- Caritas Diözese Bozen
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Edizione speciale 08 di „Caritas Aiutare“ Nr. 03 2015 I.R. Caritas6 tu Periodico per volontari e collaboratori dei gruppi parrocchiali della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone 01/febbraio 2016 Azione “Io rinuncio” Distribuzione pasti S.Chiara Volontariato al Centro diurno A testa in giù Caritas6tu 01/2016 1 Editoriale Storia di copertina Care lettrici cari lettori, la Quaresima di quest’anno è un cammino alla ricerca dei nostri fratelli e sorelle. È stato detto nei mesi scorsi che per l’Anno della Misericordia non siamo chiamati ad aprire solamente le porte sante delle cattedrali, ma soprattutto le porte del nostro cuore e della nostra vita. Le porte delle nostre case, delle nostre famiglie, delle nostre comunità. I quaranta giorni della Quaresima ci ricordano il cammino percorso, per quarant’anni, dal popolo nel deserto, per giungere alla terra promessa. Quel popolo aveva un orizzonte ideale, la liberazione dalla schiavitù e la libertà, e aveva una meta concreta: la vita piena, di cui la “terra promessa” è solo un’immagine. Queste considerazioni pongono anche a noi alcune domande di fondo. Ad esempio: quale orizzonte stiamo dando alla nostra vita? Oppure: qual è la meta verso la quale stiamo camminando? Ma anche: stiamo veramente camminando, oppure ci stiamo facendo trasportare dalla corrente? A tutti l’augurio di un buon cammino, col coraggio di cambiare e, se necessario, di fermarsi e ricominciare. Paolo Valente Direttore Caritas e responsabile del servizio Volontariato e Caritas parrocchiali Misericordia in Quaresima Brevi messaggi della Caritas per l’azione “Io rinuncio 2016” Per l’azione “Io rinuncio 2016” la Caritas sceglie quest’anno di proporre le sette opere di misericordia, inviando 20 brevi messaggi via sms o e-mail, come invito a metterle in pratica. “Durante la Quaresima non dobbiamo solo guardare a noi stessi ma anche aprirci all’altro e accoglierlo”, dicono i due direttori della Caritas Paolo Valente e Franz Kripp, invitando gli interessati a partecipare all’iniziativa. Indice Storia di copertina Azione “Io rinuncio 2016”...............................................2-3 Attualità Caritas Distribuzione pasti Santa Chiara....................................4-5 Intervista a Don Roberto Davanzo.................................... 6 Volontariato nel centro diurno di Merano.......................... 7 Speciale Caritas parrocchiale Formazione per collaboratori Caritas parrocchiali............. 8 youngCaritas A testa in giù.................................................................... 9 Vetrina Quaresima di Fraternità 2016.......................................... 10 Madre Terra.................................................................... 10 Anno della Misericordia.................................................. 11 Cesenatico: Colonia 12 stelle.......................................... 11 Appuntamenti.............................................................. 12 2 Caritas6tu 01/2016 “Durante la Quaresima spesso ci impegniamo con noi stessi: quando rinunciamo a qualcosa che non ci fa bene, a qualcosa che ci richiede sacrificio e fatica. Mettere in discussione le nostre abitudini e metterci alla prova è sicuramente una buona cosa. Ancora meglio però è se questa rinuncia costituisce un valore aggiunto per il prossimo” sottolineano entrambi i direttori. A questo è volta l’azione quaresimale della Caritas, che mette al centro le sette opere di misericordia corporale. Come noto, Papa Francesco ha proclamato quest’anno “Anno giubilare della Misericordia”. “Nel Cristianesimo la misericordia non è il solo perdono o la sola compassione, ma è qualcosa di strettamente legato all’amore del prossimo, quindi alla ‘caritas’”, dicono Valente e Kripp. Con “caritas” si intende non l’organizzazione ma un atteggiamento da tenere e mettere in atto nella società. “Le sette opere di misericordia sono attuali oggi come lo erano ai tempi di Gesù. Inviando brevi messaggi vogliamo testimoniare che anche oggi possono essere messe in pratica. Dar da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, vestire gli ignudi, Foto copertina panthermedia_net_ikurucan Foto PantherMedia_B3164514 Come iscriversi all’azione quaresimale Caritas La Caritas invierà sotto lo slogan “Leggo.Penso.Accolgo” via sms o e-mail 20 brevi messaggi con a tema le sette opere di misericordia, per stimolare ognuno di noi alla riflessione e all’azione. Chi fosse interessato a ricevere durante la Quaresima i brevi messaggi della Caritas può iscriversi all’iniziativa inviando un SMS al tel. 340 14 01 285 o una e-mail a [email protected] scrivendo la parola chiave “Leggo”. Sarà possibile iscriversi anche direttamente sul sito della Caritas altoatesina, www.caritas.bz.it. I messaggi saranno inoltre pubblicati sulla pagina facebook della Caritas altoatesina https://www.facebook.com/caritas.bz.it. accogliere gli stranieri, visitare gli infermi, i carcerati, seppellire i morti, tutte queste sono opere e azioni che come cristiani siamo chiamati a fare nei confronti dei nostri fratelli in difficoltà”. Tuttavia, i messaggi Caritas non sono diretti solo a fornire consigli su come aiutare concretamente il prossimo, ma vogliono aiutare a combattere le cause stesse delle diverse difficoltà. “Chi ha fame deve inizialmente essere sicuramente sfamato. Poi l’aiuto deve concentrarsi però nell’identificare le cause della fame, eliminarle e aiutare le persone affinché possano in futuro vivere in modo autonomo”, spiegano Valente e Kripp. “Questo sguardo, la conoscenza delle cause, può per noi non essere sempre piacevole, perché spesso ha anche a che fare con i nostri stili di vita e modelli di consumo. Far finta di nulla non è però una soluzione percorribile. Esistono molti modi per venire incontro alle esigenze dei nostri simili e combattere lo stato di bisogno. Ognuno di noi può praticare la misericordia e ha la possibilità di fare qualcosa contro la povertà, la fame e le malattia” dicono convinti Valente e Kripp. L’azione quaresimale della Caritas fa parte dell’iniziativa “Io rinuncio”, giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione, con lo slogan: “Dai qualcosa!”. Ad essa la popolazione altoatesina è invitata da 54 diverse associazioni. Consiste nel fare un passo avanti rispetto alla sola rinuncia, chiedendo alla popolazione di dare o fare qualcosa per il prossimo. Oltre alla semplice azione di rinuncia, fedeli al motivo per cui l’iniziativa fu ideata: guardare con occhio critico le nostre abitudini e confrontarsi con i valori importanti della vita. Sono stati il Forum Prevenzione, assieme alla Caritas, al Katholischer Familienverband, all’Intendenza Scolastica Tedesca e Ladina e all’Arbeitsgemeinschaft a dare il via a questa iniziativa. A loro si sono aggiunte, anno dopo anno, tantissime associazioni e organizzazioni. L’azione partirà il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, e terminerà il 26 marzo, Sabato Santo. Manifesti, programmi radiofonici e inserti pubblicitari le daranno visibilità e inviteranno tutti a partecipare in prima persona. pla Caritas6tu 01/2016 3 Attualità Caritas Distribuzione pasti Santa Chiara In coda per un pasto In coda per uno sguardo “Very good” dice ad alta voce guardandoti e indicando la tessera che ha in mano. Il sorriso sulle labbra, e tu a pensare cosa c’è da sorridere. Fa freddo. Molto freddo. Sei al cancello da venti minuti all’aria aperta. Sbatti i piedi per scaldarti. Di fronte c’è Bassam: fronte coperta da un cappello di lana fino agli occhi, denti scoperti che ridono. “Very good” ripete. E tu non capisci. Mostra un tesserino, mentre aspetta il suo turno per scendere di sotto, nella mensa. Sotto la lampada messa per riscaldare me e gli altri volontari Caritas che ogni giorno controllano numeri, tessere e fanno entrare gli ultimi degli ultimi a mangiare, guardo Rudi. Non capisco. “Ti ha indicato il tesserino delle docce, le possono fare gratis a Migrantes”. Ora capisco. In fila per entrare a mangiare mentre il freddo punge e lo stomaco brontola, lo sguardo più umano ce l’ha lui, che guarda noi, volontari, e ringrazia. Della doccia, del pasto. Ringraziare. E augurare alla fine del pasto, quando le porte dei locali si devono chiudere, una buona serata. Dopo le scale e i gradini, fatti di corsa per arrivare al caldo, ci sono i piatti. E i volontari. Chi ha preparato il cibo, chi lo serve, chi pulisce. Rudi, Renato, Mimmo, Lanfranco, quasi ogni giorno aprono la mensa, e si mettono al servizio. Renato in modo certosino prepara le stoviglie e i tovaglioli, Rudi prende in giro Mimmo, iraniano campano d’adozione, una vita a fare l’aiuto cuoco, ora a cu- 4 Caritas6tu 01/2016 cinare per chi da una vita è in viaggio. “Anche un sorriso è un regalo” dice Rudi, mentre perde tempo a fare battute, prima di uscire davanti ai cancelli e cercare di far sorridere chi ogni sera passa la sua serata in fila per un pasto. Quando i 60 posti sono occupati la fila si ferma. Una fila di berretti. “Tresentodici” dice Dadullah. “Trecentodieci” noi, guardandolo e ridendo. Lui ride: “Trecentodieci”. “Bravo, giusto!”. Chissà come si dirà trecentodieci a Kunduz, o Teheran, Bengasi... I ragazzi afghani imparano il loro numero. Li salutiamo, entrano velocemente in mensa e ci risalutano quando escono, con più calma. Oltre ai volontari delle parrocchie e della Caritas oggi di sotto c’è anche un’intera famiglia. Ha portato strudel e noccioline per tutti. Il padre ne mette alcune su ogni vassoio e molte, alla fine, nelle tasche. Quasi tutti quando entrano danno un’occhiata alla sala. Mano alzata, amico trovato e pranzo condiviso. C’è chi si ritrova ogni sera qui. Finito il pranzo i primi escono velocemente, per far posto agli altri 60 in coda. “Siamo arrivati a sfornare 150 Foto Matteo Battistella Giornalmente presso la Mensa Santa Chiara di Bolzano vengono distribuiti fino a 150 pasti a persone bisognose di aiuto. Senza l’aiuto dei tantissimi volontari sarebbe impensabile un così grande sforzo quotidiano di solidarietà. pasti al giorno – dice Senio, responsabile della mensa – aperti sette giorni su sette”. Ci si lava le mani e si fa l’ultima coda della giornata. Questa volta davanti al grande specchio messo fuori dalla sala della mensa. Vedersi, toccarsi le sopracciglia, percepirsi. Riconoscersi. Quando uno specchio non è qualcosa di scontato. E oltre alla pancia serve qualcosa d’altro. Uno specchio. Per rivedere la propria immagine. I volontari per non cadere nella disperazione. Oltre a riconoscersi serve essere riconosciuti. Trovare un altro il cui gesto di accoglienza certifichi la tua esistenza. Nel riconoscimento dell’altro il primo passo per poter ripartire, ricominciare. Come spera “Abu”, che il 2016 sia un nuovo inizio. Un ragazzone quadrato, quasi due metri di altezza, portamento fiero. Viene dalla Libia. La Libia martoriata dalla guerra, dalla guerra civile, dalle bombe occidentali, uno Stato non Stato in mano alle tribù, ai gruppi di potere, alle fazioni, ai clan. Dove il germe del terrorismo sta attecchendo e dove anche gli Stati europei ora hanno fretta di mettere le cose al loro posto. Lui, Abu, non ha mai fretta. Finisce di mangiare e dà sempre una mano ai volontari. Si mette a pulire i tavoli, alza le sedie. Ci guarda quando chiudiamo i cancelli: “speriamo nel lavoro, un 2016 con il lavoro” ci dice, “grazie” aggiunge poi. Per il pasto, per quel poco che gli possiamo dare. Per quel che ci dà lui, penso io, per quel suo grazie tutt’altro che scontato. Perché con la sua presenza ricorda a noi che nulla è scontato. Io, lui, noi. Per 365 giorni all’anno, sottoterra, usciti dal palazzo della Provincia, ogni sera viene servito un pasto caldo. Volontari di parrocchie, della Caritas, delle scuole si occupano di tutto, perché nulla è scontato e tutti contiamo. mb Caritas6tu 01/2016 5 Attualità Caritas “Il tema del cibo accompagna la rivelazione biblica” “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” è il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 17 marzo, alle 20.30, nel Teatro Cristallo di Bolzano, nell’ambito del percorso “Le vie del sacro”. Il tema è quello del cibo, al centro, l’anno scorso, dell’EXPO di Milano. A dibattere sull’argomento due relatori d’eccezione, da sempre in prima linea nel combattere le disparità: il cardinale Francesco Montenegro, Presidente della Caritas Italiana e arcivescovo di Agrigento (e di Lampedusa) e il direttore della Caritas Ambrosiana (di Milano) don Roberto Davanzo. A don Roberto abbiamo posto alcune domande. In quale forma la Caritas ha partecipato all’evento di Expo 2015? Abbiamo la presunzione di essere stati tra i pochi a declinare il tema di Expo – “Nutrire il pianeta, energia per la vita” – dalla parte dei poveri, dalla parte cioè di chi non è nutrito adeguatamente, malgrado il pianeta sia in condizione di sfamare i suoi abitanti e malgrado eccedenze e sprechi vergognosi. Attraverso la nostra “edicola” e la significativa serie di eventi e convegni promossi nei sei mesi di Expo abbiamo tentato di dire che la ricchezza c’è, ma va adeguatamente ridistribuita. Perché il tema dell’alimentazione è interessante per la Caritas e per la Chiesa? Certamente, perché cibo fa rima con uomo e perché non c’è uomo senza cibo. Perché, malgrado la terra sia in condizione di produrre cibo di qualità e a sufficienza per gli attuali circa 7 miliardi di esseri umani e per molti di più, l’attuale produzione di cibo non solo non è ugualmente garantita, ma addirittura è gestita in modo da generare eccedenze e scarti scandalosi che solo in minima parte si riesce a riciclare a favore delle categorie più deboli. Inoltre, basterebbe ricordare che il tema del cibo accompagna la rivelazione biblica dal suo sorgere e gran parte della simbologia legata al mistero di Gesù ruota attorno al cibo. Dal tuo osservatorio, come sta cambiando l’impegno dei volontari nella società italiana? Le statistiche parlano di un aumento di quanti dedicano del tempo in modo gratuito agli altri e questo non può che confortarci. Contemporaneamente non possiamo dimenticare che un’autentica esperienza di volontariato deve cambiare qualcosa nel modo di guardare al mondo e ai suoi problemi in chi lo vive. Inoltre, vorrei denunciare la tentazione permanente del mondo delle pubbliche amministrazioni di considerare il volontariato quasi un atto dovuto che finisce per deresponsabilizzarle rispetto alla necessità di garantire livelli minimi di assistenza a ogni cittadino. Foto Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone Don Roberto Davanzo, sacerdote della diocesi di Milano dal 1983, è direttore della Caritas Ambrosiana dal 2005. Dal 1991 al 2000 è stato assistente regionale degli scout lombardi. Ha coordinato la presenza della Caritas all’EXPO di Milano. Qual è secondo te, in questa fase di sviluppo della Chiesa e della società, il ruolo delle Caritas parrocchiali? Decisivo. Ce ne faremmo poco di una Caritas Diocesana ben organizzata e ricca di risorse se essa stessa non riuscisse a promuovere là dove la gente abita – nelle parrocchie – una rete di volontari e di antenne capaci di captare i bisogni e di sperimentare delle risposte. Ritengo dunque decisivo per una Caritas Diocesana l’impegno di formazione e di animazione delle Caritas presenti capillarmente nelle comunità cristiane affinché a loro volta pongano il senso della loro esistenza in una prospettiva non solo di risoluzione dei problemi, ma di crescita della sensibilità di tutta la cittadinanza rispetto ai problemi degli ultimi e degli esclusi. Intervista: Paolo Valente 6 Caritas6tu 01/2016 Il Centro diurno di Merano Foto Georg Hofer Calore e umanità La maggior parte dei servizi Caritas sarebbe impensabile senza il prezioso supporto dei volontari. Uno di questi servizi è il Centro diurno di Merano che si rivolge a persone affette da gravi problemi psichici. I volontari arricchiscono la quotidianità degli ospiti con le loro esperienze lavorative e le loro capacità e portano così una ventata di calore e umanità nella struttura. “Siamo fortunati: per ogni progetto troviamo dei volontari. A volte si tratta di amici dei collaboratori, che ci accompagnano in una gita o si attivano in altro modo. I volontari portano nel nostro centro una ventata di normalità. Sono persone provenienti da diversi ambienti che entrano a far parte in modo naturale della nostra piccola comunità” racconta la responsabile della struttura Monika Verdorfer. “La cosa più bella – continua Monika – è che i volontari sono davvero bravi e motivati e ciò influenza positivamente il resto del team e gli ospiti”. “Nel Centro diurno di Merano nulla viene imposto. Alla mattina gli ospiti arrivano con calma, ognuno secondo le proprie esigenze. Alcuni di loro fanno colazione insieme, altri arrivano a mattinata inoltrata. Si gioca a carte o a calcetto, si sta semplicemente insieme. Il Centro diurno di Merano è un luogo in cui essere se stessi e vivere in un contesto familiare, di amicizia” spiega la volontaria del servizio civile europeo Anne, che da dieci mesi collabora presso il Centro. Nel Centro diurno le persone affette da gravi disturbi psichici hanno la possibilità di trascorrere del tempo con altra gente, mangiare insieme e riposarsi. Il Centro è aperto dalle nove alle quattro e mezza e la giornata è scandita da molteplici attività: dalla cottura di biscotti e leccornie alle attività esterne alla struttura. Il pomeriggio di tanto in tanto si occupa il tempo con il bricolage, con la creazione di cartoline per il mercatino di Natale o di orsacchiotti di peluche profumati alla lavanda per il mercatino solidale. Tutto grazie alla presenza di molti volontari. D’estate gli ospiti e i volontari passano le loro giornate a chiacchierare in giardino, leggere il giornale o godersi il calore del sole. Anche la preparazione del pranzo rappresenta un momento di aggregazione: gli accompagnatori cucinano per gli ospiti, coinvolgendoli nella elaborazione dei pasti. Dopo il pranzo tutti hanno un compito, c’è chi pulisce e chi lavora nel giardino. L’ultimo giovedì del mese è sempre dedicato a qualcosa di speciale: una gita, un pic nic, una partita a minigolf o una visita alle bellezze del territorio. In estate gli ospiti possono inoltre usufruire una volta a settimana di un ingresso in piscina. Settembre ha regalato infine agli ospiti delle bellissime giornate al mare. “Il primo giorno molti ospiti avevano paura di tuffarsi, mentre negli ultimi giorni quasi tutti erano in piscina e alcuni addirittura in mare” racconta Anne ridendo. Questo è un grande piccolo successo per il Centro diurno: dare la possibilità agli ospiti di fare dei piccoli passi in avanti, rimanendo ognuno quello che è, senza dover cambiare. I volontari, con il loro contributo e la loro umanità, contribuiscono ogni giorno a rendere più colorata e intensa la loro vita. ls Caritas6tu 01/2016 7 Formazione Per volontari delle Caritas parrocchiali e altri interessati Foto Paolo Valente Speciale Caritas parrocchiale Per i gruppi attivi nel sostegno al prossimo che operano nelle parrocchie dei quattro “distretti” della nostra Diocesi, il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali organizza annualmente, in primavera, una giornata formativa che verte sempre su tematiche di attualità e di interesse per le diverse zone della Diocesi. I volontari, durante il loro servizio caritativo nelle parrocchie, si confrontano con sfide sempre nuove. Le difficoltà e i bisogni dei poveri e degli ultimi cambiano di continuo. Allo scopo di sostenere i volontari e le loro offerte di aiuto e di accompagnamento, i collaboratori della Caritas si impegnano per offrire regolarmente il loro sostegno professionale con iniziative formative e incontri di confronto reciproco. A Brunico, Bolzano e Bressanone sono già stati fissati i temi e le date per le giornate formative del 2016. Formazione distretto Est Il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali di Brunico organizza, sabato 20 febbraio 2016 dalle 9 alle 16, in collaborazione con la Consulenza Debitori, un seminario informativo sul tema “Persone in difficoltà – orientamento nell’aiuto” nella sala parrocchiale 3, Casa Hannes Müller a Brunico, in vicolo Mulini 4 b. Durante la giornata formativa ai partecipanti sarà fornito uno sguardo d’insieme sulla situazione attuale delle persone in difficoltà (come ad esempio mendicanti, persone senza dimora o indebitate) in Alto Adige, ma anche sulle offerte e sui servizi di sostegno del territorio. Saranno discusse questioni e domande riguardanti la collaborazione tra i vari servizi e i limiti personali di chi è coinvolto in una relazione d’aiuto. Desideriamo inoltre fornire uno stimolo alla riflessione sul volontariato in ambito sociale e offrire uno spazio di discussione e di confronto a tutti i partecipanti. La formazione è gratuita. Destinatari sono i volontari delle Caritas parrocchiali e tutti gli interessati. Informazioni e iscrizioni entro il 12 febbraio presso la Caritas di Brunico, Tel. 0474 414 064 oppure via mail [email protected] 88Caritas Caritas 66 tutu01/2016 01/2016 Formazione distretto Sud La giornata formativa annuale per i volontari e le volontarie delle Caritas parrocchiali e per tutti gli interessati pone al centro dell’attenzione l’aiuto ai rifugiati e richiedenti asilo. Il seminario si terrà sabato 27 febbraio dalle 9 alle 17 in Casa S. Michele, via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano. La mattinata sarà dedicata alle informazioni generali sullo stato attuale del sostegno ai profughi in Alto Adige e alla formazione di alcune competenze interculturali di base. Nel pomeriggio, i partecipanti si confronteranno sulle possibilità concrete che si offrono a parrocchie, a ogni gruppo parrocchiale e a ogni singolo volontario per poter partecipare in modo organizzato alla costruzione di una rete di sostegno delle Caritas parrocchiali a favore di rifugiati e richiedenti asilo. La partecipazione al seminario formativo è gratuita, è previsto un pranzo comunitario. Informazioni e iscrizioni entro il 19 febbario 2016 presso il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali a Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, Tel. 0471 304 332, oppure via mail [email protected]. Formazione distretto Bressanone Per i collaboratori delle Caritas parrocchiali del distretto di Bressanone, l’incontro formativo di quest’anno si terrà il 12 marzo. La giornata sarà dedicata alle seguenti tematiche: rappresentazioni e differenziazioni relative al fenomeno migrazione, situazione giuridica e realtà sociale, istituzioni per il sostegno e l’integrazione, percezione, ruolo, possibilità e limiti delle Caritas parrocchiali. Hermann Barbieri resta a disposizione per ulteriori informazioni, Tel. 0472 205 965 o via mail [email protected] mw Foto Matteo Battistella “A testa in giù!” Laboratori per scolari a Bolzano, Merano e Bressanone Mettersi a testa in giù e vedere il mondo da un’altra prospettiva, questo è l’obiettivo delle giornate informative interattive organizzate da youngCaritas e Oew. La manifestazione “A testa in giù” si rivolge agli studenti delle scuole superiori, ma non solo! Tutti gli interessati sono infatti invitati a prendervi parte. Quest’anno apriremo le porte alla riflessione su diverse tematiche a Merano, Bolzano e Bressanone, sedi in cui la manifestazione si terrà in tre date distinte. I laboratori offriranno la possibilità di mettere in discussione vecchi modelli di pensiero e di muovere attivamente dei piccoli passi per la costruzione di un mondo più unito e solidale. Insieme cercheremo di comprendere gli effetti che il consumismo genera nel mondo, di far emergere gli stereotipi presenti nel nostro agire quotidiano e provare così a cambiare la nostra prospettiva. Il 19 febbraio all’Università di Bressanone ci sarà la prima giornata tematica, con i laboratori “Tasty waste”, sul tema dello spreco alimentare, “Stranieri benvenuti?” in cui verranno messi in discussione gli stereotipi e la paura del contatto con persone con background migratorio, “What’s up handy?”, per stimolare la riflessione sull’utilizzo che facciamo del cellulare, sulla provenienza dei materiali, su quanto costi realmente all’ambiente un cellulare. Il 26 febbraio studenti e interessati potranno partecipare ai laboratori presso Casa Freinademetz ad Aslago. “Unfaires Spiel” metterà in luce le dinamiche economiche globali e, grazie a un gioco di ruolo, gli studenti potranno sperimentare la differenza tra l’essere attori multinazionali oppure minori del mercato globale. “La biblioteca vivente” offrirà la possibilità di dialogare con diverse persone che vivono il pregiudizio e lo stigma sulla propria pelle. L’ultimo appuntamento sarà venerdì 4 marzo a Merano, presso l’Urania. Gli studenti potranno conoscere e interrogarsi sul processo necessario per la creazione di un paio di jeans con il laboratorio “Jeanskoffer”, nel quale ci si chiederà da dove arrivano i jeans e come vengono prodotti. Nel laboratorio “Betteln und ich?” gli studenti potranno mettersi nei panni del mendicante e del benefattore, per discutere più consapevolmente della scelta di fare o non fare l’elemosina e interrogarsi così anche sul divieto di accattonaggio. Tutti i laboratori saranno proposti in tutte e tre le date della manifestazione. Per ogni laboratorio, della durata di due ore scolastiche, è richiesto allo studente un contributo di tre euro. Alcuni laboratori saranno solamente in lingua tedesca, altri verranno offerti in entrambe le lingue. Si prega di chiarire la lingua desiderata per il laboratorio prima dell’iscrizione. Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 11 febbraio. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.youngcaritas.bz.it oppure telefonare al numero 0471 304 333. se Caritas6tu 01/2016 9 Vetrina Quaresima di Fraternità 2016 Foto missio “Come le acque scorra la giustizia” Il tema della Quaresima di Fraternità quest’anno è “Come le acque scorra la giustizia” (Am 5,24). Al centro della riflessione: il diritto, la giustizia e la dignità della persona. Esempio: il Brasile e il disastro nello Stato del Minas Gerais. A causa del crollo di due dighe che contenevano acque di scarico molto inquinate da metalli pesanti, provenienti dalle miniere, il 5 novembre scorso, una grandissima parte della valle sottostante è stata inondata e il fiume Rio Doce avvelenato. Nella capitale Governador Valadares, dove vive e lavora il missionario altoatesino P. Toni Amort MHM, l’approvvigionamento dell’acqua potabile è diventato impossibile. Interi tratti del Rio Doce sono ecologicamente morti. E i responsabili di questa morte sono imprenditori senza scrupoli che non si erano attenuti alle leggi e alle misure di sicurezza prescritte dallo Stato. Tutte le persone hanno diritto all’acqua pulita e potabile. Molti progetti di sviluppo, come questo di P. Toni Amort, sono una risposta concreta al problema “acqua”. Cerchiamo di aiutare i missionari con un gesto di solidarietà, rinunciando a qualcosa e facendo un’offerta durante il periodo quaresimale. La colletta viene fatta il Venerdì Santo in tutte le chiese della nostra Diocesi. Il numero dei progetti/richieste d’aiuto, presentati all’Ufficio missionario, non è mai stato così elevato come quest’anno. Vi chiediamo ancora di aiutarci, perché come Chiesa diocesana possiamo aiutare le “Chiese sorelle”. Abbiamo fatto stampare anche nuovi salvadanai per i bambini o le famiglie che vogliono devolvere ai missionari il frutto di piccole rinunce. Per info e prenotazione dei salvadanai: 0471/306213, e-mail: [email protected]. missio Madre Terra L’economia civile può eliminare le disuguaglianze? Si conclude l’11 febbraio la rassegna “Madre Terra” che anche quest’anno, alla sua settima edizione, ha visto la collaborazione tra Teatro Cristallo, Caritas diocesana, Libera Università di Bolzano e altri soggetti per singole iniziative, su alcuni dei temi più urgenti che si pongono nella nostra società: le migrazioni, la solidarietà, la legalità, la crisi finanziaria e il bene comune. L’economia è a servizio dell’uomo? O è piuttosto l’umanità costretta a “servire” l’economia? Nel suo ultimo libro “L’economia civile” (ed. Il Mulino, 2015) Luigino Bruni, responsabile mondiale 10 Caritas6tu 01/2016 del progetto “Economia di comunione” e cofondatore della “Scuola di economia civile”, insieme all’economista Stefano Zamagni, ragiona sulle disuguaglianze che evidenziano gli squilibri del pianeta, dove una piccola parte della popolazione ha troppo e l’altra invece troppo poco per vivere con dignità. Luigino Bruni ne discute insieme a Susanne Elsen, docente di socio-pedagogia dell’Università di Bolzano. Quelli dell’economia e delle diseguaglianze sono temi ben presenti nell’esortazione apostolica di papa Francesco, “Evangelii Gaudium”. “Così come il comandamento ‘non uccidere’ pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana – scrive il papa –, oggi dobbiamo dire ‘no a un’economia dell’esclusione e della inequità’. Questa economia uccide”. L’appuntamento è dunque per giovedì 11 febbraio alle ore 20.30, al Teatro Cristallo, sala Giuliani (secondo piano). Partecipano Luigino Bruni e Susanne Elsen, modera Cinzia Toller. L’evento è organizzato da Associazione Cristallo, Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone, Libera Università d Bolzano, in collaborazione con la Scuola di Economia Civile. L’ingresso è gratuito. pv Foto Diocesi Bolzano-Bressanone Vetrina Anno della misericordia Il Giubileo della misericordia si è aperto l’8 dicembre. Il 13 dicembre il vescovo, nel Duomo di Bressanone, ha aperto la prima Porta Santa, invitando ad aprire “la porta del proprio cuore, perché Dio possa entrare con la sua misericordia e perché questa misericordia prenda forma in noi e tra di noi”. Il giorno di Natale la Porta Santa è stata aperta nel Duomo di Bolzano e il 1° gennaio nel Santuario di Pietralba. Negli stessi giorni il vescovo apriva altre porte: quella di Casa Emmaus, quella del reparto di Cure palliative all’ospedale di Bolzano, quella del carcere del capoluogo. Un appuntamento giubilare per la Quaresima sono, nei giorni 4 e 5 marzo, le “24 ore per il Signore”. Nelle parrocchie della diocesi si terranno le chiese aperte e diversi incontri di preghiera. Nel Duomo di Bolzano ci sarà una celebrazione penitenziale preseduta dal vescovo. Il Giubileo è anche tempo di pellegrinaggi. In febbraio il vescovo accompagna a Roma i chierichetti della diocesi. Organizza la Katholische Jungschar Südtirols. Dal 25 al 28 aprile si terrà infine, sempre a Roma, il pellegrinaggio diocesano. pv Cesenatico: Colonia 12 stelle Foto Fondazione ODAR 4° turno: dal 5 agosto al 19 agosto Continuano le iscrizioni per la Colonia 12 Stelle di Cesenatico per bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni. Sono disponibili quattro turni tra i mesi di giugno ed agosto. È possibile richiedere il modulo di prenotazione contattando il numero 0471 067 412 – stelle.ufficiobz@caritasodar. it, oppure recandosi presso la sede della Fondazione ODAR in via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano. La quota a carico della famiglia è pari a 295 euro. Turni disponibili: 1° turno: dal 21 giugno al 5 luglio 2° turno: dal 6 luglio al 20 luglio 3° turno: dal 21 luglio al 4 agosto Casa per Ferie 12 Stelle – Soggiorno Famiglie A partire dal 7 marzo 2016 i residenti in Provincia di Bolzano potranno prenotare un soggiorno presso la Casa per Ferie 12 Stelle di Cesenatico telefonando al numero 0547 673000 – stelle.cesenatico@ caritasodar.it. La quota giornaliera di pensione completa per adulto è pari a 45 euro. Turni disponibili: • dal 4 giugno al 18 giugno • dal 18 giugno al 2 luglio • dal 9 luglio al 23 luglio • dal 23 luglio al 6 agosto • dal 6 agosto al 20 agosto. Tutte le informazioni sul sito www.12stellecesenatico.it oppure su Facebook alla pagina Colonia 12 Stelle Cesenatico. pv Caritas6tu 01/2016 11 Cosa, dove, quando... 10.02 Azione “Io rinuncio” Mercoledì 10 febbraio inizia la Quaresima. La Caritas preparerà anche questa volta 20 brevi messaggi che verranno inviati alle persone interessate via e-mail o sms. Informazioni tel. 0471 304 330 oppure info@ caritas.bz.it. 20.02 11.02 “Madre Terra” Giovedì 11 febbraio alle ore 20.30 si terrà a Bolzano (Teatro Cristallo) una serata informativa e di confronto sul tema “L’economia civile: eliminare la disuguaglianza” con Susanne Elsen, Luigino Bruni e Cinzia Toller. Informazioni: tel. 0471 202 016 oppure www.teatrocristallo.it. Ti accompagno Sabato 20 febbraio, a Nalles presso la Lichtenburg, si terrà la prossima giornata della formazione “Ti accompagno - Al fianco delle persone in difficoltà” per volontari impegnati nei Centri d’ascolto o in ambito sociale. Il secondo incontro sarà sul tema “L’elemosina: sì o no?”. Informazioni: tel. 0471 304 332, [email protected] oppure tel. 0473 495 632, [email protected]. 27.02 Formazione “Rifugiati” 20.02 Formazione “Persone in difficoltà” Sabato 20 febbraio dalle ore 9 alle ore 16 si terrà a Brunico (casa parrocchiale) un seminario informativo sul tema “Persone in difficoltà – orientamento”. Informazioni: tel. 0474 414 064 oppure [email protected]. Sabato 27 febbraio dalle ore 9 alle ore 17 a Bolzano (sede Caritas) si terrà una giornata formativa sull’aiuto a rifugiati e richiedenti asilo. Informazioni: tel. 0471 304 332 oppure [email protected]. Colophon Il “Caritas6tu“ è l‘edizione speciale 08 della rivista di Caritas, „Aiutare“, nr. 03 novembre 2015. Dal 19 aprile 2001 il periodico “Aiutare“ è iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con il numero p. 11180 sotto il nome “Caritas info“. Editore: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Volontariato e Caritas parrocchiali, Via Cassa di Risparmio 1, Bolzano, Tel. 0471 304 330, volontariato@ caritas.bz.it 12 Caritas6tu 01/2016 Direttrice responsabile: Renata Plattner Redazione: Matteo Battistella (mb), Francesca Boccotti (fb), Sabrina Eberhöfer (se), Missio, Missio Bozen-Brixen (missio), Renata Plattner (pla), Luise Schulte (ls), Paolo Valente (pv), Margreth Weber (mw). Foto: Matteo Battistella, Caritas Diözese Bozen-Brixen, Diözese Bozen-Brixen, Fondazione ODAR, Georg Hofer, Lichtenburg, Missio, panthermedia_net_ikurucan, PantherMedia_B3164514, Paolo Valente.