1. Fs Competition, premiate le migliori idee sull`alta velocità. 2

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1. Fs Competition, premiate le migliori idee sull`alta velocità. 2
Anno 2015, Numero 896
25 giugno 2015
Tribunale R.G. n. 431/2008
Istituto Grandi Infrastrutture
APPALTI & CONCESSIONI
Investimenti
Fs Competition, premiate le migliori idee sull'alta velocità1
Si è conclusa oggi, nella sede centrale di Ferrovie dello Stato Italiane a Roma, FS
Competition - Idee ad Alta velocità, un contest rivolto alle future generazioni di manager del
nostro Paese. L’idea è quella di immaginare scenari e prospettive dell’Alta Velocità ferroviaria
nei prossimi 50 anni.
Un concorso che ha richiamato oltre 250 candidature registrate e numerosi elaborati in
lingua inglese presentati alla scadenza del 15 maggio dai partecipanti, studenti e laureati dei
corsi di laurea in Ingegneria ed Economia di tutte le Università italiane, di età non superiore ai
28 anni.
I migliori progetti sono stati selezionati sulla piattaforma online www.fscompetition.it e
premiati alla presenza dell’Amministratore Delegato del Gruppo, Michele Mario Elia, del
Direttore centrale Risorse Umane e Organizzazione, Stefano Savino, e di altri top manager del
Gruppo.
6 i vincitori individuati: 3 per la categoria “Ingegneri”, 3 per quella “Economisti”, per
aver proposto idee convincenti sull’Alta Velocità vista attraverso la lente del futuro, dei servizi
e dell’impatto sull’economia, della gestione del territorio e dell’ambiente ma anche delle
esigenze della comunità. Le idee sono state scelte da una Commissione tecnica interna a
Ferrovie dello Stato Italiane, in base a criteri di originalità e innovatività, potenzialità di
mercato, fattibilità tecnica e applicabilità, capacità di stima dei tempi di esecuzione,
sostenibilità/impatto economico-finanziario e approccio multidisciplinare.
I primi classificati parteciperanno al IX Congresso mondiale sull’Alta Velocità in
programma a Tokyo dal 7 al 10 luglio 2015 come ospiti di FS Italiane. Ai secondi e terzi
classificati sono stati assegnati, rispettivamente, buoni del valore di 400 e di 300 euro per
viaggiare gratuitamente sui treni della flotta Trenitalia, incluso il nuovo treno Frecciarossa
1000, che sarà in grado di raggiungere i 400km/h di velocità
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lestradedell'informazione.it 23 giugno 2015.
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Approvato completamento della SS291 VAR “della Nurra”:
lavori per 125 milioni di euro2
Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, riunitosi a Roma e presieduto da Gianni
Vittorio Armani, ha approvato il progetto definitivo per i lavori del 1° lotto della strada statale
291 VAR “della Nurra” - collegamento veloce Sassari-Alghero-aeroporto di Fertilia - compreso
tra Alghero e Olmedo, dal km 25,002 fino km 28,700, e di un asse di collegamento urbano di
3,4 km all’interno dell’abitato di Alghero (Circonvallazione di Alghero), in provincia di Sassari.
Il progetto prevede i lavori di realizzazione di due tratte stradali: la prima costituita da
un asse extraurbano a quattro corsie e da un svincolo a livelli sfalsati; la seconda costituita da
un asse urbano che completa la Circonvallazione di Alghero allacciandosi alla tratta in corso di
realizzazione da parte del Comune di Alghero.
L’intervento consiste nel completamento dell'itinerario Sassari-Alghero, in prosecuzione
dei lotti 2 e 3 della SS291 VAR, che sono stati aperti al traffico rispettivamente nell’ottobre e
nel luglio del 2013, e nella realizzazione del completamento della Circonvallazione di Alghero
funzionale al collegamento della SS291 con l’abitato di Alghero
Il nuovo tratto consentirà di migliorare i collegamenti tra Sassari e Alghero, riducendo i
tempi di percorrenza.
L’importo complessivo dei lavori ammonta a 125 milioni di euro e il tempo di
esecuzione è di 1020 giorni (120 giorni per la progettazione esecutiva e 900 per l’esecuzione
dei lavori).
Il 1° lotto, che unisce l’Abitato di Alghero al tratto in cui termina il 2° lotto (Olmedo), ha
origine da una intersezione sulla SS291 VAR in prossimità della stazione ferroviaria
“Mamentanas” e si sviluppa, per 3,7 km, in direzione di Alghero. Presenta alcune importanti
opere d’arte, in particolare 4 viadotti (Riu Serra, Riu de Calvia 1, Ferrovia Sassari-Alghero,
Svincolo di Alghero) e un sovrappasso (punta di Moro).
Il tratto di strada urbana invece, che comprende il completamento della
Circonvallazione, è costituito da un tratto di strada urbana che, partendo dall’intersezione tra
la SS291dir e la SP42 a Nord raggiunge la SS127bis a Sud dove, percorsi 3,4 km, si allaccia alla
rotatoria di testa della Circonvallazione di Alghero in fase di realizzazione ad opera del
Comune. La sede stradale si compone di due strade di quartiere monodirezionali, ciascuna con
due corsie di marcia e banchine, separate da uno spartitraffico centrale. La sezione è
completata da marciapiedi e da una pista ciclabile. Sul tratto sono presenti due viadotti (Rio
de Calvia 2 e il viadotto di svincolo).
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Sole24ore, 23 giugno 2015.
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Enac: presentato il Rapporto annuale, 2014 anno positivo per l’aviazione europea3
“Il 2014 è stato un anno positivo per l'aviazione civile europea”. È quanto ha affermato il
presidente dell'Enac, Vito Riggio, nel corso della conferenza stampa di presentazione del
Rapporto sociale dell'Enac 2014, che si è svolta il 16 giugno a palazzo Giustiniani, alla
presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso e del ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti, Graziano Delrio.
“Nonostante l'incremento di traffico che segnala una prima ripresa dopo la crisi che si è
aperta nel 2008 – ha spiegato Riggio –, il tasso di incidentalità è rimasto costante sui valori del
2013, anno che, ricordiamo, fu il migliore di sempre nella storia comune di settore con un
incidente con vittime ogni otto milioni di voli". Anche a livello mondiale, secondo il Rapporto
dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, il 2014 è stato un anno di stabilità che ha visto
consolidare gli ottimi risultati dell'anno precedente.
Parlando della sicurezza dei voli in Europa, Riggio ha sottolineato che "l'Italia ha dato il
suo contributo notevole restando a zero incidenti oltre la soglia ormai ampiamente superata
dei 10 milioni di voli”.
“Purtroppo – ha aggiunto il presidente dell’Enac – la sciagura recente dello sconcertante
dramma del volo Germanwings ha gettato su questi dati un'ombra profonda, non perché si
cambia la statistica che attesta l'elevato livello di successo raggiunto, ma perché si sono
destati fantasmi in ordine alla tenuta psichica dei piloti e, in genere, sulle garanzie da
richiedere a coloro ai quali sono affidate tante vite umane, in primo luogo la loro".
Riggio ha poi ricordato che dopo l'incidente l'Enac ha convocato immediatamente un
incontro con le compagnie aree italiane “per reagire con forza all'angoscia oggettivamente
motivata rispetto alla gravità insopportabile dell'accaduto”. “Da quell'incontro – ha concluso –
è scaturito un gruppo di lavoro che ha già proposto alla Easa Committee dello scorso aprile di
avviare una discussione sulla completezza e adeguatezza del regolamento comunitario 2011
che regola questa materia per il cielo europeo ed è, com'è noto, vincolante per tutti gli Stati
membri dell'Unione".
I dati del rapporto
Passando ai numeri, il Rapporto 2014 dell’Enac evidenzia come, dopo un periodo di
contrazione dei dati del traffico dovuta anche alla crisi economica mondiale, nel 2014 si
assiste alla ripresa del settore, che si sta consolidando anche nel 2015, con 150 milioni 243
mila passeggeri transitati negli aeroporti nazionali, con un aumento del 4,7% rispetto al 2013,
nei 45 aeroporti nazionali considerati.
I movimenti di aeromobili sono aumentati dell'1%, passando da 1 milione 322 mila del
2013 a 1 milione 335 mila movimenti del 2014. Aumento anche per il cargo, che ha registrato
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Rappoarto Sociale Enac, 16 giugno 2015.
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una variazione del 7,1%, passando dagli 841 mila 843 del 2013 a 901 mila 976 del 2014. Le
tratte nazionali che hanno registrato un maggior numero di passeggeri nel 2014 sono state
Catania-Roma Fiumicino (944.361), Roma Fiumicino-Catania (917.228) e Palermo-Roma
Fiumicino (740.857).
Roma Fiumicino è lo scalo italiano con il maggior numero dei passeggeri: nel 2014 si
sono registrati 38 milioni 291 mila passeggeri, con una variazione del +6,54% rispetto al 2013
(quando i passeggeri erano stati 35 milioni 939 mila). Secondo aeroporto per numero di
passeggeri è Milano Malpensa, che in un anno ha aumentato del 5%, passando dai 17 milioni
781 mila passeggeri del 2013 ai 18 milioni 669 mila del 2014. Terzo posto per Milano Linate,
che ha registrato una variazione del +0,01%, passando dagli 8 milioni 983 mila passeggeri del
2013 agli 8 milioni 984 mila del 2014.
Graziano Delrio: "La priorità è collegare gli hub con l’alta velocità"
Intervenendo alla presentazione del Rapporto, il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Graziano Delrio, si è soffermato sulle tendenze e sulle priorità del settore.
“Abbiamo bisogno di una migliore integrazione del trasporto aereo con gli altri trasporti – ha
affermato –, è importante non pensare in maniera settoriale perché la competitività dei
sistemi aeroportuali dipende anche da quella ferroviaria”. “Il lavoro che dobbiamo fare – ha
proseguito il ministro – è collegare gli hub con l'alta velocità, questa è una delle sfide che
abbiamo e dobbiamo farlo in tempi rapidi".
"In Italia dobbiamo superare il municipalismo, il paese deve puntare sui sistemi aeroportuali
più importanti – ha aggiunto Delrio –. Ora siamo alle prese con il piano della portualità dove
pure osserviamo un municipalismo, non siamo capaci di pensare insieme, è importante farlo
in certi momenti, anche in un'ottica europea. L'Europa fa molto bene al nostro Paese, ci chiede
di aumentare la nostra capacità degli aeroporti, in vista dell'aumento del traffico. L'Italia torna
a essere un brand appetibile" ha concluso il ministro.
Pietro Grasso: “Segnali di ripresa dopo una fase difficile”
Anche il presidente Pietro Grasso, intervenuto alla presentazione portando i saluti del
Senato, ha sottolineato i segnali di ripresa che emergono dal Rapporto. Quelli passati, ha
affermato il Presidente del Senato, “sono stati anni difficili, caratterizzati da una crisi
economica mondiale che non poteva non riflettersi anche sul settore dei trasporti in generale
e sul traffico aereo in particolare, generandone una significativa contrazione. Alle difficoltà
dell'economia globale – ha proseguito – si erano andati ad aggiungere gli effetti della
liberalizzazione dei mercati, la quale, a fronte di un considerevole aumento delle possibilità di
spostamento dei cittadini, aveva creato difficoltà crescenti, organizzative e di business, ai
vettori nazionali".
"Ma questo periodo di difficoltà sembra avviarsi alla conclusione", ha ribadito Grasso,
affermando che emergono spiragli di ripresa, conseguiti anche “grazie al lavoro dell'Enac, alla
sua attività di controllo e vigilanza per garantire la sicurezza dei voli e la qualità dei servizi
aerei e aeroportuali”.
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Agli spiragli di luce, ha affermato ancora Grasso, si contrappongono però eventi recenti
come la sciagura del volo Germanwings o come l'incendio all'aeroporto di Fiumicino. “Oltre al
dolore, alla drammaticità dei fatti e all'effetto sulla sensazione di sicurezza nei cittadini, sono
ulteriori ostacoli che si frappongono alla ripresa – ha concluso il presidente Grasso –, ma
siamo certi che l'Enac saprà, come sempre, affrontare anche queste criticità e formulare le
proposte più idonee a superarle e a far sì che non si ripetano in futuro, nell'interesse dei
passeggeri e soprattutto nel rispetto delle norme a tutela della salute loro e di quella dei
lavoratori”.
La Cina entra nel super-Fondo dell’Europa per le grandi opere4
Al momento dell’elezione il presidente della Commissione Jean-Claude Junker aveva
promesso di creare lo European Fund for Strategic Investment (Efsi), un’operazione da oltre
300 miliardi di euro che doveva servire ad accelerare la ripresa e realizzare le strutture
necessarie a favorire la crescita nel prossimo futuro.
L’iniziativa aveva provocato scetticismo, perché non si vedeva da dove sarebbero venuti
i soldi: Francia, Germania, Italia e Polonia avevano promesso 8 miliardi, e altri paesi avevano
prospettato donazioni minori. Ora, secondo la Reuters - sottolinea Paolo Mastrolilli oggi sulla
Stampa - la Cina ha deciso di partecipare al progetto. Il premier Li Keqiang verrà al vertice in
programma il 29 giugno a Bruxelles e porterà quattrini.
La bozza della dichiarazione finale, infatti, recita così: «La Cina ha annunciato che
renderà disponibile (un ammontare ancora da definire), per cofinanziare investimenti
strategici di comune interesse nell’Unione Europea». La cifra precisa verrà finalizzata durante
un incontro da tenere a settembre, ma un diplomatico che ha partecipato alle discussioni l’ha
definita «nell’ordine dei miliardi».
In cambio, la Repubblica popolare chiederà agli europei di aiutare l’iniziativa che il
presidente Xi Jinping ha chiamato “One Belt, One Road”. Si tratta in sostanza della nuova “via
della seta” che dovrebbe collegare il Paese all’Occidente, attraverso una rete di infrastrutture
che vanno dalle ferrovie e le strade, fino ai gasdotti e le tecnologie di internet.
Il tutto per creare una solida connessione a vari livelli, finalizzata a favorire gli scambi
fra l’Europa e la Cina. Solo qualche mese fa i paesi europei avevano sfidato l’opposizione degli
Stati Uniti, per unirsi all’Asian Infrastructure Investment Bank, ossia l’alternativa asiatica alla
Banca Mondiale, che Pechino ha deciso di creare per favorire lo sviluppo nella sua regione di
maggior influenza.
Washington aveva scoraggiato gli alleati, diffidandoli dall’abbracciare questa iniziativa,
mirata a diminuire il suo potere. Gli europei però non avevano ascoltato, e uno alla volta erano
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La Stampa, 15 giugno 2015
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entrati a far parte della Aiib. Ora la Cina prende di mira direttamente il Vecchio Continente,
promettendo finanziamenti essenziali per ricostruire le sue infrastrutture e favorire la
crescita. Una nuova sfida agli Stati Uniti, che stavolta avviene proprio nel cuore della loro
alleanza più tradizionale.
Questo avviene mentre il Congresso paralizza il presidente Obama, che vorrebbe
negoziare due nuovi trattati per il libero commercio proprio con l’Europa e i paesi dell’area
del Pacifico.
Accordo sul Piano Juncker, salvaguardato un miliardo per ricerca e infrastrutture5
Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno trovato un accordo sul funzionamento del
Piano Juncker per gli investimenti. I due principali risultati sono che viene certificato che i
contributi degli Stati non verranno conteggiati all'interno dei vincoli del Patto di Stabilità e
che verrà salvaguardato uno dei sei miliardi che dovevano essere presi dalle linee del bilancio
comunitario destinate a ricerca e infrastrutture.
“Un contributo nazionale agli investimenti, che sia di un Paese membro o di una banca di
promozione o di una banca che agisce a nome dello Stato, sarà registrato nei conti pubblici del
Paese interessato ma considerato come misura ‘una tantum’ (ovvero non di natura
strutturale, ndr) e non sarà preso in conto ai fini del rispetto del Patto di Stabilità e di
Crescita”, ha confermato in una conferenza stampa a Bruxelles, il vicepresidente della
Commissione europea Jyrki Katainen, illustrando i contenuti dell’accordo raggiunto nella
notte dopo ore di difficili trattative.
Insomma i contributi alle piattaforme di investimenti strategici del Piano Juncker da
parte dei Paesi Ue, delle loro banche di promozione e sviluppo, nel caso dell'Italia della Cassa
Depositi e Prestiti, o di qualsiasi banca che agisca a nome dello Stato non saranno presi in
conto. Finora, la Commissione europea aveva stabilito che i contributi dei Paesi membri al
piano Juncker da 315 miliardi di euro non fossero considerati ai fini del rispetto del Patto di
Stabilità solo nel caso in cui fossero stati attribuiti al “Fondo di garanzia” (che copre tutti i
progetti europei), ma non aveva chiarito cosa sarebbe stato dei contributi degli Stati destinati
direttamente alle “piattaforme d’investimento”, che hanno carattere settoriale o nazionale.
L'altro punto importante che risulta dalle trattative è stata la salvaguardia di uno dei 6
miliardi che dovevano essere presi per alimentare il fondo di garanzia da due dei programmi
più importanti del quadro pluriennale di bilancio 2014-2020: “Horizon” per la ricerca e
“Connecting Europe Facility” (Cef) per il finanziamento delle infrastrutture di rete (trasporti,
energia e telecomunicazioni).
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Sole 24ore, 13 giugno 2015.
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