Progetto “LE PIETRE DELLA MEMORIA

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Progetto “LE PIETRE DELLA MEMORIA
LE PIETRE DELLA MEMORIA
a.s. 2011/2012
Il progetto “Le pietre della memoria” si propone di promuovere il senso di continuità tra presente e passato in
modo da favorire la conoscenza ed il rispetto delle testimonianze presenti nel territorio attraverso il
censimento, la catalogazione, le fotografie di lapidi, monumenti, steli, cippi e targhe che ricordano eventi, date
e nomi della Prima e Seconda Guerra Mondiale.
Associazione Nazionale Fra Mutilati ed Invalidi di Guerra
e Fondazione
Comitato Regionale dell’Umbria
OGGETTO
Monumento/ Ara
REGIONE
Umbria
PROVINCIA
Perugia
COMUNE
Deruta
FRAZIONE
-------
INDIRIZZO
Piazza Guglielmo Marconi
COORDINATE GEOGRAFICHE
Latitudine
Longitudine
LUOGO DI COLLOCAZIONE
Il monumento è posto al centro dei giardini Milziade Magnini
EPOCA
Secolo
XX
anno
1921
mese
Agosto
giorno
14
COLLOCATA IL
Il monumento è stato smontato, spostato e ricollocato nello stesso luogo in occasione dei lavori urbani per la
riqualificazione del centro storico, nell’anno 2010.
MATERIA (generica)
pietra
marmo
bronzo laterizio ottone
altro
x (travertino)
CONSERVAZIONE DELL’OGGETTO:
Buona
sufficiente
insufficiente
x
EVENTUALI OSSERVAZIONI:
L’opera si presenta in buono stato ma l’erosione del travertino, a causa degli agenti atmosferici, ha compromesso la
lettura delle iscrizioni.
BREVE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO-MONUMENTO:
Monumento commemorativo ai caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Presenta/Contiene:
ISCRIZIONI
Dischi/ Fronte (incisione a carattere stampatello):
PIAVE e VITTORIO VENETO
Dischi/Retro (incisione a casattere stampatello):
MCMXX e MCMXVIII
Lato posteriore (inciso a carattere stampatello):
DERUTA AI FIGLI DEL SUO COMUNE MARTIRI DI DOVERE E DELL’IDEALE NELLA GUERRA EUROPEA
QUESTO RICORDO CONSACRA COME UN’ARA
XIV agosto MCMXXI
SIMBOLI
Al centro de monumento è rappresentata la VITTORIA nelle sembianze di una vergine alata su quadriga con in mano
un ramo di palma.
In basso corre un fregio di foglie di quercia.
NOMI
NOTIZIE e contestualizzazione storica del bene (eventuale pubblicazione e/o bibliografia)
Il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale è opera dell’artista scultore Torquato Tamagnini, nato a Perugia
nel 1886.
Autore di bronzetti di gusto liberty, deve in realtà la sua fama all'esecuzione di numerosi monumenti ai Caduti nel
periodo seguente la I guerra mondiale. Meritano particolare menzione quelli di: Sala Consilina, Forlì del Sannio,
Venafro, Deruta (1921), Arcevia (1923), 5. Giovanni in Marignano (1925), Andretta, Guardia Perticara, Castelforte
(1934). Presente alla I Biennale Romana (1921) è morto a Roma nel 1965.
ENTE PREPOSTO ALLA CONSERVAZIONE
Comune di Deruta (?)
Associazione Nazionale Fra Mutilati ed Invalidi di Guerra
e Fondazione
Comitato Regionale dell’Umbria
OGGETTO
Monumento
REGIONE
Umbria
PROVINCIA
Perugia
COMUNE
Deruta
FRAZIONE
Castelleone
INDIRIZZO
COORDINATE GEOGRAFICHE
Latitudine
Longitudine
LUOGO DI COLLOCAZIONE
Fuori dalle cinta murarie.
EPOCA
Secolo
anno
mese
giorno
XX
COLLOCATA IL
MATERIA (generica)
pietra
marmo
x (travertino)
bronzo laterizio ottone
CONSERVAZIONE DELL’OGGETTO:
Buona
sufficiente
x
EVENTUALI OSSERVAZIONI:
BREVE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO-MONUMENTO:
altro
insufficiente
Monumento commemorativo ai caduti nel corso della Prima guerra mondiale e della Seconda guerra mondiale.
Il monumento è costituito da lastre in marmo e travertino incassate tra strutture in cemento
Presenta/Contiene:
ISCRIZIONI
Struttura centrale:
sulla lastra in marmo è presente
VI-VIII-XVII MARZO MCMXLIV
Sulle due lastre in travertino seguono i nomi dei caduti.
Struttura lato destro:
SUI CAMPI DI BATTAGLIA RIPOSAN LE OSSA MA IN DIO E NEL CUORE DI CHI RICORDA I LORO
SPIRITI VIVONO E INSEGNANO COME BELLO E SANTO E’ PARTIRE E MORIRE PER LA PATRIA
(Seguono i nomi dei caduti)
Lateralmente alla lastra in travertino figurano due date: “ 1915”-“1918”
Struttura lato sinistro:
LA POPOLAZIONE DI CASTELLEONE INVOCA LA PACE PER TUTTI I POPOLI RICORDANDO CHE IL
VOSTRO SACRIFICIO
II GUERRA MONDIALE 1940-1945
(Seguono i nomi dei caduti)
SIMBOLI
Struttura lato sinistro:
sulla lastra in travertino al centro e in basso figurano tre simboli: una bomba a mano, una croce e un ramo d’ulivo.
Struttura lato destro:
sulla lastra in travertino al centro e in basso figura una spada.
NOMI
Struttura centrale / Lato sinistro:
MARIO GRECCHI-MARIANO ANGELETTI-PAOLO ARPEDDU-ANTONIO BIAGIONI-RENATO MARINACCIGIOVANNI NONNI
Struttura centrale / Lato destro:
GIULIO RICCIARELLI-PASQUALE TIRADOSSI-ANTONIO TOCCO-ETTORE VESCHINI-FRANCESCO
VESCHINI
Struttura lato destro:
FORTUNELLI ANTONIO-PIERONI TELEMACO-PIERONI MARIANO-PACIOSELLI ANTONIO
Struttura lato sinistro:
Cap.le MARTORELLI INNOCENZO
+ sul fronte greco 4-11- 1940
Sold. SBICCA GABRIELE
+ sul fronte africano 6-10-1942
Sold. GIULIVI SILVIO
(disperso) fronte albanese 1944
NOTIZIE e contestualizzazione storica del bene (eventuale pubblicazione e/o bibliografia)
La Brigata Garibaldi "Francesco Innamorati" fu una formazione partigiana operante nei dintorni di Perugia tra il
novembre del 1943 e il marzo del 1944, inquadrata nelle Brigate Garibaldi.
La nascita del movimento partigiano a Perugia
La volontà di organizzare un movimento partigiano per la lotta armata contro i nazifascisti, sull'esempio delle bande
nate nel resto dell'Umbria lungo tutta la dorsale appenninica, è nella zona di Perugia per lungo tempo frustrata dalla
situazione politica locale, caratterizzata una scarsa unità di vedute delle forze antifasciste locali, dove a lungo tende a
prevalere una linea attendista, e una presenza del potere fascista repubblicano ben radicata e organizzata, essendo la
città capoluogo di regione e sede del prefetto, Armando Rocchi. Un gruppo di giovani cresciuti alla scuola di Aldo
Capitini, tra i quali Riccardo Tenerini, e avvicinatosi poi alle posizioni del PCI, decide di salire in montagna
nell'autunno del 1944, installandosi sul Monte Malbe, a ovest di Perugia. I primi mesi della formazione sono difficili,
causa la scarsità di uomini, equipaggiamenti ed esperienza militare di guerriglia, nonché contrasti con la stessa
dirigenza clandestina del PCI perugino.
Lo spostamento a Deruta e lo sbandamento
A inizio di gennaio del 1944, i partigiani di spostano a sud-est di Perugia, nelle campagne e sui colli della piana del
Tevere, tra Deruta e Torgiano. La formazione assume il nome di Brigata Francesco Innamorati, in onore del dirigente
comunista folignate Francesco Innamorati, caduto il 4 gennaio del 1944 durante un'azione tedesca contro la 4ª Brigata
Garibaldi. Arriva a contare circa 150 uomini, e moltiplica le azioni di distribuzione degli ammassi alla popolazione
civile e le azioni di sabotaggio. Si trova a operare a contatto con una piccola formazione di Giustizia e Libertà, la
Brigata Leoni, operante anch'essa nei dintorni di Deruta. A seguito di un'azione della Brigata Leoni, il 6 marzo 1944 la
zona è rastrellata dalle truppe tedesche. La Brigata Innamorati e la Brigata Leoni riescono a sganciarsi evitando grosse
perdite, ma sono costrette allo sbandamento. Tra i partigiani catturati vi è lo studente azionista Mario Grecchi,
gravemente ferito, curato e fucilato alcuni giorni dopo, decorato poi con la Medaglia d'oro al valor militare.
Diversi membri della Brigata confluiscono in altre formazioni partigiane, come Dario Taba "Libero", che diventa
commissario politico della Brigata San Faustino - Proletaria d'urto. Nei giorni immediatamente anteriori alla liberazione
di Perugia, molti giovani antifascisti e reduci della Brigata Innamorati e della Brigata Leoni costituiscono la Brigata
Mario Grecchi, che opera in città fino all'arrivo delle truppe alleate, il 20 giugno del 1944.
ENTE PREPOSTO ALLA CONSERVAZIONE
Comune di Deruta (?)
Associazione Nazionale Fra Mutilati ed Invalidi di Guerra
e Fondazione
Comitato Regionale dell’Umbria
OGGETTO
Monumento
REGIONE
Umbria
PROVINCIA
Perugia
COMUNE
Bettona
FRAZIONE
Località “Cinque cerri”
INDIRIZZO
COORDINATE GEOGRAFICHE
Latitudine
Longitudine
LUOGO DI COLLOCAZIONE
Località Cinque cerri
EPOCA
Secolo
XX
anno
mese
giorno
COLLOCATA IL
MATERIA (generica)
pietra
marmo
x (travertino)
bronzo laterizio ottone
CONSERVAZIONE DELL’OGGETTO:
Buona
sufficiente
x
EVENTUALI OSSERVAZIONI:
altro
insufficiente
L’opera si presenta in buono stato ma l’erosione del travertino, a causa degli agenti atmosferici, ha compromesso la
lettura delle iscrizioni.
BREVE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO-MONUMENTO:
Monumento commemorativo ai caduti nel corso della Seconda guerra mondiale.
Il monumento, a pianta quadrata, è costituito da n°4 lastre in travertino sormontate da una copertura piatta. Sulle quattro
lastre figurano le iscrizioni incise a stampatello.
A terra, poco distante dal monumento, è presente una pietra naturale in arenaria su cui è applicata una targa in maiolica
con la scritta in blu cobalto: “ Monumento ai partigiani della brigata
“LEONI” risistemato a cura della Comunità Montana Monti del Trasimeno 1996”.
Presenta/Contiene:
ISCRIZIONI
Fronte:
IL 6 MARZO 1944 LA BRIGATA “FRANCESCO INNAMORATI” SORRETTA DALLA GENEROSA
PARTECIPAZIONE DEI CONTADINI E DEGLI ABITANTI DEL LUOGO SOSTENNE TRA QUESTI MONTI LA
DURA BATTAGLIA CONTRO UNA DIVISIONE TEDESCA E CONTRO SQUADRACCE DI TRADITORI
FASCISTI
Lato sinistro:
I PARTIGIANI SOPRAVVISSUTI NEL RICORDARE I COMPAGNI CADUTI NELLA GUERRA DI
LIBERAZIONE DAL 1943 AL 1945 LI ADDITANO ALLA AMMIRAZIONE ED ALLA RICONOSCENZA DI CHI
HA SOMMAMENTE CARA LA LIBERTA’
(Seguono i nomi dei caduti)
Retro:
LA VOSTRA GIOIA DI OGGI NON OFFENDE PERCHE’ QUI SI RICORDANO UOMINI CHE HANNO AMATO
LA VITA
Lato destro:
NON IDEALI RETORICI MA CONVINZIONI CONCRETE CI UNIRONO TRA QUESTI MONTI COSCIENTI
CHE LA NOSTRA LIBERA SCELTA SERVIVA A NOI E AGLI ALTRI COME SEMPRE E’ SERVITA NEL
MONDO LA RIBELLIONE CONTRO LA VIOLENZA E L’ASSASSINIO
SIMBOLI
NOMI
BIAGIONI ANTONIO-CIABATTI PRIMO-CIOTTI CRISPOLTO-COMPAROZZI ENZO-FLORENZI VITTORIOMARIAN TOMSIC-MILAN KARNOVIC-SEGOLONI GILDO-TENERINI EGLO-TIRADOSSI PASQUALETRASCURATI ERASMO
NOTIZIE e contestualizzazione storica del bene (eventuale pubblicazione e/o bibliografia)
La Brigata Garibaldi "Francesco Innamorati" fu una formazione partigiana operante nei dintorni di Perugia tra il
novembre del 1943 e il marzo del 1944, inquadrata nelle Brigate Garibaldi.
La nascita del movimento partigiano a Perugia
La volontà di organizzare un movimento partigiano per la lotta armata contro i nazifascisti, sull'esempio delle bande
nate nel resto dell'Umbria lungo tutta la dorsale appenninica, è nella zona di Perugia per lungo tempo frustrata dalla
situazione politica locale, caratterizzata una scarsa unità di vedute delle forze antifasciste locali, dove a lungo tende a
prevalere una linea attendista, e una presenza del potere fascista repubblicano ben radicata e organizzata, essendo la
città capoluogo di regione e sede del prefetto, Armando Rocchi. Un gruppo di giovani cresciuti alla scuola di Aldo
Capitini, tra i quali Riccardo Tenerini, e avvicinatosi poi alle posizioni del PCI, decide di salire in montagna
nell'autunno del 1944, installandosi sul Monte Malbe, a ovest di Perugia. I primi mesi della formazione sono difficili,
causa la scarsità di uomini, equipaggiamenti ed esperienza militare di guerriglia, nonché contrasti con la stessa
dirigenza clandestina del PCI perugino.
Lo spostamento a Deruta e lo sbandamento
A inizio di gennaio del 1944, i partigiani di spostano a sud-est di Perugia, nelle campagne e sui colli della piana del
Tevere, tra Deruta e Torgiano. La formazione assume il nome di Brigata Francesco Innamorati, in onore del dirigente
comunista folignate Francesco Innamorati, caduto il 4 gennaio del 1944 durante un'azione tedesca contro la 4ª Brigata
Garibaldi. Arriva a contare circa 150 uomini, e moltiplica le azioni di distribuzione degli ammassi alla popolazione
civile e le azioni di sabotaggio. Si trova a operare a contatto con una piccola formazione di Giustizia e Libertà, la
Brigata Leoni, operante anch'essa nei dintorni di Deruta. A seguito di un'azione della Brigata Leoni, il 6 marzo 1944 la
zona è rastrellata dalle truppe tedesche. La Brigata Innamorati e la Brigata Leoni riescono a sganciarsi evitando grosse
perdite, ma sono costrette allo sbandamento. Tra i partigiani catturati vi è lo studente azionista Mario Grecchi,
gravemente ferito, curato e fucilato alcuni giorni dopo, decorato poi con la Medaglia d'oro al valor militare.
Diversi membri della Brigata confluiscono in altre formazioni partigiane, come Dario Taba "Libero", che diventa
commissario politico della Brigata San Faustino - Proletaria d'urto. Nei giorni immediatamente anteriori alla liberazione
di Perugia, molti giovani antifascisti e reduci della Brigata Innamorati e della Brigata Leoni costituiscono la Brigata
Mario Grecchi, che opera in città fino all'arrivo delle truppe alleate, il 20 giugno del 1944.
ENTE PREPOSTO ALLA CONSERVAZIONE
Comune di Bettona (?)
Dirigente scolastico
Prof. Alberto Stella
Referente del Progetto
Prof. Ubaldo Marchi
Collaborazione stesura schede di catalogazione
Proff. Tonina Cecchetti, Carla Fiacchi