5BBIO 09-10 DOC 15 MAGGIOleggero

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5BBIO 09-10 DOC 15 MAGGIOleggero
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“G.GALILEI”
Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica
Via G.Galilei , 66 57122 Livorno Tel: 0586 447111 - Fax 0586447148
e-mail [email protected] - www.galileilivorno.it
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
II CICLO
Documento del Consiglio di classe
Classe V sez. B
Corso BIOLOGICO-SANITARIO-ECOLOGICO
Anno scolastico 2009/10
Contenuto:
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Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione).
Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo.
I criteri e gli strumenti di valutazione adottati.
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (area di progetto, progetti speciali, visite
guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze degli alunni).
Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
o esperienze di programmazione e simulazione della prima e della
seconda prova
o esperienze di programmazione e simulazione della terza prova;
o esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio.
Elenco dei candidati.
Composizione del Consiglio di classe.
Allegati
Relazioni e programmi svolti relativi alle seguenti materie:
Religione
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Lingua Inglese
Analisi Chimica e strumentale
Impianti Chimici
Lab. Microb. Spec.
Igiene legislaz. Sanit.
Educazione fisica
Livorno, 10 maggio 2010
Il Dirigente scolastico
(prof. Roberto Gallinari)
Documento del Consiglio di classe– pag. 1/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SOMMARIO
Profilo della classe e sua storia.......................................................................................................................... 3
Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso formativo .......................... 5
Conoscenze ........................................................................................................................................5
Capacità .............................................................................................................................................6
Competenze .......................................................................................................................................6
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo ................................................................................................ 6
I criteri e gli strumenti di valutazione adottati , comprese le griglie di valutazione.......................................... 7
Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato........................................... 8
Esperienze di programmazione e simulazione della prima prova .......................................................8
Testo della simulazione della PRIMA PROVA d'esame (ITALIANO) ................................................... 9
Griglie di correzione e valutazione per la prima prova scritta (ITALIANO) ........................................... 9
Esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova .................................................14
Testo della simulazione della seconda prova d'esame (IMPIANTI CHIMICI)...................................... 14
Griglia di valutazione della SECONDA prova scritta (IMPIANTI CHIMICI) ...................................... 15
Esperienze di programmazione e simulazione della terza prova ......................................................16
Testo della simulazione della TERZA PROVA d'esame........................................................................ 16
Griglia di correzione della simulazione della TERZA PROVA ............................................................. 17
Esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio ..............................................................19
Griglia di valutazione della prova orale.................................................................................................. 19
Elenco dei candidati ........................................................................................................................................ 20
Composizione del Consiglio di classe ............................................................................................................. 21
Relazioni disciplinari e programmi svolti ....................................................................................................... 22
RELAZIONE DISCIPLINARE DI RELIGIONE ...............................................................................23
Programma di religione .......................................................................................................................... 23
RELAZIONE DISCIPLINARE DI ITALIANO .................................................................................25
Programma di italiano............................................................................................................................. 28
RELAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA .....................................................................................30
Programma di Storia ............................................................................................................................... 32
RELAZIONE DISCIPLINARE DI MATEMATICA...........................................................................33
Programma di matematica ...................................................................................................................... 33
RELAZIONE DISCIPLINARE DI COMPLEMENTI DI INGLESE ................................................38
Programma di complementi di inglese ................................................................................................... 39
RELAZIONE DISCIPLINARE DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE, ELABORAZIONE DATI E
LABORATORIO .............................................................................................................................43
Programma di analisi chimica strumentale, elaborazione dati e laboratorio ......................................... 44
RELAZIONE DISCIPLINARE DI IMPIANTI CHIMICI ...................................................................49
Programma di impianti chimici .............................................................................................................. 51
RELAZIONE DISCIPLINARE DI LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA SPECIALE ....................61
Programma di microbiologia speciale .................................................................................................... 62
RELAZIONE DISCIPLINARE DI IGIENE E LEGISLAZIONE SANITARIA ...................................68
Programma di igiene e legislazione sanitaria.......................................................................................... 69
RELAZIONE DISCIPLINARE DI EDUCAZIONE FISICA ..............................................................76
Programma di educazione fisica ............................................................................................................. 78
Documento del Consiglio di classe– pag. 2/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica,
partecipazione, impegno, socializzazione
La classe VB BIO è formata da 15 allievi, di cui 5 maschi e 10 femmine; una alunna si è ritirata nel
mese di marzo.
Dei 15 alunni rimasti 13 provengono dalla stessa classe terza, una alunna si è aggiunta in quarta
proveniente da altra classe ed infine una alunna è ripetente di quinta.
La classe, formata in origine da 26 alunni, ha subito un ritiro e cinque bocciati in terza, mentre in
quarta due alunni si sono aggiunti da altre classi e sette sono stati bocciati.
La continuità didattica nel triennio è riassunta nello schema seguente (con l’asterisco è indicato il
cambio del docente):
Discipline
III anno IV anno
Religione
Italiano
Storia
Matematica
An.Chimica
Inglese
Ecologia/Impianti
Ed.fisica
Microbiologia
*
V anno
*
*
*
*
*
* (doc. di lab.)
Come si evince facilmente dalla tabella la continuità didattica pur se non ottimale,risulta abbastanza
buona, considerando anche che “impianti” di fatto inizia al quarto anno e che nel nostro Istituto in
quinta c’è la tendenza consolidata a cambiare gli insegnanti di “analisi chimica strumentale” (sia di
teoria che di laboratorio).
Per quanto riguarda il comportamento generale la classe, anche in conseguenza della forte selezione
operata in quarta, sin dall’inizio di quest'anno ha mostrato un netto miglioramento, sia rispetto alla
disponibilità al dialogo educativo, che all’impegno e all’interesse verso lo studio.
Questo atteggiamento positivo ha permesso di superare abbastanza agevolmente alcune difficoltà
incontrate talvolta in particolari discipline, e di svolgere l’attività didattica in un clima disteso e
collaborativo.
Nei confronti delle attività di laboratorio (microbiologia ed analisi chimica strumentale) gli alunni
hanno mostrato interesse e dedizione, anche se, in qualche caso, permangono lievi carenze,
soprattutto metodologiche e di autonomia organizzativa.
Documento del Consiglio di classe– pag. 3/78
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La classe, in particolare in questo ultimo anno, ha raggiunto anche al proprio interno un buon grado
di coesione: i vari gruppi, che spontaneamente tendono a formarsi all’interno di ogni classe, in
questo caso non si sono mai caratterizzati per contrapposizioni o rivalità, ma, al contrario, per
atteggiamenti di discreta socializzazione e di solidarietà.
Per quanto riguarda il livello di preparazione, la situazione della classe è, mediamente, la seguente:
per la maggior parte della classe il livello è soddisfacente, e per alcuni decisamente buono, in quasi
tutte le discipline; per gli altri più basso e, in alcuni casi, non ancora soddisfacente, in particolare
in “analisi” e in “impianti”.
Documento del Consiglio di classe– pag. 4/78
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Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso formativo
La sperimentazione Biologico-sanitario-ecologico nel nostro Istituto è iniziata nell'anno
scolastico 80/81 ed è attualmente articolata su tre corsi triennali.
Il problema affrontato, sia nell'impostazione originaria, sia nelle modifiche richieste ed autorizzate
negli a.s. 84/85 e 90/91, è quello delle metodologie e dei curricoli delle materie per dare un nuovo
profilo al perito chimico attraverso competenze, abilità e saperi nel campo delle problematiche
ambientali.
Infatti, nel corso di frequenti verifiche e di confronti con le esigenze del territorio, è emersa con
forza la necessità di accentuare le competenze di tipo ecologico, poiché gli ambiti entro i quali i
diplomati dovranno operare sono di carattere:
a- biologico
b- chimico
c- tecnologico
Questo tipo di sperimentazione si propone di:
•
far acquisire conoscenze e abilità nel campo ecologico (azioni di controllo e tutela del territorio)
e nella prevenzione primaria (salute degli ecosistemi e degli ambienti di vita);
•
promuovere le doti di versatilità, adattabilità ed approccio critico ai problemi posti dalla
evoluzione della tecnica e della scienza nella società attuale;
•
sollecitare lo sviluppo di autonome capacità applicative nell'uso di metodi e di strumenti.
•
corrispondere alle mutate richieste che pervengono dal mondo del lavoro e dal territorio;
•
definire un nuovo curricolo di studi nell'ambito della trasversalità del sapere.
Nel corso del triennio gli obbiettivi raggiunti almeno in parte dagli allievi in termini di conoscenze,
capacità e competenze sono:
Conoscenze
-
sia di cultura generale che di area tecnica;
-
generali sull’ambiente e sulle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche;
-
sui fenomeni di inquinamento e alterazione ambientale.
Documento del Consiglio di classe– pag. 5/78
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Capacità
-
applicare un metodo di studio e di lavoro adeguati;
-
utilizzare linguaggi specifici delle singole discipline;
-
integrare vari strumenti concettuali di tipo chimico, biologico, impiantistico in una visione
organica delle problematiche ambientali;
-
trasferire le conoscenze teoriche alla pratica operativa per eseguire le opportune analisi
chimiche, biologiche e batteriologiche sui vari comparti ambientali.
Competenze
-
saper utilizzare le conoscenze e capacità acquisite per effettuare azioni di controllo,
prevenzione e tutela del territorio;
-
saper orientarsi nelle scelte in campo impiantistico nell’ambito delle tecnologie di
depurazione;
-
saper presentare i dati analitici utili alla gestione del risanamento ambientale.
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe, progetti speciali, viaggi e
visite guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e
delle competenze degli alunni)
Al fine d’integrare la formazione degli allievi il Consiglio di Classe ha approvato e realizzato le
attività di seguito riportate:
1. visita al salone dell’orientamento universitario a Pisa;
2. stage di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO di una settimana presso le farmacie
comunali della città;
3. preparazione e presentazione presso il Museo di Storia Naturale di Livorno, nel contesto
del TAN (Trofeo velico Accademia Navale) il 27 Aprile 2010, dei lavori riguardanti il
monitoraggio, svoltosi da Febbraio ad Aprile 2010 (ricerca dei parametri microbiologici
e chimici secondo normative vigenti), relativo alle acque di balneazione del tratto di
costa compreso tra Rosignano Solvay (LI) (Cala dei Medici) e Calambrone (PI);
4. visita dell’impianto di depurazione di Rivellino di Livorno.
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I criteri e gli strumenti di valutazione adottati , comprese le griglie di valutazione
Per quanto riguarda i criteri e gli strumenti di valutazione adottati , comprese le griglie di
valutazione, per ogni disciplina si fa riferimento alle relative relazioni.
Per le valutazioni quadrimestrali e finali e' stata adottata, in linea con la delibera del Collegio dei
Docenti, la scala di livelli eptenaria che segue.
Essa stabilisce una corrispondenza tra valutazione di fine periodo (voto) e profilo complessivo
dell'alunno in ogni disciplina.
Voto
3
4
5
6
7
8
9-10
Profilo
I livelli di conoscenza sono molto frammentari e molto lacunosi, per cui la prestazione risente
essenzialmente di una mancanza di conoscenze, anche se lo studente può aver dimostrato di saperle
utilizzare dove le possieda.
In genere questa valutazione sancisce prestazioni notevolmente distanti dagli obiettivi minimi, frutto
di poco impegno, scarsa partecipazione e frequenza e indisponibilità al ricupero.
Spesso questo studente continua a mostrare come unico obiettivo il raggiungimento "della
sufficienza" senza mettere in gioco la dipendenza del risultato dal suo impegno e da un effettivo
apprendimento
Lo studente mostra una conoscenza e comprensione della maggior parte dei contenuti minimi
limitata e frammentaria, nonostante un certo impegno e partecipazione.
Non ha tratto dalle attività di recupero fornite, un progresso significativo
Lo studente può presentare lacune anche consistenti nella conoscenza e nella comprensione dei
contenuti minimi dovute o ad una carente preparazione pregressa o a tardivo o discontinuo impegno
che non gli hanno consentito di recuperare adeguatamente.
oppure
Lo studente ha raggiunto una conoscenza e comprensione parziale dei contenuti minimi, che è in
grado di applicare a contesti noti e solo se guidato, nonostante un impegno ed una partecipazione
costanti.
Lo studente ha raggiunto gli obiettivi minimi in termini di conoscenza e comprensione, sa applicare
quanto appreso generalmente in modo autonomo e in contesti già affrontati.
Il raggiungimento degli obiettivi minimi può essere avvenuto anche dopo una serie di insuccessi
oppure, pur con oscillazioni, attraverso un progressivo miglioramento.
Lo studente ha raggiunto la maggior parte degli obiettivi per quanto riguarda la conoscenza e la
comprensione degli argomenti che espone con lessico corretto anche se non sempre appropriato.
Riesce ad applicare autonomamente i concetti acquisiti in contesti noti.
Occasionali insuccessi e/o difficoltà momentanee non debbono incidere sulla valutazione, dovuta
anche ad un impegno regolare ed una partecipazione costruttiva.
L'allievo ha raggiunto una conoscenza e comprensione completa dei contenuti affrontati che espone
in modo proprio, chiaro e sicuro ed applica con sostanziale autonomia anche in contesti nuovi.
Partecipa costruttivamente e con impegno puntuale al dialogo educativo.
L'alunno ha raggiunto un grado di conoscenza e di comprensione degli argomenti ampio ed
approfondito.
Riesce ad applicare quanto appreso trovando autonomamente soluzioni migliori e/o originali.
L'esposizione è fluida, ricca ed articolata. La partecipazione è trainante e l'impegno puntuale.
Il minimo livello che consenta una valutazione di sufficienza è dato dall'acquisizione delle
conoscenze essenziali (contenuti minimi nelle varie discipline) esposte con sostanziale correttezza.
Documento del Consiglio di classe– pag. 7/78
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Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato
Esperienze di programmazione e simulazione della prima prova
per la simulazione della prima prova il Consiglio di Classe ha deliberato di far svolgere una
simulazione di sei ore.
Nella pagina successiva le traccia della prova.
Documento del Consiglio di classe– pag. 8/78
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Testo della simulazione della PRIMA PROVA d'esame (ITALIANO)
….
….
….
Griglie di correzione e valutazione per la prima prova scritta (ITALIANO)
TIPOLOGIA DELLA PROVA A : ANALISI DEL TESTO
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Misuratori
Si esprime in modo:
appropriato
corretto
sostanzialmente corretto
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
0-2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0-1
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
0-2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Efficacia
argomentativa
Capacità di
Argomenta in modo:
sviluppare le proprie ricco e articolato
argomentazioni
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Analisi dei nodi
concettuali e delle
strutture formali
Capacità di analisi
d'interpretazione
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Capacità di
rielaborare, di
effettuare
collegamenti e fare
riferimenti, di
contestualizzare
Sa analizzare e interpretare
Sa descrivere ed analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo
incompleto
Individua in modo errato
Rielabora … in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Valutazione
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Punti
complessiva
Totale punteggio
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TIPOLOGIA DELLA PROVA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Efficacia
argomentativa
Competenze
rispetto al genere
testuale
Originalità
Creatività
Valutazione
complessiva
Descrittori
Si esprime in modo:
appropriato
(Punteggiatura
corretto
Ortografia
sostanzialmente corretto
Morfosintassi
impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) gravemente scorretto
Capacità di
Argomenta in modo:
formulare una tesi ricco e articolato
e/o di sviluppare le chiaro e ordinato
proprie
schematico
argomentazioni
poco coerente
inconsistente
Capacità di
Rispetta consapevolmente
rispettare
tutte le consegne
consapevolmente i Rispetta le consegne
vincoli del genere Rispetta in parte le consegne
testuale
Rispetta solo alcune
consegne
Non rispetta le consegne
Capacità di
Rielabora in modo:
rielaborazione
critico
critica e personale personale
dei documenti e
essenziale
delle fonti
parziale
non rielabora
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2,5
0-2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Ottimo/Eccellente
3
2,5
2
1,5
0-1
6
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
5
4
3
Nettamente insufficiente
0-2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
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TIPOLOGIA DELLA PROVA C: TEMA STORICO
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Descrittori
Si esprime in modo:
appropriato
(Punteggiatura
corretto
Ortografia
sostanzialmente corretto
Morfosintassi
impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) gravemente scorretto
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2,5
0-2
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0-1
Efficacia
argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Conoscenza degli
eventi storici
Capacità di
sviluppare in modo
pertinente la
traccia
Conosce e sa sviluppare in modo:
pertinente ed esauriente
pertinente e corretto
essenziale
poco pertinente e incompleto
non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
0-2
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
storiche
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Valutazione
complessiva
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 12/78
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TIPOLOGIA DELLA PROVA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Descrittori
Si esprime in modo:
appropriato
(Punteggiatura
corretto
Ortografia
sostanzialmente corretto
Morfosintassi
impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) gravemente scorretto
Efficacia
argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Capacità di
sviluppare in modo
esauriente e
pertinente la
traccia
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
Valutazione
complessiva
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2,5
0-2
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0-1
Conosce e sa sviluppare in modo:
pertinente ed esauriente
pertinente e corretto
essenziale
poco pertinente e incompleto
non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
0-2
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 13/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova
per la simulazione della seconda prova il Consiglio di Classe ha deliberato di far svolgere una
simulazione di sei ore. La traccia e la relativa griglia di valutazione sono riportate di seguito.
Testo della simulazione della seconda prova d'esame (IMPIANTI CHIMICI)
“Un'azienda agricola produce ogni giorno 6 metri cubi di acque reflue ( l i q u a m i ) il c u i COD
vale mediamente 12.000 mg/1. Tali acque vengono i n v i a t e ad un i m p i a n t o in cu i si realizza
la p r o d u z i o n e anaerobica di biogas. Il processo vien e condotto alla temperatura di 35 °C in
modo da permettere un tempo di ritenzione medio di 15 giorni e un rendimento rispetto al
COD del 90%.
Il biogas ottenuto viene utilizzato dall'azienda stessa come combustibile.
I can didati, con i dati a disposizione calcolino, in linea di massima, il vo lu me del digestore
anaerobico e la quantità giornaliera di gas disponibile come combustibile.
Essi in oltr e valutin o la q uan tità di calore richiesta dal digestore ammettendo che:
− i liquami entrino nel digestore mediamente a 15 °C;
− le perdite di calore siano solo quelle dovute all'uscita dei liquami dal digestore.
Di tale impianto i candidati disegnino lo schema (completo delle apparecchiature accessorie,
pompe, valvole, serbatoi ecc. e delle regolazioni automatiche principali) seguendo per quanto
possibile la normativa UN1CHIM.
I candidati, infine, sintetizzino con una relazione:
− i principi teorici dei processi anaerobici idonei a produrre biogas ed i criteri teorico-pratici che
portano alle scelte costruttive del digestore;
− le tecniche analitiche impiegate per il controllo del materiale in ingresso e in uscita dal digestore
anaerobico”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
D u r a t a m a s s i m a d e l l a prova: 6 ore.
D u r a n t e lo s v o l g i m e n t o d e l l a prova è c o n s e n t i to l'uso:
1) di m a n u a l i r e l a t i v i a l le simbologie U N I C H I M ;
2) di tabelle con d a t i n u m e r i c i e diagrammi r e la t i v i a
p a r a m e t r i chimico-fisici;
3) di m a s c h e r i n e da disegno e di calcolatrici ta scab ili;
NON è c o n s e n t i t a la con su ltazion e di l i b r i di testo.
.
Documento del Consiglio di classe– pag. 14/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Griglia di valutazione della SECONDA prova scritta (IMPIANTI CHIMICI)
Indicatori
Banda di
oscillazione
Punteggio assegnato
Inesistenti, minimi o parziali con errori
0-2
Contenuti e aspetti
grafici
Organizzazione,
esposizione e
linguaggio
Parziali o aspetti più significativi con
errori
3-5
Aspetti più significativi o esauriente
con qualche errore
6-8
Esauriente, rielaborazione personale
degli argomenti
9-10
Trattazione disorganizzata, esposizione
confusa, linguaggio improprio
0-2
Organizzazione frammentaria,
esposizione incompleta, linguaggio non
sempre appropriato
3
Organizzazione ed esposizione
appropriata. Linguaggio
complessivamente corretto
4
Organizzazione ed esposizione
accurata. Linguaggio proprio della
materia
5
Punteggio
totale
Valutazione complessiva
GIUDIZI SINTETICI BANDE DI OSCILLAZIONE VOTO ASSEGNATO
Scarso
0-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Ottimo/eccellente
13-15
Documento del Consiglio di classe– pag. 15/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Esperienze di programmazione e simulazione della terza prova
per la simulazione della terza prova il Consiglio di Classe ha deliberato di coinvolgere 4 materie, ha
scelto la tipologia B e ha programmato e fatto svolgere una simulazione.
Simulazione della TERZA PROVA (15 maggio)
Discipline: - complementi di lingua inglese
- matematica
- microbiologia speciale
- analisi chimica strumentale.
TIPOLOGIA B: domande aperte a risposta breve.
Condizioni: 10 righe per ogni risposta
Tempo a disposizione: 150 minuti
Testo della simulazione della TERZA PROVA d'esame
Complementi di lingua inglese
1. What is the difference between thermophilic, psychrophilic and mesophilic microorganisms?
2. What is biomass?
3. What is the difference between food poisoning and food-borne infections?
Matematica
1.
Data la funzione
, trovare i punti di massimo, di minimo, di flesso e l’equazione della
retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa 2.
2.
Risolvere la seguente equazione
3.
Calcolare
Microbiologia speciale e laboratorio
1.
Il candidato individui un percorso per la ricerca della Salmonella in acque minerali. (max 10 righe)
2.
Il candidato indichi i parametri microbiologici che si ricercano in acque di balneazione facendo
riferimento ai relativi limiti e ai terreni utilizzati per tali analisi seconda la normativa più recente di
adeguamento alle direttive europee. (max 10 righe)
3.
Il candidato spieghi per quale motivo le sole analisi chimico-fisiche e microbiologiche non bastano per
esprimere un giudizio complessivo di qualità ambientale delle acque superficiali e perché si deve far
ricorso anche all’indagine biologica? (max 10 righe)
Documento del Consiglio di classe– pag. 16/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Analisi chimica strumentale
1.
Perché nella determinazione del calcio tramite spettrofotometria di assorbimento atomico (FAAS), la
presenza di fosfati interferisce? Come si può eliminare tale interferenza?
2.
Spiegare per quale motivo la spettrofotometria di assorbimento atomico (FAAS) è più sensibile di quella
di emissione atomica (FES).
3.
Che cosa afferma la legge dello “spostamento spettroscopico”?
La correzione della simulazione della terza prova è stata fatta utilizzando, per ogni materia, i
seguenti indicatori con la loro relativa banda di oscillazione.
Griglia di correzione della simulazione della TERZA PROVA
Banda di
oscillazione
Indicatori
Conoscenza degli argomenti
0–9
Correttezza lessicale e uso del
linguaggio specifico/calcolo
0–5
Capacità di sintesi
0-1
Totale punti
per ogni
domanda
Domanda Domanda
I
II
Domanda
III
Punti
totali
↓
→
Documento del Consiglio di classe– pag. 17/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
……./45
Complessivamente la griglia di valutazione adottata è stata la seguente:
Griglia di correzione:
I
II
III
Banda
Inglese
Inglese
Inglese
di osc.
Conoscenza argomenti * 0 – 9
Lessico e ling./calcolo** 0 – 5
Sintesi
0–1
Indicatori
I
Mat
II
Mat
III
Mat
I
Micro
II
Micro
III
I
II
III
Micro Analisi Analisi Analisi
Scheda di valutazione complessiva:
Indicatori
Conoscenza degli argomenti
Correttezza lessicale e uso del linguaggio
specifico/calcolo
Capacità di sintesi
Banda di oscillazione in Punteggio in
180-esimi
180-esimi
0 – 108
0 – 60
12
TOTALE
Punteggio in 15-esimi
Valutazione:
Giudizi sintetici
Inesistente o scarso
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo/eccellente
Banda di
oscillazione
(punti)
0–5
6–9
10
11 – 12
13 – 15
Voto assegnato
(15-esimi)
* Conoscenza
argomenti
assente
limitata
superficiale
soddisfacente
completa
approfondita
0-9
0
1-2
3-4
5-6
7-8
9
Documento del Consiglio di classe– pag. 18/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
**Lessico e
linguaggio/calcolo
non risponde
inadeguato con errori
adeguato con errori
adeguato e preciso
0-5
0
1-2
3
4-5
Esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio
pur non avendo attuato vere simulazioni del colloquio il Consiglio di Classe si è confrontato su
questo tema e ha discusso sulle modalità di valutazione giungendo a suggerire la seguente griglia di
valutazione.
Griglia di valutazione della prova orale
Descrittori
Argomento proposto dal
candidato
(max 7 punti)
Conoscenze
(max 10 punti)
Abilità
Colloquio
(max 20
punti)
(max 6 punti)
Competenze
(max 4 punti)
Discussione degli elaborati
(max 3 punti)
Argomentazioni incerte, scarsa
rielaborazione
Lavoro essenziale ed esposizione corretta
Lavoro adeguato e significativo
Lavoro originale, approfondito e
particolarmente significativo
Lacunose e/o frammentate
Lacunose e/o generiche
Essenziali
Organiche con approfondimenti
Complete e organizzate con
approfondimenti
Argomentazione e uso di un linguaggio
non sempre appropriati
Argomentazione sufficiente e uso di
linguaggio specifico
Argomentazione buona e chiarezza
espositiva
Argomentazione ottima e chiarezza
espositiva
Collegamenti non adeguati e mancanza di
consequenzialità logica
Collegamenti sufficienti e adeguata
consequenzialità logica
Buona capacità di collegamenti e
consequenzialità logica
Discussione degli elaborati, con alcune
incertezze, e parziale correzione degli
errori commessi
Discussione degli elaborati autonoma e
sicura, correzione degli errori commessi
Fascia di
punteggio
0-2
3-4
5-6
7
0-3
4-5
6
7-8
9-10
0-3
4
5
6
0-1
2-3
4
0-2
3
Totale dei punti assegnati
30/30
Documento del Consiglio di classe– pag. 19/78
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Punteggio
assegnato
Elenco dei candidati
1.
BONATTI Andrea
2.
BORGHETTO Sharon
3.
CALABRETTA Irene
4.
CARANO Gaia
5.
CARIELLO Ilaria
6.
DE ROSA Gabriele Valentino
7.
GALLIGANI Federica
8.
GIUSTI Veronica
9.
LEONARDI Gabriele
10.
LORENZINI Mattia
11.
MIRTO Fabiana
12.
MOLLO Erika
13.
POLI Anna
14.
ROCCO Antonio
15.
SCARTABELLI Daiana
Documento del Consiglio di classe– pag. 20/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Composizione del Consiglio di classe
Documento del Consiglio di classe– pag. 21/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Allegati
Relazioni disciplinari
e programmi svolti
Documento del Consiglio di classe– pag. 22/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI RELIGIONE
Scheda informativa analitica relativa alla materia
CLASSE 5A SEZ. B
INDIRIZZO: BIOLOGICO SANITARIO ECOLOGICO
DOCENTE: PAOLA PUCCI
Per quanto attiene a questo insegnamento della Religione Cattolica, il gruppo classe risulta
composto da 7 alunni; nel corso del triennio non c’è stata soluzione della continuità didattica ed il
gruppo si è mantenuto pressoché lo stesso ad eccezione dei soli alunni non promossi o ritirati; gli
alunni hanno dimostrato sempre una grande disponibilità verso la disciplina ed il dialogo educativo,
conseguentemente il profitto è risultato ottimo. E’ opportuno però dire che, a prescindere
dall’impegno scolastico, e ad eccezione di pochissimi isolati momenti di sbandamento, il gruppo
classe ha sempre dimostrato grandi doti di umanità espressa attraverso la comprensione e la
solidarietà verso gli aspetti più complessi della sfera sociale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivi minimi.
Accanto agli obiettivi comportamentali di fondo, vale a dire la socializzazione e la capacità di
ascolto e di confronto con la diversità, l’obiettivo formativo specifico delle classi quinte consiste
nella comprensione dei nessi profondi tra maturazione umana e crescita religiosa.
Obiettivi generali.
La maturità religiosa.
Riconoscere l’importanza di scoprire il significato della propria vita per la realizzazione di sé.
Conoscere la differenza tra «religione» e «spiritualità». Comprendere gli elementi fondamentali di
un’autentica pratica religiosa.
Conoscenze.
Per quanto riguarda la classe quinta, gli obiettivi conoscitivi, invero pochi, non hanno svolto un
ruolo molto significativo, perché, per la natura stessa di questo insegnamento e per il poco tempo a
disposizione, si è preferito lavorare sull’utilizzazione delle conoscenze acquisite negli anni
precedenti per affinare e sviluppare le capacità critiche e le competenze.
Capacità e competenze.
Saper sostenere, su di un argomento inerente alla disciplina, un dialogo sufficientemente
competente, articolato nell’esposizione del proprio pensiero e della propria posizione, rispettoso
dell’altro e del diverso ed utile all’arricchimento personale e del gruppo stesso.
Programma di religione
La maturità religiosa (educazione esistenziale)
L’etica cristiana: la famiglia, la sessualità, il lavoro e la società civile
La Chiesa nella storia
Identità religiosa
Alla ricerca di un senso
La spiritualità
La diversità: intesa in senso generale e calata in alcuni casi specifici.
I rapporti cogli altri: conflittualità, compartecipazione, affettività, adeguamento e
isolamento.
Il concetto di “crescita personale”.
Le “dinamiche di gruppo”.
Documento del Consiglio di classe– pag. 23/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
METODI E STRUMENTI
Metodologia
Lettura di brani significativi e discussione in classe.
Utilizzo delle «tecniche attive», per favorire il coinvolgimento della classe e la collaborazione nella
produzione della conoscenza:
problem solving (compiti nuovi, senza procedure automatiche, ragionamento per analogia,
formulazione di ipotesi, più soluzioni corrette...),
role playing (drammatizzare a partire da una documentazione minima, capacità di entrare nelle
situazioni, dividere la classe in chi recita e in chi osserva...),
brainstoming (stimolo iniziale, espressione libera).
ricerca di gruppo (composto da 3/4 persone), utilizzata anche come verifica formativa.
Ogni argomento trattato e discusso colla classe è stato affrontato partendo da una breve o più ampia
spiegazione dell’insegnante finalizzata all’introduzione del dibattito, moderato dall’insegnante ma
gestito dagli alunni. Le conclusioni, talvolta sono state esplicitate, tal’altra sono risultate palesi
nell’economia del dibattito stesso.
Strumenti.
Oltre al libro di testo, sono stati utilizzati, di volta in volta, brani tratti da altri testi e articoli tratti da
riviste e quotidiani riguardanti l'applicazione alla realtà e l'attualizzazione degli argomenti trattati in
classe.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione, tenuto conto della particolare natura di questa disciplina, si è basata sul grado di
partecipazione al dialogo educativo e sul ruolo svolto nel lavoro di gruppo.
Non sono state effettuate prove di nessun tipo.
Documento del Consiglio di classe– pag. 24/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI ITALIANO
. Classe 5^BBIO
Docente Prof. Michela Mannucci
Testo adottato: Baldi, Giusto e Rametti, Zaccaria: “La letteratura”. Voll.5,6; ed:Paravia.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2009-2010
Totale ore 1 trimestre
Totale ore al 7/05/10
Totale ore previste nel 2 quadrimestre
Totale ore previsto alla fine dell’a.s. 2008-2009
32
46
66
98
Finalità, obiettivi, criteri, livelli di valutazione
Finalità disciplinari generali
Incrementare la padronanza dei mezzi espressivi, sia nell’ambito della comprensione che
nell’ambito della produzione orale e scritta.
Esercitare e migliorare le capacità di analisi,sintesi e astrazione.
Rafforzare la conoscenza e l'applicazione delle regole della lingua
Sollecitare e sviluppare il gusto per la lettura.
Sviluppare le capacità di analisi autonoma e critica di un testo letterario.
Far acquisire consapevolezza della complessità del fenomeno letterario nelle sue implicazioni
storiche,culturali e sociali.
Competenze linguistiche
Leggere in modo fluido ed espressivo testi di vario genere
Orientarsi nei linguaggi settoriali con l’ausilio di dizionari e glossari.
Sintetizzare efficacemente informazioni e contenuti.
Riassumere in modo coerente e coeso un testo.
Impostare e svolgere correttamente una relazione orale d su argomenti culturali o professionali.
Rispondere coerentemente a quesiti proposti culturali o professionali
Conoscere le norme generali di morfologia, ortografia e sintassi..
Sviluppare un argomento in forma di articolo e/o saggio,
Svolgere prove di verifica dell’apprendimento tramite test culturali e attitudinali.
Competenze letterarie
Individuare le principali correnti letterarie del nostro secolo.
Stabilire interrelazioni tra fenomeni letterari.
Contestualizzare testi proposti.
Distinguere i generi letterari delle opere trattate.
Applicare corrette tecniche di decodificazione e di rielaborazione dei testi proposti.
In specifico, per la poesia:
analizzare un testo poetico dal punto di vista del significante e del significato, riuscendo ad
individuare le principali figure retoriche e le relative connotazioni; riconoscere i campi semantici,
la struttura metrica, il tipo di rima . Fare la parafrasi ed il commento
In specifico, per il testo narrativo:
individuare e utilizzare i principali strumenti dell’analisi testuale; riconoscere la poetica e
l'ideologia dell’autore nel proprio contesto storico- letterario; collegare e confrontare sul piano
tematico testi e autori anche appartenenti ad ambiti e momenti culturali diversi.
Documento del Consiglio di classe– pag. 25/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Profilo della classe e indicazioni metodologiche
La classe 5^B BIO è composta da 15 alunni, di cui 14 provenienti dalla IV B BIO dell’anno scorso
ed una, Anna Poli, inseritasi quest'anno. Un'altra ragazza, Giada Cecconi, si è ritirata nel corso di
questo quadrimestre. La classe, molto disciplinata e scolarizzata sin dalla terza, ha sviluppato, nel
corso del triennio, un percorso di maturazione e di responsabilizzazione nei confronti della scuola,
degli altri e , più in generale, dei propri impegni e doveri, evidenziando nel corso di quest’ultimo
anno, nel complesso, comportamenti nel complesso consoni e adeguati alle situazioni. Gli alunni
hanno dimostrato sufficiente interesse nei confronti della disciplina, per cui è stato possibile nel
triennio intervenire sulle carenze linguistico- espressive presenti in alcuni studenti,
sull’inadeguatezza del metodo di studio e sulle diffuse incertezze, sia procedurali sia
rielaborative,evidenziate nella preparazione di base.
L’intervento didattico è stato mirato, anche quest’anno, al recupero delle lacune metodologiche e
linguistico- espressive, sia nella produzione scritta che in quella orale, e all’acquisizione degli
strumenti per una corretta comprensione e rielaborazione degli argomenti letterari affrontati. Si è
cercato, complessivamente, di stimolare una maggiore padronanza di strumenti operativi, attraverso
l' acquisizione di un metodo di studio più proficuo e il potenziamento delle capacità di
sistematizzazione e di approfondimento delle competenze espressive e delle conoscenze
disciplinari.
Nello svolgimento delle attività didattiche è stata privilegiata la lezione di tipo frontale, integrata da
momenti di riflessione e discussione, per approfondire alcuni aspetti delle tematiche affrontate. Gli
autori e gli aspetti più significativi del percorso sono stati affrontati partendo dall’analisi dei testi sia
narrativi sia poetici, attraverso un procedimento induttivo che ha cercato di mettere in evidenza il
complesso intreccio delle implicazioni storiche, sociali e culturali del testo letterario.Si è cercato di
stimolare l’analisi e la riflessione personale degli allievi, presentando spesso, compatibilmente con i
tempi a disposizione, casi o temi da analizzare e discutere, per attivare processi di riflessione e di
approfondimento personali, a partire dalle conoscenze personali. Si è dovuto, comunque, operare
una scelta, per ovvie motivazioni di tempo, tra le opere e gli autori del periodo storico analizzato: la
scelta è dovuta a motivazioni legate all’interesse degli alunni, nonchè al tentativo di attualizzare le
problematiche proposte e di legarle, per quanto possibile, alla loro esperienza e sensibilità.
Criteri di valutazione adottati
a) analisi del testo
Competenza linguistico-espressiva e lessicale.
Capacità di analisi del testo e interpretazione
Capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite
Capacità di rielaborare, contestualizzare,effettuare collegamenti e riferimenti critici
b) saggio breve:
Competenza linguistico-espressiva e lessicale.
Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare proprie argomentazioni.
Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale.
Capacità di rielaborare,e di utilizzare in modo critico e personale i documenti.
c) tema di ordine generale:
Competenza linguistico-espressiva e lessicale.
Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare proprie argomentazioni in modo coerente e coeso.
Capacità di trattare in modo pertinente l’argomento proposto.
Capacità di rielaborare,di utilizzare in modo critico e personale le proprie conoscenze.
Documento del Consiglio di classe– pag. 26/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
d) colloquio orale:
Padronanza della lingua e correttezza nell’uso del linguaggio specifico della disciplina.
Conoscenze disciplinari.
Competenze testuali (analisi del testo) approfondimento e rielaborazione delle conoscenze di base.
Capacità di collegamento tra tematiche e tra autori diversi.
Obiettivi raggiunti:
La partecipazione della classe al dialogo educativo è stata abbastanza responsabile, in quanto gli
alunni hanno dimostrato disponibilità verso le proposte didattiche e interesse per la disciplina e,
soprattutto durante quest' anno, c'è stata da parte di un gruppo di studenti una risposta più attiva e
consapevole rispetto agli argomenti proposti. L’impegno è stato nel complesso sufficiente, anche se
permangono alcune delle lacune presenti nella preparazione iniziale, dovute, in parte, ad un metodo
di studio non sempre efficace. Il livello globale della preparazione, pur nelle ovvie e talora sensibili
differenziazioni di qualità, è da ritenersi, rispetto all’inizio dell’anno scolastico, migliorato e, nel
complesso, sufficiente. Migliore è risultata la competenza espressiva orale,( anche se, nella
maggioranza degli alunni,è ancora schematica e poco sicura nell’operare collegamenti e
rielaborare conoscenze) rispetto a quella scritta, ove permangono carenze più evidenti. La classe ha
raggiunto un livello mediamente sufficiente rispetto ai seguenti indicatori:
conoscenze
distinguere le principali correnti letterarie del nostro secolo.
Conoscere la cornice storica per l’inquadramento degli argomenti studiati.
Distinguere i generi letterari delle opere trattate.
Comprendere l’intreccio tra ideali e fattori storico-sociali nella storia letteraria.
competenze
Applicare corrette tecniche di decodificazione e di rielaborazione dei testi proposti.
Stabilire interrelazioni tra fenomeni letterari.
Interpretare un testo proposto
Riconoscere le strutture tematiche e formali nell’ambito di uno specifico genere letterario
capacità
Svolgere una relazione orale su un argomento proposto.
Completare autonomamente informazioni acquisite.
Stabilire conclusioni a partire da una molteplicità di dati
Sintetizzare con chiarezza, oralmente o in un testo scritto, le conoscenze acquisite.
Elaborare generalizzazioni corrette a partire dagli elementi posseduti.
Strumenti di valutazione adottati:
prove scritte secondo le quattro tipologie proposte durante la prima prova dell’Esame di Stato
prove orali
prove strutturate e/o semistrutturate (a risposte aperte e/o chiuse)
Documento del Consiglio di classe– pag. 27/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Programma di italiano
Anno scolastico 2009/10
CLASSE 5^B BIO
INSEGNANTE :prof. M. Mannucci
MOD.1
Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano
Il Naturalismo francese: caratteri generali
G. Flaubert (cenni): “Madame Bovary”( caratteri generali); E.e J.de Goncourt :”Un manifesto del
Naturalismo”; E. Zola e il romanzo sperimentale (lettura di brani antologici).
Il Verismo italiano:G. Verga: vita e opere. Lettura e analisi dei seguenti testi : da”Vita dei campi”
“Nedda”,” Rosso Malpelo”, “La lupa”, “La roba".
Da “Novelle rusticane”: “Libertà”.
Da “I Malavoglia”:la “fiumana del progresso”,” i vinti”.
Il ruolo del narratore Lettura dei brani antologici.
MOD.2
Il romanzo realista in Europa
Cenni su C. Dickens, F.Dostoievskij, L.Tolstoj. Lettura di brani antologici
MOD.3
L’età del Decadentismo
La poetica del Decadentismo : temi e miti della letteratura decadente;la visione del mondo
decadente C. Baudelaire :da “I fiori del male”: “Corrispondenze”, “L'albatro”. Cenni sul
Simbolismo.
Il romanzo decadente in Europa
-O. Wilde prefazione a “Il ritratto di Dorian Gray”
G. D'Annunzio
vita e opere; l'estetismo e la sua crisi;i romanzi del superuomo.
Lettura di brani antologici da “Il piacere”. Da “Alcyone”:”La pioggia nel pineto”(analisi del testo).
G.Pascoli
vita ed opere, la poetica, i temi della poesia, le raccolte.
.
Da “Myricae : Arano, Lavandare, X Agosto, Il lampo, Il tuono, Novembre.
Da ”I Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”
“Il fanciullino.”
MOD.4
Il primo novecento.
La stagione delle avanguardie
I futuristi: “Manifesto del Futurismo”; “Manifesto tecnico della letteratura futurista”.
Cenni sul futurismo russo, Surrealismo e Dadaismo.
La lirica del primo novecento in Italia
Crepuscolari e vociani: cenni.
La narrativa straniera del primo Novecento
Documento del Consiglio di classe– pag. 28/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Cenni su vita e opere di T.Mann, M.Proust, J.Joyce, F.Kafka,V.Woolf.
MOD.5
I. Svevo
La vita, la cultura,le opere.
“La coscienza di Zeno”: analisi dell'opera e lettura dei brani antologici (cap.IV,VI,VII,VIII).
MOD.6
L.Pirandello
La vita, la visione del mondo, la poetica, le opere.
Da “Novelle per un anno” : “Ciaula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”, “La patente”.
I romanzi : “Il fu Mattia Pascal”, “Uno,nessuno e centomila”(brani antologici)
Da “L'umorismo”: “Un'arte che scompone il reale”
Il teatro : il grottesco, il ”teatro nel teatro”. Da “Sei personaggi in cerca d'autore”,lettura di brani
antologici.
MOD.7
G.Ungaretti
La vita,le opere.
Da “L'Allegria”:”In memoria”, “Il porto sepolto”,”Veglia”,”I fiumi”,”Soldati”,
“S.Martino del Carso”,”Natale”; da “Il dolore”:”Tutto ho perduto”
E.Montale
La vita,le opere.
Da “Ossi di seppia”: “I limoni”, “Non chiederci la parola”,”Meriggiare pallido e assorto”,”Spesso il
male di vivere..”,”Cigola la carrucola del pozzo”.
Da “Le Occasioni”: “Non recidere,forbice,quel volto”.
L'Ermetismo *
Cenni su Quasimodo : “Alle fronde dei salici”; “Ed è subito sera”.
U.Saba *
La vita, le opere. Da “Il Canzoniere”: “La capra”, “Trieste”, “Città vecchia”, “Amai”.
MOD.8
La narrativa del secondo dopoguerra *
Cenni sulla letteratura italiana : la narrativa neorealista.
Gli studenti hanno letto in versione integrale una delle seguenti opere:
A.Moravia “Gli indifferenti”, “La ciociara”; P.Levi “Se questo è un uomo”; C.Pavese “La luna e i
falò”;B.Fenoglio “Il partigiano Johnny”; I.Calvino “Il sentiero dei nidi di ragno”
.
* argomento svolto dopo il 15 maggio.
Documento del Consiglio di classe– pag. 29/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA
Classe 5^BBIO
Docente Prof. Michela Mannucci
Testo adottato:
Giardina-Vidotto- Sabbatucci, “Guida alla storia”, vol. 3°, ed. Laterza.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2009-2010
Totale ore 1 trimestre
Totale ore II quadrimestre al 7/05/09
Totale ore previste alla fine del quad.
Totale previsto alla fine dell’a.s. 2009-2010
26
28
6
60
Finalità, obiettivi, criteri, livelli di valutazione
Finalità disciplinari generali e indicazioni metodologiche
La finalità principale dell’insegnamento della storia nel triennio è quella di formare una
consapevolezza e una coscienza critica, funzionale anche all'analisi dell'attualità . Si è insistito
pertanto sull’interpretazione del fatto storico, sull’importanza della pluralità delle informazioni e
delle documentazioni, cercando di abituare lo studente, per quanto possibile, al continuo confronto
tra passato e presente, e alla riflessione sui grandi temi dell’epoca contemporanea in modo
problematico. E’ stato proposto, in questo senso, un percorso di analisi del fenomeno del
totalitarismo, attraverso lo sviluppo del fascismo, del nazismo e dello stalinismo. Alla base
dell’approccio disciplinare ci sono stati la lettura, il dialogo, la discussione.
Obiettivi
a) in termini di competenze
Stabilire connessioni e relazioni di causa – effetto tra i fenomeni analizzati
Consultare fonti di varia natura.
Maturare consapevolezza delle diverse interpretazioni della critica storiografica.
Organizzare coerentemente cronologie, sinossi, sintesi sugli argomenti trattati.
Rispondere a quesiti di vario genere.
Trattare un argomento in testi scritti di vario genere: riassunto, tema, saggio.
b) in termini di capacità
• Valutare autonomamente i fatti storici analizzati.
• Leggere e interpretare criticamente aspetti dell'attualità politico/economica
• Operare opportune connessioni tra il presente e il passato.
• Essere consapevoli del valore culturale e civile dello studio della storia.
• Sviluppare consapevolezza dell’apporto arricchente delle diverse culture nelle società
odierne.
Contenuti: si veda il programma allegato
Documento del Consiglio di classe– pag. 30/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Criteri di valutazione adottati:
La valutazione ha tenuto conto della corretta comprensione dei fenomeni storici analizzati con
l’individuazione dei concetti chiave, della capacità di approfondimento e dello sviluppo delle
tematiche proposte, della corretta informazione sui dati storici, dell’uso della terminologia specifica.
Si è dunque tenuto conto dei seguenti indicatori:
conoscenza corretta dei dati storici
comprensione degli elementi del problema proposto
uso della terminologia specifica
capacità di rielaborare e organizzare le informazioni in proprio possesso.
Obiettivi raggiunti:
La partecipazione della classe al dialogo educativo è stata responsabile e attenta, in quanto gli
alunni hanno dimostrato disponibilità verso le proposte didattiche e interesse per la disciplina,
soprattutto quando era evidente il rapporto con i problemi del contemporaneo. E'ancora presente,
soprattutto in alcuni, un metodo di lavoro non del tutto efficace, che non ha permesso di sviluppare
adeguate capacità di analisi e di rielaborazione;tuttavia la preparazione può ritenersi nel complesso
sufficiente.
Strumenti di valutazione adottati:
Le verifiche nel corso dell’anno scolastico sono state sia scritte sia orali. Nel primo caso, le
tipologie proposte sono state il tema storico o, più frequentemente, il questionario strutturato e/o
semistrutturato, o a risposta aperta. Nell’orale è stato privilegiato il momento del dialogo piuttosto
che l’investigazione puntuale degli aspetti nozionistici studiati.
Documento del Consiglio di classe– pag. 31/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Programma di Storia
Classe 5^BBIO
Docente : prof. Michela Mannucci
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A.S. 2009/10
Verso la società di massa
L'Europa e il mondo alla vigilia della guerra
L'età giolittiana La Prima Guerra Mondiale.
La rivoluzione russa.
Il dopoguerra in Italia e in Europa.
La grande depressione. Roosevelt e il New Deal
L’età dei totalitarismi: il Terzo Reich; l’Urss e lo stalinismo; la guerra civile in
Spagna
L’Italia fascista. La costruzione del consenso,la cultura, la scuola,l'economia.
L’Italia antifascista
Interpretazioni critiche del fascismo:la questione del “totalitarismo imperfetto”..
Il mondo alla vigilia della seconda Guerra Mondiale.
La Seconda Guerra Mondiale.
La Resistenza.
Il mondo diviso e la guerra fredda.
La decolonizzazione e il terzo mondo.*
L’Italia Repubblicana : dalla ricostruzione al boom economico*.
* argomenti svolti dopo il 15 maggio.
Documento del Consiglio di classe– pag. 32/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI MATEMATICA
DOCENTE : Mancini Cristina
CLASSE : V B biologico - sanitario
LIBRI DI TESTO : M . Bergamini - A. Trifone ‘’Elementi di matematica ’’ mod. V-W-α ,
Zanichelli
La scrivente ha seguito gli studenti della classe in oggetto per tutti gli anni scolastici del triennio.
Ciò ha permesso di seguire con continuità il percorso scolastico dei singoli alunni, annotando le
carenze e i miglioramenti di ognuno di loro. Gli alunni rimasti nella quinta classe si sono mostrati
partecipi al dialogo educativo, volenterosi, puntuali con gli appuntamenti scolastici e disponibili alla
collaborazione, migliorando la propria preparazione anche se per alcuni di loro permane una certa
difficoltà di apprendimento e di abilità nel calcolo e nell’applicazione di regole. Altri invece, hanno
mostrato capacità organizzativa e impegno costante riportando valutazioni soddisfacenti.
OBIETTIVI
Nel corso del triennio l’insegnamento della matematica prosegue ed amplia il processo di
preparazione scientifica e culturale iniziato nel biennio. Le esigue ore settimanali (2) però
non hanno permesso un’ampia e approfondita trattazione degli argomenti.
OBIETTIVI di apprendimento
Conoscenze: acquisizione contenuti fondamentali: concetto di funzione, concetto di derivata,
concetto di integrale, concetto di calcolo combinatorio.
Competenze:
- disegnare il grafico di una funzione razionale fratta;
- calcolare integrali indefiniti immediati, regole di integrazione.
- calcolare integrali definiti , aree di parti di piano delimitate da rette e parabole.
- risolvere semplici quesiti relativi al calcolo combinatorio.
Capacità: autonomia nell’organizzazione dello studio, saper individuare la risoluzione di problemi
in vari contesti, comunicare adeguatamente il proprio lavoro.
I suddetti obiettivi sono stati raggiunti solo da alcuni alunni in modo soddisfacente, la maggior
parte degli allievi invece ha raggiunto una preparazione fragile di tipo mnemonico.
Programma di matematica
Ripasso degli argomenti svolti nella classe quarta quali funzione continua in un punto e in un
intervallo, calcolo di limiti in forme di indeterminazione più semplici, studio di funzione con ricerca
del dominio, studio del segno della funzione, ricerca degli asintoti, grafico qualitativo. Derivata di
una funzione: definizione e suo significato geometrico. Derivate fondamentali
(
) e regole di derivazione con esclusione della derivata della funzione
inversa. Funzione derivabile è continua.
Definizione di funzione crescente e decrescente in un intervallo. Teorema di Lagrange e teorema di
Rolle (senza dimostrazione) e loro significato geometrico. Teorema di Cauchy (senza
dimostrazione). Teorema di De L’Hospital ( senza dimostrazione).
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Studio di una funzione : ricerca dei punti di massimo e di minimo con studio del segno della
derivata prima, ricerca dei punti di flesso di una funzione ( a tangente orizzontale, verticale,
obliqua), concavità e convessità di una funzione con studio del segno della derivata seconda,
grafico.
Integrali indefiniti. Definizione di primitiva di una funzione e di integrale indefinito, proprietà degli
integrali indefiniti. Integrali immediati, integrazione di funzioni razionali fratte con un monomio al
denominatore, con numeratore derivata del denominatore, con denominatore di primo grado, con
numeratore di grado superiore al grado del denominatore, con denominatore di 2° grado con radici
reali distinte o radici coincidenti, integrazione per parti (semplici casi).
Integrale definito. Area del trapezoide, definizione di integrale definito, proprietà dell’integrale
definito, teorema di Torricelli e teorema della media ( solo enunciati ), teorema di Newton Leibniz. Calcolo dell’area di una regione finita.
Calcolo combinatorio. Disposizioni semplici di n oggetti, permutazioni semplici, combinazioni
semplici. Equazioni. Coefficiente binomiale e sviluppo di una potenza di un binomio.
METODOLOGIA DIDATTICA
L’insegnamento è stato generalmente condotto con lezioni frontali e con lezioni frontali partecipate
per stimolare gli alunni all’analisi di un problema e nella relativa risoluzione. E’ stato fatto ricorso
ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni apprese dagli alunni e per far acquisire
padronanza di calcolo.
Per quanto riguarda l’esposizione orale, si è cercato di far percepire agli studenti l’importanza
dell’uso corretto del linguaggio specifico della disciplina.
SUSSIDI DIDATTICI
Il libro di testo è stato usato con una certa continuità soprattutto come eserciziario.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri seguiti per la valutazione quadrimestrale sono stati:
- verifica delle conoscenze matematica fondamentali degli argomenti;
- verifica della capacità di risolvere esercizi e problemi;
Si è inoltre tenuto conto dell’interesse, dell’impegno e del miglioramento conseguito dall’allievo
nel corso dell’anno scolastico.
Sono state effettuate verifiche scritte contenenti esercizi e problemi inerenti all’unità didattica svolta
( generalmente ad ogni esercizio è stato assegnato un punteggio, la somma dei punti è stata riportata
in decimi).
Le verifiche orali hanno valutato la capacità di orientarsi e di usare le nozioni apprese per risolvere
varie problematiche.
GRIGLIA CORREZIONE COMPITI - SIMULAZIONI
x = Valutazione in quindicesimi
y = Valutazione in decimi
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Il voto è la conseguente approssimazione della valutazione y in decimi
0-9
Conoscenze
0-5
Calcolo
0-1
Sintesi
Conoscenza
assente
limitata
superficiale
soddisfacente
completa
approfondita
0-9
0
1-2
3-4
5-6
7-8
9
Calcolo
non risponde
inadeguato con errori
adeguato con errori
adeguato e preciso
0-5
0
1-2
3
4-5
Compito (Ottobre)
A) Tracciare il grafico probabile ( qualitativo) delle funzioni
(punti 5x3)
B) Dato il seguente grafico ricavare il dominio, le intersezioni con gli assi, il segno della funzione,
gli asintoti (punti 5)
(attribuisci valori numerici necessari a piacere)
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Compito (Novembre) fila 1
1) Determinare, nell’ambito del dominio, gli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente
2) Determinare i punti di massimo e di minimo relativi della funzione
3) Determinare gli intervalli in cui la funzione è concava o convessa e gli eventuali punti di flesso
4) Determinare gli intervalli in cui la funzione è positiva o negativa e le equazioni degli asintoti
Punti 15x4
Alcuni esercizi assegnati per il recupero trimestrale
1) Calcolare la derivata prima della funzione
2) Trovare l’equazione della retta tangente alla funzione y = x3-x2 nel suo punto di ascissa -1
3) Trovare, se esistono, i punti di massimo e di minimo della funzione
4) Trovare gli intervalli dove la funzione
ha la concavità rivolta verso l’alto e dove verso il basso
5) Calcolare
6) Data la funzione y = 2x2+x+1 verificare le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo [-2,3]
e trovare il/i punto/i la cui esistenza è assicurata dal teorema
Compito (Febbraio)
Calcolare i seguenti integrali
1)
∫ (3x
5
)
+ 4 x + x dx =
2
log 5 x
∫ x dx =
x2 − x +1
3) ∫
dx =
x −1
1 

4) ∫  x + + 1dx =
x 

2
 x + 4x + 1
dx =
5) ∫ 
2
x


2)
6)
∫(
7)
∫ (3x + 5)
8)
3
1
x 

dx =
x
−
+
∫
4
5 
x
x 

9)
 x2 
∫  x 3 − 1 dx =


7
(
dx =
)
5
10) ∫ x 3 x 4 + 3 dx =
)
x − 3 cos x dx =
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Compito (Aprile)
A) Calcolare
B)
•
Calcolare
• Calcolare l’area della regione piana delimitata dalla curva di equazione y = -x2+2x ,
dall’asse x, dalle rette di equazione x = -1 e x = 4.
C) Fra le primitive della funzione
Determinare quella che interseca la retta di equazione y = 3x nel punto di ascissa 1.
Compito (Aprile)
A) Calcolare l’area della superficie racchiusa tra le funzioni
e
B) Calcolare
3
∫ ( x ln x)dx
C) Calcolare l’area della superficie racchiusa dall’asse x, dalla funzione y = − x 2 + 4 e dalle rette
x = -1 e x = 3
D) Determinare il valore medio della funzione y = x2-2x nell’intervallo [1,2] e trovare l’ascissa in
corrispondenza del quale si ha il valore medio.
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RELAZIONE DISCIPLINARE DI COMPLEMENTI DI INGLESE
DOCENTE: PROF. LAURA DI BATTE
LIBRI DI TESTO
Paola Briano, A MATTER OF LIFE, English for Chemistry, Microbiology and Biotechnology,
EDISCO – per la lingua tecnica
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2009-2010
Totale ore 1° quadrimestre
Totale ore 2° quadrimestre al 8/5/2010
Totale al 8/5/2010
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2009/2010
Totale ore previsto dal piano di studi (n.2 ore settimanali x 35)
23
26
49
57
70
La notevole differenza di ore riscontrabile tra il totale di ore di lezione previsto dal piano di studi e
quello che si prevede di svolgere effettivamente entro la fine del presente anno scolastico è dovuta
ad ore di lezione perse perché coincidenti con festività, attività connesse con la scuola (assemblee
d’Istituto e di classe, uno stage formativo di una settimana presso alcune farmacie, simulazioni
prove d’esame etc.) e assenze collettive della classe.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Definizione dei livelli di partenza
La classe, inizialmente composta da 17 alunni (un ragazzo si è ritirato in data 22/9/2009 ed una
ragazza il 20/3/2010), all’inizio dell’anno scolastico presentava un livello di partenza piuttosto
variegato, ma complessivamente positivo, con alcune punte di eccellenza e qualche caso di
insufficienza non particolarmente grave. A nessuno degli alunni era stato attribuito il debito
formativo in questa materia al termine del quarto anno affinché potessero concentrare i propri sforzi
sul recupero di alcune lacune nelle materie di specializzazione.
Obiettivi cognitivi
CONOSCENZE: gli alunni hanno acquisito nel complesso le strutture linguistiche, le funzioni
comunicative ed il lessico base da usare in contesti quotidiani e soprattutto relativi all’ambito
tecnico della loro specializzazione.
COMPETENZE: gli alunni sono in grado di utilizzare la Lingua Inglese per comprendere semplici
testi scritti e orali di vario genere, soprattutto tecnici, e per svolgere attività proposte ad essi relativi.
CAPACITA’: gli alunni sono in grado di riassumere oralmente, pur in presenza di errori ed in
modo generalmente mnemonico, il contenuto di un testo tecnico relativo alla loro specializzazione e
di tradurlo; di sostenere semplici conversazioni su argomenti di carattere sia generale che relativi
alla biologia; di produrre brevi, semplici testi scritti riguardo argomenti di carattere tecnico
precedentemente affrontati.
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La classe, da me seguita per tutto il triennio di specializzazione, è sempre stata disciplinata e
corretta nelle relazioni interpersonali. Anche nell’anno scolastico in corso il dialogo educativo si è
svolto con estrema serenità ed è stato possibile venire incontro ai tempi ed alle esigenze dei singoli
studenti, nella certezza che ognuno svolgesse il proprio lavoro secondo le proprie capacità, ed anche
ovviamente secondo la propria motivazione verso la materia.
Pur se per alcuni permangono difficoltà di tipo espositivo e lacune nella preparazione grammaticale
di base che influiscono negativamente sulla produzione scritta, al momento attuale tutti gli alunni,
tranne due, hanno raggiunto gli obiettivi sopra descritti. In alcuni casi i risultati positivi sono
purtroppo dovuti ad uno studio finalizzato alle verifiche, mnemonico e quindi ritenuto per breve
durata, ma apprezzabile e valutato positivamente è stato comunque l’impegno profuso, il progresso
in relazione alle potenzialità individuali ed il rispetto delle scadenze nello svolgimento del lavoro.
Per contro circa un terzo della classe ha riportato per tutto l’anno scolastico valutazioni nettamente,
e in quattro casi ampiamente, al di sopra della sufficienza.
La frequenza durante le ore della mia materia è stata, ad eccezione di una alunna, regolare.
Programma di complementi di inglese
•
UNITA’ DIDATTICA sui MICROORGANISMI
basata sulla lettura dei seguenti brani tratti dal testo A Matter of Life:
- “The tools of microbiologists”
- “What are microbes?”
- “The ecology of microorganisms”
- “Bacteria”
- “Eukaryotic microorganisms”
- “Viruses and some virus-like agents”
e su materiale fornito dall’insegnante:
- “2009 H1N1 Flu”
•
U.D. sulla SCIENZA E TECNOLOGIA ALIMENTARE
basata sulla lettura dei seguenti brani tratti dal testo A Matter of Life:
- “Food and health”
- “Food preservation”
- “Food additives”
- “Food poisoning”
- “Food-borne infections”
•
U.D. sulla BIOTECNOLOGIA
basata sulla lettura dei seguenti brani tratti dal testo A Matter of Life:
- “What is biotechnology?”
- “Genetic engineering”
- “Biological fuel generation”
- “Biotechnology and medicine”
- “Environmental biotechnology”
- “Biotechnology in the agricultural and forestry industries”
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•
U.D. sulla SCIENZA E TECNOLOGIA AMBIENTALE
basata sulla lettura dei seguenti brani tratti dal testo A Matter of Life:
- “The lexicon of environmental damage”
- “Water: water supplies – water quality” (da completare nelle prossime lezioni)
- “Sewage treatment” (da completare nelle prossime lezioni)
Tempi
•
•
•
2 ore circa dedicate al ripasso delle strutture grammaticali ed alle funzioni linguistiche
dell’anno precedente.
31 ore circa dedicate all’esame delle letture di carattere tecnico ed alle attività ad esse
relative.
16 ore circa dedicate alle verifiche scritte, con la relativa correzione, e a quelle orali.
Si prevede di utilizzare le prossime 8 ore di lezione come segue:
• 3 ore circa per completare l’ultima unità didattica
• 2 ore circa per le ultime verifiche
• 3 ore per il ripasso del programma svolto
METODOLOGIA DIDATTICA
L’attività didattica si è svolta per quanto possibile in lingua inglese. Gli alunni sono stati informati
della programmazione stabilita, sia per quanto riguarda i contenuti e gli obiettivi delle varie unità
didattiche, sia per quanto riguarda la scansione ed i contenuti delle verifiche.
Le lezioni hanno avuto carattere frontale, ma sono anche state tese a sollecitare la partecipazione
attiva degli studenti, sia per l’interpretazione dei brani tecnici (cercando di valorizzare le loro
competenze nel settore di specializzazione), sia per piccole discussioni e scambi di idee che da essi
potevano trarre spunto.
Le attività proposte sono state varie: i brani sono stati affrontati mediante spiegazione in lingua ed
uso di sinonimi e, quando necessario, facendo ricorso anche alla traduzione, sia da parte
dell’insegnante che degli studenti. Le attività che hanno seguito tali letture sono state
prevalentemente domande di comprensione, sia scritte che orali, riassunti orali, attività varie
relative all’ampliamento ed il consolidamento del lessico.
Per la produzione scritta, oltre alle attività relative ai brani, sono state proposti agli studenti dei
quesiti a risposta singola o titoli per brevi trattazioni riguardanti argomenti affrontati in classe, quale
attività di rinforzo in vista dell’esecuzione della terza prova dell’esame di Stato.
Il recupero è stato effettuato in itinere a classe completa, riprendendo ogni argomento svolto prima
di affrontarne uno nuovo ed in particolar modo prima delle verifiche.
SUSSIDI DIDATTICI
Sono stati utilizzati il libro di testo in adozione, del materiale fotocopiato scaricato da Internet o
preparato dall’insegnante.
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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per l’attribuzione dei voti si è fatto uso della scala dal 3 al 10.
Le prove scritte somministrate sono state domande a risposta chiusa o aperta per verificare la
conoscenza degli argomenti tecnici. Il livello di sufficienza è stato individuato nell’esecuzione
corretta di circa il 60% degli esercizi.
I colloqui sono stati tesi ad accertare la capacità di comprensione e produzione orale relativamente
agli argomenti studiati. Il livello di sufficienza è stato individuato nella capacità complessiva di
comprendere le domande poste e nella capacità di rispondere in modo da far passare il messaggio
pur in presenza di errori.
Per la valutazione finale, oltre al profitto, saranno presi in considerazione anche altri parametri quali
la presenza regolare, l’impegno sia a casa che in classe, la partecipazione e l’interesse dimostrato
durante le lezioni, l’eventuale progresso compiuto.
Di seguito il testo di una verifica svolta nel corso dell’anno:
COMPITO DI INGLESE
CLASSE 5a SEZ.B BIO
NAME:
SURNAME:
- I.T.I. GALILEI—LIVORNO
DATE:
Answer the following questions:
What is a light microscope and what are its characteristics? (5 points)
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
How do microbiologists inoculate Petri plates with microbial cells using inoculating loops? (5 points)
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
What is a differential media? (5 points)
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
Write four ingredients to prepare a semi-solid culture media. (4 points)
_____________________________________ _______________________________________
_____________________________________ _______________________________________
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In what sense are microbes useful in pollution control? (5 points)
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
Write the names of 4 products of the food and drink industry made with the help of microbes (4 pts)
_____________________________________ _______________________________________
_____________________________________ _______________________________________
Write about the relation between environmental temperature and microbial growth. (5 points)
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Why are most microorganisms killed by radiation? (3 points)
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
What is the name of microbes that can colonize salty environments? (1 point)
________________________________________________
What is the difference between parasites and pathogens? (5 points)
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
What is the name of the group of bacteria that are capable of using CO2 in the presence of light as a
source of C?
(1 point) _____________________________________ and the name of those that
are capable of self-nourishment ? (1 point) _____________________________________
Spelling mistakes: 2 = - 1/2 pt.
TOTAL SCORE 44 POINTS—YOUR SCORE:
PASS MARK: 26 POINTS
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Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE, ELABORAZIONE
DATI E LABORATORIO
CLASSE VB Indirizzo Biologico sanitario
Docenti : M.Lazzeretti e A.Bontà
Testo adottato : Analisi chimica strumentale (A-B-C) ; autori : R.Cozzi, P.Protti, T.Ruaro ;
editore: Zanichelli SpA
Obiettivi generali
Si sono perseguiti i seguenti obiettivi:
• conoscere teoricamente i principi su cui si basano le tecniche analitiche strumentali più diffuse
quali la spettrofotometria, la cromatografia (GLC) e i metodi elettrochimici;
• saper usare la strumentazione in dotazione del laboratorio;
• saper utilizzare la letteratura scientifica al fine di mettere a punto una metodologia analitica;
• saper effettuare un’analisi chimica con la più appropriata tecnica strumentale;
• saper elaborare i dati sperimentali e valutare il significato e la qualità dei risultati ottenuti;
• operare in laboratorio con la consapevolezza dei rischi e la conseguente adozione di norme di
prudenza circa il comportamento, l’uso di strumenti e la manipolazione delle sostanze di cui
conoscono le note di rischio;
• applicare le procedure antinfortunistiche e di smaltimento.
Metodologie di insegnamento e strumenti
(comuni a tutti i moduli)
In laboratorio sono state fatte analisi quantitative e qualitative strumentali su campioni di laboratorio
e su campioni reali, dove sono stati applicati i metodi per la interpretazione dei risultati e la
trattazione dei dati ottenuti.
Alla lezione frontale, che propone la teoria e la risoluzione dei problemi più significativi per
l’argomento (modelli procedurali), si sono alternati sessioni di lavoro con risoluzione di esercizi,
discussioni relative allo svolgimento delle esercitazioni di laboratorio e considerazioni relative alle
procedure più corrette o più congeniali al singolo per la risoluzione dei problemi.
Ricerche e progettazioni di gruppo.
Sussidi didattici: fotocopiatrice, internet, biblioteca di istituto, gite di istruzione.
Interventi individualizzati e collettivi di sostegno attraverso moduli di recupero che si sono attuati in
itinere durante le ore di lezione.
Verifiche e valutazione
Le verifiche formative sono state effettuate raramente con il colloquio diretto e con esercizi alla
lavagna relativi agli argomenti trattati, più spesso con prove pratiche, individuali o di gruppo al
termine della trattazione di una o più delle unità didattiche di cui ogni modulo è costituito. La
verifica sommativa è stata effettuata mediante verifiche scritte (almeno due per ogni quadrimestre),
alla fine dei moduli o di più unità didattiche , basate su prove di carattere oggettivo (domande
aperte e risoluzioni di problemi) e mediante le relazioni attinenti gli esperimenti di laboratorio.
Per quanto riguarda il laboratorio la valutazione ha tenuto conto dei risultati relativi alle analisi
quantitative di campioni a composizione nota, della partecipazione e del comportamento in
laboratorio, della organizzazione nella gestione del quaderno di laboratorio.
I risultati delle prove di verifica, l’interesse e l’attenzione mostrati in classe, nonchè osservazioni,
domande, atteggiamenti di collaborazione o meno, sono gli elementi da cui è scaturita la
Documento del Consiglio di classe– pag. 43/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
valutazione periodica dell’allievo. L’andamento di tutti questi fattori nell’arco dell’anno unitamente
alla valutazione dei livelli di partenza, ha determinato l’espressione del giudizio finale.
Nell' assegnazione dei voti (scala 3-10) si è seguita la tabella di corrispondenza presentata nel POF.
Programma di analisi chimica strumentale, elaborazione dati e laboratorio
Modulo n°1 – Tecniche Elettrochimiche
U.D.1.1 :potenziometrica. U.D.1.2: conduttimetria. U.D.1.3 : metodi elettrolitici.
Obiettivi disciplinari:
Conoscere il significato e le informazioni rese dai potenziali normali delle principali coppie
redox. Conoscere le componenti strumentali di un potenziometro e le principali metodiche
analitiche associate.
UD 1.1 - La potenziometria
Contenuti :
• elettrodi e potenziale di elettrodo
• classificazione degli elettrodi
• celle galvaniche e potenziali standard di ossidoriduzione
• elettrodi di riferimento (a calomelano, ad argento/cloruro di argento)
• elettrodi per la misura del pH (elettrodo a vetro)
• la strumentazione usata in potenziometrica
• curve di titolazione potenziometriche
• metodi grafici e matematici per la determinazione del punto finale.
UD 1.2 -La conduttimetria
Contenuti :
• conducibilità elettrica delle soluzioni
• conducibilità equivalente e legge di Kohlrausch
• equazione di Onsager
• numeri di trasporto
• la strumentazione (il conduttimetro)
• metodi di analisi diretta e indiretta
• titolazioni conduttimetriche e interpretazione dell’andamento delle curve di titolazione
conduttimetriche; determinazione del punto equivalente.
UD 1.3 –I metodi elettrolitici
Contenuti :
• descrizione dei fenomeni elettrolitici e loro applicazioni
• le leggi di Faraday
Documento del Consiglio di classe– pag. 44/78
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• tensione teorica di decomposizione, sovratensione e polarizzazione, tensione pratica
minima, tensione pratica di regime
• andamento della corrente in funzione del potenziale applicato
• previsione delle reazioni di elettrodo e separabilità di ioni in base ai potenziali standard e
alle concentrazioni.
Modulo n°2 - Tecniche spettrofotometriche
U.D.2.1: generalità sulle tecniche spettrofotometriche. U.D.2.2: spettrofotometria UVvisibile. U.D.2.3: spettrofotometria di assorbimento e di emissione atomica. U.D.2.4 cenni
di spettrofotometria IR.
Obiettivi disciplinari:
Conoscere lo schema a blocchi di uno spettrofotometro IR, AAA, UV/VIS e i componenti
fondamentali (lampade, monocromatori, rivelatori).
Conoscere i principi fisici della strumentazione utilizzata.
Saper usare la strumentazione.
Saper ottimizzare e controllare gli strumenti attraverso le operazioni di taratura
UD 2.1 - Le onde elettromagnetiche e l’interazione con la materia
Contenuti :
• il modello corpuscolare e ondulatorio
• lo spettro elettromagnetico
• riflessione, rifrazione, polarizzazione, diffrazione e interferenza delle onde
elettromagnetiche. Assorbimento ed emissione
• i fenomeni di rilassamento
• il colore dei corpi
UD 2.2 -La spettrofotometria UV/VIS
Contenuti :
• le transizioni elettroniche fondamentali
• la legge di Beer
• la strumentazione : diagramma a blocchi di uno spettrofotometro a singolo e a doppio
raggio
• i parametri fondamentali per il controllo delle prestazioni di uno spettrofotometro
• i fattori che influenzano la posizione di una lunghezza d’onda di assorbimento massimo e
quelli che ne influenzano l’intensità
• deviazione dalla legge di Beer
• il punto isosbestico
• utilizzazione della legge di Beer nell’analisi quantitativa
• accuratezza nelle analisi
UD 2.3 - La spettrofotometria di assorbimento atomico (AA) e di emissione atomica
(EA)
Contenuti :
• gli spettri atomici
• i principi della spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione
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• allargamento delle righe spettrali
• la relazione tra assorbimento e concentrazione
• la strumentazione : schema a blocchi di uno spettrofotometro per AA
• il fornetto di grafite
• il sistema a vapori freddi
• analisi quantitativa : metodo della retta di taratura e delle aggiunte
• spettrometria di emissione al plasma (plasma ad accoppiamento induttivo)
• analisi quantitativa: il metodo dello standard interno
UD 2.4 - La spettrofotometria infrarossa
Contenuti :
• i modi vibrazionali delle molecole e l’assorbimento nel campo della radiazione infrarossa
• l’analisi qualitativa organica tramite la spettrofotometria IR
• cenni sulla strumentazione (diagramma a blocchi).
Modulo n°3 – Tecniche cromatografiche
U.D.3.1: i principi generali della separazione cromatografica. U.D.3.2: la gascromatografia.
U.D.3. 3: la cromatografia liquida ad alte prestazioni.
Obiettivi disciplinari:
Saper riferire i principi teorici alla base delle tecniche cromatografiche.
Conoscere la strumentazione e i suoi componenti essenziali.
Saper scegliere la tecnica cromatografia più opportuna.
Saper eseguire controlli e valutazioni delle prestazioni strumentali.
Saper elaborare e presentare i dati analitici.
UD 3.1 - I principi generali della separazione cromatografica
Contenuti :
• il processo di separazione cromatografico
• i meccanismi chimico-fisici della separazione
• classificazione delle tecniche cromatografiche
• il tracciato cromatografico
• caratteristiche del picco gaussiano
UD 3.2 - I parametri e le relazioni fondamentali di un processo cromatografico
Contenuti :
• la costante di distribuzione (legge di Nernst)
• il tempo e il volume di ritenzione ; il tempo e il volume di ritenzione corretti
• il fattore di ritenzione
• selettività ed efficienza
• la teoria dei piatti di Martin e Synge
• la teoria del non-equilibrio di Giddings
• equazione di Van Deemter
• ottimizzazione dei paramtri operativi per il miglioramento dell’efficienza
• risoluzione, e capacità. Tailing e fronting
Documento del Consiglio di classe– pag. 46/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
UD 3.3 - La gascromatografia
Contenuti :
• classificazione delle tecniche gascromatografiche
• le colonne impiegate
• caratteristiche generali delle fasi
• la strumentazione : rappresentazione schematica di un gascromatografo
• i rivelatori universali e selettivi: prestazioni
• il rivelatore a termoconducibilità (HWD), a ionizzazione di fiamma (FID) e a cattura di
elettroni (ECD)
• analisi qualitativa e quantitativa
UD 3.4 - La cromatografia liquida ad alte prestazioni
Contenuti :
• classificazione delle tecniche
• schema del cromatografo per HPLC
• separazioni condotte in condizioni isocratiche e a gradiente
• i rivelatori spettrofotometrico UV/vis e conduttimetrico
Modulo n°4 – analisi applicate
Analisi acque, vino, olio e altri prodotti alimentari e non.
Sono state proposte esperienze relative a tutte le tecniche strumentali studiate, sia
utilizzando campioni di laboratorio che campioni reali.
Potenziometria
• determinazione del titolo di una soluzione di HCl e di NaOH
• titolazione di un acido debole con una base forte
• titolazione di una base debole con un acido forte
• titolazione di un acido triprotico
• determinazione del titolo di una soluzione di Na2S2O3 con KIO3
• determinazione del titolo di una soluzione di AgNO3
• determinazione del titolo di una soluzione di KMnO4 con Na2S2O3
• titolazione di una soluzione di Fe2+ con KMnO4
• titolazione di una soluzione di Fe2+ con K2Cr2O7
• determinazione dell’acido ascorbico nel succo di alcuni agrumi
• determinazione dell’acidità totale di un vino
Conduttometria
• titolazione di un acido forte con una base forte
• titolazione di CH3COOH con NaOH e di CH3COOH con NH3
• titolazione di un acido triprotico
• determinazione dei cloruri nelle acque
Spettrofotometria
• determinazione di ammoniaca, nitriti, nitrati e ferro nelle acque
• esame spettrofotometrico UV degli oli di oliva (K268, K262, K274e ∆K)
• determinazione della prolina nel vino
• determinazione della nicotina nel tabacco
Documento del Consiglio di classe– pag. 47/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
• analisi spettrofotometriche in AA per la determinazione del calcio, potassio, rame nelle
acque, rame nel vino
Altre determinazioni
• grado alcoolimetrico del vino con l’ebulliometro di Malligand
Oli
• acidità e numero di acidità
• numero di iodio (metodo di Wijs)
• numero dei perossidi
Latte
• acidità
• contenuto in azoto (metodo di Kjeldahl)
• contenuto in lattosio
• determinazione di alcuni parametri aspecifici delle acque, come: ossidabilità al
permanganato (Kubel), domanda chimica di ossigeno (COD) e ossigeno disciolto
(Winkler)
Non sono state ancora effettuate le seguenti le seguenti esperienze:
• separazioni gascromatografiche di miscele di alcoli
• determinazione della composizione degli acidi grassi nei gliceridi di origine naturale
Alla data di presentazione di questo documento è appena iniziata la trattazione del Modulo
3, mentre il Modulo 4 è stato quasi completato.
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Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI IMPIANTI CHIMICI
CLASSE: 5B BIO
DOCENTE:
A.S. 2009 - 2010
MARCOLINI Luigi G.
LIBRO DI TESTO: Teoria e pratica della depurazione delle acque reflue di Carlo Sigmund
Dario Flaccovio Editore (PA)
Obiettivi disciplinari del corso
Le finalità generali del corso sono di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti
concettuali per operare nella progettazione e nella conduzione di impianti di depurazione di acque
reflue e di emissioni gassose.
Gli obiettivi disciplinari dunque possono essere individuati in:
- conoscere la problematica ambientale relativa alla depurazione dell’acqua e dell’aria
- conoscere le varie tipologie di impianti di depurazione
- conoscere i principali trattamenti, sia di tipo biologico che non, delle linee liquami e fanghi
- saper scegliere tra le tipologie esistenti quella più idonea sia dal punto di vista tecnico che
socio-economico
- saper dimensionare le principali unità di trattamento
- saper disegnare schemi d’impianto secondo la normativa UNICHIM
- saper valutare l’efficienza depurativa di un impianto sulla base di parametri analitici
sperimentali
conoscere, in linea di massima, le tecniche di depurazione dell’aria.
Obiettivi mediamente raggiunti
In questo ultimo anno la classe è molto migliorata sia nel comportamento in classe che
nell’interesse e nell’impegno. Ha affrontato infatti lo studio della materia in un clima
collaborativo, discretamente partecipato e con apprezzabile senso di responsabilità e di puntualità
rispetto ai vari impegni richiesti. Gli obbiettivi prefissati sono stati mediamente raggiunti, anche se
un piccolo gruppo presenta ancora lievi carenze rispetto ad alcuni contenuti della materia.
In generale la preparazione raggiunta è pienamente soddisfacente, anche se non sempre gli
strumenti acquisiti vengono impiegati con profitto nell’affrontare aspetti non convenzionali della
disciplina e nella soluzione di problemi nuovi.
Contenuti disciplinari
Il corso si è svolto nelle 6 ore settimanali curriculari per un monte ore annuo di circa 140.
All’inizio dell’anno scolastico sono stati ripresi e consolidati i concetti fondamentali relativi alla
depurazione.
Documento del Consiglio di classe– pag. 49/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Il corso si è svolto in modo sostanzialmente coerente con la programmazione iniziale; i temi trattati
comprendono la depurazione biologica dei reflui urbani (in modo completo e dettagliato), la
depurazione chimica di reflui civili (con accenni a quelli industriali) e le tecnologie per la
depurazione di effluenti gassosi (in generale).
Metodologia didattica ed attività extracurriculare
I vari argomenti sono stati affrontati principalmente attraverso lezioni frontali interattive; frequente
e sistematica è stata la trattazione di problemi relativi alla progettazione e al dimensionamento di
numerosi tipi di impianti; di ciascuna tipologia è stato discusso ed eseguito lo schema grafico sia a
blocchi che secondo la normativa Unichim.
Per una più concreta comprensione della problematica la classe ha partecipato alla visita
all’impianto di depurazione e ai laboratori di analisi del comune di Livorno (depuratore di
Rivellino).
Tipolgia e frequenza delle verifiche
La valutazione è stata effettuata mediante:
- verifiche scritte a domande aperte e risoluzione di problemi a carattere numerico e quantitativo
- verifiche orali dei contenuti sia a singoli studenti che interattive con tutta la classe
- verifiche grafiche di schemi di impianti.
Le verifiche, grafiche, scritte più orali, sono state effettuate con una cadenza periodica alla fine di
uno o più argomenti, mai meno comunque di tre-quattro per quadrimestre.
Valutazione
Per la valutazione delle verifiche si è fatto riferimento alla griglia mostrata nella sezione relativa
agli esempi di verifiche svolte nel corso dell’anno (pag. 69).
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Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Programma di impianti chimici
Gli argomenti svolti sono stati suddivisi in cinque moduli didattici:
Modulo 0 - Ripasso e consolidamento delle nozioni sulla problematica generale della
depurazione
Modulo 1 - Depurazione naturale e i primi sistemi artificiali adottati
Modulo 2 - Impianti di depurazione delle acque reflue
Modulo 3 - Trattamento del fango e suo smaltimento
Modulo 4 - Depurazione di effluenti gassosi
Modulo 1: depurazione naturale e primi sistemi artificiali
Obbiettivi del modulo
Conoscere la capacità autodepurativa dei vari corpi d’acqua. Essere in grado di valutare mediante gli
opportuni parametri il grado di depurazione naturale in seguito a sversamenti di acque reflue in diversi
recapiti. Conoscere i primi sistemi artificiali di depurazione biologica, saperli dimensionare e saper
valutare le situazioni di impiego.
U.D. 1.1 – Depurazione naturale
-
La capacità autodepurativa di fiumi e torrenti; la curva a sacco come rappresentazione completa
della capacità autodepurativa. L’ossigeno disciolto come parametro di controllo.
-
La capacità autodepurativa dei laghi; l’accumulo dei nutrienti e il problema dell’eutrofizzazione. Il
fosforo come parametro di controllo.
-
La capacità autodepurativa del mare; l’indice colimetrico come parametro di controllo.
U.D. 1.2 – Le fosse settiche e le fosse Imhoff
-
Funzionamento delle fosse settiche. Particolarità costruttive. Situazioni di impiego. Rendimenti
depurativi.
-
Funzionamento delle fosse Imhoff. Particolarità costruttive. Situazioni di impiego. Rendimenti
depurativi.
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Modulo 2 : impianti di depurazione delle acque reflue
Obbiettivi del modulo
Conoscere i diversi sistemi di depurazione delle acque reflue civili. Essere in grado di progettare un
impianto di depurazione e, date le variabili in ingresso, saper dimensionare le operazioni unitarie che
lo compongono. Saper realizzare uno schema di processo e valutare l’efficacia economica delle
diverse soluzioni possibili.
U.D. 2.1 - Impianti a fanghi attivi
-
Impianti a schema classico, semplificato, ad aerazione prolungata e a contatto – stabilizzazione:
principi di funzionamento, caratteristiche principali delle varie configurazioni e valutazioni di tipo
economico.
-
Il metabolismo dei microrganismi nei processi a fanghi attivi: anabolismo e catabolismo.
Metabolismo assimilativo e endogeno.
-
Il fattore di carico organico (Fc) come vero parametro della depurazione. La concentrazione del
fango nella miscela aerata (Ca). ll fattore di carico volumetrico (Fcv).
-
Classificazione degli impianti in base al fattore di carico organico (o a quello volumetrico):
impianti ad aerazione prolungata, a basso, medio e alto carico.
-
I criteri per la scelta del fattore di carico organico nella progettazione di un impianto.
-
Dimensionamento della vasca di ossidazione. Il tempo di detenzione idraulico (td). Vasche di
aerazione a pistone e a miscelazione completa .
-
Il ricircolo dei fango attivo. L'indice di volume del fango (SVI): la sua determinazione
sperimentale, la sua utilità e il suo andamento in funzione del fattore di carico organico. Il
rapporto di ricircolo (R=Qr/Qi).
-
Dimensionamento del sistema di ricircolo: determinazione della portata di ricircolo (Qr) mediante
il bilancio di massa alla vasca di ossidazione e/o al sedimentatore secondario. Sistemi di ricircolo
del fango, impianti a ricircolo naturale.
-
Il fango si supero. I parametri del fango di supero: il tasso di crescita (Kf), l'età del fango (E) e
l'indice di produzione (I). La determinazione della produzione giornaliera di fango. L’umidità (U)
del fango di supero e la sua portata volumetrica (Qs).
-
Il bulking e le altre “malattie” del fango: rising e pin-point. Cause e conseguenze del bulking,
rimedi specifici e aspecifici.
-
L'influenza della temperatura esterna sul funzionamento degli impianti a fanghi attivi.
-
I sistemi di aerazione della vasca di ossidazione: turbine superficiali, aria insufflata, turbine
sommerse e sistemi flo-get. Caratteristiche costruttive e principi di funzionamento. Punti di forza e
di debolezza dei vari sistemi. La regolazione della capacità d'ossigenazione delle turbine
superficiali e dei compressori per l’aria insufflata.
-
Calcolo del fabbisogno di ossigeno per la frazione carboniosa delle sostanze organiche. L’indice di
richiesta di ossigeno (Fo) e la sua dipendenza dal fattore di carico organico. Il rendimento dì
ossigenazione in condizioni standard ed effettive (K).
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-
Dimensionamento del sistema di aerazione:
o turbine superficiali: determinazione della potenza di ossigenazione e di miscelazione;
o aria insufflata: determinazione della portata d’aria effettiva.
-
La sedimentazione finale. Sedimentazione di massa dei fanghi attivi. Le diverse funzioni dei
sedimentatori secondari: chiarificazione, accumulo e ispessimento. Particolarità costruttive e
dimensionamento del sedimentatore secondario. Confronto fra sedimentatore primario e
secondario.
-
Rendimenti depurativi prevedibili rispetto al BOD5.
-
Elementi di diagnostica nella conduzione dell’impianto.
-
Esecuzione di disegni di impianti secondo la normativa Unichim.
-
Risoluzione di problemi a carattere numerico e dimensionamenti delle principali unità.
U.D. 2.2 - Impianti a biomassa adesa
Filtri percolatori tradizionali
-
Struttura e principi di funzionamento.
-
Meccanismi di interscambio fra membrana biologica, aria e liquame.
-
Parametri di dimensionamento: il fattore di carico volumetrico (Fcv) e il carico idraulico
superficiale (Cis). Filtri percolatori a basso e ad alto carico.
-
Rendimenti depurativi.
-
La produzione di fango di supero.
-
Confronto fra impianti a filtri percolatori e impianti a fanghi attivi.
-
Elementi di diagnostica nella conduzione dell’impianto.
-
Esecuzione di disegni di impianti secondo la normativa Unichim.
-
Risoluzione di problemi a carattere numerico.
Impianti biologici a concezione particolare
-
filtri percolatori con supporto in materiale plastico (torri di ossidazione) e biodischi: principi di
funzionamento. Vantaggi e svantaggi rispetto ai filtri tradizionali.
-
Impianti a filtrazione prolungata e situazioni tipiche di impiego.
-
Impianti MBBR (Mobile Bed Biofilm Reactor): principi di funzionamento. Vantaggi e svantaggi
rispetto ad impianti a fanghi attivi tradizionali. Situazioni tipiche di impiego.
U.D. 2.3. - Impianti a precipitazione chimica e trattamenti chimico-fisici
Considerazioni descrittive e costruttive della chiariflocculazione. Meccanismi di coagulazioneflocculazione.
Schema a blocchi di un impianto a precipitazione chimica.
Reagenti chimici impiegati, dosaggio.
Criteri di dimensionamento.
Documento del Consiglio di classe– pag. 53/78
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Produzione del fango di supero.
Trattamento con calce e successiva ricarbonatazione.
Rendimenti depurativi.
Confronto con la depurazione biologica.
Particolarità costruttive: vasche di coagulazione e di flocculazione.
Filtri a sabbia e a carbone attivo.
Esecuzione di disegni di impianti secondo la normativa Unichim.
Risoluzione di problemi a carattere numerico.
U.D. 2.4 - Trattamenti specifici di rimozione di azoto e fosforo
Il meccanismo di trasformazione dei composti azotati. La nitrificazione. I parametri che influenzano la
nitrificazione.
La richiesta di ossigeno dei composti azotati.
La denitrificazione. I parametri che influenzano la denitrificazione.
Schemi di nitrificazione-denitrificazione per via biologica: predenitrificazione e postdenitrificazione.
Esecuzione di disegni di impianti secondo la normativa Unichim.
Trattamenti chimici per la rimozione di azoto e fosforo.
Schemi a blocchi di un processo depurativo chimico-fisico.
Modulo 3: trattamento del fango e suo smaltimento
Obbiettivi del modulo
Conoscere i diversi modi per stabilizzare i fanghi derivati dalla depurazione delle acque reflue civili.
Essere in grado di progettare un impianto di stabilizzazione e, date le variabili in ingresso, saper
dimensionare le operazioni unitarie che lo compongono. Saper realizzare uno schema di processo e
valutare l’efficacia economica delle diverse soluzioni possibili.
U.D. 3.1 - Il fango di supero
-
Caratteristiche fisiche del fango. Concentrazione dei solidi sospesi (SS) e dei solidi sospesi volatili
(SSV). Volume del fango. L’acqua presente nel fango.
-
L’estrazione del fango dall’impianto. L’ispessimento. Calcolo della riduzione del volume mediante
ispessimento.
-
La stabilizzazione “tecnica”.
-
I parametri che influenzano la stabilizzazione biologica.
Documento del Consiglio di classe– pag. 54/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
U.D. 3.2 - La stabilizzazione biologica e chimica del fango
La digestione aerobica.
- Criteri per il dimensionamento del digestore aerobico.
- Determinazione del fabbisogno di ossigeno e scelta degli aeratori. Potenza di aerazione e di
miscelazione.
- La produzione finale di fango.
La digestione anaerobica: stadi del metabolismo batterico.
- Digestori anaerobici: a basso carico stratificato, a medio carico riscaldato e ad alto carico
riscaldato a due stadi.
- Criteri per il dimensionamento del digestore anaerobico.
- La produzione di gas biologico.
- II pompaggio del fango. Pompe volumetriche : a pistone, a diaframma, idrovora.
- Confronto fra la stabilizzazione aerobica ed anaerobica.
- Schemi di impianti secondo la normativa Unichim.
La stabilizzazione chimica.
Risoluzione di problemi numerici, dimensionamento.
La disidratazione e l'essiccamento del fango. I letti d'essiccamento.
La disidratazione meccanica del fango (filtri a vuoto, filtri a nastro, filtri pressa, centrifughe).
II compostaggio del fango. Cocompostaggio fango-rifiuti solidi urbani.
L'incenerimento del fango.
Modulo 4*: depurazione di effluenti gassosi
Obbiettivi del modulo
Conoscere i diversi modi per depurare l’aria da inquinanti solidi o liquidi. Essere in grado di scegliere
la tecnica migliore tra quelle disponibili per eliminare uno o più inquinanti da un flusso gassoso.
U.D. 4.1- La depurazione degli effluenti da inquinanti gassosi
Depurazione da inquinanti gassosi mediante assorbimento: campi specifici di applicazione, la scelta
del solvente. Colonne a riempimento e a piatti.
L' adsorbimento: campi specifici di applicazione, i tipi di adsorbenti. Colonna con letto adsorbente in
carbone attivo. La curva di adsorbimento.
Depurazione da inquinanti gassosi mediante condensazione: condensatori a contatto diretto e/o
superficiali.
Incenerimento termico e catalitico.
Documento del Consiglio di classe– pag. 55/78
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U.D. 4.2- La depurazione degli effluenti da particolato
Separatori centrifughi - cicloni e multicicloni: principio di funzionamento, caratteristiche costruttive e
campi di impiego.
Depolveratori elettrostatici: principio di funzionamento, caratteristiche costruttive, campi di impiego e
dispositivi di sicurezza.
Filtri a maniche: principio di funzionamento, caratteristiche costruttive e campi di impiego; materiali
filtranti usati.
Separatori a umido – torri a spruzzo e separatore di Venturi: principio di funzionamento,
caratteristiche costruttive e campi di impiego
* Questo modulo si prevede di svolgerlo entro la fine dell’anno scolastico.
Documento del Consiglio di classe– pag. 56/78
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Alcune verifiche di Impianti svolte durante l’anno
V B-bio
3°compito
A.S.
2009-2010
16/12/2009
Fila
A
Cognome e nome …………………………………………………………………………………………………………………………………………
NOTA BENE: la valutazione sarà fatta principalmente in base al contenuto delle risposte, , alla loro organizzazione, alla
chiarezza espositiva, al linguaggio specifico e in secondo luogo alla correttezza dei calcoli numerici.
1.
Il grafico di Fig. 10.58 in vostro possesso mostra l’andamento sperimentale del rendimento depurativo
rispetto al BOD5 negli impianti a fanghi attivi.
Sulla base delle tue conoscenze discuti e spiega questo grafico in apparenza anomalo.
2.
[Punti
6]
Le proprietà del fango secondario sono molto importanti per l’esito complessivo di tutto il processo
depurativo.
Esamina e discuti i vari aspetti che concorrono a determinare la qualità del fango secondario, non
trascurando di esaminare anche i possibili interventi che possono essere messi in atto per assicurare la
buona riuscita della depurazione.
3.
[Punti
9]
Progetta, e fanne lo schema a blocchi, un impianto a fanghi attivi a medio carico al servizio di una
comunità urbana di 100000 abitanti equivalenti. Giustifica e argomenta la tua scelta.
Inoltre:
- utilizzando i dati che hai a disposizione (sempre citando correttamente la fonte)
- assumendo valori realistici per quelli che ti servono
- giustificando opportunamente le relazioni che usi
a. dimensiona la vasca di ossidazione;
b. trova la portata di ricircolo;
c. trova la produzione giornaliera di fango di supero e la sua portata volumetrica;
d. trova il fabbisogno massimo e medio di ossigeno per la frazione carboniosa.
Documento del Consiglio di classe– pag. 57/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
[Totale punti
10]
V B-bio
4°compito
A.S.
2009-2010
10/02/2010
Cognome e nome …………………………………………………………………………………………………………………………………………
NOTA BENE: la valutazione sarà fatta principalmente in base al contenuto delle risposte, , alla loro organizzazione, alla
chiarezza espositiva, al linguaggio specifico e in secondo luogo alla correttezza dei calcoli numerici.
Un’industria alimentare produce giornalmente 350 m3 di acque reflue le cui caratteristiche principali sono:
BOD5 compreso tra 3000 e 3500 mg/litro
COD compreso tra 4000 e 4500 mg/litro
SS compresi tra 2000 e 2500 mg/litro.
Il Candidato, in base ai dati forniti, scelga il tipo di impianto ritenuto idoneo a depurare l’acqua secondo le
norme di legge [valori in uscita: BOD5= 40mg/litro e COD= 80 mg/litro] e lo rappresenti con uno schema a
blocchi.
Il Candidato inoltre, dopo ad aver illustrato sinteticamente le principali operazioni eseguite nell’impianto,
descriva gli aspetti teorici di almeno una di tali operazioni.
Infine proceda al dimensionamento di massima di uno dei trattamenti impiegati.
[Da non svolgere, ma presente nel compito d’esame originale]
Il Candidato disegni anche lo schema di tale impianto (completo di apparecchiature accessorie, pompe, valvole, serbatoi e
delle regolazioni automatiche principali) rispettando, per quanto possibile, la normativa UNICHIM, ed indichi quali
metodiche analitiche utilizzerebbe per valutare le caratteristiche del refluo prima e dopo il trattamento di depurazione.
Nota:
- è permesso usare le tabelle e i grafici a disposizione
- per i dati che mancano, ma necessari a risolvere il problema, si assumano valori ragionevoli negli
intervalli incontrati durante l’anno.
Documento del Consiglio di classe– pag. 58/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
V B-bio
5°compito
A.S.
2009-2010
18/03/2010
Cognome e nome …………………………………………………………………………………………………………………………………………
NOTA BENE: la valutazione sarà fatta principalmente in base al contenuto, alla organizzazione ed alla chiarezza
espositiva, al linguaggio specifico e in secondo luogo alla correttezza dei calcoli numerici.
Il Candidato illustri i metodi chimici utilizzabili in alternativa a quelli biologici per il trattamento delle acque
reflue in uscita da un’industria.
Dopo aver messo a confronto, nelle loro fondamentali caratteristiche, i due tipi di trattamento, il candidato,
nell’ipotesi di assenza di metalli pesanti e di debole acidità dell’acqua reflua ed assumendo che la sua portata
sia 150 metri cubi al giorno, dimensioni in linea di massima le due principali vasche caratteristiche degli
impianti a precipitazione chimica; disegni quindi lo schema a blocchi dell’impianto e valuti il consumo
giornaliero medio di un prodotto chimico che ne assicura il funzionamento.
Nota:
- è permesso usare la tavola periodica, le tabelle e i grafici a disposizione
- per i dati che mancano, ma necessari a risolvere il problema, si assumano valori ragionevoli negli
intervalli incontrati durante l’anno.
Documento del Consiglio di classe– pag. 59/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Griglia di correzione delle verifiche scritte (IMPIANTI CHIMICI)
Indicatori
Banda di
oscillazione
Inesistenti, minimi o parziali con
errori
Punteggio
assegnato
0-2
Parziali o aspetti più significativi con
errori
3-5
Aspetti più significativi o esauriente
con qualche errore
6-8
Esauriente, rielaborazione personale
degli argomenti
9-10
Contenuti e aspetti
grafici
Trattazione disorganizzata,
esposizione confusa linguaggio
improprio
Organizzazione,
esposizione e
linguaggio
0-2
Organizzazione frammentaria,
esposizione incompleta, linguaggio
non sempre appropriato
3
Organizzazione ed esposizione
appropriata. Linguaggio
complessivamente corretto
4
Organizzazione ed esposizione
accurata. Linguaggio proprio della
materia
5
Punteggio totale
Valutazione complessiva
GIUDIZI SINTETICI BANDE DI OSCILLAZIONE VOTO ASSEGNATO
Scarso
0-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Ottimo/eccellente
13-15
Documento del Consiglio di classe– pag. 60/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA SPECIALE
5° B Biologico Sanitario a.s. 2009-2010
Docenti: Proff. Carla Ansaldo, Mauro Petrucci
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe attualmente composta da 15 alunni ha partecipato alle attività proposte durante l’anno
scolastico dimostrando impegno e interesse sia per le lezioni teoriche che per le attività di
laboratorio. Quest’ultime in particolare vengono svolte con autonomia e capacità organizzativa
da parte della maggior parte degli alunni. Questa loro attitudine ha permesso, per buona parte
dell’anno scolastico, di lavorare in parallelo su due fronti: gli allievi, infatti, hanno portato avanti le
attività di laboratorio previste dalla programmazione curricolare e le analisi individuali in funzione
delle tesine finali per l’esame di stato.
Quasi tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi richiesti, la maggior parte ha conseguito
un profitto buono e in alcuni casi eccellente. Solo due alunni, fin a questo momento dell’anno
scolastico, mostrano ancora alcune difficoltà anche se non mancano di impegno e di volontà di
recupero.
Il corso di Laboratorio di Microbiologia speciale è finalizzato ad integrare le conoscenze di
Microbiologia Generale e Tecnica Microbiologica, acquisite dagli allievi durante la 4° classe, con
conoscenze ed abilità più specifiche nel campo delle indagini ambientali.
In particolare il programma ha previsto l’esecuzione pratica delle principali analisi batteriologiche
su diversi tipi di acque (potabili, minerali, di balneazione), su alimenti quali il latte e i mitili, su
alcune superfici e sull’aria.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Si può considerare che la classe abbia mediamente conseguito i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti fondamentali su:
- struttura di base e principali attività metaboliche delle cellule batteriche
- microbiologia di particolari ambienti (acqua, aria, superfici, latte, mitili, impianti di depurazione a
fanghi attivi)
- principali normative vigenti relative al controllo microbiologico di tali ambienti.
COMPETENZE
Essere in grado di:
- effettuare le principali analisi microbiologiche previste per legge sui vari tipi di acque e su alcuni
alimenti.
- saper interpretare correttamente i risultati ottenuti.
- riconoscere l’importanza di alcuni gruppi di microrganismi come indicatori biologici.
CAPACITA’
Saper:
- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
- relazionare in modo sostanzialmente corretto le esperienze svolte.
- utilizzare nella pratica di laboratorio le conoscenze teoriche acquisite.
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Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Il corso si articola in 6 ore settimanali di lezione in compresenza per un monte annuo teorico di
circa 200 ore. Alla data del 15 maggio ne sono state svolte effettivamente 158.
Le prime settimane di lezione sono state dedicate al ripasso dei principali argomenti di
microbiologia trattati nell’anno scolastico precedente (cellula batterica, metabolismo microbico,
coltivazione dei batteri in laboratorio, metodi di conta e di identificazione batterica) e sono state
seguite da una verifica scritta con successivi chiarimenti ed ulteriore ripasso. Le restanti ore sono
state impiegate per la trattazione dei vari argomenti sia attraverso lezioni teoriche in classe che con
l’esecuzione di analisi microbiologiche in laboratorio; ogni argomento è stato seguito da veriche
scritte di teoria e di laboratorio.
Programma di microbiologia speciale
MICROBIOLOGIA DEGLI AMBIENTI ACQUATICI
ACQUE POTABILI: Caratteristiche di qualità di un’acqua destinata al consumo umano: requisiti di
potabilità. Microrganismi patogeni nelle acque. Concetto di indicatore di inquinamento fecale e
significato della ricerca.
Analisi batteriologica delle acque potabili secondo la normativa vigente: modalità di prelievo,
determinazione della carica batterica a 20°C e 37°C, colimetria totale e fecale ed enterococcimetria
sia mediante il calcolo dell’MPN che con la metodica delle membrane filtranti; gruppi e frequenza
dei controlli microbiologici, valori limite, valori guida.
Cenni ai parametri organolettici, chimico-fisici, chimici indesiderabili e tossici da ricercarsi nelle
acque potabili.
ACQUE MINERALI: Caratteristiche generali e microbiologiche. Analisi batteriologica delle acque
minerali: campionamento, determinazione della carica batterica a 20°C e 37°C, ricerca dei
Coliformi, degli Streptococchi fecali, Stafilococco aureo, Pseudomonas aeruginosa, spore dei
Clostridi solfito riduttori e Salmonelle col metodo delle membrane filtranti.
DL 152, 11.05.99 (DISPOSIZIONI SULLA TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO):
Obiettivi di qualità ambientale: definizione dello stato di qualità ambientale per i corpi idrici
superficiali; concetto di stato ecologico e di stato chimico; parametri che concorrono alla loro
determinazione; attribuzione dello stato di qualità ambientale. Richiami al metodo EBI per la
valutazione dello stato ecologico dei corsi d’acqua superficiali.
ACQUE SUPERFICIALI DESTINATE ALLA PRODUZIONE DI ACQUA POTABILE: Criteri
generali per la classificazione in categorie di qualità (A1, A2, A3); parametri microbiologici, valori
guida, cenni ai trattamenti da effettuare.
ACQUE PER LA BALNEAZIONE : Norme legislative riguardanti la modalità di prelievo, l’analisi
batteriologica e l’interpretazione dei risultati; ricerca dei Coliformi totali e fecali e degli
Enterococchi col metodo MPN e con membrane filtranti. Cenni alla ricerca delle Salmonelle.
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ACQUE DI SCARICO: Generalità sugli scarichi di acque reflue urbane e industriali in acque
superficiali e sul suolo.
MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
MOLLUSCHI: Norme sanitarie per i Molluschi eduli lamellibranchi vivi. Problematiche relative
alla presenza di biotossine algali nei Molluschi eduli lamellibranchi.. Analisi batteriologica dei
mitili: pulizia ed omogeneizzazione del campione, ricerca dei coliformi fecali e di E. coli.
MICROBIOLOGIA DEL LATTE: Composizione chimica e valore nutritivo del latte. Microflora del
latte: flora batterica normale, contaminazione endogena ed esogena. Processi di risanamento del
latte: pastorizzazione, trattamento UHT e sterilizzazione. Filiera produttiva del latte: conoscenza dei
principali punti critici e dei provvedimenti più significativi per contenere il rischio.
Latte appena munto: caratteristiche igienico-sanitarie e microbiologiche. Controllo microbiologico:
determinazione della carica batterica a 30°C prova della redattasi con blu di metilene e resazzurrina.
Latte pastorizzato: caratteristiche generali e microbiologiche. Controllo microbiologico:
determinazione della carica batterica a 21°C; determinazione dei coliformi mediante conta per
inclusione.
Latte UHT e sterilizzato: caratteristiche generali e microbiologiche. Controllo microbiologico:
determinazione della carica batterica a 30°C.
Controllo microbiologico del latte in polvere per lattanti.
IL DEPURATORE COME MICROAMBIENTE
Composizione e dinamica della microfauna del depuratore a fanghi attivi. La microfauna come
indicatore dell’efficienza del processo di depurazione. Cenni sull’SBI.
Cenni sulla depurazione anaerobia.
MICROBIOLOGIA DELL’ARIA E DELLE SUPERFICI
Contenuto microbico dell’aria. Controllo di sterilità. Biomonitoraggio dell’inquinamento
atmosferico. I licheni come bioindicatori e come bioaccumulatori. Principali tecniche di
campionamento per il controllo delle superfici e dell’aria.
METODOLOGIA
Ogni argomento è stato svolto attraverso lezioni teoriche ed attività pratiche di laboratorio,
iniziando sempre con una lezione frontale e interattiva sulle caratteristiche microbiologiche
dell’ambiente da esaminare e con una presentazione della metodica di analisi secondo le norme
legislative in vigore e delle problematiche ad esse inerenti. Gli allievi, singolarmente o a piccoli
gruppi, hanno svolto personalmente le analisi sotto il controllo degli insegnanti e successivamente
sono stati guidati ad una corretta valutazione ed interpretazione dei risultati ottenuti. Nel corso del
lavoro si è sempre cercato di sollecitare gli allievi a curare la precisione dell’esecuzione, nel rispetto
delle norme di asepsi e delle misure di sicurezza, ed al tempo stesso di interrogarsi sul significato e
la finalità delle operazioni effettuate, così da acquisire una certa padronanza e consapevolezza.
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STRUMENTI
Come strumenti didattici, oltre ai libri di testo (Fiorin – Microbiologia principi e tecniche - ed
Ermes e Simeone – Laboratorio di Microbiologia – ed San Marco), sono stati utilizzati anche
appunti preparati dagli insegnanti e fotocopie delle parti più significative di leggi con particolare
riferimento ai protocolli di analisi previsti dalla normativa. Per visualizzare meglio strutture e
fenomeni si è fatto ricorso ad audiovisivi, foto, presentazione al computer appositamente create dai
docenti per i vari argomenti studiati. Per le attività pratiche sono state utilizzate le attrezzature
presenti in laboratorio.
VERIFICHE
Sono state effettuate come verifiche sommative, al termine di ogni modulo, prove prevalentemente
scritte (test strutturati e a domande aperte), prove di ripasso a partire da febbraio sugli argomenti
trattati nel primo periodo e inoltre una simulazione della 3°prova scritta per la preparazione
dell’esame di stato organizzata con domande aperte a risposta sintetica. L’attività di laboratorio è
stata valutata con test scritti e attraverso l’osservazione individuale del comportamento e del
rispetto delle procedure durante l’esecuzione delle prove pratiche.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si è fatto riferimento alla griglia inserita nel POF e suoi aggiornamenti deliberati
in sede di Collegio dei Docenti
Di seguito le tracce di alcune verifiche svolte durante l’anno:
Verifica di Microbiologia Speciale: acque di balneazione Classe 5 B bio
23 marzo 2010 punti totali 70
1.
2.
3.
Cosa intendi per acque di balneazione? (4p)
Come è variata la normativa sulle acque di balneazione confrontando la 470/1982 con il D.L. 116/2008. (10p)
Spiega brevemente i concetti di “conformità” e di “classificazione” introdotti dalla Comunità Europea, e previsti nella nuova normativa,
per il controllo delle acque di balneazione e quale vantaggio sostanziale potrebbe portare dal punto di vista economico ed organizzativo
l’adozione di questi nuovi criteri. (6p)
4. Devi effettuare i campionamenti per il giudizio di idoneità alla balneazione nel tratto di costa, lungo 6 Km, tra Antignano e Quercianella,.
Descrivi i criteri che devi adottare per definire i punti dei prelievi e le norme che devi eseguire per definirli. (6p)
5. In una zona non idonea alla balneazione, vengono effettuati due campionamenti con i seguenti risultati:
5 aprile: -coliformi totali: 918/100 ml -coliformi fecali: 94/100 ml -streptococchi fecali: 49/100 ml
21 aprile: -coliformi totali: 1690/100 ml -coliformi fecali: 94/100 ml -streptococchi fecali: 70/100 ml
Tenendo conto del fatto che tutti gli altri parametri rientrano nei limiti, può essere ammissibile che la Regione revochi il divieto di
balneazione oppure no? Spiega perché e a quali condizioni. (6p)
6. Un campionamento per l’idoneità alla balneazione effettuato davanti a Tirrenia, ha dato i seguenti risultati: -Coliformi totali: 2499/100 ml Coliformi fecali: 130/100 ml -Streptococchi fecali: 80/100 ml
Dopo aver commentato questi risultati, descrivi ciò che si deve fare in questo caso e nell’ipotesi che i valori rimangano tali fino al termine
della stagione balneare. (6p)
7. Quando durante la stagione balneare, deve essere temporaneamente vietata la balneazione e che cosa deve essere fatto in questi casi. (6p)
8. Per ogni prelievo durante la fase di campionamento nei contenitori sterili vanno riportati i seguenti dati (6p)
9. In quale caso i prelievi delle acque di balneazione devono avvenire ogni 10 gg anziché 15 gg? (-1,0,+3)
All’inizio della stagione balneare - Alla fine della stagione balneare
Se si presume che le acque siano particolarmente inquinate - In caso di affollamento sempre
In caso di affollamento se nella stagione precedente la balneazione era stata vietata
10. Il periodo di campionamento delle acque di balneazione inizia: (-1,0,+3)
3 mesi prima dell’inizio della stagione balneare
- 2 mesi prima dell’inizio della stagione balneare
1 mese prima dell’inizio della stagione balneare
- 15 giorni prima dell’inizio della stagione balneare
con l’inizio della stagione balneare
- avviene tutto l’anno
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11. Durante il campionamento per le acque di balneazione a quale profondità dal pelo dell’acqua si deve effettuare il prelievo? (-1,0,+3)
10-15 cm - 20-25 cm - 30-35 cm -40-45 cm -50-55 cm
12. Le acque sono definite balneabili quando i campioni prelevati sono conformi ai parametri microbiologici previsti nella misura del: (1,0,+3)
- 100%
- 95%
- 90%
- 85%
-80%
13. Quale dei seguenti parametri microbiologici sono previsti per il controllo delle acque di balneazione (normativa vigente)? (-1,0,+3)
Carica microbica a 22° C e a 37° C
- Staphylococcus aureus
- E. coli
Coliformi totali
- Streptococchi fecali
- Enterococchi intestinali
Coliformi fecali
- spore di clostridi solfito riduttori
Pseudomonas aeruginosa
- salmonella
Enterovirus
14. Quale dei seguenti parametri microbiologici sono previsti per il controllo delle acque di balneazione (D.L. 116/2008)?(-1,0,+3)
Carica microbica a 22° C e a 37° C
- Staphylococcus aureus
- E. coli
Coliformi totali
- Streptococchi fecali
- Enterococchi intestinali
Coliformi fecali
- spore di clostridi solfito riduttori
Pseudomonas aeruginosa
- salmonella
Enterovirus
15. Qualora il campionamento riguardi una zona di balneazione con scogliere a picco o fondali rapidamenti degradanti, i prelievi dovranno
essere effettuati in punti distanti non più di …… m dalla scogliere o battigia (-1,0,+3):
-2
-3
-5
-8
- 10
16. Durante il campionamento per le acque di balneazione, la distanza tra due punti di prelievo, in condizioni normali, non deve superare i: (1,0,+3)
- 100 m - 200 m
- 500 m - 1000 m - 2000 m - 5000 m
17. Il D.L. 51/2003 rende più agevoli le procedure per far rientrare il divieto di balneazione perché: (-1,0,+3)
Sono sufficienti 3 campioni favorevoli nel mese precedente l’inizio della stagione balneare successiva al giudizio di non idoneità
Sono sufficienti 2 campioni favorevoli nel mese precedente l’inizio della stagione balneare successiva al giudizio di non idoneità
Sono necessari almeno 4 campioni favorevoli nel mese precedente l’inizio della stagione balneare successiva al giudizio di non idoneità
è sufficiente un solo campione favorevole nel mese precedente l’inizio della stagione balneare successiva al giudizio di non idoneità
18. Per acque di balneazione si intendono acque con profondità inferiori a …… m e distanze dalla spiaggia …… m (-1,0,+3):
-5, 300
1, 100 -10, 300 -100, 100
VERIFICA ACQUE MINERALI 2
Tutti i clostridi solfito riduttori:
o
decarbossilano la lisina
o
sono catalasi positivi
o
sono anaerobi obbligati
o
riducono il tellurito
Salmonella è:
o
invariabilmente ossidasi positiva
o
lattosio negativa
o
coagulasi positiva
o
inibita su agar desossicolato
Su cetrimide è presente:
o
un detector per lo ione solfuro
o
rosso fenolo
o
magnesio cloruro
o
lattosio
Su BGA la fermentazione è rivelata da:
o
viraggio al blu
o
produzione di indolo
o
viraggio al giallo
o
produzione di gas:
SPS agar:
o
va completato con l’aggiunta di tellurito di potassio
o
contiene antibiotici
o
è un terreno di arricchimento selettivo
o
è completato con l’aggiunta di carboidrati
Rappaport-Vassiliadis:
o
è utilizzato nella ricerca di pseudomonas
o
è utilizzato nella ricerca di Streptococcus faecalis
o
è un terreno di arricchimento selettivo
o
è un terreno di arricchimento
Il pigmento piocianina:
o
rende il latte tornasolato rosso
o
È prodotto da pseudomonas
o
Inibisce i clostridi solfito riduttori
o
È rilevato in TSI
5B BIO
12 FEBBRAIO 2010
La ricerca di salmonella:
o
richiede l’incubazione in anaerobiosi
o
richiede 1000 ml di campione
o
richiede test della catalasi
o
richiede isolamento su agar nutrient
Pseudomonas si ricerca a (isolamento):
o
22°C
o
32°C
o
44°C
o
37°C
Su cetrimide i target mostrano:
o
colonie gialle-verdi o blu
o
colonie rosse
o
parziale inibizione
o
colonie nere
i clostridi solfito riduttori:
o
sviluppano colonie nere in SPS
o
sono anaerobi facoltativi
o
in brodo tioglicollato sviluppano colonie rosa-rosso fuxia
o
sono rappresentati da C. freundii
Rappaport-Vassiliadis contiene:
o
verde malachite
o
elementi nutritivi indefiniti
o
antibiotici
o
verde brillante
nella ricerca di pseudomonas solitamente si filtrano:
o
1000 ml di campione
o
250 ml di campione
o
100 ml di campione
o
500 ml di campione
La conferma di Clostridium perfringens richiede:
o
coagulasi
o
latte tornasolato
o
verifica fluorescenza
o
sottocoltura su Mac Conkey
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In latte tornasolato i target mostrano:
o
solitamente colonie fucsia
o
coagulasi
o
colonie rosa
o
fermentazione con frammentazione del coagulo
La conferma di Pseudomonas aeruginosa:
o
richiede test della ossidasi (-)
o
richiede terreni a basso potenziale redox
o
richiede test della ossidasi (+)
o
richiede test sierologici
In BGA i target coltivano:
o
sviluppando colonie gialle con centro bruno
o
sviluppando colonie incolore
o
con colonie nere e Lucide
o
con colonie rosse
Sviluppano colonie nere in SPS:
o
Stafilococchi coagulasi negativi
o
Streptococcus faecalis
o
i target
o
Stafilococchi coagulasi positivi
m-HPC:
o
contiene verde brillante
o
è un terreno migliore di PCA (nel rilevare gli eterotrofi)
o
contiene rosso fenolo
o un terreno arricchito
Pseudomonas:
o
produce fluorescenza a 145 nm
o
è ossidasi negativa
o
fermenta preferenzialmente monosaccaridi
o
sviluppa su agar nutrient a 42°C
OXI/FERM II:
o
può essere impiegato solo per gli anaerobi obbligati
o
può essere impiegato per la conferma di salmonelle
o
è equivalente a ENTEROTUBE II
o
è un metodo miniaturizzato
Agar desossicolato citrato è un terreno:
o
selettivo e differenziale
o
semisolido
o
arricchito
o
scarsamente selettivo
Clostridium perfringens :
o
sono asporigeni
o
sono solfito riduttori
o
sono aerobi obbligati
o
sono catalasi +
R2A è un terreno:
o
arricchito
o
selettivo e differenziale
o
equivalente a m-HPC
o
equivalente a m-CP
La ricerca di clostridi solfito riduttori prevede:
o
L’uso di una giara per aerobiosi
o
Isolamento in doppio strato
o
sterilizzazione preliminare del campione
o
particolari precauzioni a causa del sodio selenite
Brodo tioglicollato è un terreno:
o
minimo
o
nutritivo
o
a basso potenziale redox
o
di isolamento
La ricerca di clostridi solfito riduttori prevede:
o
filtrazione di 2 aliquote da 50 ml di campione l’una
o
filtrazione di 2 aliquote da 500 ml di campione l’una
o
pastorizzazione preliminare del campione
o
filtrazione di 1 aliquote da 80 ml di campione
Tutte le salmonelle:
o
fermentano glucosio
o
sono catalasi negative
o
sono coagulasi positive
o
riducono il tellurito
Il latte tornasolato:
o
prevede particolari precauzioni a causa della fuxina basica
o
è usato nella conferma di P. aeruginosa
o
è usato nella conferma di clostridi solfito riduttori
o
è un terreno fluorogenico
Acido nalidixico:
o
rende agar cetrimide più selettivo
o
è un indicatore redox
o
è incorporato in BGA
o
completa il complesso solfito-fuxina
Su m-HPC possono crescere:
o
Stafilococchi coagulasi negativi
o
Pseudomonas
o
S.aureus
o
tipologie varie
Colonie nere su SPS:
o
dimostrano la riduzione del tellurito
o
dimostrano la riduzione del solfito
o
non si sviluppano in anaerobiosi
o
dimostrano la riduzione del solfuro
Illustra dettagliatamente una delle due coppie dei seguenti terreni a tua scelta: SPS, brodo tioglicollato; RV, DCA; chiarendo:
scelta _________________________________________________
ricerca______________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________impiego
___________________________________________________________________________________________________________
_
Caratteristiche selettive _______________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
_
Caratteristiche differenziali __________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Documento del Consiglio di classe– pag. 66/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
_
illustrare come si continua la ricerca______________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
__
il risultato è espresso come...
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
_
Caratteristiche di m-HPC:
___________________________________________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________________________________________
_
alternative __________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Documento del Consiglio di classe– pag. 67/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELAZIONE DISCIPLINARE DI IGIENE E LEGISLAZIONE SANITARIA
CLASSE 5
SEZ. B
BIOLOGICO-SANITARIO
A.S. 2009 /2010
Insegnante : Prof. GIANNETTI ROSSELLA
La classe ha mostrato nel corso dell’anno interesse per la materia, ha studiato con continuità,
intensificando il proprio impegno nell’ultima parte dell’anno scolastico; il comportamento in classe
è stato sempre corretto.
Igiene e legislazione sanitaria viene insegnata solo nella classe quinta con un orario di 2 ore
settimanali.
Essa presenta dei collegamenti con Microbiologia , Analisi Chimica e strumentale e Impianti
chimici, per cui nello svolgimento del programma si è cercato dove possibile di fare riferimento ad
essi . Una particolare attenzione è stata dedicata all’epidemiologia ,ai suoi metodi d’indagine ,alla
lettura dai dati e alla valutazione della condizione di rischio e all’importanza dell’alimentazione per
mantenere un buono stato di salute sia dal punto di vista del fabbisogno quantitativo e qualitativo
dei vari nutrienti sia dal punto di vista della salubrità degli alimenti in quanto possibili veicoli e
serbatoi di agenti patogeni e perché soggetti a processi di decomposizione, adulterazione,
sofisticazione .
Al termine dello svolgimento del programma gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Conoscere la definizione di salute data dall’ONU; definire il concetto di fattore di rischio e
indicatore di rischio; le fasi che determinano lo stato di malattia; gli andamenti di una malattia nella
popolazione; le caratteristiche principali dei tre tipi di analisi epidemiologiche con riferimento agli
obiettivi e metodi; le grandezze che vengono misurate nelle analisi epidemiologiche cioè i tassi,
l’incidenza , la prevalenza e la letalità;
Conoscere i rapporti tra parassita e ospite, come si trasmettono le malattie infettive e quali sono le
modalità della profilassi;
Conoscere le caratteristiche di alcune malattie a trasmissione sessuale come AIDS, Epatiti B e C,
sifilide e gonorrea
Conoscere le caratteristiche di alcune malattie a trasmissione oro fecale come Epatite A, Colera,
Tifo addominale,, amebiasi
Conoscere le cause che nel corso del ‘900 hanno fatto regredire il tasso di mortalità per le malattie
infettive ma che contemporaneamente hanno fatto aumentare l’incidenza per le malattie non
infettive.
Conoscere le caratteristiche di alcune malattie non infettive come l’aterosclerosi, i tumori, il
diabete.
Conoscere i principi generali dell’alimentazione, gli squilibri nutritivi, le intolleranze e le allergie
alimentari, le cause di insalubrità degli alimenti ,i metodi di conservazione degli alimenti ,le
infezioni e le tossinfezioni alimentari in particolare il botulismo, le tossinfezioni da stafilococchi e
da salmonelle, le parassitosi trasmesse dagli alimenti, i principi e gli enti su cui si basa la tutela
igienico sanitaria;
conoscere le principali leggi riguardanti la tutela degli alimenti
conoscere le principali caratteristiche del sistema HACCP
Documento del Consiglio di classe– pag. 68/78
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conoscere qual è l’importanza dell’acqua per l’organismo umano, quali sono i requisiti di qualità
dell’acqua destinata al consumo umano, quali sono le cause di inquinamento delle acque e quali
sono i provvedimenti legislativi a tutela delle acque;
conoscere la composizione dell’aria , gli effetti di temperatura, umidità e pressione sulla salute
umana; conoscere le fonti dell’inquinamento atmosferico, le principali sostanze inquinanti ( sia gas
che polveri ) e i loro effetti sulla qualità dell’aria respirata nelle città
COMPETENZE
Comprendere che una malattia può essere causata da più fattori, e che lo studio di una particolare
malattia e dei fattori che la causano richiede l’uso di indagini epidemiologiche adeguate;
saper distinguere tra malato, portatore e sano ,tra veicoli e vettori, tra infezioni e infestazioni e
comprendere che le modalità di lotta contro gli agenti infettivi cambiano in base al tipo di agente e
che devono essere svolte a diversi livelli;
comprendere come le patologie odierne, più frequenti, sono spesso causate da stili di vita inadeguati
o dall’esposizione ad agenti ambientali nocivi
comprendere come una corretta alimentazione possa influenzare lo stato di salute dell’individuo e
come lo stato degli alimenti possano essere pericoloso per la salute umana perché contaminati
alterati o perché contenenti veleni fisiologici e comprendere quindi l’importanza di una corretta
conservazione dell’alimento;
comprendere l’importanza dell’acqua per l’uomo sia per bisogni personali che per svolgere diverse
attività, comprendere come la presenza degli inquinanti limiti il consumo dell’acqua e come sia
importante conoscere rispettare e le leggi che tutelano al qualità dell’acqua
comprendere come l’inquinamento atmosferico possa causare diverse malattie all’uomo
CAPACITA’
Acquisizione di un linguaggio scientifico corretto; acquisizione di un comportamento più
consapevole nei confronti della tutela della salute e dell'importanza della prevenzione; acquisizione
di maggiori capacità critiche nei confronti dell’informazione scientifica diffusa dai mass media,
saper relazionare in modo corretto e coerente
Programma di igiene e legislazione sanitaria
Modulo 1 : l’epidemiologia : educazione sanitaria , igiene e prevenzione. Salute e malattia, fattori di
malattia, le malattie nella popolazione, l’indagine epidemiologica, le
misure in epidemiologia, gli studi epidemiologici descrittivi, analitici
trasversali e longitudinali, sperimentali.
Tempo: ore 6
Modulo 2 : le malattie infettive: rapporto tra parassita e ospite, trasmissione delle malattie infettive,
profilassi delle malattie infettive , malattie a trasmissione
sessuale : AIDS, Epatite B e C, sifilide, gonorrea; malattie a
trasmissione oro fecale : Epatite A, Colera, Amebiasi, Tifo
addominale
Tempo: ore 22
Modulo 3: Le malattie non infettive: generalità su questo tipo di malattie, aterosclerosi, tumori,
diabete
Tempo: ore 4
Modulo 4 : Igiene dell’alimentazione e alimenti : :squilibri quantitativi e qualitativi associati alla
alimentazione, intolleranze e allergie alimentari,
alimenti insalubri
Documento del Consiglio di classe– pag. 69/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
additivi chimici, metodi di conservazione degli
alimenti, tossinfezioni alimentari: botulismo,
salmonellosi, tossinfezione da stafilococchi,
parassitosi, tutela della salubrità degli alimenti,
HACCP
Tempo: ore 11
*Modulo 5 : le acque : acque destinate al consumo umano, fabbisogno idrico, requisiti di qualità
acque, inquinamento dell’acqua
Tempo :
ore 3
*Modulo 6: l’atmosfera: composizione dell’atmosfera , caratteri fisici dell’atmosfera ( temperatura,
umidità , pressione e loro effetti sull’uomo,l’irraggiamento solare e i suoi effetti sulla salute umana,
l’inquinamento atmosferico, le fonti di inquinamento, principali sostanze inquinanti, condizioni
meteorologiche e inquinamento, la qualità dell’aria nelle città
tempo : 4 ore
* modulo sarà completato entro la fine di maggio
le ore rimanenti fino al termine delle lezioni saranno utilizzate per il ripasso
METODOLOGIA
Ciascun modulo è stato svolto prevalentemente attraverso lezioni frontali ma anche attraverso
problem solving e brainstorming, cercando di fare riferimento agli avvenimenti quotidiani
nazionali e internazionali e alla esperienza personale dell’alunno, di volta in volta sono stati
esplicitati gli obiettivi dell’argomento trattato
MATERIALI
È stato utilizzato prevalentemente il libro di testo , con approfondimenti mediante appunti e
fotocopie
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE
Sono state svolte per ciascun modulo verifiche sommative con test a risposta multipla o a domanda
aperta o colloqui orali, in itinere sono state fatte verifiche formative mediante domande a risposta
breve . Per quanto riguarda la valutazione si fa riferimento a quanto stabilito dal Collegio Docenti
LIBRO DI TESTO : Elementi di Igiene, di Carnevali- Balugani, c.e. Zanichelli
Documento del Consiglio di classe– pag. 70/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Alcune verifiche di IGIENE E LEGISLAZIONE SANITARIA svolte durante l’anno:
Verifica n. 1
Un esempio di vitamina idrosolubile è :
A
C
E
Sono vere la seconda e terza risposta
Un oligoelemento :
Ha un basso peso atomico
L’organismo ha bisogno di piccole quantità di
esso
È poco diffuso nell’ambiente
È presente in piccole quantità negli alimenti
Il beri – beri :
è presente tra i mangiatori di polenta
Si manifesta negli alcolisti
È dovuta alla mancanza di vitamina PP
È dovuta ad un eccesso di vitamina B1
La vitamina A :
È importante per la formazione dei pigmenti
della retina
L’ipervitaminosi provoca la cecità
Si può formare per effetto dei raggi
ultravioletti
Sono vere la seconda e terza risposta
Un additivo :
È una sostanza che aumenta il potere
nutritivo di un alimento
È una sostanza che aggiunta ad un alimento
ne impedisce l’alterazione
È una sostanza da evitare sempre perché
danneggia la salute del consumatore
Tutte e tre le risposte sono esatte
Lo iodio è importante per la salute umana
perché:
È un costituente delle ossa e denti
Partecipa all’eccitabilità dei muscoli
la sua carenza provoca il cretinismo
Tutte e tre le risposte sono esatte
Un aromatizzante artifciale :
Ha una struttura chimica non presente in
natura
E’ una sostanza estratta da sostanze presenti
in natura
È una sostanza di origine sintetica ma che è
già presente in natura
Sono vere la seconda e terza risposta
L’intolleranza al latte :
È soprattutto diffusa nelle popolazioni del
nord Europa
È causata dalla incapacità di digerire le
proteine del latte
È caratterizzata dalla mancanza della lattasi
Si manifesta nel neonato durante il periodo
dell’allattamento
La tetradotossina :
È un veleno che agisce sul meccanismo di
contrazione dei muscoli
È prodotta dai mitili
È contenuta nelle gonadi di alcuni animali
Ci si può intossicare in concomitanza delle
maree rosse
L’ascaridiasi :
È un’infezione trasmessa da platelminti
L’uomo è l’ospite intermedio
È trasmessa da vermi dall’aspetto cilindrico
Si contrae mangiando carne di maiale o
bovino poco cotta
Le radiazioni ionizzanti :
Vengono utilizzate per la decontaminazione
da salmonelle delle uova congelate
Sono poco costose
Non alterano le caratteristiche organolettiche
degli alimenti
Sono il metodo di conservazione più usato
Nella liofilizzazione:
L’alimento viene prima essiccato al sole e poi
sbriciolato
L’alimento prima viene centrifugato e poi
essiccato con aria calda
L’alimento viene prima cotto, poi concentrato
e infine sottoposto ad evaporazione
L’alimento prima è tagliato in pezzi, poi
congelato ed infine fatto sublimare
Documento del Consiglio di classe– pag. 71/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Rispondi alle seguenti domande :
Cosa s’intende per squilibrio alimentare quantitativo e quali sono gli effetti dovuti a deficienze
alimentari ? (10 punti ) max. 10 righe
Che differenza c’è tra congelamento rapido e lento e quali obiettivi si propone questo metodi di
conservazione degli alimenti ? ( 10 punti ) max. 10 righe
Il latte è un alimento importante per l’uomo fin dall’antichità . Attualmente è invalso l’uso di
vendere latte da utilizzare crudo invece che latte pastorizzato : spiega quali sono i pericoli associati
all’uso di bere latte crudo e spiega in cosa consiste la pastorizzazione ( 10 punti ) max. 10 righe
Dopo aver spiegato la differenza tra infezione e tossinfezione , parla del botulismo ( 10 punti) max.
15 righe
griglia
Conoscenze ( 1-6)
Lessico ( 0- 2 )
Sintesi ( 0 -2 )
totale
1
2
3
4
Conoscenza: 6= completa e approfondita
Lessico : 2 = uso del linguaggio Sintesi: 2= completa
specifico, senza errori
5= buona
1= si esprime in modo
1= semplice /
semplice, con errori
parziale
4= sufficiente, completa nei
0 = assente
0 = assente
concetti fondamentali
3 = insufficiente e parziale
2 = gravemente insufficiente,
con lacune estese
1= assente , pochissime conoscenze
risposta multipla : ( 3 , 0 , -1) totale : 36 punti
domande risposta aperta : totale : 40 punti
sufficienza : 18 punti ,
punteggio :
valutazione :
sufficienza : 24 punti , punteggio :
valutazione :
VALUTAZIONE FINALE : ( media aritmetica delle 2 valutazioni )
GRIGLIA DI CORREZIONE
Risposta multipla
36
32 - 35
28 – 31
23 – 27
18 - 22
17 – 14
13 – 10
<= 9
valutazione
10
9
8
7
6
5
4
3
Domande aperte
40
36 – 39
32 – 35
28 – 31
24 – 27
23 – 19
18 - 13
< = 12
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/ 36
/ 40
Verifica n. 2
Se voglio disinfettare un’acqua potabile utilizzerò :
acqua ossigenata
HCl
calce
cloro gassoso
La sanificazione :
Rende sterile un ambiente
È il periodo di tempo in cui il malato viene curato fino alla scomparsa dei sintomi della malattia
Permette di eliminare dall’ambiente tutte le forme non patogene
Permette di ridurre la contaminazione batterica degli impianti al di sotto dei livelli di sicurezza e
renderli così igienicamente sicuri
Per profilassi s’intende:
tutta quella serie di misure che devono essere attuate in presenza di casi malattia
quelle misure costanti volte verso l’ambiente fisico e sociale al fine di renderlo inadatto
all’insediamento di agenti infettanti
gli interventi di educazione sanitaria per rendere consapevole il cittadino dell’importanza delle
pratiche igieniche imposte alla comunità e al singolo
tutte e tre le risposte sono valide
La resistenza ad un antibiotico :
è dovuta al fatto che il batterio è insensibile all’antibiotico
è dovuta al fatto che l’antibiotico non riesce a diffondere nel corpo del malato
si ha quando il patogeno , inizialmente sensibile,produce sostanze che inattivano il farmaco
riguarda un farmaco scaduto
Per immunità acquisita naturale s’intende :
l’immunità conseguita al contatto con germi patogeni da parte dell’organismo
l’immunità conseguita dopo una vaccinazione
l’immunità conseguita in seguito ad una cura ricostituente
l’immunità conseguita in seguito al processo di maturazione del sistema immunitario
L’anatossina è :
il veleno prodotto dai batteri
la sostanza prodotta dall’ospite in seguito alla presenza di un batterio
un antigene
il derivato formolato delle tossine che perciò hanno perso il loro potere tossico ma mantenuto
quello di antigene
Nei porti la derattizzazione viene attuata con :
preparati decumarinici
DDT
trappole al formaggio
HCN
Dovendo sterilizzare un preparato a base di vitamine utilizzerò :
calore umido
RX
filtrazione
raggi gamma
L’isolamento :
Si applica nei confronti dei portatori precoci
Impedisce la diffusione di una malattia infettiva nella popolazione
Il malato viene allontanato dalla comunità per quaranta giorni
Sono vere la seconda e terza risposta
Documento del Consiglio di classe– pag. 73/78
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Un oggetto è sterile quando :
La contaminazione batterica è ridotta al di sotto di livelli di sicurezza
Quando vengono eliminate le spore
Quando non è più a contatto con microbi
Quando tutti germi patogeni, saprofiti e spore sono stati eliminati
Quando è opportuno dare un siero ?
Quando si sospetta che il soggetto si trovi nel periodo d’incubazione di una malattia infettiva
quando una donna è in stato di gravidanza
in un soggetto diabetico
tutte e tre le risposte sono esatte
In Italia le vaccinazioni obbligatorie per tutta la popolazione sono :
antivaiolosa, antitetanica, antinfluenzale
antipolio, antitifica, antipertosse, antiepatite A
antipolio, antitetanica, antidifterica, antiepatite B
antiepatite A, antirosolia, antidifterica, antipertosse
-Parla della lotta contro le zanzare ( 10 punti ) max. 10 righe ( per tutte le domande )
-Descrivi i fattori naturali di disinfezione ( 10 punti )
- Confronta le caratteristiche generali della vaccinoprofilassi con quelle della sieroprofilassi ( tipo
di immunità , sostanze utilizzate ecc) ( 10 punti )
-quali sono le caratteristiche della risposta immunitaria specifica? ( 10 punti )
griglia
Conoscenze ( 1-6)
Lessico ( 0- 2 )
Sintesi ( 0 -2 )
totale
1
2
3
4
Conoscenza: 6= completa e approfondita
Lessico : 2 = uso del linguaggio Sintesi: 2= completa
specifico, senza errori
5= buona
1= si esprime in modo
1= semplice /
semplice, con errori
parziale
4= sufficiente, completa nei
0 = assente
0 = assente
concetti fondamentali
3 = insufficiente e parziale
2 = gravemente insufficiente,
con lacune estese
1= assente , pochissime conoscenze
domande risposta multipla : totale 36 punti , sufficienza : 18 punti punti .
/ 36
( 3, 0 , -1 )
valutazione :
domande risposta aperta : totale 40 punti ,
sufficienza : 24 punti , punti :
/40
valutazione :
VALUTAZIONE FINALE ( media aritmetica delle 2 valutazioni) :
griglia di valutazione:
domande risposta multipla ( -1, 0, 3 )
valutazione
domande aperte
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36 ………………………………………
10
32 – 35 …………………………………
9
28 – 31 ………………………………
8
23 – 27 ……………………………………
7
18 – 22 …………………………………….
6
17 – 14 ……………………………………
5
13 – 10 …………………………………
4
< = 9 ……………………………………… 3
……………………
……………………
……………………
…………………..
……………………
………………….
…………………..
………………….
40
36 – 39
32 – 35
28 – 31
24 – 27
23 – 17
16 – 10
< = 9
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RELAZIONE DISCIPLINARE DI EDUCAZIONE FISICA
Classe: 5°B biologico-sanitario
Docente: Prof.ssa Gigli Ambra
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2009-2010
Totale ore 1^ periodo
22
Totale ore 2^ periodo al 15/5/2010
28
Totale al 15/5/2010
50
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2009/2010
58
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
66
Definizione dei livelli di partenza
La classe ha cambiato insegnante di educazione fisica sia in terza che in quarta, ma io
conoscevo la maggior parte degli alunni già dal biennio e non ho avuto difficoltà a definire i
livelli di partenza e a programmare il lavoro.
Comunque gli allievi sono stati sottoposti a test motori che hanno rilevato le loro attitudini e
le loro capacità riguardo alle qualità fisiche ed alle varie discipline sportive: pallavolo,
pallacanestro, atletica leggera. I test iniziali sono stati usati come parametro di riferimento non
solo per il risultato in sé, ma anche per l’eventuale miglioramento che essi hanno avuto nel
corso dell’anno e quindi anche a titolo di verifica del lavoro svolto.
Obiettivi formativi e comportamentali
La classe ha raggiunto tutti gli obiettivi formativi e comportamentali che la materia propone:
la formazione del carattere e della personalità, la socializzazione, il rispetto delle regole e
degli altri, il controllo dell’impulsività, lo spirito di collaborazione e di solidarietà, il rispetto
dell’avversario nei giochi di squadra.
Finalità ed obiettivi generali
Sono stati perseguiti attraverso l’acquisizione della consapevolezza dei propri mezzi,
favorendo lo sviluppo armonico del corpo, facilitando l’acquisizione di una cultura sportiva
che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita, favorendo la capacità di
trasferire i valori acquisiti con le attività sportive al campo lavorativo e del tempo libero.
Obiettivi specifici
Sono stati perseguiti attraverso: un significativo miglioramento delle capacità iniziali, sia
condizionali che coordinative, la conoscenza e la pratica sia di discipline individuali che di
sport di squadra – la conoscenza delle norme elementari di comportamento ai fini della
prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti – l’organizzazione delle conoscenze
acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati.
Metodologia
La metodologia applicata è stata prevalentemente di tipo globale salvo nei casi in cui sia stato
necessario ricorrere ad interventi individualizzati o ad una analisi più particolareggiata od
approfondita. E’ stata inoltre di tipo sia induttivo che deduttivo, con un approccio di tipo
globale- analitico e con una modalità d’istruzione sia verbale che visivo.
Documento del Consiglio di classe– pag. 76/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Valutazione e Strumenti di verifica
La valutazione è stata di tipo sia oggettivo (dove è stata possibile la definizione del
livello raggiunto all’interno di un obiettivo) che indicativo (se la valutazione è stata di tipo
visivo ma non quantificabile). Inoltre è stato tenuto conto dell’impegno, della partecipazione e
frequenza, del comportamento e dell’ interesse sulla base della tabella concordata nella
programmazione iniziale. Oltre ai test suddetti gli allievi sono stati sottoposti a verifiche
periodiche riguardanti le varie attività svolte durante le lezioni .Come strumenti di verifica
sono stati utilizzati:
1)
2)
3)
4)
osservazione sistematica
valutazione in situazione
esercitazioni varie
test codificati
Nel caso in cui, per un periodo, si sia presentato un alunno esonerato dalle lezioni pratiche per
motivi di salute, la valutazione ha tenuto conto oltre che dell’impegno, del comportamento,
dell’interesse e dell’ attività di collaborazione, anche dell’approfondimento di tematiche
inerenti alla materia che più hanno suscitato interesse.
Attività complementari a sostegno curricolare
Sono state proposte a tutti gli alunni dell’Istituto le seguenti attività, organizzate dal C.S.A.:
calcio a 5, nuoto, pallavolo, basket 3>3, sci alpino, corsa campestre, atletica leggera su pista.
A sostegno dell’attività curricolare sono stati organizzati i tornei interni all’Istituto di
pallavolo, calcetto, basket 3vs3, tennis tavolo. Altro progetto proposto è quello del Palio
marinaro che consiste in una gara remiera tra tutte le scuole livornesi. Alcuni alunni di questa
classe, in questo anno scolastico, hanno partecipato con buoni risultati alle gare di sci alpino,
al Trofeo Libertas e ai Campionati provinciali di atletica leggera.
Svolgimento del programma e scheda informativa analitica della materia
Nel corso di quest’anno scolastico il programma è stato svolto in maniera adeguata, il
percorso didattico effettuato è stato abbastanza fedele all’enunciazione programmatica
presentata a settembre. I contenuti sviluppati sono stati esclusivamente di tipo tecnico-pratico
supportati da concetti teorici che sono stati esposti in modo semplice e chiaro.
La classe, composta da 15 alunni dotati di buone capacità motorie, ha partecipato
con interesse e impegno costanti alle lezioni, ottenendo mediamente risultati più che discreti
nella quasi totalità delle specialità svolte. Quasi tutti gli alunni sono riusciti ad ottenere un
miglioramento delle capacità coordinative e condizionali, sono in grado di fornire risposte
consone e con il minimo dispendio di energie ad ogni nuova situazione motoria; conoscono e
praticano nei vari ruoli almeno due sport di squadra tra quelli effettuati a scuola e conoscono
alcune specialità dell’atletica leggera.
Documento del Consiglio di classe– pag. 77/78
Esami di Stato a.s. 2009-10 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Programma di educazione fisica
Obiettivi fisico-motori generali: potenziamento del livello delle capacità motorie di tipo
condizionale( rapidità, forza veloce, mobilità articolare, resistenza) e di tipo coordinativo.
Obiettivi fisico-motori specifici: apprendimento inteso come perfezionamento delle abilità
motorie specifiche delle principali attività sportive praticabili a livello scolastico (pallavolo,
pallacanestro, calcetto). Sono stati introdotti elementari concetti di tattica individuale e di
squadra e, durante le lezioni, sono state date informazioni sulla prevenzione degli infortuni
e sulla traumatologia.
Contenuti delle attività:
-esercizi a corpo libero sul posto e in movimento, a carico naturale e aggiuntivo, con piccoli e
grandi attrezzi, come palle mediche, funicelle, spalliere ecc.
-esercizi di equilibrio statico e dinamico e in fase di volo
-esercizi per il miglioramento della destrezza e della velocità
-esercizi di stretching e di mobilità articolare
-esercizi di coordinazione generale e segmentaria
-attività sportive di squadra di pallavolo, pallacanestro, calcetto, sia attraverso i fondamentali
individuali che l’effettuazione di partite.
-esercitazioni propedeutiche e preparatorie delle principali specialità dell’atletica leggera
-esecuzione dei test motori standardizzati.
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