1999,3-Ai cinesi il Leone d`oro, a Venezia

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1999,3-Ai cinesi il Leone d`oro, a Venezia
Pubblicato sulla Rivista NTC-Note di Tecnica Cinematografica Anno 1999, N° 3 ,, edita dall’Associazione ATIC
AI CINESI IL LEONE D’ORO A VENEZIA
Chissà perché ci si meraviglia se è andata così: che il mondo orientale abbia avuto Il
Leone d'Oro.
Infatti l'ha vinto “Non uno di meno”, del cinese Zhang Yimou; il Gran Premio della
Giuria, l'iraniano “Le vent nous emportera” di Abbas Kiarostami; il Premio Speciale per
la regia: “Diciassette anni”, guadagnato da Zhang Yuan, anche se c'erano dietro i soldi della
italiana Benetton.
Fatto si è che anche gli altri premi non hanno ripagato il nostro Cinema.
La Coppa Volpi per il miglior attore e la migliore attrice è andata a Jim Broadbent per
“Topsy-Turvy” e a Nathalie Baye per “Un liaison pornographique”.
Il Premio Marcello Mastroianni, per il miglior emergente, è stato vinto da Nina Porlì per
“Nordrand” e la Medaglia d'Oro della Presidenza del Senato, a “Rien à faire” di Marlon
Vernoux.
Il Festival di Venezia tuttavia offre una miriade di premi minori.
Primo tra tutti il “Leoncino d'oro”, toccato quest'anno ad Alison MacLean per “Jesus'
Son”, col quale ha vinto pure il Trofeo OCIC.
La 14° Settimana della Critica, assieme ad altri premi, è stata vinta da “Mundo Grua”
dell'argentino Pablo Trapero.
Il “Leone Verde”, per meriti ecologici, è andato a “Ame Agaru”, sceneggiatura postuma di
Akiro Kurosawa.
Il “Premio Venezia, Opera prima Luigi De Laurentis”, è stato conferito a Giovanni
Davide Maderna per “Questo il giardino”.
Tra i premiati italiani, va ricordato ancora Giuseppe Bertolucci, col suo “Il dolce rumore
della vita”, che ha guadagnato il Premio FEDIC, e il conferimento del “Premio Pasinetti”
per “Un uomo per bene” di Zaccaro.
Commentando questo Festival '99, Lizzani ha affermato che: “i nostri registi gli sembrano
sperduti, abbandonati... Povera Italia !...”