Gli indici di borsa

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Gli indici di borsa
Riferimento:
Modulo 6, § 3.2 “La Borsa” (sostituisce il box attualmente a pag. 336)
Gli indici di borsa
Gli indici di borsa sono strumenti di misura impiegati
per sintetizzare le tendenze del mercato borsistico.
Vengono calcolati confrontando i corsi di un gruppo di
titoli in un certo periodo e i corsi degli stessi titoli in un
altro periodo, che viene assunto come base: riescono
quindi a fornire un’indicazione immediata dell’andamento della borsa.
Sono disponibili diversi indici, calcolati da enti, banche, giornali economici. Ciascuno di essi varia per il
campione dei titoli considerati e per la diversa ponderazione. I più importanti indici di borsa sono riportati
giornalmente sia dai quotidiani specializzati, sia dai
giornali di informazione.
Dal 1° giugno 2009 sono entrati in vigore i nuovi indici
della borsa italiana, mutuati dalla FTSE (Financial
Times Stock Exchange), a seguito della fusione tra
Borsa Italia S.p.a. e il London Stock Exchange, leader
assoluto nella creazione e gestione degli indici finanziari internazionali.
I nuovi indici sono i seguenti:
FTSE Italia All-share: è l'indice generale che comprende un paniere di 250 titoli, con una capitalizzazione pari a circa il 95% del totale della Borsa italiana;
FTSE MIB: è il più significativo indice della Borsa
italiana, formato da un paniere che comprende le 40
maggiori società ad alta capitalizzazione del mercato
azionario italiano, con una capitalizzazione pari a
circa l’80% di Piazza Affari;
FTSE Italia Mid cap: è l’indice di 60 titoli a media
capitalizzazione del mercato italiano, con una capitalizzazione totale di circa il 10% di Piazza Affari;
FTSE Italia Small cap: è composto da un paniere di
circa 150 titoli di società a piccola capitalizzazione,
che rappresentano circa il 4% della capitalizzazione
della Borsa italiana;
FTSE Italia Star: è l'indice dei titoli tecnologici italiani formato da 75 titoli, con una capitalizzazione totale pari a circa il 3,5% del totale.
Altri importanti indici di borsa sono:
Indice Comit globale, indice storico che ha come
base il 1972 (= 100);
Indice Mediobanca, che ha come base il 2 gennaio
2006 (= 100).
Data l’alta mobilità internazionale che caratterizza oggi
il mercato dei capitali, si fa frequente uso dei seguenti
indici, che riguardano le borse di New York (i primi
tre) di Londra e di Tokyo:
Indice Dow-Jones, che misura le quotazioni alla
Borsa di New York (NYSE, New York Stock Exchange) delle azioni delle 30 più importanti società industriali americane; sono disponibili indici Dow-Jones
anche per speciali gruppi di società, come società di
trasporti (20 titoli), di pubblici servizi (15 titoli) e per
la quotazione delle obbligazioni;
Indice Standard & Poor’s, che prende in esame
l’andamento delle quotazioni di 500 titoli di società
americane operanti nel settore industriale,
dell’energia, dei trasporti e finanziario; per la sua
larga base, questo indice è ritenuto da molti analisti
più significativo dell’indice Dow-Jones;
Indice NASDAQ (National Association Security Dealers Automated Quotations, cioè Quotazione automatizzata dell’Associazione nazionale degli operatori in
titoli azionari), riguarda le aziende la cui attività si
svolge nei settori del software, della cibernetica e
delle biotecnologie;
Indice FTSE 100, che riguarda le 100 società più
capitalizzate quotate al London Stock Exchange, rappresentative di circa l’80% dell’intera capitalizzazione del mercato inglese; l’indice è quotato dal 3 gennaio 1984 con un livello iniziale di 1000;
Indice NIKKEI, costituito dalla media dei corsi di
225 azioni delle maggiori società nipponiche quotate
alla Borsa di Tokyo. Nata nel 1878, la borsa di Tokyo
è la seconda più importante del mondo dopo quella
di New York; attualmente ha in listino oltre 2300
società, di cui una trentina straniere.