Soffre il mercato della mietitrebbia

Transcript

Soffre il mercato della mietitrebbia
www.macchineagricoledomani.it
Edizioni L’Informatore Agrario
Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue
sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello
personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario
S.p.A. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali
malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera.
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
MERCATO
Soffre il mercato
della mietitrebbia
di Fortunato Venturi
C
ome ogni anno abbiamo
voluto fare il punto della
situazione sulle vendite di
mietitrebbie in Italia nella
stagione 2008-2009.
La campagna di vendita normalmente parte dal mese di settembre
e si conclude alla fi ne del mese di
agosto dell’anno successivo.
La situazione che descriviamo di
seguito si ferma alla fi ne del mese
di aprile di quest’anno, quindi l’analisi si riferisce a due terzi della stagione 2008-2009. Un arco temporale comunque sufficientemente ampio per poter fare il quadro della situazione e azzardare anche un’ipotesi di chiusura.
Vendite in calo
Nel periodo settembre 2008-aprile
2009 le vendite di mietitrebbie in
Italia hanno registrato un calo stimabile attorno al 20% rispetto al
medesimo periodo della stagione
precedente. Nella comune riduzione dei numeri le quote di mercato
dei singoli costruttori vedono alcune variazioni: Claas e New Holland,
che si stanno contendendo il primato, Laverda in leggero aumento,
Case IH e Deutz-Fahr sostanzialmente stabili.
In questo momento è solo John
Deere che appare in flessione rispetto ai concorrenti.
Alla fine di aprile
i dati del venduto,
rispetto allo stesso
periodo della scorsa
stagione, danno una
contrazione di oltre
il 20%
fi nali delle tre tipologie, convenzionali, ibride e autolivellanti, erano rispettivamente 45%, 27% e 28%.
I motivi
della contrazione
Come sempre cerchiamo di dare
qualche spiegazione per motivare il
calo che il mercato presenta a questo momento della stagione. In primo luogo possiamo dire che abbiamo avuto un autunno e un inverno
estremamente piovosi con difficoltà
e ritardi delle semine di frumento in
tutta la Penisola. Altro aspetto è stata la contrazione delle superfici investite a frumento. Secondo i recenti dati forniti da Ismea - Unione se-
minativi, il frumento duro è passato
da 1.600.000 ha dello scorso anno a
1.160.000 ha di quest’anno mentre il
tenero è sceso dai 700.000 ha agli
attuali 650.000. Risultano in crescita le superfici italiane investite a girasole e soia, anche se questo non
basta a compensare.
In un mercato fatto per la quasi totalità da contoterzisti i problemi
forse più gravi in questo momento
sono quelli della difficoltà di accesso al credito e le tempistiche estenuanti e lunghe per ricevere i contributi. Acquirenti in attesa quindi
di segnali più confortanti, stretti a
monte dai contributi che faticano
ad arrivare e a valle da clienti che
ritardano sempre più i pagamenti,
anche perché i prezzi delle commodities sono scesi in picchiata negli
ultimi mesi.
Qualcuno per tentare di risollevare
gli animi sottolinea i grandi problemi di siccità registrati in Sudamerica e principalmente in Argentina e
Brasile, con la conseguente riduzione delle produzioni di soia e grano
che dovrebbero in qualche modo
L’andamento
per tipologia
MAD • 6 • Giugno 2009
In un mercato in contrazione a soffrire di più sono state le tipologie di
macchine convenzionali, quelle a
scuotipaglia – date in leggero calo –
mentre hanno mostrato una certa
stabilità le non convenzionali, quelle ibride e assiali. Numeri più ridotti, in un mercato che si contrae come è ovvio, ma quota in crescita
per le macchine autolivellanti. Giova ricordare a questo punto che la
scorsa stagione le quote di mercato
5
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
far risalire i prezzi dei nostri grani
ma noi dobbiamo anche fare i conti
con la produzione che si farà ad est
Europa e in Russia.
La situazione
produttiva
A livello globale la produzione di
mietitrebbie è stata molto alta; lo
scorso autunno sull’onda di prezzi
delle commodities a livelli record le
fabbriche hanno iniziato a produrre
mietitrebbie. Ora presso i costruttori e anche presso qualche dealer
sembra ci siano degli stock invenduti di macchine e la situazione è
particolarmente grave nei Paesi dell’Est Europa ma macchine ferme nei
piazzali le troviamo anche in Germania e Francia. L’Italia è un mercato più facile da gestire e non sembra ci siano questi problemi, anzi
qualche costruttore sostiene di non
aver macchine da consegnare.
Previsione di chiusura
È sempre complicato dire come si
chiuderà una stagione di vendita. Il
2008-2009 è stato un anno strano e
altalenante fi no a questo momento.
La partenza in settembre, ottobre,
novembre e nei primi giorni di di-
MAD • 6 • Giugno 2009
Unico in attivo del 4%
il settore agri John Deere
Chiuso al 30 aprile scorso metà anno fi nanziario, John Deere riporta
un –11% sul fatturato dalle vendite
sui primi 6 mesi, ora di 11.894 milioni di dollari contro i precedenti
13.298 milioni registrati alla prima
metà dell’anno scorso. Il secondo trimestre subisce un calo
del 17%, con 6.748
milioni di dollari di
fatturato dalle vendite rispetto agli 8.097
milioni dello stesso
per iodo del precedente anno fi nanziario. Non sono confortanti i risultati
come reddito netto, che per l’intero
gruppo è sceso del 40% nei primi
sei mesi dell’anno e del 38% nel secondo trimestre.
“Stiamo comunque beneficiando del
solido mercato delle macchine agricole in Usa”, ha riferito il presidente
e amministratore delegato Robert
W. Lane, che assicura come il “cervo
rampante” non sia comunque inciampato a seguito delle attuali condizioni economiche, anche grazie a
una buona disponibilità di liquidi.
Analizzando il fatturato per settore,
quello dell’agricoltura ha segnato
nei primi sei mesi un 4% in più rispetto al 2008, con un totale di 7.759
milioni di dollari, e sarebbe potuto
andare meglio se il secondo trimestre avesse contenuto le perdite, legate ai costi delle materie prime, ai
cambi sfavorevoli e agli elevati costi
di ricerca. Comunque il buco del secondo trimestre è relativo, pari a un
–4%, poca cosa rispetto ai risultati
trimestrali degli altri settori in cui
opera il marchio americano. Infatti il
settore commerciale (giardinaggio,
macchine di bassa
potenza) ha subito un
calo del 24%, mentre
quello delle macchine
per l’edilizia e la silv icoltura r isu lta in
contrazione del 55%.
In diminuzione il reddito netto ottenuto
dalla Divisione agricoltura, pari a 983 milioni di dollari
(–12%) a metà anno e a 635 milioni
di dollari (–19%) al secondo trimestre, in confronto rispettivamente
ai 1.114 milioni e 782 milioni di dollari del 2008.
Le previsioni per il resto dell’anno
sono di un calo del 14% nella Divisione agricoltura e giardinaggio,
settori da poco incorporati per il
contenimento dei costi aziendali.
Strategia questa mirata ad affrontare l’attuale crisi fi nanziaria, ma i
cui benefici tuttavia sono attesi più
per il prossimo anno.
Le previsioni di vendita di trattori,
macchine per la raccolta e attrezzature agricole sono di una diminuzione generale, quindi in Europa
occidentale del 10-15%, leggermente più basse in Europa centro-orientale e in calo del 20-30% in Sudamerica.
M.C.
6
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.
cembre è stata tambureggiante. A
gennaio sono arrivati i primi brividi
ma non solo per il freddo, con un
mercato in caduta libera che ha però
segnato una leggera ripresa in febbraio per arrivare al bimestre di marzo e aprile tutto sommato buono. La
stima più probabile, a meno che non
si verifichino fattori imprevedibili,
dovrebbe essere di una chiusura del
mercato tra le 470 e le 480 macchine,
un centinaio in meno di quelle vendute nella scorsa stagione.
Fortunato Venturi
[email protected]
Agco –12%
a inizio 2009
“Le difficoltà di accesso al credito
in Europa orientale e in Russia, i
minori redditi degli agricoltori in
Nord America e la siccità che incombe in Sudamerica, sono tra i
fattori che hanno indebolito le nostre vendite in questo primo trimestre”: così ha riassunto Martin Richenhagen i motivi che hanno portato a una diminuzione del fatturato del gruppo Agco nei primi tre
mesi dell’anno. Il gruppo americano ha totalizzato nel
suddetto periodo 1.579
milioni di dollari contro i 1.786,6 milioni durante l’anno precedent e , i n d i m i nu z io ne
dell’11,6%, mentre la
contrazione in termini di reddito
netto è del 37,8%, con 58,6 milioni
di dollari registrati.
Se le vendite in Nord America di
trattori hanno visto una riduzione
del 20%, dovuta a un calo principale delle macchine sotto i 100 CV, le
mietitrebbie al primo trimestre sono aumentate del 33%.
In Europa la perdita generale è
dell’8%, registrata soprattutto sul
fronte orientale e in Spagna, comunque attutita dai migliori risultati in
Francia, Germania e Regno Unito.
Il mercato Sudamericano ha subito
una perdita generale del 19% come
trattori, dovuta a un calo del 60%
solo in Argentina, non compensato dal lieve aumento del 3% in Brasile. Per quanto concerne le macchine da raccolta, la diminuzione è
del 44%.
O.M.
LE CAMPAGNE DI VENDITA PROMOZIONALI ATTIVE (1)
MARCHIO
MODELLO
NOTE
PREZZO
PROMOZIONALE
(EURO) (2)/
FINANZIAMENTO
VALIDITÀ
OFFERTA
TGF 7800 LE (71 CV)
motore 4 cilindri, 3.300 cm3, Tier III, 16 valvole,
cambio 16 + 16 con inversore sincronizzato
da 18.800
31 luglio
Tigre 3100
(23 CV)
motore 2 cilindri, telaio Actio,
trazione integrale, cambio 12 marce, pneumatici 7,50-16
8.500
compresa garanzia 4 anni
31 luglio
Tigrone 5500
(48 CV)
motore Perkins, telaio Actio,
trazione integrale, cambio 12 marce, pneumatici 7,50-16
12.300
compresa garanzia 4 anni
31 luglio
Euro 30 RS EVO (25 CV),
Euro 40 RS EVO (33 CV),
Euro 45 RS EVO (38 CV),
Euro 45 SN EVO (38 CV)
su tutti gli allestimenti disponibili
finanziamento
a tasso 0
30 giugno
Motocoltivatori Uno,
Twist, Jolly Professional,
Super Special 140,
Special Lux
su tutti gli allestimenti disponibili e tutte le potenze;
non cumulabile con altre promozioni
finanziamento
a tasso 0
30 giugno
Aster 45 (44 CV)
motore Lombardini Tier III, cambio 12 + 12 sincronizzato,
con inversore Fast Reverse e doppia frizione,
pneumatici post. 320/70 × 24”, ant. 240/70 × 16”
11.500 euro
esaurimento
scorte
Motocoltivatori Twist 6
(4,8 CV), Twist 9 (7,1 CV),
Twist 9S (7,1 CV)
non cumulabile con altre promozioni
da 1.190 euro
30 giugno
finanziamento fino a 20.000
euro a tasso 0 in 2 anni
31 luglio
Tutti i modelli di trattori
In perdita di 126 milioni
Cnh si ridimensiona
Cnh ha risentito delle attuali condizioni economiche globali al primo trimestre dell’anno, subendo
una diminuzione del fatturato dalle vendite pari al 25,5% rispetto ai
primi tre mesi del 2008. Il fatturato
ai primi tre mesi è dunque di 3.052
milioni di dollari, di cui 2.572 milioni derivanti dal settore agricoltura.
La perdita registrata dal gruppo in
termini di reddito netto è di 126
milioni di euro, in gran parte correlata al deterioramento del mercato delle macchine per l’edilizia e
il movimento terra, ma i vertici del
marchio non si spaventano.
“Ce lo aspettavamo”, ha infatti
rassicurato Harold Boyanovsky,
amministratore delegato e presidente Cnh, “ed è stata una giusta
decisione la riduzione della produzione, rallentando soprattutto le
attrezzature agricole prodotte per
i mercati in Russia e Sudamerica”.
Se le vendite di trattori e mietitrebbie tengono bene in Nord America
e in Europa occidentale, in America Latina e nel resto del mondo il
mercato è in declino, comportando
una perdita generale del 12,1% nel
settore delle attrezzature agricole.
Sempre meglio del calo del 59,1%,
incassato dalla vendita di macchine per il movimento terra.
Hanno contribuito al risultato negativo la ripresa del dollaro, i deboli mercati internazionali e le transazioni fi nanziarie.
Per far fronte al non meno difficile
prossimo trimestre, Cnh ha annunciato un investimento di 250
milioni di dollari per il ridimensionamento aziendale, con tagli previsti sul personale nell’ordine di
1.000-1.500 dipendenti secondo
fonti Ansa.
Le aspettative per il prossimo trimestre, a livello mondiale, sono di
una riduzione del 20% delle vendite
di trattori e del 25-30% di quelle
delle macchine da raccolta. M.C.
MAD • 6 • Giugno 2009
(1) Le informazioni riportate nella tabella sono state rilevate dalla Redazione di MAD direttamente presso i costruttori e sono valide per tutti i concessionari del marchio che aderiscono alla promozione e fino
a esaurimento scorte. (2) Ai prezzi vanno aggiunti Iva e trasporto, salvo diversa indicazione.
I nostri lettori che rilevassero differenze dalle condizioni pubblicate sono invitati a comunicarlo tempestivamente alla Redazione. Chi fosse a conoscenza di altre iniziative simili può inviare
una e-mail a: [email protected] oppure telefonare al numero 045.8057547.
7
© 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.