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. Guardia di Finanza COMANDO PROVINCIALE DI SASSARI - Via Baldedda, n. 11/a - 079/254033 COMUNICATO STAMPA GUARDIA DI FINANZA OLBIA. OPERAZIONE ANTICONTRAFFAZIONE “FABBRICA DEI SOGNI”: SCOPERTA AD OLBIA LA PRIMA ABITAZIONE UTILIZZATA COME LABORATORIO-MAGAZZINO PER ASSEMBLAGGIO E STOCCAGGIO DI MERCI CONTRAFFATTE DESTINATE AL RICCO MERCATO ESTIVO DELLE SPIAGGE GALLURESI E DELLA COSTA SMERALDA. ARRESTATO UN SENEGALESE (CON REGOLARE PERMESSO DI SOGGIORNO). NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI SEQUESTRATE CENTINAIA DI MERCI GIA’ CONTRAFFATTE E CAPI DI ABBIGLIAMENTO PRONTI ALLA FALSIFICAZIONE CON L’APPOSIZIONE DI FALSE GRIFFES. SEQUESTRATA UNA MACCHINA DA CUCIRE ED ALTRE ATTREZZATURE UTILIZZATE PER LA CONTRAFFAZIONE. Appena iniziata l’estate e le fiamme gialle della Compagnia di Olbia hanno già messo a segno un importantissimo risultato contro la contraffazione di capi ed accessori d’abbigliamento. Già da tempo i baschi verdi stanno svolgendo un’attenta e riservata attività di controllo del territorio per arrivare non solo al semplice fermo di merce contraffatta, ma all’individuazione di un laboratorio-magazzino che diverse segnalazioni davano presenti in zona. Ieri finalmente il colpo. Dopo aver individuato in mattinata D.M. (senegalese 50enne) che si aggirava con un ingombrante borsone per il golfo di Marinella, nei pressi di Porto Rotondo, una pattuglia di baschi verdi decideva di entrare in azione, iniziando un controllo nei confronti del soggetto. Immediatamente emergeva che nel borsone vi erano accessori e capi d’abbigliamento contraffatti, talchè veniva di seguito effettuata la 1 perquisizione presso l’abitazione dell’individuo (residente in Olbia e con regolare permesso di soggiorno). Presso l’immobile la sorpresa: i finanzieri finalmente comprendeva di aver scovato la prima casa adibita a laboratorio-magazzino di merci contraffatte. Innanzitutto veniva al suo intervento rinvenuta una quantità e varietà impressionante di materiale illecito: - 800 etichette di stoffa riportanti marchi contraffatti (Dolce&Gabbana, Prada, Armani, Diesel, La coste, Gucci, Cavalli, Belstaff, ecc.); - 32 etichette di metallo con marchi contraffatti Tod’s e Prada; - 388 etichette adesive e 124 etichette in pelle con falsi marchi (Dolce&Gabbana, Prada, Armani, Diesel, La coste, Gucci, Cavalli, Belstaff, ecc.); - oltre 200 capi d’abbigliamento ed accessori già contraffatti e pronti alla vendita; - 58 orologi falsi (Rolex, Bretling, Cartier, Ferrari, Fendi, ecc.); - oltre 300 cd e dvd contraffatti. Tutto quanto sopra per un valore definitivo alla minuta complessiva vendita (una volta assemblati i capi contraffatti) oscillante tra i 30.000 ed i 50.000 Euro. Veniva inoltre sequestrato materiale utilizzato per l’assemblaggio dei griffes false su normali capi d’abbigliamento, consistente in una macchina da cucire, un ferro da stiro e materiale d’assemblaggio. Il soggetto veniva quindi tratto in arresto per diversi reati (ricettazione, commercio di prodotti contraffati, contraffazione e violazioni delle disposizioni sul diritto d’autore). 2 E’ il primo risultato del genere operato in Gallura, per il quale i finanzieri riescono finalmente a scovare un laboratorio clandestino e non semplicemente un normale fermo di merce contraffatta. L’importante risultato anche per dare un immediata e tangibile risposta alle tante segnalazioni di immissione in commercio sulle spiagge della Costa Smeralda e della Gallura tutta di capi illecitamente riprodotti, anche a tutela dei negozianti che vendono le veri griffes rispettando le regole del mercato. I comandi galluresi richiamano, inoltre, l’attenzione soprattutto su coloro che sulle note spiagge smeraldine possono essere avvicinati, oltre che da indiani/pakistani/nordafricani, anche – di recente - da distinti signori/e con provenienza nord europea, i quali, forti della bella presenza e di delicati modi di fare e parlare, riescono a soggiogare le vittime designate, rifilando loro autentici “tarocchi”. In particolare ci si riferisce alla vendita di presunti gioielli, orologi e accessori che, passati per preziosi di sicuro valore (anche di 3-4.000,00 Euro), vengono ceduto per “modiche cifre” di 400500 Euro, ovviamente in contanti ed “in nero”. Purtroppo gli effetti di tali illecite condotte sono molteplici: 1. innanzitutto la truffa ai danni del soggetto che, pensando di aver fatto un affare, scopre successivamente di aver acquistato, in realtà, il classico c.d. “tarocco”; 2. la concorrenza sleale nei confronti degli esercenti di settore che vendono nel rispetto delle normative commerciali (in particolare ai fini della garanzia), fiscali e di sicurezza del prodotto; 3. la vendita “in nero” posta in essere, con conseguente danno alle casse dell’Erario. Per qualsiasi segnalazione da parte dei cittadini e dei turisti, si ricorda che è sempre disponibile, attivo nell’ intero arco delle 24 ore, il numero verde gratuito di pubblica utilità “117”. 3