LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (16.10.2014) formato

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (16.10.2014) formato
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887
Venerdì 17 ottobre 2014
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IL CASO IMPOSSIBILE FARE LEZIONE E QUALCHE DOCENTE SE LA PRENDE CON L’ATTEGGIAMENTO TROPPO «INCLUSIVO» DEL DIRIGENTE SCOLASTICO VICEVERSA CONDIVISO DAGLI EDUCATORI
Santarella, torna la guerriglia
Partite di pallone in corridoio, prof minacciati. Il preside: inutile punire i ragazzi
L’ARIAMARA
TORNA IN TV
DOPO 4 ANNI
RITROVATA DALLA POLIZIA MUNICIPALE
Panchina
a San Cataldo
ladri romantici
di CARLO STRAGAPEDE
L’
attesa del vastissimo
pubblico degli appassionati è finita, finalmente. «L’Ariamara»
ritorna in televisione con la quarta serie. Appuntamento su Telenorba 7 stasera alle 21 e ogni venerdì alla stessa ora, per sei puntate da 90 minuti ciascuna. Dopo
quattro anni di pausa, saranno
decine di migliaia gli spettatori
che si incuriosiranno alle peripezie di Adriano Bevilacqua, il
commerciante che ha i tratti notissimi di Mino Barbarese.
Lui, l’autore e protagonista, accenna la trama: «Bevilacqua, vittima degli strozzini, nascosto in
casa di una ragazza, viene prelevato dal clan ma per mettere
fine alla situazione intollerabile
decide di incontrare il boss Tony
Armenise, interpretato da Maurizio Nicolosi, in un contesto di
tensioni tra quattro bande criminali», sintetizza il bravissimo attore barese. Che evidenzia la «centralità delle figure femminili in
questa nuova serie». Tra gli altri
interpreti: Enzo Strippoli, Rocco
Pietrantonio, Carmen Trigiante,
Matteo Pedone, Pino Aversa, Sergio Sisto, Michele Loprieno e Teodosio Barresi. La regia televisiva
è di Federico Saltarelli.
Se un film può segnare un’epoca, «L’Ariamara» ci è riuscito.
Non solo. Ha contribuito a rivitalizzare un genere, quello del romanzo criminale, imprimendo
un marchio di fabbrica al quale si
sono ispirati altri autori di fama
nazionale. Dalle battute e ancor
più dalle espressioni facciali dei
personaggi traspare la mentalità
barese più che da mille convegni.
l Una panchina trovata sulla spiaggetta di San Cataldo.
Una di quelle trafugate dal lungomare cittadino? Evidentemente. Chiunque l’abbia presa
- glielo riconosciamo - aveva il
lirico intento di sistemarla sugli
scogli (magari sotto casa) e sedere al tramonto per guardare
il sole che muore sull’orizzonte. La polizia municipale ha
provveduto al recupero per sistemarla nella sua posizione
originaria. Anche il Sindaco ha
commentato l’intento probabilmente romantico dei ladri:
«Apprezziamo il romanticismo
ma non il vandalismo! La prossima volta fatevi una bella passeggiata sul lungomare», ha
consigliato Decaro.
LA SCENA La panchina sugli scogli di San Cataldo
LA PROPRIETÀ EREDITA A SUA INSAPUTA UNO SCEMPIO AMBIENTALE
Rifiuti speciali
tombati, azienda
a rischio chiusura
l La Bari Fonderie Meridionali (ex Efim ed ex
Lucchini) è specializzata nella produzione di scambi
per i binari delle ferrovie. La Dt, che ha acquisito
l’azienda ha avviato la bonifica. Intanto, 40 lavoratori
interinali sono stati mandati a casa mentre 100 dipendenti sono in ferie forzate.
PANORAMICA L’area industriale
MAGGIO A PAGINA 17 NAZIONALE >>
USA VIA ALLA RICOSTRUZIONE DELLA CHIESA DISTRUTTA L’11 SETTEMBRE LA SENTENZA IMPRENDITORI VITTIME ANCHE DI ESTORSIONI
St. Nicholas rinasce a NY Usura, cinque condanne
anche grazie ai baresi
ma senza metodo mafioso
l Oltre a pagare interessi
che andavano dal 35% al
133%, gli imprenditori erano
costretti anche ad assumere
alcune persone con un salario
mensile di mille euro, senza
che queste dovessero mai andare a lavorare. Usura ed
estorsioni tra Bari e Triggiano ai danni di imprenditori.
Cinque presunti affiliati al
clan Parisi sono stati condannati e altri sono stati assolti.
NEW YORK
2004
La consegna
dell’assegno a
John Romas,
parroco di St.
Nicholas, da
parte della
delegazione
barese guidata
dal sindaco Di
Cagno Abbrescia
.
MINTRONE IN VI >>
SOLDI SPORCHI Condannati in 5
.
LONGO IN VII
CORATO
E intanto a Gravina
e in altri centri esplode
il fenomeno
degli adolescenti in fuga
l L’arrivo delle forze dell’ordine nell’istituto, martedì scorso, ha dimostrato che i ragazzi
della sede distaccata, al rione
Japigia, non hanno alcuna intenzione di rimettersi sulla buona strada. «Ma da domani (oggi
per chi legge, ndr) trasferiamo
lì la presidenza» annuncia il dirigente scolastico, Carlo De Nitti, deciso a non mollare nella
propria strategia di «inclusione» e fiducioso, a quanto pare,
di poter raffreddare i bollenti
spiriti dei suoi studenti che,
dall’inizio dell’anno, hanno
spaccato i sanitari e divelto le
porte, messi fuori uso i bagni,
scaricato estintori su pareti e
pavimenti. Dopo la chiusura
provvisoria, le lezioni sono riprese una decina di giorni fa.
Ma la tregua è durata ben poco.
BARILE, DIMATTIA
E MONTEMURRO IN II E III >>
ADELFIA
Trenta studenti
I nuovi sensi unici
restaurano
dividono
il busto di S. Cataldo i commercianti
ELICIO IN XII >>
SGARAMELLA IN XIII >>
MOLA
MONOPOLI
Rapinatore
nel Cup
via con 2.700 euro
Il valzer dei mercati
indigesto
per gli ambulanti
GALIZIA IN XI >>
CAZZORLA IN X >>
XII I BARI PROVINCIA
Venerdì 17 ottobre 2014
CORATO DA MARTEDÌ 21 OTTOBRE IL MAESTRO VALERIO IACCARINO GUIDERÀ IL SINGOLARE TEAM NEL MUSEO DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO
Trenta giovani restauratori
al lavoro sul busto del Patrono
CORATO
Un momento
della
presentazione
del progetto
di restauro
condiviso con
gli studenti
Nella rinascita della statua d’argento, protagonisti gli studenti dell’Oriani-Tandoi
CORATO / Domani alle ore 19
Presentazione libro di Carmela Formicola
.
Domani, sabato 18 ottobre, alle ore 19, in piazza Sedile,
Carmela Formicola, giornalista e scrittrice, capocronista della «Gazzetta del Mezzogiorno», presenterà il suo libro «Suite
per archi e voto di scambio» (nella foto), pubblicato da Florestano Edizioni. Sottotitolo: «Manuale per politici visionari».
A condurre la serata e moderare il dibattito Tommaso Forte,
giornalista, collaboratore della «Gazzetta», che avrà il compito di «stuzzicare i consiglieri comunali di “Un Cantiere in Comune” sui guasti e le gioie del
Potere», come si legge nella
nota informativa dell’evento.
L’appuntamento con l’autrice
insomma sarà occasione per
approfondire «le forme, i metodi e i contenuti della legalità oggi». L’incontro con la Formicola
rientra nella seconda edizione
di «Un cantiere in festa». Alle
ore 21, musica dal vivo.
Domenica, 19 ottobre, seconda
giornata. Alle ore 19, per «Che
Puglia sarà?», ciclo di incontri
con i candidati alle primarie regionali del centrosinistra, interverrà il senatore Dario Stefàno (Sel), con la partecipazione di Renato Bucci ed Emanuele Lenoci. Alle 21, spettacolo
di danza con «La maison de la dance 2». Infine estrazione
della sottoscrizione a premi.
Dalle ore 18 a mezzanotte di sabato e dalle 10 alle 13 di domenica saranno allestiti stand gastronomici e di artigianato.
In caso di maltempo gli incontri si terranno in via Galilei 28.
LUIGI ELICIO
l CORATO. Tutto è pronto. Quelle tre
dita della mano destra sinuosamente
«scolpite» nell’argento a simboleggiare la
Trinità come segno di benedizione torneranno presto a spargere su tutti quel
senso di protezione e devozione che solo
un Santo Patrono può evocare.
Già da martedì prossimo, 21 ottobre, nel
Museo della Città e del Territorio si aprirà
il cantiere didattico per il recupero conservativo dell’antico busto argenteo del
‘700 di San Cataldo, patrono di Corato, la
cui venerazione è all’unisono con la carta
d’identità di ogni coratino e delle famiglie
sparse in mezzo mondo.
Il progetto è stato definito «Opera aperta» perché infatti si tratta di un laboratorio
aperto a chiunque voglia, per due volte la
settimana, seguire i lavori di restauro passo dopo passo compiuti dai maestri restauratori, assieme alle mani certosine di
30 studenti liceali che si avvicenderanno
man mano nelle fasi di rinascita del busto
realizzato nel 1770 da Costanzo Mellino.
San Cataldo, il monaco di origini irlandesi, nella devozione antica «soppiantò» l’ex patrono di Corato, San Cristoforo,
meno parco di miracoli e protezione contro la peste, la carestia e le avversità della
vita. L’intero progetto di restauro che sarà
realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza di Bari e con il sostegno
PALO ANTONIO NUNZIANTE ACCOLTO DAL SINDACO CONTE E DALLE SCOLARESCHE
economico della famiglia Mastromauro
del pastificio Granoro e con il patrocinio
del Comune, è stato illustrato alla cittadinanza durante una affollata conferenza
all’interno del Museo. Artefice e promotrice del recupero la professoressa di storia dell’arte Chiara Capozza, che insieme
con il dirigente scolastico del liceo Oriani-Tandoi, Angela Adduci, ha voluto lanciare la sfida affinché «ognuno - hanno
spiegato - possa riappropriarsi di un autentico patrimonio culturale che spesso
non conosciamo e che vogliamo riportare
alla luce».
Entusiasta il sindaco, Massimo Mazzilli, che ha definito il patrimonio multiforme di devozione, arte e storia «petrolio
pulito, che non inquina, di una ricchezza
dalla quale far sgorgare e creare futuro».
La statua, la cui fattura è tipica della tradizionale Scuola degli argentieri napoletana, presenta in alcuni punti tracce di
verderame, perché ossidata per via delle
polveri ammoniacali che col tempo deteriorano il metallo prezioso. Anche la
base di legno presenza alcuni tarli. L’ultimo restauro fu eseguito vent’anni fa
dall’argentiere Marinelli.
Marina Mastromauro ha commentato
la volontà di sostenere finanziariamente il
progetto «come un ulteriore gesto dedicato alla città, offrendo una possibilità agli
studenti, un’esperienza bellissima». Sono
intervenuti il vicario zonale e rettore della
chiesa di Santa Maria Maggiore in cui è
custodito il Santo Patrono, don Cataldo
Bevilacqua, il restauratore, maestro Valerio Iaccarino, Aldo Scaringella, da pochi
mesi presidente della Deputazione Maggiore di San Cataldo, e il responsabile per i
Beni della diocesi, don Gino Tarantini.
Dicono alcuni dei giovani emuli di Basilio Corsi, il personaggio interpretato
magistralmente da Lando Buzzanca nella
fiction di Raiuno: «L’iniziativa, avvincente, ci spingerà ad avvicinarci di più alla
nostra città e al nostro Patrono. Siamo
davvero orgogliosi». Pubblichiamo qui accanto l’elenco dei 30 giovani restauratori.
GRUMO INTANTO LA RACCOLTA VA AVANTI «IN PROROGA». AFFONDO DI SEL CONTRO IL SINDACO
Il prefetto nella sua terra d’origine L’appalto dei rifiuti verso la revoca
«La mafia si sradica denunciando» Il Comune contesta inadempienze
TOMMASO FORTE
l PALO DEL COLLE. Un ritorno a casa, una grande dimostrazione di affetto. Il prefetto di
Bari, Antonio Nunziante, ieri
mattina, a Palazzo di città, ha
incontrato la comunità palese: il
sindaco, Domenico Conte, il
Consiglio comunale e le scolaresche.
Tanti gli abbracci, le testimonianze di amicizia e stima per la
sua carriera professionale. Insomma, una visita in cui non è
mancata l’accoglienza della sua
terra. Il sindaco Conte ha evidenziato l’impegno istituzionale e culturale di Nunziante, e
soprattutto l’amore per la comunità di origine. Ha ringraziato il
prefetto per la sua disponibilità,
evidenziando l’importanza della sua presenza «soprattutto in
un momento in cui, a Palo del
Colle, cresce l’allarme per l’impennata della criminalità. Dal
suo insediamento, eccellenza
Nunziante - ha dichiarato il primo cittadino - si è avviata da
subito una proficua collaborazione per rafforzare il presidio e
il controllo del territorio».
Conte
ha
rappresentato
all’esponente del governo alcune esigenze di pubblica sicurezza: «Uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale è l’installazione di telecamere per la
videosorveglianza, con la volontà di mettere in rete la gestione
diretta dalla centrale operativa
della Polizia municipale e l’accesso anche a Polizia e Carabinieri». L’amministrazione cittadina mira a migliorare la sicurezza cittadina e ad avviare
PALO Il prefetto Antonio Nunziante (al centro) accolto in Comune
una forte azione di repressione.
Conte, infine, ha sottolineato
il punto di forza della collaborazione con i cittadini per l’avvio di percorsi sociali e per la
maggiore diffusione del senso
civico.
Il prefetto Nunziante, emozionato per l’accoglienza ricevuta,
ha evidenziato: «Il mio impegno
istituzionale è di essere tra le
gente, conoscere i sui problemi e
risolverli. Non deluderò il ruolo
assegnatomi dallo Stato. L’azione di un prefetto - ha osservato non può esprimersi nel chiuso
delle stanze, limitandosi ai soli
atti amministrativi, ma deve
svolgersi soprattutto all’interno
di una cornice fatta di sinergie e
strette relazioni con le altre istituzioni pubbliche, a favore della
sicurezza e della coesione sociale».
Ancora: «Bisogna rimanere
in rete con le figure istituzionali
che hanno in mano il governo
del territorio e fare squadra - ha
esortato il dottor Nunziante -.
Forse Palo del Colle non è un’isola felice. Per questo i cittadini
devono collaborare denunciando gli episodi di illegalità».
I ragazzi delle scuole medie
hanno animato il dibattito. Il
prefetto non si è sottratto al dialogo con i giovani, anzi li ha
spronati a essere protagonisti di
percorsi di legalità e di giustizia. Infine si è rivolto ai consilglieri per sollecitarli ad avere
una maggiore dialettica con i
cittadini e a lavorare assieme
per il bene della comunità.
l GRUMO. Appalto rsu, verso
la revoca in danno. La determina
è firmata dal dirigente dell’ufficio Ambiente, Michele Siciliano, il quale sospende l’appalto di
12milioni di euro all’associazione temporanea di imprese Avvenire-Antinia. Le motivazioni
sono espresse nel provvedimento amministrativo.
Dunque, nell’atto si legge di un
grave inadempimento contrattuale. «Tale azione compromette
la buona esecuzione del contratto, anche ai sensi dell’articolo 20
del capitolato speciale, nonché
dell’articolo 13 - è scritto nella
determina -. Dall’analisi delle
controdeduzioni dell’Avvenire e
dell’Antinia, infatti, emergono
varie contraddizioni, specie con
riferimento ai gravi difetti di
coordinamento organizzativo interni all’ati, che incidono negativamente sulla possibilità di futura corretta prosecuzione
dell’espletamento del servizio».
Il verdetto sembra inappellabile:
«È strettamente necessario individuare un nuovo gestore entro i 60 giorni calcolati a partire
dalla data di adozione del provvedimento di risoluzione».
Chi sarà quindi il nuovo gestore del servizio di igiene urbana? Forse L’Amiu Puglia o la
Tradeco? Il sindaco Michele
D’Atri, attraverso l’indirizzo politico, potrebbe optare per l’affidamento all’Amiu Puglia, con
un decreto sindacale alle stesse
condizioni dell’ati uscente, oppure affidare la gestione dell’appalto alla Tradeco, quale seconda in graduatoria in fase di espletamento di gara. Ovvio, si tratta
solo di ipotesi. D’Atri potrebbe,
GRUMO Palazzo di città
in ogni modo, anche prorogare il
servizio all’ati Avvenire-Antinia, nell’attesa della gara unica
dell’Ambito di rifiuti ottimale
(Aro).
«Il provvedimento è stato elaborato dagli uffici - spiega ancora il sindaco D’Atri - a seguito
di numerose omissioni. L’augurio è che l’Aro possa quanto prima avviare la nuova gara».
Inevitabilmente, il caso diventa politico. «Il Comune - si legge
in una nota di Sel - ha annullato
l’appalto dei rifiuti solidi urbani,
contratto che non andava stipulato, e una quarantina di padri di
famiglia, che a D’Atri hanno battuto le mani, finiranno sul lastrico dal primo novembre. È
l’epilogo di una brutta storia, che
a suo tempo noi di Sel contestam-
mo decisamente. Denunciammo
che l’ati non era attrezzato e che
in mancanza del Centro comunale di raccolta la differenziata
sarebbe stata un fallimento».
Nei fatti, la mancata apertura
del Ccr ha pregiudicato sia la
qualità sia l’organizzazione del
servizio di raccolta porta a porta,
ma anche gli obiettivi. Gli inadempimenti dell’ati nel gestire e
organizzare le attività, il personale e i mezzi, contestati dal Comune, hanno comportato tra l’altro un ritardo nell’avvio della
differenziata e una incompleta
azione di sensibilizzazione e di
informazione dell’utenza. Dunque, per il Comune il servizio
non ha funzionato. Di qui la denuncia del contratto. [tommaso forte]
BARI PROVINCIA I XIII
Venerdì 17 ottobre 2014
BITONTO UN PARTICOLARE INQUIETANTE EMERGE DALLE INDAGINI SUL FERIMENTO DI MARTEDÌ: L’ARMA AVEVA IL COLPO IN CANNA
La pistola si è inceppata
è stata sfiorata la tragedia
Il vigile urbano arrestato potrebbe essere sospeso dal servizio
ENRICA D’ACCIÒ
CORATO / La squadra
I nomi dei 30 giovani restauratori
La squadra degli studenti che si dedicheranno al busto argenteo di San Cataldo è formata da 30 studenti
dell’«Oriani-Tandoi». Tredici di loro si occuperanno strettamente delle opere di restauro. Altri, invece, svolgeranno il servizio di accoglienza e guida nel museo ai gruppi
che chiederanno di assistere alle diverse fasi dei lavori, altri ancora fotograferanno e redigeranno comunicati stampa oppure si occuperanno delle ricerche storiche. Ecco
l’elenco completo: Michela Bellanza, Davide Labartino,
Francesca Lamarca, Martina Lotito, Valeria Strippoli, Sara
Torelli, Michela Campanale, Viviana D’Introno, Adriana
Latti, Angela Vanessa Loiodice, Giulia Saragaglia, Sonia
Balducci, Marco Bindo, Marilù Cavallo, Vincenzo Di Girolamo, Martina Lafiandra, Miriana Leuci, Altea Liberio,
Paola Tarricone, Thomas Adessi, Vito Bucci, Alessia
Claps, Alfredo Tarantini, Alessandro Vallarelli, Olimpia
Llalla, Graziana Bucci, Francesca Marzocca, Antonia Miscioscia, Alisea Montagna e Yohanna Scarongella. [g.cant.]
l BITONTO. La pistola era pronta a sparare
ancora ma si è inceppata e il colpo è rimasto
in canna. Nuovi inquietanti particolari sul
fattaccio di martedì sera nella zona artigianale.
Secondo quanto riferiscono i Carabinieri,
Ignazio Caiati, il 60enne vigile urbano che ha
azionato la pistola d’ordinanza contro l’amico
della ex moglie, era pronto a sparare ancora
dopo il primo colpo. Solo un caso fortuito,
forse un guasto della meccanica dell’arma, ha
impedito il peggio. La conferma arriva dalle
prime analisi della scientifica sulla semiautomatica calibro 9 corto, in dotazione alla
Polizia municipale di Bitonto, utilizzata appunto da Caiati per colpire l’amico dell’ex
moglie.
Le indagini sono nelle mani dei militari
dell’Arma, coordinati dal capitano della stazione di Molfetta Vito Ingrosso. Sono stati
infatti i Carabinieri i primi ad arrivare sul
posto, in via Francesco Paolo Scoppio, subito
dopo il ferimento della vittima, e a procedere
poi all’arresto di Caiati.
La dinamica dei fatti è ormai nota. Il vigile
ha fermato sotto casa della sua ex moglie il
52enne modugnese, amico della donna, e ha
sparato un colpo mirando al petto mentre
l’uomo usciva dalla sua auto. La vittima è
stata ferita alla clavicola destra: il proiettile è
entrato e uscito dalla spalla per poi conficcarsi nel parabrezza interno dell’auto. Il
ferito, operato d’urgenza nella stessa notte,
non è in pericolo di vita.
Due le circostanze fortuite che hanno evitato il peggio. Con ogni probabilità, lo sportello dell’auto ha evitato che il primo colpo
esploso colpisse in pieno petto la vittima. In
più, come accertato dalle prime valutazioni
sulla pistola, qualcosa non ha funzionato nella
meccanica e il secondo colpo è rimasto incastrato in canna, senza partire. Una casualità, un evento fortuito, che forse ha
salvato la vita a tutti coloro che, loro malgrado, sono stati coinvolti nella vicenda.
Dopo il ferimento della vittima, infatti, la
donna è scesa in strada e si è avventata sull’ex
marito. Ne è nata una violenta colluttazione
nel corso della quale i due ex coniugi si sono
contesi l’arma da fuoco. L’intervento dei
Carabinieri della stazione di Bitonto, di pattuglia in zona, ha evitato che la lite degenerasse ancora.
Gli stessi militari hanno poi arrestato il
vigile urbano, con l’accusa di tentato omicidio
aggravato. Ancora nessun provvedimento ufficiale da Palazzo di città in merito alla
eventuale sospensione dal servizio dell’agente
della Polizia municipale coinvolto nei fatti
anche se, fanno sapere da Palazzo Gentile, si
tratta di un provvedimento d’ufficio che dovrebbe essere comunque formalizzato a breve.
Le indagini sul dramma di martedì sera
sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.
MOLFETTA DECISIVO L’INTERVENTO DEI PESCATORI PER IL SALVATAGGIO DI DUE ESEMPLARI SANTERAMO DA OGGI A PALAZZO MARCHESALE
I marinai hanno cambiato rotta
ora accudiscono le tartarughe
LUCREZIA D’AMBROSIO
la tartaruga per una notte intera è rimasta sul
peschereccio, accudita come una bimba, con
l MOLFETTA. Tutto esaurito nell’ospedale le coperte bagnate poggiate sul carapace. Fino
delle tartarughe. Merito dei pescatori che non a quando, toccata terra, non è stata consi liberano più degli esemplari che restano segnata ai responsabili del Centro tartaimpigliati nelle reti. Merito anche di un rughe. Entrambe le «Caretta Caretta» sacambiamento radicale nei menù della gente ranno liberate nelle prossime settimane.
«Ormai è evidente, un ruolo fondamentale
di mare che apprezza sempre meno la zuppa
di tartarughe. Sta di fatto che nelle vasche del nella salvaguardia delle tartarughe - ribaCentro recupero animali selvatici nelle ul- disce Pasquale Salvemini, responsabile del
time settimane sono stati ricoverati numerosi Centro recupero, l’ospedale marino - è svolto
proprio dai pescatori. L’obiettivo del Centro
esemplari di Caretta Caretta.
di recupero continua
L’ultima arrivata è
a essere non solo
stata operata poco
quello di ospitare le
più di ventiquattro
tartarughe in diffiore fa, presso la Facoltà ma anche di
coltà di Medicina vesensibilizzare
gli
terinaria
dell’Unioperatori del settore
versità
di
Bari,
pesca al fine di dare
dall’equipe del prouna nuova possibilifessor Antonio Di
tà a questi animali e
Bello. Aveva ingoiato
in ultima analisi di
due ami, e presto, dopreservarne la spepo un periodo di decie». Perchè, a fronte
genza adeguato, sarà
degli esemplari che,
rimessa in libertà.
un po’ ammaccati,
La «piccola», settanriescono a ricevere le
ta centimetri di cacure nel particolarisrapace, è stata recusimo ospedale, ce ne
perata con un palansono altri che raggaro da alcuni pescagiungono la riva, tratori di Torre a Mare,
quartiere a Sud di MOLFETTA Tartaruga accudita con la coperta a bordo scinati dalle correnti, a volte morti per
Bari.
Ma la storia più «romantica» riguarda la annegamento. Proprio come accaduto a due
tartaruga rimasta nelle reti del peschereccio tartarughe recuperate in zona porto e in zona
«La Nuova Giovanna». L’esemplare, deci- Torre Calderina.
«Entrambi gli animali - continua Salvemini
samente importante, settanta centimetri di
carapace, è stato pescato a circa sei miglia - presentavano un prolasso cloacale che è
segno evidente di morte per annegamento
dalla costa.
«Ci siamo accorti della presenza della tar- anche se pensare che animali marini possano
taruga - raccontano i protagonisti della vi- morire annegati sembra un paradosso. Le
cenda - quando abbiamo tirato su le reti. A tartarughe - ricorda - sono animali polmonati
quel punto l’abbiamo sistemata in una grossa e che come tali hanno bisogno di respirare
vasca. Non abbiamo pensato neanche per un aria per sopravvivere». E spesso solo l’inminuto di rigettarla in mare per timore che tervento attento e amorevole dei pescatori
fosse ferita e avesse bisogno di cure». E allora può aiutarli.
Una mostra fotografica
per ritornare alle radici
Smerakda Giannini nella città di suo padre Amedeo
ANNA LARATO
l SANTERAMO. Lo storico Palazzo Marchesale Caracciolo-Carafa ospita «Entità», mostra fotografica di Smerakda Giannini.
Nove fotografie state allestite in vario formato per creare un
dialogo fra le immagini e con gli spettatori. Ci si deve allontanare
e vedere l’insieme, poi occorre avvicinarsi e coglierne i particolari, come osservando da una lente d’ingrandimento.
L’inaugurazione oggi, 17 ottobre. La mostra, patrocinata dal
Comune e dalla Pro loco, propone un’occasione per conoscere
l’intensa attività della fotografa svizzera di origine santermana.
Smerakda, figlia d’arte, con lo sguardo contemporaneo, ha voluto
la mostra nella cittadina
murgiana
per rendere omaggio al papà Amedeo
Giannini che a Santeramo ha cominciato la sua professione
di fotografo. Sono
ancora in tanti a ricordare il fotografo
Giannini: «Era l’uomo più alto di Santeramo, con i suoi
quasi due metri»,
racconta qualcuno.
Il suo laboratorio si
trovava nella centralissima via Netti.
Amedeo Giannini, nato a Santeramo
nel 1932, ormai non La piccola Smerakda Giannini con Rita Pavone
c’è più da tanti anni.
Era un accademico e appassionato di fotografia, vissuto a Santeramo per molti anni. Poi, per l’amore contrastato dalla sua
famiglia per Angela, decise di trasferirsi a Milano dove partecipò
a un concorso fotografico. Grazie alla sua inesauribile creatività
vince il concorso e si trasferisce in Svizzera. Si occupa di moda,
pubblicità, reportage per giornali e per privati. Diventa il fotografo ufficiale del Consolato italiano a Zurigo.
Era conosciuto da tutti gli italiani in Svizzera per la qualità del
lavoro ma anche per il suo impegno a favore degli emigranti, come
spiega Smerakda: «Si attivò per l’apertura di diversi centri di
aggregazione e non solo. Insieme con altre persone contribuì
all’apertura della scuola d’Italia a Zurigo». Smerakda Giannini
comincia a maneggiare la macchina fotografica fin da bambina.
le altre notizie
MOLFETTA
L’INCONTRO
Gemellaggio
con l’Australia
.
n Si riaccende la «passione» con
Fremantle, città australiana
gemellata con Molfetta che domenica, 19 ottobre, si prepara a
festeggiare la Madonna dei
Martiri per mantenere viva
una tradizione che in quella
città co sì lontana si rinnova da
66 anni. Nei giorni scorsi Robert Fittock, vicesindaco di
Fremantle, accompagnato dalla moglie Robyn, è stato a Molfetta e, tramite l’associazione
Oll Muvi, ha avuto modo di familiarizzare con i luoghi simbolo della città e con le figure
istituzionali. Prima una sosta,
obbligatoria, nella sede dell’associazione Molfettesi nel Mondo, per salutare don Giuseppe
De Candia, padre spirituale
dell’associazione, spesso in
Australia per incontrare le folte comunità molfettesi che si
trovano lì, e gli infaticabili
componenti del direttivo, poi
in Basilica, per «incontrare» la
Madonna dei Martiri, poi al
Museo Diocesano, e poi dal sindaco, Paola Natalicchio (nella
foto), per provare a riallacciare i rapporti avviati qualche
decennio addietro. Con la prima cittadina è stato «amore» a
prima vista. I due hanno deciso di rivitalizzare i rapporti tra
le comunità gemellate in vista
di progetti concreti. A fare da
cicerone è stato il presidente di
Oll Muvi, Roberto Pansini,
contattato proprio dal sindaco
di Fremantle Brad Pettitt. Oll
Muvi è l’associazione che ha
proposto al Comune il gemellaggio con Little Ferry, città
nel New Jersey, Usa.
CASSANO
BRUGGER PRESIDENTE
Nomine al Maugeri
n L’Istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico (Irccs)
Fondazione Salvatore Maugeri ha una nuova autorevole
guida. Infatti, il consiglio di
amministrazione ha eletto presidente il professor Gualtiero
Brugger e vicepresidente la
dottoressa Chiara Maugeri. I
cda ha anche nominato due
nuovi consiglieri in sostituzione del compianto presidente,
avvocato Aldo Maugeri (venuto a mancare il 28 luglio scorso)
e della dimissionaria, Pupi
Panza Bogongelli. Sono: Luca
Damiani e lo stesso Brugger,
nominato poi presidente.