carmina burana

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carmina burana
PRESENTING PARTNER
Stagione d’Opera 2015-2016
CARMINA BURANA
La celebre cantata scenica in un visionario allestimento
intriso di magia e mistero creato dalla regista Mietta Corli
Jonathan Webb dirige l’Orchestra e il Coro del Regio
Teatro Regio, giovedì 17 dicembre 2015, ore 20
Giovedì 17 dicembre, alle ore 20, il Regio presenta i Carmina Burana di Carl Orff, una delle più
celebri pagine del repertorio classico, capolavoro del Novecento che rivisita, in maniera affascinante, il
lontano Medioevo. A differenza delle comuni esecuzioni in forma di concerto, i Carmina Burana verranno
eseguiti al Regio in forma scenica, con la regia di Mietta Corli, rispettando così la volontà dell’autore.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, affiancato dal Coro di voci bianche del Teatro Regio e del
Conservatorio “G. Verdi”, saranno diretti da Jonathan Webb. Solisti d’eccezione: Laura Claycomb,
soprano; John Bellemer, tenore; Thomas Johannes Mayer, baritono. L’allestimento del Teatro Regio, da
una produzione originale del Círculo Portuense de Ópera di Porto, si avvale del sostegno di
Finmeccanica, Presenting Partner del titolo.
Mietta Corli, regista e scenografa, con un’esperienza maturata nei principali teatri europei – tra i
quali La Scala, Fenice, Comunale di Bologna, Opéra de Lyon, Festival d’Aix-en-Provence, Berliner
Festwochen – è partita dai testi che compongono i Carmina per tramutarli in visioni dal sapore arcaico.
Spiega la regista: «come indica il sottotiolo della partitura, i Carmina Burana sono “Canzoni profane per
solisti e coro accompagnate da strumenti e immagini magiche”, a tal proposito ho scelto di evocare gli
orologi cosmici di Athanasius Kircher, filosofo, geologo, alchimista, le cui immagini sembrano rimandare
al testo emblematico e allusivo dei Carmina. In scena, dunque, tutto sarà in perenne movimento, un ciclo
continuo che l’uomo stesso, nel suo destino, vive. Da qui ha inizio l’evento teatrale, più evocativo che
realistico, poiché legato all’incorporeità di un testo che diviene visione”. L’Orchestra, il Coro del Regio e il
Coro di voci bianche sono diretti da Jonathan Webb, direttore d’orchestra inglese, è stato Direttore stabile
dell’Israeli Opera Theater a Tel Aviv. Apprezzato e riconosciuto interprete del repertorio tardo romantico
e contemporaneo – ha diretto la prima italiana dell’opera The Death of Klinghoffer di Adams – Webb ha
diretto importanti orchestre tra le quali: l’orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Santa Cecilia, Maggio
Musicale Fiorentino che lo ha voluto per un concerto speciale in occasione dei festeggiamenti per il
settantesimo compleanno del compositore Hans Werner Henze. Webb, al suo debutto al Regio, svolge una
intensa attività nei principali teatri europei collaborando con registi quali Hugo de Ana, Robert Carsen,
Graham Vick e concertisti del calibro di Shlomo Mintz, Vadim Repin, Fazil Say e Alexander Toradze.
Il cast impegnato nelle cinque recite, dal 17 al 22 dicembre (con una recita speciale Venerdì 18 alle
10.30 dedicata alle scuole, nella quale saranno impegnati Kate Fruchterman, John Bellemer e Marcello
Rosiello, rispettivamente soprano, tenore e baritono) annovera riconosciuti artisti di livello
internazionale. Soprano solista è Laura Claycomb (in sostituzione di Marina Rebeka che non potrà
partecipare alla produzione a causa di un lieve incidente che la costringe a cancellare l’impegno).
Claycomb, soprano di coloratura statunitense, grazie alla sua notevole estensione sostenuta da una tecnica
perfetta, è interprete ideale per i ruoli virtuosistici del repertorio. Claycomb ha lavorato con direttori del
calibro di Marc Minkowski, Michael Tilson Thomas, Valery Gergiev, Pierre Boulez, dando grandi prove
nel repertorio barocco come in quello contemporaneo. Il suo timbro chiaro e luminoso e la tessitura acuta,
la rendono interprete perfetta per i brevi ma impervi passi che Orff ha scritto per la parte.
Tenore solista è l’americano John Bellemer, protagonista di importanti produzioni alla Boston Lyric
Opera, al Festival di Wexford, alla Fenice, ha approfondito il repertorio belcantistico dando grandi prove
nei capolavori di Mozart, Donizetti, Gounod e Puccini. Il suo timbro chiaro e duttile, da autentico tenore
lirico, ha conquistato la critica che, dal New York Times al The Guardian, gli ha sempre riservato ampi
apprezzamenti. Baritono in questa produzione è Thomas Johannes Mayer, grande interprete di
imprescindibili ruoli del repertorio tedesco – Wagner, Strauss e Berg – si è anche distinto nel repertorio
italiano con predilezione per le opere di Verdi e Puccini. Ospite regolare del Festival di Salisburgo, Teatro
alla Scala, Opéra National de Paris e del Festival di Bayreuth, è richiesto da grandi direttori tra i quali
Simon Rattle, Zubin Mehta, Christian Thielemann.
Il Coro del Teatro Regio è il vero protagonista di questo allestimento, assieme al Coro di voci bianche del
Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, entrambi istruiti dal maestro Claudio Fenoglio, lodato più
volte da critica e pubblico per i risultati raggiunti. La potente partitura richiede una varietà di stili vocali
senza precedenti. Il coro alterna passi di raffinata polifonia, caratterizzata da ardite armonie, ad altri
prettamente melodici; intona monodie dal sapore medievale alternate a canzoni popolari dallo spirito
leggero e vivace. Al coro è richiesto, oltretutto, un impegno teatrale di prim’ordine: cantando devono
raccontare, commuovere, all’occorrenza pregare, recitare, ridere e far ridere. La sorprendente bellezza dei
Carmina Burana risiede proprio in questa varietà, nei contrasti interni, e nella forza drammatica che Orff è
riuscito a creare. La regia, le scene e i video sono di Mietta Corli, i costumi di Manuela Bronze e Laura
Viglione, le luci di Marco Filibeck, coreografia di Marcelo Ferreira, ripresa da Anna Maria Bruzzese,
assistente alla regia: Anusc Castiglioni, assistente al video: Andrea Borelli, direttore dell’allestimento:
Saverio Santoliquido.
I Carmina Burana, completati da Carl Orff nel 1936, prendono il nome dall’omonimo manoscritto
medievale che contiene 228 testi poetici datati tra l’XI e il XII secolo. Scritti da clerici vagantes che,
all’epoca, viaggiavano tra le varie nascenti università, questi testi trattano argomenti diversi e contengono
inni bacchici, canzoni d’amore, parodie, precetti morali e sferzanti denunce sulla corruzione della curia
romana del tempo. Orff estrapolò 24 tra questi poemi, in latino, tedesco antico e provenzale, costruendo
un magnifico e grandioso affresco musicale aperto dal celeberrimo coro “O Fortuna” che, a mo’ di
suggello, ritorna e chiude l’intero ciclo. Lo spettacolo dura 1 ora senza intervallo.
La Prima sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 giovedì 17 dicembre alle ore 20, trasmissione
inserita anche all’interno del circuito Euroradio. Come di consueto si potrà seguire il backstage, nonché
scoprire divertenti curiosità sugli interpreti e sull’allestimento, guardando le Pillole di Passione di Paola
Giunti,
visibili
sul
sito
del
Regio www.teatroregio.torino.it
e
sul
nostro
canale
YouTube.com/TeatroRegioTorino. Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza
Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, alla Biglietteria del Teatro
Stabile, on line su www.teatroregio.torino.it e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info:
tel. 011.8815.557.
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Torino, 14 dicembre 2015
UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Pubbliche Relazioni: Paola Giunti (Direttore), Sara Zago e Paolo Cascio (Relazioni con la Stampa)
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