campobasso-Ripalimosani” (di seguito indicato con la lettera B) che, in data 14.10.2008, è stato approvato
dal Ministero dello Sviluppo Economico ottenendo un contributo ministeriale di euro 214.400,00.
Con la D.G.R. n° 948 del 19 settembre 2008 la Regione Molise ha approvato, altresi, le due proposte progettuali
presentate dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno, di cui una volta alla realizzazione di un
centro servizi territoriale (CST) per la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (ICT) a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno (di seguito indicato con la
lettera A), che prevedevano un cofinanziamento da parte del Consorzio Valle Biferno pari ad euro 214.400,00.
Il Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno ha poi proposto alla Regione Molise, con lettera del
23/03/2009 prot. n.1527 di realizzare entrambi gli interventi programmati per la promozione e diffusione delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani e nel distretto della Valle
del Biferno, ciascuno di importo pari ad euro 428.800,00, confermando di voler cofinanziare con risorse proprie per
euro 214.400,00 il progetto da realizzare nel distretto industriale della Valle del Biferno.
Con la D.G.R. n° 650 del 16 giugno 2009 la Regione Molise, ravvisata l’opportunità di coordinare gli interventi
progettuali per entrambi i distretti industriali sopra indicati affidandone la realizzazione al medesimo soggetto, ha
deliberato di:
•
dichiarare di interesse della Regione la proposta progettuale del Consorzio di Sviluppo Industriale della
Valle del Biferno, per la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (ICT) nel distretto produttivo della Valle del Biferno;
•
assegnare al Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno la realizzazione dei progetti per la
promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nei distretti
industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno secondo gli importi e le fonti di copertura
indicate nella tabella seguente:
Distretto Campobasso-Ripalimosani (B)
Distretto della Valle del Biferno (A)
Fonte di copertura
Importo
Fonte di copertura
Importo
Ministero dello Sviluppo
Consorzio
Industriale
214.400,00
214.400,00
Economico
della Valle del Biferno
214.400,00 Regione Molise
214.400,00
Regione Molise
TOTALE
428.800,00 TOTALE
428.800,00
•
procedere a tutti gli atti di impegno finanziario e di indirizzo dei fondi necessari, in favore del Consorzio di
Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, per la realizzazione degli interventi richiamati.
Il Comitato Direttivo del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno con Delibera n.78 del 20/07/2009, ha
preso atto del contenuto della citata D.G.R. Molise n.650 del 16/06/2009 e dell’allegato schema di Convenzione,
approvato con Determinazione del Direttore Generale n.185 della D.G.II, datato 18/07/2009.
In data 22/07/2009 il Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno ha sottoscritto la
Convenzione per la realizzazione degli interventi in parola con la Regione Molise, nella persona del Direttore Generale
della DGII al fine di attivare il processo di realizzazione dei relativi progetti.
Con delibera del Commissario Straordinario n.1 del 03/08/2009/1 è stata approvata specifica relazione redatta da
consulente esterno denominata “Innovazione e ricerca: Verso il polo informativo di eccellenza. IL SIT E LO
SPORTELLO IMPRESA” con specifico mandato alla struttura interna, già incaricata, di integrare gli obiettivi già
previsti nel progetto per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nei
distretti industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno.
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Successivamente sono state fornite specifiche indicazioni per il RUP, di tipo optimum, in merito alla procedura di
selezione del contraente; il quale in sede di gara deve effettuare una proposta imprenditoriale da erogare in maniera
coordinata ai distretti industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno per un ammontare complessivo
pari ad euro 857.600 dato dalla somma dei rispettivi progetti e nel rispetto delle proposte progettualì innanzi richiamate
ed oggetto di finanziamento, come integrate nella presente relazione.
2 Il contesto di riferimento e le motivazioni
Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno (COSIB) è un ente pubblico economico, nato con lo
scopo di favorire le condizioni necessarie per lo sviluppo, armonico ed ordinato, delle attività produttive nei settori
dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, all’interno del comprensorio di pertinenza; all’interno del
perimetro consortile del COSIB ricadono territori dei Comuni di Termoli, Guglionesi, Campomarino.
Nell’ambito delle proprie prerogative e su assegnazione della Regione Molise il COSIB deve dare attuazione ai due
progetti per la realizzazione di infrastrutture tecnologiche basate su tecnologie ICT delineati in premessa. Tali progetti
impegnano il COSIB ad operare oltre l’originario ambito territoriale di intervento, agendo da aggregatore di servizi
delocalizzati per aree regionali territorialmente distanti fra loro.
I due progetti da realizzare, già finanziati, risultano:
• fra di loro omogenei in termini di tecnologie utilizzate;
• armonizzabili in termini di obiettivi;
• coerenti ed integrabili per capacità di creare tipologie di servizi facilmente replicabili ed estensibili;
• in grado di realizzare economie di scala che diano la possibilità di estendere, ad entrambi i territori
coinvolti, i servizi originariamente ipotizzati autonomamente per ciascuno dei due.
Ciò determina l’interesse a perseguire l’integrazione dei due progetti in capo ad unico soggetto affidatario che, facendo
salvi gli obblighi in tema di separazione dei finanziamenti e rendicontazione, proceda all’armonizzazione delle azioni in
fase di realizzazione, evitando duplicazioni di sistemi e realizzando gli obiettivi proposti in fase progettuale con le
economie di scala possibili.
Con tali presupposti, la realizzazione coordinata dei due progetti in premessa, opportunamente fra loro integrati e
coordinati, viene a costituire un unico “lotto funzionale”, finalizzato ad integrare e non duplicare le funzionalità dei
sistemi progettati.
3 Obiettivi
L’obiettivo generale dell’intervento mira a integrare in un unicum funzionale le differenti parti di infrastruttura e
servizio ICT che ad oggi risultano da realizzare e di interesse da parte del Consorzio Industriale della Valle del Biferno
e del Consorzio Industriale Campobasso-Ripalimosani, progettando e rendendo operativo un sistema unico in grado di
creare sinergie ed economie di scala che possano offrire servizi migliori e più completi al complesso delle aree
territoriali coinvolte. Il sistema creato deve essere capace di mettere a disposizione del committente un’infrastruttura
tecnologica ed organizzativa che consenta la gestione coordinata del territorio e dei servizi alle aree industriali.
La creazione di un servizio unico per la realizzazione e l’implementazione di sistemi di gestione basati su tecnologie
ICT, permette infatti di assecondare al meglio le tecnologie che si vogliono applicare, de-localizzando i servizi e
concentrando i costi per la fornitura degli stessi, dando piena realizzazione alle potenzialità delle tecnologie utilizzate.
I sistemi proposti sono idonei al fine di agire da base per la crescita del territorio coinvolto verso un più consapevole e
completo utilizzo della tecnologia al fine di un miglior governo del territorio stesso, migliorando al contempo le capacità
operative del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno quale fornitore ed utilizzatore delle
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).
E’ obiettivo del COSIB ottenere il progetto globale di un sistema tecnologico e gestionale unitario in grado di servire
entrambe le aree produttive ed industriali della Regione Molise oggetto di finanziamento, mediante la realizzazione,
fornitura e gestione di uno strumento unico in grado di integrare obiettivi ed esigenze delle due anime progettuali
richiamate e di seguito descritte:
A. “realizzazione di un centro per la promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (ICT)” a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del Biferno;
B. “promozione della società dell’informazione nel distretto di Campobasso-Ripalimosani”.
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A tal fine viene richiesta la progettazione di un intervento complessivo che integri tecnologie, strutture, Hardware e
Software, rilevazione e gestione dati, organizzazione delle risorse e dei processi, formazione e quant’altro necessario a
garantire la copertura di entrambi i territori coinvolti.
Ai successivi Capitoli 5 e 6 si riporta, per estratto, la descrizione dei progetti a cui fare riferimento per meglio
interpretare l’attività progettuale richiesta.
4 Oggetto, ammontare e caratteristiche dell’appalto
4.1 Oggetto dell’appalto
Forma oggetto del presente appalto:
•
l’effettuazione di una progettazione dell’intervento complessivo denominato “Centro Servizi Territoriale (CST)
in favore delle aree industriali di Campobasso-Ripalimosani e della Valle del Biferno”, che preveda la
realizzazione congiunta e coordinata dei due lotti funzionali in premessa, costituiti dai progetti inseriti nella
citata DGR n. 650 del 16 giugno 2009 e cofinanziati dal MISE, dalla Regione Molise e dal COSIB (indicati con
le lettere A e B e descritti ai successivi capitoli 5 e 6), che dovranno essere oggetto di una progettazione
congiunta, volta ad armonizzare gli obiettivi dei due progetti evidenziando e realizzando tutte le economie di
scala e organizzative possibili.
Forma inoltre oggetto dell’appalto, per quanto attiene i progetti denominati A e B in argomento, come descritti ai
successivi capitoli 5 e 6:
•
la realizzazione, presso la sede del Committente, di un Centro Servizi Territoriale per la gestione e la fornitura
dei servizi basati sulle tecnologie informatiche e della comunicazione richiesti;
•
la fornitura e la posa in opera di tutte le componenti hardware e software necessarie alla realizzazione del
progetto proposto;
•
l’infrastrutturazione telematica dei locali destinati allo scopo e messi a disposizione dall’Ente appaltante,
compreso l’adeguamento degli stessi, l’adeguamento e la messa a norma delle reti tecnologiche e di servizio
(non esaustivamente: condizionamento, adeguamento rete elettrica, accessibilità delle reti telematiche…) e
quant’altro necessario a renderli idonei allo scopo prefisso;
•
la realizzazione del portale web e dei siti internet delle aziende appartenenti all’area Campobasso-Ripalimosani;
•
l’aggiornamento, il potenziamento, l’adeguamento agli scopi del presente bando della cartografia regionale in
scala 1:5000, compresa, dove necessaria, la rilevazione sul campo di reti ed infrastrutture;
•
la fornitura del servizio di start-up dei sistemi tecnologici ed organizzativi realizzati, compresa la formazione
degli utenti del servizio e degli operatori, individuati in accordo con il committente;
•
la gestione del Centro Servizi Territoriale per complessivi 12 mesi, con fornitura dello stesso ai beneficiari, in
modo da garantire la messa a regime del servizio, il pieno funzionamento dei sistemi, l’adeguamento e
aggiornamento delle banche dati e la creazione e gestione dei profili utente e dei diritti di utilizzo.
Tutto quanto richiesto deve essere in linea con i progetti presentati ed approvati (denominati A e B) come descritti
nei successivi capitoli 5 e 6, e che, pur armonizzandoli e creando metodologie e ripartizioni atte a creare le richieste
economie di scala, devono rispettare obiettivi e azioni programmate in essi descritte. La fornitura deve inoltre essere
conforme alla normativa vigente ed, in particolare, rispondente a tutto quanto previsto in tema di amministrazione,
contabilità e fiscalità per permettere la separata rendicontazione dei due interventi a valere su risorse ministeriali,
regionali e del Consorzio Industriale della Valle del Biferno.
4.2 Ammontare dell’appalto
Il prezzo posto a base dell’appalto per la realizzazione complessiva di quanto richiesto è di euro 597.000,00
(cinquecentonovantasettemila/00) oltre IVA 20%, per la realizzazione del Centro Servizi, di tutti i sistemi hardware e
software, delle banche dati e di quant’altro richiesto e per la gestione del Centro Servizi per complessivi 12 mesi.
Sebbene il progetto nel suo complesso viene quotato in euro 857.600,00 IVA, quale somma complessiva dei due
finanziamenti ottenuti e già disponibili per la realizzazione degli interventi di cui alle lettere A e B, come descritti ai
successivi capitoli 5 e 6, risultano incluse in tale ammontare complessivo alcune attività e forniture a cui il Consorzio
per lo Sviluppo industriale della Valle del Biferno intende far fronte autonomamente, in economia, e che non verranno
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contemplate nell’ammontare messo a gara. Esse, descritte più approfonditamente successivamente, sono da considerare
al momento della redazione dell’offerta in quanto costituiscono parte del progetto complessivo. La realizzazione
dell’intervento deve inoltre, come già affermato, permettere la rendicontazione su due linee di finanziamento fra loro
distinte, assumendosi in capo all’aggiudicatario gli obblighi di natura contabile e fiscale che possano consentire tale
rendicontazione.
In tale ottica si riporta un quadro complessivo che riassume la provenienza e la ripartizione delle somme. Tale quadro
d’insieme, frutto di una stima, costituisce un mero elemento cognitivo e di indirizzo per il concorrente, senza costituirne
un vincolo se non nelle righe “Totale servizi e forniture” e “Totale da progetto IVA inclusa” che rappresentano, per ogni
colonna, il vincolo finanziario a cui attenersi. Resta comunque esclusivo compito del concorrente proporre
l’articolazione della spesa effettivamente necessaria, per singola attività progettata, al fine di raggiungere gli obiettivi
prefissati nel bando, ritenendo comunque l’importo totale di spesa fisso e non superabile, né superabili gli importi
complessivi da rendicontare a valere sui due progetti A) e B) evidenziati in tabella.
A)
B)
PROGETTO
PROGETTO
COSIB
RIPALIMOSANI
Personale COSIB presso lo sportello informativo
Infrastruttura locali sportello informativo
Connettività data center e sportello
Costi/rimborsi spese per formazio ne personale COSIB
Redazione contenuti Portale web lato COSIB
Rilevazione e digitalizzazione dati GIS reti tecnologiche consortili
Attivazione e gestione dei servizi avanzati per il distretto Ripalimosani,
monitoraggio esigenze aziende, realizzazione portale e siti web aziende
infrastruttura hardware (CST)
Rilievi aerofotogrammetrici
Realizzazione Centro Servizi
Adeguamento tecnico locali Centro Servizi
Fornitura device GIS
Fornitura e messa a regime software
Realizzazione, popolamento e digitalizzazione banche dati
Gestione Centro Servizi per 12 mesi
Formazione
A BANDO
94.500
GESTIONE
DIRETTA
94 .500
TOTALE
94.500
257.000
340.000
597.000
TOTALE SERVIZI E FORNITURE
351.500
340.000
597.000
94 .500
691.500
somme a disposizione dell'amministrazione
IVA su servizi e forniture (20%)
spese per progettazione
spese generali
totale somme a disposizione
56.600
10.000
10.700
77.300
68.000
10.000
10.800
88.8 00
119.400
119.400
5 .200
20 .000
21 .500
46.700
124.600
20.000
21.500
166.100
428.800
428.8 00
716.400
141.200
857.600
totale da progetto IVA inclusa
597.000
4.3 Realizzazioni a cura dell’Appaltante
L’Ente appaltante realizzerà in proprio e metterà a disposizione dell’aggiudicatario, per tutta la durata del contratto, i
seguenti beni e servizi:
- Disponibilità dei locali in cui realizzare il Centro Servizi Territoriali; tali locali, ubicati presso il COSIB in
Termoli (CB) e nella zona industriale di Campobasso, completi di idonei impianti e reti (enel, telefonia, ….);
- Infrastrutturazione di base dei locali destinati a Centro Servizi per quanto attiene gli arredi e le attrezzature
hardware e software di base per n°2 postazioni di lavoro;
- Presenza di personale COSIB presso il Centro Servizi a garanzia di ordinaria manutenzione degli arredi e delle
strutture messe a disposizione per tutta la durata del contratto;
- Realizzazione e fornitura della connettività per il Centro Servizi (CDN 4 megabit);
- Costi di formazione del personale COSIB dedicato al progetto;
- Redazione dei contenuti del portale WEB per quanto attiene il COSIB;
- Rilevazione sul campo, tramite proprio personale, delle reti tecnologiche da mappare con tecnologia GIS.
Rimane a carico dell’Aggiudicatario la fornitura di adeguati apparati mobili di rilevazione.
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4.4 Caratteristiche dei servizi richiesti
L’affidatario dovrà progettare e realizzare un intervento che preveda almeno le caratteristiche minime delle componenti
di seguito descritte:
Hardware:
o n. 1 Armadio Rack a pavimento misure 600*600*1140 mm
o n. 2 server con le seguenti caratteristiche minime:
n. 1 microprocessore x86 di ultima generazione attualmente in produzione. La CPU, inoltre, deve
consentire l’esecuzione di sistemi operativi a 32 e a 64 bit, nonché l’esecuzione simultanea di
applicazioni a 32 e 64 bit;
Software di base
Porta ethernet integrata per gestione e management remoto del server;
Lettore DVD/CD-Rom interno;
Lettore Floppy da 3,5"/1,44 MB interno;
Alloggiamenti per Dischi - 2 di tipo Hot-Plug;
Memoria Ram 4 GB ECC espandibile fino a 32 GB
Controller Dischi - Controller RAID SCSI-Ultra3 integrato con supporto di RAID 0, 1, 0+1, 5, con
opzione di cache di scrittura, dotata di batteria tampone, di dimensione minima 128MB
Dischi: n.2 da 72.8 GB Hot Plug – SCSI-Ultra320 15K RPM da 1”;
Interfacce esterne – n.1 SCSI, n.2 USB 2.0, n.1 seriale, video, mouse, tastiera, due RJ-45;
n.2 interfacce di rete Ethernet 10/100/1000 TX UTP;
Slot di Espansione - 2 PCI-X a 64bit;
Alimentatori ridondati hot-plug;
Ventole ridondate;
nastro esterno DDS DAT 72 SCSI;
o n. 1 personal computer desktop;
o n. 1 personal computer notebook;
o n. 1 stampante;
o n. 1 scanner;
o n. 2 palmari (modello minimo di riferimento DELL AXIM 51 V).
Software:
Fra le soluzioni proposte verrà data preferenza ai sistemi che prevedano il ricorso, dove possibile, a software open
source. La dotazione software del Centro Servizi dovrà almeno prevedere:
o tutti i software di base per il funzionamento delle macchine fornite;
o Motore GIS;
o Software GIS -Web server;
o Software gestione Assets;
o Software gestione Reti;
o Software Mobile GIS;
o Software gestione Server;
o Software gestione accessi e WEB;
o eventuale Software per l’interoperabilità dei sistemi previsti;
Banche dati:
Il concorrente dovrà prevedere la progettazione, la realizzazione ed il popolamento di tutte le banche dati necessarie alla
piena efficienza ed efficacia dei sistemi richiesti; si richiede quindi la eventuale digitalizzazione di dati provenienti da
fonti esterne, delle cartografie e dei dati aerofotogrammetrici, i settaggi dei sistemi, la manutenzione evolutiva per 12
mesi e tutto quanto altro necessario per garantire la piena operatività.
4.5 Tempi di attuazione
Il tempo di realizzazione dell’intervento è fissato in mesi 12, comunque facendo salva la tempistica di
rendicontazione imposta dai soggetti finanziatori. In tale arco temporale dovranno essere realizzate tutte le strutture,
messi a regime i sistemi e garantita la fornitura dei servizi fino alla completa operatività delle strutture realizzate e per
tutta la durata delle attività progettuali.
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5 Il progetto “realizzazione di un centro per la promozione e
diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”
a servizio dello sviluppo del distretto produttivo della Valle del
Biferno (A)
5.1 Obiettivi che si intendono raggiungere
L’obiettivo generale dell’intervento mira a migliorare le capacità operative del Consorzio per lo Sviluppo Industriale
della Valle del Biferno, rafforzando il sistema organizzativo del distretto produttivo attraverso l’utilizzo mirato delle
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).
In tale contesto ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
•
Migliorare la conoscenza del territorio e la lettura mirata delle opportunità e dei rischi che questo pone per
lo sviluppo del distretto produttivo. Migliorare la gestione delle infrastrutture a sostegno dell’area
consortile.
•
Migliorare la gestione delle reti di servizio (idrica, elettrica, telematica…) limitando i tempi di intervento
ed i costi di manutenzione.
•
Migliorare le capacità di programmazione dell’ente per quanto attiene lo sviluppo delle infrastrutture.
•
Migliorare le capacità di supporto alle imprese e la distribuzione dei servizi in tutte le singole aree
assegnabili.
•
Favorire le creazione di un sistema di rete con gli Enti Locali di riferimento del COSIB contribuendo ad
abbattere i tempi e migliorare le procedure autorizzative e di controllo.
•
Adeguare e migliorare i servizi di front-office e back-office necessari alla gestione delle funzioni del
COSIB.
•
Sviluppare uno strumento a supporto della crescita organica del distretto produttivo che possa fungere da
base per ulteriori sviluppi applicativi delle tecnologie ICT.
5.2 Azioni programmate
Alla luce degli obiettivi enunciati, il presente progetto prevede la realizzazione delle azioni di seguito elencate:
1. costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST), adeguatamente attrezzato sia sotto il profilo delle risorse
umane che sotto quello della dotazione infrastrutturale; l’infrastruttura ITC, in particolare, sarà predisposta per
l’erogazione futura in modalità Application Service Provider (ASP) di servizi applicativi sia al COSIB che a
soggetti terzi;
2. implementazione e gestione, attraverso l’infrastruttura ICT del Centro Servizi, di un sistema informativo
territoriale per l’erogazione immediata di servizi applicativi “GIS-oriented;
3. aggiornamento, potenziamento e adeguamento agli scopi del presente progetto della cartografia in tema di
terreni, fabbricati, strade e reti tecnologiche, per quanto attiene l’area del COSIB;
4. predisposizione per l’utilizzo del CST anche come sede per la gestione di uno Sportello Unico per le Attività
Produttive, nelle more dell’emanazione del Regolamento di cui al DM Sviluppo Economico del 28.12.2007
(GURI n. 70 del 22.03.2008) e ad esso adeguabile, di natura sovra-comunale e destinato ad essere usato in
maniera congiunta dalle amministrazioni comunali di riferimento per il territorio sul quale insiste, con
funzionalità sia di back-office che di front-office;
5. formazione e assistenza allo start-up delle infrastrutture descritte.
Come meglio dettagliate nei successivi paragrafi.
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5.3 Il Centro Servizi Territoriale (CST)
Il Centro Servizi Territoriale richiesto deve essere in grado di operare, come “system integrator” sul territorio,
supportando il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno nell’interagire con aziende ed enti pubblici
per l’erogazione di servizi all’utenza, per lo sviluppo del territorio e negli adempimenti nei confronti di altri Enti ed
Istituzioni.
L’erogazione dei servizi applicativi avverrà in modalità Application Service Provider (ASP). Il CST è destinato, infatti,
ad usare l’Information e Comunication Technology (di seguito ICT) come strumento strategico di sviluppo e di supporto
all’organizzazione dei servizi stessi sul territorio.
La strategia scelta di operare come “system integrator” prevede che il Consorzio, attraverso il CST, non si ponga solo
come “fornitore di servizi e/o prodotti” o “sviluppatore di applicazioni informatiche e siti web” ma fondamentalmente
agisca come esperto che proponga soluzioni ai bisogni espressi dagli aderenti, basandosi su una condivisione strategica
delle scelte. Il CST ha il fine di valorizzarne prodotti e servizi attraverso la creazione di sinergie ed economie di scala
che permettano agli utilizzatori di ottenere sempre più servizi qualificati e a valore aggiunto.
Nel presente documento viene utilizzata una definizione di Centro Servizi Territoriale che richiama nella sostanza quella
riportata nel documento approvato il 27 novembre 2003 dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni, Città e autonomie
Locali e contenente obiettivi, azioni e modalità di “attuazione della II fase dell’ e-government nelle Regioni e negli Enti
Locali”.
Sebbene l’ovvia differenza risieda nel fatto il CST che il Consorzio intende realizzare non nasce a diretto vantaggio
di amministrazioni comunali ma per servire le aziende consorziate, il modello operativo e funzionale resta tuttavia il
medesimo. Si tenga peraltro conto del fatto che, come già detto in premessa, il CST del Consorzio ambisce a porsi come
nodo strategico di una rete che sia in grado di coinvolgere tutti gli altri attori locali di riferimento per il COSIB. Ad essi,
una volta a regime, il CST potrà agevolmente erogare i propri servizi tecnologici e di supporto.
Tramite il CST, sarà possibile per tutti i soggetti coinvolti condividere informazioni, sistemi hardware, applicativi e
metodi di gestione, garantendo al sistema la qualità necessaria attraverso servizi infrastrutturali di trasporto,
interoperabilità e sicurezza.
I principali servizi offerti dal CST ai partecipanti possono essere classificati in:
a.
Servizi infrastrutturali
•
servizi di connettività: tutti i soggetti coinvolti verranno connessi in rete avendo ampie possibilità di
comunicazione tra di loro e verso i soggetti esterni;
•
sicurezza degli accessi (riconoscimento ed autenticazione degli utenti, controllo e “accountability” delle
transazioni e degli accessi effettuati in rete , ecc..);
•
supporto al personale del Consorzio Industriale, delle aziende insediate e/o potenziali e delle
amministrazioni locali, tramite una struttura di assistenza che garantisca la gestione delle infrastrutture
tecnologiche e l’interfaccia con l’utente;
•
predisposizione per una infrastruttura di cooperazione applicativa (interoperabilità), finalizzata alla
fruizione in rete di tutti i servizi offerti dal CST da parte di amministrazioni locali ed imprese esterne al
progetto, mediante porta di dominio.
b.
Servizi applicativi
I servizi applicativi saranno da fornire in modalità Application Service Provider (ASP). I software utilizzati saranno
infatti installati presso il CST ed utilizzati dagli utenti attraverso la rete. Il progetto prevede l’iniziale attivazione dei
servizi applicativi descritti in seguito e costituenti il sistema informativo territoriale.
c.
Servizi di front office
Il CST si farà carico di gestire i servizi di front-office necessari alla gestione della struttura tecnologica ed
all’interfaccia con le funzioni del Consorzio. Come detto, è già prevista in questa fase l’apertura del front office che
agisca come unico riferimento in grado di garantire l’accesso di coloro che intendono intraprendere un’attività
produttiva a tutte le informazioni concernenti sia le procedure autorizzatorie e insediative che le attività di servizio
ed assistenza alle imprese.
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5.4 Il Sistema informativo Territoriale (SIT)
5.4.1 Modello funzionale
Il SIT richiesto dovrà essere in grado di gestire dati vettoriali, raster ed alfanumerici o tabellari e di integrare tutte le
informazioni ritenute necessarie ad una corretta gestione del sistema. La natura dinamica dei dati del SIT e la necessità
di doverli analizzare in maniera integrata, necessita lo sviluppo di due classi di funzionalità:
- di gestione;
- applicative.
Per quanto riguarda le funzionalità di gestione, il sistema deve consentire l’aggiornamento, la correzione e
l’ampliamento della base dati sia dal punto di vista descrittivo che da quello cartografico. Inoltre deve consentire la
produzione di report relativamente ai dati descrittivi e produrre mappe tematiche più o meno complesse e
personalizzate.
Le funzionalità applicative sono quelle indirizzate all’ausilio di attività di interrogazione della banca dati e di analisi
integrata dei vari tematismi. Nello specifico, il SIT deve consentire la gestione di base della cartografia e in particolare
deve essere possibile:
- acquisire i dati cartografici in modo automatico, qualora i dati stessi siano disponibili su supporto magnetico da
file esterni (es. aerofotogrammetrie) o manualmente mediante digitizer o scanner;
- acquisire dati alfanumerici da associare alle informazioni grafiche, effettuare elaborazioni numericocartografiche, restituire carte tematiche generali e specifiche, elaborate con le relative informazioni numeriche;
- collegarsi con banche dati esistenti;
- acquisire i fogli cartografici in qualsiasi scala;
- avere funzioni di posizionamento per permettere di acquisire disegni privi di coordinate di riferimento;
- rappresentare su video con scale libere, in quanto l’operatore deve poter zoommare in maniera molto
consistente sul particolare;
- selezionare elementi grafici attraverso la definizione di una fascia di territorio avente dimensione e forma
geometrica definita dall’utente, anche complessa;
- definire una nuova simbologia e/o campitura e modificare o cancellare quella esistente;
- modificare ed aggiornare la cartografia attraverso l’utilizzo di funzioni grafiche;
- associare i dati alfanumerici alla cartografia in modo biunivoco, in modo tale da rendere possibile la
generazione di carte tematiche o report attraverso la selezione sul database di uno o più attributi, e la
combinazione di tali attributi utilizzando gli operatori booleani;
- modificare i dati alfanumerici mediante la selezione dell’elemento grafico;
- associare ad elementi catastali, quali le unità immobiliari, immagini significative (es.: schemi planimetrici);
- memorizzare i risultati di interrogazioni e ricerche su altri livelli tematici, mantenendone così traccia e
distinguendo il risultato dalle carte di partenza;
- la rappresentazione in coordinate reali di riferimento, permettendo in tal modo l’individuazione univoca di
ciascun elemento e garantendo la congruenza con qualsiasi sistema di riferimento;
- gestire file raster che possano essere sovrapposti ai file vettoriali per una gestione rastervector, utilizzando
funzioni che permettano la georeferenziazione delle immagini raster sulla cartografia vettoriale;
- personalizzare e generare nuove schede alfanumeriche da parte dell’utente, da associare ad un qualsiasi oggetto
grafico con la possibilità di modifiche o cancellazioni successive.
Ai fini delle attività di interrogazione della banca dati, dovrà essere possibile selezionare e presentare oggetti territoriali
attraverso interrogazioni alla banca dati basate su:
- indicazioni a video di un oggetto cartografico e conseguente visualizzazione delle informazioni descrittive
associate;
- individuazione e selezione automatica dei dati cartografici sulla base delle condizioni imposte a determinati
valori degli attributi associati.
Dovrà essere disponibile un’opportuna interfaccia utente per facilitare l’accesso alla banca dati in funzione anche delle
attività che la singola utenza potrà svolgere in base alle relative autorizzazioni.
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5.4.2 Modello architetturale
La soluzione architetturale prevista per il SIT del COSIB, punta sui seguenti elementi di forza:
- permettere l’esistenza nel sistema di più fornitori ed utilizzatori identificati sulla base delle tipologie di
informazione di loro interesse;
- identificare flussi di informazioni di dati estesi, vale a dire di natura testuale, numerica, multimediale,
immagini, cartografie, ecc.
- consentire l’accesso ai dati mediante un indice che permette di localizzare la posizione del dato all’interno
della Banca dati territoriale centrale definendo i permessi e criteri di accesso/modifica ai dati attraverso un
sistema di Directory Server – LDAP;
- permettere il versioning e la catalogazione dei files attraverso un sistema di Configuration Manager;
- adeguare il sistema ai futuri sviluppi di Cooperazione Applicativa con differenti Enti/Amministrazioni
attraverso porta applicativa, come previsto dal piano di e-gov.
La soluzione architetturale richiesta intende inoltre fornire una soluzione compatibile con i più recenti modelli
architetturali presenti nell’attuale scenario tecnologico.
5.4.3 Le funzionalità offerte: Gestione del territorio
Mediante l’utilizzo della tecnologia assicurata da un SIT, dovrà essere possibile per il COSIB perseguire il
miglioramento dell'assetto urbanistico, dell'accessibilità, dell'organizzazione logistica, delle dotazioni infrastrutturali,
tecnologiche ed ecologiche presenti all’interno del perimetro consortile.
L’utilizzo della cartografia contribuisce, infatti, a progettare al meglio gli interventi necessari a migliorare il livello di
efficienza del sistema produttivo interessato con particolare riferimento alle sue relazioni con il sistema infrastrutturale, i
servizi, i collegamenti alla reti di trasporto.
Particolarmente importante appare il supporto che una visualizzazione cartografica può dare agli imprenditori che
intendono insediarsi nelle aree libere all’interno del perimetro consortile. In maniera visiva, quindi facile ed intuitiva, gli
operatori del Consorzio e l’imprenditore potranno visualizzare l’area di interesse ed estrarne tutte le informazioni atte a
valutare correttamente l’effort necessario per l’insediamento (perimetrazione, lotti, edifici, servizi, viabilità interna ed
esterna, reti tecnologiche da allacciare, ecc…).
L’interfaccia che dovrà essere predisposta per tale funzione permetterà di interrogare la Base Dati Territoriale secondo
due distinte modalità: la visualizzazione delle informazioni relative alla zona industriale consortile, tramite una “Scheda
Agglomerato”, e la selezione dei singoli lotti. La scheda agglomerato riporta informazioni relative all’ente gestore,
all’inquadramento geografico, alle attività economiche prevalenti, ai servizi alle imprese e alla persona, al regolamento
edilizio, ai costi di insediamento ed alla disponibilità di lotti liberi. La pagina dovrà offrire, inoltre, la visualizzazione
interattiva della cartografia dell’agglomerato ed una vista semplificata che evidenzia le aree disponibili per nuovi
insediamenti.
La selezione dei lotti potrà anche avvenire tramite interrogazione basata sulla definizione di una serie di parametri
relativi al lotto vero e proprio (superficie orientativa e tipo di attività da insediare) ed una serie di parametri riguardanti
la dotazione di servizi e l’accessibilità dell’area rispetto alle infrastrutture di comunicazione (strade, ferrovia, porto).
Tali condizioni possono essere attivate o disattivate in modo indipendente, così da permettere una notevole flessibilità
nell’esecuzione delle interrogazioni. Tramite le funzionalità dell’interfaccia descritta, l’imprenditore sarà in grado di
scegliere il lotto attrezzato che meglio si adatta alle proprie esigenze logistiche, infrastrutturali e produttive e quindi
procedere per l’acquisizione, tramite il Consorzio, di informazioni più dettagliate.
L’ampia accessibilità delle informazioni generate tramite la rete internet favorirà concrete azioni di marketing
territoriale e di attrazione degli investimenti, offrendo ai potenziali interessati, dovunque collocati fisicamente, tutti gli
elementi di conoscenza per poter addivenire ad una consapevole e rapida localizzazione dei propri investimenti nel
Distretto Produttivo della Valle del Biferno.
5.4.4 Le funzionalità offerte: Gestione delle reti tecnologiche
La tecnologia GIS è uno strumento di monitoraggio territoriale estremamente utile agli enti che gestiscono reti
tecnologiche. Le banche dati tipiche delle reti tecnologiche hanno infatti un connotato tipicamente geografico e solo in
un ambiente GIS possono essere gestite e monitorate in modo completo ed integrato con gli altri elementi territoriali.
L'idonea strutturazione della cartografia e dei database relazionali collegati è il parametro fondamentale per una
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consultazione veloce e corretta dei dati, per una efficiente elaborazione di mappe tematiche o report e per la
generazione di simulazioni. Come visto, inoltre, saranno garantite direttamente dal software GIS le funzionalità di
editing, tematizzazione, georeferenziazione e consultazione.
Con il sistema territoriale realizzato sarà possibile per il Consorzio:
-
tracciare le reti come interconnessione topologica di archi e nodi 3D;
-
gestire in modo controllato il tracciamento cartografico e la caratterizzazione nel database degli elementi
mappati;
-
gestire parametricamente i layers componenti le reti tecnologiche: creazione di nuovi tematismi, modifica e
creazione di nuovi campi, creazione anagrafiche, gestione delle schede di descrizione;
-
gestire in 3D i profili degli archi della rete;
-
creare e collegare alla mappa un archivio strutturato di documenti;
-
interfacciarsi con software specifici di simulazione dei flussi e per l’ottimizzazione delle attività di
gestione, manutenzione e ampliamento delle reti;
Particolarmente importante appare quest’ultimo aspetto: la generazione di modelli di simulazione permette di effettuare
previsioni e di ottimizzare tutte le attività di gestione, manutenzione e ampliamento delle reti.
Dovrà inoltre essere possibile acquisire dati tramite dispositivi palmari, eventualmente dotati di ricevitori GPS e
sviluppare applicativi in ambiente omogeneo rispetto a quello utilizzato per sviluppare il SIT. Rispetto alle classiche
schede cartacee, questo strumento migliora la qualità dei dati rilevati e, grazie ad una procedura automatica, riduce
drasticamente i tempi di caricamento dati nel geodatabase “centrale”. Lo stesso strumento potrà essere utilizzato in sede
di manutenzione sulle reti a supporto e guida degli interventi da effettuare, incrementandone l’efficienza e contribuendo
alla riduzione dei relativi costi.
Si segnala, inoltre, la possibilità di integrazione del SIT proposto con software specifici di asset management. Con un
tale strumento, il Consorzio, in collaborazione con l’ente gestore della singola rete, sarà messo in grado di ottimizzare le
performances operative sotto molteplici aspetti.
5.4.5 Le funzionalità offerte: Monitoraggio dei rischi ambientali
Il CST può configurarsi come centrale di controllo che raccoglie, trasmette e gestisce tutte le segnalazioni provenienti da
qualsiasi tipo i sensore posizionato sul territorio (e, conseguentemente, geo-referenziate all’interno del SIT gestito dal
CST). In tal senso, è possibile pensare a numerosi tipi di parametri monitorati (monitoraggio traffico stradale in
relazione alla qualità dell’aria, monitoraggio acustico del territorio, monitoraggio inquinamento elettromagnetico, solo
per citarne alcuni). Nei casi opportuni, il CST può eventualmente allertare le autorità competenti in caso di pericoli,
permettendo di intervenire tempestivamente, configurandosi quale vera e propria centrale operativa. In generale, il CST
assomma in se e nella sue tecnologie tutti gli strumenti e le competenze necessarie all’elaborazione ed alla conseguente
produzione di mappe di rischio (frane e/o incendi) effettuando un matching tra dati tele-rilevati e metodiche GIS
mediante l’utilizzo di immagini satellitari, foto aeree, modelli digitali del terreno, idrografia, cartografia delle strade e
centri urbani; geologia, carte tematiche derivate; storico delle frane ecc..).
Tali funzionalità dovranno essere previste nell’architettura del sistema e potranno essere implementate in futuro
assecondando le esigenze emergenti e le opportunità economiche accessibili per completare l’investimento.
5.5 Utilizzo del CST ad integrazione dello Sportello Unico per le
Attività Produttive.
Il SUAP è inquadrato dal legislatore negli articoli 23 e 24 del D.Lgs.112/98, che attribuisce ai Comuni, singolarmente
o in forma associata anche con altri Enti Locali, “le funzioni amministrative concernenti la realizzazione,
l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi, ivi incluso il
rilascio delle concessioni o autorizzazioni edilizie… assicurando che un’unica struttura sia responsabile dell’intero
procedimento”. Tale normativa è oggi in fase di evoluzione, come dettato dal Decreto Ministeriale Sviluppo Economico
del 28.12.2007 (GURI n. 70 del 22.03.2008) ed il relativo regolamento attuativo ed al quale l’aggiudicatario dovrà
sottostare, ma le opportunità operative, concettualmente ed a livello di obiettivi, rimangono invariate.
La finalità delle attività da attivare presso il Consorzio è quella di garantire la espandibilità e compatibilità dei sistemi
creati con la futura attivazione di uno Sportello Unico delle Attività Produttive che possa garantire la semplificazione
dell’azione amministrativa e la conseguente riduzione degli oneri amministrativi a carico dell’imprenditore nonché dei
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tempi necessari per ottenere le varie autorizzazioni da parte degli enti pubblici coinvolti nel procedimento unico. In
questo ambito si intravede una forte sinergia e possibilità di interazione fra gli obiettivi e le attività del Consorzio per lo
Sviluppo Industriale e quelle dei Comuni sui cui territori insiste la localizzazione delle attività produttive. Nell’ambito
di un’auspicabile integrazione e coordinamento delle attività amministrative il proposto Centro Servizi Territoriali si
trova nelle condizioni operative e tecnologiche per poter in futuro proporsi come punto di riferimento, tramite o
terminale dei SUAP comunali interessati.
5.6 Assistenza e formazione allo start-up
Dovranno essere previste attività di assistenza agli utenti e formazione del personale che mettano in condizione il
personale di interagire e gestire le infrastrutture realizzate. Le attività di assistenza allo start-up dovranno in particolare
garantire la piena operatività dei sistemi nei confronti degli utilizzatori, sia interni alla Struttura consortile che esterni ad
essa.
5.7 I risultati attesi
Il progetto permetterà la strutturazione di una pianificazione di dettaglio, basata sui capisaldi progettuali di seguito
riportati:
gestione e distribuzione degli elaborati cartografici;
impianto e gestione delle basi dati relative alle informazioni geografiche nel loro complesso;
amministrazione delle procedure di consultazione ed aggiornamento delle carte;
attivazione, integrazione ed amministrazione di procedure gestionali correlate alle informazioni georiferite;
diffusione e pubblicazione delle informazioni, anche tramite consultazione via web;
modalità facilitata ed integrata di accesso alle informazioni.
In tale ottica, le rappresentazioni ottenibili tramite un SIT permetteranno:
la costruzione di banche di dati referenziate spazialmente e facilmente aggiornabili, visualizzabili ed
interrogabili per livelli tematici di organizzazione delle informazioni;
la realizzazione di analisi comparative incrociate e vedute sinottiche dei dati che aumentino il loro livello si
scientificità e certezza;
l'attivazione di procedure di analisi complesse di elementi diversi fra loro ma correlati, mirate non alla mera
rappresentazione dei dati, ma all'elaborazione di modelli di analisi e progetto circa gli interventi di
trasformazione del territorio;
nuove possibilità di partecipazione delle aziende e dei potenziali interessati alle scelte territoriali, facilitate
attraverso interfacce grafiche semplificate e buone forme di interazione con l'utenza, anche via Internet.
5.8 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari
I tempi di realizzazione dell’intervento, fino alla completa operatività dei sistemi e delle strutture realizzate sono previsti
in mesi 13 e comunque secondo la tempistica imposta dai soggetti finanziatori. L’investimento previsto per realizzare il
progetto ammonta complessivamente a € 428.800,00 (IVA INCLUSA).
Le risorse sono rinvenienti in quota eguale da risorse proprie del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del
Biferno (50%) e dal finanziamento della Regione Molise (50%)
6 Il progetto “Promozione della società dell'informazione nel distretto
di Campobasso-Ripalimosani” (B)
6.1 Il contesto di riferimento
Il progetto intende intervenire in un'area industriale caratterizzata da una grande dinamicità territoriale con un trend di
crescita costante che soffre però di limiti importanti che rischiano di inficiare lo sviluppo territoriale delle imprese.
L’intervento ipotizzato prevede di implementare una piattaforma tecnologica avanzata per la promozione integrata delle
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reti di impresa localizzate nell’area del distretto produttivo Campobasso- Ripalimosani. L'aggregazione delle imprese
nella complessiva area oggetto della presente iniziativa risponde alla definizione di distretto produttivo di cui alla legge
266/2005 (legge finanziaria 2006 commi 366 e ss),a nulla rilevando la legge regionale n. 8 dell' 8 aprile 2004 la quale ha
soltanto indicato alcune prime indicazioni per l'individuazione: di distretti industriali, senza dare tuttavia corso ad alcuna
attuazione della stesse.
L’insediamento produttivo aggregatesi nel territorio delle due adiacenti Zone industriali, appartenenti ai due
rispettivi comuni di Campobasso e Ripalimosani, insiste prevalentemente sui comprensori Colle delle Api , Colle
dell’Orso e San Giovanni in Golfo. L’Area si estende per circa 200 ettari e deriva dalla contiguità dell’insediamento
pertinente la zona PIP di Campobasso con la zona industriale-artigianale e commerciale che insiste su terreni di
proprietà privata di Ripalimosani. Il distretto è popolato da 292 imprese e sono oltre 3.000 i lavoratori che hanno trovato
impiego nella Zona.
Si riportano, di seguito, le schede riepilogative delle due aree contigue. caratterizzanti il distretto di CampobassoRipalimosani.
S.Giovanni in Golfo Colle delle Api Pescofarese LOCALIZZAZIONE
Campobasso
Ripalimosani (CB)
Superficie totale in mq
Superficie del PIP
Superficie occupata da infrastrutture
Numero lotti totali
Lotti disponibili
Superficie lotto minimo
900.000
333.300
182.265
98
2.500
1.090.000
109.000
120
1.000
RETE ELETTRICA
numero cabine secondarie presenti
Capacità installata (Mwatt)
tempi di allaccio
17
50
5 mesi
2
50
45 giorni
Tra i comparti presenti nella zona, quello dell'agro-alimentare, soprattutto nel prodotto "pasta", risulta essere quello
maggiormente rappresentativo, forte di due elementi importanti ai fini di una programmazione ad hoc: a) una "storia"
del prodotto che viene riconosciuta a livello internazionale per la qualità, difesa nei decenni e per i valori che ha saputo
trasmettere nel mondo; b) una massa critica di insediamenti e risorse umane sufficiente per mettere in campo una
progettualità dagli ambiziosi obiettivi. Nel solo settore industriale l'attività agroalimentare copre oltre i1 22% delle
aziende,impiegando circa il 30% degli addetti totali registrati nell'area ma a livello di filiera il dato quasi raddoppia,
considerando anche il comparto distributivo. logistica e i servizi connessi.
Per quanto concerne il dato dimensionale, le imprese localizzate nel distretto sono per lo più delle microimprese con
un numero di dipendenti inferiore alle 10 unità. Un’azienda su quattro, circa, si configura come piccola impresa, avendo
un organico composto da 10 a 50 unità. Solo il 4% delle aziende rientra nella categoria delle medie dimensioni,
impiegando oltre 50 dipendenti. Riguardo all'utilizzo della rete web, si registra che solo il 35% delle aziende presenti
nella Zona Industriale dispone di un sito internet, e comunque, nel 69% dei casi, viene abitualmente utilizzata la posta
elettronica. Sono dati che rivelano una forte volontà di integrazione delle imprese nella civiltà dell'informazione,
nonostante esse stiano lavorando con il minimo dei servizi.
Uno dei punti considerati "di forza" dagli imprenditori intervistati, la qualità nelle risorse umane, si trasforma di fatto
in un punto di debolezza quando le Aziende si misurano in settori molto competitivi sotto il profilo tecnologico. Le
Aziende hanno denunciato una carenza nel campo dell'alta formazione e la difficoltà a reperire personale preparato ad
affrontare la sfida dell'aggiornamento continuo (life long learning).
Da un'indagine recentemente effettuata, gli imprenditori esprimono l'esigenza di interloquire con un unico soggetto
istituzionale di riferimento, il quale a seguito di una valutazione delle esigenze, possa costituire la sede per lo studio e la
fornitura di servizi a quelle stesse imprese, in una logica di ottimizzazione delle risorse e di gestione dinamica
dei tempi di risposta. L'obiettivo del presente progetto è esattamente la creazione dì una struttura più adeguata rispetto
alle vigerti normative che sia di supporto, organizzativo e logistico, alle aziende che svolgono la loro attività produttiva
nella zona industriale "Campobasso - Ripalimosani". I1 fine è quello di produrre una piattaforma utile alla
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pianificazione di nuove strategie e alla gestione di soluzioni innovative ed integrate per la promozione e la
qualificazione tecnologica delle reti di impresa e delle relative aree di insediamento produttivo. II tutto nell'ottica del
rilancio e del rafforzamento del sistema economico locale, che possa fungere da traino a quello complessivo della
Regione.
6.2 Obiettivi che si intendono raggiungere
Le azioni previste dal progetto si pongono l'obiettivo generale di elevare la competitività delle imprese e dell'intero
distretto attraverso l'utilizzo delle opportunità offerte dalla società dell'informazione, al fine di accrescerne la funzione
di volano per l'intera economia regionale.
L'obiettivo specifico è quello di realizzare un'infrastruttura tecnologica, consistente in una piattaforma informatica,
capace di consentire al distretto una promozione unitaria verso l'esterno ed integrata, al suo interno, in grado di offrire
alle Aziende l'implementazione di servizi tecnologicamente avanzati a supporto delle rispettive reti distributive, nonché
di avviare buone pratiche di web-marketing e di relazioni interaziendali tra le aziende del distretto e al di fuori
dell'ambito distrettuale.
A fronte di un dato di partenza del 35% di Aziende dotate di un proprio sito internet e dell'assenza sul web di una
promozione unitaria del distretto o integrata tra le singole imprese, il progetto si propone di realizzare attraverso la
realizzazione della predetta piattaforma informatica e i servizi connessi, una crescita di almeno il 20% dei siti internet
aziendali e la nascita di un portale integrato sul web dedicato al distretto e a tutte le imprese in esso localizzate, in grado
di incrementarne la visibilità e l'operatività inter-aziendale. Un ulteriore obiettivo è quello relativo alla incentivazione
dell'e-commerce, dì fatto oggi pressoché inesistente nell'area, e di prevista attivazione, con il presente progetto, con la
gestione di alcune fasi centralizzate in favore di tutte le imprese che utilizzeranno la piattaforma distrettuale. Si ipotizza
di avviare a tale attività almeno un 5% delle imprese localizzate nell'area del distretto.
6.3 Azioni programmate
L’area di intervento tematica prescelta è quella relativa alla promozione e diffusione delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (ICT).
L'intervento proposto si articola in n. 3 fasi, così definite:
1)
Attivazione di un punto informativo e di supporto gestionale e telematico per le imprese ubicate nel distretto.
2)
Realizzazione di una piattaforma tecnologica avanzata per la promozione unitaria del distretto e delle sue
imprese, e per la cooperazione inter-aziendale finalizzata alla promozione delle reti di impresa localizzate
nell'area, secondo le diverse specializzazioni industriali che la caratterizzano.
Tale piattaforma tecnologica, a supporto delle imprese del distretto, sarà capace di consentire una
promozione unitaria verso l'esterno al distretto stesso ed in grado di offrire alle aziende l'implementazione di
servizi tecnologicamente avanzati a supporto delle rispettive reti distributive, nonché di avviare buone
pratiche di web-marketing e di relazioni interaziendali, per filiera e per singolo comparto industriale di
appartenenza
3)
Supporto gestionale ai flussi commerciali e di cooperazione produttiva attivati attraverso la predetta
piattaforma.
6.4 Risultati attesi
Obiettivi specifici
Dotare le imprese del distretto di
propri siti internet
Indicatori
N. nuovi siti internet
Realizzare un portale di
distretto
N. portale di distretto
su internet
Implementazione di servizi
N. aziende beneficiarie
tecnologicamente avanzati a supporto
delle reti distributive
Valore atteso
60
(+ 20% rispetto al dato di
partenza)
1
10
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Avvio di buone pratiche di webmarketing
Attivazione di attività e servizi
connessi all'e-commerce
N. buone pratiche
5
N. aziende beneficiarie
12
(circa il 5% delle imprese del
distretto)
6.5 Tempi di attuazione ed aspetti finanziari
Il progetto dovrà realizzarsi in 24 mesi e comunque secondo la tempistica imposta dai soggetti finanziatori. Il costo
complessivo dell’intervento è stabilito in euro 428.800,00 IVA inclusa, rinvenienti in quota eguale dal finanziamento del
MISE (50%) e della Regione Molise (50%).
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Ing. Vittorio ABIUSO
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