LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (16.10.2014) formato
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (16.10.2014) formato
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 Venerdì 17 ottobre 2014 www.lagazzettadelmezzogiorno.it Redazione: via Scipione l’Africano, 264 - Tel. 080/5470430 - Fax: 080/5502050 - Email: [email protected] Pubblicità-Mediterranea S.p.a Bari: via Amendola, 166/5 - Tel. 080/5485111 - Fax: 080/5482832 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com Concessionaria Ufficiale Concessionaria Ufficiale LE ALTRE REDAZIONI AUTOTREND 2.0 Barletta: Foggia: Strada Palumbo 2, 70132 Bari Tel 080/5662511 - [email protected] 0883/341011 0881/779911 Brindisi: Lecce: 0831/223111 0832/463911 Taranto: Matera: 099/4580211 0835/251311 Potenza: AUTOTREND 2.0 0971/418511 ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00; trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. 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Dopo quattro anni di pausa, saranno decine di migliaia gli spettatori che si incuriosiranno alle peripezie di Adriano Bevilacqua, il commerciante che ha i tratti notissimi di Mino Barbarese. Lui, l’autore e protagonista, accenna la trama: «Bevilacqua, vittima degli strozzini, nascosto in casa di una ragazza, viene prelevato dal clan ma per mettere fine alla situazione intollerabile decide di incontrare il boss Tony Armenise, interpretato da Maurizio Nicolosi, in un contesto di tensioni tra quattro bande criminali», sintetizza il bravissimo attore barese. Che evidenzia la «centralità delle figure femminili in questa nuova serie». Tra gli altri interpreti: Enzo Strippoli, Rocco Pietrantonio, Carmen Trigiante, Matteo Pedone, Pino Aversa, Sergio Sisto, Michele Loprieno e Teodosio Barresi. La regia televisiva è di Federico Saltarelli. Se un film può segnare un’epoca, «L’Ariamara» ci è riuscito. Non solo. Ha contribuito a rivitalizzare un genere, quello del romanzo criminale, imprimendo un marchio di fabbrica al quale si sono ispirati altri autori di fama nazionale. Dalle battute e ancor più dalle espressioni facciali dei personaggi traspare la mentalità barese più che da mille convegni. l Una panchina trovata sulla spiaggetta di San Cataldo. Una di quelle trafugate dal lungomare cittadino? Evidentemente. Chiunque l’abbia presa - glielo riconosciamo - aveva il lirico intento di sistemarla sugli scogli (magari sotto casa) e sedere al tramonto per guardare il sole che muore sull’orizzonte. La polizia municipale ha provveduto al recupero per sistemarla nella sua posizione originaria. Anche il Sindaco ha commentato l’intento probabilmente romantico dei ladri: «Apprezziamo il romanticismo ma non il vandalismo! La prossima volta fatevi una bella passeggiata sul lungomare», ha consigliato Decaro. LA SCENA La panchina sugli scogli di San Cataldo LA PROPRIETÀ EREDITA A SUA INSAPUTA UNO SCEMPIO AMBIENTALE Rifiuti speciali tombati, azienda a rischio chiusura l La Bari Fonderie Meridionali (ex Efim ed ex Lucchini) è specializzata nella produzione di scambi per i binari delle ferrovie. La Dt, che ha acquisito l’azienda ha avviato la bonifica. Intanto, 40 lavoratori interinali sono stati mandati a casa mentre 100 dipendenti sono in ferie forzate. PANORAMICA L’area industriale MAGGIO A PAGINA 17 NAZIONALE >> USA VIA ALLA RICOSTRUZIONE DELLA CHIESA DISTRUTTA L’11 SETTEMBRE LA SENTENZA IMPRENDITORI VITTIME ANCHE DI ESTORSIONI St. Nicholas rinasce a NY Usura, cinque condanne anche grazie ai baresi ma senza metodo mafioso l Oltre a pagare interessi che andavano dal 35% al 133%, gli imprenditori erano costretti anche ad assumere alcune persone con un salario mensile di mille euro, senza che queste dovessero mai andare a lavorare. Usura ed estorsioni tra Bari e Triggiano ai danni di imprenditori. Cinque presunti affiliati al clan Parisi sono stati condannati e altri sono stati assolti. NEW YORK 2004 La consegna dell’assegno a John Romas, parroco di St. Nicholas, da parte della delegazione barese guidata dal sindaco Di Cagno Abbrescia . MINTRONE IN VI >> SOLDI SPORCHI Condannati in 5 . LONGO IN VII CORATO E intanto a Gravina e in altri centri esplode il fenomeno degli adolescenti in fuga l L’arrivo delle forze dell’ordine nell’istituto, martedì scorso, ha dimostrato che i ragazzi della sede distaccata, al rione Japigia, non hanno alcuna intenzione di rimettersi sulla buona strada. «Ma da domani (oggi per chi legge, ndr) trasferiamo lì la presidenza» annuncia il dirigente scolastico, Carlo De Nitti, deciso a non mollare nella propria strategia di «inclusione» e fiducioso, a quanto pare, di poter raffreddare i bollenti spiriti dei suoi studenti che, dall’inizio dell’anno, hanno spaccato i sanitari e divelto le porte, messi fuori uso i bagni, scaricato estintori su pareti e pavimenti. Dopo la chiusura provvisoria, le lezioni sono riprese una decina di giorni fa. Ma la tregua è durata ben poco. BARILE, DIMATTIA E MONTEMURRO IN II E III >> ADELFIA Trenta studenti I nuovi sensi unici restaurano dividono il busto di S. Cataldo i commercianti ELICIO IN XII >> SGARAMELLA IN XIII >> MOLA MONOPOLI Rapinatore nel Cup via con 2.700 euro Il valzer dei mercati indigesto per gli ambulanti GALIZIA IN XI >> CAZZORLA IN X >> XII I BARI PROVINCIA Venerdì 17 ottobre 2014 CORATO DA MARTEDÌ 21 OTTOBRE IL MAESTRO VALERIO IACCARINO GUIDERÀ IL SINGOLARE TEAM NEL MUSEO DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO Trenta giovani restauratori al lavoro sul busto del Patrono CORATO Un momento della presentazione del progetto di restauro condiviso con gli studenti Nella rinascita della statua d’argento, protagonisti gli studenti dell’Oriani-Tandoi CORATO / Domani alle ore 19 Presentazione libro di Carmela Formicola . Domani, sabato 18 ottobre, alle ore 19, in piazza Sedile, Carmela Formicola, giornalista e scrittrice, capocronista della «Gazzetta del Mezzogiorno», presenterà il suo libro «Suite per archi e voto di scambio» (nella foto), pubblicato da Florestano Edizioni. Sottotitolo: «Manuale per politici visionari». A condurre la serata e moderare il dibattito Tommaso Forte, giornalista, collaboratore della «Gazzetta», che avrà il compito di «stuzzicare i consiglieri comunali di “Un Cantiere in Comune” sui guasti e le gioie del Potere», come si legge nella nota informativa dell’evento. L’appuntamento con l’autrice insomma sarà occasione per approfondire «le forme, i metodi e i contenuti della legalità oggi». L’incontro con la Formicola rientra nella seconda edizione di «Un cantiere in festa». Alle ore 21, musica dal vivo. Domenica, 19 ottobre, seconda giornata. Alle ore 19, per «Che Puglia sarà?», ciclo di incontri con i candidati alle primarie regionali del centrosinistra, interverrà il senatore Dario Stefàno (Sel), con la partecipazione di Renato Bucci ed Emanuele Lenoci. Alle 21, spettacolo di danza con «La maison de la dance 2». Infine estrazione della sottoscrizione a premi. Dalle ore 18 a mezzanotte di sabato e dalle 10 alle 13 di domenica saranno allestiti stand gastronomici e di artigianato. In caso di maltempo gli incontri si terranno in via Galilei 28. LUIGI ELICIO l CORATO. Tutto è pronto. Quelle tre dita della mano destra sinuosamente «scolpite» nell’argento a simboleggiare la Trinità come segno di benedizione torneranno presto a spargere su tutti quel senso di protezione e devozione che solo un Santo Patrono può evocare. Già da martedì prossimo, 21 ottobre, nel Museo della Città e del Territorio si aprirà il cantiere didattico per il recupero conservativo dell’antico busto argenteo del ‘700 di San Cataldo, patrono di Corato, la cui venerazione è all’unisono con la carta d’identità di ogni coratino e delle famiglie sparse in mezzo mondo. Il progetto è stato definito «Opera aperta» perché infatti si tratta di un laboratorio aperto a chiunque voglia, per due volte la settimana, seguire i lavori di restauro passo dopo passo compiuti dai maestri restauratori, assieme alle mani certosine di 30 studenti liceali che si avvicenderanno man mano nelle fasi di rinascita del busto realizzato nel 1770 da Costanzo Mellino. San Cataldo, il monaco di origini irlandesi, nella devozione antica «soppiantò» l’ex patrono di Corato, San Cristoforo, meno parco di miracoli e protezione contro la peste, la carestia e le avversità della vita. L’intero progetto di restauro che sarà realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza di Bari e con il sostegno PALO ANTONIO NUNZIANTE ACCOLTO DAL SINDACO CONTE E DALLE SCOLARESCHE economico della famiglia Mastromauro del pastificio Granoro e con il patrocinio del Comune, è stato illustrato alla cittadinanza durante una affollata conferenza all’interno del Museo. Artefice e promotrice del recupero la professoressa di storia dell’arte Chiara Capozza, che insieme con il dirigente scolastico del liceo Oriani-Tandoi, Angela Adduci, ha voluto lanciare la sfida affinché «ognuno - hanno spiegato - possa riappropriarsi di un autentico patrimonio culturale che spesso non conosciamo e che vogliamo riportare alla luce». Entusiasta il sindaco, Massimo Mazzilli, che ha definito il patrimonio multiforme di devozione, arte e storia «petrolio pulito, che non inquina, di una ricchezza dalla quale far sgorgare e creare futuro». La statua, la cui fattura è tipica della tradizionale Scuola degli argentieri napoletana, presenta in alcuni punti tracce di verderame, perché ossidata per via delle polveri ammoniacali che col tempo deteriorano il metallo prezioso. Anche la base di legno presenza alcuni tarli. L’ultimo restauro fu eseguito vent’anni fa dall’argentiere Marinelli. Marina Mastromauro ha commentato la volontà di sostenere finanziariamente il progetto «come un ulteriore gesto dedicato alla città, offrendo una possibilità agli studenti, un’esperienza bellissima». Sono intervenuti il vicario zonale e rettore della chiesa di Santa Maria Maggiore in cui è custodito il Santo Patrono, don Cataldo Bevilacqua, il restauratore, maestro Valerio Iaccarino, Aldo Scaringella, da pochi mesi presidente della Deputazione Maggiore di San Cataldo, e il responsabile per i Beni della diocesi, don Gino Tarantini. Dicono alcuni dei giovani emuli di Basilio Corsi, il personaggio interpretato magistralmente da Lando Buzzanca nella fiction di Raiuno: «L’iniziativa, avvincente, ci spingerà ad avvicinarci di più alla nostra città e al nostro Patrono. Siamo davvero orgogliosi». Pubblichiamo qui accanto l’elenco dei 30 giovani restauratori. GRUMO INTANTO LA RACCOLTA VA AVANTI «IN PROROGA». AFFONDO DI SEL CONTRO IL SINDACO Il prefetto nella sua terra d’origine L’appalto dei rifiuti verso la revoca «La mafia si sradica denunciando» Il Comune contesta inadempienze TOMMASO FORTE l PALO DEL COLLE. Un ritorno a casa, una grande dimostrazione di affetto. Il prefetto di Bari, Antonio Nunziante, ieri mattina, a Palazzo di città, ha incontrato la comunità palese: il sindaco, Domenico Conte, il Consiglio comunale e le scolaresche. Tanti gli abbracci, le testimonianze di amicizia e stima per la sua carriera professionale. Insomma, una visita in cui non è mancata l’accoglienza della sua terra. Il sindaco Conte ha evidenziato l’impegno istituzionale e culturale di Nunziante, e soprattutto l’amore per la comunità di origine. Ha ringraziato il prefetto per la sua disponibilità, evidenziando l’importanza della sua presenza «soprattutto in un momento in cui, a Palo del Colle, cresce l’allarme per l’impennata della criminalità. Dal suo insediamento, eccellenza Nunziante - ha dichiarato il primo cittadino - si è avviata da subito una proficua collaborazione per rafforzare il presidio e il controllo del territorio». Conte ha rappresentato all’esponente del governo alcune esigenze di pubblica sicurezza: «Uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale è l’installazione di telecamere per la videosorveglianza, con la volontà di mettere in rete la gestione diretta dalla centrale operativa della Polizia municipale e l’accesso anche a Polizia e Carabinieri». L’amministrazione cittadina mira a migliorare la sicurezza cittadina e ad avviare PALO Il prefetto Antonio Nunziante (al centro) accolto in Comune una forte azione di repressione. Conte, infine, ha sottolineato il punto di forza della collaborazione con i cittadini per l’avvio di percorsi sociali e per la maggiore diffusione del senso civico. Il prefetto Nunziante, emozionato per l’accoglienza ricevuta, ha evidenziato: «Il mio impegno istituzionale è di essere tra le gente, conoscere i sui problemi e risolverli. Non deluderò il ruolo assegnatomi dallo Stato. L’azione di un prefetto - ha osservato non può esprimersi nel chiuso delle stanze, limitandosi ai soli atti amministrativi, ma deve svolgersi soprattutto all’interno di una cornice fatta di sinergie e strette relazioni con le altre istituzioni pubbliche, a favore della sicurezza e della coesione sociale». Ancora: «Bisogna rimanere in rete con le figure istituzionali che hanno in mano il governo del territorio e fare squadra - ha esortato il dottor Nunziante -. Forse Palo del Colle non è un’isola felice. Per questo i cittadini devono collaborare denunciando gli episodi di illegalità». I ragazzi delle scuole medie hanno animato il dibattito. Il prefetto non si è sottratto al dialogo con i giovani, anzi li ha spronati a essere protagonisti di percorsi di legalità e di giustizia. Infine si è rivolto ai consilglieri per sollecitarli ad avere una maggiore dialettica con i cittadini e a lavorare assieme per il bene della comunità. l GRUMO. Appalto rsu, verso la revoca in danno. La determina è firmata dal dirigente dell’ufficio Ambiente, Michele Siciliano, il quale sospende l’appalto di 12milioni di euro all’associazione temporanea di imprese Avvenire-Antinia. Le motivazioni sono espresse nel provvedimento amministrativo. Dunque, nell’atto si legge di un grave inadempimento contrattuale. «Tale azione compromette la buona esecuzione del contratto, anche ai sensi dell’articolo 20 del capitolato speciale, nonché dell’articolo 13 - è scritto nella determina -. Dall’analisi delle controdeduzioni dell’Avvenire e dell’Antinia, infatti, emergono varie contraddizioni, specie con riferimento ai gravi difetti di coordinamento organizzativo interni all’ati, che incidono negativamente sulla possibilità di futura corretta prosecuzione dell’espletamento del servizio». Il verdetto sembra inappellabile: «È strettamente necessario individuare un nuovo gestore entro i 60 giorni calcolati a partire dalla data di adozione del provvedimento di risoluzione». Chi sarà quindi il nuovo gestore del servizio di igiene urbana? Forse L’Amiu Puglia o la Tradeco? Il sindaco Michele D’Atri, attraverso l’indirizzo politico, potrebbe optare per l’affidamento all’Amiu Puglia, con un decreto sindacale alle stesse condizioni dell’ati uscente, oppure affidare la gestione dell’appalto alla Tradeco, quale seconda in graduatoria in fase di espletamento di gara. Ovvio, si tratta solo di ipotesi. D’Atri potrebbe, GRUMO Palazzo di città in ogni modo, anche prorogare il servizio all’ati Avvenire-Antinia, nell’attesa della gara unica dell’Ambito di rifiuti ottimale (Aro). «Il provvedimento è stato elaborato dagli uffici - spiega ancora il sindaco D’Atri - a seguito di numerose omissioni. L’augurio è che l’Aro possa quanto prima avviare la nuova gara». Inevitabilmente, il caso diventa politico. «Il Comune - si legge in una nota di Sel - ha annullato l’appalto dei rifiuti solidi urbani, contratto che non andava stipulato, e una quarantina di padri di famiglia, che a D’Atri hanno battuto le mani, finiranno sul lastrico dal primo novembre. È l’epilogo di una brutta storia, che a suo tempo noi di Sel contestam- mo decisamente. Denunciammo che l’ati non era attrezzato e che in mancanza del Centro comunale di raccolta la differenziata sarebbe stata un fallimento». Nei fatti, la mancata apertura del Ccr ha pregiudicato sia la qualità sia l’organizzazione del servizio di raccolta porta a porta, ma anche gli obiettivi. Gli inadempimenti dell’ati nel gestire e organizzare le attività, il personale e i mezzi, contestati dal Comune, hanno comportato tra l’altro un ritardo nell’avvio della differenziata e una incompleta azione di sensibilizzazione e di informazione dell’utenza. Dunque, per il Comune il servizio non ha funzionato. Di qui la denuncia del contratto. [tommaso forte] BARI PROVINCIA I XIII Venerdì 17 ottobre 2014 BITONTO UN PARTICOLARE INQUIETANTE EMERGE DALLE INDAGINI SUL FERIMENTO DI MARTEDÌ: L’ARMA AVEVA IL COLPO IN CANNA La pistola si è inceppata è stata sfiorata la tragedia Il vigile urbano arrestato potrebbe essere sospeso dal servizio ENRICA D’ACCIÒ CORATO / La squadra I nomi dei 30 giovani restauratori La squadra degli studenti che si dedicheranno al busto argenteo di San Cataldo è formata da 30 studenti dell’«Oriani-Tandoi». Tredici di loro si occuperanno strettamente delle opere di restauro. Altri, invece, svolgeranno il servizio di accoglienza e guida nel museo ai gruppi che chiederanno di assistere alle diverse fasi dei lavori, altri ancora fotograferanno e redigeranno comunicati stampa oppure si occuperanno delle ricerche storiche. Ecco l’elenco completo: Michela Bellanza, Davide Labartino, Francesca Lamarca, Martina Lotito, Valeria Strippoli, Sara Torelli, Michela Campanale, Viviana D’Introno, Adriana Latti, Angela Vanessa Loiodice, Giulia Saragaglia, Sonia Balducci, Marco Bindo, Marilù Cavallo, Vincenzo Di Girolamo, Martina Lafiandra, Miriana Leuci, Altea Liberio, Paola Tarricone, Thomas Adessi, Vito Bucci, Alessia Claps, Alfredo Tarantini, Alessandro Vallarelli, Olimpia Llalla, Graziana Bucci, Francesca Marzocca, Antonia Miscioscia, Alisea Montagna e Yohanna Scarongella. [g.cant.] l BITONTO. La pistola era pronta a sparare ancora ma si è inceppata e il colpo è rimasto in canna. Nuovi inquietanti particolari sul fattaccio di martedì sera nella zona artigianale. Secondo quanto riferiscono i Carabinieri, Ignazio Caiati, il 60enne vigile urbano che ha azionato la pistola d’ordinanza contro l’amico della ex moglie, era pronto a sparare ancora dopo il primo colpo. Solo un caso fortuito, forse un guasto della meccanica dell’arma, ha impedito il peggio. La conferma arriva dalle prime analisi della scientifica sulla semiautomatica calibro 9 corto, in dotazione alla Polizia municipale di Bitonto, utilizzata appunto da Caiati per colpire l’amico dell’ex moglie. Le indagini sono nelle mani dei militari dell’Arma, coordinati dal capitano della stazione di Molfetta Vito Ingrosso. Sono stati infatti i Carabinieri i primi ad arrivare sul posto, in via Francesco Paolo Scoppio, subito dopo il ferimento della vittima, e a procedere poi all’arresto di Caiati. La dinamica dei fatti è ormai nota. Il vigile ha fermato sotto casa della sua ex moglie il 52enne modugnese, amico della donna, e ha sparato un colpo mirando al petto mentre l’uomo usciva dalla sua auto. La vittima è stata ferita alla clavicola destra: il proiettile è entrato e uscito dalla spalla per poi conficcarsi nel parabrezza interno dell’auto. Il ferito, operato d’urgenza nella stessa notte, non è in pericolo di vita. Due le circostanze fortuite che hanno evitato il peggio. Con ogni probabilità, lo sportello dell’auto ha evitato che il primo colpo esploso colpisse in pieno petto la vittima. In più, come accertato dalle prime valutazioni sulla pistola, qualcosa non ha funzionato nella meccanica e il secondo colpo è rimasto incastrato in canna, senza partire. Una casualità, un evento fortuito, che forse ha salvato la vita a tutti coloro che, loro malgrado, sono stati coinvolti nella vicenda. Dopo il ferimento della vittima, infatti, la donna è scesa in strada e si è avventata sull’ex marito. Ne è nata una violenta colluttazione nel corso della quale i due ex coniugi si sono contesi l’arma da fuoco. L’intervento dei Carabinieri della stazione di Bitonto, di pattuglia in zona, ha evitato che la lite degenerasse ancora. Gli stessi militari hanno poi arrestato il vigile urbano, con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Ancora nessun provvedimento ufficiale da Palazzo di città in merito alla eventuale sospensione dal servizio dell’agente della Polizia municipale coinvolto nei fatti anche se, fanno sapere da Palazzo Gentile, si tratta di un provvedimento d’ufficio che dovrebbe essere comunque formalizzato a breve. Le indagini sul dramma di martedì sera sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. MOLFETTA DECISIVO L’INTERVENTO DEI PESCATORI PER IL SALVATAGGIO DI DUE ESEMPLARI SANTERAMO DA OGGI A PALAZZO MARCHESALE I marinai hanno cambiato rotta ora accudiscono le tartarughe LUCREZIA D’AMBROSIO la tartaruga per una notte intera è rimasta sul peschereccio, accudita come una bimba, con l MOLFETTA. Tutto esaurito nell’ospedale le coperte bagnate poggiate sul carapace. Fino delle tartarughe. Merito dei pescatori che non a quando, toccata terra, non è stata consi liberano più degli esemplari che restano segnata ai responsabili del Centro tartaimpigliati nelle reti. Merito anche di un rughe. Entrambe le «Caretta Caretta» sacambiamento radicale nei menù della gente ranno liberate nelle prossime settimane. «Ormai è evidente, un ruolo fondamentale di mare che apprezza sempre meno la zuppa di tartarughe. Sta di fatto che nelle vasche del nella salvaguardia delle tartarughe - ribaCentro recupero animali selvatici nelle ul- disce Pasquale Salvemini, responsabile del time settimane sono stati ricoverati numerosi Centro recupero, l’ospedale marino - è svolto proprio dai pescatori. L’obiettivo del Centro esemplari di Caretta Caretta. di recupero continua L’ultima arrivata è a essere non solo stata operata poco quello di ospitare le più di ventiquattro tartarughe in diffiore fa, presso la Facoltà ma anche di coltà di Medicina vesensibilizzare gli terinaria dell’Unioperatori del settore versità di Bari, pesca al fine di dare dall’equipe del prouna nuova possibilifessor Antonio Di tà a questi animali e Bello. Aveva ingoiato in ultima analisi di due ami, e presto, dopreservarne la spepo un periodo di decie». Perchè, a fronte genza adeguato, sarà degli esemplari che, rimessa in libertà. un po’ ammaccati, La «piccola», settanriescono a ricevere le ta centimetri di cacure nel particolarisrapace, è stata recusimo ospedale, ce ne perata con un palansono altri che raggaro da alcuni pescagiungono la riva, tratori di Torre a Mare, quartiere a Sud di MOLFETTA Tartaruga accudita con la coperta a bordo scinati dalle correnti, a volte morti per Bari. Ma la storia più «romantica» riguarda la annegamento. Proprio come accaduto a due tartaruga rimasta nelle reti del peschereccio tartarughe recuperate in zona porto e in zona «La Nuova Giovanna». L’esemplare, deci- Torre Calderina. «Entrambi gli animali - continua Salvemini samente importante, settanta centimetri di carapace, è stato pescato a circa sei miglia - presentavano un prolasso cloacale che è segno evidente di morte per annegamento dalla costa. «Ci siamo accorti della presenza della tar- anche se pensare che animali marini possano taruga - raccontano i protagonisti della vi- morire annegati sembra un paradosso. Le cenda - quando abbiamo tirato su le reti. A tartarughe - ricorda - sono animali polmonati quel punto l’abbiamo sistemata in una grossa e che come tali hanno bisogno di respirare vasca. Non abbiamo pensato neanche per un aria per sopravvivere». E spesso solo l’inminuto di rigettarla in mare per timore che tervento attento e amorevole dei pescatori fosse ferita e avesse bisogno di cure». E allora può aiutarli. Una mostra fotografica per ritornare alle radici Smerakda Giannini nella città di suo padre Amedeo ANNA LARATO l SANTERAMO. Lo storico Palazzo Marchesale Caracciolo-Carafa ospita «Entità», mostra fotografica di Smerakda Giannini. Nove fotografie state allestite in vario formato per creare un dialogo fra le immagini e con gli spettatori. Ci si deve allontanare e vedere l’insieme, poi occorre avvicinarsi e coglierne i particolari, come osservando da una lente d’ingrandimento. L’inaugurazione oggi, 17 ottobre. La mostra, patrocinata dal Comune e dalla Pro loco, propone un’occasione per conoscere l’intensa attività della fotografa svizzera di origine santermana. Smerakda, figlia d’arte, con lo sguardo contemporaneo, ha voluto la mostra nella cittadina murgiana per rendere omaggio al papà Amedeo Giannini che a Santeramo ha cominciato la sua professione di fotografo. Sono ancora in tanti a ricordare il fotografo Giannini: «Era l’uomo più alto di Santeramo, con i suoi quasi due metri», racconta qualcuno. Il suo laboratorio si trovava nella centralissima via Netti. Amedeo Giannini, nato a Santeramo nel 1932, ormai non La piccola Smerakda Giannini con Rita Pavone c’è più da tanti anni. Era un accademico e appassionato di fotografia, vissuto a Santeramo per molti anni. Poi, per l’amore contrastato dalla sua famiglia per Angela, decise di trasferirsi a Milano dove partecipò a un concorso fotografico. Grazie alla sua inesauribile creatività vince il concorso e si trasferisce in Svizzera. Si occupa di moda, pubblicità, reportage per giornali e per privati. Diventa il fotografo ufficiale del Consolato italiano a Zurigo. Era conosciuto da tutti gli italiani in Svizzera per la qualità del lavoro ma anche per il suo impegno a favore degli emigranti, come spiega Smerakda: «Si attivò per l’apertura di diversi centri di aggregazione e non solo. Insieme con altre persone contribuì all’apertura della scuola d’Italia a Zurigo». Smerakda Giannini comincia a maneggiare la macchina fotografica fin da bambina. le altre notizie MOLFETTA L’INCONTRO Gemellaggio con l’Australia . n Si riaccende la «passione» con Fremantle, città australiana gemellata con Molfetta che domenica, 19 ottobre, si prepara a festeggiare la Madonna dei Martiri per mantenere viva una tradizione che in quella città co sì lontana si rinnova da 66 anni. Nei giorni scorsi Robert Fittock, vicesindaco di Fremantle, accompagnato dalla moglie Robyn, è stato a Molfetta e, tramite l’associazione Oll Muvi, ha avuto modo di familiarizzare con i luoghi simbolo della città e con le figure istituzionali. Prima una sosta, obbligatoria, nella sede dell’associazione Molfettesi nel Mondo, per salutare don Giuseppe De Candia, padre spirituale dell’associazione, spesso in Australia per incontrare le folte comunità molfettesi che si trovano lì, e gli infaticabili componenti del direttivo, poi in Basilica, per «incontrare» la Madonna dei Martiri, poi al Museo Diocesano, e poi dal sindaco, Paola Natalicchio (nella foto), per provare a riallacciare i rapporti avviati qualche decennio addietro. Con la prima cittadina è stato «amore» a prima vista. I due hanno deciso di rivitalizzare i rapporti tra le comunità gemellate in vista di progetti concreti. A fare da cicerone è stato il presidente di Oll Muvi, Roberto Pansini, contattato proprio dal sindaco di Fremantle Brad Pettitt. Oll Muvi è l’associazione che ha proposto al Comune il gemellaggio con Little Ferry, città nel New Jersey, Usa. CASSANO BRUGGER PRESIDENTE Nomine al Maugeri n L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Fondazione Salvatore Maugeri ha una nuova autorevole guida. Infatti, il consiglio di amministrazione ha eletto presidente il professor Gualtiero Brugger e vicepresidente la dottoressa Chiara Maugeri. I cda ha anche nominato due nuovi consiglieri in sostituzione del compianto presidente, avvocato Aldo Maugeri (venuto a mancare il 28 luglio scorso) e della dimissionaria, Pupi Panza Bogongelli. Sono: Luca Damiani e lo stesso Brugger, nominato poi presidente.