Razziavano biciclette e le spedivano all™estero, in

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Razziavano biciclette e le spedivano all™estero, in
4 dicembre 2015
Razziavano biciclette e le spedivano
all’estero, in carcere un 31enne
carabinieri mostrano le bici sequestrate
A Faenza
Questa volta oltre ai pacchi contenenti generi alimentari ed effetti personali, su
una delle “carovane” che ogni weekend partono per la Moldavia, sono
“spuntate” numerose biciclette parzialmente smontate ed imballate con
cellophane e nastro adesivo per “mimetizzarle” il più possibile. Dopo alcune
ore, al termine degli accertamenti sulle denunce degli ultimi tempi, le biciclette
sono risultate rubate da abitazioni del faentino recentemente “visitate” dai
ladri.
Nel primo pomeriggio di domenica 29 novembre, durante il consueto
pattugliamento della zona commerciale adiacente al centro commerciale “Le
Maioliche” particolarmente affollato nei giorni festivi, un equipaggio del nucleo
operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Faenza ha notato un
furgone con un carrello a rimorchio diretto verso il casello autostradale a/14. I
due carabinieri hanno deciso di raggiungerlo per controllarlo: il conducente di
quel mezzo, che nel frattempo aveva già imboccato l’autostrada in direzione
Bologna, non si è fermato alle segnalazioni dell’equipaggio che ha dovuto
quindi raggiungerlo e poi sorpassarlo per costringerlo ad arrestare la marcia.
I carabinieri si sono trovati di fronte un 31enne moldavo che ha dichiarato di
essere un “corriere” che si occupava del trasporto di persone e merci dall’Italia
alla Moldavia e viceversa. Nell’occasione infatti, oltre alla merce trasportata sul
carrello rimorchio vi erano uomini e donne in procinto di espatriare. Con
l’ausilio di un secondo equipaggio della stazione carabinieri di Granarolo
faentino, il furgone è stato “scortato” fino alla caserma di via giuliano da
Maiano a Faenza, dove ha avuto inizio la perquisizione dell’intero “carico”.
Nascoste fra i cartoni contenenti generi alimentari, abbigliamento ed altri effetti
personali da consegnare in Moldavia, sono “spuntati” numerosi telai di
biciclette da corsa e mountain bike di “seconda mano”, con le ruote smontate
ed “impacchettate” a parte, tutte di marche prestigiose.
Interpellato il “corriere” riguardo a quelle biciclette e parti di biciclette rinvenute
sul suo carrello-rimorchio, non ha fornito alcune valida spiegazione limitandosi
a riferire che le aveva caricate su ordine di due “sconosciuti” per portarle in
Moldavia. Stessa risposta per un marsupio contenente circa 1500 euro in
contanti trovato vicino al posto guida.
Verificato che su quelle biciclette usate vi era ancora l’adesivo di noti
rivenditori della zona di Faenza e Lugo, i militari dell’Arma hanno dato inizio ad
una scrupolosa verifica di tutti i furti denunciati negli ultimi tempi presso le
caserme del comprensorio faentino. L’operazione è andata avanti per ore
finché, in tarda serata, i carabinieri sono riusciti a dimostrare che tre di quelle
biciclette erano provento di una serie di furti in abitazioni commessi
recentemente, l’ultimo il 21 novembre a Brisighella, mentre gli altri due circa
un mese addietro dai garage di un complesso di villette a schiera ubicate a
Faenza lungo la via Granarolo, quando erano state ben sette le biciclette
rubate, di cui una buona parte già ritrovata dai carabinieri di Granarolo
Faentino qualche giorno dopo il furto. La prova definitiva della provenienza
furtiva delle biciclette trovate sul furgone moldavo la si è avuta con il
riconoscimento della refurtiva da parte dei proprietari.
Raccolte le prove “schiaccianti” della provenienza furtiva di quelle biciclette e
visto il concreto “pericolo di fuga”, per il 31enne moldavo è scattato il fermo
con l’accusa di “ricettazione”, provvedimento avallato dal pubblico ministero
Stefano Stargiotti della Procura della Repubblica di Ravenna che lunedì
mattina ha disposto il carcere in attesa della convalida del gip. I militari
dell’Arma non hanno assolutamente creduto alla giustificazione fornita
spontaneamente dal conducente che si è dichiarato inconsapevole della
provenienza furtiva di quelle biciclette, anzi l’ipotesi al vaglio dei carabinieri di
Faenza è che il “corriere” moldavo sia l’anello finale di un’organizzazione
delinquenziale dedita ai furti nelle abitazioni ed al successivo “smercio” di
refurtiva oltre confine. Pertanto in tal senso è stato aperto un altro filone
d’indagini. Ieri mattina il gip Janos Borlotti del tribunale di Ravenna ha
convalidato il fermo del 31enne moldavo che pertanto è rimasto in carcere.
Sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri sulle restanti biciclette
ancora senza proprietario che pertanto sono state sequestrate e si trovano
presso la sede della compagnia di Faenza a disposizione di chiunque voglia
visionarle: fra le biciclette sequestrate una bici da corsa “orbea aqua” ed una
mountain-bike “specialized hard rock sport” che sul mercato raggiungono un
valore di oltre mille euro ciascuna.
Collegamento sorgente: http://www.ravenna24ore.it/news/faenza/0067601-razziavano-biciclettee-spedivano-allestero-carcere-un-31enne