Questo vorrei.

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Questo vorrei.
A n n o XII ( X X V I I ) - n ° 5 - M a g g i o 1 9 9 4 - V i a T r e n t o n° 4 - T e l . 8 2 6 0 5 0 - M o n t e f i a s c o n e ( V T ) - S p e d . a b b o n a m e n t o p o s t a l e gr. 1 1 1 - n° 1 4 4 - inf. 5 0 %
"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 0 1 0 2 7 Montefiascone,
Via Trento, 4 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - c.c.p. n° 1 2 1 5 8 0 1 0 intestato a Parrocchia S. Margherita - 0 1 0 2 7 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 2 7 2 del 4 - 1 2 - 1 9 8 2
T i p o - L i t o "Silvio Pellico" s.d.f. di M a r r o n i e C. - V i a O . B o r g h e s i , 3/c - M o n t e f i a s c o n e - Tel. 8 2 6 2 9 7
Famiglie aperte a Cristo
Siamo nell'anno della famiglia. E il Papa chiede alle
famiglie cristiane di aprire la porta della loro casa al Signore che viene a chiamare i loro figli.
Il cuore di un papà e di una mamma non può fare a
meno di preoccuparsi dell'avvenire deifiglioli: specialmente oggi, in un tempo nel quale il presente è piuttosto oscuro
e l'avvenire incerto.
Ed è naturale che, nella spinta di questa preoccupazione, i genitori si danno da fare perché ai figli non manchi
nulla, mentre sono assillati dal timore che possa loro succede, e qualcosa di male. La vita oggi è a rischio. Nessuno può
garantire la sicurezza di una esistenza "felice". C'è un solo modo per poter guardare con fiducia all'avvenire dei figli: aiutarli a capire che la bellezza della vita consiste nel rispondere a Cristo che chiama.
Vivere per realizzarsi è urta utopia. Vivere per far
quattrini o far carriera è un gioco d'azzardo. Vivere per godere e star bene è uno spreco. Vivere per rispondere a Cristo: questo è vivere davvero.
Dentro questa splendida avventura del vivere per rispondere risuona la voce di Cristo che chiama alcuni ragazzi e ragazze al sacerdozio o alla vita consacrata. Non è una
illusione. Gesù chiama davvero. Alcuni ragazzi e giovani
sono chiamati davvero. E se è Gesù che chiama, rispondere è quanto di meglio possa capitare nella vita: ad un giovane o ad una ragazza. Gesù vuole la gioia. E, chiamando al
sacerdozio e alla vita consacrata, Gesù cerca dei giovani e
delle ragazze che aiutino tutti a far più bella e più serena la
vita.
I sacerdoti e i consacrati sono servitori ed amici della vera gioia di vivere. Ed i loro genitori ne sono i primi destinatari, anche se non è di moda pensare così: ma, purtroppo, niente è così falso come ciò che sembra di moda.
E' "grazia - dice il Papa - il dono che Diofa loro, chiamando uno deifigli al sacerdozio o alla vita religiosa". Quel
figlio èfrutto del loro amore. Rispondendo a Cristo, il figlio
- dice ancora il papa - "moltiplica il loro amore".
Dunque? Una proposta per tutti i genitori. In questo
mese di maggio, vi invito a fare ogni giorno insieme ai figli
una preghiera alla Madonna, fosse anche solo una Ave
Maria: per i giovani e i ragazzi che Gesù chiama.
Maria, aiutali a rispondere, con gioia.
+ Fiorino vescovo
Strada d'accesso a l Santuario di S. Lucia
In a t t e s a d i risposta
In data 1 marzo scorso, la parrocchia di S. Margherita,
per nome ed interesse di tutte le altre Comunità Parrocchiali
della città, ha inoltrato all'Amministrazione Comunale, in una raccolta di 32 fogli, n° 1861 firme apposte dai cittadini di
Montefiascone quale PETIZIONE POPOLARE PER LA
REALIZZAZIONE DI UNA VIA, AD ESCLUSIVO
TRANSITO PEDONALE, COLLEGANTE LA VIA INDIPENDENZA CON IL SANTUARIO DI S. LUCIA FILIPPINI, CRIPTA DELLA BASILICA CATTEDRALE DI S.
MARGHERITA.
La petizione era corredata da un foglio notizie per illustrare brevemente la importanza del messaggio di Fede e di
Arte che la stupenda cripta bramantesca trasmette ai visitatori il cui accesso va favorito ed incrementato con le risoluzioni più opportune. Né va dimenticato che nel Santuario sono
custodite, oltre alle spoglie della nostra Santa Lucia Filippini, quelle del Servo di Dio cardinale Barbarigo, del Vescovo
Rosi di venerata memoria e dell'ArcivescovoLeonetti, nostro
illustre concittadino.
Ad oltre due mesi di distanza non si è avuto alcun riscontro. E dire che proprio nell'intento di scardinare la precedente, negligente indifferenza da vari lustri dimostrata verso
questo importante problema, ci siamo rivolti anche all'attenzione di tutti i Capigruppo Consiliari, signori Ottaviano Angeli, Maurizio Paradiso, Egisto Galletti, Roberto Catasca
ed Everardo Cocciola.
Nessuno quindi potrà dire: "Non sapevo!".
A quando la decisione?
Qualunque essa sia è ora di prenderla anche perché si
possa esprimere, al momento giusto, adeguata riconoscenza.
(vedi articolo pag. 6)
Ferlizzi Giuseppe
r
Nel solenne momento deH"'Urbi et Orbi" il Santo Pa- ^
dre ha voluto continuare la sua grande preghiera per l'Italia.
"Buona Pasqua a voi, uomini e donne di Italia. Possa il Cristo risuscitato guidarvi su sentieri di giustizia, di
solidarietà e di pace in quest'ora di grandi responsabilità. Il secolare patrimonio di cultura e di spiritualità, che
caratterizza l'Italia, ispiri a tutti saggezza e coraggio per
proseguire insieme nell'arduo ed indispensabile compito della costruzione di un futuro aperto alla speranza e
\J*I bene comune".
J
pag. 14
LA V O C E - n° 5 - Maggio 1994
Sui nostri missionari....
P. Enrico Ranaldi
Officiale dell'Ordine Nazionale Maldascio
Caro Don Agostino, ho
sotto gli occhi La Voce di gennaio, arrivata puntualmente come tutte le altre e che aspetto e
leggo con tanto interesse. Leggendola, miritrovoper le strade
di Montefiascone, nelle nostre
chiese, con la gente conosciuta, nei negozi, con ifamiliari. Per
noi montefiasconesi lontani, La
Voce è il "trait d'union" con il paese natio, è La Voce del paese
e dei paesani che ci aggiorna
sulle vicende e che "aggiorna"
pure i nostri affetti. Ad agosto
compirò 28 anni di Africa. Anni
Momenti commemorativi dell'inaugurazione del collegio
pieni di lavoro, di soddisfazioni,
di problemi, di caldo, di zanzare; anni che cominciano a farsi sentire!!! Si potrebbe già dire "basta" e rientrare, ma vedendo i problemi di questi paesi e le ancora tante necessità,
si procrastina questo "rientro" all'"anno prossimo".
Ci sta passando sulla testa un ciclone, che come
tutti i cicloni (almeno da queste parti) ha un nome femminbile "Geralda". Pioggia, vento... impossibile di uscire, seguire i lavori e le varie attività. (Si saprà poi che ha fatto
danni enormi al centro ed al Sud dell'isola, con morti e senza... capanna).
L'anno 93 si è chiuso con un grande avvenimento.
Giusto il 16 dicembre; il Presidente della Repubblica ha tagliato il nastro della mia scuola. E' la scuola S. FELICE DA
CANTALICE frequentata dal mese di ottobre da 500 alunni, dalla prima media alla maturità, seguiti da 17 professori che insegnano tutte le materie secondo le leggi vigenti.
E' una scuola privata cattolica mista, ma aperta anche ai
non credenti o appartenenti ad altre religioni.
E' nata per scherzo: sono venuti da me un gruppo
di genitori chiedendomi di mettere su una scuola con disciplina ed insegnamento serio. E il terreno? I sòldi? Per il terreno niente problemi; c'è una collina abbandonata dove
non nasce neanche la proverbiale gramigna... potrebbe
andare. Per i soldi... il superiore mi dà 2 milioni di franchi
malgasci (un milione e mezzo di lire italiane), poca cosa
ma sufficiente per "partire"; comincio a cercare... sponsorizzo le sale: a chi mi dà 5 milioni gli intitolo una sala!... due
sale, le suore; 1 sala un amico commerciante di qui; 2 sale l'Abbate di Noci venuto a visitare le Suore Benedettine;
1 sala la Parrocchia S. Felice di Civitavecchia che la vuole intitolare ad un giovane scout della Parrocchia: Simone
Battetti; 2 sale il nostro Segretario delle Missioni; 1 il nostro Provinciale P. Flavio; 1 sala intitola al Padre Mariano
da Torino offerta dal comm. Piero di Battista; 1 in memoria di un vecchio missionario morto qui in Madagascar offerta dai suoi familiari. Vengono altri aiuti da amici e benefattori. A ottobre apriamo i battenti dopo solo cinque mesi di lavoro: 16 sale, un ufficio-direzione, servizi, acqua e
luce ed al centro una bellissima cappellina dedicata a
"CRISTO MAESTRO", voluta ed offerta dal nostro Provinciale di Roma.
Quando arriva la posta
mi aspetto sempre qualche sorpresa e sono sicuro che arriverà!!! "Bonum est diffusivum sui"
dicevano i nostri antenati!!!
lo ho pure 15 Seminaristi
Cappuccini da far crescere in
tutti i sensi.Evidentemente, frequentano la scuola S. Felice,
ma per il resto sono qui con me
e sono solo! L'altro giorno sono
venute le autorità dicendomi
che mi propongono per una
seconda medaglia (nell'88 mi
fecero cavaliere dell'Ordine Nazionale Malgascio, ora diventeIl Presidente Zaty Albert prt. in chirurgia, taglia il nastro
rei Officiale...). Ho accettato; ci
rimetto solo il prezzo della medaglia che devo comprare e che guarda caso costa pure quella 50.000 lire. Qui siamo in piena stagione delle piogge. Se va bene durerà fino ad aprile
e poi fino a novembre neanche una goccia. La stagione delle piogge è caratterizzata da caldo umido, tante zanzare e tanto fango dappertutto. Per avere un po' di fresco dovremmo
aspettare l'inverno che corrisponde all'estate italiana. Per questa volta è tutto e penso di
essermi sdebitato, almeno un po' con i paesani e lettori de La Voce.
Buona Pasqua a tutti.
Vostro P. Enrico.
PERSONAGGIO DEL MESE
EMILIO
RE
MENCHIMELL
del
LEQNflME
Ogni tanto P. Enrico devi farci sapere tue notizie
perché tu sei falisco puro sangue e i tuoi concittadini
vanno orgogliosi di te e del tuo lavoro. So che quest'anno non puoi venire neppure per il matrimonio di tua nipote Paola... pazienzal Pluridecorato, ci devi far sapere
quando ti verrà consegnata la medaglia di cui si fa carico "La Voce". Solo ricordacelo quando verrai in Italia.
Grazie degli auguri che rinnoviamo di cuore a nome di
tutti i falisei.
D. Enzo Corba...
D. Enzo mentre sta discutendo con amici Sacerdoti
durente il pranzo del 1 0 / 0 4 / 9 4
di ZELINDO
Totale: 200 milioni!!!... Ma le sale sponsorizzate sono solo dieci e restano ancora
milioni di debito da pagare. Mi hanno fatto tutti credito sapendo che prima o poi pagheròma viva S. Francesco... arriva il nostro superiore, fa sua l'idea e... paga!!!
Personalmente ho solo 15 milioni di debiti contratti dopo la "sanatio" del superiore
per ulteriori lavori di rifinitura. Ho tempo fino alla fine del 94... sono sicuro che regolerò prima!!! Su La Voce che ho sotto gli occhi vedo il sig. Frigo e Mons. Taffi che danno a Mons. Boccadoro degli assegni... non credo che potrei restituirli come successe al nostro amato Vescovo quando costruì la bellissima opera della Scuola Salotti!!!
Si pone poi il problema del salario dei professori e dei due segretari. Dove trovare 2 milioni al mese? Si fissa una retta per gli alunni: 50.000 lire l'anno (dico all'anno!!) per
alunno. Alcuni genitori non ce la fanno: un'idea: borse di studio! (parrainage dicono i francesi; affidamento? diremmo noi!); trovare cioè chi paga per loro... e giù lettere, richieste:
cosa sono per un indiano (ce ne sono molti a Madagascar e controllano tutto il commercio), per un europeo, un commerciante, 50.000 lire l'anno? In tre mesi ho trovato 62 volte 50.000 lire ; ciò vuol dire che l'anno prossimo 62 alunni (i migliori fra i più poveri), non
pagheranno la retta. Ma gli alunni sono per l'esattezza 494.. aspettiamo. Le ultime 50.000
lire le ha date il Ministro dell'Insegnamento il giorno dell'inaugurazione con 2 palloni!! Vi
pare poco!!!?
Caro D. Agostino, è stato un vero piacere in questa,
pur brevissima, visita vedere te e tanti amici e Sacerdoti. L'amicizia è uno dei doni più belli e che fa tanto bene. Sono solo spiacente di non aver potuto vedere tanti altri amici. Mi scuGIANLORENZO
seranno. Otto giorni sono veramente pochi. Approfitto de la
Voce" per salutare e ringraziare tutti.
Oggiripartoper le Filippine. Ritomo al mio lavoro a Zamboanga, al Sud di quel paese. Zamboanga è chiamato "Hermosa ", bella. Ed è veramente un bel posto sul mare. Incantevole. Per la violenza, i sequestri di persona, uccisioni facili, è diventato un posto di
paura. Appena si fa buio le strade si fanno deserte. Le minoranze mussulmane da anni reclamano l'indipendenza e combattono le forze governative. Un tantino di dialogo che sostituisca un tavolo ai fucili sta andando avanti da anni ma senza molti successi. Qualcuno
dubita della sincerità dei dialoganti. E intanto la violenza continua... chiedo agli amici ed ai
lettori de "La Voce " una preghiera per la pace, non solo per le Filippine, ma per tutto il mondo. Grazie di tutto ma in particolare per l'amicizia.
P. Enzo Corba
P.S. Prendo occasione di salutare eringraziareSettimio, mio cugino, che attraverso "La Voce" mi harintracciatoe mandato una generosa offerta.
Dopo 4 anni è rientrato in Italia, soprattutto per battezzare, il 10 aprile, il pronipote Marco Paglicci di Alfredo e di mamma Antonella di Lernia. Quattro anni fa è
rimasto in Italia tre settimane, questa volta solo una. Ora è già sul campo di lavoro
nelle Filippine. Grazie della breve visita, D. Enzo, ma soprattutto della testimonianza che stai dando con la vita, anche a nome di tutti i concittadini falisci, che ricambiano di cuore i tuoi saluti.
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
pag.
3
Vecchie foto
1964 - 65
CLASSE IV ELEMENTARE
Fila in alto da sinistra: Trapè Marco, Vittori Lorena, Creta
Graziella, Mocini Giuseppina, Ricci Massimo, Di Marco Massimo,
Radicati Franco.
Fila centrale da sinistra: Cevolo Massimo, Carnevali Marco,
Menghini Cesare, Tacchi Antonio, Grassi Sandro, Viola Roberto.
In basso da sinistra: Ciucci Giampiero, Batella Massimo,
Leonetti Tommaso, Panichi Sandro, Faciolino (Porroni Massimo),
Bartoleschi Giuseppe.
Il borgo e la chiesa di San Flaviano
di Giancarlo Breccola
(dal numero precedente)
Ora tenendo conto che:
- si conoscono vari casi di iscrizioni rifatte28, ma nessuno in cui (riceni sia stato usato, volontariamente o accidentalmente, in sostituzione di
treceni
- per specifici motivi di metrica e di stile29, il testo epigrafico non sembra riferibile al XIV secolo.
- volendo far risalire al 1302 la grave situazione di degrado dell'edificio descritta dalla suddetta epigrafe ...strage iacens bina veteri confante ruina..., sembrerebbe almeno strano che Urbano IV, soltanto quaranta
anni prima, avesse ritenuto opportuno farvi costruire l'altare e la cattedra
papale che si trovano nel piano superiore
- sulla struttura architettonica romanica, ancora oggi solida ed in ottimo stato di conservazione, non si notano tracce di consolidamenti o ripristini trecenteschi
- l e indicazioni storiche contenute nel testo non sembrano riferibili al
XIV secolo;
risulta quindi verosimile l'eventualità del rifacimento di una antica epigrafe, già esistente nella facciata romanica demolita all'inizio del XIV secolo, deterioratasi proprio in occasione dei lavori di prolungamento della
chiesa30.
Datando quindi il testo al 1032 possiamo osservare che, nei 180 anni che separano questo documento da quello di Leone IV. dell'854, il borgo di S. Flaviano aveva conservato la sua preminenza sul nucleo urbano
di Montefiascone, e che inoltre ia chiesa, ormai dedicata al martire Flaviano, era assurta al rango di ecclesia baptismalis, manifestando autonomia
nei confronti della Pieve di S. Pietro.
La presenza del fonte battesimale era in quel periodo diritto esclusivo delle chiese di Pieve o delle Cattedrali, plures ecclesiae baptismalis in
una terminatione esse nonpossunt...3\ ma in seguito, la proliferazione delle chiese battesimali, determinò la perdita del monopolio di queste chiese
matrici o madri.
E quindi anche l'acquisizione del Fonte battesimale da parte della
basilica di S. Flaviano, doveva rientrare nell'ambito del più ampio fenomeno di desautórizzazione delle strutture plebani le quali, avendo avuto il suo
culmine tra il IX e X secolo, si andavano trasformando in parrocchie.
Il tono compiaciuto dell'epigrafe ci spinge comunque a credere che
questa particolare concessione dovesse essere appannaggio di poche
chiese, e che fosse stata data a S. Flaviano proprio in occasione della totale ricostruzione dell'edificio.
Negli anni successivi, presso questa nuova basilica esistente sulla
via di Roma, troviamo papi e principi.
Papa Gregorio VII vi incontra, il 15 giugno 1074, la contessa Beatrice di Toscana e la celebre figlia Matilde, sue alleate nella guerra contro i
Normanni.
Nel 1118, l'imperatore Enrico IV conferma il monastero di Farfa nel
possesso dei suoi beni e privilegi, tra cui... in Viterbo S. Mariae, S. Angeli, S. Alexandri, S. Mariae in vico Flabiano..32
In questo documento, stranamente, la nuova chiesa viene ancora
denominata di S. Maria.
Verso il 1.120 vi si ferma Callisto II in visita nelle terre della Tuscia.
Nella Pasqua del 1133 vi sosta il re tedesco Lotario II, che si recava a Roma per ricevere la corona imperiale.
In un documento del 1143, nel quale il Vescovo di Tuscania concede cappelle e territori esistenti nei pressi del lago di S. Cristina, si trova una delle ultime menzioni del borgo di S. Flaviano, prima della distruzione
che avverrà nel 1187... et a secundo latere Montem Flasconem et Burgum
S. Flaviani..33
Poi, appunto nel
1187, il borgo circostante la chiesa viene distrutto dai viterbesi in una incursione contro un conte
ghibellino.
Così Nicola della
Tuccia 34 ci tramanda
l'avvenimento... Poi Viterbesi, per favoreggiare
dui cardinali, ruppero il
conte Aldobrandino, e lo
cacciorno sino a Montefiascone e arsero il borgo di S. Fiviano; e il detto conte per paura dei Viterbesi si rese libero lui e
la roba sua, e dettela a
Montefiascone, e la rocca a detti cardinali: e i viterbesi tornorno a Viterbo. Per la qual vittoria il
papa donò al leone, che
era l'arme del Comune,
la bandiera con le chiavi-
Costruzione di lina Chiesa Romanica in una
miniatura della Bibbia di Noailles, XII secolo.
Parigi, Biblioteca Nazionale
Fu questo uno dei tanti scontri tra Guelfi e Ghibellini che Montefiascone dovette sopportare; infatti il possesso della città costituiva un fattore di estrema importanza ai fini di poter esercitare il potere su questa parte del Patrimonium Beati Petri, e quindi più volte le rivendicazioni temporali della Chiesa vi si scontrarono con quelle Imperiali, in un crescendo che
favorì la progressiva ricostruzione e fortificazione della Rocca.
(segue)
28 Gabriele Bartolozzi Casti gentilmente mi comunica che una epigrafe di
Lucca, nel corso dei secoli, è stata riscritta per ben tre volte.
29 Pacetti, cit.
30 Due bolle, rispettivamente del 1301 e del 1304, concedenti indulgenze
a chi avesse collaborato alla riedificazione della secolare chiesa di S. Flaviano di Montefiascone, della diocesi di Bagnoregio, ci danno indicazioni
sul periodo in cui vennero effettuati questi lavori. Vedi LESA REGISTRES
DE BONIFACE Vili, a cura di G. Digard, Paris 1921, voi. IV.3, n. 4242; e
LES REGISTRES DE BENOIT, a cura di Ch. Grandjean, Paris 1905, voi.
Il, n. 347.
31 G. Santini, I "Comuni di Pieve" nel Medio Evo italiano, pag. 88.
32 REGESTO cit., voi. V, Roma, 1942, doc.< 1318; Pacetti cit.
33 S. Campanari, Tuscania e isuoi monumenti, Montefiascone, 1856, voi.
Il, pag. 350; Pacetti cit.
34 Cronache e Statuti della Città di Viterbo, pubblicati da Ignazio Ciampi,
Firenze, 1872, pag. 9.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
pag. 14
Sarà una valida altrenativa alla Verentana
La nuova strada dei Fiordini
La strada provinciale Verentana, nel tratto interno al centro di Montefiascone ed alla periferia sud, compresa la popolosa frazione Mosse che si snoda lungo i due lati, avrà presto
una via alternativa di raccordo con la provinciale Commenda,
utilizzabile, quindi, per i collegamenti da e verso i paesi della
Maremma. Questa arteria potrà alleggerire di molto il traffico
automobilistico, anche pesante, sui primi otto chilometri della Verentana, dalla sua origine in piazzale Roma a Montefiascone, fino al bivio con la provinciale Commenda, in località
Fondaccio. L'Amministrazione comunale di Montefiascone
ha, infatti, appaltato alla ditta Tofanicchio, che già sta eseguendo i lavori, l'ammodernamento della strada detta dei Fiordini che dalla Cassia, all'altezza della Caserma dei Carabinie-
Via le auto dall'ospedale
e dalla Porta del Borgo
Stop ai parcheggi
Si profilano tempi duri per gli automobilisti
di Montefiascone a causa della progettata chiusura dei parcheggi di piazzale Roma e dell'Ospedale. Specie per le persone pigre, abituate a
convivere con la propria automobile e a non fare più un passo a piedi, saranno dolori. Perché
dovranno lasciare il proprio mezzo nel grande
parcheggio dell'ex campo boario e farsi una salutare scarpinata per raggiungere il centro della
città.
Per chi si reca in Ospedale per visite ai malati, per esami o analisi ed è abituato a lasciare
la propria automobile parcheggiata fuori dell'ingresso, nel piazzale ridotto ad un grande garage
all'aperto, si tratterà di salire la ripida scala che
inizia dal sottostante parcheggio e sbocca davanti al pronto soccorso.
All'ex campo boario si potrà lasciare la
macchina senza il rischio di trovare sul cruscotto il fatidico foglio verde della contravvenzione.
Ed in questo grande parcheggio, allestito dal Comune più di dieci anni fa e costato centinaia di
milioni, dovranno lasciare la macchina gli abitué
di piazzale Roma, perché questi sarà quasi esclusivamente riservato ai pedoni, salvo una via
di scorrimento del traffico, ma niente parcheggio. D'altra parte è un sacrificio necessario
proprio per decongestionare le due piazze, quella di Porta di Borgo e dell'ospedale che costituiscono davvero un problema per il continuo sovraffollamento di auto in sosta.
L'ingresso del piazzale sarà dotato di una
sbarra che si alzerà soltanto per far passare le
automobili di chi lavora in ospedale, delle ambulanze e auto di servizio.
Umberto G. Ricci
Q
L'AGENDA DI MALAPENNA
ri, si snoda lungo la campagna ad est dell'abitato falisco e va
a sboccare alla Commenda, dopo aver attraversato la frazione
Fiordini e Poggeri. Questa strada che nel suo primo tratto, fino all'altezza dei nuovi impianti sportivi in località Fontanelle,
prende il nome di Via Giuseppe Contadini, avrà la carreggiata
ampliata e completamente riasfaltata; sarà dotata di marciapiedi, almeno nei tratti che attraversano le zone abitate, e di una adeguata illuminazione. Si tratta di un'opera attesa da lungo tempo specie dagli abitanti delle frazioni e località sopracitate, sottoposti, finora, a notevoli disagi a causa della presistente stradina molto stretta, in buona parte sconnessa, senza banchine e con scarsa visibilità e perciò piena di insidie.
Malapenna
Un "Doppler" per amico
Rotto l'apparecchio utilissimo per i sofferenti di cuore
Il doppler è rotto da mesi e pare che
non sia riparabile, quello nuovo, promesso
dal Comune, è di la da venire e se vuoi sapere con precisione come ti circola il sangue e a che punto è il tuo cuore devi rivolgerti alle strutture private. Questo è quanto sono costretti a rispondere i medici dell'ospedale di Montefiascone a quei pazienti che richiedono un esame con questo sofisticato
apparecchio per una diagnosi precisa sui
loro problemi circolatori e cardiaci. In breve,
la situazione è questa: l'ospedale falisco era dotato di una apparecchiatura Eco Color
Doppler e riusciva a soddisfare le numerose richieste di esame provenienti sia dal bacino di utenza della USL VT1 che dai territori limitrofi. Ma, forse perché sottoposta ad
un così stressante lavoro, la strumentazione è andata in tilt e questo indispensabile
servizio pubblico è venuto a cessare. "Mi
sono rivolto ai due ambulatori privati di
Montefiascone che hanno questo apparecchio - dice il signor Massimo Crescenzi - ma
dovrei spendere, da una parte 60 e dall'altra 100 mila lire, mentre in ospedale avrei
pagato un ticket di sole 30 mila lire.
Non mi sembra giusto che si voglia favorire così il privato". Ma dall'ospedale rispondono che non ci possono far niente. La
giunta comunale di Montefiascone, in effetti, ha deliberato l'acquisto di un nuovo Eco
Color Doppler ed un apparecchio simile è
già stato portato in prova, per alcuni giorni,
all'ospedale, ma poi è stato riportato via.
Purtroppo l'iter burocratico è lungo e nel
frattempo chi ha urgente necessità di tali esamideve mettere mano al portafoglio e ringraziare il Signore che trova due possibilità
private.
U. G. Ricci
Una pompa automatica alla Cantina Sociale
Vino, fai da te
E' entrato in funzione presso la Cantina Sociale di Montefiascone un distributore automatico per vino sfuso che costituisce una novità il assoluto, per le nostre zone, per quanto riguarda la commercializzazione al minuto di questa classica bevanda.
Particolare importante è che il vino erogato da questa pompa, che ricorda quella della benzina, non si trova nelle confezio-
ni in distribuzione presso la Cantina stessa.
Si tratta, infatti, del vino "Naturello", ottenuto dal sangiovese.
Il distributore, tutto in acciaio inox e di
assoluta igienicità, esegue automaticamente l'erogazione del vino in base ad un
quantitativo prefissato e visualizza la spesa
totale.
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pag.
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
Agricoltori o martiri?
NOTE DI AGRICOLTURA
Il somaro porta il vino e beve l'acqua. Questo detto delle nostre campagne calza perfettamente alla figura dell'agricoltore, non per quanto riguarda il somaro, ma per il fatto che
l'agricoltore ha sempre prodotto alimenti ed è stato sempre quello che ha avuto a disposizione poco cibo e spesso ha sofferto la fame. Tanto per fare un esempio, quando si produceva il vero EST! EST!! EST!!!, che era un cannellino squisito e non aveva niente in comune con quella specie di vino a D.O.C, che si produce oggi, l'agricoltore si doveva accontentare di bere la torchiatura e l'acquatello. Al tempo dei Faraoni d'Egitto esistevano immense fattorie insediate in prossimità del fiume Nilo, che ogni anno, nel mese di agosto,
dopo aver straripato sommergeva tutto e quando le acque si ritiravano gli agricoltori ricostruivano le capanne ed i villaggi e lavoravano e seminavano il terreno che era stato reso
molto fertile dall'humus trasportato dalle piene. La fertilità del suolo permetteva una produzione abbondante e variegata.Si producevano grano, orzo, uva ed ortaggi e si allevavano animali domestici. Tutto questo ben di Dio veniva portato alla corte dei Faraoni i quali vivevano in agi e lussi incredibili, insieme alla casta sacerdotale, militare ed al vasto apparato burocratico. Gli agricoltori, invece, erano schiavi della terra e la loro dieta principale era pane e cipolla ed in quantità limitata. Nella Grecia di Omero, per il re, i dignitari di corte ed i ricchi, l'alimentazione era varia e molto ricca: pane, minestre, carni, verdure, frutta
ecacciagione. L'alimentazione dei contadini, ovviamente diversa, era a base di cereali, frutta e minestre condite con farina di ghiande. I patrizi dell'antica Roma sono passati alla storia anche perii tempo che passavano sul triclinio a fianco di tavoli pieni di cibo. Ci sono pervenute notizie di pranzi favolosi, come quelli che si consumavano nella casa di Lucullo; anche oggi quando un pranzo è abbondante si dice che è luculliano. Inoltre a tavola i romani erano rallegrati da danze, canti e letture di poesie fatte dagli stessi poeti. Ciò era esattamente il contrario di quello che avveniva nelle campagne: fatiche quotidiane, sofferenze
ed avversità che subivano i plebei addetti alle lavorazioni della terra; soprattutto essi erano sottoalimentati ed il loro cibo prevalente era farro e cipollà. Seneca, il grande filosofo condannato a tnorte da Nerone per le sue critiche al modo di vivere troppo lussuoso e depravato dei patrizi, ci tramanda che spesso i pasti si susseguivano uno dietro l'altro per tutto
il giorno e tra un pasto e l'altro si servivano gamberetti arrostiti per stimolare l'appetito. Scrive Seneca: fino a quando una moltitudine di navi e non da un solo mare, trasporterà provviste per i soli patrizi? Fino a quando tutto un popolo dovrà mietere per noi? Proseguendo
nella storia, dal 1700 agli inizi del 1900 le classi contadine dell'Italia settentrionale furono
colpite da una grossa calamità. La pellagra, una brutta malattia a carattere epidemico, si
sviluppò nelle campagne della pianura padana dove imperversava la miseria, la carenza
igienica e la scarsa e cattiva alimentazione. Questa disastrosa avversità fu classificata una vera e propria malattia sociale, che si potè innestare èulla povertà degli agricoltori, causa della loro alimentazione basata quasi esclusivamente sul mais, unico alimento a disposizione per non morire di fame. Gli scienziati ed i medici dell'epoca individuarono le cause di tale patologia, abbattutasi su tutta la popolazione agricola, nella carenza vitaminica
dell'alimentazione, conseguente alla disastrosa situazione economica delle campagne e
fu sconfitta solamente dopo la prima guerra mondiale, quando cambiarono i rapporti economici e l'agricoltura da rendita parassitaria diventò attività di investimenti e di salariati. Al
giorno d'oggi la fame nelle campagne non è più che un brutto ricordo. Gli agricoltori oggi
possono nutrirsi a loro piacimento, l'unica preoccupazione è che si corre il rischio di mangiare troppo con tutte le conseguenze che ciò comporta. Una volta ci si affannava per procurarsi il cibo quotidiano, adesso si fanno i salti mortali per non ingrassare. Le cause principali della morte oggi sono legate ai disturbi cardiocircolatori, alla arteriosclerosi, al colesterolo, al fumo, all'alcool, ecc.. C'è anche il grosso spauracchio del cancro, nonacaso abbiamo riscoperto la dieta mediterranea e chissà che il miglior pasto quotidiano non sia un
piatto di fagioli in insalata con la cipolla arrosto?
Gimberto
3
f II tumore della ^
mammella
.L'aspetto attuale della
prevenzione e della terapia
J
La neoplasia mammaria è argomento di grande attualità per il costante aumento di incidenza nel mondo occidentale e nei paesi in via di sviluppo. La familiarità, la
nulliparità, il basso numero dei figli, il mancato allattamento, la prima maternità in età avanzata e l'errata alimentazione sono fattori di rischio su cui non è realisticamente possibile incidere.
Attualmente, unico strumento preventivo a nostra
disposizione per questa neoplasia, è la diagnosi precoce,
cioè l'accertamento palpatorio alla visita senologica di un
nodulo o di un addensamento sospetto della mammella
a cui deve far sempre seguito una indagine mammografica.
Il programma di Screening mammografico per la
prevenzione e la diagnosi del cancro mammario ha dato
agli U.S.A. la riduzione del 30% della mortalità per questo tumore.
Aspettative al di sotto delle previsioni si registrano
nel tentativo di individuare un esame di laboratorio utile
alla diagnosi precoce. Passi da gigante, al contrario, si
hanno a livello terapeutico.
Infatti le terapie conservative basate sull'associazione all'atto operatorio di radiochemioterapia hanno dato risultati fortemente positivi migliorando la qualità di vita delle pazienti sia sotto l'aspetto estetico funzionale che
psicologico.
Notevole interesse è rivolto alla terapia primaria o
neoadiuvante molto attiva sul tumore primario perché impegnata in cicli limitati (radiochemioterapici) prima dell'intervento al fine di ridurre la massa neoplastica per effettuare una terapia chirurgica sempre più conservativa.
E' indubbio che a tale tendenza chirurgica abbiano largamente contribuito i progressi della diagnostica clinico
strumentale, la possibilità di trattamenti combinati e le
nuove informazioni sulla storia naturale della malattia.
Fin dalla metà degli anni 40, infatti, la mastectomia
radicale ideata da Halsted nel 1874 è stata demolita da
una serie di studi che hanno dimostrato che la fase preclinica del tumore varia da due a otto anni con ampia possibilità di metastatizzare a distanza diffondendo precocemente nei vasi sanguigni e da ultimo che la prognosi di un
intervento conservativo con radioterapia complementare
per i tumori che non superano i 2-3 cm. è analoga a quella mastectomia radicale essendo oncologicamente egualmente radicali.
Dr. Stefano Pollini
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Assemblea della Associazione di Solidarietà Falisca
Con la partecipazione della quasi totalità dei Soci: 95 su 117,
domenica 17 aprile presso l'Aula Magna delle Scuole Elementari,
si è tenuta la 18 Assemblea della Associazione di Solidarietà Falisca per l'approvazione del Bilancio Consuntivo 1993 ed il rinno-
vo del Direttivo.
In ordine al primo punto il Presidente uscente sig. Goffredo
Balestra, ha letto ed illustrato le varie poste dell'entrata e dell'usci(continua a pag. 16)
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pag
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994pag.3
6
Taccuino economico e tributario
a cura d£l dr. Franco Radicati
Superata la fase elettorale, il Paese è in attesa di verificare in
concreto la validità delle scelte economiche che verranno attuate dal
nuovo Governo, mentre scriviamo in attesa di essere formato. Solo
tra qualche mese, in base ai primi risultati della nuova politica economica italiana, potremo valutare appieno se la scelta elettorale degli
Italiani è stata buona, limitatamente all'aspetto economico. Per ora,
è certo che l'eredità raccolta dalla nuova classe politica non è affatto rose e fiori; anche se, all'orizzonte, si affaccia qualche timido segnale di miglioramento, che potrebbe sfociare in una vera e propria
ripresa, e che in tal caso andrà inevitabilmente tutto a merito del nuovo corso politico.
Ma intanto, nel mese di Maggio, come sempre, gli Italiani sono
alle prese con la loro dichiarazione dei redditi: e tra le prime richieste
presentate dalle categorie economiche al nuovo Governo c'è la richiesta di proroga degli adempimenti di bilancio delle Società, che
quest'anno sono resi più complessi (nonostante la semplificazione)
dalla normativa europea sui bilanci. E' da prevedere che anche il nuovo Governo, come i precedenti, non sia molto sensibile alle richieste
di proroga, che comporterebbero una,dilazione nell'incasso di parte
di gettito tributario.
Quest'anno, dopo i moduli "lunari" del 1993, la dichiarazione
delle persone fisiche è "ufficialmente più semplice": la esigenza di
semplificazione scoperta l'anno scorso ha comportato alcune modifiche ai modelli e alle istruzioni, che comportano indubbi vantaggi soprattutto per i lavoratori dipendenti.
Esaminiamo brevemente le principali novità:
1 - termini più lunghi per i versamenti e per la presentazione
della dichiarazione. Quest'anno, infatti, il modello di dichiarazione
potrà essere presentato fino al giorno 30 giugno, senza alcuna soprattassa. Diverso invece il discorso per i versamenti: le imposte potranno essere infatti pagate fino al 31 maggio senza alcun aggravio;
fino al 20 giugno con una piccolissima soprattassa (il 5 per mille); fino al 23 giugno con un aggravio del 3 per cento; solo dopo il 23 giugno scattano le terribili soprattasse del 40 per cento.
2 - Semplificazioni formali sono presenti in quasi tutti i prospetti: a partire dalla maggiore brevità del modello minimo da presentare (solo quattro pagine contro le dodici dello scorso anno), sino alla
cessazione dell'obbligo di allegare la copia per il Comune. Inoltre sono previste le seguenti altre importanti semplificazioni:
- non devono essere più allegati i giustificativi degli oneri e dei
versamenti eseguiti tranne quelli relativi a spese mediche (anche se
potranno continuare ad essere allegati spontaneamente).
- non si devono più ripetere i dati già comunicati con le precedenti dichiarazioni se non sono variati rispetto agli anni precedenti;
- i familiari a carico non devono più sottoscrivere la dichiarazione.
3 - le istruzioni sono più corte e più comprensibili. Lo stesso ministero avvisa che per le istruzioni 1994 sono state usate "solo"
13.200 parole, contro le 31.000 parole usate per le istruzioni dell'anno precedente.
4 - gli esonerati dalla compilazione e presentazione della dichiarazione, secondo lo stesso Ministero, aumentano di ben 4 milioni e mezzo di persone. Principalmente proprietari di casa di abitazione con rendita inferiore ad un milione; lavoratori dipendenti senza altri redditi ma con indennità di fine rapporto; contribuenti le cui detrazioni assorbono le imposte da pagare. Tutti costoro, che fino allo
scorso anno dovevano presentare la dichiarazione anche senza dover pagare alcuna imposta, da quest'anno non dovranno più preoccuparsi del fastidioso adempimento.
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Un'annosa questione
Vogliamo riportare per intero una delibera della Giunta Municipale del 10
agosto 1959, per far vedere cosa pensassero gli amministratori di allora della
famosa strada di S. Lucia... Dopo quel primo atto... l'esproprio del terreno dell'orfanatrofio..., la realizzazione del primo tratto di strada... non si è fatto più nulla... Sono passati ormai trentacinque anni... Di chi è la colpa?
COMUNE DI MONTEFIASCONE
ESTRATTO DAL REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA
L'anno 1959 addì 10 del mese di agosto alle ore 17 nella Residenza Comunale di Montefiascone si è riunita la Giunta Municipale nelle persone dei Signori:
1 • Comm. Giulio Perugini
- Sindaco
2 - Cagnucci Cesare
3 - Marsiglioni Torquato
- Assessore effettivo
"
4 - Fetoni Costantino
" supplente
Assenti giustificati gli assessori effettivi dr. Natali Bernardino e Carelli Vincenzo, nonché l'assessore supplente Giusti Vittorio.Assiste il Segretario Capo Dr. Umberto Balloni per le funzioni di legge.
LA GIUNTA
Premesso che durante i lavori di consolidamento della Cattedrale Basilica di S. Margherita è stato rinvenuto e riportato all'origine il tempio sottostante di grande bellezza e valore artistico;
Che tale secondo tempio è destinato a Santuario di S. Lucia Filippini, Patrona di Montefiascone e della Diocesi.
Che Sua Ecc. il Vescovo con lettera 26 febbraio 1959 ha fatto presente la necessità di costruire una strada di accesso con imbocco dal largo indipendenza, la quale,oltre a rendere funzionale il nuovo Santuario, più facilmente meta di fedeli, pellegrini e turisti ed a essere il necessario e naturale accesso
al monumentale battistero che vi sarà costruito, risanerebbe, dal lato igienico, la zona di sviluppo del
tracciato ora in abbandono; metterebbe in comunicazione, sia attraverso il Santuario sia proseguendo a ridosso dell'abside, due zone della città e diverrebbe altresì una nuova arteria panoramica;
Che tra gli immobili da espropriare per detta strada vi è anche una quota di terreno di proprietà dell'Orfanatrofio femminile distinto dal nuovo Catasto al foglio 25 n. 330 - seminativo - arborato - Classe 1 ? superficie 500, reddito domenicale 43.75 - reddito agrario 11.50;
Che per tale quota pari a mq 220 dell'Orfanatrofio è stato raggiunto l'accordo con il Presidente, Mons.
Don Latino Salotti, salvo l'adozione degli atti formali di legge, e cioè d i e il Comune corrisponderà al detto Ente il prezzo di L. 2.000 il mq da pagarsi in tre anni decorrenti dal 1960 senza interessi e con immediata immissione in possesso al fine di poter dare subito inizio ai lavori di costruzione della strada da parte del Genio Civile;
Con i poteri del Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 140 T.U. 4-2-1959 n. 148 per evidenti ragioni
d'urgenza d'interesse generale; •
Ad unanimità
DELIBERA
Di corrispondere all'Ortanatrofio Femminile di Montefiascone per la quota di mq 230 del terreno di sua
proprietà descritto in narrativa, da destinarsi alla costruenda strada del nuovo tempio sottostante la Cattedrale Basilica di S. Margherita, il compenso di L. 2.000 al mq alle seguenti condizioni:
1°) Il compenso totale di L. 440.000 (mq 220 x L. 2.000) sarà pagato, senza interessi, in tre annualità decorrenti dal 1960, nel mese di giugno di ogni anno;
2°) L'Orfanatrofio immetterà il Comune nell'immediato possesso della quota di terreno suddetta previa redazione di regolare verbale;
3°) Di procedere alla stipulazione dell'atto formale di compravendita dopo lo scambio delle rispettive deliberazioni approvate.
La presente deliberazione sarà sottoposta alla prescritta ratifica consigliare.
Letto approvato e sottoscritto.
L'ASSESSORE
IL SINDACO
f° Cagnucci
IL SEGRETARIO CAPO
f Perugini
f°Balloni
Pubblicata all'Albo Pretorio il 6-8-1959 giorno di festa senza reclami.
Montefiascone, li 17-8-1959
IL SEGRETARIO CAPO
f° Balloni
PREFETTURA DI VITERBO
Viterbo, li 9-11-1959
n° 31809 Div. IV
Visto ed approvato dalla G.P.A. nella seduta del 5-11-1959, con decisione n. 2963, nell'intesa che
lo stanziamento venga allocato nei bilanci del 1960,1961,1962.
IL PREFETTO PRESIDENTE
f° Novello
Il Segretario
f° Moscatelli
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pag. 3
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
Omaggio alla Basilica
Nell'autocritica
il coraggio di riformarsi
P. Martina, lo storico che insegna alla Gregoriana, ha rilasciato
questa breve intervista al giornale "Avvenire" di sabato 16aprile, dopo aver letto il documento predisposto dal Cardinale Angelo Sodano,
su incarico del Papa, perii Concistoro del 9-10 maggio: viene annunciato un grande incontro di preghiera, tra cristiani - ebrei - musulmani, per la pace sul monte Sinai.
Padre Martina, quali sono i valori e quali le colpe portate avanti
dalla Chiesa?
"Il valore dell'uguaglianza, il rispetto della persona umana, l'esistenza di una legge morale che trascende i tempi e alla quale anche gli Stati
sono soggetti, il senso della giustizia, l'attenzione verso le classi meno abbienti, l'unità familiare, oggi messa a dura prova. Pensi solo a cosa sarebbe il mondo senza uno solo di questi valori, l'unità familiare, ad esempio".
4
E gli errori?
"Anche quelli sono noti e non sarò certo io a nasconderli. Vedo che le
agenzie citano l'Inquisizione, le guerre di religione, il caso Galilei, lo aggiungerei nomi di Papi tristemente famosi, come Benedetto IX o Alessandro VI. Insomma, la Chiesa è una società umana e divina insieme e proprio nell'elemento umano ha il suo tallone d'Achille. Per cui bisogna riconoscere che degli errori vi sono stati. Tuttavia questa necessità di autocritica sottolineata nel testo va colta come un segnale veramente molto positivo".
Può spiegarsi meglio?
"Certo. Questa capacità di autocritica dimostra che è definitivamente
superata la visione di Gregorio XVI che ancora nel 1832, con la "Mirarivos"
diceva: parlare delle debolezze della Chiesa vorrebbe dire per ciò stesso
ammettere che in passato queste debolezze ci sono state. E questo non
è possibile. Oggi invece l'atteggiamento della Chiesa nei confronti di se
stessa e della sua azione potrebbe essere sintetizzato con lo slogan reformata reformanda. La Chiesa che si è riformata, accetta di riformarsi continuamente sotto l'azione dello Spirito per divenire sempre più simile a Cristo, suo sposo".
S. Flaviano - 1 r pilastro gotico di sinistra (Penna e china di Tangari)
Ma tra cento o duecento anni, i suoi colleghi storici che cosa scriveranno della Chiesa di oggi?
"E' sempre difficile fare queste analisi. Ma io credo che si potrebbe
tranquillamente scrivere che la nostra è buona epoca per la Chiesa. C'è'
stata è vero la crisi del post Concilio. Ci sono tante difficoltà, ma'c'è anche
una Chiesa vivace, un laicato maturo, una capacità di dialogo con il mondo che sono frutti proprio del Concilio".
A proposito di dialogo con il mondo. A volte si ha l'impressione
che la voce della Chiesa sia completamente inascoltata e perciò le
sue battaglie inutili. Non è un segnale preoccupante?
"No, è una caratteristica storica. Prenda Benedetto XV e le sue prese
di posizione contro la I Guerra mondiale. All'epoca fu dileggiato e offeso.
Poi abbiamo visto tutti che aveva ragione a definire quel conflitto "un'inutile strage". Tanto è vero che di guerre mondiali ce ne fu anche una seconda. Prenda Leone XIII e la "Rerum Novarum". Si disse che la Chiesa era
in ritardo rispetto a Marx. Ma oggi la dottrina sociale della Chiesa è più viva che mai mentre il marxismo è morto o quasi. Insomma, non è inutile fare certe battaglie. E' la lotta contro il male, che non sarà vinta se non nell'ultimo giorno".
E dell'idea del Papa di ripetere l'esperienza di Assisi sul monte Sinai nel Duemila, cosa ne pensa?
"E' un'idea meravigliosa. Che tra l'altro dimostra come a Giovanni Paolo Il interessi non solo la dimensione orizzontale dei rapporti umani, ma
soprattutto quella verticale della relazione spirituale con Dio. E il Sinai è il
posto adatto per questo".
E' il gemello dell 'altro a destra, di cui abbiamo già parlato. E' anch'esso solenne e maestoso, a fascio e reso più agile
e snello dai tagli longitudinali e dalle colonnine sfaccettate,
che vi sono addossate.
Risale al prolungamento della Chiesa, voluto da Papa Urbano IV e termina con un capitello di stile gotico con tripla fila di foglie di acanto l'una soprapposta ali 'altra, che si ripiegano con molta eleganza verso il basso.
Non vi sonofigure umane o di animali, ma soltanto una fresca vegetazione che dà maggiore risalto ali 'esecuzione dell 'raperà. Il collarino è lineare. La cornice superiore è regolarmente ornata anch 'essa da motivi vegetali, che si ricollegano
al capitello grazie ad una corona di semicerchi semplici ma
molto graziosi.
La base del pilastro è di forma ottagonale e ripete il motivo della corona ad archetti, ai piedi delfascio delle colonnine
attorno alle quali gira una delicata e armoniosa scannelltitura. Questo capitello con l'altro similare, sulla sommità si apre
a corolla come quella di un fiore e raccoglie le spinte dei costoloni delle volte a crociera della navata centrale e di quelle
laterali.
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LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
pag. 14
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60° anniversario di sacerdozio di
S. Ecc. Mons. Luigi Boccadoro
Il Consiglio Direttivo del "Centro Iniziative Culturali" di
Montefiascone è lieto di invitare la cittadinanza a partecipare alla festa solenne per la ricorrenza del 60° anniversario di sacerdozio di S. Ecc. Mons. Luigi Boccadoro, che avrà luogo nella Basilica Cattedrale di S. Margherita, domenica 15 maggio prossimo, alle ore 11.
Nel maggio 1934 il nostroemerito presule Mons. Luigi Boccadoro venne ordinato Sacerdote da Sua Ecc. za Mons. Agostini
Rousset. Dopo una lunga e proficua opera di apostolato oggi gode
un meritato riposo. E per essere precisi "un riposo" per modo di dire perché Egli è tuttora operoso nelle attività ecclesiali e missionarie in Italia e all'Estero con i "Neo-catacumenali".
Il Consiglio Direttivo del Centro Iniziative Culturali, nella riunione del 28 aprile scorso, ha deliberato di contribuire ai festeggiamenti facendo venire da Verona il coro" Marc'Antonio Ingegneri",
sotto la direzione del maestro Arnaldo Petterlini (professore
ordinario di filosofia morale dell'Università degli studi di Bari), per cantare la "MISSA SECUNDA PONTIFICALIS" di Lorenzo Perosi. All'organo il Maestro Virginio Pavarana (docente di
pianoforte al Conservatorio di Trento e concertista di fama internazionale).
Lorenzo Perosi
(Tortona 20-12-1872, Roma 12-12-1956) compositore e organista, maestro di
canto del Seminario di Imola, maestro di cappella del
Duomo S. Marco a Venezia,
direttore della Cappella Sistina, nominato accademico d'Italia, fra le sue numerose composizioni polifoniche, annovera numerosissimi mottetti e messe in cui
estrinseca il suo valore musicale più appassionato, come della 'Secunda Pontificalis'. Oltre all'intenso lavoro di composizione Egli "partecipò alleriformemusicali volute dal pontefice per regolare l'uso della musica nella liturgia e per diffonderla tra i fedeli".
Il C.I.C., ligio ai proponimenti esternati nell'Assemblea dei Soci tenutasi il 27-1-94 con la partecipazione dell'Assessore alla cultura Mario Trapè, la Prof.ssa Ida Minciotti, Giuseppe Ferlizzi, il
prof. Orazio Manente, Nicola Castellani, Normando Onofri,
Giorgio Ciatti, Oronzo Lepore, Valerio Ricci, Anna Maria Scoponi, Natale Carelli, Anna Rita Benedetti, Silvia Castellani ed
altri, è sicuro di non deludere le aspettative di coloro che vorranno
intervenire alla cerimonia come è avvenuto per la prima manifestazione culturale, organizzata per la rappresentazione teatrale de
"LE DONNE AL PARLAMENTO" di Aristofane.
IMPRESA FUNEBRE
Dati Anagrafici
- Nasce a Vado Ligure il 24 ottobre 1911.
- E' consacrato sacerdote il 26 maggio 1934.
- Viene nominato parroco di Collabassa, del Comune di Airole in Val
Roia.
- Dopo tre anni, per regolare concorso, diventa parroco di S. Siro
a Sanremo.
- Il 14 maggio 1951 è designato Vescovo di Montefiascone e
Acquapendente, riceve l'ordinazione episcopale a Sanremo l'8
settembre e prende possesso della diocesi il 22 settembre.
- Nel 1964 diventa Amministratore Apostolico della Diocesi di
Sovana e Pitigliano, mentre nel 1967 - sede piena - delle Diocesi
di Viterbo e Tuscania, delle quali diventa titolare il 1° giugno 1970.
- Il 10 dello stesso anno è eletto Amministratore
Apostolico - sede piena - della Diocesi di Bagnoregio.
- Il 27 marzo 1986 le Diocesi dell'Alto Lazio cioè - Viterbo - Tuscania - Acquapendente - Montefiascone - Bagnoregio e l'Abbazia di
S. Martino al Cimino sono estinte e sorge la nuova diocesi di Viterbo, di cui Mons. Boccadoro è il primo Vescovo.
-Il 15marzo 1987lascia il governo pastorale della Diocesi per raggiunti limiti di età.
Da allora diventa beneamato cittadino di Montefiascone, che sceglie come luogo di residenza, di partenza e di arrivo peri suoi innumerevoli viaggi di apostolato in Italia e all'Estero.
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pag.
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
LA VOCE E' GRATA Al SUOI
3
1° Convegno seminariale
SOSTENrTORI: Ricci Agostino, Trapè Giovan Carlo, Cartoni Tommaso,
"La scienza alle soglie del 2000"
Zarletti Mons. Francesco, Fanali Augusto, Danti Franca, Maurizi Giovannea, Pezzato Paolo, Angeloni Vittorio, Toni Marcello, Piergiovanni Agostino, Leonetti Leone, Scarponi Ludovica, Carelli Roberto, Buonomo
Claudio, Fanali Giuseppe, Scoponi Guido, Napoli Sandra, Olimpieri....
Fapperdue Corrado, Ugolini Sara, Orlandi Francesco, Menghini Domenica, Cipriani Vittorio, Perlorca Luigi e Giovanna, Coralloni Enrico, Placidi Adolfo, Rubbi Ida e Adele, Mecali Enzo, Carelli Angelo, Sensi Enrico, Valeri d. Flavio, Burla Vincenzo, Caprio Angelo, Turchetti Aurelio,
Durantini Giuseppe, Giusti Mirella, Ranucci Nerina, Frilicca Felicetto,
Radicati Angelo, Manzi Latino, Perillo Alda ved. Marconi, Gianlorenzo
Mara, Giraldo Antonio, Napoli Augusto, Bellacima Domenico, Caldini
Ponsiano, Paceri Marily, Porroni Gaetano, Cricco Assunta, Sarctiioni Iole, Bellacanzone Angelo.
AMICI Sciuga Lorenzo, Lozzi Mauro, Zampetta Cesare, Mecali Domenico, Bellacima Carlo, Pascucci Mario, Pescatori Sestilio, Truzi Roberto, Bellacima Pietro, Ceccarini Guglielmo, Durantini Giuseppe, Fagianelli Giuseppe, Porroni Felice, Marianello Guido, Slefanoni Gianni, Maurizi Rosa, Governatori Rosa, Stefanoni Alfredo, Brigliozzi Maria, De Grossi Unica, Notazio Enrico, Santini Nello, Maiucci Angelo, Paradiso Mario,
Organizzato
dal Provveditorato agli Studi di Roma e Viterbo, dal Distretto
Scolastico n°4 VT/1,
dal Liceo Scientifico e
Classico Leonardo
da Vinci, dal Consorzio Scuola Lavoro,
dalla Amministrazione Provinciale di Viterbo, dal Comune di
Montefiascone, dalla
Cassa di Risparmio
di Viterbo e dalla Banca Cattolica, nel salone del nostro Seminano Barbarigo, centro incomparabile di cultura, di storia e di arte, il giorno 21 aprile, nell'arco della intera giornata si è svolto il 1° Convegno Seminariale. "LA SCIENZA
ALLE SOGLIE DEL 2000"riservatoal Personale Direttivo e Docente delle Scuole di ordine e grado.
Barbini Altea, Salmistraro Fabrizio, Maestre Pie Arlena di Castro, Pela-
Coordinatore di lavori: il Ch/mo Prof. Giovanni Crapulli Prorettore della Università della Tuscia di Viterbo.
basto Caria, Pelabasto Bruna, Cionci Catteruccia Giovanna, Corba Ce-
Relatori nella mattinata: Prof.ssa Lidia Procesi - tit. Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea
sare, Ricci Carmela, Ciripicchio Emanuela, Cosimi Maria, Vergari Rosa,
Brachino Alfonso, Menghini Marisa,Manzi Romolo, Bracaccini Luigi,
Selvi Stefano, Pezzato Mario, Governatori Ada, Trapè Domenico,
Leonardi Franca, Capostosto Francesco, Zeppa Gelma, Paolo Panichi.
BENEMERITI: Morleschi Maria Rosaria, Bellacima Riziero, Valleriani Lidia, Pigliavento Ivana, Scorzino Nunzio ed Eva, Cicoria Altiero, Chiodo
Fernando, Chiodo Felice, Fra Bernardo, Bacchiarri Innocenzo, Meni-
III Uni-
versità di Roma "Il mito del doppio vincolo: scienza e psicoterapia da Assur a Palo Alto".
Prof. Lawrence E. Gray Ph.D. - ass. Scienze Politiche Jhon Cabot University Roma "Comparazione tra il sistema universitario americano e italiano".
Prof. Massimo Mazzini - Preside faconltà Scienze Università della Tuscia - Viterbo - tit. Zoologia "Il ruolo della microscopia elettronica nella ricerca
scientifica".
Nel pomeriggio: Prof. Vezio Cottarelli - tit. Parassitologia Generale Biologia I Università della Tuscia - Viterbo "La diversità
biologica".
chelli Giovanni, Moscetti Flaviano.
Prof.
Christensen
AMICI DELLACATTEDRALE
Allan
C.
Ph.D. - tit.
Letteratura Anglo Americana - Jhon Cabot Uni-
Sono entrati a far parte degli "amici della Cattedrale": Bracoloni Gino,
versity Roma
Manzi Agostino, Cappannella Marco, Ricci Marco, suore Divino Amore,
Ruffini,
Maestre Pie Filippini, Frigo Giusto, Rubbi Ida e Adele, Benvenuti Emilia-
"Giovanni
narratore
euro-
peo".
no, Mancini Angelo Attilio, Fabbro Luciana, Troccaioli Eleonora, Ciucci
Prof. Ivan Di Ste-
Luca, Vanni Pier Giorgio, Valeria e Andre Vincenzoni, i familiari in suffra-
fano Manzella - ass. Anti-
gio di: Frigo Vittoria, Carelli Antonio, Vittorio Giusti. Taddeo I addei, i
chità greche e romane -
familiari di Cricco Angelo, Manzi Paolo, Moscetti Settimio, Dilio
Università della Tuscia -
Consiglia, Lanzi Luigi, Papacchini D. Antonio.
Viterbo "Il mestiere di epigrafista".
Presenti al gran
completo il Personale Direttivo e Docente delle
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Simona Libertini di Stefano e Mari Rossana; Noemi Balletti di
Massimo e Stranges Cristiana; Francesca Giraldo di Marcello e Petrocchi Luciana; Daniele Antonelli di David e Scarino Simonetta; Francesca
Notazio di Fabrizio e Pezzato Omelia; Andrea Cicoria di Roberto e Ceccarelli Silvia; Giulia Castellani di Roberto e Mancini Orietta; Giulia Turchetti di Giorgio e Purchiaroni Maria; Alessio Moschetti di Bruno e Pieretti Vincenzina.
MATRIMONI: Napolitano Angelo - Ranucci Valeria; Mancini Angelo Attilio - Fabbro Luciana.
MORTI: Natali Natalina 1914; Pezzato Roberto 1965; Carelli Antonio
1913; Alberti Angelo 1919; Placidi Anna Maria 1953; Laurenti Elpidio
1906; Napoli Augusto 1918; Paradisi Mario 1921; Torri Felicita 1905;
Taddei Taddeo 1907; Teodori Giuseppe 1924.
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Scuole di ogni ordine e grado con i Presidi Prof. Maria Mazzeschi Porretti, del Liceo Classico e Scientifico di Acquapendente, Prof. Anna Lozzi della Media Manzoni, Mons. Luigi Mocini dell'Istituto Magistrale S. Pietro, Prof. Dante
Sbarra del Liceo Classico di Viterbo, la Direttrice Didattica di Montefiascone prof. Adua Vinciguerra, ed i responsabili dei vari settori. La organizzazione dei servizi di ristorazione è stata ottimamente gestita dalla Scuola Alberghiera della Amministrazione Provinciale di Viterbo.
Fra le autorità presenti il Provveditore agli Studi di Viterbo Dott. Vita, il Sindaco di Montefiascone Minciotti, l'Assessore alla Cultura Trapè, il Comandante la Compagnia Carabinieri di Montefiascone Capitano
Federighi Un sentitoringraziamentoed apprezzamento particolare vanno rivolti al Seminario Barbarigo nella persona del Rettore Don Giampaolo Gouarin per la cortese disponibilità e signorile ospitalità sempre riservata alle iniziative culturali della città.
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pag.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
14
E' giunto il momento di sciogliere le vele
(2 Tm. 4,6)
Roberto Pezzato
1965-31.03.1994
Deceduto tragicamente, mentre lavorava, lascia nel dolore i genitori
Bruno e Rosina, il fratello Luca, la
fidanzata Angela Sensi, con la
quale si doveva sposare entro l'anno. Così scrive una sua amica:
"Quando un ragazzo di ventotto anni se ne va, lascia tutti nella desolazione. Roberto Pezzato era un ragazzo buono ed onesto, innamorato del suo lavoro e dei mezzi con cui
lavorava e sono stati loro, destino
crudele, a interrompergli improvvisamente la vita. Una vita ancora
tutta da vivere e che egli stava costruendo proprio nel momento in
cui se n'è andato. Lascia nella disperazione tutti gli amici, i parenti e
soprattutto i genitori, il fratello e la fidanzata. Essi vogliono dirgli solo
due parole che però esprimono pie-
namente il vuoto che ha lasciato:
"Ci mancherai".
Inoltre essi vogliono ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al
loro dolore chiedendo una preghiera per Roberto".
Mario Paradiso
Giuseppe Sciarra
Alda Perillo
ved. Marconi
Vedova di Raffaele Marconi, ha
preferito seguire il marito ed essere con lui per l'eternità. I suoi due figli Giulio, maresciallo dell'Aeronautica e Sergio, ricchi dei suoi insegnamenti, intendono ricordarla a
tutti coloro che l'hanno conosciuta.
Era una fedele lettrice de "La Voce .
Rosa Barocca
Se n'è andata serenamente all'età
di 84 anni, il 22 febbraio. Nel 1976
aveva perduto lo sposo Napoli Felice e viveva per la figlia Giuseppina, il genero Mauro, ma soprattutto per i suoi tre nipoti: Roberto, Angelo e Riccardo che ora continuerà ad amare dal cielo.
Sr. Natalina Natali
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± M
Il giorno 25.3.1994, presso la sua abitazione in via Bastiglia, cessava
la sua vita terrena Mario Paradiso,
all'età di 72 anni, lasciando nel dolore la moglie Maria, le figlie, i generi, i nipoti e i parenti tutti. Il suo ricordo, la sua dedizione per il lavoro e la famiglia, rimarranno per
sempre nel cuore dei suoi cari.
iiÉ
Sr. Natalina Natali, di anni 79, è alla macchina da cucire; Sr. C o n c e t t a Barbieri,
vive presso la C a s a Madre delle Maestre Pie e Sr. N e n a Castelli, con il centrino in
mano, originale, simpatica, è andata in cielo 4 anni fa.
Il 4 febbraio, all'età di 83 anni, ha
voluto raggiungere in cielo il figlio
Primio, mentre lascia nel dolore la
sposa Anna, tre figli, otto nipoti e il
fratello Mario. Agricoltore, è andato a cogliere il frutto del suo lavoro.
Luigi Fanali
Era originario di Montefiascone anche se ha esercitato la sua professione di commerciante a Roma.
Qui aveva il suo cuore, e qui è voluto tornare il 4 aprile per riposare
nel suo Cimitero. Il sig. Luigi (detto
anche Gino) è deceduto il 2 aprile
all'età di 79 anni.
Il 27 marzo 1994, domenica delle Palme,
Festa di Pasqua, festa di primavera,
Ci ha lasciato la cara Sr. Natalina
per raggiungere il porto di pace e gioia vera
senza alternanze di noia e di bufera.
Da profonde sofferenze maturata,
in preghiera e virtù esercitata
dallo Spinto di Santità illuminata
consigliata, plasmata, nobilitata.
Dignitosa e brava Maestra Pia
impegnata nel lavoro silenzioso
la penso ora... con Santa Lucia
premiata da Gesù amico, padre e sposo.
In cinque eravamo l'undici novembre del '39
esultanti... fresche, di anni e d'entusiasmo, allora.
Vergini prudenti, con lampada accesa, due di queste
gustato hanno di già banchetto divino in splendida aurora.
Care sorelle all'altra sponda, serenamente giunte,
pregate per noi, in difetto ed esuli quaggiù,
in attesa fiduciosa di scalare l'alta vetta
ove ci attende il dolce, eterno sole, Gesù.
Suor Lidia Brizi
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LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
pag.
Augusto Napoli
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Pietro Pesci
Sabato 16 aprile 1994, si spegneva all'età di 76 anni, presso l'Ospedale civile di Montefiascone, dopo due giorni di sofferenza, colpito da ictus cerebrale, il Cavaliere Augusto Napoli. Maresciallo Maggiore dell'Aeronautica in pensione, dal 1990 presidente del Circolo Diurno Anziani di Montefiascone, aveva festeggiato con Cesarina, sua sposa, le
nozze d'oro nel mese di febbraio.
Era ancora pieno di buona volontà ed entusiasmo nell'adoperarsi per
il bene di tutti, all'insegna di una vita vissuta come servizio per gli altri.
E di questo la gente ne era consapevole, perché nel giorno delle onoranze funebri, in S. Maria del Giglio, nonostante piovesse abbondantemente, ha voluto rendergli l'estremo saluto accorrendo numerosa per partecipargli commossa la
propria gratitudine. Per la sposa, Cesarina, in lacrime e duramente provata, è stata una manifestazione di forte solidarietà, un grande aiuto morale, per farsi coraggio, per non sentirsi sola.
Alessandro Ranucci
Sembrava non dovesse mai crollare, ritto come
una quercia è giunto alla bella età di 91 anni, poi
ha deciso di raggiungere la sposa Rosa Pepponi, che era andata a preparargli un posto in cielo nel 1982.
Lo ricordano con vera simpatia la figlia Nerina,
madre del dr. Sandro e Giovanni, impiegato, e
il figlio Alberto, dottore a Canepina, padre di Alessandro Alberto, come lui medico e di Antonella, laureata in Lingue.
Era nato il 17 aprile 1903, è salito a Dio il 12 febbraio 1994.
Ignazio Polidori
1114 maggio di 5 anni fa, lasciava improvvisamente questa vita Dario Tontoni. La madre lo vuole ricordare con questa poesia.
Sono passati 5 anni dalla tua morte,
e dentro me c'è un urlo perpetuo di dolore
che non si spegne
dal giorno in cui sei venuto a mancare.
Non ci sono spiegazioni ragionevoli
che servano a far arrendere la mente umana
alla misteriosa Volontà di Dio.
Dentro rimangono interrogativi, dubbi,
angosce cristallizzate con cui si impara a convivere.
Ma ci sono dei momenti in cui
in un fiore, negli occhi dei tuoi bambini, in un gesto
o addirittura in un sogno
posso ancora vederti, percepire la tua presenza
o sentire in un fischiettare allegro qualsiasi
quella che era la tua gioia di vivere.
Allora tutto ciò che mi circonda mi parla di te,
e diventa più familiare;
dentro, il dolore si mescola alla gioia del ricordo
e nel mio tempo interiore passato e presente si sovrappongono.
Anche oggi la tua presenza aleggia nell'aria
profumata dai fiori che tu amavi tanto,
e mi sembra di vedere le cose, le persone
attraverso i tuoi capelli scuri.
Sebbene il tuo corpo si sia dissolto
per i tuoi familiari e per chi ti ha conosciuto
non sarai mai una fotografia sbiadita
perché la tua anima è sparsa dentro di noi
e tu continui a vivere nei nostri pensieri.
Iole Tontoni
mà
Antonio Carelli
Classe 1913, il sig. Antonio è deceduto improvvisamente 1*8 aprile scorso. Era stato ricoverato in ospedale e solo da qualche giorno era ritornato a casa. Lascia nel dolore la
sposa Giovannina, il figlio Angelo e la nuora Valeria. Ora, così speriamo, è in Paradiso a fare qualche lavoretto di falegnameria.
Valentino Baldo
Nel 2° anniversario (è morto il 6 maggio
1992), la moglie e i figli intendono ricordarlo
invitando congiunti, amici e conoscenti ad
una preghiera per la sua anima.
iMMAGSME
UOMO - DONNA
s.d.f. di Marroni & C.
^
di CARELLI MAURO & C. s.n.c.
^
Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone (VT)
Tel. e Fax: 0761/826297
In memoria della signora Laura Manzi,
le amiche di Via Golfarelli offrono non
fiori, ma un contributo in favore della
Associazione di Solidarietà Falisca
(Ambulanza).
La famiglia esprime gratitudine.
In memoria di Dario Tontoni
"Reverendo don Agostino,
la devo informare che mio fratello, il prof. Ignazio PoUdori, è morto il giorno 7 Aprile. Come era suo desiderio, vorrei che ne venga data notizia su "La Voce"
anche con la pubblicazione della foto che le invio.
fV
Con la speranza che possa provvedere già il prossimo mese, distintamente la ossequio.
Teresa Polidori"
Teresa è la sorella di Ignazio, mentre la sposa si
chiama Tina Di Biasi. Il sig. Ignazio ha svolto la sua
attività come perito industriale, essendo dottore in
Scienze economico-marittime.
Fervente cristiano, quando veniva a Montefiascone, non potendo muoversi, chiedeva sempre di poter fare la Comunione a casa. Amava conversare e si teneva
informato su tutto. Nato il 1° febbraio 1906, aveva 88 anni. Era un affezionato lettore de "La Voce".
La Tipografia de "La Voce"...
... la Tipografia di Montefiascone dal 1891
LA TUA TIPOGRAFIA
E' di Marta, ma aveva sposato una nostra concittadina, Maddalena Porroni. Colpito dal solito
male, è deceduto il 5 febbraio all'età di 57 anni.
Era dipendente del Comune di Marta. Oltre alla
sposa lascia due figli: Paolo e Gianluca.
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Informazioni Agrarie
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
pag. 14
Informazioni di difesa delie colture e di politica agraria a
cura del Dott. Agr. Massimo Angeloni, Via Nazionale 6,
Montefiascone - Tel. 0761/820716
Sulla vite, per il mese di maggio, una attenzione particolare deve essere posta alle infezioni primarie di peronospora: soprattutto nelle zone
ad alto rischio si deve effettuare il trattamento tre giorni dopo la pioggia ritenuta infettante, senza aspettare la comparsa delle cosiddette "macchie
d'olio" sulle foglie che, all'inizio del mese, si evidenziano dopo circa 12 giorni, mentre verso la fine, il periodo di incubazione si riduce ad una settimana. I prodotti consigliati sono endoterapici o di superficie oppure se il rischio
è alto, una miscela di essi (purché siano miscelabili). Comunque c'è da tener presente che la vite è più sensibile alla peronospora soprattutto nelle
fasi di spiegamento dei grappoli, per fioritura e allegagione. Verso la fine
del mese, diventa importante la lotta antioidica anche se il periodo più
sensibile è quello che va dall'allegagione all'invaiatura; infatti adesso è bene ridurre il potenziale d'inoculo, usando prima prodotti di contatto per spostarsi poi su prodotti endoterapici con o senza zolfo, man mano che le foglie aumentano le loro dimensioni.
Sulle drupacee, per il mese di maggio, si continua il controllo degli
afidi verdi con prodotti adeguati soprattutto in funzione dell'andamento
delle temperature. Per la mosca del ciliegio bisogna tener presente il momento in cui andranno raccolti i frutti e di conseguenza sospendere i trattamenti al momento opportuno, in modo da rispettare i periodi di carenza.
Per la lotta antioidica, la scelta dei prodotti cade su quelli che sono efficaci contro la Monilia, soprattutto se ci dovessero essere giornate
piovose e umide. Da tenere presenti in questo periodo anche la bolla e il
corineo. Comunque ribadisco che, in previsione della raccolta dei frutti,
per la scelta dei prodotti da usare soprattutto sulle varietà precoci, bisogna
considerare il periodo di carenza, in molti casi brevissimo, e sulle varietà
tardive invece si possono usare a dosi ridotte.
Sulle cultivar tardive, occorre considerare anche la Cydia, per la
quale si possono predisporre, già all'inizio del mese, i dispenser di ferormoni per creare confusione sessuale: questo tipo di lotta però, ha i suoi effetti solo se usata in un programma di lotta integrata in una zona, cioè non
basta che lo usi un solo coltivatore, perché la presenza nei campi attigui
renderebbe vana la loro applicazione. Sulle varietà che non devono ancora entrare in commercio si può intervenire contro la cocciniglia Diaspis
pentagona.
Sulle pomacee, in questo periodo, c'è il rischio di infezione per la ticchiolatura, che è particolarmente dannosa sul melo dalla fase di accrescimento dei fruttiferi alla fase del "frutto-noce". Sul melo, comunque, se non
è in fioritura, si può intervenire con prodotti che servono anche per la lotta antioidica e, verso la fine del mese, con prodotti che controllano anche
il mal bianco. Da perseguire anche la lotta contro gli afidi, prima dell'accartocciamento delle foglie. Per la ticchiolatura gli interventi si devono susseguire con intervalli fissi di 8-9 giorni.
Sul pero si può effettuare solo la lotta antioidica, con un intervallo
di 12 giorni dalla pioggia infettante. Per le Pomacee, un discorso a parte
riguarda la Carpocapsa: questa infatti si può tenere sotto controllo con le
trappole sessuali, in maniera di vedere la comparsa dei maschi e dopo 10
giorni dal rilevamento effettuare l'intervento, che cadrà verso la fine del mese. Se non si avessero le trappole, l'intervento può essere effettuato quando si raggiunge la soglia dell'11% di frutticini colpiti.
Dott. Agr. Massimo
Angeloni
Inizio in sordina per la Banca Cattolica Baseball
Non è iniziato nel migliore dei modi il campionato per il baseball di Montefiascone con la
prima squadra che ha subito due sconfitte nel
primo incontro. Abbiamo comunque il compito di
credere che questa squadra, dopo un periodo di
ambientamento iniziale possa fare molto bene; e
già nel confronto con l'Anzio si è notato che il divario tra le due squadre è molto piccolo e perciò
bisognerà migliorare non molto per essere al livello di tutte le altre squadre. Ricordo poi che
nelle gare casalinghe la Banca Cattolica baseball giocherà il sabato pomeriggio alle ore 15,30
e la domenica mattina alle ore 10,00. Si spera
poi che quest'anno possano essere molti di più
i sostenitori della squadra che ha sempre bisogno del loro sostegno. Le cose non sono iniziate nel migliore dei modi anche perglijuniores ed
i cadetti che hanno perso il primo incontro, ricordiamo comunque che queste due squadre sono
state ampiamente rimaneggiate per farsi che il
Montefiascone baseball facesse parte di entrambe le categorie. Soltanto i ragazzini hanno
tenuto alto il nome del Montefiascone ottenendo la prima vittoria del campionato e per cosi riproporsi come una squadra che può fare molto
bene e può vincere qualcosa di molto importan-
te. Ricordo infine che è stata organizzata una lotteria con estrazione il 26 giugno tra cui il premio
più importante è una Y10 messa in palio dalla
Femar di Viterbo.
Tutti sono invitati ad acquistare i biglietti
della società del Montefiascone baseball in modo di dare anche un aiuto economico a questa
società, che in questi periodi ne ha molto bisogno come tutte le altre squadre. Appuntamento
quindi al campo di Montefiascone per incoraggiare tutte le squadre sponsorizzate dalla Banca
Cattolica baseball.
Piergiorgio Zerbini
Atletica leggera
L'Atletica giovanile Banca Cattolica Montefiascone, ha colto prestigiosi successi nei campionati provinciali di staffetta per società. Nella
splendida cornice del campo scuola di Viterbo, il 14 aprile, si sono date appuntamento tutte le società della provincia e la Banca Cattolica ha trionfato in tre specialità vincendo tre titoli.
Il primo oro è stato colto nella staffetta svedese che si è svolta sulla distanza di mt 800-600-400-200 con il tempo di 5' 29"; questi i cadetti:
Marco Scoparo, Paolo Lanzi, Maurizio Crescentini e Marco
Castiglione. La seconda vittoria nella staffetta 4x100 con il tempo di 55 secondi con Michele Sportoloni, Riccardo Marianello, Emanuele Lombardi e Danilo lacomelli. La gara più esaltante è stata la staffetta svedese dei ragazzi sulla distanza 400,300,200,100 vinta da Daniele Gatti, Marco Gatti, Daniele Mocini e Carlo Angeloni con il tempo 2'42 ".
Un trionfo per il sodalizio del presidente Massimo Gianlorenzo
Buone prospettive per i ragazzi in vista dei prossimi impegni tra i quali si evidenziano i campionati regionali di staffetta che si svolgeranno a S.
Cesareo, in provincia di Roma, nel mese di maggio.
(segue da pag. 5)
ta che hanno evidenziato un saldo attivo di gestione di oltre 45 milioni di lire. E' stata quindi riferita ai presenti una breve nota illustrativa dell'organico e della operatività della Associazione che ha posto in evidenza la perfetta efficienza della struttura: Personale operante: 3 medici, 44 infermieri, 59 autisti.
Attività svolta: 950 interventi; 39.000 chilometri percorsi;
pronto soccorso estivo al lago; incontri annuali con i ragazzi della Villa Margherita e gli ospiti della Casa di Riposo.
Riconoscimenti importanti ed ufficiali sono stati attribuiti alla
Associazione da parte della Regione Lazio: autorizzazione al trasporto di infermi e feriti con la ambulanza di tipo B e la iscrizione nel
registro regionale delle organizzazioni di volontariato.
Per il futuro è previsto il seguente programma:
Acquisto di una seconda ambulanza; rinnovo della convenzione con la USL/VT1 ; costruzione di una pista per l'atterraggio di
elicotteri di pronto soccorso; programmazione del sistema di emergenza sanitaria "118". Il Presidente Balestra ha concluso la sua relazione, seguita con interesse da tutti i presenti, esprimendo viva
gratitudine alla Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Minciotti, presente alla Assemblea, pfer la generosa ed attiva
collaborazione ricevuta.
Sul rinnovo delle cariche sociali, la cui votazione si è conclusa nel tardo pomeriggio, ci riserviamo di ritornare in seguito.
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
(
L'impegno cristiano dei nostri giovani
Con l'inizio dell'anno nuovo, i
giovani della Casa di
Sant'Andrea, gruppo giovanile formatosi
in occasione del tradiz io na Ie
Presepe
della Chiesa di Sant'Andrea e
con l'aiuto
del nuovo
coadiutore
Don Pietro
Zatuli, hanno voluto
dar inizio a
La casa di S. Andrea è divenuta la nostra
casa e lì abbiamo deciso di svolgere determinate attività.
Il gruppo offre vari momenti di formazione
umana e spirituale ed è aperto a tutti, anche ai
giovani di altre parrocchie che vogliano condividere questa esperienza.
Il gruppo giovanile mette a disposizione
già diverse iniziative e sollecita adesioni e suggerimenti per occuparsi di ogni fascia di
età. Il progetto
cristiano autentico deve offrire ad
ogni cristiano la
possibilità di una
catechesi ed una
evangelizzazione
permanenti.
I problemi e
gli interessi sono
diversi. Raggruppare secondo l'età
aiuta ad indirizzare meglio la formazione umana
e spirituale adatta. Oltre all'amicizia ed alla solidarietà che sono diventati realtà, il gruppo cura
la formazione umana e cristiana dei suoi giovani, arricchendo tutto con bei momenti di sani divertimenti. Nell'intento di rendere più concreta la
componente umana della formazione dei giovani, il gruppo ha, fin dal primo momento, proposto,
organizzato e coordinato lo svolgersi di diversi
corsi per i giovani e per coloro che lo desiderano.
I rapporti interpersonali, che il gruppo ha il
compito di promuovere, trovano negli incontri
settimanali l'opportunità di svilupparsi.
Sono dei momenti dove il gruppo mette insieme il frutto della sua riflessione su temi diversi.
Ogni mese, il gruppo si sceglie un tema da
approfondire. Gli incontri diventano dei momenti per cercarne le implicazioni per la nostra esperienza umana e cristiana. Ci facciamo qualche
volta aiutare da uno o diversi esperti.
La formazione spirituale dei giovani, oltre
ad essere conseguita dai vari temi sviluppati negli incontri settimanali, viene ricercata
nell'incontro biblico-spirituale ed anche nelle
Messe solenni dei giovani. Messe che vedono la
partecipazione attiva dei giovani nella preparazione, l'animazione, e nella processione offertoriale.
Le porte della casa giovanile di Sant'Andrea sono aperte a tutti. Tante altre attività sono
organizzate dalle maestre pie per i più giovani.
O Signore, fa' che i giovani
incontri-
no lungo il cammino della vita persone e testimonianze
atte ad
3
Osserva bene il mondo
La presenza giovanile
nuove attività in modo da creare dei momenti di
incontro per ragazzi e ragazze dentro la Chiesa,
perché una Chiesa senza giovani non ha futuro
e fondamenta.
Il gruppo, che man mano si è venuto formando, ha sentito l'esigenza di non lasciar cadere nel vuoto la coesione che si era pian piano
creata.
. Ci siamo impegnati a portare avanti altre
attività a favore dei giovani cioè di noi stessi.
Ci siamo proposti di crescere umanamente e spiritualmente, in comunità, dividendo gioie,
entusiasmi, ma anche problemi, angosce, paure.
Per far ciò abbiamo prima di tutto pensato
di fare la CASA DEL GIOVANE. Il parroco ha
messo a nostra disposizione alcune stanze della CASA DI S. ANDREA che stiamo restaurando per poterci vivere meglio.
pag.
edificarli.
Don Pietro
I giornali hanno l'abitudine di insinuare sospetti su tutti e di appassionarsi soprattutto delle cattive notizie.
Del resto, è vero che è il male a far notizia;
al bene tocca invece conservare la vita, su questo splendido pianeta, senza far rumore.
Noi dobbiamo ricordare, a noi stessi e agli
altri, che il bene c'è, è più grande, è più bello, è
più forte del male.
Per un uomo che ammazza una donna si
possono riempire pagine e pagine, ma per i milioni di uomini e donne che si vogliono bene, che
portano insieme per anni e per decenni una croce pesante di un figlio sviato, per una malattia
che non guarisce, per tutti costoro, neppure una
riga.
E per un giovane morto di droga ancora c'è
spazio tra mille notizie, ma per le migliaia di ore
che i giovani passano volontari a servire malati,
a far giocare bambini, a studiare per preparare il
futuro, per tutti costoro neppure una riga.
Del resto, i buoni fanno il bene non per cercarsi uno spazio sui giornali, ma perché amano
il bene, ci credono, sono disposti a pagarne il
prezzo.
Perciò è come un cieco colui che vede solo il male e spreca il suo tempo in vari lamenti e
in sterile stupore "per come è diventato il mondo".
II mondo è bello e l'uomo può farlo migliore.
Ma occorre notare il bene che c'è e seminare di fiducia gli animi incerti del nostro tempo.
Questa è la vera carità.
La fiducia rende feconda l'umanità e conduce ciascuno a trafficare i suoi talenti scoprendosi quel dono.
Chi dà fiducia ad un altro lo rende migliore e lo convince non di rado a gesti di eroismo, alla lunga paziente fatica che rende il mondo più
buono senza fare notizia.
Il Papa ai giovani
"Ieri sera ho recitato il Rosario. Erano presenti molti pellegrini. Il cappellano degli universitari di Roma ha portato mille studenti e ho pensato che conosco i giovani da tanti decenni.
Ho trascorso tutta la mia vita sacerdotale
con loro. Ho pensato anche: "Come sono belli,
come sono indipendenti". Hanno pregato, qualcuno mi ha confessato qualche problema, qualche tormento, qualche dolora familiare. Ho anche pensato che arriva un giorno in cui un ragazzo e una ragazza capiscono di essere uno per
l'altra e cominciano un cammino insieme. Questo è un mistero come tutto ciò che è vocazione.
A qualcuno Gesù chiederà di seguirlo ed egli
lascerà tutto, ma l'altra e più comune vocazione è quella di costruire la famiglia.
"Volevo dirvi questo perché viviamo l'Anno
della Famiglia" nel mondo e nella Chiesa. La famiglia è fondamentale, come costruirla bene è
un gran problema.
Il problema degli architetti è stato come costruire bene questa Chiesa, ma ancora più im- t
portante è costruire bene la comunità fondamentale che è la famiglia. Dovete riflettere e pregare perla vostra vocazione per capire se essa
vi porta a seguire Cristo.
Non vi manchi allora la determinazione e la
forza. Se la vostra vocazione è di fondare la
famiglia, preparatevi bene e costruite bene.
Ci vuole una grande preghiera, non può essere una cosa improvvisata cosi come non
può esserlo l'edificio sacro. Deve essere una
cosa ben pensata".
pag. 14
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
L'amore vero è... meraviglioso
... quando è d'oro
Il 14 maggio, ancora giovanili e pieni di salute, il sig. Augusto
Ciripicchio e la signora Diana Biscetti, hanno la gioia di celebrare il loro 50° di matrimonio, circondati dall'affetto dei loro cinque figli: Bruno, Aldo, Franco, Felice e Mauro, le loro 4 nuore: Teresa, Marisa, Giuliana e Agostina e naturalmente i loro nipoti: Emanuela, Andrea, Marica, Luca, Monica e Marco.
La discendenza è assicurata, anche perché i nipoti iniziano a
sposarsi, difatti il 3 settembre sarà la volta di Emanuela con il giovane Renzo Senzaquattrini: quattrini tanti non ci sono... ma c'è un
cuore d'oro e questo basta!
I nostri più sinceri auguri, cari sposi, e... ancora molti anni da
trascorrere insieme, e aumentare di grado, diventando bisnonni...
quando è d'argento
Il 26 aprile 1969 si univano per sempre, arzilli e giovani, Marcello Toni e Marcella Cevolo, sotto lo sguardo materno della Madonna del Giglio. Sono ormai trascorsi 25 anni, a guardarli in viso
nessuno lo direbbe, se non ci fosse Stefano, il loro giovanottone,
attualmente militate, e soprattutto la figlia Francesca con lo sposo
Giovanni, che presto saranno genitori felici, facendo passar di grado i nostri festeggiati... Meglio così, vero sig. Marcello e signora
Marcella? A proposito, diventeranno bisnonni Nicola e Vincenza
e la signora Eufemia... Intanto facciamo questa di festa, anche come preparazione alla prossima. Complimenti!
... quando è di primo canto
Inizia la strada della vita a due, difficile ma bella, se compresa, se accettata per quello che è, se intrapresa con la benedizione
di Dio e vissuta con l'aiuto di Dio... Così pensano e sperano le coppie che in questo periodo di tempo celebrano il loro matrimonio, tra
le quali intendiamo nominare:
- Rosella Benedetti e Italo Ricci, il 29 maggio
- Rpberta Burla e Carlo Chiodo, il 4 giugno
- Catia Valleriani e Valter Albanesi, il 12 giugno: il sig. Valter, sposandosi nella chiesetta dei Padri Cappuccini, sembra aver
messo in difficoltà il parroco D. Giuseppe, tanto che dice - scherzando - "il mio matrimonio per D. Giuseppe, è come una pasticca
non digerita".
Agli sposi, quelli nominati e quelli che intendono unirsi in
questo tempo, porgiamo le nostre più vive felicitazioni!
Cinquantesimo di sacerdozio
di Don Biagio Governatori
Don Biagio che si appresta a festeggiare
i Cinquantanni del Suo Sacerdozio
li ha passati tutti a predicare
le bontà e le virtù di Dio Nostro,
Uomo di gran Fede che non vi è pari
per la Madonna ha un Devozio
la sua Parrocchia gli sta tutta intorno
e i parrocchiani di più ogni giorno.
Sedici Marzo grande giorno
per l'udienza in S. Pietro
il Santo Padre ha incoronato
la Madonnina che avevamo dietro,
Don Biagio scelta migliore non poteva fare
l'aveva acquistata tempo indietro
in occasione di un suo pellegrinaggio
che con i parrocchian era in viaggio.
Questa dovrà girar nel mese di Maggio
in tutti i rion della Parrocchia
così sarà un vero pellegrinaggio
dedicato alla Madonna Madre Nostra.
I parrocchian così ad alto raggio
potranno alzar il canto alla Madonna,
a Don Biagio gli faccio tanti auguri
per lunga vita insieme ai parrocchiani.
Benito Paoletti
Per tutte le età:
Questo vorrei
Donna che attende nuova vita
in preghiera riconoscente
gioisca e speri.
Questo vorrei.
Mamma con il piccol bimbo sulle ginocchia
per educarlo al bene e farsi santa
parli ogni giorno a lui di Gesù.
Questo vorrei.
Fanciullo gustoso e gioioso
lodi e ringrazi il Creatore e i genitori
per il dono della vita.
Questo vorrei.
Ragazzo prqnto, vivace, intraprendente
punti lo sguardo su Gesù
vero amico che mai delude.
Questo vorrei.
Giovane dal cuore in ebollizione
in cerca di amore
che Gesù sia sempre al centro del suo cuore.
Questo vorrei.
Adulto forte, lavoratore, produttore
ringrazi Dio e in ogni suo lavoro
a Lui sempre si affidi.
Questo vorrei.
Anziano esperto della vita
riconoscente per il bene fatto
ripari qualche sbaglio se c'è stato.
Questo vorrei.
Per chi è nella terza e quarta età:
sguardo al Cielo, Corona in mano,
pregare, sapere ben soffrire
e tutto a bene dell'umanità offrire.
Perdonare chi mal ti ha recato
e di scusarsi mai si è degnato
(dare il perdono vale per tutti
anche per piccoli, giovani, adulti).
Così facendo
per il Paradiso si arricchirà
e il premio...
a suo tempo non mancherà.
Questo anche per me vorrei.
Suor Lidia Brizi M.P.F.
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
«L'annoperla Famiglia non diventi
pag.
Calendario Parrocchiale
3
Maggio - Mese di Maria
un anno contro la Famiglia»
Il 3 marzo 1990, primo sabato di Quaresima, nella Chiesa di S.
Maria
Nelprossimo mese di settembre - al Cairo - ci sarà una Conferenza Internazio- Maggiore a Tuscania, iniziai la Visita Pastorale. Oggi, nel
Santuario della Madonna della Quercia, davanti alla Sua immanale sulla "Popolazione e lo Sviluppo", convocata dall'ONU. Ebbene sono emersi
ogine, la Visita Pastorale si conclude. Dal principio alla fine, la Marientamenti contrari alla vita. Per questo H Papa ha alzato più volte la voce a difesa
del-mi ha accompagnato facendomi quasi toccar con mano la sua
donna
la vita.
presenza e la sua protezione.
mercoledì 6 aprile
"Prima di passare alla benedizione conclusiva e prima di cantare II Regina Caeli,
dobbiamo sottolineare ancora una volta l'importanza dell'incontro del Cairo, durante
l'Anno della Famiglia. La Famiglia è la prima e fondamentale comunità dell'amore e della vita. Questo anno è dedicato alla Famiglia, dalla Chiesa ma prima ancora dalle Nazioni Unite, in ogni comunità civile.
Noi siamo preoccupati che questo Anno per la Famiglia non diventi un Anno
contro la Famiglia. E potrebbe diventare facilmente l'Anno contro la Famiglia se questi progetti, ai quali è già stata data risposta, diventassero i progetti veramente della Conferenza mondiale al Cairo, che si prepara a settembre.
Noi protestiamo! lo ho scritto a tutti i Presidenti del mondo, soprattutto ai Presidenti degli Stati ma anche ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, per invitarli a riflettere e a proteggere veramente e a difendere la famiglia. E lo ripeto durante questa grande udienza nella Settimana pasquale perché la Pasqua ci dice della vittoria della vita sulla morte. Non possiamo camminare verso il futuro con un progetto di
morte sistematica dei non-nati! Possiamo camminare solamente con una civiltà dell'amore che accoglie la vita".
Sono stati i quattro anni più belli della mia vita. Non dimenticherò mai la pace di quelle ore che ho vissuto durante le soste perla preghiera nelle chiese mariane sparse in tutte le zone del nostro territorio diocesano: da Tuscania a Vetralla, ad Acquapendente, a Bagnoregio, a Montefiascone, a Valentano, a Viterbo. Tornando a casa la sera o di notte, come era facile recitare il Rosario avendo ancora negli occhi la dolce immagine davanti alla quale mi ero inginocchiato durante il giorno! Quante chiese mariane ho conosciuto in questi quattro anni, piccole o grandi! Sotto mille nomi, uno
più bello dell'altro, il nostro popolo onora la Madonna e la prega da
secoli. Ed è stata per me una grande consolazione constatare che,
nella nostra diocesi, la pietà mariana, legata alle chiese o cappelle
locali, è cristianamente autentica, così da potersi considerare una
delle espresioni più sane della vera fede.
Per questo, al termine della Visita Pastorale, insieme a voi, ringrazio la Madonna e sono certo che Lei farà crescere quei germi di
vita cristiana che proprio Lei ha seminato in ciascuna parrocchia durante questi anni. La ringrazio di ciò che è avvenuto e del meglio che
avverrà ad opera del Suo Amore di Madre.
Qui, adesso, per mezzo nostro, è la diocesi intera che Le affida il Sinodo. Siamo qui a dir Le: - Vieni con noi! O meglio: - Guidaci
tu!
(Dall'Omelia del Vescovo tenuta a La Quercia il 2 0 febbraio)
domenica 17 aprile
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Ho già avuto modo, anche scrivendo ai Capi di Stato di tutto il mondo, di esprimere dolorosa sorpresa per alcuni orientamenti emersi in preparazione della Conferenza
Intemazionale sulla Popolazione e io Sviluppo, convocata dall'ONU al Cairo per il pros-,
Simo mese di settembre.
A nessuno sfugge l'importanza di tale assise, posta di fronte ad alcune delle maggiori sfide che oggi interpellano l'umanità. I temi all'ordine del giorno non sono, infatti,
questioni di pura organizzazione "tecnica" della vita sociale, da delegare esclusivamente ad economisti, sociologi e politici; toccano infatti una sfera vitale in cui tutti siamo direttamente coinvolti. E' in questione ii modo di concepire ia vita umana nei settori decisivi della sessualità e della famiglia. Davanti a problematiche tanto complesse nessuno
può tirarsi in disparte, come se esse non lo riguardassero.
Ecco perché voglio dare oggi ulteriore eco a questa mia sentita preoccupazione, facendo appello a tutte le coscienze, agli animi liberi che non si lasciano irretire da logiche
di schieramento o da interessi economici e politici. Mi rivolgo a quanti sanno resistere ai
modelli dilaganti di una fatua libertà e di un falso progresso, che, visti in profondità, costituiscono invece forme di schiavitù e di regresso, perché indeboliscono l'uomo, il carattere sacro della vita e la capacità di un vero amore. Ciò che viola la norma morale non
è mai una vittoria, ma una sconfitta per l'uomo, che lo rende vittima di se stesso.
In questo Anno internazionale della Famiglia ci saremmo aspettati una riscoperta
e un rilancio del principio affermato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo,
secondo cui la famiglia è "l'elemento naturale e fondamentale della società" (art. 16,3).
Per tale suo carattere, essa non è un'istituzione che si possa modificare a piacimento:
la famiglia appartiene ai patrimonio più originario e sacro deH'umanitàN'me anche prima dello Stato, che è tenuto a riconoscerla e ha il dovere di tutelarla sulla base di evidenze etico-sociali facilmente comprensibili e da non trascurare mai.
Ciò che minaccia la famiglia, in realtà, minaccia l'uomo. Questo è ancora più vero quando si parla di un presunto "diritto all'aborto''. E' oggi urgente più che mai reagire contro modelli di comportamento che sono frutto di una cultura edonistica e permissiva, per la quale il dono disinteressato di sé, il controllo degli istinti, il senso della responsabilità sembrano nozioni legate ad un'epoca ormai superata. Mi domando: a quale societàporterà questopermissivismo eticoTHon ci sono già sintomi preoccupanti che fanno temere per il futuro dell'umanità?
Affido al cuore materno di Maria questi interrogativi, mentre li propongo alla riflessione di quanti hanno a cuore il vero bene dell'uomo e di ogni uomo. Non è mia intenzione indulgere al pessimismo e all'allarmismo; ritengo però mio preciso dovere elevare forte la voce della Chiesa a proposito di una causa così importante. La Vergine Santa parli ai cuori, faccia passare queste mie parole oltre le barriere ideologiche e politiche,
perché su questi argomenti fondamentali si cerchi e si trovi un rinnovato consenso tra
tutti gli uomini di veramente buona volontà.
Il mese di maggio, dedicato a Maria, lo trascorreremo, per ringraziarLa - insieme al nostro Vescovo - della Visita Pastorale ormai conclusa, e soprattutto per affidarLe il "Sinodo" che, dalla fase parrocchiale, sta per introdursi nella fase zonale. Amplieremo gli orizzonti secondo il desiderio del Papa pregando per la
pace nel mondo.
Ogni sera - a S. Margherita - pregheremo la Madonna, con il Rosario e la benedizione eucaristica, alle ore 18,30. La parrocchia
è dispersa ed ha molte chiese dove si terrà il mese di maggio:
Benedettine:
ore 16,30
Divino Amore:
ore 17,30
Villa S. Margherita:
ore 18,30
Padri Cappuccini:
ore 16,30
S. Maria del Riposo (Fiordini):
ore 21
Il 7 maggio dovevamo andare a Roma
per recitare il S. Rosario insieme al Papa! Invece...
9 maggio
Nel 1987 il Vescovo Fiorino faceva il suo-ingresso
nella diocesi di Viterbo. Sono già 7 anni.
15 maggio - domenica
ore 11,00:
in S. Margherita: S. Messa di Sua Ecc.za Mons. Luigi Boccadoro, con la partecipazione della Corale di
Verona.
20 maggio
Dedicazione della Basilica concattedrale di S. Margherita e festa di S. Felicita.
21 maggio - Vigilia di Pentecoste
ore 20,30:
Veglia di preghiera presso la chiesa di S. Pietro (Benedettine).
22 maggio - Pentecoste
in S. Margherita Sua Ecc.za il Vescovo, amministreore 11,00:
rà la S. Cresima ai nostri ragazzi.
31 maggio
ore 21,00:
Visitazione della Beata Vergine Maria. Chiusura del
mese di maggio alla Madonna della Rocca.
1 giugno - Mese del Sacro Cuore
chiesa di S. Francesco, ogni giorno.
ore 18,30:
5 giugno - Corpus Domini
Processione eucaristica per le vie cittadine. Percorso:
Trento, Rocca, S. Maria, Casti, Piazza, Via Bixio, Verentana, Cavour, S. Lucia, Cattedrale.
PRO
DEFUNCTIS
10
11
18
19
24
giugno:
giugno:
giugno:
giugno:
giugno:
Annunziata Rosati
Antonio Carelli
Pro Defunctis
Pro Defunctis
Pro Defunctis
pag.
14
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
Dall'alba al tramonto
Il piccolo Stefano Volpini annuncia
con gioia la nascita dei fratellino
Fabrizio, avvenuta a Civitavecchia
il 16 aprile, per ia felicità dei genitori
Paola e Cario, dei nonni e dei parenti tutti.
y
La foto che pubblichiamo ci presenta due
esseri viventi in perfetta efficienza anche
se di età "leggermente" diversa. Udite, udite: il quadrisavolo Grilli Sabatino, nato
il 5 aprile 1894 (quindi ultracentenario) ed
il nipotino Provedi Alessio di cinque mesi, appartenente alla quarta generazione,
discendente dal predetto capostipite. Ambedue vivono e crescono (si fa per dire) in
Montefiascone, via Grazie, in ottimo stato
di salute.
Ad entrambi, se pur con contenuti diversi,
formuliamo affettuosi, fervidissimi auguri.
La foto, gradevolissima e certamente poco ricorrente, rappresenta certamente uno splendido inno alla vita!
E' l'alba per...
AVVISO IMPORTANTE
- Andrea Governatori, sbocciato alla luce il 26
novembre 1993, mandando in panne papà Augusto e mamma Cristina Di Paolo, nonché i
nonni paterni: Giuseppe e Rosa e materni Benedetto e Renata. Sono tali e tanti i parenti ,che
ci confondiamo; ricordiamo solo la bisnonna Ada Pepponi e il pro-zio D. Biagio Governatori
che, con una bella cerimonia, ha permesso che
rinascesse alla vita di Dio, il 20 febbraio scorso,
nella basilica di S. Flaviano.
Nella foto, oltre ai genitori e allo zio D. Biagio, notiamo il padrino Fabio, la madrina Paola Governatori e il cuginétto Marco di 5 anni.
- Mi presento: sono Lorenzo Meccoli, nato il 29 settembre
1993 da mio padre Inico e da mamma Patrizia Centoscudi. Ho ritardato a rinascere alla vita di Dio perché il male ha
bussato a casa dei miei nonni, ma il 17 aprile... c'erano tutti. E quando il sacerdote ha versato l'acqua sulla mia testa
li ho visti, specie Aristide ed Elpidio, versare una lacrima
di gioia!
- lo sono arrivata volando... perché i miei genitori: Riccardo Congiu e Daniela Manzi, hanno sposato in volo, tanto che ne ha parlato perfino la televisione. Mi chiamo Martina e sono nata il 16 ottobre 1993 a Roma, facendo letteralmente perdere la testa ai nonni Romolo e Franco ed al- Ed io sono Piergiorgio Vanni, ho fatto saltare in aria tut- la due nonne Anna. Voglio anche annunciarvi, anche se un
po' in ritardo, il matrimonio di mio zio Americo Manzi con
ti i programmi di papà Claudio e di mamma Anna Rita,
nonché di mia sorella Giulia, la quale credeva di essere l'u- la bella Alicia Pietrzak, facendo loro i migliori auguri di lunnicaerede ed invece... scoppia ora dalla gioia per avere me ga e felice vita a due... che poi saranno tre... quattro... ecJ
come fratellino. E che dire del nonno Italo e delle nonne?! c. Così almeno speriamo!
- Mica potete dimenticarmi! Non sono di Montefiascone,
ma mio padre, Mario Benvenuti, prima di sposarsi con mia
madre Maria Assunta Moscini, ha messo nel computer
tutti i vostri indirizzi de "La Voce", ha sposato nella vostra
basilica di S. Margherita, ha battezzato, per mano del Vescovo Fiorino, mio fratello Giovanni di 4 anni nella cripta di S. Lucia e, con il permesso del mio parroco di Valentano, il 10 aprile ha voluto che fossi battezzato nella vostra
- oppure il mercoledì e sabato dalle ore 10 alle 12 al tel.
826684 (Caritas Montefiascone).
Associazione
"Carabinieri in congedo"
Corso di Catechesi
- Eccomi qua, sono arrivata a far compagnia a Cristina. Mi
chiamo Francesca Valdannini. Domenica 8 maggio, a S.
Flaviano, diventerò cristiana per la gioia di papà Vincenzo
e mamma Sandra, i nonni Alberto, Anna, Giovanni e Cle- chiesa. Come mi chiamo? Emiliano, ed ho portato un altro
lia, gli zii ed il compare e la comare.
soffio di vitalità a tutta la mia famiglia.
- Mi chiamo Eleonora Troccaioli, sono una bambinona,
tanto da far impazzire di gioia mia madre Sabrina Buillet
e mio padre Mauro Troccaioli, sono un misto del nord (mia
madre è di Aosta) e del centro; non ho preferenze: sono italiana e basta! Mia cugina Manuela mi fa da madrina ed
io le voglio già bene.
- tutti i giorni feriali dalle 9,30 alle 12,30 al tel. 303171
(Caritas VT)
La festa dell'Arma, che quest'annoricadeil 5 giugno,
vede rinnovati i vertici dell'Associazione dei Carabinieri in congedo; è un avvicendarsi spontaneo e simpatico. Il sig. Pietro Cacalloro, che è stato presidente per tanti anni, e al quale vanno i ringraziamenti di
tutti i soci, ha passato mano al sig. Giovanni Poggetti, mentre vice-presidente è il sig. Raffaele Mirarchi.
L'Associazione ha partecipato al raduno nazionale
che si è svolto a Firenze dal Mal 17 aprile. Attendiamo ora le prossime mosse, mentre ci congratuliamo
con i nuovi responsabili.
- Marco Paglicci, nato il 2 dicembre 1993 e battezzato il 10 aprile 1994 dal pro-zio P. Enzo Corba. Marco è venuto a far comprendere che la vita, quando è voluta, desiderata, accettata, non
mette paura, anche quando sul piano umano si
consiglierebbe il rifiuto. Bravi, in tutti i sensi, i
suoi genitori Alberto e Antonella Di Sernia,
mentre dal cielo hanno partecipato e sorriso i 4
nonni: Alfonso e Iride, Vincenzo e Vincenza.
Meritava proprio la venuta dalle Filippine dello
zio P. Enzo, mentre gli hanno fatto corona i cinque zii: Elsa, Claudio, Lucia, Pasqua e Nicola
e i 17 cugini!
- lo invece mi chiamo Luca Ciucci e sono arrivato il 12 novembre 1993 a scombussolare la vita di mamma Lucia
Brillantino e soprattutto di papà Cesare, che non si riconosce più... e pensare che da bambino era un terremoto
perpetuo!
Sono aperte le iscrizioni per ragazze maggiorenni in possesso del titolo di studio di scuola media superiore che desiderino svolgere servizio di assistenza ai bambini presso la colonia marina di Porto Santo Stefano.
Le domande, con la indicazione delle generalità complete
e del recapito, vanno inoltrate, entro e non oltre il 20 maggio p.v. alla Associazione di Volontariato Santo Stefano ci
o Caritas Diocesana, Piazza S. Lorenzo 6, Viterbo.
Si comunica inoltre che in conseguenza della eliminazione
di un turno per anziani da parte del Comune di Montefiascone, è possibile offrire accoglienza a privati nella 2- quindicina di giugno o nella 19 quindicina di agosto.
Per dettagliate informazioni rivolgersi:
- E a me... dove mi avete lasciato? E' vero i miei genitori sono albanesi e si chiamano Skender Xhaferrai e mamma
Aida, ma mi sento italiana a tutti gli effetti, di fatti lo sta a dire anche il nome: Giulia ed anche se distanti, ho fatto perdere la testa ai nonni Ghon e Bashkim. Vedrete che bella festa sarà il giorno del mio battesimo, non solo mio ma
anche dei miei genitori e forse di qualche altro amico albanese... Intanto cresco.
per coloro che non lo hanno frequentato, presso
le Maestre Pie o presso la Parrocchia di S. Flaviano e che intendono sposarsi dentro l'anno.
Ogni sabato - presso le Maestre Pie - con l'ingresso in Piazza S. Margherita, alle ore 18, ad
iniziare da sabato 11 giugno, fino a sabato 9
luglio.
Vuoi conoscere...
Le origini della tua famiglia?
Chi sono i tuoi antenati?
Ricostruire la tua genealogia?
Puoi rivolgerti all'esperto: Angelo Noris tel. 308407.
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Solo noi possiamo esibire alberi genealogici e stemmi di famiglie di Montefiascone, dai
Bacchiarri ai Cevolo, Lampani, Marenghi,
Sciuga, Tassoni, Vaggi, Zerbini e altri trecento nominativi.
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"La Voce"
Potete versare sul c.c. n° 1853/76
presso la Banca Cattolica o sul c.c. n°
10/61268 presso la Cassa di Risparmio
di Montefiascone, preoccupandovi di
mettere il vostro nome per essere inseriti
nella rubrica "La Voce è grata ai suoi".
Il Servo di Dio
Marco Antonio Barbarigo
26 maggio
scopale delServo diDio è stato quello della santità che desideriamo venga riconosciuta dalla
Chiesa perpoterlo pregare come aiuto nelle necessità e come modello nella realizzazione della vita cristiana.
H26 maggio 1706; nel palazzo vescovile
A tre secoli dalla sua morte restano
di Montefiascone moriva H Card. Marco Antonio
quanto maiattualialcune intuizioniche hanno aBarbarigo.
Ilbiografo Marangoniscrive che iidolorenimato/asua vita e Usuo ministero di pastore, tra
le altre ricordiamo:
perla morte del Vescovo fu di tutto Hpopolo. La
la priorità dell'evangelizzazione. H cadiocesi che Marco Antonio aveva'guidato per
techismo e la predicazione dovevano condurre
quasi vent'anni, come Vescovo seppe riconoscetutto iipopolo aduna autentica vita comunitaria
re in lui una personalità cristiana matura. La gente cominciò ad invocarlo e a chiedergliprotezio-ed assumere una mentalità evangelica.
ne. La stessa Lucia Filippini, prima collaboratrice
La centralità della famiglia nella tradel Cardinale nell'opera delle scuole, perle nesmissione della fede.
cessitàpersonali, delle stesse scuole o del popoL'educazione dei giovani e ia promolo ricorreva all'intercessione delcardinale, e, raczione della condizione umana e sociale della
conta H biografo, veniva esaudita.
donna.
Oggi abbiamo bisogno della luce che
/ Vescovi di Montefiascone hanno condall'esperienza di santità del Servo di
servato e trasmesso insieme alle Maestre Pie, promana
alDio e della suapreghiera perrealizzare ia nuova
le suore delDivino Amore e al Presbiterio, lameevangelizzazione, per promuovere famiglie vemoria del Cardinale Barbarigo come eminente
ramente cristiane dove si accoglie la vita e igiopastore che ha lasciato un segno nella Chiesa lovani vengono educati alla fede e ai valori umani
cale e, attraverso te sue opere, nate dalla feconfondamentali.
dità del suo ministero nell'intera Chiesa.
Don Fabio Fabene
// segreto della vita sacerdotale ed epi-
Timidi sintomi di risveglio
Le Maestre Pie Filippini del Pontificio Istituto hanno accolto con gioia l'iniziativa del "Foglio di Collegamento", rivolta a far conoscere la luminosa figura del Card. Marcantonio Barbarigo, di cui è in corso la causa di beatificazione, e si sono adoperate a diffonderlo nei Paesi dove esse operano. Il foglio
è stato tradotto nelle lingue inglese e portoghese. In Italia, lo hanno ricevuto per primi gli Eoc.mi Vescovi delle Diocesi, dove sono presenti le Maestre Pie, nonché il Vescovo di Padova e l'Arcivescovo
di Corfù, dove il Barbarigo visse anni intensi di ministero pastorale.
Vi è stata una larga diffusione anche nelle Parrocchie, nelle Scuole dell'Istituto e tra le famiglie
degli alunni.
Sono pervenute alla Curia Generalizia alcune risonanze. Interessante quella del Vescovo di
Massa Carrara, Mons. Eugenio Binini, che così esprime il suo amore al Barbarigo: "Viricordo sem-
A Montefiascone, nella Cattedrale,
nella Cripta Santuario dove sono custodite le spoglie mortali del Servo di Dio,
nella chiesa del Divino Amore, presso il
Seminario e l'Istituto delle Maestre Pie
Filippini, è stata collocata questa immagine del Cardinale Barbarigo al fine di
promuovere la devozione popolare e la
preghiera.
Sotto l'immagine vi è posta la
scritta:
Servo di Dio Cardinale
Marco Antonio Barbarigo
Venezia (1640) - Montefiascone (1706)
Pastore santo del popolo di Dio,
Fondatore del Seminario, dell'Istituto
delle Maestre Pie Filippini, dell'Istituto
del Divino Amore.
Intercedi presso Dio per la
grazia che con fiducia ti chiedo.
pre con tanta simpatia e stima. Prego anch'io H Signore perché faccia presto riconoscere ie virtù eroiche del Card. Barbarigo. Affido spesso a Lui, che ha sofferto nelsuo ministero episcopale, le mie piccole sofferenze di ognigiorno".
Molto sentite anche le espressioni del Sig. Ludovico Borsi: !.. avendo saputo che è in corso
MESSA PER LA
GLORIFICAZIONE
DEL SERVO DI DIO
ii processo diBeatificazione del Card. Barbarigo e avendo notato che tate notizia, importantissima per
te Maestre Pie Filippini, non ha avuto risonanza nella Chieseparrocchialidelmio quartiere, Roma-San
Giovanni, dove non c 'è una vostra Casa, ho deciso discrivervi e chieden/imateriale illustrativo di propaganda.
In particolare vorrei notizie sulle Case aperte in Roma e nelle zone circostanti dalla vostra gloriosa fondatrice, Lucia Filippini, di cuisono profondamente devoto a che ammiro perle sue doti organizzative ed educative, io credo, però, che S. Lucia non sarebbe mai riuscita ad erigere la sua santa
Giovedì 26 maggio, giorno della
Congregazione senza l'aiuto del Grande Servo diDio, Marcantonio Barbarigo.... Nella Tuscia sono fiodel Servo di Dio, alle ore 18
riti due germogli: Lucia e Marcantonio, /'una già fiore sbocciato in seno alla Chiesa, l'altro ancoramorte
non
nella Cripta Santuario di S. Lucia
sbocciato (ma presto io sarà), che hanno apportato alle anime tanto bene da meritarsi, per conto mio,
iititolo di Operatoridibene, di pace e santità e, soprattutto, diedificatorididonne sante e Famiglie sanFilippini, Sua Ecc.za Mons. E.
te...."•
Nowak, Segretario della CongreOvunque, si è preso a cuore l'iniziativa di riproporre la devozione al Servo di Dio.
In particolare, le nostre Maestre della Comunità di Frascati (Casa di Preghiera) nei loro incontri settimanali di preghiera con gruppi di laici, spesso invocano l'intercessione del Servo di Dio,
Card. Barbarigo, soprattutto nelle situazioni difficili o in casi di grave malattia.
Ultimamente il gruppo, con tanta fede, pregava per una mamma che doveva dare alla luce un
bambino, il parto si prospettava molto rischioso; l'esito felice ha sorpreso perfino i medici.
Il "dies natalis" del Barbarigo, quest'anno, è stato ricordato in modo speciale, il 6 marzo anche
le Maestre Pie della missione di Adigrat (Etiopia) hanno voluto fare memoria del Barbarigo con varie
iniziative e organizzando un pellegrinaggio presso la tomba di S. Giustino De lacobis, primo evangelizzatore del Tigray. Per una Missione, che ancora oggi risente le dolorose conseguenze di trenta lunghi anni di guerra, questo è stato il massimo che si poteva realizzare.
gazione per le Cause dei Santi,
presiederà una solenne concelebrazione eucaristica per chiedere a Dio la glorificazione del
Cardinale Marco Antonio Barbarigo.
Tutto il popolo è invitato a partecipare.
Le Missioni delle Maestre Pie Filippini
pag.
22
U\ VOCE - n° 5 - Maggio 1994
Ricorderemo almeno due capitoli
di storia: le Maestre Pie e le "Missioni",
che segnano l'avventura apostolica dell'Istituto delle Maestre Pie.
Il primo descrive la speciale benevolenza dei Romani Pontefici; l'altro
narra l'esperienza missionaria dell'Istituto, in favore dei figli degli italiani emigrati all'estero.
La diretta dipendenza
dalla S. Sede
Ci ricolleghiamo a quanto già detto, limitandoci solo a qualche flash, perché sarebbe troppo lungo ripercorrere
l'iter degli stretti rapporti intercorsi fra
i Papi e il Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini.
Benedetto XIV, nel 1744, istituiva
direttamente la scuola di Castelgandolfo per istruire le fanciulle del luogo e
l'affidava alle Maestre Pie.
Clemente XIII, nel 1760, approvò
la Regola, apportandovi qualche modifica con sua Lettera Apostolica.
Leone XII, nel 1824, fondò in Spoleto (Perugia), sua città natale, una
scuola, che affidava alle Maestre Pie,
assegnando loro, come sede, il palazzo
avito della Genga. Costituiva, inoltre,
un fondo di rendita per il mantenimento
della stessa scuola.
Il medesimo Pontefice, con Lettera Apostolica del 1828, tornava a sancire la ormai secolare, diretta dipendenza dell'Istituto dalla Santa Sede, indicandolo come: l'Istituto, immediatamente soggetto alla Sede Apostolica,
governato,a suo nome, dall'Elemosiniere Pontificio prò tempore.
Casa principale dell'Istituto in Roma era stata, fin dagli inizi, quella di S.
Agata alla Suburra, nel rione Monti, che
gli stessi Pontefici vollero anche come
sede di Noviziato, dove si potessero formare le giovani, chiamate al ministero
dell'educazione cristiana.
Nel 1836, Gregorio XVI trasferì le
Maestre da S. Agata alla Suburra, al Palazzo dei Ginnasi, nel rione Pigna.
I Pontefici non si accontentarono di
emanare norme che regolassero la vita
dell'Istituto e delle Scuole, ma ebbero
con le Maestre e le alunne contatti vivi;
sovente si recarono di persona a visitarle.
Si ricordano, in particolare, le visite paterne di Pio IX alla casa dei Ginnasi, i suoi squisiti doni, le sue premure, i suoi interventi per la manutenzione
dell'edificio.
Nella scuola di Anzio, da lui eretta,
si intratteneva benevolmente a interrogare le fanciulle e ne premiava l'ottima
preparazione.
Onorò della sua visita anche la casa di Nettuno e frequente era la sua presenza nella casa di Castelgandolfo.
Egli amava conversare con le Maestre che considerava sue Figlie e, con
molta familiarità, rilevava scherzosamente la loro frugalità e parsimonia,
scoperchiando le pentole in cucina e facendo sostituire le povere vivande con
altre della sua mensa.
Leone XIII ebbe particolare interesse per le necessità delle Scuole e
provvirie più volte all'ampliamento dei
locali, dove lo esigevano l'alta frequenza degli alunni.
Anche Pio X ebbe cura dell'Istituto e lo spinse a fare il primo passo verso la missione ad extra, come vedremo
in seguito.
Il 27 luglio 1915, Benedetto XV,
ricevendo un gruppo di Maestre Pie, ebbe a dire: "Ben sappiamo che il vostro istituto dipende direttamente dalla S. Sede, che molto si adopera per coadiuvare
il Vicario di Cristo e che non risparmia
fatiche per l'educazione religiosa e civile della gioventù di Roma e di altre città..."
"Su questi vostri Istituti... noi abbiamo sempre potuto contare... quando
la necessità e le dolorose circostanze richiedevano l'opera delle Scuole.
"Ben ricordiamo, Figlie carissime,
lo slancio con cui rispondeste per l'assistenza dei bambini profughi rimasti orfani per il terremoto che desolò la Marsica... Si, voi avete, con affetto materno,
aperto le vostre Scuole, quale asilo sicuro a ben cinquecento bambini, ai quali
impartiste il nutrimento del corpo e l'i-
struzione religiosa."
Particolarmente affettuoso fu il
vincolo che legò Benedetto XV alla
Superiora Generale, Suor Rosa Leoni e all'intera Famiglia delle Maestre.
Valga per tutti un aneddoto che vogliamo citare. Si tratta dell'apertura della
casa delle Tre Fontane in Roma, presso
l'Abbazia dei PP. Trappisti.
Il dialogo tra il Pontefice e la Madre si svolse in clima di 'fioretto'.
Lo stralciamo integralmente dall'opuscolo scritto dalla stessa suor Rosa
Leoni: 'Il Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini e la protezione dei Papi, Roma I960'.
'A tarda sera del 10 ottobre 1917,
un messo del Vaticano, mandato espressamente da Sua Santità alla casa Generalizia, consegnava alla Madre Generale uno scritto.
"Era il Papa che la chiamava e l'attendeva per l'indomani, alle ore 11,30.
'Il Santo Padre l'accolse benevolmente e, in tono faceto, ebbe a dirle: 'Io
già sapevo che durante la notte non avreste dormito e avreste detto: 'Che vorrà il Papa?'
'Ho pensato a tante cose, Santità,
ma...' 'Ai Trappisti avete pensato? Sono essi che domandano le Maestre Pie
di Palazzo. E chi sono le Maestre Pie di
Palazzo? Ho pensato: siete voi che dipendete direttamente da noi'.
'Ai Trappisti ho dato risposta negativa, essendo già tutte le case sistemate
e le ventidue giovanette che hanno preso il santo abito, già tutte a destinazione'.
'E il Santo padre: 'Ventidue!' ripetè meravigliato'.'Allora bisogna pensare alla Casa dei Ginnasi. Però, anche per
il Papa bisogna fare un piccolo sacrificio e accontentare i Trappisti'.
'Farò del mio meglio per assecondare i desideri della Santità Vostra'. 'E
come farete?' 'Santità, lesinerò un soggetto per casa'. 'Brava, così va bene. Però non vogliamo sacrificarvi; vedete
prima se la cosa è fattibile, poi fate chiamare l'abate dei Trappisti, ma subito'.
Così fu aperta la scuola delle Tre
Fontane, dedicata a San Giuseppe, trent'anni prima dell'apparizione della Madonna a Bruno Cornacchiola. A questi
la Vergine della Rivelazione dirà: 'vai
dalle mie dilette Figlie le Maestre Pie
Filippini...' E presso di loro, suor Raffaella Somma, Maestra Pia, era già a conoscenza del messaggio della Madonna!
Anche Pio XI, il Papa della Beatificazione e canonizzazione di Lucia
Filippini, ebbe per le Maestre e per le
LA VOCE - n" 5 - Maggio 1994
pag.
3
loro Scuole amorevole cura, espressa
nella sua calda parola di elogio e ringraziamento, contenuta nei decreti di Beatificazione (1926) e Canonizzazione
(1930), destinata a quella cara Famiglia
che vive così vicina a Noi, alla santa Sede, così particolarmente avvinta, e a Noi
quasi domestica'.
Pio XII, che aveva conosciuto le
Maestre Pie Filippini ancora da giovane
sacerdote e non ne ignorava il fervore e
l'attività, giunto al Pontificato, dimostrò sempre per loro grande premura.
Ebbe molta familiarità con la Superiora
Generale di allora, suor Ninetta Jonata.
Nel 1954, in un colloquio con lei
circa la formazione delle Novizie, ebbe
a dire: 'Preparatele, affinché sappiano e
possano affrontare le odierne situazioni
e combattere per la Chiesa senza timori.
Oggi bisogna buttarsi nella mischia: l'Istituto formi delle apostole!'
E ancora, interpellato sul nome da
dare alla nuova residenza della Curia
Generalizia, espresse il suo pensiero
proponendo che, in omaggio a Maria
SS., si chiamasse "Villa Maria Regina".
E così avvenne e la sede attuale della
Curia in Roma, in via della Stazione Ottavia, 72, porta il titolo della "sovranità
di Maria",
Anche gli ultimi Pontefici mantennero vivo il legame con l'Istituto di Lucia Filippini; lo attestano speciali benedizioni, numerosi autografi e lettere.
Particolarmente vicino fu Paolo
VI, che già da Sostituto della Segreteria
di Stato, aveva conosciuto le Maestre
Pie Filippini.
L'attuale Pontefice, Giovanni Paolo II, ha onorato più volte 1 ' Istituto con
le sue visite nella Casa di Castelgandolfo, situata nella stessa Villa Pontifi- il grido accorato di Giovanni XXIII: vizio di quelle popolazioni povere per
cia, e nella Casa di Frascati in occasio- "Aiutatemi a salvare l'America Lati- portare la divina Parola che salva e prona!" e si recavano in Brasile, nella muove.
ne di una cena di Vescovi.
Ora le Maestre Pie si apprestano
squallida periferia di san Paolo. Esse
a
recarsi
in Albania, uno dei più povehanno
portato
ovunque
il
nome
e
il
cariLe Missioni
ri
e
martoriati
paesi dell'Est Europeo,
Con un passo indietro nel tempo, sma del cardinale Marco Antonio Barvogliamo ricordare il glorioso capitolo barigo e di S. Lucia Filippini, fin sull'A- non lontane da Corfù, isola che costituì
missionario del Pontificio Istituto delle crocoro Etiopico, nel Tigrai e nella ca- la prima diocesi del loro amato Padre, il
Cardinale Marcantonio Barbarigo.
pitale dell'Eritrea.
Maestre Pie Filippini.
Suor Mafaldina Rocca m.p.f.
Sono giunte anche in India, a serEra il lontano 1910, quando furono inviate dal Santo Padre, Pio X,
in Trenton, N.J., negli U.S.A., ad aprire la loro prima scuola per ifiglidegli emigrati italiani.
Gli inizi furono duri e le sofferenze
L'Istituto per la storia ecclesiastica di Padova nel 1996 terrà un importante convenon lievi, ma la fioritura che ne seguì,
gno di studi sulla figura e il ministero episcopale del cardinale S. Gregorio Barbanegli anni che vanno dal 1920 in poi, ha
rigo, Vescovo di Padova dal 1664 al 1697.
del miracoloso: i centri di lavoro apoA questo convegno, che è in fase di preparazione da parte di un gruppo di ricercastolico raggiunsero il numero di settantori dell'Università Patavina, è stata invitata sr. Margherita Marchione che svolge
ta!
la sua attività negli Stati Uniti.
Nella seconda metà di questo secoLa Maestra Pia che è stata docente universitaria terrà una relazione sul tema: "Raplo il Pontificio Istituto delle Maestre Pie
porti fra S. Gregorio Barbarigo e Marco Antonio Barbarigo: indirizzi pastorali, spiritualità, eredità".
ha allargato la mappa delle sue missioCi rallegriamo che in un convegno di così alto valore storico e culturale sia stata inni con l'apertura di case in Inghilterra
serita una relazione sul nostro Barbarigo.
e Irlanda e in Svizzera.
Nel 1962 Le Maestre accoglievano
Convegno di studi
pag.
14
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1994
Vita del Santuario
24 MARZO- ore 16
Presso il salone della Scuola Elementare Parificata il Rettore del Seminario Regionale di Viterbo, D. Domenico Severi, ha
intrattenuto i genitori degli alunni sulla
"Veritatis Splendor" il documento pontificio che riscopre il valore originario della libertà, della legge morale, della coscienza.
Alla relazione è seguito un ampio dibattito, utile per un confronto, in cui sono
state evidenziate difficoltà, esperienze,
prospettive.
città :Magistrale, Liceo Scientifico e Classico, Media, Tecnico Commerciale, Elementare. Sono sfilati per la città gli alunni
con i rispettivi insegnanti.
Il Santuario di S. Lucia è risuonato di
preghiere e canti durante la S. Messa celebrata dal Vescovo Diocesano Mons. Fiorino Tagliaferri. Hanno servito l'altare i Seminaristi del Seminario Minore di Montefiascone.
Il Vescovo, all'omelia, ha spiegato il
significato del termine "fare" Pasqua cioè
disporsi al sacramento della Confessione,
da trasmettere alle rispettive famiglie in25 MARZO - ore 17,30
sieme al suo augurio.
Quando Lucia chiama, attraverso le
Non diversamente avrebbe esortato
sue Maestre, ci si affretta a rispondere e ci S. Lucia.
si ritrova in tanti nella "casa-scuola" che a
tutti appartiene, quali ex alunni, amici, de26 MARZO - ore 18
voti.
Le Maestre Pie'hanno celebrato i VeLa felice occasione è stata il giorno 25 spri della Domenica delle Palme. Presso la
marzo, in occasione della memoria del loro madre Fondatrice al Santuario.
transito di S. Lucia.
S. Lucia, che nella Sua festa ha riceLa cerimonia, sempre suggestiva, si è vuto i più vari messaggi, di preghiere, di
svolta nella Cappella della Casa Madre, canti, di fiori, di promesse, dia ad ognuno la
luogo sacro della morte di S. Lucia ed ai Sua risposta, quella che giova, quella che ci
suoi insegnamenti di vita. Sono stati pro- rende più uomini, più cristiani, più simili a
clamati alcuni salmi, intercalati da canti a Lei nell'annuncio e nell'ascolto della ParoCristo, luce del mondo e parola di vita eter- la di Dio, che oggi come ieri, libera e salva.
na.
Anna Vittoria Bartoli
Nella biografia del Bergamaschi sono
stati meditati i passi più significativi, riguardanti le ultime sofferenze della Santa e
la sua conformità al volere di Dio nella viPreghiera
ta e nella morte, come anche quel suo sentire fino allo spasimo l'opera delle scuole
quale "carità" all'uomo di ogni tempo.
La preghiera assumeva un tono particolare per la felice coincidenza del 50° an- O Gesù, sacerdote eterno,
niversario di Ordinazione Sacerdotale di
che sostieni e guidi la Chiesa,
Mons. Emilio Marinelli, avvenuta straordi- glorifica il tuo servitore fedele,
nariamente in questo luogo sacro., Cappelil cardinale Marco Antonio Barbarigo.
la dell'Istituto, per l'imposizione delle maConcedi a noi
ni del Vescovo Mons. Giovanni Rosi di
di venerarlo sui nostri altari
V.M.
per
imitarne meglio la carità
Il Prelato, che presiedeva la cerimoe
ottienici,
per sua intercessione,
nia, nell'omelia ha rievocato con somma rila
grazia
che
con piena fiducia
conoscenza la grazia dell'Ordinazione Sati chiediamo.
cerdotale.
Amen.
In modo particolare ha sottolineato un
aspetto della vita cristiana, come esigeva
+ Fiorino Vescovo
anche il tempo liturgico che precedeva immediatamente la Settimana santa: il valore
della pazienza, quale atteggiamento normale di fedeltà rispetto alle tante occasioni,
OGNI GIOVEDÌ
in cui si determina l'uniformità amorosa e
Ogni giovedì: la S . Messa
salvifica alla volontà di Dio.
Vespertina delle ore 18 viene ceQuindi si è rivolto alle Maestre Pie elebrata al santuario di S . Lucia Fisprimendo, con forza l'augurio e l'impelippini per impetrare da Lei:
gno per nuove, sante vocazioni all'opera di
S. Lucia, così stimate nel servizio alla fami* il rispetto della vita che nasce e
glia e alla società.
che tramonta
La preghiera condivisa aveva creato
* la guarigione dai così detti mali
un clima estremamente fraterno e gioioso,
del secolo
che si è espresso, seppur in altro tono, in un
* la fedeltà e la coerenza cristiana
modesto rinfresco in onore di Don Emilio.
perché permetta che il suo
per la glorificazione
del Servo di Dio
26 MARZO - ore 11
Cuore della festa di S. Lucia è la S.
Messa, dove convengono annualmente le
autorità scolastiche di tutti gli istituti della
Vescovo Card. Marco Antonio
Barbarigo salga agli onori degli
altari, e sia - come Lei - protettore
della nostra terra.
Alle radici
di un culto
Era l'ormai lontano agosto 1926 e come si può leggere da una piccola pubblicazione del tempo, dai fogli ormai ingialliti,
preziosi per quella patina già quasi antica,
Montefiascone: "seppe divampare in un
santo entusiasmo, onorata e superba nel vedere la sua Maestra, elevata dalla Chiesa al
fastigio glorioso dei beati, e pose un impegno perché la Gloria a lei decretata dalla
Chiesa si riverberasse..." da "Nella beatificazione di Lucia Filippini " Ricordi e Note,
Apolloni, Montefiascone 1927).
Tanti anni sono passati, siamo alle soglie del III millennio, e sembra che di tante vampe d'entusiasmo, non siano rimaste
nemmeno le ceneri stanche.
Il santuario, nel cuore grigio dell'antico paese, sembra aspettare in silenzio, forse vanamente, un gesto, una preghiera, una
presenza.
Le arcate solenni, silenziose, serbano
nell'ombra sacra il santo corpo, e le spoglie
mortali del Servo di Dio, Marco Antonio
Barbarigo, in un tacito velo che le voci del
giorno non turbano.
Eppure Lucia e il Cardinale amarono
questo paese, che gli azzurri innocenti del
lago e del cielo non seppero sempre blandire.
Solo pochi, anche se sempre più numerosi e ferventi, le figlie di Lei, i sacerdoti,
alcuni laici portano all'urne le speranze di
una ferialità spesso dolorosa.
Troppa solitudine nell'ombroso solitario santuario... eppure, in questi giorni difficili di un'Italia che cambia, un gruppo di
laici sulla via di Lucia e del suo Cardinale,
lentamente si sono rinsaldati in gruppo, nei
miti sentieri della preghiera che unisce e
progetta.
Oggi è tempo di rinnovamento, rifiuto
di un progresso disumano, falso e fallace,
per ritrovare le radici, coltivare una fede
che dia frutti copiosi di cui la terra ha sete.
In questa stagione di primavera inoltrata, con la speranza che sia festa di vita anche per lo spirito, aspettiamo con gioia la
data del 26 Maggio, per celebrare la nascita alla vita celeste del Cardinale Barbarigo
con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo Edoardo Nowak,
segretario della Congregazione per le Cause dei Santi. Sarà un giorno grande che si dilaterà fino a raggiungere con la sua luce in
un abbraccio mistico tutti coloro che, sotto
ogni cielo, nei vari continenti, negli Istituti delle Maestre Pie e del Divino Amore, vivono ancora con Fiducia e fervore gli insegnamenti del Cardinale, rendono palpitante nel servizio della carità e della fede, quel
progetto luminoso che ormai secoli fa nacque nella nostra città.
Paola Sacco Egidi