Coppa italia techno 293
Transcript
Coppa italia techno 293
STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE A CIVITAVECCHIA PER LA TAPPA FINALE DELLA COPPA ITALIA TECHNO 293. 128 ATLETI IN ACQUA (102 TECHNO 293), BEN 13 COPPE VINTE DAI PALAESI! Ogni primato, nel momento stesso in cui viene suggellato, costituisce un obiettivo da surclassare. Questa è la vita, questo è il bello dello sport. Ma, per la loro stessa natura di espressione verticistica, i record non si frantumano tutti i giorni, e spesso durano nel tempo lasciando solo una goccia di rimpianto sulle occasioni perdute per ritoccarli. La classe Techno 293 sembra invece destinata a bruciare le tappe. Si registrano incredibili numeri ai campionati mondiali (quest’anno più vicini a quota 400 che al tetto di 300), si prende atto magno cum gaudio che i soci in Italia sono aumentati del 50% in due anni (siamo a quota 269), e si verificano partecipazioni impensabili sino a qualche anno fa alle regate a carattere nazionale, tali da riportare alla memoria i fasti degli anni a cavallo tra la seconda metà degli Ottanta e l’inizio dei Novanta nel secolo alle spalle, quando la conta delle iscrizioni nell’allora dominante classe Funboard necessitava quasi sempre un numero a tre cifre. Erano cento i Techno in acqua a Porto Pollo a inizio maggio, e tutti pensavamo che il merito andasse ascritto al primo week-end lungo di primavera, alla bellezza e al prestigio dello spot gallurese o al desiderio di cimentarsi nelle acque calcate dai più famosi campioni del nostro sport. Invece il traguardo ha resistito solamente cinque mesi: a Civitavecchia i Techno sono stati ben 102, comprensivi di una trentina di kids per il raduno. Fattore che ci rallegra assai, perché la fascia di età tra i nove e gli undici anni è la linfa vitale per garantire un radioso domani al windsurf giovanile. E, se i Techno sono in crescita costante, piano piano sale anche il discorso RS:X. Iniziata tre anni fa in sordina, con un corollario di atleti per contare i quali erano abbondanti perfino le dita delle mani, la Coppa Italia della classe olimpica ha riunito ventisei concorrenti (a precisare: 25 RS:X e un longboard Raceboard). Tale risultati sono il merito del lavoro certosino che in alcuni circoli si sta compiendo per portare i giovani atleti che completano il loro cursus Techno verso lo sbocco naturale, ma purtroppo penalizzato dagli ingenti costi e, non affermiamo un concetto nuovo, dal poco fascino del materiale, rappresentato dalla classe olimpica. www.palau.it siamo su Che oggi può iniziare a contare su numeri discreti, grazie all’apporto vitale dei giovanissimi tra i 16 e i 18 anni. Una vera e propria filiera, per usare un’espressione cara al nostro amico Mario De Grenet, giovanile e olimpica, da cui il windsurf azzurro può iniziare a sognare per rinnovare l’epica di Alessandra Sensini e perpetuare le dinamiche vincenti di Laura Linares. Techno e RS:X stanno diventando un binomio inscindibile. I risultati di partecipazione balzano agli occhi: a Civitavecchia 128 atleti in acqua. Otto più del primato precedente stabilito lo scorso anno al World Festival di Palermo. Anche allora furono tirate in ballo la notorietà dell’evento, lo splendido corollario del palco e delle attrazioni nella piazza di Mondello, lo spessore notevole della flotta di casa. Questa volta nulla lasciava presagire un boom di presenze, considerato che spesso l’ultima tappa, a giochi parzialmente conclusi, registra una frequenza più modesta. E invece siamo stati orgogliosamente smentiti. Le giornate di sabato 16, con due prove portate a termine, e di domenica 17 ottobre, dove vana è stata l’attesa di poter scendere in acqua poiché un moto ondoso costante e insistente impediva di prendere il largo, hanno avuto molti protagonisti, tutti degni del loro momento di gloria. Dicevamo dei kids: vederne una trentina, provenienti da varie regioni d’Italia, nella stagione che volge al desio, è stata forse la sorpresa più grata. Sotto la guida del tecnico di settore nominato dalla classe all’assemblea di Torbole, Alessandro Ruggeri, hanno potuto compiere una proficua sessione di allenamento e preparazione. Per il 2011 si pensa, considerato che talvolta le esigenze di spazio nei pulmini inevitabilmente conducono a una forzata assenza dei kids, di dedicare loro un paio di stage specifici, che li accompagnino verso l’obiettivo rappresentato come sempre dalle Coppe Primavela e del Presidente. Questo indirizzo non deve però significare una soppressione del raduno kids in occasione delle regate nazionali e del campionato nazionale di classe (laddove i circoli comunichino la possibilità di svolgerlo sia in un’ottica di sicurezza che di ambito in acqua loro dedicato). Mantenere i più piccoli a contatto con la realtà vivace e poliedrica della classe e non ghettizzarli solo in una sorta di asilo ad essi riservato, è culturalmente un buon proposito e contribuisce sicuramente a farli sentire sin dagli esordi parte di un grande movimento. Un’altra piacevole novità è rappresentata dall’estensione geografica della flotta. Oltre ai siciliani della Canottieri Marsala, dell’Albaria, del Lauria e del Clubino del Mare di Palermo, ai laziali della LNI Civitavecchia, del Nauticlub Castelfusano, della LNI Ostia e del Planet Sail Bracciano, ai toscani della Compagnia della Vela Grosseto con le sue diramazioni maremmane e livornesi, ai marchigiani del Circolo Windsurfing Fano, ai romagnoli dell’AWC Ravenna, ai sardi del Windsurfing Club Cagliari e dello Sporting www.palau.it siamo su Club Sardinia di Porto Pollo, ai gardesani di Torbole, ai sudtirolesi di Caldaro e ai friulani-giuliani di Marina Julia, a Civitavecchia hanno celebrato il loro debutto in società il Circolo della Vela di Termoli e il Circolo Nautico Vadese Wind di Vado Ligure. Gli amici molisani, con una ragazza pugliese che rappresenta il ritorno di questa regione nell’alveo Techno dopo gli eroici tempi Aloha dei fratelli Catino, da un paio d’anni sono una presenza costante alla Coppa Primavela, e ora intendono estendere l’impegno anche alla classe RS:X Youth. Considerato l’imminente ingresso di una piccola flotta anconetana, in prospettiva il Medio Adriatico da Fano a Termoli, passando per Ancona e Pescara, sarà un polo da tenere d’occhio nei prossimi anni. La Liguria fu la culla della classe di promozione giovanile e Bordighera rimase un faro per un decennio. Dopo il repentino crollo seguito alle nuove mansioni federali di Paolo Ghione, e la totale scomparsa dal 2007, Vado potrebbe essere il primo tassello di un puzzle che ricomprenda Noli, Albisola, Sanremo e forse altre sedi. Monitoreremo con attenzione la rinascita del windsurf giovanile sulle coste di Ponente e di Levante. Uno sguardo a volo d’uccello sulla Coppa Italia non può che partire dagli esordienti. A Civitavecchia erano in acqua una dozzina di atleti al primo anno di competizione, con vela libera max 5.5 mq. Partita in sordina a Marsala con un solo concorrente (e quindi tappa non valida), la categoria si è consolidata cammin facendo, coinvolgendo venti ragazzi, equamente suddivisi tra settore maschile e femminile. Anche in quest’ultima tappa, successo per il dominatore della stagione, Emanuele Pietropaolo del Nauticlub Castelfusano, tre volte sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle, Jacopo Renna, figlio d’arte di Torbole, e Nicola Piras dello Sporting Club Sardinia di Porto Pollo, secondo nella classifica globale di coppa davanti al compagno di squadra Marco Cuccu. In ambito femminile vittoria di categoria per Clio Cudoni di Porto Pollo, salita sul podio anche nella generale di coppa. Per Giulia Baldi di Castelfusano e Camilla Di Tarsia Di Belmonte - che corre per i colori di Santa Severa ma si allena a pieno titolo con il gruppo di Civitavecchia - posizioni d’onore che valgono, per quest’ultima, il primato in coppa. Gli under 13 sono stati la vera sorpresa della stagione. Durante l’inverno aleggiavano dubbi sulla possibile consistenza della flotta, perplessità che sono svanite con il fluire della stagione. Anche a Civitavecchia erano una ventina, e la classifica finale di coppa incasella ventuno maschi e sette femmine. In questa divisione i giochi per il vertice erano già conclusi alla terza tappa. Alessandro Sapia del Clubino del Mare di Palermo, il trionfatore di coppa, si è accontentato di un secondo posto alle spalle dell’eterno rivale Matteo Evangelisti della LNI Civitavecchia, che ha sfruttato il fatto di giocare in casa. Alle spalle di Alessandro e Matteo, terzo di tappa Calvin Pes Mc Millan di Porto Pollo e terzo di coppa Alberto Zerillo dell’Albaria di Palermo. www.palau.it siamo su Tra le ragazze, Simona Torchia dell’Albaria di Palermo ha ribadito la sua supremazia, conquistando tra l’altro un sesto posto globale nella classifica di tappa, regolando la sorella gemella Laura e la cagliaritana Darya Centore. Nella classifica finale di coppa tripletta dell’Albaria, con Simona Torchia, Laura Torchia e Isabella Alfano a completare il podio. La categoria under 15 è stata il ridotto fortificato dei cagliaritani. Un dominio, espressosi a livello italiano ma anche internazionale che non lascia ombre di dubbio, con primo, secondo e terzo posto maschile, accompagnati dal primo e dal secondo femminile. In questa categoria Civitavecchia è stata solo una passerella per Marta Maggetti e Michele Cittadini, già sicuri di essersi portati a casa la coppa prima dell’evento conclusivo. Per Marta una stagione memorabile, campionessa mondiale, campionessa europea, campionessa nazionale di classe e ora vincitrice della Coppa Italia con quattro successi su quattro tappe, che la incornicia nell’olimpo delle atlete che hanno scritto e stanno scrivendo la storia del windsurf giovanile, come Flavia Tartaglini, Laura Linares e Veronica Fanciulli. Marta, tra l’altro, a Civitavecchia si è classificata terza di categoria, inserendosi tra i compagni di squadra Mattia Onali (primo), Michele Cittadini (secondo) e Andrea Schirru (quarto). Solo le imprese di Marta fanno passare in secondo piano le performance di Elena Vacca, sesta di categoria e seconda femminile in quest’ultima tappa, e costante ad alto livello. I risultati finali della Coppa Italia vedono Cittadini, Onali e Schirru nell’ordine maschile, Maggetti, Vacca e la pescarese Eleonora Spina nell’ordine femminile. Trentadue maschi e tredici femmine hanno preso parte alla competizione per un totale di quarantacinque presenze. www.palau.it siamo su Ultima pagine per gli under 17, dove comunque le classifiche possono anche risentire delle scelte tecniche di quanti in alcune tappe hanno optato per provare la tavola RS:X. Fabian Dorn di Caldaro, nonostante la sua assenza a Civitavecchia, ha messo in bacheca la coppa, concludendo a pari punti con il palermitano del Lauria Luca Matracia terminato secondo, in un podio che parla siciliano anche sul gradino più basso, con Umberto Spatafora sempre del Lauria Palermo. La tappa finale è stata appannaggio di Matracia, con l’ottimo secondo posto di Riccardo Carrus di Porto Pollo, atleta che è migliorato tappa dopo tappa, e il terzo del cagliaritano Francesco Casti. La grande incertezza che regnava in campo femminile si è risolta a favore di Roberta Piras della squadra di Porto Pollo, alla quale è stato sufficiente un quarto posto per aggiudicarsi l’ambito trofeo e non nascondere una grande gioia per essere riuscita in questo intento. Sul podio di coppa anche Sofia Marini del Nauticlub Castelfusano e Silvia Colombo di Cagliari. Per la cronaca la regata è stata vinta da Maria Sgrò di Castelfusano, che ha preceduto la compagna di squadra Dalila Tonei e Micaela Cerreti della LNI Civitavecchia. In totale nell’under 17 hanno regatato trentasette atleti, ventisei maschi e undici femmine, due delle quali in categoria Open. La Coppa Italia Techno 293 si consegna agli archivi con 130 partecipanti, un successo notevole che si è mantenuto costante in tutto il dipanarsi della competizione. La parte del leone è toccata alla Sardegna, in grado di sommare ben dieci podi finali di coppa su ventiquattro, contro sette della Sicilia, cinque del Lazio e uno ciascuno per Trentino Alto Adige e Abruzzo. Se Cagliari, con lo squadrone diretto da Mauro Covre, è ormai da qualche tempo una potenza di vertice, ci piace sottolineare la rapida crescita del team dello Sporting Club Sardinia di Porto Pollo. A Palau il windsurf è un po’ lo sport nazionale, ma ugualmente non mancano difficoltà di reclutamento quando il bacino umano alle spalle conta un comune di poco più di quattromila abitanti, quaranta volte meno rispetto a Cagliari. Riuscire a creare una squadra competitiva con una ventina di componenti, facilmente riconoscibili nelle loro eleganti divise sponsorizzate da un albergo locale, e raggranellare quattro coppe di cui una da vincitori alla seconda stagione di attività nazionale, depone tutto a favore del lavoro svolto da Francesca Alvisa e dai suoi collaboratori. E può essere un’indicazione di come un gruppo di giovani windsurfisti possa rappresentare per i borghi marittimi d’Italia che contino su circoli di buona volontà e meteo propizio, un volano pubblicitario originale. Qualche parola da spendere anche per la Coppa Italia RSX. Abbandonate le vesti della parente povera, la ciliegina su una torta che tramandava ben altri gusti, la competizione è destinata a crescere. Grazie al travaso di giovanissimi componenti tra Techno e classe olimpica, a Civitavecchia erano in regata venticinque atleti. A riprova che il discorso non è solo una elucubrazione matematica, la prestazione di Manfredi Misuraca, classe 1993, juniores anagraficamente anche se gareggiava con la vela 9.5, insediatosi al secondo posto alle spalle di Riccardo Belli Dell’Isca, precedendo Federico Esposito e Andrea Ferin. Primo youth con vela 8.5 Daniele Benedetti al nono posto, seguito a ruota da Silvio Catalano e Veronica Fanculli. Belli Dell’Isca ha fatto propria la coppa, seguito da Federico Esposito e Andrea Ferin, con Manfredi Misuraca primo youth con vela 9.5, Veronica Fanciulli migliore nella categoria femminile e Silvio Catalano, Andrea Bellissmo e Daniele Guzzone a spartirsi il podio youth con vele 8.5. www.palau.it siamo su Sesto assoluto l’unico atleta Raceboard presente, Giuseppe Castelli, chiamato simpaticamente Mr. Raceboard per la passione che infonde in questa disciplina. Giuseppe si è aggiudicato la coppa assoluta, mentre Andrea Ferin ha conquistato la coppa per le tavole ibride. Il Raceboard rimane in Italia una nicchia di frontiera, e sicuramente questa coppa meriterebbe una maggiore visibilità rispetto all’attuale format che la riserva a rarissimi longboard in gara e agli atleti RSX che sono anche tesserati per questa classe. Sicuramente, come avviene nelle regate internazionali, la sintonia del Raceboard è con il duetto TechnoRSX, cui è legato da assonanze ‘di amorosi sensi’ , tuttavia la ridotta presenza numerica non giova a uno sviluppo del settore. Il nostro ringraziamento più sentito a Marco Senio Corti e tutti i collaboratori della Lega Navale Italiana di Civitavecchia, per il calore dell’accoglienza e la loro proverbiale ospitalità. Un grazie alla giuria, a Mario De Grenet e ai suoi collaboratori, sempre all’altezza della situazione. Un pensiero affettuoso all’Ovo Team di Livorno, David Gabbriellini e Dario Guarducci, per la simpatia con cui hanno intrattenuto i ragazzi nelle lunghe pause e la verve espressa nella cerimonia di premiazione, Cerimonia che, complici gli innumerevoli trofei da consegnare (coppe per la tappa, coppe Italia Techno, RSX, Raceboard, premi Techno Slalom) tende però, a nostro modesto avviso, ad assumere un aspetto di ‘supermercato’ dei premi, velocemente consegnati sotto la spinta del desiderio di rientrare alle proprie dimore e dei traghetti che salpano. Sarebbe sicuramente più coinvolgente una premiazione della Coppa Italia in una specifica occasione nei mesi a venire, per esempio al mediatico Big Blu di Roma. Ma sappiamo quanto sia difficile, sia per le blindature di anni scolastici che tendono a ridurre le assenze concesse che per i costi delle trasferte, smuovere oltre venti premiati per un impegno supplementare. Accontentiamoci quindi di quanto ‘passa il convento’. Che, considerato il clima generale in cui viviamo, non è poco. E proprio per questa ragione tutte le parole del mondo sarebbero inadeguate a omaggiare gli atleti, i tecnici, i teamleader, i responsabili di circolo, gli accompagnatori, le famiglie e gli altri soggetti, grazie alla cui dedizione e ai cui sacrifici il nostro giocattolo ha potuto vivere un’altra meravigliosa puntata. www.palau.it siamo su