L`imposta sul reddito
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L`imposta sul reddito
L’imposta sul reddito Massimo D’Antoni Anno Accademico 2012-2013 Tassare il reddito Si distinguono tre principali nozioni di reddito: I Reddito Prodotto: la base imponibile dell’imposta personale è data dalla somma dei corrispettivi della partecipazione ad un’attività produttiva (De Viti De Marco, 1934) I Reddito Entrata: la base imponibile è quanto un individuo può consumare senza intaccare il patrimonio iniziale (Musgrave, 1959) I Reddito Consumo: la base imponibile coincide con il consumo annuale del contribuente (Einaudi, 1941; Kaldor, 1955). Reddito Prodotto Reddito Entrata Reddito Consumo Lavoro Sı̀ Sı̀ Sı̀ Capitale Sı̀ Sı̀ — Plusvalenze — Sı̀ — Ciascuna di queste nozioni presenta vantaggi e svantaggi sul piano dell’efficienza e dell’equità. La maggior parte dei sistemi fiscali si ispira ad un concetto di reddito entrata ma applica la nozione di reddito prodotto. La base impositiva dell’imposta sul reddito LA FAMIGLIA. Vantaggi: I Migliore indicatore della vera capacità contributiva I Neutrale rispetto all’intestazione del reddito: nella tassazione con base individuale, c’è un incentivo a intestare reddito al coniuge con reddito minore I Neutrale rispetto alla composizione della famiglia: la base individuale penalizza le famiglie monoreddito L’INDIVIDUO. Vantaggi I Neutrale rispetto agli incentivi di formazione di una famiglia: la base familiare crea disincentivi fiscali alla costituzione di un vincolo familiare I Neutrale rispetto alle decisioni di offerta del lavoro: nella base familiare ci possono essere effetti negativi sull’offerta del lavoro femminile (aliquota marginale più elevata per il titolare di reddito inferiore). L’IRPEF Un’imposta personale, progressiva, che si applica al complesso dei redditi individuali. Come si determina: redditi fondiari + redditi di capitale (dividendi) + redditi da lavoro autonomo + redditi da lavoro dipendente + reddidi di impresa + redditi diversi = reddito complessivo − deduzioni = reddito imponibile (applicazione struttura aliquote) = imposta lorda − detrazioni = imposta netta I redditi assoggettati ad IRPEF I Redditi fondiari: determinazione del reddito in base ai valori catastali. Si distingue tra: I I I redditi da terreni (dominicali ed agrari), redditi da fabbricati (dal 2012 solo i fabbricati locati per i quali non si è optato per la cedolare secca). I redditi da fabbricati sono assoggettati anche ad Imu. Per quelli da locazione è possibile optare a titolo sostitutivo per una cedolare secca del 21% (19% in alcuni casi). Redditi di capitale: redditi derivanti dall’impiego di capitale finanziario diversi da quelli conseguiti nell’esercizio di impresa e dai redditi diversi. In pratica, vi rientrano solo i dividendi da società di capitali: I I interamente se da partecipazione in società residente in “paradiso fiscale”; per il 49,72% se da partecipazione qualificata in società residente non in paradiso fiscale. In tutti gli altri casi si applicano imposte sostitutive con aliquota del 20%, del 12,5% (titoli pubblici) e dell’11% (risparmio previdenziale) I redditi assoggettati ad IRPEF/2 I Redditi da lavoro dipendente e pensione: calcolati secondo un criterio di cassa al lordo dei costi di produzione sostenuti dal contribuente (vedi però maggiore detrazione). I datori di lavoro operano da sostituti di imposta, operando una ritenuta d’acconto. I Redditi di lavoro autonomo: Redditi che derivano dall’esercizio abituale (anche se non esclusivo) di arti e professioni (assenza del vincolo di subordinazione), dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di brevetti industriali (se non conseguiti nell’esercizio di impresa). Il reddito imponibile è un reddito netto. Redditi di impresa: Reddito derivante dall’esercizio di imprese commerciali (a fini IRPEF: imprenditori individuali, società di persone e in alcuni casi società a responsabilità limitata). I I I I criteri di determinazione del reddito di impresa sono comuni sia all’IRPEF che all’IRES. Il reddito di impresa coincide con l’utile, con alcune variazioni rispetto alla normativa civilistica. Se il reddito è prodotto in forma societaria è attribuito a ciascun socio indipendentemente dalla effettiva percezione in proporzione alla quota di partecipazione agli utili. I redditi assoggettati ad IRPEF/2 I Redditi diversi: categorie di reddito non riconducibili ai redditi di capitale e non conseguiti nell’esercizio di arti e professioni o imprese commerciali: I I I plusvalenze (immobiliari, da cessione di partecipazioni, da cessione di titoli, valute e metalli preziosi); i redditi conseguiti mediante contratti a termine e prodotti derivati (swap, option, future, ecc.) altri proventi. Le plusvalenze rilevanti sono: I I I I I p. immobiliari da lottizzazione e vendita di terreni p. immobiliari per immobili ceduti entro i 5 anni da acquisto/costruzione p. da partecipazioni qualificate in società residente non in paradiso fiscale, inserite per il 49,7% del loro valore p. da partecipaziooni in società residenti in paradiso fiscale Nota bene: le altre plusvalenze (partecipazioni non qualificate in società non residenti in paradiso fiscale) sono assoggettate a imposte sostitutive. Riassumendo I I Molte categorie di reddito sono escluse dall’applicazione dell’imposte personale e progressiva e assoggettate a forme più blande di tassazione sostitutiva I criteri di determinazione del reddito sono molto eterogenei tra diverse categorie di reddito I I I I reddito “normale” (catastale) per redditi fondiari reddito lordo per lavoro dipendente reddito netto di cassa per lavoro autonomo reddito netto di competenza per redditi di impresa Redditi per categorie Redditi per categoria (in mld di €) Anno di imposta 2008 700 600 500 400 300 200 100 0 Redditi fondiari Lavoro dipendente e pensioni Lavoro autonomo Redditi di impresa Redditi diversi Oneri deducibili I casi più rilevanti sono: I contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori (versati da lavoratori autonomi) e contributi facoltativi alla gestione di appartenenza; I i contributi versati alle forme pensionistiche complementari (fondi pensione negoziali, aperti, individuali), per importo massimo di 5.165 C I la rendita catastale dell’immobile adibito ad abitazione principale (dal 2012: di tutti gli immobili non locati); I contributi e donazioni alle ONG per PVS, per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo; I erogazioni liberali ad istituzioni religiose, non-profit, università, enti di ricerca; I i contributi a fondi integrativi del sistema sanitario nazionale (SSN); le donazioni a favore di Onlus (max tra 10% del RC e 70.000 C) La struttura delle aliquota Scaglione fino a 15.000 da 15.001 a 28.000 da 28.001 a 55.000 da 55.001 a 75.000 da 75.001 I I Aliquota 23% 27% 38% 41% 43% In aggiunta, per il trienno 2011-2013: contributo di solidarietà straordinario del 3% sul reddito superiore ai 300.000 euro Evoluzione nel tempo: I I nel 1974: 32 scaglioni dal 10% al 72% nel 2002: 5 scaglioni dal 18% al 45% I Regioni e Comuni hanno la facoltà di introdurre addizionali all’IRPEF entro limiti stabiliti dalla legge I la progressività va valutata tenendo conto delle detrazioni zero oltre 200.000 da 150.000 a 200.000 da 120.000 a 150.000 da 100.000 a 120.000 da 90.000 a 100.000 da 80.000 a 90.000 da 75.000 a 80.000 da 70.000 a 75.000 da 60.000 a 70.000 da 55.000 a 60.000 da 50.000 a 55.000 da 40.000 a 50.000 da 35.000 a 40.000 da 29.000 a 35.000 da 26.000 a 29.000 da 20.000 a 26.000 da 15.000 a 20.000 da 12.000 a 15.000 da 10.000 a 12.000 da 7.500 a 10.000 da 6.000 a 7.500 da 5.000 a 6.000 da 4.000 a 5.000 da 3.500 a 4.000 da 3.000 a 3.500 da 2.500 a 3.000 da 2.000 a 2.500 da 1.500 a 2.000 da 1.000 a 1.500 da 0 a 1.000 Redditi contribuenti per classi di reddito Distribuzione contribuenti per classi di redditi 8.000.000 Anno di imposta 2008 7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 0 Aliquote sui redditi elevati Aliquote massime imposta personale sul reddito Anno 2011 60 50 40 30 20 10 0 SE BE NL DK AT UK FI DE FR PT IS IT EL ES LU IE SI NO MT PL CY LV EE HU SK RO CZ LT BG EU-27 EA-17 Fonte: Taxation trends in the EU, European Commission, 2011 (rielaborazione da Tab II-3.2) Aliquote sui redditi elevati: evoluzione 1995-2011 Evoluzione dell’aliquota massima di imposta sul reddito — UE e eurozona 52% 50% 48% 46% 44% 42% 40% 38% 36% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 EU-27 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 EA-17 Fonte: Taxation trends in the EU, European Commission, 2011, p.32 2008 2009 2010 2011 Le detrazioni Una volta determinata l’imposta lorda, si applicano le detrazioni, che possono essere raggruppate in: I detrazioni per tipo di reddito (lavoro dipendente, pensione, autonomo) I detrazioni per carichi familiari (coniuge, figli a carico, età dei figli) detrazioni per oneri, al 19%, finalizzate a I I I personalizzare il tributo in relazione a circostanze personali che incidono sulla capacità contributiva incentivare impieghi “meritori” del reddito Inoltre: I detrazioni per canoni di locazione I detrazioni (speciali e temporanee) introdotte nel 1998 per interventi di recupero del patrimonio edilizio e poi prorogate più volte Detrazioni a scalare I Per tipologia di reddito tipologia Lavoro dipendente Pensione (under 75) Pensione (over 75) Altri redditi I detrazione 1.840 1.725 1.783 1.104 no tax area 8.000 7.500 7.750 4.800 si annulla a 55.000 55.000 55.000 55.000 Per carichi di famiglia Coniuge Figlio fino a 3 anni Figlio > 3 anni Altri familiari detrazione 800 900 800 750 si annulla a 80.000 95.000 95.000 80.000 Detrazioni a scalare e aliquote effettive Le detrazioni per tipologia di reddito “a scalare” modificano l’aliquota marginale effettiva. Confrontiamo gli scaglioni “di legge” con quelli “effettivi” nel caso di reddito da lavoro dipendente: 50 40 Aliq. marginale (%) 30 20 10 0 8 15 28 55 75 Reddito (ˆ1000C) Con riferimento a ciascuna spesa è indicato il rigo dove riportare l’importo pagato e il codice attribuito; questo coincide con quello indicato nelle annotazioni del CUD 2012 se il datore di lavoro ha considerato la relativa spesa nel calcolo delle ritenute. In questo caso la spesa deve essere comunque indicata nel relativo rigo per poter fruire della detrazione spettante. SPESE PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE DEL 19 PER CENTO CODICE DESCRIZIONE 1 Spese sanitarie Spese sanitarie per familiari non a carico Spese sanitarie per disabili Spese veicoli per disabili Spese per l’acquisto di cani guida Totale spese sanitarie per le quali è stata richiesta la rateizzazione nella precedente dichiarazione Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale Interessi per mutui ipotecari per acquisto altri immobili E1 19 E2 20 2 3 4 RIGO E3 E4 CODICE 21 DESCRIZIONE Erogazioni liberali ai partiti politici Erogazioni liberali alle ONLUS Erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche RIGO E17 / E18 / E19 ” ” E5 22 E6 23 E7 24 E8 25 Erogazioni liberali alle società di mutuo soccorso Erogazioni liberali a favore delle associazioni di promozione sociale Erogazioni liberali a favore della società di cultura Biennale di Venezia Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale E9 26 Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche ” ” E10 27 Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo Interessi per prestiti o mutui agrari E11 28 12 Assicurazioni sulla vita, gli infortuni, l’invalidità e non autosufficienza Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale ” 11 E12 29 Spese veterinarie 13 Spese per istruzione E13 30 14 Spese funebri Spese per addetti all’assistenza personale Spese per attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive) E14 5 6 7 8 9 10 15 16 17 Spese per intermediazione immobiliare 18 Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede E15 31 Spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti ricosciuti sordi Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico ” ” ” ” ” ” ” E16 32 E17 / E18 / E19 33 Spese per asili nido ” ” 34 Altre spese detraibili ” ” Spese sanitarie rimborsate Non possono essere indicate le spese sanitarie sostenute nel 2011 che nello stesso anno sono state rimborsate, come ad esempio: Istruzio In questa sezione vanno indicate le spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19 per cento il cui elenco è riportato nella tabella Detrazioni che segue. per oneri