E con Giulio Pecorini Greve si sta tingendo... di arancione

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E con Giulio Pecorini Greve si sta tingendo... di arancione
14.04.2014 h 11:07
Di Redazione
E con Giulio Pecorini Greve si sta tingendo... di arancione
Iniziata la campagna elettorale per il candidato del Centrosinistra per Greve
GREVE IN CHIANTI - Il taglio che Giulio Pecorini, 33 anni, consigliere comunale uscente e candidato sindaco
per la lista Centronistra per Greve, darà alla sua campagna elettorale è quello della freschezza e della creatività.
Le prime mosse, compresa la foto che vedete sopra con la piazza di Greve tinta di arancione e tante facce giovani
alle sue spalle, in una sorta di "Quarto Stato" rivisitato, va in questa direzione.
E sono giorni davvero intensi per il candidato sindaco, che ha accolto "con orgoglio e un pizzico di sana incoscienza
- dice - la proposta di candidarmi a sindaco di Greve in Chianti. Perché penso che sia arrivato il momento di fare un
passo avanti, con coraggio".
Diventato padre per la seconda volta, sarà una primavera di quelle davvero indimenticabili per Pecorini.
"In questa campagna elettorale - ricorda - daremo voce a chi non si vuole rassegnare a un Comune gestito dalle
solite facce, dai soliti interessi, con il solito stile. Costruiremo un programma insieme ai cittadini che vorranno
partecipare e darci una mano. Diremo ai grevigiani (in senso lato) che questa volta abbiamo un’occasione unica per
cambiare tutto, per archiviare personalismi, conflitti interni ai partiti, immobilismo".
"Soprattutto - dice ancora - abbiamo la possibilità di iniziare un’altra storia, in cui annullare finalmente la distanza
tra ciò che si promette in campagna elettorale e ciò che si fa davvero.
La nostra è una proposta nettamente alternativa a quelle in campo".
"Ve lo dico subito - tiene ad evidenziare - avremmo potuto accordarci con il gruppo che sostiene Paolo Sottani,
chiedere un po’ di spazio in lista e magari un assessore. Accettare, come hanno fatto altri, di spartire i posti. Tutte
cose già viste, che vengono negate nei comunicati e negli incontri pubblici. Sarebbe stato facile, e comodo. Ma non
è questa la nostra idea di politica e di amministrazione di un Comune".
"Il nostro sarà un programma concreto - anticipa - senza promesse irrealizzabili, chiaramente orientato verso la
tutela dell’ambiente e dei beni comuni, il rilancio della nostra economia locale, la valorizzazione della cultura, la
difesa della scuola pubblica, politiche sociali eque, innovazione e trasparenza nei rapporti con i cittadini".
"Io sarò a vostra completa disposizione - conclude - in questi 45 giorni di campagna elettorale e dopo, spero come
sindaco. Ci sarà bisogno di un impegno collettivo, di parlare con le persone per convincerle a lasciare gli ormeggi,
spiegare le vele e partire per un viaggio nuovo, in mare aperto. Noi siamo pronti. Se anche voi lo siete, la
rivoluzione può iniziare".
11.04.2014
h 19:05
Di Matteo Pucci
Dario Cecchini cuoce la ciccia per la tv belga... in Conca d'Oro
Riprese "all'aria aperta" e in mezzo alle vigne per il macellaio-poeta di Panzano
PANZANO (GREVE IN CHIANTI) - Mattinata speciale a Panzano in Chianti quella di venerdì 11 aprile per
Dario Cecchini, il macellaio-poeta panzanese che esporta la chiantigianità nel mondo (la vedete nelle foto
sopra, scattate da Tommaso Iorio).
E stavolta direttamente da casa sua... al Belgio: il programma televisivo belga "Gnam" sta infatti girando qui
in Toscana degli episodi che andranno in onda i primi di maggio.
E questa mattina il conduttore (di origini italiane), Giuseppe Giacomazza, ha girato con il Cecchini nella
Conca d'Oro, quella porzione di territorio baciata dal sole, in cui le vigne sembrano disegnate da un qualcosa
di soprannaturale.
Ed è proprio da qui, con la sua Panzano sullo sfondo, che Dario ha ancora una volta dato il meglio di sé: sia
dietro il banco che... davanti alle telecamere.
12.04.2014
h 10:59
Di Redazione
Pd: "Stiamo costruendo il programma coi gruppi di lavoro"
"Il 17 aprile in seduta pubblica a Greve in Chianti presenteremo i risultati degli incontri"
GREVE IN CHIANTI - Iniziano a incastrarsi, piano piano, tutte le tessere del "mosaico" in vista delle elezioni
amministrative a Greve in Chianti: e anche il Pd grevigiano si sta muovendo per sostenere la corsa di Paolo Sottani,
lavorando al programma elettorale.
"Per la redazione del programa elettorale - spiega il segretario di circolo Paolo Saturnini - il Pd grevigiano si è affidato a
cinque gruppi di lavoro: politiche del territorio e dell'ambiente; politiche dello sviluppo economico (agricoltura, industria,
artigianato, commercio e tursimo); politiche della cultura, della scuoa, dello sport , del tempo libero e del trasporto pubblico
locale; politiche della salute, del sociale e della casa; politiche della partecipazione e dell'innovazione".
"I gruppi - ricorda - aperti al contributo di tutti, si sono già riuniti simultaneamente giovedì 10 aprile presso la casa del
popolo di Chiocchio. Si riuniranno nuovamente , sempre a Chiocchio, mercoledì 16 aprile alle 21,30 e concluderanno i loro
lavori il giorno successivo, giovedì 17 aprile, in seduta pubblica plenaria, presso la casa del popolo di Greve in Chianti".
12.04.2014
h 17:13
Di Redazione
Arte e territorio: una domenica con Roberto Giansanti
Dal "Bosco d'Arte" al Museo di San Francesco: due eventi imperdibili
GREVE IN CHIANTI - Doppio appuntamento a Greve in Chianti, domenica 13 aprile, con l'arte di Roberto
Giansanti, giovane scultore versiliese vincitore di numerosi premi e protagonista di esposizioni in tutto il
territorio nazionale.
Alle 15 presentazione dell'opera “Musico con l'arpa” allestita presso il "Bosco d'arte" di Gianni Bandinelli,
in località Passo Sugame; luogo incantevole che vede un continuo work in progress di installazioni di opere
d’arte contemporanea nella natura chiantigiana.
Il tutto in perfetta sintonia con il messaggio artistico di Giansanti volto ad indagare il connubio tra uomo e
natura.
Saranno presenti, oltre l'artista, i curatori Franco Campegiani e Michele Bianchi; il sindaco di Greve
Alberto Bencistà; il consigliere comunale delegato alla cultura Lorella Rotondi. E, ovviamente, il
proprietario di casa Gianni Bandinelli.
Alle 18 ci si sposta nel capoluogo, a Greve, con l'inaugurazione della personale d'arte “E infine germogli un
canto..” presso il Museo di san Francesco. Il percorso espositivo sarà arricchito da una particolare sezione
fotografica che documenta il lavoro di Giansanti.
L'esposizione presso il Museo di San Francesco, resterà aperta fino al 21 aprile con orario: dal martedì al
venerdì 16/19; sabato e lunedì 10/13 - 16/19.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Greve in Chianti, Banca di Credito Cooperativo di Impruneta e
associazione culturale Venti d'Arte, il progetto intende valorizzare l'arte contemporanea ed il territorio.
14.04.2014
h 10:55
Di Redazione
Le Vie del Chianti: sul San Michele anche le impronte del lupo
Bellissima la camminata di domenica 13 aprile sui monti del Chianti: tutte le immagini
GREVE IN CHIANTI - Né lo spettro della salita, né il tempo incerto hanno fermato gli impavidi camminatori de Le Vie del
Chianti.
Domenica 13 aprile bellissima escursione alla scoperta della vetta più alta dei rilievi chiantigiani, il Monte San Michele, nel
comune di Greve in Chianti.
Partiti dal piccolo borgo di Lamole col suo splendido panorama sulla Val di Greve, i camminatori si sono inerpicati sulle
pendici del monte seguendo un irto sentiero in mezzo al bosco che di lì a poco è diventato una strada forestale di crinale.
Lungo la quale, tra cerri e castagni, hanno potuto constatare con un po' di emozione il passaggio dei lupi, riconoscendone le
“fatte” e le grandi impronte.
Prima di raggiungere la vetta del Monte San Michele si sono riposati e rifocillati un poco nel grazioso borgo di Badiaccia a
Montemuro, dove un tempo si ergeva un importante monastero camaldolese.
Dal piccolo abitato sono poi saliti fino alla cima del Monte San Michele (890 metri) completamente ricoperta di abeti, opera
di rimboschimenti effettuati dall'uomo nel secolo scorso; oggi tutta l'area è un parco naturale protetto identificata come
"Sito di Interesse Comunitario".
Prima di scendere e pranzare sui prati circostanti la Fattoria San Michele, si sono affacciati dal crinale sul Valdarno per
apprezzare il panorama anche velato di un'aria umida.
Dopo il pranzo il rientro verso Lamole è stato tutto in discesa, tra pascoli, boschetti, antichissimi terrazzamenti che ospitano
le preziose viti, insomma un'immersione totale nel Chianti da cartolina.
"Poco prima di arrivare alle macchine - raccontano - ci ha sorpreso la pioggia... e che pioggia! Breve ma intensa! Neppure i
vestiti inzuppati, però, hanno scalfito la soddisfazione ed i sorrisi di fine cammino".
Il prossimo appuntamento è per domenica 27 aprile con un'escursione al Parco Geotermico delle Biancane, tra
Monterotondo Marittimo e Sasso Pisano: lo spettacolo unico della geotermia in Toscana, fumarole e soffioni tra boschi di
castagni e sorgenti di acque bollenti.
Info e prenotazioni: Eleonora 392 0579570 – Sarah 328 9043252 – Samuele 338 4611098 - [email protected] www.leviedelchianti.it.
LA NAZIONE
FIRENZE
sab, 12 apr 2014
Toscana, un futuro antico
Ora il vino nasce negli orci
Paolo Pellegrini
FIRENZE
IL VINO dei romani. O addirittura degli etruschi. Nel coccio, come millenni fa. Anzi, nel cotto
dell’Impruneta, o comunque della Toscana ricca di quella terra «grassa, delicata e gentile che si presta a
far figure e vasellami», come diceva Benvenuto Cellini. E tutto in nome di un nuovo rapporto con la terra.
Biologico, se non addirittura biodinamico. In un Vinitaly segnato dal successo dei grandi numeri (793
aziende presenti, un padiglione tra i più visitati, compresa anche la maxi-tenda della Maremma, l’export
che vola a 750 milioni, +6%) e dai siparietti improvvisati nella breve visita del premier Renzi («Un
incrocio di due nomi che fanno la nostra storia», ha detto abbracciando commosso nello stand il suo ex
professore al Cesare Alfieri, Girolamo Guicciardini Strozzi), il Vigneto Toscana si è distinto per antiche
suggestioni.
UN GRANDE orcio da mezza tonnellata troneggiava nello stand di Fontodi, azienda di Panzano in
Chianti. ‘Colpa’ dei titolari, Giovanni e Marco Manetti: hanno rilevato l’azienda di famiglia che produce
cotto al Ferrone, e hanno pensato di farci il vino. Gli orci sono trattati in modo da garantire lo scambio di
ossigeno attraverso i pori più piccoli della giara, «così l’uva — spiega Giovanni Manetti — ritrova sempre
la terra, il suo habitat naturale». Prima dei Manetti, sempre a Panzano, ci avevano pensato i Rampolla
Di Napoli, quelli della celebre «Vigna di Alceo», con orci da 500 e 800 litri (di Artenova, a Impruneta), ma
anche la Fattoria Montecchio di San Donato in Poggio, con orci prodotti dalla propria fornace, e l’azienda
Rubbia al Colle dei bresciani Muratori a Suvereto, Val di Cornia, dove il Barricoccio a base sangiovese
cresce in una barrique... di cotto, anch’essa prodotta all’Impruneta, ma dalla fornace Masini.
CHE SIA SOLO una moda? No, piuttosto una spia. Negli orci si produce vino senza aggiunta di solfiti,
«non ce n’è bisogno — dice ancora Manetti — perché l’argilla è un antiossidante naturale». Bingo: è la
via più diretta al biologico e al biodinamico che dilagano anche nel Vigneto Toscana. L’ora dei “vini
naturali”, quelli che tra l’altro «piacciono di più alla grande ristorazione di tendenza, come il Noma di
Copenaghen», spiega Manetti. Niente solforosa: è lo slogan della fattoria Lavacchio di Rufina («Il primo
Chianti senza solfiti nel mondo», la voce orgogliosa) come dei quattro giovani soci di Ottomani, sui colli
cha da Impruneta scendono verso Firenze. E a un nuovo rapporto con la terra è impostato il vino
“simbiotico” dei Muratori a Rubbia al Colle: grazie a uno studio con l’università, la terra è arricchita da un
inoculo di batteri e funghi micorrizici. Simbiotici, appunto: terra da amare, non da devastare.