1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
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1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Sicilia Indirizzo: Via Carlo Rao 16, 90133 Palermo Tel: 0917920366 Email: [email protected] Sito Internet: www.ascsicilia.org Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Michele Carelli Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Michele Carelli, Rosario Rossi In caso di spedizione della domanda di partecipazione via PEC, il candidato dovrà inviare la propria candidatura all’indirizzo [email protected], avendo cura di allegare i documenti in formato pdf. Le modalità di partecipazione, candidatura e tutto l’iter relativo alla selezione, verranno pubblicati all’url: www.ascsicilia.org. I candidati sono tenuti ad attenersi alle indicazioni che verranno ivi riportate e ad indicare sulla domanda di candidatura, un valido indirizzo e-mail, per ricevere comunicazioni in merito a tutte le procedure di selezione e seguenti. In particolare le comunicazioni in merito alle convocazioni per le procedure di selezione saranno veicolate esclusivamente sul sito indicato. Solo per gravi e giustificati motivi, nei limiti previsti dalla calendarizzazione dei colloqui, può essere richiesto il differimento della data fissata per i colloqui. In ogni caso la domanda va presentata entro la data fissata per il colloquio. Non saranno tenute in considerazione le domande pervenute successivamente. 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: EDUCARE ALLE DIFFERENZE 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE Area di intervento: Sportelli Informativi Codifica: E11 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Il progetto “Educare alle differenze” nasce con la finalità generale di contribuire alla lotta contro la violenza, la criminalità, il disagio psicosociale e favorire lo sviluppo della legalità e della nonviolenza. L’ente attuatore del progetto è l’Associazione ARCI – ATTIVARCINSIEME, costituita nel settembre del 2008. Attraverso il proprio sportello, l’Ente ha garantito servizi ai giovani a rischio di emarginazione psicosociale, servizi di informazione e formazione al lavoro, supporto allo studio e recupero delle competenze, organizzazione di eventi di aggregazione e prevenzione ed educazione alla nonviolenza, dell’organizzazione e della partecipazione ad iniziative, tavole rotonde e convegni sul tema della violenza sulle donne e sui minori, sulla criminalità e sulla difesa dei diritti. Al fine di incrementare la partecipazione dei giovani alle attività dello sportello, si ritiene che i volontari in SCN possano essere una risorsa aggiuntiva e centro di attrazione per coetanei e gli adolescenti residenti nel territorio. Gli obiettivi del progetto, descritti al successivo box 7, nascono dall’analisi del contesto territoriale descritto di seguito. 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: 6.1.1 Il contesto territoriale San Cataldo è una cittadina di 23.465 abitanti (dati ISTAT al 1 gennaio 2015), nella provincia di Caltanissetta (dalla quale dista 5 km) nel cuore della Sicilia. L’economia è prevalentemente dipendente dal terziario pubblico ed è caratterizzata da una scarsa presenza di attività produttive. L’elevata migrazione, verso aree economicamente più sviluppate, ha contratto il numero di individui in età lavorativa, che risulta inferiore oltre che alla quota nazionale, anche a quella regionale (in dieci anni l'indice di vecchiaia è passato dal 100,1% del 2003 al 127,9% del 2015 – ovvero 127,9 anziani per 100 giovani). Il mercato del lavoro continua a essere caratterizzato da un tasso di disoccupazione tra i più elevati nel mezzogiorno, superiore alla media regionale e quasi doppio rispetto a quello nazionale, con una percentuale complessiva di disoccupati pari a oltre il 19,2%. La situazione risulta essere particolarmente grave per quanto riguarda le fasce giovanili (classe 15-24: 61,9%; classe 25-29: 50,9%). Con buona parte dei comuni della Sicilia condivide una condizione di forte disagio economico (nel 2011 la media del reddito IRPEF prodotto era di € 6.942 a fronte di € 12.159 media nazionale). Altrettanto preoccupante è il tasso di abbandono scolastico che nel 2013/2014 supera il 20% (si rammenta che l'Unione Europea nel documento STRATEGIA EUROPA 2020 fissa questo tasso al 10% e con una media nazionale che è del 15%). A tal proposito, è ormai dimostrata una stretta correlazione tra alti tassi di dispersione scolastica e fenomeni di criminalità minorile, in particolare nelle aree urbane. Analizzando i dati sulla criminalità nel distretto, il procuratore generale di Caltanissetta segnala nella sua relazione d'apertura dell'anno giudiziario che i procedimenti penali nelle procure di Caltanissetta ed Enna sono stati 11.492 a fronte dei 10.846 del 2002 (dati riportati dal Sole24 ore). Resta altresì confermato il fenomeno del coinvolgimento dei minori nei reati di criminalità organizzata di stampo mafioso. I minori coinvolti in attività criminose in provincia di Caltanissetta raggiungono un tasso di 175,5 per 10.000 abitanti (dato regionale 100,3). Come riferisce il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, la devianza minorile nell'ambito del distretto ha manifestato, nel periodo di riferimento, una lieve variazione in aumento, mantenendo caratteristiche analoghe a quelle degli anni precedenti. Si è infatti confermata la tendenza dei minorenni a commettere reati connotati da manifestazioni di violenza verso le cose e le persone che ha fatto registrare, nell'ambito dei reati di maggiore allarme sociale, un aumento in particolare delle violenze sessuali. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) La provincia di Caltanissetta registra infatti un aumento del 162,50 % riguardo i casi di violenza sessuale denunciati alle Forze di Polizia (dato regionale per lo stesso periodo + 4,71), stabilendo in tal senso un record allarmante (dati comparativi Istat e Polizia di Stato). Le caratteristiche del nuovo disagio sono, quindi, di natura socioculturale ed investono tutto il territorio nazionale, ma sempre di più il meridione e province come quella di Caltanissetta. Ad aggravare disagio ed esclusione contribuiscono le trasformazioni socioculturali: il territorio non è più punto di riferimento e di socializzazione: le relazioni interpersonali, gli spazi fisici d’incontro, il sistema di reti di convivenza, sostegno reciproco, accoglienza e solidarietà si sono andate frantumando. I disabili, i tossicodipendenti, i detenuti, gli immigrati e anche i disoccupati di lunga durata, costituiscono lo `zoccolo duro all’interno della complessa galassia accomunata dalla condizione di disoccupazione e di marginalità. Infine, per quanto riguarda le condizioni di sicurezza sociale e di qualità della vita associata, permane una forte crisi di legalità che porta alla sfiducia sociale sulla possibilità di riscatto della provincia. 6.1.2 Area di intervento e indicatori rispetto alla situazione di partenza Per lungo tempo i problemi relativi all’emergere di comportamenti violenti e in generale di conflittualità nell’ambito della famiglia - particolarmente nei confronti delle componenti più deboli, quali le donne ed i figli in tenera età - sono stati sottovalutati, ignorati o addirittura negati da un atteggiamento socio-culturale che non intendeva in alcun modo porre in discussione l’integrità dell’istituzione familiare. Negli ultimi decenni la situazione è progressivamente mutata e queste tematiche, oltrepassati i ristretti confini delle ricerche specialistiche, sono divenute oggetto di attenzione da parte dei mass media ed hanno raggiunto l’opinione pubblica. Senza dubbio l’evoluzione culturale e di costume che ha determinato il venir meno della concezione patriarcale della famiglia, l’accentuato interesse verso le componenti “deboli” della comunità e il crescente numero di studi sulle vittime e sui processi di vittimizzazione, hanno contribuito alla “scoperta sociale” degli abusi intrafamiliari. La violenza domestica, con le sue molteplici manifestazioni, costituisce una categoria fenomenologica ben distinta rispetto al più ampio genere della violenza intesa in senso generale. Il nucleo della violenza contro le donne è il rapporto di potere all'interno della coppia o della relazione. La violenza viene usata per ristabilire il potere maschile, è espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave poiché l'asimmetria è ancora più forte. Dobbiamo smettere però di contare soltanto le vittime di femminicidio. Dobbiamo invece comprendere tutte le manifestazioni di violenza contro le donne e mettere in campo strumenti di prevenzione e contrasto di lungo periodo che agiscano culturalmente, nel profondo, per evitare che queste violenze possano moltiplicarsi e permanere. La violenza di genere non è un raptus, né la manifestazione di una patologia. Le ricerche sulla violenza di genere ci dicono invece che questa si esprime con una escalation di episodi sempre più gravi, non è quasi mai episodica e spesso i suoi autori sono lucidissimi. Nella ricerca che l'Istat condusse nel 2006 scoprimmo che dieci milioni di donne avevano subìto violenza fisica, psicologica o sessuale, nella stragrande maggioranza dei casi per mano di un uomo della famiglia o comunque vicino sentimentalmente. Un numero enorme. Ebbene, il 30% di queste donne disse che non ne aveva mai parlato prima con nessuno e soltanto il 18% considerava quanto accaduto un reato e questo dato è in linea con le statistiche di altri paesi: le donne stentano a riconoscere la violenza del proprio partner. Sappiamo bene che molte sopportano perché sperano nel cambiamento del proprio compagno. Altre perché pensano che sia meglio per i figli avere la figura paterna: e ,invece, proprio le statistiche ci dicono che i figli che assistono alla violenza nei confronti della propria madre hanno una probabilità molto maggiore di diventare a loro volta mariti violenti da adulti rispetto agli altri. A confermare l’emergenza arrivano anche i nuovi numeri del Viminale: in Italia calano gli omicidi in genere, ma non quelli che hanno come vittime le donne. Dai 528 omicidi del 2012 si è passati ai 501 del 2013, mentre per i femminicidi all’opposto, dai 159 registrati due anni fa si è arrivati l’anno scorso a quota 177, quasi uno ogni tre giorni. Una tendenza che sembrava smentita dai primi due Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) mesi del 2014 che hanno fatto registrare un calo dei femminicidi (15 rispetto ai 25 del 2013), ma che purtroppo è stata confermata dai dati della prima settimana di marzo con altre sei donne uccise. Il 2014 si chiude con un totale di 137 vittime di sesso femminile (-22.6%), di cui 102 in ambito familiare (-16,3%). Nella gran parte dei casi (120 nel 2013) le donne sono state vittime della furia omicida dei loro mariti, compagni, figli, fratelli o nipoti. E dal 2009 ad oggi ben 40mila hanno denunciato di aver subito atti di stalking. In calo anche gli atti persecutori (-24,8%) mentre aumentano (+92,1%) gli allontanamenti del partner violento (+77,8%) I dati del Viminale segnalano che nell'ultimo anno (marzo 2014/2015) sono complessivamente in calo (-15,4%) gli omicidi (pari a 427). Seppure in totale sono calate le violenze sessuali (-22,3%) le donne registrano una percentuale molto alta: nel 91,7% dei casi sono oggetto di abusi sessuali. Calano anche le lesioni dolose -13,80% e i maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli: -14,79% Il calo degli omicidi e della violenza contro le donne, a nostro parere, può essere ricondotto ad una maggiore attenzione e sensibilizzazione sul tema, che sino a pochi anni fa era vissuto ancora come un tabù, a maggior ragione se si pensa alla violenza in ambito familiare, su cui ancora molto c’è da fare. Ancora più grave il dato se consideriamo anche i casi denunciati di scomparsi. Dal 1974 al 30 giugno 2013 le persone scomparse in Italia ancora da rintracciare sono 27mila (9.534 italiani e 17.466 stranieri), di cui 15.385 maggiorenni e 11.615 minorenni. Sono 8.829 le donne. È quanto emerge dall'aggiornamento della relazione del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Il dato è in crescita costante se si considera che al 31 dicembre 2012 gli scomparsi erano 26.081 ed al 31 dicembre 2011 24.912. Il 2013 si chiude con un dato ancora più allarmante: ben 29.205 scomparsi, di cui 10.049 italiani e 19.156 stranieri, incremento dovuto secondo i dati in possesso al Commissario straordinario Piscitelli alla crisi economica. Al 30 giugno 2014, le persone scomparse in Italia sono 29.763, ben 558 in più rispetto al 31 dicembre dello scorso anno. Ben la metà è rappresentata da minori, per lo più stranieri. Le regioni dove il fenomeno è più ricorrente sono il Lazio (6.766), la Sicilia (3.900, 1.252 scomparsi in più rispetto all’anno precedente, in cui ne contavamo 2.648) la Lombardia (3.680), la Campania (3.146), e la Puglia (2.475). Il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni. Rispetto alle 157 del 2012, le donne ammazzate sono aumentate del 14%. A rilevarlo è l'Eures nel secondo rapporto sul femminicidio in Italia, che elenca le statistiche degli omicidi volontari in cui le vittime sono donne. Aumentano quelli in ambito familiare, +16,2%, passando da 105 a 122, così come pure nei contesti di prossimità, rapporti di vicinato, amicizia o lavoro, da 14 a 22. Rientrano nel computo anche le donne uccise dalla criminalità, 28 lo scorso anno: in particolare si tratta di omicidi a seguito di rapina, dei quali sono vittima soprattutto donne anziane. Anche nel 2013, in 7 casi su 10 (68,2%, pari a 122 in valori assoluti) i femminicidi si sono consumati all'interno del contesto familiare o affettivo, in linea con il dato relativo al periodo 20002013 (70,5%). Con questi numeri, il 2013 ha la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia, pari al 35,7% dei morti ammazzati (179 sui 502), "consolidando sottolinea il rapporto Eures - un processo di femminilizzazione nella vittimologia dell'omicidio particolarmente accelerato negli ultimi 25 anni, considerando che le donne rappresentavano nel 1990 appena l'11,1% delle vittime totali". Oltre 330 donne sono state uccise, dal 2000 a oggi, per aver lasciato il proprio compagno. Quasi la metà nei primi 90 giorni dalla separazione. Il rapporto Eures, diffuso oggi, li definisce i 'femminicidi del possesso', e conseguono generalmente alla decisione della vittima di uscire da una relazione di coppia: a tale casistica sono da attribuire con certezza almeno 213 femminicidi tra le coppie separate, e 121 casi in quelle ancora unite dove la separazione si manifesta come intenzione. Il 45,9% avvengono nei primi tre mesi dalla rottura (il 21,6% nel primo mese e il 24,3% tra il primo e il terzo mese). Ma il "tarlo dell'abbandono", segnala il dossier, ha una forte capacità di persistenza e di riattivazione nei casi di un nuovo partner della ex, della separazione legale, o dell'affidamento dei figli. Tanto che il 3,2% dei femminicidi nelle coppie separate avviene dopo 5 anni dalla separazione. Il femminicidio è spesso un'escalation di violenze e/o vessazioni di carattere fisico. I dati disponibili indicano un'elevata frequenza di maltrattamenti pregressi a danno delle vittime, Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) censiti nel 33,3% dei femminicidi di coppia nel 2013 (27 in valori assoluti) e nel 22,5% tra il 20002013 (193 in valori assoluti). Eures sottolinea "l'inefficacia/inadeguatezza della risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle donne vittime di violenza all'interno della coppia, visto che nel 2013 ben il 51,9% delle future vittime di omicidio (17 in valori assoluti) aveva segnalato/denunciato alle Istituzioni le violenze subite". Alla Sicilia purtroppo va il triste primato italiano di violenze e di omertà: troppe aggressioni e poche denunce. E' letteralmente allarme violenza sulle donne in Sicilia, e a dimostrarlo ci sono i numeri: 110 donne uccise nel 2014, di cui 14 solo nella nostra isola. L’Istat sottolinea, nell'indagine “La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia”, che in Sicilia il 23,3% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito una violenza fisica o sessuale nel corso della vita e nell’11,9% dei casi da parte di un partner. Ed ancora: il 4,3% della popolazione femminile ha dovuto fare i conti con forme di violenza sessuale prima dei 16 anni, perpetrata in oltre il 50% degli episodi da parenti o persone conoscenti. Questi i dati sconvolgenti dell’Osservatorio del Telefono Rosa: i principali carnefici sono il marito (48%), il convivente (12%) o l’ex (23%); spesso si tratta di uomini giovani tra i 35 e i 54 anni (61%), impiegati (21%) ed istruiti (il 46% ha la licenza media superiore). Nella sola città di Palermo, nel 2012, sono state 431 le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza. La violenza si consuma per lo più all'interno della relazione d'intimità che queste donne vivono perchè per il 95% di loro il carnefice è dentro le mura domestiche. L’86% inoltre dichiara di subire una violenza psicologica (86%), di essere vittima, cioè, di uno specifico comportamento tendente alla svalutazione, alla denigrazione. Il problema principale è che spesso queste donne, mogli e madri, restano silenziose e decidono di non parlare. Il sommerso è elevatissimo: il 93% delle violenze subite dal partner non viene denunciato. Un elemento fondamentale nel perpetuarsi di questa piaga è dato poi dal ruolo che gioca l’ “onore”, la “reputazione” o la “vergogna” che, sebbene associati spesso a specifiche aree geografiche, religioni o culture, sono in realtà concetti diffusi in tutto il mondo e rappresentano per le donne un gravoso tributo da pagare, in quanto portano spesso a stigmatizzare la vittima. In Italia il fenomeno è stato a lungo relegato all’interno delle mura domestiche, da considerarsi una questione privata su cui non era opportuno intervenire, e solo di recente ha iniziato ad avere rilevanza pubblica. Dati sulla violenza sulle donne in Sicilia – anno 2014 Donne uccise Donne che hanno Donne che hanno subìto violenza subìto violenza sessuale prima fisica e/o dei 16 anni sessuale dai 16 ai 70 anni 14 23,3% 4,3% (di cui 11,9% dal partner) Violenze subìte Donne che dichiarano di aver dal partner non denunciate subìto violenza psicologica 86% 93% Da un’indagine effettuata dal nostro Ente presso gli Uffici dei Servizi Sociali del Comune di San Cataldo, si evince che negli ultimi due anni sono state registrate dagli assistenti sociali solo 18 segnalazioni informali da parte di donne maggiorenni che lamentavano maltrattamenti fisici e pressioni psicologiche da parte di mariti, compagni e conviventi. Nessun caso di minori. Inoltre, negli ultimi due anni, non risulta nessuna denuncia formale presentata presso la locale stazione dei Carabinieri. L’Associazione “Attivarcinsieme”, sin dalla nascita si è attivata sul territorio per affrontare il tema delle violenze, con particolare riguardo alle violenze perpetuate in famiglia. Nel 2014 il nostro Centro d’ascolto per donne vittime di violenza, ubicato su un immobile confiscato alle mafie e concesso in comodato d’uso gratuito al nostro Ente, ha registrato attraverso i propri sportelli informativi, 13 segnalazioni telefoniche, delle quali: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - 8 sono state “accompagnate” dal supporto operativo dei volontari esperti presso il Centro ascolto; 4 sono state seguite dall’assistente sociale coadiuvata dagli operatori volontari del Centro e hanno intrattenuto colloqui gratuiti con il nostro psicologo; di queste, solo 2 ad oggi continuano sporadicamente a richiedere colloqui con lo psicologo. 1, dopo un primo timido contatto telefonico non ha più contattato il Centro Si evince che il fenomeno della violenza sulle donne, con particolare riguardo alla violenza intrafamiliare, è fin troppo diffuso e, purtroppo, ancora racchiuso tra le mura domestiche. Nonostante la diffusione allarmante di fenomeni di violenza sui minori, pochi e poco capillari sono gli interventi di informazione e sensibilizzazione dei giovani sul tema. La scuola stessa dovrebbe avere, in qualità di agenzia di formazione seconda solo alla famiglia, un ruolo fondamentale nella prevenzione e nell’informazione, al fine di rompere quel muro di silenzio che ostacola interventi necessari ad individuare e denunciare i campanelli di allarme. Sulla scia di questa premessa Amnesty International – Circoscrizione Sicilia ha ritenuto opportuno nel 2014 intervenire sul problema con la realizzazione dello spettacolo Femminismi, la cui sceneggiatura prevede testi di Stella Bertuglia e documenti di Amnesty International rielaborati da Rosalia Billeci. Ad eccezione di questa interessante iniziativa, non risultano altri interventi mirati nelle scuole. In particolare, nelle scuole medie superiori del comune di San Cataldo, territorio in cui si realizzerà il progetto Educare alle differenze, è intervenuto solo il nostro Ente con giornate di sensibilizzazione sul tema della violenza intrafamiliare e sulle donne. A questi dati bisogna aggiungere la scarsa presenza di strutture preposte all’accoglienza, all’ascolto e all’informazione sul fenomeno. Le strutture presenti sul territorio si occupano più che altro di interventi di accoglienza e presa in carico dell’utenza, ma non di sensibilizzazione e informazione. Solo il nostro ente ha attivato, attraverso il proprio Centro d’ascolto per donne vittime di violenza “Felicia Bartolotta Impastato”, dei servizi di prevenzione e di ascolto con sportelli informativi e un servizio di telefonia sociale nel territorio di San Cataldo. Per intervenire in maniera capillare sul problema, si è costituito a Caltanissetta il Coordinamento contro la violenza sulle donne con gli obiettivi di: 1. mettere in sinergia le realtà che sul territorio si occupano di contrastare la violenza di genere e lo stalking, dalla prevenzione alle azioni di contrasto fino alla protezione delle vittime; 2. sollecitare le istituzioni a raccordarsi in un Nodo Locale, così come previsto dalla legge regionale 3 gennaio 2012, n. 3 - Norme per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere. Il Coordinamento contro la violenza sulle donne promuove la formalizzazione di un Tavolo fra le istituzioni e la stipula di Protocolli di rete locali, tra soggetti pubblici e privati, contro la violenza di genere. Il coordinamento è attualmente costituito dai seguenti Enti presenti sul territorio: “Onde donneinmovimento” di Caltanissetta; “Madri della città” di Caltanissetta; “Galatea onlus-Centro Anti Stalking” di Caltanissetta; “Cooperativa onlus Etnos”- di Caltanissetta; Casa accoglienza per donne in difficoltà “Chicco di grano” di Serradifalco; “Centro di ascolto per donne vittime di violenza FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO” del nostro ente, Circolo ATTIVARCINSIEME di San Cataldo; “Centro ascolto Croce rossa italiana” di Caltanissetta; “Cooperativa C.A.S.B.A” di Caltanissetta; “Emozyogarte-Ccui pedi di fora” di Caltanissetta; “Centro ascolto UIL” di Caltanissetta. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Come si evince, la nostra è l’unica realtà che opera sul territorio di San Cataldo, oltre ad essere una delle poche che ha attivato sportelli informativi e di prevenzione sul tema della violenza contro le donne, che però ad oggi può garantire l’apertura solo 3 giorni a settimana dalle ore 15:30 alle ore 19:00. La presenza dello sportello garantisce altresì, servizi ai giovani a rischio di emarginazione e di disagio psicosociale: disoccupati in cerca di lavoro, supporto alla scolarizzazione e organizzazione corsi di formazione professionali, organizzazione di eventi culturali e di aggregazione sociale. Come già sottolineato, è ormai dimostrata una stretta correlazione tra alti tassi di dispersione scolastica e fenomeni di criminalità minorile, in particolare nelle aree urbane. Non meno significativi sono i dati sulla dispersione scolastica, elemento che viene troppo spesso associato alla disoccupazione, al disagio psicosociale e alla diffusione della criminalità giovanile. Rimane confermata la tendenza dei minorenni poco secolarizzati e che vivono situazioni di disagio familiare a commettere reati connotati da manifestazioni di violenza verso le cose e le persone che ha fatto registrare, nell'ambito dei reati di maggiore allarme sociale, un aumento in particolare delle violenze sessuali. La relazione tra abbandono scolastico e fenomeni di devianza psicosociale e violenza ci deve fare riflettere sul fenomeno della dispersione scolastica, al fine di intervenire su fenomeni che potrebbero generare disagio. In Italia 114 mila adolescenti lasciano gli studi. E' un fenomeno diffuso nel Paese, ma in alcune aree del Mezzogiorno si registrano percentuali elevatissime. In Sicilia e in Sardegna, ad esempio, la media regionale di abbandoni scolastici supera rispettivamente il 25% e il 28%, mentre in Veneto e Lombardia, per fare un paragone, è del 14% e 15%. In diversi casi, il richiamo della "strada", spesso vissuta dai ragazzi in difficoltà come la sola alternativa possibile e praticabile, rappresenta un rischio reale, che si accompagna ad attività devianti e criminali. In Sicilia un giovane su due è disoccupato. A rivelarlo è la classifica dell’Istat che comprende, nell’arco del 2012, i cittadini di un’età compresa tra i 16 e i 24 anni, il 17,5% dei quali sono maschi e il 20,6 femmine. Secondo l’Istituto nazionale di statistica il tasso di disoccupazione giovanile in Sicilia si attesta al 51,3% facendo precipitare l’isola in fondo alla graduatoria nazionale dove viene superata soltanto dalla Calabria in cui i giovani disoccupati sono addirittura il 53%. Un dato davvero allarmante anche perché è peggiore rispetto alla media nazionale che si attesta invece al 38,7%. I recenti dati dell’Istat si vanno ad aggiungere a quelli forniti dal Censis, sempre nei primi mesi del 2013 (ultimi dati disponibili per il territorio), secondo cui ben il 35,7% dei cosiddetti ‘Neet‘ (not in education, employment or training), ovvero ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano, sono siciliani. Secondo i dati Censis quindi in Sicilia il tasso di abbandono scolastico rimane ancora molto alto. Infatti 26 giovani siciliani su 100 di età compresa tra i 18 anni ed i 24 non hanno conseguito il diploma e non sono inseriti in alcun programma di formazione professionale. I dati dei primi mesi del 2013 sulla dispersione scolastica e sulla disoccupazione giovanile in Sicilia sono peggiori di quelli che avevamo previsto alla fine del 2012: si tratta di numeri da dopoguerra e che rivelano l’esistenza di una vera e propria emergenza sociale nel mezzogiorno. Dai dati rilevati dall'Ufficio Dispersione Scolastica dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Caltanissetta si evince che i dispersi nelle scuole superiori della provincia sono bel 41,7% al termine del quinquennio 2009/2010 – 2013/2014. Al termine dell'anno scolastico 2009-2010 (risultano essere i dati più recenti pubblicati dall’USR di Caltanissetta) emerge che gli alunni in evasione, abbandono e frequenza saltuaria nelle scuole medie di 1° grado della Provincia sono pari al 2,3% del totale, tuttavia si registra un altro 7,9% di studenti che non viene ammesso alle classi successive e che nella quasi totalità dei casi non conseguirà nemmeno la licenza media, come si evince dalla tabella A. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) scuole di cui stranieri Alunni iscritti alunni freque n-tanti di cui stranieri alunni in evasione di cui stranieri alunni in abbandono di cui stranieri alunni in frequenza saltuaria di cui stranieri alunni non ammessi alla classe successiva di cui stranieri San Cataldo Ist C.G.Carducci 776 15 73 13 1 0 2 2 0 0 56 3 88 0 88 0 0 0 0 0 1 0 14 0 864 15 861 13 1 0 2 2 1 0 70 3 210 10.312 178 36 6 45 6 191 12 832 46 M. Ausiliatrice* TOTALE TOTALE PROVINCIA CL 10.552 Se si rilevano invece i dati riferiti alle scuole medie di 2° grado, le percentuali relative agli abbandoni o alla non ammissione alle classi successive raggiungono numeri a due cifre: scuole Alunni iscritti di cui stranieri alunni frequentanti di cui stranieri alunni in evasione di cui stranieri alunni in abbandono di cui stranieri alunni in frequenza saltuaria di cui stranieri alunni non ammes si alla classe succes siva di cui stranieri San Cataldo Sede As IPSAA DiRocco 95 0 87 0 0 0 3 0 15 0 7 0 Ist. St. d'Arte Juvara 316 4 262 2 10 0 5 0 21 0 72 0 Ist. R.le d'Arte 63 0 57 0 4 0 0 0 0 0 8 0 Lic S PPM. Ausiatrice 85 0 85 0 0 0 0 0 2 0 7 0 559 4 491 2 14 0 8 0 38 0 94 0 15.791 113 14.895 92 117 1 251 1 348 2 2.396 18 TOTALE TOTALE PROVINCIA CL Anche gli sportelli Informa giovani attivati dai Comuni di Caltanissetta e Gela non sempre riescono a soddisfare le richieste e oltretutto sono aperti nelle ore di ufficio che spesso coincidono con gli stessi orari in cui i giovani sono impegnati a scuola. La presenza di sportelli informa giovani è invece quasi del tutto assente nelle piccole realtà di provincia. Si registrano solo gli sportelli attivati dai circoli Arci a Gela, Mazzarino, San Cataldo e Caltanissetta, che offrono anche momenti di aggregazione e socializzazione a favore dei giovani, e gli sportelli attivi presso i sindacati, che offrono consulenza per la ricerca di offerte lavorative e di formazione professionale. Dalla descrizione del contesto territoriale, dell’area di intervento del progetto e dagli indicatori sopra descritti, emergono le seguenti criticità su cui si intende intervenire: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Percentuale minima di donne che denunciano fenomeni di violenza intrafamiliare e/o richiedenti supporto psicosociale a seguito di disagio - Necessità di potenziare gli interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore nel territorio a favore delle donne e dei giovani vittime di violenza - Assenza di campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA’/BISOGNI Percentuale minima di donne che denunciano fenomeni di violenza intrafamiliare e/o richiedenti supporto psicosociale a seguito di disagio Necessità di potenziare gli interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore nel territorio a favore delle donne vittime di violenza Assenza di campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale INDICATORI MISURABILI Aumento delle denunce: negli ultimi 2 anni, a San Cataldo, sono state solo 18 le segnalazione informali da parte di donne maggiorenni Aumento delle ore di apertura al pubblico dello sportello attivato dal nostro ente presso il Centro di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato”: ad oggi, lo sportello garantisce l’apertura 3 giorni a settimana, dalle ore 15:30 alle ore 19:00 Numero donne accompagnate nei servizi del Centro Ascolto: nel 2013 solo 8 donne Numero donne seguite dall’assistente sociale e che hanno intrattenuto colloqui gratuiti con lo psicologo del Centro Ascolto: nel 2013 solo 4 donne, di cui solo 2 ad oggi continuano a richiedere colloqui con lo psicologo Numero di interventi integrati tra i servizi, gli enti pubblici e le realtà di terzo settore del territorio: ad oggi sporadici e poco integrati. Gli interventi sono limitati alla gestione delle denunce e non della prevenzione del fenomeno Numero ricerche di settore: nessuna. Ad oggi solo l’ISTAT ha condotto ricerche statistiche nel settore. Numero campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione di genere tra i giovani e nelle scuole e nel territorio: ad oggi nessuna nel territorio su cui interviene il progetto Numero contatti da parte di giovani allo sportello: ad oggi occasionali e non registrati Numero eventi organizzati dal Centro per la lotta alla criminalità e a favore della legalità e della nonviolenza: ad oggi 1 evento trimestrale 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti Giovani e donne interessati a fenomeni di marginalità, esclusione, violenza intrafamiliare. Si conta di coinvolgere almeno 30 donne, di cui 20 coinvolte in percorsi di sostegno e supporto psicosociale con continuità d’azione. Inoltre, si conta di coinvolgere in azioni di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere e all’antiviolenza almeno 50 giovani alunni delle ultime due classi della scuola superiore “Liceo delle scienze umane A. Manzoni – F. Juvara” di San Cataldo. Infine, si contano di coinvolgere almeno 60 giovani in attività ordinarie dello sportello a favore dei giovani a rischio di emarginazione psicosociale: attività di informazione e formazione al lavoro, organizzazione di eventi di promozione e sensibilizzazione, di aggregazione sociale e di supporto allo studio. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 6.3.2 beneficiari indiretti Le scuole sul territorio e gli insegnanti dei giovani coinvolti, oltre alle famiglie degli studenti che gioveranno della condivisione e del supporto nella trasmissione dei valori e del rispetto delle regole di convivenza civile, della legalità, della nonviolenza e sulla tolleranza. Le famiglie delle donne e dei minori coinvolti in episodi di violenza che avranno l’opportunità di un supporto continuativo e puntuale nella gestione del disagio e della rabbia. Il territorio, che vedrà diminuire gli eventi di criminalità giovanile e la dispersione scolastica, oltre a vedere incrementare la formazione e l’informazione lavoro. I servizi e gli enti presenti nel territorio che interverranno al fine di integrare gli interventi e gioveranno della costituzione di una rete operativa e solidale. 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Gli enti presenti nel Comune d’attuazione del progetto sono: - gli Uffici dei Servizi Sociali del Comune di San Cataldo, che intervengono offrendo un servizio di accoglienza e presa in carico da parte di assistenti sociali; - la locale stazione dei Carabinieri, che accoglie le denunce di donne vittime di episodi di violenza e stalking; - Il Centro di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” del nostro ente, ATTIVARCINSIEME, che attraverso il proprio sportello informativo, garantisce un servizio di prima accoglienza, di presa in carico dell’utenza con l’ausilio di un assistente sociale, di uno psicologo e degli operatori del Centro, esperti nel settore, di telefonia sociale, di supporto legale, grazie alla presenza di un legale penalista a disposizione della struttura, oltre a garantire servizi a favore dei giovani a rischio di emarginazione sociale. Nella provincia di Caltanissetta operano altresì, gli enti che costituiscono il Coordinamento contro la violenza sulle donne, di cui anche il nostro ente fa parte: - Onde donneinmovimento di Caltanissetta, svolge un'attività di ricerca sul fenomeno e gestisce il “Centro Antiviolenza per donne vittime di violenza di genere” che effettua un primo contatto telefonico con donne e ragazze, colloqui di accoglienza per un progetto di uscita dalla violenza familiare ed extrafamiliare, oltre a consulenze legali e psicologiche. Operano per la modifica di alcuni elementi strutturali della cultura e del vivere civile. Cercano ogni giorno di compiere un lavoro che scardini dal profondo la costruzione delle soggettività e delle relazioni sessuate; - Madri della città di Caltanissetta, che si occupa di assistenza alle donne e alla disabilità; - Galatea onlus-Centro Anti Stalking di Caltanissetta, il cui obiettivo è portare all'attenzione della collettività il fenomeno dello stalking e della violenza contro le donne e di informare e sensibilizzare tramite convegni, ricerche, laboratori artistici, corsi, seminari e statistiche sul tema, consolidando al contempo una rete antiviolenza nel territorio che operi in sinergia anche con l’Autorità Giudiziaria; - Cooperativa onlus Etnos di Caltanissetta, che si occupa di Alzheimer, commercio solidale, casa accoglienza ragazze madri e donne in difficoltà, trasporto disabili, centro socio ricreativo per minori, vendita abiti usati per bambini; - Casa accoglienza per donne in difficoltà “Chicco di grano” di Serradifalco, offre accoglienza e accompagnamento alla genitorialità ed alla cura di sè per le donne in difficoltà nella struttura di Serradifalco mentre per le donne che necessitano di una particolare protezione e messa in sicurezza la cooperativa ha aperto una casa rifugio che potrà operare con una metodologia personalizzata per garantire massimo benessere alle donne che denunciano atti di violenza, persecuzione o stalking; - Centro ascolto Croce rossa italiana di Caltanissetta, che nasce dall'intento di contrastare la violenza sulle donne e sui minori, e di tutelare la vittima dal momento in cui denuncia e per l'intera durata del procedimento, garantendole protezione da eventuali intimidazioni e rappresaglie; - Cooperativa C.A.S.B.A di Caltanissetta, nasce da un progetto integrato di formazione di Mediatori Culturali per la prevenzione e la riduzione dei fattori di esclusione sociale tra i cittadini immigrati e per favorire il confronto e la convivenza tra cittadini italiani e stranieri; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Emozyogarte Ccui pedi di fora di Caltanissetta, associazione che promuove interventi di educazione e promozione culturale e di danza; Centro ascolto UIL di Caltanissetta, centro di ascolto mobbing &stalking Sul territorio siciliano, opera altresì: Amnesty International – Circoscrizione Sicilia, ha ritenuto opportuno intervenire sul problema con la realizzazione dello spettacolo Femminismi, presso le scuole medie superiori. All’interno del territorio di riferimento in cui il progetto intende operare, è attualmente attivo solo lo sportello informa attivato dal nostro Ente, ATTIVARCINSIEME. Nella provincia di Caltanissetta sono attualmente attivi due sportelli informa giovani gestiti dalle amministrazioni comunali di Caltanissetta e Gela. Nella provincia di Caltanissetta sono attivi altresì gli sportelli informa giovani dei Circoli ARCI di Mussomeli e Caltanissetta, oltre allo sportello di Gela. Al momento non sono presenti altre realtà informa giovani. Sono presenti comunque associazioni che svolgono attività a favore dei giovani, al fine di contrastare la dispersione scolastica e nell’ottica di una formazione alla legalità e alla cittadinanza, nonché professionale dei giovani. In particolare, oltre alle scuole che si sono attivate negli ultimi anni per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e dell’illegalità, grazie a progetti Pon, operano nel territorio di realizzazione del progetto, le seguenti associazioni nel settore educazione e promozione culturale: Denominazione Associazione Nuova Civilta' Tipo di ente Non profit Ass. Culturale Artistica Compagnia Stabile "TEATRO INSIEME" Ass. Culturale Quarta parete Non profit Non profit Associazione TAM TAM Non profit Settore di intervento prevenzione delle devianze minorili e delle tossicodipendenze attività teatrali e nei carceri recupero e la conservazione del patrimonio culturale Organizzazione eventi e attività teatrali, musicali, sportive a favore dei giovani 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners 6.5.1 Soggetto attuatore L’ente attuatore del progetto è l’Associazione ARCI – ATTIVARCINSIEME, costituita nel settembre del 2008. Sin dalla sua costituzione, l’associazione si è occupata dell’organizzazione e della partecipazione ad iniziative, tavole rotonde e convegni sul tema della violenza sulle donne e sui minori, sulla criminalità e sulla difesa dei diritti e della legalità e nonviolenza. L’ente ha organizzato, altresì, presso il proprio sportello informativo, incontri con giovani facenti parte di gruppi formali e informali, nonché dei cineforum con la proiezione di film specifici sul tema. L’associazione “ATTIVARCINSIEME” fa parte del Coordinamento Violenza sulle Donne di Caltanissetta, e di recente ha prodotto all’Assessorato alle Politiche Sociali e Sociosanitarie del Comune di Caltanissetta un’esplicita richiesta formale per far parte della rete territoriale e firmare il protocollo di intesa per la costituzione di un Tavolo Interistituzionale (NODO) per la promozione di strategie condivise e finalizzate ad azioni di contrasto alla violenza nei confronti delle donne. L’ente ha attivato un Centro Ascolto per le donne vittime di violenza, denominato “Felicia Bartolotta Impastato”, ubicato presso la nostra sede associativa in un immobile confiscato alla criminalità mafiosa e concessa in comodato d’uso alla nostra associazione. Presso tale struttura operano i nostri soci volontari, esperti nel settore e area di intervento del progetto, che ad oggi garantiscono l’apertura dello sportello informativo 3 giorni a settimana, dalle ore 15:30 alle ore 19:00, oltre ad offrire servizi di consulenza, prima accoglienza e ascolto, indirizzamento verso i servizi e gli enti sul territorio, telefonia sociale, organizzazione eventi. I soci volontari sono coadiuvati da 1 assistente sociale volontaria, da 1 psicologo, da 1 legale penalista, i Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 11 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) quali si rendono disponibili ad offrire loro consulenza gratuita e la loro professionalità, garantendo la massima riservatezza. Inoltre, i volontari del Centro si occupano di interagire con il personale degli Uffici dei Servizi Sociali Comunali, con le direzioni didattiche e gli istituti secondari superiori e con il Coordinamento Violenze sulle Donne di Caltanissetta e con altre realtà associative, al fine di offrire servizi integrati. Infine, l’Ente ha garantito attraverso il proprio sportello informativo, servizi ai giovani a rischio di emarginazione psicosociale, quali informazione e formazione al lavoro, supporto allo studio e recupero delle competenze, organizzazione di eventi di aggregazione e prevenzione della nonviolenza. 6.5.2 Partner ETNOS Società cooperativa Sociale – non profit – p. iva 01735060855 La cooperativa sociale Etnos offre un luogo sicuro e protetto per garantire la sicurezza alle donne vittime di violenza. L'esperienza acquisita dalla cooperativa nell'assistenza alle donne in difficoltà con il progetto "Il Chicco di Grano" nel comune di Serradifalco (CL) ha indotto lo staff psico-sociale ad aprire una casa rifugio per donne vittime di violenza ad indirizzo segreto. Pertanto la cooperativa opera con un metodo di accoglienza e accompagnamento alla genitorialità ed alla cura di sè per le donne in difficoltà nella struttura di Serradifalco mentre per le donne che necessitano di una particolare protezione e messa in sicurezza la cooperativa ha aperto una casa rifugio che opera con una metodologia personalizzata per garantire massimo benessere alle donne che denunciano atti di violenza, persecuzione o stalking. La cooperativa collaborerà alla realizzazione del progetto accogliendo dietro esplicita segnalazione da parte del nostro Centro d’Ascolto, le donne in difficoltà richiedenti asilo e ospitalità nella struttura d’accoglienza di Serradifalco, garantendo il continuum tra le azioni a favore delle donne in difficoltà e vittime di violenza prese in carico dal Centro d’Ascolto e l’ospitalità presso il Centro d’accoglienza della cooperativa, ove richiesto e necessario, come previsto dalle attività 1.1.1.2. Inoltre, la Cooperativa collaborerà, coadiuvando con il proprio personale specializzato i volontari in SCN nell’organizzazione logistica degli incontri sul tema del disagio intrafamiliare e nella realizzazione e rielaborazione di questionari di indagine sul fenomeno, come previsto nel box 8.1, attività 2.1.1.1, 2.1.1.2, 3.1.1.1 e 3.1.1.2. PMG pubblicità – profit – p.iva 01602870857 Ditta individuale leader nel settore della comunicazione e della pubblicità. La società collaborerà alla realizzazione del progetto rendendosi disponibile gratuitamente alla stampa delle locandine, opuscoli e materiale necessario per l’organizzazione di seminari e incontri dibattito organizzati sul tema della violenza delle donne e intrafamiliare, mettendo a disposizione altresì, oltre alla propria esperienza nel settore, anche l’attrezzatura tecnica e i software necessari alla progettazione grafica e successiva stampa, come descritto nel box 8.1., attività 3.1.1.1 e 3.1.1.2. Istituto di istruzione secondaria superiore A. Manzoni – F. Juvara – ente pubblico – c.f. 80004710853 L’Istituto di istruzione secondaria superiore si dichiara disponibile allo sviluppo di azioni sinergiche e complementari al fine di divulgare e sensibilizzare il mondo giovanile e scolastico del territorio su un percorso di legalità e antiviolenza, mettendo a disposizione i propri locali e facilitando la partecipazione degli studenti delle ultime due classi superiori agli incontri programmati dall’Associazione ATTIVARCINSIEME sul tema del disagio intrafamiliare, sui valori e sul rispetto delle regole di convivenza civile, della legalità e della nonviolenza, sulla tolleranza, coadiuvando con il proprio personale docente e non i volontari in SCN nell’organizzazione logistica dell’evento e nella somministrazione dei questionari di indagine, così come previsto al box 8.1, attività 3.1.1.1. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 12 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: Dall’analisi del contesto territoriale di cui al box 6 e dalla identificazione delle criticità emerse, si individuano due obiettivi generali su cui il progetto Educare alle differenze vuole intervenire attraverso il potenziamento del proprio sportello informativo: Combattere il fenomeno della violenza intrafamiliare, con particolare riguardo alla violenza contro le donne e il muro di omertà e di silenzio a riguardo; Combattere il fenomeno della criminalità e devianza giovanile, campanello di allarme collegato a comportamenti violenti e illegali. Da tali premesse, si comprende la scelta dell’ente di intervenire con il SCN sulle criticità emerse attraverso i seguenti obiettivi specifici, riportati nella tabella di cui al successivo punto 7.1. 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2: CRITICITA’/BISOGNI 1. Percentuale minima di donne che denunciano fenomeni di violenza intrafamiliare e/o richiedenti supporto psicosociale a seguito di disagio OBIETTIVI SPECIFICI 1.1 Potenziare le azioni dello sportello di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” a favore delle donne vittime di violenza 2. Necessità di potenziare gli interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle donne vittime di violenza 2.1 Realizzare connessioni stabili e promuovere interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle donne vittime di violenza 3. Assenza di campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale 3.1 Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e nel territorio 3.2. Potenziare le azioni dello sportello a favore dei giovani a rischio 3.3. Promuovere eventi di aggregazione e di prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto OBIETTIVO 1.1 Potenziare le azioni dello sportello di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” a favore delle donne vittime di violenza 2.1 Realizzare connessioni stabili e promuovere interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle INDICATORI Aumento delle denunce: aumento del 20% Aumento delle ore di apertura al pubblico dello sportello attivato dal nostro ente presso il Centro di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato”: lo sportello garantirà l’apertura 6 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Numero donne accompagnate nei servizi del Centro Ascolto: si conta di coinvolgere almeno 30 donne Numero donne seguite dall’assistente sociale e che hanno intrattenuto colloqui gratuiti con lo psicologo del Centro Ascolto: 20 donne coinvolte in percorsi di sostegno e supporto psicosociale con continuità d’azione Numero di interventi integrati tra i servizi, gli enti pubblici e le realtà di terzo settore del territorio: aumento del 20% di interventi integrati e in rete Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 13 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) donne vittime di violenza 3.1 Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e nel territorio 3.2. Potenziare le azioni dello sportello a favore dei giovani a rischio Numero ricerche di settore: 1 col supporto di altre istituzioni, servizi ed enti presenti nel territorio della provincia di Caltanissetta Numero campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione di genere tra i giovani e nelle scuole: 2 incontri nelle scuole superiori, col coinvolgimento di almeno 50 studenti delle ultime 2 classi e 1 seminario sul territorio sul tema Numero contatti da parte di giovani allo sportello: almeno 60 giovani 3.3. Promuovere eventi di aggregazione e di Numero eventi organizzati dal Centro per la lotta alla prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani e di lotta criminalità e a favore della legalità e della nonviolenza: 1 evento mensile alla criminalità e al disagio sociale 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo INDICATORI Aumento delle denunce Aumento delle ore di apertura al pubblico dello sportello Numero donne accompagnate nei servizi del Centro Ascolto Numero donne seguite dall’assistente sociale e che hanno intrattenuto colloqui gratuiti con lo psicologo del Centro Ascolto Numero di interventi integrati tra i servizi, gli enti pubblici e le realtà di terzo settore del territorio Numero ricerche di settore Numero campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione di genere tra i giovani e nelle scuole Numero contatti da parte di giovani allo sportello Numero eventi organizzati dal Centro per la lotta alla criminalità e a favore della legalità e della nonviolenza ex ANTE negli ultimi 2 anni, a San Cataldo, sono state solo 18 le segnalazione informali da parte di donne maggiorenni ad oggi, lo sportello garantisce l’apertura 3 giorni a settimana, dalle ore 15:30 alle ore 19:00 Ex POST aumento del 20% nel 2014 solo 8 donne lo sportello garantirà l’apertura 6 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00 30 donne nel 2014 solo 4 donne, di cui solo 2 ad oggi continuano a richiedere colloqui con lo psicologo 20 donne coinvolte in percorsi di sostegno e supporto psicosociale con continuità d’azione ad oggi sporadici e poco integrati. aumento del 20% Gli interventi sono limitati alla gestione delle denunce e non della prevenzione del fenomeno nessuna 1 ad oggi incontri sporadici nel territorio su cui interviene il progetto 2 incontri nelle scuole superiori, col coinvolgimento di almeno 50 studenti delle ultime 2 classi e 1 seminario sul territorio sul tema ad oggi occasionali e non registrati 60 giovani ad oggi 1 evento trimestrale 1 evento mensile 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: Il progetto di servizio civile “Educare alle differenze” si prefigge i seguenti obiettivi rivolti ai volontari: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Nell’ambito del progetto specifico, i partecipanti al servizio civile volontario svolgeranno, nel campo educativo, una concreta esperienza di lavoro, grazie alla quale potranno acquisire nuove conoscenze e competenze sia di tipo professionale (tecniche, informatiche ed educative) che di tipo relazionale (capacità di ascolto e di negoziazione, saper lavorare in gruppo, ecc.). I volontari in SCN sperimenteranno sul campo diverse attività, tra cui l’organizzazione di programmi di educazione e formazione ai minori, l’organizzazione di eventi di aggregazione rivolti ai giovani, l’organizzazione e la gestione di sportelli informativi, supporto e sostegno ad attività di sensibilizzazione e informazione sui temi della violenza, del disagio intrafamiliare e di educazione alla differenza di genere. Gli obiettivi di crescita individuale dei volontari sono: - acquisire competenze e conoscenze nel settore educativo e psicosociale e dell’informazione sui servizi all’utenza e sul tema del disagio e della violenza; - applicare conoscenze e competenze, acquisite nel percorso formativo ed educativo, al mondo del lavoro; - imparare a comunicare con cittadini di diverse fasce d’età attraverso la realizzazione di iniziative a loro favore; - imparare ad operare in gruppo e in rete grazie ai momenti di scambio, formazione, conoscenza e effettivo lavoro in team. - Imparare a rapportarsi con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio. 8) DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivo 1.1 Potenziare le azioni dello sportello di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” a favore delle donne vittime di violenza Azione 1.1.1 Potenziare lo sportello informativo e servizi offerti dal Centro Ascolto Attività 1.1.1.1 Attivare un servizio di contatto con l’utente, garantito dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00, il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00, che si occuperà di attivare il servizio di telefonia sociale, raccogliere le richieste di intervento e registrare l’utenza e i servizi richiesti, attivare il servizio d’ascolto e prima accoglienza. Attività 1.1.1.2 Organizzare gli incontri tra utenti e assistente sociale, fissare gli appuntamenti con lo psicologo e, ove richiesto, gli appuntamenti con il legale penalista, al fine di promuovere la denuncia delle violenze col necessario supporto sia legale che psicosociale. Contattare l’Ente partner Cooperativa Etnos al fine di organizzare la presa in carico nel caso di richiesta di allontanamento dal nucleo familiare o in caso di rischio della salute, grazie al servizio di accoglienza nella casa rifugio “Chicco di grano”. Attività 1.1.1.3 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, i servizi sul territorio, al fine di promuovere le azioni dello sportello e agevolare attraverso l’informazione l’accesso ai servizi offerti dal Centro Ascolto e dallo sportello informa e attraverso la mailing list e la pagina facebook dell’ente. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 2.1 Realizzare connessioni stabili e promuovere interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle donne vittime di violenza Azione 2.1.1 Creare un continuum operativo tra lo sportello dell’ente e gli altri Enti e i servizi sul territorio che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.1: Contattare gli altri enti e i servizi presenti sul territorio e che operano a favore delle donne vittime di violenza al fine di condividere esperienze e competenze, di organizzare eventi congiunti di prevenzione e informazione sul fenomeno della violenza intrafamiliare, grazie anche al supporto dell’ente partner Cooperativa Sociale Etnos. Attività 2.1.1.2: Condividere dati sul fenomeno per redigere uno studio e un’analisi del fenomeno sul territorio, incrociando i dati registrati nel rispetto della privacy e identità dell’utenza. Creare una carta dei servizi offerti dalle realtà operanti sul territorio sia sul campo della lotta alla violenza e assistenza alle vittime, sia a favore dei giovani in ambito socio culturale, formativo, di istruzione e opportunità e ricerca del lavoro e pubblicizzarla tra gli utenti e nelle scuole, grazie anche al supporto dell’ente partner Cooperativa Sociale Etnos. Obiettivo 3.1 Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e nel territorio Azione 3.1.1 Organizzazione di incontri con le scuole superiori presenti nel territorio Attività 3.1.1.1: Organizzare degli incontri di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione sui temi della violenza intrafamiliare, con particolare riferimento alla violenza di genere e alla lotta alla criminalità e alla violenza, grazie al supporto dell’ente partner Cooperativa Sociale Etnos e dell’Ente partner Istituto di Scuola media superiore A. Manzoni – F. Juvara, che collaboreranno all’organizzazione logistica dell’evento, alla redazione dei questionari da somministrare agli alunni sulla percezione che hanno sul tema, redazione del programma di interventi ed elenco dei docenti e degli esperti che interverranno. Inoltre, grazie al supporto dell’ente partner profit, PMG pubblicità, si realizzeranno locandine e brochure dell’evento da distribuire sul territorio per pubblicizzare l’iniziativa. L’Istituto di scuola media superiore metterà a disposizione altresì i locali e faciliterà la partecipazione dei propri studenti delle 4 e 5 classi agli incontri. Attività 3.1.1.2: Inoltre, grazie alla collaborazione dell’ente Cooperativa Sociale Etnos si organizzerà un seminario nel comune, che coinvolgerà i residenti del territorio e gli esperti nel settore nella stessa area di intervento. Inoltre, grazie al supporto dell’ente partner profit, PMG pubblicità, si realizzeranno locandine e brochure dell’evento da distribuire sul territorio per pubblicizzare l’iniziativa Obiettivo 3.2 Potenziare le azioni dello sportello a favore dei giovani a rischio Azione 3.2.1 Potenziare lo sportello informativo rivolto ai giovani a rischio Attività 3.2.1.1 Attivare un servizio di contatto con l’utente, garantito dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00, il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00, che si occuperà di informare i giovani sulle offerte formative, eventi culturali associativi, concerti, proiezioni, manifestazioni, rappresentazioni teatrali etc, al fine di offrire occasioni di crescita e sviluppo culturale e per ridurre la dispersione scolastica, grazie anche all’attivazione di laboratori sulla dispersione scolastica, campanello di allarme per lo sviluppo di azioni di criminalità giovanile e di sviluppo di azioni violente. Inoltre, lo sportello si occuperà di informare i giovani sulle opportunità di lavoro presenti sul territorio. attività 3.2.1.2 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, gli informa giovani attivi nella provincia di Caltanissetta e attraverso la mainling list dell’ente, che favorirà l’accesso agli sportelli da parte della propria utenza giovanile che vive in condizioni di disagio. Azione 3.2.2 Raccolta dati sulle attività e opportunità per i giovani nel territorio attività 3.2.2.1 Raccogliere informazioni sulle offerte formative attraverso il contatto con le associazioni presenti sul territorio, con le scuole secondarie e con le Università e tramite ricerche nei siti dedicati; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) attività 3.2.2.2 Raccogliere informazioni sulle offerte lavorative nel territorio, attraverso il contatto di Enti e aziende presenti in provincia, e attraverso una selezione delle offerte registrate nelle riviste specializzate e sui siti internet dedicati. Obiettivo 3.3 Promuovere eventi di aggregazione e di prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale Azione 3.3.1 Organizzare eventi a favore della lotta alla criminalità e a favore della legalità e nonviolenza Attività 3.3.1.1 Organizzare eventi di educazione e promozione culturale presso la struttura dell’ente, come cineforum, eventi musicali, teatrali e convegni tematici, laboratori artistici e sportivi, al fine di creare momenti informativi e formativi, ma anche aggregativi tra i giovani a rischio o con disagio psicosociale. Cronogramma mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Azioni Obiettivo 1.1 Potenziare le azioni dello sportello di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” a favore delle donne vittime di violenza Azione 1.1.1 Potenziare lo sportello informativo e servizi offerti dal Centro Ascolto Attività 1.1.1.1 attivare un servizio di x x x x x x x x x x x x contatto con l’utente Attività 1.1.1.2 Organizzare gli incontri tra utenti e assistente sociale, fissare gli appuntamenti con lo psicologo e, x x x x x x x x x x x ove richiesto, gli appuntamenti con il legale penalista Attività 1.1.1.3 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i x x x x x x x x x x x x Comuni, i servizi sul territorio Obiettivo 2.1 Realizzare connessioni stabili e promuovere interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle donne vittime di violenza Azione 2.1.1 Creare un continuum operativo tra lo sportello dell’ente e gli altri Enti e i servizi sul territorio che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.1: contattare gli altri enti e x x x x x x x x x i servizi presenti sul territorio Attività 2.1.1.2: condividere dati per redigere uno studio e un’analisi del x x x x x x x x x fenomeno sul territorio Obiettivo 3.1 Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e nel territorio Azione 3.1.1 Organizzazione di incontri con le scuole superiori presenti nel territorio Attività 3.1.1.1: organizzare degli incontri di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione sui temi della violenza intrafamiliare Attività 3.1.1.2: organizzare un seminario sul territorio sul tema della violenza intrafamiliare x x x x x X Obiettivo 3.2 Potenziare le azioni dello sportello a favore dei giovani a rischio Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 17 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Azione 3.2.1 Potenziare lo sportello informativo rivolto ai giovani a rischio Attività 3.2.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente e le attività di intervento a favore dei giovani attività 3.2.1.2 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, gli informa giovani attivi nella provincia di Caltanissetta x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Azione 3.2.2 Raccolta dati sulle attività e opportunità per i giovani nel territorio attività 3.2.2.1 Raccogliere informazioni x x x x x x x x x x x x sulle offerte formative attività 3.2.2.2 Raccogliere informazioni x x x x x x x x x x x x sulle offerte lavorative nel territorio Obiettivo 3.3 Promuovere eventi di aggregazione e di prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale Azione 3.3.1 Organizzare eventi a favore della lotta alla criminalità e a favore della legalità e nonviolenza Attività 3.3.1.1 Organizzare eventi di educazione e promozione culturale x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Azioni trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN x x x x x x x x x x x Informazione e sensibilizzazione x x x x x x Inserimento dei volontari in SCN x x x x Formazione Specifica Formazione Generale Monitoraggio Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane impiegate nel progetto saranno costituite da: Relativamente al soggetto attuatore: 2 Operatori di sportello esperti nel settore, con esperienza pluriennale, volontari in servizio presso l’Ente ATTIVARCINSIEME addetti al front-office, all’accoglienza dell’utenza e all’ascolto, esperti in comunicazione interna, gestione gruppi di lavoro e comunicazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 18 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) istituzionale. Gli operatori hanno esperienza sia nel campo dell’ascolto e della gestione del disagio giovanile e non, sia in ambito della ricerca e dell’informazione. 1 Assistente sociale, operatore volontario, che da anni collabora con l’Ente nel servizio fornito dal Centro Ascolto, finalizzato alla raccolta delle testimonianze delle violenze subite dalle donne in ambito familiare e non, nell’ascolto professionale e nell’indirizzamento e accompagnamento ai servizi dell’utenza. 1 Psicologo, operatore volontario, che da anni collabora con l’Ente nella presa in carico di donne vittime di violenza richiedenti supporto psicologico. 1 Legale penalista, che da anni offre la sua consulenza volontaria su specifica richiesta dell’utente e dell’Ente, al fine di promuovere la denuncia del fenomeno alle istituzioni competenti. 1 Educatore e animatore, socio volontario dell’ente, esperto in supporto scolastico e recupero delle competenze, nonché in animazione culturale e formazione dei giovani. Relativamente ai partner individuati nel progetto: Esperti individuati dalla Cooperativa Etnos: 1 psicologo esperto in presa in carico dell’utenza e accoglienza presso la struttura di accoglienza e ricovero dell’ente; 1 esperto in organizzazione eventi di promozione e sensibilizzazione sul tema della violenza e della devianza. Esperto individuato dalla società PMG pubblicità: 1 esperto grafico e tecnico informatico, che metterà a disposizione la sua competenza nella stampa e realizzazione delle locandine e del materiale informativo. Docenti individuati dall’Istituto di Scuola Media Superiore A. Manzoni – F.Juvara: 1 docente di scienze umane, sociologia e psicologia che collaborerà all’organizzazione e realizzazione degli incontri tematici presso l’Istituto scolastico. Nella seguente tabella vengono fornite ulteriori informazioni sul ruolo e sulle funzioni svolte dal personale dell’ente e i collaboratori degli enti partner nella realizzazione del progetto di Servizio Civile: Attività del progetto Attività 1.1.1.1 Attivare un servizio di contatto con l’utente Professionalità Ruolo nell’attività Numero Operatori di sportello Avranno il compito di affiancare i volontari in 2 SCN nell’attività dello sportello e di avviarli in autonomia alla gestione dello stesso. Organizzeranno gli incontri del gruppo di lavoro, al fine di individuare le azioni mensili da attivare. Nello specifico, insieme ai volontari, gestiranno il front office dello sportello, la prima accoglienza dell’utenza, l’indirizzamento ai servizi, il servizio di telefonia sociale e di ascolto Assistente sociale Si occupa del servizio di ascolto 1 Attività 1.1.1.2 professionale e dell’indirizzamento e Organizzare gli incontri accompagnamento ai servizi specifici tra utenti e assistente dell’utenza. Accompagnerà l’utenza che ne sociale, fissare gli farà richiesta verso i servizi attivati dallo appuntamenti con lo psicologo e farà da interfaccia con gli Uffici psicologo e, ove richiesto, dei Servizi Sociali del Comune. Si occuperà gli appuntamenti con il di mediare tra le donne in difficoltà che legale penalista, al fine di dovessero avere l’esigenza di allontanarsi promuovere la denuncia dal proprio contesto familiare e il personale delle violenze col esperto della cooperativa Etnos, che necessario supporto sia accoglierà e guiderà l’utenza presso la legale che psicosociale. propria struttura d’accoglienza, “Chicco di grano” Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 19 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attività 1.1.1.3 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, i servizi sul territorio Attività 2.1.1.1: contattare gli altri enti e i servizi presenti sul territorio e che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.2: condividere dati sul fenomeno per redigere uno studio e un’analisi del fenomeno sul territorio. Creare una carta dei servizi offerti nel territorio. Attività 3.1.1.1: organizzare degli incontri di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione sui temi della violenza intrafamiliare, con particolare riferimento alla violenza di genere e alla lotta alla criminalità e alla violenza nelle scuole Attività 3.1.1.2: organizzazione di un seminario sul territorio Attività 3.2.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente; offrire Psicologo Si occupa della presa in carico dell’utenza 1 che ha richiesto il servizio e/o segnalata dall’assistente sociale. Supporto psicosociale. Legale penalista Offrirà la propria consulenza su denunce e 1 assistenza legale nei casi di violenza e stalking all’utenza. Esperto ente partner Etnos Si occuperà della presa in carico, 1 dell’accoglienza e dell’accompagnamento dell’utenza presso la struttura d’accoglienza “Chicco di grano”. Operatori di sportello Avranno il compito di formare e avviare alla gestione in autonomia del servizio i volontari in SCN. Organizzeranno gli incontri del gruppo di lavoro, al fine di individuare le azioni mensili da attivare. Forniranno ai volontari gli strumenti e i database già in possesso dell’ente. In qualità di esperti della comunicazione con esperienza pluriennale nel settore, si occuperanno dei rapporti e della comunicazione con enti e servizi attivi sul territorio. 2 Gli operatori metteranno a disposizione dei volontari i dati raccolti dall’ente e la mailing list e supporteranno i volontari nella rielaborazione dei dati e nella ricerca di studi e dati aggiornati sul fenomeno, oltre che nella ricerca di offerte e opportunità presenti nel territorio. Supporto alla creazione della carta servizi, grazie anche alla collaborazione dell’esperto dell’ente partner Etnos. Parteciperanno in qualità di relatori agli 1 incontri organizzati nelle scuole e nel 1 territorio 1 1 Psicologo; Assistente Sociale; Educatore; Esperto ente partner Etnos; Docente Istituto A.Manzoni – F.Juvara Operatori di sportello Si occuperanno dell’organizzazione logistica dell’evento, della redazione del programma Educatore di interventi, della comunicazione tra relatori ente promotore e ente partner. Docente Istituto Supporteranno i volontari nella A.Manzoni – pubblicizzazione, gestione e organizzazione F.Juvara logistica dell’evento e nella gestione dei gruppi partecipanti alle iniziative. Esperto ente partner Si occuperanno della redazione dei Etnos questionari di indagine sul fenomeno e della loro rielaborazione. Operatori di Si occuperanno di supportare i volontari sportello; nella realizzazione del materiale informativo Esperto grafico e e della locandina degli eventi. tecnico informatico Operatori di sportello Avranno il compito di affiancare i volontari in SCN nell’attività dello sportello e di avviarli in autonomia alla gestione dello stesso. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 2 1 1 1 2 1 2 20 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) occasioni di crescita e sviluppo culturale e per ridurre la dispersione scolastica e formazione - informazione al lavoro Organizzeranno gli incontri del gruppo di lavoro, al fine di individuare le azioni mensili da attivare. Nello specifico, insieme ai volontari, gestiranno il front office dello sportello, la prima accoglienza dell’utenza, l’indirizzamento ai servizi. Educatore e Curerà insieme ai volontari l’organizzazione 1 animatore dei laboratori e delle attività di aggregazione, animazione e supporto scolastico. Operatori di sportello Gli operatori forniranno ai volontari database 2 e indirizzi in loro possesso, oltre alla mailing list e ai propri contatti facebook, al fine di agevolarli nella pubblicizzazione delle iniziative e delle attività dello sportello. Formeranno e supporteranno i volontari nella ricerca delle offerte attive sul territorio. attività 3.2.1.2 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, gli informa giovani attivi nella provincia di Caltanissetta e attraverso la main list dell’ente attività 3.2.2.1 Raccogliere informazioni sulle offerte formative attività 3.2.2.2 Raccogliere informazioni sulle offerte lavorative nel territorio Educatore e Attività 3.3.1.1 animatore Organizzare eventi di educazione e promozione culturale presso la struttura dell’ente, come cineforum, eventi musicali, teatrali e convegni tematici, laboratori artistici e sportivi Curerà insieme ai volontari l’organizzazione 1 degli eventi, dei laboratori e delle attività di aggregazione, animazione e di educazione e promozione culturale 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1, i quattro volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Azioni Azione 1.1.1 Potenziare lo sportello informativo e servizi offerti dal Centro Ascolto Attività del progetto Attività 1.1.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente Attività 1.1.1.2 Organizzare gli incontri tra utenti e assistente sociale, fissare gli appuntamenti con lo psicologo e, ove richiesto, gli appuntamenti con il legale penalista. Ruolo del volontario Il volontario, affiancato dagli operatori dell’ente, garantirà l’apertura dello sportello e si occuperà della sua gestione, della distribuzione del materiale informativo, dell’accoglienza dell’utenza e del frontoffice e parteciperanno attivamente agli incontri del gruppo di lavoro per pianificare le attività mensili. Si occuperanno della pubblicizzazione della carta servizi e degli eventi organizzati dall’ente. I volontari avranno il compito di registrare l’utenza e le richieste che perverranno allo sportello, di accompagnare l’utenza verso i servizi e fissare gli appuntamenti con gli esperti. Segnaleranno agli operatori dell’ente le richieste pervenute e i casi a rischio particolarmente gravi. Contatteranno l’ente partner per avviare le procedure di accoglienza e trasferimento dell’utenza. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Attività 1.1.1.3 Pubblicizzare le iniziative Azione 2.1.1 Creare un continuum operativo tra lo sportello dell’ente e gli altri Enti e i servizi sul territorio che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.1: contattare gli altri enti e i servizi presenti sul territorio e che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.2: condividere dati sul fenomeno per redigere uno studio e un’analisi del fenomeno sul territorio. Creare una carta dei servizi offerti dalle realtà operanti sul territorio Azione 3.1.1 Organizzazione di incontri con le scuole superiori presenti nel territorio Attività 3.1.1.1: organizzare degli incontri di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione sui temi della violenza intrafamiliare, con particolare riferimento alla violenza di genere e alla lotta alla criminalità e alla violenza nelle scuole Attività 3.1.1.2: Organizzazione di un seminario sul territorio Azione 3.2.1 Potenziare lo sportello informativo rivolto ai giovani a rischio Attività 3.2.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente. attività 3.2.1.2 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, gli informa giovani Azione 3.2.2 Raccolta dati sulle attività e opportunità per i giovani nel territorio attività 3.2.2.1 Raccogliere informazioni sulle offerte formative attraverso il contatto con le associazioni presenti sul territorio, con le scuole secondarie e con le Università attività 3.2.2.2 Raccogliere informazioni sulle offerte lavorative nel territorio Azione Attività 3.3.1.1 Organizzare 3.3.1 I volontari gestiranno l’attività, inviando email ai contatti forniti dagli operatori dell’ente, realizzando comunicati, contattando gli enti sul territorio potenzialmente interessati e le scuole, al fine di trasmettere materiale informativo e calendario delle iniziative promosse dallo sportello. I volontari supporteranno gli esperti dell’ente e raccoglieranno eventuali adesioni e richieste pervenute. Cureranno la mailing list dell’ente e i social network I volontari avranno un ruolo attivo sia sul recupero e la ricerca dei dati, sia nella loro raccolta, trascrizione e rielaborazione. Inoltre, creeranno in base ai dati registrati e all’offerta presente, una carta servizi che i volontari pubblicizzeranno utilizzando la mailing list dell’ente, la distribuzione del materiale informativo, la pagina facebook dell’ente e il front-office dello sportello. I volontari parteciperanno agli incontri del gruppo di lavoro. Contatteranno gli operatori degli enti partner e calendarizzeranno gli incontri. Elaboreranno su indicazione degli esperti e degli operatori degli enti partner coinvolti il programma degli interventi e si occuperanno dell’organizzazione logistica dell’evento, organizzando eventuali segnaletiche, materiale informativo, stampando i questionari e somministrandoli ai partecipanti, accogliendo i partecipanti e dando indicazioni e informazioni sull’evento e sui servizi. Col supporto del tecnico informatico ed esperto di grafica dell’ente partner, ideeranno la locandina ei manifesti di promozione e informazione degli eventi. Infine, si occuperanno di pubblicizzare gli eventi con i mezzi a disposizione dell’ente e attraverso la distribuzione del materiale informativo nelle strutture, servizi ed enti presenti nel territorio, per darne massima visibilità. Il volontario, affiancato dagli operatori dell’ente, si occuperà della gestione dello sportello, di front-office e parteciperanno attivamente agli incontri del gruppo di lavoro per pianificare le attività mensili. Si occuperà della pubblicizzazione della carta servizi e degli eventi organizzati dall’ente. Sulla base dei dati condivisi e raccolti grazie al contatto degli altri enti che operano sul territorio e dalle ricerche effettuate tramite internet su siti dedicati, i volontari forniranno informazioni sui servizi e li pubblicizzeranno tra le agenzie formative e di lavoro presenti nel territorio. Raccolta informazioni sui servizi e sulle offerte attraverso internet, sui siti dedicati e attraverso richieste dirette presso gli enti presenti nel territorio Raccolte le richieste di servizi e rilevati i bisogni Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 22 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Organizzare eventi a favore della lotta alla criminalità e a favore della legalità e nonviolenza eventi di educazione e promozione culturale presso la struttura dell’ente, come cineforum, eventi musicali, teatrali e convegni tematici, laboratori artistici e sportivi, al fine di creare momenti informativi e formativi, ma anche aggregativi tra i giovani a rischio o con disagio psicosociale. dell’utenza, i volontari insieme al team di lavoro, organizzeranno laboratori finalizzati al recupero scolastico, al recupero delle competenze, artistici e ludico-ricreativi, cineforum, momenti formativi e informativi, aggregativi, gestendo personalmente, col supporto dell’educatore e animatore dell’Ente, le attività programmate. I volontari pubblicizzeranno le iniziative, organizzeranno la logistica degli eventi, raccoglieranno le adesioni e riordineranno il materiale utilizzato al termine dei lavori laboratoriali. Azioni e/o attività trasversali Accoglienza dei volontari – In questa fase i volontari in SCN vengono coinvolti nelle diverse attività condotte dagli operatori dell’ente e partecipano all’avvio delle attività programmate, mirato alla partecipazione attiva e alla condivisione dei valori da parte dei volontari in SCN, oltre a condividere necessità di lavoro e organizzazione delle attività. Formazione generale e specifica – I volontari in SCN partecipano sia alla formazione generale che a quella specifica. Sono previsti momenti di scambio e verifica tra i volontari, il responsabile del progetto, la sede d’assegnazione. Inoltre, i volontari parteciperanno tramite apposita piattaforma, alla formazione a distanza. Informazione e sensibilizzazione sul SC – I volontari in Servizio Civile avranno il compito di promuovere e diffondere l’esistenza del Servizio Civile Nazionale attraverso alcuni incontri con i giovani e la comunità locale, come previsto al box 17. Monitoraggio - I volontari in SCN saranno invitati a compilare due questionari di monitoraggio online al fine di verificare l’andamento del piano di attività, dell’andamento del progetto e della soddisfazione delle aspettative, e per procedere eventualmente alla rimodulazione del progetto. Infine, i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 4 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: monte ore annuo di 1440 ore, inclusa la formazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 23 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 giorni, con possibilità di organizzazione dei turni nelle giornate di sabato e nei giorni festivi. Lo sportello informativo attivato dall’ente e le attività del Centro Ascolto sono attivate regolarmente dal lunedì al sabato, pertanto i volontari presteranno servizio con apposita turnazione comunicata mensilmente dall’OLP. 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. In caso di esigenze legate all’attuazione del calendario del progetto, gli orari potranno essere rimodulati ed i volontari in SCN dovranno attenersi all’organizzazione del lavoro definita dagli Operatori Locali di Progetto. I volontari dovranno altresì, mantenere massimo riservo sulle informazioni e sulle testimonianze derivate dall’ascolto e dalle attività di accoglienza dell’utenza, al fine di garantire la privacy e l’anonimato delle donne e dei giovani utenti del Centro ascolto. La formazione generale e specifica è obbligatoria, pertanto i volontari non potranno usufruire di permessi in tali giornate. I volontari avranno l’obbligo di usufruire dei permessi, se necessario, in occasione della chiusura della sede per un massimo di 10 giorni nell’arco dei dodici mesi di servizio. E’ possibile prevedere l’impiego dei/delle volontari/e anche in giorni festivi con orario continuato. I/Le volontari/e dovranno garantire la possibilità di rendersi disponibili per tali occasioni, anche se dovessero svolgersi fuori dalla sede di attuazione, secondo quanto calendarizzato dall’OLP. Eventuali turnazioni che comprendessero il sabato o la domenica saranno organizzate in modo da garantire il riposo infrasettimanale. Si richiede diligenza, riservatezza, rispetto degli orari di servizio stabiliti dal progetto, rispetto dei luoghi e delle regole comportamentali, oltre ad un’elasticità oraria funzionale alla realizzazione del progetto. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 La sede di attuazione del progetto è sita a San Cataldo (CL) in Via Babbaurra n.23, in un appartamento di oltre 140 mq. confiscato alla criminalità mafiosa e dato in comodato d’uso dal Comune di San Cataldo all’Associazione di Promozione Sociale “Attivarcinsieme” in cui è attivo lo sportello informativo e il Centro Ascolto dell’Ente. 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare tramite incontri presso: associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale o in occasione di eventi sul territorio a cui l’ente partecipa. Verranno programmati un minimo di 2 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Nel caso di incontri di promozione e presentazione dei candidati Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 24 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) alla rappresentanza dei volontari alla Consulta organizzati dall’URSC, i volontari saranno tenuti a partecipare. Inoltre un giorno al mese, nei 4 mesi centrali del progetto, o in concomitanza con la pubblicazione dei bandi SCN, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 14 ore. Al termine del progetto, i volontari dovranno redigere una relazione finale sull’esperienza maturata, che concorrerà alla pubblicazione nella rivista locale di ASC Sicilia “Civilmente”, raccolta di esperienze e testimonianze sul SCN e nonviolenza, che concorrerà ai fini del monte ore annuo con un bonus di 5 ore maturato alla consegna della relazione. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi: - informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) - sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) - diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione e alla stesura di una relazione finale sull’esperienza maturata, che concorrerà alla pubblicazione nella rivista locale di ASC Sicilia “Civilmente”) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione Le modalità di partecipazione, candidatura e tutto l’iter relativo alla selezione, verranno pubblicati all’url: www.ascsicilia.org. I candidati sono tenuti ad attenersi alle indicazioni che verranno ivi riportate e ad indicare sulla domanda di candidatura, un valido indirizzo e-mail, per ricevere comunicazioni in merito a tutte le procedure di selezione e seguenti. In particolare le comunicazioni in merito alle convocazioni per le procedure di selezione saranno veicolate esclusivamente sul sito indicato. Solo per gravi e giustificati motivi, nei limiti previsti dalla calendarizzazione dei colloqui, può essere richiesto il differimento della data fissata per i colloqui. In ogni caso la domanda va presentata entro la data fissata per il colloquio. Non saranno tenute in considerazione le domande pervenute successivamente. I candidati sono invitati a collegarsi al sito www.ascsicilia.org sin dal giorno della propria candidatura. 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 25 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile descritto nel modello: - Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: Si richiede ai candidati di attenersi alle indicazioni che verranno riportate all’url: www.ascsicilia.org sull’iter relativo alla selezione, nonché ad indicare, sulla domanda di candidatura, un valido indirizzo e-mail personale per ricevere comunicazioni in merito a tutte le procedure di selezione e seguenti adempimenti. Presupposto essenziale per arrivare alle selezioni è la conoscenza da parte del candidato dell’ente, del progetto e del settore d’intervento del progetto, oltre che della storia e normativa del Servizio Civile e del Terzo Settore. Ai candidati è chiesto di riconoscersi nei valori etici della nonviolenza e della pace, principi che caratterizzano l’agire sociale del nostro ente. Saranno considerati titoli preferenziali coloro in possesso di: - titolo di studio di scuola media superiore; - esperienze documentate nel settore di intervento del progetto; - titoli attinenti all’area di intervento del progetto; - competenze in ambito informatico e di comunicazione. I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore, avendo cura di allegare eventuali certificazioni con dettaglio del periodo di svolgimento del servizio (o, per attività non continuative, il monte ore totale) e il dettaglio delle attività svolte. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: - Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) Utenze dedicate Materiali informativi Pubblicizzazione SCN (box 17) Formazione specifica-Docenti Formazione specifica-Materiali Spese viaggio per gli incontri di formazione generale Materiale di consumo finalizzati al progetto TOTALE € €. € €. € € € € 0 4.500,00 2.400,00 1.500,00 200,00 0 500,00 480,00 € 2.800,00 €.12.380,00 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS): Nominativo Copromotori e/o Partner ETNOS Società cooperativa Sociale Tipologia (no profit, profit, università) No profit Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1) La cooperativa collaborerà alla realizzazione del progetto accogliendo dietro esplicita segnalazione da parte del Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 26 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) p. iva 01735060855 PMG pubblicità p.iva 01602870857 Profit Istituto di istruzione seconaria superiore A. Manzoni – F. Juvara c.f. 80004710853 Non profit nostro Centro d’Ascolto, le donne in difficoltà richiedenti asilo e ospitalità nella struttura d’accoglienza di Serradifalco, garantendo il continuum tra le azioni a favore delle donne in difficoltà e vittime di violenza prese in carico dal Centro d’Ascolto e l’ospitalità presso il Centro d’accoglienza della cooperativa, ove richiesto e necessario, come previsto dalle attività 1.1.1.2. Inoltre, la Cooperativa collaborerà, coadiuvando con il proprio personale specializzato i volontari in SCN nell’organizzazione degli incontri sul tema del disagio intrafamiliare e nella realizzazione e rielaborazione di questionari di indagine sul fenomeno, come previsto nel box 8.1, attività 2.1.1.1, 2.1.1.2, 3.1.1.1 e 3.1.1.2. La società collaborerà alla realizzazione del progetto rendendosi disponibile gratuitamente alla stampa delle locandine, opuscoli e materiale necessario per l’organizzazione di seminari e incontri dibattito organizzati sul tema della violenza delle donne e intrafamiliare, mettendo a disposizione altresì, oltre alla propria esperienza nel settore, anche l’attrezzatura tecnica e i software necessari alla progettazione grafica e successiva stampa, come descritto nel box 8.1., attività 3.1.1.1 e 3.1.1.2. L’Istituto di istruzione secondaria superiore si dichiara disponibile allo sviluppo di azioni sinergiche e complementari al fine di divulgare e sensibilizzare il mondo giovanile e scolastico del territorio su un percorso di legalità e antiviolenza, mettendo a disposizione i propri locali e facilitando la partecipazione degli studenti delle ultime due classi superiori agli incontri programmati dall’Associazione ATTIVARCINSIEME sul tema del disagio intrafamiliare, sui valori e sul rispetto delle regole di convivenza civile, della legalità e della nonviolenza, sulla tolleranza, coadiuvando con il proprio personale docente e non i volontari in SCN nell’organizzazione logistica dell’evento e nella somministrazione dei questionari di indagine, così come previsto al box 8.1, attività 3.1.1.1. 25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Obiettivo 1.1 Potenziare le azioni dello sportello di ascolto “Felicia Bartolotta Impastato” a favore delle donne vittime di violenza Attività 1.1.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente. Attività 1.1.1.2 Organizzare gli incontri tra utenti e assistente sociale, fissare gli appuntamenti con lo psicologo e, ove richiesto, gli appuntamenti con il legale penalista. Attività 1.1.1.3 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, i servizi sul territorio 2 postazioni complete di pc collegato Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati ad internet, stampante, telefono e ad attivare il servizio di telefonia sociale, fotocopiatrice raccogliere le richieste di intervento e registrare l’utenza e i servizi, attivare il servizio d’ascolto e Materiale di cancelleria (fogli bianchi, prima accoglienza, stampare materiale penne, raccoglitori) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 27 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Materiale informativo informativo, contattare enti e servizi sul territorio, ricercare informazioni sulla rete e consultare database. Obiettivo 2.1 Realizzare connessioni stabili e promuovere interventi integrati e condivisi tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore del territorio a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.1: contattare gli altri enti e i servizi presenti sul territorio e che operano a favore delle donne vittime di violenza Attività 2.1.1.2: condividere dati sul fenomeno per redigere uno studio e un’analisi del fenomeno sul territorio. Creare una carta dei servizi e pubblicizzarla tra gli utenti e nelle scuole 2 postazioni complete di pc collegato Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati ad internet, stampante, telefono e a contattare gli enti e i servizi presenti sul fotocopiatrice territorio, all’organizzazione logistica, alla stampa del materiale informativo, alla registrazione di Materiale di cancelleria (fogli bianchi, appunti, alla pubblicizzazione di eventi, alla penne, raccoglitori) ricerca dati e alla loro rielaborazione, alla creazione della carta servizi. Obiettivo 3.1 Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla differenza di genere nelle scuole e nel territorio Attività 3.1.1.1: organizzare degli incontri di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione sui temi della violenza intrafamiliare. Attività 3.1.1.2: organizzazione di un seminario sul territorio 2 postazioni complete di pc collegato Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati ad internet, stampante, telefono e a contattare gli enti e i servizi presenti sul fotocopiatrice territorio, all’organizzazione logistica, all’invio di mail e pubblicazione evento su facebook, alla Materiale di cancelleria (fogli bianchi, stampa del materiale informativo e dei penne, cartelline, ecc) questionari, alla registrazione di appunti, alla pubblicizzazione degli eventi, alla preparazione delle cartelle col materiale informativo da distribuire durante l’evento, alla redazione dei questionari da somministrare agli alunni, redazione del programma di interventi ed elenco dei docenti e degli esperti che interverranno; alla realizzazione di locandine e brochure dell’evento da distribuire sul territorio per pubblicizzare l’iniziativa. Lavagna a fogli mobili, videoproiettore, Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati notebook, microfono e amplificazione alla conduzione dei seminari, a proiettare video e presentazioni utili all’esposizione. Obiettivo 3.2 Potenziare le azioni dello sportello a favore dei giovani a rischio Attività 3.2.1.1 attivare un servizio di contatto con l’utente, attivazione di laboratori sulla dispersione scolastica, sulle opportunità di lavoro presenti sul territorio. attività 3.2.1.2 Pubblicizzare le iniziative contattando le scuole, i Comuni, gli informa giovani attivi nella provincia di Caltanissetta e attraverso la main list dell’ente. attività 3.2.2.1 Raccogliere informazioni sulle offerte formative attraverso il contatto con le associazioni presenti sul territorio, con le scuole secondarie e con le Università; attività 3.2.2.2 Raccogliere informazioni sulle offerte lavorative nel territorio, attraverso il contatto di Enti e aziende presenti in provincia, e attraverso una selezione delle offerte registrate nelle riviste specializzate e sui siti internet dedicati 2 postazioni complete di pc collegato Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati ad internet, stampante, telefono e a contattare gli enti e i servizi presenti sul fotocopiatrice territorio, a raccogliere informazioni e a svolgere ricerche, a consultare siti web e dedicati per Materiale di cancelleria (fogli bianchi, integrare informazioni, all’invio di mail e Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 28 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) penne, cartelline, ecc) pubblicazione evento su facebook, alla stampa del materiale informativo, alla registrazione di appunti, alla pubblicizzazione dei servizi, alla registrazione dei bisogni e delle richieste. Obiettivo 3.3 Promuovere eventi di aggregazione e di prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani e di lotta alla criminalità e al disagio sociale Attività 3.3.1.1 Organizzare eventi di educazione e promozione culturale presso la struttura dell’ente, come cineforum, eventi musicali, teatrali e convegni tematici, laboratori artistici e sportivi 2 postazioni complete di pc collegato Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati ad internet, stampante, telefono e all’organizzazione logistica, all’invio di mail e fotocopiatrice pubblicazione eventi su facebook e alla loro pubblicizzazione sul territorio, alla stampa del Materiale di cancelleria (fogli bianchi, materiale informativo e dei materiali utili alla penne, cartelline, ecc) realizzazione dei laboratori, alla registrazione di appunti. Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati Materiale didattico, libri, cd rom, alla conduzione dei laboratori di recupero quaderni, penne e matite, lavagna a scolastico, artistici, ludico ricreativi, sportivi. fogli mobili; cartelloni, pennarelli, materiali modellabili, stoffe…; giochi di ruolo e di società, palloni e piccole attrezzature sportive. videoproiettore, notebook, microfono e Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzati amplificazione, casse acustiche, dvd, a proiettare video e presentazioni, a realizzare film e video musicali eventi musicali, a proiettare film e documentari Al fine di completare la descrizione delle risorse, la sede d’attuazione metterà a disposizione per la realizzazione del progetto: - 1 stanza arredata con postazione pc, tavoli e sedie e librerie per le attività di front-office dello sportello; - 1 stanza arredata con postazione pc, tavoli e sedie per i colloqui individuali con l’utenza; - 1 sala per le attività laboratoriali e ricreative, cineforum, rappresentazioni e attività di aggregazione, arredate con sedie, postazioni studio, materiale ricreativo, didattico e di divulgazione. Per la realizzazione dei seminari sul tema, sarà l’Istituto A.Manzoni – F.Juvara ad offrire gli spazi, così come previsto dall’accordo di partnership. L’ente metterà a disposizione materiali di consumo, quali cancelleria, cd, raccoglitori, ect, utili al fine di raccogliere materiali, dati, appunti, per lo svolgimento delle attività, utilizzati altresì, durante i momenti di formazione e promozione SCN, oltre alla stampa di documenti utili e dispense sugli argomenti trattati, negli incontri di formazione specifica. Oltre alle utenze dedicate e alle attrezzature presenti presso le sedi, saranno stampati, al fine di promuovere le attività, materiali informativi quali depliants, manifesti per gli eventi pubblici, utili altresì, all’attività di promozione del SCN, così come previsto al box 17 del progetto. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: L’Ateneo di Palermo ha recepito le direttive impartire dal MIUR con la circolare della Direzione Generale per l’Università, ufficio III, prot.2626 del 9/7/04, riconoscendo, con delibera del Senato Accademico dell’Università degli studi di Palermo del 18/04/05, crediti formativi a tutti gli studenti che svolgano il SCN indipendentemente dallo specifico progetto o ente. I crediti saranno attribuiti fino ad un massimo di 9 relativamente alla lettera d) dell’art. 10, comma 1 del DM 509/99, e fino ad ulteriori 9 crediti relativamente alla lettera f) dello stesso articolo. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 29 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Detta delibera integra l’art. 11 del regolamento didattico di Ateneo, demandando ai singoli Consigli di Corso di studio la valutazione sul numero di crediti da riconoscere ad ogni studente che ne faccia documentata richiesta. 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: Il Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo, nell’adunanza del 12/11/2003, nel deliberare il regolamento del tirocinio previsto per le lauree triennali della classe XVIII, ha previsto all’art.6 che lo svolgimento del SCN presso enti accreditati dal Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile permette a chi lo svolge di ottenere i CFU previsti per il tirocinio definito all’art.1 del suddetto regolamento. Detti CFU saranno riconosciuti dal Consiglio della classe XVIII agli studenti che presenteranno istanza corredata dalle relative certificazioni. 28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009) La funzione di certificazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Inoltre, sempre con accesso volontario, sarà disponibile nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione sarà erogata presso la sede locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula. dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 30 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi). 33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN” a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 “La cittadinanza attiva” a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso la sede di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEI FORMATORI: Formatore A: cognome e nome: Giammusso Michaela nata il: 2 gennaio 1973 luogo di nascita: San Cataldo Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 31 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Formatore B: cognome e nome: Messina Santo nato il: 29 gennaio 1948 luogo di nascita: San Cataldo 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEI FORMATORI: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A: Giammusso Michaela Titolo di Studio:Laurea in Psicologia Ruolo ricoperto presso l’ente: Psicologo e educatore, socio volontario dell’ente Esperienza nel settore: La dott.ssa ha organizzato più convegni sul tema del disagio, sull’ascolto attivo, sull’abuso sessuale e sulle violenze dal 2002 ad oggi. Dal 2010 ha ricoperto il ruolo di operatore socio assistenziale, offrendo sostegno educativo e psicologico per madri e minori ospitati in strutture di accoglienza e cura della sfera affettiva, gestendo, altresì, la gestione del tempo libero, il recupero scolastico, , momenti ricreativi, sportivi, laboratori ludico ricreativi per minori, laboratori espressivi e psicologici, laboratori psicomotori. Competenze nel settore: ha maturato competenze sia nella gestione dei conflitti, del disagio e dell’intervento psicosociale, sia nel settore educativo, di supporto scolastico e recupero delle competenze, nella realizzazione e gestione di laboratori e momenti di aggregazione con giovani a rischio. Formatore B: Messina Santo Titolo di Studio: Laurea in psicologia; laurea in Sociologia Ruolo ricoperto presso l’ente: Psicologo, sociologo, socio volontario dell’ente Esperienza nel settore: Docente di psicologia e nei corsi di formazione sul disagio, i minori e la dispersione scolastica e di educazione alla legalità dal 1996 al 2011. Competenze nel settore: Psicologo psicoterapeuta, sociologo, docente di psicologia e scienza giuridiche ed economiche, docente di tecnologia applicata per l’utilizzazione delle tecnologie Microsoft Office in ambito didattico. Cura la consulenza legale presso lo sportello dell’ente. Formatore C: Noto Angela Titolo di Studio:Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Ruolo ricoperto presso l’ente: Educatore, socio volontario dell’ente Esperienza nel settore: La dott.ssa ha organizzato più convegni sul tema del disagio, sull’ascolto attivo, sull’abuso sessuale e sulle violenze dal 2009 ad oggi. Dal 2009 ha ricoperto il ruolo di operatore socio assistenziale, offrendo sostegno educativo e psicologico per madri e minori ospitati in strutture di accoglienza e cura della sfera affettiva, gestendo, altresì, la gestione del tempo libero, il recupero scolastico, , momenti ricreativi, sportivi, laboratori ludico ricreativi per minori, laboratori espressivi e psicologici, laboratori psicomotori. Competenze nel settore: ha maturato competenze sia nell’organizzazione di seminari e convegni sul tema della violenza, del disagio e nell’ambito dell’intervento psicosociale, sia nel settore educativo, di supporto scolastico e recupero delle competenze, nella realizzazione e gestione di laboratori e momenti di aggregazione con giovani a rischio. Formatore D: Cammarata Giuseppe Titolo di Studio: Diploma di maturità - Geometra Ruolo ricoperto presso l’ente: Dirigente dell’associazione e responsabile dello sportello informa e delle attività laboratoriali. Esperienza nel settore: Ha condotto negli anni laboratori espressivi e psicologici, laboratori psicomotori. Competenze nel settore: ha maturato competenze sia nella gestione dei conflitti, del disagio e dell’intervento psicosociale, sia nel settore educativo, di supporto scolastico e recupero delle competenze, nella realizzazione e gestione di laboratori e momenti di aggregazione con giovani a rischio, oltre alle capacità di organizzazione di eventi e seminari sul tema della violenza e di Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 32 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) comunicazione con gli enti nel territorio grazie al ruolo del Centro nella rete locale contro la violenza sulle donne. 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. Formazione a distanza. Gli incontri di formazione specifica saranno registrati su apposito modulo contenente l’indicazione del luogo di svolgimento dei corsi, data e orari delle lezioni, nominativi e firme di presenza dei volontari e indicazione dell’orario di inizio e fine lezione, firma del formatore, tematiche trattate e metodologie utilizzate. Le ore di formazione specifica da effettuarsi a distanza su apposita piattaforma saranno formalizzate con apposito report di download e consultazione personalizzati. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Modulo 1: Presentazione del progetto e primo addestramento per la gestione degli sportelli Formatore: Giuseppe Cammarata Argomento principale: L’Arci e gli sportelli informa giovani Durata: 6 ore – 1 giornata Temi da trattare: Conoscenza delle strutture dove si svolgerà il servizio; Conoscenza degli strumenti operativi per attuare il progetto di intervento; Conoscenza e acquisizione delle metodologie necessarie per raccogliere le richieste, gestire l’ascolto attivo e indirizzare ai servizi. Bilancio delle aspettative dei volontari Modulo 2 : Il gruppo di lavoro Formatore: Santo Messina Argomento principale: Le dinamiche di gruppo e la comunicazione con gli enti e le istituzioni Durata: 12 ore – 2 giornate Temi da trattare: Io e gli altri; Il gruppo come risorsa; Gli enti presenti sul territorio Elementi di gestione di database e di condivisione di strumenti Modulo 3 “I giovani e il territorio” Formatore: Michaela Giammusso – Angela Noto Argomento principale: L’organizzazione delle attività per i giovani a rischio Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 33 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Durata: 24 ore – 4 incontri Temi da trattare: - Analisi dei bisogni della popolazione degli utenti nel territorio; - La condizione dei giovani: approfondimento di alcune problematiche; - Approfondimento dei servizi esistenti e dei relativi enti gestori; - Ricerca di progetti sperimentali/ raffronto e fattibilità di realizzazione nella comunità locale. - L’animazione, l’aggregazione e l’attività ludicoricreativa - La creazione di un laboratorio - Il supporto scolastico. Elementi di didattica e metodologie di apprendimento - La formazione e la ricerca del lavoro: come costruire un curriculum e come cercare le offerte di lavoro; - Nozioni di base sulla comunicazione, la relazione e l’osservazione; - Introduzione alle tecniche e alla capacità di ascolto e relazionali; - La comunicazione verbale e non verbale e i giovani a rischio Modulo 4 : “La comunicazione e il web” Formatore: Santo Messina Argomento principale: La comunicazione oggi: alfabetizzazione informatica Durata: 6 ore – 1 giornata Temi da trattare: I giovani e i nuovi modelli comunicativi; L’uso del computer e principali software; Strumenti di comunicazione Simulazioni ed esercitazioni Modulo 5 : “La comunicazione, la relazione e l’ascolto: il disagio e la violenza subita” Formatore: Michaela Giammusso Argomento principale: Il dialogo e l’osservazione Durata: 16 ore – 3 giornate Temi da trattare: Il disagio; La comunicazione e l’ascolto attivo; La violenza intrafamiliare Femminicidio La violenza sui minori Come gestire l’emergenza e l’ascolto I servizi attivi sul territorio Simulazioni ed esercitazioni FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) -Laurea in Geologia -Abilitazione alla professione di Geologo; -Manager dell'emergenza; -Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 34 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) -Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; -Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); -dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) -Diploma di maturità scientifica -Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; -Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. -Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; -Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); -Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013 (coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); -Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore Contenuti: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza cos’e’, da cosa dipende, come può essere garantita, come si può lavorare in sicurezza - Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) fattori di rischio sostanze pericolose dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza riferimenti comportamentali gestione delle emergenze - Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 35 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) codice penale codice civile costituzione statuto dei lavoratori normativa costituzionale D.L. n. 626/1994 D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore Educazione e Promozione Culturale, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Educazione e promozione culturale fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico-motorie pro inclusione, attività artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni gestione delle situazioni di emergenza sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali normativa di riferimento Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 36 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, con un piano formativo di 12 giornate in aula per 64 ore e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il dipartimento della gioventù e del Servizio Civile descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: - momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP - note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN L’ente predispone inoltre, apposito registro della formazione generale e specifica. Data, 1 ottobre 2015 Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Dott. Licio Palazzini Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 37