LA CONTABILITA` GENERALE Nozioni introduttive, i conti

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LA CONTABILITA` GENERALE Nozioni introduttive, i conti
DISPENSE DI RAGIONERIA APPLICATA N° 1
LA CONTABILITA' GENERALE
Nozioni introduttive, i conti patrimoniali, i conti economici, il piano dei conti
In questo capitolo dedicato alla Ragioneria si affronteranno tutte le problematiche relative alle Imprese sotto
l'aspetto meramente contabile.
Infatti la Ragioneria è quella branchia di Economia aziendale dedicata all'organizzazione e struttura contabile
delle Imprese, dai metodi più basilare e semplici, a quelli più complessi.
L'impresa definita e intesa come struttura economica organizzata, deve essere cosciente dei propri mezzi di
funzionamento per raggiungere lo scopo per il quale viene costituita, cioè la produzione o lo scambio di beni
e servizi, e con essi la produzione di reddito.
Tutto questo comporta al tempo stesso mezzi di finanziamento, che possono essere propri dell'imprenditore ,
nel caso tipico delle piccole imprese, o reperiti presso terzi, caso più diffuso nell'economia Italiana non solo
dalle medie e grandi imprese ma anche da parte di piccole imprese.
Per tanto per poter monitorare tutta una serie di attività dirette o collaterali all'organizzazione aziendale,
necessità anche una struttura contabile, semplice o complessa che sia, a seconda delle dimensioni
dell'impresa, per poter verificare lo stato di salute dell'impresa stessa e se si stanno raggiungendo gli
obbiettivi prefissi(fin dai tempi dei baratti dove non esisteva circolazione monetaria, esisteva la contabilità).
I sistemi contabili semplici, sono quelli che non richiedono particolari metodi di rilevazioni tra loro coordinate
e collegate, come i valori economici e finanziari generati contemporaneamente dalle operazioni di gestione,
e neanche particolari conoscenze di tecniche contabili, un esempio potrebbe essere la tenuta di una
contabilità tramite una prima nota, cioè contabilizzare semplicemente le uscite come sinonimo di COSTI e le
entrate come sinonimo di RICAVI, questo tipo di contabilità però, può andare bene al piccolo imprenditore il
quale non ha l'esigenza di avere un bilancio di esercizio, ne di avere a conoscenza una situazione
patrimoniale-finanziaria della propria impresa.
Occorre tenere presente però, che questo tipo di contabilità può andare bene solo ed esclusivamente ad uso
interno, non invece nei confronti di terzi e su tutti l'Amministrazione Finanziaria, la quale richiede la tenuta di
determinate scritture contabili in base agli introiti ( ricavi ) dell'impresa. A tale riguardo si veda la dispensa i
regimi contabili fiscali presente nella parte dedicata al Diritto commerciale e tributario.
Diverso è il sistema della contabilità generale, il quale è invece l'insieme di rilevazioni contabili tra loro
collegate, e che riguardano movimentazioni di valori finanziari ed economici generati dalla stessa operazione
di gestione.
Il fine della contabilità generale è quello di determinare il patrimonio dell'impresa, le attività e passività,
nonché il risultato economico dell'esercizio. Fornisce inoltre tutti i dati per la predisposizione del bilancio di
esercizio e della redazione della dichiarazione dei redditi.
Le scritture contabili che caratterizzano la contabilità generale, si basano su un sistema coordinato di conti
tra loro collegati e riguardanti un unico complesso, cioè il piano dei conti, composto da categorie omogenee
ed eterogenee di conti stessi.
Esistono vari sistemi contabili relativi alla contabilità generale, quello con il sistema del patrimonio meno
diffuso, riguardante più i fatti e le movimentazioni interne di un'impresa, per esempio lo spostamento di merci
da un deposito ad un altro, o dei valori di denaro sempre da un conto ad un altro, tutte rilevazioni contabili
che potrebbero sì essere utili a scopo meramente conoscitivo per l'impresa ma, non rilevano movimentazioni
in aumento o in diminuzione di attività economiche e finanziarie. Oppure ancora il sistema degli impegni,
dove si procede a contabilizzare subito un impegno assunto di durata pluriennale nei confronti di terzi,
insomma una sorta di promemoria.
Il sistema più utilizzato per la tenuta della contabilità generale è quello con il sistema patrimoniale e del
reddito, e di norma questo sistema viene attuato tramite il metodo della partita doppia, si tenga presente che
un metodo non è un sistema contabile, il metodo è un insieme di norme che regolano la forma, l'ordine e la
modalità con le quali vengono composte le scritture, e quindi un metodo può essere applicato a più sistemi
contabili.
Si premette che questa dispensa non è una lezione all'introduzione della Ragioneria e all'insegnamento del
metodo della partita doppia, per tanto si ritiene che i lettori abbiano già a conoscenza le nozioni di base di
detto sistema contabile, che comunque sommariamente andremo a riassumere:
-il metodo della partita doppia stabilisce che la registrazione di ogni operazione aziendale, deve indicare la
denominazione dei conti interessati e la relativa sezione ( Dare o Avere ) dove i valori vanno indicati;
-ogni operazione deve dar luogo ad almeno due annotazioni, in due o più conti in opposte sezioni, in modo
che i valori registrati siano uguali sia in Dare che in Avere, in modo che si attui sempre l'uguaglianza tra
accrediti e addebiti.
I conti si dividono in due categorie:
CONTI NUMERARI o ( PATRIMONIALI ) e CONTI ECONOMICI o ( DI REDDITO ):
I conti numerari sono tutte quelle voci che riguardano attività e passività finanziarie, sono conti bilaterali in
quanto funzionano sia in dare che in avere, a seconda se esprimono incrementi o decrementi di attività o
passività, sono conti numerari anche i conti di Patrimonio netto o i conti di natura economica che rivestono
carattere pluriennale o costi e ricavi sospesi.
I loro saldi finali confluiscono nel bilancio di esercizio nella sezione “ STATO PATRIMONIALE “.
CONTI NUMERARI ( PATRIMONIALI )
DARE ( variazioni finanziarie attive )
AVERE ( variazioni finanziarie passive )
Entrate di cassa e altri valori
Uscite di cassa e altri valori
Aumenti di crediti
Aumenti di debiti
Aumenti di Immobilizzazioni
Diminuzioni di Immobilizzazioni
Diminuzioni di debiti
Diminuzione di crediti
Diminuzioni di Patrimonio netto e parti ideali
Aumenti di Patrimonio netto e parti ideali
I conti economici o di reddito, sono tutte quelle voci che rappresentano costi e ricavi dell'esercizio, o costi e
ricavi straordinari dovuti da operazioni che interessano due conti finanziari non coincidenti tra loro, nelle
scritture contabili si trovano in contrapposizione con i conti patrimoniali, sono detti conti unilaterali perché a
differenza dei conti patrimoniali, funzionano solo in Dare o in Avere a seconda si tratti di Costi o di Ricavi,
possono funzionare in posizione invertita solo se trattasi di rettifiche o variazioni.
I loro saldi finali confluiscono nel bilancio di esercizio nella sezione “ CONTO ECONOMICO “
CONTI ECONOMICI ( O DI REDDITO )
DARE ( variazioni economiche negative )
AVERE ( variazioni economiche positive )
Costi
Ricavi
Diminuzione di ricavi
Diminuzione di costi
Alla fine di un esercizio ( solitamente coincidente con l'anno solare ) la differenza tra costi e ricavi, come la
differenza tra attività e passività che dovrà essere di pari importo, per effetto del principio che i valori
registrati sia in Dare che in Avere siano uguali, determinerà l'utile o la perdita di esercizio.
Tutte le registrazioni riguardanti le operazioni in partita doppia devono essere riportate sul libro giornale (al
riguardo si riporta alla dispensa l'impresa in generale e l'imprenditore per le scritture contabili obbligatorie)
tenuto a norma di legge, e nei conti di mastro, ossia schede intestate ad ogni singolo conto con tutte le
movimentazioni intervenute durante l'esercizio.
Infine, per rilevare un fatto di gestione in partita doppia è necessario individuare la data dell'operazione, i
conti interessati, la sezione in cui registrare gli importi.
Per poter impiantare un organizzazione per la tenuta della contabilità generale in partita doppia, il primo
passo da compiere è quello di predisporre un piano dei conti, ossia la definizione dei conti che costituiscono
il sistema contabile. Il piano dei conti può essere personalizzato e differente da impresa a impresa, a
secondo delle esigenze, struttura e dimensione, e settore merceologico dell'impresa stessa.
La cosa importante, comune per tutte le imprese, è che le scritture devono riportare esclusivamente i conti
indicati nel piano dei conti, aggiungendo eventualmente nuovi conti, ma non usando nomi diversi per conti
già esistenti. Al massimo se si ritiene che ad un conto sia stata data una denominazione non appropriata, si
può aprire un nuovo conto con la giusta denominazione, e subito stornare mediante scrittura in partita
doppia, il vecchio conto con quello nuovo ( operazioni denominate di “storno e rettifica” ).
Il piano dei conti deve essere predisposto in modo da favorire la predisposizione del bilancio di esercizio e la
dichiarazione fiscale dei redditi, infatti a tale scopo sia la legislazione civilistica che quella fiscale pongono
delle condizioni che vincolano la scelta dei conti da utilizzare e il loro funzionamento.
Comunque, per soddisfare determinate esigenze amministrative e contabili interne, per rendere più
dettagliata possibile una situazione contabile, si possono usare dei “sottoconti” al conto principale detto
“capo conto o capo mastro ” per essere poi però, in sede di bilancio riclassificati secondo le norme del
codice civile e delle direttive della Cee.
ESEMPIO:
CONTO
SOTTO-CONTO
RICLASSIFICATO BILANCIO
CREDITI V/CLIENTI
CLIENTE “ ROSSI”
CLIENTE “ BIANCHI”
ECC.ECC.
CREDITI COMMERCIALI
FITTI PASSIVI
FITTO LOCALE VIA...........
FITTO LOCALE PIAZZA........
GODIMENTO BENI DI TERZI
Le fonti per predisporre le operazioni di gestione in contabilità generale sul libro giornale, derivano dalle così
dette scritture secondarie, ma non per questo non obbligatorie, quali prima nota ( non obbligatoria ), registri
IVA, libro paga per i costi relativi al personale e registro dei cespiti ammortizzabili per gli ammortamenti.
Si tenga però presente, che con i programmi moderni per contabilità, basta effettuare una semplice
imputazione in prima nota per ritrovarsi effettuate tutte le registrazioni necessarie ( registrazione IVA, libro
giornale, conti di mastro ecc. ecc.), fermo restando, che a parere di chi scrive, sia necessaria una buona
conoscenza della tecnica contabile della contabilità generale ed in particolare della partita doppia, per non
ritrovarsi poi a fine esercizio, in sede di formazione del bilancio, a dover effettuare più scritture per rettificare
errori di imputazioni che vere e proprie scritture di assestamento.
Nella prossime dispense vedremo praticamente come effettuare le registrazioni in partita doppia nella
contabilità generale, simulando l'andamento gestionale di un'impresa dalla sua costituzione, fino alla
redazione del bilancio di esercizio.
articolo di Marco Natoli del 29/04/2009