SKYLIFE SAMPLEROBOT 3 CREARE CAMPIONI SU WINDOWS

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SKYLIFE SAMPLEROBOT 3 CREARE CAMPIONI SU WINDOWS
test
Skylife SampleRobot 3
di Riccardo Gerbi
Skylife SampleRobot 3
Creare campioni
su Windows
I software dedicati
all’acquisizione di
sample campionando
in automatico la
sorgente stanno
avendo un rinnovato
interesse, grazie
alla generosa
disponibilità di
Sample RAM
sulle più recenti
workstation MIDI.
Mentre su Mac svetta
l’italiana Redmatica
con AutoSampler,
su Windows c’è
SampleRobot, da
sempre un cavallo di
battaglia per molti
produttori di suoni
e per i musicisti
produttori più
creativi.
PRO
Automazioni
Bassa richiesta di risorse
Implementazione MIDI
CONTRO
Configurazione
per la cattura di VST
Assenza di Undo e Time
Stretching
20 maggio 2011
SampleRobot è un software che consente di clonare un
timbro da un determinato strumento hardware/software
mediante il campionamento, convertendo i multisample
in diversi formati. La cattura può essere effettuata tramite
una procedura parziale o totalmente automatizzata, grazie
al supporto del protocollo MIDI. Tra le peculiarità spicca la
presenza di un algoritmo per la creazione di loop automatici in fase di cattura dotati di un crossfade singolo/doppio.
SampleRobot è proposto in diversi pacchetti: la variante più
completa comprende, oltre all’editor WaveRobot, anche il
virtual instrument Cakewak Dimension LE e una libreria di
suoni da 1 GB in bundle.
La cattura semiautomatica
Per descrivere le funzionalità proposte nelle otto sezioni dell’interfaccia grafica di SampleRobot è utile descrivere
un’acquisizione in modalità semiautomatica. Colleghiamo le
uscite audio dello strumento da catturare (o i microfoni, nel
caso di uno strumento acustico) agli ingressi dell’interfaccia
audio della DAW, e in SampleRobot impostiamo le porte di
quest’ultima attraverso i menu Audio In/Out Device. Se l’obiettivo è catturare un VST caricato nello stesso computer,
Skylife suggerisce l’impiego di interfacce ESI dotate di patch
bay software Wavedriver. Impiegando un’interfaccia dotata
di una sola coppia di I/O, è necessario seguire attentamente
le istruzioni fornite dal manuale per quanto concerne il routing dell’audio rimanendo nel dominio digitale. Il segnale in
ingresso è monitorato da un indicatore di piccole dimensioni, posto nell’Audio In Device, e da un generoso Peak Meter
selezionabile tramite un pulsante dedicato. A supporto della preparazione di una registrazione, nel menu della tastiera virtuale sono disponibili due pulsanti per selezionare altrettanti generatori di tono per compiti di accordatura, tra cui
un oscillatore dotato di tre forme di onda. Il Project è il punto di partenza per la creazione di un timbro: nel menu dedicato troviamo un database di 80 preset dotati di diverse articolazioni per impieghi mirati con diverse categorie timbriche
(piano, drum, pad, ecc). L’area posta al centro dell’interfac-
cia e la tastiera virtuale sono strategiche per definire l’ossatura del nostro progetto. Nella cella Audio Format possiamo
definire il formato dei campioni acquisiti: SampleRobot supporta frequenze di campionamento da 11,025 kHz a 192
kHz, e risoluzioni fino a 24 bit. Un Project può contenere fino a 32 multisample, e il menu dedicato propone parametri individuali per definire Note e Release Length, l’attivazione dell’Autoloop e le modalità relative al crossfade. Per stabilire la mappatura dei campioni in un multisample si parte definendo il range di tastiera impiegato: il menu sulla sinistra della tastiera virtuale propone cinque template riguardo
le estensioni più comuni (da 37 a 88 tasti), mentre spostando i bordi dello schermo è possibile compiere delle regolazioni fini. Riguardo alla selezione delle singole note da catturare,
SampleRobot fornisce la possibilità di selezionarne un preciso numero definendo l’intervallo di nota tramite il controllo
Step (range da 0 a 64 semitoni). L’utente può anche selezionare liberamente le note, attraverso la pressione contemporanea dei tasti Ctrl sul computer e quello sinistro del mouse
sulla nota desiderata. Tra le funzioni di editing segnaliamo il
[computer music studio ]
piccolo pannello nero posto sopra la tastiera virtuale per variare, con il mouse, il Key-Range di ogni sample. Siamo pronti per registrare, e SampleRobot fornisce due soluzioni: l’acquisizione dell’intero progetto (pulsante Rec nel menu dedicato) comprensivo di tutti i multisample a esso associati, oppure la cattura di un singolo banco di campioni (pulsante
Rec nel menu Multi-Samples). Nel menu MIDI Monitor, posto in alto a sinistra nell’interfaccia, compare una finestra per
monitorare le fasi della registrazione; nella modalità semiautomatica troviamo inoltre l’oscillatore già visto in precedenza,
più un Countdown per ritagliarsi una porzione di tempo prima della registrazione e raggiungere lo strumento. Al termine dell’acquisizione nella modalità semiautomatica compare una finestra per il check del risultato ottenuto: essa comprende pulsanti per selezionare l’editor audio e rinominare il
sample, due file di controlli dedicati alla preview della forma
di onda e il suo preascolto, infine la scelta se salvare il risultato e proseguire con la procedura di cattura del sample successivo, oppure ripetere l’operazione.
La cattura tramite MIDI
Il supporto del protocollo MIDI consente di automatizzare il
processo di acquisizione di synth MIDI, mantenendo invariata la procedura di configurazione generale descritta nel capitolo precedente: definito il Project e i vari multisample associati, all’avvio della cattura SampleRobot procede in modo
autonomo trasmettendo verso l’esterno le varie note impostate in ogni layer del progetto. Sia associando un’interfaccia
MIDI per uno strumento esterno, sia installando utility gratuite quali MIDIYoke o LoopBe nel caso di un VST, nei due menu MIDI Device di SampleRobot andranno impostate le porte I/O impiegate. Il menu MIDI Monitor fornisce un display
per il monitoraggio degli eventi in ingresso sia in formato decimale che esadecimale, e opzioni per definire il canale MIDI
di ricezione o il modo Thru. Nel menu al centro del pannello, oltre al canale MIDI e il Program Change trasmessi, troviamo parametri quali Attack e Release per la Velocity, più l’Aftertouch: questa sezione è strategica anche in fase di editing
per la stratificazione in layer dei multisample. Nel menu MIDI Controllers è inserita una lista di Control Change (anche
MSB/LSB) associabili alla nota trasmessa, al fine di generare
delle variazioni sonore sul timbro durante l’acquisizione; viceversa, il menu MIDI Capture consente la ricezione degli stessi parametri dal mondo esterno.
magazzinare i campioni associati. I menu successivi riguardano la procedura di cattura e comprendono impostazioni
per l’ingresso dell’interfaccia audio, il formato audio e la modalità di acquisizione (semi o automatica), la porta MIDI Out,
il canale e l’eventuale Program Change trasmesso. Il menu
per selezionare il range di tastiera comprende anche una voce per compiere la cattura di 128 note; a seguire è possibile definire il numero di Layer del progetto, un valore globale per il Key-Range, infine la durata in secondi del Note On/
Off. Gli ultimi tre menu riguardano l’attivazione/disattivazione
dell’Auto-Loop, nonché parametri per definirne la complessità dell’intervento dell’algoritmo e la porzione del sample impiegata per elaborare il loop.
Altre funzioni
SampleRobot supporta l’importazione di singoli file in formato Wave tramite due modalità: sia attraverso un semplice
drag and drop con il mouse, sia andando a estrarre il campione da una libreria esistente attraverso la finestra Import/
Export. Per la modalità drag and drop compare una finestra per gestire alcune informazioni presenti nel file, tra cui i
punti di loop o la Root Key. L’importazione di librerie prevede
la funzione Analyze: essa consente di individuare, catturare
e inserire nella Key-Map di un multisample una serie di file
estratti da una libreria di sample/loop (anche su CD) attraverso parametri quali la durata minima di un suono, la lunghezza massima e la soglia in dB dei silenzi, infine il numero di
sample per block. Va rimarcato che non esiste una modalità
undo in SampleRobot, e una sovrascrittura accidentale pro-
Fig. 1 – L’interfaccia di
SampleRobot
Project Wizard
La procedura guidata di SampleRobot dispone di menu per
dare un nome al progetto e definire una directory dove im[computer music studio ]
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Skylife SampleRobot 3
Fig. 2 – L’editor WaveRobot
voca la perdita del materiale precedentemente assegnato.
Spostiamoci sull’editing delle forme di onda partendo dalla
finestra Edit, perché propone due menu dedicati rispettivamente a operazioni di Normalize e di Gain sul singolo sample o su tutti quelli inseriti in un progetto o in un multisample. L’editing della forma d’onda è praticabile attraverso il Note/Loop/Release Editor integrato, richiamando WaveRobot se
disponibile, oppure assegnando nelle preferenze un editor a
piacere; a riguardo, Skylife dichiara nel manuale che funzioni quali Cut, Truncate o Trim praticate dal mondo esterno potrebbero mettere in seria difficoltà gli algoritmi di rilevazione
automatica del software.
L’editor Note/Loop/Release si può considerare una variante ridotta di WaveRobot: entrambi condividono una serie di
parametri, tra cui la possibilità di intervenire sui vari punti
di marker impostati, sul crossfade, sul fade I/O per ottenere
delle dissolvenze incrociate. Notevoli il soppressore di rumore, che interviene per ammorbidire i punti di attacco e di rilascio del campione, la compensazione della latenza, la soglia di precisione con cui saranno riconosciuti da SampleRobot gli eventi di nota On/Off ricevuti dal mondo esterno, e infine l’Autogain in compensazione della fase in un crossfade.
Cosa offre in più WaveRobot? Un editing più esteso per ciascun parametro, grazie a un’interfaccia mirata e a un ampio
schermo per visualizzare la forma d’onda, nonché un menu
per selezionare le curve di crossfade: in SampleRobot si possono selezionare solo nelle impostazioni di default nel processo di cattura. Interessanti anche la modalità di rilevazione del tempo in BPM e il monitoring individuale di ogni punto
definito nella forma di onda tra i comandi trasporto. L’esportazione è disponibile solo per l’intero progetto: è possibile definire la frequenza di campionamento, la risoluzione, il nu-
Fig. 3 – La finestra per il
processo di acquisizione
semiautomatica nel menu
MIDI Monitor
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mero di canali impiegati (Stereo, Mono Mix, Mono L o R), e
inoltre, per i formati che lo supportano, i punti di rilascio del
crossfade. Tre piccole celle sono spuntate di default: riguardano il resampling ad alta qualità, l’ottimizzazione dei sample
sulla base del Velocity Mapping, e la rimozione delle porzioni di audio inutilizzato in ogni file in cui è attivo un punto di loop. Una seconda finestra compare nel caso di esportazione
di un Project contenente file in formato Wave, e consente di
definire una denominazione per convenzione dei sample. Vi
rimando al box dedicato per consultare i vari formati supportati per l’esportazione da SampleRobot.
Formati
Oltre al supporto per file Wave (anche loop) e
Soundfont, Sample Robot consente l’esportazione di multisample per i seguenti VST: Cakewalk
Dimension, Steinberg Halion, Apple Logic Pro
EXS 24, Tascam Gigastudio, il modulo NN-XT di
Propellerhead Reason, Emu Emulator X, Wusik.
com WusikStation, Yello Tools Independence, MOTU
Machfive, rgc:audio, Maz Sound Tools VSampler,
Native Instruments Kontakt.
Le, SampleRobot ha realizzato dei cloni in cui il punto di loop
è appena percepibile. Oltre all’ottima implementazione MIDI,
una menzione positiva meritano il menu delle preferenze, l’oscillatore e il Countdown, quest’ultimo indispensabile se siete soli e dovete registrare e al contempo suonare lo strumento sorgente. L’importazione di file Wave consente di organizzare sia una serie di campioni per un semplice trigger, sia la
trasformazione di sample One Shot in varianti dotate di loop per ottenere sonorità originali; oltre al DJ, anche il musicista sperimentatore è avvisato. L’assenza dell’Undo costringe
a qualche attenzione in più in fase di editing. I formati per l’esportazione sono mirati all’uso con una serie di VST ma associando a SampleRobot un converter esterno come Awave,
per esempio, si ottiene un setup per l’acquisizione/esportazione quasi universale.
Da rimarcare la stretta collaborazione tra Skylife e Cakewalk
(ora Roland) per fornire un tool a supporto di Dimension: attraverso la funzione Export Bridge è possibile trasferire direttamente le patch realizzate. Due piccoli appunti: un software con queste prestazioni meriterebbe un piccolo restyling
dell’interfaccia grafica e sarebbe gradita la presenza di un algoritmo di time stretching.
Fig. 4 – Il menu Note/Loop/
Release Editor
Conclusioni
SampleRobot, assieme a WaveRobot, è un tool che può realmente supportare il sound designer che ha sempre sognato di ottenere un database di timbriche personalizzate, utili in studio e sul palco, da importare nella memoria RAM della propria workstation o da usare con un sampler. Si può studiare un investimento per gradi, acquistando inizialmente solo WaveRobot, proposto a un prezzo di attacco. I sound designer conoscono bene e da tempo questa soluzione, da sempre la preferita da molti produttori di library e di sintetizzatori.
L’idea di poter creare il proprio set timbrico, sfruttando i VST
o i synth, è alla portata di tutti.
DISTRIBUTORE
In prova
All’avvio, dopo aver impostato le preferenze, è utile creare
un Project di default per velocizzare il flusso. SampleRobot,
impiegato per un’acquisizione dal mondo esterno attraverso connessioni fisiche, si è dimostrato efficace e funzionale anche su computer non recenti; altrettanto non si può dire con l’impiego di un VST. Per un campionamento interno
entrano in gioco variabili legate ai driver impiegati (consigliati i Direct Sound o MME), e in alcuni casi al supporto da parte dell’interfaccia audio della modalità Loopback per il monitoring. Attraverso il Matrix della scheda RME installata nella nostra DAW, siamo riusciti a operare senza particolari problemi; in ogni caso la serie di prove da compiere si porta via
un pezzo del vostro tempo libero.
I veri punti di forza di SampleRobot sono l’operatività, l’efficacia del risultato e il wizard in grado di guidarci nella complessa procedura di acquisizione con pochi click del mouse,
fornendo preziose indicazioni (in inglese) per le impostazioni delle variabili. A conclusione dei test non siamo mai dovuti intervenire sui multisample ottenuti, giacché tutti i punti di
loop e i crossfade elaborati dal software si sono rilevati idonei per l’uso. Anche in presenza di timbriche originali basate a loro volta su campioni, come nel caso del VST Korg M1
Skylife
Brunnenstr. 164 – Berlin
Germany
[email protected]
www.samplerobot.com
Prezzo online store:
€ 309,00
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