La storia di Beniamino solo con 783 euro di pensione

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La storia di Beniamino solo con 783 euro di pensione
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La storia di Beniamino
solo con 783 euro di pensione
Ha 76 anni. vive da solo e riceve 783 euro al mese di pensione e spende 187 di affitto ed è preoccupato per i pesanti rincari che
la crisi sta proponendo per ogni genere di servizio e prodotto di consumo. Per sbarcare il lunario fa riferimento ad una
associazione di assistenza agli anziani che gli fornisce mensilmente un pacco di generi alimentari. La crisi morde da tempo. E se
«i ristoranti sono affollati e nei week end la gente si affolla sulle autostrade e nei luoghi di villeggiatura», c'è chi, ai margini, fa
difficoltà a campare. Beniamino Gerolimon vive a Lasino, valle dei Laghi. Operato al cuore 21 anni fa «iniziai di nuovo a vivere,
dopo la disgrazia della morte di mia moglie, nel 1985». Faceva il taxista a Milano e poi, pensionato, venne in Trentino dove
aveva un fratello. Dal 2000 ha un alloggio Itea. La sua casa è pulita, in ordine. È una persona molto educata. Gli chiediamo dei
suoi redditi e ci mostra la dichiarazione fiscale e poi gli estratti di un conto corrente da cui risulta che riceve 783 euro mensili di
pensione. Per 12 mesi. Non un caso estremo. Eppure la sua è una vita difficile. D'affitto e riscaldamento paga 186,91 euro
all'ltea, gliene rimangono 596. «Sto bene nel mio appartamento, sono felice di stare qui, sono 56 metri quadrati». Gerolimon ha
un'auto, una Punto del 1999. «Mi è indispensabile. Mi serve per sentirmi vivo ma anche per fare le cose indispensabili: ci faccio
5.000 km l'anno: per andare a farmi controllare all'ospedale, Trento e Rovereto, o dal medico che sta a Cavedine. Raramente
vado a trovare in auto mio figlio, a Milano. Gli ho lasciato la mia licenza del taxi, che era la mia liquidazione, e anche
l'appartamento. Ma lui soffre di obesità e non ha potuto continuare l'attività per questioni di salute». Avanti ancora con i conti.
Gerolimon dimostra con la documentazione ogni sua spesa: "Sono 60 euro mensili per la benzina, 10 euro per la tassa di
circolazione e 45 per l'assicurazione». Un totale di 115 euro. Della pensione a questo punto rimangono 480 euro. Le medicine
fortunatamente sono gratuite. «Le generiche». Le bollette? Anche qui il simpatico uomo mostra i documenti: "Sono
mediamente 12 euro di luce, 6 di gas (la bombola da 35 euro dura 6 mesi)". Poi c'è il telefono. «Spendo 33 euro al mese. Gran
parte del costo è l'abbonamento Telecom, io mi guardo bene dall'abusare del mezzo». Totale bollette mensili, 51 euro. Che
portano il residuo mensile a 429 euro. Diciamo 350 euro perché il nostro pensionato fuma e beve qualche caffè. Quanto fuma?
«Cinque sigarette al giorno». Si intimidisce: «Non dovrei, per la salute». Altri vizi? «Un paio di caffè al giorno». A casa? «No, al
bar». E qui, pur con una certa vergogna, mettiamo lì la domanda. Perché al bar? «Al bar ci vado perché è lì che io vedo la gente,
che ci parlo, che sto un poco con qualcuno». Già. Naturalmente, in una vita normale ci sono anche le spese, diciamo così,
straordinarie. Quando le ultime, signor Gerolimon? La risposta viene immediata, a significare che questo tipo di esborsi rimane
nella mente a chi ne ha pochi di soldi. «Ho portato di recente il giaccone a pulire, per l'inverno, lO euro. E a luglio mi sono
comperato (ndr, lo mostra) l'affilacoltelli per 22 euro, Ne avevo bisogno». Poi c'è sempre qualcosa che manca: del filo, una
canottiera o un calzino. E i soldi vanno. È al limite Beniamino Gerolimon. Potrebbe anche farcela e una volta l'anno comperare il
panettone. Ma deve aiutare il figlio: «200 euro un mese, 50 l'altro, poi altri 200. Ma lui talvolta mi restituisce delle somme". E
c'è la spesa. «Compro tutto ciò che costa poco, la verdura specialmente. Carne? Solo hamburger, due volte la settimana. La
bistecca non so cosa sia. Tutto ciò che acquisto, guardo sia di rapida cottura, per risparmiare il gas». Ma già qui è evidente che il
signor Gerolimon qualche aiuto lo deve ricevere. «Alle ristrettezze ho dovuto riabituarmi. Era dai tempi della guerra ... ".
E’ venuto l'imbrunire ma l'uomo non accende la luce, "Ci sono dei mesi che non ce la faccio proprio ed ora con gli aumenti di gas,
luce, generi alimentari. .. Da anni ormai faccio riferimento all' Ada (Associazione Diritti Anziani Onlus). Ogni mese vado a
prendere il pacco dei viveri: pasta, tonno, sughi, marmellata. Un tempo prendevo lo zucchero dalla Croce Rossa, sono un
volontario e tutti i lunedì vado lì ad aiutare. Fino a luglio ricevevo anche i dadi..;». La sua vita? «Vorrei stare bene, anche per
aiutare gli altri. Ma è difficile, sei davvero al limite». E ora, con gli aumenti e la crisi che si preannuncia lunga e dura? «Cercherò
di stare sempre a casa, meno sigarette e niente caffè al bar. Ma all'ospedale ci devo andare. Per fortuna c'è il pacco viveri che fa
un gran bene». Non ci pare scandaloso annotare che il nostro anziano spende 15 euro al mese per il Lotto. «Con un ambo puoi
ricevere 235 euro. L'ultima vittoria, in luglio, è stata però solo di 78 euro. Per il resto, per stare bene ho solo la televisione. Non
posso più fare crociere, sa è una questione di salute». E sorride.