[campania - xiv] eci_sud/14 17/11/08

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[campania - xiv] eci_sud/14 17/11/08
XIV
M EZ Z OG IORNO EC O NO MIA
LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2008
[email protected]
Hi tech «E’ uno strumento indispensabile: controllo le mail e la movimentazione delle merci in magazzino»
«Mai senza il mio palmare»
Cappello, leader dei Giovani siciliani, svela la sua passione per le teconologie
DI ANTONIO SCOLAMIERO
L
a tecnologia è per lui una
sorta di filosofia di vita.
Una vera e propria passione che è entrata prepotentemente anche nel suo lavoro e nella sua azienda. Stiamo
parlando di Giorgio Cappello, presidente dei Giovani industriali della
Sicilia. Nato a Ragusa il 16 settembre 1969, sposato e con una figlia,
dopo gli studi tecnico-commerciali, nel 1988, ha iniziato la sua attività presso l’azienda di famiglia la
«Cappello Alluminio», che opera
da oltre 40 anni nel cuore del distretto ragusano dell’alluminio e
dei componenti per l'edilizia serramentistica.
Ha contribuito con il fratello e la
sorella alla trasformazione dell’azienda fondata dal padre nel
1965 a Giarratana paesino dei Monti Iblei di appena 3.500 abitanti, in
una realtà industriale con diversi
stabilimenti - 17.000 mq coperti e
50mila scoperti - siti nell’agglomerato di Ragusa, che oggi controlla
diverse società appartenenti al
Gruppo Cappello, dando lavoro a
più di 80 collaboratori .
Ma non è il suo curriculum a spiegare il particolare, viscerale rapporto con l’innovation technology . Sono piuttosto gli strumenti che lui ritiene non possano mai mancare
nella sua vita: il fidato e prezioso
palmare; la televisione; internet.
Sul primo punto Cappello è chiaro:
«Non me ne separo mai». «Dopo la
famiglia c’è lui», prosegue scherzando. «Battute a parte — aggiunge —
ritengo che sia diventato uno strumento ormai imprenscindibile nella vita di un uomo e soprattutto per
un imprenditore. On line c’è tutto e
si può fare ogni cosa: dal controllo
delle email, alla movimentazione
dei conti correnti e, in particolare,
si possono tenere sempre aggiornati i report delle attività aziendali,
proprio, come faccio io con la mia
azienda». Un particolare questo, testimoniato dal fatto che l’impresa
del presidente dei giovani industriali siciliani è stata informatizzata e
digitalizzata, e a fare gran parte del
lavoro è stato Cappello in persona.
«L’ho fatto — spiega — perché oltre
A lavoro Giorgio Cappello, col suo inseparabile palmare nella sua azienda
le hanno a disposizione un computer portatile direttamente collegato
con l’azienda e quando un cliente
ci chiede qualcosa, siamo in grado
di verificare la disponibilità del pro-
ad avere le conoscenze specifiche,
sono un vero e proprio maniaco
della tecnologia». «Pensi — ha aggiunto ancora — che tutti i miei collaboratori del servizio commercia-
dotto in tempo reale».
Tecnologia a servizio del solo lavoro? Certamente no; e Cappello
non ne fa mistero. Oltre al suo fidato palmare, Cappello non può fare
a meno della televisione. Il mercato offre modelli avveniristici, lontani anni luce da quelli in cui per
cambiare canale bisognava giocare
con manopole e bottoni. «È l’altra
mia passione — spiega — è un’altro strumento indispensabile per lo
svago, per tenersi aggiornato, per
giocare e per fare ormai tante altre
cose». Passione per le tecnologie,
dunque, per il presidente dei confindustriali under 40 sicilani e un
unico rimpianto: quello di non essere riuscito a trasmettere al padre (il
fondatore dell’azienda e abituato ai
metodi tradizionali): «Non ci sono
proprio riuscito a ‘‘convertirlo’’ all’innovazione — ha concluso Cappello, rifirendosi al padre Giuseppe
—, daltronde è abituato ai metodi
di produzione tradizionali. Su
un’unica cosa sono riuscito a fare
breccia: l’uso del telefonino, ma solo per ricevere chiamate».
M’illumino di web
Mouse e «freccetta»
La mia visita al museo
R
intracciare un museo, magari non
della propria città, conoscerne la
programmazione, gli orari, le news,
cosa bolle in pentola, significa innanzitutto rovistare sul suo sito internet. Gallerie
d'arte? Idem. Showroom virtuali che ingrossano i circuiti della Rete legati all'arte contemporanea: in html o flash, l'importante è che gli spazi d'arte marchino
presenza in Rete. Il museo dei materiali
minimi d'arte contemporanea - mmmac.com - di Paestum (Cilento) si adopera senza strafare. Homepage diafana e
cursore laterale con la possibilità di saggiare artisti ed esposizioni, passate e presenti. Lascia l'amaro in bocca invece il Ma-
Occhio ai parlamentari
dre (museomadre.it), fiore all’occhiello
campano. Il portale della struttura napoletana diretta da Edoardo Cicelyn è pietrificato nel tempo. Segnala mostre vec-
chie di 2 anni, nonostante, al contrario,
l'offerta sia di pregiato conio - da Brian
Eno a Rauschenberg, dalle serate danzanti ai laboratori. Sulle sponde sicule, dal
mare magnum spunta l’eclettico e multilingue Succoacido.net. Curato da Costanza Meli, aggiornatissimo e dal layout accattivante, i contenuti spaziano anche
nel campo dell’arte; sezione ad hoc in italiano, francese, spagnolo, inglese. Palazzopinopascali.it è invece il portale del museo comunale di Polignano a mare (Bari)
dedicato al grande espressonista. Asciutto nella forma, completo nella sostanza
(informazioni e news).
Ricca anche la piattaforma del Cam,
casoriacontemporaryartmuseum.com. Le
pagine bianco latte non sono il massimo,
ma la «vita» del museo è tutta in vetrina
sul web. Ovviamente, dopo aver fatto le
pulci in lungo e largo ai siti internet, spegniamo i monitor e corriamo in galleria.
Alessandro Chetta
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Tv e dintorni
di Paolo Cuozzo
Corecom Campania,
c’è Gianni Festa
Al Jazeera su Napoli
I
l giornalista irpino Gianni Festa è il nuovo presidente del Corecom della Campania. Dopo le prime due votazioni, in cui
non era riuscito a superare il quorum richiesto dei
due terzi dei votanti, al terzo scrutinio il candidato alla presidenza ha riportato
34 voti superando ampiamente il quorum fissato a
26. Gianni Festa è stato votato in modo bipartisan
dalle forze presenti in Consiglio regionale avendo la
meglio su Salvatore Sica
che, nella terza e decisiva
votazione, ha ottenuto 15
preferenze. Dall’urna sono uscite anche una scheda bianca ed una nulla.
Nella seconda votazione
Festa aveva riportato 30 voti, 4 in meno del quorum richiesto, mentre Sica si era
fermato a 18 preferenze. Il
Consiglio ora sta procedendo all’elezione degli otto consiglieri che con Festa andranno a comporre
l’organismo regionale delle comunicazioni.
Al Jazeera su Napoli
L’emittente panaraba Al
Jazeera international - canale 522 di Sky — racconta
Napoli: nel programma
settimanale «48», l’editor e
conduttrice Amanda Palmer (foto ), con l’aiuto dei
giornalisti Andrea Postiglione e Ilaria Urbani, mostra sei storie che esprimono il volto della Napoli laboriosa. Dalla compagnia
teatrale dei ragazzi della
Sanità alla musica dei Bindovillarik, band musicale
che costruisce gli strumenti riciclando rifiuti. Dal linguaggio della canzone neomelodica al corso di pizza
del maestro pizzaiolo Enrico per ragazzi a rischio dell’associazione Nisida Futuro Ragazzi. Ed ancora: la
magia della costiera Amalfitana e la tradizione dei
suoi limoneti dove il
74enne contadino Luigi
passa il testimone del lavoro dei campi al giovane
aiutante di 15anni Luigi. Il
programma che ha già girato le più grandi città del
mondo da Istanbul all’Havana da Ho Chi Minh City
a Delhi, Belgrado, Accra,
Hong Kong, Marrakech e
tante altre, è andato in onda in tutto il mondo per circa mezz’ora, a partire dall’altro ieri (ore 9.30 e
23.30) e proseguirà fino a
venerdì 21 in strisce replicate in orari diversi.
A cura di Rosanna Lampugnani
Il «lupetto» di Santo e le discussioni sui teocom
Tonino Cuomo e Stefano Graziano a caccia di un Obama da opporre a Silvio Berlusconi
Anno III - N. 33
e 0,31 (non vendibile separatamente dal Corriere della Sera)
Direttore responsabile: MARCO DEMARCO
Vicedirettore: MADDALENA TULANTI
Redattore capo: FRANCESCO DURANTE
a cura di PAOLO GRASSI
Editoriale del Mezzogiorno srl
E’ sempre impeccabile, ovviamente, e quindi mai vistoso. Ultimamente, però, Santo Versace ,
deputato calabrese Pdl, ha «un
certo non so che». Qualche giorno fa indossava un vestito grigio
fumo a righe, praticamente invisibili tono su tono, non come certi altri che sembrano la congrofigura di Al Capone; e al posto della camicia un sotto giacca pervinca scuro. «Il lupetto è quello che
ideò vent’anni fa Gianni, ne ho
di tutti i colori», confessa compiaciuto per la storia della sua griffe.
***
Ogni tanto le polemiche servo-
no a qualcosa. Per esempio a discutere di Grazia, di Vangelo, di
Comandamenti. Così, dopo le
controverse parole dell’esponente del prtito democratico Paola
Binetti , sull’essere gay e/o pedofili, un gruppetto di deputati pugliesi ha passato buona parte di
un piovoso pomeriggio a discettare dei massimi sistemi. Da una
parte i laici Cinzia Capano e Michele Bordo , che condannavano «senza se e senza ma» la teocom; dall’altra i cattolici Margherita Mastromauro e Ludovico Vico, il quale disperatamente provava a spiegare la differenza tra
il peccato mortale del sesto Co-
Santo Versace
mandamento e il peccato contro
natura, commessi da un sacerdote o da un semplice credente.
Non c’è stato nulla da fare, la coltissima discussione si è infranta
contro il lessico pragmatico di
Bordo: «Ma se un prete si fa una
femmina, commette peccato?».
***
Settimana di Finanziaria alla
Camera, di votazioni senza interruzioni, con poco spazio per le
«leggerezze» della vita. O per discutere di politica-politica, del
futuro dei partiti che in salute
non sono. Ma uno spazietto per
se stessi, seduti su un divanetto
durante la pausa pranzo, se lo ri-
servano Tonino Cuomo , da Salerno e Stefano Graziano , da
Aversa: entrambi deputati Pd.
«Non avete capito che Berlusconi è il padrone dell’Italia e il padrone assoluto del Pdl. Non si fa
nulla che lui non voglia». «E già,
noi dovremmo trovare un Obama da opporgli se vogliamo vincere». Segue lista di possibili
competitor del presidente del
Consiglio, ma nessuno dei dirigenti presi in esame sembrerebbe all'altezza del compito. «Ci
vorrebbe un D’Alema giovane»,
dice uno e l'altro: «Mi sto formando». Chi è l’autore di questa battuta? Cuomo o Graziano?
Presidente: ERNESTO CESÀRO
Vicepresidente: NICOLA PUTIGNANO
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