È tale solo se di sistema ENAV: la nuova struttura organizzativa
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È tale solo se di sistema ENAV: la nuova struttura organizzativa
Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione aerea 2 anno I giugno 2004 Editoriale La sicurezza? È tale solo se di sistema ENAV: la nuova struttura organizzativa Bilancio di esercizio: crescita e ruolo sociale di ENAV tra i risultati 2003 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB - Roma NOF Italia: tra i colleghi del centro nazionale di emissione notam che “avvisano i naviganti” EDITORIALE di RAFFAELE RIZZI Direttore Generale ENAV SpA A lcuni casi recenti di “interruzioni di decollo” o “incursioni di pista” devono indurre ad un ulteriore momento di riflessione su un aspetto particolare: con il crescere della complessità interna ed esterna ad ogni realtà, essere responsabili significa sempre di più guardare anche al di là delle proprie “competenze di legge” con una cura ed una soglia di attenzione, da parte di tutti gli operatori, che non lascino nulla di inesplorato. Limitarsi alle proprie competenze formali servirà forse all’auto-difesa delle singole strutture coinvolte ma non rende certo un servizio ai cittadini la cui sicurezza e mobilità sono diritti costituzionalmente tutelati ed affidati da questo Paese, per quota parte, anche alla nostra Azienda. La nostra è una realtà che rappresenta una solida dorsale nazionale per il frammentato sistema aviazione del Paese e che, soprattutto alla vigilia dei cambiamenti a cui il settore andrà incontro, deve più che mai assicurare solidità ed affidabilità all’intero comparto. Tutto ci riguarda perché ogni catena ha la tenuta ed il livello di sicurezza del suo anello più debole, anche di quelli che non sono di nostra competenza. E’ anche questo il compito a cui tutti noi, nessuno escluso, siamo chiamati. Non dobbiamo mai dimenticare gli interessi delle persone a cui rendiamo il servizio (a cominciare dai piloti) cercando sistematicamente la soluzione più agevole per loro pur rimanendo, come di consueto, inflessibili su eventuali richieste non com- LA SICUREZZA? È TALE SOLO SE DI SISTEMA TUTTO CI RIGUARDA PERCHÉ OGNI CATENA HA LA TENUTA DEL SUO ANELLO PIÙ DEBOLE, COMPRESI QUELLI CHE NON SONO DI NOSTRA COMPETENZA patibili con gli standard di sicurezza. Allo stesso modo, nel rapportarci con coloro che concorrono con noi a rendere il servizio (dalle società di gestione aeroportuale a tutti gli altri attori del sistema), dobbiamo cercare di individuare ogni possibile criticità che può svilupparsi inaspettatamente non solo all’interno delle nostre ma anche delle altrui realtà nel momento in cui interagiamo con esse. Nella mia visione significa che il responsabile di ogni impianto o di ogni singola implementazione si è chiesto almeno una volta per notte se per caso ha lasciato un anello debole in qualche parte della sua catena o se non ha dato il giusto contributo di “expertise” al gestore dell’anello vicino. E ciò vale per ogni singolo dipendente, anche i “non operativi”. Perché la tecnologia non è di per sé una soluzione anche quando, come nel caso di ENAV, è all’avanguardia. Perché la tecnologia consente di gestire più traffico mantenendo costanti i livelli di sicurezza in quanto solleva l’uomo da compiti routinari o algebricamente complessi. Ma non potrà mai sostituire l’uomo su aspetti chiave come “l’attenzione”, “la cura” nonché la “capacità di previsione” nei confronti degli stessi errori umani, sia i propri sia quelli altrui. Per questo il fattore umano è sempre e comunque il punto nevralgico di ogni sistema. 2 Tutti dunque sono responsabili e devono aver massima cura di ciò che viene loro affidato ed anche fare tutto il possibile per migliorare persino ciò che è stato affidato ad altri: questo significa “qualità del servizio” che nel nostro settore significa “sicurezza” dello stesso. Un approccio che non può non cominciare dal vertice di ogni realtà: per noi ha significato prendere impegni pubblicamente (Safety Policy) ed agire conseguentemente mettendo in piedi un’organizzazione destinata a supportare i capi-impianto con le strutture ed il personale adeguati a far fronte all’altissimo stato di vigilanza a cui sono chiamati. Significa promuovere fortemente l’implementazione di tutto ciò che le organizzazioni internazionali del settore suggeriscono anche quando non coercitive: a cominciare dall’introduzione del pluricitato “Sistema di gestione della sicurezza” agli incontri operativi con gli altri attori del settore (si pensi alla promozione dello Strategic Safety Action Plan Eurocontrol di cui ENAV ha ospitato l’ultimo meeting di livello europeo). Oggi, per il vertice di ENAV significa anche promuovere all’interno della struttura un dialogo franco in cui scambiarsi opinioni e anche critiche attraverso incontri con tutti i responsabili di impianto che sono stati espressamente invitati a rappresentare alla Direzione Generale (in caso di urgenza anche al di fuori delle convenzioni gerarchiche) qualsiasi problema operativamente prioritario che necessiti soluzioni immediate. ● BILANCIO D’ESERCIZIO: CRESCITA E RUOLO SOCIALE DI ENAV TRA I RISULTATI 2003 “ C rescita e ruolo sociale della nostra Azienda sono due dei principali aspetti che a mio parere possono essere desunti da una lettura anche non tecnica del Bilancio 2003 recentemente approvato”. Così, Antonino Vecchio Domanti, responsabile dell’Area Amministrativa della Società, commenta il documento di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione e successivamente dall’Assemblea (Ministero del Tesoro in qualità di azionista unico), rispettivamente il 2 ed il 29 aprile di quest’anno. OLTRE 22 MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA STABILIZZAZIONE DELLE TARIFFE APPLICATE ALLE COMPAGNIE AEREE ENAV ha infatti registrato nel 2003 una notevole crescita sia in termini di numero di voli che di “unità di servizio” (UdS), invertendo la tendenza registrata negli anni immediatamente precedenti. Per quanto riguarda i volumi di traffico, l’Italia ha messo a segno, rispetto al 2002, un +7,64%. Un dato ancor più degno di nota se comparato agli incrementi degli altri principali paesi aderenti ad Eurocontrol: +4,59% il Regno Unito, +3,95% la Francia e +3,83% la Germania. In termini di UdS di rotta (quelle che determinano le maggiori entrate) ENAV ha registrato un aumento nel 2003 di circa il 9%. Le UdS rappresentano il “valore” della nostra attività. Un’unità di servizio non è un volo bensì una misura convenzionale ottenuta dalla combinazione di due elementi: la distanza percorsa dall’aeromobile nello spazio aereo di competenza ed il suo “fattore di carico”. La tariffa pagata per l’assistenza di un particolare volo sarà quindi il prodotto tra le UdS ad esso corrispondenti ed il cosiddetto “coefficiente unitario di tariffazione” che è diverso da paese a paese e che viene calcolato ogni anno, per l’anno successivo, sulla base di previsioni relative al costo dei servizi ed ai volumi di traffico. Come già evidenziato nel precedente numero di Cleared, le tariffe ENAV risultano tra le più contenute se comparate a quelle dei fornitori di servizi dei maggiori paesi aderenti ad Eurocontrol. Il documento di bilancio mette inoltre in evidenza un ulteriore contributo ENAV alla “sostenibilità” del settore soprattutto in un momento storicamente difficile per il sistema aviazione e per i vettori in particolare. Il Ministero del Tesoro ha infatti approvato, su proposta dell’attuale Consiglio di Amministrazione, la destinazione dell’utile di esercizio al cosiddetto “fondo di stabilizzazione delle tariffe” praticate ai vettori. Nel 2003 ENAV ha registrato un utile netto di 23,630 milioni di euro. Il 5% di questa somma, come previsto dal Codice Civile, è stato destinato a riserva legale mentre ben 22,449 milioni serviranno ad incrementare il fondo esistente che così raggiunge quota 95,146 milioni. E’ previsto che tale fondo di conteni3 mento delle tariffe venga spalmato su un arco temporale che va sino al 31 dicembre 2007. Come si realizza l’utile in un sistema a “copertura di costi” quale quello imposto, in forza di normativa ed accordi internazionali, ai servizi di navigazione aerea? Il sistema di tariffazione noto come “cost-recovery” prevede infatti che, qualora i costi effettivamente sostenuti per l’erogazione del servizio o i volumi di traffico aereo reali si discostino da quelli previsionali (utilizzati per il calcolo del coefficiente unitario di tariffazione da applicare), l’eventuale differenza a credito o a debito nei confronti dell’utenza (balance) venga compensata finanziariamente nel secondo esercizio successivo a quello di riferimento. L’utile di cui si parla nasce quindi al di fuori del meccanismo di “balance” citato. Esso è costituito in parte dalla remunerazione del valore delle immobilizzazioni nette vale a dire impianti, attrezzature, macchinari ed edifici. Ciò significa che la tariffa compensa, così come espressamente previsto dal sistema dei canoni di rotta Eurocontrol, il fatto che l’Azienda abbia immobilizzato la propria liquidità negli investimenti di cui sopra piuttosto che in altre attività potenzialmente “remunerative”. Ciò costituisce la voce principale dell’utile 2003. Tra le altre voci che hanno contribuito a determinare un utile troviamo i cosiddetti “proventi finanziari”, vale a dire gli interessi percepiti sull’andamento dei flussi di cassa nonché alcune componenti straordinarie positive. ● LA NUOVA STRUTTURA ENAV CON L’EMANAZIONE DELLE ULTIME DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE STRUTTURE DELLA DIREZIONE GENERALE ED IN PARTICOLARE ALL’AREA OPERATIVA PROSEGUE LA RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE VERSO UN MAGGIORE DECENTRAMENTO TERRITORIALE C on la riorganizzazione delle Funzioni poste alle dirette dipendenze del Direttore Generale ed in particolare dell’Area Operativa (recente disposizione n°7 del 21-5-2004*), a cui seguirà quella relativa alle Aree Tecnica ed Amministrativa, l’Azienda ha posto un ulteriore importante tassello per la realizzazione della “nuova ENAV”. Una nuova ENAV che si basa su un reale decentramento delle responsabilità e dei poteri decisionali necessari per assicurare tempi di reazione consoni alla delicatezza ed alla complessità dei servizi aziendali forniti. Una nuova ENAV che garantisce, allo stesso tempo, il coordinamento e l’efficienza di sistema delle attività territoriali grazie all’unicità di indi- a cura della Funzione “Politiche delle Risorse Umane” rizzo strategico e procedurale delineato dalle strutture dipendenti dal Presidente e dall’Amministratore Delegato (già ridisegnate lo scorso gennaio con disposizione n°1 del 14-1-2004*). Tali strutture sono infatti deputate alla scrittura di quello spartito che deve garantire unicità ed armonicità di esecuzione ai vari strumenti con cui ENAV si esprime. L’obiettivo strategico di focalizzare le suddette strutture di vertice su ruoli di governo e controllo MAGGIORE LOCALIZZAZIONE SUL TERRITORIO DEI POTERI DECISIONALI 4 delle politiche aziendali, attuando una chiara ed univoca definizione delle missioni e dei compiti, emerge in particolar modo dalla ristrutturazione o creazione ex novo delle Funzioni chiave: Affari Legali, Audit, Pianificazione Strategica, Politiche delle Risorse Umane e Relazioni Industriali, Progetti Speciali, Relazioni Esterne, Security, Segreteria del Consiglio di Amministrazione. Con la citata disposizione organizzativa n°7, il cui emblema è proprio il nuovo modello organizzativo dell’Area Operativa, si avvia un decentramento territoriale che consente una maggiore distribuzione di poteri, responsabilità e leve gestionali. Ferma restando la focalizzazione per tipologia di servizio tra Operazioni di Rotta (da cui dipendo- no i quattro ACC di Milano, Padova, Roma e Brindisi) e Operazioni di Aeroporto (ex Operazioni di Terminale), di particolare rilievo è l’istituzione sul territorio di quattro presidi di coordinamento delle strutture aeroportuali che, in collegamento con la Funzione Operazioni di Aeroporto, sono tenuti a garantire il necessario indirizzo ed un più tempestivo supporto alle strutture aeroportuali di rispettiva competenza. Infatti, i Coordinamenti Territoriali rappresentano un livello organizzativo intermedio tra le Funzioni operative centrali e le Funzioni operative territoriali, consentendo una reale distribuzione dei poteri centrali di indirizzo e controllo e delle funzioni di supporto, con il risultato di avvicinare concretamente il centro al territorio. In tale prospettiva si inserisce l’attribuzione ai Coordinamenti Territoriali di specifiche funzioni di supporto finalizzate alla qualità e alla sicurezza del volo nonché all’esercizio tecnico degli impianti. Il decentramento di cui sopra consentirà anche consistenti ottimizzazioni delle risorse e delle professionalità disponibili, garantendo omogeneità e fluidità nella gestione delle risorse umane nonché degli acquisti e dell’amministrazione in genere. In effetti, nella precedente situazione organizzativa, Operazioni di Terminale doveva coordinare tutti i 39 aeroporti direttamente. In tale configurazione organizzativa l’immediatezza del “riporto” era di fatto vanificata dall’eccessivo ingolfamento dei rapporti e, spesso, dall’eccessiva distanza fisica penalizzando in particolare le strutture più piccole e più distanti. Tale inconveniente si verificava anche nei rapporti con tutte le altre Funzioni di supporto centrali, specie con quelle competenti in materia di personale, amministrazione, acquisti, qualità e safety. Il sistema dei “riporti” viene oggi finalmente razionalizzato, con la MIGLIOR CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SOCIETARI suddivisione dell’intero territorio nazionale e delle strutture aeroportuali esistenti in quattro macro-regioni dimensionate su aree omologhe agli spazi aerei controllati dagli ACC e con l’attribuzione a ciascun Coordinamento territoriale di diretti poteri sulle strutture aeroportuali di loro pertinenza nonché di leve gestionali che prima erano riservate esclusivamente al centro. Infine, non è da trascurare il fatto che l’istituzione di centri di responsabilità di un certo peso, come lo sono i Coordinamenti, consente anche di decentrare concreti poteri di spesa, connessi alle attività e alle responsabilità attribuite. Sempre nell’ambito della disposizione n° 7/2004, le Funzioni di “staff” della Direzione Generale sono state disegnate al fine di integrare e coordinare – attraverso specifici presidi organizzativi quali le Funzioni Personale, Qualità e Sicurezza Operativa, Coordinamento Gestionale e Controllo Investimenti, Sicurezza del Lavoro – il regolare flusso dei processi aziendali. In tal modo la Direzione Generale viene dotata delle leve gestionali necessarie all’erogazione dei servizi. Inoltre, sono state poste alle dirette dipendenze del Direttore Generale le due Funzioni di “line” Meteorologia e Radiomisure, prima appartenenti alla VDG Operazioni. Si è voluto in tal modo dare evidenza e concretezza organizzativa al rinnovato impulso che il vertice vuole conferire a tali Funzioni, nell’ottica anche di un possibile sviluppo delle loro potenzialità. Le disposizioni citate (n° 1 e n° 7), in conclusione, costituiscono i diversi livelli di un unico edificio eretto sulle fondamenta costituite dal modello di macro-organizzazione*, con il quale il Consiglio di Amministrazione, il 30 ottobre 2003, ha tracciato il solco organizzativo per il migliore perseguimento degli obiettivi societari. ● * Consultabile sulla intranet ENAVigare 5 NOF ITALIA: TRA I COLLEGHI DEL CENTRO NAZIONALE DI EMISSIONE NOTAM CHE “AVVISANO I NAVIGANTI” L a sicurezza della navigazione aerea non può prescindere da un servizio AIS (Aeronautical Information Service) che fornisca informazioni aeronautiche puntuali e tempestive ai “naviganti”: dalla situazione operativa degli aeroporti di partenza e di destinazione, allo stato di efficienza delle radioassistenze, alle possibili restrizioni circa la disponibilità di piste o spazi aerei. Ogni giorno queste informazioni vengono raccolte e portate a conoscenza dei nostri utenti attraverso i Notice to Airmen (notam), quegli “avvisi ai naviganti” che in Italia vengono diramati 24 ore al giorno dai colleghi in servizio presso il NOF Italia dell’ENAV. Nel nostro Paese, l’emissione dei notam per il traffico aereo civile, ed in parte per quello militare, è infatti di competenza esclusiva del NOF Italia che è ubicato al piano terra della struttura “torre di controllo” di Ciampino. Ogni anno ne emette circa 15.000 di carattere nazionale e ne esamina oltre 270.000 provenienti dall’estero. I notam nazionali – o meglio le richieste destinate a diventare notam veri e propri – provengono da due categorie di strutture: le prime sono quelle che si rivolgono direttamente al NOF Italia come il NOF militare (che raccoglie le richieste degli aeroporti militari aperti al traffico civile), il centro nazionale di coordinamento per le attività speciali civili e militari ACU, la Protezione civile e le pre- di Rosa Maria Di Martino ed Alessandro Pasquali fetture; ci sono poi quelle che invece comunicano con il NOF attraverso gli Air Traffic Services Reporting Offices (ARO) ENAV presenti nei vari aeroporti. Agli ARO si rivolgono ad esempio i direttori d’aeroporto ENAC e le società di gestione degli aerodromi. Tutti i notam vengono diffusi, a seconda della loro serie, tramite la rete AFTN (Aeronautical Fixed Telecommunication Network) del- nazionali di fornire ai piloti in partenza che ne facciano richiesta i cosiddetti bollettini pre-volo (PIB) con le informazioni aggiornate necessarie per uno specifico volo e per la sicurezza dello stesso. I notam sono in sostanza degli avvisi da divulgare ai naviganti con carattere di urgenza (si pensi alla chiusura temporanea di una pista). Le informazioni contenute nei notam che rivestono carattere permanente, saranno oggetto di variante in AIP Italia con ciclo AIRAC LIXX 1A2119/2004 28/04/2004 (IN FORCE) AGAM A) ROMA FIUMICINO AIR B) 03 MAY 2004 12:00 C)08 MAY 2004 05:00 LIRF D) MAY 03 04 1200-1330 05 06 07 1200-1330 AND 2100-0500 E) RWY 16R/34L CLSD TO ALL OPS DUE TO WIP WX AND/OR OPR CONDITIONS PERMITTING, IF NECESSARY RWY AVBL WITH 20MIN PN. REF AIP AGA 2-41.5 Q) LIRR/QMRLC/IV/NBO/A /000/999/4148N01214E001 Qui sopra un esempio di notam aeroportuale: in vigore dal 28-04-04, esso informa che dal 3 all’8 maggio, negli orari specificati, la pista 16R/34L di Fiumicino sarà chiusa per lavori in corso, condizioni meteo e/o operative permettendo. Se necessario la pista potrà essere resa disponibile con 20’ di preavviso. l’ICAO a tutte le strutture aeroportuali nazionali ed anche ai NOF esteri che intrattengono con NOF Italia rapporti di interscambio; attualmente sono circa 150. Contestualmente, i notam confluiscono anche nel data-base del sistema aziendale AISAS (sottosistema AOIS) che permette a tutti gli ARO 6 (emesso ogni 28 giorni) o con normale emendamento. Di norma i notam hanno una vita non superiore ai 90 giorni. Da quanto detto si comprende la particolarità del lavoro svolto dai ventidue colleghi del NOF Italia: “E’ proprio la cosiddetta ‘validazione’ delle richieste di emissione notam il momento più delicato del nostro lavoro perché necessita di una conoscenza a 360 gradi delle conseguenze operative dei fatti che ci vengono comunicati nonché di una rigorosa codifica ICAO dei messaggi stessi”, dice il responsabile del NOF Italia, Ettore Garau. A volte, precisa Garau, prima di trasformare la richiesta in notam dobbiamo ricalibrare i rapporti di causa/effetto tra gli eventi a noi notificati e le reali conseguenze operative da evidenziare: “Può capitare ad esempio di ricevere una richiesta di emissione notam relativa ad un aeroporto in cui viene presentata come notizia principale la presenza di lavori nell’area di movimento e l’annessa raccomandazione di usare precauzione negli atterraggi e decolli. Tale raccomandazione alla precauzione diventa per noi la notizia principale da evidenziare nel notam anteponendola ai lavori generici sull’area di movimento”. Inoltre tutto ciò che riguarda l’operatività di impianti, installazioni e procedure deve essere trattato secondo standard e codici dettati dall’Annesso 15 e dal Doc 8126 dell’ICAO. “L’adesione a standard e codici da parte dei nostri interlocutori è migliorata molto ultimamente anche se talvolta dobbiamo insistere e consigliare formulazioni alternative” dice Luigi Spagocci, un veterano della struttura con alle spalle 30 anni di avvisi ai naviganti. Il NOF è avviato a conseguire entro l’anno la certificazione ISO9001: 2000 (nell’ambito del processo di certificazione dell’intero Aeronautical Information Service – AIS - Da sinistra in piedi: Luca Pratali, Antonello Di Matteo, Italo Sgroi, Luciano Cretella, Rossano Lupi, Antonio Cavinato, Giancarlo Tara, Egidio Spezzamonte, Salvatore Scorsonelli, Stefano Topa, Fedele Annicchiarico e Ettore Garau; seduti da sinistra: Carlo Gianvincenzi, Chiara Marconi e Rocco Di Bitonto. Fanno inoltre parte del team NOF Italia: Alessandro Egidi, Cettina Furnò, Antonio Madonna, Gaetano Migliaro, Daniele Pietrini, Oreste Polito, Giulia Rinieri e Luigi Spagocci. ENAV). Ciò consentirà la formalizzazione anche verso l’esterno di procedure e codifiche per l’emissione dei notam con l’obiettivo di ottenere una sempre più alta standardizzazione di tutto il sistema. “La complessità di quanto descritto spiega perché sia necessario circa un anno di addestramento on- thejob prima che un nostro EAV possa diventare autosufficiente quale operatore del NOF Italia”, aggiunge il responsabile della struttura. Il NOF impiega quattro operatori sulle 24 ore: due turni h24 e due turni h17. I primi due sono coperti rispettivamente dall’addetto alla citata “validazione” dei notam itaUn esperto di assistenza al volo emette un notam tramite l’apposito terminale liani ed al controllo di massima di quelli esteri (con consultazione dei propri omologhi in caso di evidenti anomalie). Gli EAV in turno h17 curano ed aggiornano “una banca informatica denominata SDO (Static Data Operation) in cui sono memorizzati i dati geografici (FIR, aerodromi, rotte ATS, aree, radioassistenze etc.) di tutti i paesi del mondo necessari al trattamento automatizzato del notam. Ciò consente un servizio ritagliato sul cliente”, precisa Garau. Come già accennato, il NOF per lo svolgimento delle proprie attività si avvale di apposite funzioni dell’AISAS (Aeronautical Information Service Automated System) che è un sottosistema dell’AOIS (Aeronautical Operational Information System). Presso gli ARO dell’ENAV e dell’Aeronautica Militare (al sistema AOIS sono infatti collegati 31 aeroporti gestiti da quest’ultima) il pilota può richiedere appunto la produzione dei bollettini pre-volo. “Il sistema, grazie alla codifica effettuata nella fase di elaborazione dei notam italiani ed esteri basata appunto su informazioni geografiche sempre aggiornate, è in grado di fornire selettivamente i notam relativi allo specifico piano di volo piuttosto che, ad esempio, alle intere regioni informazioni volo (FIR) attraversate” aggiunge Gianni Boccadoro, dirigente della Funzione AOIS ENAV. Il NOF Italia dipende infatti da quest’ultima anche se funzionalmente fa riferimento alla Funzione aziendale AIS responsabile delle pubblicazioni aeronautiche (a cominciare dall’AIP). Il NOF Italia è anche in grado di fornire un servizio “biblioteca” agli ARO nazionali ed ai piloti che avessero la necessità di consultare pagine di AIP straniere. Attualmente al NOF sono disponibili circa 90 AIP costantemente aggiornate. ● Si ringrazia Marco Ruzzolini per la collaborazione 7 c C onformemente alle raccomandazioni ICAO (recenti emendamenti agli Annessi 11 e 14) ed Eurocontrol (ESARR 3: Use of Safety Management Systems by ATM Service Providers), il vertice ENAV ha adottato una “Strategia di gestione della sicurezza” (Safety Policy) che definisce, ed ufficializza per la prima volta, la “missione e visione” della nostra organizzazione in tema di Safety. La Safety Policy, sottoscritta il 21 ottobre scorso dall’Amministratore Delegato della Società, Guido Pugliesi, rende conto dell’assunzione di responsabilità, da parte di ENAV, circa l’avvio di un nuovo processo organizzativo e culturale fortemente orientato ad analizzare ed a risolvere qualunque eventuale criticità del sistema. Di seguito il testo integrale della Safety Policy ENAV. LA NOSTRA MISSIONE In collaborazione con i partners ed in una prospettiva “Gate-to-Gate”, l’ENAV SpA: - accoglie la domanda di traffico aereo, nel tempo e nel luogo richiesti dalla clientela; - mantiene i massimi livelli possibili di sicurezza e qualità del servizio; - ottimizza continuamente l’efficacia e l’efficienza dei servizi di pubblico interesse relativi alla navigazione aerea; - massimizza la creazione di valore aggiunto per i servizi collaterali. La professionalità delle nostre risorse umane è il nostro “patrimonio”. I NOSTRI OBIETTIVI Identificare i processi ottimali e le procedure in grado di sviluppare nuovi concetti e metodologie di sicurezza proattiva, riducendo qualunque pericolo e/o rischio potenziale ad una soglia di accettabilità coerente con gli obiettivi di sicurezza della navigazione aerea; in tale senso l’adozione di strutturate e documentate metodologie di valutazione del rischio costituiscono il punto di riferi- l e a r e d SAFETY STRATEGIA DI GESTIONE DELLA SAFETY ENAV. ECCO L’IMPEGNO CHE FORMALIZZA LA MISSIONE E LA VISIONE DELLA SOCIETÀ IN TEMA DI SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE AEREA mento per l’analisi di ogni potenziale precursore di eventi che potrebbero inficiare la sicurezza delle operazioni volo. CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SICUREZZA - Selezione, formazione, addestramento e aggiornamento del personale, disseminazione di principi e metodologie Human Factors, nonché l’uso costante della verifica della competenza dello staff, unitamente alla motivazione del personale, costituiscono le fondamenta dei processi di ottimizzazione della Safety nel tessuto dell’Organizzazione. Il nostro punto di forza è il Team ENAV in ogni settore e livello di servizio; in particolare, le tecniche addestrative sul Team Resources Management (TRM) e sul Critical Incident Stress Management (CISM) sono prese a riferimento per una reale ottimizzazione del lavoro di gruppo nella linea operativa; - i prodotti e servizi forniti da organizzazioni ed imprese esterne ad ENAV SpA devono rispondere in 8 modo documentato, e comunque propedeuticamente al loro impiego, ai nostri target di performance della sicurezza; - Il nostro “Sistema di gestione della sicurezza” è basato su una cultura della comunicazione in grado di consentire adeguati flussi di informazione tra tutto lo staff nonché di favorire l’uso di un reporting system inerente ad ogni situazione e/o evento che avrebbe potuto pregiudicare la sicurezza nel suo complesso: “nessun evento... non significa che un sistema è sicuro”. ASSICURAZIONE E VERIFICA DELLE SOGLIE DI SICUREZZA La sistematica ricognizione sullo stato delle performance in accordo a principi di Quality Management deve contribuire, mediante il contributo ed il coinvolgimento del personale, a porre in essere ogni appropriata misura e/o azione correttiva. Gli esiti delle ricognizioni devono altresì contribuire alla diffusione di nozioni e bagagli di esperienze utili per lo staff. c Sulla base delle nuove linee gui- da internazionali, ENAV ha attivato in via sperimentale il cosiddetto Critical Incident Stress Management, vale a dire una tecnica di supporto rivolta al personale operativo che sente di aver vissuto un’esperienza stressante a seguito di un evento critico. La tecnica di gestione dello stress, che non si configura in alcun modo come psicoterapia, si basa sul supporto fornito da controllori volontari (detti “peers” cioè pari) scelti dagli stessi colleghi per credibilità, riser vatezza, riconosciuta esperienza nonché per capacità comunicative e relazionali. Il fine principale è quello di aiutare i colleghi, incorsi in una situazione vissuta come critica, a ricondurre la loro reazione post evento ad un “risposta” normale e quindi, per quanto possibile, ad un celere recupero di serenità e di fiducia in se stessi. Il primo corso per “peers”, svoltosi presso il Centro di Formazione ENAV, ha abilitato a tale compito 15 controllori del traffico aereo in servizio presso i quattro ACC e gli impianti di Malpensa, Linate e Fiumicino. Il corso è stato effettuato con il supporto didattico del fornitore di servizi ATM tedesco (DFS) che vanta in Europa una lunga esperienza nel settore. Il momento di formazione è stato preceduto da una campagna informativa sulle tematiche CISM da parte della Funzione Safety Management System ENAV presso le sedi interessate. A seguito dell’adozione della tecnica, ed alla comunicazione dei nominativi dei “peers” abilitati, inoltrata ai dipendenti dei citati impianti il 30 marzo scorso, sono già stati effettuati, su richiesta del personale CTA, alcuni interventi di supporto CISM. L’esito degli interventi ha rafforzato un consenso ed una partecipazione tali da far presupporre un celere al- l e a r e d SAFETY largamento della tecnica su base nazionale. L’implementazione generalizzata della tecnica CISM è stata inserita tra gli obiettivi di rilievo dell’ ECIP (il piano Eurocontrol di implementazione e convergenza per il settore ATM) in seguito all’incidente di Üeberlingen del luglio 2002. Nella colli- mentazione dei principali interventi a tutela della sicurezza della navigazione aerea attivato anch’esso in seguito al citato incidente. Già in fase di attuazione da parte dei paesi membri dell’organizzazione di Bruxelles, tale piano si articola in otto parti: la citata sezione “Risorse umane” e poi “Se- GESTIONE DELLO STRESS PER CONTROLLORI DEL TRAFFICO AEREO. GIÀ ATTIVATO IL PROGETTO PILOTA ENAV PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA TECNICA CISM sione in volo tra un Tupolev 154M ed un Boeing 757 morirono 71 persone. In precedenza, infatti, non esisteva nell’ECIP alcuna linea di azione relativa alle modalità di applicazione dello stesso CISM. La tecnica è stata raccomandata anche all’interno della sezione “Risorse umane ATM” dello Strategic Safety Action Plan (SSAP) di Eurocontrol. Si tratta di un piano di imple9 gnalazione degli inconvenienti e condivisione dei dati”, “Sistemi anticollisione di bordo (ACAS)”, “Reti di sicurezza di terra (es. STCA, MTCD), “Piste e sicurezza delle piste”, “Effettiva implementazione delle ESARRs (requisiti Eurocontrol per la regolamentazione della sicurezza) e loro monitoraggio”, “Consapevolezza sui temi relativi alla sicurezza” ed infine “Ricerca e sviluppo in ambito di sicurezza e fattore umano”. ● ON LINE IL NUOVO SITO WEB www.enav.it FONDAMENTALE IL CONTRIBUTO DI TUTTO IL PERSONALE DELLA SOCIETÀ I l nuovo sito di ENAV SpA, in rete da pochi giorni, nasce dall’esigenza di fornire una presentazione dell’Azienda semplice e completa. Il sito presenta al grande pubblico l’intera struttura aziendale, illustrandone i servizi e le attività in contesti nazionali e internazionali grazie a testi e materiali multimediali specifici. Particolare attenzione è stata dedicata alla descrizione del lavoro degli operatori della navigazione aerea. Per migliorare la comprensibilità della complesse attività cazioni, l’intera gestione di un volo dal punto di vista di un controllore del traffico aereo. Una sezione dedicata fornisce l’archivio dei comunicati stampa diffusi negli ultimi anni; è possibile consultare una rassegna stampa ENAV cartacea e multimediale (radio e tv). Nelle pagine “Ricerca e sviluppo” trova spazio la descrizione dei relativi progetti ENAV. Inoltre nel sito è presente una sezione in continuo aggiornamento dedicata alle previsioni ed osservazioni elaborate dai meteorologi della Società. Alcune aggiornati sulla base dei materiali e delle indicazioni provenienti dalle strutture centrali e periferiche della Società. Infatti, oltre ad essere un mezzo di dialogo con l’esterno, il sito si è già rivelato un momento di forte collaborazione ed aggregazione a livello aziendale: molte Funzioni e l’associazione professionale ANACNA hanno fornito i contenuti tecnici che sono poi stati semplificati e resi accessibili ad un pubblico di non addetti ai lavori. Il nuovo sito della Società è uno strumento che appartiene a tutti i aziendali è stata inoltre utilizzata un’animazione che presto permetterà all’utente del sito di visitare virtualmente centri di controllo d’area e torri nonché di seguire, attraverso l’ascolto delle comuni- pagine ad hoc illustrano poi le iniziative del Comitato Pari Opportunità ENAV. Per fornire un adeguato profilo della Società, tutti i contenuti del sito web saranno continuamente dipendenti, li rende visibili a livello globale e ne sottolinea l’impegno e la competenza. Tutto il personale è invitato a partecipare attivamente al miglioramento del sito stesso. ● 10 c Gli Stati Uniti e l’Unione Euro- pea mirano a raggiungere un primo accordo ad ampio spettro per la liberalizzazione dei rispettivi mercati del trasporto aereo al summit bilaterale che si terrà a fine mese a Dublino. La proposta di accordo, nota con il nome di “Open Skies”, avrebbe infatti registrato notevoli passi avanti su “quasi tutti i temi e la maggior parte del testo è già concordato o vicino alla versione finale”, hanno dichiarato congiuntamente le due delegazioni riunitesi per il quinto round di negoziazioni a Washington a metà maggio. I negoziati Open Skies nascono in seguito alla bocciatura da parte della Corte di Giustizia Europea, nell’autunno del 2002, di alcuni accordi bilaterali che gli USA avevano siglato separatamente con otto paesi membri dell’Ue. Secondo la Corte tali accordi erano infatti parzialmente illegali in quanto discriminatori nei confronti delle compagnie aeree degli altri stati comunitari. Tali accordi bilaterali, così come quelli attualmente in fase di negoziazione tra Ue ed USA, danno alle compagnie aeree dei paesi che li stipulano il diritto di partire da qual- EUROCONTROL: SU IL TRAFFICO GIÙ I RITARDI NEI PRIMI QUATTRO MESI DELL’ANNO I 33 paesi aderenti ad Eurocontrol hanno registrato nei primi quattro mesi del 2004 un aumento del traffico pari al 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Parallelamente, i ritardi riferibili all’Air Traffic Management sono diminuiti del 7,5% da una media di 1,6 ad una media di 1,5 minuti per volo. (Dati Eurocontrol). l e a r e d NOTIZIE DAL MONDO OPEN SKIES: USA ED UE MIRANO AD UN ACCORDO IN TEMPI BREVI siasi aeroporto dell’uno con destinazione qualsiasi aeroporto dell’altro, così come da e per paesi terzi. Tra i passi avanti più significativi dell’ultimo round di negoziazioni, le delegazioni di Ue ed USA hanno annoverato l’accettazione da parte degli Stati Uniti del concetto di “carrier europeo”cioè del diritto di ogni vettore targato Ue di volare verso ogni possibile destinazione all’interno del territorio USA partendo da qualsiasi paese europeo. L’Amministrazione Bush ha inoltre accettato di chiedere al Congresso una modifica legislativa che con- senta di aumentare dal 25 al 49% (di fatto lo standard adottato nel mondo) la quota azionaria con diritto di voto che uno straniero può detenere in una compagnia aerea statunitense. Il limite del 25% venne imposto dal Congresso addirittura agli albori del settore (1926) quale strumento di possibile difesa dato che, in tempo di guerra, i vettori venivano utilizzati per trasporto truppe. E’ escluso invece, almeno per questa prima fase, un accordo sulla richiesta Ue relativa ai cosiddetti “diritti di cabotaggio”: il diritto concesso da parte di un determinato paese ad un vettore straniero di operare un volo con partenza e destinazione all’interno dei propri confini nazionali. L’attuale normativa USA vieta espressamente il diritto di cabotaggio tranne in rari casi di emergenza in cui, a causa di insolite circostanze, i vettori a stelle e strisce non fossero in grado di rispondere alla domanda. ● ICAO: SICUREZZA, 2003 SECONDO MIGLIOR ANNO DAL 1945 Nonostante l’incremento del traffico il 2003 è stato il secondo anno con il minor numero di vittime di incidenti aerei degli ultimi 60 anni. Secondo un rapporto diffuso dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (ICAO) lo scorso anno, nel mondo, si sono verificati sei incidenti aerei in cui hanno perso la vita 334 persone. Il numero più basso dal 1945 con la sola eccezione delle 218 vittime perite nei 16 incidenti verificatisi nel 1984. Una triste contabilità che tuttavia va confrontata con quella ben più drammatica dei decessi per incidenti stradali: solo in Italia sono stati 6.736 nel 2002 (fonte ACI-ISTAT) I dati ICAO si riferiscono ai voli commerciali programmati e ad aeromobili con un peso massimo al decollo superiore ai 2250 kg. I dati antecedenti al 1986 non includono gli incidenti verificatisi nella ex Unione Sovietica. 11 LA PAROLA A... BRUNO FRANCHI PRESIDENTE DELL’ANSV P residente dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), Bruno Franchi è docente di Diritto aeronautico nonché responsabile didattico del Master in “Diritto aeronautico e gestione dell’impresa aeronautica” presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Si è laureato in Giurisprudenza con la tesi “Profili organizzatori e responsabilità dell’assistenza al volo”. A lui, che è anche un pilota, Cleared ha chiesto un parere sullo stato della sicurezza in Italia e un bilancio sulle attività di competenza. ANSV anno quinto. Tempo di bilanci. Istituita sulla base di una direttiva comunitaria, l’Agenzia è un’autorità pubblica posta in posizione di terzietà rispetto al sistema aviazione civile ed ha per legge due specifici compiti: lo svolgimento di inchieste tecniche a fini di prevenzione destinate ad individuare le cause degli incidenti/inconvenienti occorsi ad aeromobili dell’aviazione civile, nonché lo svolgimento di attività di studio e di indagine per il miglioramento della sicurezza del volo. Nell’ambito di tale attività emana le raccomandazioni di sicurezza ritenute necessarie. Diventata realmente operativa alla fine del 2000, l’Agenzia ha già concluso circa 150 inchieste, tra cui quella sull’incidente di Linate dell’8 ottobre 2001. In termini di Aviation Safety esiste a Editore: ENAV SpA Consiglio di Amministrazione: Bruno Nieddu (Presidente), Guido Pugliesi (Amministratore Delegato), Tiziano Barbetta, Carlo Griselli, Linda Lanzillotta, Fabrizio Franco Testa, Luciano Vannozzi Direttore Generale: Raffaele Rizzi suo parere una specificità nazionale? Nell’ultimo rapporto annuale che l’Agenzia ha presentato al Parlamento (consultabile nel sito web www.ansv.it) si evidenzia come in alcuni comparti dell’aviazione civile italiana continuino a sussistere delle criticità sia infrastrutturali sia operative, anche se dopo l’incidente di Linate la situazione è migliorata. Direi che comunque non esistono specificità italiane; molti problemi li riscontriamo anche all’estero, come ad esempio le “runway incursion”. Non mi va invece giù che nel nostro Paese i media spesso stravolgano le informazioni, per cui anche semplici “riattaccate” diventano tragedie sfiorate, mentre passano magari inosservati eventi in cui in effetti la sicurezza è stata compromessa. Se dipendesse da lei, quali provvedimenti di Safety attuerebbe senza attendere l’esito di riforme legislative che non appaiono a portata di mano? Come in tutte le cose dovrebbe prevalere prima di tutto il buon senso, più che le norme. Oggi, purtroppo, si è diffusa l’idea sbagliata che tutti i problemi della sicurezza del volo siano risolvibili cambiando il codice della navigazione e le relative leggi speciali (si vedano le varie proposte all’esame del Parlamento): direi, invece, che tutti i soggetti interessati al sistema aviazione civile dovrebbero Cleared Direttore editoriale: Alessandro Di Giacomo Direttore responsabile: Rosa Maria Di Martino Comitato editoriale: Sandro Gasparrini, Giovanni Giacomelli, Elvira Savini Nicci, Maurizio Scholtze Redazione: Via Salaria, 716 - 00138 Roma. Tel. 068166139 /301 /311 Fax 068166140 [email protected] 12 operare in maniera leale, trasparente e coordinata, collaborando alla soluzione dei problemi e delle criticità. Solo così, pur nell’osservanza dei rispettivi ruoli, si può conseguire l’obiettivo di migliorare la sicurezza. In un secondo momento vengono le norme, sempre che siano chiare, coordinate tra loro e proiettate verso il futuro, dato che in campo aeronautico l’oggi è già domani. Pensa che ENAV si stia muovendo in questo senso? Valuto positivamente l’operato dell’attuale dirigenza ENAV in materia di sicurezza del volo, anche in termini di trasparenza delle informazioni date all’ANSV. I recenti incontri avuti a livello istituzionale sono sempre stati caratterizzati dalla massima franchezza e dalla volontà di risolvere i problemi. Il progetto ENAV relativo al “voluntary reporting” (si veda Cleared di maggio, ndr) contribuirà a migliorare la Safety nel settore. E’ altresì importante che, anche sulla base delle raccomandazioni emanate dall’ANSV, la professionalità dei controllori del traffico aereo venga costantemente aggiornata e verificata. Ho sempre avuto sincera stima per i controllori del traffico aereo, che svolgono un lavoro di grandissima responsabilità che richiede, oltre che passione, grande coraggio. ● Hanno collaborato: Giulio Gamaleri,Arturo Guida, Luca Morelli, Alessandro Pasquali Progetto grafico ed impaginazione: LDM Comunicazione SpA - Roma Stampa: Nova Tiporom Srl - Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003 Numero chiuso in redazione il 04-06-2004 In copertina: radar di Monte Lesima (PV)