storia della statua e per il restauro
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storia della statua e per il restauro
INTEGRAZIONE FRA TECNICHE ANALITICHE INVASIVE E NON PER LO STUDIO DEGLI STRATI PITTORICI ORIGINALI E DI RIFACIMENTO: IL CASO DELLA MADONNA DI CITERNA B.G. Brunetti2, A. Cagnini1, L. Cartechini2, M. Galeotti1, C. Lalli1, D. Pinna1, F. Rosi2, L. Speranza1 1Opificio 2Centro delle Pietre Dure - MiBAC, Laboratorio Scientifico, viale Strozzi 1, Firenze di Eccellenza SMAArt, Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Perugia OGGETTO DELL’INDAGINE ED OBIETTIVI ►Scultura in terracotta policroma raffigurante una Madonna con Bambino, della prima metà del XV secolo, conservata nella chiesa di S. Francesco a Citerna (PG) e attualmente in restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure. Al di sotto delle evidenti ridipinture, la qualità del modellato porta all’ipotesi di attribuzione dell’opera all’attività giovanile di Donatello. ► ► Obiettivo: individuare la presenza di materiali non originali e chiarire la successione degli strati cromatici. cromatici Indagine preliminare alle operazioni di pulitura e restauro. restauro ► ► ► Modalità di indagine: approccio multidisciplinare con una campagna di indagini non invasive (XRF,mid-FTIR) e successivo prelievo di microcampioni per l’analisi stratigrafica mediante microscopia ottica, SEM-EDS, microFTIR e microRaman. ► ► ► ► Manto della Madonna: allo stato attuale si presenta di colore verde-azzurro sia nella ll parte t esterna t che h in i quella ll interna. i t D un analisi Da li i visiva i i e da d saggii di pulitura, lit responsabile del tono verde del manto è uno spesso strato di vernice protettiva che nel tempo si è ossidata e ingiallita. L’ ingiallimento si è sovrapposto al colore celeste dell’ultima ridipintura determinando la tonalità verdastra che domina il manto. INDAGINI NON INVASIVE (mid(mid-FTIR, FTIR XRF) Risultati XRF Manto esterno : Ca, Pb, Fe (bassi conteggi) Manto soppanno: Ca, Pb, Fe (bassi conteggi), Ag Fascia dorata sul bordo: Sn Risultati midFTIR segnale a circa 2100 cm-1 (stretching del gruppo CN) Blu di Prussia bianco di piombo carbonato di calcio La Madonna di Citerna: indicazione dei punti di misura XRF e tabella dei risultati VERIFICHE SUCCESSIVE ►successione degli strati contenenti bianco di piombo e carbonato di calcio ►► localizzazione dell’argento trovato nel soppanno ►►►individuazione del pigmento originale impiegato per il mantello ►►►►eventuale decorazione ad oro sotto la bordatura eseguita con stagno MICROPRELIEVI PER SEZIONI LUCIDE (microscopia ottica, SEM/EDS, microRaman) Sezione lucida 200x Prelievo dall’esterno del manto Sezione lucida 200x Prelievo dal soppanno F. strato spesso di vernice invecchiata a tonalità F. strato spesso di vernice invecchiata a tonalità gialla E. stesure di blu di Prussia via via più diluito con bianco di piombo D. stesura a base di Bianco di Piombo di spessore irregolare con vernice sovrastante C. stesura pittorica di colore grigio scuro ma costituita da granuli azzurri B. foglia di argento di spessore molto sottile (1-3 µm) A. strato di colore giallo giallo--beige contenente piombo (probabilmente minio), terre, nero di carbone e carbonato di calcio gialla E. strato a base di Bianco di Piombo e Blu di Prussia con minor concentrazione di pigmento D. strato a base di Bianco di Piombo e Blu di Prussia C. strato di Bianco di Piombo frammisto a carbonato di calcio con sovrapposto un film di materiale organico B. stesura a base di bianco di Piombo con strato di materiale filmogeno (vernice di protezione o di finitura)) A. strato preparatorio a base di gesso e colla Strato comune a tutti i prelievi effettuati sull’esterno del manto COLORE ORIGINALE DELL’ESTERNO DELL ESTERNO MANTO: BIANCO Spettro XRF del soppanno del manto: presenza di argento Analisi microRAMAN dei granuli azzurri: identificazione del lapislazzuli COLORE ORIGINALE DEL SOPPANNO: VELATURA DI LAPISLAZZULI SU FOGLIA DI ARGENTO ►decorazione d i uniforme if ? ►motivo o effetto tipo broccato? CONCLUSIONI Il quadro che si ricava dalle analisi e dal confronto con opere vicine temporalmente e spazialmente alla Madonna di Citerna indica un’importante p variazione di iconografia g nel tempo, p con un adeguamento g delle cromie e dell’impianto p decorativo originali g al g gusto di epoche successive. Per il mantello, gli interventi di ridipintura hanno comportato la variazione dal bianco (probabilmente con decorazioni in oro, come è stato riscontrato da indagini sulla manica) al celeste con una decorazione a base di stagno meccato. Nel sottopanneggio lo strato celeste di blu di Prussia e biacca ricopre residui di una decorazione realizzata velando l’argento con lapislazzuli. •Si ringrazia la restauratrice Rosanna Moradei del settore di restauro materiali ceramici e plastici dell’OPD •Lavoro presentato con il contributo del progetto EUARTECH