TOUR DELLA PUGLIA 20 maggio 11giugno 2012 Domenica 20/5
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TOUR DELLA PUGLIA 20 maggio 11giugno 2012 Domenica 20/5
TOUR DELLA PUGLIA 20 maggio 11giugno 2012 Domenica 20/5/2012 1gg ANZOLA E - ISOLA DI VARANO km. 570 Il cielo è coperto ma non piove, ideale per viaggiare, lasciamo casa alle h.10, il traffico è scarso sulla A14, alle h.16 siamo all'uscita di POGGIO IMJPERIALE -LESINA e proseguiamo per VIESTE deviando per PESCHICI e ancora per RODI GARGANICO finché s'incontra ISOLA DI VARANO e qui sulla destra il campeggio 5 Stelle, punto d'incontro per tutti i partecipanti. La strada è asfaltata con un buon fondo, sufficientemente larga. Il tracciato si snoda con poche curve attraverso un paesaggio piatto fra terreni coltivati e non, salvo gli ultimi km. che si addentra in mezzo a una folta pineta tra mare e lago. Il campeggio è enorme, in mezzo a una pineta, in piano, ombreggiato, completo di ogni comfort è evidente che è stato riattivato da poco e dà l'impressione di uno stato di abbandono, é dotato di una enorme tettoia all'ingresso del bar-ristorante, ottima per ritrovarci tutti. Sono già presenti Oriano con sua moglie e Pasquale con Mariagrazia, praticamente tutti gli equipaggi italiani, di li a poco giungeranno a gruppi di 5 camper alla volta, i francesi di Lionel, in totale 17 equipaggi. Per un totale di 20 camper. Come da programma alle h. 20 presento il programma soffermandomi in particolare su quello dell'indomani. InnCamping Lido Salpi Campeggio & Residenza, anzi tutto si decide di dividere in tre gruppi i 19 equipaggi, il primo gruppo sarà guidato da me, il secondo gruppo da un equipaggio nel quale la signora parla e capisce l' italiano, di questo gruppo fa parte Lionel,il responsabile del gruppo francese, il terzo gruppo é guidato da Oriano coadiuvato come scopa da Pasquale, le partenze vengono stabilite con un intervallo di 5 minuti. Fra i gruppi poi approfittando del silenzio che regna in tutto il campeggio, tutti a nanna. Lunedì 21 2 gg. percorso ISOLA di VARANO – PESCHICI - VIESTE km. 73 Il tempo sembra mettersi al bello la temperatura é l'ideale per il turista (20°), si parte come stabilito alle h.9, primo problema è l'attraversamento di RODI GARGANICO, impraticabile meglio passare all'esterno a Camping Lido Salpi Campeggio & Residenza, a meno che non si provenga da PESCHICI. La strada che corre lungo il mare è stretta ma di grande interesse panoramico e giunge praticamente a PESCHICI dalla parte opposta a dove si trova il parcheggio. Noi abbiamo seguito le indicazioni stradali e il navigatore e ben presto ci siamo trovati imbottigliati in strade strette, in salita con cambi di direzione a 90° in un traffico caotico. Conviene portasi sulla s.s.89 ed entrare da sud. Finalmente giungiamo al parcheggio (via Montesanto 56, di fianco al cimitero) Molto ampio, in piano, asfaltato, gratuito, no alberi. Sistemiamo i camper e in attesa di pranzare facciamo un giretto per il centro. Molto bellina PESCHICI. Anche se faticosa da girare meriterebbe almeno 4 ore per visitarla degnamente. Dopo aver pranzato riprendiamo il nostro cammino per VIESTE, si esce dal parcheggio dirigendosi verso sud sulla s.s. 89 (litoranea) il percorso è paesaggisticamente gradevole e senza nessuna difficoltà, si giunge a VIESTE dal lato giusto (Lungomare Europa) dove si trova il parcheggio ben segnalato sulla dx., dal lato opposto la spiaggia di sabbia finissima con un mare stupendo dove si specchia promontorio di Vieste con le sue case bianche unite fra loro a formare una barriera contro il vento Maestrale. L'entrata all'enorme parcheggio ( ci potrebbero stare almeno 100 camper ) è regolata da sbarre che troviamo aperte, il fondo leggermente degradante verso il mare è asfaltato, non vi è alberatura, velocemente posizioniamo i camper e via di corsa verso il centro , da non perdere il museo della conchiglia, Per il resto Vieste assomiglia molto a Peschici, un dedalo di viuzze strette fiancheggiate da case bianche in un continuo saliscendi, bella la piazza centrale con giardinetti. Alle 19,30 breve incontro per definire il programma dell'indomani poi ognuno è libero di fare ciò che vuole. Martedì 22 3 gg. Percorso VIESTE – MANFREDONIA Lido di Salpi km. 104 Il cielo si presenta leggermente velato, la temperatura è sui 20°, si esce a dx per il Lungomare Mattei (litoranea) la Strada è larga e panoramica, poco trafficata, consente brevi soste per scattare qualche foto. Dopo circa 20 km. Affacciata sul mare s'incontra la Torre Felice (antica torre di avvistamento) dalla quale si gode un'ottima vista sulla costa, poco oltre il famosissimo architello che tanti poeti ha ispirato ci annuncia PUGNOCHIUSO nascosto fra la folta vegetazione e ancora più avanti il cartello stradale ci indica la deviazione per MATTINATA e la strada per salire a MONTE S. ANGELO. Da informazioni reperite sul posto ci viene suggerito di proseguire ancora per 4.5 km. Perché queste sono strade ripide e tortuose, così facciamo. Superato un tunnel troviamo una rotonda e sulla dx l'indicazione per Monte s. Angelo ci attendono 11 km. di salita con ben 20 tornanti mozzafiato dal panorama stupendo, giunti alla sommità non ci resta che seguire le indicazioni per il parcheggio bus-camper-autocarri, che è il più vicino all'ingresso del santuario-grotta. In leggera pendenza, non alberato, capienza circa 50 e oltre camper. Il complesso religioso merita senz'altro la visita in particolare la grotta avvolta nell'oscurità colpisce Camping Lido Salpi Campeggio & Residenza, per la presenza di tanti devoti. Il castello invece è una delusione e non merita la visita, mentre merita assaggiare il pane locale. Terminata la visita del santuario, trascorriamo un’oretta a gironzolare per il centro dopo di ché riprendiamo i nostri mezzi alla volta di MANFREDONIA scendendo da dove siamo saliti. Giunti a Manfredonia proseguiamo sulla superstrada per FOGGIA. Purtroppo è ancora priva di una segnalazione ben visibile e io salto l'uscita per i lidi dov'è ubicato il campeggio lido di Salpi cosi siamo costretti a percorrere 10 km. Prima di trovare un'altra uscita. Per i lidi, con un po' d'intuizione arriviamo al campeggio. Nascosto tra ulivi secolari si presenta con un fondo ghiaioso, ben tenuto, leggermente difficoltoso il posizionamento, gli ulivi si sa non sono molto alti e gli stalli fra di essi sono piuttosto stretti è dotato di un piccolo ristorante dove mangiamo un ottimo pesce ad un prezzo contenuto poi tutti intorno ad un tavolo per il solito “aperitivo” per aggiornare il programma del giorno successivo Mercoledì 23 4 gg. Percorso LIDO di SALPI – BARLETTA - TRANI km. 90 Ci siamo svegliati con il sole, la temperatura è lievemente salita, Oggi è prevista la visita guidata in francese di due cittadine; Barletta e Trani , la guida se pur preparata si è dimostrata non all'altezza, poca comunicativa, voce bassa, un vero disastro! Ci muoviamo secondo programma (h. 9) per portarci a BARLETTA evitando di passare per il centro di Margherita di Savoia. Seguiamo le indicazioni per gli autocarri finché non si trova l'indicazione a sx per Città Giardini per immettersi poi sulla superstrada s.s.16 bis e uscire alla penultima uscita, pena di finire in mezzo al caos di un traffico pazzesco. La destinazione è il parcheggio della coop (Mongolfiera ) di Barletta che ci contiene tutti (possibilità di sosta per circa 40 camper) che si trova a 500 mt. Dalla cattedrale. Visitiamo la cattedrale, il castello, la piazza con il colosso, (famosa statua) il palazzo Marra che ospita una ricca collezione del pittore locale De Nittis, purtroppo si visita solo a gruppi di 20 pax alla volta e questo ci porta via un sacco di tempo, riusciamo comunque a restare nei tempi e raggiungere TRANI (qui la Polizia Municipale ci ha riservato un'area infondo al porto concedendoci pure di pernottare) in tempo per pranzare come da programma al ristorante “El Puerto”, pranziamo all'aperto con un menù tutto a base di ottimo pesce e non di meno il vino. Al termine si riprende con la visita del centro storico partendo dalla cattedrale, il castello, ecc. In serata solito “aperitivo” e dopo cena un giretto lungo il porto non se ne priva nessuno! Poi a nanna. Giovedì 24 5 gg. Percorso TRANI - ANDRIA – CASTEL del MONTE – RUVO di P. km. 90 Dopo una notte tranquillissima sotto un cielo coperto ma con una temperatura decisamente in crescita (25°) si riparte per Andria per visitare il caseificio dei f.lli Mondragone (parcheggio interno per circa 40 camper) produttori di una eccellente mozzarella (chi più chi meno facciamo tutti compere) verso le 13 dopo aver pranzato all'interno del caseificio, si riprende direzione Castel del Monte che sorge isolato sulla sommità di una collinetta che ne consente la visione da lontano, il mistero che avvolge le sue origini, la sua originale forma, lo rendono forse una delle maggiori attrazioni della Puglia. Ci sistemiamo nella nuova area di sosta che troviamo a sx prima di giungere in cima. È in lieve pendio ricavata all'interno di una folta pineta, è dotata di una tettoia per ritrovo sociale con cucina disponibile. Alle h.15 con la navetta guadagniamo l'ingresso del castello dove ci attende la guida (ottima) che in un paio di ore ci narra le vicissitudini di questo singolare maniero. Al termine riprendiamo strada verso Ruvo di Puglia cittadina dell'hinterland Barese dotata di un'ottima area di sosta (via Scarlatti) recintata, ingresso con cancello e sbarra, formata da ampi stalli (35) forniti di colonnina con luce e acqua, peccato non sia alberata. Collocata a 200 m. Dal centro e 800 dalla stazione per Bari. Ci siamo solo noi, ne approfittiamo per fare una bella tavolata. Venerdì 25 6 gg. Percorso RUVO di PUGLIA – BAR in treno Dormito benissimo, ancora cielo coperto, temperatura stazionaria, la mattinata prevede la visita guidata del museo Jatta, un museo veramente interessantissimo anche se la guida non è proprio all'altezza (prima sua esperienza) si tratta di una ricca collezione di ceramiche risalenti al VIII-III sec. a.C. Continuiamo la visita del centro storico sbirciando anche la cattedrale (una tra le più belle di Puglia). Nel primo pomeriggio (h. 14 circa) sfruttiamo la comodità del treno, Moderna la stazione come pure il treno (bello,nuovo,ben tenuto,veloce e silenzioso) in mezz'ora siamo a Bari dove ci attende la guida di Barletta che già ne conosciamo le capacità. Bari è bella e merita una maggiore attenzione, mezza giornata non basta. meravigliosa la cattedrale come pure la basilica di San Nicola, il castello completamente vuoto non merita vederlo internamente. Alle h. 18 si riprende la via della stazione per tornare ai camper e come tutti i giorni diamo vita all'aperitivo. Sabato 26 7 gg. Percorso RUVO di PUGLIA – CASTELLANA – ALBEROBELLO km.102 Persiste il cielo coperto, la temperatura 19/20°, siamo in terra di Bari, sull'altopiano delle Murge. Un tempo un’interminabile distesa pietrosa inservibile. In nessuna parte d'Italia e forse della stessa Europa si ha come qui la percezione della tenacia umana, l'uomo con il proprio paziente lavoro, per giorni, anni, secoli ha raccolto pietre su pietre costruendo migliaia di km. di muretti a secco delimitando strade, sentieri, passaggi, terreni, trasformando il paesaggio e rendendo il terreno coltivabile. oggi migliaia di ulivi fruttificano su quella terra un tempo sassosa e inospitale, fra ulivi giganteschi e secolari ci prestiamo a raggiungere Castellana e scoprire il suo sottosuolo con la visita delle grotte. Il parcheggio ampio a prato erboso non ha alberatura, dista circa 900 m. dall'ingresso delle grotte, uno spettacolo! diranno poi all'uscita i francesi. Pranziamo sul posto e alle 15 ci prestiamo ad entrare in una delle più belle aree della Puglia, la Val D'Itria. Gli onori di casa ce li fa' il campeggio “ i trulli”, che raggiungiamo sotto un temporale impetuoso al punto d' impedirci di scendere dal camper per diversi minuti. In piano con fondo ghiaiato, alberato, non molto agevole per la sistemazione sotto gli alberi, è dotato di piscina estiva, ampio locale per ritrovo con attrezzatura per intrattenimento, (ne approfitteremo per la nostra serale chiacchierata poi a nanna, domani ci attende ALBEROBELLO). Si trova a circa 3 km. dal celeberrimo paese Alberobello, per raggiungerlo è a disposizione una navetta. Domenica 27 8 gg. Percorso riposo Visita guidata ALBEROBELLO. Oggi il tempo si è rasserenato, splende il sole e fa caldo. La guida ci attende in paese. La vera attrattiva sono i trulli, strane abitazioni che ci ricordano le tende indiane della nostra fanciullezza, si differenziano uno dall'altro per il camino e per il simbolo di color bianco disegnato sul tetto grigio, ALBEROBELLO ha perso molto del suo fascino naturale, ricordo la prima volta che giunsi ad Alberobello fui colpito dalle ghirlande di fichi e altro esposte al sole ad essiccare mentre le donne vestite in abiti tradizionali locali sulla soglia della porta di casa filavano, ricamavano, o tessevano incuranti dei rari turisti curiosi. oggi tutto questo non esiste più. Ciò che s'incontra oggi passeggiando per le viuzze sono gruppi di turisti raggruppati intorno a una guida che con modi artificiosi cerca di far rivivere momenti di vita quotidiane dei tempi andati. Lunedì 28 9 gg. Percorso ALBEROBELLO–LOCOROTONDO–MARTINA FRANCA - CISTERNINO km. 35 Sole..... Sole giornata stupenda! Temperatura 20/21°. pochi km. Ci separano dalle città che oggi visiteremo, La prima tappa della nostra giornata è Locorotondo cittadina che si erge su di un promontorio che si affaccia sulla Valle D'Itria da un balcone naturale che offre una visione mozzafiato. Il gentilissimo e disponibilissimo presidente della pro loco sig. Giuseppe che sarà il nostro cicerone, ci attende sulla piazza centrale dove trovano posto tutti e 20 i nostri camper, dalla piazza in breve eccoci al cosi detto belvedere, che spettacolo ! Ammaliati da questa veduta ci inoltriamo all'interno del paese, una vera bomboniera ovattata, le case sono senza discontinuità una attaccata all'altra e tutte bianche, linde, separate solo fra di loro da contorte viuzze strette, pulitissime. Ogni contrada, rientranza , balcone, scala, insomma dove è possibile vi sono piante di ogni tipo e specie, ci dice Giuseppe che il comune obbliga i residenti a tenere sempre tinteggiate le case e ogni anno viene bandito un concorso per il balcone fiorito che coinvolge tutti i cittadini. E le piante poi restano ad abbellire il paese. La visita termina presso una cantina sociale dove ci viene offerta una degustazione di vini e qualche taralluccio (nulla di speciale) dopo il pranzo, si riprende il cammino verso Martina Franca cittadina di tutta' altro tenore ricca di testimonianze storiche, non dispone di un parcheggio cittadino e i nostri mezzi siamo costretti a parcheggiarli in viale Europa in disputa con i bus turistici e le corriere. La guida giovane che ci aspetta è una bellissima biondina, molto preparata che con piglio deciso in 2 h. ci accultura su tutto ciò che d'interessante artisticamente si trova a Martina. F. Lasciamo Martina alla volta di CISTERNINO per pernottarvi nel capiente parcheggio adiacente al palazzetto dello sport, purtroppo l'area sosta camper non è agibile causa la festa patronale in atto. Martedì 29 10 gg percorso CISTERNINO – OSTUNI - LE POZZELLE km. 30 Giornata serena e si prospetta calda, la temperatura sta lievitando. CISTERNINO: paese assorto alla ribalta grazie alla profezia dei Maia, ma già famoso per le sue macellerie col fornetto dove si mangia in modo spartano, si sceglie la carne che si desidera mangiare, la si pesa, si paga e la cottura avviene in modo speciale, la carne viene sistemata su particolari spiedi che vengono posizionati verticalmente davanti al fuoco nel fornetto a legna, una vera leccornia! Cisternino è sulla falsariga di Locorotondo anch'esso posizionato su di un promontorio con un giardino-balcone da dove si ha una magnifica veduta sulla Val d' Itria. Si sviluppa lungo il pendio della collina. È piacevole seguire la guida nel dedalo di viuzze strette, tortuose,chiuse da bianche casette con scale esterne per accedervi ed improvvisamente trovarsi nel' “Isola”, la piccola graziosa piazzetta. punto nevralgico del centro antico. Dopo Cisternino è la volta di Ostuni. OSTUNI ha una capiente parcheggio addebito anche ad area sosta camper e a pagamento in certi periodi dell'anno. A buon titolo definita da tempo immemorabile la città “bianca” è dominata dalla cattedrale, ci dice la guida, una delle più ammirate di Puglia, città Messapica vittima nei secoli di un susseguirsi di domini che l'hanno trasformata di volta in volta, come dimostrano le sue chiese, i suoi palazzi ecc. Lasciamo Ostuni per il campeggio Pozzelle situato sul mare, 50 m. Dalla spiaggia, un bel campeggio, a leggera alberatura con ampie piazzole delimitate da folte siepi, munito di bar-ristorante, super marchet. docce a gettone. mercoledì 30 11 gg. Percorso LE POZZELLE – BRINDISI - TORRE dell'ORSO km. 110 Cielo leggermente velato ma la temperatura si avvicina ai 30°. A pochi km. scorre la super strada a 4 corsie per BRINDISI che ci consente di raggiungere in breve tempo la città. per il parcheggio che si trova sulla via del mare dalla parte opposta dobbiamo attraversarla per portarci al porto, ed ecco alla nostra dx ben segnalato il parcheggio, a fatica ci contiene tutti, pur essendo grande, è in piano, soleggiato, recintato , a pagamento non molto lontano dal centro. Le guide ci aspettano all'uscita, sono due perché una parla italiano e l'altra traduce in francese, non ho trovato di meglio. La visita dura h. 2,30. Strettamente legata a Roma, era il porto imperiale da dove partivano gli eserciti verso l'oriente, ne raccoglie alcuni interessanti monumenti come le celebri colonne che indicavano la fine della via Appia (ora di colonne ve n'è una sola, l'altra si trova a Lecce). Qui hanno vissuto personaggi celebri come Cicerone e Virgilio, altri sono convolati in matrimonio come Ruggero I d'Altavilla e Irene figlia dell'imperatore di Costantinopoli e ancora Federico II che nel 1225 sposa la regina di Gerusalemme ed in ricordo di questo evento fa costruire il castello e un grande bastione difensivo. Terminata la visita, ci spostiamo dall'altra parte della città per visitare la chiesa del Casale ricca di affreschi interessantissimi e di ricordi storici di valore, qui si è tenuto il processo che ha deciso la soppressione dell'ordine dei Templari. La giornata volge al termine e non ci rimane che raggiungere l'area di sosta “la Torre” a TORRE dell'ORSO che raggiungiamo percorrendo per un tratto la S.S. 16 sino a LECCE poi si devia per Vernole – Torre dell'Orso. L'area di sosta “Torre”non è molto ampia, massimo conterrà 40 camper ma è molto confortevole, le piazzole sono ampie dotate di acqua e luce e ombreggiate, i servizi sono nuovi e puliti, docce calde a gettone (€ 0,50), forse un po' lontana dal mare (m. 800 ad ogni modo vi è la navetta) il proprietario è molto disponibile e premuroso. Giovedì 31 12 gg. Percorso giro in bus OTRANTO – LECCE Il tempo è quello di ieri, comincia a fare un po' caldo nel primo pomeriggio. Alle h.9 arriva il pullman che ci carica tutti davanti all'area e si parte lungo la litoranea verso OTRANTO, lungo il percorso la guida (molto brava) un po' in francese, un po' in italiano, ci spiega lo sviluppo della zona . Otranto, città martire per la cristianità, nel XVI sec. subì il martirio dalle orde ottomane che trucidarono 800 persone i cui resti sono custoditi nella “Cappella dei Martiri” all'interno della cattedrale dove si ammira anche sul pavimento un originale e interessante mosaico datato 1163. Il pranzo lo consumiamo al ristorante …........ ., antipasto a base di cozze cavitielli con sugo alle cozze (piatto locale) 2° mezza orata e un gambero, contorno:patate fritte, insalata e pomodori, sorbetto e caffè, deludente per qualità. Lasciamo Otranto verso le 15 alla volta della fantastica Lecce, capoluogo del Salento, la città barocca per eccellenza, indispensabile vederla nel tardo pomeriggio quando al calar del sole i raggi infiammano le pareti degli edifici, in particolare delle chiese che grazie alla pietra locale (il tufo) con cui sono state costruite emanano un riverbero dorato. Percorrendo le viuzze del centro storico ci si imbatte in eleganti palazzi signorili dalle facciate riccamente decorate con motivi floreali e non solo, ma è davanti piazza del duomo che si ha la visione più suggestiva di questa città senza nulla togliere ad altri scorci da mozzafiato come quello offerto dalla Basilica di santa Croce. Ormai il sole è tramontato e i lampioni di Lecce sono accesi e ci salutano illuminando in modo particolare Sant. Oronzo che dalla sommità della colonna Brindisina sorride allo “ struscio” Leccese e a noi stanchi turisti indica la via del ritorno. Venerdì 1 Giugno 13 gg percorso TORRE dell' ORSO - ACAYA - ZOLINO km. 46 Tiene il tempo ma comincia a farsi sentire il caldo (30°). Con un po' di fatica riusciamo a giungere al castello che troviamo chiuso, Vi parcheggiamo davanti nell'ampio piazzale che può contenere sicuramente 40 camper, il paese sembra disabitato poche le attività commerciali, una trattoria e un tabaccaio. raggiunta telefonicamente l'addetta, di li a poco ci aprirà e consentirà la visita guidata del castello. Il castello che prende il nome dal suo costruttore Ha caratteristiche difensive all'avanguardia per suoi tempi, di recente restaurazione e però vuoto e di poco interesse all'interno. Terminata la visita ne approfittiamo per pranzare e gustate un piatto di cavitielli al pomodoro preparati per l'occasione dalla proprietaria della trattoria, buoni! € 5 al Piatto. Ci attende ZOLINO Piccolo paese del entro terra nella zona detta la Grecìa salentina. Qui dovremmo pernottare nell'area attrezzata per camper, sarebbe anche valida se non fosse per la disposizione degli alberi e di una piattaforma in cemento che in pratica rende difficoltosa la sistemazione, in particolare dei francesi che anno camper di oltre 7 m. Il paese non dice niente, speravo almeno nello spettacolo musicale – danzante incentrato sul ballo antico di recente riscoperta “la pizzica”, sinceramente mi ha deluso anche se tutti gli altri lo hanno apprezzato in particolare i francesi che si sono molto divertiti. Sabato 2 14 gg percorso ZOLINO – LA CUTURA – TORRE MIGGIANO km. 40 Il tempo è nostro alleato ideale sotto ogni aspetto, si parte come al solito alle h. 9 per il giardino botanico, non di facile individuazione ma con il navigatore vi giungiamo senza problemi. Alle h. 10 entriamo in questo paradiso, vi si trovano piante provenienti da tutto il mondo, un vero paradiso per gli amanti di piante e fiori. La visita si protrae per più di 1,1/2 h. ma non si vorrebbe mai uscire tanto è coinvolgente questa mostra floreale e non solo, vi è anche una ricca sezione di animali da aia contadina. Dopo aver pranzato nel parcheggio della “Cutura” (mi dicono che al ristorante del giardino si mangia benissimo, la prossima volta lo proveremo) tutta la colonna rispettando i tempi imposti dal programma si muove per raggiungere nelle vicinanze di S. Cesarea Terme il campeggio “Torre Miggiano.” Il capeggio è un vero campeggio, senza piscina, senza ristorante, l'essenziale comunque c'è, situato in posizione sopraelevata in piano, gode di una balconata dalla quale senza scendere dal camper si ha una bella veduta sul mare, forse un po' sacrificato per i patiti della televisione causa la folta alberatura (ulivi) unico endicap è raggiungere il mare, si deve uscire dal campeggio e percorrere un 100 m. E non vi è spiaggia ma solo scogli e acqua fonda, non adatta a bambini. Per il resto è ottimo. Ottimo è di dir poco anche la cena offerta dai francesi a noi italiani in un ristorante che si trova a circa 2,5 km.(fatti a piedi sia all' andata che al ritorno) verso Cesarea purtroppo non ne ricordo il nome (il costo si! € 50 a pax ed è un prezzo speciale per la comitiva ma li merita tutti. Domenica 3 15 gg. Riposo Ancora sole e ognuno fa' ciò che più le aggrada, dal stare in panciolle, al fare il bagno in mare o stendersi al sole ecc Lunedì 4 16 gg. Percorso TORRE MIGGIANO – S.MARIA di LEUCA km. 42 Il sole non ci lascia più come pure il caldo . Oggi il percorso è breve e interessa una delle coste più belle dell'Italia. Il programma prevede una tappa di relax in libertà di azione per ogni gruppo, ciò vuol dire che lungo il tragitto se vi sono le condizioni ci si può fermare e godersi il panorama, fare il bagno o semplicemente prendere il sole. Partiamo alle h. 10 e la prima sosta la facciamo alla grotta di Zinzulusa dove si gode un ottimo panorama dal piazzale del parcheggio, nessuno sembra interessato alla visita della grotta cosi riprendiamo il cammino e fatti pochi km. troviamo CASTRO, poco oltre marina di Castro con un bel piazzale da dove partono alcune strade che scendono alla scogliera percorrendo diverse terrazze che guardano verso il mare. Tornando verso il camper , sul piazzale c'incuriosisce la scritta “mare vivo”, si tratta di un locale addebito alla vendita di pesce fresco. Neppure il tempo di avviare il motore che eccoci di nuovo fermi a Marina di Marittima con un parcheggio che contiene al massimo 20 camper. Si continua e fatti km 5 troviamo un parcheggio in piano per oltre 40 camper tutto vuoto con vista sul mare, ideale per pranzare. Fra i Francesi c'è anche chi fa il bagno ! Rispettando quanto detto ci mettiamo in movimento con calma, e ci rifermiamo sulla strada a Tricase porto e qui più di uno si butta in mare! Ed eccoci alla punta estrema del tacco d'Italia, punta Leuca. Bella cittadina con un bel lungomare, la giriamo in lungo e in largo poi la nostra attenzione è rivolta alla ricerca del “villaggio di Santa MARIA di LEUCA, un'indicazione stradale ci dice che dobbiamo tornare indietro e seguire per Gagliano del Capo, 2 km prima del paese a sx siamo arrivati, è un complesso molto grande con piscina, area d'intrattenimento supermarket, bar ristorante ecc. In piano alberato a sistemazione libera. La giornata è stata rilassante e spassosa, molto panoramico e con vari punti d'interesse il percorso che ha soddisfatto tutta la compagnia. Martedì 5 17 gg Percorso PUNTA LEUCA – GALLIPOLI – PORTO CESAREO km. 90 Il cielo è un po' imbronciato e minaccia pioggia, la temperatura è scesa di qualche grado, sono le h.9 e ci prepariamo a risalire il tacco tenendoci sulla litoranea ricca di insediamenti che attualmente sembrano deserti, a tratti si presenta con un litorale selvaggio, integro nella sua natura peccato che qui l'abusivismo si è dato da fare, nonostante ciò vi sono ancora scorci godibili con un mare delizioso che ci costringe a fermarci spesso tanto che giungiamo a Gallipoli per l'ora di pranzo, la sosta è programmata in fondo al porto in un vasto piazzale gestito si fa per dire da un giovane parcheggiatore abusivo, pranziamo tranquillamente recuperando presso una rosticceria posta nelle vicinanze un ottimo misto di frittura. L'appuntamento con la guida è per le 14,30. Solito giro nel centro storico con finale all'interno di un frantoio ipogeo qui (ci dice la guida) venivano macinate le olive per ricavarne olio vegetale lampante (da illuminazione) che nel xvi sec. Era esportato in tutta Europa contribuendo ad uno sviluppo di Gallipoli tale da risultare la maggiore produttrice di oli nell'ambito europeo. Soddisfatti della guida lasciamo Gallipoli verso le 17 diretti a Nord riprendiamo la litoranea, nuova meta l'agriturismo “Le Radici” sita a Porto Cesareo “Perla del Salento” per i suoi fondali. La struttura che ci accoglie è di recente costruzione, tutto nuovo e lindo può ospitare fino a 40 camper sotto a pergolati artificiali che consentono di ripararsi dai raggi del sole estivo, il proprietario gentile e cortese ci propone per la serata un spettacolo tipico Salentino caratterizzato dalla danza “ La Pizzica”, accompagnata musicalmente da strumenti tipici. Speravo in qualcosa di meglio che della esibizione del complesso di Zolino ma non è stato cosi, il complesso si è esibito con solo una ballerini. Mercoledì 6 18 gg. Percorso PORTO CESAREO – LEPORANO km. 65 Ancora una giornata soleggiata con temperatura sui 30°, ideale per crogiolarsi al tepore del sole mentre alcuni francesi ne approfittano per buttarsi in acqua, Oriano come 1° cuoco e mia moglie aiuto cuoca, approfittando della disponibilità della cucina offerta dal proprietario, sempre cortese e ospitale, decidono di deliziarci preparando a tutta la compagnia, per pranzo un risotto speciale all'aceto balsamico ( e non poteva essere diversamente, Oriano è modenese). Nel contempo il resto del gruppo si prodiga nell'allestimento della tavolata, di li a poco l'allegria coinvolge tutta la comitiva. Smaltiti i postumi del banchetto, la carovana riprende il cammino, si segue ancora la litoranea più selvaggia della precedente, la costa ( come del resto tutta la costa Salentina e non solo) è disseminata di torri di avvistamento, per la maggiore ruderi che la rendono suggestiva. Le spiagge libere dalla presenza dell'uomo dove la fa da padrona una vegetazione bassa che ricopre le dune di sabbia fine e le rocce affioranti dal mare hanno dell'irreale. Ci tentano ancora per una sosta ma ci aspetta il campeggio Santomaj a Leporano. Il campeggio è enorme ma destinato in maggioranza ad un'utenza stanziale locale, per i camper non è molto ospitale, solo un piazzale non tanto capiente privo di attacchi luce e nelle piazzole ricavate lungo il pendio terrazzato è alquanto difficoltoso sistemarvici sopra. Il sottoscritto ha rischiato la bruciatura della frizione! E non parliamo dei servizi! Giovedì 7 19 gg percorso visita in bus TARANTO Ancora una giornata con tempo bello e temperatura ottimale. Alle 8,45 Il bus prenotato puntualmente ci carica davanti al campeggio e nel giro di mezz'ora ci scarica nei pressi del ponte girevole dove troviamo la guida ad attenderci, con lei c'incamminiamo per la via principale della Taranto vecchia ricca di palazzi che se pur in stato di abbandono testimoniano un passato di agiatezza e la conferma la si ha entrando nella Cattedrale in particolare nella cappella di San Cataldo protettore della città, una vera esplosione di ricchezza abbagliante! Si prosegue nella visita entrando nel celebre museo degli ori per la verità un po' deludente a parer mio. Al termine la guida (molto brava) ci lascia indicandoci un punto di ristoro non molto lontano, il “Caffè Italiano” un' ottima tavola calda sotto tutti gli aspetti (pulizia, costi, ottima la cucina). Il programma prevede anche un giro in battello (h. 1,45) nel Mare Piccolo adibito all' allevamento intensivo di cozze. Anche oggi la giornata volge al termine,il bus puntuale ci viene a prelevare sul molo e prima del calar del sole c'è il tempo per una nuotatina nella piscina del campeggio. Venerdì 8 20 gg percorso LEPORANO—GROTTAGLIE – MATERA km. 115 Giornata leggermente afosa con il sole che comincia a farsi sentire. Si parte come sempre puntuali, destinazione GROTTAGLIE,con qualche difficoltà ne troviamo il parcheggio, più tosto misero, soleggiato a ridosso di un palazzo, abbastanza lontanino dal centro. Grottaglie è rinomata per le sue ceramiche artistiche, un intero quartiere sviluppatosi intorno all'istituto d'arte della ceramica ne testimonia la produzione con innumerevoli piccoli laboratori. L' interessante Museo della ceramica conserva una ricca collezione quale testimonianza della creatività locale. Grottaglie deve la sua celebrità non solo alle ceramiche ma anche alle numerose grotte (da cui ne deriva il nome) che la circondano,anticamente usate come rifugio per sfuggire alle incursioni Saracene poi dai monaci basiliani che qui si rifugiarono per sfuggire alle persecuzioni di Costantinopoli che qui come in altre parti del tarantino e non solo hanno lasciato innumerevoli testimonianze anche a MATERA, prossima tappa del nostro tour. Alle h. 18 i 20 camper entrano nel Parco Archeologico delle chiese rupestri del Materano e prendono posto sul piazzale Belvedere situato in una posizione panoramica sulla profonda Gravina, la veduta non ha pari, dalla parte opposta della gravina i sassi di Matera famosi in tutto il mondo. Ma il vero spettacolo che lascia a bocca aperta tutti i presenti si ha al tramonto del sole, mentre la luce se ne va e il buio pian piano avvolge tutto intorno, difronte la gravina lentamente si accendono le luci creando una visione surreale, suggestiva, coinvolgente, siamo davanti ad un magico presepe! Sabato 9 20 gg percorso MATERA – GRAVINA di PUGLIA km. 30 Oggi il termometro segna 30° e il sole picchia! Ci spostiamo all'agriturismo “masseria Pantaleone” per poter visitare con una guida i “Sassi” che con mia sorpresa non percorre il percorso classico passando all'interno dei “Sassi” ma percorrendo una via sopraelevata che consente una panoramica su l'intero rione. Per renderci conto della reale vita vissuta in grotta dai residenti di questi luoghi, visitiamo una casa-grotta, l'impatto è suggestivo ed è sorprendente l'adattamento umano sapendo che in queste grotte l'uomo vi ha vissuto sino a 60 anni fa. Il tempo scorre veloce e lasciamo la guida che sono già le 12,30 e un gruppo di noi si reca a pranzare presso la trattoria” Gravina” locale senza pretese, cucina casalinga, piatti di tradizione Lucana, si trova all'inizio del sasso caveoso. Questo tour non poteva terminare senza far tappa ad una delle cittadine più interessanti per ciò che riguarda le chiese rupestri, mi riferisco a Gravina di Puglia. Premesso che al momento dell'organizzazione del viaggio tutte le pubbliche amministrazioni sono state informate della cosa, Gravina, attraverso il suo comando di P.P.M.M. Ha suggerito di sostare nel parcheggio della fiera. Vi giungiamo circa verso le 18, soffriamo un po' prima di trovarlo, si tratta di uno sterrato alla periferia della città, poco illuminato, poco rassicurante, di li a poco fra i francesi serpeggia il malcontento e l'insicurezza si fa strada. Per evitare che questa situazione rovini tutto l'ottimo lavoro sin qui svolto e il morale della compagnia, informo il comandante che si fa in quattro per trovare una soluzione e dopo un' attesa di circa un'ora si presenta e c' informa che dobbiamo recarci tutti all'interno di una scuola che si trova in centro città. Messosi alla testa dei 20 camper dopo un lungo percorso giungiamo finalmente alla scuola che però presenta diversi problemi, ha il portone d'accesso di 2,50 m. I camper per accedervi devono chiudere gli specchietti ed entrare a passo d'uomo mentre qualcuno da terra li guida, per raggiungere il cortile della scuola chiuso al centro occorre percorrere una carrabile larga 5 m. Che corre intorno agli edifici (2 angoli retti prima di entrare nel cortile) finalmente a mezzanotte i camper sono tutti entrati nel cortile, si allenta la tensione e la tranquillità prende il sopravento si prospetta una notte tranquilla e cosi è. Domenica 10 21 gg percorso GRAVINA DI PUGLIA – POSTA GUEVARA km.161 Ancora sole che si fa sentire sempre più. Alle 9,30 tutti pronti per la visita guidata, devo rammaricarmi per ciò che ci viene propinato, il museo Pomarìci-Santomasi fiore all'occhiello di questa cittadina per la ricca collezione di reperti archeologici di rilievo, non è visitabile! Così pure la parte di ponente della gravina, ( il ponte che collega le due sponde del burrone, è inagibile), quella per intenderci dove si trovano le grotte-case con le chiese rupestri scavate nel tufo dai monaci Basiliani fuggiti da Costantinopoli per sottrarsi alle persecuzioni. Al seguito della guida non vi siamo solo noi ma anche altre persone e il suo procedere è confusionario e lento tanto da creare malumore. Per farla breve la visita si concretizza con la visita delle chiese rupestri di S.Michele e di S. Maria d. Angeli molto distanti fra loro e col sole che picchia …...cosi termina la visita di Gravina, peccato, avrei voluto che questa cittadina lasciasse agli amici francesi un ricordo più vicino alla ricchezza storico, culturale, artistica di cui è in possesso (non tutte le ciambelle escono con il buco). Si riprende il cammino per l'ultima trasferta di questo tour, la più lunga 145 km. su di una strada ( la 165 dir) che da Matera porta a Foggia praticamente priva di traffico che corre fra campi di grano con pochissimi insediamenti urbani. Percorsi i quali saremo a Posta Guevara, un agriturismo stupendo, ma procediamo con ordine, uscire dal cortile della scuola non è stata cosa semplice e l'impossibilità di comunicare per ragioni linguistiche a fatto si che si è proceduto in ordine sparso e i gruppi si sono frazionati, questo ad ogni modo non ha creato nessun problema alla comitiva, tutti sono giunti al punto di ritrovo in tempo per farsi la doccia, vestirsi a festa,indossare la scarpe più belle, pronti a farsi prendere per la gola dai succulenti piatti strettamente di origine locale e farsi rapire dalla musica che dolcemente s'incuneava fra i commensali pronti a scattare in uno scatenato Alligalli o avvinghiarsi in un sensuale tango. Le danze si sono protratte sino oltre mezzanotte poi il sipario è calato su questo meraviglioso tour che ha ancor più consolidato l'amicizia nata fra noi camperisti italiani appartenenti al camper club Orsa Maggiore e i camperisti francesi appartenenti al club Autocaravanig France . É stata una bella esperienza e la ripeteremo anche nel 2013 AGOSTINO