provincia autonoma di trento

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provincia autonoma di trento
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Reg.delib.n. 215
Prot. n.
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
O G G E T T O:
Art. 34, comma 1, lett. c), della legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1, "Sistema integrato delle
politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità". Approvazione dello
schema di proposta di accordo volontario di obiettivo tra la Provincia Autonoma di Trento e la
Comunità delle Giudicarie per favorire l'istituzione in forma decentrata dello Sportello per il
cittadino e la famiglia di cui all'art. 28, comma 4, della medesima legge.
Il giorno 14 Febbraio 2014 ad ore 08:35 nella sala delle Sedute
in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita
LA GIUNTA PROVINCIALE
sotto la presidenza del
Presenti:
PRESIDENTE
UGO ROSSI
ASSESSORI
DONATA BORGONOVO RE
CARLO DALDOSS
MICHELE DALLAPICCOLA
SARA FERRARI
MAURO GILMOZZI
TIZIANO MELLARINI
Assenti:
Assiste:
ALESSANDRO OLIVI
LA DIRIGENTE
PATRIZIA GENTILE
Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta
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RIFERIMENTO: 2014-D337-00031
I Relatori comunicano:
La Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 recante “Sistema integrato delle
politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità”,
prevede, tra gli strumenti organizzativi di semplificazione per le famiglie ed i
cittadini, l’istituzione dello Sportello unico per il cittadino e la famiglia, con
l’obiettivo di favorire l'informazione su tutti i diritti e i servizi esistenti sul proprio
territorio, rendere accessibili i servizi ai cittadini e alle famiglie, aumentare
l'efficienza e l’efficacia dell'azione amministrativa. Ai sensi del comma 4 del
predetto articolo lo sportello può essere realizzato anche in forma decentrata ed
organizzato in collaborazione con enti pubblici e privati.
La Comunità delle Giudicarie si è distinta come territorio particolarmente attivo
nell’ambito delle politiche familiari, attraverso l’adozione di strategie di intervento di
supporto e valorizzazione delle famiglie e della genitorialità, che hanno coinvolto
con un approccio multisettoriale le strutture provinciali competenti, tra le quali in
particolare l’Agenzia provinciale per la Famiglia, la Natalità e le Politiche Giovanili
e l’Agenzia del Lavoro.
Nel suo ruolo di soggetto prossimo alla popolazione di riferimento, la Comunità
delle Giudicarie ha colto come bisogno primario espresso dal territorio quello delle
famiglie di essere affiancate e sostenute nei processi di arruolamento della forza
lavoro di assistenti familiari per i componenti del nucleo familiare non autosufficienti
e/o anziani e di baby sitter per l’accudimento dei bambini.
Al contempo, la Provincia, attraverso le sue strutture di riferimento per le
politiche sociali ed il lavoro (al tempo riferite ad un'unica struttura di primo livello,
l’allora Dipartimento lavoro e Welfare) e per le politche familiari (Agenzia
provinciale per la Famiglia, la natalità e le politiche giovanili), aveva costituito un
gruppo di lavoro congiunto, composto da funzionari dell’Agenzia per la Famiglia e
del Dipartimento stesso e delle sue strutture di secondo livello (Servizio Politiche
Sociali, Servizio Lavoro, Agenzia del Lavoro), che, grazie all’apporto
multidisciplinare dei partecipanti ha formulato un progetto di attivazione delle risorse
pubbliche e private del territorio per lo svilulppo di servizi alle famiglie, con
attenzione prioritaria agli adempimenti connessi all’intermediazione e
somministrazione di lavoratori domestici e alla fornitura di servizi.
Nel caso della Comunità delle Giudicarie tali servizi possono essere offerti
attraverso l’attivazione dello Sportello famiglia nella sua forma decentrata, che
costituisce il front office per tutta una serie di informazioni e di accompagnamento
mirato ai servizi di back office, finalizzati in prima battuta al soddisfacimento del
bisogno primario ed urgente sopra evidenziato.
Il gruppo di lavoro congiunto ha anche accompagnato la Comunità in una serie
di incontri sul territorio per coinvolgere nella realizzazione dello Sportello famiglia e
nella fornitura dei servizi di back office dallo stesso presupposti tutti gli attori,
pubblici e privati, operanti sul territorio ed interessati a formare una rete.
In particolare è volontà della Provincia e della Comunità delle Giudicarie
stipulare un accordo volontario di obiettivo, coinvolgendo da subito i soggetti
interessati presenti sul territorio della comunità, per la realizzazione dello Sportello
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famiglia decentrato e la creazione di una rete istituzionalizzata di soggetti disponibili
a fornire, ognuno secondo la sua specificità e competenza, i servizi di back office
relativi all’aiuto alle famiglie nel reperimento di forza lavoro consistente in assistenti
familiari e babysitter.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA PROVINCIALE
- udita e condivisa la relazione;
- visto l’articolo 16 bis della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23, che
disciplina le forme di collaborazioni fra Istituzioni;
- visto l’articolo 28, comma 3, della legge provinciale 2 marzo 2011, n 1, recante
“Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere
familiare e della natalità”;
- vista la deliberazione n. 1485 di data 7 luglio 2011 con cui la Giunta provinciale
ha disposto l’istituzione dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le
politiche giovanili (APF), assegnando a tale struttura compiti rilevanti a sostegno
del benessere familiare;
- visto lo schema di accordo volontario di obiettivo tra la Provincia Autonoma di
Trento – attraverso le sue articolazioni Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale,
Agenzia per la famiglia e Agenzia del Lavoro - e la Comunità delle Giudicarie e
altri soggetti pubblici e privati operanti sul territorio della comunità per favorire
l’istituzione in forma decentrata dello Sportello per il cittadino e la famiglia di cui
all’art. 28, comma 4, della sopra citata legge provinciale 2 marzo 2011, n 1, nel
testo allegato alla presente deliberazione;
- a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
DELIBERA
1)
di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, lo schema di accordo
volontario di obiettivo tra la Provincia Autonoma di Trento – attraverso le sue
articolazioni Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale, Agenzia per la famiglia
e Agenzia del Lavoro - e la Comunità delle Giudicarie e altri soggetti pubblici e
privati operanti sul territorio della comunità per favorire l’istituzione in forma
decentrata dello Sportello per il cittadino e la famiglia di cui all’art. 28, comma
4, della sopra citata legge provinciale 2 marzo 2011, n 1, allegato al presente
provvedimento e che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
2)
di autorizzare il Presidente o suo delegato alla stipula dell’accordo di obiettivo
di cui al punto 1);
3)
di consentire che in sede di sottoscrizione dell’accordo di obiettivo vengano
apportate al testo modificazioni di carattere non sostanziale, concordate con
l’altro sottoscrittore dell’accordo;
4)
di assegnare il coordinamento a livello locale delle attività di cui all’accordo di
cui al precedente punto 1) all’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e
le politiche giovanili e al Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale - Ufficio
Progettazione, studi e innovazione;
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5)
di dare atto che dal presente provvedimento non derivano oneri a carico del
bilancio provinciale.
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