Documento 15 Maggio VF 2015

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Documento 15 Maggio VF 2015
Liceo Scientifico
Liceo Artistico
LICEO STATALE “ALESSANDRO SERPIERI”
Via Sacramora 52 – 47922 Viserba di Rimini – CF 91150430402
Tel. 0541 733150 – Fax 0541 449690 –
Codice Meccanografico: RNPS05000C
http://www.liceoserpieri.it - E-mail: [email protected]
Documento del Consiglio di Classe
Previsto dal Regolamento degli esami di Stato (DPR 323/98, art. 5)
Liceo Scientifico
Classe V
Sezione F
Indirizzo
Liceo scientifico opzione "scienze applicate" con lo studio di una
seconda lingua comunitaria
Redatto il 15 Maggio 2015
-1-
INDICE
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE……………………...
pag.
3
BREVE STORIA DELLA CLASSE……………………………………….
pag.
4
CARATTERISTICHE DEL LAVORO SVOLTO………………………...
pag.
6
• OBIETTIVI…………………………………………………………
pag.
6
• PERCORSO FORMATIVO ………………………………………..
pag.
7
ESPERIENZE DI RICERCHE E PROGETTI …………………………..
pag.
8
CRITERI DI VERIFICA E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ………...
pag.
9
CONCLUSIONI…………………………………………………………...
pag. 12
ALLEGATI………………………………………………………………...
pag. 14
- PROGRAMMI SVOLTI
- RELAZIONI FINALI
- SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE
- GRIGLIE DI VALUTAZIONE
-2-
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno Scolastico 2014-2015
DISCIPLINA
DOCENTE
TIPO DI INCARICO
ITALIANO
TAMAGNINI LARA
TEMPO INDETERMINATO
FILOSOFIA E STORIA
NERI ALFIO
TEMPO INDETERMINATO
MATEMATICA E FISICA
ZAGNOLI ALESSANDRO
TEMPO INDETERMINATO
INGLESE
ABBONDANZA ELEONORA
TEMPO INDETERMINATO
FRANCESE
MARINI MARINA
TEMPO INDETERMINATO
SCIENZE
MATTIONI FABRIZIA
TEMPO INDETERMINATO
STORIA DELL'ARTE
CORTESI FABRIZIO
TEMPO INDETERMINATO
INFORMATICA
FORNARI FABRIZIO
TEMPO INDETERMINATO
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
CASTRONI RICCARDO
TEMPO INDETERMINATO
RELIGIONE
PANZETTA AURO
TEMPO INDETERMINATO
-3-
BREVE STORIA DELLA CLASSE
Composizione
La classe è composta di 17 studenti, di cui 6 maschi e 11 femmine.
Il gruppo iniziale, anno scolastico 2010-2011, era di 23 alunni. All’inizio del II anno erano rimasti in 20.
All'inizio del III anno il gruppo è diventato di 17 alunni ed è rimasto immutato per tutto il triennio.
Nella seguente tabella è descritto sinteticamente lo sviluppo negli anni della composizione della classe:
COMPOSIZIONE
Anno di
corso
Totale
alunni
I
23
II
20
III
ESITI
Provenienza
Dalla classe Ripetenti
precedente
Da altro
istituto o
da altro
corso
Promossi
a giugno
Promossi
dopo la
prova a
settembre
Non
promossi
Ritirati o
trasferiti
in altra
sezione o
in altro
istituto
0
23
20
2
1
2
20
0
0
14
4
2
1
17
17
0
0
17
0
0
0
IV
17
17
0
0
14
3
0
0
V
17
17
0
0
Presentazione della classe
Il lavoro in classe si è sempre svolto in un clima di serenità e i rapporti interpersonali fra gli studenti
sono sempre stati corretti. Il gruppo classe pur dimostrandosi generalmente attento non ha, a parte
qualche caso, partecipato attivamente al dialogo educativo. Nella classe sono presenti vari studenti con
molteplici interessi soprattutto in ambito extrascolastico.
Descrizione del corso
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
L'opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi
afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze naturali, chimiche,
biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni.
Nel corso è stato introdotto lo studio del francese come seconda lingua comunitaria. Per riuscire ad
inserire due ore settimanali di francese, mantenendo costante il numero totale di ore, è stato necessario
intervenire sul monte ore di varie discipline come previsto dal regolamento dell'autonomia sul riordino
dei cicli. Le discipline che hanno subito decurtazioni nel corso dei cinque anni sono: inglese, storia e
geografia, matematica, fisica, scienze. Nella seguente tabella è riportato il numero di ore settimanali
-4-
previste per ciascuna disciplina nel liceo scientifico con opzione scienze applicate per ciascun anno e le
decurtazioni che sono state effettuate.
1° biennio
2° biennio
5° anno
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno
Italiano
4
4
4
4
4
Inglese
3
3
3
3
3-1=2
Francese
2
2
2
2
2
Storia e Geografia
3
3-1=2
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Matematica
5-1=4
4
4
4
4
Informatica
2
2
2
2
2
Fisica
2
2
3-1=2
3
3
Scienze**
3-1=2 4-1=3 5-1=4 5-2=3 5-1=4
Disegno e storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o
1
1
1
1
1
Attività alternative
Ore settimanali
27
27
30
30
30
(**) Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Continuità didattica nell’ultimo triennio
DISCIPLINA
2012-2013
2013-2014
2014-2015
ITALIANO
X
X
FILOSOFIA
X
X
X
STORIA
MATEMATICA E FISICA
X
X
INGLESE
X
X
X
FRANCESE
X
X
X
SCIENZE
X
X
X
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
X
X
X
INFORMATICA
X
X
X
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
X
X
X
RELIGIONE
X
X
X
-5-
CARATTERISTICHE DEL LAVORO SVOLTO
OBIETTIVI
Il Consiglio di Classe, riferendosi alla programmazione didattica specifica della classe di inizio anno
scolastico e a quella proposta dal POF d’Istituto, ha perseguito e le seguenti finalità educative:
•
•
•
•
•
•
sviluppare la capacità di operare scelte motivate e l'atteggiamento critico-problematico;
abilitare alla collaborazione interpersonale ed alla modalità laboratoriale;
sviluppare la consapevolezza di doveri e responsabilità per la convivenza in una società civile;
educare al corretto esercizio della libertà e dei diritti propri e al rispetto dei diritti altrui;
educare alla conoscenza ed alla tutela del patrimonio artistico e ambientale del territorio;
abilitare ad orientare e progettare il proprio percorso futuro;
e i seguenti obiettivi educativi-didattici trasversali, che si sono articolati per materia, in termini di
conoscenze, abilità e competenze:
Conoscenze:
-
dei contenuti disciplinari;
della terminologia specifica disciplinare;
Abilità:
-
cogliere il senso, saper interpretare e definire un concetto;
applicare metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
cogliere implicazioni, individuare relazioni, operare collegamenti interdisciplinari;
condurre ricerche e approfondimenti personali;
utilizzare con sicurezza i linguaggi propri di ogni disciplina;
sapere leggere e comprendere testi complessi di diversa natura.
Competenze:
-
capacità di muoversi in più contesti con flessibilità e originalità;
identificare problemi e valutare possibili soluzioni;
effettuare sintesi integrando conoscenze e abilità;
elaborare ed argomentare le proprie opinioni con rigore logico;
esprimere fondati giudizi critici;
padroneggiare la lingua italiana e adeguarla ai diversi contesti;
utilizzare strumenti multimediali a supporto dello studio, della ricerca, del comunicare.
Rispetto agli obiettivi generali e ai livelli di partenza, al termine del percorso formativo il Consiglio di
Classe valuta così il loro raggiungimento:
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
12%
35%
47%
6%
-6-
PERCORSO FORMATIVO
Il Consiglio di Classe ha seguito il seguente percorso formativo riguardo ai contenuti, ai metodi, ai
tempi e agli spazi, sia dal punto di vista disciplinare che pluridisciplinare:
Contenuti
-
Ogni disciplina ha sviluppato un percorso specifico illustrato nei programmi allegati.
Metodi, mezzi, strumenti
-
Metodi: lezione frontale, lavori di gruppo, lezione dialogata, ricerche, lettura di testi,
discussione, esercitazioni.
Mezzi, strumenti: laboratori, sussidi bibliografici, strumenti audiovisivi.
Tempi
-
Suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri.
I corsi di recupero sono stati svolti nel mese di Febbraio.
Spazi
-
Attività in aula.
attività nei seguenti laboratori interni della scuola: fisica, chimica, lingue, informatica.
Uscite didattiche
-
Milano “Body worlds” (classe III).
Bologna, “Life learning center” (classe V)
Spettacoli teatrali in lingua inglese e francese.
Viaggi d’istruzione
-
Soggiorno linguistico a Nizza (classe IV)
Viaggio di istruzione a Valensia
-7-
ESPERIENZE DI RICERCA E DI PROGETTO
Partecipazione a progetti
-
-
Gli alunni Evangelista Davide e Vaccheri Matteo hanno partecipato in questo anno
scolastico, al progetto lauree scientifiche presso la facoltà di matematica dell'università
degli studi di Bologna, prendendo parte all'attività laboratoriale "L'infinito in
matematica".
Quotidiano in classe.
Partecipazione al progetto “un pozzo di scienza” durante il triennio
Certificazioni linguistiche: francese DELF (B1); inglese PET (B1), FIRST
CERTIFICATE (B2);
Corsi - Incontri:
-
partecipazione alle giornate “Open day” organizzate da varie facoltà universitarie
(classe V)
partecipazione di singoli allievi alle gare di primo e secondo livello delle Olimpiadi
della Matematica (classi III, IV e V)
partecipazione di singoli allievi alle gare di primo e secondo livello delle Olimpiadi
della Fisica (classe IV e V)
partecipazione di singoli allievi alle gare di primo e secondo livello delle Olimpiadi
delle scienze naturali (classe IV e V)
partecipazione di singoli allievi alle gare di primo e secondo livello dei giochi della
chimica (classe IV e V)
Pascoli e la poesia del ‘900 tenuta dal prof. Bazzocchi docente dell’università di
Bologna.
“Geni a bordo” conferenza dei professori Vico e Pistoi.
“Malattie da flussi migratori. Ebola e non solo”.
Ricerche
-
Esperienza di ricerca è stata svolta nell’ individuazione e nella scelta libera di
tematiche e modalità per avviare il colloquio d’esame.
Queste esperienze hanno contribuito ad arricchire il credito scolastico degli alunni e hanno fornito
stimoli per approfondimenti personali.
-8-
CRITERI DI VERIFICA E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Il Consiglio di Classe ha stabilito, in sede di programmazione didattica e in concordanza con le
indicazioni riportate nel POF, le seguenti modalità di lavoro:
Verifiche
1. Tipologie delle prove utilizzate:
Analisi e
commento
di un testo
Sviluppo
di un
argomento
all’interno
di grandi
ambiti
Quesiti a
risposta
singola
X
X
X
X
FILOSOFIA
X
X
STORIA
X
X
MATEMATICA
X
FISICA
X
MATERIE
Saggio
breve
Articolo
di
giornale
ITALIANO
X
Quesiti a
risposta
multipla
Risoluzione
di problemi
Attività
lab.
X
X
X
Interr.
orali
X
X
X
INGLESE
X
X
X
X
X
FRANCESE
X
X
X
X
X
X
X
X
SCIENZE
X
X
Prove
pratiche
DISEGNO E
X
STORIA
X
DELL'ARTE
X
INFORMATICA
X
X
X
X
SCIENZE
X
MOTORIE E
X
SPORTIVE
RELIGIONE
X
2. Simulazioni delle tre prove scritte d’esame (testi allegati):
MATERIE
I PROVA
DATE
TEMPO DI
ESECUZIONE
16/12/2014
ITALIANO
5 ORE
19/05/2015
II PROVA
MATEMATICA
25/02/2015
-9-
3 ORE
22/04/2015
III PROVA
TIPOLOGIA A
MATERIE COINVOLTE:
SCIENZE, INGLESE, FILOSOFIA, STORIA
DELL'ARTE
TIPOLOGIA A
MATERIE COINVOLTE:
FISICA, INGLESE, FILOSOFIA,
INFORMATICA
6 ORE
20/12/2014
3 ORE
18/04/2015
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione, durante l’anno scolastico, ha tenuto conto sia dei risultati delle prove (scritte, orali, test,
relazioni di laboratorio) sia dell'impegno, della partecipazione e dei progressi mostrati dall'alunno
rispetto ai livelli di partenza e la scala valutativa utilizzata è stata compresa tra 2/10 e 10/10. Gli
indicatori utilizzati sono stati i seguenti:
VOTO
10 - 9
8
7
6
5
GIUDIZIO
ECCELLENTE
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
DESCRITTORI – INDICATORI
Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di
rielaborazione critica;
ottima padronanza della metodologia disciplinare;
piena capacità di organizzare i contenuti e il collegamento
degli stessi tra i diversi saperi;
brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei
linguaggi specifici.
Sicura conoscenza dei contenuti;
buona rielaborazione delle conoscenze;
comprensione e padronanza della metodologia disciplinare;
capacità di operare collegamenti tra i saperi:
chiarezza espositiva e utilizzo appropriato dei linguaggi
specifici.
Conoscenza appropriata di buona parte dei contenuti;
capacità di affrontare in modo autonomo problemi non
complessi;
adeguata proprietà espressiva e utilizzo corretto dei
linguaggi specifici.
Conoscenza degli elementi basilari;
sufficiente autonomia nella risoluzione dei problemi
essenziali;
uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
Conoscenza superficiale ed incerta dei contenuti;
difficoltà di individuazione dei nuclei essenziali;
incerta capacità espositiva ed uso di un linguaggio non del
tutto proprio.
- 10 -
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenza lacunosa dei contenuti;
scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi;
capacità espositiva limitata;
uso di un linguaggio inadeguato
2-3
NETTAMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenza gravemente lacunosa dei contenuti;
Incapacità di riconoscere e di risolvere semplici problemi;
Decisamente carente e confusa la capacità espositiva.
Per quanto riguarda l’attribuzione del voto di comportamento si fa riferimento alla seguente tabella:
VOTO
INDICATORI
Frequenza* assidua;
comportamento responsabile e collaborativo con compagni e docenti;
10
cura nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola;
esemplare rispetto dell’ambiente scolastico.
Frequenza regolare;
comportamento corretto e responsabile con compagni e docenti;
9
scrupoloso rispetto dell’ambiente scolastico.
Frequenza sostanzialmente regolare;
comportamento complessivamente corretto con compagni e docenti;
8
rispetto dell’ambiente scolastico.
Frequenza irregolare;
comportamento non sempre corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del
7
personale non docente;
sostanziale rispetto dell’ambiente scolastico.
Frequenza con rilevanti irregolarità;
comportamento non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del
6
personale non docente;
episodi di inosservanza delle regole della comunità scolastica.
Violazione grave e/o reiterata delle norme fondamentali del Patto Educativo e del
Regolamento di Istituto.
Quindi la valutazione insufficiente del comportamento, è riconducibile a comportamenti di
particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli
studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot.
5
3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di
sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla
comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello
Statuto).
* per frequenza si intende non solo l’assenza del giorno, ma anche le richieste di entrata posticipata e di uscita
anticipata.
Vengono proposte, nella sezione dedicata agli allegati:
• le scale di valutazione, in quindicesimi, che sono state utilizzate per la correzione
delle simulazioni delle prove d’esame.
• la scala valutativa, in trentesimi, che il Consiglio di Classe propone per la
valutazione della prova orale d’esame.
Attribuzione del credito scolastico
Le modalità di attribuzione del credito scolastico sono le seguenti:
- Media dei voti di tutte le discipline, compreso il voto di comportamento,
espressa in decimali;
- Individuazione della fascia rispetto alla tabella ministeriale e ai criteri fissati dal
Collegio docenti:
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Registrazione dei crediti formativi
- Nella scheda del candidato viene riportata la tipologia del credito formativo
valutata dal Consiglio di Classe;
- Nella scheda dossier dell’alunno, utilizzata nello scrutinio finale per la
determinazione del credito scolastico, sono riportati tutti i crediti documentati e
regolarmente prodotti.
CONCLUSIONI
ALLA COMMISSIONE ESAMINATRICE SARANNO CONSEGNATE:
1.
2.
3.
4.
schede del candidato
schede dossier dell’alunno, compilate nello scrutinio finale
crediti documentati e regolarmente prodotti.
fotocopie dei verbali degli scrutini di I e II quadrimestre a.s. 2014/2015
IL DOCUMENTO CONTIENE I SEGUENTI ALLEGATI:
1.
2.
3.
4.
Relazioni finali dei docenti.
Programmi delle singole discipline.
Testi delle simulazioni di prove d’esame.
Griglie di valutazione.
- 12 -
Il Consiglio di Classe:
DISCIPLINA
DOCENTI
ITALIANO
TAMAGNINI LARA
FILOSOFIA E STORIA
NERI ALFIO
MATEMATICA E FISICA
ZAGNOLI ALESSANDRO
INGLESE
ABBONDANZA ELEONORA
FRANCESE
MARINI MARINA
SCIENZE
MATTIONI FABRIZIA
STORIA DELL'ARTE
CORTESI FABRIZIO
INFORMATICA
FORNARI FABRIZIO
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
CASTRONI RICCARDO
RELIGIONE
PANZETTA AURO
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
FIRMA
FIRMA
Rimini, 15 Maggio 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
( Francesco Tafuro )
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RELAZIONE DISCIPLINARE DI ITALIANO
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, nel complesso, ha affrontato gli impegni di lavoro con disponibilità e maturato sensibilità e
interesse per il fatto letterario.
Tutti gli studenti hanno conseguito un livello soddisfacente di conoscenze riferite alle linee evolutive
della letteratura italiana e ai contenuti dei testi affrontati e una buona abilità nell’organizzazione dei dati
culturali. Più differenziato, in rapporto con il diverso livello dell’interesse, dell’impegno e delle capacità,
risulta lo sviluppo delle competenze relative all’approfondimento autonomo delle problematiche,
all’interpretazione critica dei testi.
Nella produzione scritta, la classe ha dimostrato una padronanza mediamente positiva dello strumento
linguistico e dei vincoli proposti per le tipologie adottate (analisi del testo – articolo di giornale – saggio
breve – tema argomentativo di ordine generale e di argomento storico), con diversi gradi di efficacia
nella strutturazione e nell’approfondimento del percorso argomentativo.
Gli obiettivi relativi all’insegnamento di italiano, raggiunti e consolidati in questo anno scolastico, fermo
restando le differenze individuali, sono stati i seguenti:
- conoscenza dei lineamenti di storia della letteratura italiana da Leopardi alla seconda metà del
Novecento, tramite lo studio dei principali autori, delle correnti di pensiero e del contesto storico
culturale…;
- consolidamento delle capacità di decodificare il testo letterario, sia in prosa sia in poesia;
- consolidamento della capacità di produrre testi, scritti e orali, coesi, coerenti, rispondenti alle diverse
tipologie testuali, previste dalle prove d’esame ed esposti in forma corretta ed appropriata;
- consolidamento del piacere e dell’interesse per la lettura
METODOLOGIE
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, si è cercato di proporre uno studio della
produzione letteraria, favorendo l’incontro con gli scrittori attraverso la lettura e l’analisi dei
testi, senza rimuovere il quadro di riferimento dei fattori storici, culturali e sociali. I testi sono
stati affrontati e studiati con l’intento di valorizzare messaggi e problematiche emergenti: in
particolare si doveva considerare il contributo ideologico e poetico dell’autore in rapporto agli
orientamenti culturali del suo tempo. Alcune ore sono state dedicate al laboratorio di scrittura e
alla lettura del quotidiano, per approfondire e potenziare le tecniche comunicative legate alla
tipologia B, prevista dall’Esame di Stato.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state concepite come strumento con cui l’allievo acquisisce consapevolezza non solo
delle eventuali difficoltà in ordine al percorso progettato, ma anche delle sue potenzialità e della sua
maturazione.
La valutazione orale si è basata su colloqui e su questionari a risposta aperta, e ha mirato ad accertare la
conoscenza e il grado di approfondimento dei contenuti, la capacità critica e di rielaborazione
personale, la scorrevolezza e la proprietà espositiva.Durante le interrogazioni si è data importanza al
- 15 -
testo, cercando di ricavarne gli aspetti più significativi sul piano formale e su quello del contenuto, la
Weltanschauung dell’autore, la contestualizzazione.
I compiti scritti sono stati strutturati secondo la formula dell’Esame di Stato e sono stati valutati
secondo criteri contenutistici (pertinenza, completezza e precisione dell’informazione, organizzazione
del proprio punto di vista), formali (correttezza, proprietà lessicale) e logici (coerenza, capacità
argomentativa).
La scala di valutazione è stata da 2 a 10. Per quanto riguarda le linee generali dei criteri di valutazione
nonché la corrispondenza tra giudizio e voto numerico si è fatto riferimento alla programmazione
educativa di istituto. Nella valutazione finale, oltre agli esiti delle verifiche sono stati presi in
considerazione anche altri elementi, quali la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno profuso, i
livelli di partenza, i risultati raggiunti rispetto a questi ultimi, tempi e modalità di apprendimento e
qualsiasi altro aspetto ritenuto utile ad accertare il grado di partecipazione di ogni singolo alunno.
LIBRI DI TESTO
G. Baldi, S. Giusso, M.Razzetti, G. Zaccaria, “Il piacere dei testi”, vol. (Giacomo Leopardi); vol. 5
(Dall’età postunitaria al primo Novecento); vol. 6 (Dal periodo tra le due guerre ai giorni nostri),
Edizione Paravia
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CONTENUTI DISCIPLINARI
GIACOMO LEOPARDI
La vita; il “sistema” filosofico: le varie fasi del pessimismo; la poetica del “vago e indefinito”;dalla
poesia sentimentale alla poesia-pensiero; le opere.
Dai “Canti”:
Ultimo canto di Saffo (canto IX)
Canto notturno di un pastore errante
nell’Asia (canto XXIII)
L’infinito (canto XII)
Il
passero solitario (canto XI)
La sera del dì di festa (canto XIII)
A se stesso (canto XXVIII)
A Silvia (canto XXI)
La ginestra o fiore del deserto (canto
La quiete dopo la tempesta (canto
XXXIV)
XXIV)
Il sabato del villaggio (canto XXV)
Dalle “Operette morali”:
Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez
Dialogo della Natura e di un Islandese
Cantico del gallo silvestre
Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio Familiare (in fotocopia)
Dallo “Zibaldone di pensieri”:
La teoria del Piacere
Ricordanza
Il vago, l’indefinito e le rimembranze
Teoria del suono
della fanciullezza
Indefinito e poesia
Il vero è brutto
La doppia visione
Teoria della visione
La rimembranza
Parole poetiche
Dal “Discorso di un italiano sulla poesia romantica”:
L’età della fantasia e della poesia
L’ufficio del poeta è dilettare”
L’ETÁ DEL REALISMO
IL NATURALISMO: i fondamenti ideologici e letterari; i temi; gli intenti sociali e politici.
E. e J. De Goncourt
Un manifesto del Naturalismo (GerminieLacerteux, Prefazione)
E. Zola
Lo scrittore come operaio del progresso (Le romansperimental, Prefazione)
L’alcol inonda Parigi (L’Assomoir, cap. 2)
IL ROMANZO RUSSO: caratteri generali
L. Tolstoj
Il suicidio di Anna Karenina (Anna Karenina, VII, cap. XXX-XXXI)
F. Dostoevskij
I labirinti della coscienza: la confessione di Raskolnikov (Delitto e castigo,V, cap. IV)
GIOVANNI VERGA
La vita; l’adesione al Verismo; poetica e tecnica narrativa del Verga verista; l’ideologia verghiana; le
opere veriste.
Da “Vita dei campi”:
Fantasticheria (I)
Impersonalità e regressione (da
Prefazione all’amante di Gramigna)
Rosso Malpelo (III)
La lupa (in fotocopia)
Da “I Malavoglia”:
I vinti e la fiumana del progresso (Prefazione ai Malavoglia)
Il mondo arcaico e l’irruzione della storia (cap. 1)
Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico (cap.4)
- 17 -
Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta (cap.11)
La conclusione del romanzo: l’addio al pre-moderno (cap. 15)
Da “Novelle rusticane”:
La roba
Libertà
Da “Mastro-don Gesualdo”:
La tensione faustiana del self made man (I, cap. IV)
La morte di mastro don Gesualdo (IV, cap. V)
LA SCAPIGLIATURA
Tipologia dell'intellettuale scapigliato. Poetica e tematiche della letteratura scapigliata.
E. Praga
Cantare il vero: Preludio”
La strada ferrata (in fotocopia)
A. Boito
Lezione di anatomia
Igino UgoTarchetti,
L’attrazione della morte (Fosca, XV, XXXII, XXXIII)
L’ ETÁ DECADENTISMO
La visione del mondo decadente; la poetica del Decadentismo; l’Estetismo, la vita come arte; il
Simbolismo; le tecniche espressive; il procedimento analogico e la sinestesia; la figura dell’artista e la
perdita dell’ “aureola”.
C. Baudelaire
Da “I fiori del male”:
Corrispondenze
Albatros
Spleen
Da “Lo spleen di Parigi”:
Perdita d’aureola
A. Rimbaud
Vocali
P. Verlaine
Arte poetica
GABRIELE D’ANNUNZIO
Le vicende biografiche. La vita come opera d’arte. Dall’Estetismo al Superomismo. Il Panismo.
Da “Il Piacere”:
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli e Elena Muti (libro III, cap. II)
Una fantasia in bianco maggiore (libro III, cap. III)
Da “Le vergini delle rocce”:
Il programma politico del superuomo (libro I)
Da “Alcyone”:
La sera fiesolana
Nella belletta
La pioggia nel pineto
Il vento scrive
La sabbia del tempo
I pastori
Da “Il notturno”:
La prosa notturna
GIOVANNI PASCOLI
La vita;la visione del mondo; la poetica;l’ideologia politica; le soluzioni formali; le raccolte poetiche.
Da “Il fanciullino”:
“E’ dentro noi un fanciullino” (sezioni I-II)
Da “Myricae”:
Arano
Lavandare
18
Novembre
Temporale
Il lampo
Da “Canti di Castelvecchio”:
Nebbia (in fotocopia)
Il gelsomino notturno
Da “Nuovi Poemetti”:
La vertigine
X Agosto
L’assiuolo
La mia sera (in fotocopia)
Italy
IMMAGINI DEL POETANELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO
S. Corazzini
Desolazione del povero poeta sentimentale
G. Gozzano
Totò Merumeni
M. Moretti
Io non ho nulla da dire (in fotocopia)
A. Palazzeschi
E lasciatemi divertire
Chi sono? (in fotocopia)
C. Sbarbaro,
Taci, anima stanca di godere
U. Saba
Amai
E. Montale
Non chiederci la parola
LA POESIA CREPUSCOLARE: caratteri generali
M. Moretti
A Cesena
IL FUTURISMO: caratteri generali
F. T. Marinetti
Manifesto tecnico della letteratura futurista
LA FIGURA DELL’INETTO NEI ROMANZI DI SVEVO
Italo Svevo: la vita, le opere, la cultura, la poetica. Caratteri e fortuna dei romanzi sveviani:la figura
dell' "inetto" e la sua evoluzione.La Coscienza di Zeno: il nuovo impianto narrativo; il trattamento del
tempo; le vicende; la psicoanalisi; scrittura e psicoanalisi. Il significato della conclusione del romanzo.
Da “Una vita”:
Le ali del gabbiano
Da “Senilità”:
Il ritratto dell’inetto
La trasfigurazione di Angiolina
Da “La coscienza di Zeno”:
La morte del padre (cap. 4)
La scelta della moglie (cap. 5, rr. 1-86)
La salute malata di Augusta (cap. 6)
La vita non è brutta né bella è originale (cap.7)
La profezia di un’apocalisse cosmica (cap. 8)
19
LUIGI PIRANDELLO E LA CRISI DI IDENTITÁ
La vita, la formazione, la visione del mondo.Il relativismo gnoseologico e la poetica dell’umorismo; i
“personaggi” e le “ maschere nude”; “ la forma e la vita”; le principali caratteristiche dell’arte umoristica
di Pirandello; le opere narrative e teatrali.
Da “L’Umorismo”:
“Il flusso continuo della vita”
“Il sentimento del contrario”
Da “Novelle per un anno”:
Il treno ha fischiato
Ciaula scopre la luna
Da “Il fu Mattia Pascal”:
La costruzione di una nuova identità e la sua crisi (capp. 8-9)
Lo strappo del cielo di carta e la lanterninosofia (cap.11-13)
Dai “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”:
Viva la macchina che meccanizza la vita! (cap. 2)
Da “Uno nessuno centomila”:
Rientrando in città (libro II, cap. 11)
Non conclude (libro VIII, capitolo 4)
Da “Il gioco delle parti”:
Il gioco dell’esistenza (atto I)
Da “Sei personaggi in cerca d’autore” :
La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio
GIUSEPPE UNGARETTI
La religione della parola. La vita, la formazione, la poetica. L’allegria di Ungaretti. Lo stile, le novità
formali e le fonti.
Da “L’allegria”:
In memoria
San Martino del Carso
Il porto sepolto
Mattina
Commiato
Soldati
Sono una creatura
Girovago
I fiumi
Natale
Da “Sentimento del tempo”:
L’isola
Da “Il dolore”:
Tutto ho perduto
Non gridate più
EUGENIO MONTALE
Il percorso esistenziale. Il senso di disarmonia ed estraneità alla vita, il rifiuto dell’eloquenza, la poetica
degli oggetti. La presenza delle figure femminili, la critica alla realtà storica, la difesa della cultura e
dell’autonomia individuale contro la massificazione.
Da “Ossi di Seppia”:
I limoni
Forse un mattino andando in un’aria di
vetro
Meriggiare pallido e assorto
Gloria del disteso mezzogiorno
Spesso il male di vivere ho incontrato
Da “Le occasioni”:
La casa dei doganieri
Non recidere forbice quel volto
Da “La bufera e altro”:
Piccolo Testamento
Da “Satura”:
Ho sceso un milione di scale
Xenia 1
20
IL CANZONIERE DI UMBERTO SABA
La poesia onesta; la vita la formazione e la poetica. Il Canzoniere di Saba
Da “Il Canzoniere”:
Trieste
La capra
Città vecchia
Il Teatro degli Artigianelli
A mia moglie
Mia figlia
Ulisse
ESEMPI DI LIRICA DEL NOVECENTO IN ITALIA
LA POESIA DEGLI ANNI TRENTA. L’ERMETISMO: CARATTERI GENERALI
S. Quasimodo, da Acque e terre:
Ed è subito sera
Vento a Tindari
M. Luzi, da La barca:
L’immensità dell’attimo
LE TENDENZE DEL DOPOGUERRA. LA LINEA ANTINOVECENTISTA E LA CRISI DEL SIMBOLISMO.
S. Penna, da Poesie
La vita è ricordarsi di un risveglio
Le nere scale della mia taverna
G. Caproni, da Congedo del viaggiatore cerimonioso & altre prosopopee
Congedo di un viaggiatore cerimonioso
C. Pavese, da Lavorare stanca
Lavorare stanca
Lo steddazzu
L’ESPERIENZA DELLA GUERRA NELLA LETTERATURA DEL NOVECENTO
F. T. Marinetti
Il Manifesto del Futurismo
G. Ungaretti, da L’allegria
Veglia
S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno
Milano, agosto 1943 (in fotocopia)
Alle fronde dei salici
Uomo del mio tempo (in fotocopia)
E. Montale, da La bufera e altro
Il sogno del prigioniero (in fotocopia)
IL NEOREALISMO
Un nuovo clima culturale. L’intellettuale “impegnato”. Processo alla letteratura dell’età precedente.
I. Calvino
“Prefazione al Sentiero dei nidi di ragno” (in fotocopia)
E. Vittorini
L’impegno e la nuova cultura(da Il Politecnico)
P. Levi
Il canto di Ulisse (Se questo è un uomo)
C. Levi
La Lucania contadina: un mondo primitivo e magico primitiva (Cristo si è fermato a Eboli)
A. Fenoglio
Il settore sbagliato della parte giusta (Il partigiano Johnny)
21
IL REALISMO MITICO-SIMBOLICO DI ELIO VITTORINI e CESARE PAVESE
E. VITTORINI: vita, opere, poetica.
Da “Conversazione in Sicilia”:
Il «mondo offeso»
C. PAVESE: vita, opere, poetica.
Da “La casa in collina”:
Corrado di fronte agli orrori della guerra?
Da “La luna e i falò”:
Dove sono nato non lo so
*ITALO CALVINO
Vita, opere, poetica.
Da “Il barone rampante”:
Il barone illuminista
Da “Le cosmicomiche”:
Tutto in un punto
*PAGINE DI REALTÁ NELLA NARRATIVA E NELLA POESIA DELLA SECONDA
METÁ DEL NOVECENTO
P. Volponi
La razionalità industriale e la follia dell’operaio (Memoriale)
I. Calvino
La miseria della natura e la crisi dell’ideologia (La giornata di uno scrutatore)
E. Pagliarani
Dalla casa all’ufficio (La ragazza Carla)
*Gli argomenti saranno svolti dopo il 15/05/2014
È compresa nel programma d’esame la lettura di uno dei seguenti romanzi:
L. Tolstoj, La morte di Ivan Il’ic
L. Pirandello, Uno nessuno centomila
C. Pavese: La casa in collina e/oLa luna e falòI. Svevo, Senilità e/o La coscienza di Zeno
I. Calvino, La giornata di uno scrutatoreB. Fenoglio, Una questione privata
C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli
Viserba, 15 maggio 2015
I rappresentanti di classe
L’insegnante
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Liceo Scientifico “A. Serpieri”
Classe VF, as 2014/15, Prof. Alfio Neri
RELAZIONE FINALE DI FILOSOFIA
1) SITUAZIONE DELLA CLASSE
Nel corso dell’anno scolastico, la classe ha raggiunto risultati molto positivi. Sul piano del comportamento, gli
alunni, per quanto talvolta vivaci, sono sempre stati corretti e partecipi al dialogo educativo.
La classe ha sempre risposto positivamente agli stimoli didattici per quanto la risposta sia stata differenziata. Le
capacità intellettuali sono state messe a frutto e si sottolinea che il programma svolto ha risposto anche agli interessi dei
ragazzi. I risultati sono quindi da considerarsi più che soddisfacenti.
Mi preme solo di fare notare che si tratta di un corso di scienze applicate in cui le ore di filosofia sono due e non tre
come nei corsi ordinari. Malgrado questo il lavoro svolto è stato ottimo.
Allo stato attuale tutti gli alunni sono perfettamente in grado di terminare una facoltà universitaria con successo.
2) FINALITA’ FORMATIVE E OBIETTIVI DIDATTICI
La finalità formativa di un corso di Quinta liceo di Filosofia, quella di configurare alunni dotati di una marcata
autonomia di giudizio e di un buon metodo di studio, è stata raggiunta. Il rendimento non è omogeneo poiché questo
dipende anche da impegno, costanza, predisposizione e interesse. In ogni caso ci si può ritenere ampiamente soddisfatti
dei risultati raggiunti.
Gli obiettivi didattici hanno focalizzato alcune specifiche aree tematiche all’interno delle indicazioni presenti nei
programmi ministeriali. Nel corso dell’anno si sono affrontati alcuni grandi autori formativi come Marx, Nietszche,
Freud e Heidegger. Inoltre sono state sviluppate alcune questioni relative al dibattito epistemologico contemporaneo.
3) CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI, METODI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I contenuti sono stati scelti sulla base di tre criteri: la loro importanza filosofica, il coordinamento con le altre materie e
l’interesse suscitato all’interno della classe. Si è quindi mantenuta una certa flessibilità per potere rispondere agli
interessi che gli alunni di volta in volta hanno dimostrato.
Il metodo è stato sostanzialmente tradizionale e si è basato soprattutto prima su lezioni frontali e su successive
sistematiche interrogazioni orali. Il manuale è stato integrato da letture di testi filosofici.
La valutazione di ogni singola interrogazione è avvenuta sulla base della verifica fatta sul momento ma, in sede
finale, si è cercato di prendere in considerazione l’intero andamento scolastico dell’alunno, cercando di collocare i
riscontri della preparazione all’interno di un contesto più ampio. In questa fase la valutazione si è incentrata soprattutto
su un approccio metodologico focalizzato sulla messa a punto di un adeguato metodo di studio.
La scala valutativa proposta usata va dal 3 al 10.
Le valutazioni sono state somministrate seguendo il seguente modello:
3- l’alunno offre ripetuti e immotivati rifiuti nel farsi esaminare dal docente;
4- l’alunno accetta di farsi interrogare ma non mostra una conoscenza dell’argomento prescelto neppure a
larghissime linee;
5- l’alunno accetta di farsi interrogare e mostra una conoscenza approssimativa e inesatta del programma. Il
lessico è improprio e generico e l’espressione è talvolta scorretta;
6- la sufficienza è data a chi è in grado di riferire senza errori il segmento di programma da studiare, usando un
linguaggio generico ma non inesatto;
7- l’alunno espone in modo corretto e lineare. In questo caso usa un linguaggio appropriato, è capace di fare
uso dei termini specialistici, utilizza una metodologia di studio che ricorre ad appunti scritti (riassunti ragionati dei testi
usati ma anche schemi o modelli interpretativi);
8- è somministrato a chi riesce ad argomentare con disinvoltura, facendo ricorso a catene argomentative non
lineari ed usando in modo appropriato il linguaggio specialistico. Si richiede necessariamente un lavoro scritto
preliminare;
9- è somministrato a chi, dietro stimolo del docente, affronta testi inerenti alla materia di studio, riuscendone
ad assimilare e a rielaborare autonomamente i contenuti e producendo eventualmente una relazione scritta
sull’argomento in questione;
10- è somministrato tutte le volte che l’alunno si dimostra in grado di affrontare in modo autonomo testi
inerenti la materia, rielaborandone proficuamente il contenuto, senza l’ausilio del docente.
Il manuale effettivamente usato è stato Givone, Firrao, Philosophia, Bulgarini, vol. 3.
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Liceo scientifico “A. Serpieri” Viserba di Rimini.
Classe VF a.s. 2014/2015. Prof Alfio Neri.
Programma di Filosofia effettivamente svolto.
Marx.
Struttura e sovrastruttura. Valore d’uso e valore di scambio. M-D-M e D-M-D’. Le
crisi periodiche del capitalismo.
Il positivismo. L’evoluzionismo. Nazionalismo e darwinismo sociale.
Nietzsche.
Le tre fasi del pensiero di Nietzsche. Apollineo e dionisiaco. La volontà di potenza. Il
nichilismo: dal risentimento all’ideale ascetico (la critica a platonismo e
cristianesimo). La trasvalutazione dei valori. La morte di Dio. L’oltreuomo.
Freud.
Le libere associazioni. La prima topica (inconscio, preconscio conscio). Il transfert.
La seconda topica (Io, Es, Super-io). Il disagio della civiltà. Jung (Archetipi e
Inconscio Collettivo).
Heidegger.
La questione dell’essere. L’essere dell’uomo come esser-ci. L’essere gettato.
L’esistenza inautentica del Si. L’esistenza autentica e l’essere per la morte. La
temporalità. L’uomo e il linguaggio. Il senso dell’essere nell’era della tecnica.
Bergson.
La durata. Il tempo spazializzato. L’evoluzione creatrice.
Popper.
Il metodo scientifico per congetture e confutazioni. Il principio di falsificazione.
Kuhn.
Il concetto di paradigma. Scienza normale. Scienza rivoluzionaria.
Educazione Civica
Il trattato di Maastricht e l’Unione Europea.
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Liceo Scientifico “A. Serpieri”
Classe VF, as 2014/15, Prof. Alfio Neri
RELAZIONE FINALE DI STORIA
1) SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe, in cui ho insegnato storia solo quest’anno, ha raggiunto risultati molto positivi. Sul piano del
comportamento, gli alunni sono sempre stati corretti, partecipi e talvolta vivaci.
Con alcune sfumature, la classe ha sempre risposto in modo positivo agli stimoli didattici. Le buone capacità
intellettuali sono state messe a frutto. Il programma svolto ha avuto una certa rispondenza agli interessi dei ragazzi che
hanno interagito positivamente con gli specifici percorsi didattici. I risultati sono quindi da considerarsi soddisfacenti.
Allo stato attuale tutti gli alunni sono perfettamente in grado di terminare una facoltà universitaria con successo.
2) FINALITA FORMATIVE E OBIETTIVI DIDATTICI
La finalità formativa di un corso di Quinta liceo di Storia è quella di formare alunni dotati di una marcata
autonomia di giudizio e di un buon metodo di studio, propositi che, sebbene non in modo omogeneo si può ritenere di
avere raggiunto con apprezzabile successo.
Il dibattito storiografico dell’ultimo secolo è sterminato. Nel ripercorrere i grandi nodi problematici di cui è
intessuto si sono privilegiati quelli riconducibili al presente. Si è cercato di coordinare il lavoro scolastico con Filosofia
e nei limiti del possibile con quello di tutte le altre discipline. Il taglio che si è privilegiato è stato quello della storia di
lungo periodo con un’enfasi particolare sugli storia economici e sociali. Si è sempre cercato di mostrare il lato
problematico delle questioni affrontate.
3) CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI, METODI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I percorsi storiografici sono stati scelti sulla base di tre precisi criteri: la loro importanza storica, il coordinamento
con le altre materie e infine l’interesse suscitato all’interno della classe.
Il metodo è sostanzialmente tradizionale fa affidamento soprattutto su lezioni frontali e su interrogazioni orali
sistematiche. Il manuale è stato integrato da letture storiche e storiografiche a volte non presenti sui libri di testo.
La valutazione di ogni singola interrogazione è avvenuta sulla base della verifica fatta sul momento ma, in sede
finale, si è cercato di prendere in considerazione l’intero andamento scolastico dell’alunno, collocando le verifiche
all’interno di un contesto più ampio. In modo particolare, nella fase finale dell’anno scolastico la valutazione è stata
valorizzata soprattutto dalla definitiva acquisizione di un metodo di studio centrato su riassunti scritti, scalette
espositive e scenari interpretativi.
La scala valutativa usata si muove dal 3 al 10.
Le valutazioni sono somministrate seguendo il seguente modello:
3- l’alunno offre ripetuti e immotivati rifiuti nel farsi esaminare dal docente;
4- l’alunno accetta di farsi interrogare ma non mostra una conoscenza dell’argomento prescelto neppure a
larghissime linee;
5- l’alunno accetta di farsi interrogare e mostra una conoscenza approssimativa e inesatta del programma. Il
lessico è improprio e generico e l’espressione è talvolta scorretta;
6- la sufficienza è data a chi è in grado di riferire senza errori il segmento di programma da studiare, usando un
linguaggio generico ma non inesatto;
7- l’alunno espone in modo corretto e lineare. In questo caso usa un linguaggio appropriato, è capace di fare
uso dei termini specialistici, utilizza una metodologia di studio che ricorre anche ad appunti scritti (riassunti ragionati
dei testi usati ma anche schemi o modelli interpretativi);
8- è somministrato a chi riesce ad argomentare con disinvoltura, facendo ricorso a catene argomentative non
lineari ed usando in modo appropriato il linguaggio specialistico. Si richiede necessariamente un lavoro scritto
preliminare;
9- è somministrato a chi, dietro stimolo del docente, affronta testi inerenti alla materia di studio, riuscendone
ad assimilare e a rielaborare autonomamente i contenuti e producendo un’eventuale relazione scritta sull’argomento in
questione;
10- è somministrato tutte le volte che l’alunno si dimostra in grado di affrontare in modo autonomo testi
inerenti la materia, rielaborandone proficuamente il contenuto, senza l’ausilio del docente.
Il manuale utilizzato è Valerio Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al plurale, La Nuova Italia, vol. 3
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Liceo scientifico “A. Serpieri” Viserba di Rimini.
Classe VF a.s. 2013/2014, Prof Alfio Neri.
Programma di Storia effettivamente svolto.
La sinistra storica. Depretis e il trasformismo. Il programma autoritario di Crispi.
La borghesia. Il sistema di fabbrica. La grande depressione. Il declino britannico e l’ascesa degli
Stati Uniti. L’imperialismo: le tesi di Hobson e di Fieldhouse.
L’età giolittiana. La modernizzazione del paese. Il decollo economico. Il divario Nord Sud.
L’attentato di Sarajevo e lo scoppio della Prima guerra mondiale. La guerra di movimento e guerra
di posizione. L’Italia dalla neutralità alla guerra. Nuove tecnologie, propaganda e interventismo
pubblico. La svolta del 1917. I trattati di pace.
La rivoluzione bolscevica. La guerra civile. L’ascesa di Stalin. I caratteri del regime
(collettivizzazioni forzate, industrializzazione, le grandi purghe).
Le delusioni della vittoria italiana. Il movimento fascista. Lo stato fascista. I patti lateranensi. Il
consenso. Lo stato interventista (battaglia del grano, economia mista pubblico-privata, autarchia).
Il Terzo Reich (il Fuhrer, la comunità di popolo, coercizione e consenso). L’antisemitismo.
Gli anni ‘ruggenti’. La crisi del 1929. Il New Deal.
Il patto di non aggressione russo-tedesco. Invasione della Polonia e disfatta della Francia. L’entrata
in guerra dell’Italia. L’attacco all’URSS. L’attacco a Pearl Harbour. El Alamein e Stalingrado. La
caduta del fascismo e l’armistizio dell’8 Settembre 1943. La fine della guerra in Europa e in Asia.
Le nuove organizzazioni internazionali (ONU, FMI, Banca Mondiale). La dottrina Truman del
containement. Il piano Marshall. La sovietizzazione dell’Europa Orientale. La Cina popolare.
La morte di Stalin e le riforme di Chruscev. La decolonizzazione. Nasser e la crisi di Suez del 1956.
La crescita degli anni cinquanta e sessanta. Il bipolarismo ideologico. Il welfare state. Il sessantotto.
La crisi petrolifera e la rivoluzione elettronica.
Le politiche neoliberiste di Reagan. Il crollo del muro di Berlino. La disgregazione dell’URSS. La
Cina e il ‘socialismo di mercato’. L’11 settembre 2001.
La costituzione italiana. Le elezioni del 1948. Il miracolo economico. La contestazione.
Tangentopoli (l’Italia del 1992-95).
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LICEO SCIENTIFICO "A. SERPIERI"
Anno Scolastico 2014/2015
CLASSE V F
CORSO SCIENZE APPLICATE CON FRANCESE
RELAZIONE CONSUNTIVA DI FISICA – PROF. ZAGNOLI ALESSANDRO
Descrizione del corso
La classe ha seguito l'opzione "scienze applicate" con lo studio di una seconda lingua comunitaria.
Il corso di scienze applicate prevede l'insegnamento della fisica a partire dalla classe I con una scansione oraria settimanale di 2 ore nel biennio e di 3 ore nel triennio. Per poter introdurre la seconda
lingua è stato però necessario ridurre il numero di ore settimanali di fisica nella classe terza a 2.
Profilo della classe
La partecipazione della maggioranza degli studenti all'attività educativa è stata adeguata, in particolare si sono distinti alcuni alunni che hanno partecipato con interesse alle lezioni.
Un gruppo, formato dalla maggioranza degli studenti, si è impegnato con costanza ottenendo un
profitto buono ed in alcuni casi ottimo. Un secondo gruppo ha tenuto un impegno altalenante evidenziato da risultati non sempre positivi nelle verifiche.
Testo in adozione:
"Fisica e realtà", autore: C. Romeni, casa editrice Zanichelli, volumi: "Campo elettrico"; "Campo
magnetico, Induzione e onde elettromagnetiche, Relatività e quanti"
Obiettivi proposti di carattere generale
Si vedano gli obiettivi generali definiti dal Consiglio di Classe.
Obiettivi didattici e metodologici specifici proposti
• Conoscenza e comprensione delle leggi inerenti i fenomeni fisici trattati.
• Capacità di esprimersi utilizzando un linguaggio specifico.
• Capacità di scegliere tra diverse schematizzazioni esemplificative la più idonea alla soluzione di
un problema reale.
• Capacità di riconoscere l'ambito di validità delle leggi fisiche.
• Capacità di conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati e interpretarne il significato fisico.
• Capacità di formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni osservati, dedurre conseguenze e
proporre verifiche.
• Capacità di procedere con disinvoltura nel laboratorio di fisica e di elaborare i dati sperimentali.
• Comprensione dell'universalità delle leggi fisiche che partendo dalla scala umana si estenda dal
macrocosmo al microcosmo nel tentativo di fornire una visione scientifica organica della realtà
fisica.
• Conoscenza dei processi storici di sviluppo delle teorie fisiche.
Indicazioni metodologiche
Per raggiungere gli obiettivi prefissati si è proceduto nel modo seguente:
• lezione frontale: per fornire all'allievo le basi della materia e per prepararlo ad affrontare la parte
sperimentale;
• risoluzione di esercizi e problemi per coinvolgere in prima persona l'allievo, inducendolo a verificare il grado di comprensione dell'argomento;
• realizzazione di esperimenti in laboratorio svolti dagli allievi in gruppo e in qualche caso dal
docente per descrivere qualitativamente e quantitativamente i fenomeni fisici più significativi.
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Analisi dei contenuti trattati
Rispetto a quanto suggerito dalle indicazioni ministeriali è stato necessario apportare delle riduzioni
dei contenuti. Ciò è stato determinato soprattutto dalla riduzione del 33% dell'orario nella classe III
che ha impedito lo svolgimento di parte dei contenuti previsti in III e in IV. Nell'ultimo anno scolastico è stato necessario completare lo studio del campo elettrostatico e ciò ha comportato l'impossibilità di affrontare la fisica subatomica e di entrare in dettaglio sui modelli atomici.
Strumenti utilizzati per favorire l'apprendimento
Sia per la trattazione teorica degli argomenti sia per la risoluzione di esercizi si è seguita l'impostazione del libro di testo. Si è inoltre fatto uso di schede preparate dall'insegnante.
Strumenti di valutazione
Per la verifica dell'apprendimento si sono adoperati i seguenti strumenti:
• interrogazione orale articolata in quattro fasi volte a verificare le seguenti abilità: descrizione di
fenomeni e di leggi, risoluzione di esercizi, dimostrazione di leggi, definizione di grandezze;
• prove scritte consistente in: risoluzione di problemi, risoluzione di test a risposta chiusa, risposte
a quesiti, descrizione sintetica di leggi e fenomeni;
• relazioni di laboratorio che sono seguite alle esperienze realizzate dai ragazzi stessi nel laboratorio di fisica.
Scala di valutazione
Si veda la scala di valutazione adottata dal consiglio di classe.
Griglie di valutazione
Per la valutazione in quindicesimi delle prove scritte si è utilizzata la griglia di valutazione, concordata dal consiglio di classe per la valutazione della terza prova pluridisciplinare.
Tale griglia è allegata al documento del 15 maggio.
Attività di recupero e di approfondimento
Attività di recupero in itinere sono state svolte durante tutto l'anno scolastico. In particolare, dopo
ogni prova scritta si è proceduto ad una dettagliata correzione della prova stessa e ci si è soffermati
sugli errori compiuti dagli studenti analizzandoli in dettaglio. In febbraio sono stati svolti corsi di
recupero.
Valutazione complessiva dei risultati raggiunti dagli alunni
Per quanto riguarda il rendimento complessivo, quasi tutti gli studenti hanno assimilato in modo
adeguato i nuovi contenuti.
Di seguito sono riportati i risultati in percentuale raggiunti dalla classe a tutt'oggi.
Livello del raggiungiQualificazione dei risulVoto in decimi
Esiti in %
mento degli obiettivi
tati raggiunti
1. Pressoché totale
Ottimo
Da più di 8 a 10
18
2. Ampio
Buono
Da più di 7 a 8
23
2. Parziale
Discreto
Da più di 6 a 7
18
3. Minimo
Sufficiente
6
18
4. Incompleto
Non sufficiente
Da 5 a meno di 6
23
5. Mancato
Decisamente insufficiente Meno di 5
0
Rimini, 15 maggio 2015
L'insegnante
Alessandro Zagnoli
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LICEO SCIENTIFICO "A. SERPIERI"
Anno Scolastico 2014/2015
CLASSE V F – CORSO SCIENZE APPLICATE
PROGRAMMA DEFINITIVO DI FISICA
PROF. ZAGNOLI ALESSANDRO
Elettrostatica
Ripasso dei fenomeni e delle leggi significative dell'elettrostatica; capacità; condensatori; condensatori in serie ed in parallelo; lavoro di carica di un condensatore; energia e densità di energia del
campo elettrico.
Corrente elettrica
Conduzione nei metalli; intensità di corrente; leggi di Ohm; la superconduttività; f.e.m. e d.d.p. di
un generatore reale; circuiti elettrici; leggi di Kirchhoff; resistenze in serie ed in parallelo; voltmetri
ed amperometri; energia e potenza elettrica della corrente; effetto Joule; lavoro e potenziale di
estrazione da un metallo; l’effetto Volta; cenni alla pila di Volta; effetto termoionico e fotoelettrico.
Campo magnetico
Interazioni fra magneti; campo magnetico; campo magnetico terrestre; definizione operativa del
vettore campo magnetico; linee di campo; interazione fra correnti elettriche e magneti: esperienza di
Oersted, esperienza di Faraday e definizione di intensità del vettore campo magnetico; interazione
corrente - corrente: legge di Ampere; definizione di ampere e di coulomb; campo magnetico creato
da un filo percorso da corrente: legge di Biot e Savart; campi magnetici creati da una spira e da un
solenoide percorsi da corrente; momento magnetico di una spira; momento torcente di una spira
immersa in un campo magnetico: il motore elettrico a corrente continua; origine dei fenomeni magnetici nella materia: le microcorrenti amperiane all'interno dei magneti; sostanze diamagnetiche,
paramagnetiche e ferromagnetiche; il ciclo di isteresi magnetica e la temperatura di Curie;
l’elettromagnete; la forza di Lorentz; il moto di una carica in un campo magnetico uniforme; le
fasce di Van Allen; teorema della circuitazione di Ampere; flusso del campo magnetico e teorema
di Gauss.
Induzione elettromagnetica
Esperienze di Faraday sulle correnti indotte; legge di Faraday-Neumann e legge di Lenz;
l’induttanza; l'autoinduzione: extracorrente di chiusura e di apertura di un circuito; l’induttanza di
un solenoide; densità di energia del campo magnetico; l'alternatore; corrente alternata: valori efficaci della intensità di corrente e della forza elettromotrice; trasformatore statico; trasporto di energia
elettrica.
Equazioni di Maxwell ed onde elettromagnetiche
Campo elettrico indotto e sua circuitazione; il paradosso di Ampere e la sua risoluzione da parte di
Maxwell: la corrente di spostamento; equazioni di Maxwell; onde elettromagnetiche e la loro velocità nel vuoto e in un mezzo materiale trasparente; onde elettromagnetiche piane e la loro generazione; energia trasportata da un'onda piana; lo spettro elettromagnetico.
Relatività ristretta
Il problema dell'etere; l’esperimento di Michelson e Morley; i postulati della relatività ristretta; la
dilatazione dei tempi; le trasformazioni di Galileo e di Lorentz; la contrazione delle lunghezze;
composizione delle velocità classica e relativistica; effetto Doppler relativistico; quantità di moto
relativistica; cenni alla relazione relativistica fra forza e accelerazione; l'energia relativistica; energia a riposo ed equivalenza tra massa ed energia; energia cinetica relativistica; meccanica classica
come approssimazione della meccanica relativistica.
La crisi della fisica classica e la fisica quantistica
La radiazione del corpo nero e l’ipotesi di Planck sulla quantizzazione dell’energia; l’effetto fotoelettrico e l’interpretazione di Einstein; l’effetto Compton e la quantità di moto del fotone; il dualismo onda-corpuscolo per la luce e per le particelle materiali, ipotesi di de Broglie; interferenza di
elettroni; il principio d’indeterminazione di Heisenberg.
Rimini, 15 maggio 2015.
I rappresentanti di classe
L'insegnante
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LICEO SCIENTIFICO "A. SERPIERI"
Anno Scolastico 2014/2015
CLASSE V F
CORSO SCIENZE APPLICATE CON FRANCESE
RELAZIONE CONSUNTIVA DI MATEMATICA
PROF. ZAGNOLI ALESSANDRO
Descrizione del corso
La classe ha seguito l'opzione "scienze applicate" con lo studio di una seconda lingua comunitaria.
Il corso di scienze applicate prevede 5 ore settimanali di matematica nella classe prima e 4 ore
settimanali dalla classe seconda alla classe quinta. Per poter introdurre la seconda lingua è stato
però necessario ridurre il numero di ore settimanali di matematica nella classe prima che sono state
portate a 4.
Profilo della classe
In generale, gli studenti hanno mantenuto nei confronti della materia una attenzione e una
partecipazione adeguata.
Un gruppo di studenti ha lavorato con impegno e costanza riuscendo ad ottenere in alcuni casi
risultati buoni o ottimi. Nella classe, infatti, sono presenti alcuni elementi con ottime capacità e
dotati di vivacità intellettuale.
Solo per un esiguo gruppo di alunni l’impegno a casa non è risultato costante e ciò li ha portati a
incontrare diverse difficoltà in particolare nelle verifiche scritte.
Ore settimanali di insegnamento:
4
Testi in adozione:
"Manuale blu di 2.0 di matematica", Volume 5, autori: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi, casa
editrice Zanichelli.
Obiettivi e finalità di carattere generale
Si vedano gli obiettivi generali definiti dal Consiglio di Classe.
Finalità generali disciplinari
• Acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione.
• Capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
• Sviluppo dell'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via
via acquisite.
Obiettivi didattici e metodologici generali
• Conoscenza e comprensione delle regole e dei teoremi svolti e delle loro dimostrazioni.
• Capacità di operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di
trasformazione di formule.
• Capacità di risolvere problemi standard e non.
• Capacità di interpretare intuitivamente situazioni geometriche spaziali.
• Capacità di costruire procedure di risoluzione di un problema.
• Saper riconoscere l'importanza dell'analisi matematica in ambito scientifico.
Indicazioni metodologiche
Per raggiungere gli obiettivi prefissati si è proceduto nel modo seguente:
• lezione frontale: consistente nella spiegazione da parte dell'insegnante di nuove regole e teoremi, quasi tutti rigorosamente dimostrati, e loro significative applicazioni in esercizi;
- 30 -
•
•
lezione partecipata in cui sono state proposte delle problematiche agli allievi e li si è condotti,
attraverso adeguati suggerimenti, alla risoluzione;
risoluzione di esercizi e problemi che sono stati svolti alla lavagna dal docente e dagli studenti; questa fase del processo di apprendimento, non solo si proponeva di far verificare costantemente allo studente le proprie abilità rinforzandone i comportamenti positivi, ma, essendo
un momento di approfondimento critico degli argomenti, mirava a sviluppare la capacità di
porsi criticamente di fronte a problemi in cui si presentano situazioni nuove.
Analisi dei contenuti trattati
Per migliorare la preparazione complessiva, favorire l’assimilazione dei nuovi contenuti, riprendere
argomenti affrontati negli scorsi anni scolastici e preparare gli studenti alla II prova dell’esame di
stato, varie ore di lezione sono state dedicate allo svolgimento di esercizi applicativi ed all’analisi e
studio di problemi di varia natura. Quest’attività ha rallentato lo svolgimento del programma tanto
che, al momento della stesura di questa relazione, non sono stati ancora completati alcuni argomenti
di probabilità e statistica e si sono affrontate solo le equazioni differenziali del I ordine.
Per quanto riguarda la geometria analitica dello spazio che le indicazioni ministeriali suggerivano di
affrontare nella classe V, in accordo con il gruppo disciplinare, si è preferito anticiparla alla classe
IV in quanto più attinente con gli argomenti trattati in tale classe.
Strumenti adoperati per favorire l'apprendimento
Sia per la trattazione teorica degli argomenti sia per la risoluzione di esercizi si è seguita l'impostazione del libro di testo. Si è inoltre fatto uso di appunti e di esercizi preparati dall'insegnante.
La verifica
Tutte le verifiche sommative sono state precedute da verifiche formative che hanno permesso allo
studente di rendersi conto del proprio stato di preparazione. Le verifiche formative sono consistite
nella risoluzione di esercizi e test tratti dal libro di testo o preparati in apposite schede e fornite agli
allievi.
La risoluzione in classe degli esercizi assegnati a casa ha permesso di monitorare costantemente la
situazione della classe.
Sono state svolte le due simulazione di prove d’esame proposte dal ministero: la prima, il 25
febbraio, di 3 ore, che richiedeva la risoluzione di uno dei due problemi proposti; la seconda il 22
aprile di 6 ore. Entrambe le simulazioni sono allegate al documento del 15 maggio.
Metodi di verifica
Per la verifica dell'apprendimento si sono adoperati i seguenti metodi:
• Verifica orale consistente nella risoluzione di problemi e quesiti e nella dimostrazione di
teoremi. Nella valutazione si è tenuto conto: dell'atteggiamento critico; della comprensione
dell'argomento; della disinvoltura; delle capacità a risolutive e delle competenze elaborative.
• Verifica scritta consistente: nella risoluzione di problemi e quesiti, nella risposta a domande
aperte di tipo teorico, nella dimostrazione di teoremi.
• osservazione del comportamento in classe.
Scala di valutazione
Si veda la scala di valutazione adottata dal consiglio di classe.
Griglie di valutazione
Per la valutazione delle simulazioni delle prove d’esame si è utilizzata la griglia di valutazione
proposta ministero. Tali griglie sono allegate al documento del 15 maggio.
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Attività di recupero e di approfondimento
Al termine del I quadrimestre sono stati attivati corsi di recupero per gli studenti che presentavano
carenze, come previsto dalla normativa vigente. Attività di recupero in itinere sono state svolte
durante tutto l'anno scolastico. In particolare, dopo ogni prova scritta si è proceduto ad una
dettagliata correzione della prova stessa e ci si è soffermati sugli errori compiuti dagli studenti
analizzandoli in dettaglio.
Valutazione complessiva dei risultati raggiunti dagli alunni
Per quanto riguarda il rendimento complessivo, la classe può essere suddivisa in tre gruppi:
un primo gruppo di studenti, costituito da alunni particolarmente bravi e motivati ha ottenuto
risultati buoni o e in alcuni casi eccellenti;
un secondo gruppo di ragazzi ha assimilato in modo adeguato i nuovi contenuti, raggiungendo
pienamente gli obiettivi;
un terzo ed esiguo gruppo, per fragilità e/o mancanza d’impegno costante, ha invece faticato a
seguire il ritmo sostenuto delle lezioni e lamenta ancora varie difficoltà soprattutto nello
svolgimento delle verifiche scritte.
Di seguito sono riportati i risultati in percentuale raggiunti dalla classe a tutt'oggi.
Livello del raggiungiQualificazione dei risulVoto in decimi
mento degli obiettivi
tati raggiunti
1. Pressoché totale
Ottimo
Da più di 8 a 10
2. Ampio
Buono
Da più di 7 a 8
2. Parziale
Discreto
Da più di 6 a 7
3. Minimo
Sufficiente
6
4. Incompleto
Non sufficiente
Da 5 a meno di 6
5. Mancato
Decisamente insufficiente Meno di 5
Rimini, 15 maggio 2015
Esiti in %
L'insegnante
Alessandro Zagnoli
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12
18
21
26
23
0
LICEO SCIENTIFICO "A. SERPIERI"
Anno Scolastico 2014/2015
CLASSE V F – CORSO SCIENZE APPLICATE
PROGRAMMA DEFINITIVO DI MATEMATICA
PROF. ZAGNOLI ALESSANDRO
Funzioni reali di una variabile reale
Ripasso del concetto di funzione: dominio, condominio, espressione analitica, rappresentazione
grafica; classificazione delle funzioni: algebriche e trascendenti; funzioni periodiche, pari, dispari,
composte; funzioni monotone ed invertibili; applicazione delle trasformazioni geometriche alla
rappresentazione grafica di funzioni.
Limiti di funzione
Intorno di un punto e dell'infinito; punti isolati e di accumulazione; definizioni e verifiche di limiti:
limite finito di una funzione in un punto; limite infinito di una funzione in un punto; limite finito di
una funzione all'infinito; limite infinito di una funzione all'infinito; limite destro e limite sinistro.
Teoremi sui limiti
Teorema dell'unicità del limite; teorema del confronto; teorema della permanenza del segno (non
dimostrati).
Algebra dei limiti
Enunciati dei teoremi relativi ai limiti delle funzioni: valore assoluto, reciproca, somma, differenza,
prodotto, quoziente, potenza, radice, esponenziale, logaritmo, goniometrica, composte; forme
x
sen x
 1
indeterminate e loro risoluzione; limiti notevoli: lim
= 1 , lim 1 +  = e (non dimostrato);
x →0
x →∞
x
x

limite all'infinito delle funzioni algebriche razionali e irrazionali intere e fratte; gli infinitesimi e gli
infiniti e il loro confronto; infiniti e infinitesimi equivalenti; principio di sostituzione di infiniti e
infinitesimi.
Funzioni continue
Continuità in un punto ed in un intervallo; continuità a destra e a sinistra di un punto; punti di
discontinuità eliminabile, di prima e di seconda specie; teoremi relativi ad una funzione continua in
un compatto: Weierstrass, Darboux–Bolzano, degli zeri (non dimostrati).
Successioni e progressioni
Ripasso del concetto di successione e della terminologia relativa; definizione di limite di una
successione; successioni divergenti e convergenti; confronto di infiniti e loro ordine: n!, an, na;
loga(n); progressioni aritmetiche e geometriche e relative proprietà; limiti di progressioni; le serie;
serie convergenti e divergenti; serie i cui termini sono in progressione geometrica e/o aritmetica.
Derivate
Definizione di derivata in un punto e suo significato geometrico e fisico; continuità e derivabilità:
teorema relativo; derivata destra e sinistra; funzione derivata; derivate fondamentali e operazioni
con le derivate; teoremi relativi alle derivate delle funzioni inverse e composte (non dimostrati);
derivate d'ordine superiore; applicazione delle derivate a problemi di fisica.
I teoremi del calcolo differenziale
Estremi relativi ed assoluti; teorema sulla condizione necessaria per l'esistenza di estremi relativi
per funzioni derivabili; teoremi di Rolle, Lagrange, di De L'Hospital (non dimostrato); condizione
di crescenza e decrescenza di una funzione; determinazione degli intervalli di crescenza e/o
decrescenza con lo studio del segno della derivata prima; determinazione degli estremi con lo studio
del segno della derivata prima; concavità di una funzione in un punto e in un intervallo; studio della
concavità di una curva per mezzo della derivata II; punti di flesso e loro determinazione; condizione
di invertibilità di una funzione in un intervallo; teorema di esistenza e unicità dello zero di una
funzione derivabile in un intervallo; classificazione dei punti di continuità ma non derivabilità;
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teorema relativo alla determinazione degli estremi relativi e dei punti di flesso con l'uso delle
derivate successive (non dimostrato).
Studio di funzioni
Asintoti e loro determinazione; studio di funzioni algebriche razionali, irrazionali, intere, fratte,
goniometriche, esponenziali, logaritmiche e con moduli; problemi di massimo e minimo
riguardanti: geometria piana e solida, geometria analitica, trigonometria; ricerca degli estremi in
funzioni con parametri; risoluzione grafica di una equazione parametrica; risoluzione di equazioni:
determinazione del numero di soluzioni con il metodo grafico e con il teorema di esistenza e unicità
dello zero; determinazione numerica degli zeri di funzione: ripasso del metodo di bisezione; il
metodo di Newton o delle tangenti.
Integrali
Primitiva di una funzione; integrali indefiniti e loro proprietà; integrali indefiniti immediati;
integrali la cui primitiva è una funzione composta; integrazione per sostituzione e per parti;
integrazione di funzioni algebriche razionali fratte improprie e proprie con denominatore di grado
non superiore al secondo; integrali definiti; funzione integrale; teorema del valor medio; teorema
fondamentale del calcolo integrale (o di Torricelli-Barrow); calcolo di aree; calcolo di volumi di
solidi di rotazione; integrali impropri; applicazione del calcolo integrale alla fisica.
Equazioni differenziali
Equazioni differenziali del primo ordine: forma normale, integrale generale e soluzione particolare;
il problema di Cauchy; equazioni differenziali del tipo y' = f(x), equazioni differenziali del primo
ordine a variabili separabili; equazioni differenziali del primo ordine lineari; applicazione delle
equazioni differenziali alla fisica.
Calcolo della probabilità e distribuzioni1
Ripasso degli elementi fondamentali del calcolo combinatorio e del calcolo delle probabilità;
teorema di Bayes; distribuzioni discrete; valor medio e scarto quadratico medio di una
distribuzione; distribuzione binomiale e di Poisson.
Rimini, 15 maggio 2015
I rappresentanti di classe
1
L'insegnante
I seguenti argomenti saranno completati dopo il 15 maggio, salvo imprevisti.
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RELAZIONE FINALE DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE
CLASSE 5F Scienze Applicate
PROF.ssa ELEONORA ABBONDANZA
La classe è stata da me seguita durante l’intero corso di studi,durante il quale gli alunni hanno
evidenziato, soprattutto negli ultimi due anni,un atteggiamento non sempre collaborativo e corretto
nei confronti dell’insegnante. Dal punto di vista del profitto, un gruppo di alunni ha raggiunto una
buona padronanza della lingua, alla quale non è però sempre corrisposto un impegno adeguato
nell’approfondimento dei contenuti. Un limitato numero di alunni ha invece evidenziato molte
difficoltà nell’apprendimento degli aspetti linguistici anche di base, in alcuni casi nonostante
l’impegno e gli sforzi assidui. A causa della riduzione dell’orario a sole due ore settimanali dovuto
alla presenza della seconda lingua straniera, il programma è stato limitato agli argomenti ed agli
autori fondamentali all’interno del periodo cronologico preso in esame.
CONTENUTI ED OBIETTIVI
Il programma della classe quinta ha privilegiato un approccio di tipo cronologico che ha coperto il
periodo storico-letterario che dal Romanticismo si estende fino al Modernismo (anni ’20-’30 ).
All’interno di questo periodo sono stati scelti autori e temi particolarmente significativi per
interesse e rilevanza ed è stato dato particolare spazio all’analisi di un genere letterario, il romanzo,
ed alla sua evoluzione a livello di temi e tecniche narrative, mentre non sono stati affrontati testi ed
autori relativi al genere teatro, trattato in precedenza durante la classe quarta.
Il percorso didattico è partito dalla lettura e comprensione dei testi per arrivare gradualmente ad una
interpretazione critica degli stessi e dell’opera da cui sono stati tratti. In un secondo momento si è
passati ad individuare i rapporti con le altre opere dello stesso autore e ad uno studio più
approfondito del contesto storico,sociale e culturale in cui le opere si collocano.
Le lezioni hanno previsto sia momenti frontali gestiti dall’insegnante che attività operative
attraverso cui gli alunni hanno espresso, in modo controllato o più libero,le loro interpretazioni del
testo e sviluppato le loro capacità comunicative e critiche.
COMPETENZE
Saper comprendere ed analizzare testi letterari in prosa e in versi,attribuendoli ad un autore studiato;
Saper riconoscere analogie e differenze fra testi dello stesso autore o di autori diversi;
Saper argomentare l’interpretazione di un testo;
Saper mettere in relazione un testo o un autore con la produzione letteraria del periodo a cui
appartiene;
Saper operare collegamenti significativi fra un testo ed il suo contesto storico-sociale .
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state svolte due verifiche scritte nel primo quadrimestre e due nel secondo, la cui tipologia ha
ricalcato quelle previste dall’Esame di Stato ( Tipologia A in particolare);durante lo svolgimento
delle prove scritte è stato consentito esclusivamente l‘uso del dizionario monolingue.
Per la correzione delle prove scritte ci si è avvalsi di griglie di valutazione che verranno allegate.
Le verifiche orali ( minimo due a quadrimestre) hanno avuto la caratteristica del colloquio ed
hanno testato,oltre alla conoscenza dei contenuti,anche la padronanza della lingua e la capacità di
esposizione e di operare collegamenti.
Oltre alle verifiche orali e scritte hanno concorso alla valutazione finale anche aspetti quali
l’impegno, la partecipazione e il grado di miglioramento rispetto alla situazione di partenza.
Viserba 15/05/2015
L’insegnante
Eleonora Abbondanza
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PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE
CLASSE VF Scienze Applicate
A.S. 2014-2015
Prof.ssa Eleonora Abbondanza
Testi in adozione: “Only Connect New Directions: The Early Romantic Age and the Romantic
Age”, “The Victorian Age”, “The Modern Age”
Nel corso della classe quinta sono stati affrontati i seguenti autori,opere e tematiche relative al
contesto storico-culturale dall’inizio del XIX ai primi decenni del XX secolo, mentre il PreRomanticismo e la Rivoluzione industriale erano stati presentati alla fine della classe quarta.
The Romantic Age
The Historical and Social Context: From the Napoleonic Wars to the Regency;
The Cultural Context: The Egotistical Sublime; Reality and Vision.
W. Wordsworth: life and works (cenni );
Da “Lyrical Ballads”: A certain colouring of the imagination (The Preface);
I Wondered Lonely as a Cloud ;
Upon Westminster Bridge.
Critical Notes.
S.T.Coleridge: life and works (cenni);
Da The rime of the Ancient Mariner: The killing of the albatross; The Ghost Ship; The water
Snakes; A sadder and a wiser man.
Critical Notes.
The Victorian Age
The Historical and Social context : The Early Victorian Age; The Later years of Queen
Victoria’s reign;The Victorian Compromise; The Victorian frame of mind.
The Literary context: TheVictorian Novel ; Types of novels;
C.Dickens :life and works (cenni);
Da Oliver Twist:” Oliver asks for more“; “The enemies of the system“; da Hard Times:” Nothing
but facts“; ” Coketown”;
Critical notes .
Aestheticism and Decadence
O. Wilde:life and works (cenni);
Da The Picture of Dorian Gray: ” Preface“; “Basil Hallward“;”Dorian’s hedonism”; “Dorian’s
Death”; lettura integrale del romanzo in lingua originale.
Critical notes .
The Modern Age
The Historical and Social context : The Edwardian Age ; Britain and World War I; The
Cultural context: The Age of Anxiety; Modernism;The Modern Novel ; Interior monologue;
J.Joyce: life and works (cenni);
Da Dubliners:” Eveline.” Da Ulysses: “The funeral“; “Molly’s monologue” (fotocopia);
Critical notes .
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V.Woolf: life and works (cenni);
Da Mrs Dalloway: “Bond Street” (fotocopia); “Clarissa and Septimus”; “Clarissa’s Party”;
Critical notes.
Si prevede inoltre di svolgere I seguenti argomenti nel mese di maggio:
Modern Poetry:
T.S. Eliot:life and works (cenni);
Da The Waste Land: “The Burial of the Dead“; “The Fire Sermon” ;” What the Thunder Said”;
Critical notes .
The Twenties and the Thirties:
G.Orwell: life and works (cenni);
Da Nineteen Eighty Four : “Newspeak”; How can you control memory?”;
Critical notes .
Viserba (Rimini) 15/05/2015
L’insegnante
Gli alunni rappresentanti di classe
Eleonora Abbondanza
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Liceo Scientifico “A. Serpieri”
LINGUA E LETTERATURA FRANCESE
RELAZIONE FINALE
Anno Scolastico 2014-2015
Classe 5 sezione F
Prof.ssa Marina Marini
Tutti gli alunni studiano Inglese come prima lingua e Francese come seconda e che hanno avuto la stessa
insegnante di Francese nel corso dell’intero quinquennio. Le ore settimanali di seconda lingua sono state 2
per tutto il quinquennio, secondo le regole dell’autonomia.
Obiettivi: Sono stati fissati gli obiettivi comuni a tutte le lingue straniere, allegati al P.O.F. Questi obiettivi
sono stati raggiunti da tutti gli alunni. L’impegno è stato adeguato alle richieste, anche se gli argomenti
proposti non hanno sempre suscitato una partecipazione spontanea.
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti: Nello svolgere il programma si è partiti da una visione generale del XVIII secolo. In seguito, uno
studio introduttivo del XIX e del XX secolo, visti nei loro molteplici aspetti, hanno permesso di inserire gli
autori e le correnti letterarie nel loro contesto sociale e culturale. I brani antologici scelti (sia nel testo in uso
che in altre antologie) hanno consentito di evidenziare le caratteristiche specifiche dei vari autori. Sono stati
quindi individuati la persistenza e l’evolversi di temi e stili nel tempo, per una visione complessiva e critica
del “fatto letterario”. Sono stati anche individuati i testi e gli autori più rappresentativi per lo sviluppo dei
nuclei tematici individuati all’inizio dell’anno scolastico e non è stata trascurata una visione interdisciplinare
della letteratura francese.
Metodi: il lavoro si è svolto con lezioni frontali, lezioni dialogate, lettura di testi, discussioni, utilizzando
come strumenti il libro di testo, altre antologie, sequenze originali di films tratti dai grandi romanzi francesi e
il materiale bibliografico fornito dall’insegnante.
Tempi: il lavoro complessivo si è sviluppato su base quadrimestrale.
Attività collaterali: Nel corso della quarta, quasi tutto il gruppo classe ha sostenuto e superato le prove
previste per il DELF B1
Criteri e strumenti di valutazione: le verifiche scritte hanno testato le capacità di comprensione e di analisi
dei testi letterari. Durante il secondo quadrimestre gli alunni anno avuto l’occasione di misurarsi con esempi
di terza prova che verificassero anche la conoscenza del programma svolto. La valutazione è stata formulata
sulla base di alcune componenti: conoscenza, lingua e organizzazione del testo. In tutte le prove scritte sono
state formulate delle domande in lingua straniera che richiedevano una trattazione sintetica, sempre in lingua
straniera. I risultati sono stati soddisfacenti o buoni in diversi casi ed hanno sempre evidenziato che lo studio
era stato adeguato alle richieste.
Verifiche orali: almeno due occasioni a quadrimestre sono state fornite a tutti gli alunni per esprimersi in
modo ampio e dettagliato sugli argomenti trattati e sui testi analizzati in classe. Ovviamente anche durante le
lezioni, la collaborazione degli alunni (spesso sollecitata dall’insegnante) è stato un elemento utile alla
valutazione.
Non è stato necessario svolgere attività di recupero o di sostegno nell’ultimo anno scolastico
Rimini, 15 maggio 2015
L’insegnante
…………………………………………………
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PROGRAMMA DI LETTERATURA FRANCESE
Classe 5 sezione F
Prof.ssa Marina Marini
Anno Scolastico 2014-2015
Testo Bonini-Jamet « Ecritures…les incontournables » Valmartina
XVIIIème siècle
J.-J. ROUSSEAU
“La Nouvelle Héloïse”
XIXème siècle
VUE D’ENSEMBLE
LA PERIODE PREROMANTIQUE
Mme DE STAEL
-“De l’Allemagne”: « Poésie classique et de la poésie romantique », p.230
CHATEAUBRIAND
L’initiateur du mal du siècle
-“René”: “Vague à l’âme” p.222
« Un état impossible à décrire » p.220
LE ROMANTISME
-le culte de la nature
-l’exaltation du moi
-le mal du siècle
-le Moyen Age et le Christianisme
-l’engagement social
ALPHONSE DE LAMARTINE
-“Méditations poétiques”:- « Le Lac », p. 234
VICTOR HUGO
Le poète:
-“Les Rayons et les Ombres”: « La fonction du poète », p.256
-“ Les Contemplations ” : « Demain dès l’aube », p. 258
Le dramaturge:
La théorie du drame
Le romancier:
-“Notre-Dame de Paris”
-“Les Misérables” « La mort de Gavroche » p. 631
« L’Alouette » p. 262
THEOPHILE GAUTIER et le Parnasse
-“Emaux et Camées”:”L’Art” p.312
CHARLES BAUDELAIRE
Les Fleurs du mal
La théorie des Correspondances
Le role du poète
Le Spleen
La Beauté
La femme
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“Les Fleurs du Mal”:
« L’albatros » p.346
« Correspondances », p. 354
« Spleen », p. 345
« La Beauté » (photocopie)
« Hymne à la Beauté » (photocopie)
« A une passante» p.349
“Invitation au voyage” p. 347
« Petits poèmes en prose » « Enivrez-vous » (photocopie)
VUE D’ENSEMBLE DE LA SECONDE MOITIE’ DU XIXème SIECLE
LE REALISME ET LE NATURALISME
GUSTAVE FLAUBERT
La tentation romantique
Le culte de la forme
Le bovarysme
“Mme Bovary”: “ Le bal” p.316
visionnement de quelques séquences du film « Mme Bovary » de C. Chabrol
LE DECADENTISME et LE SYMBOLISME
PAUL VERLAINE
« Jadis et Naguère » : « Art poétique » p.366
ARTHUR RIMBAUD
« Poésies » : « Voyelles » (photocopie)
« Le dormeur du val » p.364
Rimini, 15 Maggio 2015
L’insegnante
Gli alunni
…………………………………….
………………………………………
……………………………………………..
L’insegnante ha intenzione di svolgere alcuni o tutti i seguenti argomenti di seguito indicati nelle
ultime settimane dell’anno scolastico
LE REALISME ET LE NATURALISME
GUSTAVE FLAUBERT
E. ZOLA et le Naturalisme
XXème SIECLE
VUE D’ENSEMBLE
HENRI BERGSON
Le Temps
MARCEL PROUST
“A la recherche du temps perdu”
L’insegnante
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RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE 5°F
DOCENTE:Mattioni Fabrizia (Scienze naturali)
A.S. 2015-2016
La classe 5° F è composta da 17 alunni, un gruppo classe contenuto numericamente, il che ha solo
in parte compensato i problemi legati alla sensibile decurtazione di ore di scienze naturali nel corso
con studio della seconda lingua comunitaria(pari a circa il 28% delle ore complessive di scienze di
un corso di scienze applicate)
Sono stata docente di Scienze naturali in questa a partire dalla classe 3°, con un inserimento che è
stato fin da subito armonico e produttivo, pur nella iniziale difficoltà di adattamento ad un nuovo
metodo di insegnamento.
Il rapporto con la classe è stato molto buono per tutta la durata del percorso descritto.
La classe si è sempre dimostrata interessata alle materie da me insegnante, ed ha sempre nel
complesso lavorato seriamente per il raggiungimento di obiettivi anche ambiziosi.
Nella classe è emersa fin da subito la presenza di un gruppo di allievi e allieve con capacità buone o
anche ottime, ma anche di qualche alunno e alunno con difficoltà nel metodo e talvolta con
impegno non adeguato.
Detto questo, quasi tutti gli studenti hanno raggiunto una preparazione soddisfacente, ed alcuni di
loro una preparazione che definirei molto buona.
Prof.ssa Mattioni Fabrizia
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PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI
CLASSE 5°F
A.S. 2014/’15
LE BIOTECNOLOGIE
La tecnologia del DNA ricombinante
Specifici enzimi per tecnologia del DNA ricombinante. Enzimi di restrizione. Elettroforesi su gel. Tecnica del DNA
finger printing.Modificazioni del DNA batterico mediante interventi sui plasmidi. La clonazione dei plasmidi
ricombinanti. Tecnica della PCR. Le “librerie” genomiche. Clonazione di geni e clonazione di organismi. I microarrey a
DNA. Utilizzo di cellule e organismi ricombinanti. Il sequenziamento del genoma umano. La genomica. Ricadute di
queste tecnologie sull’industria farmaceutica e la ricerca biomedica. Gli OGM e la loro influenza sull’agricoltura.
.
IL CORPO UMANO
Il sistema immunitario
Le difese innate contro le infezioni. La risposta infiammatoria. Il sistema linfatico.L’immunità acquisita.I linfociti. Gli
anticorpi. La selezione clonale. Immunità umorale e immunità mediata da cellule.L’HIV attacca i linfociti T helper.
Principali malattie del sistema immunitario. Le allergie.
Il sistema endocrino
I messaggeri chimici. Meccanismo di azione degli ormoni idrosolubili e di quelli liposolubili. L’ipotalamo come
collegamento tra sistema nervoso e sistema endocrino. Quali sono le ghiandole endocrine e che funzioni svolgono.
Ormoni ed omeostasi.
Il sistema nervoso
Struttura e funzione del sistema nervoso. L’impulso nervoso e la sua trasmissione. Le sinapsi elettriche e chimiche
Neurotrasmettitori, loro classificazione e principali effetti. Organizzazione del sistema nervoso. L’encefalo umano.
Sistema Nervoso periferico. Le principali malattie che colpiscono il sistema nervoso.
Il sistema scheletrico e il sistema muscolare
Le diverse funzioni dello scheletro. L’osteone, unità fondamentale del tessuto osseo. Tessuto osseo compatto e
spugnoso. Principali ossa dello scheletro umano. Le articolazioni.
Interazione scheletro-muscoli per produrre movimento. L’unità fondamentale del muscolo, il sarcomero. La
contrazione muscolare. La placca neuro-motrice.
CHIMICA ORGANICA
Legame chimico e isomeria
Legame ionico e legame covalente. Il carbonio, legami covalenti semplici e multipli, legame sigma e pi greco. Isomeria.
Formule di struttura, risonanza. Gli orbitali ibridi del carbonio.
Alcani e cicloalcani
Struttura e nomenclatura sia tradizionale che IUPAC degli alcani. Alchili e alogeni come sostituenti. Proprietà fisiche
degli alcani. Nomenclatura e conformazioni dei ciclo alcani. Le reazioni degli alcani(ossidazione e combustione,
alogenazione, meccanismo radicalico a catena dell’alogenazione. L’isomeria cis-trans nei ciclo alcani. Il petrolio e il
gas naturale. La combustione e l’effetto serra.
Alcheni e alchini
Definizione e classificazione. La nomenclatura. Alcune caratteristiche dei doppi legami. L’isomeria cis-trans degli
alcheni. Reazioni di addizione e sostituzione a confronto. Addizione di reagenti asimmetrici ad alcheni asimmetrici. La
regola di Markovnikov. Il meccanismo di addizione elettrofila agli alcheni. L’idroborazione degli alcheni. Addizione di
idrogeno, addizione di alogeni, addizione di acqua , addizione di acidi. Le addizioni radicaliche-il polietilene.
Ossidazione degli alcheni. La combustione degli alcheni.
Gli alchini. Alcune caratteristiche dei tripli legami. Le reazioni di addizione degli alchini. L’acidità degli alchini.
I composti aromatici
Alcune caratteristiche del benzene. La struttura di Kekulè del benzene. La risonanza del benzene. Il modello orbitalico
del benzene. La nomenclatura dei composti aromatici. La sostituzione elettrofila aromatica. Alogenazione, nitrazione,
solfonazione, alchilazione e acilazione. Sostituenti attivanti e disattivanti l’anello. Gruppi orto-para-orientanti e gruppi
meta-orientanti. Gli idrocarburi aromatici e il cancro.
La stereoisomeria
La chiralità e gli enantiomeri. I centri stereogeni. La configurazione e la convenzione R-S. La luce polarizzata e
l’attività ottica degli zuccheri.
Alogenuri alchilici
- 42 -
La sostituzione nucleofila. Esempi di sostituzioni nucleofile. I meccanismi delle sostituzioni nucleofile. Il meccanismo
SN2 e il meccanismo SN1 a confronto. La deidroalogenazione. Meccanismi E2 ed E1. Competizione tra sostituzione ed
eliminazione.
Alcoli, fenoli e tioli
La nomenclatura. Il legame a idrogeno negli alcoli e nei fenoli. Principali caratteristiche fisico-chimiche.
L’ossidazione degli alcoli ad aldeidi, chetoni e d acidi carbossilici.
Eteri ed epossidi
Nomenclatura degli eteri e loro principali proprietà fisiche in particolare come solventi. I reagenti di Grignard.
Nomenclatura degli epossidi.
Aldeidi e chetoni
Nomenclatura. Aldeidi e chetoni comuni. Il gruppo carbonilico. Metodi di preparazione di aldeidi e chetoni.
L’addizione di alcoli: la formazione di emiacetali e di acetali. La condensazione aldolica.
Gli acidi carbossilici e i loro derivati
La nomenclatura e le proprietà fisiche. Acidità e costanti di acidità. Trasformazione degli acidi in sali. Metodi di
preparazione degli acidi carbossilici. Gli esteri: l’esterificazione di Fischer. La saponificazione degli esteri. Gli
alogenuri acilici. Le ammidi. Acidi grassi,i saponi e i tensioattivi.
Le ammine e altri composti azotati
Classificazione , struttura e nomenclatura delle ammine. Le proprietà fisiche e le interazioni intermolecolari. La
preparazione delle ammine. La basicità delle ammine.
I composti eterociclici
I legami e la basicità della piridina. Gli eterociclici a cinque termini: pirrolo e furano. La morfina ed altri farmaci
azotati.
I carboidrati
Definizione e classificazione. I monosaccaridi. La chiralità dei monosaccaridi, le proiezioni di Fischer e gli zuccheri
D,L. Le strutture emiacetaliche cicliche dei monosaccaridi. Strutture furanosiche e piranosiche. La formazione dei
glicosidi dai monosaccaridi. I disaccaridi, i polisaccaridi, i fosfati degli zuccheri, i deossizuccheri.
Aminoacidi, peptidi e proteine
Gli aminoacidi naturali. Le proprietà acido-base degli aminoacidi. I peptidi, il legame disolfuro. Le proteine: struttura
primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.
Lipidi
Lipidi a funzione energetica e a funzione strutturale. Classificazione dei lipidi (gliceridi, fosfolipidi, cere, steroidi) e
loro principali ruoli all’interno delle cellule.
Nucleotidi ed acidi nucleici
La struttura generale degli acidi nucleici, i componenti del DNA, i nucleosidi e i nucleotidi. La struttura primaria e
secondaria del DNA, la replicazione del DNA. Gli RNA. Il codice genetico e la biosintesi delle proteine.
BIOCHIMICA E METABOLISMO CELLULARE
Metabolismo energetico
La glicolisi:dal glucosio al piruvato Le fermentazioni alcolica e lattica. La respirazione cellulare. Il Ciclo di Krebs, il
trasporto degli elettroni e la fosforilazione ossidativa. I collegamenti tra le vie metaboliche.
Fotosintesi
La fase luminosa. Come i fotosistemi riescono a trasformare la luce in energia chimica. Ruolo del NADPH e dell’ATP.
La fase indipendente dalla luce: ciclo di Calvin e piante C3. La fotorespirazione e la minor resa della fotosintesi. Gli
adattamenti delle piante attraverso cicli C4 e CAM.
I rappresentanti degli studenti
__________________________________
__________________________________
Prof.ssa Mattioni Fabrizia
- 43 -
RELAZIONE sulla classe VF sc.
Materia:DISEGNO E STORIA DELL'ARTE A025
L'impegno e la partecipazione dimostrati dagli studenti nel corso dell'anno risultano differenziati a
secondo di due diversi atteggiamenti scolastici.
Un gruppo di studenti ha sempre dimostrato impegno, partecipazione e buon profitto scolastico, un
gruppo, al contrario ha dimostrato scarso impegno, frequenza alle lezioni e un atteggiamento di
sufficienza nel seguire le lezioni raggiungendo un profitto solo sufficiente.
A causa dei problemi sopra menzionati, la programmazione si è sviluppata secondo alcuni percorsi
fondamentali:
Le arti figurative tra ottocento e novecento.
L'architettura dall'ottocento alle Archistar.
Infine, si fa presente l'ovvio e purtroppo ricorrente problema relativo alla pochezza della scansione
oraria settimanale per la storia dell'arte (due ore alla settimana).
Rimini 15/05/2015
Il docente
- 44 -
Liceo Scientifico A.Serpieri Rimini
PROGRAMMA DIDATTICO EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Del prof.
FABRIZIO CORTESI
materia:
STORIA DELL’ARTE
Classe V F Sc.
Anno scolastico: 2014-15
Libro di testo: Cricco Di Teodoro, Itinerario nell'arte, ed. Zanichelli, Bologna,2014
1 - ARCHITETTURA
I PRERAFFAELLITI
William Morris Arts &Crafts (Inghilterra –associazione arti e mestieri)
D.G.Rossetti
LA SECESSIONE VIENNESE
Adolf Loos
Casa ScheuVienna
il Raumplan
LE CORBUSIER
L’architettura razionalista:
F.Ll.WRIGHT
L'architettura organica:
L’unitè d’habitation 1945-52
Ville Savoye
Il Modulor
Museo quinta strada New York
Robie House
Casa sulla cascata Kauffmann House
LA BAUHAUS
Weimar 1919 Dessau 1933
WALTER GROPIUS Architettura della scuola di Dessau
M.BREUER (design mobili) OSKAR SCHLEMMER (teatro)
LUDWIG MIES VAN DER ROHE (nuovo direttore)
WASSILY KANDINSKY (pittura)- PAUL KLEE (pittura)
L'ARCHITETTURA DELLE ARCHISTAR
Renzo Piano Shard of glass City of London
Santiago Calatrava Museo della scienza Valencia
- 45 -
***
2 - ARTI FIGURATIVE
PREIMPRESSIONISMO
Caratteri generali
La Scuola di Barbizon
L’IMPRESSIONISMO
Caratteri generali
Claude Monet
Impressione:levar del sole
La cattedrale di Rouen
Barche ad Argenteuil
Le ninfee
Edouard Manet
Dejeuner sur l’herbe (colazione sull’erba)
Olympia
Ballo al Moulin de la Galette
P.Auguste Renoir
Edgar Degas
L'Assenzio
lezione di danza
Paul Cezanne
I giocatori di carte
La montagna Sainte Victoire
Le grandi bagnanti
POST IMPRESSIONISMO
Paul Gauguin Il Cristo giallo
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
V.Van Gogh I mangiatori di patate
Notte stellata
Campo di grano con volo di corvi
- 46 -
LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL NOVECENTO
introduzione
IL CUBISMO
George Braque
Pablo Picasso Les Demoiselles d'Avignon
cubismo analitico
cubismo sintetico
IL SURREALISMO
Caratteri generali
ANDRÈ BRETON manifesto del Surrealismo
RENÈ MAGRITTE Golconde
La condizione umana
La battaglia delle Argonne
LA METAFISICA
Giorgio De Chirico
Alberto Savinio
L'enigma dell'ora
Le muse inquietanti
I genitori
POP ART
Andy Warhol
Marilyn
Campbell Soup
15/05/15
Il docente
I rappresentanti di classe
- 47 -
RELAZIONE FINALE
INFORMATICA
Classe V F - anno scolastico 2014/2015
Insegnante: Fabrizio Fornari
BREVE INTRODUZIONE
I docenti di Informatica intendono proporre una quadro generale riassuntivo circa le
indicazioni ministeriali per Informatica per il Liceo Scientifico Opzione Scienze
Applicate.
Tale introduzione vuole fornire un contesto di riferimento, comune alle quattro classi
quinte (VC, VD, VE, VF) che quest'anno affronteranno da pioniere il primo Esame di
Stato per il corso Scienze Applicate.
Dalle indicazioni ministeriali:
Linee Generali e competenze
“L’insegnamento di informatica deve contemperare diversi obiettivi: comprendere i
principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione, acquisire la padronanza di
strumenti dell’informatica, utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi
significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline,
acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei
metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso [...]”
Obiettivi specifici di apprendimento - Quinto Anno
“E’ opportuno che l'insegnante - che valutera di volta in volta il percorso didattico piu
adeguato alla singola classe - realizzi percorsi di approfondimento, auspicabilmente in
raccordo con le altre discipline.
Sono studiati i principali algoritmi del calcolo numerico, introdotti i principi teorici della
computazione e affrontate le tematiche relative alle reti di computer, ai protocolli di
rete, alla struttura di internet e dei servizi di rete.”
Come si evince da quanto indicato sopra, il programma relativo all'ultimo anno di
questo ciclo di studi è risultato per la maggior parte teorico.
La parte applicativa è stata SVOLTA IN FUNZIONE ALLO SVILUPPO di semplici
algoritmi DI metodi di calcolo numerico. TALI METODI SONO STATI REALIZZATI IN
AMBIENTE VBA PER EXCEL; I DOCENTI HANNO RITENUTO OPPORTUNO LIMITARE LO
STUDIO DEL LINGUIAGGIO AGLI ASPETTI FUNZIONALI ALLO SVILUPPO DI TALI
METODI.
Per il resto, gli argomenti trattati nelle due ore settimanali dedicate alla materia sono
stati molto teorici e, come da indicazioni ministeriali, si è seguito un percorso poco
“tecnico” ma molto orientato a favorire “la comprensione dei principali fondamenti
teorici delle scienze dell’informazione”.
Entrambi i docenti hanno svolto quasi completamente il programma preventivato,
mantenendo una linea di insegnamento comune, ma adeguando il precorso ad ogni
singola classe.
- 48 -
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, che ho condotto dalla Prima fino alla quinta, ha seguito il lavoro sempre
con interesse e partecipazione.
In quest'ultimo anno, il coinvolgimento e l'attenzione sono calati per gli argomenti
affrontati nella classe quinta, rispetto ad argomenti come quello dei Database che il
ministero ha fatto sviluppare nella classe quarta.
Gli obiettivi di minimi di apprendimento sono stati raggiunti da tutta la classe, con una
buona capacità di analisi.
Qualche alunno, particolarmente dotato di capacità logiche, ha dimostrato un discreto
interesse, ottenendo buoni risultati.
Altri hanno mostrato assiduità nello studio e hanno conseguito quindi una buona ed
omogenea preparazione .
Altri hanno appena raggiunto gli obiettivi minimi poiché lo studio autonomo poco
assiduo e un modesto livello di approfondimento, hanno determinato l’accumularsi di
lacune e quindi un profitto appena sufficiente.
OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI
Potenziare la capacità logica e di riflessione
rielaborazione dei concetti acquisiti.
Sviluppare capacità logiche e organizzative.
Favorire le abilità espositive e di sintesi.
personale
e
favorire
la
OBIETTIVI MINIMI
Conoscenza di base dei comandi del linguaggio scelto (Visual Basic for
Application).
Conoscenza dei principali algoritmi del calcolo numerico.
Sapere i parametri di qualità di un algoritmo e riconoscerne la complessità
computazionale
Padronanaza degli elementi di base del Networking.
SCELTE METODOLOGICHE
MODALITÀ DI LAVORO
Spiegazioni in classe e/o in laboratorio
Utilizzo del laboratorio di informatica
Recupero periodico
STRUMENTI DI LAVORO
Lavagna e/o Videoproiettore
Testo in adozione (Paolo Camagni – Riccardo Nikolassy, “CORSO DI
INFORMATICA” (Per il nuovo liceo scientifico opzione scienze applicate) VOLUME
3, HOEPLI)
- 49 -
Laboratorio di Informatica e VBA per Excel
Fotocopie di materiale didattico vario (dispensa, appunti, schemi, ecc.)
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
TIPOLOGIE E NUMERO DI VERIFICHE
Le verifiche sommative:
verifiche orali che sono state realizzate anche in forma scritta
verifiche di recupero orali
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
La valutazione viene stabilita sulla base dei seguenti indicatori:
• Conoscenze, intese come acquisizione dei contenuti.
• Competenze, intese come capacità di applicare in concreto determinate
conoscenze.
VOTO
2
3
4
5
6
7
8
9
10
REQUISITI
•
•
•
DESCRIZIONE
Assenza totale delle nozioni di base.
Presenza di qualche nozione isolata e non significativa.
Presenza di poche nozioni in un quadro disorganico con scarse competenze.
Lacunosa conoscenza degli argomenti, incerta comprensione e qualche volta non
pienamente sufficiente applicazione.
Sufficiente conoscenza degli argomenti, sufficiente autonomia nell'applicazione.
Discreta conoscenza degli argomenti, discreta esposizione e discreta applicazione.
Buona conoscenza degli argomenti, comprensione, applicazione.
Buona conoscenza degli argomenti, con capacità di rielaborazione critica.
Ottima conoscenza degli argomenti, con capacità di rielaborazione critica.
MINIMI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA SUFFICIENZA
sapere descrivere i principali algoritmi di calcolo numerico
saper riconoscere la complessità computazionale di semplici algoritmi
esporre gli argomenti principali del Networking
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma preventivato di informatica è stato sostanzialmente svolto. Non ho
svolto la parte relativa ai servizi di rete, perchè preferisco dedicare le ultime settimane
di scuola al ripasso generale.
- 50 -
ARGOMENTI SVOLTI
Unità di apprendimento 1
Algoritmi di calcolo numerico
L1 Calcolo approssimato della radice quadrata
Cenni sul calcolo numerico . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . 2
Calcolo della radice quadrata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Metodo alternativo di Newton . . . . . . . . . . . .. . .. . . . . 6
L3 Calcolo di π e integrazione con il metodo Monte Carlo
Il metodo Monte Carlo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
L6 Calcolo approssimato della radice di una equazione: metodo
di bisezione
Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Metodo di bisezione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
L7 Calcolo approssimato delle aree
Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
Metodo dei rettangoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Unità di apprendimento 2
Applicazioni tecnico-scientifiche
in VBA
L1 L’ambiente visuale di VBA per Excel
Visual Basic for Applications . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
Le macro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
L’ambiente di programmazione di Excel. . . . . 71
Scrivere un programma in VBA . . . . . . . . . . . . . . . . 75
L’Editor di VBA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
Struttura di un programma VBA . . . . . . . . . . . . . . . 79
Le variabili e le costanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
Il colloquio con l’utente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
I riferimenti di cella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
L2 Le variabili e le condizioni
Gli operatori matematici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
La condizione logica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
Gli operatori logici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
Blocchi annidati nella istruzione di selezione . . 99
La selezione nidificata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
I codici ASCII . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
L3 I cicli in VBA
I cicli in VBA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
I concetti di accumulatore e contatore . . . . . . 111
La struttura di ripetizione per falso . . . . . . . . . . . 114
La struttura di ripetizione con contatore. . . . 120
Un ciclo dentro a un ciclo:
i cicli annidati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
L4 Il perfezionamento dell’interfaccia grafica
I controlli VBA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
Principi teorici della computazione
L1 Analisi degli algoritmi
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184
Parametri di qualità di un algoritmo . . . . . . . . . . 186
Il modello di costo per il calcolo
del tempo di esecuzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187
Calcolo della complessità in funzione
- 51 -
del passo base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193
Verifichiamo le competenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194
L2 Complessità asintotica
e notazione O-grande
Complessità asintotica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195
Notazione O-grande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197
Algebra degli O-grandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
Unità di apprendimento 4
Fondamenti di Networking
L1 Introduzione al Networking
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
Reti: definizioni e concetti di base . . . . . . . . . . . . 219
Aspetti hardware delle reti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
Reti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
Topologia delle reti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
Reti geografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
Reti wireless . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
L2 Il trasferimento dell’informazione:multiplazione e commutazione
La trasmissione delle informazioni . . . . . . . . . . . 228
Generalità sui protocolli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
Tecniche di trasferimento
dell’informazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
Multiplazione (multiplexing). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232
La commutazione (switching) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
L3 L’architettura a strati ISO-OSI e TCP-IP
Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
L’architettura a strati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243
Il modello OSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
Il modello Internet o TCP/IP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250
Verifichiamo le conoscenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252
I RAPPRESENTANTI DI CLASSE
FABRIZIO FORNARI
____________________________
____________________________
____________________________
- 52 -
RELAZIONE FINALE CLASSE 5F
Educazione Fisica
A.S. 2014-2015
Il programma svolto ha avuto come finalità principale il miglioramento e l'applicazione pratica
degli schemi motori acquisiti durante gli anni precedenti.
La ripetizione costante di gesti motori essenziali quali stretching, controllo della postura, percezione
del proprio corpo ha permesso di fare propri i concetti di base delle attività motorie che sono
determinanti per un sano ed armonico sviluppo.
L' attività sportiva polivalente è stato il campo di verifica delle capacità acquisite sia come
conoscenza delle proprie possibilità e limiti sia come miglior autocontrollo.
Le lezioni si sono svolte presso la palestra dell’ Istituto” EINAUDI” e “SERPIERI”
La valutazione ha tenuto conto di:
• Impegno,
• Capacità coordinative e condizionali,
• Padronanza corporea.
La classe si presenta con capacità motorie che sono nella globalità di buon livello.
Anche l'affiatamento fra i ragazzi dimostra un buon grado di socializzazione.
Hanno risposto complessivamente in modo positivo alle sollecitazioni dimostrando interesse verso
le attività proposte.
L' impegno è stato buono e hanno dimostrato di saper ben utilizzare le loro capacità.
Il profitto raggiunto è nel complesso più che buono.
L'insegnante.
Prof. Castroni Riccardo
Rimini
15/05/2015
- 53 -
EDUCAZIONE FISICA
CLASSE 5°F SCIENTIFICO
Liceo Serpieri
PROGRAMMA SVOLTO
A.S. 2014-2015
Nel corrente anno scolastico è stato svolto il seguente programma pratico:
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
es.
a carico naturale
“
di coordinazione generale,
"
scioltezza articolare,anche a gruppi e a coppie.
"
stretching,
"
agilità , equilibrio e destrezza,
ADDOMINALI E GLUTEI
CORSA CONTINUA DI RESISTENZA
CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
PALLAVOLO:
, partite di pallavolo a campo ridotto e intero.
PALLACANESTRO:
fondamentali individuali, palleggio, passaggio, tiro
BADMINTON
ULTIMATE FRISBEE:
esercizi di controllo dell'attrezzo, regole di gioco, partite a campo ridotto.
- 54 -
CALCETTO:
esercizi di controllo della palla, passaggi, tiro, partite a campo ridotto.
regolamento; falli personali dei giocatori,
PALLAMANO,principi di coordinazione oculo manuale,con palline da pallamano e da tennis
CORPOREITA,,acrosport,esercizi per vincere le remore immotivate
COORDINAZIONE CORDE
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE
Gli alunni
L’insegnante
Castroni Riccardo
Rimini 15 maggio 2014
- 55 -
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“A. SERPIERI”
Liceo Scientifico Statale
Liceo Artistico Statale
MATERIA DI INSEGNAMENTO: RELIGIONE
ANNO SCOLASTICO 2014’15
INSEGNANTE: PANZETTA AURO
CLASSE V° F
RELAZIONE DI FINE ANNO SUL PROGRAMMA E LA DIDATTICA
Circa lo svolgimento del programma, ci si è attenuti in linea di massima alle indicazioni ministeriali,
“privilegiando l’analisi e l’interpretazione delle tematiche proposte”, ed attuandole tenendo
presente le esigenze e la fisionomia della classe.
Riguardo alle finalità dell’insegnamento di Religione Cattolica, e nel rispetto di quelle proprie della
scuola, si è cercato di tenere presente, soprattutto per mezzo dell’indagine critica, l’ambito di una
“cultura religiosa”, che abbia come riferimento fondamentale il Cristianesimo.
Pur “confessionale” nei riferimenti interpretativi e nei contenuti, l’itinerario proposto ha inteso
promuovere la ricerca attiva e la maturazione critica degli allievi, attraverso lo studio del dato
religioso. Lo svolgimento della programmazione preventivata ha inteso valorizzare maggiormente
l’aspetto dell’analisi metodica, a vantaggio dell’approfondimento e della sistematicità. Inoltre,
l’attività didattica ha tenuto conto dei necessari aggiustamenti, laddove opportuni, per una più
consona realizzazione degli obiettivi educativo-formativi.
La classe, ha mostrato un grado generalmente buono di attenzione e interesse per l’attività
didattica svolta ed i temi disciplinari affrontati. Peraltro un’attenzione e un coinvolgimento
maggiormente motivati si sono riscontrati soprattutto in coloro che, con continuità e disponibilità,
hanno seguito lo svolgersi delle lezioni, manifestando interesse e capacità di personale
rielaborazione dei contenuti. Il giudizio conclusivo risulta complessivamente buono, per alcuni
ottimo ed in un caso senz'altro eccellente.
Dal punto di vista metodologico e didattico, si sono seguiti questi criteri:
1) Riguardo alla didattica, ci si è proposti di partire da un approccio contestualizzato della materia
nei suoi contenuti specifici, calandoli nella problematica esperienziale dei ragazzi, in modo da
mettere in evidenza le relazioni fondamentali ad essa sottese.
L’analisi delle complesse interrelazioni che la nascita e lo sviluppo storico dell’esperienza religiosa,
in particolare di quella cristiana, ha fatto emergere a partire dal proprio rapporto con il mondo,
stimola ognuno a prendere coscienza delle articolate relazioni che intercorrono tra questa e la
ragione umana, la cultura o la scienza, in modo da porre in evidenza le domande essenziali
dell’uomo, da quelle antropologiche e psicologiche, a quelle cosmologiche, così da coglierne tutto
lo spessore e la pregnanza nell’orizzonte culturale del nostro tempo.
A questo fine si sono utilizzati, ove opportuno, collegamenti con le discipline del campo umanistico,
principalmente la storia, l’arte e la letteratura, così come la filosofia, che hanno messo in risalto gli
aspetti di questo rapporto, rendendo la riflessione su di essi, soprattutto in alcuni casi, approfondita
e ricca di spunti critici. La valutazione è stata definita in considerazione dell’interesse,
dell’attenzione e della partecipazione all’attività didattica, tenendo conto della costanza e
dell’impegno di ciascuno.
2) Come metodo di lavoro in classe si è privilegiato sia l’affronto, il più possibile sistematico, dei
contenuti proposti, sia il dialogo, finalizzato all’approfondimento ed alla riflessione critica, affinchè
ognuno acquisti sempre più capacità di ascolto, nonchè di confronto rispetto alle idee ed alla
persona dell’altro, tanto da acquisire il valore del dialogo costruttivo, come ricerca della “verità”,
nella disponibilità a porre al vaglio le proprie posizioni, sapendole sostenere senza preconcetti.
3) Infine si è data particolare attenzione alla costruzione di un approccio didattico efficace,
cercando di sollecitare in ciascuno una consapevolezza partecipe dell’attività scolastica e
promuovendo per quanto possibile una equilibrata capacità critica ed un rapporto corretto con gli
altri.
RIMINI, 11/05/’15
L’insegnante
(Panzetta Auro)
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“A. SERPIERI”
Liceo Scientifico Statale
Liceo Artistico Statale
RIMINI
MATERIA DI INSEGNAMENTO: RELIGIONE
ANNO SCOLASTICO 2014/ ’15
INSEGNANTE: Panzetta Auro
CLASSE V F
PROGRAMMA SVOLTO
DIMENSIONE ANTROPOLOGICA E FILOSOFICA DELL’ESPERIENZA RELIGIOSA
L'esperienza del limite in cui l'uomo vive e la sua condizione di incompiuto;
Il divino nell'esperienza umana: l’esistenza come domanda di significato;
La ricerca del senso del reale e la risposta dell'esperienza religiosa;
Il percorso della ragione in relazione all’ipotesi di una divina rivelazione;
La dimostrazione dell’esistenza di Dio: problematiche filosofiche ed esistenziali;
L'antropologia che nasce dalla Rivelazione cristiana e la concezione immanentistica
dell’uomo moderno.
LA RIVELAZIONE:
La fede come rapporto costitutivo con un “Altro”;
La fede come adesione personale e ragionevole al Mistero di Dio;
Il concetto di mistero di fede e sua ragionevolezza;
Dio Padre onnipotente ed il dinamismo della creazione;
Le cose visibili e invisibili;
Il Mistero Trinitario;
La predestinazione in Cristo Gesù: modello ed esito della storia;
Il peccato d’origine radice di ogni peccato;
Il peccato come negazione della verità di sé, nella rottura del rapporto fondante
e solidale con Dio Padre;
L’Incarnazione: la compagnia di Dio all’uomo;
La Divino-Umanità di Gesù Cristo;
Morte, Risurrezione e Glorificazione di Gesù, nucleo della fede cristiana;
Lo Spirito Santo, terza persona della SS. Trinità: cenni brevi;
L’escatologia Cristiana.
LA CHIESA
La nozione di Sacramento
La Chiesa, Sacramento della presenza di Dio nella storia;
I Sacramenti nella Chiesa: segni efficaci della Grazia di Dio che ci raggiunge
e ci salva nella storia;
Battesimo ed Eucaristia: significati antropologici e teologico-liturgici;
Le problematiche antropologiche e pastorali legate al sacramento della Penitenza
e Riconciliazione;
Le note della Chiesa: Una, Santa, Cattolica, Apostolica.
LE DIMENSIONI DELLA FEDE
IL rapporto tra fede e ragione;
il rapporto fede-scienza;
La fede cristiana e la nozione di Mistero;
L’iconografia del Natale nella tipologia dell’ Oriente cristiano;
L’Islam: i fondamenti teologici e le caratteristiche principali;
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La letteratura moderna nell’eclissi del sacro: motivazioni antropologico-filosofiche,
modelli poetici, artistici e letterari;
Il Buddismo: gli elementi costitutivi;
L’Ebraismo: cenni generali.
RIMINI 11/05/2015
I Rappresentanti
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L’insegnante
(Auro Panzetta)
programma
da svolgere