IL CONCENTRATO PROTEICO DI RISO COME INGREDIENTE

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IL CONCENTRATO PROTEICO DI RISO COME INGREDIENTE
Biol. Mar. Medit. (2006), 13 (2): 128-129
F. De Pasquale, G. Maricchiolo, M.T. Costanzo, A. Bonanno, F. Gai
Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, I.A.M.C., Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Spianata S. Raineri, 86 – 98122 Messina, Italia.
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IL CONCENTRATO PROTEICO DI RISO COME INGREDIENTE
NELLA DIETA DI PAGELLUS BOGARAVEO: RISPOSTA DEGLI
ENZIMI DIGESTIVI IN RELAZIONE A DOSE E TAGLIA CORPOREA
RICE PROTEIN CONCENTRATE AS DIETARY COMPONENT
OF PAGELLUS BOGARAVEO: EFFECT ON DIGESTIVE
ENZYMES IN RELATION TO DOSE AND FISH SIZE
Abstract - The effects induced on the digestive enzymes by the inclusion in the diet of rice protein
concentrate (RPC) in replacement of fish meal were investigated in Pagellus bogaraveo (Pisces: Sparidae)
specimens of two different (small and large) sizes. Total proteases, trypsin and chymotrypsin levels increased in all the fish, regardless of their size, while lipase activity was reduced.
Key-words: diet, enzymes, Pagellus bogaraveo.
Introduzione - L’utilizzo di nuove fonti proteiche di origine vegetale, quali il concentrato proteico di riso (CPR), in sostituzione della farina di pesce come ingrediente
della dieta di specie ittiche carnivore di interesse commerciale, costituisce una problematica emergente in acquacoltura (Gasco et al., 2005). In una precedente indagine
(Caruso et al., 2006) è stato evidenziato come la somministrazione di tale ingrediente
come componente della dieta del rovello (Pagellus bogaraveo) comporti un incremento
significativo delle proteasi digestive. Come ulteriore contributo scientifico, uno studio
più completo è stato condotto su esemplari di rovello appartenenti a due differenti
taglie, al fine di valutare gli effetti indotti sulla distribuzione del corredo enzimatico
digestivo complessivo e la loro eventuale relazione con la taglia dei pesci.
Materiali e metodi - Esemplari di Pagellus bogaraveo del peso medio di 96.10±13.6 g
provenienti da cattura, acclimatati in vasche in PVC (1.5 m3) presso l’impianto sperimentale di acquacoltura dell’Istituto IAMC, sono stati alimentati con diete a contenuto crescente di CPR (dieta B e C, contenenti rispettivamente 20 e 35% di CPR) per
confronto con un lotto controllo alimentato con una dieta priva di tale ingrediente
(dieta A). Per ciascuna dieta sono state allestite due repliche, ognuna composta da 10
individui. Lo stesso disegno sperimentale è stato applicato su esemplari del peso medio
di 53.91±10.9 g. Su campioni di stomaco, ciechi ed intestino, prelevati a digiuno da 3
pesci, sono stati analizzati: proteasi totali, pepsina, tripsina, chimotripsina, carbossipeptidasi A e B, amilasi, lipasi (Caruso et al., in stampa).
Risultati - Il CPR ha comportato un aumento significativo (P<0.01) delle proteasi
totali nei pesci di piccola taglia, alle due dosi (ciechi, t=152.7, 41.02; intestino, t=82.49,
30.25, P<0.01, diete B e C, rispettivamente) ed in quelli di taglia maggiore, alla dose
elevata (dieta C t=9.00, 13.43, P<0.01, ciechi ed intestino, rispettivamente). Il contenuto di pepsina è risultato in genere maggiore nei pesci di taglia elevata, aumentando
significativamente (t=5.398, P<0.01) per effetto della dieta C. Anche i livelli di tripsina sono generalmente aumentati con l’aumento della taglia. L’enzima ha mostrato
un andamento crescente con l’aumento della dose di CPR, significativo nei ciechi dei
pesci di piccola taglia (dieta C, t=23.89, P<0.01). Il contenuto in chimotripsina ha
presentato una diminuzione non significativa con l’aumento della taglia corporea. Nei
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pesci di piccola taglia, è stato registrato un aumento di questo enzima, significativo nei
pesci alimentati con la dieta B (t=12.73, 9.89, P<0.01 nei ciechi e nell’intestino, rispettivamente), e, in misura inferiore con la dieta C. Nei pesci di taglia maggiore, l’effetto
stimolante della dieta B è risultato inferiore ed ha interessato i ciechi (t=8.88, P<0.01);
la dieta C ha prodotto un aumento non significativo di chimotripsina nell’intestino. La
carbossipeptidasi A misurata nei pesci di taglia maggiore è risultata in genere inferiore
rispetto ai pesci di piccola taglia. In questi ultimi, la dieta B ha indotto un aumento
significativo dei livelli enzimatici nei ciechi (t=73.18, P<0.01) e nell’intestino (t=637.4,
P<0.01); la dieta C ha causato nei ciechi un effetto stimolante nei pesci di taglia maggiore (t=5.78, P<0.01) e depressivo (t=7.94, P<0.01) in quelli di taglia minore, mentre
nell’intestino non sono state osservate variazioni significative. I valori di carbossipeptidasi B sono aumentati significativamente per effetto della dieta C nei pesci di piccola
taglia (t=61.24, 45.86, P<0.01, ciechi ed intestino, rispettivamente) e di taglia maggiore
(t=5.96, 50.06, P<0.01, ciechi ed intestino, rispettivamente). Anche con la dieta B è
stato osservato un aumento di carbossipeptidasi B, significativo solo nei ciechi dei
pesci di piccola taglia (t=74.74, P<0.01). I valori di amilasi sono diminuiti significativamente (P<0.01) con l’aumento della taglia, sia nei ciechi (t=9.05) che nell’intestino (t=9.56). La dieta C ha indotto un aumento significativo di amilasi nell’intestino
(t=94.83, 194.4, P<0.01, taglia piccola e grande, rispettivamente), mentre la dieta B ha
comportato una diminuzione dell’enzima nei ciechi (t=1015.78, 30.24, P<0.01, taglia
piccola e grande, rispettivamente). Il contenuto in lipasi non ha presentato variazioni
significative con la taglia; per effetto della dieta C, esso è aumentato significativamente
nei ciechi (t=247.17, 756.58, P<0.01, taglia piccola e grande, rispettivamente), e diminuito nell’intestino (t=675.64, 475.28, P<0.01, taglia piccola e grande, rispettivamente).
Alla dose bassa, il CPR ha prodotto una diminuzione significativa (P<0.01) della lipasi
nei ciechi (t=191.92, 166.6, taglia piccola e grande, rispettivamente) e nell’intestino
(t=1105.47, 897.05, taglia piccola e grande, rispettivamente).
Conclusioni - La risposta degli enzimi digestivi all’inclusione di CPR nella dieta
presenta variazioni significative in base alla dose di tale ingrediente, risultando particolarmente significativa alla dose più elevata, come riportato da Caruso et al. (2006).
La taglia corporea non è apparsa invece influenzare sensibilmente gli andamenti enzimatici, fatta eccezione per il contenuto in amilasi. Tuttavia, gli individui di taglia più
piccola hanno manifestato una reattività ad entrambe le dosi di CPR, mentre in quelli
di taglia maggiore sono state osservate variazioni più significative in risposta alla dose
più elevata di CPR.
Bibliografia
CARUSO G., GAI F., PALMEGIANO G.B., DE PASQUALE F., COSTANZO M.T., GENOVESE
L. (2006) - Effetto dell’inclusione di concentrato proteico di riso nella dieta sull’attività proteasica
digestiva di Pagellus bogaraveo ed Onchorhynchus mykiss. Biol. Mar. Medit., 13 (1): (in stampa).
GASCO L., PALMEGIANO G.B., GAI F., DAPRÀ F., SICURO B., GUO K., ZOCCARATO I.
(2005) - Use of rice protein concentrate in rainbow trout feeding: preliminary results. Ital. J. Anim.
Sci., 4: 591-593.