mobile e wireless computing
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MOBILE E WIRELESS COMPUTING Per mobile computing si intende, in senso generale, quel complesso di funzioni e attività che possono essere condotte tramite terminali portatili. Gli stessi terminali, che presentano prestazioni sempre più avanzate, sono spesso dei veri computer basati su sistemi operativi standard. Il collegamento al sistema avviene secondo due modalità: batch o in tempo reale (wireless). I TERMINALI I terminali portatili per la raccolta dei dati hanno generalmente alcune terminali portatili consentono di effettuare operazioni di elaborazione dei dati raccolti (con inserimento dati, lettura barcode, lettura RFID caratteristiche indispensabili. Fra queste, possiamo citare: e così via...) per alimentare in tempo reale il sistema informativo - La memoria RAM che contiene, oltre alle variabili di programma, centrale. In questi ultimi anni la tecnologia ha permesso di integrare anche i dati acquisiti che vengono memorizzati in file; i dati non le funzioni di un terminale di raccolta dati in apparecchiature leggere e compatte. vengono persi quando si spegne l’apparecchio anche per parecchio Questa caratteristica, abbinata a costi contenuti, ha favorito una notevole diffusione dei terminali portatili che ormai vengono utilizzati nelle terminali sono dotati di una batteria ausiliaria al litio che consente di conservare i dati per il breve periodo necessario alla sostituzione più svariate applicazioni, dalle più consolidate a quelle più innovative della batteria principale. La quantità di memoria RAM che può essere e originali: dalla vendita biglietti a bordo treno alle utilities, dal servizio installata è di primaria importanza nella determinazione del numero tecnico alla tentata vendita (insomma tutto l’in field in generale)…, massimo di dati memorizzabili. tempo grazie a una batteria tampone (o di backup). Di norma i senza trascurare il settore dei trasporti, delle spedizioni, della logistica - Il display contiene le informazioni acquisite e i messaggi di dialogo con l’operatore ed è direttamente legato all’applicazione: vi sono in generale. terminali con sole tre linee aventi ciascuna una decina di caratteri e display grafici delle dimensioni di uno schermo VGA. È molto importante dimensionare il terminale in funzione del display: a volte poche informazioni essenziali permettono una raccolta dati semplice e rapida mentre in altri casi è necessario visualizzare un numero di informazioni associate al dato acquisito, tale da richiedere un ampio schermo denso di dati. Oggi, i display sono ormai praticamente tutti a colori, anche perché i dispositivi sono sempre più curati dal punto di vista del design, oltre che delle caratteristiche di ergonomia (peso, dimensioni, facilità d’uso). Si vedono insomma prodotti sempre più potenti dal punto di vista informatico, ma allo stesso tempo con un occhio al design e alla gradevolezza dell’aspetto estetico, anche perché servono molto spesso per interfacciare i clienti finali. Il terminale deve essere leggero, per poter essere tenuto in mano lavorando per tante ore di seguito, e deve essere facile, facilissimo Casio IT-800 con modulo RFID UHF di microsensys. 26 DATACollection da usare, altrimenti non verrà usato. L’attenzione all’ergonomia generale !" #$%&"$'($)*+,* del prodotto rientra quindi nella volontà costante di offrire alle persone uno strumento utile di lavoro, e non una perdita di tempo. Un’altra caratteristica molto importante è la retroilluminazione del display, che consente la visualizzazione delle informazioni anche in condizioni non ottimali di luce, cosa fondamentale in applicazioni di mobilità. Ha la sua importanza anche la disponibilità di un orologio calendario, clock, per Terminale veicolare LXE Thor. associare ai dati acquisiti la data e l’ora. Infine, la tastiera può assumere diverse configurazioni: - solo tasti per il movimento del cursore; - tasti numerici e alfabetici tipo telefono cellulare oltre a tasti per il movimento del cursore; - tasti alfanumerici e frecce per il movimento del cursore; - tastiera alfanumerica, tasti per il movimento del cursore e tasti Dolphin 7800 di Honeywell. A volte le tastiere più complesse non sono molto ergonomiche costrin- per più di un certo periodo di tempo e riattivi le stesse funzioni alla semplice pressione di un gendo l’operatore a veri e propri virtuosismi per poter inserire caratteri soprattutto se alfabetici. Ad oggi crescono le soluzioni con touch screen tasto o all’inserzione nella base nel caso di terminali batch. In che sono più versatili dal punto di vista della soluzione, e anche più ergonomiche, potendo inserire i dati anche se le mani sono coperte dai questo modo la durata delle batterie viene ottimizzata e si riescono facilmente a raggiungere le 8 ore consecutive di funzionamento, pari a guanti. Va da sé che lo schermo dovrà essere concepito nell’ottica della massima robustezza, in quanto può (ma non deve) costituire il punto un turno di lavoro. Le batterie impiegate possono essere ricaricabili o non ricaricabili: alcuni terminali le accettano entrambe. più debole del prodotto e il più esposto a rotture. I mobile computer per la raccolta dati sono nati come prodotti professio- - Alcuni terminali sono dotati di porte seriali o comunque possono nali, dotati quindi di caratteristiche molto specifiche, principalmente la robustezza, e in secondo luogo i sistemi operativi, per lo più proprietari. funzionali. collegarsi ad altri dispositivi portatili, quali stampanti per l’emissione istantanea di etichette (vi sono anche soluzioni con stampante integrata nel terminale stesso, da valutare in base alle esigenze dell’applicazione). Terminale portatile Nylux di Bancolini. Oggi, invece, il segmento dell’identificazione sta convergendo per tanti aspetti con il resto del mondo IT, e per quanto riguarda le caratteristiche Nel mondo AIDC i terminali portatili sono normalmente dotati di un lettore incorporato, di codici a barre lineari come bidimensionali e/o transponder; qualora ciò dovesse mancare, si possono utilizzare lettori collegati a una porta di I/O del terminale (generalmente RS 232-C). Altre periferiche di cui i terminali sono o possono essere dotati sono: • Interfaccia PCMCIA, che consente (batterie permettendo) di utilizzare periferiche aggiuntive (schede di memoria, comunicazione anche a radiofrequenza, ecc.), aumentando notevolmente le potenzialità applicative del prodotto; • Lettori di badge magnetici/Lettori di smart card, spesso usati in applicazioni POS. - Infine, altra caratteristica fondamentale è quella dell’utilizzo dell’energia. Se tutte le funzioni del terminale restassero sempre attive, dopo pochissimo tempo le batterie sarebbero scariche. È quindi indispensabile prevedere che il power manager disattivi alcune funzioni (display, comunicazione, elaborazione) quando il terminale non viene utilizzato Il terminale “bifronte” iPA280 di Ingenico, mobile computer completo e robusto con funzioni di pagamento. DATACollection !" #$%&"$'($)*+,*) 27 applicazioni professionali, un’attenta valutazione del business case, in Il nuovo terminale industriale CN70e di Intermec. modo da commisurare il giusto strumento alla giusta applicazione. E soprattutto, la sovrapposizione con il mercato IT significa, per lo più, non tanto un livellamento delle caratteristiche fisiche o di costo sulla media di telefonini o PDA convenzionali, piuttosto la condivisione con questi strumenti delle stesse modalità di comunicazione e degli stessi sistemi operativi. Per quanto riguarda la comunicazione, la mobilità industriale, dopo aver praticamente “inventato” il Wi-Fi, ha attinto a piene mani dalle nuove opportunità offerte dalle reti a largo raggio, come GSM/GPRS (Edge o UMTS) o i sistemi di localizzazione GPS, che aprono moltissime e interessanti possibilità di utilizzo. Unitech PA968. PDA Morphic Cross Dipole di Nordic ID con lettore RFID UHF. Ecco quindi un segno importante di convergenza con l’IT: l’attenzione al tempo reale, all’always on, alla connessione costante fra centro e periferia tramite strumenti che possono comunicare senza fratture in modo locale (Wi-Fi) o distribuito (GSM/GPRS), e che possono integrare la geolocalizzazione in chiave di servizio al cliente. I sistemi operativi nel mondo della mobilità professionale da qualche anno non sono più soltanto proprietari: Microsoft (con Windows CE, Windows CE.NET, Windows Mobile, e tutti questi nelle diverse versioni che Microsoft periodicamente lancia) ha dilagato anche nell’AIDC e, pur in diversa mi- dei mobile computer, vi sono due conseguenze importanti. La prima è che si contempla la possibilità di costruire delle applicazioni di mobilità su sura, anche i costruttori dell’AIDC hanno modificato il proprio approccio basandolo sull’utilizzo di sistemi operativi sostanzialmente standard. Resta comunque la possibilità di scegliere altro da Microsoft: e può terminali non industriali, e quindi non robusti: telefoni cellulari, palmari, PDA, smartphone. La seconda è il lancio, da parte di produttori tipici consistere sia nella scelta di Linux e di programmi open source, anche dell’AIDC, di prodotti cosiddetti ibridi, cioè con caratteristiche miste fra grazione software, oppure nella conferma di soluzioni proprietarie, che mondo industriale e mondo consumer. Tuttavia rimane necessaria, nelle rimangono apprezzate e preferite in contesti particolari. CONNESSIONE AL SISTEMA HOST so una base (cradle o calamaio) che funge anche da supporto mec- elettronica. Ciò evita di utilizzare connettori con contatti a inserzione SERIALE ATTRAVERSO CALAMAIO trasmissione di ordini alla propria sede o di ricezione di una situazio- Quasi tutti i terminali batch scambiano dati con elaboratori attraver- ne di magazzino aggiornata. se questa soluzione è tutt’altro che scontata dal punto di vista dell’inte- canico e da caricabatterie. L’accoppiamento fra base e terminale è frequentemente per via opto- a connessione con il sistema host può avvenire in svariati modi: diretta che col tempo possono perdere in affidabilità soprattutto con dal classico sistema batch via cavo, ai sistemi in tempo reale in radiofrequenza locale, per arrivare a sistemi che attraverso le correnti estremamente deboli in gioco. la telefonia cellulare permettono di collegarsi direttamente o via Internet a reti remote. nessione seriale via cavo. La comunicazione seriale via cavo può 28 DATACollection Il calamaio è a sua volta collegato al sistema host tramite una conessere convenientemente sostituita da una connessione seriale via modem per collegarsi con un host remoto nel caso ad esempio della !" #$%&"$'($)*+,* Il tablet di classe enterprise ET1 di Motorola Solutions. INFRAROSSO È una tecnologia che trae origine, come generalmente noto, da impieghi su larga scala nei telecomandi per televisori, per impianti HiFi e così via. In ambito informatico è utilizzata soprattutto per stabilire i collegamenti tra stampanti, tastiere, mouse e PC, con il vantaggio di eliminare il groviglio di cavi che invade ogni tavolo di lavoro. Lo standard di comunicazione è definito dall’IrDA - Infrared Data Acquisition - cui aderiscono tutte le principali aziende del settore. Le distanze di comunicazione in gioco sono dell’ordine di qualche metro. Nell’ambito della raccolta automatica dei dati, pur inizialmente ToughPad FZ-A1 Panasonic con sistema Android e grado di protezione IP65. usata anche in impianti fissi ma via via sostituita da soluzioni RF low il sistema, dal Ministero Poste power, trova le maggiori applicazioni in sistemi portatili a supporto e Telecomunicazioni. Tale assegna- della connessione tra stampanti e terminali. zione garantisce che nessun altro possa utilizzare la stessa banda nella stessa area. RADIOFREQUENZA RETI WLAN Un impianto wireless RF si compone tipicamente di quattro elementi La licenza è soggetta a tassa di concessione governativa a fronte della quale viene garantito un efficace servizio di sorveglianza che protegge base: l’Host Computer, il Network Controller - spesso non presente la banda da intrusioni e disturbi. La potenza d’uscita ai terminali è al fisicamente ma sempre quantomeno virtualmente - che gestisce le massimo 2 Watt e la distanza di trasmissione può arrivare in spazi interrogazioni dei terminali, il flusso dei dati, le eventuali conversioni aperti fino a sei chilometri. Da ciò la convenienza del suo impiego in di protocollo; la Stazione Base, ovvero il dispositivo che provvede a impianti su aree estese quali porti, aeroporti, grandi centri logistici. Il trasmettere e ricevere le informazioni ai/dai terminali; i terminali con incorporate unità radio per ricetrasmissione a distanza. La trasmissio- suo punto debole è la relativa lentezza di trasmissione dei dati, limitata dalla dimensione del canale normalizzato secondo le norme ETSI ETS ne in radiofrequenza può avvenire secondo quattro modalità: Narrow 300-113 che limita la velocità massima a 4.800 bps anche se qualche Band, Spread Spectrum, LPD e Bluetooth. costruttore riesce a superare gli effetti di questo limite mediante l’adozione di sofisticate tecniche di modulazione ed utilizzando logiche di Radiofrequenza Narrow Band tipo screen-saving ossia trasmettendo solo le informazioni che di volta Le comunicazioni avvengono su frequenze comprese tra 450 e 470 MHz (UHF), su una specifica “banda stretta”, assegnata dopo in volta subiscono variazioni. I moduli radio, salvo qualche eccezione, sono parte integrante del terminale. un sopralluogo radioelettrico, effettuato da o per conto di chi vende Radiofrequenza Spread Spectrum o SST Algiz-8 di Handheld al porto di Gothenburg. Questa tecnologia, non soggetta a licenza ed operante sulla frequenza di 2,4 GHz per l’Europa e di 902-928 MHz per gli Usa, prevede di distribuire uniformemente il segnale da trasmettere entro un ampio range di frequenze, con il doppio vantaggio di eliminare le interferenze, grazie alla ridondanza del segnale distribuito su un vasto spettro; e di poter operare a elevate velocità di trasmissione. Queste ultime arrivano fino a 11 Mbps (oltre 1 milione di caratteri al secondo) nello standard IEEE 802.11b, con modulazione direct sequence, e fino a 1,2 Mbs nello standard IEEE 802.11, con modulazione frequency hopping; da notare che i due standard non sono compatibili fra di loro. In pratica si tratta di uno standard TCP/IP, ossia Ethernet, ma via etere invece che via cavo che consente di creare delle vere e proprie reti che vengono denominate WLAN, Wireless Local Area Network. DATACollection !" #$%&"$'($)*+,*) 29 Con la certificazione Wi-Fi, Wireless Fidelity, questi sistemi si stanno ove supportato dal software dell’AP, di configurarli a distanza, ma so- diffondendo sempre di più arrivando a coprire vaste aree pubbliche, prattutto di fare via browser una telediagnostica sia sulla propria rete quali aeroporti, hotel, stazioni, centri congressi, per arrivare in futuro anche a intere città, in alternativa a reti come l’UMTS. locale che su quella di una filiale remota. Questo significa ad esempio che l’assistenza e supporto ad un sistema RF remoto può essere agevolmente effettuato da un team della casa madre, lasciando alle L’IEEE 802.11b consente, oltre alla trasmissione dei dati, l’invio della squadre locali, esclusivamente l’incombenza di sostituire un eventuale voce in modalità telefonica e il trasporto di immagini in movimento in terminale o access point guasto o di cui si metta in dubbio il corretto formato VGA. funzionamento. Completamente diverso è il discorso degli AP ad uso I moduli radio nei terminali più recenti sono frequentemente delle schede PCMCIA o addirittura, per ragioni di miniaturizzazione, delle office. Qui è possibile usare eventualmente apparati meno sofisticati curando che la emissione RF non vada in modo incontrollato oltre lo compact flash. Il futuro vedrà con molta probabilità il diffondersi di spazio degli uffici e comunque rendendoli non facilmente accessibili. radio embedded, ossia integrate nei microchip, più economiche e compatte di qualsiasi altra soluzione. LPD (Low Power Device) Un cenno molto particolare meritano gli access points, AP, ossia i Gli LPD sono sistemi non soggetti a licenza, operanti su una frequenza punti di interfacciamento fra rete Ethernet cablata e mondo RF. Si trat- di 437 MHz, secondo lo standard Etsi EN300 220-3, con potenze limi- ta essenzialmente di schede elettroniche, montate in contenitori più o meno protetti, che hanno le seguenti funzioni o caratteristiche: tate a 10 mW e portate che raggiungono i 40-50 m in aree aperte. In Italia questa tecnologia è sopratutto utilizzata per i così detti scanner • hanno un indirizzo IP sulla rete Ethernet cordless, senza filo, di cui abbiamo già parlato, mentre ad esempio in • contengono un apparecchi radio ricetrasmittente Germania trova per motivi storici anche un certo impiego per la raccol- • hanno un software di roaming che consente ad un terminale RF di ta dati mediante terminali portatili. Fra l’altro un importante produttore passare da un AP all’altro, ossia da una cella all’altra, senza perdere di terminali portatili e componenti di questo tipo di soluzioni è proprio la comunicazione • hanno numerose funzioni software che riguardano la sicurezza e la Italiano. Le radio sono sempre parte integrante degli scanner o dei terminali portatili. difesa da intrusioni da parte di terzi Bluetooth • hanno software per permettere la telediagnostica. Si tratta di uno standard sempre più diffuso e che opera nella banda Solitamente gli AP vengono montati nella parte alta di capannoni indu- dei 2,4 GHz in modo affidabile essendo stato sviluppato per connettere striali, in zone poco accessibili, ma frequentemente soggette a cam- in modalità wireless delle periferiche ai PC. Le distanze di trasmissione pi elettromagnetici molto forti a seguito di scariche atmosferiche in quanto i tetti sono tipicamente costituiti da materiale isolante, per cui sono solo di alcuni metri per cui non è utilizzabile per la trasmissione dati RF classica. permeabili a fenomeni elettromagnetici. Alcuni costruttori stanno implementandolo come alternativa al LPD Può essere pertanto importante scegliere degli AP nativamente scher- per connettere scanner in modalità cordless all’host in quanto si tratta mati o montati entro appositi contenitori metallici IP65. Per migliorare di una soluzione affidabile a basso costo. la copertura di ogni AP, può essere importante che siano dotati di antenna esterna in modo da poter scegliere, all’atto del sopraluogo radio RETI WWAN elettrico, il tipo di antenna più adatto per un certo ambiente. Gli AP sviluppati recentemente hanno funzioni software di protezione ben più Inserendo negli slot PCMCIA dei terminali che ne sono forniti e ove supportato, delle schede per telefonia cellulare 2.5G, GPRS, o 3G, UM- sofisticate di quelli di solo qualche anno fa, che vanno ben oltre la WEP TS, si realizza in un unico terminale la connettività alla WLAN proprie- encription, il sistema di crittografia tradizionalmente usato che dà però taria e, attraverso la telefonia cellulare, la connettività alla stessa rete ben poca sicurezza contro un eventuale tentativo di intrusione. È op- da siti remoti. Va da sé che se il terminale è inoltre dotato di browser si portuno qui non pensare tanto ai dati scambiati fra gli AP ed i terminali può accedere alla rete Internet sia da WLAN locale che da siti remoti. che probabilmente non interessano a nessuno, ma piuttosto al fatto che una zona coperta da un AP permette, ove non opportunamente Si comprende come in questo modo si possa restare permanentemente collegati con la propria rete aziendale e il mondo Internet, sia che ci protetta, ad un potenziale intrusore di entrare nel sistema informatico si trovi nella propria azienda che in viaggio in quelle parti del mondo dell’azienda. dove il GPRS, l’UMTS o un sistema Wi-Fi pubblico sono implementati, Il fatto inoltre che gli access points abbiano un indirizzo IP, permette soprattutto facendo uso delle schede che integrano il 2,5G e il Wi-Fi. 30 DATACollection !" #$%&"$'($)*+,*