ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA CIVILE (atto di citazione) IL CASO

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ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA CIVILE (atto di citazione) IL CASO
ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA CIVILE (atto di citazione)
IL CASO (esami avvocato 2009)
I coniugi Tizio e Caia stipulano un contratto di soggiorno per due persone
presso l'Hotel Delle Rose in località Bellavista dal 20 settembre al 29 settembre
2009, con immediato versamento dell'intero importo pattuito.
Il giorno precedente l'inizio del soggiorno, tuttavia, Tizio decede improvvisamente. Caia, allora, si rivolge ad un legale volendo ottenere la restituzione
dell'importo interamente corrisposto a titolo di pagamento.
A seguito di richiesta fatta dal legale di Caia, di restituzione della somma
di cui sopra, il legale rappresentante dell'Hotel Delle Rose, pur rammaricandosi
dell'evento infausto, dichiara la non disponibilità alla restituzione della somma
richiesta, atteso che da parte sua la prestazione era comunque certamente
eseguibile.
Il candidato, assunte le vesti di legale di Caia, rediga atto giudiziario più
opportuno, illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie.
TRIBUNALE DI .....
ATTO DI CITAZIONE
Per la sig.ra Caia, nata a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via
....., n. ....., in proprio e quale erede universale del sig. Tizio, nato a ……., il
…….., C.F. ………., deceduto in data ………, rappresentata e difesa giusta delega in calce al presente atto dall’Avv. Mevio del Foro di ……..., C.F. ………
(fax n. ……..; PEC …………) ed elettivamente domiciliata nel suo studio in
.................., via ……....., n. .....,
attore
contro
Hotel delle Rose, con sede a Bellavista, via ....., n......, in persona del legale
rappresentante sig. ……….
convenuto
PREMESSO IN FATTO
1) La sig.ra Caia e il marito Tizio, in data….. stipulavano con l’Hotel Delle
Rose, sito in località Bellavista, un contratto di soggiorno per il periodo compreso tra il 20 ed il 29 settembre 2009;
2) I signori provvedevano a versare immediatamente l’intero importo pattuito
mediante bonifico bancario in data ………;
3) Il 19 settembre 2009, giorno immediatamente precedente la partenza, il
coniuge della odierna attrice decedeva improvvisamente;
4) Colpita dall’improvviso lutto, la sig.ra Caia ovviamente non usufruiva della
vacanza che avrebbe dovuto trascorrere con il coniuge;
5) Con raccomandata A/R in data ……., la sig.ra Caia chiedeva alla struttura
alberghiera la restituzione di quanto anticipatamente versato per la prestazione
non goduta;
6) con raccomandata A/R in data ….., il legale rappresentante dell’Hotel delle
Rose respingeva la richiesta sostenendo che la prestazione era rimasta comunque a disposizione della sig.ra Caia che non ne aveva usufruito per causa
non imputabile alla struttura alberghiera.
IN DIRITTO
Il rapporto contrattuale alla base della controversia deve essere qualificato
in termini di contratto di "pacchetto turistico" tutto compreso, nel quale la la finalità pratica perseguita dal turista (cd. causa in concreto) non è il mero reperi-
mento di mezzi di trasporto, degli alloggi e dei servizi accessori, ma il complessivo scopo di piacere e di turismo. Detto fine consente di individuare l’effettivo
interesse del creditore, che nel caso di specie era quello dei due coniugi di soggiornare insieme nel luogo e nel periodo prescelto.
La Cassazione ha avuto modo di affermare il principio secondo cui un
concetto "di funzione astratta" di causa non può più ritenersi soddisfacente criterio di ermeneutica contrattuale, dovendosi più correttamente procedere, di
converso, ad una ricostruzione in termini di "causa concreta" (Cass. n. 10490
del 2006). In quest’ottica, si afferma che non soltanto la totale impossibilità sopravvenuta della prestazione integra una fattispecie di automatica estinzione
dell'obbligazione e risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 1463 e 1256 c.c.,
1° co. c.c., ma che lo stesso effetto consegue altresì alla impossibilità di utilizzazione della prestazione da parte del creditore (così Cass. n. 16315 del 2007).
Il concetto di causa concreta appare, così, funzionale, da un canto, a qualificare il "tipo" contrattuale - determinando l'essenzialità di tutte le attività e servizi strumentali alla realizzazione della finalità turistica (e cioè il benessere psico-fisico che il pieno godimento della vacanza come occasione di svago e di
riposo è volto a realizzare); dall'altro, assume rilievo quale criterio di adeguamento del rapporto negoziale, considerato nel suo aspetto dinamico-effettuale.
La sopravvenuta impossibilità di utilizzazione della prestazione deve dunque distinguersi dalla sopravvenuta impossibilità della esecuzione della prestazione ma, nella specie, solo sul piano concettuale, e non anche su quello degli
effetti. Il venire oggettivamente meno dell'interesse creditorio (nella specie, per
la morte del soggetto) non può, infatti, che determinare l'estinzione del rapporto
obbligatorio, in ragione del sopravvenuto difetto del suo elemento funzionale
(art. 1174 c.c.): e se, come nella specie, tale rapporto obbligatorio trovi fonte in
un contratto, il venir meno del predetto interesse si risolve in una sopravvenuta
irrealizzabilità della causa concreta del contratto stesso, assumendo conseguentemente rilievo quale autonoma causa della relativa estinzione.
Il venir meno dell'interesse creditorio (e della causa del contratto che ne
costituisce la fonte) può essere, dunque, legittimamente determinato anche dalla sopravvenuta impossibilità di utilizzazione della prestazione, qualora essa si
presenti come non imputabile al creditore, nonché tale da vanificare o rendere
irrealizzabile la “finalità turistica” di cui sopra. Così, pur essendo la prestazione
in astratto ancora eseguibile, deve ritenersi che il venir meno della possibilità
che essa realizzi lo scopo dalle parti perseguito con la stipulazione del contratto
(nel caso, lo “scopo di vacanza” in cui si sostanzia la “finalità turistica”), implica
il venir meno dell'interesse creditorio.
Ne consegue che l'impossibilità di utilizzazione della prestazione da parte
del creditore, pur se normativamente non disciplinata in modo espresso, costituisce - analogamente all'impossibilità di esecuzione della prestazione - autonoma causa di estinzione dell'obbligazione. Qualora, cioè, la prestazione sia
divenuta inidonea a soddisfare l'interesse creditorio, la conseguente estinzione
del rapporto obbligatorio scaturente dal contratto per sopravvenuta irrealizzabilità della sua causa concreta comporta l'esonero delle parti dalle rispettive obbligazioni, sicché il debitore non è più tenuto ad eseguirla, mentre il creditore non
ha l'onere di accettarla.
Per le ragioni esposte, dunque, la l’odierna ricorrente ha diritto alla restituzione delle somme pagate per il soggiorno effettivamente non goduto a causa
dell’improvvisa morte del marito.
Tutto ciò premesso e considerato, la sig.ra Caia, come in epigrafe rappresentata e difesa,
CITA
L’Hotel delle Rose, in persona del legale rappresentante sig. ………….. a comparire di fronte al Tribunale di ………, sezione e giudice istruttore designandi,
all’udienza del giorno …….., ore di rito, invitandolo a costituirsi almeno venti
giorni prima di tale data, ai sensi dell’art. 166 c.p.c., ed avvertendolo che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze previste dagli artt. 38 e
167 c.p.c., per sentir accogliere le seguenti
CONCLUSIONI
“Voglia l’Ill.mo Giudice adito, respinta ogni contraria eccezione e deduzione,
dichiarata la risoluzione del contratto per cui è causa, condannare il convenuto
all’integrale restituzione di quanto versato dai sig.ri Tizio e Caia in virtù del predetto negozio, oltre interessi legali dalla domanda al saldo”.
Con vittoria di spese e competenze di lite, oltre a IVA e CPA come per legge.
Ai fini del versamento del contributo unificato, si dichiara che il valore del presente procedimento è ……..……..
Si producono i seguenti documenti:
1) Contratto n…… del ……..;
2) Distinta di bonifico in data ………;
3) Certificato di morte del sig. Tizio;
4) Raccomandata a/r del ….. a firma di Caia;
5) Raccomandata a/r del …… a firma del legale rappresentante dell’Hotel delle
Rose.
Luogo e data….
F.to
Avv. Mevio
PROCURA
Io sottoscritta ……….., C.F. ………… informata ai sensi dell’art. 4, 3° co., d.lg.
28/2010 della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei
benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del decreto medesimo, come da atto allegato,
delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio, con tutte le facoltà di legge, ivi compresa quella di conciliare, transigere, incassare somme, quietanzare, rinunciare ad atti del giudizio, accettare rinunce e nominare sostituti, chiamare terzi in causa
e proporre domande riconvenzionali, l’Avv. Mevio del Foro di……, eleggendo domicilio
nel suo studio in……..
Ai sensi e per gli effetti di cui al Dlgs. 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, presto il mio consenso al trattamento dei dati personali ai fini
dell’espletamento del presente incarico.
Luogo, data e firma
Vera e autentica è la firma
Avv. Mevio