La revisione del ciclo vendite

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La revisione del ciclo vendite
Esercizi e casi
ESERCIZI E CASI
Testi e soluzioni
Alcuni dei casi riportati al capitolo 17 sono adattati da materiale didattico gentilmente concesso da
PricewaterhouseCoopers. Il caso di etica riportato al capitolo 5 è adattato da ARENS-LOEBBECKE, Auditing.
An integrated approach, Seventh Edition, Prentice Hall, 1997.
1
Esercizi e casi
5. La metodologia di revisione
5.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
La recente evoluzione che caratterizza l’attività di revisione induce
l’auditor – in genere – a dedicare un tempo sempre maggiore alla
comprensione del business del cliente e del suo sistema di controllo
interno.
Quando il revisore individua degli errori, siano essi accertati, stimati
o proiettati, l’azienda deve sempre aggiustare tali errori nella propria
contabilità.
La lettera di attestazione comporta che gli amministratori
dell’azienda confermino la bontà del lavoro svolto dai revisori e
rinuncino quindi ad azioni civili nei suoi confronti.
Poiché la revisione può essere considerata un’attività di pubblica
utilità, la società di revisione ha il dovere di accettare qualsiasi
cliente.
Nel C.d.A. di una società cliente è nominato amministratore delegato
un affermato professionista, assai noto al pubblico per avere vinto
importanti manifestazioni sportive in coppia con il partner
responsabile della revisione del cliente stesso. Non essendovi legami
di parentela, si ritiene non sussistano problemi di indipendenza.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
5.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Una società di revisione non può:
(a) fornire assistenza alle quotazioni di Borsa;
(b) effettuare servizi di consulenza strategica;
(c) fornire assistenza a contenziosi o arbitrati legali;
(d) fornire assistenza nei processi relativi ad operazioni straordinarie.
2.
Quale attività è necessaria al fine di effettuare una corretta
pianificazione delle risorse (si precisa che vi possono essere da
1 a 4 risposte corrette):
(a) identificare le aspettative della società cliente;
(b) ottenere informazioni con riferimento al settore di appartenenza;
(c) comprendere se esiste un sistema di controllo interno affidabile;
2
Esercizi e casi
(d) delineare i processi/procedure fondamentali della società cliente.
3.
Lo studio dell’ambiente in cui la società cliente opera viene effettuato:
1. in fase preliminare;
2. durante lo svolgimento del lavoro;
3. sia in fase preliminare che durante lo svolgimento del lavoro;
4. al termine del lavoro.
4.
Il dovere della riservatezza:
(a) riguarda esclusivamente i vertici della società di revisione;
(b) viene meno nel caso in cui la divulgazione delle informazioni riservate
consenta una migliore intelligibilità del bilancio d’esercizio;
(c) dura fino al termine della relazione professionale fra cliente e revisore;
(d) viene meno nel caso in cui la divulgazione delle informazioni riservate sia
stata espressamente autorizzata o imposta dalla legge.
5.
A quale dei seguenti obiettivi del sistema di controllo interno è
maggiormente interessato il revisore ?
a. Conformità alle leggi ed ai regolamenti applicabili.
b. Attendibilità della comunicazione esterna d’impresa.
c. Efficacia ed efficienza della gestione aziendale.
d. Tutti i precedenti.
6.
Il revisore può scegliere due diverse strategie di revisione: una
strategia di affidabilità sul controllo interno oppure una strategia di
non affidabilità sul controllo interno (strategia di sostanza).
Quest’ultima è seguita allorché:
(a) i controlli aziendali non sono pertinenti con le asserzioni;
(b) i controlli aziendali sono stati giudicati inefficaci;
(c) è inefficiente valutare l’efficacia dei controlli;
(d) tutte e tre le risposte precedenti sono corrette.
7.
Quale, tra le seguenti, non costituisce una suddivisione dei compiti
critica ai fini dell’apprezzamento del rischio di controllo:
(a) separazione tra le attività dei magazzinieri e la registrazione contabile dei
movimenti di magazzino;
(b) separazione tra la gestione delle operazioni di incasso da clienti e le attività
della contabilità incassi;
(c) separazioni tra i ruoli di utente e di programmatore di software rilevanti ai
fini contabili;
(d) separazione tra l’attività di fatturazione ai clienti e quella di emissione delle
note di credito;
8.
Quale fra questi elementi non fa parte dell’ambiente di controllo:
a. l’organigramma aziendale;
b. il piano dei conti;
c. il sistema di incentivi;
d. lo stile di direzione.
9.
L'obiettivo di esistenza concerne il fatto che:
a. tutte le operazioni contabilizzate siano reali;
b. tutte le operazioni effettuate siano contabilizzate;
c. tutte le operazioni rilevate nel libro mastro siano state rilevate anche nel
libro giornale;
d. tutte le voci (con i relativi importi) iscritte in bilancio derivino da rilevazioni
effettuate a libro giornale e a libro mastro.
3
Esercizi e casi
10. Qual è il principale obiettivo della revisione di bilancio ?
(a) Accertare che il cliente non abbia operato frodi.
(b) Accertare la buona redditività prospettica del cliente.
(c) Esprimere un giudizio in merito all’attendibilità sostanziale del bilancio del
cliente.
(d) Accertare l’affidabilità del sistema di controllo interno del cliente.
11. Nell’ambito del team di revisione, uno dei principali compiti del
manager è:
a. Svolgere personalmente le verifiche di dettaglio reputate più rilevanti.
b. Firmare, insieme al partner, la relazione di revisione.
c. Assicurarsi che il lavoro sia accuratamente pianificato, inclusa la
pianificazione degli assistenti.
d. Assegnare i compiti agli assistenti e dirigere lo svolgimento giornaliero del
lavoro di revisione.
12. Quale, tra le seguenti attività, non è svolta nella fase di pianificazione:
(a) L’analisi dell’economia dell’azienda, ovvero lo studio delle condizioni
economiche generali, del settore in cui opera l'azienda, nonché dell’attività e
dell'organizzazione dell'azienda;
(b) L’analisi preliminare del bilancio, focalizzata sulle grandezze di sintesi aggregati di valori - esprimenti l'evoluzione della situazione reddituale,
finanziaria e patrimoniale;
(c) La valutazione preliminare delle caratteristiche generali del sistema di
controllo interno, ovvero l'apprezzamento della qualità dell'ambiente di
controllo esistente all'interno dell'organizzazione e dei sistemi contabili
adottati;
(d) Lo studio e la valutazione delle caratteristiche di disegno e funzionamento
dei controlli interni specifici, ovvero la verifica della validità e dell'effettivo
funzionamento dei controlli insiti nel sistema amministrativo-contabile
dell’azienda cliente;
13. I principi di revisione richiedono che il revisore sia in condizione di
“indipendenza” dalla società cliente. L’indipendenza consiste in:
(a) Una formale dichiarazione rilasciata dal revisore al cliente;
(b) Assenza di conflitti di interesse, integrità professionale e capacità di giudizio
imparziale;
(c) Mancanza di legami di parentela tra revisori e tutti i dipendenti della società
cliente;
(d) Iscrizione della società di revisione all’Albo CONSOB e dei revisori al Registro
dei revisori contabili.
14. Le verifiche di dettaglio:
a. hanno lo scopo di accertare la corrispondenza tra due o più attributi riferiti
ad evidenze documentali di una medesima operazione;
b. hanno lo scopo di accertare la coerenza tra valori riscontrati e valori attesi;
c. sono forme di controllo meno efficaci, ma più efficienti rispetto alle verifiche
di coerenza;
d. sono svolte soltanto nella fase di interim audit.
15. Il revisore deve assumere e mantenere un atteggiamento di
scetticismo professionale. Ciò significa che:
a. deve assumere che la direzione aziendale sia di indiscussa onestà;
b. deve presumere a priori la malafede dei propri interlocutori;
c. non deve assumere che la direzione aziendale sia di indiscussa onestà, ma
non deve neppure presumere a priori la malafede dei propri interlocutori;
d. nessuna delle risposte precedenti è appropriata.
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Esercizi e casi
5.3 Applicazioni
DILEMMA ETICO (SIX STEPS APPROACH)
Nel maggio dell’anno X, Barbara aveva molte aspettative circa il suo
futuro: stava per laurearsi e la settimana seguente avrebbe cominciato
la sua carriera professionale nell’audit staff della Greenaudit. Le cose
apparivano leggermente differenti a Barbara nel Febbraio dell’anno
successivo. Stava lavorando nell’audit della Textex, un’impresa tessile
con bilancio al 31.12. La pressione era pesante. Ogni membro del
team di revisione lavorava 70 ore alla settimana, ma tutti avevano
l’impressione che non sarebbero riusciti a terminare il processo di
revisione in tempo. Barbara si occupava dell’area immobilizzazioni e
aveva il compito di svolgere delle verifiche sugli incrementi subiti dalla
voce nell’anno. Il programma di revisione prevedeva che doveva
essere esaminata la documentazione relativa a tutte le transazioni di
importo superiore a euro 10.000, e avrebbe dovuto essere selezionato
un ragionevole campione delle altre transazioni. Quando Barbara
cominciò la selezione delle transazioni il suo senior, Giacomo, aveva
già lasciato l’ufficio del cliente, pertanto Barbara non poté ottenere
alcun consiglio sulla dimensione appropriata del campione. Pertanto
agì di testa propria e selezionò un campione di 50 transazioni fra le
circa 250 di importo inferiore ai 10.000 euro. Barbara svolse le
verifiche ottenendo i seguenti risultati: le transazioni di importo
superiore a euro 10.000 non contenevano alcun errore significativo;
mentre le 50 transazioni selezionate di importo inferiore a euro 10.000
contenevano numerosi errori. La somma complessiva degli errori
riscontrati da Barbara sembrava significativa. Dopo due giorni
Giacomo tornò presso l’ufficio del cliente e Barbara gli mostrò i risultati
delle verifiche da lei svolte, al fine di informarlo in merito ai problemi
riscontrati. La risposta che ottenne fu la seguente: “Barbara, avresti
dovuto verificare tutte le transazioni di importo superiore a 10.000
euro e 5 o 10 transazioni di importo minore. Hai speso un’intera
giornata su questo lavoro e non possiamo permetterci di perdere altro
tempo. Conserva solo le carte di lavoro delle verifiche svolte sulle
prime 10 transazioni di importo inferiore a 10.000 euro, elimina le
schede relative alle altre 40 transazioni e dimentica di averle fatte”.
Quando Barbara chiese se era possibile correggere gli errori riscontrati
in quelle 40 transazioni, il senior le rispose: “Non ti preoccupare,
Barbara; ad ogni modo non sono significativi. Dimenticali. Sono cose
che non ti riguardano, ma riguardano solo me”.
Perché questa situazione costituisce un “dilemma etico” per Barbara ?
Si utilizzi il metodo dei sei steps per risolvere questo dilemma etico.
La situazione descritta rappresenta un dilemma etico per Barbara,
poiché deve decidere qual è la condotta corretta da seguire. Se
facesse sparire le carte di lavoro, come suggerito dal suo supervisor,
5
Esercizi e casi
non si sentirebbe più in grado di dichiarare di avere tenuto una
condotta professionalmente corretta nei confronti del pubblico e del
cliente. Se non facesse sparire le carte di lavoro, genererebbe
probabilmente uno spiacevole confronto con il suo supervisor.
1. Fatti rilevanti:
Sono stati scoperti numerosi errori. La somma complessiva degli
errori individuati e di quelli potenziali potrebbe essere significativa.
Il supervisor vorrebbe che Barbara facesse scomparire parte del
lavoro fatto.
2. Problemi di etica:
E’ etico far sparire le carte di lavoro che evidenziano numerosi
piccoli errori, come richiesto dal supervisor ?
3. Chi è colpito dal dilemma etico e come?
CHI
Barbara
-
Giacomo
Greenaudit
-
Textex
-
COME/COSA
la richiesta di ignorare gli errori significativi individuati nel processo di
revisione è una violazione dei principi di etica professionale;
le valutazioni sulla performance potrebbero essere colpite
negativamente dal fatto;
le relazioni future con la società potrebbero essere compromesse.
le relazioni future con la società potrebbero essere compromesse;
le valutazioni sulla performance potrebbero essere colpite
negativamente dal fatto.
se l’audit viene terminato in ritardo, potrebbe perdere l’incarico;
potrebbe essere chiamata in causa per non avere identificato gli errori
significativi;
il cliente potrebbe essere insoddisfatto se gli errori significativi
venissero scoperti dopo l’emissione della relazione.
potrebbe non avere la possibilità di correggere gli errori, se questi non
sono portati alla luce;
le potrebbe essere richiesto di correggere il bilancio, se gli errori
esistono.
4. Alternative per Barbara:
a. far sparire le carte di lavoro;
b. informare Giacomo che non ha nessuna intenzione di gettare le
carte di lavoro;
c. parlare con il manager o il partner in merito alla richiesta fatta
dal supervisor;
d. rifiutare di lavorare per questo incarico;
e. lasciare la società.
5. Conseguenze delle varie scelte.
a. L’errore potrebbe essere scoperto dopo l’emissione della
relazione (magari senza rilievi) e la società di revisione
potrebbe perdere il cliente o essere chiamata in giudizio. Anche
se gli errori non sono significativi, il cliente potrebbe essere
infastidito dai problemi che potrebbero derivare da errori che
avrebbero potuto essere corretti non appena scoperti.
b. La seconda soluzione potrebbe generare un diverbio fra
Barbara e Giacomo, dal quale potrebbe derivare una
valutazione della performance di Barbara negativa.
c. Se ne parlasse con il manager o il partner questi potrebbero
ammirarla per il suo comportamento etico, oppure potrebbero
pensare
che
avrebbe
fatto
meglio
a
parlarne
approfonditamente con Giacomo, senza mancare di rispetto alla
sua autorità.
6
Esercizi e casi
d. Se rifiutasse di lavorare per l’incarico, ne risentirebbero le
valutazioni della sua performance. Probabilmente in tali
valutazioni sarebbe indicato “difficoltà nell’andare d’accordo con
…”.
e. Se decidesse di abbandonare la società, potrebbe perdere
un’importante opportunità per fare esperienza.
6. Azione appropriata.
Solo Barbara può decidere. Un approccio ragionevole potrebbe
essere quello di tentare di parlarne più approfonditamente con
Giacomo. Dovrebbe ascoltare attentamente le sue ragioni e
manifestare i suoi dubbi in merito alla scelta di fare sparire le carte
di lavoro. Non deve subordinare il suo giudizio a quello di Giacomo,
altrimenti commetterebbe una violazione dei principi di etica
professionale. Se Giacomo è in grado di convincerla che gettare le
carte di lavoro è una soluzione accettabile (ma sembra improbabile
date le circostanze), potrebbe essere giustificata a farlo. Tuttavia,
se continua ad avere dubbi circa la correttezza di tale condotta,
dovrebbe informare Giacomo che è intenzionata a contattare il
manager o il partner.
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Esercizi e casi
6. Il modello del rischio
6.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
Quanto maggiore è il rischio che vi siano errori significativi nella
classe di valori, tanto più il revisore deve incrementare l’estensione
delle proprie verifiche allo scopo di poter pervenire ad un ragionevole
convincimento in merito alla attendibilità della classe di valori in
oggetto.
DR (detection risk) indica la massima probabilità di errori che può
essere tollerata dal revisore nell’esecuzione delle proprie verifiche.
Sia il rischio inerente (IR) sia il rischio di controllo (CR) possono
essere ulteriormente distinti nelle componenti di rischio generale e di
rischio specifico
Se il revisore decide di diminuire la stima del rischio di controllo (CR),
ciò comporta un aumento dell’ammontare di evidenza che occorre
analizzare ai fini dell’espressione del giudizio
Se, in presenza di un rischio inerente (IR) e di un rischio di controllo
(CR) entrambi elevati, il revisore intende esprimere il proprio giudizio
con un elevato grado di convincimento (AR basso), anche il rischio di
individuazione (DR) deve essere elevato
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
6.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Supponendo che, per i crediti, un revisore abbia stabilito che il rischio
di revisione pianificato (AR) possa essere fissato al 10%, che il rischio
inerente (IR) sia del 40% e che il rischio di controllo (CR) sia del 50%,
a quanto verrebbe fissato il rischio di individuazione (DR) ?
a. 5%.
b. 10%.
c. 20%.
d. 50%.
2.
Si supponga che, per i crediti verso clienti, il revisore abbia fissato il
rischio di revisione (AR) al 10%, che il rischio inerente stimato (IR) sia
dell'80% e che il rischio di controllo stimato (CR) sia del 60%. Si
supponga inoltre che, nella fase di interim, il revisore si accorga di
8
Esercizi e casi
aver sottovalutato il rischio di controllo, il quale viene portato all'80%.
Il rischio di individuazione (DR):
a. passa dal 20% circa al 15% circa;
b. passa dal 10% circa al 15% circa;
c. passa dal 20% circa al 10% circa;
d. non cambia.
3.
Il rischio inerente (si precisa che vi possono essere da 1 a 4 risposte
corrette):
a. è una componente del rischio di revisione;
b. dipende dalla presenza o meno di adeguati controlli interni;
c. influenza la natura, la tempistica e l’ampiezza delle procedure di revisione;
d. deve essere valutato sia con riferimento al bilancio nel suo insieme che con
riferimento ai singoli conti o classi di operazioni significative.
4.
Nel modello del rischio di revisione, il rischio inerente - vale a dire la
probabilità che una dichiarazione contenga un errore significativo dipende:
(a) Dal rischio di controllo e dal rischio di individuazione;
(b) Dal rischio di controllo, ma è indipendente dal rischio di individuazione;
(c) Dal rischio di individuazione, ma è indipendente dal rischio di controllo;
(d) E’ indipendente sia dal rischio di controllo sia dal rischio di individuazione.
5.
Le circostanze d’azienda e d’ambiente che determinano l’opportunità
per il management di alterare in modo significativo le informazioni
contenute nel bilancio sono riconducibili alle seguenti fattispecie:
(a) Rischio operativo, finanziario, tributario, di mercato e sociale;
(b) Rischio inerente, di controllo e di individuazione;
(c) Rischio generico e specifico;
(d) Rischio soggettivo e oggettivo.
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Esercizi e casi
7. La significatività
7.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
Nella fase di allocazione della significatività preliminare ai saldi di
bilancio (definizione dell’errore massimo tollerabile) i principali criteri
di allocazione sono: a) la dimensione della voce rispetto al totale di
bilancio; b) l’aspettativa di errore; c) il costo relativo della verifica.
Gli errori non aggiustati di esercizi precedenti devono essere
considerati congiuntamente agli errori individuati nell’esercizio in
chiusura, allo scopo di verificarne la significatività combinata.
La significatività degli errori viene apprezzata in termini sia
quantitativi che qualitativi. Pertanto, errori reputati non rilevanti in
termini dimensionali possono comunque essere giudicati significativi
in termini qualitativi.
Il concetto di significatività si riferisce alla circostanza che eventuali
errori e omissioni nel bilancio d’esercizio non siano di portata tale da
avere un effetto rilevante sull’informativa economico-finanziaria e sul
significato che questa possiede per le diverse categorie di destinatari
del bilancio stesso.
Quanto minore è il limite di errore che il revisore può tollerare in una
singola classe di valori, tanto più il revisore deve incrementare
l’estensione delle proprie verifiche allo scopo di poter pervenire ad
un ragionevole convincimento in merito alla attendibilità della classe
di valori in oggetto.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
7.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
1.
apponendo
una
X
in
Il calcolo della materialità (si precisa che vi possono essere da 1 a 4
risposte corrette):
(a) avviene in fase preliminare e può essere rivisto durante lo svolgimento del
lavoro;
(b) si basa su considerazioni quali/quantitative, nonché sul giudizio
professionale;
(c) è successivo al calcolo dell’errore massimo tollerabile;
(d) non è possibile se la società cliente è in perdita.
10
Esercizi e casi
2.
La bozza di bilancio della società Alfa presenta un fatturato pari a 20
milioni di euro ed il revisore ha stabilito che l’1% di questo importo è
da considerarsi significativo. Quale è la stima di significatività
effettuata con riferimento al totale dei crediti, sapendo che tale classe
di valori costituisce il 15% del totale delle voci dello stato
patrimoniale cui è stata attribuita significatività e che il revisore
intende adottare un approccio basato unicamente sulla dimensione dei
conti ?
a. 30.000 euro;
b. 200.000 euro;
c. 300.000 euro;
d. nessuna delle precedenti.
3.
Con riguardo ad una determinata classe di valori, per la quale è stato
definito un errore massimo tollerabile pari a 100.000 euro, sono
accertati errori per complessivi 125.000 euro. Pertanto il revisore:
(a) propone al management un aggiustamento;
(b) esprime un giudizio con eccezioni;
(c) ridefinisce la dimensione del campione;
(d) innalza il livello di materialità ad almeno 125.000 euro.
4.
Nella pianificazione del lavoro è stato deciso che la cassa e le
disponibilità liquide non devono essere verificate, rappresentando solo
l’1% del totale dell’attivo. Cosa ne pensate di questa decisione ?
(a) E’ corretta poiché, indipendentemente dalla natura della cassa e delle
disponibilità liquide, un ammontare dell’1% del totale dell’attivo deve
presumibilmente considerarsi immateriale.
(b) Non è corretta poiché, in considerazione della natura della cassa e delle
disponibilità liquide, è probabile che la percentuale indicata debba essere
considerata materiale.
(c) Non è corretta poiché la cassa e le disponibilità liquide sono sempre
significative, indipendentemente dall’ammontare.
(d) La valutazione in merito alla sua accettabilità potrebbe dipendere
dall’azienda o dal settore.
5.
Per definire un livello di materialità complessiva applicabile nella
verifica del bilancio d’esercizio, il revisore può assumere, fra gli altri, il
parametro:
a. 0,25% del reddito prima delle imposte;
b. 0,5% dei ricavi;
c. 5% del totale attivo;
d. nessuno dei precedenti.
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Esercizi e casi
8. Il processo di revisione
8.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
CORRETTA
Quando si ritiene probabile che un evento futuro generi una perdita
(o una svalutazione di un’attività o il sorgere di una passività), ma
l’ammontare di detta perdita non può essere stimato, deve essere
segnalata la passività potenziale nella nota integrativa.
Gli eventi successivi, se forniscono evidenza aggiuntiva sulle
condizioni che esistevano alla data del bilancio e che hanno effetto
sulle stime facenti parte del processo di redazione del bilancio,
richiedono la menzione nella nota integrativa.
Il revisore può ricorrere alla “doppia datazione” per limitare la
propria responsabilità nel caso di eventi di cui è venuto a conoscenza
dopo l’emissione del rapporto di revisione ma prima della
approvazione del bilancio.
Il revisore può esprimere un giudizio positivo in merito ad un bilancio
che mostra una significativa perdita d’esercizio.
Il giudizio con rilievi si emette solo quando si è in presenza di una
deviazione dai principi contabili.
Qualora il bilancio dell’esercizio precedente sia stato revisionato da
un’altra società di revisione, l’auditor deve dichiarare la propria
impossibilità di esprimere un giudizio.
Durante il corso delle verifiche di revisione sull’esercizio corrente il
revisore può incontrare circostanze o eventi che richiedono una
modifica della relazione emessa sui bilanci degli esercizi precedenti.
La “lettera di attestazione” è richiesta dal revisore prima della
emissione del proprio rapporto finale, ma non è considerata
vincolante per la formulazione del giudizio.
Se non sono stati trovati errori nel bilancio d’esercizio, ma la “lettera
alla direzione” (management letter) contiene numerose e
significative lacune del sistema di controllo interno, il revisore può
emettere un “giudizio con rilievi”
Solo le rettifiche e riclassifiche riferite a errori significativi, qualora
non siano accolte dal management, origineranno rilievi nella
relazione del revisore
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
8.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
12
Esercizi e casi
1.
In quali dei seguenti casi una dichiarazione di impossibilità di
esprimere un giudizio è inappropriata?
a. il revisore non è in grado di determinare gli importi correlati ad una frode
eseguita da un impiegato;
b. il management della società non fornisce giustificazioni ragionevoli in merito
alla variazione di un principio contabile;
c. la società non consente al revisore di richiedere la conferma di alcuni crediti
verso clienti né di eseguire procedure alternative per la verifica dei rispettivi
saldi;
d. il legale rappresentante della società si rifiuta di firmare la lettera di
attestazione.
2.
In quali delle seguenti circostanze il revisore potrebbe dover emettere
un giudizio avverso?
a. il legale rappresentante della società non consente l’accesso ai verbali delle
riunioni del comitato esecutivo;
b. i test di controllo evidenziano che il sistema di controllo interno della società
è troppo debole perché vi si possa fare affidamento;
c. il bilancio non è redatto in conformità con il principio contabile in materia di
valutazione delle rimanenze;
d. il revisore ha ottenuto informazioni in merito ad un contenzioso di cui non è
agevole prevedere l’esito in capo alla società.
3.
Se gli eventi successivi forniscono evidenza aggiuntiva su condizioni
che già esistevano alla data del bilancio, ed hanno un impatto sulle
stime di bilancio, il revisore:
a. richiede una rettifica al bilancio;
b. richiede che detti eventi siano menzionati in nota integrativa;
c. non richiede nulla alla società cliente, ma aggiunge un richiamo di
informativa al proprio giudizio;
d. non richiede nulla alla società cliente e non modifica in alcun modo il
proprio giudizio.
4.
Per una determinata classe di valori è stato definito un errore massimo
tollerabile pari a 100.000 euro; le verifiche sono svolte su base
campionaria; la dimensione del campione è pari al 18% del valore
della popolazione complessiva; sul campione esaminato sono accertati
errori per complessivi 85.000 euro. Pertanto il revisore:
a. propone al management un aggiustamento per € 85.000;
b. esprime un giudizio con eccezioni;
c. ridefinisce la dimensione del campione;
d. nessuna delle precedenti.
5.
Le restrizioni imposte dal cliente impediscono al revisore di osservare
le giacenze di magazzino, che costituiscono circa il 40% del totale
dell’attivo. Non possono essere applicate procedure alternative. Il
revisore è peraltro in grado di ottenere evidenza sufficiente a
comprovare l’attendibilità dei valori per ogni altra voce di bilancio. In
questo caso l’auditor:
(a) emette un giudizio positivo senza rilievi.
(b) emette un giudizio avverso.
(c) dichiara la propria impossibilità di emettere un giudizio.
(d) emette un giudizio con rilievi (o eccezioni).
8.3 Applicazioni
GOING CONCERN - 1
13
Esercizi e casi
Allorché si trovi in presenza di problemi di continuità aziendale, il
revisore può emettere varie tipologie di giudizio. Si completi la tabella
seguente, apponendo una “X” nella/e casella/e corrispondente/i al
giudizio che il revisore deve esprimere in ciascuna delle circostanze
prospettate. Si consideri che, relativamente a talune circostanze, non
esiste una sola risposta esatta: in tali casi la “X” deve essere apposta
in corrispondenza di tutti i giudizi considerati corretti.
Giudizio
Circostanza
La prospettiva di continuazione
dell’attività appare appropriata.
La prospettiva di continuazione
dell’attività appare inappropriata.
La prospettiva di continuazione
dell’attività appare incerta, ma
adeguatamente
esposta
in
bilancio.
La prospettiva di continuazione
dell’attività appare incerta, e non
è adeguatamente esposta in
bilancio.
Positivo
senza
rilievi
Positivo con
richiamo di
informativa
Con
rilievi
Avverso
Impossibilità
di esprimere
il giudizio
X
X
X
X
X
X
GOING CONCERN - 2
La Futur Fly S.p.A. produce sistemi di navigazione aerea
estremamente sofisticati, specificamente destinati alle Forze Armate
italiane. Durante la revisione, l’auditor è venuto a conoscenza della
circostanza che il Governo – per ridurre il deficit di bilancio - ha deciso
di tagliare le spese per la Difesa. Uno dei principali progetti interessati
dal suddetto taglio delle spese concerne la pianificata
implementazione dei sistemi di navigazione di tutti i velivoli
dell’Aeronautica Militare. Il budget della società cliente per il prossimo
anno include un rilevante contratto con il Ministero della Difesa,
proprio per il suddetto progetto. La Futur Fly sta attraversando un
periodo di scarsa liquidità, ed ha recentemente ottenuto un
ampliamento degli affidamenti bancari, che sono già quasi
completamente utilizzati. Nonostante ciò, il management è
assolutamente convinto che l’azienda ha ampia capacità di
sopravvivenza, affermando che – all’occorrenza – è possibile operare
tagli negli investimenti in ricerca ovvero rinegoziare le condizioni dei
finanziamenti o ancora ricercare nuove fonti di finanziamento.
a) Si chiarisca il significato del concetto di “going concern”, illustrando
le tipologie di giudizio che il revisore può emettere allorché si trovi
in presenza di problemi di continuità aziendale.
b) Si discuta in merito a quale giudizio potrebbe rilasciare il revisore
della Futur Fly.
Il concetto di “going concern” è riconducibile alla verifica del presupposto
di continuità aziendale del cliente (ovvero del normale funzionamento
dell’attività), che deve sussistere considerando un periodo di tempo pari
all’anno successivo alla data di riferimento del bilancio oggetto di
revisione.
14
Esercizi e casi
Allorché si trovi in presenza di problemi di continuità aziendale, il revisore
può emettere varie tipologie di giudizio, di seguito schematizzate:
Prospettiva di continuazione
Giudizio
dell’attività
Appropriata
Positivo senza rilievi
Incerta, ma adeguatamente Positivo con richiamo di informativa
esposta in bilancio
(paragrafo esplicativo) o impossibilità di
esprimere un giudizio
Incerta e non adeguatamente Con rilievi o avverso
esposta in bilancio
Inappropriata
Avverso
Sussistono numerosi elementi che potrebbero far pensare ad un problema
di continuità aziendale per la Futur Fly. Si pensi alla circostanza che il
cliente opera in un settore oggetto di un sensibile calo della domanda; che
esiste evidenza che il calo della domanda avrà un impatto diretto sul
cliente; che questi versa in un periodo di scarsa liquidità; che gli
affidamenti
bancari,
recentemente
ampliati,
sono
già
quasi
completamente utilizzati. Il revisore dovrebbe effettuare una serie di test
specificamente volti a verificare la sussistenza del presupposto di
continuità aziendale. Premesso che - in ogni caso - gli elementi sopra
menzionati devono essere riportati nella nota integrativa, se l’esito dei
test è soddisfacente il revisore potrà rilasciare un giudizio positivo con un
richiamo di informativa (paragrafo esplicativo); per contro, se il revisore
non reputa sussistere la prospettiva di continuazione dell’attività (ciò
appare difficile a dirsi sulla base delle sole informazioni fornite nel testo)
esprimerà un parere avverso.
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Si indichino gli errori contenuti nel testo sotto riportato rispetto alla
formulazione standard di giudizio senza rilievi, commentando
sinteticamente ciascun errore riscontrato.
Relazione di certificazione ai sensi dell'art.156 del D.Lgs. 24.2.1998, n.58
Al Consiglio di Amministrazione della ABC
1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio (o consolidato) della società ABC
chiuso al ..... . La responsabilità della redazione del bilancio compete agli amministratori della società
ABC. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla
revisione contabile.
2. La revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare
se il bilancio d'esercizio (o consolidato) sia viziato da errori o frodi, di qualunque entità. Il
procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi
probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione
dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime
effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per
l'espressione del nostro giudizio professionale.
Per il giudizio relativo al bilancio dell'esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi
secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi (o da altro revisore)
emessa in data ..... .
3. A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio (o consolidato) della ABC al ... è conforme alle norme che
ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.
- Denominazione sociale della società di revisione
- Firme (Nome, cognome e qualifica di tutti i membri del team di revisione)
1. TITOLO: Relazione della società di revisione … (non si usa il termine
“certificazione”);
2. DESTINATARIO: Agli azionisti della ABC;
15
Esercizi e casi
3. PARAGRAFO 2: Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i
criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In
conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata
…;
4. PARAGRAFO 2: … sia viziato da errori … (non c’è il riferimento alle
frodi);
5. PARAGRAFO 2: … errori significativi e se risulti, nel suo complesso,
attendibile (non si parla di errori “di qualunque entità”);
6. DATA E LUOGO DI EMISSIONE: mancano;
7. SOTTOSCRIZIONE: sottoscrive solo il partner.
16
Esercizi e casi
9. La documentazione del lavoro
9.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
I segni di spunta sulle carte di lavoro comprovano che il legale
rappresentante dell’azienda cliente ne ha preso visione.
Le carte di lavoro sono di proprietà della società di revisione.
Poiché le carte di lavoro sono di proprietà del revisore, questi è
generalmente libero di mostrarle a chi ne faccia richiesta, anche
senza il consenso del cliente.
I segni di spunta sulle carte di lavoro corrispondono a verifiche
effettuate dai revisori.
Nella redazione delle carte di lavoro non può essere utilizzata la
matita.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
9.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Quali delle seguenti evidenze non presenta difficoltà insormontabili di
delimitazione:
(a) gli assegni emessi in pagamento;
(b) i contratti relativi alle garanzie prestate a fornitori e ricevute da clienti;
(c) gli atti relativi a contenzioso in essere con terze parti;
(d) i contratti di leasing e relativi impegni finanziari.
2.
Le due principali funzioni delle carte di lavoro sono:
(a) Aiutare nello svolgimento e nella supervisione della revisione; fornire
supporto alla relazione di revisione.
(b) Fornire evidenza delle verifiche compiute; agevolare lo scambio di
informazioni con il cliente.
(c) Coordinare la tempistica delle verifiche; supportare l’onorario richiesto per la
revisione.
(d) Fornire evidenza degli aggiustamenti proposti; consentire al cliente di
controllare la qualità della revisione.
3.
Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) I requisiti che devono caratterizzare l’evidenza raccolta con riguardo a uno
17
Esercizi e casi
specifico intervento di audit sono la sufficienza e la pertinenza;
(b) La sufficienza e la pertinenza dell’evidenza costituiscono le determinanti per
la formazione del convincimento del revisore (persuasività);
(c) Il grado di sufficienza dell’evidenza concerne l’aspetto quantitativo del lavoro
svolto, pertanto si correla alla dimensione del campione di operazioni
osservate e non alla logica di selezione delle operazioni facenti parte del
campione osservato;
(d) La pertinenza dell’evidenza concerne l’aspetto qualitativo del lavoro di audit
e dipende dall’appropriatezza e dall’affidabilità delle informazioni raccolte
rispetto agli obiettivi prefissati; in estrema sintesi, la pertinenza dipende dal
tipo di procedure adottate e dalla tempistica di applicazione delle procedure.
4.
Quale, fra i seguenti elementi, non costituisce una tipica caratteristica
formale riportata nell’intestazione delle carte di lavoro:
(a) Identificazione dell’azienda cliente e della data di riferimento del bilancio;
(b) Titolo della carta di lavoro e numerazione secondo codici alfa-numerici
prestabiliti;
(c) Data e firma del membro del team che ha svolto il lavoro e ha compilato la
carta;
(d) Data e firma del partner che sottoscrive la relazione di revisione e che quindi
ha rivisto tutte le carte di lavoro.
5.
Quale fra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) Alle carte di lavoro sono riconosciute le finalità di assistere nello svolgimento
del lavoro e di comprovare il lavoro svolto;
(b) Le carte di lavoro sono generalmente predisposte in modo da rispettare
alcuni requisiti formali e sostanziali posti a presidio dell’efficacia ed efficienza
del lavoro;
(c) Le carte di lavoro sono generalmente suddivise in un dossier pluriennale e in
un dossier ad utilizzo corrente; quest’ultimo, a sua volta, può essere
ulteriormente distinto in dossier corrente generale e dossier corrente
analitico;
(d) Un tipico esempio di contenuto del dossier pluriennale è rappresentato dalla
documentazione di sintesi del lavoro svolto.
18
Esercizi e casi
16. Il ciclo vendite
16.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
CORRETTA
La circolarizzazione dei crediti verso clienti è una procedura
statuita e, quindi, deve essere operata sulla totalità dei clienti.
2. La procedura di conferma dei clienti può avere luogo solo in
fase di final audit.
3. Quando il revisore non riceve risposta alle richieste di conferma
positive, egli è tenuto ad applicare le cosiddette procedure
alternative.
4. I resi da clienti per vendite difettose sono stanziati in bilancio a
fine esercizio, ancorché non se ne conosca l’esatto ammontare
in quanto non ancora pervenuti.
5. La procedura di circolarizzazione dei crediti verso clienti è
effettuata per un numero limitato di clienti scelti a campione o
per i saldi più rappresentativi.
6. Le risposte alla circolarizzazione clienti sono normalmente
inviate alla società di revisione e non al cliente anche se la
richiesta è fatta dal cliente.
7. Il fondo svalutazione crediti può avere la duplice natura di: a)
fondo specifico (a fronte di situazioni specifiche di inesigibilità);
b) fondo generico (a fronte di un rischio statistico/probabilistico
di inesigibilità con riferimento ad una massa di crediti). In
relazione a quest’ultimo, se l’azienda accantona ogni anno lo
0,5% dei crediti commerciali in essere finché il fondo raggiunge
la misura del 5% dei crediti – come previsto dalla normativa
fiscale – il revisore non effettua alcun rilievo.
8. Il costo degli interventi effettuati “in garanzia” sui prodotti
venduti ai clienti è rilevato al momento dell’esecuzione della
prestazione; non è effettuato alcuno stanziamento a “fondo
garanzia prodotti” perché sarebbe comunque arbitrario.
9. La selezione di un campione di documenti di trasporto, al fine di
ricercarne l’abbinamento con le fatture di vendita, è funzionale
al perseguimento dell’obiettivo di esistenza.
10. La selezione di un campione di fatture, al fine di ricercarne
l’abbinamento con gli ordini effettuati dalla clientela, è
funzionale al perseguimento dell’obiettivo di esistenza.
NON
CORRETTA
1.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
16.2 Multiple choice
Si
19
risponda
alle
seguenti
domande,
apponendo
una
X
in
Esercizi e casi
corrispondenza della risposta esatta.
1.
Quando un software contabile comporta che all’atto della emissione
della bolla di uscita dei prodotti finiti – che avviene in un momento
antecedente all’effettiva spedizione dei beni - venga automaticamente
emessa e registrata la fattura di vendita, si possono originare rischi di
controllo con riferimento:
a. Alla esistenza della vendita;
b. Alla competenza economica della vendita;
c. Alla completezza della vendita;
d. Alla valutazione del credito.
2.
I revisori sono soliti utilizzare le verifiche di coerenza
nell’espletamento della propria attività. Ad esempio, un insolito
aumento nel risultato lordo industriale può suggerire la seguente
anomalia:
(a) sovrastima degli acquisti;
(b) sottostima delle vendite;
(c) acquisti di merci registrati come resi su vendite;
(d) sovrastima delle vendite.
3.
Un anomalo aumento nell’indice di durata dei clienti può suggerire al
revisore la seguente anomalia:
(a) aumento di resi su vendite;
(b) ritardo nei tempi di consegna;
(c) postfatturazione;
(d) prefatturazione.
4.
Quale, tra i seguenti test sui controlli, consente al revisore di accertare
che i beni consegnati ai clienti siano stati correttamente fatturati:
a. Scorrere il giornale dei ricavi di vendita osservando la sequenzialità delle
registrazioni e l’eventuale presenza di registrazioni anomale;
b. Esaminare i documenti di spedizione e verificare l’abbinamento con la
relativa fattura di vendita;
c. Confrontare i movimenti nel mastro dei crediti verso clienti con i riepiloghi
giornalieri del fatturato;
d. Ricercare eventuali fatture di vendita prenumerate rimaste inutilizzate.
5.
Il sistema di controllo interno della società ABC presenta aspetti di
inadeguatezza, in quanto talvolta i prodotti consegnati ai clienti non
sono fatturati; inoltre lo scarico a magazzino dei prodotti finiti avviene
in seguito alla creazione informatica della fattura di vendita. Di
conseguenza può verificarsi una situazione di:
a. sottostima dei ricavi, crediti e rimanenze finali;
b. sovrastima dei ricavi e crediti, e sottostima delle rimanenza finali;
c. sottostima dei ricavi e crediti e sovrastima delle rimanenze finali;
d. sovrastima dei ricavi, crediti e rimanenze finali.
16.3 Applicazioni
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Giorgio Colombo lavorava come cassiere in un grande magazzino di
materiale idraulico. Alla fine della giornata, Colombo ed il direttore
effettuavano la riconciliazione tra il denaro incassato e la strisciata di
cassa; l’importo complessivo veniva quindi contabilizzato ed affidato
20
Esercizi e casi
ad un addetto del servizio di sicurezza che provvedeva ad effettuare i
versamenti in banca.
Colombo sapeva che alcuni imprenditori edili beneficiavano dello
sconto su determinati articoli e così, quando un qualunque cliente
effettuava l’acquisto di uno dei suddetti articoli, egli compilava il
modulo per lo sconto, come se il cliente in questione fosse un
imprenditore. Ignaro di ciò, il cliente pagava il prezzo pieno e Colombo
incassava l’ammontare dello sconto.
Quali controlli interni avrebbero potuto evitare questa frode?
La frode avrebbe potuto essere evitata in vari modi, ad esempio:
ƒ richiedendo al cliente di controfirmare il modulo per lo sconto;
ƒ separando la cassa destinata agli imprenditori edili dalla cassa
destinata ai clienti generici;
ƒ prevedendo l’applicazione dello sconto solo previa introduzione
nel sistema EDP di apposito documento (badge) rilasciato
all’imprenditore edile.
PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO
Un revisore è impegnato a predisporre un questionario sulle procedure
di controllo a supporto degli obiettivi di revisione del ciclo vendite. Il
suo intento è quello di elencare una sequenza di attività che un buon
sistema di controllo interno dovrebbe prevedere e di associare a
ciascuna di tali attività gli obiettivi di revisione di volta in volta
perseguiti. La tabella (ICQ Table – Questionario sul sistema di
controllo interno), una volta completata, sarà trasmessa ad un
giovane collaboratore perché effettui le opportune attività di verifica.
Si aiuti il revisore ad associare a ciascuna attività prevista dalla
procedura gli obiettivi di revisione perseguiti (si consideri che, non di
rado, una attività persegue una pluralità di obiettivi).
Procedure di controllo a supporto
degli obiettivi di revisione: VENDITE
Le spedizioni sono eseguite solo in presenza di ordini
autorizzati?
L’uscita di merci è tempestivamente registrata?
Viene preparata una bolla di trasporto per ogni
spedizione?
Le bolle e le fatture sono numerate progressivamente?
Obiettivi di revisione
Es
Co
X
X
X
X
X
X
La sequenza numerica delle fatture è controllata?
X
X
X
X
X
X
X
X
Le fatture sono controllate in termini di prezzo, quantità e
totale?
Le vendite sono contabilizzate solo in presenza dell’ordine
approvato e della bolla?
21
Te
X
X
X
X
X
X
X
X
IS
DO Va
X
X
Le fatture di vendita sono riconciliate con il registro delle
vendite?
I documenti di trasporto sono inoltrati giornalmente alla
funzione fatturazione?
La fatturazione avviene giornalmente?
Cl
X
La sequenza numerica delle bolle è controllata?
I documenti di trasporto sono abbinati agli ordini di
vendita?
Le fatture sono abbinate agli ordini?
Ac
PI
Esercizi e casi
Es = Esistenza; Co = Completezza; Ac = Accuratezza; Cl = Classificazione; Te = Tempistica (cut-off); IS
= Imputazione e sommarizzazione; DO = Diritti ed obblighi; Va = Valutazione; PI = Presentazione ed
informativa.
OBIETTIVI DI REVISIONE
Si indichi con una crocetta (X) la corrispondenza tra le seguenti
procedure di controllo interno e gli obiettivi di revisione del ciclo
vendite.
Procedura di controllo interno
Es
Co
Ac
Cl
Te
IS
Per le spedizioni che non partono entro i 2 giorni successivi al loro
approntamento, i relativi documenti di uscita (bolla di uscita e
X
documento di trasporto) devono essere annullati e riemessi con
aggiornamento della nuova data di partenza
I clienti possono essere inseriti nell'anagrafica solo dietro
X
autorizzazione di un responsabile
Esistono percentuali di sconti standard preautorizzati che sono
inseriti nel sistema informatico e abbinati a determinate categorie
X
di clienti
Le fatture di vendita sono prenumerate e settimanalmente
X
controllate nella loro sequenzialità
Viene utilizzato un piano dei conti sufficientemente dettagliato
X
Gli ordini dei clienti sono autorizzati dal credit manager prima di
X
essere evasi
Es (Esistenza), Co (Completezza), Ac (Accuratezza), Cl (Classificazione), Te (Tempistica), IS (Imputazione
e Sommarizzazione)
AGGIUSTAMENTI - 1
Ultimati i test di dettaglio sui saldi di bilancio, il revisore ha individuato
alcuni errori di registrazione e deviazioni dai Principi Contabili. Si
indichi l’aggiustamento proposto dal revisore per correggere ciascuna
di tali anomalie, segnalando altresì la natura reddituale (CE) ovvero
patrimoniale (SP) di ciascun conto movimentato in dare e avere. Si
trascuri l’effetto fiscale generato dagli aggiustamenti proposti.
ERRORI E DEVIAZIONI DAI P.C.
DARE
Per correggere una sottostima nella Accant. Sval. Crediti – CE
svalutazione dei crediti in contenzioso
Perdite su Crediti – CE
Per rilevare la insussistenza di crediti
contabilizzati in anni precedenti.
Per stornare la prefatturazione di Vendite prodotti finiti – CE
prodotti finiti fatturati prima della data
di chiusura e non inclusi nel riepilogo Magazzino prodotti finiti –
SP
inventariale di fine anno
Per stornare la prefatturazione di
prodotti finiti, fatturati prima della data Vendite prodotti finiti – CE
di chiusura ed inclusi erroneamente
anche nel riepilogo inventariale di fine
anno
AVERE
Fondo svalutazione crediti
- SP
Crediti - SP
Crediti verso clienti – SP
Rimanenze finali prod.
finiti - CE
Crediti verso clienti – SP
AGGIUSTAMENTI - 2
Si indichi se e quale scrittura di aggiustamento debba essere proposta
dai revisori in relazione ai seguenti accadimenti, precisando la
descrizione del conto, la sua natura (CE per natura reddituale, SP per
natura patrimoniale), nonché l’importo dell’aggiustamento. Si trascuri
l’effetto fiscale generato dagli aggiustamenti proposti.
22
Esercizi e casi
Accadimento
Il revisore ha individuato la presenza di rischi di
inesigibilità su crediti per 550'000 euro. I valori
registrati in contabilità al 31/12/x sono pari ad
un fondo svalutazione crediti per € 320'000 ed
un accantonamento per svalutazione crediti pari
a 0. Il revisore ha accertato che una parte dei
crediti inesigibili (35'000 euro) è vantata nei
confronti di un cliente che è anche fornitore
della società (il saldo a debito ammonta a €
27'000).
Il revisore ha individuato, mediante la
circolarizzazione dei clienti al 31/12/x, i
seguenti valori in riconciliazione:
a) pagamenti mediante assegno registrati dai
clienti nel dicembre x ma contabilizzati
dall’azienda nel gennaio x+1 per € 41’000
b) errori di digitazione nella registrazione di
incassi per € 27'000 (sottostima degli incassi)
c) mancata emissione di note di credito a fronte
di resi effettuati da clienti di competenza
dell’esercizio x per € 75’000
DARE
Conto
Imp.
AVERE
Conto
Imp.
Acc. rischi
crediti - CE
203
Fondo
svalutazione
crediti – SP
203
-
-
-
-
Banca c/c – SP
27
Clienti – SP
27
Resi su vendite
per n.c. da
emett. - CE
75
Clienti per n.c.
da emett. – SP
75
Il revisore ha accertato che per alcune
operazioni di sconto di crediti pro solvendo, Rischi su crediti
scontati pro
l’azienda ha effettuato una registrazione
solvendo – CO
contabile “Banca c/c a Clienti” per € 125'000.
Il revisore ha accertato che a fronte di concorsi
a premio realizzati nell’esercizio x-1, l’azienda
ha sostenuto costi nell’esercizio x per €
Oneri
120’000. Oltre ad aver contabilizzato le spese
straordinari nei confronti dei fornitori di oggettistica
CE
destinata ai premi, le uniche registrazioni
effettuate dall’azienda sono relative all’utilizzo
integrale del fondo per operazioni e concorsi a
premio di € 80'000.
Il revisore ha accertato che al 31/12/x
sussistono in magazzino merci derivanti da resi
per un valore di vendita di € 180'000, per le
quali non è stata effettuata alcuna registrazione Resi su vendite
contabile. L’azienda ha inoltre effettuato un
- CE
accantonamento a fondo rischi su resi per €
65'000, ritenuto congruo dai revisori. Dopo il Magazzino – SP
reso la merce viene reimmessa nel circuito delle
vendite. L’azienda opera un ricarico del 100%
su tutte le vendite.
125
Banche c/
rischi su crediti
scontati pro
solvendo - CO
125
40
Acquisti – CE
40
180
Clienti – SP
180
90
Rimanenze
finali - CE
90
VALUTAZIONE CREDITI
Il revisore della Beta s.r.l. deve valutare l’adeguatezza del fondo
svalutazione crediti, iscritto nella bozza di bilancio al 31.12.x per 8.000
Euro. Egli ha a disposizione i seguenti dati di scadenzario:
< 30 gg.
Euro 130.000
SCADENZARIO CREDITI
30-60 gg.
60-90 gg.
> 90 gg.
Euro 70.000
Euro 40.000
Euro 20.000
Totale
Euro 260.000
I dati storici sull’evoluzione dei crediti inesigibili raccolti dalla società
sono i seguenti:
Categoria crediti per scadenza
< 30 gg.
30-60 gg.
60-90 gg.
> 90 gg.
23
% di crediti inesigibili
1%
5%
20 %
50 %
Esercizi e casi
Si consideri, inoltre, che fra i crediti oltre i 90 giorni è incluso un
credito per Euro 10.000 vantato nei confronti di una società fallita, in
relazione al quale il curatore ha comunicato che non è possibile
realizzare più del 10% della somma.
Si indichi se il revisore concorda con il valore iscritto nella bozza di
bilancio e, nel caso in cui non concordi, si indichi l’ammontare della
rettifica proposta.
Il revisore concorda ? NO
Qual è l’ammontare della rettifica proposta ? 18.800 euro
24
Esercizi e casi
17. Il ciclo acquisti
17.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
In data 28.12.x, a fronte dell’effettuazione di un reso su acquisti, il
fornitore comunica che emetterà la relativa nota di accredito.
Ancorché la nota pervenga in data 04.01.x+1, il reso deve essere
contabilizzato nell’esercizio x e la merce non deve essere
inventariata.
Per la richiesta di conferma del saldo fornitori è generalmente
utilizzata una forma positiva detta “conferma in bianco”, che non
riporta il saldo dovuto al fornitore quale risulta dalla contabilità
dell’azienda soggetta a revisione.
Nel caso degli acquisti di servizi, poiché non è prevista l’emissione
di documenti di ricevimento, il revisore ricorre alle verifiche di
coerenza anziché alle verifiche documentali.
La richiesta di conferma di alcuni saldi fornitori consente di
perseguire sia l’obiettivo di esistenza sia l’obiettivo di completezza.
Con riguardo alle operazioni di acquisto, l’obiettivo di
classificazione assume un rilievo generalmente assai modesto.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
17.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1) Un’azienda ha erroneamente registrato due volte un acquisto di merci
di importo significativo. Quale, tra i seguenti controlli, consente di
individuare l’errore in modo efficiente e tempestivo.
(a) Controllare i totali del giornale degli acquisti.
(b) Riconciliare mensilmente i saldi del partitario fornitori con gli estratti conto
ricevuti dai medesimi.
(c) Verificare che le registrazioni sul giornale degli acquisti siano riportate nel
libro giornale aziendale.
(d) Verificare che ad ogni fattura di acquisto sia abbinata la relativa bolla di
entrata e documento di trasporto.
2) Il sistema di controllo interno di un’azienda richiede che, per ogni
richiesta di emissione di un assegno a pagamento di un fornitore, sia
25
Esercizi e casi
verificata l’esistenza di una fattura di acquisto approvata, supportata
da un ordine di acquisto e da un documento di entrata della merce,
entrambi regolarmente prenumerati. Per accertare se vi sono assegni
emessi per pagamenti non autorizzati, il revisore deve verificare un
campione di transazioni selezionandole da:
(a) Ordini di acquisto.
(b) Assegni emessi in pagamento.
(c) Documenti di entrata della merce.
(d) Fatture di acquisto approvate.
3) Quando si effettua la procedura di circolarizzazione dei fornitori per
testare l’obiettivo di completezza del passivo, la popolazione in
riferimento alla quale selezionare il campione da circolarizzare è
costituita da:
a. fornitori con i quali l’azienda ha in precedenza effettuato operazioni
commerciali;
b. importi registrati nel partitario fornitori;
c. soggetti che hanno ricevuto assegni in pagamento nel mese successivo alla
data di chiusura dell’esercizio;
d. fatture di acquisto archiviate come fatture “aperte”, ovvero non ancora
pagate.
4) Quale, tra le seguenti attività, non è orientata a perseguire l’obiettivo
di esistenza (validità) degli acquisti:
a. registrazione degli acquisti solo in presenza di un ordine di acquisto
approvato e di un documento di ricevimento;
b. annullamento dei documenti di supporto dopo che l’operazione è stata
registrata;
c. registrazione della sequenza numerica (attribuzione di numeri di protocollo)
dei documenti di ricevimento, per evitare l’uso di “documenti fuori
sequenza”;
d. selezione di un campione di documenti di ricevimento e abbinamento con le
fatture fornitori.
5) Un test di dettaglio “iniziale” relativo ai costi originati dalle transazioni
del ciclo acquisti, è la verifica della presenza di eventuali operazioni
anomale o inusuali per tipologia o importo nelle rilevazioni di
contabilità generale degli acquisti e dei debiti verso fornitori; quale,
fra i seguenti obiettivi di revisione, non è perseguito dalla suddetta
verifica:
(a) esistenza;
(b) completezza;
(c) diritti e obblighi;
(d) valutazione e misurazione.
17.3 Applicazioni
PROCEDURE DI CONTROLLO
Si indichi se le procedure di controllo riportate di seguito sono di tipo
Monitoring (M) oppure Application (A).
Procedura di controllo
M
A
1.
Vengono effettuate riconciliazioni mensili degli estratti conto fornitori per assicurare
che corrispondano ai valori riportati dal sistema contabile (partitario fornitori)
X
2.
L'abbinamento automatico delle fatture di acquisto con le bolle d'entrata avviene
prima che la fattura sia approvata per il pagamento
X
3.
Le riconciliazioni bancarie sono esaminate e approvate mensilmente dal direttore
X
26
Esercizi e casi
4.
5.
6.
amministrativo per assicurare che vengano effettuate correttamente e che le voci in
sospeso siano prontamente acclarate
Un membro del management a ciò delegato approva le richieste di straordinari
prima che vengano effettuati e corrisposti
Un membro del senior management controlla i livelli di straordinario per verificare
l'efficienza dell'impresa
I controlli di editing all'immissione degli ordini di vendita verificano che dati come il
numero di conto del cliente e le quantità indicate sull'ordine siano validi
7.
Il rapporto sulle violazioni alla sicurezza degli accessi informatici viene rivisto
mensilmente per mantenere il controllo sui livelli di violazione
8.
L'approvazione delle rettifiche ai dati fissi delle paghe, viene effettuata mensilmente
da un dirigente indipendente dall'ufficio personale
9.
Generazione periodica ed esame da parte dell'internal audit del “rapporto
eccezioni” nel ciclo paghe, (ad esempio, pagamento di importi eccedenti certi limiti
prefissati)
Relazioni di performance operativa vengono preparate dietro richiesta del top
management
L'input degli ordini che superano i limiti di credito del cliente deve essere
autorizzato da un utente con un livello di accesso più elevato
10.
11.
12.
13.
La direzione rivede mensilmente gli oneri del personale per reparto, confrontando il
dato da budget con quello contabile
La direzione rivede in dettaglio i bilanci interni mensili
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
OBIETTIVI DI REVISIONE
Si indichi l’obiettivo di revisione perseguito in modo prevalente da
ciascuna delle verifiche di seguito riportate.
Verifica
Es
Co
X
Obiettivi di revisione
Ac Te
Cl
IS Va
DO PI
Circolarizzazione dei fornitori
Verifica della circostanza che i debiti siano
X
supportati da cambiali passive
Verifica delle causali di registrazione contabile e
correlati codici di conto movimentati con
X
riferimento ad un campione di operazioni di
pagamento
Verifica di un campione di fatture di servizi
contabilizzate nel gennaio dell’esercizio x+1 (il
X
bilancio oggetto di revisione è quello che chiude al
31/12/x) e relativi documenti di supporto
Riconciliazione tra i saldi dei mastri, partitari,
X
estratti conto e scadenziari fornitori
Verifica che il software contabile consenta di
ricontrollare la correttezza dell’importo di ogni
fattura di acquisto in termini di quantità, prezzi
X
unitari, sconti, aliquota IVA ed altre variabili che
determinano il totale fattura
Verifica della attendibilità della suddivisione
statistica dei ricavi per famiglie di prodotti e per
X
area geografica
Es = Esistenza, Co = Completezza, Ac = Accuratezza, Te = Tempistica (cut-off), Cl = Classificazione, IS =
Imputazione e sommarizzazione, Va = Valutazione, DO = Diritti ed obblighi, PI = Presentazione ed
informativa
AGGIUSTAMENTI - 1
Ultimati i test di dettaglio sui saldi di bilancio, il revisore ha individuato
alcuni errori di registrazione e deviazioni dai Principi Contabili. Si
indichi l’aggiustamento proposto dal revisore per correggere ciascuna
di tali anomalie, segnalando altresì la natura reddituale (CE) ovvero
patrimoniale (SP) di ciascun conto movimentato in dare e avere. Si
trascuri l’effetto fiscale generato dagli aggiustamenti proposti.
27
Esercizi e casi
ERRORI E DEVIAZIONI DAI P.C.
Per rilevare il valore di merci (acquisti) in
viaggio di proprietà dell’azienda alla data
di chiusura dell’esercizio
Mancata rilevazione di acquisti di servizi di
competenza dell’esercizio in chiusura, per
fatture ricevute dopo il 31/12/x
Errata contabilizzazione nel mese di
gennaio dell’anno x+1 di pagamenti a
fornitori di competenza del mese di
dicembre dell’anno x
DARE
Acquisti per merci in
viaggio – CE
AVERE
Fornitori per merci in
viaggio – SP
Magazzino merci in
viaggio – SP
Acquisti – CE
Rimanenze finali merci
in viaggio - CE
Fornitori per fatture da
ricevere - SP
Debiti verso fornitori – SP
Banca c/c – SP
AGGIUSTAMENTI - 2
Si indichi se e quale scrittura di aggiustamento alla bozza di bilancio
chiuso al 31.12.x debba essere proposta dai revisori in relazione ai
seguenti accadimenti, precisando la descrizione del conto, la sua
natura (CE per natura reddituale, SP per natura patrimoniale), nonché
l’importo dell’aggiustamento. Si trascuri l’effetto fiscale generato dagli
aggiustamenti proposti.
Accadimento
DARE
Conto
Il
revisore
ha
individuato
lo
stanziamento di fatture da ricevere per
euro 150.000 relative ad acquisti di
merci che, alla data di bilancio,
risultano in viaggio con clausola Magazzino (SP)
“franco magazzino partenza”. La
merce, non essendo fisicamente
presente in magazzino, non è
inventariata.
Esaminando le registrazioni dei primi Fornitori per note
d’accr. da ric.
giorni del mese di gennaio x+1, il
(SP)
revisore ha ravvisato la rilevazione di
resi per euro 10.000 relativi ad acquisti
Rimanenze fin.
effettuati in dicembre dell’esercizio x.
(CE)
Il revisore ha accertato che nel corso
Costi d’esercizio
dell’esercizio x sono state capitalizzate
per pubblicità
spese di pubblicità per euro 100.000,
(CE)
ammortate con aliquota del 20%. Il
revisore reputa che dette spese di
Fondo amm.to
pubblicità
non
abbiano
utilità
spese per pubbl.
pluriennale.
plur. (SP)
Il revisore ha accertato che in corso
d’anno sono stati rilevati quali costi
d’esercizio, alla voce “oneri di
manutenzione ordinaria”, 30.000 euro
relativi ad un intervento teso ad
incrementare la capacità produttiva di
un impianto (la cui aliquota di
ammortamento è pari al 10%).
Impianti (SP)
Amm.to impianti
(CE)
Importo
AVERE
Conto
Importo
150.000
Rimanenze
fin. (CE)
150.000
10.000
Resi su acq.
per note accr.
da ric. (CE)
10.000
10.000
100.000
20.000
30.000
3.000
Magazzino
(SP)
Spese per
pubblicità
pluriennali
(SP)
Amm.to spese
per pubbl.
plur. (CE)
Oneri di man.
ord. (CE)
F. amm.
impianti (SP)
10.000
100.000
20.000
30.000
3.000
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO – 1
La Alfa S.p.A. è una società di medie dimensioni operante nel settore
della produzione di beni di consumo durevole. Con riguardo al ciclo
acquisti – ed in particolare agli acquisti di materiale codificato per la
produzione - i volumi annui delle transazioni sono i seguenti:
28
Esercizi e casi
- n° ordini di acquisto:
200
- n° bolle di entrata:
5.000
- n° fatture passive:
2.000
- n° note di accredito da fornitori:
30
- n° bonifici di pagamento:
1.000
La procedura della società prevede che per acquisti di importo unitario
superiore a Euro 500 l'ordine al fornitore per acquisto di materiale
venga predisposto manualmente in 4 copie, identificandolo con un
numero progressivo. Gli ordini di acquisto di importo unitario inferiore
a Euro 500 vengono effettuati telefonicamente, trattandosi di
materiale di minore importanza e comunque non codificato.
L'ordine, una volta firmato per autorizzazione dal responsabile
dell'ufficio acquisti, viene inserito a terminale dagli operatori
aggiornando on-line il file ordini.
La procedura automatica può generare un tabulato degli ordini in
essere, disponibile a richiesta. Normalmente tale tabulato viene
stampato soltanto a fini della programmazione degli acquisti.
Successivamente all'input le copie dell'ordine vengono così suddivise:
- l'originale viene inviato al fornitore;
- una copia viene archiviata presso l'ufficio acquisti;
- una copia viene inviata in contabilità generale;
- una copia viene inviata presso il magazzino ricevimento merci, per
la verifica sul materiale in arrivo.
All'arrivo della merce il magazziniere, effettuati i controlli fisici sul
materiale mediante riscontro con la copia dell'ordine in suo possesso,
sigla la bolla di entrata e la archivia in un apposito raccoglitore.
Settimanalmente tutte le bolle pervenute vengono inviate all'ufficio
contabilità fornitori per il carico a terminale.
Al momento dell'input a terminale l'operatore dell'ufficio contabilità
fornitori appone, mediante un apposito timbro, un numero progressivo
sulle bolle e provvede alla digitazione delle stesse, aggiornando online l'archivio bolle in attesa di fattura (carico), l'archivio di magazzino
fisico (carico) ed il file ordini (scarico). Con riferimento all'archivio
ordini, occorre rilevare che esso viene aggiornato solamente in
presenza di un numero d'ordine esistente. In caso contrario (acquisti
senza ordine formalizzato o per digitazione di un numero d'ordine non
esistente) la transazione viene comunque accettata.
La procedura genera due reports, il primo che presenta in sequenza i
numeri di bolla digitati e l'altro che elenca eventuali salti di
numerazione da una bolla all'altra. Eventuali numeri doppi non
vengono accettati in input.
L'operatore provvede ad indagare sulle eventuali anomalie segnalate,
procedendo immediatamente alle eventuali correzioni e siglando i due
tabulati, che vengono conservati.
La stampa dei numeri mancanti viene riproposta anche nelle
elaborazioni successive, nel caso le anomalie non fossero state
precedentemente sistemate.
29
Esercizi e casi
Le bolle vengono successivamente archiviate in attesa delle relative
fatture.
Le fatture passive vengono protocollate (numero progressivo valido
anche ai fini IVA) dall'ufficio addetto al ricevimento della posta e
quindi inviate alla contabilità fornitori per l'inserimento a terminale
(N.B.: ai fini di questo esercizio, si prescinda dal caso di fatture per
prestazioni di servizi e quindi prive della sottostante bolla di entrata).
L’input aggiorna:
- on-line il partitario fornitori (carico), il file bolle in attesa di fattura
(scarico) e l'archivio IVA;
- in batch (settimanale) il mastro fornitori.
La procedura in automatico abbina i campi "numero bolla" e "codice
fornitore", digitati in sede di inserimento della fattura, con gli analoghi
campi contenuti nell'archivio bolle in attesa di fattura. In caso di
discordanza, la fattura viene ugualmente contabilizzata, ma la
procedura genera un report di eccezione da sottoporre all'esame di un
responsabile, riportante i numeri di bolla richiamati a video
dall'operatore, ma non abbinati con quelli in fattura.
La procedura inoltre genera un tabulato che riporta il valore (desunto
dall'archivio ordini) delle bolle non ancora abbinate con le relative
fatture e che viene utilizzato per la quantificazione del rateo per
fatture da ricevere.
Per ciascun tipo di transazione si chiede di:
a. individuare le tecniche utilizzate per garantire l'obiettivo di
controllo completezza dell'input e dell'aggiornamento o le eventuali
debolezze riscontrate (spiegandone le vostre ragioni);
b. determinare - nelle linee generali - gli effetti che tali punti deboli
potrebbero avere sul bilancio e considerare le procedure correttive
che l'azienda dovrebbe introdurre.
EMISSIONE ORDINE DI ACQUISTO
Non vi sono controlli atti a garantire che tutti gli ordini predisposti
manualmente vengano poi inseriti a terminale.
Come metodologia di controllo potrebbe venire utilizzata la stampa
degli ordini in essere (ottenibile a richiesta), effettuando un controllo
one-by-one tra i documenti imputati a terminale e gli ordini su
tabulato (il campo di controllo sarebbe il "numero ordine"). Tale
controllo non risulterebbe eccessivamente oneroso visti i ridotti volumi
di tale tipo di transazione.
Occorre però tener presente che:
a) il mancato inserimento a terminale non ha effetti diretti sul
bilancio di esercizio, quanto piuttosto delle conseguenze di
tipo gestionale (se la stampa degli ordini in essere non è in
linea con quanto effettivamente richiesto ai fornitori
potrebbero essere prese delle decisioni non opportune in
termini di politica degli approvvigionamenti);
30
Esercizi e casi
b) il file ordini non viene successivamente utilizzato quale
archivio di controllo sull'inserimento a terminale delle bolle,
per cui esso è di fatto ininfluente ai fini della convalida di
queste ultime.
CONTABILIZZAZIONE BOLLA DI ENTRATA MATERIALE
Il controllo di completezza sull'input delle bolle di entrata è ottenuto
mediante una verifica di sequenza eseguita dall'elaboratore, che
segnala i numeri mancanti affinchè venga fatta un'indagine manuale,
mentre quelli duplicati non vengono nemmeno accettati in input.
Tale controllo assicura però che tutte le bolle vengano inserite a
terminale una volta che le stesse siano pervenute presso la contabilità
fornitori e protocollate.
Non vi sono invece controlli atti ad assicurare che tutte le bolle
pervenute in azienda (presso il magazziniere) vengano trasferite in
maniera completa e tempestiva presso la contabilità fornitori per
l'input a terminale. Tale debolezza può comportare che vengano
omessi dei carichi di magazzino (e quindi che l'inventario contabile non
sia affidabile) o che gli stessi vengano effettuati in ritardo, con
conseguenti problemi di cut-off. Il problema può risultare enfatizzato
sia dall'elevato volume delle transazioni sia dal fatto che la
trasmissione dei documenti alla contabilità avviene settimanalmente.
Esiste un controllo compensativo rappresentato dal successivo
abbinamento automatico tra bolla e fattura del fornitore, anche se si
tratta però di una verifica effettuata ad un momento successivo a
quello del ricevimento della merce.
Una soluzione al problema potrebbe essere quella di spostare presso
l'ufficio ricevimento merci (magazziniere) tanto la fase di protocollo
delle bolle di entrata quanto il carico a terminale delle stesse. Ciò
consentirebbe di avere un aggiornamento più immediato degli archivi
interessati, una minore probabilità che qualche documento venga
perso ed un riscontro diretto con i sottostanti ordini cartacei.
CONTABILIZZAZIONE FATTURE PASSIVE
La tecnica utilizzata per garantire la completezza dell'input è data
dall'abbinamento fatto dall'elaboratore tra i dati sui documenti
immessi e le informazioni contenute negli archivi.
Le voci in sospeso, cioè quelle che non sono state abbinate, vengono
segnalate per indagini manuali.
In caso di utilizzo della tecnica di abbinamento è importante che vi
siano adeguati controlli sulla validità dei dati conservati in archivio
(nella fattispecie nel file delle bolle in attesa di fattura), nel senso che
devono esserci controlli adeguati a garantire che non vengano
apportate ai files variazioni non autorizzate. Si fa osservare che la
tecnica dell'abbinamento non ha una validità assoluta ai fini della
completezza dell'input.
Infatti nel caso in esame essa è valida per garantire che una fattura
non venga registrata due volte, ma non garantisce che una fattura,
31
Esercizi e casi
sebbene pervenuta all'operatore e regolarmente protocollata, venga
effettivamente registrata.
Ciò potrebbe essere garantito da esempio da un controllo (automatico
o manuale) sulla sequenza dei protocolli IVA.
Questa debolezza non è però rilevante ai fini della determinazione
delle passività verso fornitori in bilancio, dal momento che la
procedura prevede la stampa delle bolle valorizzate da utilizzarsi per la
quantificazione del rateo fatture da ricevere.
Nel caso esaminato, il mastro fornitori viene aggiornato in batch, cioè
con un processo elaborativo successivo a quello dell'input originario.
Occorrono pertanto anche dei controlli atti ad assicurare che tutti i dati
immessi nell'elaboratore, o da esso generati, siano riportati in maniera
completa anche negli archivi finali da cui scaturiscono le poste di
bilancio.
Nella fattispecie non vengono svolti controlli diretti sulla completezza
dell'aggiornamento; un controllo potrebbe essere costituito da una
quadratura periodica tra mastri fornitori (risultato del batch) e partitari
fornitori (aggiornati on-line e verificati tramite abbinamento
automatico).
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO – 2
Il revisore della Alfa SpA - già considerata nel caso precedente - in
aggiunta a quanto già noto rileva che la società effettua mensilmente
un inventario fisico a rotazione, verificando ogni codice a magazzino
mediamente 2/3 volte l'anno.
Il carico a terminale della bolla di entrata prevede che vengano digitati
i seguenti campi:
a.
b.
c.
DDT progressivo interno
Data del documento
Data di entrata a magazzino
d.
Data di registrazione (proposta in automatico)
e.
Codice fornitore
f.
Codice articolo
g.
Unità di misura del materiale
h.
i.
Quantità entrata
Numero di ordine di riferimento
j.
Status dell’ordine (in acconto o a saldo)
k.
Codice magazzino di versamento
L'input del “Ddt" aggiorna il file bolle in attesa di fattura, l'archivio di
magazzino (fisico) ed il file ordini. Il magazzino contabile viene
ottenuto da una elaborazione automatica in batch che legge l'archivio
di magazzino fisico ed i prezzi unitari dal file ordini.
Al momento dell'input la procedura, in automatico, effettua le seguenti
verifiche:
a) per il codice del fornitore ed il codice articolo esiste un controllo
sull'effettiva esistenza negli archivi anagrafici di quanto digitato.
Codici non esistenti vengono respinti;
b) per il numero di ordine viene effettuato un controllo sull'esistenza
nel file ordini. In caso di discordanza la transazione viene
32
Esercizi e casi
comunque accettata, proponendo in automatico il campo "blank"
alla voce n° ordine;
c) per il campo quantità la procedura verifica se quanto digitato si
discosta per + 10% rispetto alla media delle tre entrate
immediatamente precedenti. In caso di discordanze superiori a tale
parametro è comunque possibile, da parte dello stesso operatore,
forzare la transazione e procedere ugualmente alla registrazione.
Non viene prodotta alcuna lista delle eccezioni;
d) per i campi "data", la procedura propone in automatico la data del
giorno e verifica che la data del documento e la data di entrata non
siano ad essa posteriore. Analogamente la data di entrata non può
essere anteriore a quella del documento.
Per la contabilizzazione delle fatture passive, l'operatore richiama a
terminale il codice fornitore ed i numeri di "documenti di trasporto"
interessati, desumendoli dalla fattura.
La procedura richiede poi che vengano inseriti, nell'ordine, i seguenti
campi:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
n° fattura (fiscale)
n° protocollo IVA
data documento
data di registrazione (proposta in automatico)
imponibile
aliquota IVA
totale fattura
scadenza di pagamento
codice identificativo del tipo di pagamento
conti di Co.Ge. di contropartita
L'input aggiorna:
- on-line il partitario fornitori (carico), il file bolle in attesa di fattura
(scarico) e l'archivio IVA;
- in batch (settimanale) il mastro fornitori.
In automatico la procedura effettua i seguenti controlli:
a) n° protocollo IVA: verifica che non si tratti di un numero già
esistente;
b) data documento: non può essere posteriore a quella di
registrazione;
c) imponibile: se si tratta di materiali di valore unitario superiore a
euro 1.000, viene svolto in automatico un controllo tra l'imponibile
da fattura e l'ammontare risultante dalla valorizzazione (al prezzo di
ordine) delle bolle richiamate a video al momento della
registrazione della fattura. In caso di squadratura, la procedura
consente ugualmente l'aggiornamento del partitario fornitori e del
file IVA, ponendo però un "flag" a livello di archivio elettronico, in
maniera tale da evitare che la fattura venga inserita
automaticamente nelle successive elaborazioni per il pagamento.
Contemporaneamente viene generata una lista di tali eccezioni, che
viene sottoposta al responsabile dell'ufficio acquisti per la verifica
dell'anomalia (errata fatturazione da parte del fornitore o prezzi
non aggiornati nel file ordini o altro). Nel caso si tratti di prezzi non
corretti sull'archivio ordini, o si decida comunque di accettare come
33
Esercizi e casi
valida la fattura inviata dal fornitore, tramite una apposita opzione
a terminale viene modificato il suddetto "flag", concedendo
benestare di pagamento alla fattura. Tale modifica viene effettuata
dall'addetto alla contabilizzazione fatture su segnalazione verbale
del responsabile dell'ufficio acquisti.
d) totale fattura: la procedura effettua un ricalcolo di tale importo,
desumendolo dall'imponibile e dal codice IVA, e lo confronta con
quanto digitato dall'operatore. Non vengono accettate eventuali
discordanze, per cui l'operatore è costretto a sistemare
immediatamente l'anomalia (è previsto un campo su cui inserire
eventuali arrotondamenti).
e) scadenza e codice di pagamento: vengono proposte in automatico
sulla base di quanto memorizzato nell'archivio anagrafico dei
fornitori. Tali campi possono comunque essere forzati
dall'operatore. Non viene prodotta alcuna lista delle forzature.
f) contropartita contabile: verifica automatica che il conto esista sul piano
dei conti. Conti inesistenti non vengono accettati.
Per ciascun tipo di transazione si chiede di:
• identificare i "campi chiave" rilevanti ai fini della revisione, per i quali è
opportuno valutare l'obiettivo della accuratezza dell'input e
dell'aggiornamento;
• individuare le tecniche utilizzate per garantire l'obiettivo di controllo
della accuratezza dell'input e dell'aggiornamento e le eventuali
debolezze riscontrate, spiegandone le ragioni;
• determinare - in termini generali - gli effetti che tali punti deboli
potrebbero avere sul bilancio e considerare le procedure correttive che
l'azienda dovrebbe introdurre.
CONTABILIZZAZIONE BOLLA DI ENTRATA MATERIALE
I campi chiave della transazione, cioè i campi che assumono una
importanza fondamentale ai fini della valutazione del controllo interno
in quanto eventuali errori potrebbero avere conseguenze dirette sui
saldi di bilancio o vanificare controlli effettuati sulle transazioni
successive, sono i seguenti:
- Numero documento di trasporto “Ddt”: è importante non in senso
assoluto, ma in quanto costituisce la chiave per il successivo
abbinamento (e quindi validità) della fattura del fornitore. Nel caso
in esame non c'è un controllo diretto su tale campo, però i controlli
effettuati con le tecniche della completezza (si veda in ) assicurano
anche un elevato grado di attendibilità dello stesso.
- Data del documento: assume particolare importanza soprattutto il
campo "data di entrata a magazzino", in particolare ai fini del cutoff. Teoricamente il controllo automatico sulla sequenzialità delle
date può sembrare affidabile. Occorre però rilevare che l'elevato
numero annuo dei documenti di trasporto da un lato ed il fatto che
gli stessi vengono inviati alla perforazione settimanalmente
34
Esercizi e casi
-
-
-
-
dall'altro possono portare (ad esempio a fine anno) a ritardi nella
imputazione a terminale tali da giustificare l'introduzione di controlli
specifici. Probabilmente il suggerimento, già avanzato in sede di
esame della completezza dell'input, di spostare presso il
ricevimento merci tale perforazione può ridurre il suddetto rischio.
Codice fornitore: nella procedura in esame è importante in quanto,
assieme al numero del documento di trasporto, consente
l'abbinamento con la fattura. Se la convalida della fattura avvenisse
con tecniche diverse, il codice fornitore non sarebbe
particolarmente rilevante in questa transazione.
Codice articolo: la tecnica utilizzata è quella del controllo di
esistenza, ossia la verifica che i codici digitati corrispondano a
codici validi memorizzati in un file o in un programma.La procedura
accetta solamente codici esistenti, peraltro se l'operatore digita un
codice non corretto ma esistente e non si avvede dell'errore, i
carichi di magazzino possono risultare non corretti. In proposito
esiste un controllo compensativo rappresentato dall'inventario fisico
svolto mensilmente. Inoltre, anche se tardivamente, l'errore
verrebbe evidenziato al momento della quadratura automatica tra
valore della fattura e valore del documento di trasporto valorizzato,
in quanto quest'ultimo assumerebbe un prezzo unitario dal file
ordini probabilmente diverso da quello corretto.
Quantità entrata: la tecnica di controllo è basata su controlli
automatici di ragionevolezza. Si rileva comunque una debolezza
dovuta al fatto che, in caso di anomalia, la transazione può essere
forzata e non viene prodotto alcun tabulato delle forzature da
sottoporre all'esame di un responsabile. Ciò di fatto, in presenza di
determinate condizioni, può anche portare ad annullare la bontà
teorica del procedura automatica di controllo.
Per i campi rimanenti che vengono digitati, non si rileva una
importanza fondamentale dal punto di vista dell'impatto diretto su
eventuali errori nel bilancio, specialmente per i campi relativi agli
ordini di acquisto, dal momento che gli stessi non costituiscono, per
lo meno da un punto di vista elettronico, uno strumento di
convalida delle transazioni successive.
CONTABILIZZAZIONE FATTURA PASSIVA
I campi chiave ai fini dell'accuratezza sono i seguenti:
- Codice fornitore: è importante perchè consente il processo di
abbinamento con le sottostanti bolle. In termini assoluti
l'imputazione della fattura ad un fornitore non corretto
implicherebbe un errore di riclassifica all'interno del conto fornitori
in bilancio (probabilmente con dei controlli compensativi a valle,
non oggetto di questo caso pratico), ma non un errato saldo
globale delle passività verso fornitori.
- Imponibile: a parte per gli acquisti di importo inferiore a lit. 1
milione, per i quali la società ha reputato non significativo
procedere ad una verifica elettronica degli stessi, l'accuratezza del
35
Esercizi e casi
-
-
campo imponibile è verificata tramite un abbinamento automatico
con il risultato di un'operazione su due campi (quantità e prezzo)
presenti su archivi aggiornati dalle transazioni precedenti. Ai fini
della validità di questa tecnica è fondamentale che sussistano dei
controlli adeguati sulla accuratezza dei dati conservati in tali archivi.
Nel caso in esame, in base alle considerazioni precedenti, non
sempre il contenuto di tali campi può essere ritenuto valido, per cui
sarà necessario prevedere a monte degli interventi specifici per
assicurare l'accuratezza di tali dati, al fine di poter fare affidamento
sulla tecnica in questione, di per sè valida. Occorre inoltre rilevare
che in caso di discordanza tra valore della fattura e valore della
bolla, se si decide di accettare come valida la fattura, viene
semplicemente eliminato il "flag" che ne inibisce il pagamento, ma
non si provvede a rettificare il prezzo dell'archivio ordini, campo che
è utilizzato per la generazione dell'inventario contabile. Pertanto il
valore di magazzino su cui il revisore è chiamato ad esprimere un
giudizio può essere basato su costi non effettivi.
Totale fattura: la correttezza è assicurata da un controllo
automatico di dipendenza (o correlazione logica) tra il totale
inserito a terminale ed i campi immediatamente precedenti
(imponibile e aliquota IVA). In sostanza la procedura svolge un
controllo di compatibilità per verificare che la combinazione di due
o più campi sia logicamente possibile sullo stesso documento di
input.
Conto di contropartita contabile: viene effettuato un controllo di
esistenza con quanto attivato sul piano dei conti.
Gli altri campi non sono ritenuti significativi ai fini dell'accuratezza
dell'input. In particolare il numero di protocollo IVA, sebbene
soggetto a controllo automatico di sequenza, è importante per la
completezza dell'input ma non per la accuratezza. Scadenza e
codice di pagamento sono invece rilevanti soprattutto da un punto
di vista gestionale, in quanto, se non vi sono adeguati controlli di
autorizzazione, vi è il rischio di procedere a pagamenti anticipati o
posticipati rispetto ai termini contrattuali; questo però non ha un
impatto diretto sul bilancio, inteso come possibilità che lo stesso
risulti inficiato da errori. La registrazione delle fatture passive
aggiorna in batch il mastro fornitori. Come rilevato anche nella
sezione relativa ai controlli di completezza, non vengono svolte
verifiche dirette sul completo e accurato aggiornamento dello
stesso. La quadratura periodica tra mastri e partitari, suggerita per
l'obiettivo di completezza, potrebbe garantire anche quello
dell'accuratezza.
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO – 3
In relazione alla Alfa SpA - già considerata nei casi precedenti - si
valutino le tecniche di autorizzazione manuale e/o automatica per le
transazioni:
- emissione ordini di acquisto;
36
Esercizi e casi
- registrazione bolle di entrata;
- registrazione fatture passive.
Inoltre si valuti la bontà delle tecniche di autorizzazione nella
transazione "pagamento fatture passive" di seguito descritta.
PAGAMENTO FATTURE PASSIVE
La registrazione della fattura passiva aggiorna il partitario fornitori
(carico), il file bolle in attesa di fattura (scarico) e l'archivio IVA.
Settimanalmente viene lanciata una elaborazione che legge il partitario
fornitori e, identificando tutte le fatture con data scadenza nella
settimana successiva e con benestare sì al pagamento (= senza il
"flag" di blocco) genera il file "proposte di pagamento". Per tutti gli
ordini di materiale codificato (maggiori di lit. 1 milione) i pagamenti
sono effettuati mediante bonifico bancario. Da tale archivio viene
stampato al lunedì un tabulato, suddiviso per banca di appoggio,
destinato all'approvazione del responsabile della tesoreria. Se non vi
sono anomalie, il responsabile sigla il tabulato e lo invia alla contabilità
fornitori, dove, al venerdì successivo, in batch, vengono stampate le
lettere di bonifico da inviare alle banche. Su tali comunicazioni viene
apposta la sigla del direttore amministrativo.
EMISSIONE ORDINI DI ACQUISTO
Vi è una autorizzazione manuale data dalla firma del responsabile
dell'ufficio acquisti sul documento cartaceo prima dell'invio al fornitore.
Manca un controllo di supervisione sull'archivio ordini. E' bene però
sottolineare come, nel caso in esame, esso non abbia influenza diretta
sulla autorizzazione delle transazioni successive.
RICEVIMENTO E CONTABILIZZAZIONE BOLLE DI ENTRATA
L'autorizzazione iniziale è data dal riscontro fatto dal magazziniere tra
bolla e copia dell'ordine. Tale riscontro interessa sia l'esatta
corrispondenza tra la merce consegnata e quanto dichiarato sul
documento di consegna, sia la corrispondenza tra quest'ultimo e
quanto previsto dall'ordine (per i materiali di importo superiore a lit. 1
milione, ritenuti importanti). L'avvenuto controllo è testimoniato dalla
firma sulla bolla stessa.
I successivi controlli previsti per garantire la completezza dell'input
(esame dei tabulati con la sequenza numerica delle registrazioni e con
i numeri di bolla mancanti) possono costituire una ulteriore garanzia
sul fatto che non vengano registrate delle transazioni non autorizzate.
CONTABILIZZAZIONE FATTURE PASSIVE
L'autorizzazione è in questo caso data in automatico dal sistema,
mediante il processo di abbinamento con le bolle precedentemente
registrate. In caso di abbinamento positivo, la procedura effettua una
quadratura tra importo della fattura e importo della bolla valorizzata.
Se anche questo test ha esito positivo, la fattura viene anche
autorizzata ad un potenziale pagamento (gestito in via elettronica); in
caso contrario il pagamento sarà inibito ed occorrerà una
autorizzazione manuale da parte di un responsabile.
PAGAMENTO FATTURE FORNITORI
37
Esercizi e casi
Il processo che porta alla autorizzazione al pagamento presenta le
seguenti debolezze:
a) L'esame svolto dal responsabile della tesoreria sul tabulato delle
proposte di pagamento è di fatto volto alla ratifica dei bonifici
previsti per le singole banche di appoggio, ma non alla
autorizzazione al pagamento delle singole fatture. Ciò in quanto la
società demanda tale controllo alla procedura elettronica vista
precedentemente. Va però rilevato che l'eliminazione del "flag" che
inibisce il pagamento del documento viene materialmente
effettuata dall'operatore su segnalazione verbale del responsabile
dell'ufficio acquisti. Non vi sono controlli atti a verificare che
l'operazione venga svolta effettivamente ed in maniera corretta.
Una soluzione potrebbe essere quella di demandare l'operazione,
che si presume non ricorrente, ad un responsabile abilitato e non
ai singoli operatori addetti all'input delle fatture.
b) L'esame svolto dal responsabile della tesoreria è basato su un
tabulato generato da un archivio provvisorio aggiornato al lunedì di
ciascuna settimana. Le richieste di bonifico vere e proprie vengono
stampate al venerdì. E' possibile che in tale intervallo temporale
alcune fatture originariamente non abbinate alle bolle ("flag")
ottengano il nulla osta al pagamento. Di conseguenza le richieste
di bonifico che saranno stampate (leggendo in automatico i campi
"scadenza e codice di pagamento") non corrisponderanno con
quanto inizialmente autorizzato dal responsabile della tesoreria. La
sigla del direttore amministrativo sulle comunicazioni alle banche
appare più una ratifica che un controllo vero e proprio.
c) Al momento della registrazione della fattura è emerso che i campi
"scadenza" e "codici di pagamento" sono proposti in automatico
dalla procedura mediante lettura degli archivi anagrafici dei
fornitori, ma possono essere comunque modificati dall'operatore
senza produzione di alcuna lista di forzature. Ciò rappresenta una
debolezza procedurale tale da vanificare ulteriormente i controlli
sopra citati. Sarebbe opportuno che venisse valutata l'eventualità
di attribuire ai dati contenuti negli archivi anagrafici una vera e
propria funzione di autorizzazione a tutte o a parte delle
transazioni successive. Ovviamente ciò implicherebbe la necessità
di forti controlli su tali archivi, ad esempio impedendo che gli
operatori possano liberamente modificarne i campi rilevanti
(delegando tale funzione ad un responsabile abilitato) oppure
mantenendo l'attuale possibilità, ma prevedendo un tabulato delle
forzature su cui un organo superiore possa svolgere dei controlli in
maniera sistematica o secondo criteri di ragionevolezza (in
funzione anche del volume delle transazioni e della frequenza delle
anomalie).
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO – 4
In relazione alla Alfa SpA - già considerata nei casi precedenti - si
dispone delle ulteriori note che seguono. E’ richiesto di individuare,
38
Esercizi e casi
per la transazione "emissione ordine di acquisto", i controlli dell'utente
e delle procedure programmate o altre considerazioni di carattere
generale necessarie al fine di garantire affidabilità al processo di
generazione automatica dei dati (obiettivo di integrità dei dati).
EMISSIONE ORDINE DI ACQUISTO (ALTRE INFORMAZIONI)
Gli ordini di acquisto per materiale codificato vengono predisposti
manualmente (si vedano le note riferite ai casi precedenti). La loro
produzione è basata su un tabulato che giornalmente perviene al
responsabile dell'ufficio acquisti e che riporta tutti i codici di materia
prima a magazzino che sono scesi al di sotto di una certa soglia
minima di quantità predefinita. Il tabulato propone anche, per ciascun
codice, il nome del fornitore che, sulla base dei dati in anagrafica,
presenta il prezzo più basso per lo specifico prodotto. Presso l'ufficio
acquisti non viene svolto alcun controllo di merito sulla bontà dei dati
riportati sul tabulato (proprio perchè generati in automatico dalla
procedura), ma gli stessi vengono utilizzati soltanto per decidere
quanto acquistare per ciascun codice, in funzione delle future
necessità produttive e dei relativi tempi di consegna.
La generazione del tabulato avviene dalla lettura dei seguenti archivi:
- magazzino fisico per la lettura del campo "quantità in giacenza";
- anagrafica fornitori per la lettura del campo "prezzo";
- file tabelle per l'identificazione della scorta minima per ciascun
codice.
La generazione automatica di dati richiede controlli di completezza,
accuratezza e autorizzazione sia nel processo di generazione vera e
propria sia in quello dell'eventuale aggiornamento degli archivi con i
dati generati.
Al fine di garantire che i dati siano generati dall'elaboratore in maniera
completa e accurata, sarà necessario far sì che:
a) i dati che fanno scattare il processo generativo siano stati immessi,
aggiornati e conservati con completezza ed accuratezza;
b) i dati permanenti usati nella generazione siano accurati, validi ed
attuali.
Con riferimento al caso in esame occorrerà:
1) che vi siano adeguate garanzie circa la validità dei dati relativi alle
quantità in giacenza. Nelle situazioni precedentemente esaminate è
stato rilevato come non vi siano sufficienti sicurezze per garantire
che i carichi di magazzino vengano effettuati in maniera accurata e
tempestiva. Ciò potrebbe causare la generazione di richieste
d'ordine non conformi con le effettive necessità;
2) i dati fissi utilizzati per produrre i dati generati dall'elaboratore
devono essere attendibili. Ad esempio occorreranno controlli per
assicurare che le scorte minime siano sempre aggiornate in
funzione delle reali esigenze produttive e che i prezzi di acquisto
sull'anagrafica fornitori siano attuali. Infatti, una volta che
l'elaboratore ha selezionato i fornitori con i prezzi più bassi per
ciascun articolo, l'ufficio fornitori stabilirà solamente i quantitativi
39
Esercizi e casi
da ordinare, ma non si porrà il problema di verificare se quella è
stata effettivamente la scelta migliore, "fidandosi" della procedura.
3) i dati fissi devono essere non soltanto attuali, ma protetti dalla
possibilità di accessi non autorizzati (adeguata conservazione sugli
archivi). Ciò in quanto i dati fissi, a differenza dei dati variabili, non
possono essere ogni volta riverificati manualmente sui singoli
documenti. Inoltre un errore su un dato fisso, a differenza dei dati
variabili, si ripercuote n-volte in tutte le transazioni che li utilizzano.
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO – 5
In relazione alla Alfa SpA - già considerata nei casi precedenti - si
dispone delle ulteriori note che seguono. E’ richiesto di individuare
eventuali debolezze nel sistema in merito alla “protezione dei beni e
delle informazioni”, di valutare il potenziale impatto sul bilancio e di
suggerire, nel caso, appropriate azioni correttive.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Durante la rilevazione della procedura vi è stato confermato che, con
riferimento alla transazione "contabilizzazione della bolla di entrata", è
possibile
modificare
il
campo
"quantità
entrata"
anche
successivamente all'inserimento a terminale della bolla stessa.
L'operazione può essere effettuata da tutti gli operatori addetti al
carico della bolla e la procedura non prevede segnalazioni automatiche
di anomalia in merito. La società giustifica tale possibilità con
l'esigenza di poter correggere eventuali errate imputazioni, in quanto
gli archivi di magazzino e delle bolle in attesa di fattura sono
aggiornati on-line.
Avete rilevato che gli archivi anagrafici dei fornitori vengono utilizzati
per proporre, nelle videate usate per l'inserimento di
ordini/bolle/fatture, i campi chiave delle transazioni, e che questi ultimi
possono comunque essere modificati dall'operatore senza alcun tipo di
blocco automatico e/o segnalazione di anomalia.
L'obiettivo della "conservazione dei dati" è quello di assicurare che:
a) non possano essere apportate variazioni non autorizzate ai dati
memorizzati;
b) i dati memorizzati vengano riesaminati ad intervalli regolari, in
maniera che si possano effettuare interventi di aggiornamento sui
dati stessi quando occorre;
c) durante l'elaborazione vengano usate le corrette generazioni di
files.
La possibilità di modificare il campo "quantità entrata"
successivamente all'imputazione della bolla e soprattutto in mancanza
di idonee segnalazioni di anomalia o comunque senza alcuna richiesta
da parte del sistema, può comportare il rischio che:
- a fine esercizio alcuni carichi non vengano contabilizzati per
competenza;
- alcuni carichi non siano imputati in modo corretto;
- vengano apportate modifiche non autorizzate.
40
Esercizi e casi
Nel caso specifico in esame, esiste comunque un controllo
compensativo, che, seppur tardivamente, può parzialmente ridurre
tale rischio: praticamente al momento dell'input della successiva
fattura, il controllo automatico tra importo della stessa ed importo
delle bolle valorizzate farebbe emergere una squadratura che
indurrebbe ad un indagine manuale (ed onerosa) in merito.
Nel caso di errata quantità su bolla occorrerebbe però accertarsi (=
supervisione) della successiva sistemazione della partita in modo
corretto. Occorrerebbe pertanto un ulteriore controllo su cui poter fare
affidamento. E' comunque preferibile l'introduzione di controlli specifici
a monte, è cioè sulle forzature ai campi quantità, in maniera da ridurre
i tempi per la sistemazione dell'errore e garantire una maggiore
probabilità di validità delle transazioni successive.
Con riferimento agli archivi anagrafici si suggerisce di valutare la
possibilità di utilizzare gli stessi quali archivi di autorizzazione
automatica alle sottostanti transazioni.
Tutte le variazioni rispetto alle anagrafiche dovranno essere trattate in
qualità di eccezioni soggette ad autorizzazione da parte di un
responsabile.
Tali autorizzazioni potranno avvenire, oltre che in modo diretto
(spunta e sigla del tabulato delle eccezioni), attraverso l'adozione di
procedure automatiche tendenti ad evidenziare l'eccezione che vada
oltre una certa tolleranza (controllo di ragionevolezza).
Si ricorda che, a differenza dei dati variabili, una anomalia sui dati fissi
si ripete nel sistema tante volte quante sono le transazioni che
utilizzano quei dati fissi.
41
Esercizi e casi
18. Il ciclo lavoro
18.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
I premi e gli incentivi retributivi legati ai risultati ottenuti
nell’esercizio sono stanziati nell’esercizio successivo, al momento in
cui sono definitivamente calcolati e liquidati.
L’approvazione dei cartellini orari da parte dei supervisori è una
procedura di controllo interno che presidia l’obiettivo di esistenza.
Con riguardo alle operazioni del ciclo lavoro, l’obiettivo di
completezza non presenta, in genere, un rischio particolarmente
elevato.
Nell’ambito del ciclo lavoro, l’obiettivo di classificazione riveste una
fondamentale importanza.
I valori delle transazioni del ciclo lavoro, considerati nel loro
complesso, sono sovente significativi; conseguentemente le
aspettative di errore sono piuttosto elevate.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
18.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Ai fini del perseguimento dell'obiettivo di accuratezza delle
retribuzioni, un buon test di dettaglio consiste nel:
a. ricalcolare la retribuzione netta;
b. verificare l'esistenza di una procedura autorizzativa per gli straordinari;
c. contare fisicamente le pagine del libro matricola;
d. verificare che gli assegni per il pagamento delle retribuzioni siano
prenumerati e registrati.
2.
Il revisore può decidere di presenziare alla consegna degli assegni al
personale dipendente, allo scopo di verificare se:
a. l’autorizzazione a variazioni salariali è separata dalla gestione operativa del
personale;
b. le riduzioni e trattenute salariali sono correttamente calcolate e propriamente
autorizzate;
c. gli impiegati registrati esistono effettivamente e lavorano presso l’azienda;
d. gli assegni al personale concordano con la contabilità paghe ed i cartelliniorologio.
42
Esercizi e casi
3.
Nel determinare l’efficacia del sistema di controllo interno di una
azienda in relazione all’obiettivo di esistenza delle transazioni di
lavoro dipendente, il revisore dovrà:
a. osservare la separazione dei compiti tra responsabile del personale e
responsabile del pagamento salari;
b. ottenere evidenza in merito alla prenumerazione degli assegni utilizzati per il
pagamento dei salari;
c. ricalcolare le deduzioni salariali e la concessione di fringe benefits;
d. verificare la preparazione della riconciliazione bancaria con riferimento ad un
conto bancario utilizzato esclusivamente per il pagamento del personale
dipendente.
4.
Quale obiettivo si propone di cogliere il revisore che ricollega un
campione di cartelini orari al libro paga:
a. esistenza (validità);
b. completezza;
c. sia esistenza che completezza;
d. né esistenza né completezza.
5.
Quale obiettivo di revisione è presidiato dalla procedura di controllo
interno che prevede che per ogni cessazione di rapporto sia effettuata
una apposita comunicazione dall’ufficio personale all’ufficio paghe:
a. esistenza;
b. completezza;
c. diritti e obblighi;
d. valutazione e misurazione.
18.3 Applicazioni
OBIETTIVI DI REVISIONE
Per ciascuno dei seguenti test di dettaglio, riferiti al ciclo retribuzioni,
si indichi se l’obiettivo di revisione perseguito è quello di esistenza (E)
ovvero di completezza (C).
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
43
Verificare che le retribuzioni (ed i valori correlati) risultanti in contabilità siano rilevate a
libro paga
Verificare che le retribuzioni e gli altri valori ad esse correlati risultanti a libro paga siano
rilevati in contabilità generale
Verificare che i dipendenti iscritti a libro matricola siano presenti nel libro paga
Verificare che i dipendenti risultanti a libro paga siano iscritti a libro matricola
Verificare che i dipendenti iscritti a libro matricola siano presenti in azienda
Esaminare il libro paga, il libro giornale e i fogli paga alla ricerca di importi inusuali (troppo
elevati)
Verificare la correttezza delle riconciliazioni bancarie
Confrontare alcuni pagamenti risultanti dal libro paga con le copie degli assegni, per
verificare la concordanza di date, beneficiari e importi
Verificare la corrispondenza tra i pagamenti risultanti dall’estratto conto bancario relativo al
pagamento delle retribuzioni e quelli registrati nel libro paga
Esaminare gli assegni per verificare che non vi siano girate “sospette”
Verificare che i dipendenti presenti in azienda siano iscritti nel libro matricola
Presenziare al momento della distribuzione degli assegni
Verificare che i dipendenti licenziati/dimessi non siano presenti sul libro matricola
Esaminare il libro paga, il libro giornale e i fogli paga alla ricerca di importi inusuali (troppo
modesti)
E
C
C
E
E
E
E/C
E
C
E
C
E
E
C
Esercizi e casi
TEST DI DETTAGLIO IN SEDE DI FINAL AUDIT
Il revisore ha ottenuto le seguenti evidenze:
- l’azienda ha pattuito un premio con il proprio management pari al
1,5% del fatturato annuo, a partire dall’esercizio x-1;
- in data 30/4/x l’azienda ha liquidato, pagato e contabilizzato (Premi
al personale a Debiti verso dipendenti) il premio pari a € 675'000,
corrispondente all’1,5% del fatturato annuo dell’esercizio x-1 (€ 45
milioni);
- nessuna registrazione contabile era stata effettuata nell’esercizio x-1.
Si indichi se il revisore concorda con tale trattamento e, nel caso in cui
non concordi, si indichi la rettifica proposta (trascurando l’eventuale
effetto fiscale generato dall’aggiustamento).
Il revisore concorda ? NO
CONTI DARE
CONTI AVERE
VALORI DARE
VALORI AVERE
Oneri straordinari - CE
Premi al personale - CE
675’000
675’000
Il revisore ha ottenuto altresì le seguenti evidenze:
- al 31/12/x il valore complessivo di quanto spetterebbe ai dipendenti
per ferie non godute ammonta a € 375'000 secondo quanto calcolato
dal consulente del lavoro e verificato dai revisori;
- l’azienda non ha contabilizzato alcuna passività nei confronti dei
dipendenti in quanto sostiene che, normalmente, il personale
recupera le ferie non godute mediante giorni supplementari di
vacanza nell’esercizio successivo.
Si indichi se il revisore concorda con tale trattamento e, nel caso in cui
non concordi, si indichi la rettifica proposta (trascurado l’eventuale
effetto fiscale generato dall’aggiustamento).
Il revisore concorda ? NO
CONTI DARE
CONTI AVERE
VALORI DARE
VALORI AVERE
Costo del lavoro - CE
Ratei passivi sul personale
- SP
375’000
375’000
44
Esercizi e casi
19. Il ciclo immobilizzazioni materiali
19.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
L’aspettativa di errore riferita alle svalutazioni è assai più elevata
rispetto a quella riferita agli ammortamenti.
Nella revisione dei saldi di bilancio relativi alle attività immobilizzate,
l’auditor è solito seguire una strategia di sostanza.
Con riguardo all’obiettivo di esistenza, la verifica muove dal libro
cespiti verso il riepilogo inventariale e/o i documenti relativi alle
acquisizioni; all’opposto, per l’obiettivo di completezza, la verifica
prende le mosse dal riepilogo inventariale e/o dai documenti
relativi alle acquisizioni verso il libro cespiti.
La verifica fisica dei beni (e servizi) capitalizzati consente di cogliere
l’obiettivo di completezza.
Con riguardo al ciclo immobilizzazioni materiali, il momento di
osservazione fisica dello stabilimento riveste importanza assai
limitata.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
19.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1. Esaminando le immobilizzazioni materiali, quale tra le seguenti
procedure è più probabile che identifichi la inadeguata capitalizzazione
di un costo ?
a. confrontare un campione di spese di manutenzione e riparazione con i
documenti di supporto;
b. selezionare un campione di costi capitalizzati e verificare la sussistenza delle
fatture d’acquisto;
c. discutere con il management delle politiche di capitalizzazione adottate;
d. selezionare un campione di immobilizzazioni di importi rilevanti e riscontrarne
l’esistenza nella realtà.
2. Nella revisione delle immobilizzazioni materiali, perché il revisore
potrebbe decidere di valutare elevato il rischio di controllo e quindi
adottare una strategia di sostanza ?
a. il numero di acquisizioni/cessioni di immobilizzazioni materiali è solitamente
45
Esercizi e casi
contenuto, e pertanto non desta l’attenzione del revisore;
b. il valore totale delle immobilizzazioni materiali è elevato: ogni valore di
bilancio che assume un importo significativo deve essere testato
direttamente dal revisore;
c. in molte aziende, di solito, i controlli riferiti alle immobilizzazioni materiali
sono assai limitati;
d. è più economico fare la revisione delle immobilizzazioni materiali ricorrendo
alle verifiche di dettaglio poiché le operazioni correlate a questa classe di
valori sono relativamente poche.
3. La società ETA in data 1/1/X stipula un contratto di manutenzione
programmata per un macchinario di proprietà. Il contratto prevede
che la manutenzione verrà effettuata il 31/12/X+1, dopo 6.000 ore di
utilizzo del macchinario, al costo di euro 3.000. Sapendo che il
macchinario è utilizzato per 2.000 ore nell'anno X e che il periodo
amministrativo di ETA coincide con l'anno solare, quale dei seguenti
comportamenti deve essere giudicato corretto dal revisore, con
riferimento al conto economico del bilancio destinato a pubblicazione
dell'esercizio X:
a. rilevazione di un costo per servizi pari a 3.000 euro;
b. nessun impatto sul conto economico;
c. capitalizzazione di costi di manutenzione pari a 1.000 euro;
d. rilevazione di un accantonamento a fondo manutenzione ciclica pari a 1.000
euro.
4. Nel verificare che un impianto non sia divenuto inattivo, in quanto non
più utilizzato a fini produttivi, il revisore dovrà:
a. selezionare alcune vendite di impianti ed esaminarne la presenza fisica;
b. analizzare il libro cespiti alla ricerca di cespiti completamente ammortizzati;
c. individuare durante una osservazione fisica degli impianti quelli non in
funzionamento e verificarne la posizione nella contabilità generale e dei
cespiti;
d. ricercare nella contabilità generale importi inusuali negli incrementi dei
cespiti e negli addebiti ai conti delle spese di manutenzione e riparazione.
5. Quale, tra le seguenti suddivisioni “minimali” dei compiti, presidia il
rischio che si verifichino acquisti fittizi o non autorizzati di cespiti:
a. la funzione che origina l’operazione dovrebbe essere distinta dalla funzione
che concede l’approvazione finale dell’operazione stessa;
b. la funzione contabilità dei cespiti dovrebbe essere separata dalla contabilità
generale;
c. la funzione contabilità dei cespiti dovrebbe essere separata dalla funzione di
custodia fisica dei cespiti stessi;
d. il soggetto responsabile dell’inventario dovrebbe essere diverso e
indipendente dalle funzioni di custodia fisica e di contabilità.
19.3 Applicazioni
AGGIUSTAMENTI
Si indichi se e quale scrittura di aggiustamento alla bozza di bilancio
chiuso al 31.12.x debba essere proposta dai revisori in relazione ai
seguenti accadimenti, precisando la descrizione del conto, la sua
natura (CE per natura reddituale, SP per natura patrimoniale), nonché
46
Esercizi e casi
l’importo dell’aggiustamento. Si trascuri l’effetto fiscale generato dagli
aggiustamenti proposti.
Accadimento
A seguito dell’inventario fisico dei cespiti, il
revisore ha individuato la presenza di
macchinari inattivi, ovvero non utilizzati in
quanto eccessivamente obsoleti, per un valore
di costo di € 450, ammortizzati per € 390. Per
tali impianti sussiste la necessità di rottamarli,
con un costo addizionale di € 10.
Con riferimento ad un impianto acquistato 3
anni prima, l’azienda ha applicato un periodo
di ammortamento di 15 anni, mentre il revisore
ritiene più congrua una vita utile di 8 anni. I
dati già inseriti dall’azienda in contabilità sono:
costo originario di € 750, ammortamento
proposto dall’azienda pari a 50, fondo
ammortamento complessivo pari a 150.
Il revisore ha accertato che l’azienda ha
capitalizzato nel corso dell’esercizio x-1 oneri
pluriennali che andavano invece spesati. Al
31.12.x, gli oneri in questione presentano i
seguenti
valori:
oneri
per
€
350,
ammortamento dell’esercizio x per € 70, fondo
ammortamento per € 140.
Il revisore ha accertato che l’azienda
dall’esercizio x possiede alcuni impianti in
leasing, per i quali sono stati correttamente
rilevati tutti i canoni mediante la scrittura
“canoni leasing a fornitori”. I dati raccolti
relativi a questi impianti sono i seguenti: costo
contrattuale per € 1.200, rate fatturate per €
150 nell’esercizio x.
47
DARE
Conto
Imp.
AVERE
Conto
Imp.
Minusvalenza
(CE)
60
Impianti netti
(SP)
60
Acc. oneri
smantellam.
(CE)
10
Fondo oneri
smantellam.
(SP)
10
Ammortamento
(CE)
43,75
Fondo ammort.
(SP)
43,75
Utili eserc.
preced. (SP)
87,5
Fondo ammort.
(SP)
87,5
Fondo ammort.
Oneri
pluriennali (SP)
Utili eserc.
Preced, (SP)
70
Ammort. Oneri
pluriennali (CE)
70
280
Oneri
pluriennali (SP)
280
Nessuna rettifica, ma annotazione dei conti
d’ordine in nota integrativa:
Beni di terzi in leasing (CO) per € 1.200
Impegni per rate leasing a scadere (CO) per €
1.050
Esercizi e casi
20. Il ciclo magazzino
20.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
Secondo i principi di revisione, il revisore può evitare di essere
presente all’effettuazione dell’inventario fisico.
Le merci in viaggio con consegna F.O.B., non ancora pervenute a
fine anno presso lo stabilimento della società acquirente, devono
comunque essere incluse nel magazzino dell’acquirente.
Il revisore deve presenziare alla conta fisica di tutti i magazzini della
società cliente.
Con riguardo alle rimanenze finali di magazzino il revisore ha una
aspettativa di errore generalmente elevata.
La procedura di inventario fisico presidia l’obiettivo di esistenza
delle rimanenze di magazzino, mentre non fornisce significative
indicazioni con riguardo all’obiettivo di completezza.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
20.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Quale, tra le seguenti circostanze, non è idonea a spiegare una
riduzione dell’indice di rotazione di magazzino (costo del venduto /
magazzino):
(a) sottostima degli acquisti;
(b) sovrastima degli acquisti;
(c) sovrastima nella valutazione del magazzino finale;
(d) aumento della presenza a magazzino di merci a lento rigiro.
2.
Se l’ufficio di contabilità industriale risponde gerarchicamente al
direttore di produzione, si possono originare rischi di:
(a) sovrastima dei costi di produzione;
(b) sottostima dei costi di produzione;
(c) sovrastima delle quantità fisiche di merci in giacenza;
(d) nessuna delle precedenti.
3.
Le restrizioni imposte dal cliente impediscono al revisore di osservare
le giacenze di magazzino, che costituiscono circa il 30% del totale
48
Esercizi e casi
dell’attivo, in corrispondenza della data di chiusura dell’esercizio
(31/12/X). Non possono essere applicate procedure alternative. Il
revisore è peraltro in grado di ottenere evidenza sufficiente a
comprovare l’attendibilità dei valori per ogni altra voce di bilancio. Il
rapporto di revisione deve essere completato entro la fine di febbraio
dell’anno X+1 per esigenze di consolidamento. In questo caso
l’auditor:
a. dichiara la propria impossibilità di esprimere un giudizio.
b. emette un giudizio avverso.
c. fa svolgere l’inventario fisico a fine gennaio e riconcilia su base campionaria
il saldo fisico osservato con quello contabile al 31/12/X, purché la
contabilità di magazzino sia giudicata attendibile.
d. fa svolgere l’inventario fisico a fine gennaio e riconcilia su base campionaria
il saldo fisico osservato con quello contabile al 31/12/X, indipendentemente
dalla presenza o meno di una contabilità di magazzino giudicata attendibile.
4.
Le restrizioni imposte dal cliente impediscono al revisore di osservare
le giacenze di magazzino, che costituiscono circa il 40% del totale
dell’attivo. Non possono essere applicate procedure alternative. Il
revisore è peraltro in grado di ottenere evidenza sufficiente a
comprovare l’attendibilità dei valori per ogni altra voce di bilancio. In
questo caso l’auditor:
(a) emette un giudizio positivo senza rilievi.
(b) emette un giudizio avverso.
(c) dichiara la propria impossibilità di emettere un giudizio.
(d) emette un giudizio con rilievi (o eccezioni).
5.
Quale tra le seguenti verifiche consente al revisore di accertare che il
magazzino sia valorizzato al “minore fra costo e mercato”?
a. selezionare un campione di acquisti effettuati durante l’anno e confrontarli
con le fatture di acquisto, per accertare che non siano registrati a un valore
superiore a quello riportato in fattura;
b. selezionare un campione di articoli detenuti a magazzino alla fine
dell’esercizio e comparare il loro valore con quello riferito a vendite
successive degli stessi articoli;
c. accertare che tutti gli articoli giacenti a magazzino alla fine dell’esercizio
siano stati correttamente registrati al prezzo di costo all’atto dell’acquisto;
d. verificare che le merci “difettate” e quindi non vendibili siano separatamente
evidenziate in bilancio.
6.
L’azienda revisionata dispone di un sistema di contabilità di magazzino
a quantità e valore. Il revisore, dopo aver eseguito opportuni test, ha
valutato il rischio di controllo in misura elevata. Pertanto deve:
a. insistere affinchè il cliente esegua conte fisiche di magazzino più volte
durante l’anno;
b. effettuare analisi dei margini lordi industriali per verificare la ragionevolezza
delle conte fisiche;
c. aumentare la dimensione dei test sui controlli del ciclo magazzino;
d. richiedere che il cliente effettui un inventario fisico completo alla data di
chiusura dell’esercizio.
7.
Quale dei seguenti controlli è più adeguato rispetto all’obiettivo di
verifica della completezza del magazzino?
a. i conti di contabilità industriale accesi ai semilavorati sono periodicamente
riconciliati con la contabilità generale;
b. il personale addetto alla custodia dei prodotti finiti non si occupa della
funzione di ricezione materiali;
49
Esercizi e casi
c. i documenti di entrata delle merci sono prenumerati e periodicamente
verificati nella sequenzialità;
d. esiste separazione dei compiti tra la funzione di contabilità del personale e
l’ufficio contabilità di magazzino.
8.
Per ottenere assicurazione che le giacenze incluse nel riepilogo
inventariale sono esistenti, il revisore deve muovere dall’osservazione:
a. dei cartellini inventariali verificati direttamente durante l’inventario fisico, per
accertarne la concordanza con le giacenze incluse nel riepilogo inventariale;
b. dei cartellini inventariali verificati direttamente durante l’inventario fisico, per
accertarne la concordanza con le rispettive fatture di acquisto e bolle di
entrata;
c. delle giacenze incluse nel riepilogo inventariale, per accertarne la
concordanza con i cartellini inventariali;
d. delle fatture di acquisto e relative bolle di entrata, per accertarne la
concordanza con le giacenze incluse nel riepilogo inventariale.
9.
Nel bilancio d'esercizio destinato a pubblicazione debbono essere
incluse:
a. solo le giacenze che si trovano presso i magazzini dell'azienda alla chiusura
del periodo amministrativo;
b. tutte le giacenze che si trovano presso i magazzini dell'azienda alla chiusura
del periodo amministrativo, oltre a quelle di proprietà dell'azienda che si
trovano presso terzi;
c. solo le giacenze che, seppur di proprietà dell'azienda, si trovano presso terzi;
d. le giacenze di proprietà dell'azienda ovunque si trovino.
10. Il cliente tiene la contabilità di magazzino ed effettua periodici
inventari parziali di magazzino a rotazione, piuttosto che un inventario
totale alla data di bilancio. Come deve comportarsi il revisore ?
a. suggerire al cliente di effettuare un inventario totale alla data di bilancio;
b. osservare alcuni conteggi periodici e, se ottiene evidenza dell’adeguatezza
della procedura, non richiedere un inventario totale alla data di bilancio;
c. presenziare a tutti gli inventari parziali e assicurarsi che siano effettuati
correttamente, adottando le stesse procedure previste per l’inventario totale
alla data di bilancio;
d. effettuare direttamente un inventario totale alla data di bilancio.
20.3 Applicazioni
OBIETTIVI DI REVISIONE
Si indichi l’obiettivo di revisione perseguito in modo prevalente da
ciascuna delle verifiche di seguito riportate.
Verifica
Es
Verifica che il costo orario della manodopera
utilizzato per il calcolo del costo di
trasformazione riconcili con il costo orario
della manodopera desunto dalle verifiche sul
ciclo lavoro
Verifica di un campione di documenti di
entrata di materie prime a magazzino per
accertarne la correlata registrazione nella
contabilità di magazzino
Circolarizzazione dei depositanti
Co
Ac
Obiettivi di revisione
Te
Cl
IS
Va
DO
PI
X
X
X
50
Esercizi e casi
Es = Esistenza; Co = Completezza; Ac = Accuratezza; Te = Tempistica (cut-off); Cl = Classificazione; IS
= Imputazione e sommarizzazione; Va = Valutazione; DO = Diritti ed obblighi; PI = Presentazione ed
informativa
TEST DI DETTAGLIO SUI SALDI
A seguito dell’inventario fisico avvenuto alla data di chiusura
dell’esercizio (31.12.x) il revisore ha individuato alcune situazioni
degne di attenzione. Per ciascuna delle situazioni di seguito descritte,
si indichi se le merci devono essere incluse (I) o escluse (E) dal
riepilogo inventariale del magazzino.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
SITUAZIONI DEGNE DI ATTENZIONE
prodotti finiti rinvenuti in magazzino durante l’inventario fisico con una etichetta “in attesa di
istruzioni per la spedizione”, per i quali è stata emessa bolla di uscita e fattura in data
27/12/x;
prodotti finiti rinvenuti in magazzino durante l’inventario fisico con una etichetta “in conto
deposito”, per i quali è stata emessa bolla di uscita (e sono effettivamente partiti) in data
15/1/x+1 mentre la relativa fattura datava 23/12/x;
prodotti finiti spediti e fatturati in data 29/12/x, arrivati al cliente in data 4/1/x+1, per i quali
la clausola di resa era “franco destinazione”;
prodotti finiti che sono stati ritirati direttamente dal cliente e pagati per contanti in data
15/1/x+1, a fronte di un ordine di vendita stipulato in data 15/12/x;
prodotti finiti resi da un cliente che sono rientrati in magazzino in data 17/1/x+1 e per i quali
è stata emessa nota di credito in data 31/1/x+1.
materie prime acquistate con ordine datato 16/11/x, che sono partite dallo stabilimento del
fornitore in data 28/11/x ed entrate nel magazzino revisionato in data 24/1/x+1. La clausola
di resa era “franco magazzino compratore”. Il pagamento della fornitura era già stato
regolato mediante anticipo integrale in data 6/12/x;
I/E
I
E
I
I
E
E
Si indichi altresì se e quali delle precedenti situazioni richiedono una
rettifica degli acquisti e/o delle vendite contabilizzate.
Occorre operare rettifiche per le seguenti situazioni: 1 e 3
AGGIUSTAMENTI - 1
Ultimati i test di dettaglio sui saldi di bilancio, il revisore ha individuato
alcuni errori di registrazione e deviazioni dai Principi Contabili. Si
indichi l’aggiustamento proposto dal revisore per correggere ciascuna
di tali anomalie, segnalando altresì la natura reddituale (CE) ovvero
patrimoniale (SP) di ciascun conto movimentato in dare e avere. Si
trascuri l’effetto fiscale generato dagli aggiustamenti proposti.
ERRORI E DEVIAZIONI DAI P.C.
Per rilevare il valore di merci (acquisti) in
viaggio di proprietà dell’azienda alla data
di chiusura dell’esercizio
Per stornare la prefatturazione di prodotti
finiti fatturati prima della data di chiusura
e non inclusi nel riepilogo inventariale di
fine anno
Per rilevare un rischio di obsolescenza
commerciale e tecnologica su parte del
magazzino
Per rilevare un errore di sopravvalutazione
delle rimanenze finali dovuto all’uso di
configurazioni di costo non corrette
Per rilevare un errore di sopravvalutazione
delle rimanenze iniziali dovuto all’uso di
configurazioni di costo non corrette
AGGIUSTAMENTI - 2
51
DARE
Acquisti merci in viaggio
– CE
Magazzino merci in
viaggio – SP
AVERE
Fornitori merci in
viaggio – SP
Rim. fin. merci in
viaggio - CE
Vendite prod. finiti – CE
Magazzino prod. finiti –
SP
Crediti verso clienti – SP
Riman. finali prod. finiti
- CE
Accant. f.do obsolesc.
magazz. - CE
Fondo obsolesc.
magazzino - SP
Rimanenze finali – CE
Magazzino - SP
Utili esercizi precedenti –
SP
Rimanenze iniziali - CE
Esercizi e casi
Si indichi se e quale scrittura di aggiustamento alla bozza di bilancio
chiuso al 31.12.x debba essere proposta dai revisori in relazione ai
seguenti accadimenti, precisando la descrizione del conto, la sua
natura (CE per natura reddituale, SP per natura patrimoniale), nonché
l’importo dell’aggiustamento. Si trascuri l’effetto fiscale generato dagli
aggiustamenti proposti.
Accadimento
Il revisore ha individuato al termine
dell’inventario fisico una partita di merce in
attesa di spedizione. In data 23.12.x è stato
emesso il documento di trasporto e la relativa
fattura per euro 123.000 (con dicitura “franco
partenza”). Nella stessa data sono state
effettuate le scritture di scarico dal
magazzino e quella relativa alla vendita. La
merce è uscita fisicamente dal magazzino il
4.1.x+1. Il valore di costo della merce al
31.12.x ammontava a euro 156.000
Il revisore ha individuato al termine
dell’inventario fisico una partita di merce in
attesa di spedizione. In data 27.12.x è stata
emessa la fattura di vendita per euro 86.000
(con dicitura “trattenuta in conto deposito”).
Nella stessa data sono state effettuate le
scritture di scarico dal magazzino di proprietà
e quella relativa alla vendita. La merce è
uscita fisicamente dal magazzino il 16.1.x+1.
Il valore di costo della merce al 31.12.x
ammontava a euro 48.000
Il revisore ha accertato che le rimanenze di
prodotti finiti sono valorizzate dall’azienda al
costo standard per un importo complessivo di
euro 650.000. L’analisi dei dati consuntivi ha
condotto al calcolo di varianti di prezzo
negative (costi consuntivi superiori agli
standard) per euro 85.000, varianti di
efficienza positive per euro 46.000 e varianti
di volume negative per euro 58.000.
Il revisore ha accertato che al 31.12.x vi
erano materie prime viaggianti divenute di
proprietà dell’azienda a tale data, ma entrate
fisicamente nei magazzini aziendali nel mese
di gennaio successivo. Il costo di acquisto di
tali materie prime era pari a euro 175.000,
l’azienda non aveva effettuato alcuna
registrazione al 31.12.x. L’azienda adottava
per la valutazione delle rimanenze di materie
prime il criterio FIFO. Il valore di mercato di
tali materie era rimasto sostanzialmente
stabile anche dopo la data di chiusura
dell’esercizio.
Il revisore ha accertato che al 31.12.x merci
di proprietà dell’azienda iscritte a magazzino
per un costo di euro 500.000 hanno un
valore di mercato pari ad euro 420.000; su di
esse sussiste inoltre un rischio di
obsolescenza commerciale tale da far
fondatamente ritenere che il 50% del valore
di mercato potrebbe non essere realizzato.
DARE
Conto
Imp.
AVERE
Conto
Imp.
Ricavi - CE
123
Clienti – SP
123
Magazzino – SP
123
Rim. Finali – CE
123
-
-
-
-
Magazzino - SP
39
Rim. Finali - CE
39
Acquisti - CE
175
Fornitori – SP
175
Magazzino – SP
175
Rim. finali – CE
175
Accant. a fondo
svalutazione
magazzino – CE
290
Fondo
svalutazione
magazzino – SP
290
AGGIUSTAMENTI - 3
L’inventario fisico della Intimassimo è stato effettuato il 30.12.x,
anziché il 31.12.x, perché il cliente doveva utilizzare gli impianti per un
ordine speciale l’ultimo giorno dell’anno. All’atto della conta fisica, il
52
Esercizi e casi
revisore ha osservato che gli acquisti rappresentati dalle bolle di carico
numero 2631 e precedenti sono stati inclusi nella conta fisica, mentre i
beni rappresentati dalle bolle di carico con numeri successivi sono stati
esclusi. La sera del 31.12, all’arresto degli impianti, il revisore nota che
i beni acquistati rappresentati dalle bolle di carico numerate da 2632 a
2634 sono stati ricevuti successivamente all’effettuazione della conta
fisica, ma prima della fine dell’anno. In seguito, il revisore nota che il
valore di magazzino nella bozza di bilancio si riferisce soltanto ai beni
inclusi nell’inventario fisico. Testando il saldo della voce “debiti verso
fornitori” alla data del 31.12.x, il revisore ottiene dal cliente una
scheda che lo aiuta nella valutazione della adeguatezza del cut-off. La
tabella sotto riportata contiene le informazioni riferite alle situazioni
che il revisore non ha ancora risolto.
N. bolla
di carico
Valore
dell’acquisto
Registrazione in
Contabilità Generale
“acquisti a fornitori”
2631
2632
2633
2634
2635
2636
2637
2638
2.619,00
3.709,00
5.182,00
6.403,00
8.484,00
5.916,00
7.515,00
2.407,00
effettuata
non effettuata
effettuata
non effettuata
effettuata
non effettuata
non effettuata
non effettuata
Data inizio
spedizione
riportata sul
D.D.T.
30.12.x
15.12.x
26.12.x
27.12.x
31.12.x
31.12.x
26.12.x
03.01.x+1
Condizioni
contrattuali:
franco magazzino…
… venditore
… compratore
… venditore
… compratore
… venditore
… compratore
… venditore
… venditore
Si completi la tabella seguente indicando, per ciascuna bolla di carico:
1) L’eventuale errore nell’inventario o nel saldo del conto “debiti verso
fornitori”, riportando nella colonna “errore rilevato” la lettera
corrispondente all’opzione prescelta fra le seguenti:
a) bene ricevuto prima della fine dell’anno e non registrato;
b) bene incluso nei debiti verso fornitori (registrato in Co.Ge.) e
non nell’inventario;
c) passaggio di proprietà del bene avvenuto prima della fine
dell’anno e non registrato;
d) nessun errore.
2) L’eventuale aggiustamento da proporre al management per
correggere la bozza di bilancio, se è stato riscontrato un errore
(indicando anche la tavola di sintesi in cui confluiscono i conti
movimentati, SP per lo stato patrimoniale e CE per il conto
economico); per semplicità, si trascuri l’effetto fiscale generato
dagli aggiustamenti proposti.
3) La tipologia di aggiustamento eventualmente proposto, riportando
nella colonna “tipologia” la sigla RET per le rettifiche e RIC per le
riclassifiche.
N. bolla
di carico
Errore
rilevato
2631
D
53
Aggiustamento da proporre al management
Valore
Valore
Descrizione dare
Descrizione avere
dare
avere
-
-
-
-
Tipologia
-
Esercizi e casi
2632
A
Magazzino (SP)
Acquisti (CE)
3.709
3.709
Rim. finali (CE)
Fornitori (SP)
3.709
3.709
RIC
2633
B
Magazzino (SP)
5.182
Rim. finali (CE)
5.182
RET
2634
A
Magazzino (SP)
Acquisti (CE)
6.403
6.403
Rim. finali (CE)
Fornitori (SP)
6.403
6.403
RIC
2635
B
Magazzino (SP)
8.484
Rim. finali (CE)
8.484
RET
2636
D
-
-
-
-
-
2637
C
Magazzino (SP)
Acquisti (CE)
7.515
7.515
Rim. finali (CE)
Fornitori (SP)
7.515
7.515
RIC
2638
D
-
-
-
-
-
54
Esercizi e casi
21. Il ciclo monetario
21.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
La conta di cassa deve, preferibilmente, essere effettuata alla data
di riferimento del bilancio di esercizio.
Per effettuare un test sul kiting i revisori generalmente
predispongono una scheda di trasferimento interbancario.
Una accurata verifica di cassa è generalmente in grado di
individuare la sottrazione di un incasso anche nel caso in cui questa
avvenga prima della registrazione dell’incasso stesso sui libri
contabili.
La “proof of cash” consiste nel controllo “a tappeto” di tutti i
movimenti monetari registrati dall’azienda in un periodo limitato di
tempo.
Il termine “kiting” indica una prassi fraudolenta che implica la
copertura di un ammanco da parte di un dipendente, effettuata
tramite trasferimenti interbancari registrati impropriamente sui libri
contabili.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
21.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1) Quale, fra le seguenti verifiche di final audit, è utile per accertare
l'esistenza delle disponibilità liquide aziendali;
a. la conta fisica delle giacenze di cassa;
b. la circolarizzazione dei fornitori;
c. la circolarizzazione dei clienti;
d. l'ottenimento dell'elenco delle garanzie fornite alle banche per la copertura di
posizioni debitorie.
2) Nella pianificazione del lavoro è stato deciso che la cassa e le
disponibilità liquide non devono essere verificate, rappresentando solo
l’1% del totale dell’attivo. Cosa ne pensate di questa decisione ?
a. E’ corretta poiché, indipendentemente dalla natura della cassa e delle
disponibilità liquide, un ammontare dell’1% del totale dell’attivo deve
presumibilmente considerarsi immateriale.
55
Esercizi e casi
b.
c.
d.
Non è corretta poiché, in considerazione della natura della cassa e delle
disponibilità liquide, è probabile che la percentuale indicata debba essere
considerata materiale.
Non è corretta poiché la cassa e le disponibilità liquide sono sempre
significative, indipendentemente dall’ammontare.
La valutazione in merito alla sua accettabilità potrebbe dipendere
dall’azienda o dal settore.
3) Quale obiettivo è presidiato dalla procedura di controllo interno per le
operazioni di incasso che prevede la restrizione immediata degli
assegni ricevuti con apposizione del timbro “non trasferibile”:
(a) esistenza;
(b) completezza;
(c) diritti e obblighi;
(d) valutazione e misurazione.
4) Quale obiettivo è presidiato dalla procedura di controllo interno per le
operazioni di pagamento che prevede l’annullamento delle fatture
pagate (e della ulteriore documentazione di supporto) con apposizione
del timbro “pagato”:
a. esistenza;
b. completezza;
c. diritti e obblighi;
d. valutazione e misurazione.
5) Quale, fra le seguenti procedure, non è tipicamente posta in essere
dall’auditor che sospetti la presenza di frodi nell’ambito del ciclo
monetario:
(a) procedure estese di riconciliazione bancaria;
(b) ampliamento del campione delle circolarizzazioni clienti e fornitori;
(c) verifica della consistenza di cassa “a sorpresa”;
(d) test approfonditi sui trasferimenti bancari.
21.3 Applicazioni
OBIETTIVI DI REVISIONE
Si indichi l’obiettivo di revisione perseguito in modo prevalente da
ciascuna delle verifiche di seguito riportate.
Verifica
Es
Co
Ac
Obiettivi di revisione
Te
Cl
IS
Va
DO
PI
Verifica dei trasferimenti bancari in prossimità
X
della data di chiusura dell’esercizio
Richiesta alla banche di conferma delle
X
garanzie prestate e ricevute
Verifica che le matrici degli assegni siano
X
correttamente compilate e numerate
Es = Esistenza; Co = Completezza; Ac = Accuratezza; Te = Tempistica (cut-off); Cl = Classificazione; IS
= Imputazione e sommarizzazione; Va = Valutazione; DO = Diritti ed obblighi; PI = Presentazione ed
informativa
TRASFERIMENTI BANCARI
Si indichi quale dei seguenti trasferimenti bancari (giroconto da un
conto bancario all’altro della società revisionata) si è tramutato in un
errore nella liquidità rappresentata in bilancio al 31.12.x ?
Identif.
Uscita monetaria
Entrata monetaria
56
Esercizi e casi
trasferm.
A.
B.
Registrazione in
contab. generale
30.12.x
2.1.x+1
Registraz. estratto
conto bancario
2.1.x+1
2.1.x+1
Registrazione in
contab. generale
31.12.x
31.12.x
Registraz. estratto
conto bancario
31.12.x
2.1.x+1
C.
D.
31.12.x
2.1.x+1
2.1.x+1
4.1.x+1
31.12.x
3.1.x+1
3.1.x+1
3.1.x+1
RISPOSTA: B
RICONCILIAZIONE BANCARIA
PARTE PRIMA - Dopo avere analizzato le tabelle seguenti, si
predisponga la riconciliazione al 31.12.x del conto corrente che la Alfa
spa intrattiene con la Banca del Risparmio.
Data
01.12.x
05.12.x
07.12.x
10.12.x
13.12.x
19.12.x
27.12.x
30.12.x
Data
01.12.x
05.12.x
07.12.x
10.12.x
13.12.x
19.12.x
30.12.x
31.12.x
Scheda contabile della Alfa spa relativa al c/c presso la Banca del Risparmio
Descrizione
Dare
Avere
Assegno n. ...23 – Ciccio srl
Versamento
Assegno n. …24 – sig. Tozzi
Assegno n. …25 – Gusto spa
Versamento
Assegno n. …26 – sig. Volpi
Versamento
Descrizione
1.700
4.000
4.200
3.300
6.500
8.200
5.100
Estratto conto della banca relativo al cliente Alfa spa
Dare
Avere
Assegno n. …23 – Ciccio srl
Versamento
Assegno n. …24 – sig. Tozzi
Assegno n. …25 – Gusto spa
Versamento
Addebito assegno sig. Paini (scoperto)
Competenze nette maturate
1.700
4.000
4.200
3.000
6.500
3.400
2.400
Scheda contabile
Errata rilevazione assegno n. …25 – Gusto spa
Assegno n. …26 – sig. Volpi
Versamento del 30.12.x
Addebito assegno sig. Paini (scoperto)
Competenze nette maturate
Estratto conto bancario
Saldo
51.200
49.500
53.500
49.300
46.000
52.500
44.300
49.400
Saldo
-51.200
-49.500
-53.500
-49.300
-46.300
-52.800
-49.400
-51.800
+ 49.400
+ 300
+ 8.200
- 5.100
- 3.400
+ 2.400
51.800
PARTE SECONDA - Considerando, inoltre, che a seguito della
effettuazione di opportune verifiche è stato accertato che l’assegno n.
…25 del 13.12.x a favore della Gusto spa risulta effettivamente
emesso per euro 3.000, si indichino le scritture di aggiustamento
proposte dai revisori in relazione agli esiti della riconciliazione operata,
precisando anche la natura dei conti movimentati (CE per natura
reddituale, SP per natura patrimoniale).
CONTI DARE
Banca (SP)
Cliente sig. Paini (SP)
Banca (SP)
57
CONTI AVERE
Fornitore Gusto spa (SP)
Banca (SP)
Interessi attivi (CE)
VALORI DARE
300
3.400
2.400
VALORI AVERE
300
3.400
2.400
Esercizi e casi
22. Gli altri cicli
22.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
A tutti i depositari dei titoli deve essere inoltrata una richiesta di
conferma dei titoli giacenti in deposito presso terzi (cd.
“circolarizzazione depositari titoli”).
La richiesta di conferma dei debiti ai terzi finanziatori è
funzionale al perseguimento tanto dell’obiettivo di esistenza
quanto dell’obiettivo di completezza.
Nella maggior parte delle imprese le operazioni aventi ad
oggetto il patrimonio netto sono in numero assai limitato, per
cui il revisore tende a non dedicare eccessiva attenzione
all’esame dei controlli interni, risultando più efficiente l’adozione
di una strategia di sostanza.
Nella verifica dei ratei e risconti attivi e passivi il revisore deve
sempre pianificare un livello di significatività estremamente
basso (0,5-1%)
Nella verifica dei fondi rischi per contenziosi il revisore può
incontrare difficoltà dovute alla assenza di informazioni: risulta
pertanto necessario evidenziare, nella lettera di attestazione,
che il revisore si è basato sulle informazioni ricevute dalla
direzione
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
22.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Quale, fra i seguenti test sui saldi di bilancio del ciclo “passività a
lungo termine”, consente di perseguire l’obiettivo di esistenza:
a. esaminare i verbali del CdA per accertare l’approvazione dei nuovi contratti
di finanziamento a lungo termine;
b. verificare lo stanziamento dei ratei passivi per interessi passivi posticipati;
c. esaminare la causale degli oneri finanziari relativi a debiti non esposti in
bilancio;
d. analizzare le operazioni effettuate dopo la chiusura dell’esercizio, al fine di
accertare eventuali passività non registrate.
2.
Con riguardo al ciclo “titoli e partecipazioni”, quale tra le seguenti
affermazioni non è corretta:
58
Esercizi e casi
a. per il ciclo in oggetto il revisore effettua poche verifiche di coerenza;
b. per la maggioranza delle imprese, è efficiente per il revisore seguire una
strategia di sostanza, ed effettuare approfondite analisi sui valori in
portafoglio alla fine dell’esercizio;
c. per la maggioranza delle imprese, con riguardo al ciclo in oggetto il revisore
valuta approfonditamente il sistema di controllo interno e, se questo fornisce
adeguate garanzie, adotta una strategia di affidabilità;
d. nel ciclo in oggetto i test di sostanza sulle operazioni sono scarsamente
utilizzati come fonte di evidenza.
3.
Con riguardo al ciclo “passività a lungo termine”, quale tra le seguenti
affermazioni non è corretta:
a. nella maggior parte dei casi, con riguardo al ciclo in oggetto è efficiente per
il revisore l’adozione di una strategia di sostanza;
b. i test di sostanza sulle operazioni non risultano particolarmente utilizzati
quali fonti di evidenza nell’ambito del ciclo in oggetto;
c. la verifica dei debiti di finanziamento si avvale in modo massiccio della
tecnica di circolarizzazione;
d. nessuna delle precedenti.
4.
Con riguardo al ciclo “patrimonio netto”, quale tra le seguenti
affermazioni non è corretta:
a. nella maggior parte delle imprese le operazioni sul patrimonio netto sono in
numero assai limitato, per cui risulta efficiente l’adozione di una strategia di
sostanza;
b. generalmente in fase di interim il revisore svolge approfonditi test di
dettaglio sulle operazioni del ciclo in oggetto;
c. la maggior parte del lavoro di revisione si concentra sulla verifica della
movimentazione delle parti ideali del patrimonio netto;
d. nessuna delle precedenti.
5.
Con riguardo al ciclo “risconti attivi (e passivi)”, quale tra le seguenti
affermazioni non è corretta:
a. il rischio inerente per i risconti attivi è generalmente modesto;
b. l’apprezzamento del rischio di controllo con riguardo ai risconti attivi si
fonda, principalmente, sulla valutazione di efficacia delle procedure di
controllo previste nell’ambito del ciclo vendite;
c. generalmente il revisore è in grado di raccogliere evidenza sufficiente e
adeguata sui risconti attivi tramite l’utilizzo delle verifiche di coerenza;
d. i test di dettaglio sul saldo del conto “risconti attivi su premi assicurativi” - e
sugli stessi “premi assicurativi” - sono generalmente effettuati dal revisore
solo qualora questi abbia una ragionevole aspettativa di errore.
22.3 Applicazioni
FONDI RISCHI – AGGIUSTAMENTI
Il revisore ha ottenuto le seguenti evidenze:
- in data 30.3.x l’azienda è stata citata in giudizio da un cliente per
la fornitura di materie prime difettose che ha provocato un danno
nelle produzioni del cliente medesimo; il cliente ha chiesto un
risarcimento di 4 milioni di euro;
- l’azienda ha replicato sostenendo che la merce fornita era
conforme alle specifiche di qualità pattuite con il cliente;
- l’avvocato dell’azienda ha confermato ai revisori che, a suo avviso,
59
Esercizi e casi
sarebbe opportuno transigere con il cliente per un importo di €
250.000, nonostante la possibilità di perdere la causa sia
estremamente remota; un legale incaricato dai revisori conferma
tale possibilità remota di perdere la causa;
- l’azienda
ha
registrato
contabilmente
al
31.12.x
un
accantonamento a fondo rischi per contenzioso pari a 500.000
euro.
Si indichi se il revisore concorda con tale trattamento e, nel caso in cui
non concordi, si indichi la rettifica proposta (trascurando l’effetto
fiscale generato dall’eventuale aggiustamento).
Il revisore concorda ? NO
CONTI DARE
CONTI AVERE
VALORI DARE
VALORI AVERE
Fondo rischi
su contenzioso (SP)
Accantonamento
per rischi (CE)
250.000
250.000
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI – AGGIUSTAMENTI 1
La Calzettonia S.p.A. è un’azienda leader nella produzione e
commercializzazione di calze per uomo, donna, bambino, con punti
vendita in affitto ubicati in zone assai prestigiose nelle principali città
d’Italia. La società ritiene prioritaria l’apertura di un negozio in Piazza
Duomo a Milano. Poiché l’ubicazione e le dimensioni dei locali sono
considerate fattori critici di successo, e giacché l’unico negozio avente
le caratteristiche richieste risulta essere già affittato ad altra azienda,
viene deciso di corrispondere a quest’ultima una indennità – per un
ammontare equivalente a 480.000 euro - a titolo di “buonuscita”, così
da incentivare la risoluzione del vecchio contratto di affitto e
consentire la stipula di un nuovo contratto di affitto a favore della
stessa Calzettonia. Al perfezionamento dell’operazione, in data
01.01.2000,
l’ammontare
pattuito
è
capitalizzato
quale
immobilizzazione immateriale e ammortizzato per un periodo di 12
anni, pari alla durata prevista dal contratto di affitto. Si indichi se il
revisore concorda con tale trattamento e, nel caso in cui non concordi,
si indichi la rettifica proposta (trascurando l’effetto fiscale generato
dall’eventuale aggiustamento).
Il revisore concorda ? SI’
CONTI DARE
CONTI AVERE
VALORI DARE
VALORI AVERE
Ai fini della revisione del bilancio di Calzettonia chiuso al 31.12.02 il
dott. Brambilla, junior della società Auditoria, sta leggendo i verbali del
C.d.A.. Nel verbale della riunione del 28.12.02 si legge “Il Presidente
illustra ai presenti i risultati del negozio di Piazza Duomo. Gli oneri
correlati al contratto di affitto sono assai elevati e le vendite sono
inferiori alle aspettative. La proprietà si è dichiarata disponibile a
risolvere consensualmente il contratto di affitto. Ciò premesso, il
Presidente illustra ai presenti l’opportunità di chiudere il negozio di
Piazza Duomo e di aprire un nuovo punto vendita in Piazza San Babila,
più consono alle esigenze aziendali. Il C.d.A., all’unanimità, accetta la
60
Esercizi e casi
proposta, dando mandato al Presidente di agire come deliberato.
Dall’esame della bozza di bilancio al 31.12.02 il junior accerta che la
“buonuscita” di 480.000 euro permane iscritta fra le immobilizzazioni
immateriali, al netto delle quote di ammortamento relative agli esercizi
2000, 2001 e 2002. Si indichi se il revisore concorda con tale
trattamento e, nel caso in cui non concordi, si indichi la rettifica
proposta (trascurando l’effetto fiscale generato dall’eventuale
aggiustamento).
Il revisore concorda ? NO
CONTI DARE
Svalutazione
immobilizzazioni
immateriali - CE
CONTI AVERE
VALORI DARE
VALORI AVERE
Oneri pluriennali - SP
360’000
360’000
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI – AGGIUSTAMENTI 2
Si indichi se e quale scrittura di aggiustamento alla bozza di bilancio
chiuso al 31.12.x debba essere proposta dai revisori in relazione ai
seguenti accadimenti, precisando la descrizione del conto, la sua
natura (CE per natura reddituale, SP per natura patrimoniale), nonché
l’importo dell’aggiustamento. Si trascuri l’effetto fiscale generato dagli
aggiustamenti proposti.
Accadimento
1.
2.
3.
4.
61
DARE
Conto
Il
revisore
ha
individuato
la
capitalizzazione di costi di pubblicità per €
Costi di
120'000 relativa ad uno dei prodotti storici
pubblicità
dell’azienda. I costi pluriennali per
(CE)
pubblicità sono stati ammortizzati con
aliquota del 20%.
Esaminando le registrazioni dei primi
giorni del mese di gennaio x+1, il revisore
ha ravvisato la rilevazione di spese di
Ricerca e svil.
consulenza per € 75'000 relativi a test
plur. (SP)
ingegneristici, effettuati su nuovi prodotti
in fase di industrializzazione, che sono
stati conclusi in data 16/12/x.
Il revisore ha accertato che l’azienda ha
Migliorie su
capitalizzato nell’esercizio x per € 270'000
beni di terzi
costi di miglioria dello stabilimento
(SP)
(costruzione di banchine di carico/scarico
e
ampliamento
delle
fognature),
Terreni e
includendoli nella voce ”terreni e
fabbricati
fabbricati”,
che
sono
stati
poi
(SP)
ammortizzati secondo l’aliquota dell’1,5%.
Il revisore ha inoltre verificato che lo
Amm.to
stabilimento in esame non è di proprietà
migliorie su
dell’azienda ma viene utilizzato in base a
beni di terzi
contratto di locazione avente durata dal
(CE)
1/1/x-3 al 31/12/x+2.
Il revisore ha accertato che è stato iscritto
un avviamento per € 340'000 relativo al
maggior prezzo pagato per l’acquisto di
un ramo d’azienda ad elevata redditività.
Imp.
AVERE
Conto
Pubblicità
plur. (SP)
120.000
Ammort. costi
di pubbl. (CE)
75.000
270.000
4.050
90.000
Fornitori per
ft. da ric. (SP)
Terreni e
fabbricati
(SP)
Amm.to
terreni e
fabbricati
(CE)
Imp.
96.000
24.000
75.000
270.000
4.050
90.000
Migliorie su
beni di terzi
(SP)
-
-
-
Esercizi e casi
24. Il campionamento
24.1 Vero o falso
Per ciascuna delle seguenti affermazioni, si indichi se trattasi di
affermazioni “corrette” ovvero “non corrette” apponendo una X nella
casella corrispondente.
AFFERMAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
CORRETTA
Nei casi di revisione obbligatoria non può mai essere operato un
campionamento soggettivo.
Nella revisione volontaria può essere utilizzato tanto il
campionamento statistico quanto quello soggettivo.
Il campionamento per attributi si applica quando il revisore ha deciso
di adottare una strategia di sostanza.
Nel campionamento monetario, la dimensione del campione aumenta
quando cresce il tasso di errori atteso nella popolazione esaminata.
Nel campionamento monetario, la proiezione degli errori accertati
sulle rilevazioni esaminate, avviene in modo diverso a seconda che la
singola rilevazione errata sia maggiore o minore rispetto all’intervallo
di campionamento.
NON
CORRETTA
X
X
X
X
X
24.2 Multiple choice
Si risponda alle seguenti domande,
corrispondenza della risposta esatta.
apponendo
una
X
in
1.
Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) le verifiche non possono essere svolte a campione nel caso delle analytical
review;
(b) le verifiche non sono svolte a campione quando una voce di bilancio è
costituita da poche operazioni e può essere verificata integralmente
mediante test di dettaglio;
(c) le verifiche non sono svolte a campione quando una voce di bilancio è
costituita da poche operazioni usuali e non viene sottoposta a test di
dettaglio, ma verificata mediante analytical review e interviste al
management;
(d) le verifiche non sono svolte a campione quando, per una popolazione molto
numerosa, viene applicato il metodo del “top stratum”.
2.
Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) il rischio di campionamento è il rischio che il campione estratto non sia
rappresentativo della popolazione;
62
Esercizi e casi
(b) il rischio di campionamento può essere determinato quantitativamente
ricorrendo a metodologie statistiche;
(c) per alcune verifiche - quali osservazioni dirette e analytical review - non si
può parlare di campionamento;
(d) tutti i test documentali sono svolti a campione.
3.
Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) il campionamento per attributi si applica nel test sul funzionamento dei punti
di forza delle procedure;
(b) il campionamento per attributi si applica con riferimento ai punti di
debolezza delle procedure;
(c) il campionamento per attributi richiede di formulare una aspettiva di errori
attesi nelle procedure (tasso di eccezioni atteso);
(d) il campionamento per attributi richiede la definizione di un rischio di
controllo normalmente non superiore al 20%.
4.
Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta:
(a) il campionamento monetario si applica solo se si è proceduto a preliminari
test di controllo supportati dall’utilizzo del campionamento per attributi;
(b) il campionamento monetario richiede la definizione di un errore massimo
tollerabile espresso in termini monetari;
(c) nel campionamento monetario gli errori di sovrastima sono ponderati sulla
base di fattori di espansione, per tenere conto del rischio di campionamento;
(d) nel campionamento monetario, la dimensione del campione è direttamente
proporzionale all’aumento dell’R-Factor.
5.
Quale tra le seguenti affermazioni è corretta:
(a) Nel campionamento monetario, la dimensione del campione è direttamente
proporzionale alla grandezza dell’errore monetario atteso nella popolazione;
(b) Nel campionamento monetario, la dimensione del campione è direttamente
proporzionale alla dimensione monetaria totale della popolazione;
(c) Nel campionamento monetario, la dimensione del campione è inversamente
proporzionale rispetto alla dimensione dell’errore massimo tollerabile
percentuale;
(d) Nel campionamento monetario, la dimensione del campione è inversamente
proporzionale rispetto al rischio di individuazione pianificato.
63
Esercizi e casi
TABELLONE RIASSUNTIVO
DEGLI ESERCIZI E CASI
Capitolo
5
6
7
8
9
16
17
18
19
20
21
22
24
TOTALE
Vero o falso
5
5
5
10
5
10
5
5
5
5
5
5
5
75
Multiple choice
15
5
5
5
5
5
5
5
5
10
5
5
5
80
Applicazioni
1
0
0
3
0
6
9
2
1
5
3
3
0
33
64