- Caritas Diözese Bozen

Transcript

- Caritas Diözese Bozen
Edizione speciale 08 di „Caritas Aiutare“ Nr. 03 2015 I.R.
Caritas6 tu
Periodico per volontari e collaboratori dei gruppi parrocchiali
della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
01/febbraio 2016
Azione “Io rinuncio”
Distribuzione pasti S.Chiara
Volontariato al Centro diurno
A testa in giù
Caritas6tu 01/2016 1
Editoriale
Storia di copertina
Care lettrici
cari lettori,
la Quaresima di quest’anno è un cammino alla
ricerca dei nostri fratelli e sorelle. È stato detto nei mesi scorsi che per l’Anno della Misericordia non siamo chiamati ad
aprire solamente le porte sante delle cattedrali, ma soprattutto le porte del nostro cuore e della nostra vita. Le porte
delle nostre case, delle nostre famiglie, delle nostre comunità.
I quaranta giorni della Quaresima ci ricordano il cammino
percorso, per quarant’anni, dal popolo nel deserto, per giungere alla terra promessa. Quel popolo aveva un orizzonte
ideale, la liberazione dalla schiavitù e la libertà, e aveva una
meta concreta: la vita piena, di cui la “terra promessa” è solo
un’immagine.
Queste considerazioni pongono anche a noi alcune domande di fondo. Ad esempio: quale orizzonte stiamo dando alla
nostra vita? Oppure: qual è la meta verso la quale stiamo
camminando? Ma anche: stiamo veramente camminando,
oppure ci stiamo facendo trasportare dalla corrente?
A tutti l’augurio di un buon cammino, col coraggio di cambiare e, se necessario, di fermarsi e ricominciare.
Paolo Valente
Direttore Caritas e responsabile del
servizio Volontariato e Caritas parrocchiali
Misericordia
in
Quaresima
Brevi messaggi
della Caritas per
l’azione “Io rinuncio
2016”
Per l’azione “Io rinuncio 2016” la Caritas sceglie
quest’anno di proporre le sette opere di misericordia,
inviando 20 brevi messaggi via sms o e-mail, come
invito a metterle in pratica. “Durante la Quaresima
non dobbiamo solo guardare a noi stessi ma anche
aprirci all’altro e accoglierlo”, dicono i due direttori
della Caritas Paolo Valente e Franz Kripp, invitando
gli interessati a partecipare all’iniziativa.
Indice
Storia di copertina
Azione “Io rinuncio 2016”...............................................2-3
Attualità Caritas
Distribuzione pasti Santa Chiara....................................4-5
Intervista a Don Roberto Davanzo.................................... 6
Volontariato nel centro diurno di Merano.......................... 7
Speciale Caritas parrocchiale
Formazione per collaboratori Caritas parrocchiali............. 8
youngCaritas
A testa in giù.................................................................... 9
Vetrina
Quaresima di Fraternità 2016.......................................... 10
Madre Terra.................................................................... 10
Anno della Misericordia.................................................. 11
Cesenatico: Colonia 12 stelle.......................................... 11
Appuntamenti.............................................................. 12
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“Durante la Quaresima spesso ci impegniamo con noi
stessi: quando rinunciamo a qualcosa che non ci fa bene,
a qualcosa che ci richiede sacrificio e fatica. Mettere in discussione le nostre abitudini e metterci alla prova è sicuramente una buona cosa. Ancora meglio però è se questa
rinuncia costituisce un valore aggiunto per il prossimo” sottolineano entrambi i direttori. A questo è volta l’azione quaresimale della Caritas, che mette al centro le sette opere di
misericordia corporale.
Come noto, Papa Francesco ha proclamato quest’anno
“Anno giubilare della Misericordia”. “Nel Cristianesimo la
misericordia non è il solo perdono o la sola compassione,
ma è qualcosa di strettamente legato all’amore del prossimo, quindi alla ‘caritas’”, dicono Valente e Kripp. Con “caritas” si intende non l’organizzazione ma un atteggiamento
da tenere e mettere in atto nella società. “Le sette opere
di misericordia sono attuali oggi come lo erano ai tempi di
Gesù. Inviando brevi messaggi vogliamo testimoniare che
anche oggi possono essere messe in pratica. Dar da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, vestire gli ignudi,
Foto copertina panthermedia_net_ikurucan
Foto PantherMedia_B3164514
Come iscriversi all’azione
quaresimale Caritas
La Caritas invierà sotto lo slogan “Leggo.Penso.Accolgo” via
sms o e-mail 20 brevi messaggi con a tema le sette opere di
misericordia, per stimolare ognuno di noi alla riflessione e
all’azione. Chi fosse interessato a ricevere durante la Quaresima i brevi messaggi della Caritas può iscriversi all’iniziativa
inviando un SMS al tel. 340 14 01 285 o una e-mail a [email protected] scrivendo la parola chiave
“Leggo”. Sarà possibile iscriversi anche direttamente sul sito
della Caritas altoatesina, www.caritas.bz.it. I messaggi saranno
inoltre pubblicati sulla pagina facebook della Caritas altoatesina https://www.facebook.com/caritas.bz.it.
accogliere gli stranieri, visitare gli infermi, i carcerati, seppellire i
morti, tutte queste sono opere e azioni che come cristiani siamo
chiamati a fare nei confronti dei nostri fratelli in difficoltà”.
Tuttavia, i messaggi Caritas non sono diretti solo a fornire consigli su come aiutare concretamente il prossimo, ma vogliono
aiutare a combattere le cause stesse delle diverse difficoltà.
“Chi ha fame deve inizialmente essere sicuramente sfamato.
Poi l’aiuto deve concentrarsi però nell’identificare le cause della
fame, eliminarle e aiutare le persone affinché possano in futuro
vivere in modo autonomo”, spiegano Valente e Kripp. “Questo
sguardo, la conoscenza delle cause, può per noi non essere
sempre piacevole, perché spesso ha anche a che fare con i
nostri stili di vita e modelli di consumo. Far finta di nulla non è
però una soluzione percorribile. Esistono molti modi per venire
incontro alle esigenze dei nostri simili e combattere lo stato di
bisogno. Ognuno di noi può praticare la misericordia e ha la
possibilità di fare qualcosa contro la povertà, la fame e le malattia” dicono convinti Valente e Kripp.
L’azione quaresimale della Caritas fa parte dell’iniziativa “Io rinuncio”, giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione, con lo
slogan: “Dai qualcosa!”. Ad essa la popolazione altoatesina è
invitata da 54 diverse associazioni. Consiste nel fare un passo
avanti rispetto alla sola rinuncia, chiedendo alla popolazione di
dare o fare qualcosa per il prossimo. Oltre alla semplice azione
di rinuncia, fedeli al motivo per cui l’iniziativa fu ideata: guardare
con occhio critico le nostre abitudini e confrontarsi con i valori
importanti della vita.
Sono stati il Forum Prevenzione, assieme alla Caritas, al Katholischer Familienverband, all’Intendenza Scolastica Tedesca e
Ladina e all’Arbeitsgemeinschaft a dare il via a questa iniziativa.
A loro si sono aggiunte, anno dopo anno, tantissime associazioni e organizzazioni.
L’azione partirà il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, e terminerà il 26 marzo, Sabato Santo. Manifesti, programmi radiofonici e inserti pubblicitari le daranno visibilità e inviteranno tutti a
partecipare in prima persona. pla
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Attualità Caritas
Distribuzione pasti Santa Chiara
In coda
per un pasto
In coda
per
uno sguardo
“Very good” dice ad alta voce guardandoti e indicando
la tessera che ha in mano. Il sorriso sulle labbra, e tu a
pensare cosa c’è da sorridere. Fa freddo. Molto freddo.
Sei al cancello da venti minuti all’aria aperta. Sbatti i piedi
per scaldarti. Di fronte c’è Bassam: fronte coperta da un
cappello di lana fino agli occhi, denti scoperti che ridono.
“Very good” ripete. E tu non capisci.
Mostra un tesserino, mentre aspetta il
suo turno per scendere di sotto, nella mensa. Sotto la lampada
messa per riscaldare me e gli altri volontari Caritas che ogni
giorno controllano numeri, tessere e fanno entrare gli ultimi degli
ultimi a mangiare, guardo Rudi. Non capisco. “Ti ha indicato il
tesserino delle docce, le possono fare gratis a Migrantes”. Ora
capisco. In fila per entrare a mangiare mentre il freddo punge
e lo stomaco brontola, lo sguardo più umano ce l’ha lui, che
guarda noi, volontari, e ringrazia. Della doccia, del pasto.
Ringraziare. E augurare alla fine del pasto, quando le porte
dei locali si devono chiudere, una buona serata. Dopo le scale
e i gradini, fatti di corsa per arrivare al caldo, ci sono i piatti. E i
volontari. Chi ha preparato il cibo, chi lo serve, chi pulisce. Rudi,
Renato, Mimmo, Lanfranco, quasi ogni giorno aprono la mensa, e si mettono al servizio. Renato in modo certosino prepara
le stoviglie e i tovaglioli, Rudi prende in giro Mimmo, iraniano
campano d’adozione, una vita a fare l’aiuto cuoco, ora a cu-
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cinare per chi da una vita è in viaggio. “Anche un sorriso è un
regalo” dice Rudi, mentre perde tempo a fare battute, prima di
uscire davanti ai cancelli e cercare di far sorridere chi ogni sera
passa la sua serata in fila per un pasto. Quando i 60 posti sono
occupati la fila si ferma. Una fila di berretti. “Tresentodici” dice
Dadullah. “Trecentodieci” noi, guardandolo e ridendo. Lui ride:
“Trecentodieci”. “Bravo, giusto!”. Chissà come si dirà trecentodieci a Kunduz, o Teheran, Bengasi... I ragazzi afghani imparano
il loro numero. Li salutiamo, entrano velocemente in mensa e ci
risalutano quando escono, con più calma.
Oltre ai volontari delle parrocchie e della Caritas oggi di sotto
c’è anche un’intera famiglia. Ha portato strudel e noccioline per
tutti. Il padre ne mette alcune su ogni vassoio e molte, alla fine,
nelle tasche. Quasi tutti quando entrano danno un’occhiata alla
sala. Mano alzata, amico trovato e pranzo condiviso. C’è chi si
ritrova ogni sera qui. Finito il pranzo i primi escono velocemente,
per far posto agli altri 60 in coda. “Siamo arrivati a sfornare 150
Foto Matteo Battistella
Giornalmente presso la Mensa Santa Chiara
di Bolzano vengono distribuiti fino a 150
pasti a persone bisognose di aiuto. Senza
l’aiuto dei tantissimi volontari sarebbe impensabile un così grande sforzo quotidiano
di solidarietà.
pasti al giorno – dice Senio, responsabile della mensa – aperti
sette giorni su sette”. Ci si lava le mani e si fa l’ultima coda della
giornata. Questa volta davanti al grande specchio messo fuori
dalla sala della mensa. Vedersi, toccarsi le sopracciglia, percepirsi. Riconoscersi. Quando uno specchio non è qualcosa di
scontato. E oltre alla pancia serve qualcosa d’altro.
Uno specchio. Per rivedere la propria immagine. I volontari per
non cadere nella disperazione. Oltre a riconoscersi serve essere riconosciuti. Trovare un altro il cui gesto di accoglienza certifichi la tua esistenza. Nel riconoscimento dell’altro il primo passo
per poter ripartire, ricominciare.
Come spera “Abu”, che il 2016 sia un nuovo inizio. Un ragazzone quadrato, quasi due metri di altezza, portamento fiero. Viene
dalla Libia. La Libia martoriata dalla guerra, dalla guerra civile,
dalle bombe occidentali, uno Stato non Stato in mano alle tribù,
ai gruppi di potere, alle fazioni, ai clan. Dove il germe del terrorismo sta attecchendo e dove anche gli Stati europei ora hanno
fretta di mettere le cose al loro posto.
Lui, Abu, non ha mai fretta. Finisce di mangiare e dà sempre
una mano ai volontari. Si mette a pulire i tavoli, alza le sedie. Ci
guarda quando chiudiamo i cancelli: “speriamo nel lavoro, un
2016 con il lavoro” ci dice, “grazie” aggiunge poi. Per il pasto,
per quel poco che gli possiamo dare. Per quel che ci dà lui,
penso io, per quel suo grazie tutt’altro che scontato. Perché
con la sua presenza ricorda a noi che nulla è scontato. Io, lui,
noi.
Per 365 giorni all’anno, sottoterra, usciti dal palazzo della Provincia, ogni sera viene servito un pasto caldo. Volontari di parrocchie, della Caritas, delle scuole si occupano di tutto, perché
nulla è scontato e tutti contiamo. mb
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Attualità Caritas
“Il tema del cibo
accompagna
la rivelazione
biblica”
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano” è il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 17 marzo, alle 20.30, nel Teatro
Cristallo di Bolzano, nell’ambito del percorso “Le vie del
sacro”. Il tema è quello del cibo, al centro, l’anno scorso,
dell’EXPO di Milano. A dibattere sull’argomento due relatori d’eccezione, da sempre in prima linea nel combattere
le disparità: il cardinale Francesco Montenegro, Presidente della Caritas Italiana e arcivescovo di Agrigento (e
di Lampedusa) e il direttore della Caritas Ambrosiana (di
Milano) don Roberto Davanzo.
A don Roberto abbiamo posto alcune domande.
In quale forma la Caritas ha partecipato all’evento di Expo
2015?
Abbiamo la presunzione di essere stati tra i pochi a declinare il
tema di Expo – “Nutrire il pianeta, energia per la vita” – dalla parte
dei poveri, dalla parte cioè di chi non è nutrito adeguatamente,
malgrado il pianeta sia in condizione di sfamare i suoi abitanti e
malgrado eccedenze e sprechi vergognosi. Attraverso la nostra
“edicola” e la significativa serie di eventi e convegni promossi nei
sei mesi di Expo abbiamo tentato di dire che la ricchezza c’è, ma
va adeguatamente ridistribuita.
Perché il tema dell’alimentazione è interessante per la
Caritas e per la Chiesa?
Certamente, perché cibo fa rima con uomo e perché non c’è
uomo senza cibo. Perché, malgrado la terra sia in condizione di
produrre cibo di qualità e a sufficienza per gli attuali circa 7 miliardi di esseri umani e per molti di più, l’attuale produzione di cibo
non solo non è ugualmente garantita, ma addirittura è gestita in
modo da generare eccedenze e scarti scandalosi che solo in minima parte si riesce a riciclare a favore delle categorie più deboli.
Inoltre, basterebbe ricordare che il tema del cibo accompagna la
rivelazione biblica dal suo sorgere e gran parte della simbologia
legata al mistero di Gesù ruota attorno al cibo.
Dal tuo osservatorio, come sta cambiando l’impegno dei
volontari nella società italiana?
Le statistiche parlano di un aumento di quanti dedicano del tempo in modo gratuito agli altri e questo non può che confortarci.
Contemporaneamente non possiamo dimenticare che un’autentica esperienza di volontariato deve cambiare qualcosa nel modo
di guardare al mondo e ai suoi problemi in chi lo vive. Inoltre, vorrei denunciare la tentazione permanente del mondo delle pubbliche amministrazioni di considerare il volontariato quasi un atto
dovuto che finisce per deresponsabilizzarle rispetto alla necessità di garantire livelli minimi di assistenza a ogni cittadino.
Foto Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
Don Roberto Davanzo, sacerdote della
diocesi di Milano dal 1983, è direttore della Caritas Ambrosiana dal 2005. Dal 1991
al 2000 è stato assistente regionale degli
scout lombardi. Ha coordinato la presenza della Caritas all’EXPO di Milano.
Qual è secondo te, in questa fase di sviluppo della Chiesa
e della società, il ruolo delle Caritas parrocchiali?
Decisivo. Ce ne faremmo poco di una Caritas Diocesana ben
organizzata e ricca di risorse se essa stessa non riuscisse a promuovere là dove la gente abita – nelle parrocchie – una rete di volontari e di antenne capaci di captare i bisogni e di sperimentare
delle risposte. Ritengo dunque decisivo per una Caritas Diocesana l’impegno di formazione e di animazione delle Caritas presenti
capillarmente nelle comunità cristiane affinché a loro volta pongano il senso della loro esistenza in una prospettiva non solo di
risoluzione dei problemi, ma di crescita della sensibilità di tutta la
cittadinanza rispetto ai problemi degli ultimi e degli esclusi.
Intervista: Paolo Valente
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Il Centro diurno
di Merano
Foto Georg Hofer
Calore e
umanità
La maggior parte dei servizi Caritas sarebbe impensabile senza il prezioso supporto
dei volontari. Uno di questi servizi è il Centro diurno di Merano che si rivolge a persone
affette da gravi problemi psichici. I volontari
arricchiscono la quotidianità degli ospiti con
le loro esperienze lavorative e le loro capacità e portano così una ventata di calore e umanità nella struttura.
“Siamo fortunati: per ogni progetto troviamo
dei volontari. A volte si tratta di amici dei collaboratori, che ci
accompagnano in una gita o si attivano in altro modo. I volontari
portano nel nostro centro una ventata di normalità. Sono persone provenienti da diversi ambienti che entrano a far parte in modo
naturale della nostra piccola comunità” racconta la responsabile
della struttura Monika Verdorfer. “La cosa più bella – continua
Monika – è che i volontari sono davvero bravi e motivati e ciò
influenza positivamente il resto del team e gli ospiti”.
“Nel Centro diurno di Merano nulla viene imposto. Alla mattina gli
ospiti arrivano con calma, ognuno secondo le proprie esigenze.
Alcuni di loro fanno colazione insieme, altri arrivano a mattinata
inoltrata. Si gioca a carte o a calcetto, si sta semplicemente insieme. Il Centro diurno di Merano è un luogo in cui essere se stessi e
vivere in un contesto familiare, di amicizia” spiega la volontaria del
servizio civile europeo Anne, che da dieci mesi collabora presso
il Centro.
Nel Centro diurno le persone affette da gravi disturbi psichici hanno la possibilità di trascorrere del tempo con altra gente,
mangiare insieme e riposarsi. Il Centro è aperto dalle nove alle
quattro e mezza e la giornata è scandita da molteplici attività: dalla cottura di biscotti e leccornie alle attività esterne alla struttura.
Il pomeriggio di tanto in tanto si occupa il tempo con il bricolage,
con la creazione di cartoline per il mercatino di Natale o di orsacchiotti di peluche profumati alla lavanda per il mercatino solidale.
Tutto grazie alla presenza di molti volontari.
D’estate gli ospiti e i volontari passano le loro giornate a chiacchierare in giardino, leggere il giornale o godersi il calore del sole.
Anche la preparazione del pranzo rappresenta un momento di
aggregazione: gli accompagnatori cucinano per gli ospiti, coinvolgendoli nella elaborazione dei pasti. Dopo il pranzo tutti hanno un compito, c’è chi pulisce e chi lavora nel giardino. L’ultimo
giovedì del mese è sempre dedicato a qualcosa di speciale: una
gita, un pic nic, una partita a minigolf o una visita alle bellezze del
territorio. In estate gli ospiti possono inoltre usufruire una volta a
settimana di un ingresso in piscina. Settembre ha regalato infine
agli ospiti delle bellissime giornate al mare. “Il primo giorno molti
ospiti avevano paura di tuffarsi, mentre negli ultimi giorni quasi
tutti erano in piscina e alcuni addirittura in mare” racconta Anne
ridendo. Questo è un grande piccolo successo per il Centro diurno: dare la possibilità agli ospiti di fare dei piccoli passi in avanti,
rimanendo ognuno quello che è, senza dover cambiare. I volontari, con il loro contributo e la loro umanità, contribuiscono ogni
giorno a rendere più colorata e intensa la loro vita. ls
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Formazione
Per volontari delle
Caritas parrocchiali
e altri interessati
Foto Paolo Valente
Speciale Caritas parrocchiale
Per i gruppi attivi nel sostegno al prossimo che operano
nelle parrocchie dei quattro “distretti” della nostra Diocesi,
il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali organizza annualmente, in primavera, una giornata formativa che verte
sempre su tematiche di attualità e di interesse per le diverse zone della Diocesi.
I volontari, durante il loro servizio caritativo nelle parrocchie, si
confrontano con sfide sempre nuove. Le difficoltà e i bisogni dei
poveri e degli ultimi cambiano di continuo. Allo scopo di sostenere i volontari e le loro offerte di aiuto e di accompagnamento, i
collaboratori della Caritas si impegnano per offrire regolarmente
il loro sostegno professionale con iniziative formative e incontri
di confronto reciproco. A Brunico, Bolzano e Bressanone sono
già stati fissati i temi e le date per le giornate formative del 2016.
Formazione distretto Est
Il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali di Brunico organizza, sabato 20 febbraio 2016 dalle 9 alle 16, in collaborazione con
la Consulenza Debitori, un seminario informativo sul tema “Persone in difficoltà – orientamento nell’aiuto” nella sala parrocchiale
3, Casa Hannes Müller a Brunico, in vicolo Mulini 4 b.
Durante la giornata formativa ai partecipanti sarà fornito uno
sguardo d’insieme sulla situazione attuale delle persone in difficoltà (come ad esempio mendicanti, persone senza dimora o
indebitate) in Alto Adige, ma anche sulle offerte e sui servizi di
sostegno del territorio. Saranno discusse questioni e domande
riguardanti la collaborazione tra i vari servizi e i limiti personali di
chi è coinvolto in una relazione d’aiuto. Desideriamo inoltre fornire
uno stimolo alla riflessione sul volontariato in ambito sociale e offrire uno spazio di discussione e di confronto a tutti i partecipanti.
La formazione è gratuita. Destinatari sono i volontari delle Caritas
parrocchiali e tutti gli interessati. Informazioni e iscrizioni entro il
12 febbraio presso la Caritas di Brunico, Tel. 0474 414 064 oppure via mail [email protected]
88Caritas
Caritas
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Formazione distretto Sud
La giornata formativa annuale per i volontari e le volontarie delle
Caritas parrocchiali e per tutti gli interessati pone al centro dell’attenzione l’aiuto ai rifugiati e richiedenti asilo. Il seminario si terrà
sabato 27 febbraio dalle 9 alle 17 in Casa S. Michele, via Cassa di
Risparmio 1 a Bolzano.
La mattinata sarà dedicata alle informazioni generali sullo stato
attuale del sostegno ai profughi in Alto Adige e alla formazione di
alcune competenze interculturali di base. Nel pomeriggio, i partecipanti si confronteranno sulle possibilità concrete che si offrono a
parrocchie, a ogni gruppo parrocchiale e a ogni singolo volontario
per poter partecipare in modo organizzato alla costruzione di una
rete di sostegno delle Caritas parrocchiali a favore di rifugiati e
richiedenti asilo.
La partecipazione al seminario formativo è gratuita, è previsto un
pranzo comunitario. Informazioni e iscrizioni entro il 19 febbario
2016 presso il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali a Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, Tel. 0471 304 332, oppure via mail
[email protected].
Formazione distretto Bressanone
Per i collaboratori delle Caritas parrocchiali del distretto di Bressanone, l’incontro formativo di quest’anno si terrà il 12 marzo. La
giornata sarà dedicata alle seguenti tematiche: rappresentazioni
e differenziazioni relative al fenomeno migrazione, situazione giuridica e realtà sociale, istituzioni per il sostegno e l’integrazione,
percezione, ruolo, possibilità e limiti delle Caritas parrocchiali.
Hermann Barbieri resta a disposizione per ulteriori informazioni,
Tel. 0472 205 965 o via mail [email protected] mw
Foto Matteo Battistella
“A testa in giù!”
Laboratori per scolari
a Bolzano, Merano
e Bressanone
Mettersi a testa in giù e vedere il mondo da un’altra prospettiva, questo è l’obiettivo delle giornate informative interattive organizzate da youngCaritas e Oew. La
manifestazione “A testa in giù” si rivolge agli studenti delle scuole superiori, ma
non solo! Tutti gli interessati sono infatti invitati a prendervi parte. Quest’anno
apriremo le porte alla riflessione su diverse tematiche a Merano, Bolzano e Bressanone, sedi in cui la manifestazione si terrà in tre date distinte.
I laboratori offriranno la possibilità di
mettere in discussione vecchi modelli di pensiero e di muovere
attivamente dei piccoli passi per la costruzione di un mondo più
unito e solidale. Insieme cercheremo di comprendere gli effetti
che il consumismo genera nel mondo, di far emergere gli stereotipi presenti nel nostro agire quotidiano e provare così a cambiare la nostra prospettiva.
Il 19 febbraio all’Università di Bressanone ci sarà la prima giornata tematica, con i laboratori “Tasty waste”, sul tema dello
spreco alimentare, “Stranieri benvenuti?” in cui verranno messi
in discussione gli stereotipi e la paura del contatto con persone
con background migratorio, “What’s up handy?”, per stimolare
la riflessione sull’utilizzo che facciamo del cellulare, sulla provenienza dei materiali, su quanto costi realmente all’ambiente un
cellulare.
Il 26 febbraio studenti e interessati potranno partecipare ai laboratori presso Casa Freinademetz ad Aslago. “Unfaires Spiel” metterà in luce le dinamiche economiche globali e, grazie a un gioco
di ruolo, gli studenti potranno sperimentare la differenza tra l’essere attori multinazionali oppure minori del mercato globale. “La
biblioteca vivente” offrirà la possibilità di dialogare con diverse
persone che vivono il pregiudizio e lo stigma sulla propria pelle.
L’ultimo appuntamento sarà venerdì 4 marzo a Merano, presso l’Urania. Gli studenti potranno conoscere e interrogarsi sul
processo necessario per la creazione di un paio di jeans con il
laboratorio “Jeanskoffer”, nel quale ci si chiederà da dove arrivano i jeans e come vengono prodotti. Nel laboratorio “Betteln und
ich?” gli studenti potranno mettersi nei panni del mendicante e
del benefattore, per discutere più consapevolmente della scelta
di fare o non fare l’elemosina e interrogarsi così anche sul divieto
di accattonaggio.
Tutti i laboratori saranno proposti in tutte e tre le date della manifestazione. Per ogni laboratorio, della durata di due ore scolastiche, è richiesto allo studente un contributo di tre euro.
Alcuni laboratori saranno solamente in lingua tedesca, altri verranno offerti in entrambe le lingue. Si prega di chiarire la lingua
desiderata per il laboratorio prima dell’iscrizione.
Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 11 febbraio. Per ulteriori
informazioni potete consultare il sito www.youngcaritas.bz.it oppure telefonare al numero 0471 304 333. se
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Vetrina
Quaresima di Fraternità 2016
Foto missio
“Come le acque scorra la giustizia”
Il tema della Quaresima di Fraternità
quest’anno è “Come le acque scorra
la giustizia” (Am 5,24). Al centro della riflessione: il diritto, la giustizia e la
dignità della persona. Esempio: il Brasile
e il disastro nello Stato del Minas Gerais.
A causa del crollo di due dighe che
contenevano acque di scarico molto
inquinate da metalli pesanti, provenienti
dalle miniere, il 5 novembre scorso, una
grandissima parte della valle sottostante è stata inondata e il fiume Rio Doce
avvelenato. Nella capitale Governador
Valadares, dove vive e lavora il missionario altoatesino P. Toni Amort MHM,
l’approvvigionamento dell’acqua potabile
è diventato impossibile. Interi tratti del
Rio Doce sono ecologicamente morti.
E i responsabili di questa morte sono
imprenditori senza scrupoli che non si
erano attenuti alle leggi e alle misure di
sicurezza prescritte dallo Stato.
Tutte le persone hanno diritto all’acqua
pulita e potabile. Molti progetti di sviluppo, come questo di P. Toni Amort, sono
una risposta concreta al problema “acqua”. Cerchiamo di aiutare i missionari
con un gesto di solidarietà, rinunciando
a qualcosa e facendo un’offerta durante
il periodo quaresimale. La colletta viene
fatta il Venerdì Santo in tutte le chiese
della nostra Diocesi. Il numero dei progetti/richieste d’aiuto, presentati all’Ufficio missionario, non è mai stato così
elevato come quest’anno. Vi chiediamo
ancora di aiutarci, perché come Chiesa
diocesana possiamo aiutare le “Chiese
sorelle”.
Abbiamo fatto stampare anche nuovi
salvadanai per i bambini o le famiglie che
vogliono devolvere ai missionari il frutto
di piccole rinunce.
Per info e prenotazione dei salvadanai:
0471/306213, e-mail: [email protected].
missio
Madre Terra
L’economia civile può eliminare
le disuguaglianze?
Si conclude
l’11 febbraio la rassegna “Madre Terra”
che anche quest’anno, alla sua settima
edizione, ha visto la collaborazione tra
Teatro Cristallo, Caritas diocesana, Libera Università di Bolzano e altri soggetti
per singole iniziative, su alcuni dei temi
più urgenti che si pongono nella nostra
società: le migrazioni, la solidarietà, la
legalità, la crisi finanziaria e il bene comune.
L’economia è a servizio dell’uomo? O
è piuttosto l’umanità costretta a “servire” l’economia? Nel suo ultimo libro
“L’economia civile” (ed. Il Mulino, 2015)
Luigino Bruni, responsabile mondiale
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del progetto “Economia di comunione”
e cofondatore della “Scuola di economia
civile”, insieme all’economista Stefano
Zamagni, ragiona sulle disuguaglianze
che evidenziano gli squilibri del pianeta,
dove una piccola parte della popolazione ha troppo e l’altra invece troppo poco
per vivere con dignità. Luigino Bruni ne
discute insieme a Susanne Elsen, docente di socio-pedagogia dell’Università
di Bolzano.
Quelli dell’economia e delle diseguaglianze sono temi ben presenti nell’esortazione apostolica di papa Francesco,
“Evangelii Gaudium”. “Così come il
comandamento ‘non uccidere’ pone un
limite chiaro per assicurare il valore della
vita umana – scrive il papa –, oggi dobbiamo dire ‘no a un’economia dell’esclusione e della inequità’. Questa economia
uccide”.
L’appuntamento è dunque per giovedì
11 febbraio alle ore 20.30, al Teatro
Cristallo, sala Giuliani (secondo piano).
Partecipano Luigino Bruni e Susanne
Elsen, modera Cinzia Toller. L’evento è
organizzato da Associazione Cristallo,
Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone, Libera Università d Bolzano, in
collaborazione con la Scuola di Economia Civile. L’ingresso è gratuito. pv
Foto Diocesi Bolzano-Bressanone
Vetrina
Anno della
misericordia
Il Giubileo della misericordia si è aperto
l’8 dicembre. Il 13 dicembre il vescovo,
nel Duomo di Bressanone, ha aperto la
prima Porta Santa, invitando ad aprire
“la porta del proprio cuore, perché Dio
possa entrare con la sua misericordia
e perché questa misericordia prenda
forma in noi e tra di noi”. Il giorno di
Natale la Porta Santa è stata aperta nel
Duomo di Bolzano e il 1° gennaio nel
Santuario di Pietralba. Negli stessi giorni il vescovo apriva altre porte: quella
di Casa Emmaus, quella del reparto di
Cure palliative all’ospedale di Bolzano,
quella del carcere del capoluogo.
Un appuntamento giubilare per la Quaresima sono, nei giorni 4 e 5 marzo, le
“24 ore per il Signore”. Nelle parrocchie
della diocesi si terranno le chiese aperte
e diversi incontri di preghiera. Nel Duomo di Bolzano ci sarà una celebrazione
penitenziale preseduta dal vescovo.
Il Giubileo è anche tempo di pellegrinaggi. In febbraio il vescovo accompagna a Roma i chierichetti della diocesi.
Organizza la Katholische Jungschar
Südtirols. Dal 25 al 28 aprile si terrà
infine, sempre a Roma, il pellegrinaggio
diocesano. pv
Cesenatico:
Colonia 12 stelle
Foto Fondazione ODAR
4° turno: dal 5 agosto al 19 agosto
Continuano le iscrizioni per la Colonia 12
Stelle di Cesenatico per bambini e ragazzi
dai 6 ai 15 anni. Sono disponibili quattro
turni tra i mesi di giugno ed agosto.
È possibile richiedere il modulo di prenotazione contattando il numero 0471
067 412 – stelle.ufficiobz@caritasodar.
it, oppure recandosi presso la sede della
Fondazione ODAR in via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano.
La quota a carico della famiglia è pari a
295 euro.
Turni disponibili:
1° turno: dal 21 giugno al 5 luglio
2° turno: dal 6 luglio al 20 luglio
3° turno: dal 21 luglio al 4 agosto
Casa per Ferie 12 Stelle – Soggiorno
Famiglie
A partire dal 7 marzo 2016 i residenti in
Provincia di Bolzano potranno prenotare
un soggiorno presso la Casa per Ferie 12
Stelle di Cesenatico telefonando al numero 0547 673000 – stelle.cesenatico@
caritasodar.it.
La quota giornaliera di pensione completa per adulto è pari a 45 euro.
Turni disponibili:
• dal 4 giugno al 18 giugno
• dal 18 giugno al 2 luglio
• dal 9 luglio al 23 luglio
• dal 23 luglio al 6 agosto
• dal 6 agosto al 20 agosto.
Tutte le informazioni sul sito
www.12stellecesenatico.it oppure su
Facebook alla pagina Colonia 12 Stelle
Cesenatico. pv
Caritas6tu 01/2016 11
Cosa, dove,
quando...
10.02
Azione “Io rinuncio”
Mercoledì 10 febbraio inizia la
Quaresima. La Caritas preparerà anche questa volta 20 brevi
messaggi che verranno inviati alle persone interessate via
e-mail o sms. Informazioni tel. 0471 304 330 oppure info@
caritas.bz.it.
20.02
11.02
“Madre Terra”
Giovedì 11 febbraio alle ore 20.30 si terrà a
Bolzano (Teatro Cristallo) una serata informativa e di confronto
sul tema “L’economia civile: eliminare la disuguaglianza” con
Susanne Elsen, Luigino Bruni e Cinzia Toller. Informazioni: tel.
0471 202 016 oppure www.teatrocristallo.it.
Ti accompagno
Sabato 20 febbraio, a Nalles presso la
Lichtenburg, si terrà la prossima giornata della formazione “Ti
accompagno - Al fianco delle persone in difficoltà” per volontari impegnati nei Centri d’ascolto o in ambito sociale. Il secondo
incontro sarà sul tema “L’elemosina: sì o no?”. Informazioni: tel.
0471 304 332, [email protected] oppure tel. 0473
495 632, [email protected].
27.02
Formazione
“Rifugiati”
20.02
Formazione
“Persone in difficoltà”
Sabato 20 febbraio dalle ore 9 alle ore 16 si
terrà a Brunico (casa parrocchiale) un seminario informativo sul
tema “Persone in difficoltà – orientamento”. Informazioni: tel.
0474 414 064 oppure [email protected].
Sabato 27 febbraio dalle ore 9 alle ore 17 a
Bolzano (sede Caritas) si terrà una giornata formativa sull’aiuto a
rifugiati e richiedenti asilo. Informazioni: tel. 0471 304 332 oppure [email protected].
Colophon
Il “Caritas6tu“ è l‘edizione speciale 08 della rivista di
Caritas, „Aiutare“, nr. 03 novembre 2015. Dal 19 aprile 2001 il periodico “Aiutare“ è iscritto nel Registro
Nazionale della Stampa con il numero p. 11180 sotto
il nome “Caritas info“.
Editore: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone,
Volontariato e Caritas parrocchiali, Via Cassa di Risparmio 1, Bolzano, Tel. 0471 304 330, volontariato@
caritas.bz.it
12 Caritas6tu 01/2016
Direttrice responsabile:
Renata Plattner
Redazione:
Matteo Battistella (mb), Francesca Boccotti (fb), Sabrina
Eberhöfer (se), Missio, Missio Bozen-Brixen (missio),
Renata Plattner (pla), Luise Schulte (ls), Paolo Valente
(pv), Margreth Weber (mw).
Foto:
Matteo Battistella, Caritas Diözese Bozen-Brixen, Diözese Bozen-Brixen, Fondazione ODAR, Georg Hofer,
Lichtenburg, Missio, panthermedia_net_ikurucan,
PantherMedia_B3164514, Paolo Valente.