OGGETTO: Approvazione verbali del Consiglio
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OGGETTO: Approvazione verbali del Consiglio
COPIA COMUNE DI REVO’ Provincia di Trento VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 25/2014 del 23.12.2014 OGGETTO: Realizzazione by pass idraulico della condotta di derivazione dell’impianto irriguo con funzione di accumulo e decantazione da parte del Consorzio Generale di Irrigazione Terza Sponda. L’anno DUEMILAQUATTORDICI addì MARTEDI' VENTITRE del mese di DICEMBRE alle ore 18.00 nella Sala delle adunanze. Previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dalla Legge vennero oggi convocati a seduta i componenti del Consiglio Comunale. All’appello risultano: MACCANI YVETTE PRESENTE IORI GIACOMO PRESENTE ARNOLDO LUCA ASSENTE GIUSTIFICATO PANCHERI PIERINO PRESENTE DEVIGILI NATALIA PRESENTE PATERNOSTER FABRIZIO PRESENTE FELLIN CLAUDIO PRESENTE PELLEGRINI EDDY PRESENTE FLAIM CAMILLO PRESENTE RIGATTI ALESSANDRO ASSENTE GIUSTIFICATO FLAIM LUISA ASSENTE GIUSTIFICATO TORRESANI GIORGIO PRESENTE FLAIM VITTORIO ASSENTE GIUSTIFICATO ZADRA GIANLUCA PRESENTE GIRONIMI MAURO PRESENTE TOTALE PRESENZE 11 Assiste il Segretario Comunale dott. Silvio Rossi, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, la sig.ra YVETTE MACCANI nella sua qualità di SINDACO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato. Vengono eletti scrutatori i consiglieri Iori Giacomo e Zadra Gianluca. DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 25/2014 DEL 23.12.2014 OGGETTO: Realizzazione by pass idraulico della condotta di derivazione dell’impianto irriguo con funzione di accumulo e decantazione da parte del Consorzio Generale di Irrigazione Terza Sponda. IL CONSIGLIO COMUNALE Al Consorzio Generale di Irrigazione della Terza Sponda fanno capo i Consorzi di primo grado di Cagnò, Revò, Cloz e Romallo. L’attività irrigua avviene attraverso un impianto di prelievo e di adduzione di recente realizzazione con derivazione principale dai torrenti Pescara e dal Rio S. Vito, in provincia di Bolzano, per una portata massima concessa di complessivi 450 l/s. Al Consorzio compete, inoltre, una concessione di soccorso di 150 l/s dal torrente Lavazzè, in comune di Rumo, con opera di presa a q.ta 938 m.s.l.m, finalizzata all' integrazione di eventuali insufficienze di prelievo dal torrente Pescara e dal Rio S. Vito. L’impianto, nelle sue molteplici articolazioni, soddisfa le esigenze irrigue di un comprensorio agricolo di circa 860 ettari che si sviluppa sulla sinistra orografica del torrente Pescara, interessando l’ambito territoriale dei comuni di Cagnò, Revò, Cloz e Romallo. La vasta dimensione del comprensorio irriguo e la limitatezza delle risorse idriche disponibili richiede, inoltre, la periodica attivazione di un sollevamento ausiliario dal bacino idroelettrico di Santa Giustina, con ingenti costi di esercizio in capo al Consorzio. Le opere di derivazione hanno, peraltro, integralmente sostituito gli impianti autonomi in dotazione ai singoli consorzi di primo grado, del tutto inadeguati in relazione alle mutate esigenze irrigue delle colture sottese. La realizzazione della condotta principale di adduzione, in particolare, ha ottimizzato l’utilizzo delle risorsa irrigue riducendone il consumo nella misura del 30÷35 % rispetto alle condizioni di prelievo preesistenti. L’ opera di presa principale è ubicata sul Torrente Pescara in Provincia di Bolzano a q.ta 1014,00 m.s.l.m, a monte della Centrale Idroelettrica della Società Kraftwerk Gamper srl a quota 932.89 m, in seguito denominata per brevità Centrale Gamper. Dalla vasca di carico, alimentata delle acque turbinate nella centrale, si origina la condotta in ghisa sferoidale DN 800/700 che, con uno sviluppo superiore a nove chilometri raccorda gli impianti irrigui che fanno capo ai singoli consorzi di primo grado. Sporadici episodi di tracimazione in corrispondenza di alcuni manufatti di regolazione e di ripartizione idraulica dislocati lungo la condotta, hanno imposto, recentemente, la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dell’impianto. Con il rinnovo della condotta adduttrice, oltre alla generale economia dei prelievi, è stato possibile perseguire anche ulteriori obiettivi fondamentali quali: 1) - Il recupero delle risorse idriche al solo fine irriguo; 2) - Il contenimento degli oneri di manutenzione dell’impianto; 3) - L’eliminazione del rischio idrogeologico connesso all’insorgenza di numerose perdite sulle condotte fatiscenti che spesso hanno richiesto la temporanea sospensione dell’attività irrigua. Permangono, tuttavia, taluni aspetti limitativi della funzionalità del sistema di derivazione. Fra questi, maggiormente preoccupante appare la localizzazione idrogeologica delle aree di captazione per la elevata induzione di microelementi in sospensione che correntemente compromettono la funzionalità di serbatoi, delle condotte e degli irrigatori. A ciò si aggiunge il progressivo impoverimento delle risorse idriche disponibili in quota e la conseguente necessità di ricorrere, nelle stagioni siccitose, a soluzioni integrative quali il sollevamento dal bacino di Santa Giustina. Tale operazione induce notevoli aggravi finanziari ai costi di esercizio in capo al Consorzio al quale compete l'onere di garantire continuità al prelievo e all'adduzione delle portate necessarie per l'irrigazione di un vasto comprensorio irriguo, quale quello qui considerato. L’inaffidabilità degli impianti, in ambienti caratterizzati da fattori limitanti di origine naturale, quali la modesta disponibilità delle risorse ed il frequente verificarsi di condizioni climatiche avverse, pone non poche difficoltà all’esercizio dell’attività agricola. Tali aspetti condizionanti si sommano alle incertezze proprie del settore che negli ultimi anni interessano il sistema produttivo agricolo. Trattasi di attività che pur sempre rimane fondamentale per l’economia della zona, sia per il valore aggiunto che per l’occupazione diretta ed indiretta indotta. Ne consegue la necessità di consolidare ed eventualmente agevolare ulteriormente le condizioni ed i presupposti di sviluppo di tale sistema produttivo, in quanto fondamentale e trainante dell’intera economia della valle, più in generale. E’ in forza di tali considerazioni che si impone l’adeguamento degli impianti. E ciò in relazione sia alle mutate esigenze delle tecniche colturali moderne e sia a quelle di razionalizzazione dei consumi idrici. In tale prospettiva si colloca anche la previsione di adeguamento degli impianti di erogazione che dal tradizionale sistema a pioggia saranno trasformati nel sistema a goccia, secondo programmi di esecuzione già definiti ed in atto da parte dei singoli Consorzi di primo grado. Stabilita quindi la necessità di garantire la continuità funzionale dell'impianto derivatorio e di erogazione, rimuovendo ogni occasione di disservizio e perseguendo anche il contestuale contenimento dei costi di esercizio, si profila l'esigenza di realizzare alcune opere di completamento. Si rileva, a riguardo, come il sistema di prelievo e di adduzione risulti sprovvisto dei necessari volumi di accumulo di testata che, accanto alle normali funzioni di riserva e di regolazione associ anche quella più importante di decantazione del materiale in sospensione. Trattasi, quest’ultima, di funzione indispensabile ai fini della funzionalità delle condotte e degli erogatori, nonché per la limitazione dei danni arrecati dal materiale in sospensione alle apparecchiature idrauliche di regolazione. Tali aspetti, anche alla luce dei preoccupanti mutamenti climatici che stanno modificando l’andamento dei deflussi e della circolazione idrica di superficie, ha convinto gli organi direttivi del Consorzio a programmare la realizzazione di un serbatoio di accumulo con funzione di decantazione, riserva e regolazione delle portate derivate. Le indagini esperite, volte alla ricerca di una soluzione progettuale intesa alla realizzazione di un bacino a cielo aperto, non hanno dato esisto positivo, posto che l’orografia dei luoghi non evidenzia spazi ed aree adeguate allo scopo. Si è pertanto individuata una soluzione alternativa che prevede la formazione di una canalizzazione di by-pass in galleria naturale che sottende il tratto dell'attuale condotta di adduzione che, sviluppandosi sulla pista che si origina dal 2° tornante della S.P. n° 28 di Tregiovo, alimenta il manufatto partitore denominato di Lavazzè a q.ta 915,37 m.s.l.m. L'opera, che persegue gli obiettivi prefissati di accumulo e di decantazione, prevede la realizzazione di una galleria idraulica di by-pass a sezione policentrica di 31.95 mq che, con uno sviluppo di 1114,70 m, realizza una capacità di accumulo di 35.681 mc. Una simile capacità d’invaso consentirà, all’origine, la riqualificazione dell’acqua derivata mediante abbattimento delle sostanze in sospensione, limitando i costi di esercizio dell’impianto ed aumentandone l’efficienza e la durata degli erogatori. I prodotti della decantazione potranno poi essere smaltiti mediante cacciate controllate nel rispetto dei limiti di cui agli allegati al D.Lgs n° 152/2006. La corretta programmazione nell’utilizzo dei volumi invasati consentirà, inoltre, di ovviare al sollevamento ausiliario dal Bacino di Santa Giustina, evitando i rilevanti costi energetici ad esso connesso. La regolazione dei volumi di accumulo potrà infatti riequilibrare le punte di utenza che spesso, attualmente, inducono situazioni di criticità all’impianto di derivazione. Visto ed esaminato quindi il progetto come redatto dall’ing. Roberto Lorenzi di Rovereto; Vista la documentazione geologica relativa alla realizzazione dell’opera di cui in oggetto a firma del geologo dott. Lorenzo Cadrobbi; Preso atto che lo stesso è stato visionato dalla Conferenza dei Servizi di data 13.11.2014; Preso atto che lo stesso è stato visionato dalla Commissione Edilizia Comunale in data 22.12.2014, la quale ha preso atto della necessità di deroga urbanistica, in quanto l’intervento ricade in area di tutela ambientale e non è previsto dagli strumenti urbanistici del Comune di Revò; Considerato che data la sua valenza sovraccomunale e l’importanza dell’intervento lo stesso riacade nella fattispecie degli interventi soggetti a deroga urbanistica; Ritenuto pertanto di concedere la deroga urbanistica dell’opera in oggetto ribadendo peraltro le osservazioni già trasmesse alla Conferenza dei Servizi con nota di data 12.11.2014 e cioè: a) venga garantita con appositi studi geologici e geotecnici la non interferenza dell’opera con eventuali sorgenti, utilizzate dal Comune di Revò, presenti lungo il tracciato; b) eventuali nuovi sorgenti d’acqua che venissero ritrovate lungo il tracciato e utilizzabile a fini umani. Si ritiene debbano poter essere utilizzate dal Comune di Revò per l’acquedotto potabile; c) vengano garantite con appositi sistemi di sicurezza il troppo pieno in modo da evitare problemi di sovraccarico d’acqua; d) le opere di mitigazione entrata-uscita tunnel (piazzola, recinzione ecc.ra) vengano realizzate in accordo con l’Amministrazione di Revò. Esaminati i seguenti pareri: In relazione al disposto di cui art. 81 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L, vista la proposta di deliberazione e la documentazione di supporto ed istruttoria, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa del presente atto. IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Rossi dott. Silvio In relazione al disposto di cui all’art. 81 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L, vista la proposta di deliberazione e la documentazione di supporto ed istruttoria, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile del presente atto. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO F.to Rag. Loretta Martini Visto il Testo unico delle leggi regionali sull’ordinamento dei comuni della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige contenute nel D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L; Con voti favorevoli n. 10, contrari n. 0, astenuti n. 1 (Gironimi Mauro), espressi su nr. 11 consiglieri presenti e votanti, espressi per alzata di mano, DELIBERA 1. di concedere, per quanto esposto in premessa, la deroga urbanistica al progetto di realizzazione by pass idraulico della condotta di derivazione dell’impianto irriguo con funzione di accumulo e decantazione, come redatto dall’ing. Roberto Lorenzi di Rovereto, relativamente al tratto di interesse del Comune di Revò; 2. di subordinare la deroga alle seguenti condizioni già ribadite in sede di Conferenza dei Servizi di data 13.11.2014 e cioè: a) venga garantita con appositi studi geologici e geotecnici la non interferenza dell’opera con eventuali sorgenti, utilizzate dal Comune di Revò, presenti lungo il tracciato; b) eventuali nuovi sorgenti d’acqua che venissero ritrovate lungo il tracciato e utilizzabile a fini umani. Si ritiene debbano poter essere utilizzate dal Comune di Revò per l’acquedotto potabile; c) vengano garantite con appositi sistemi di sicurezza il troppo pieno in modo da evitare problemi di sovraccarico d’acqua; d) le opere di mitigazione entrata-uscita tunnel (piazzola, recinzione ecc.ra) vengano realizzate in accordo con l’Amministrazione di Revò. 3. di inviare copia della presente alla Provincia Autonoma di Trento per gli adempimenti di competenza; 4. di dare atto che la presente deliberazione diverrà esecutiva ad avvenuta pubblicazione ai sensi dell'articolo 79, comma 3, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1° febbraio 2005, n. 3/L; 5. di dare atto che avverso il presente provvedimento sono ammessi: opposizione alla Giunta comunale durante il periodo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 79, comma 5 del TULLRROC sopraccitato, ricorso al Tribunale di Amministrativo Regionale di Trento, entro 60 giorni, ai sensi dell’art. 2 lett. b) della Legge 06.12.1971 n. 1034 o , in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 24.11.1971 n. 1199. Letto, approvato e sottoscritto. IL SINDACO F.to Yvette Maccani IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Dott. Silvio Rossi CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Copia del presente verbale è in pubblicazione all’Albo Pretorio e all’Albo Informatico per 10 giorni consecutivi dal 20/01/2015 al 30/01/2015 IL SEGRETARIO COMUNALE F.to dott. Silvio Rossi ESTREMI DI ESECUTIVITA’ La presente deliberazione è divenuta esecutiva il 31/01/2015 dopo il decimo giorno dall’inizio della sua pubblicazione ai sensi dell’articolo 79, comma 3, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L; dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell’articolo T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L; IL SEGRETARIO COMUNALE F.to dott. Silvio Rossi Allegati parte integrante: Copia conforme all’originale, in carta libera, uso amministrativo. IL SEGRETARIO COMUNALE dott. Silvio Rossi 79, comma 4, del