allegato 1 - Provincia di Pesaro e Urbino
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allegato 1 - Provincia di Pesaro e Urbino
ALLEGATO 1 INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AI SENSI DEL D. LGS. 387/2003 PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DI IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE SOMMARIO COME PRESENTARE LA DOMANDA ……………………………………………………….pag. 1 ELENCO DOCUMENTAZIONE ……………………………………………………….……pag. 4 Parte A: PER TUTTI GLI IMPIANTI ……………………………………..……… pag. 4 Sezione A1: Elaborati documentali Sezione A2: Elaborati grafici Sezione A3: Elaborati impianto elettrico e linea di connessione alla rete di distribuzione Sezione A4: Casi particolari Parte B: IMPIANTI FOTOVOLTAICI DA INSTALLARSI SU TERRENO O IMPIANTI EOLICI ……………………………………………………………………..pag. 8 Parte C: IMPIANTI FOTOVOLTAICI DA INSTALLARSI SU COPERTURE ……. pag .9 ALLEGATO A- Fac-simile domanda di autorizzazione ALLEGATO B - Fac-simile dichiarazione di presentazione della documentazione in Provincia e in Comune ALLEGATO C - Fac-simile di domanda per il rilascio di concessione per occupazione di suolo provinciale ALLEGATO D- Fac-simile titolo ad intervenire COME PRESENTARE LA DOMANDA Presentazione in Provincia La domanda va compilata accuratamente in ogni sua parte al fine di indicare con precisione, in particolare: a) le autorizzazioni, i permessi o nulla-osta necessari; b) La localizzazione dell’intervento; c) la eventuale sottoposizione alla disciplina di V.I.A. La domanda può essere presentata anche personalmente, dal proponente o dal legale rappresentante della ditta interessata, ovvero da persona da lui delegata, munita di formale atto di delega e di documento di identità avente valido corso legale. Se la domanda viene presentata mediante plico postale, non viene richiesta la forma della raccomandata con avviso di ricevimento, ma se ne consiglia il ricorso. Presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) della Provincia dovranno essere presentate n. 2 copie cartacee destinate agli uffici interni e n. 1 copia in formato digitale (CD-Rom): 1. Domanda di Autorizzazione Unica indirizzata al Servizio 4.3 Ambiente Agricoltura Energia P.O. Energia – Sviluppo Fonti Rinnovabili completa di Marca da Bollo da € 14,62. (Allegato A); 2. Elaborati documentali e grafici elencati nella parte A – Per tutti gli impianti 3. Elaborati indicati nella Parte B o C se il progetto ricade nelle casistiche specifiche che richiedono ulteriore documentazione 4. Autodichiarazione del proponente (o del tecnico incaricato) in cui deve essere dichiarata la conformità della documentazione presentata presso il Comune interessato con quella indirizzata al Servizio 4.3 Ambiente Agricoltura Energia P.O. Energia - Sviluppo Fonti Rinnovabili (Allegato B). Per ogni nulla osta, permesso o autorizzazione il cui rilascio è di competenza di un Ente diverso dalla provincia o dal Comune, dovrà essere presentata alla Provincia una copia ulteriore di tutto il progetto. La documentazione integrativa, eventualmente richiesta, dovrà essere trasmessa a cura del richiedente con le stesse modalità previste per la domanda e il progetto allegato sopra descritte, nello stesso numero di copie del progetto originario, direttamente alla Provincia e al Comune. Presentazione in Comune Presentare in singola copia, al Comune territorialmente competente: 1. Copia della domanda di Autorizzazione Unica presentata in Provincia (Allegato A) con il timbro di posta in arrivo apposto dall’URP della Provincia 2. Elaborati documentali e grafici elencati nella parte A – Per tutti gli impianti 2 3. Elaborati indicati nella Parte B o C se il progetto ricade nelle casistiche specifiche che richiedono ulteriore documentazione 4. Autodichiarazione del proponente (o del tecnico incaricato) in cui deve essere dichiarata la conformità della documentazione indirizzata al Servizio 4.3 Ambiente Agricoltura Energia P.O. Energia - Sviluppo Fonti Rinnovabili (Allegato B). PER IMPIANTI SOTTOPOSTI A DISCIPLINA DI VIA Nel caso in cui l’impianto sia soggetto alla disciplina di VIA, la domanda di autorizzazione ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. 387/2003 e la domanda di screening di V.I.A. o di V.I.A. vanno presentate contestualmente ai due uffici competenti, rispettivamente al Servizio 4.3 - P.O. Energia-Sviluppo fonti rinnovabili e al Servizio 4.1- P.O. 4.1.1 Pianificazione Programmazione Territoriale VIA SIUT seguendo le relative modalità. 3 ELENCO DOCUMENTAZIONE PARTE A: PER TUTTI GLI IMPIANTI Sezione A1: Elaborati documentali • • • • • • • • Titolo ad intervenire (All. D) Elenco degli elaborati presentati; Certificazione relativa alla destinazione urbanistico- territoriale rilasciata dal Comune competente attestante i vincoli presenti; Relazione tecnica illustrativa dell’intervento con individuazione dettagliata della vincolistica insistente sull’area d’intervento, (vincolistica di P.R.G. o derivante dal P.P.A.R., D. Lgs. 42/2004, vincolo idrogeologico, presenza e attraversamento di proprietà demaniali, P.A.I., SIC, ZPS, aree protette, ecc.), nonché descrizione dei diversi elementi costitutivi l’impianto (moduli o aerogeneratore, strutture di sostegno, locali tecnici e relative fondazioni, accesso al sito, eventuale piazzale antistante la cabina elettrica, viabilità interna se prevista, recinzione,…. ) e delle misure di mitigazione previste; Relazione preliminare dell’impianto elettrico con la descrizione del generatore (nel caso fotovoltaico si intende il campo fotovoltaico), del sistema di conversione dell’energia, dei quadri, della connessione alla rete elettrica; nella relazione va riportato il calcolo della produzione di energia elettrica attesa; Documentazione fotografica; Rendering fotografico; Piano di dismissione dell’impianto che preveda, alla cessazione dell’attività, le modalità di rimozione e smaltimento del materiale ed il ripristino dello stato dei luoghi. Sezione A2: Elaborati grafici • Inquadramento urbanistico e territoriale dell’impianto: - estratto topografico (scala 1:10.000) - planimetria (con relativa legenda) dell’impianto e di un significativo intorno (ai fini di dedurre l’eventuale presenza e distanza di strade, corsi d’acqua, ecc.) in scala adeguata (1:500 o 1:1000) sovrapposta al rilievo topografico, nel caso di impianti da installarsi su terreno, nella quale si rappresentino la disposizione dei moduli fotovoltaici o la localizzazione dell’aerogeneratore/i, la viabilità interna, i locali tecnici, il piazzale antistante i suddetti locali tecnici, la recinzione, la siepe di mitigazione, il cancello, la strada di accesso al sito di intervento, le distanze da strade, confini di proprietà, fabbricati, ecc e tutti gli altri elementi dell’impianto o presenti sul territorio, rilevanti ai fini dell’esame del progetto - planimetria dell’impianto e di un significativo intorno in scala adeguata (1:500 o 1:1000) su base catastale con sovrapposizione della vincolistica presente, (vincolistica di P.R.G. o derivante dal P.P.A.R., D. Lgs. 42/2004, vincolo idrogeologico, presenza e attraversamento di proprietà demaniali, P.A.I., SIC, ZPS, aree protette, ecc.) esattamente e chiaramente definita, corredata di relativa legenda; 4 Sezione A3: Elaborati impianto elettrico e linea di connessione alla rete di distribuzione • • • Schema unifilare contenente la rappresentazione del generatore (nel caso fotovoltaico si intende il campo fotovoltaico), del sistema di conversione, dei quadri, dei gruppi di misura, delle apparecchiature di connessione alla rete di distribuzione, in media o bassa tensione. Planimetria in scala non inferiore a 1:500 con rappresentazione del generatore, dei locali tecnici, dei cavidotti e dei punti di connessione alla rete di distribuzione Elaborato relativo alla cabina BT/MT ed eventuali altri locali tecnici, in scala non inferiore a 1:100 Se si intende richiedere anche l’autorizzazione all’elettrodotto di collegamento alla linea elettrica esistente, è necessario specificare la richiesta di autorizzazione dell’elettrodotto di collegamento ai sensi della L. R.19/88 e s.m.i. e presentare i seguenti elaborati: • • • • • • eventuale atto di impegno previsto dalla L.R. 19/88 art. 8, nel caso sia possibile adottare la procedura abbreviata prevista nel suddetto articolo; progetto definitivo approvato da Enel; relazione tecnica descrittiva dell’intervento nella quale sia evidenziata la proprietà degli immobili interessati, individuati su base catastale, nonché la vincolistica insistente sull’area ai fini del rilascio delle autorizzazioni, nulla osta, ecc. necessari; scrittura privata o atto notarile di assenso dei proprietari degli immobili che saranno interessati dall’intervento; elaborati grafici che illustrino il tracciato seguito dall’elettrodotto su base catastale con indicazione della scala adottata e corredati di opportuna legenda; elaborati grafici che illustrino il tracciato seguito dall’elettrodotto con sovrapposizione della vincolistica insistente sull’area di intervento (vincolistica di P.R.G. o derivante dal P.P.A.R., D. Lgs. 42/2004, vincolo idrogeologico, presenza e attraversamento di proprietà demaniali, P.A.I., SIC, ZPS, aree protette, ecc.) in scala adeguata, corredati di opportuna legenda. La documentazione necessaria ai fini del rilascio del nulla osta del Ministero delle Telecomunicazioni andrà trasmessa direttamente dal richiedente al Ministero stesso. Alla Provincia andrà fornita prova dell’avvenuta trasmissione. Ove non fosse possibile adottare la procedura abbreviata prevista dall’Art. 8 della LR 19/88, sarà necessario seguire la procedura standard. Se non si intende richiedere anche l’autorizzazione all’elettrodotto di collegamento alla linea elettrica esistente, è necessario produrre una dichiarazione rilasciata da ENEL attestante la capacità della rete ad accogliere (assorbire) l’energia prodotta dall’impianto. 5 Sezione A4: Casi particolari PRESENZA DI VINCOLO PAESAGGISTICO AI SENSI DEL D. LGS. 42/2004 Se l’area d’intervento ricade, anche parzialmente, in ambito di tutela ai sensi del D. Lgs. 42/2004 andrà prodotta: • relazione paesaggistica come prevista dall’Accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 7/8/1990 n. 241 in attuazione dell’art. 3 del DPCM 12/12/2005 tra Regione Marche e Ministero per i Beni e le attività culturali; PRESENZA DI VINCOLO Rete Natura 2000 (pSIC, SIC o ZPS) In base alla Delibera di Giunta Regionale n. 220 del 09/02/2010 “Linee guida Regionali per la Valutazione di Incidenza”, i progetti che ricadono all’interno di un sito facente parte della Rete Natura 2000 deve presentare uno “Studio di screening”, i cui contenuti devono essere conformi a quanto previsto al punto 6.2 A.2 e al Punto 9 “Contenuti dello studio di screening per gli interventi”. E’ facoltà del proponente richiedere direttamente l’attivazione della procedura di Valutazione d’Incidenza. Si consiglia di verificare l’Allegato 1 alla Delibera di cui sopra, Punto 4 in cui sono elencati i casi di esclusione dalle procedure valutative; in particolare, il Punto 4.1 a) e il Punto 4.3 (interventi su infrastrutture). Sono esclusi da tale obbligo gli impianti che vengono installati sui tetti. ATTRAVERSAMENTO O FIANCHEGGIAMENTO DI STRADE PROVINCIALI Allegare alla domanda di autorizzazione unica anche la domanda per il rilascio di concessione per occupazione di suolo provinciale (All.C), (specificando la progressiva chilometrica come richiesto), la ricevuta del pagamento effettuato come dichiarato in suddetto modulo e n. 4 copie del progetto comprendente: • Planimetria; • Sezioni; • Dettagli delle modalità di ripristino; • Breve relazione tecnica; • Documentazione fotografica. ATTRAVERSAMENTO O SCARICO IN PROPRIETA’ DEMANIALI AI SENSI DEL R. D. n. 523/1904 In caso di interventi che prevedano l’attraversamento o lo scarico in proprietà demaniali si devono presentare: • Planimetria catastale (scala 1:2000) con indicazione del mappale e della particella interessati dai lavori ed ubicazione schematica delle opere in progetto; 6 • Corografia (su C.T.R. 1:10000) con ubicazione delle opere, tracciamento dei limiti del bacino imbrifero sotteso dalla sezione interessata dalle opere ed indicazione dell’area del bacino; • Elaborati grafici di progettazione esecutiva delle opere, comprensivi di planimetria, sezioni, profili e particolari costruttivi; i rilievi topografici dovranno comprendere almeno una planimetria dell’area interessata dai lavori, in scala 1:200 o 1:500, con indicazione delle opere in progetto ed almeno una sezione trasversale del corso d’acqua in corrispondenza delle opere in progetto; • Relazione tecnica e verifica idraulica delle opere in progetto. La verifica idraulica dovrà essere effettuata con un tempo di ritorno di 200 anni, ed adeguati franchi di sicurezza. PRESENZA DI VINCOLO P.A.I.: IN FASCIA INONDABILE Se l’area d’intervento ricade in fascia inondabile di cui all’art. 7 delle N.T.A. del P.A.I. Marche, occorre ottemperare a quanto prescritto all’art. 9 delle N.T.A. PAI Marche al comma 1 lettera i e al comma 2. Alla Provincia deve essere presentata prova della Comunicazione effettuata all’Autorità di Bacino. IN AREE DI VERSANTE IN DISSESTO - - Se l’area d’intervento ricade in aree di versante in dissesto di cui all’art. 11 delle N.T.A. del P.A.I. Marche è necessario seguire le indicazioni di seguito elencate: N.T.A. P.A.I. Marche art. 12 Comma 2: Nelle aree a pericolosità AVD_P1 e AVD_P2 sono consentite trasformazioni dello stato dei luoghi previa esecuzione di indagini nel rispetto del D.M. LL.PP. 11 marzo 1988 (oggi D.M. 14/01/2008) e nel rispetto delle vigenti normative tecniche. Per gli interventi nelle aree a pericolosità AVD_P3 e AVD_P4, se consentiti, sono subordinati a quanto prescritto nelle N.T.A. P.A.I. Marche art. 12 Comma 5: “Tutti gli interventi consentiti dal presente articolo sono subordinati ad una verifica tecnica, condotta anche in ottemperanza alle prescrizioni di cui al D.M.LL.PP. 11 marzo 1988, volta a dimostrare la compatibilità tra l’intervento, le condizioni di dissesto ed il livello di rischio esistente. Tale verifica, redatta e firmata da un tecnico abilitato, deve essere allegata al progetto di intervento”. . 7 PARTE B: IMPIANTI FOTOVOLTAICI DA INSTALLARSI SU TERRENO O IMPIANTI EOLICI In aggiunta a quanto elencato nella Parte A, andrà prodotta anche la seguente documentazione: • • • • • Rilievo planimetrico dell’area con individuazione dell’area d’intervento; Studio geologico-geotecnico e idrogeologico basato su un’adeguata campagna geognostica, con eventuali prove in situ, al fine di verificare la stabilità del complesso terreno-strutture di fondazione/fissaggio pannelli e cabine. La relazione geologica dovrà contenere un paragrafo con puntuale descrizione delle modalità di smaltimento delle acque meteoriche e di scorrimento superficiale. Nel caso di interventi che ricadono anche nel P.A.I. sarà necessario evidenziare come le acque verranno allontanate il più rapidamente possibile dal movimento gravitativo classificato senza andare peraltro a creare problemi erosivi per smaltimenti troppo concentrati. Relazione in merito alle modalità esecutive degli eventuali sbancamenti e dei riporti, nonché sugli eventuali interventi e/o opere previste per la sistemazione complessiva dell’area interessata dall’impianto; in tal caso andrà presentato anche un elaborato comparativo dei profili attuali e di progetto, tracciati nelle linee di massima pendenza o comunque più significativi, debitamente quotati (distanze-altezze), in scala adeguata, evidenziando gli sterri ed i riporti; elaborati grafici descrittivi degli interventi di regimazione delle acque superficiali e di quelle sotterranee, con sezioni tipo, individuando il recapito finale; Nel caso siano presenti proprietà demaniali, andrà dimostrato con planimetria quotata il rispetto delle distanze minime fissate dal R.D. n.523/1904 , con le opere in progetto. In riferimento alla Polizza Fideiussoria bancaria o assicurativa o deposito cauzionale a favore del Comune, nel cui territorio ricade l’intervento, a garanzia dell'impegno di dismissione dell'impianto, si precisa che essa è da presentare prima dell'inizio dei lavori per un importo pari a: - 100 €/kWp nel caso di strutture di sostegno dei moduli ancorate con plinti in cemento armato; - 70 €/kWp negli altri casi Dette garanzie potranno anche avere durata quinquennale, ma dovranno, in tal caso, essere rinnovate prima della scadenza. PREVISIONE DI MOVIMENTI TERRA E ASPORTAZIONE MATERIALI DI CAVA Considerato che di norma i movimenti terra sono minimi, nel caso di riprofilature sensibili (indicativamente oltre 1000 mc) e in presenza di asportazione di materiali di cava (così come definiti ai sensi della L.R. 71/1997), sarà necessario allegare all’istanza: • Relazione tecnica che chiarisca le motivazioni che portano alla esecuzione degli sbancamenti; • Calcolo del materiale asportato secondo il metodo delle sezioni ragguagliate e quantificazione del suo valore commerciale; • Indicazione sulla sua destinazione, compreso se viene reimpiegato a scomputo dei lavori. Nel caso di quantità sensibili di materiale, raffronto tra il costo dell’impianto e sua redditività ed il valore del materiale estratto 8 PARTE C: IMPIANTI FOTOVOLTAICI DA INSTALLARSI SU COPERTURE In aggiunta a quanto elencato nella Parte A, andrà prodotta anche la seguente documentazione in triplice copia: • • Dichiarazione di un tecnico abilitato che attesti l'idoneità della struttura portante in relazione alla nuova situazione di carico Dichiarazione del progettista e del titolare della Ditta sull’eventuale assoggettamento dell’attività esercitata ai controlli dei VIGILI DEL FUOCO, in base all’elenco allegato al D.M. 16/02/1982. In caso affermativo produrre il Certificato prevenzione incendi (CPI), una planimetria che individui la disposizione dei moduli, i cavi di collegamento all’inverter e l’inverter stesso e la seguente documentazione: A. Installazioni che non comportano aggravio di rischio incendio dell’attività: 1. Certificazione, a firma di tecnico abilitato, attestante che l’impianto: non costituisce aggravio del rischio incendio dell’attività (indicare il numero di pratica prevenzione incendi) è stato progettato e verrà realizzato in conformità ai disposti della guida Ministeriale N. 5158 del 26/03/2010 2. Al termine dei lavori: Certificato di Collaudo dell’impianto redatto secondo quanto previsto dalle linee guida citate B. Installazioni che comportano aggravio di rischio incendio dell’attività 3. Richiedere al Comando dei Vigili del Fuoco parere di conformità antincendio e successivo sopralluogo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi, con le modalità previste dal D.P.R. 12/01/98 n. 37 e D.M. 04/05/98 IMPIANTI FOTOVOLTAICI DA INSTALLARSI SU COPERTURE DI EDIFICI O STRUTTURE DI NUOVA REALIZZAZIONE Se l’intervento prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico su un edificio o su strutture quali serre, ecc. di nuova realizzazione per i quali è, pertanto, necessario richiedere il titolo abilitativo al Comune, prima di richiedere l’autorizzazione per l’impianto fotovoltaico alla Provincia, occorrerà aver ottenuto il permesso dal Comune interessato. IMPIANTI FOTOVOLTAICI DI POTENZA FINO A 200 KWP DA INSTALLARSI SU COPERTURE ESISTENTI Gli impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 kWp da installarsi su coperture esistenti qualunque sia l’uso della copertura in questione o dell’edificio interessato si possono autorizzare mediante la presentazione di una D.I.A. comunale. RIMOZIONE E SMALTIMENTO DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Nel caso di installazione di impianti fotovoltaici previa rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto, andrà prodotto in duplice copia il piano di rimozione e smaltimento previsto dalla normativa vigente approvato dall’Asur competente; l’avvenuta rimozione e lo smaltimento dovranno essere comunicati alla P.O. Energia-Sviluppo fonti rinnovabili e al comune competente. 9