PURO BEETHOVEN_ mag10_Comunicato

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PURO BEETHOVEN_ mag10_Comunicato
Orchestra Filarmonica di Torino
Stagione 2009/2010
martedì 11 maggio 2010
Conservatorio “G. Verdi”
Torino
ore 21
PURO BEETHOVEN
Orchestra Filarmonica di Torino
Umberto Benedetti Michelangeli direttore
Dora Schwarzberg violino
Ludwig van Beethoven
Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61
Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36
Prova generale aperta al pubblico: domenica 9 maggio 2010 ore 17
ore 17 - Torino, Conservatorio “G. Verdi” (Intero: 8 euro – Ridotto: 6 euro)
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A maggio l’Orchestra Filarmonica di Torino propone una full immersion nella musica di
Beethoven. Si mettono al suo servizio due personalità di spicco: Dora Schwarzberg – uno dei
talenti più esplosivi della storia del violinismo – e Umberto Benedetti Michelangeli, il
direttore che più di ogni altro ha cambiato i canoni interpretativi beethoveniani.
Sui leggi due pagine nate nell’arco di pochi anni, ma che raccontano aspetti diversi della
personalità del loro autore: la Sinfonia n. 2 (del 1802) e il Concerto per violino op. 61 (del
1806).
La Sinfonia n. 2, dai tratti inquieti e visionari, ci parla di un artista in piena maturazione, a un
passo dalla svolta epocale dell’Eroica. In bilico tra fra prudenza e sfida rispetto ai canoni del
sinfonismo settecentesco, questa pagina testimonia la nuova concezione sinfonica di
Beethoven, fatta di forme ampie, abbondanza di temi, intensificazione dei contrasti, effetti a
sorpresa e umorismo.
Il Concerto per violino (l'unico composto da Beethoven), se paragonato ad altre opere
composte nello stesso periodo (come la Sinfonia n. 4 e la n. 5, pagine dalla forza quasi
selvaggia), rivela una evidente originalità: luminoso e sereno, rifugge da ogni tensione per
privilegiare il carattere lirico, potenziato dagli interventi del solita, orientato all’espressività
anche nei passi più virtuosistici.
Concerto: biglietti a 21 euro (ridotto 16 euro - 6 euro per i nati dal 1979).
Prova generale aperta al pubblico: 8 euro (ridotto: 6 euro).
Per informazioni e acquisto biglietti: biglietteria Oft, via XX settembre, 58 – tel. 011.53.33.87
– [email protected] di apertura: lun – merc – ven: 9.30-13.30 mart – giov:14-18.
Laura Brucalassi
Ufficio stampa
Gli interpreti
Dora Schwarzberg è nata tra le quinte di un teatro ebraico dove operavano come musicisti i
suoi genitori, da cui ricavò il principio che può essere riassunto nelle parole che guidavano il
padre: "il violino deve parlare e piangere!". Il suo rapporto personale ed artistico con musicisti
quali il Prof. Yankelevich, V. Berlinsky, A. Schtern, Isaac Stern, Dorothy Delay, Menuhin ha
avuto un’influenza tale su di lei, che un ben noto musicista americano ha dichiarato: "Dora
Schwarzberg è un tipico rappresentante della scuola violinistica di Odessa-MoscaGerusalemme-New York".
Per Dora Schwarzberg la musica non è solo una professione ma un modo di vita. È un mezzo di
comunicazione con la gente, tanto vario e individualizzato quanti sono gli artisti con i quali
collabora (Martha Argerich, Misha Maisky, Berezovsky, Gililov, Imai Rudin, Geringas,
Drobinsky, Rabinovitch, Bashmet fra gli altri). Attività concertistica e attività pedagogica si
sono integrate, con la sua cattedra di violino a Vienna, dove continua ad esplorare la musica e
la vita con i suoi studenti, molti dei quali vincitori di concorsi internazionali e oggi in posizioni
guida nelle maggiori orchestre del mondo.
Dora Schwarzberg tiene corsi di perfezionamento internazionali. Il suo repertorio va dalla
sonata barocca al tango argentino, dove l’estensione del quadro riflette l’amore per ciascuno di
questi aspetti e il desiderio di irradiarlo verso il pubblico.
Umberto Benedetti Michelangeli, iniziati gli studi musicali giovanissimo sotto la guida della
zia, eccellente didatta e proseguitili, in seguito, presso il Conservatorio G.Verdi di Milano con i
Maestri Conter, Bettinelli e Gusella, si è perfezionato, infine, con Franco Ferrara. Ha diretto i
complessi di importanti Istituzioni sinfonico-cameristiche italiane ed europee fra le quali
l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di
Padova e del Veneto,I Pomeriggi Musicali e l’Angelicum di Milano, le Orchestre sinfoniche delle
RAI di Torino, Roma, Milano e Napoli, le Orchestre dei Teatri Regio di Torino, La Fenice di
Venezia, Carlo Felice di Genova, S. Carlo di Napoli, l’Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia, la
Oslo Philarmonic, la Helsinki Philharmonic, i Göteborg Symphoniker, la Kammerphilharmonie
della MDR di Lipsia, l’Orchestra della SWR di Stoccarda, L’Orchestre Phylharmonique de
Montecarlo,l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orquesta Sinfonica Ciudad de Oviedo,
l’Orchestra Filarmonica Giovanile di Israele, la Budapest Festival Orchestra, la Israel Chamber
Orchestra. Negli anni più recenti, pur mantenendo la frequentazione di più vasti ambiti, ha
concentrato i propri interessi intorno al repertorio Classico e Francese, dei quali è appassionato
cultore, scegliendo di dirigere quei concerti e di collaborare con le Orchestre che meglio gli
consentono di esprimere questa sua inclinazione.
Particolarmente significativo, al riguardo, il sodalizio con l'Orchestra da Camera di Mantova,
complesso del quale è direttore principale dal 1984 ed i cui esiti artistici sono sfociati
nell'attribuzione del Premio "Franco Abbiati" della Critica Musicale Italiana per l'anno 1997,
nonché in riconoscimenti internazionali ottenuti nel corso di tournèe in svariati Paesi del
Mondo; da sottolineare, inoltre, la collaborazione con la Camerata Academica Salzburg per una
serie di concerti tenuti in occasione della Schubertiade di Feldkirch 1996.
Il triennale rapporto con la Kammerorchester Basel, in qualità di direttore ospite principale, ha
costituito una significativa conferma delle sue scelte umane e musicali.
Nell’aprile 2004 Umberto Benedetti Michelangeli, in collaborazione con l’Orchestra da Camera
di Mantova, ha portato a compimento il ciclo dedicato a Beethoven comprendente le Sinfonie, i
Concerti ed alcune fra le opere sinfonico-corali. La lettura innovativa, che trae spunto dalle più
recenti ed avvertite acquisizioni storico-critiche e la rinnovata espressività che ne scaturisce,
sono valse all’intero progetto l’accoglienza più calda e convinta da parte di pubblico e critica.
Umberto Benedetti Michelangeli e l’Orchestra da Camera di Mantova sono, inoltre, protagonisti
del ciclo triennale 2005/2007 “Mozartfest” dedicato all’esecuzione integrale dell’opera sacra di
Mozart.
Il debutto al Rossini Opera Festival avvenuto nel 2006, con i titoli Die Schuldigkheit des ersten
Gebots di Mozart e La cambiale di matrimonio di Rossini, ha rappresentato una significativa
apertura alla dimensione del Teatro in Musica.
Recentemente, la Casa editrice BMG-Ricordi ha pubblicato la sua orchestrazione delle Proses
Lyriques di Claude Debussy.

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