Cade dalla moto, muore davanti al figlio

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Cade dalla moto, muore davanti al figlio
LA SENTINELLA LUNEDÌ 11 MAGGIO 2015
11
BassoCanavese
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Cade dalla moto, muore davanti al figlio
Chivasso. La tragedia, sabato. Viaggiavano su uno scooter entrato in collisione con una Punto. Il ragazzo è ricoverato al Cto
◗ CHIVASSO
Muore davanti al figlio, ora ricoverato in gravi condizioni
al Cto di Torino. L’ennesima
tragedia della strada si è consumata sabato, intorno alle
18, in corso Galileo Ferraris, a
Chivasso. La vittima è un magazziniere di 45 anni, Giuseppe Mammino. Il ferito, in modo grave, come detto, è il figlio sedicenne, M.M., che
viaggiava con il padre in moto.
I due erano appena saliti
sullo
scooter
Yamaka
Majestic per fare una commissione nel centro di Chivasso. Invece, percorsi pochi metri, lungo il corso, la più trafficata delle arterie cittadine, su
cui si affaccia anche l’ospedale, la tragedia. Per cause in via
di accertamento da parte dei
carabinieri del Nucleo radiomobile di Chivasso, la moto è
entrata in collisione con una
Fiat Punto condotta da Meli-
condizioni e i traumi patiti, è
stato disposto il trasferimento al Cto. Illesa, ma sotto
choc, Melisa Soriel De Glaudi, trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso per accertamenti.
Mentre si sperava ancora
di poter salvare la vita di Giuseppe Mammino, sul luogo
dell’incidente sono arrivati la
moglie, che aspettava i familiari a casa per la cena, l’anziano padre, ed uno degli altri
due figli. Straziante la scena.
Dopo un primo esame da parte del medico legale dell’Asl/
To4, il corpo del magazziniere è stato trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale di Chivasso, in attesa delle
decisioni della magistratura,
che potrebbe disporre l’esame autoptico.
I carabinieri hanno provveduto al sequestro della moto
e dell’auto e dei due caschi indossati dal padre e dal figlio.
Lydia Massia
in breve
volpiano
Cocaina
nel borsello
montalenghe
volpiano
Un’eredità da 875 mila euro
per aiutare giovani e anziani
Fisherhaus, arrestato un 52enne
■■ Un autotrasportatore
di Susa è stato arrestato
con l’accusa di detenzione
ai fini di spaccio dai
carabinieri che lo hanno
sorpreso durante un
normale controllo alla
circolazione stradale. In
manette, giovedì scorso, è
finito Cristiano Gianellini,
42 anni. L’uomo era
posteggiato con il suo
camion Iveco adibito al
trasporto di gpl, sul lato di
corso Europa a Volpiano,
quando una pattuglia di
carabinieri lo ha
controllato. Sparsi per la
cabina di guida i carabinieri
hanno trovato alcune
centinaia di euro. Altri soldi
erano nel borsello per un
totale di 600 euro in
banconote di taglio diverso.
E sempre nel borsello
l’uomo aveva 3 grammi di
cocaina. Dopo la convalida
dell’arresto, venerdì a
Ivrea, Gianellini è stato
scarcerato. (l.m.)
L’operazione ha portato in carcere altre 5 persone. Trovate armi
volpiano
◗ MONTALENGHE
Opere e servizi in ambito sociale e assistenziale, con interventi che possono spaziare
dalla creazione di luoghi di aggregazione per i giovani e anziani a strutture sanitarie per
prestazioni ambulatoriali, a
borse di studio per studenti
meritevoli o aiuti per pensionati non abbienti. Così dovrà
essere spesa dal Comune di
Montalenghe l’eredità di Leone Stragiotti, morto all’età di
89 anni il 17 giugno di due anni fa che ammonta a 875mila
euro. Nel testamento, Stragiotti ha imposto che questa somma, sebbene gestita materialmente dal Comune di Montalenghe, sia sottoposta al controllo di due commissioni, la
prima costituita da un gruppo
di privati cittadini e amministratori che avrà il compito di
Nel riquadro, in alto, a destra, Giuseppe Mammino. Sopra, la drammatica scena dell’incidente
sa Soriel De Glaudi, 26 anni,
residente nella frazione Torassi. La Yamaha ha strisciato
contro la portiera dell’auto e
Giuseppe Mammino ha perso il controllo finendo a terra.
Terribile, e fatale, l’impatto
con il manto stradale. Sbalza-
esprimere pareri sulla congruità di interventi con le volontà
espresse in testamento e di seguirne lo svolgimento e la seconda di soggetti pubblici che
dovranno vigilare sul corretto
utilizzo delle somme destinate
al Comune.
Sarà compito degli amministratori che saranno eletti a fine maggio dare gambe alla volontà del testamento Stragiotti. «Come sindaco e rappresentante della comunità di Montalenghe - dice Valerio Grosso,
sindaco uscente e nuovamente candidato - il lascito di una
così importante somma non
può che riempirmi di orgoglio,
soddisfazione e sicuramente
gratitudine. È una cifra importante, che permetterà di realizzare opere che per troppo tempo sono mancate e delle quali
il nostro Comune sente la necessità».
to dal sellino anche il figlio.
I soccorsi sono arrivati nel
giro di pochi minuti. Purtroppo, le condizioni del magazziniere (lavorava in un supermercato di Torino) sono parse subito disperate. Per quasi
un’ ora l’equipe medica del
◗ VOLPIANO
C’ è anche un operaio di Volpiano tra le sei persone arrestate
giovedì, nell’ambito dell’operazione Fisherhaus, dai carabinieri del nucleo investigativo di
Asti, che ha permesso di smantellare un’organizzazione locale ritenuta vicina alla cosca della ‘ndrangheta di Cirò (Crotone). Si tratta di Massimo Agostinelli, 52 anni. L’operaio sotto il
materasso nella camera da letto della sua abitazione nascondeva due pistole: una calibro
38,6 pollici ed una Derringer calibro 22 con matricola abrasa.
Le armi sono stati sequestrate.
I sei arrestati, con accuse a vario titolo che vanno dall’omicidio volontario, allo spaccio di
droga alla detenzione di armi,
avrebbero partecipato all’assassinio di Nicola Moro, 53 anni,
commerciante di prodotti ittici
san giorgio
Un successo i presidi Slow food
Buona la prima edizione del Mercato delle biodiversità
◗ SAN GIORGIO
Foto di gruppo degli amministratori di San Giorgio con i gemelli umbri
Grandi numeri sabato e domenica per la prima edizione del
Mercato della terra e delle biodiversità, organizzato dal Comune nell’ambito del progetto Tre
terre canavesane, che ha portato nelle vie del centro storico di
San Giorgio 80 presidi Slow food, arrivati da tutta Italia e le vivaci bancarelle della tradizionale fiera agricola di maggio. Immagini che vedrà nel suo sito
anche Samantha Cristoforetti,
l’astronauta italiana in orbita
con la missione spaziale internazionale, che con San Giorgio
118, arrivata con l’elisoccorso, ha tentato di rianimarlo.
Tutto inutile. Il cuore di Giuseppe Mammino si era già fermato.
Il figlio è stato trasportato
in un primo momento al San
Lazzaro di Torino. Poi, viste le
(da qui il nome dell’operazione), che abitava a San Paolo
Solbrito. A premere il grilletto
sarebbero stati Giuseppe Bossio, 54 anni e Giuseppe Chirocosta, 58 anni, entrambi di origini calabresi, residenti nella
zona di Santena. L’omicidio
era avvenuto quattro anni fa
nel territorio di Villanova d’Asti
nell’astigiano. Il commerciante, raggiunto da un colpo di pistola a distanza ravvicinata, era
stato abbandonato agonizzante in una stradina nei pressi dello svincolo dell’autostrada Torino – Piacenza. Con il poco fiato
che gli restava l’uomo aveva
detto ai carabinieri “sono stato
ucciso da un gruppo di sconosciuti”. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che nell’ambito della stessa operazione
hanno arrestato undici persone in tre anni, la cosca aveva
consegnato alla vittima circa
300 mila euro per creare tre società Fisherhaus. Ma il commercio di prodotti ittici all’ingrosso sarebbe stato solo un
mezzo per coprire un ingente
traffico di droga. Quei soldi però non sarebbero mai stati restituiti alla cosca dalla vittima.
Uno sgarro punito con la morte. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare in carcere, i carabinieri hanno eseguito 22 perquisizioni tra Asti e la provincia
di Torino, su richiesta della Procura presso la Direzione Distrettuale Antimafia. La banda
sarebbe anche specializzata
nella coltivazione, produzione
e spaccio di sostanze stupefacenti, ed aveva a disposizione
diverse armi da fuoco. L’operazione di giovedì ha visto impegnati i carabinieri di Asti, Chieri, Chivasso, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli Torino, Venaria,
Vercelli e Crotone.
(l.m.)
ha un legame “di gusto”. Nella
zuppa di legumi che costituisce
il suo menù c’è infatti la piattella di Cortereggio, quel delizioso
fagiolo bianco da cui tutto è partito. Nel pomeriggio di sabato
uno dei droni del Living lab che
monitora la coltivazioni della
piattella, ha ripreso il flash mob
organizzato dalla filarmonica
Botta al suono di Guerre stellari
e centinaia di palloncini blu in
volo. Altro momento magico è
stato il rinnovo del gemellaggio
con il Comune di Campello sul
Clitunno, presente con una delegazione composta dai consiglieri Giulio Campana, e Paolo
Chiaccherini, da Erica Quintili
e naturalmente dai produttori
umbri. Per loro è stata creato
uno spazio in piazza Ippolito, vicino all’antico torchio simbolo
del gemellaggio istituito nel
1998 dall’allora sindaco Giovan-
ni Ellena, che aveva aiutato
Campello sul Clitunno, colpito
dal terremoto del 1997. «Adesso
- ha detto il sindaco Andrea Zanusso - è venuto il tempo di ricordare quello che di bello ci è
stato tramandato. Prossimamente una nostra delegazione
andrà a Campello che dedicherà una piazza ad Ellena, scomparso quattro anni fa. Con i nostri cugini umbri penseremo
poi alle prossime edizioni del
mercato della terra».
Intanto la prima volta è stato
un successo: due giorni di entusiasmo che ha contagiato le persone, incantate non solo
dall’unicità dei prodotti della
terra, ma dal calore dell’accoglienza offerta dai vari presidi
Slow food. Un racconto delle loro storie, di un cibo che diventa
identità del territorio. Proprio
come la piattella di Cortereggio.
Caricavano metallo
Denunciate
■■ Due giovani donne
residenti a Settimo
Torinese sono state
denunciate per furto in
concorso dai carabinieri
della stazione di Volpiano,
che le hanno sorprese
verso le 11 di venerdì,
all’interno del capannone
della ditta Errecinque, nella
zona industriale di
Volpiano. P.H., di 21 anni e
S.P. 42 anni, all’arrivo dei
carabinieri, stavano
caricando rottami metallici
prelevati dalla ditta su un
Fiat scudo. Inoltre i
carabinieri accertavano che
P.H guidava il mezzo senza
avere la patente. E per
questo veniva denunciata.
La merce è stata restituita, il
furgoncino sequestrato.
(l.m.)
Ecco le facce del fagiolo con i
produttori della comunità Slow
beans, il nocciolino di Chivasso,
le tome della Valle di Lanzo, il
peperone di Carmagnola, il nocciolino di Chivasso, gli asparagi
di Santena, la tinca di Ceresole
d’Alba, lo zafferano della Sardegna, le antiche varietà di mele
piemontesi, la fagiolina del Trasimeno, i vini Erbaluce
dell’azienda agricola di Loris Caretto, che coltiva anche la piattella. Ed ancora le degustazioni
allestita nel museo Nossi rais,
trasformato per l’ occasione in
enoteca. Domenica la fiera ha rispettato una tradizione che si
perde nei secoli. Un passato che
ritorna e che guarda al futuro.
(l.m.)
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