Memorandum sul Sistema di Controllo di Gestione
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Memorandum sul Sistema di Controllo di Gestione
© Gennaio 2006 Borsa Italiana S.p.A. Tutti i diritti riservati. Ai sensi della legge sui diritti d’autore e del codice civile è vietata la riproduzione del presente documento o di parte di esso con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, tramite fotocopie, microfilm, registrazioni o altro, in tutti i Paesi. Prima edizione: marzo 2004 Seconda edizione: gennaio 2006 2 Definizione di Memorandum “Il Memorandum sul SCG è il documento di sintesi, predisposto dalla società emittente, eventualmente assistita dallo sponsor e dalla società di revisione o da altro soggetto qualificato indicato dal collegio sindacale e accettato dallo sponsor, diretto a Borsa Italiana e finalizzato a descrivere il SCG della società. Esso costituisce parte integrante della documentazione da allegare alla domanda di ammissione alla quotazione di Borsa. Come tale, il Memorandum ha valore informativo e completa il filing presentato ai fini della quotazione.” * Il Memorandum sul SCG offre un quadro di sintesi in merito a: il Sistema di controllo di gestione in essere presso la società le eventuali problematiche rilevate nel corso del processo di autovalutazione e in fase di due diligence da parte dei soggetti terzi incaricati il piano per le eventuali azioni di adeguamento *Da “Guida al Sistema di controllo di gestione”, Listing Guides, Borsa Italiana S.p.A., 2003. 3 Note per la compilazione Scopo del presente documento è offrire una guida alla compilazione del Memorandum sul Sistema di controllo di gestione Il Memorandum redatto dalla società emittente è strettamente confidenziale Borsa Italiana si impegna a non divulgarne il contenuto La compilazione del documento non preclude la facoltà di Borsa Italiana di richiedere alla società ulteriori informazioni, chiarimenti e documentazione integrativa Nella compilazione del Memorandum le società emittenti dovrebbero attenersi per quanto possibile alla struttura delle tabelle proposta nel presente documento. Il contenuto delle tabelle di seguito rappresentate è da intendersi invece a titolo di esempio Il Memorandum è un documento ufficiale della società emittente e deve essere approvato dal Cda e/o sottoscritto da persona munita dei necessari poteri. E’ possibile peraltro omettere le informazioni richieste se già contenute in altri documenti inviati a Borsa Italiana Per le definizioni, la terminologia e maggiori informazioni sui contenuti richiesti si faccia riferimento alla “Guida al Sistema di controllo di gestione” di Borsa Italiana Spa 4 Contenuti Cap.1 Descrizione del Sistema di controllo di gestione Contesto organizzativo Responsabili del Sistema Componenti del Sistema 7 Descrizione del Sistema: il contesto organizzativo Descrivere le competenze riservate alle unità organizzative coinvolte nel processo di pianificazione e controllo: ruolo della capogruppo e delle altre società del gruppo ruolo delle Sbu (strategic business unit) ruolo dell’unità Pianificazione e controllo ruolo dell’unità Amministrazione e finanza ruolo di altre unità Esempio: vedi TAVOLA 1/A 8 1/A Le competenze riservate alle unità organizzative Ruolo della capogruppo Ruolo delle divisioni, delle sbu e delle società controllate Ruolo della funzione Programma zione e controllo Esemplificativo Definisce e assicura la coerenza strategica attraverso un piano industriale di gruppo che recepisce le linee di indirizzo e gli obiettivi fissati dal vertice Decide il livello complessivo e le allocazioni del rischio (attraverso il “risk committee”) Controlla la gestione delle divisioni operative, delle sbu e delle società controllate, attraverso budget e consuntivazione periodica Esamina e approva il piano industriale di gruppo e il piano delle divisioni operative, delle sbu e delle società controllate Esamina le situazioni periodiche a consuntivo e imposta le azioni correttive Definisce i principi generali su cui si fonda il modello di controllo societario Recepiscono linee guida e obiettivi definiti dalla capogruppo, nei piani operativi specifici del singolo business Propongono all’approvazione della capogruppo i piani operativi e il budget Mettono in esecuzione i piani definiti Esaminano le situazioni periodiche a consuntivo e impostano azioni correttive Rispondono periodicamente alla capogruppo dei risultati della gestione e degli scostamenti rispetto a quanto programmato/previsto Definisce ed elabora, su indicazione del vertice societario e in collaborazione con i responsabili di business, il piano strategico del Gruppo a medio/lungo termine Monitora costantemente il funzionamento e l’adeguatezza del sistema di controllo esplicitando le eventuali necessità evolutive e informando il vertice del Gruppo Raccoglie key performance indicator (KPI) e reporting gestionali, al fine della predisposizione delle sintesi direzionali Produce, alle scadenze definite dal calendario aziendale, il reporting gestionale e civilistico o altri report ad hoc richiesti per analisi specifiche 9 Contenuti Cap.1 Descrizione del Sistema di controllo di gestione Contesto organizzativo Responsabili del Sistema Componenti del Sistema 10 Descrizione del Sistema: le responsabilità Indicare le responsabilità laddove presenti in capo ai diversi organi sociali con riguardo al Sistema di controllo di gestione: Consiglio di amministrazione Amministratore Delegato Collegio Sindacale Preposto al controllo interno Comitato per il controllo interno Responsabile operativo altri eventuali organi (ad esempio, risk comittee) Esempio: vedi TAVOLA 1/B 11 1/B Le responsabilità in capo ai diversi organi sociali organo responsabilità Consiglio di Amministrazione Amministratore Delegato Comitato per il controllo interno fissa le linee strategiche e identifica il modello di controllo più opportuno per la Società (o Gruppo) definisce gli ambiti del Sistema di controllo di gestione anche in relazione alle attività di Controllo interno verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento del sistema assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in maniera adeguata è fatto obbligo agli Amministratori di riferire al Collegio Sindacale tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale, sulle attività e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate approva il “documento descrittivo interno”, finalizzato a consentire il lavoro di due diligence dei consulenti esterni ... identifica i rischi aziendali e fattori critici di successo e di rischio di business da sottoporre a costante monitoraggio attua gli indirizzi del Consiglio attraverso la progettazione, la gestione e il monitoraggio del Sistema di controllo di gestione e del sistema di controllo Interno assiste il Consiglio nell’espletamento dei compiti di costituzione del Sistema di controllo e di verifica del suo funzionamento … Esemplificativo fonte • Statuto • Procedure Interne • Codice di Autodisciplina Procedure Interne • Codice di Autodisciplina • Procedure Altri organi 12 Contenuti Cap.1 Descrizione del Sistema di controllo di gestione Contesto organizzativo Responsabili del Sistema Componenti del Sistema A) I processi di pianificazione e controllo B) Gli strumenti tecnico contabili C) Il sistema di reporting 13 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema a) I processi di pianificazione e controllo (P&C) Descrivere il modello di pianificazione e controllo adottato I sistemi di pianificazione e controllo possono essere ricondotti alla “struttura societaria” oppure alle singole “aree di business (Sbu)” indipendentemente dal fatto che tali business coincidano in tutto o in parte con specifiche società del Gruppo (ad esempio per rilevare separatamente aree di affari caratterizzate da differenti mercati di riferimento e/o processi tecnologici, cui corrispondono diversi fattori critici di rischio e di successo). Indicare se la struttura per “aree di business” (Sbu) prevale su quella per “società”. In caso contrario esplicitare le ragioni che giustificano tale scelta e quali correttivi vengono eventualmente apportati per monitorare l’andamento di dette aree. 14 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema a) I processi di pianificazione e controllo (P&C) Allo stesso modo, all’interno di una struttura articolata per “aree di business”, il sistema può essere organizzato per monitorare differenti dimensioni di analisi (tipologia di clienti, canali distributivi, linee di prodotti/servizi e/o brand, aree geografiche) in funzione delle necessità informative del management e delle dimensioni strategiche rispetto alle quali vengono formulate le strategie. Darne adeguata evidenza. Esempio: vedi TAVOLA 1/C Rappresentare i macro flussi di processo per la pianificazione, per il budget e per il controllo Esempio: vedi TAVOLA 1/D - 1/E - 1/F 15 1/C La struttura del sistema di pianificazione & controllo Massima Aggregazione Esemplificativo LIVELLO Corporate Corporate Informazioni per il management Sbu Sbu 1 (Wholesale) Area geo Canale Area geo 1 Filiali Sbu 2 (Retail) Area geo 2 Area geo 3 Punti vendita (PDV) (Società controllate) Cliente Wholesale Retail Minima Aggregazione 16 1/D I macro flussi di processo per la pianificazione Descrizione attività Definizione delle linee guida e degli obiettivi strategici a medio-lungo termine (4-10 anni) C.d.A. Input- linee guida strategiche Analisi di variabili esterne e vincoli finanziari A.D. o Divisione Amm. e Controllo Comitato Esecutivo Divisione Finanza Definizione linee guida strategiche Fattori di rischio Mappatura dei principali fattori di rischio / indicazione fattori critici di successo Informazioni patrimoniali nonché dei vincoli e opportunità di sviluppo Fattori di successo Elaborazione piano strategico Approvazione piano strategico Approvazione piano strategico Divisione Amm. e Controllo (Area pianificazione) Sbu Informazioni sugli scenari e loro evoluzione Vincoli finanziari e informazioni patrimoniali Informazioni di mercato e variabili ambientali Analisi vincoli e opportunità di sviluppo Elaborazione piano strategico e piano investimenti Elaborazione piano strategico e piano investimenti Approvazione piano strategico Elaborazione della bozza del/dei piani operativi con esplicita indicazione degli obiettivi strategici e dei KPI Elaborazione bozza piano operativo Effettuazione verifica Verifica dei piani operativi anche a livello consolidato Approvazione piani operativi Esemplificativo Approvazione piani operativi 17 1/E I macro flussi di processo per il budget Descrizione attività C.d.A. A.D. o Comitato Esecutivo Divisione Amm. e Controllo Divisione Finanza Fissa gli indirizzi operativi per l'elaborazione del budget sulla base del piano strategico e operativo Esemplificativo Divisione Amm. e Controllo (Area pianificazione) Definizione indirizzi di budget sulla base del piano strategico e operativo Elaborazione conto economico e gestionale per l'area di business o Società di competenza Elaborazione conto ecoNomico gestionale Elaborazione conto economico e gestionale per l'area corporate e consolidamento dei conti economico-gestionali delle aree di business e società Consolidamento e controllo di congruenza Elaborazione dati economici -finanziari e patrimoniali per budget Elaborazione dati economici / finanziari e patrimoniali Elaborazione budget Approvazione budget Ripartizione trimestrale/ mensile dei dati Sbu Approvazione budget Elaborazione budget Approvazione budget Trimestralizzazione / Mensilizzazione 18 1/F I macro flussi di processo per il controllo Descrizione attività C.d.A. A.D. o Comitato Esecutivo Esemplificativo Divisione Amm. e Controllo Divisione Amm. e Controllo Divisione Finanza (Area pianificazione) Raccolta e comunicazione dei dati necessari all'elaborazione del "flash" mensile Elaborazione del Analisi e comunicazione dei dati di competenza flash mensile Elaborazione e trasmissione del "flash" mensile Presa visione del "flash" mensile Operazioni preliminari: - attività sui sistemi alimentanti; - interfacce automatiche; - imputazioni manuali; - assestamenti contabili; - riallocazioni Chiusura dei sistemi alimentanti Chiusura dei sistemi alimentanti Elaborazione dati extra sistema Chiusura dei sistemi alimentanti Elaborazione dei dati extra sistema Predisposizione reporting consuntivo gestionale Inserimento dati extrasistema Analisi degli scostamenti e proposta azioni correttive Elaborazione ed esame forecast Esame forecast Predisposizione trimestrale contabile finale Approvazione Predisposizione reporting consuntivo trimestrale Elaborazione forecast Predisposizione reporting trimestrale gestionale - Approvazione risultati trimestrali - Approvazione semestrale e budget review; - Approvazione chiusura fine anno Sbu Analisi degli scostamenti dell'area di business e proposta azioni correttive Predisposizione reporting trimestrale gestionale Approvazione 19 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema b) gli strumenti tecnico contabili e i documenti di P&C Indicare gli strumenti tecnico-contabili impiegati per l’attività di pianificazione e controllo, fra cui a titolo indicativo: sistema di contabilità analitica sistema di contabilità industriale sistema di budgeting altri strumenti di contabilità direzionale impiegati (ad esempio, Activity Based Costing, Balanced scorecard, ecc.) Indicazione dei documenti di P&C, fra cui: per il ciclo di pianificazione: piano strategico piani operativi budget 20 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema b) gli strumenti tecnico contabili e i documenti di P&C per il ciclo di controllo: forecast consuntivo mensile, consuntivo gestionale trimestrale documento di analisi e commento degli scostamenti situazione trimestrale (finale), situazione contabile semestrale (finale) bilancio annuale (finale) altri documenti di controllo specifici (ad esempio, documenti di rilevazione e controllo di quantità fisiche o consumi materiali, ecc.) Esempio: vedi TAVOLA 1/G - 1/H 21 1/G I documenti di P&C - Ciclo di pianificazione Informazioni Documenti Pianificazione Piano strategico • di Gruppo • della singola società controllata o specifica divisione Piano Operativo della singola società controllata o specifica divisione Budget della singola società controllata o specifica divisione Contenuto vincolante per il livello successivo Indicazione delle linee guida strategiche, del piano degli investimenti, dei KPI, degli obiettivi di redditività (specifici per singola società controllata o specifica divisione) Redazione Vertice societario, Responsabili di Sbu, CFO Traduce su un orizzonte temporale inferiore a Responsabili di quello del piano strategico Sbu, CFO gli obiettivi e le strategie contenute nel piano strategico Riflette in maniera quantitativa gli obiettivi e le strategie contenute nel piano operativo Responsabili di Sbu, CFO Esemplificativo Arco Approvazione temporale CdA, vertice societario 4 - 10 anni Dettaglio minimo Data anno Entro il 15 settembre CdA, vertice societario 2 anni trimestre Entro il 15 ottobre CdA, vertice societario 1 anno mese Entro il 15 novembre 22 1/H I documenti di P&C - Ciclo di controllo Esemplificativo Informazioni Contenuto Documenti Controllo Stato patrimoniale, Bilancio annuale conto economico d’esercizio e consolidato e rendiconto finanziario Confronto Budget annuale, Bilancio anno precedente Redazione Divisione Amm. e Controllo Frequenza Tempestività Destinatari annuale 3 mesi dalla fine dell’anno Top management/ CFO/AD/Cda/ Assemblea Consuntivo trimestrale consolidato Stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario Budget trimestrale, Consuntivo trimestrale anno precedente Divisione Amm. e Controllo trimestrale 45 gg dalla fine trimestre Responsabili sbu /CFO/ AD Consuntivo mensile consolidato Conto economico fino al margine di contribuzione Budget mensile, Consuntivo mensile anno precedente Divisione Amm. e Controllo mensile 30 gg dalla fine del mese Responsabili sbu /CFO/ AD 23 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema c) Il sistema di reporting Descrizione all’interno del sistema di reporting: c1) del financial reporting che monitora gli indicatori finanziari della società c2) del business reporting che monitora i KFS (fattori critici di successo), i business risk e i KPI (key performance indicator) relativi al business model* della società * Per la definizione, vedi il QMAT 24 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema c1) Il sistema di financial reporting Indicazione all’interno del sistema di financial reporting, degli indicatori finanziari utilizzati a livello corporate e, qualora monitorati, a livello di singola sbu Indicazione per gli indicatori finanziari monitorati dalla società delle seguenti informazioni: il confronto con il budget e/o il consuntivo del periodo omogeneo dell’anno precedente, le dimensioni di analisi monitorate (una o più fra: tipologia di clienti, canali distributivi, linee di prodotti/servizi e/o brand, aree geografiche, in funzione delle necessità informative del management e delle dimensioni strategiche rispetto alle quali vengono formulate le strategie), il tipo di report prodotto, i responsabili della redazione del report, la frequenza e la tempestività di redazione del report, i destinatari del report Esempio: vedi TAVOLE 1/I – 1/L 25 1/I Il sistema di financial reporting (I) – Corporate Informazioni Confronto Indicatori finanziari Report prodotto Redazione Frequenza Capitale circolante netto Divisione Amm. e Controllo Semestrale PFN 1 Divisione Finanza Rischio cambio Divisione Finanza Esemplificativo Tempestività Destinatari • Capitale Circolante netto • Crediti commerciali, ageing dei crediti, gg creditori, perdite su crediti • Magazzino, gg magazzino, semilavorati, mat.prime, pf • Debiti Commerciali, debiti • Budget semestrale • Consuntivo semestrale dell’anno precedente 45 gg dalla fine del semestre Resp. Amm. e Controllo/ CFO comm. scaduti, gg debitori • Posizione finanziaria netta, D/E, Debito lordo, cash, • Analisi rischio di cambio • Budget mensile • Consuntivo mensile dell’anno precedente Mensile 30 gg dalla fine del mese Resp. Finanza/ CFO Mensile 30 gg dalla fine del mese Resp. Finanza/ CFO 26 1/I Il sistema di financial reporting (II) – Corporate Esemplificativo Informazioni Confronto Indicatori finanziari Redazione Frequenza Tempestività Destinatari • Scadenza debiti finanziari, duration, tasso int., valuta, finanziatore, analisi covenants, piano di rimborso x linea di finanziamento, rapporto credito affidato e utilizzato • Tipologia di derivato, caratteristiche (coperturaspeculativo), nozionale, fair value, elemento coperto, ammontare elemento coperto x copertura • Ebitda/i, ebit/i, Operating free cash flow Report prodotto • Budget trimestrale • Consuntivo trimestrale dell’anno precedente PFN 2 Divisione Finanza Derivati Divisione Finanza Financial Divisione Coverage Finanza Mensile 30 gg dalla fine del mese Resp. Finanza/ CFO Mensile 30 gg dalla fine del mese Resp. Finanza/ CFO Trimestrale 45 gg dalla chiusura del trimestre Resp. Finanza/ CFO 27 1/L Il sistema di financial reporting – Sbu 1 (wholesale) Esemplificativo Informazioni Confronto Dimensioni di analisi * Report prodotto Redazione Frequenza Tempestività Destinatari Indicatori finanziari Fatturato Margine di Contribuzione Costi fissi specifici • Budget mensile • Consuntivo mensile dell’anno precedente Area geografica, brand, Andamento tipologia di economico Sbu prodotti e/o wholesale servizi, canali distributivi, tipologia di clienti Divisione Amm. e Controllo Mensile Resp. sbu/Resp. area geografica/ 30 gg dalla Resp. Amm. fine del mese Controllo/ CFO/AD * La società una volta individuate le dimensioni d’analisi oggetto di reporting (ad esempio: Fatturato x Area geografica; Fatturato x Brand) deve indicare anche quelle che vengono monitorate in modo incrociato (ad esempio: Fatturato x Area geografica x Brand) 28 Descrizione del Sistema: le componenti del Sistema c2) Il sistema di business reporting Descrizione del sistema di business reporting utilizzato dalla società per il monitoraggio del business model di ogni sbu* Indicazione per ciascuna fase del business model dei relativi KFS (fattori critici di successo) e business risk monitorati, con indicazione dettagliata dei KPI (key performance indicator) ad essi associati Indicazione per ciascun KPI delle seguenti informazioni: le dimensioni di analisi monitorate (una o più fra : tipologia di clienti, canali distributivi, linee di prodotti/servizi e/o brand, aree geografiche in funzione delle necessità informative del management e delle dimensioni strategiche rispetto alle quali vengono formulate le strategie), il tipo di report prodotto, i responsabili della redazione del report, la frequenza e la tempestività di redazione del report, i destinatari del report Esempio: vedi TAVOLE 1/M - 1/N * Qualora ci fossero delle fasi del business model non differenziate per sbu presentare il sistema di reporting a livello corporate 29 1/M Il sistema di business reporting – Sbu 1 (wholesale) R&D Acquisti Produz. Informazioni KFS Kpi Capillarità distributiva Redditività filiale Esemplificativo Vendite Dimensioni di analisi N° agenti N° agenti per filiale N° clienti N° clienti per agente Fatturato per cliente Fatturato per agente Area geo Brand, Area geo Brand, Area geo Fatturato per filiale Brand, Area geo Margine contribuzione per filiale Report prodotto Brand, Area geo Brand, Area geo Brand, Area geo Vendite filiali Redditività filiali Redazione Divisione Amm. e Controllo Divisione Amm. e Controllo Frequenza Tempestività Destinatari 30 gg dalla fine del mese Resp. Filiale/ Resp. Area geo 15 gg 10 gg dalla fine dei 15gg Resp. Filiale/ Resp. Area geo 45 gg dalla fine del semestre Resp. Filiale/ Resp. Area geo Mensile Risks Aumento crediti commerciali gg creditori per filiale gg creditori Ageing crediti per filiale Ageing crediti Area geo Area geo Analisi crediti filiali Divisione Amm. e Controllo 6 mesi 30 1/N Il sistema di business reporting – Sbu 2 (retail) R&D Acquisti Produz. Informazioni KFS Efficacia commerciale del PDV* Redditività PDV Esemplificativo Vendite Kpi N° addetti per PDV Capex per PDV Fatturato per mq PDV Fatturato per PDV Gross margin per PDV Dimensioni di analisi Report prodotto Redazione Frequenza Tempestività Destinatari Area geo Area geo Vendite PDV Area geo, Brand Area geo Costo personale per PDV Area geo Affitto per PDV Area geo Divisione Amm. e Controllo Redditività PDV Divisione Amm. e Controllo Analisi competitor Divisione Amm. e Controllo 7gg 5 gg dalla Resp. PDV/ fine dei 7 gg Resp. Area geografica 7gg Resp. PDV/ 5 gg dalla Resp. Area fine dei 7 gg geografica Risks Aumento competizione area PDV N° PDV competitor per micro area PDV Promozioni competitor per micro area PDV * PDV: punto di vendita Area geo Area geo mensile 30 gg dalla fine del mese Resp. PDV/ Resp. Area geografica 31 Descrizione delle criticità del Sistema Descrizione delle aree di criticità rilevate nel corso dell’attività di autovalutazione e di due diligence con riguardo al SCG, evidenziando le conseguenze associate al loro permanere e, ove rilevanti, i kpi, i documenti finanziari e gli indicatori finanziari coinvolti Descrizione analitica delle azioni che la società intende intraprendere per risolvere le problematiche rilevate nella fase di due diligence o per allineare il sistema alle evoluzioni programmate nei propri piani previsionali (indicare esplicitamente: azioni correttive, tempistica, responsabili incaricati); Indicazione del motivo per il quale la società non ha adottato precedentemente le azioni correttive necessarie per risolvere le aree di criticità del SCG Esempi: vedi TAVOLA 2/A - 2/B – 2/C * La presenza di criticità si manifesta ogniqualvolta il Sistema di controllo di gestione fallisce nell'assicurare la soddisfazione dei fabbisogni informativi del management ai fini della corretta gestione aziendale (efficace ed efficiente impiego delle risorse aziendali) e del raggiungimento degli obiettivi strategici 33 2/A Le aree di criticità e il piano d’azione correttivo Esemplificativo Aree di criticità Conseguenze associate Il monitoraggio Rischio di del fatturato, e indirizzare lo sforzo del margine di commerciale contribuzione verso gruppi di viene effettuato clientela poco solamente per remunerativi sbu e area geografica ma non per “tipologia di clienti” KPI, documenti e indicatori finanziari coinvolti Fatturato, costi operativi variabili, margine di contribuzione Azioni correttive Tempistica Responsabili incaricati Strutturare il Entro il 31 • Responsabile sistema di marzo 2007 sbu wholesale controllo di • Responsabile gestione e il sbu retail sistema • Responsabile informativo in amm. e modo da controllo ricomprendere • Responsabile anche la IT dimensione “tipologia di clienti” Motivi di mancate azioni correttive precedenti • Prima dell’acquisizione della società Alfa, avvenuta tre mesi precedenti la domanda di ammissione, esisteva una sola tipologia di clienti • La società Alfa rappresenta meno del 20% del fatturato consolidato di gruppo 34 2/B Le aree di criticità e il piano d’azione correttivo Esemplificativo Aree di criticità Monitoraggio di crediti commerciali, ageing dei crediti, gg creditori consolidati e della sbu 1 (wholesale) con frequenza semestrale Conseguenze associate • Rischio di forte aumento dei crediti commerciali in alcuni mesi dell’anno con relativi assorbimenti di cassa importanti • Rischio di continuare a intrattenere rapporti commerciali con clienti caratterizzati da forti ritardi nei pagamenti KPI, documenti e indicatori finanziari coinvolti Crediti commerciali, ageing dei crediti, gg creditori, stato patrimoniale Azioni correttive Tempistica Definizione di Entro il 30 una aprile 2007 procedura di verifica standard da inserire fra le procedure delicate di Gruppo e upgrade dei sistemi IT, per arrivare ad una frequenza di monitoraggio mensile Responsabili incaricati • Responsabile sbu wholesale • Responsabile amministraz. e controllo • Responsabile IT Motivi di mancate azioni correttive precedenti Negli ultimi tre anni: • I gg creditori a livello consolidato e a livello della sbu wholesale sono stati rispettivamente inferiori a 50gg e a 60gg • la società non ha registrato crediti non in bonis 35 2/C Le aree di criticità e il piano d’azione correttivo Esemplificativo Aree di criticità Utilizzo di un SCG basato su sistemi informativi delle singole società non integrati fra di loro Conseguenze associate • Rischio di commettere errori nel produrre i kpi, gli indicatori finanziari e i documenti di pianificazione e controllo consuntivi consolidati • Rischio di scarsa tempestività nel produrre i kpi, gli indicatori finanziari e i documenti di pianificazione e controllo, consuntivi consolidati KPI, documenti e Azioni indicatori finanziari correttive coinvolti La maggior parte dei kpi, degli indicatori finanziari e dei documenti di pianificazione e controllo Contattare consulenti e fornitori di software gestionale per uniformare i sistemi informativi Tempistica Responsabili incaricati • Contattare consulenti e fornitori entro fine marzo del prossimo anno • Uniformità dei sistemi prevista per fine giugno del prossimo anno • Responsabile IT • Responsabile amministraz. e controllo Motivi di mancate azioni correttive precedenti • Esiste un’unica società (Alfa) il cui sistema informativo a supporto del SCG non è integrato con quello di gruppo • La società (Alfa) è stata acquisita tre mesi prima della domanda di ammissione e rappresenta meno del 20% del fatturato consolidato di gruppo 36 Avvertenze Il presente documento ha solo scopi informativi e non è stato predisposto per illustrare la validità o meno di un determinato Sistema di controllo di gestione e pertanto non è da considerarsi esaustivo. I dati e le informazioni in esso contenuti sono frutto di pura invenzione: pertanto, eventuali riferimenti a casi reali sono puramente casuali. Borsa Italiana non deve essere ritenuta responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati e delle informazioni contenuti nel presente documento I marchi Borsa Italiana, Expandi, IDEM, MOT, MTF, STAR, SeDeX, All STARS, techSTAR, MIB30, MIBTEL, MIDEX, MIBSTAR, MiniFIB, ITEX, Bit Club, Academy e Borsam@t, nonché il marchio figurativo del Gruppo Borsa Italiana (tre losanghe in obliquo) sono di proprietà di Borsa Italiana S.p.A. Il marchio S&P è di proprietà di Mc Graw-Hill Companies Inc. 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