Rassegna Stampa 10 aprile 2009
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Rassegna Stampa 10 aprile 2009
Sommario Rassegna Stampa dal 09-04-2009 al 10-04-2009 L'Adige: Il terremoto, i trentini e la lezione di vita............................................................................................................. 1 Adnkronos: Terremoto, l'Italia in lutto nazionale. L'Abruzzo piange i 287 morti del sisma ............................................. 2 Affari Italiani (Online): SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: "Una nuova ...... 3 Alto Adige: I veci tendono la mano a Paganica ................................................................................................................. 6 Alto Adige: Sospesi i pagamenti di mutui, bollette e tasse ................................................................................................. 7 Alto Adige: Anche un disegno può dare coraggio: Forza bambini .................................................................................... 8 ApCOM: Sisma Abruzzo; Nuova replica alle 5.22, magnitudo 3,9 .................................................................................... 9 L'Arena: Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette........................................................................................................ 10 L'Arena: Edilizia antisismica Serve più serietà................................................................................................................ 12 Avvenire: «Carissimi, presto verrò a trovarvi» ................................................................................................................ 13 Bollettino Università & Ricerca: Esenzione tasse per gli studenti provenienti dalle zone colpite dal sisma................. 14 Borsa e Finanza: Contro il sisma lo scudo di Giulio........................................................................................................ 15 Bresciaoggi(Abbonati): Sisma, nuova scossa Il monito di Napolitano ............................................................................ 17 Campaniapress: Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia............................................................ 18 Caserta News: Volontari Protezione Civile Comunale in Abruzzo .................................................................................. 19 Il Centro: il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum - laura venuti ............................................. 20 La Citta'di Salerno: L'Appennino tremerà a lungo.......................................................................................................... 21 Il Cittadino: Il direttore Pagliano: «Ognuno di noi deve dare una mano a chi ha perso tutto per il sisma» .................. 22 City: La città si ferma per vittime del sisma ...................................................................................................................... 23 Corriere del Mezzogiorno: Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel ....................................... 24 Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 26 Corriere del Mezzogiorno: Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima ................................. 28 Corriere del Mezzogiorno: Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati ................................................................ 29 Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 30 Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 31 Corriere del Mezzogiorno: Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima ................................. 33 Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 34 Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 35 Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 37 Corriere del Mezzogiorno: Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati ................................................................ 38 Corriere del Trentino: «Un'ora di lavoro per l'Abruzzo» ............................................................................................... 39 Corriere del Veneto: Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo.......................................... 41 Corriere del Veneto: Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo.......................................... 43 Corriere della Sera: I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime».................................................... 45 Corriere della Sera: Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro ........................................................................ 46 Corriere della Sera: Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe .................................................................................... 47 Corriere di Bologna: Terremoto, il lutto di Bologna ....................................................................................................... 48 Corriere di Viterbo: Il cuore della Tuscia batte per l'Abruzzo........................................................................................ 50 Dire: Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto Si ............... 51 L'Eco di Bergamo: Bergamo La Giunta comunale decide di stanziare 150 mila euro ................................................... 53 L'Eco di Bergamo: Sottoscrizione Eco e Caritas Dai bonifici altri 100 mila euro ......................................................... 54 L'Eco di Bergamo: Edifici crollati, la Procura batte un colpo ........................................................................................ 55 L'Espresso (abbonati): Niente miracoli a San Giuliano.................................................................................................. 56 La Gazzetta di Mantova: Domani partono dodici volontari Lavoreranno al campo di Bazzano................................... 58 La Gazzetta di Mantova: L'Appennino tremerà a lungo ................................................................................................. 59 La Gazzetta di Modena: Da Vignola in Puglia per piangere Angela ............................................................................. 60 La Gazzetta di Modena: Lutto cittadino anche a Modena, le serrande abbassate ......................................................... 61 Gazzetta di Parma (abbonati): Il sisma si sposta a Nord dell'Aquila: gli esperti studiano il moto delle faglie ............ 62 Gazzetta di Reggio: Vodafone e Telecom in campo per i terremotati.............................................................................. 63 Gazzetta di Reggio: Tutti i negozi chiusi in segno di lutto ............................................................................................... 64 Giornale di Brescia: Faissola (Abi): Si sospendano le rate dei mutui ............................................................................ 65 Giornale di Brescia: Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi ...................................................................... 66 Giornale di Brescia: Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati ........................................................................... 67 Giornale di Brescia: Si provvede anche agli animali rimasti soli.................................................................................... 68 Giornale di Brescia: L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare. Ti minaccia, c............ 69 Il Giornale di Calabria: Continua la mobilitazione per l'Abruzzo .................................................................................. 70 Il Giornale di Vicenza: Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette ................................................................................ 72 Il Giornale di Vicenza: Dopo il sisma gara di bontà Partono tir colmi di cibo .............................................................. 74 Il Giornale di Vicenza: Pronti a partire 60 tecnici veneti................................................................................................ 75 Il Giornale.it: Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati ................................................................................. 76 Il Giornale.it: La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico"................................................................... 78 Il Giornale.it: Altra scossa. Napolitano: chiarezza sui crolli........................................................................................... 80 Il Giorno (Brianza): CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione c... ........................................................... 81 Il Giorno (Como): Terremoto, l'incubo di una comasca .................................................................................................. 82 Il Giorno (Milano): «Fermatevi durante i funerali» ........................................................................................................ 83 Il Giorno (Varese): Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo.............................................................................................. 84 Il Giorno (Varese): Malpensa, Messa pasquale per il sisma ........................................................................................... 85 Il Giorno (Varese): Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo.............................................................................................. 86 Italia Oggi: Sisma, verifiche sulle case con proroga a fine 2010 ..................................................................................... 87 Italia Oggi: Sisma, un aiuto dai professionisti .................................................................................................................. 88 Italia Oggi: Sisma Abruzzo, subito interventi amministrativi ........................................................................................... 89 Italia Oggi: Ricostruiremo L'Aquila e Abruzzo ................................................................................................................. 90 Italia Oggi: Prime misure per l'emergenza: stop a bollette, mutui e contributi ............................................................... 91 Italia Oggi: Scudo fiscale, c'è il sì di Casini ..................................................................................................................... 92 JulieNews.it: Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e ... ................................................................................ 93 KataWeb News: Il medico dell'ospedale che non c'è più "Manca tutto, non si può curare così".................................... 94 Lavoce.info: IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA' ........................................................ 95 Leggo: La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi. Il presidente della Provincia ................... 97 Leggo: di Mario Landi Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spost... ................................................................... 98 Leggo: Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del sisma in Abruzzo.... .......................... 99 Leggo: di Valeria Arnaldi Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi... ..................................................................... 100 Leggo: L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di rinascita della citt&#................... 101 Libertà: Ogni scossa fa rivivere il trauma iniziale ......................................................................................................... 102 Libertà: Piacenza e gli altri Comuni "adotteranno" i paesi colpiti ................................................................................ 103 Libertà: «Improbabile un'altra scossa devastante come quella che ha colpito lunedì notte»........................................ 104 Il Manifesto: Maratona sos per l'Abruzzo ...................................................................................................................... 105 Il Manifesto: Napolitano all'Aquila: Nessuno è senza colpe .......................................................................................... 108 Il Manifesto: Segnalate le strutture idonee a ospitare persone disabili ......................................................................... 109 Il Manifesto: Ospedali sotto pressione per le vittime del sisma ..................................................................................... 110 Il Manifesto: Il corpo del potere e il dolore.................................................................................................................... 111 Il Manifesto: Gli angeli e gli sciacalli ............................................................................................................................ 112 Il Manifesto: Il sisma si sposta verso nord ..................................................................................................................... 113 Il Manifesto: La new town degli sfollati ......................................................................................................................... 114 Il Mattino di Padova: l'appennino tremerà a lungo....................................................................................................... 116 Il Messaggero Veneto: la residenza di lusnizza per 60 sfollati ...................................................................................... 117 Il Messaggero Veneto: sotto le macerie soltanto morti.................................................................................................. 118 Il Messaggero: dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita... ............................................................. 119 Il Messaggero: ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora aperto. L&... ................ 121 Il Messaggero: L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Trem............ 122 Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime del sisma. E .. 124 Il Messaggero (Abruzzo): Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro storico, con ...... 125 Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio dilettantistic........... 126 Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno alle ................. 127 Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate. Ma il. 128 Il Messaggero (Frosinone): A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco Alvia........ 129 Il Messaggero (Marche): Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido di.............. 130 Il Messaggero (Marche): P.S.GIORGIO - Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di idoneità......... 131 Il Messaggero (Umbria): L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il ministro dei . 132 Il Messaggero (Umbria): Il sisma si sposta, ma qui nessun rischio .............................................................................. 133 Milano Finanza: Gruppo Mps aiuta i terremotati dell'Abruzzo ..................................................................................... 134 Morse.it: TERREMOTO: LE INIZIATIVE DI WIND PER LE ZONE COLPITE ........................................................... 135 La Nazione (Livorno): SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per aiutare c... ................. 136 La Nazione (Pistoia): Non aveva notizie dei nipoti dal giorno del terremoto Li trova grazie ai nostri volontari ......... 137 La Nazione (Siena): La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi in Abruzzo Le ri... 138 La Nuova Ecologia.it: Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati ...................................................... 139 La Nuova Sardegna: scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu................................ 141 Il Piccolo di Trieste: il capo dello stato elogia la protezione civile del fvg ................................................................... 142 Il Piccolo di Trieste: altri 30 vigili del fuoco di trieste in abruzzo la situazione è peggiore di quanto previsto ........... 143 La Provincia Pavese: L'Appennino tremerà a lungo ...................................................................................................... 144 La Provincia Pavese: Dalla diocesi preghiere e sottoscrizione ..................................................................................... 145 La Provincia di Cremona: Non è «selezione naturale» ma una gestione all'italiana ................................................... 146 La Provincia di Cremona: Diverse fratture nel terreno Esperti di geofisica al lavoro ................................................ 147 La Provincia di Cremona: Berlusconi: non credo al dolo I pm indagano le responsabilità ........................................ 148 La Repubblica: "su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà" - luigi bignami ........................................... 149 La Repubblica: "un bollino per le case anti-sisma" - laura mari .................................................................................. 150 La Repubblica: la famiglia cancellata dal sisma lunedì l'abbraccio di tutta vieste ...................................................... 151 La Repubblica: lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l'addio a luciana................................................ 152 La Repubblica: "per i palazzi un bollino anti-sisma" .................................................................................................... 153 La Repubblica: gli sfollati servono la cena ai volontari toscani - michele bocci .......................................................... 154 La Repubblica: chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta nell'abruzzo martoriato dal...... 155 La Repubblica: "pronti a ospitare duemila sfollati" - piero russo................................................................................. 156 La Repubblica: le province al premier: sì ai 100 cantieri e zingaretti plaude: una risposta trasparente - carlo ......... 157 La Repubblica: la crepa sull'epicentro del sisma........................................................................................................... 158 Il Resto del Carlino (Ancona): CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli... ........... 159 Il Resto del Carlino (Ascoli): Abruzzesi bloccati dal sisma........................................................................................... 160 Il Resto del Carlino (Ascoli): Ai colpiti dal sisma l'incasso del «Triangolare del cuore» ............................................ 161 Il Resto del Carlino (Fermo): di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta ......... 162 Il Resto del Carlino (Fermo): La città si prepara ad accogliere col sorriso circa quattrocento terremotati............... 163 Il Resto del Carlino (Ferrara): Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due ................ 164 Il Resto del Carlino (Ferrara): Categorie e istituzioni in campo La catena di solidarietà si allunga.......................... 165 Il Resto del Carlino (R. Emilia): Raccolta di fondi e materiale per gli abruzzesi colpiti dal sisma............................. 166 Il Resto del Carlino (Rimini): Iniziativa di Love Fm: raccolta di beni a favore dei terremotati.................................. 167 Il Resto del Carlino (Rimini): E Rimini adotta subito Villa Sant'Angelo...................................................................... 168 Reuters Italia: Sisma, nuove scosse, 287 i morti. Oggi alle 11 i funerali ...................................................................... 169 Reuters Italia: Sisma, Berlusconi: reato sciacallaggio con decreto dopo Pasqua ........................................................ 170 Il Riformista: Dal sisma un new premier ....................................................................................................................... 171 Il Riformista: Un sisma di 130 anni fa, ma così simile a questo .................................................................................... 173 Il Riformista: La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp .................................................................................. 174 Il Riformista: di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila......................................................... 176 Il Sannio Online: Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza»...................................................................... 177 Sanremo news: Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile ................................................................. 178 Sanremo news: Terremoto Abruzzo: il lutto della Confartigianato ............................................................................... 179 Sardegna oggi: Terremoto: Cappellacci al funerale della donna sarda ........................................................................ 180 Il Secolo XIX: Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud» ............................................................................. 181 Il Secolo XIX: Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi Un giro di assicurazioni false ............................................... 183 Il Secolo XIX: «Ospitiamo i terremotatinegli alberghi dismessi» .................................................................................. 184 Il Secolo XIX: Tra una scossa e l'altrail ritorno a casadegli sfollati ............................................................................. 185 Il Secolo XIX: Con l'aiuto dei pompieri per cercare di recuperare qualcosa................................................................ 186 Il Sole 24 Ore: Il sisma in Abruzzo: in tempo reale notizie e aggiornamenti ................................................................. 187 Il Sole 24 Ore: Ricostruzione-caos senza catasto ........................................................................................................... 188 Il Sole 24 Ore: Immobili a prova di sisma, spuntano gli incentivi.................................................................................. 190 Il Sole 24 Ore: Il Governo stanzia 5 milioni di euro per il polo museale ....................................................................... 191 Il Sole 24 Ore (Centro Nord): Nuovi edifici a prova di sisma....................................................................................... 192 La Stampa: Sisma, negozi chiusi per lutto...................................................................................................................... 193 Il Tempo: Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma ............................................................ 194 Il Tempo: Anche Michele Iavagnilio tra le vittime del sisma ......................................................................................... 196 Il Tempo: I chirurghi ricostruiscono il viso a un ferito .................................................................................................. 197 Il Tempo: Sono 96 i feriti ricoverati nell'ospedale di Avezzano ..................................................................................... 198 Il Tempo: Introvabili una coppia con un bimbo piccolo e un impiegato........................................................................ 199 Il Tirreno: non volevo truffare ma fare del bene ............................................................................................................ 200 Il Tirreno: gli sciacalli del terremoto sono anche qui .................................................................................................... 201 Il Tirreno: dal concerto lirico alla partita di hockey...................................................................................................... 202 Trentino: L'Appennino tremerà a lungo ......................................................................................................................... 203 La Tribuna di Treviso: Il sisma cancella il traforo ....................................................................................................... 204 La Tribuna di Treviso: L'Appennino tremerà a lungo .................................................................................................. 205 La Tribuna di Treviso: Il cuore della Marca adotta l'Abruzzo ..................................................................................... 206 La Tribuna di Treviso: Il Coro Stella Alpina per i terremotati..................................................................................... 207 L'Unione Sarda (Nazionale): In tutta Italia è gara di solidariertà ............................................................................... 208 L'Unione Sarda (Nazionale): Ancora scosse e paura, il sisma si sposta verso nord .................................................... 209 L'Unione Sarda (Nazionale): Il Consiglio dei ministri ha approvato misure straordinarie ......................................... 210 L'Unita: Dopo il sisma, le frane Se ne temono dodicimila ............................................................................................. 211 Virgilio Notizie: Sisma Abruzzo/ Sale a 287 il numero delle vittime .............................................................................. 212 Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ GELMINI: 110 MILIONI PER RICOSTRUZIONE SCUOLE .......................... 213 Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ SALE A 287 IL NUMERO DELLE VITTIME ................................................... 214 Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, LA MAGNITUDO E' 3,7 ................................ 215 Wall Street Italia: PRIMA LISTA DELLE VITTIME DEL SISMA................................................................................. 216 Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, MAGNITUDO 3,9 .......................................... 217 Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA DI MAGNITUDO 3,6 ........................................................ 218 Data: L'Adige 10-04-2009 Il terremoto, i trentini e la lezione di vita Adige, L' "" Data: 10/04/2009 Indietro Il terremoto, i trentini e la lezione di vita N on è facile scrivere su l'esperienza avuta in Abruzzo come componente il primo contingente di volontari destinati a Paganica, una frazione del Comune dell'Aquila epicentro del sisma del 6 aprile. La difficoltà non è tanto nella cronaca doverosa, comunque abbondante e dettagliata da numerose fonti che rendono superflua ogni mia ulteriore ripresa, ma nel rischio di mettere in secondo piano il dramma reale della popolazione per far emergere invece l'efficienza della macchina dei soccorsi. La questione potrebbe apparire leziosa e non pertinente, ma già in una riunione del 7 aprile alle 21.30, alla presenza dei quasi 200 volontari intervenuti, il vice ispettore distrettuale dei VVFvol di Trento, Aldo Rossi ha spiegato chiaramente il perché dell'apparente freno imposto ai soccorsi tracciando a grandi linee quello che era stato l'impatto con la realtà e i limiti con i quali un'azione tanto pronta e generosa deve necessariamente fare i conti. C'è stato lavoro per tutti, anche di notte, ma non sempre ciò a cui si era assegnati corrispondeva alle aspettative di chi, pronto a partire in un'ora dalla chiamata, si è catapultato sul luogo del disastro. Le aspettative del volontario, appunto. E questa è una grande lezione: la preparazione di chi accorre in soccorso, la disponibilità di mezzi e competenze si deve arrestare per riflettere, rendersi disponibile ad ascoltare e conoscere chi si va a soccorrere. Occorre adeguare il proprio intervento non tanto all'idea preconcetta che si possiede di «persona bisognosa d'aiuto», ma a una sensibilità nuova che è disponibile a incontrare e conoscere l'altro nel bisogno in quella situazione concreta che si deve saper cogliere con intelligenza e prontezza prima di mettere in atto le proprie soluzioni. Di questo limite ci si è accorti in tempo e si è assunta la decisione giusta, e pazienza se qualcuno ha mugugnato. Su una casa lesionata vicino a Onna, ho fotografato una frase risalente al periodo fascista che vorrei citare qui correndo il rischio del paradosso nella speranza di non venir frainteso: «Su la terra, sui mari, nei cieli, sono ovunque i segni della nostra potenza e della nostra volontà». Questo, appunto, non può e non deve mai essere il motto dei soccorritori, volontari o permanenti che siano. Di fatto non lo è stato neppure in questa occasione, ma non è inutile farlo presente casomai a qualcuno venissero certe tentazioni. L'immagine del mio comandante inginocchiato ad ascoltare un'anziana signora sfuggita al terremoto e di nuovo incappata in un pericolosissimo incidente sull'autostrada, ormai lontani geograficamente da quel disastro, sarà quella che più mi porterò nel cuore da questo mio blitz in Abruzzo. Su quell'immagine cercherò di adeguare, d'ora in poi, ogni mio slancio altruistico e il senso del mio volontariato. Di che cosa parlavano? Di come far attecchire una piantina di mandorlo raccolta nel fossato dell'autostrada mentre si stava aspettando l'intervento della stradale. Franco Zadra - Vigile del Fuoco Levico Terme L a Protezione Civile trentina è nota in Italia e all'estero per la sua organizzazione, esperienza e capacità d'intervento. Ma i trentini, nelle situazioni d'emergenza, si fanno apprezzare ancora di più per la loro umanità. Per il rispetto che portano nei confronti delle persone che si aiutano, che non sono destinatari di un'elemosina (come magari anche qualche governo straniero ha fatto intendere di considerarli), ma compagni di cordata rimasti in difficoltà, che al pari nostro un domani potrebbero essere loro a dover soccorrere noi. Questa bella testimonianza che ci giunge da uno dei centri operativi dell'Abruzzo, dove operano i nostri soccorritori, deve essere per noi tutti una lezione di vita. Siamo noi ad essere aiutati dai nostri fratelli abbruzzesi. Aiutati a capire il vero senso delle cose. [email protected] 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 1 Data: 10-04-2009 Adnkronos Terremoto, l'Italia in lutto nazionale. L'Abruzzo piange i 287 morti del sisma Oggi i funerali nel grande piazzale della caserma della Guardia di finanza di Coppito. In concomitanza con l'inizio della celebrazione la campana più grande del mondo suonerà a morto per le vittime. Nuove scosse all'alba. Sul sito della regione i nomi degli scomparsi commenta 0 vota 5 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 10 aprile, ore 10:07 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 2 Data: 09-04-2009 Affari Italiani (Online) SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: " Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t rema: nuova forte scossa Boeri: "Una nuova Cronache Terremoto/ Sono 287 le vittime del sisma Venerdí 10.04.2009 08:30 Terremoto, la scienza "rivoluzionaria" contro quella ufficiale Di Giuseppe Morello Terremoto/ Elenco provvisorio delle vittime. I nomi -------------------L'ARCHITETTO: IL PARERE Stefano Boeri ad Affari: "L'Aquila deve risorgere nella old town. E' un'occasione per il paese per ricostruire bene. Buono il piano casa di Berlusconi. In due anni progetto possibile" Terremoto/ Gli esperti: "Lo sciame sismico si sta spostando" L'URBANISTA PARLA CON AFFARI Terremoto/ "In Italia mancano le verifiche agli stabili. Si aspetta sempre la tragedia. Le new town? Non servono a nulla". L'intervista a Federico Oliva, presidente dell'Istituto Nazionale Urbanistica ----------------------------ESCLUSIVA-GIULIANI Abruzzo-Vespa/ L'intervista di Giuliani ad Affari: Boschi era in difetto, ha attaccato il telefono... Esclusivo/ L'Aquila, Giuliani accusa Boschi --------------------------------REPORTAGE DALL'AQUILA DI BENEDETTA FALLUCCHI Reportage 1/ Gli sfollati dall'Aquila. Tra freddo, gelo e attese Reportage 2/ "Cento gradini con mia suocera in spalla per salvarci". Il reportage L'ABRUZZO PIANGE LE 287 VITTIME, IL GIORNO DEL DOLORE Il giorno del lutto. Alle 11 i funerali solenni per le vittime del terremoto nel grande piazzale della caserma della Guardia di finanza di Coppito. La cerimonia potrebbe essere interreligiosa per rispetto delle sei vittime si religione islamica. La Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 3 Data: 09-04-2009 Affari Italiani (Online) SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: " Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t forte scossa "Una nuova celebrazione cattolica saràrema: celebratanuova dall'arcivescovo dell'AquilaBoeri: monsignor Giuseppe Molinari e presieduta dal segretario di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone in rappresentanza di Benedetto XVI. Al funerale prenderanno parte i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini. Ci saranno anche il segretario del Pd Dario Franceschini insieme a Franco Marini e a Piero Fassino. La caserma della Guardia di finanza di Coppito è comunque aperta da stamattina alle 8.15 a tutti coloro che vogliono dare l'ultimo saluto alle vittime del sisma. In concomitanza con l'inizio della celebrazione la campana più grande del mondo suonerà a morto per le vittime. La 'Maria Dolens', di oltre 220 quintali collocata sul Colle Miaravalle a Rovereto, nel Trentino scandirà cento rintocchi a lutto. La situazione tre giorni dopo il sisma, vista dall'elicottero (Foto polizia) GUARDA LA GALLERY Bandiere a mezz'asta - Oltre ai negozi chiusi e alle bandiere a mezz'asta, moltissimi sono infatti i modi in cui il Paese partecipa al lutto. La Rai oggi ha deciso di trasmettere senza spot mentre la Federazione Italiana Pallavolo d'accordo con il Coni e con le altre Federazioni sportive, ha deciso di non disputare alcun incontro. LA TERRA NON SMETTE DI TREMARE Intanto la terra continua a tremare. Questa mattina all'alba in Abruzzo, alle 5.22 è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.7 della scala Richter. L'epicentro, riferisce la protezione civile, è stato localizzato nell'area tra Pizzoli e Campotosto. Anche giovedì sera c'era stata una nuova scossa di magnitudo 4.9 che è stata avvertita anche a Roma e in Umbria. L'epicentro è stato localizzato nella zona comprendente Campotosto, Capitignano e Barete. Sempre più tragico il bilancio della vittime del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito l'aquilano. E' salito a 287 il numero dei morti di cui 20 bambini. LE MISURE DEL GOVERNO PER IL TERREMOTO Sospensione dei mutui attivati, dei pagamenti delle bollette, delle tasse e dei termini processuali per le aree abruzzesi colpite dal terremoto. Sono alcune delle decisioni prese dal Consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina per varare una serie di provvedimenti a favore delle località devastate dal sisma nella notte fra domenica e lunedì scorso. Le norme contro lo sciacallaggio nelle zone terremotate saranno contenute nel "decreto Abruzzo" che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri dopo Pasqua. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. SOSPENSIONI- A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali. COMMERCIANTI E ARTIGIANI- E' prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. La predetta indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi in possesso dei requisiti di cui all'articolo 19, comma 2, del decreto legge 185 del 2008. SFOLLATI- Viene inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. Gli scavi nel centro della città GUARDA LA GALLERY SOSPESI I PAGAMENTI-Sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas ed allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d' intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica ed il Commissario delegato. RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI- Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 4 Data: 09-04-2009 Affari Italiani (Online) SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: " Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t rema: nuova fortediscossa dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti credito. Boeri: "Una nuova SOLIDARIETA'- Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile. BRPAGE* SCUOLA- L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori sinistrati, con un rinvio ad un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni. 100 MILIONI PER L'EMERGENZA- Il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro. MEDICINALI- I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. CONTRO GLI SCIACALLI- Il Consiglio dei ministri ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle forze di polizia. LE DONAZIONI PER I BENI CULTURALI- Il ministero dei Beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. NAPOLITANO ALL'AQUILA: NESSUNO E' SENZA COLPA "Mi impegno, non vi dimenticheremo; non battersi il petto ma vedere le responsabilita" perchè sono "molti i coinvolti nelle costruzioni dei palazzi e ha ragione chi dice che nessuno è senza colpa". Dopo aver visitato le zone del terremoto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha fatto il punto in una breve conferenza stampa. "Ho voluto vedere la realta'" ha detto dopo aver visitato anche la tendopoli di San Demetrio e, apprezzando l'opera del governo, Napolitano ha elogiato Bertolaso e i vigili del fuoco sostenendo che "la protezione civile e' il simbolo dell'Italia" e sottolineando che moltissimo è stato fatto nel recupero e salvataggio di chi era sotto le macerie e poi per gli sfollati, tanto che "il Paese può essere soddisfatto e inorgoglito". Napolitano ha anche "ammirato la dignità del popolo abbruzzese che ha insegnato cos'è la vita". GUARDA LA GALLERY Avendo ancora negli occhi le immagini indimenticabili di Onna, Napolitano ha parlato infine dell'esigenza di "nuove norme per l'edilizia antisismica". Nella sua visita a L'Aquila, questa mattina, il Presidente si era fermato anche dinanzi alla Casa dello studente, in via XX Settembre, dove sono morti diversi giovani nel crollo della palazzina. Napolitano si era fermato a parlare con i vigili del fuoco che stanno ancora scavando per cercare altri eventuali corpi di giovani rimasti sotto le macerie. "Sono qui - aveva detto stringendo la mano ad alcuni di essi - per dovere, per sentimento e per ringraziarvi per tutto quello che state facendo: uno sforzo di efficienza e di generosita' straordinari nell'ambito di organizzazioni dello Stato e della mobilitazione dei cittadini". tags: terremoto vittime sisma Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 5 Data: Alto Adige 10-04-2009 I veci tendono la mano a Paganica I «veci» tendono la mano a Paganica Iniziativa dell'Ana meranese per recapitare una somma in denaro MERANO. Davanti alla tragedia che si sta consumando in Abruzzo le penne nere meranesi non vogliono rimanere con le mani in mano, e si sono attivate nell'organizzazione di un'iniziativa che mira a portare nell'area flagellata dal terremoto un contributo in denaro. A tirare le fila è l'Ana Merano, il cui capogruppo Alfredo Torneri sta cercando di contattare la sezione di Paganica, uno dei paesi più colpiti dal sisma. «L'Abruzzo da sempre è fucina di penne nere - spiega Torneri - io stesso sto cercando di mettermi un contatto con un mio compagno di leva proveniente dall'area della tragedia. Avevamo ancora in stand-by il ricavato dello stand che annualmente teniamo durante il mercatino di Natale e che destiniamo in beneficenza, negli anni scorsi li avevamo donati ad associazioni locali, dopo quanto è accaduto abbiamo invece deciso di destinare la quota ai terremotati». L'intenzione è quella di incrementare la cifra già messa a disposizione, e per voce del suo capogruppo lancia l'appello a quelle sezioni che desiderano appoggiare l'iniziativa. «Vorremmo consegnare di persona il contributo. Fra meno di un mese, tra il 7 e il 10 maggio, si terrà l'aduna nazionale che quest'anno verrà ospitata da Latina. Coglieremo l'occasione per dirigerci nell'area flagellata, portare la nostra solidarietà in termini di aiuto economico ma anche di umanità». Già, perché Paganica, alla cui comunità sarà con tutta probabilità destinato il sostegno, è una città che in questo momento è distrutta non solo nella sua architettura ma anche nell'animo. Per rialzarsi, servirà grande forza oltre che ingenti investimenti. In queste settimane, dunque, la sezione meranese dell'associazione nazionale alpini si adopererà per rimpinguare l'assegno. In cantiere vi sono alcune idee, sorte con moto spontaneo di membri del gruppo. Nei prossimi giorni verranno formalizzate le iniziative, l'obiettivo è di sensibilizzare e coinvolgere il più possibile tutti i sodali ma anche la città. Se dovesse essere necessario, l'Ana Merano si è resa disponibile per aprire un conto corrente. «Attraverso contingenti di Trento e Pinzolo che stanno operando sul campo - continua Torneri - dovrei riuscire a contattare i responsabili della sezione Ana di Paganica. Per esprimere la nostra solidarietà, e per prefigurargli le nostre intenzioni». (sim) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 6 Data: Alto Adige 10-04-2009 Sospesi i pagamenti di mutui, bollette e tasse di Gigi Furini Primo intervento del governo per le zone del sisma, nuovo decreto dopo Pasqua ROMA. Slitta a dopo Pasqua il «decreto Abruzzo», con tutte le misure del governo per far fronte all'emergenza del dopo terremoto. Il piano di interventi sarà diviso in due tempi: ieri il via libera a un'ordinanza in cui si prevede lo stanziamento di nuovi fondi da mettere a disposizione della Protezione civile, 70 milioni di euro che andranno a sommarsi ai 30 già erogati; dopo le feste, invece, arriverà sul tavolo del governo il decreto che completerà gli interventi tra cui gli ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi e l'introduzione del reato di sciacallaggio. Fisco. Nel testo si prevede la sospensione per i prossimi due mesi, con la possibilità di proroga, delle bollette di luce e gas. In più, i cittadini dell'Abruzzo potranno ricontrattare le rate del mutuo. Il governo ha previsto anche lo stanziamento di 800 euro mensili per i lavoratori autonomi, mentre 400 euro al mese andranno alle famiglie che decideranno di provvedere in maniera autonoma alla loro sistemazione. Il contributo sale a 500 euro per gli over 65 e le persone diversamente abili. Welfare. Si dovrà attendere la prossima settimana per inserire anche i lavoratori autonomi abruzzesi nelle categorie che beneficiano della cassa integrazione. Nell'ordinanza si prevede la sospensione per gli autonomi (anche quelli del settore agricolo) del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali oltre al premio assicurativo. La continuità dei versamenti é però assicurata dagli enti previdenziali. La scuola. L'anno scolastico 2008-2009 é salvo per gli alunni abruzzesi. L'ordinanza prevede infatti che, anche chi non ha raggiunto i 200 giorni di scuola, non dovrà ripetere l'anno. La Gelmini ieri pomeriggio ha invece annunciato all'Aquila che 110 milioni saranno stanziati per la ricostruzione e la riorganizzazione delle scuole abruzzesi. Insegnamenti integrativi e aggiuntivi, ha detto il ministro, potranno essere attivati «anche nei mesi estivi». Sciacallaggio. «Invieremo 700 militari che lavoreranno al fianco di carabinieri e polizia per un servizio di controllo anti sciacallaggio», annuncia il ministro La Russa. Per l'istituzione di una specifica fattispecie di reato bisognerà attendere la riunione del Cdm dopo Pasqua. La ricostruzione. Berlusconi è il primo a dire che per il momento «è impossibile fare stime» sui costi, ma è convinto che per la ricostruzione serviranno «diversi miliardi di euro». La spesa, assicura, «sarà fatta in totale trasparenza». Tra le prime proposte del governo c'è quella di chiedere ai Paesi stranieri di «adottare un monumento» oppure stanziare fondi per la ricostruzione di un edificio. La Francia ad esempio, annuncia lo stesso Berlusconi, è interessata alla costruzione di un ospedale. New town. E' lo stesso presidente del consiglio poi a precisare che il piano casa su cui il governo è al lavoro non è legato alla ricostruzione: «Le new town - dice - saranno costruite come parte del piano casa, non hanno nulla a che vedere con il terremoto: le vorremmo fare in tutta Italia». Riscuote invece consensi l'ipotesi di affidare ad ogni amministrazione provinciale un Comune da ricostruire. I senza tetto. Sono 29mila gli sfollati, secondo l'ultima stima della regione Abruzzo: 19mila sono ospiti nelle tendopoli. In diecimila, invece, hanno scelto di andare in uno degli alberghi della costa abruzzese. Disponibilità ad ospitare i terremotati dell'Abruzzo é arrivata anche da Ascoli Piceno. Per il momento gli alberghi a disposizione sono 171. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 7 Data: Alto Adige 10-04-2009 Anche un disegno può dare coraggio: Forza bambini COME REAGISCONO I PIÙ PICCOLI NELLE TENDOPOLI Anche un disegno può dare coraggio: «Forza bambini» L'AQUILA. La cosa più importante: l'ambulanza. Poi l'ombrello, la boccia con i pesci rossi, il sole. Sono queste le «cose» essenziali che, dopo il terremoto, i bambini delle tendopoli mettono nei loro disegni. Elaborano la paura con fogli e matite colorate. Da quei disegni le neuropsichiatre infantili cercano di capire come e quanto il trauma della scossa è presente nei più piccoli. Il foglio con l'ambulanza e l'ombrello l'ha disegnato Davide, un bimbo dell'asilo, che ha aggiunto anche delle pistole. Un simbolo di difesa in questo caso, precisano gli esperti, non di violenza. La violenza è quella che i ragazzini attribuiscono al terremoto. In molti dei disegni dei piccoli ospiti della tendopoli di Piazza d'Armi, la più grande dell'Aquila, ci sono montagne minacciose all'orizzonte, i profili marcati e cime che assomigliano ai denti di una sega. Chi ha elaborato positivamente lo stress post-terremoto disegna le montagne come amiche, protettive, i profili sono dolci. Lo fa ad esempio Claudia, una bimba di 10 anni che al centro del foglio mette una casetta tutta di legno, senza finestre. Claudia disegna però se stessa fuori dalla casa, con le braccia aperte, in segno di fiducia. Nel disegno di Robert si intravede invece un bambino spaesato. Sul foglio ha realizzato un grande campo da calcio, ma lui è da solo su quell'erba, non ha amici accanto. Per altri il terremoto è un mostro tecnologico: un bambino, subito dopo il sisma - raccontano le neuropsichiatre - lo aveva disegnato come un robot che «aveva il compito di aprire e pulire la terra». Non mancano le elaborazioni mistiche della tragedia: «Le case sono tutte rotte - ha scritto una bambina - la mia no, perché la mamma l'ha salvata con le preghiere». Laura, infine, una piccola di 5 anni, disegna sul foglio un grande arcobaleno che copre tutti i bambini sul prato, e sopra l'arco una sorta di «madre protettiva». I bimbi che per Laura sono buoni si trovano sopra il prato, i cattivi, con le pistole, sono esclusi dal tappeto verde. Il titolo del disegno è «Forza Bambini». Ieri mattina, Save the Children ha avviato nel campo di Bazzano a est dell'Aquila, gestito dalle Misericordie, le prime attività, in collaborazione con la Asl di Bazzano, di supporto psicologico per i bambini colpiti dal terremoto, finalizzate ad aiutarli a superare il trauma subito. Nel campo di Bazzano vivono attualmente una cinquantina di bambini. «I bambini hanno subìto un forte shock psicologico a causa del terremoto - afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - Sono stati costretti ad abbandonare le loro case improvvisamente durante la notte, hanno perso amici o parenti e ora sono costretti a vivere in campi sfollati insieme alle famiglie. È assolutamente necessario dare loro uno specifico supporto: i nostri operatori stanno facendo svolgere ai bambini le normali attività quotidiane. Stare insieme, in un posto sicuro dove giocare, disegnare, li aiuterà ad affrontare meglio il trauma e sentirsi nuovamente al sicuro». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 8 Data: ApCOM 10-04-2009 Sisma Abruzzo; Nuova replica alle 5.22, magnitudo 3,9 05:26 - CRONACA- 10 APR 2009 Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile comunica che stanotte c'è stata una nuova scossa nell'Aquilano. Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,9 gradi della scala Richter. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 9 Data: L'Arena 10-04-2009 Estratto da pagina: 2 Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette Venerdì 10 Aprile 2009 NAZIONALE LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro Varate le prime decisioni. Altri 70 milioni per l'emergenza Rinvio di una settimana per il decreto più articolato di misure ROMA Subito soldi per gli sfollati. Per il governo il primo pacchetto di aiuti parte dalla effettiva possibilità di dare un'indennità alle famiglie colpite dal sisma. Il decreto ad hoc che quantifica i fondi per le zone terremotate decollerà solo dopo Pasqua per valutare con più attenzione il budget necessario per la ricostruzione, ma il Consiglio dei Ministri ha messo a punto ieri una serie di interventi di assistenza economica attraverso una serie di sussidi. Per ciascuna delle famiglie sfollate verrà dato un contributo di 400 euro, con un'aggiunta di 100 euro per gli ultra 65enni e i diversamente abili. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro a causa del sisma (titolari e dipendenti di attività commerciali produttive, agricoli e artigianali). Indennità riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi che nello scorso anno hanno conseguito un reddito superiore ai 5 mila euro. Come già annunciato il governo ha anche rinviato tutte le scadenze fiscali per i lavoratori dipendenti e autonomi residenti nelle zone del sisma, sospeso per due mesi i termini di pagamento delle bollette di luce e gas e consentito la rinegoziazione dei mutui con le banche, la salvaguardia dell'anno scolastico anche se non si raggiunge il limite minimo di 200 giorni di frequenza (pronto un piano per consentire ai ragazzi di aggregarsi ad altre scuole per le lezioni), mentre i farmacisti potranno distribuire farmaci anche senza ricetta. Tra i provvedimenti del decreto si sta valutando anche una riedizione dello scudo fiscale, ma ogni decisione è rinviata alla prossima settimana, quando cifre e idee sull'emergenza saranno più chiare. «Ora non è possibile stimare con precisione i danni causati dal terremoto», ma per la ricostruzione «serviranno non un miliardo, ma diversi miliardi di euro» ha detto il premier Silvio Berlusconi, aggiungendo che il governo ha iniziato a esaminare dove recuperarli, «ma non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati, lo garantisco io». Tra le soluzioni anche quella di accorpare il referendum con le amministrative e le europee, mantenendo in cassa circa 400 milioni di euro risparmiati per allestire i seggi due volte («Credo ne valga la pena»). In ogni caso, ha aggiunto, «per le spese daremo conto di tutto con assoluta e totale trasparenza». Altri 70 milioni di euro sono stati stanziati per la Protezione civile: si aggiungono ai già 30 stanziati il giorno stesso del terremoto. «Per la ricostruzione dell'Aquila ci saranno tempi lunghi» ha aggiunto Berlusconi spiegando che avverrà in tre fasi: la prima riguarderà le abitazioni private, la seconda il centro storico e gli edifici pubblici (qui gli interventi saranno complessi), infine i nuovi quartieri con il piano casa «che non a niente a che vedere con il terremoto ma che vogliano realizzare in tutta Italia». Le new town - ha ribadito Berlusconi - «non hanno nulla a che vedere con la ricostruzione delle singole case che avverrà presto». Quanto alle responsabilità per crolli e norme che sarebbero state disattese, il premier non vede dolo: «Ci sono già dei pm che indagano, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca». Poi in serata, inseguito dai cronisti, per le strade di Roma, Berlusconi ha confessato: «Sono a pezzi, ho parlato con molte famiglie, ho toccato con mano questa tragedia: è una cosa che dà angoscia». Non c'è pace, per i sopravvissuti, nessun sollievo per i quasi 18mila sfollati alle prese con una vita scardinata nelle tendopoli. Le scosse continuano. Senza tregua. Alcune di entità consistente, quelle che fanno paura, altre più lievi. Con una novità, a detta degli esperti. L'epicentro si è spostato più a nord dell'Aquila, in una zona che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e Montereale. La prima scossa della serie è stata registrata alle 0,55, magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte (5.2); poi altre alle 5,14 (4.6), alle 5,41, alle 6,32 (4.0), alle 6,43 (3.7). La terra ha tremato nel corso di tutto il pomeriggio e poi con un'altra scossa violentissima verso le 21,40 di magnitudo 5,1. Le vibrazioni sono state avvertite, oltre che in tutto l'Abruzzo dove sono avvenuti nuovi crolli, a Roma e in gran parte del Centro Italia. Fortunatamente non sono state coinvolte persone, anche perché ormai le case sono tutte abbandonate e la gente è nelle tendopoli o negli hotel sulla costa. In ogni caso, il fatto che il fronte sismico si stia spostando preoccupa i geologi che cercano di interpretare il fenomeno per capirne la portata. Il problema sarà in particolare capire se l'evento sismico sia in via di affievolimento o se, invece, si stia Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 10 Data: L'Arena 10-04-2009 Estratto da pagina: 2 Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette andando verso una «recrudescenza», in faglie e zone diverse. Certo è che, a ogni nuova scossa, i superstiti rivivono il trauma iniziale, quei 20 lunghissimi secondi in cui la terra ha rovinosamente tremato. Per Paolo Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico, i rimedi però ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura, scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico e che le sue conseguenze restino impresse indelebili nella mente degli sfollati». ROMA Si fa sempre più folta la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che si attivano per portare solidarietà. La Banca d'Italia ha deciso di versare un milione alla Protezione civile. Mobilitate anche le Poste, che devolveranno la commissione di 1,10 euro per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia sospende l'invio delle bollette ai clienti dell'area e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni e un milione per il recupero del patrimonio storico-artistico. L'arcivescovo di Milano Tettamanzi sollecita ad aderire alla colletta Cei del 19 aprile. La chiesa ortodossa romena devolve il ricavato delle collette delle messe del 12 aprile. In Australia, alcuni club abruzzesi hanno formato un comitato per le iniziative di soccorso. San Giuliano di Puglia accoglie alcuni sfollati. Fedagri invia prodotti di prima necessità; la Fipe-Confcommercio assicura sostegno agli esercenti. L'Associazione nazionale alpini lancia una raccolta fondi; lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze manda farmaci e kit sanitari. Mobilitato anche il mondo dello sport. Un fondo di solidarietà è stato attivato, tra gli altri, dall'Archeoclub Italia, Assofarm, Quattroruote, Acli, e dal sindacato nazionale giornalisti. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 11 Data: L'Arena 10-04-2009 Estratto da pagina: 14 Edilizia antisismica Serve più serietà Venerdì 10 Aprile 2009 CRONACA PREVENZIONE. I costruttori: «Per crescere in sicurezza occorre anche professionalità da parte delle imprese. Tutti dobbiamo agire con senso di responsabilità» Edilizia antisismica «Serve più serietà» «Si fa presto a parlare di edilizia antisismica, senza un completo piano sismico, ma ci vuole più serietà da parte di tutti gli operatori dell'edilizia e dei committenti, non solo da parte dello Stato, se si vuole evitare una tragedia come quella dell'Aquila». E' la posizione dell'Ance. «No all'allarmismo, si all'attenzione», afferma il presidente di Ance Verona, Andrea Marani, «solo oggi possiamo parlare di edilizia antisismica, fino a ieri eravamo a livello di pensiero. Domani, si comincerà a costruire. Forse. Perché ad oggi, le istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche di costruzione hanno qualche mese e sono in uno stagno di burocrazia». RISTRUTTURARE. «Perchè la ristrutturazione degli edifici storici (la maggior parte degli edifici dei centri storici italiani) è un'impresa titanica, tra vincoli ambientali e ancora la burocrazia», dice Marani, «qui a Verona lo sappiamo bene, si pensi a tutti i reperti archeologici che spuntano dal terreno ad ogni scavo. Perché gli stessi committenti non sono disposti a spendere il giusto per avere maggiore sicurezza, l'esempio dovrebbe avvenire dal pubblico con scuole, ospedali, musei». Circa il 25 per cento dei costi di una costruzione normale è imputabile alle strutture, attualmente, il resto se ne va in impianti e in finiture. Il privato è disposto a spendere molto per le mattonelle, per gli infissi e i pavimenti, per ciò che si vede, meno per ciò che sta dentro alla casa. SICUREZZA. «Per rendere una casa maggiormente resistente all'offesa del tempo e alle sollecitazioni dei terremoti», aggiunge, «occorre realizzare gli edifici con materiali di qualità, non con ciò che capitava, e se capitava, come negli '50, '60 fino al '70 anche per la scarsa reperibilità e qualità del ferro e del cemento. Del resto ristrutturare edifici costruiti senza i criteri antisismici è molto difficile e costoso e nemmeno obbligatorio». In provincia di Verona, sostiene l'Ance, sono solo sette i Comuni a sismicità medio-alta (Badia Calavena, Brenzone, San Mauro di Saline, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco, Tregnago e Vestenanuova) per i quali le opere vanno realizzate secondo i criteri previsti per le zone sismiche ed i progetti debbono essere approvati dal Genio Civile. Altri 63 Comuni, tra cui Verona, rientrano nelle aree a sismicità bassa e 28 in quelle a sismicità irrilevante. Il COMUNE. Peraltro il Comune di Verona, senza l'obbligatorietà, ha seguito il rischio sismico in fase di redazione del Pat. «L'Italia non è il Giappone», prosegue Marani, «non abbiamo strutture secolari di legno, abbiamo preziosi edifici di mattoni, marmi e pietra. Si pensi all'Arena, uno splendido, magnifico esemplare di architettura romana destinato forse ad accasciarsi in caso di sisma: ma che fino ad ora ha sopportato varie scosse sismiche, abbassandosi dal livello originario. I committenti debbono sapere che una casa ha una sua vita, come l'uomo, necessita di check up e di attenzione continui». LE IMPRESE. «Per costruire in sicurezza, ci vuole anche professionalità da parte delle imprese», osserva Marani, «che agiscano nelle regole, rispettando tutte le norme che disciplinano la sicurezza nei cantieri e sul lavoro ed è per questo che sono contro il massimo ribasso. «Che le imprese siano serie, sennò debbono uscire dal mercato, ma uguale serietà la pretendiamo dai Direttori Lavori, dai Progettisti e dai committenti, ci vuole maggiore responsabilità da parte di tutti noi, per evitare che tragedie come quella d'Aquila restino solo un brutto ricordo». Ance Verona è in stretto contatto con i colleghi di Ance Abruzzo e Ance Aquila. Dopo il terremoto è stata avviata una campagna di raccolta fondi e una delegazione di imprenditori sta per raggiungere il luogo del sisma per aiutare concretamente i costruttori in difficoltà a rimettere in piedi le proprie imprese e dare lavoro a chi lo ha perso. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 12 Data: Avvenire 09-04-2009 «Carissimi, presto verrò a trovarvi» CRONACA 09-04-2009 Il Papa: condivido le pene degli abruzzesi. Domani i funerali celebrati da Bertone DA ROMA SALVATORE MAZZA S ono «con voi», e «appena possibile spero di venire a trovarvi». Parole semplici e commosse quelle con le quali, ieri mattina, Benedetto XVI ha annunciato in prima persona la propria intenzione di recarsi «appena possibile» in visita alla popolazione vittima del terremoto che ha colpito la provincia dellAquila. Una visita che avverrà «presto» ma, come precisato dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi subito dopo lannuncio, «non imminente»; anche perché prima ci si dovrà accordare con la Protezione civile italiana, che presumibilmente, a quanto si apprende, darà il 'via libera' non appena la fase della prima emergenza sarà conclusa. La notizia è arrivata ieri al termine delludienza generale, quando Papa Ratzinger, prima dei saluti finali, ha voluto rinnovare la propria vicinanza spirituale alla «cara comunità dellAquila e degli altri paesi» colpiti dal sisma. «Ancora una volta ha quindi detto il Pontefice desidero dire a quelle care popolazioni che il Papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni. Carissimi, appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana». «La sollecitudine con cui autorità, forze dellordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli ha aggiunto ancora dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose». Più tardi, verso le 12.30, il Papa ha telefonato allarcivescovo dellAquila, monsignor Giuseppe Molinari, al quale ha espresso tutto il suo dolore per laccaduto e la vicinanza nella preghiera per tutti i fedeli della diocesi colpiti dal sisma, confermando la sua presenza tra i terremotati appena sarà possibile. Circa il quando, «saranno tempi bevi ma non imminenti», e «non è stata ancora fissata una data», ha precisato padre Lombardi, mentre in un comunicato Molinari ha ringraziato «il Santo Padre per la visita che farà alla nostra città e a tutti i terremotati. È un dono grande, perché ci da speranza e forza per affrontare lattuale situazione così drammatica e il futuro così difficile». Domani, a presiedere alle 11 i funerali di Stato per le vittime del terremoto, che si terranno nella caserma della Guardia di finanza dellAquila, sarà il cardinale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Ad annunciarlo è stato ancora padre Lombardi, il quale ha anche spiegato che le esequie si svolgeranno con anche la celebrazione eucaristica, in quanto è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino leucaristia. A concelebrare il rito ci saranno anche Molinari e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Mariano Crociata, il quale sarà nel capoluogo abruzzese anche domenica prossima per la messa di Pasqua, che verrà presieduta allaperto da monsignor Molinari, con tutto il clero aquilano. Martedì 14 sarà invece il cardinale presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a recarsi in visita nei luoghi colpiti dal sisma, come annunciato da un comunicato della Conferenza episcopale, le cui iniziative, dai tre milioni di euro già stanziati a quanto verrà raccolto nella speciale colletta indetta in tutte le parrocchie per la domenica dopo Pasqua, saranno tutte focalizzate alle esigenze esigenze immediate delle persone per rispondere allemergenza. Secondo fonti della stessa Cei è invece prematura pensare ora a uno stanziamento di fondi per la ricostruzione delle chiese e delle altre strutture ecclesiastiche distrutte o danneggiate dal sisma. Larcivescovo Molinari: «Il Pontefice mi ha telefonato. Sarà contento di farci sentire la sua vicinanza anche fisica e ci invia un saluto solidale, con affetto paterno» Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 13 Data: 10-04-2009 Bollettino Università & Ricerca Esenzione tasse per gli studenti provenienti dalle zone colpite dal sisma Università di Firenze Gli studenti iscritti all’Università di Firenze e residenti nella provincia de L’Aquila, colpita dal sisma, saranno esonerati dal pagamento della seconda rata della tasse universitarie. La decisione, adottata oggi con un decreto del rettore Augusto Marinelli, verrà ratificata nel prossimo Consiglio di amministrazione dell’ateneo, ed è già operativa. La facoltà di Medicina e chirurgia di Firenze ha offerto all’omologa facoltà dell’ateneo aquilano e alle istituzioni universitarie competenti, il proprio supporto - nelle forme che saranno giudicate più utili - perchè gli studenti di medicina iscritti all’Aquila non siano costretti ad interrompere il loro percorso formativo a causa delle attuali gravissime difficoltà. La Facoltà fiorentina, grazie alla collaborazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, dell’Arciconfraternita della Misericordia e di altri enti, ha segnalato, inoltre, la disponibilità ad ospitare a Firenze alcune decine di studenti per il periodo necessario a seguire corsi o moduli didattici. >> Una delegazione toscana, di cui faranno parte De Stefano e Vignoli, oltre al coordinatore regionale della prevenzione sismica e al presidente della federazione degli ordini degli ingegneri della regione, sarà martedì prossimo nei luoghi del sisma per un primo sopralluogo necessario a definire tempi e piani di intervento. BUR.IT 10.04.09 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 14 Data: 10-04-2009 Borsa e Finanza Contro il sisma lo scudo di Giulio UP & DOWN di Redazione - 10-04-2009 Ese gli economisti si sbagliassero di nuovo? A seminare il dubbio, pur con grande cautela, è naturalmente un economista: Marco Annunziata, chief economist di Unicredit. Certo, è il ragionamento, i segnali macro restano drammatici, a partire dall'emergenza occupazione e dalla perdurante fragilità della finanza su cui, tra l'altro, incombe l'ennesimo ritocco verso l'alto delle stime degli asset tossici (ormai si viaggia sui 4mila miliardi). Ma guai a sottovalutare i segnali in arrivo dalle Borse: «Il recente rally - dice Annunziata - ci sta dicendo che le prospettive della crescita sono assai incerte. Sebbene si dia per sicura una congiuntura misera per i prossimi 6-9 mesi, le previsioni successive sono assai meno scontate». Il che non induce automaticamente all'ottimismo. Anzi, tutto potrebbe precipitare, se fallissero gli sforzi di restaurare fiducia e trasparenza nei mercati. Ma se l'iniezione di fiducia funzionasse almeno in parte, la risposta dei mercati potrebbe spiazzare le previsioni, grazie al «carburante» monetario e fiscale già in circolo. Victor Zarnowitz, citazione colta di Alessandro Fugnoli, già negli anni Ottanta aveva dimostrato che le previsioni degli economisti sulla durata e l'intensità dei cicli non sono mai particolarmente affidabili. L'unica cosa certa è che a una recessione particolarmente profonda segue invariabilmente una ripresa particolarmente forte. La partita delle regole, poi, offre, qualche segnale di conforto. Ad esempio, merita grande attenzione il Big Bang sui Cds: martedì scorso 1.500 partecipanti a questo mercato simbolo del fai-da-te della deregulation, hanno accettato procedure e regole comuni, in grado di disinnescare il fattore incertezza. Intanto, il passo indietro degli Usa sul fronte degli Ias (e del markt-to-market) ha senz'altro offerto tempo e margini per rimettere un qualche ordine nei bilanci dei financials. L'Ecofin promette di accodarsi al più presto. Almeno così auspica Giulio Tremonti, che spera in un primo esempio di efficienza della vecchia Europa, così lenta a mettersi d'accordo e a prender in tempo utile anche le decisioni su cui sono tutti d'accordo. Mai come in questo momento, del resto, l'azione dei governi sostituisce quella dei consigli di amministrazione. Dopo il G20, la palla passa al G2: per rimettere il mondo su binari meno sbilenchi occorre che Pechino e Washington risolvano uno squilibrio estremo, micidiale per entrambi: l'equivalente di metà del pil cinese, 2.000 miliardi di dollari, è investita nella moneta di Washington. No, non è affatto detto che il concerto dei Grandi sia sufficiente a evitare l'appuntamento con un nuovo «cigno nero», cioè l'imprevisto che si realizza facendo esplodere quel che resta del sistema. I pessimisti fanno notare che, al di là delle chiacchiere, negli Usa l'avvio del piano Talf è stato molto timido. E sul piano Geithner, non si vedrà nulla prima di luglio. Insomma, c'è tempo per una nuova bella spruzzata di vendite. Ma il New York Times fa sapere che dai primi stress test su 19 banche emerge una situazione «migliore di quanto si pensi». Si naviga a vista nel mare delle economie, con la sensazione sgradevole che l'ago della bussola sia ancora impazzito. Di fronte a chi sospetta che il rally dell'Orso sia ormai troppo robusto per esser liquidato come il rimbalzo del gatto morto, si oppone la voce di chi continua a individuare nuovi buchi che affiorano nelle governance di banche e e corporation. Resta la sensazione che i più forti (o i meno deboli) stiano uscendo fuori dalle tane, per far shopping a condizioni favorevoli. E che le banche non vedano l'ora di liberarsi di partite scomode. In questo mare di incertezza, la navicella del made in Italy rivela la solita, straordinaria, arte d'arraggiarsi. In queste settimane prende corpo una strategia coerente verso Est e verso il bacino del Mediterraneo. In attesa di entrare nell'Enel, in occasione dell'aumento di capitale, un rappresentante del fondo sovrano libico entra in Unicredit, porta finanziaria spalancata verso Est. Ma tra pochi giorni, la russa Gazprom entrerà in Elephant, giacimento dell'Eni in Libia. E presto la stessa Libia entrerà nel capitale del cane a sei zampe, impegnato, assieme ad Enel e Finmeccanica, in accordi con i colossi dell'energia di Mosca. Non è tempo di autarchia o di protezionismo, insomma. Di dirigismo, forse, sì. Purtroppo, nei momenti della tragedia, affiora alla memoria uno dei detti più fulminanti, paradossali ma parzialmente veri, di John Maynard Keynes: fortunati i Paesi che hanno un terremoto. La catastrofe d'Abruzzo che ha colpito una regione magnifica, probabilmente, non farà eccezione: il danno per l'economia è relativamente modesto, visto che l'area montagnosa non è sede di grossi insediamenti industriali; le necessità della ricostruzione faranno da volano per la domanda in un momento di grossa difficoltà per l'edilizia e il resto dell'industria di base. Certo, ci vogliono i soldi. Ma qui soccorre la fantasia di mago Tremonti cui non par vero di cogliere più piccioni con una fava: dare il via allo scudo fiscale con una motivazione nobile, ovvero la ricostruzione. E far quadrare, nel frattempo, una situazione di cassa che scricchiola ben più del previsto, causa il tonfo delle entrate per la crisi. Dal cilindro del ministro potrebbe insomma uscire il magico coniglio, sotto forma della new town già promessa da Silvio Berlusconi, edizione straordinaria del piano casa. Potrebbe Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 15 Data: 10-04-2009 Borsa e Finanza Contro il sisma lo scudo di Giulio esserlo, purché si progetti davvero qualcosa di nuovo, un sistema di sviluppo compatibile con gli animal spirits dell'Italia dei distretti ma progettato per il futuro. Non sarà così se, alla fine, tutto si ridurrà a una nuova ondata di speculazioni edilizie. Al proposito, per dirla con Tremonti, la speranza è l'ultima a morire. Ma la paura è tanta. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 16 Data: 10-04-2009 Bresciaoggi(Abbonati) Estratto da pagina: 1 Sisma, nuova scossa Il monito di Napolitano Venerdì 10 Aprile 2009 PRIMAPAGINA ABRUZZO. Oggi lutto nazionale per i funerali Sisma, nuova scossa Il monito di Napolitano Sono 287 le vittime del terremoto accertate e oggi si terranno i funerali solenni per circa 150 di loro. Intanto, mentre la terra continua a tremare (alle 21,38 c'è stata un'altra forte scossa di magnitudo 4.9, con epicentro a nord dell' Aquila, avvertita anche a Roma) gli sfollati sono saliti a 27 mila, di cui 19 mila nelle tendopoli e 10 mila negli alberghi della costa abruzzese. Ieri i terremotati hanno ricevuto la visita del capo dello Stato, Giorgio Napolitano: ««Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti nè coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi» ha detto il presidente. Intanto il Consiglio dei ministri ha varato una serie di misure in favore dei terremotati. Il Papa visiterà le zone colpite dal sisma dopo Pasqua. 2-4 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 17 Data: 09-04-2009 Campaniapress Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia Aprile 9th, 2009 Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia (Corriere del Mezzogiorno) - Ricostruzione in Abruzzo, un impegno necessario. È la parola dordine doverosa dopo ogni catastrofe naturale; lo fu anche per lIrpinia anche se il periodo post-sisma scatenò gli appetiti della camorra e una straordinaria ondata di corruzione politica. Ma tra il dire e il fare cè di mezzo la scelta progettuale: poteri nelle mani dell'amministrazione centrale o deleghe ai sindaci, ricostruzione nelle stesse aree colpite dal sisma o new town: sono le scelte che dovrà fare nei prossimi giorni il governo per disegnare il progetto di rinascita delle aree abruzzesi devastate dal terremoto del 6 aprile scorso. MODELLO IRPINIA - Ecco il modello che è stato seguito per lIrpinia. Per la ricostruzione delle aree della Campania e della Basilicata colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, che provocò - secondo dati contenuti in atti parlamentari 2.570 morti, 8.848 feriti e circa 300mila senzatetto, distribuiti in 687 comuni si è proceduto a tappe. In un primo tempo con poteri straordinari affidati al commissario Giuseppe Zamberletti - furono approntate tendopoli e roulottopoli, si passò poi alla fase dei containers e, quindi, a quella dei prefabbricati. Solo successivamente si passò alla ricostruzione vera e propria del patrimonio abitativo. Nei giorni immediatamente successivi al sisma furono messi a disposizione dei terremotati alcune migliaia di tende da campo e fu fatto affluire da tutta Italia un consistente numero di roulottes per la primissima emergenza. Una settimana dopo l'evento sismico, l'Esercito approntò i campi container, gli ultimi smantellati appena qualche anno fa. Furono installati circa 11mila container e poi realizzati oltre 26mila prefabbricati che, ancora oggi, accolgono qualche famiglia. Con il passare dei mesi cominciò l'insediamento, nei pressi dei centri abitati andati distrutti, di prefabbricati leggeri nei quali trovò sistemazione la maggior parte dei senzatetto. Nel novembre del 1981 - ad un anno dal sisma - il Parlamento approvò la legge 219, con ampia delega agli enti locali, che prevedeva ingenti finanziamenti destinati non solo alla ricostruzione, ma anche allo sviluppo delle aree terremotate. Lo Stato ha complessivamente impiegato per lo sviluppo e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 1980 circa 50mila miliardi di lire. Una valanga di quattrini, molti dei quali non sono certo serviti alla causa della Ricostruzione. Con quella cifra oggi lIrpinia dovrebbe essere ipermoderna come Shangai. A LIONI - Nel 1980 le new town proposte dall'allora commissario straordinario per la ricostruzione, Giuseppe Zamberletti, furono rifiutate da quasi tutti i Comuni irpini coinvolti nel terremoto del 23 novembre, gelosi della propria identità urbanistico-sociale. A ricordarlo allagenzia Ansa è il sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, all'epoca assessore comunale e memoria storica di un evento che segnò per sempre la vita dei suoi concittadini (oltre 200 morti su circa 6 mila abitanti). Un rifiuto, questo, scaturito all'epoca da un'assemblea popolare e mai oggetto di rimpianti. «Gli interventi infrastrutturali - precisa Salzarulo - furono infatti tempestivi e non c'è mai stato uno scarto importante tra la casa costruita e la sua abitabilità». «I cinque insediamenti provvisori in prefabbricati - sottolinea ancora il sindaco - furono posizionati nelle immediate adiacenze (100-200 metri del centro storico) e, successivamente, grazie ai Piani di zona, sono diventati delle nuove aree di espansione urbana, destinate prevalentemente all'edilizia residenziale. Come dire, delle new town, di fatto, ma realizzate grazie a una programmazione graduale. Posted in rassegna stampa | This entry was posted on Giovedì, Aprile 9th, 2009 and is filed under rassegna stampa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 18 Data: 10-04-2009 Caserta News Volontari Protezione Civile Comunale in Abruzzo Venerdì 10 Aprile 2009 SOLIDARIETÀ | Aversa Sono appena partiti i volontari del Nucleo di Protezione Civile Comunale per portare il loro sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Abruzzo. I volontari aversani in concerto con la Protezione Civile regionale della Regione Campania stanno portando alle popolazioni colpite dal sisma beni di prima necessità e tende per allestire ulteriori campi per le popolazioni sfollate. "Questa mattina – ha detto il coordinatore cittadino del Nucleo Comunale di Protezione Civile, Ciro Nugnes - ci hanno allertato dalla Regione Campania chiedendo il nostro intervento in Abruzzo. Portiamo il nostro sostegno materiale e le nostre capacità e competenze acquisite in anni di Protezione Civile. Il nostro convoglio comprende circa 60 tende da campo messe a disposizione dalla Protezione Civile regionale, un fugone di giocattoli e beni di prima necessità donati dagli aversani che in questi giorni non hanno fatto mancare la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma". Intanto continua la raccolta di beni di prima necessità quali scatolame, latte in polvere ed a lunga conservazione, omogeneizzati, beni per l'igiene personale e tutto ciò che può essere facilmente trasportabile e conservabile, che possono essere portati nella sede della Protezione Civile in via Tristano presso l'ex macello comunale. La prossima settimana, infatti, un nuovo convoglio della Protezione Civile comunale di Aversa porterà altri aiuti in Abruzzo. A salutare, a nome di tutta la Città di Aversa i volontari della Protezione Civile, il sindaco Domenico Ciaramella: "Sono orgoglioso dei nostri ragazzi- ha detto il primo cittadino con un filo di commozione- I nostri volontari porteranno, in nome e per conto della Città di Aversa e delle città dell'agro, un valido aiuto alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Grazie a nome della Città. Invito tutti i cittadini che vogliono portare solidarietà ed aiuto ai 'cugini abruzzesi' di non disperdere le forze e farlo attraverso il canale della Protezione Civile che sta ottimamente operando nei luoghi colpiti dal sisma". Con i volontari della Protezione Civile è partito anche il comandate della Polizia Municipale Stefano Guarino. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 19 Data: 09-04-2009 Il Centro il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum - laura venuti Immagini, video, messaggi e commenti all'indirizzo www.ilcentro.it Il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum LAURA VENUTI PESCARA. Il dolore ai primi funerali delle vittime, le immagini di quel che resta del centro storico dell'Aquila, le fotografie della faglia da cui si è scatenato il terremoto che ha raso al suolo interi paesi. Il sito del Centro anche ieri ha continuato a raccontare con una diretta multimediale cosa stava succedendo nelle zone colpite dal sisma, ma non solo. Da tutta Italia gli utenti hanno utilizzato il nostro forum per inviare testimonianze di solidarietà e richieste di aiuto. Tra questi c'è anche chi ha vissuto il terremoto del 1980 in Irpinia. E ha aprofittato dello spazio dedicato ai commenti per mandare un pensiero a quelli che hanno perso tutto. C'è chi lancia appelli per trovare persone di cui non ha notizie e che vivono nelle zone colpite dal sisma. E ci sono storie come quella di Olol, che martedì ha scritto da Venezia per cercare informazioni su una ragazza della Repubblica Ceca che studiava all'Aquila. Il giorno dopo è stato lui stesso a tornare sul sito per ringraziare tutti e dare la notizia che la sua amica non ce l'ha fatta. Le pagine del nostro sito ieri hanno raccontato con audio e foto la lotta degli sfollati per rientrare nelle loro case anche solo per qualche minuto e lo strazio dei primi funerali delle vittime. E hanno anche fatto vedere il punto esatto in cui tutto è cominciato: una crepa larga trenta centimetri e lunga più di quaranta metri che si è aperta alla periferia di Onna, a pochi metri da quelle case di cui non rimane più nulla. E la diretta continua anche oggi. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 20 Data: 10-04-2009 La Citta'di Salerno L'Appennino tremerà a lungo «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 21 Data: 10-04-2009 Il Cittadino Il direttore Pagliano: «Ognuno di noi deve dare una mano a chi ha perso tutto per il sisma» Un fondo per gli agricoltori colpiti Lo ha messo a disposizione la Coldiretti di Lodi e Milano n La Coldiretti di Milano e Lodi ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi a favore degli agricoltori abruzzesi duramente colpiti dal terremoto. «Credo che ognuno di noi dovrebbe dare una mano per stare al fianco dei terremotati afferma il direttore della Coldiretti di Milano e Lodi, Enzo Pagliano -. Il sisma ha colpito abitazioni, edifici pubblici e scuole, ma anche aziende agricole. Serve la solidarietà di tutta lItalia per aiutare quel territorio a uscire da una situazione così difficile». Le scosse telluriche quindi hanno messo a dura prova la stabilità di stalle, abitazioni rurali e fienili in tutta la regione, provocando difficoltà negli approvvigionamenti alle aziende e nella consegna dei prodotti, come ad esempio il latte alla Centrale dellAquila. «Ma è proprio in momenti come questi che viene fuori lo spirito di solidarietà e di aiuto che da sempre contraddistingue il nostro mondo - commenta ancora Pagliano -. Per questo abbiamo aperto un conto corrente, per permettere una gestione agile e veloce dei fondi da girare anche agli agricoltori abruzzesi dellAquila. Pensiamo sia necessario dare un segnale concreto di solidarietà». Così, accanto allapertura del conto corrente per raccogliere fondi, la Coldiretti di Milano e Lodi si sta attivando insieme alla Federazione Lombarda anche per linvio di generi alimentari demergenza (latte, formaggi, riso, succhi di frutta e altro ancora) messi a disposizione da imprese agricole del territorio, cooperative e agroalimentari. Lintestazione, per chi volesse contribuire alla raccolta fondi indetta dalla Coldiretti, è la seguente: Federazione Interprovinciale Coldiretti di Milano e Lodi Pro terremotati dellAbruzzo, Monte Dei Paschi di Siena Spa, filiale 2787 di Milano, codice Iban IT 58 A 01030 01796 000001135808.D. C. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 22 Data: City 10-04-2009 La città si ferma per vittime del sisma La città si ferma per vittime del sisma Oggi alle 11, per i funerali di Stato delle vittime del sisma in Abruzzo, la città si fermerà in segno di rispetto. Questa è la richiesta del Sindaco Letizia Moratti che ha invitato i milanesi a cinque minuti di silenzio e di sospensione delle attività. Milano - ha detto la Moratti in una lettera al sindaco dellAquila - vi è vicina, il vostro dolore è anche il nostro. 10 aprile 2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 23 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel Il gruppo «Soccorso città di Lecce» garantirà 500 pasti caldi allora Anche i vigili del fuoco baresi salvano le reliquie di Papa Celestino V La Protezione civile ha ottenuto la disponibilità di alberghi tra Vieste, Rodi, Ischitella, Isola e Foce del Varano FOGGIA I primi a partire dalla Puglia furono i vigili del fuoco. Ora tocca ai volontari: il primo nucleo partirà nel giro di poche ore alla volta dellAbruzzo. Ieri, nel giorno in cui una squadra di pompieri baresi è stata protagonista del recupero dalle macerie delle reliquie di Celestino V, il dipartimento nazionale diretto da Guido Bertolaso ha richiesto lintervento di unassociazione, tra le diverse decine iscritte nellalbo pugliese. Entro la giornata di domani il gruppo «Soccorso e protezione civile / città di Lecce» dovrà presentarsi al campo di San Demetrio. E, come nella sua specialità, essere pronto a sfornare 500 pasti caldi allora. «Siamo sicuri - aggiunge Pino Tedeschi, responsabile regionale della Protezione civile che nei prossimi giorni riceveremo ulteriori richieste. E questo per una ragione molto semplice: occorre sostituire i volontari che operano sul territorio fin dalle prime ore dopo il sisma. Dopo sette giorni di lavoro intenso, il ricambio è fisiologico». Tedeschi approfitta anche per ribadire che la Protezione civile chiede di non inviare né cibo, né vestiario. Chi può, deve preferire donazioni in denaro. Se possibile sul conto della Regione Abruzzo o della stessa Protezione civile nazionale. Intanto, duemila dei circa trentamila sfollati del terremoto, che ha colpito LAquila e una parte dellAbruzzo, potranno alloggiare in alcune strutture turistiche del Gargano. Sono, infatti, duemila i posti letto messi a disposizione dellAzienda di Promozione Turistica del Gargano due ore dopo la richiesta della Protezione civile della Regione Puglia, che aveva domandato allente foggiano di verificare la disponibilità delle strutture garganiche per ospitare alcune delle famiglie di LAquila che hanno avuto le proprie abitazioni distrutte o solo lesionate dal sisma che, la notte tra domenica e lunedì scorsi, ha messo in ginocchio lAbruzzo. Otto, tra campeggi, alberghi e centri turistici, le strutture ricettive del Gargano che hanno risposto allappello: il Ripa, il Touring, il Siesta e il Pietre Nere di Rodi Garganico, il Bally di Ischitella, il Resega di Vieste, il Cinque Stelle di Isola Varano e la Bufalara di Foce Varano. Il centro turistico di Vieste, il Resega, ha dato la propria disponibilità ad ospitare addirittura 1.200 persone: le altre 800 potranno essere ospitati nelle altre sette strutture ricettive. Una disponibilità accolta con entusiasmo dagli stessi abruzzesi, molti dei quali nei giorni scorsi hanno chiamato la prefettura di Foggia e i Comuni della Capitanata per sapere se fossero alberghi che avevano dato la loro disponibilità. Subito dopo il sisma la Protezione civile nazionale aveva optato per le strutture che si trovano sulla costa adriatica ma sempre in Abruzzo: questo per dare la possibilità agli sfollati di rimanere vicino ai loro paesi e alle loro abitazioni. In realtà con il susseguirsi delle scosse è aumentata la paura tra i residenti che, cosi, si sono rivolti ai Comuni di altre regioni e, in particolare, alla provincia di Foggia. «E un bel gesto di solidarietà da parte degli imprenditore del Gargano», ha commentato il commissario dellAzienda di promozione turistica Nicola Vascello. «Subito dopo aver saputo cosa accaduto in Abruzzo - ha aggiunto Vascello - era nostro dovere attivarci e abbiamo accolto la disponibilità immediata di queste strutture del Gargano. Disponibilità che abbiamo girato alla Protezione civile regionale che, a sua volta, lha girata a quella nazionale». Una solidarietà che viene da una popolazione, quella del Gargano, colpita il 24 luglio del 2007 dallincendio che uccise tre persone e causò anche migliaia di sfollati, tra cui numerosissimi turisti. Vascello però non è sicuro che quei duemila posti letti siano utilizzati effettivamente «data la distanza dallAbruzzo. Ma noi siamo disponibili ad accogliere le famiglie di sfollati da oggi. Inoltre - ha aggiunto Vascello - i posti letto potrebbero Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 24 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel anche aumentare poiché non abbiamo contattato tutte le strutture ricettive della provincia di Foggia, ma solo quelle più grandi del Gargano ». Luca Pernice Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 25 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti» Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai grave. Altro che piano case ed ampliamenti. Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ». Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil, organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così». Perché oggi è tanto preoccupato? «Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio. Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però, era ormai completata ». Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico? «Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso le aree di pianura, economicamente più appetibili». Prima del sisma del 1980 quale era la situazione? «Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ». Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti? «Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei Campi Flegrei e ad Ischia». La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida? «Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola, Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 26 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno, Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli». Perché? «Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e specifiche norme antibradisismo. Invano». Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque? «No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato». Fabrizio Geremicca Interventi Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia \\ Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla Regione Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 27 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 Il bilancio Ieri il riconoscimento della salma della studentessa di San Giovanni Rotondo. Oggi i funerali a casa per volere dei genitori Sotto le macerie cera Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima FOGGIA Si svolgeranno questa mattina alle 11, nella chiesa di San Leonardo Abate di San Giovanni Rotondo, i funerali di Luciana Capuano, lottava vittima della provincia di Foggia morta nel sisma che ha colpito LAquila e lAbruzzo. Il corpo della studentessa di 21 anni, che studiava Medicina, è stato estratto mercoledì sera dalle macerie della Casa dello Studente de LAquila: ieri mattina i genitori della ragazza sono stati nel capoluogo abruzzese per il triste rito del riconoscimento della salma. Subito dopo, il feretro è partito alla volta di San Giovanni Rotondo dove è arrivato ieri sera: la camera ardente è stata allestita nel Comune del centro garganico. Luciana, domenica scorsa, non era tornata dai genitori per festeggiare insieme la festività delle Palme, perché il giorno successivo doveva sostenere un esame universitario e aveva così riferito ai genitori che sarebbe rientrata a San Giovanni Rotondo in occasione della Santa Pasqua. Ieri ad attendere notizie dai soccorritori che scavavano tra le macerie della Casa dello Studente de LAquila, oltre ai genitori, anche alcuni amici giunti da San Giovanni Rotondo. E viveva nella Casa dello Studente anche Angela Pia Cruciano la ragazza di 24 anni di San Nicandro Garganico che studiava Ingegneria: la prima vittima della Capitanata estratta delle macerie. I genitori di Luciana Capuano non hanno voluto attendere i funerali di Stato in programma, questa mattina, a LAquila per potare la figlia nella loro città che oggi, alla presenza del vescovo di Manfredonia-San Giovanni RotondoVieste, monsignor Domenico DAmbrosio, la saluterà per lultima volta. La diocesi di San Giovanni Rotondo ha ricevuto un indulto speciale per derogare alla norma che vieta ai cattolici di celebrare lEucaristia il venerdì santo. Oggi a San Giovanni Rotondo è giorno di lutto cittadino, e gli esercizi commerciali resteranno con le saracinesche abbassate per tutta la durata della funzione religiosa. Tra le bare, invece, allestite allinterno della caserma della Guardia di Finanza di LAquila, dove si svolgeranno i funerali di Stato officiati dal segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a monsignor Molinari, arcivescovo dellAquila, ci saranno le cinque componenti della famiglia di Anna Russo, la donna di quarantanni di Vieste morta con le quattro figlie. Lunedì mattina alle 10.30 nella chiesa del Gesù Buon Pastore Vieste darà lultimo saluto ad Anna e alle sue ragazze: Rosa di diciasette anni, Chiara di tredici, Michela di undici e Giusy di otto. Questa mattina ai funerali di Stato sarà presente anche lamministrazione provinciale di Foggia con il proprio gonfalone e con un picchetto del corpo di Polizia Provinciale. Inoltre, il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, ha annunciato che in accordo con il presidente dellOrdine degli Architetti, Augusto Marasco, e con quello dellOrdine degli Ingegneri Gerardo Tibollo, lamministrazione provinciale sta valutando lipotesi di riprogettare una delle tante chiese della città di LAquila gravemente danneggiate dal sisma «e - ha aggiunto Pepe - penso alla Basilica delle Sette Anime, meraviglia architettonica del Settecento». Lu. Pe. Morta a 21 anni Luciana Capuano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 28 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 3 La situazione in Puglia Nessuna costruzione presa in esame dalla Regione è capace di reggere il cosìddetto «sisma di progetto» Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati Palazzi e infrastrutture: ben 314 sono a rischio I manufatti censiti risalgono a prima del 1984 Dei 3,6 milioni ricevuti nel 2004 la metà è stata impiegata per ladeguamento degli Ospedali Riuniti di Foggia BARI È mediocre lo stato di salute degli edifici pubblici pugliesi. Nessuno di quelli sottoposti ad indagine (poco più di trecento su 1.200 censiti) supera lesame sulla resistenza al rischio sismico. Vale per gli edifici, vale anche per infrastrutture come strade e ponti. A rischio crollo? No, ma neppure esempio di costruzione capace di reggere il cosiddetto «sisma di progetto». Nella graduatoria utilizzata dagli esperti (una scala da 0 a 1) nessuno raggiunge il livello ottimale. Stiamo parlando, è bene chiarirlo, di manufatti costruiti prima del 1984, perché così richiese il governo quando sollecitò i controlli. La richiesta arrivò dopo la tragedia del crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. Palazzo Chigi da un lato emanò lordinanza 2374 del 2003 per la riclassificazione del territorio sismico. Dallaltro con lo stesso provvedimento destinò un fondo alle Regioni per il censimento e la verifica del patrimonio edilizio (pubblico e privato) in chiave antisismica. Lesiguità dei fondi indusse ad indirizzare lanalisi verso i manufatti pubblici o di uso pubblico (come chiese e cinema) concentrati nelle aree più sismiche. Alla Puglia toccarono 3,6 milioni con lesercizio finanziario 2004 e altrettanto per il 2005. Finora è stata utilizzata la prima tranche; la seconda riguarda iniziative ancora in corso. Ebbene, dei 3,6 milioni del 2004, la metà fu destinata a lavori di adeguamento antisismico degli Ospedali Riuniti di Foggia, tuttora in corso. Il resto dei soldi (1,8 milioni) andò al controllo. Lordinanza chiedeva il censimento e, dove possibile, analisi di approfondimento. La Regione distribuì le risorse a quegli enti locali (Comuni, Province, Comunità montane) che fossero in grado di cofinanziare al 50% lintervento. Inutile dire che allappello risposero in pochi. Sono stati censiti poco meno di mille immobili pubblici o ad uso pubblico. In totale 989 manufatti: 686 edifici e 383 infrastrutture. Pochi per una Regione che conta 258 Comuni. Come si capisce, lelenco è niente più che di una piccola mappa dellesistente. E per nulla esaustiva, visto che tanti enti locali e istituzioni pubbliche non hanno risposto allappello, probabilmente per non impegnare risorse proprie. Il secondo aspetto della vicenda riguarda le verifiche (anche queste con il sistema del cofinanziamento). Ne sono state compiute 314: 240 su edifici e 74 su infrastrutture. Qui emerge un dettaglio tuttaltro che secondario. Nessuno dei manufatti esaminato è promosso. Tenendo conto della scala da 0 a 1, prevista sullanalisi del rischio sismico, non cè alcun edificio che arrivi alla sommità della classifica. «In base alle norme esistenti - dice lingegnere Angelo Lobefaro dellassessorato alle Opere pubbliche Francesco Strippoli Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 29 Data: Corriere del Mezzogiorno 10-04-2009 Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1 Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio «Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure, perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni. «Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti. A PAGINA 2 Geremicca, Izzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 30 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti» Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai grave. Altro che piano case ed ampliamenti. Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ». Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil, organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così». Perché oggi è tanto preoccupato? «Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio. Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però, era ormai completata ». Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico? «Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso le aree di pianura, economicamente più appetibili». Prima del sisma del 1980 quale era la situazione? «Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ». Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti? «Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei Campi Flegrei e ad Ischia». La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida? «Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola, Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 31 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno, Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli». Perché? «Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e specifiche norme antibradisismo. Invano». Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque? «No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato». Fabrizio Geremicca Interventi Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia \\ Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla Regione Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 32 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 Il bilancio Ieri il riconoscimento della salma della studentessa di San Giovanni Rotondo. Oggi i funerali a casa per volere dei genitori Sotto le macerie cera Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima FOGGIA Si svolgeranno questa mattina alle 11, nella chiesa di San Leonardo Abate di San Giovanni Rotondo, i funerali di Luciana Capuano, lottava vittima della provincia di Foggia morta nel sisma che ha colpito LAquila e lAbruzzo. Il corpo della studentessa di 21 anni, che studiava Medicina, è stato estratto mercoledì sera dalle macerie della Casa dello Studente de LAquila: ieri mattina i genitori della ragazza sono stati nel capoluogo abruzzese per il triste rito del riconoscimento della salma. Subito dopo, il feretro è partito alla volta di San Giovanni Rotondo dove è arrivato ieri sera: la camera ardente è stata allestita nel Comune del centro garganico. Luciana, domenica scorsa, non era tornata dai genitori per festeggiare insieme la festività delle Palme, perché il giorno successivo doveva sostenere un esame universitario e aveva così riferito ai genitori che sarebbe rientrata a San Giovanni Rotondo in occasione della Santa Pasqua. Ieri ad attendere notizie dai soccorritori che scavavano tra le macerie della Casa dello Studente de LAquila, oltre ai genitori, anche alcuni amici giunti da San Giovanni Rotondo. E viveva nella Casa dello Studente anche Angela Pia Cruciano la ragazza di 24 anni di San Nicandro Garganico che studiava Ingegneria: la prima vittima della Capitanata estratta delle macerie. I genitori di Luciana Capuano non hanno voluto attendere i funerali di Stato in programma, questa mattina, a LAquila per potare la figlia nella loro città che oggi, alla presenza del vescovo di Manfredonia-San Giovanni RotondoVieste, monsignor Domenico DAmbrosio, la saluterà per lultima volta. La diocesi di San Giovanni Rotondo ha ricevuto un indulto speciale per derogare alla norma che vieta ai cattolici di celebrare lEucaristia il venerdì santo. Oggi a San Giovanni Rotondo è giorno di lutto cittadino, e gli esercizi commerciali resteranno con le saracinesche abbassate per tutta la durata della funzione religiosa. Tra le bare, invece, allestite allinterno della caserma della Guardia di Finanza di LAquila, dove si svolgeranno i funerali di Stato officiati dal segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a monsignor Molinari, arcivescovo dellAquila, ci saranno le cinque componenti della famiglia di Anna Russo, la donna di quarantanni di Vieste morta con le quattro figlie. Lunedì mattina alle 10.30 nella chiesa del Gesù Buon Pastore Vieste darà lultimo saluto ad Anna e alle sue ragazze: Rosa di diciasette anni, Chiara di tredici, Michela di undici e Giusy di otto. Questa mattina ai funerali di Stato sarà presente anche lamministrazione provinciale di Foggia con il proprio gonfalone e con un picchetto del corpo di Polizia Provinciale. Inoltre, il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, ha annunciato che in accordo con il presidente dellOrdine degli Architetti, Augusto Marasco, e con quello dellOrdine degli Ingegneri Gerardo Tibollo, lamministrazione provinciale sta valutando lipotesi di riprogettare una delle tante chiese della città di LAquila gravemente danneggiate dal sisma «e - ha aggiunto Pepe - penso alla Basilica delle Sette Anime, meraviglia architettonica del Settecento». Lu. Pe. Morta a 21 anni Luciana Capuano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 33 Data: Corriere del Mezzogiorno 10-04-2009 Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1 Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio «Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure, perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni. «Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti. A PAGINA 2 Geremicca, Izzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 34 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti» Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai grave. Altro che piano case ed ampliamenti. Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ». Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil, organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così». Perché oggi è tanto preoccupato? «Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio. Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però, era ormai completata ». Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico? «Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso le aree di pianura, economicamente più appetibili». Prima del sisma del 1980 quale era la situazione? «Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ». Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti? «Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei Campi Flegrei e ad Ischia». La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida? «Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola, Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 35 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno «In Irpinia case nuove a rischio crollo» Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno, Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli». Perché? «Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e specifiche norme antibradisismo. Invano». Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque? «No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato». Fabrizio Geremicca Interventi Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia \\ Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla Regione Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 36 Data: Corriere del Mezzogiorno 10-04-2009 Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1 Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio «Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure, perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni. «Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti. A PAGINA 2 Geremicca, Izzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 37 Data: 10-04-2009 Corriere del Mezzogiorno Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati Corriere del Mezzogiorno "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 3 La situazione in Puglia Nessuna costruzione presa in esame dalla Regione è capace di reggere il cosìddetto «sisma di progetto» Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati Palazzi e infrastrutture: ben 314 sono a rischio I manufatti censiti risalgono a prima del 1984 Dei 3,6 milioni ricevuti nel 2004 la metà è stata impiegata per ladeguamento degli Ospedali Riuniti di Foggia BARI È mediocre lo stato di salute degli edifici pubblici pugliesi. Nessuno di quelli sottoposti ad indagine (poco più di trecento su 1.200 censiti) supera lesame sulla resistenza al rischio sismico. Vale per gli edifici, vale anche per infrastrutture come strade e ponti. A rischio crollo? No, ma neppure esempio di costruzione capace di reggere il cosiddetto «sisma di progetto». Nella graduatoria utilizzata dagli esperti (una scala da 0 a 1) nessuno raggiunge il livello ottimale. Stiamo parlando, è bene chiarirlo, di manufatti costruiti prima del 1984, perché così richiese il governo quando sollecitò i controlli. La richiesta arrivò dopo la tragedia del crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. Palazzo Chigi da un lato emanò lordinanza 2374 del 2003 per la riclassificazione del territorio sismico. Dallaltro con lo stesso provvedimento destinò un fondo alle Regioni per il censimento e la verifica del patrimonio edilizio (pubblico e privato) in chiave antisismica. Lesiguità dei fondi indusse ad indirizzare lanalisi verso i manufatti pubblici o di uso pubblico (come chiese e cinema) concentrati nelle aree più sismiche. Alla Puglia toccarono 3,6 milioni con lesercizio finanziario 2004 e altrettanto per il 2005. Finora è stata utilizzata la prima tranche; la seconda riguarda iniziative ancora in corso. Ebbene, dei 3,6 milioni del 2004, la metà fu destinata a lavori di adeguamento antisismico degli Ospedali Riuniti di Foggia, tuttora in corso. Il resto dei soldi (1,8 milioni) andò al controllo. Lordinanza chiedeva il censimento e, dove possibile, analisi di approfondimento. La Regione distribuì le risorse a quegli enti locali (Comuni, Province, Comunità montane) che fossero in grado di cofinanziare al 50% lintervento. Inutile dire che allappello risposero in pochi. Sono stati censiti poco meno di mille immobili pubblici o ad uso pubblico. In totale 989 manufatti: 686 edifici e 383 infrastrutture. Pochi per una Regione che conta 258 Comuni. Come si capisce, lelenco è niente più che di una piccola mappa dellesistente. E per nulla esaustiva, visto che tanti enti locali e istituzioni pubbliche non hanno risposto allappello, probabilmente per non impegnare risorse proprie. Il secondo aspetto della vicenda riguarda le verifiche (anche queste con il sistema del cofinanziamento). Ne sono state compiute 314: 240 su edifici e 74 su infrastrutture. Qui emerge un dettaglio tuttaltro che secondario. Nessuno dei manufatti esaminato è promosso. Tenendo conto della scala da 0 a 1, prevista sullanalisi del rischio sismico, non cè alcun edificio che arrivi alla sommità della classifica. «In base alle norme esistenti - dice lingegnere Angelo Lobefaro dellassessorato alle Opere pubbliche Francesco Strippoli Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 38 Data: 10-04-2009 Corriere del Trentino «Un'ora di lavoro per l'Abruzzo» Corriere del Trentino "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere dell'Alto Adige sezione: TRENTOEPROV data: 10/04/2009 - pag: 5 Solidarietà A giorni laccordo con Provincia e mondo imprenditoriale sul «modello-tsunami» «Unora di lavoro per lAbruzzo» Dai sindacati liniziativa per devolvere 2 milioni ai terremotati Raccolte fondi anche da cooperazione trentina e alpini. La Croce Rossa chiede farmaci e coperte Bressan: «Siate altruisti» TRENTO Rinunciare alla retribuzione di una sola ora di lavoro nel mese di aprile farebbe raccogliere in provincia di Trento quasi 2 milioni di euro da devolvere ai terremotati dellAbruzzo. A patto, però, che questo piccolo sacrificio venga compiuto da tutti, dipendenti pubblici e lavoratori e imprese del privato. Liniziativa di solidarietà collettiva, già compiuta sul territorio in occasione dello tsunami del 2004, torna sul tavolo di sindacati, Provincia e associazioni di categoria che hanno già raggiunto un accordo di massima e, entro la prossima settimana, sigleranno lintesa che coinvolgerà ogni cittadino trentino percettore di reddito. Ad anticipare i contenuti della proposta sono Cgil, Cisl e Uil. «Ciascuno dei circa 180mila lavoratori dipendenti della provincia di Trento verrà invitato a devolvere il corrispettivo di unora di lavoro del mese in corso per le vittime della catastrofe abruzzese spiega Lorenzo Pomini, segretario provinciale Cisl . Altrettanto verrà chiesto alle aziende, pubbliche e private, che convoglieranno lidentica somma per ogni lavoratore». «Facendo una stima al ribasso prosegue il collega della Uil, Ermanno Monari dovremmo riuscire a raccogliere con le buste-paga di maggio almeno 10 euro per ogni lavoratore, per una somma totale che si aggira intorno ai 2 milioni di euro». «Una sfida importante che chiama in causa i cittadini ma anche il mondo imprenditoriale precisa Paolo Burli, Cgil e che contiamo venga definita entro la prossima settimana. Cè già lok di Dellai, Schelfi, Bort, Ramus, Denicolò e Rigotti». Intanto anche il mondo della cooperazione trentina si è mosso per aiutare la popolazione abruzzese aprendo una sottoscrizione, attraverso la onlus Solidea che raccoglierà le donazioni spontanee (info: www.solideaonlus.it o 0461/898111). Una raccolta fondi è stata avviata anche dallAna, lAssociazione nazionale alpini, attraverso un conto corrente bancario e uno postale aperti per i versamenti di solidarietà ( www.ana.it o 0461/985246). Dalla Croce Rossa, invece, arrivano richieste mirate per gli aiuti ai terremotati: stop allinvio di vestiti e alimenti da inviare alle zone colpite dal sisma, quel che serve ora sono coperte, farmaci, materiale sanitario e prodotti per linfanzia e per ligiene personale. Lispettorato dei volontari trentini di via Muredei invita dunque a far pervenire plaid, analgesici, antinfiammatori, disinfettanti, kit chirurgici, cerotti, bende, lenzuola, biberon, succhiotti, pannolini, shampoo, salviettine umidificate e olietti per bambini. Lelenco dei beni necessari èon-linesulsitodellaCroce Rossa: www.critrentino.it (0461/380014). Un richiamo alla solidarietà e alla carità arriva anche dallarcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, che ieri nella sua omelia della messa in cena domini ha ricordato la catastrofe abruzzese. «Il rito liturgico della lavanda dei piedi è unespressione di amore verso le persone ha detto Bressan . Il messaggio è quello dellaltruismo: ogni cristiano è invitato a considerare quanto può fare per i fratelli e le sorelle in difficoltà. Pochi giorni fa sono stato al Punto Incontro ed è stato bello che proprio lì sia iniziata una raccolta fondi di solidarietà per i terremotati dellAbruzzo ». Silvia Senette LItalia si ferma Oggi è lutto nazionale TRENTO Bandiere a mezzasta in tutti gli edifici pubblici del Trentino, oggi, in segno di adesione alla giornata di lutto proclamata a livello nazionale. In segno di rispetto e dolore per le quasi 300 vittime del tragico terremoto che ha colpito lAbruzzo, il Paese sospenderà per un minuto tutte le sue attività. Annullata anche la cerimonia di inaugurazione del lotto di completamento della variante di Moena con la galleria «Someda», che attraversa in sotterraneo lomonima località. La Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 39 Data: 10-04-2009 Corriere del Trentino «Un'ora di lavoro per l'Abruzzo» nuova viabilità sarà comunque transitabile a partire dalle 12. A Roma, alle 11.30, in San Pietro si terrà una cerimonia funebre per commemorare quanti hanno perso la vita sotto le macerie delle loro case. Macerie ovunque Il Trentino si mobilita con raccolte fondi per ricostruire i centri colpiti dal sisma Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 40 Data: 10-04-2009 Corriere del Veneto Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo Corriere del Veneto "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 5 Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire lAbruzzo Sono sessanta, rileveranno lagibilità degli edifici Oggi bandiere a lutto per onorare le vittime del sisma VENEZIA Ha fretta, il premier Silvio Berlusconi, di ricostruire lAbruzzo devastato dal terremoto, e per farlo si affida anche al Veneto. Sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione, pubbliche amministrazioni e Università di Padova sono pronti a entrare nella task force di mille tecnici che la prossima settimana inizierà i rilievi sugli edifici pubblici e privati de LAquila e Comuni limitrofi, per valutare i danni, stabilire la staticità e labitabilità. Dovranno insomma indicare i complessi da abbattere, quelli da restaurare e gli immobili da poter nuovamente occupare. In missione Ieri sono stati riuniti e istruiti sul da farsi da Mariano Carraro, capo della Protezione civile del Veneto, nella sede di Marghera, dopo che i loro nomi erano già stati trasmessi al Dipartimento centrale di Roma. «In realtà i professionisti esperti di valutazioni di immobili colpiti da sisma che si sono offerti volontari sono oltre un centinaio e continuano ad aumentare rivela Carraro . Per ora ne abbiamo selezionati sessanta: alcuni potrebbero raggiungere lAbruzzo prima di Pasqua, gli altri tra lunedì e martedì prossimi. Ieri sera ne ho inviato la lista a Mauro Dolce, dirigente del Servizio Sismico della Protezione civile nazionale, rimasto favorevolmente impressionato da tanta disponibilità». Il lavoro che li aspetta non sarà semplice: secondo i dettami di Berlusconi, entro due mesi la task force di mille tecnici dovrà aver esaminato gli immobili su una superficie di 600 chilometri, per consentire di rilasciare celermente i certificati di abitabilità a chi una casa ce lha ancora. Larea è già stata fotografata, dallalto e nei dettagli, così da poter stabilire subito lelenco delle priorità. Si inizierà dal centro storico del capoluogo, il più colpito dal terremoto, e una speciale precedenza verrà data alle scuole. Contemporaneamente il ministero dei Beni culturali e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, hanno richiamato in Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche. Tra loro il professor Claudio Modena dellUniversità di Padova, che martedì sarà a LAquila con venti dei suoi dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca. «Dovremo valutare i danni al patrimonio artistico e monumentale spiega Modena e fare una stima degli investimenti necessari alla ricostruzione. Partiremo con i sopralluoghi più urgenti ». «E la riprova di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto», commenta il governatore Giancarlo Galan. In effetti allindirizzo mail [email protected]. it sta arrivando una pioggia di offerte di forniture di beni di prima necessità, alimentari, abbigliamento e coperte, che i funzionari di Palazzo Balbi selezionano in tempo reale per inviare al più presto il materiale necessario. Il giorno del lutto Oggi, intanto, è il giorno del dolore. Alle 11 saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime del sisma e anche il Veneto si fermerà a commemorarli. Alcuni volontari della Protezione civile regionale vi parteciperanno e trasporteranno delle bare. A Palazzo Balbi, come nelle altre sedi della Regione e in tanti Comuni a partire da Ca Farsetti a Venezia, saranno esposte le bandiere a lutto. Saracinesche abbassate invece, per lintera durata delle esequie funebri, nei 13.500 pubblici esercizi aderenti alla Fipe. «E un modo per mandare un segnale di conforto e partecipazione a una popolazione che non devessere lasciata sola e che mi ha impressionato per la grande dignità con cui affronta un dolore immenso », commenta il segretario regionale Angelo Luni. I negozi iscritti a Confcommercio e Confesercenti sospenderanno le vendite, in segno di solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 41 Data: 10-04-2009 Corriere del Veneto Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo Michela Nicolussi Moro Sotto ispezione Il governo ha messo un piedi una task force di mille tecnici, incaricati di rilevare agibilità e abitabilità degli edifici, pubblici e privati, e del patrimonio artistico e monumentale de LAquila e Comuni colpiti dal sisma. Ne fanno parte 60 veneti Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 42 Data: 10-04-2009 Corriere del Veneto Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo Corriere del Veneto "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2 Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire lAbruzzo Sono sessanta, rileveranno lagibilità degli edifici Oggi bandiere a lutto per onorare le vittime del sisma VENEZIA Ha fretta, il premier Silvio Berlusconi, di ricostruire lAbruzzo devastato dal terremoto, e per farlo si affida anche al Veneto. Sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione, pubbliche amministrazioni e Università di Padova sono pronti a entrare nella task force di mille tecnici che la prossima settimana inizierà i rilievi sugli edifici pubblici e privati de LAquila e Comuni limitrofi, per valutare i danni, stabilire la staticità e labitabilità. Dovranno insomma indicare i complessi da abbattere, quelli da restaurare e gli immobili da poter nuovamente occupare. In missione Ieri sono stati riuniti e istruiti sul da farsi da Mariano Carraro, capo della Protezione civile del Veneto, nella sede di Marghera, dopo che i loro nomi erano già stati trasmessi al Dipartimento centrale di Roma. «In realtà i professionisti esperti di valutazioni di immobili colpiti da sisma che si sono offerti volontari sono oltre un centinaio e continuano ad aumentare rivela Carraro . Per ora ne abbiamo selezionati sessanta: alcuni potrebbero raggiungere lAbruzzo prima di Pasqua, gli altri tra lunedì e martedì prossimi. Ieri sera ne ho inviato la lista a Mauro Dolce, dirigente del Servizio Sismico della Protezione civile nazionale, rimasto favorevolmente impressionato da tanta disponibilità». Il lavoro che li aspetta non sarà semplice: secondo i dettami di Berlusconi, entro due mesi la task force di mille tecnici dovrà aver esaminato gli immobili su una superficie di 600 chilometri, per consentire di rilasciare celermente i certificati di abitabilità a chi una casa ce lha ancora. Larea è già stata fotografata, dallalto e nei dettagli, così da poter stabilire subito lelenco delle priorità. Si inizierà dal centro storico del capoluogo, il più colpito dal terremoto, e una speciale precedenza verrà data alle scuole. Contemporaneamente il ministero dei Beni culturali e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, hanno richiamato in Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche. Tra loro il professor Claudio Modena dellUniversità di Padova, che martedì sarà a LAquila con venti dei suoi dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca. «Dovremo valutare i danni al patrimonio artistico e monumentale spiega Modena e fare una stima degli investimenti necessari alla ricostruzione. Partiremo con i sopralluoghi più urgenti ». «E la riprova di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto», commenta il governatore Giancarlo Galan. In effetti allindirizzo mail [email protected]. it sta arrivando una pioggia di offerte di forniture di beni di prima necessità, alimentari, abbigliamento e coperte, che i funzionari di Palazzo Balbi selezionano in tempo reale per inviare al più presto il materiale necessario. Il giorno del lutto Oggi, intanto, è il giorno del dolore. Alle 11 saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime del sisma e anche il Veneto si fermerà a commemorarli. Alcuni volontari della Protezione civile regionale vi parteciperanno e trasporteranno delle bare. A Palazzo Balbi, come nelle altre sedi della Regione e in tanti Comuni a partire da Ca Farsetti a Venezia, saranno esposte le bandiere a lutto. Saracinesche abbassate invece, per lintera durata delle esequie funebri, nei 13.500 pubblici esercizi aderenti alla Fipe. «E un modo per mandare un segnale di conforto e partecipazione a una popolazione che non devessere lasciata sola e che mi ha impressionato per la grande dignità con cui affronta un dolore immenso », commenta il segretario regionale Angelo Luni. I negozi iscritti a Confcommercio e Confesercenti sospenderanno le vendite, in segno di solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 43 Data: 10-04-2009 Corriere del Veneto Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo Michela Nicolussi Moro Sotto ispezione Il governo ha messo un piedi una task force di mille tecnici, incaricati di rilevare agibilità e abitabilità degli edifici, pubblici e privati, e del patrimonio artistico e monumentale de LAquila e Comuni colpiti dal sisma. Ne fanno parte 60 veneti Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 44 Data: 10-04-2009 Corriere della Sera I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime» Corriere della Sera "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 5 I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime» DA UNO DEI NOSTRI INVIATI LAQUILA Facciamo il gioco dei sentimenti, proviamo a descrivere la tristezza. «Cè una donna che scappa e piange dice Marica e il corpo di un uomo è rimasto nudo lì sotto». È una bimba di quattro anni ed è sfollata nel campo di Bazzano; per lei la tristezza adesso è fatta così. «Ma parlava con grande serenità assicurano gli psicologi che hanno raccolto le sue parole nessun tono drammatico». Poi quella bambina ha disegnato la storia che aveva appena raccontato: si vede una figura femminile che si allontana, dagli occhi cadono grandi lacrime celesti, e a destra cè una casa con dentro un corpo steso a terra. Gli esperti dicono che è giusto così. Spiegano che la bambina non parlava di cose che ha visto, ma di quello che ha sentito dire dai grandi, e soprattutto che va bene se lo racconta. «Qui tutti si ricordano la notte del terremoto: adulti, anziani e anche i bambini» dice Emanuele Legge, psicologo. Lui lo sa perché cera: lavora allAsl dellAquila e adesso è uno sfollato. In questi giorni, da volontario, sta assistendo gli altri profughi. «Invece di mettere tutto in un cantuccio per poi tirarlo fuori nei momenti critici prosegue , è meglio esprimere. Noi chiediamo ai bambini di inventare storie e favole. Alcuni parlano di fughe nella notte o del rumore terribile che hanno sentito. Ma è normale, e ha valore terapeutico». Del gioco dei sentimenti, ieri a Bazzano, faceva parte anche la descrizione della gioia: è una distesa di cuori, magari un po incerti, ma molto colorati. I bambini terremotati disegnano. Ognuno quello che si sente, non vengono indirizzati. Matteo ha fatto un prato fiorito. Laura racconta in diretta la sua opera: «Questo qui sopra è Gesù. Poi sotto ci sono tre bambini». Ma alla fine aggiunge un particolare, la figura di un uomo sulla sinistra che lancia in aria qualcosa. Sul retro, a mo di didascalia, scrive di che si tratta: «Che i bambini dicono a un bandito di lasciare la pistola e andare con loro». Insomma, non tutti si ispirano alla tragedia che hanno appena vissuto. Però Leila, nata in Abruzzo da genitori macedoni, da due giorni riempie fogli con disegni di tende da campo: «Spostati, che non vedo bene» dice a chi si mette davanti al soggetto che sta cercando di copiare. Lo stesso che, coccolata da un team di Save the Children, ha disegnato Gloria, 9 anni: due grosse tende numerate, proprio come quelle che ospitano i profughi, ma circondate da farfalle multicolore, e poi un prato in fiore, il sole, le nuvolette azzurre. E ancora: cè chi ha dipinto una grossa jeep, come quelle che circolano allAquila da giorni. Cè Davide, che ha messo le montagne dellAbruzzo sullo sfondo, un elicottero in cielo e unambulanza a terra. È quello che vede quando si guarda attorno dal campo di Piazza dArmi, dove abita ora. Un altro bambino di quella tendopoli si è cimentato con le tecniche ad acquerello: su un cartoncino ha dipinto una casa nera, e non si sa se gli è scappata la mano oppure se è un effetto voluto, fatto sta che quelledificio sembra tremare. Sopra cè un volo di uccelli, neri anche loro. Ma in alto ha disegnato un bel sole che ride, e di lato un albero in fiore. «È riuscito a descrivere tutto dice Italo Cassa, della Scuola di Pace, venuto allAquila per far disegnare i bambini : in quel quadro cè il dolore, ma ci sono anche vita e speranza». Proiezioni I disegni dei bambini dellAquila, con le paure che esprimono: la quotidianità stravolta, il disordine, le ambulanze, la terra che trema. Un modo per elaborare la tragedia vissuta, monitorato dagli psicologi nel campo (Foto Sestini/ Panella/Guaitoli) Mario Porqueddu Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 45 Data: 10-04-2009 Corriere della Sera Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro Corriere della Sera "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 8 Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro Berlusconi: più poteri al premier. E confessa: sono a pezzi Tra le misure contenute nellordinanza anche un contributo di 400 euro alle famiglie che trovano una soluzione abitativa autonoma, sospensione per due mesi di bollette di luce, gas e telefono. Il decreto legge sarà elaborato dopo Pasqua ROMA Ottocento euro al mese per i commercianti, gli agricoltori e gli artigiani che hanno dovuto sospendere lattività dopo il sisma, ma anche per i loro collaboratori. Quattrocento euro alle famiglie che trovano una sistemazione autonoma, e che salgono a 500 euro se ci sono anziani di oltre 65 anni o disabili. Poi la sospensione per due mesi delle bollette di luce, gas e telefono, nonché dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i lavoratori autonomi e la possibilità di rinegoziare i mutui contratti con le banche. Insieme allo stanziamento di altri 70 milioni di euro alla Protezione civile, per far fronte allemergenza, il governo, in attesa del decreto sulla ricostruzione che verrà varato dopo Pasqua, ha preso ieri una lunga serie di misure di sostegno alla popolazione del-- lAbruzzo colpita dal terremoto del 6 aprile scorso e che continua a martellare LAquila e la provincia. Misure concrete di aiuto, che però non bastano ad alleggerire il peso che in queste ore schiaccia il cuore degli abruzzesi e di tutti gli italiani. Silvio Berlusconi, che fa avanti e indietro con LAquila, dopo aver presieduto il Consiglio dei ministri, confesserà in serata ai cronisti: «Sono a pezzi. Ho toccato con mano questa tragedia: sto lavorando senza sosta, e quando lavori vai come una macchina, ma quando ti fermi e pensi al dolore indicibile, viene langoscia». Lo strumento individuato dallesecutivo per il varo dei provvedimenti è quello dellOrdinanza, immediatamente operativa e non soggetta allapprovazione parlamentare. Si prevede la distribuzione senza alcuna formalità, da parte delle farmacie pubbliche e private, dei farmaci per il trattamento di patologie acute e croniche ai cittadini dei comuni abruzzesi colpiti dal terremoto. E lapertura di diversi conti correnti bancari dove i cittadini potranno versare contributi e donazioni, e che saranno gestiti direttamente dalla Protezione civile. Alle iniziative del governo, che esclude il «dolo» rispetto alle «irresponsabilità diffuse» di cui parla il Presidente della Repubblica, anche se Berlusconi sottolinea che i magistrati «fanno bene a indagare », si sono aggiunte quelle dei singoli ministeri e delle imprese. Claudio Scajola, titolare delle Attività produttive, ha convocato ieri tutti i gestori di telefonia fissa e mobile: insieme hanno deciso di sospendere il pagamento di tutte le bollette, nellarea interessata dal sisma, per due mesi. Per luce e gas la sospensione dei pagamenti potrebbe essere anche più lunga. Le società telefoniche ed il governo hanno inoltre messo a disposizione della Protezione civile 30 mila ricariche da 20 euro per i telefoni mobili, più una dotazione di cellulari. Se il governo ha stabilito che il terremoto rappresenta una delle cause di «forza maggiore » che danno luogo alla rinegoziazione dei mutui, lAssociazione bancaria ha invitato gli istituti di credito, sempre nelle zone interessate dalla catastrofe, alla sospensione delle rate e a non applicare ai clienti le commissioni sui prelievi Bancomat. Le Ferrovie hanno garantito viaggi gratuiti fino al 31 maggio agli sfollati e agli studenti abruzzesi. Mariastella Gelmini, ministro dellIstruzione, ha promesso 110 milioni per la ricostruzione delle scuole, ma il governo ha già garantito la salvaguardia dellanno scolastico in corso, ai fini del rilascio dei titoli di studio, anche se questo avrà una durata inferiore ai 200 giorni. Altri 5 milioni sono stati stanziati per gli interventi più urgenti sui beni culturali della regione. «Non voglio fare polemiche sui decreti legge, ma uno Stato moderno deve arrivare a decidere in tempi rapidi. Bisogna dare più poteri al premier. Non più di quelli dei suoi colleghi europei » dice Berlusconi presentando i nuovi interventi. M. Sen. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 46 Data: 10-04-2009 Corriere della Sera Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe Corriere della Sera "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 6 Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe DallIrpinia allAbruzzo: proclami dopo le tragedie, ma norme accantonate finita lemergenza Dopo il sisma allAquila votata una mozione per annullare lennesima proroga che rinviava tutto al giugno 2010 ROMA Successa la tragedia, si corre ai ripari. Con imperdonabile ritardo. Un vizio che ben conosciamo. E che in questo caso riguarda tutti i governi, di centrosinistra e di centrodestra. Le Ntc, «Norme tecniche per le costruzioni» esistono dal 2005, ma finora, almeno per gli edifici privati, non cè lobbligo di applicarle, perché la loro entrata in vigore è stata di anno in anno puntualmente prorogata. Lultimo rinvio poco più di un mese fa, manco a dirlo col solito decreto «milleproroghe», lo stesso usato da Prodi nel 2007. Ogni volta i governi di turno hanno ceduto alle pressioni delle lobby dei costruttori e degli ingegneri, che chiedevano più tempo per adeguarsi alle novità e temevano laumento dei costi. E così, ancora oggi, tutte le abitazioni private possono essere costruite ignorando le regole più stringenti introdotte in maniera organica nel 2005 e aggiornate nel 2008 per garantire la durata e la resistenza degli edifici ai terremoti e alle altre catastrofi naturali. Ma ora, dopo il sisma in Abruzzo, la politica si è pentita e laltro ieri nella commissione Ambiente della Camera è stata approvata col voto di tutti, maggioranza e opposizione, una mozione che impegna il governo ad annullare lultima proroga, quella del 27 febbraio scorso, che posticipava lentrata in vigore delle Ntc dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010. Impegno che lesecutivo rispetterà, probabilmente col decreto legge del «piano casa». E pensare che quando si profilava lultima proroga non erano mancati gli avvertimenti al governo. LAtecap, lassociazione delle imprese del calcestruzzo più qualificate (quelle che garantiscono un prodotto certificato secondo le Ntc), aveva scritto al presidente del Consiglio, ai ministri delle Infrastrutture e dello Sviluppo, al capo della Protezione civile, al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e a tutti i gruppi parlamentari. Il continuo regime di proroga, si legge nella lettera del 23 febbraio, «costituisce un forte disincentivo ad applicare comportamenti e a fare investimenti in grado di garantire maggiore qualità in termini di durabilità e di sicurezza delle opere». Quindi concludeva con una domanda: «Perché rinunciare a livelli di sicurezza maggiori rispetto al passato?». Una domanda che, a ben vedere, si trascina dal 2001, quando nel testo unico di edilizia si disponeva la successiva emanazione di specifiche tecniche per le costruzioni in zone sismiche. Erano passati 21 anni dal terremoto in Irpinia, 9 dallalluvione in Valtellina, 3 dalla frana di Sarno. Le specifiche arrivarono solo nel 2003, ma la loro applicazione fu rinviata più volte fino al 2005, quando furono approvate le Norme tecniche per le costruzioni. Una disciplina organica che imponeva lobbligo della certificazione di qualità per i materiali utilizzati nella costruzione. Priorità dettata dalla tragedia del 31 ottobre 2002, quando, per un terremoto neppure tanto forte, a San Giuliano di Puglia la scuola elementare si sbriciolò uccidendo 27 bambini e una maestra. Ma neppure questa volta le norme furono applicate, a causa di due proroghe. Finché si arriva al testo del 2008 e, almeno in parte, le nuove regole, che si adeguano con grave ritardo agli standard europei, cominciano finalmente a entrare in vigore. In particolare, per gli edifici di «interesse strategico», per esempio scuole, ospedali ed edifici pubblici in genere, cè lobbligo di utilizzare il calcestruzzo certificato. Per le costruzioni private, invece, se ne può fare a meno grazie appunto alle proroghe: si risparmia forse, ma le case non sono sicure. Macerie Un soccorritore impegnato nel recupero delle vittime (Ansa/Grillo) Enrico Marro Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 47 Data: 10-04-2009 Corriere di Bologna Terremoto, il lutto di Bologna Corriere di Bologna "" Data: 10/04/2009 Indietro Corriere di Bologna sezione: CRONACA data: 10/04/2009 - pag: 5 Terremoto, il lutto di Bologna Oggi, in concomitanza con i funerali, serrande abbassate e bandiere a mezzasta I fondi del Comune utilizzati per ricostruire una scuola a LAquila Da Unicredit aiuti per un milione di euro Oggi i negozi abbasseranno le serrande, la Campana dellArengo suonerà a morto alle 11, in concomitanza con i funerali di Stato delle vittime del terremoto in Abruzzo, i consiglieri comunali e la giunta si raccoglieranno alle 11 davanti a Palazzo dAccursio e la bandiera comunale sarà esposta a mezzasta, listata a lutto, per lintera giornata. Anche Atc farà la sua parte. Gli autobus usciranno dai depositi listati a lutto e alle 10.30 sosteranno per un minuto alle fermate o dovunque sarà possibile, limitando lintralcio al traffico. Il Comune di Bologna aderisce al lutto nazionale proclamato per commemorare le vittime del sisma e lintera città partecipa alla gara di solidarietà scattata in tutto il Paese, con sottoscrizioni mirate e limpegno a devolvere alle popolazioni abruzzesi il corrispettivo di unora di lavoro. Palazzo dAccursio ha aperto un conto per le donazioni presso Unicredit banca, che dal canto suo ha già stanziato aiuti per un milione di euro: la sottoscrizione servirà, come concordato ieri tra Sergio Cofferati e il sindaco de LAquila Massimo Cialente, per la costruzione di una scuola. Allora dei funerali Confesercenti e Ascom hanno invitato i commercianti della città e della provincia ad abbassare le serrande per 15 minuti. Un minuto di silenzio sarà osservato alle 11 nei supermercati e negli ipercoop di Coop Adriatica, che ha stanziato 40.000 euro per le popolazioni terremotate. Il presidente di Unindustria Bologna Gaetano Maccaferri ha aderito alliniziativa nazionale di Confindustria e promuoverà, «come in precedenti gravi occasioni, insieme a Cgil, Cisl e Uil, la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma», si legge in una nota. «Laccordo, che sarà sottoscritto a breve, avvia la raccolta di contributi fra i lavoratori e gli imprenditori delle imprese associate spiega Maccaferri e ogni impresa, secondo modalità in corso di definizione, potrà contribuire con una somma almeno equivalente allimporto che sarà raccolto fra i propri dipendenti, ai quali i sindacati chiederanno di devolvere il corrispettivo di unora di lavoro». Sul fronte delle sottoscrizioni anche Cgil, Cisl e Uil Bologna hanno aperto un conto corrente bancario presso il Monte dei Paschi. I sindacati individueranno uno specifico progetto cui destineranno le risorse economiche raccolte e «prenderanno contatto con le associazioni datoriali si legge in un comunicato per favorire la raccolta della sottoscrizione volontaria di unora di lavoro». Anche la Cna di Bologna ha chiesto ai suoi oltre 700 dipendenti di devolvere unora di lavoro, per contribuire ad attivare «un ponte di solidarietà tra le imprese di Bologna e quelle aquilane», in collegamento con i colleghi delle Cna abruzzesi. La Confederazione ha pertanto lanciato una sottoscrizione tra i propri 16.500 associati, aprendo un conto presso la Banca di Bologna. Il ricavato andrà alla Cna nazionale che si impegnerà a sostenere le imprese abruzzesi colpite dal terremoto. Inoltre lUnione Costruzioni di Cna Bologna è in contatto diretto coi colleghi del settore di Cna LAquila per raccogliere le richieste di materiali e di interventi utili alla risistemazione e alla ricostruzione degli edifici e delle imprese. A LAquila o in un comune individuato dalla Protezione civile, martedì 14 aprile, in collaborazione con le autorità si terrà un concerto improntato alla massima semplicità, con la Filarmonica del Comunale di Bologna ed il coro dei bambini di Bologna e artisti di fama internazionale, a cominciare da Andrea Bocelli. Parteciperanno Daniela Dessi, Fabio Armiliato, Mariella Devia, Juan Diego Flòres. E da Los Angels Placido Domingo farà pervenire la sua testimonianza. Organizza liniziativa Ferdinando Pinto, già presidente del Petruzzelli e ora della Federico II dellUe per la cultura, che ricorda che «nei paesi colpiti dal terremoto moltissimi musicisti sono rimasti senza i loro strumenti, spartiti, libri, mentre lo stesso Conservatorio ha subito danni notevoli ». Il direttore musicale del Comunale, Alberto Veronesi, il sovrintendente Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 48 Data: 10-04-2009 Corriere di Bologna Terremoto, il lutto di Bologna Marco Tutino, anche presidente della Anfol (Associazione nazionale fondazioni liriche) e i musicisti hanno accolto con grande slancio linvito a partecipare alliniziativa. A. Man. Dolore Una ragazza con la maglia della squadra di rugby dellAquila guarda le macerie lasciate dal terremoto. Oggi anche il Comune di Bologna esporrà le bandiere a mezzasta in segno di lutto Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 49 Data: 09-04-2009 Corriere di Viterbo Il cuore della Tuscia batte per l'Abruzzo. Terremoto in Abruzzo, gara di solidarietà in tutto il Lazio. Il presidente della Provincia Zingaretti d'accordo con Berlusconi. ROMA10.04.2009 indietro Terremoto in Abruzzo Solidarietà nel Lazio “È attivo da ieri sul portale www.regione.lazio.it 'Emergenza sfollati', uno spazio dedicato all'emergenza abitativa dopo il terremoto in Abruzzo”. Lo rende noto la Regione Lazio. “In questi giorni - si legge in una nota - le offerte di sistemazioni per gli sfollati sono arrivate dalle cinque province del Lazio e da tutta Italia, e il numero verde della Protezione civile regionale, 803 555, è diventato un punto di riferimento. Solo dal Lazio, da lunedì alle 10 di ieri mattina, sono oltre 120 le persone che hanno dato la loro disponibilità per un totale di circa 1200 posti letto”. Romani, civitavecchiesi, anguillaresi e braccianensi, ma anche tanti cittadini dei Castelli, spiega la Regione, hanno offerto la loro disponibilità; molte offerte dalla provincia di Rieti e Frosinone: Antrodoco, Rieti, Cassino, Fumone. Anche da Viterbo, Tuscania, Terracina e Latina sono arrivate offerte per dare un alloggio a chi è rimasto senza casa. C'è chi ha offerto, in Piemonte, ben 300 posti letto in una sola volta, così come tanti altri da Cagliari, Arezzo, Bologna e Caserta. Moltissimi hanno offerto uno o due posti che restavano liberi in casa. Hanno aderito case di riposo. “Adotteremo un pezzo di Abruzzo che deve essere ricostruito. La Conferenza Stato-regioni deciderà di quale territorio si dovrà occupare la Provincia di Roma”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dopo aver espresso parere positivo sull'idea del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, sull'ipotesi di creare cento progetti di ricostruzione dei quali affidare la responsabilità a ciascuna delle Province italiane che dispongono di ingegneri, geometri e tecnici. “Accettiamo - ha aggiunto - che si accendano i riflettori su di noi e saremo giudicati per come lavoreremo”. Raccogliere fondi sui conti correnti della Provincia di Roma e farli affluire è l'unico metodo per fare qualcosa di utile per le popolazioni terremotate. Non bisogna portare nè derrate alimentari nè vestiti ma bisogna coordinarsi con le istituzioni». Lo ha detto il direttore della Protezione civile del Lazio Maurizio Pucci al termine di un incontro a palazzo Valentini con 80 sindaci della Provincia di Roma. Riferendosi all'eventualità di nuove scosse Pucci ha detto: “I movimenti tellurici ci sono e continueranno ad esserci ma non sono preludio a eventi più grandi” Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 50 Data: 09-04-2009 Dire Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto Si susseguono le scosse, alcune molto forti. 800 euro al mese imprenditori, Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco,amutui e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto ROMA - L'Abruzzo continua a tremare, mentre oggi è ancor di più il giorno del dolore, con i funerali di Stato alle 11, a L'Aquila, dove, nel piazzale davanti alla scuola della Guardia di Finanza, saranno schierate le tantissime bare dei morti del terremoto della notte di domenica scorsa. Il bilancio delle vittime, intanto, è salito a 287. Ed è stata un'altra notte di paura per gli abitanti delle zone colpite dal sisma. Una scossa molto forte, l'ennesima, ieri sera alle 21 e 38, che ha generato il panico anche in Umbria, sentita chiaramente anche a Roma: 4,9 sulla scala Richter la magnitudo. Secondo gli esperti è impossibile fare previsioni, ma si tratta comunque della normale attività di assestamento dopo il terremoto di domenica notte che ha distrutto L'Aquila e i paesi della provincia. Gli sfollati sono 30 mila. BERLUSCONI: "LA DIGNITA' DEGLI ABRUZZESI UNA LEZIONE PER TUTTI" - "Vorrei ringraziare gli abruzzesi per la compostezza, la serietà, la straordinaria prova di civiltà, la grandissima dignità con cui stanno affrontando questa calamità. E' una grande lezione per tutti gli italiani e credo sia il modo migliore per rendere onore ai loro morti, che sono anche i nostri e sono i morti della nazione". Così Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio questa mattina parteciperà ai funerali delle vittime del sisma e assicura ancora una volta che "lo Stato ha dimostrato di esserci, ci siamo e non lasceremo indietro nessuno". Poi, aggiunge: "Oggi sarà un momento di grande commozione, perché come si fa a non commuoversi di fronte al dolore di chi ha perso qualcuno? Sarà- prosegue- una mattina veramente toccante", perché la situazione nelle aree terremotate "è peggio di quanto si può intuire dalle immagini in tv: il contatto con chi ha perso un figlio è lancinante". "Per fare l'inventario dei danni- prosegue il premier- ci vorranno almeno due mesi, subito dopo cominceremo la ricostruzione e serviranno una buona organizzazione, su cui posso garantire, e delle risorse adeguate". SI SCAVA FINO A PASQUA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato che si continuerà a scavare fra le macerie alla ricerca di sopravvissuti fino a domenica prossima. I solenni funerali di Stato si svolgeranno invece domani alle 11. FISCO E BOLLETTE SOSPESI, MUTUI CONGELATI - Sempre oggi, il Consiglio dei ministri ha deciso la sospensione delle scadenze fiscali, del pagamento delle utenze e il congelamento delle rate dei mutui per le popolazioni colpite dal terremoto. Per questo, ci sarà un'ordinanza. Una seconda, invece, riguarderà i provvedimenti (fondi per le scuole, flessibilità del calendario scolastico, possibilità di proseguire gli studi in altri istituti della regione) per salvare l'anno scolastico in Abruzzo. Il decreto con lo stanziamento dei fondi slitta invece a dopo Pasqua. Per quanto riguarda invece la riedizione dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero, mobilitando cosi' ulteriori soldi, l'ipotesi sarebbe ancora allo studio ma verrà approfondita nella prossima settimana. Per l'autonoma sistemazione, alle famiglie rimaste senza casa arriva a un contributo massimo di 400 euro mensili, con aggiunta di 100 euro a favore di coloro con un'età superiore ai 65 anni o diversamente abili. NAPOLITANO ALL'AQUILA - Nel capoluogo dell'Abruzzo è arrivato questa mattina il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica rende omaggio alle vittime del terremoto e incontra le popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. La visita, precisa una nota del Quirinale, inizia nella scuola della Guardia di Finanza dove è previsto un briefing sull'organizzazione dei soccorsi. Il capo dello Stato, dopo aver verificato la situazione su alcuni luoghi simbolo della tragedia, incontra nuovamente nella scuola della Guardia di Finanza i responsabili delle organizzazioni che si occupano dei soccorsi e i sindaci dei Comuni terremotati. Dopo Pasqua, anche Papa Benedetto XVI visiterà le terre colpite dal terremoto. BERLUSCONI: "IL BILANCIO DELLE VITTIME POTEVA ESSERE PIU' GRAVE" - "Le vittime sono 279 (poi salite a 281, ndr), di cui 20 bambini sotto i 16 anni". E' il triste bilancio in vite umane del terremoto in Abruzzo che fa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a palazzo Chigi. "E' un bilancio grave- aggiunge- ma poteva esserlo di più". POCHI I DISPERSI - Ci sono ancora "dei dispersi", ma "si tratta veramente di numeri esigui", assicura il premier. "Quando guardo a ciò che è successo e vedo il numero delle vittime- prosegue- alla fine siamo stati...", e qui il presidente si interrompe, "...non voglio usare parole troppo ottimiste, ma dico meno male, potevano essere di più". Ancora: sono "più di 10 mila persone" nei "171 alberghi messi a disposizione" e ora saranno attivate anche alcune strutture ricettive nella provincia di Ascoli Piceno. Le tende aperte finora sono 3.289 e le persone assistite 20 mila. 12 MILA SOCCORRITORI - Per scavare nelle macerie e assistere gli sfollati, "le forze in campo sono aumentate: oggi ci Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 51 Data: 09-04-2009 Dire Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto Si susseguono le scosse, alcune molto forti. 800 euro al a imprenditori, sono 11.669 soccorritori". Berlusconi spendemese poi parole di particolare apprezzamento per "i 2.400 Vigili del fuoco che hanno scavato per estrarre i superstiti da sotto le macerie". "RICOSTRUZIONE TRASPARENTE" - "Abbiamo verificato un solo episodio di sciacallaggio". Gli episodi di chi cerca di approfittare del sisma, spiega il capo del governo, "sono puntuali e di nessuna rilevanza". Il ministro della Difesa, La Russa, ha poi annunciato l'impiego di 700 militari contro lo sciacallaggio. E quanto ai possibili fenomeni di corruzione che si potrebbero verificare durante la ricostruzione, aggiunge: "Credo che la parcellizzazione degli interventi sotto la responsabilità delle province lo eviterà". Inoltre, ogni spesa pubblica effettuata per l'emergenza terremoto "sarà contabilizzata sotto la responsabilità del ministero dell'Economia. Daremo conto di tutto in totale trasparenza". 800 EURO MENSILI AGLI IMPRENDITORI - Una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. È uno dei provvedimenti presi oggi in Consiglio dei ministri dal governo a favore degli abruzzesi colpiti dal sisma. L'indennità viene riconosciuta anche ad alcune tipologie di collaboratori coordinati e continuativi. Ad esempio quelli che operano in regime di mono-committenza o che hanno conseguito l'anno scorso un reddito superiore a 5.000 euro. INAGIBILE IL 90% DELLE SCUOLE - Sono in tutto 64 i plessi scolastici coinvolti dal sisma e, per questo, al momento chiusi in attesa, dove ancora possibile, delle dovute verifiche tecniche. Strutture che si trovano tra L'Aquila e le cittadine della provincia, da Onna a Paganica. A fornire il numero è l'Ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo. Solo a l'Aquila ci sono 18 scuole. Dei 64 plessi chiusi, al momento, secondo quanto riferito dalla Protezione civile all'amministrazione scolastica, il 90% risulterebbe "inagibile". In totale sono 18 mila, dunque, gli studenti che attendono i provvedimenti al vaglio del Consiglio dei ministri per salvare l'anno scolastico. 9 aprile 2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 52 Data: 10-04-2009 L'Eco di Bergamo Estratto da pagina: 7 Bergamo La Giunta comunale decide di stanziare 150 mila euro Bergamo La Giunta comunale decide di stanziare 150 mila euro Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI, e-mail print Mercoledì sera i consiglieri comunali hanno deciso all'unanimità di devolvere ai terremotati il gettone di presenza alla seduta. Ieri per Palafrizzoni si è fatta avanti anche la Giunta, che ha deciso di donare 150 mila euro alle persone colpite dal sisma in Abruzzo. «Uno stanziamento doveroso», ha detto il sindaco Roberto Bruni annunciando l'iniziativa a margine della riunione dell'esecutivo comunale. «Le modalità di versamenti e impiego saranno decise in seguito, ma ho già preso contatti affinché l'azione sia condivisa e coordinata - ha aggiunto il sindaco -. Ci sono accordi di collaborazione con la Caritas diocesana, con la Provincia e con la Camera di Commercio: agiremo insieme e definiremo un progetto apposito». Il sindaco, che già il giorno del sisma aveva dato il via libera ai dipendenti che avessero voluto mettere a disposizione la loro professionalità nelle zone colpite dal sisma (i giorni all'opera in Abruzzo saranno riconosciuti come di servizio), aveva da subito mostrato l'intenzione di dare vita a un'azione coordinata con altri soggetti del territorio, analogamente a quanto accaduto dopo lo tsunami, oppure durante la guerra nei Balcani. I 150 mila euro stanziati dalla Giunta sono frutto di una variazione di bilancio ad hoc: ieri sindaco e assessori hanno varato il consuntivo, decidendo di finanziare con una parte del fondo di amministrazione alcune variazioni sul bilancio 2009, fra cui appunto quella destinata a iniziative di solidarietà verso le persone e le famiglie che dopo il terremoto si trovano senza una casa. 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 53 Data: 10-04-2009 L'Eco di Bergamo Estratto da pagina: 7 Sottoscrizione Eco e Caritas Dai bonifici altri 100 mila euro Sottoscrizione Eco e Caritas Dai bonifici altri 100 mila euro Da tante piccole imprese effettuati 277 versamenti sul conto Diakonia I donatori: le scuole Romero e Merici, ma pure gli anziani di Verdello Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI, e-mail print La catena di solidarietà per aiutare i terremotati in Abruzzo Duecentosettantasette bonifici effettuati in tre giorni solo sul conto corrente dell'Associazione Diakonia onlus per un totale di oltre 100 mila euro di donazioni per le vittime del terremoto abruzzese. Ieri è arrivato finalmente il primo dato delle donazioni effettuate tramite bonifico bancario sulla sottoscrizione de L'Eco di Bergamo e della Caritas diocesana bergamasca a favore delle popolazioni colpite dal sisma. «Si tratta - ha spiegato don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana bergamasca - delle donazioni effettuate principalmente da aziende che usufruiscono della detraibilità fiscale: 100.834 euro per la precisione. Ma il dato che ci sorprende è il numero elevatissimo di versamenti effettuati. Accanto alla cospicua donazione della Banca popolare di Bergamo che da sola ha versato 25 mila euro infatti ci sono tante piccole imprese e singoli che hanno versato quote più basse ma che ci danno il segno della sensibilità diffusa a tutti i livelli nella popolazione bergamasca. Tante piccole donazioni che ci hanno aiutato già a raggiungere una quota significativa da destinare alle popolazione dell'Aquila». Per il momento infatti non è ancora possibile rilevare i bonifici effettuati tramite conto corrente postale e quelli effettuati a favore della Caritas diocesana ma la cifra raccolta attraverso le donazioni pervenute direttamente alla sede di via Conventino 8 e all'Ufficio abbonamenti di viale Papa Giovanni 124 e quelle dei bonifici all'associazione Diakonia sfiora il tetto dei 500 mila euro. In un breve riepilogo infatti sono state circa 250 le persone che si sono recate individualmente alla Caritas e all'Eco per esprimere la loro solidarietà alle vittime del sisma abruzzese. In tre giorni sono stati così raccolti 56 mila euro all'Eco e 20.500 euro alla Caritas. Tra le ultime donazioni, la Caritas diocesana e L'Eco ringraziano in particolare l'adesione di molte scuole, come l'Istituto «Romero» di Albino, ma anche il Gruppo gestione scuole e ancora la scuola Sant'Angela Merici di Bergamo che hanno avviato raccolte spontanee tra gli studenti. «Ringraziamo anche la Scuola vocazionale giovanile - osserva don Visconti - che ha effettuato un doppia donazione di pari entità sia al Fondo famiglia lavoro che alle popolazione dell'Abruzzo». Tra i donatori anche il Centro Anziani di Verdello. Se alle precedenti somme si aggiunge la maxidonazione della Fondazione Italcementi di 300 mila euro e quella della Banca della Bergamasca di 15 mila euro si raggiunge il record di mezzo milione di euro. Si moltiplicano poi le iniziative di solidarietà: il Credito bergamasco (Gruppo Banca popolare) per esempio ha aperto una sottoscrizione volontaria tra i dipendenti per tutto il mese di aprile per devolvere l'equivalente di un'ora di lavoro. Raccolte fondi sono state avviate anche dai Comuni di Sarnico mentre gli Alpini di Martinengo e la parrocchia di Fornovo stanno raccogliendo per la Croce rossa italiana prodotti per l'igiene personale. La Caritas diocesana bergamasca terrà eccezionalmente gli uffici aperti per tutta la giornata di oggi (Venerdì Santo) ma anche di domani fino alle 13 per permettere a tutti coloro che lo desiderassero di effettuare altre donazioni. Elena Catalfamo 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 54 Data: L'Eco di Bergamo 10-04-2009 Estratto da pagina: 3 Edifici crollati, la Procura batte un colpo Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI, e-mail print L'AQUILANel terremoto dell'Abruzzo si apre adesso la pagina giudiziaria, della verifica su eventuali responsabilità per i crolli di edifici che dovevano rispettare le leggi antisismiche. La Procura dell'Aquila acquisirà i verbali degli accertamenti tecnici che verranno svolti dagli organi competenti nei prossimi giorni sugli edifici crollati e danneggiati dal terremoto, in particolare su quelli pubblici e quelli di più recente costruzione. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, il primo obiettivo dell'inchiesta aperta dalla Procura è il monitoraggio completo di tutti gli immobili che, spiegano le fonti, «per loro natura dovrebbero essere a norma, in quanto realizzati in epoca in cui era già vigente la normativa antisismica». Un'analisi che sarà svolta sia dalla polizia giudiziaria sia attraverso l'acquisizione dei verbali che i 1.500 tecnici arrivati all'Aquila per fare le verifiche di agibilità e stabilità di case e palazzi lesionati redigeranno nel corso del loro lavoro. Ma la procura dell'Aquila si concentrerà anche su un altro aspetto dell'inchiesta, al momento ancora lontano, ma che in futuro diventerà predominante: la partita della ricostruzione. Per evitare che la criminalità organizzata possa mettere le mani su una torta enorme, quella dei fondi che arriveranno nel capoluogo abruzzese. Verranno dunque svolte «accurate indagini», sottolineano fonti giudiziarie, su tutte le aziende e le società che vorranno partecipare alle gare d'appalto. Un appoggio indiretto all'iniziativa è arrivato dallo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in visita all'Aquila, di fronte allo spettacolo di edifici recenti distrutti dal sisma, ha detto che «deve esserci un esame di coscienza, senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità ». «Nessuno in questi casi - ha aggiunto il capo dello Stato - dovrebbe chiudere gli occhi». E Napolitano ha detto di credere che abbia ragione «quell'esponente dell'opposizione» per il quale «nessuno è senza colpe». Su questo tema il premier Silvio Berlusconi ha detto di non credere che vi sia stato del dolo, ma «se ci sono delle responsabilità - ha aggiunto - saranno certamente accertate e ci sono già dei pm che indagano al riguardo». Magistrati che però all'Aquila sono costretti a lavorare in situazione di emergenza, dato che gran parte degli uffici sono stati lesionati dal sisma. Per far tornare alla normalità la macchina giudiziaria si pensa anche a camper e a strutture d'emergenza. Il presidente della Corte d'appello, Mario Della Porta ha lamentato la situazione in cui versa il tribunale dell'Aquila, completamente distrutto, con tramezzi caduti e pavimenti rigonfiati. Il presidente ha detto di non avere a disposizione più nulla, né personale, né strutture. «L'unica cosa che ho - ha sottolineato - è il mio cellulare». 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 55 Data: 10-04-2009 L'Espresso (abbonati) Niente miracoli a San Giuliano PRIMO PIANO SPECIALE TERREMOTO / PRIMO PIANO di GIANLUCA DI FEO La promessa di Berlusconi: in 24 mesi una città satellite a L'Aquila. Stessa promessa nel 2002 dopo il sisma in Molise. E non la mantenne New L'Aquila: una città tutta nuova in 24 mesi, al massimo in 28. La promessa di Silvio Berlusconi nel giorno del dramma abruzzese ha il fascino degli effetti speciali. Il presidente del Consiglio la chiama "new town", termine britannico per indicare gli insediamenti satellite, ma che in italiano ha un grande modello concreto: Milano 2, la prima creatura del Cavaliere, l'inizio della sua epopea. Le frasi pronunciate dal premier a L'Aquila hanno però qualcosa di déjà vu: "Entro due anni gli abitanti riavranno le case". Ricordate? Era lo choc di San Giuliano, il paesino del Molise dove il 31 ottobre 2002 il terremoto si era accanito contro la scuola uccidendo 27 bambini e la loro insegnante. Tre giorni dopo la strage, il premier convocò una conferenza stampa: "Mi sono intrattenuto con degli amici architetti per mettere a punto un'ipotesi di progetto per la costruzione di una nuova San Giuliano". Anche allora il disegno era quello della new town, la città satellite: "Un quartiere pieno di verde con la separazione completa delle automobili dai percorsi per i pedoni e per le biciclette. Un progetto che potrebbe portare in 24 mesi a consegnare agli abitanti di San Giuliano dei nuovi appartamenti funzionali, innovativi, costruiti secondo le nuove tecniche della domotica". Non sembrava un'impresa difficile: nel paese colpito gli abitanti erano soltanto 1.163 e gli edifici poche centinaia. "Vorrei in questa occasione dare risposte con dei tempi assolutamente contenuti e certi", ribadì il premier. E tutto il governo mostrava ottimismo, come sottolineò il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu davanti al Parlamento: "Il presidente del Consiglio ha assicurato che entro 24 mesi il comune verrà riconsegnato alla completa e normale fruibilità degli abitanti". Ma sette anni dopo, la ricostruzione di San Giuliano è ancora lontana dalla fine. E di domotica, ossia di edifici 'intelligenti' ad altissima tecnologia, non se n'è vista proprio. Persino per completare la nuova scuola - questo sì un istituto d'avanguardia, definito 'il più antisismico d'Italia' - di anni ce ne sono voluti quasi sei. Berlusconi ha fatto in tempo a finire il governo, lasciare la poltrona a Romano Prodi e tornare a Palazzo Chigi: è stato lui a presenziarne l'inaugurazione nello scorso settembre. Come è lontano quell'autunno del 2002 quando il premier volò a San Giuliano con il suo architetto di fiducia, quel Giancarlo Ragazzi che è stato uno dei progettisti di Milano 2 nel lontano 1970 e che dieci anni dopo aveva replicato l'opera con Milano 3 di Basiglio, altra new town del Biscione alla periferia del capoluogo lombardo. A dimostrazione del ruolo di progettista di corte, due anni fa Adriano Galliani spiegò a 'L'espresso' di avere nel cassetto un piano di Ragazzi per rifare anche lo stadio di San Siro. L'incarico al 'triplicatore di Milano' fu poi formalizzato dal sindaco molisano nel maggio 2003 assieme all'arrivo delle prime sovvenzioni statali: sei mesi erano già stati bruciati per definire la forma giuridica degli interventi. A quella data, molte cose erano risorte grazie alla sottoscrizione popolare Un aiuto subito lanciata dal 'Corriere della sera' e Tg5: un complesso scolastico prefabbricato e 150 chalet del 'villaggio provvisorio'. Tutto realizzato in legno e considerato molto funzionale dagli abitanti. Le prime vere case sono state consegnate cinque anni dopo la scossa, quando 500 persone vivevano ancora nel villaggio provvisorio mentre un altro centinaio si era trasferito nei comuni vicini, meno danneggiati. Adesso si marcia verso il settimo anniversario e molte delle palazzine sono ancora un cantiere, con gli enti locali sul piede di guerra per ottenere altri contributi destinati alla 'ricostruzione pesante' del centro storico. Di soldi in realtà ne sono stati spesi tanti. Il Comune ha preventivato un costo di circa 250 milioni di euro. Nei primi cinque anni poco meno di 100 milioni sono andati per rifare le opere pubbliche e le infrastrutture, altri 70 per le case private. Il resto è oggetto del contendere tra sindaci, regioni e governo Berlusconi che nell'ultima Finanziaria ha decurtato le disponibilità. Ma sono in molti a parlare di sprechi nell'uso delle risorse. La Corte dei conti, per esempio, due anni fa ha aperto una istruttoria sulla Regione Molise che aveva ottenuto stanziamenti pari a 700 milioni. Finora ne sono stati erogati ben 550, spesso investiti in modo discutibile: reti wifi anche per chi vive nei prefabbricati, finanziamenti per il turismo, la sponsorizzazione di un reality show estivo di Mediaset e delle selezioni di Miss Italia. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 56 Data: 10-04-2009 L'Espresso (abbonati) Niente miracoli a San Giuliano È importante ricordare le dimensioni della tragedia. A San Giuliano nel 2002 ci furono 30 morti, in tutta l'area colpita tra Puglia e Molise i feriti furono 200, gli sfollati 3 mila in provincia di Campobasso e un migliaio in quella di Foggia. Un bilancio drammatico, ma assolutamente non paragonabile con la devastazione dell'Abruzzo dove i morti sono più di 200 e gli sfollati decine e decine di migliaia. Quanti fondi saranno necessari adesso? Il ministro Altero Matteoli ha detto: "A una prima stima, soltanto per l'edilizia e per le abitazioni private i soldi da stanziare si aggirano intorno a un miliardo e 300 milioni di euro, escludendo quello che servirà all'industria". Ma se San Giuliano con i suoi mille abitanti ha preventivato un costo di 250 milioni, come si può pensare di ricostruire tutto il centro storico dell'Aquila con la somma ipotizzata dal ministro? E ancora, la questione dei tempi. Ha dichiarato sempre Matteoli: "Le case che si dovranno abbattere si possono ricostruire in 24 mesi snellendo tutte le procedure. Con i provvedimenti che siamo intenzionati a prendere si potrà fare in due anni". Sicuri? La lezione di San Giuliano è stata inutile? Prima di promettere, forse sarebbe meglio aspettare e capire. Per non illudere chi ha già sofferto tanto. n Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 57 Data: 10-04-2009 La Gazzetta di Mantova Domani partono dodici volontari Lavoreranno al campo di Bazzano I SOCCORSI Protezione civile del Destra Secchia MANTOVA. Dodici volontari della Protezione Civile partiranno domani per raggiungere il piccolo borgo di Bazzano, alle porte de L'Aquila, e offrire aiuto e sostegno alla popolazione abruzzese. La colonna mobile sarà guidata da Claudio Giovannini, rappresentante della consulta provinciale del volontariato, che coordinerà cinque veicoli della Protezione Civile, equipaggiati per sostare una settimana nel campo di prima assistenza predisposto dalla Regione. Ad illustrare i termini e gli interventi in atto nel corso della missione è stato l'assessore provinciale alla Protezione Civile Dimitri Melli, che accompagnerà la squadra di volontari provenienti da tre associazioni del Destra Secchia. «La colonna mobile sosterà nel campo di Bazzano fino a domenica 19 aprile, insieme ai volontari della provincia di Cremona - spiega - Il piano predisposto dalla Regione prevede dei turni di permanenza nella zona colpita dal terremoto, anche se non si conoscono bene le tempistiche. E' chiaro che la situazione è in continua evoluzione, si deciderà assieme alla comunità del luogo la priorità degli interventi». Sono ventuno le organizzazioni di volontariato provinciali che hanno espresso la propria solidarietà alla popolazione abruzzese, e oltre 90 le persone disponibili a partire nell'immediato per raggiungere il campo di Bazzano e offrire concretamente il proprio contributo. «La disponibilità è stata totale, le risposte delle associazioni pronte e produttive continua Melli - il nostro impegno proseguirà anche nei prossimi mesi, cercheremo di rispondere con velocità e concretezza alle necessità degli sfollati». Discussa dalla Provincia anche l'ipotesi dell'allestimento di un secondo campo di prima assistenza e il coinvolgimento degli ordini professionali di architetti ed ingegneri, con l'obiettivo di offrire un parere tecnico ed accelerare i tempi di ricostruzione dei paesi colpiti dal sisma. «Per ora sono presenti nel campo i volontari delle Province di Milano, Brescia, Pavia e Lecco - conclude Melli - l'idea di un secondo punto di assistenza allargherebbe la capacità di un intervento immediato e ci darebbe la possibilità di essere presenti con un numero più elevato di volontari. E' una soluzione che verrà definita nei prossimi giorni dalla Regione, che tiene costantemente monitorata la zona colpita dal sisma». Chiara Antonuccio Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 58 Data: 10-04-2009 La Gazzetta di Mantova L'Appennino tremerà a lungo «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 59 Data: 10-04-2009 La Gazzetta di Modena Da Vignola in Puglia per piangere Angela di Claudia Benatti Il dipendente dell'ospedale all'addio alla figlia uccisa dal sisma VIGNOLA. Mario Cruciano ha pianto a lungo Angela Pia. Il portinaio dell'ospedale di Vignola che ha perduto la figlia 24enne nel terremoto dell'Aquila è distrutto dal dolore; alle esequie della ragazza, celebrate mercoledì nel paesino d'origine dalla famiglia, San Nicandro Garganico in Puglia, una folla commossa ha dato l'ultimo saluto alla studentessa di Ingegneria morta sotto le macerie. Cruciano rimarrà ospite dei parenti in Puglia per alcuni giorni e ha ricevuto i messaggi di cordoglio inviati dai colleghi vignolesi, che per aiutarlo hanno raccolto una somma di denaro. Mario Cruciano si tratterrà a San Nicandro Garganico per alcuni giorni presso parenti. Con lui alle esequie di Angela Pia c'erano la moglie, dalla quale è separato, e le altre figlie, tra cui Nadia, sopravvissuta al sisma. Nadia e Angela Pia si trovavano entrambe all'Aquila dove frequentavano l'università. Angela Pia era iscritta a ingegneria e alloggiava alla casa dello studente, l'edificio crollato, sotto le cui macerie sono morti molti altri ragazzi. La sorella Nadia alloggiava invece in un altro stabile, meno colpito dal sisma, ed è uscita illesa dalle fortissime scosse che hanno raso al suolo la città. A raggiungere Nadia già nella tarda mattina di martedì è stato il sindaco di San Nicandro, Costantino Squeo. «Già all'alba di martedì avevamo saputo del terremoto - spiega Squeo - all'Aquila c'era un gruppo di studenti provenienti dal nostro paesino, abbiamo immediatamente cercato di contattarli e Angela Pia non rispondeva al telefono. Siamo quindi partiti subito, insieme ad una pattuglia della polizia municipale e ai parenti della ragazza che risiedono a San Nicandro, la madre e gli zii paterni. Abbiamo raggiunto Nadia, fortunatamente illesa e abbiamo avvisato anche il padre delle regazze, Mario, che da una decina d'anni abita nel Modenese, a Vignola. Mario è arrivato lunedì pomeriggio, dopo un lungo viaggio, stremato dalla tensione e dalla preoccupazione. Quando è stato ritrovato il corpo di Angela Pia è crollato, il dolore lo ha schiacciato. Tutto il paese ha preso parte al funerale della giovane e si è stretto intorno ai familiari. E' stato un colpo tremendo per tutta la comunità. Ora Mario ha bisogno di riprendersi, gli staremo vicino per fargli coraggio». La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Lucio Renna, con rito solenne alla presenza delle autorità religiose, civili e militari e a una moltitudine di sannicandresi. Occhi lucidi e lacrime, fra le preghiere sommesse e i canti del coro polifonico “Stefano Manduzio” del quale la madre di Angela Pia è corista. C'erano anche i gonfaloni del Comune e della Regione Puglia e a San Nicandro è stato proclamata una giornata di lutto. Anche i colleghi di lavoro di Mario, i dipendenti dell'ospedale di Vignola, hanno cercato di attivarsi per fornirgli aiuto: hanno infatti raccolto una somma di denaro che gli faranno avere. Discreti e commossi, lo attendono al lavoro dopo Pasqua per sostenerlo e dargli conforto. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 60 Data: 10-04-2009 La Gazzetta di Modena Lutto cittadino anche a Modena, le serrande abbassate MODENA. In segno di cordoglio per le vittime del terremoto dell' Aquila le cui esequie si svolgeranno da stamani alle 11, oggi saranno listate a lutto le bandiere del Municipio e degli altri edifici pubblici. Confesercenti, Confcommercio, Lapam, e Licom, hanno invitato tutti gli associati a sospendere temporaneamente l'attività, in concomitanza della cerimonia funebre. C'è chi terrà abbassate le serrande per tutta la durata dei funerali (Fipe Confcommercio, i pubblici esercizi) chi per quindici minuti (Ascom Confciommercio). Confesercenti invita gli associati a “interrompere temporaneamente le attività in occasione delle esequie”. Tutti gesti simbolici ma significativi, da interpretare come un gesto di solidarietà e di vicinanza a quanti stanno soffrendo in Abruzzo. Intanto sindaco Pighi e presidente della Provincia Sabattini, hanno aperto un conto corrente per raccogliere la solidarietà dei modenesi a favore delle popolazioni colpite dal sisma. I due enti hanno già messo a disposizione 30mila euro ciascuno. La Provincia ha anche lanciato una raccolta rivolta ad aziende agroalimentari e imprese per l'offerta di materiali, attrezzature e stock di prodotti di cui vi è grande richiesta dalle zone del sisma. Oggi, i tassisti modenesi si fermeranno in segno di lutto dalle 11 alle 13. Il servizio riprenderà poi regolarmente. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 61 Data: 10-04-2009 Gazzetta di Parma (abbonati) Il sisma si sposta a Nord dell'Aquila: gli esperti studiano il moto delle faglie PRIMO PIANO 10-04-2009 I geologi: impossibile fare previsioni C'è la possibilità di nuove scosse, ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le ultime scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dellIngv. La notte tra mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55 con magnitudo 4.3 si è verificata nella zona di Pizzoli a Nord dellAquila, poi alle 2,52 levento più forte di magnitudo 5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nellaquilano quindi alle 6,32 un nuovo evento di magnitudo 4 ancora a Nord. Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte evento di lunedì scorso, ha aggiunto lesperta dellIngv, e la frattura che si è verificata nella faglia, lenergia ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione. Secondo lanalisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dellIstituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, sul perchè la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dellIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi di faglie parallele o leggermente spostate ». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 62 Data: 10-04-2009 Gazzetta di Reggio Vodafone e Telecom in campo per i terremotati Ricariche gratis e strutture potenziate nella zona ROMA. Anche i due grandi gestori della telefonia mobile, Telecom e Vodafone, si sono attivate per l'emergenza terremoto e per aiutare le popolazioni in difficoltà Telecom Italia ha sospeso l'invio delle bollette telefoniche ai clienti dell'area del terremoto. Mentre il cda della Fondazione Telecom valuterà «due tipi di intervento: uno di 200mila euro per il sostegno delle popolazioni colpite, l'altro da un milione di euro destinato a un progetto da identificare di recupero del patrimonio storico e artistico danneggiato dal sisma. Procede «in continuità» la ricarica gratuita per i telefonini dei clienti Tim della provincia di L'Aquila. Vodafone Italia ha «raddoppiato la capacità radio» nell'area del terremoto «per facilitare l'accesso nei momenti di picco» mentre «sono state alimentate con generatori le stazioni radio mobili dove la fornitura di energia elettrica era stata interrotta. Dal 6 aprile sono state inviate sul territorio stazioni radio su carrelli: nell'area ve ne sono cinque. Sono state anche installate due centrali telefoniche di emergenza». Sono state 200mila le ricariche da 5 euro ai clienti presenti nella zona del terremoto e sono state differite le date di scadenza dei conti per abbonati e sospese le azioni di recupero dei crediti nella Regione». Tramite il numero 48580, che permette donazioni di 1 euro via sms e di 2 euro da telefono fisso, i fondi raccolti, alle 13 di ieri da tutti gli operatori, ammontano a 4,5 milioni e saranno devoluti alla Protezione Civile. Lo comunica la stessa Vodafone. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 63 Data: 10-04-2009 Gazzetta di Reggio Tutti i negozi chiusi in segno di lutto Invito di Cna, Conad e Confcommercio a commemorare i morti REGGIO. Anche la città di Reggio si prepara a partecipare al lutto nazionale per commemorare i morti nel terremoto d'Abruzzo. Stamani i supermercati Conad, i negozi aderenti alla Confcommercio e le imprese della Cna hanno deciso di abbassare per qualche minuto le saracinesche dei loro locali in concomitanza con i funerali delle vittime. Frattanto continuano le gare di solidarietà per portare aiuti alle popolazioni colpite dal sisma: i dipendenti di un'azienda di Montecchio hanno inviato denaro e prodotti alimentari, il comune di Quattro Castella ha lanciato una raccolta di fondi, un gruppo sportivo devolverà l'incasso di una gara di pallavolo, Legacoop ha promosso una raccolta di fondi fra le proprie cooperative, la pubblica assistenza di Casalgrande sta raccogliendo generi alimentari, vestiti e giocattoli, e le Acli hanno aperto una sottoscrizione. In concomitanza con i funerali di Stato per le vittime del terremoto, stamani alle 11, in segno di lutto, i supermercati Conad e i negozi Margherita di Reggio e provincia sospenderanno la loro attività per 5 minuti. Analoga iniziativa è stata organizzata dalla Confcommercio di Reggio, che ha invitato i propri aderenti a sospendere l'attività per 15 minuti. La Cna nazionale, invece, ha invitato le imprese associate a sospendere il lavoro per l'intera durata dei funerali ed ha aperto un conto corrente. Tutte le sedi della confederazione esporranno la bandiera italiana a mezz'asta. I cinquanta dipendenti della ditta Sirea srl, azienda dolciaria per la lavorazione di liquirizia e orzo con sede a Montecchio in via Galilei, hanno raccolto la somma in contanti di 423 euro e prodotti alimentari per la gente d'Abruzzo. Soldi e alimenti saranno inviati all'agente di zona dell'azienad montecchiese, che li consegnerà alle associazioni di soccorso. Il comune di Quattro Castella ha aperto una sottoscrizione di fondi, da consegnare alla tesoreria comunale Banca di Cavola e Sassuolo. Anche l'Edilesse in soccorso dei terremotati d'Abruzzo. La Pallavolo cavriaghese devolverà l'intero incasso della decisiva gara che si svolgerà domani, sabato, al Pala Bigi. Una raccolta di fondi partirà anche da Legacoop fra le aziende associate, mentre le Acli hanno creato un fondo da destinare ai colleghi dell'Aquila. L'associazione Ema di Casalgrande raccoglie alimenti in scatole e vestiti. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 64 Data: 10-04-2009 Giornale di Brescia Faissola (Abi): Si sospendano le rate dei mutui Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Faissola (Abi): «Si sospendano le rate dei mutui» ROMAIl presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha rivolto un appello a tutte le banche a sospendere il pagamento delle rate dei mutui per coloro che risiedono nelle zone colpite dal sisma. Faissola, che proprio ieri ha ricevuto una lettera dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti in cui si chiedeva alle banche la sospensione del pagamento delle rate per i terremotati, sottolinea una nota, ha anche invitato gli istituti associati, inviando una comunicazione, a non applicare ai propri clienti, che vivono o lavorano nell'area del terremoto, le eventuali commissioni per i prelievi fatti agli sportelli bancomat di altre banche. Il presidente Faissola ha inoltre rinnovato l'invito a valutare l'opportunità di non riscuotere le commissioni su bonifici, o altre forme di trasferimento di fondi, a favore di iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dal sisma, già rivolto a tutte le banche nei giorni scorsi. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 65 Data: 10-04-2009 Giornale di Brescia Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:spettacoli Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi Ovazione per l'intensa e partecipata esecuzione alle Grazie, diretta da Giancarlo De Lorenzo, con validi solisti De Lorenzo mentre dirige alle Grazie (ph. Reporter / Paletti) Non poteva che essere dedicato alle vittime del terremoto in Abruzzo il Requiem di Giuseppe Verdi che l'altra sera è stato eseguito nella Basilica delle Grazie, ultimo dei Concerti per una stagione promossi da Vox Aurae. Questo il pensiero espresso in apertura dal rettore della basilica mons. Mario Piccinelli, e condiviso dal folto pubblico che è accorso ad ascoltare l'orchestra e il coro del Teatro Olimpico di Vicenza, il coro Pueri cantores di Vicenza diretti da Giancarlo De Lorenzo. Un'esecuzione intensa e partecipe per un capolavoro dall'architettura grandiosa, che accoglie in sé anche momenti di severa scrittura contrappuntistica (il Kyrie, l'offertorio Domine Jesu, il Sanctus, la parte centrale del Libera me), ben resa dall'ottimo coro, preciso e intonato. Di scoperta suggestione teatrale altre pagine, come la cupa, scandita marcia funebre della sezione centrale del Lux Aeterna e soprattutto l'impressionante Dies Irae, diviso in dieci sezioni, che Verdi mostra di concepire come il corpo centrale e il filo conduttore della Messa per i defunti. De Lorenzo ha accentuato questa dimensione "laica" della partitura, evidenziandone la stupefacente unità espressiva. Nonostante qualche piccolo problema di equilibrio tra le parti, il direttore ha sottolineato sempre i contrasti dinamici e illuminato con il baluginare degli archi e soprattutto degli ottoni la dimensione plastica, michelangiolesca della scrittura verdiana. Le invocazioni ora apocalittiche ora appassionate della sequenza accendono la fantasia musicale dell'autore e conquistano emotivamente l'ascoltatore, chiamato a muoversi tra gli scoppi improvvisi del fragore orchestrale e lo sbigottimento di passaggi come Mors stupebit, lo splendore maestoso del Rex tremendae e le accorate implorazioni dei solisti. Buoni questi ultimi: il soprano Anna Azerli, particolarmente espressiva nello struggente abbandono lirico del sublime Libera me Domine finale; il contralto Chiara Fracasso, voce scura e duttile; l'incisivo tenore Boiko Zwetanow e il corposo basso Konstantinos Katsaras. I quattro hanno svolto bene il loro compito, anche se talvolta l'intonazione non era perfettamente a fuoco. Entusiasmo dal pubblico, che ha tributato una vera standing ovation agli oltre 160 musicisti coinvolti. Fabio Larovere Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 66 Data: 10-04-2009 Giornale di Brescia Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:spettacoli Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati ROMA«Il 2008 è stato un ottimo anno, il cinema italiano sul mercato ha conquistato il 30%, secondo solo alla Francia». Lo ha detto il presidente dell'Anica Paolo Ferrari, nel corso della conferenza dei David di Donatello. «Abbiamo avuto film importanti come "Il Divo" e "Gomorra" - prosegue - e anche pellicole più piccole come "Pranzo di Ferragosto" e "Si può fare", che hanno raggiunto ottimi risultati. Il 2009 si apre con qualche nube e un calo di presenze pari al 3%». Il mondo del cinema quindi analizza i suoi bilanci ancora positivi, e intanto si mobilita a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. L'Agis ha in previsione, d'intesa con tutte le componenti dello spettacolo, un'iniziativa nazionale di concreta solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma. Ieri il presidente dell'Anica Paolo Ferrari ha annunciato che insieme ad Agis e alle associazioni degli esercenti, Anec e Anem, dei distributori, si è stabilito che l'incasso nelle sale italiane di giovedì 23 aprile andrà interamente devoluto in beneficenza per le vittime del terremoto dell'Aquila. Infine l'Agis ha interessato il governo affinché, nel contesto delle misure a favore delle attività e delle imprese della Regione Abruzzo, siano espressamente previste le imprese dello spettacolo. Enzo Decaro, membro della giuria che premierà i migliori documentari del premio David di Donatello, ha annunciato che l'ente, presieduto da Gian Luigi Rondi, sta allestendo «un centyrop di raccolta per i cineasti», per raccogliere materiale tecnico (pellicole o macchine da presa) per i registi abruzzesi che hanno perso tutto durante il sisma. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 67 Data: 10-04-2009 Giornale di Brescia Si provvede anche agli animali rimasti soli Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Si provvede anche agli animali rimasti soli BRESCIALa furia del sisma ha spazzato via crudelmente la vita e la quotidianità di migliaia di persone, ma di questa quotidianità fanno parte anche gli animali domestici. Sarebbero infatti almeno cinquemila, secondo l'Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente, gli animali domestici vaganti dopo il terremoto. La situazione è ancora sottostimata dall'Asl dell'Aquila, ma le possibilità di intervento sono nulle, perché il canile sanitario ha solo venti posti. Sono stati allestiti centri di raccolta per mangimi, fieno e cibo per animali da compagnia. Ma non basta. Bisogna portarli via e offrire loro uno stallo in attesa che si ritorni alla normalità. Perciò tutte le associazioni di volontariato si stanno organizzando con staffette che, autorizzate da ProCiv, si rechino sul posto per il ritiro di cani e gatti recuperati dalle macerie e dalle case vuote. L'associazione «Le muse» di Brescia, rappresentante del comandante del Corpo di Polizia Locale nell'Osservatorio Animali ha raccolto l'appello e istituito un punto raccolta al proprio rifugio a Rezzato, lungo la Strada provinciale 67 km 2/3. Le necessità impellenti sono: viveri, gabbie da stallo e trasportini per cani e gatti, materiale di primo intervento paraveterinario di uso comune, antiparassitari, vermifughi, collari. Si cercano anche «balie» per ospitare temporaneamente cani e gatti che arriveranno a Brescia. Per informazioni contattare Silvia al numero 3289199310, mentre per la raccolta del materiale Fiorella al 3355336447. Luisa Roda Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 68 Data: 10-04-2009 Giornale di Brescia L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare. Ti minaccia, c... Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Due veterinari volontari con un cucciolo ferito L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare. Ti minaccia, circuendoti con la promessa di un fugace riposo. All'ombra del gelo della sera aquilana. Se il sole propizio ha ravvivato l'aria sommessa di chi ha stilato l'ennesimo elenco delle privazioni, il primo imbrunire non invoglia a raggiungere le proprie tende. In questo villaggio che di Bazzano parla la lingua ma non ne riproduce (e come potrebbe) l'anima urbanistica che manca tanto agli anziani che rimpiangono il proprio giaciglio, patria perduta nel nome dell'esilio sismico. Ripari dignitosi, le tende della Procivil, ma la dignità non scioglie il ghiaccio delle tenebre, che trascinano le temperature negli abissi del grado zero. Coperte e buona volontà provano a consolare Ugo, Barbara, Stefania e Giancarlo. Nomi affissi all'accampamento come campanelli di case assegnate ad ogni tipo di disperazione. Situazioni appiattite dal comune destino: il proprio letto è perduto e qualche lacrima fa da colonna sonora ad una ronda tra filari di tende. Gli ultimi irriducibili si attardano in questa piazza metafisica del paese che non c'è, per rubare qualche attimo alla paura. Stringersi un po' allevia l'attesa del tremore della terra. Una camomilla col sapore del Benaco è il viatico per il viaggio nell'oblio, nella grande tenda che segna il tempo dei tre pasti giornalieri. La storia di Sonia corre sulle zampette nervose di «Campo Monte Ato», un cucciolotto strappato alle macerie e battezzato come il corso degli allievi del Corpo forestale dello Stato di Rieti. Sonia ha 23 anni e ha cominciato a fare avanti e indietro dalla zona del sisma fin da lunedì. Lei con la sua squadra. È esausta mentre riposa le membra appesantite dallo zaino sul rimorchio di un camioncino. Ma non perde di vista il cagnolino, sollecitando semmai i commilitoni a stare attenti che non finisca in mezzo alla strada. Lei e gli altri ragazzi del corso sono pendolari del pronto intervento. Partono, aiutano, e rientrano alla base. La stanchezza è qualcosa di più di una ruga che increspa il sorriso. Sonia in pochi giorni ha accumulato riserve di angoscia che basterebbero per una vita intera: parlare con lei della missione a L'Aquila le fa tornare in mente «gli scavi fatti a mani nude». La zona è quella vicina al centro storico, in via XX Settembre. «Abbiamo effettuato ricerche su un palazzo devastato: era chiaro che non avremmo trovato superstiti». Una profezia concretizzatasi in cinque corpi, cinque donne sottratte a forza di braccia e disperazione dall'abbraccio mortale del crollo. Sonia si ferma, ritrova il sorriso, quasi scacciando il ricordo. «Capo Monte Ato» scodinzola felice tra anfibi ed elmetti. ramp Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 69 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Calabria Continua la mobilitazione per l'Abruzzo La Colonna mobile ha raggiunto i luoghi colpiti dal terremoto. Scossa anche nella Presila crotonese CATANZARO. La Calabria è mobilitata per aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Il presidente della Regione, Agazio Loiero, che l'altro ieri a Roma ha incontrato gli altri presidenti di Regione e ha partecipato all'incontro di Palazzo Chigi, ha dato indicazione di compiere il massimo dello sforzo, sulla base delle richieste provenienti dal coordinamento dei soccorsi. La Protezione Civile regionale, così, ha potenziato uomini, mezzi e attrezzature, partecipando anche alla ricerca persone disperse mediante l'impiego di squadre di rocciatori volontari. Molte organizzazioni di volontariato che erano disponibili a partire, sono state mantenute in stato di preallerta in funzione di specifiche richieste o per eventuali futuri cambi di turno. Offerte di acqua e di derrate alimentari, inoltre, sono pervenute nelle ultime ore da parte di operatori economici calabresi, nonché proposte di iniziative analoghe da parte di alcuni Comuni che la Protezione Civile si è fatto carico di veicolare verso le zone colpite dal sisma. La Colonna mobile della Calabria è arrivata a L'Aquila alle 16 dell'altro ieri. Dispone di 3 cucine da campo, in grado di fornire ciascuna oltre 1000 pasti caldi l'ora (la cucina della cooperativa “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme che in passato si è distinta in analoghi interventi di emergenza, ha subito sfornato più di 4000 pasti e sta anche panificando); 28 mezzi tra ambulanze, fuoristrada, mezzi pesanti e rimorchi, con 7 torri faro, 15 tende, brande, gruppi elettrogeni, moduli bagno e attrezzature varie. È costituita, poi, da ottantacinque volontari delle associazioni regionali più rappresentative (Confraternita delle Misericordie, Anpana, Avas ed Edelweiss) e di sedici tra addetti e funzionari del settore di Protezione Civile regionale. Tre tecnici dalla sede zonale di Cosenza della Protezione Civile si sono messi a disposizione per eventuali necessità. Già nel tardo pomeriggio di ieri sono state assegnate le prime attività di competenza della Colonna Mobile calabrese: montaggio e gestione di torri faro presso il Piazzale della Stazione di L'Aquila per illuminare alcuni vagoni ferroviari allestiti a dormitorio per gli evacuati; erogazione e somministrazione di pasti caldi mediante le cucine da campo delle organizzazioni di volontariato cosi dislocate: la cucina dell'associazione “Malgrado Tutto” e quella della “Misericordia” di Isola di Capo Rizzuto a L'Aquila, mentre la cucina dell'associazione “Prociv Isola di Capo Rizzuto” è attiva in località Pianola. Alla Protezione Civile della Calabria, poi, è stato affidato l'incarico di realizzare una tendopoli, completa di impianti e moduli logistici, a servizio di un sottocomando della Polizia Stradale, e una per l'ospitalità di evacuati e personale della stessa colonna; “L'attività è in continua evoluzione - spiega il responsabile della protezione civile regionale ing. Pasquale Gidaro - ed è seguita dalla Sala Operativa di Germaneto attiva 24 ore su 24”. Anche Confindustria Cosenza si sta mobilitando per la raccolta di aiuti in favore delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Il Presidente Renato Pastore esprime “a nome di tutti i colleghi imprenditori associati a Confindustria Cosenza i sensi di vicinanza e di sentita solidarietà a chi è stato colpito negli affetti più cari, a chi non ha più una casa o la propria attività, a chi si sente smarrito ed impaurito nel profondo”. In una lettera inviata agli appartenenti all'organizzazione provinciale di Confindustria il Presidente Pastore invita gli imprenditori a convogliare gli sforzi, utilizzando le modalità indicate dal Presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo Marrollo e dal Presidente Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori Abruzzo Fabio Spinosa Pingue. Nel concreto si tratta di donazioni di fondi da versare su un conto corrente specifico intestato e gestito da Confindustria Abruzzo e di una raccolta di viveri da convogliare presso un centro della Protezione Civile a Sulmona, a cui possono partecipare i titolari delle aziende alimentari che volessero donare acqua, pasta, latte, pelati, biscotti, alimenti per bambini ed olio. Sul sito di Confindustria Cosenza all'indirizzo www.confindustria.cs.it sono disponibili i riferimenti e le modalità operative. Tutto questo mentre i consiglieri comunali di Reggio Calabria devolveranno una parte della loro indennità mensile alle famiglie dei terremotati. Lo ha deciso la terza commissione “politiche sociali e del lavoro” presieduta da Daniele Romeo, sentiti i capigruppo consiliari. Inoltre una delegazione di consiglieri (Demetrio Delfino, Beniamino Scarfone, Giuseppe Plutino, Paolo Gatto ed il delegato alla protezione civile Giuseppe Martorano) ha donato il sangue presso la sede cittadina dell'Avis. “Anche se l'emergenza sangue è rientrata - ha sottolineato Martorano - donare è sempre un gesto d'amore e c'è sempre necessità. È stato commovente constatare la risposta dei reggini e soprattutto la sensibilità dei giovani presenti in gran numero”. Anche la Fondazione “Federica per la vita” , la sede provinciale del Comitato italiano per la protezione civile e la Pro loco di Pizzo, hanno avviato una raccolta di beni non deperibili a favore della popolazione abruzzese. I vibonesi che intendono contribuire, donando beni di prima necessità e non deperibili, è scritto in un comunicato stampa, potranno recarsi al Terrazzino di Bivona, nei pressi della nuova piazzetta. Quanto raccolto, nel giro di pochi giorni, sarà Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 70 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Calabria Continua la mobilitazione per l'Abruzzo trasferito a bordo di un mezzo della Protezione civile a L'Aquila e nei centri limitrofi sconvolti dal sisma. Il deposito resterà aperto tutti i giorni, compresa la domenica di Pasqua. “È un'iniziativa - spiega Mary Sorrentino, madre di Federica Monteleone, la ragazza di 16 a cui è intitolata la Fondazione, morta all'ospedale di Vibo Valentia per un presunto caso di malasanità, con cui si vuole testimoniare concretamente il senso di vicinanza a quella popolazione che ha persone, beni ed affetti . È per questo che sentiamo il dovere di fare qualcosa, perché il senso di angoscia e il tumulto di solidarietà che in questo momento ci animano devono tradursi in un'iniziativa fattiva che sia utile ad alleviare le sofferenze di chi in questo momento ha bisogno di tutto perché, purtroppo, a causa del terremoto non ha più niente” . Per Mary Sorrentino “è fondamentale, però, che il senso di vicinanza alla comunità abruzzese rimanga vivo anche nei prossimi mesi, quando la quotidianità prenderà il sopravvento sulla commozione che segna questi giorni immediatamente successivi alla calamità. Perché il senso di vicinanza e di solidarietà deve restare vivo - conclude - e non può scemare a fronte dell'incedere del tempo”. Intanto una scossa di terremoto, di intensità pari alla magnitudo 3.2 della scala Richter è stata avvertita, intorno alle 10,30 di martedì, nella presila crotonese. Il movimento tellurico è stato avvertito dalle popolazioni dei centri di Mesoraca, Petilia Policastro, Crotonei nel crotonese, e S. Giovanni in Fiore. Decine le segnalazioni telefoniche pervenute al comando provinciale dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti per effettuare delle verifiche, ma senza constatare danni a cose o persone. (08-04-09) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 71 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Vicenza Estratto da pagina: 2 Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro Varate le prime decisioni. Altri 70 milioni per l'emergenza Rinvio di una settimana per il decreto più articolato di misure Venerdì 10 Aprile 2009 NAZIONALE, e-mail print ROMA Subito soldi per gli sfollati. Per il governo il primo pacchetto di aiuti parte dalla effettiva possibilità di dare un'indennità alle famiglie colpite dal sisma. Il decreto ad hoc che quantifica i fondi per le zone terremotate decollerà solo dopo Pasqua per valutare con più attenzione il budget necessario per la ricostruzione, ma il Consiglio dei Ministri ha messo a punto ieri una serie di interventi di assistenza economica attraverso una serie di sussidi. Per ciascuna delle famiglie sfollate verrà dato un contributo di 400 euro, con un'aggiunta di 100 euro per gli ultra 65enni e i diversamente abili. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro a causa del sisma (titolari e dipendenti di attività commerciali produttive, agricoli e artigianali). Indennità riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi che nello scorso anno hanno conseguito un reddito superiore ai 5 mila euro. Come già annunciato il governo ha anche rinviato tutte le scadenze fiscali per i lavoratori dipendenti e autonomi residenti nelle zone del sisma, sospeso per due mesi i termini di pagamento delle bollette di luce e gas e consentito la rinegoziazione dei mutui con le banche, la salvaguardia dell'anno scolastico anche se non si raggiunge il limite minimo di 200 giorni di frequenza (pronto un piano per consentire ai ragazzi di aggregarsi ad altre scuole per le lezioni), mentre i farmacisti potranno distribuire farmaci anche senza ricetta. Tra i provvedimenti del decreto si sta valutando anche una riedizione dello scudo fiscale, ma ogni decisione è rinviata alla prossima settimana, quando cifre e idee sull'emergenza saranno più chiare. «Ora non è possibile stimare con precisione i danni causati dal terremoto», ma per la ricostruzione «serviranno non un miliardo, ma diversi miliardi di euro» ha detto il premier Silvio Berlusconi, aggiungendo che il governo ha iniziato a esaminare dove recuperarli, «ma non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati, lo garantisco io». Tra le soluzioni anche quella di accorpare il referendum con le amministrative e le europee, mantenendo in cassa circa 400 milioni di euro risparmiati per allestire i seggi due volte («Credo ne valga la pena»). In ogni caso, ha aggiunto, «per le spese daremo conto di tutto con assoluta e totale trasparenza». Altri 70 milioni di euro sono stati stanziati per la Protezione civile: si aggiungono ai già 30 stanziati il giorno stesso del terremoto. «Per la ricostruzione dell'Aquila ci saranno tempi lunghi» ha aggiunto Berlusconi spiegando che avverrà in tre fasi: la prima riguarderà le abitazioni private, la seconda il centro storico e gli edifici pubblici (qui gli interventi saranno complessi), infine i nuovi quartieri con il piano casa «che non a niente a che vedere con il terremoto ma che vogliano realizzare in tutta Italia». Le new town - ha ribadito Berlusconi - «non hanno nulla a che vedere con la ricostruzione delle singole case che avverrà presto». Quanto alle responsabilità per crolli e norme che sarebbero state disattese, il premier non vede dolo: «Ci sono già dei pm che indagano, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca». Poi in serata, inseguito dai cronisti, per le strade di Roma, Berlusconi ha confessato: «Sono a pezzi, ho parlato con molte famiglie, ho toccato con mano questa tragedia: è una cosa che dà angoscia». Non c'è pace, per i sopravvissuti, nessun sollievo per i quasi 18mila sfollati alle prese con una vita scardinata nelle tendopoli. Le scosse continuano. Senza tregua. Alcune di entità consistente, quelle che fanno paura, altre più lievi. Con una novità, a detta degli esperti. L'epicentro si è spostato più a nord dell'Aquila, in una zona che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e Montereale. La prima scossa della serie è stata registrata alle 0,55, magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte (5.2); poi altre alle 5,14 (4.6), alle 5,41, alle 6,32 (4.0), alle 6,43 (3.7). La terra ha tremato nel corso di tutto il pomeriggio e poi con un'altra scossa violentissima verso le 21,40 di magnitudo 5,1. Le vibrazioni sono state avvertite, oltre che in tutto l'Abruzzo dove sono avvenuti nuovi crolli, a Roma e in gran parte del Centro Italia. Fortunatamente non sono state coinvolte persone, anche perché ormai le case sono tutte abbandonate e la gente è nelle tendopoli o negli hotel sulla costa. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 72 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Vicenza Estratto da pagina: 2 Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette In ogni caso, il fatto che il fronte sismico si stia spostando preoccupa i geologi che cercano di interpretare il fenomeno per capirne la portata. Il problema sarà in particolare capire se l'evento sismico sia in via di affievolimento o se, invece, si stia andando verso una «recrudescenza», in faglie e zone diverse. Certo è che, a ogni nuova scossa, i superstiti rivivono il trauma iniziale, quei 20 lunghissimi secondi in cui la terra ha rovinosamente tremato. Per Paolo Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico, i rimedi però ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura, scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico e che le sue conseguenze restino impresse indelebili nella mente degli sfollati». ROMA Si fa sempre più folta la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che si attivano per portare solidarietà. La Banca d'Italia ha deciso di versare un milione alla Protezione civile. Mobilitate anche le Poste, che devolveranno la commissione di 1,10 euro per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia sospende l'invio delle bollette ai clienti dell'area e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni e un milione per il recupero del patrimonio storico-artistico. L'arcivescovo di Milano Tettamanzi sollecita ad aderire alla colletta Cei del 19 aprile. La chiesa ortodossa romena devolve il ricavato delle collette delle messe del 12 aprile. In Australia, alcuni club abruzzesi hanno formato un comitato per le iniziative di soccorso. San Giuliano di Puglia accoglie alcuni sfollati. Fedagri invia prodotti di prima necessità; la Fipe-Confcommercio assicura sostegno agli esercenti. L'Associazione nazionale alpini lancia una raccolta fondi; lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze manda farmaci e kit sanitari. Mobilitato anche il mondo dello sport. Un fondo di solidarietà è stato attivato, tra gli altri, dall'Archeoclub Italia, Assofarm, Quattroruote, Acli, e dal sindacato nazionale giornalisti. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 73 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Vicenza Estratto da pagina: 31 Dopo il sisma gara di bontà Partono tir colmi di cibo QUINTO/2 Dopo il sisma gara di bontà Partono tir colmi di cibo Venerdì 10 Aprile 2009 PROVINCIA, e-mail print Non uno, come in un primo momento previsto, ma addirittura due i mezzi partiti ieri mattina di buon'ora dal piazzale del municipio di Quinto Vicentino alla volta di Pescara. La gara di solidarietà dei cittadini ha colpito profondamente l'assessore alla protezione civile Claudio Prestifilippo che in questi giorni ha lanciato l'iniziativa attraverso le scuole, le associazioni di categoria e i gruppi di volontariato. La raccolta di generi di prima necessità avviata dalla giunta in collaborazione con il gruppo della protezione civile, ha avuto una pronta risposta. In appena una giornata sono stati raccolti 42 quintali di generi alimentari. Attivo, oltre al gruppo Alpini anche il gruppo Caritas che ha raccolto 300 capi di vestiario, in particolare per bambini. Ci sono stati dei cittadini che hanno devoluto anche offerte in denaro per 500 euro pareggiando in tal modo il contributo stanziato dall'amministrazione per sostenere l'iniziativa. Un' iniziativa, quella di Quinto Vicentino, che ha coinvolto anche i centri limitrofi. La ditta Lovison di Costabisara ha donato 400 colombe pasquali che saranno recapitate nel centro di smistamento di via Celestino a Pescara gestito dalla Protezione civile nazionale. T.G. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 74 Data: 10-04-2009 Il Giornale di Vicenza Estratto da pagina: 7 Pronti a partire 60 tecnici veneti SOCCORSI. Il governatore Galan ha fatto il punto delle disponibilità in un vertice a Marghera «Pronti a partire 60 tecnici veneti» Si moltiplicano le iniziative di solidarietà: l'incasso dei concerti della Fenice e delle partite di basket all'Abruzzo Venerdì 10 Aprile 2009 REGIONE, e-mail print VENEZIA Più di sessanta tecnici sono pronti a partire dal Veneto per raggiungere le aree terremotate in Abruzzo. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan dopo una riunione a Marghera. «Un affollato e molto partecipato incontro di lavoro - ha detto - ha dato nuovamente la misura di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto. Infatti, sono più di 60 i tecnici veneti che si sono detti disponibili a recarsi in Abruzzo per effettuare verifiche strutturali delle opere e degli edifici danneggiati dal sisma. Si tratta di geometri, architetti, ingegneri, operai specializzati, restauratori». L'incontro si è tenuto nella sala operativa delle Protezione Civile a Marghera dove oltre all'ingegner Mariano Carraro della Regione del Veneto, era presente il prof. Claudio Modena, ingegnere e docente all'università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila. «Mentre proseguono senza soste le diverse attività di soccorso prestate dalle centinaia di volontari veneti nelle aree colpite, a seguito dell'odierno incontro di lavoro - ha concluso Galan - i volontari veneti si predispongono per affrontare le fasi successive alla più drammatica emergenza». Galan ha ricordato che ai funerali di Stato per le vittime, che si svolgono oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto. «A questi nostri concittadini è stato affidato l'incarico di trasportare alcune delle bare delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro Paese. Lo stesso sarà fatto da parte dei volontari della Protezione Civile delle altre regioni d'Italia. A Palazzo Balbi, così come negli altri uffici della Regione, saranno esposte le bandiere a lutto». Numerose sono le iniziative di solidarietà che si sommano in questi giorni nel Veneto. A Treviso, l'incasso della partita di basket Benetton Treviso - Angelico Biella, di domani, sarà devoluto ai terremotati dell'Abruzzo. Lo ha deciso la società sportiva trevigiana che allestirà delle urne al Palaverde per raccogliere offerte dai tifosi e metterà in palio, con una lotteria, un maxi-uovo di Pasqua che sarà assegnato durante l'intervallo. A Venezia il Comune avrà oggi le bandiere a mezz'asta. Intanto “La Fenice” dedicherà i prossimi due concerti dell'orchestra del teatro, diretta da sir Andrew Davis, ai terremotati, ai quali saranno devoluti gli incassi. Un'altra iniziativa arriva da Verona: un autocarro con un carico di ortaggi, frutta, latte e pasta, offerti dagli operatori concessionari del Centro agroalimentare di Verona, sarà consegnato stasera alla piattaforma logistica del Centro agro-alimentare di Fasano. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 75 Data: Il Giornale.it 09-04-2009 Estratto da pagina: 0 Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati n. 86 del 2009-04-10 Cresce la gara della solidarietà di Redazione Cresce, giorno dopo giorno, la gara della solidarietà. Dalle associazioni cattoliche agli avvocati, passando per alpini, compagnie telefoniche e aziende farmaceutiche. Tutt'Italia si mobilita per aiutare le vittime del terremoto Milano Aumenta sempre più con il passare del tempo la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che a vario titolo si sono attivati sul fronte della solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Destinata in alcuni casi anche per sostenere il lavoro della Protezione civile. A cominciare dalla Banca d’Italia, che ha deciso, come primo intervento di solidarietà, di versare un milione di euro all’organizzazione guidata da Guido Bertolaso. Mobilitate anche le Poste italiane, che oggi hanno reso noto di voler devolvere la commissione di 1,10 euro pagata per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia ha invece sospeso l’invio delle bollette telefoniche ai clienti dell’area colpita dal sisma e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni colpite e 1 milione di euro per il recupero del patrimonio storico e artistico. Le associazioni cattoliche In prima fila anche il mondo cattolico, che ha contato oggi un’iniziativa promossa dall’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che ha sollecitato le comunità cristiane ad aderire alla colletta indetta dalla Cei per la Domenica in Albis del 19 aprile. Sempre sul fronte religioso, di rilievo l’iniziativa della chiesa ortodossa romena, che ha deciso di destinare il ricavato delle collette nelle chiese ortodosse in Italia, delle messe del 12 aprile, all’aiuto dei terremotati. Una gara di solidarietà è partita anche in Australia, dove alcuni club abruzzesi hanno formato un comitato per il coordinamento di iniziative in soccorso dei loro corregionali. Un’iniziativa l’ha messe in campo anche San Giuliano di Puglia, paese simbolo del terremoto in Molise, che ha accolto alcuni sfollati abruzzesi in tutte le strutture possibili del comune molisano. Cooperative e organizzazioni Numerosi anche gli sforzi delle organizzazioni cooperative e del commercio: Fedagri ha già inviato nei centri di raccolta delle zone colpite dal terremoto prodotti di prima necessità, mentre la Fipe-Confcommercio ha assicurato il proprio sostegno per aiutare gli esercenti. Attivata anche la rete degli oltre 2400 Cral legati a "Cralnetwork", la quale, su invito dell’Associazione dei comuni italiani ha lanciato un appello ai suoi iscritti affinché contribuiscano alla raccolta fondi per i terremotati e per le vittime del sisma. Legato all’Anci anche il Coordinamento nazionale "Informagiovani", che si è detto pronto a mobilitare energie e professionalità a supporto delle iniziative promosse dal Ministero della Gioventù con l’azione "Giovani protagonisti della ricostruzione". Allo stesso modo all’iniziativa "Giovani per l’Abruzzo" del ministero della Gioventù hanno aderito 11 presidenti della Consulta provinciale degli studenti, che per giovedì 16 aprile hanno organizzato una raccolta fondi in molte città italiane. Gli aiuti degli alpini Un sostegno ai terremotati l’ha organizzato anche l’Associazione nazionale alpini, che ha lanciato una raccolta fondi aperta a tutte le sezioni e i gruppi delle Penne Nere (conto corrente bancario: Banco di Brescia, filiale 2 di Milano, conto corrente n.9535 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9 20121 Milano - iban: it69x035 0001 6320 0000 0009 535 bic/swift BCABIT21; oppure conto corrente postale: Poste italiane - Bancoposta, conto corrente n.16746208 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9, 20121 Milano, iban: it26 h076 0101 6000 0001 6746 208 bic/swift BPPIITRRXXX). Medicinali Un aiuto sotto forma di medicinali l’ha organizzato lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che invierà tra l’altro alla Protezione Civile 20 mila pezzi di kit sanitario tascabile per autosoccorso. Mobilitato anche il mondo dello Sport: oggi la Lazio calcio ha fatto sapere di essersi attivata per una raccolta fondi e di generi di prima necessità che si svolgerà prima del fischio d’inizio del derby romano sabato prossimo. Inoltre, sarà devoluto ai terremotati abruzzesi l’incasso della partita di basket Benetton Treviso-Angelico Biella di sabato prossimo. La mobilitazione degli avvocati Nel mondo della giustizia, un’azione di solidarietà è stata promossa dal Consiglio Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 76 Data: 09-04-2009 Il Giornale.it Estratto da pagina: 0 Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati nazionale forense che verserà 150 mila euro al Fondo di solidarietà avvocato aquilani (attivato dall’Unione degli Ordini abruzzesi). Allo stesso modo l’Associazione nazionale magistrati ha dato indicazione nei giorni scorsi per far affluire i contributi dei magistrati italiani sul conto corrente della sezione abruzzese dell’Anm al fine di affidare il ricavato alla Protezione civile. Una sottoscrizione a favore delle cittadinanze colpite dal sisma l’ha avviata anche l’Associazione dei giovani avvocati italiani. Un fondo di solidarietà è stato attivato anche dall’Assemblea siciliana, dall’Archeoclub Italia (per l’adozione di opere d’arte), dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, da A.S.So.FARM., dalla rivista "Quattroruote" (con l’obiettivo finale di acquistare e donare 4 mezzi di trasporto collettivo) e dalle Acli. Da ultimo, una raccolta di generi di prima necessità è stata organizzata dall’Associazione Nuova Italia Napoli. Un SMS di solidarietà Chi volesse può mandare un contributo semplicemente inviando un sms. Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia hanno attivato il numero solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo colpita dal sisma. L’iniziativa nasce d'intesa con il dipartimento della Protezione civile. Per ogni sms inviato contribuirà con 1 euro. Se invece si chiama da rete fissa la donazione è di 2 euro. L'intero ricavato sarà devoluto alla Protezione civile per il soccorso e l'assistenza. Saranno fornite tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti. Mediafriends Fra le numerose iniziative di solidarietà avviate c'è anche quella di Mediafriends, la onlus di Mediaset, Medusa e Mondadori. Per contribuire è possibile effettuare una donazione tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato a Mediafriends IBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387. Causale: terremoto Abruzzo. © SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 77 Data: 09-04-2009 Il Giornale.it Estratto da pagina: 0 La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico" n. 86 del 2009-04-10 di Redazione Il ministro dell’Istruzione ha garantito che l’anno scolastico sarà considerato valido anche se i giorni di lezione saranno meno di 200 e che saranno messi in condizione di sostenere gli esami di terza media e di maturità. "Le università adottino l'ateneo dell'Aquila". Incentivi per docentie accorpamento di classi L'Aquila - Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha garantito agli studenti dell’area colpita dal terremoto che l’anno scolastico sarà considerato valido anche se i giorni di lezione saranno stati meno di 200, e che saranno messi in condizione di sostenere gli esami di terza media e di maturità. Il ministro ha promesso anche 110 milioni di euro per ricostruire e riorganizzare le scuole colpite dal sisma, e ha parlato di 16 milioni di euro per ricostruire la Casa dello studente all’Aquila. "Il ritorno alla normalità sarà lungo e faticoso, ma è l’obiettivo che ci siamo posti. E il ritorno alla normalità passa dalla scuola", ha detto Gelmini in una conferenza stampa, dopo avere visitato le zone colpite dal sisma. Le scuole abruzzesi potranno adottare soluzioni organizzative per recuperare il mancato svolgimento delle attività didattiche a causa dell’inagibilità degli edifici, come flessibilità dell’orario, composizione delle classi, adattamento del calendario scolastico e modalità di svolgimento degli esami. Potranno inoltre attivare insegnamenti integrativi e aggiuntivi anche nei mesi estivi, come prevede un’apposita ordinanza di Protezione civile. Gelmini ha spiegato che gli studenti potranno "iscriversi in tutte le scuole della regione" per facilitare le famiglie sfollate. "Almeno nelle zone non direttamente coinvolte dal sisma l’obiettivo è di riaprire le scuole", ha detto Gelmini, precisando che nell’area maggiormente colpita "si farà ricorso a delle tensostrutture". Un aiuto verrà anche da Internet: "In rete vorremmo organizzare corsi per l’esame di maturità e di terza media. Società come Microsoft hanno offerto aiuti importanti". "Non avremo pace finché qui non sarà ripristinata una normalità, una buona qualità di vita". "Le università adottino l'ateneo dell'Aquila" È questa, in sintesi, la proposta che il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha avanzato al Senato accademico dell’università abruzzese. "Come Berlusconi ha proposto che ogni provincia adotti un cantiere - ha spiegato il ministro Gelmini - cosi potremmo utilizzare un metodo simile anche per l’università. Gli atenei, che numerosi, in questi giorni si sono detti disponibili, potrebbero adottare un cantiere, un progetto preciso". Il ministro Gelmini ha aggiunto, parlando al Senato accademico, presieduto dal rettore Ferdinando Di Orio, che "il commissario straordinario Bertolaso ha passato tutta la notte per recuperare tutte le tensostrutture disponibili in Italia, cosi da consentire l’inizio delle lezioni in contemporanea all’apertura dei cantieri". "È un metodo che ci trova d’accordo - è stata la risposta del rettore Di Orio - se c’è una priorità in questa città è l’università. Noi vogliamo stare qui: lo dobbiamo - ha concluso - ai nostri 27 mila studenti e alla città". Incentivi per docenti e accorpamenti di classi Il ministro ha illustrato i provvedimenti contenuti nell’ordinanza di protezione civile presentata in Consiglio dei ministri. Oltre ai provvedimenti presentati in Cdm saranno avviate una serie di iniziative a sostegno degli studenti. Si stanno, fra l’altro studiando provvedimenti e iniziative per riorganizzare la didattica dell’Università dell’Aquila. Strutture e classi Si allestiranno tensostrutture per riprendere l’attività scolastica. Allo studio l’accorpamento nelle stesse classi dei bambini di prima e seconda elementare e di terza, quarta e quinta elementare. È in corso una verifica per capire se qualche struttura è agibile per utilizzarla con turni durante tutta la giornata. Incentivi per straordinari e doppi turni Vengono poi introdotti speciali incentivi per favorire gli straordinari e i doppi turni di professori e personale amministrativo ed aumentare le ore di lezione, per recuperare i ritardi nell’attività didattica. Casa dello studente È previsto lo stanziamento straordinario di 16 milioni di euro per la ricostruzione della Casa dello Studente de L’Aquila. Il Miur ed il ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Tecnologica, in collaborazione con Microsoft e con le principali aziende di settore, attueranno la riorganizzazione delle piattaforme informatiche (collegamenti di computer, internet e software) per garantire il supporto alla didattica anche nelle strutture provvisorie d’emergenza. Maturità: computer e internet A tutti gli studenti che dovranno sostenere a breve l’esame di maturità a Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 78 Data: 09-04-2009 Il Giornale.it Estratto da pagina: 0 La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico" L’Aquila, verranno forniti un pc portatile ed una chiave per la connessione a internet, per poter seguire corsi a distanza su tutte le materie base, come italiano, matematica, fisica, latino. Grazie al pc connesso a internet, tramite l’utilizzo di cuffia e microfono, i ragazzi saranno suddivisi in "classi virtuali" dove si terranno lezioni e si svolgeranno compiti, grazie al contributo di solidarietà di docenti di tutta Italia, che faranno lezione via web. Si tratta dell’anticipazione di un progetto che i ministri Gelmini e Brunetta intendono proporre in tutte le scuole italiane per il prossimo anno scolastico. Sarà presto on line lo spazio web "la scuola per l’Abruzzo" dove saranno raccolte le centinaia di offerte che arrivano da parte delle scuole, delle associazioni degli studenti, dei genitori e degli insegnanti, delle consulte e del volontariato. Scuole: rete solidale A questo si aggiungono altre iniziative. È in fase di organizzazione un punto di raccolta del materiale didattico che le scuole di tutta Italia stanno inviando per le scuole abruzzesi. Si sta attivando un servizio di gemellaggio tra le scuole abruzzesi e quelle del resto del Paese per ospitare studenti di zone colpite dal sisma nelle famiglie e nelle scuole delle altre regioni. Gli studenti delle Consulte, poi, stanno preparando un piano di attività estive per i bambini da realizzare nei campi o nelle scuole allestite nei campi. Lavagne interattive Saranno disponibili da subito 15 lavagne interattive multimediali per le scuole da campo. Le lavagne potranno anche essere utilizzate per attività non didattiche (proiezioni di film, dvd, cartoni animati). Al via laboratorio didattico con biblioteche itineranti: tante scuole stanno inviando libri per gli studenti abruzzesi. Sarà aperto un punto permanente della Direzione Generale dello Studente del Miur a L’Aquila per dare sostegno agli studenti fino alla fine dell’emergenza. È stato infine chiesto alle Consulte studentesche di rinunciare alla giornata nazionale dell’arte e della creatività. I soldi risparmiati verranno destinati alla ricognizione delle scuole colpite dal terremoto. © SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 79 Data: Il Giornale.it 10-04-2009 Estratto da pagina: 0 Altra scossa. Napolitano: chiarezza sui crolli n. 86 del 2009-04-10 Napolitano sui crolli: "Nessuno senza colpe" di Redazione Il capo dello Stato all'Aquila rende omaggio alle vittime, poi ringrazia i soccorritori e accusa: "Responsabilità diffuse" Friuli, modello da imitare Irpinia, modello da evitare L'Aquila - Napolitano accusa. Rende omaggio alle bare, visita i luoghi della tragedia, ringrazia i soccorritori e conforta la gente. Poi scaccia i fotografi. E accusa. "Anche sul terremoto bisogna parlare il linguaggio della verità" dice, sottolineando l'emergenre di "irresponsabilità diffuse" di fronte alla tragedia di edifici antisismici ugualmente crollati travolgendo vite umane. Il capo dello Stato cita la frase di "un’esponente dell’opposizione" che ha detto "nessuno è senza colpe". "Credo che abbia ragione" commenta. "Nessuno dovrebbe chiudere gli occhi: né chi acquista né chi costruisce né chi è chiamato a fare i controlli. In questo senso - ha aggiunto il Capo dello Stato - un esame di coscienza è necessario, ma non per battersi il petto: per vedere cosa è indispensabile e urgente fare perché mai più ciò accada". "Tutti facciano esame di coscienza" Sui crolli di edifici costruiti dopo l’entrata in vigore delle norme antisismiche "deve esserci un esame di coscienza, che non conosce assolutamente coloriture e discriminanti politiche. Non si tratta di vedere chi ha avuto ragione o torto, chi responsabilità e chi non ne ha. Ho sentito un esponente dell’opposizione, che di solito non è incline a fare affermazioni di questo genere, dire 'nessuno è senza colpa' e credo che avesse ragione. Qui si tratta di vedere come sia potuto accadere che norme di prevenzione identificate, studiate e anche tradotte in legge non abbiano avuto l’attuazione indispensabile. Non l’abbiano avuta per difetto di controlli o per irresponsabilità diffuse: perché molti sono i soggetti che in definitiva sono coinvolti nella costruzione di un palazzo, nella costruzione o nell’acquisto di una casa". Arriva Napolitano Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato all’Aquila per visitare la zona disastrata dal terremoto. Il suo primo gesto è stato di rendere omaggio alle vittime. Dopo un briefing con gli operatori della protezione civile il capo dello Stato visita la Casa dello Studente, Onna e la tendopoli di San Demetrio: le zone dove il terremoto ha provocato danni più gravi. Napolitano è entrato da solo nel grande hangar nel quale sono allineate le bare. Ha trovato un sacerdote e alcuni scout in preghiera. Si è soffermato in raccoglimento, osservando quel terribile spettacolo di morte che dà visivamente l’immagine dei lutti causati dalle scosse di questi giorni. Il presidente ha osservato con particolare commozione le bare bianche, quelle dei bambini e dei ragazzi. È stato colpito da una bara sulla quale ne era posata una piccola bianca. Il dialogo con gli sfollati All’uscita, visibilmente provato dall’esperienza ha incontrato i familiari delle vittime, ascoltando le loro storie. Una coppia di anziani si è presentata a lui stringendo forte un ragazzo e dicendo: "Presidente, solo questo ci è rimasto". Napolitano ha detto parole di cordoglio e ha ribadito il suo impegno affinchè lo Stato, come è stato ampiamente assicurato, faccia il massimo sforzo per assistere gli sfollati e ricostruire le case, e perché questo sforzo sia svolto con continuità fino a raggiungere l’obiettivo. "Sono qui per dovere e per sentimento" queste le prime parole che il presidente della Repubblica ha rivolto ai soccorritori. Incontrando alcuni rappresentanti dei vigili del fuoco, che insieme alla protezione civile organizzano gli aiuti, il capo dello Stato ha ribadito: "Sono qui per ringraziarvi per tutto ciò che state facendo, uno sforzo di efficienza e di generosità straordinaria nell’ambito dell’organizzazione dello Stato e della mobilitazione dei cittadini". Stizzito con i fotografi Striglia i giornalisti Napolitano. Quando il capo dello Stato arriva a Onna, il paese completamente distrutto dal terremoto, viene letteralmente attorniato da decine di fotografi e giornalisti e lui non usa mezze parole: "Non sono venuto qui per farmi fotografare, avete fatto le foto, fatevi da parte...". © SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 80 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Brianza) CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione c... PRIMO PIANO pag. 2 CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione civile di Cesano Maderno che andavano a consegnare la Farmacia mobile a L'Aquila sono giunti a destinazione ieri mattina alle 7, dopo un viaggio durato quasi 10 ore. Gli ultimi chilometri sono stati percorsi praticamente a passo d'uomo visto che - come hanno raccontato via radio e telefonino a quanti li stavano seguendo da casa - l'ennesima scossa di terremoto nella notte, ha spostato la sede dell'autostrada di quasi 20 centimetri, creando dei dislivelli pericolosi che non consigliano velocità superiori. «Appena giunti sul posto abbiamo iniziato le operazioni di scarico e installazione del modulo prefabbricato e alle 9,20 la farmacia era già operativa e accoglieva i primi pazienti», racconta Amalio Mornata, presidente del gruppo di volontari di Cesano e protagonista della spedizione. Poco il tempo per distrarsi, dopo un viaggio massacrante e due ore e mezza di lavoro intenso sul posto. Il programma prevedeva la ripartenza da L'Aquila per il rientro a Cesano nella serata di ieri. «Torneranno a casa domani mattina (oggi, ndr)», aggiunge Giancarlo Costa, coordinatore della Protezione civile di Cesano che fin da lunedì mattina sta seguendo l'invio di uomini e mezzi dalla zona verso i luoghi del sisma. «Un gruppo di 35 volontari da Paderno Dugnano e Novate Milanese si sta preparando in queste ore per partire con il compito di allestire una nuova cucina da campo a circa un chilometro dal primo campo base avviato subito dopo il terremoto», prosegue Costa. La nuova colonna della Protezione civile brianzola si è mossa ieri sera dal centro logistico di Agrate Brianza. Intanto da Cesano Maderno si stanno organizzando i volontari per dare i primi cambi alle squadre che sono operative da lunedì scorso, è prevista una partenza già lunedì con le persone che si sono messe a disposizione per garantire turni di lavoro di una settimana. Di questo gruppo faranno parte anche volontari del nucleo di Protezione civile di Limbiate. Solidarietà anche dalle imprese della Confapi Milano (circa 3mila a Milano, Monza e Brianza e Lodi) che sospenderanno l'attività oggi durante i funerali delle vittime del sisma. «Si tratta di un piccolo gesto di rispetto nei confronti delle vittime di questa tragedia», afferma Paolo Galassi, presidente di Confapi Milano. Gabriele Bassani Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 81 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Como) Terremoto, l'incubo di una comasca COMO E PROVINCIA pag. 4 Paola Coira è ricoverata in gravi condizioni. Nel sisma ha perso il marito VILLA GUARDIA «È UN MOMENTO davvero triste». Poche parole, sussurrate al telefono, quelle di Dirce Antonia Trinca, la mamma di Paola Coira, la donna originaria di Villa Guardia rimasta ferita dal terremoto che domenica notte ha colpito l'Abruzzo. Una preoccupazione, la sua, che si aggiunge al dolore acuto per la morte del genero, il marito della figlia. Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia all'università Tor Vergata di Roma domenica, quando la terra ha tremato, era con la moglie nella loro casa di vacanza a Tempera, ad un'ottantina di chilometri da l'Aquila. Per lui non c'è stato più nulla da fare: è morto schiacciato dalle macerie. I FUNERALI sono stati celebrati ieri nella capitale, paese d'origine dell'uomo. La moglie invece è ancora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Chieti dove è stata trasferita dopo essere estratta dalle macerie. Si è salvata dal terremoto, ma è giunta al pronto soccorso con un serio trauma addominale e cranico da schiacciamento. Ci sono stati segni di miglioramento, ma i bollettini medici parlano di condizioni critiche: è in attesa di essere sottoposta alla dialisi (i reni sono rimasti particolarmente danneggiati dallo schiacciamento), e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. «CI SONO SEGNI di miglioramento, ma i medici ancora non si pronunciano - conferma la mamma che sospira e non trova la forza di aggiungere altre parole -. All'ospedale con lei ci sono il fratello Ambrogio e Giovanna, sua sorella». Paola Coira si era trasferita a Roma con il marito nel 2002. La coppia aveva una casa di villeggiatura a Tempera. I coniugi, approfittando delle prime giornate di sole, venerdì si erano recati in Abruzzo, ma domenica notte anche la loro casa è crollata. Paola Coira è stata estratta dalle macerie sette ore più tardi; il marito invece era già privo di vita. Il fratello Ambrogio ha subito raggiunto la sorella all'ospedale di Roma. IN VIA VENETO, dove vive ancora la mamma di Paola, nessuno ha la forza di parlare, di commentare questa triste tragedia. Anche la zia di Paola, Anna, non riesce a dire nulla. Si racchiude nel suo dolore e fa un lungo sospiro. I familiari sono in continuo collegamento telefonico con Chieti in attesa di sapere notizie sulla ripresa della donna, la cui vita è ancora appesa ad un debole filo. INTANTO CONTINUA anche in queste ore l'impegno dei soccorritori comaschi che hanno raggiunto le zone terremotate martedì a poche ore dal sisma che ha sconvolto la popolazione abruzzese. I diciotto vigili del fuoco del comando di Como hanno scavato fra le macerie di alcune palazzine del centro dell'Aquila, in via don Luigi Sturzo, dove, con turni di lavoro massacranti, hanno estratto dalle macerie numerosi corpi di persone rimaste sepolti nella notte fra domenica e lunedì quando in pochi secondi si è scatenato l'inferno. Le due squadre rientreranno a Como fra oggi e domani e verranno rimpiazzate da altre squadre in partenza dal Lario. Non si fermano anche le iniziative di solidarietà dei comaschi nei confronti della popolazione sotto choc. Raccolta di materiali e di cibo, come avviene in questi giorni a Erba ed Eupilio e numerose sottoscrizioni dimostrano la vicinanza dei lariani alla popolazione colpita dal sisma. Image: 20090410/foto/1341.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 82 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Milano) «Fermatevi durante i funerali» MILANO ATTUALITA' pag. 5 APPELLO DELLA MORATTI AI MILANESI MILANO IL SINDACO Letizia Moratti ha manifestato il cordoglio della città con un messaggio al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e ai sindaci dei Comuni abruzzesi colpiti dal sisma. Il sindaco invita anche i milanesi a cinque minuti di silenzio e di sospensione delle attività alle ore 11 di oggi, nell'ora d'inizio dei funerali di Stato. «Milano e L'Aquila, Milano e l'Abruzzo in questi giorni sono uniti nel dolore per il terribile evento che ha distrutto tante vite e che ha colpito un territorio tra i più belli d'Italia. Un evento che però non è riuscito a spezzare la vostra forza e la speranza di tutti noi ha scritto il sindaco Milano vi è vicina e sostiene la vostra voglia di rinascere, di riprendere a vivere. Il vostro dolore oggi è anche il nostro. Oggi siamo con voi nella sofferenza, ma saremo con voi anche domani nell'impegno tenace e coraggioso per risorgere. È un messaggio che, attraverso lei, voglio estendere a tutti i sindaci e alle popolazioni dei Comuni colpiti. Milano, nel giorno del lutto nazionale, onorerà la memoria delle vittime e si unirà al cordoglio del Paese con alcuni minuti di raccoglimento dell'intera città. È il simbolo della nostra solidarietà, del nostro affetto, del nostro abbraccio». L'Unione del Commercio si unisce al sindaco, nell'invito a sospendere l'attività per 5 minuti in negozi, pubblici esercizi, imprese del terziario di Milano e provincia. Sul sito internet dell'Unione - www.unionemilano.it, sono riportati gli estremi per aderire alla sottoscrizione promossa da Confcommercio con la Fondazione Giuseppe Orlando a favore delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma. «Il mondo del commercio dichiara Carlo Sangalli, presidente dell'Unione è vicino al dolore immenso delle popolazioni investite dal sisma. Una vicinanza che si traduce in una serie di iniziative concrete a cominciare dalla sottoscrizione a favore delle famiglie e delle imprese colpite dal terremoto. La ricostruzione richiederà tempo e sforzi enormi ed è dunque necessario che la grande solidarietà che sta nascendo in questi giorni continui in una logica di lungo termine». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 83 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Varese) Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo. VARESE: PRIMO PIANO pag. 3 Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo Offerti prodotti igienici, oggetti di uso quotidiano maanche escavatori e container IN MISSIONE INSIEME ALLA CROCE ROSSA VARESE L'ABRUZZO, in ginocchio dopo il terremoto, inizia a compilare il doloroso elenco dei bisogni. Alimentari, indumenti e farmaci. Ma anche altri oggetti di uso quotidiano. A cominciare dai prodotti per la igiene personale. DAL VARESOTTO tre aziende si sono rivolte al comitato provinciale della Croce Rossa per mettere a disposizione le loro offerte. Un'impresa di trasporti ha donato un autocarro, completo di container, sul quale potrà essere caricato il materiale in partenza dalla provincia. Un'azienda edile, invece, ha fornito due macchine escavatrici: un mezzo per rimuovere i detriti e una gru con braccio estendibile, per raggiungere con più facilità case e altri edifici coperti da cumuli di pietre e rovine, altrimenti inaccessibili a piedi. I cingolati saranno manovrati da due dipendenti della società, che faranno rotta verso l'Abruzzo insieme ai due «bestioni». Una terza ditta, invece, è pronta a inviare nelle terre devastate dal sisma, sempre attraverso la carovana della Croce Rossa, diversi bancali di prodotti per la pulizia personale. Salviette, asciugamani, panni e carta igienica, quanto mai necessari negli accampamenti e nelle tendopoli allestite a L'Aquila e dintorni. «SONO SOLO i primi aiuti che ci sono stati donati - spiega Luca Santopolo, delegato della Croce Rossa per la Protezione civile - Ma sono sicuro che altri imprenditori si metteranno in contatto con noi. Siamo di fronte a un'enorme corsa alla solidarietà. Un fermento mai visto prima». Ieri nelle zone devastate dal terremoto volontari e forze dell'ordine hanno cominciato a stendere la lista di tutto quello che manca. Terminati i primi soccorsi e gli scavi alla ricerca di sopravvissuti e cadaveri, è scattata la seconda fase dell'emergenza sisma. «Si tratta di provare a riportare un minimo di normalità nelle vite sconvolte degli sfollati», prosegue Santopolo. Un compito arduo, anche perché la costruzione delle piccole città in tela e plastica non è affatto finita. «C'è bisogno ancora di tanto: dai viveri agli attrezzi e detersivi per tenerle pulite», precisa il volontario varesino. Uomini e veicoli continuano a partire anche dal comando provinciale dei vigili del fuoco. È arrivato il momento di dare il cambio ai primi colleghi, scesi a L'Aquila subito dopo il dramma. Ieri si è messa in viaggio una colonna formata da nove pompieri, a bordo di due automezzi. OGGI, giorno dei funerali delle vittime estratte dalle macerie, è stata indetta una giornata di lutto nazionale. Le esequie sono in programma alle 11. In concomitanza con le celebrazioni i negozi varesini sono stati invitati da Uniascom e Confesercenti a tenere abbassate le loro serrande. Bandiere a mezz'asta, invece, a Palazzo Estense, sede dell'amministrazione comunale del capoluogo. Enrico Camanzi Image: 20090410/foto/1826.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 84 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Varese) Malpensa, Messa pasquale per il sisma VARESE: PRIMO PIANO pag. 2 LA SANTA MESSA del giorno di Pasqua celebrata nella cappella dell'aeroporto di Malpensa (alle 8,15, Terminal 1) sarà dedicata ai terremotati dell'Abruzzo. Il cappellano don Ruggero Camagni (nella foto) ha deciso di destinare tutte le offerte che saranno raccolte nelle cassette alle popolazioni abruzzesi. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 85 Data: 10-04-2009 Il Giorno (Varese) Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo VARESE: PRIMO PIANO pag. 2 Offerti prodotti igienici, oggetti di uso quotidiano maanche escavatori e container IN MISSIONE INSIEME ALLA CROCE ROSSA VARESE L'ABRUZZO, in ginocchio dopo il terremoto, inizia a compilare il doloroso elenco dei bisogni. Alimentari, indumenti e farmaci. Ma anche altri oggetti di uso quotidiano. A cominciare dai prodotti per la igiene personale. DAL VARESOTTO tre aziende si sono rivolte al comitato provinciale della Croce Rossa per mettere a disposizione le loro offerte. Un'impresa di trasporti ha donato un autocarro, completo di container, sul quale potrà essere caricato il materiale in partenza dalla provincia. Un'azienda edile, invece, ha fornito due macchine escavatrici: un mezzo per rimuovere i detriti e una gru con braccio estendibile, per raggiungere con più facilità case e altri edifici coperti da cumuli di pietre e rovine, altrimenti inaccessibili a piedi. I cingolati saranno manovrati da due dipendenti della società, che faranno rotta verso l'Abruzzo insieme ai due «bestioni». Una terza ditta, invece, è pronta a inviare nelle terre devastate dal sisma, sempre attraverso la carovana della Croce Rossa, diversi bancali di prodotti per la pulizia personale. Salviette, asciugamani, panni e carta igienica, quanto mai necessari negli accampamenti e nelle tendopoli allestite a L'Aquila e dintorni. «SONO SOLO i primi aiuti che ci sono stati donati - spiega Luca Santopolo, delegato della Croce Rossa per la Protezione civile - Ma sono sicuro che altri imprenditori si metteranno in contatto con noi. Siamo di fronte a un'enorme corsa alla solidarietà. Un fermento mai visto prima». Ieri nelle zone devastate dal terremoto volontari e forze dell'ordine hanno cominciato a stendere la lista di tutto quello che manca. Terminati i primi soccorsi e gli scavi alla ricerca di sopravvissuti e cadaveri, è scattata la seconda fase dell'emergenza sisma. «Si tratta di provare a riportare un minimo di normalità nelle vite sconvolte degli sfollati», prosegue Santopolo. Un compito arduo, anche perché la costruzione delle piccole città in tela e plastica non è affatto finita. «C'è bisogno ancora di tanto: dai viveri agli attrezzi e detersivi per tenerle pulite», precisa il volontario varesino. Uomini e veicoli continuano a partire anche dal comando provinciale dei vigili del fuoco. È arrivato il momento di dare il cambio ai primi colleghi, scesi a L'Aquila subito dopo il dramma. Ieri si è messa in viaggio una colonna formata da nove pompieri, a bordo di due automezzi. OGGI, giorno dei funerali delle vittime estratte dalle macerie, è stata indetta una giornata di lutto nazionale. Le esequie sono in programma alle 11. In concomitanza con le celebrazioni i negozi varesini sono stati invitati da Uniascom e Confesercenti a tenere abbassate le loro serrande. Bandiere a mezz'asta, invece, a Palazzo Estense, sede dell'amministrazione comunale del capoluogo. Enrico Camanzi Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 86 Data: Italia Oggi 10-04-2009 Sisma, verifiche sulle case con proroga a fine 2010 Una lettura delle norme di rinvio adottate più recentemente Le verifiche tecniche su tutti gli edifici realizzati in zone sismiche dovevano essere effettuate entro il 2008, ma a fine 2007 si esclusero gli edifici realizzati secondo le norme antisismiche vigenti nel 1984 e, per le altre opere, si prorogò l'obbligo di verifica a fine 2010; intanto, da oltre un anno sono vigenti le norme tecniche del 2005 per le nuove opere infrastrutturali e per gli edifici strategici. Sono queste le conclusioni cui si può giungere leggendo le norme di proroga più recenti in materia di norme tecniche sulle costruzioni e sulle verifiche in zona sismica.Con riguardo a quest'ultimo profilo, la scelta di rinviare i controlli fu operata con il decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito nella legge n. 31 del 28 febbraio 2008. La norma (articolo 20, comma 4) andava a toccare l'operatività di una disposizione (articolo 2, comma 3) della nota ordinanza del presidente del consiglio n. 3274 del 20 marzo del 2003, che seguiva la tragedia della scuola di San Giuliano. La norma del 2003 prevedeva l'obbligo, per i proprietari, di procedere alla verifica degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali «la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile», nonché degli edifici e delle opere infrastrutturali «che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso». I controlli dovevano essere svolti entro cinque anni (marzo 2008) e dovevano «riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2», zone all'interno delle quali figurano quelle del sisma del 6 aprile. Poco prima della scadenza del termine, il decreto legge n. 248 operò in due direzioni: da una parte spostò il termine al 31 dicembre 2010, dall'altra parte escluse tutte le costruzioni progettate in base alle norme antisismiche vigenti nel 1984. In altre parole, tutti i controlli che in quelle zone dovevano essere effettuati obbligatoriamente entro marzo del 2008 furono rinviati a fine 2010, escludendo dall'obbligo gli edifici progettati in base alla normativa antisismica vigente nel 1984. Ovviamente ciò non toglie che chiunque, soggetto pubblico o privato, avrebbe potuto procedere ad una verifica entro il 2008, ma il segnale che fu dato a fine 2007, con la proroga triennale, certamente non promosse una tempestiva campagna di verifica. Nello stesso decreto legge n. 248 era contenuta anche la proroga di cui molto si parla in questi giorni, dell'entrata in vigore delle nuove norme tecniche sulle costruzioni (dm 14 settembre 2005, poi integrato dal dm 14 gennaio 2008 e dal dm 6 maggio 2008), spostata a fine 2007 e successivamente al 30 giungo 2010 dalla legge n. 2/2009. Va però precisato che nello stesso provvedimento (sempre all'articolo 20, ma al comma 4) si prevedeva che il differimento non operasse per le progettazioni di edifici di interesse strategico e per le opere infrastrutturali rilevanti ai fini sismici che, quindi, da più di un anno devono essere progettate con i nuovi standard. La proroga al 30 giugno del 2010, che con tutta probabilità sarà eliminata dal Governo in questi giorni, non vale quindi da più di un anno per le più importanti infrastrutture. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 87 Data: Italia Oggi 10-04-2009 Sisma, un aiuto dai professionisti Il Consiglio nazionale di categoria pensa alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto Pronti alla verifica della stabilità e dell'agibilità degli edifici In Abruzzo come in Friuli, in Irpinia, in Toscana. Oggi, come allora, i periti industriali sono impegnati in prima linea per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Non tanto nell'emergenza di queste ore (la protezione civile sta conducendo con mano ferma le operazioni di soccorso), ma quanto nella fase immediatamente successiva quando si dovrà provvedere alla stima dei danni, alla verifica della stabilità degli edifici interessati dal sisma o dell'agibilità di quelli lesionati. Quando, in una parola, si penserà alla ricostruzione. E se è vero che in alcuni momenti si vede (va detto senza retorica) la grandezza di un popolo, questa è stata l'occasione in cui si è manifestata senza alcuna incertezza quella degli italiani. Che, abituati a dividersi sulle sciocchezze, a scontrarsi sui dettagli sanno ritrovare la propria unità nei momenti in cui è più necessaria. E lo sanno fare in concreto. Nel tam tam della solidarietà tutte le categorie tecniche (periti industriali, geologi, architetti, ingegneri, agrotecnici, geometri, periti agrari) si sono quindi riunite per mettere a disposizione dei terremotati, nel momento opportuno, esperienza e professionalità. L'obiettivo è di costituire un'unità tecnica multidisciplinare di supporto, che sia operativa soprattutto per la fase successiva del censimento dei danni. Anche perché ora, come ha puntualizzato il presidente del Cnpi Giuseppe Jogna, anche per rispondere alle diverse segnalazioni che arrivano dai numerosi presidenti provinciali, «questo non è il momento per precipitarsi, in modo spontaneo, nel luoghi del disastro. Tutto deve passare attraverso il coordinamento che sta egregiamente svolgendo la protezione civile. Forte dell'esperienza che ho vissuto in prima persona nel terremoto del Friuli, so che ora è invece necessario aspettare che si stabilizzi il fenomeno». Nella fase successiva, invece, ha ancora spiegato, metteremo in campo tutte le risorse, su base di volontariato, che la nostra professione assieme alle altre può fornire». E in questo senso i periti industriali sono pronti a mettere a disposizione le proprie molteplici competenze tecniche: i professionisti con specializzazione in elettrotecnica possono, per esempio, provvedere alla progettazione e alla verifica di tutti gli impianti provvisori che alimentano le tendopoli, mentre i chimici potranno contribuire nel gestire l'emergenza acqua, che in catastrofi del genere può essere alterata nelle sue caratteristiche, controllandone la qualità dal punto di vista chimico e batteriologico. I periti industriali edili potranno offrire la propria competenza invece per organizzare squadre per il censimento degli edifici e la valutazione dei danni, nonché l'opportuna verifica dell'agibilità di quelli lesionati. Ma tutto questo verrà dopo. Ora ciò che di concreto si potrà fare, ha ancora precisato il numero uno del Cnpi è quello di sottoscrivere l'iniziativa di solidarietà del Cup: «Invito tutti i rappresentati di categoria a aderire all'iniziativa promossa dal Comitato unitario delle professioni di attivare una raccolta fondi per rispondere alle emergenze più stringenti. Nel frattempo ai colleghi colpiti va la piena e totale solidarietà del Consiglio nazionale, che chiede nel frattempo, al fine di valutare eventuali interventi mirati, la collaborazione di tutti per acquisire informazioni dettagliate relativamente all'esistenza di situazioni critiche che possano riguardare gli iscritti sia per gli aspetti personali che nell'attività professionale. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 88 Data: Italia Oggi 10-04-2009 Sisma Abruzzo, subito interventi amministrativi «Il tragico evento del terremoto in Abruzzo», ha dichiarato il segretario generale Francesco Longobardi, «non può lasciare indifferenti alcuna delle forze sane e produttive del paese. Ben vengano tutte le iniziative di solidarietà volte ad alleviare le sofferenze delle popolazioni abruzzesi, alle quali siamo fortemente vicine. Sono eventi destinati a lasciare cicatrici indelebili nella vita personale e collettiva, a fronte dei quali non ci si può che prodigare per ogni azione utile, volta al superamento di questo particolare momento. Ritenendo utile anche il nostro piccolo contributo, ho immediatamente rivolto richiesta alle Autorità ministeriali di competenza di provvedere a sospendere nell'area regionale con immediatezza tutte le scadenze fiscali, previdenziali ed amministrative. Un intervento che ho ritenuto opportuno, tenuto conto che senza un decreto motivato da fattori di urgenza, si corre il rischio di dover rispondere anche di violazioni amministrative in una simile tragedia. Ritengo altresì di poter esprimere a nome di tutti i consulenti del lavoro Ancl, la profonda commozione e l'apprezzamento per quanti, dalla protezione civile, e tutte le forze dell'ordine, ai soccorritori, all'esercito, ai volontari, continuano a prodigarsi senza sosta, mettendo il lavoro al servizio degli altri». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 89 Data: Italia Oggi 10-04-2009 Ricostruiremo L'Aquila e Abruzzo Il presidente degli ingegneri: bene la New town, ma il centro storico dovrà tornare a vivere Stefanelli, già tutti al lavoro sotto la guida di Bertolaso È il simbolo dello scandalo, dei soldi pubblici finiti in macerie nei crolli provocati dal terribile sisma che ha devastato l'Aquila e parte dell'Abruzzo. Ma Paolo Stefanelli, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli ingegneri, è convinto che presto l'Ospedale San Salvatore, ora inagibile al 90% e al centro delle inchieste della Procura della repubblica cittadina, potrà essere sistemato e riutilizzato almeno per i reparti che non hanno subito danni strutturali. «La struttura ha mantenuto la sua stabilità, dice a Italia Oggi. «Ci sono danni per i controsoffitti, le tramezzature, i rivestimenti esterni e anche lesioni importanti. Ma l'edificio non è crollato, sarà di nuovo agibile». Stefanelli, ieri all'Aquila per definire con il sottosegretario della Protezione civile Guido Bertolaso i criteri della partecipazione dei professionisti alla ricostruzione, ha constatato che la situazione, gravissima, richiederà un impegno straordinario di uomini, competenze, soldi. E tempi lunghi. Domanda. Come è andato l'incontro con Bertolaso? Risposta. Abbiamo predisposto tutto il trasferimento della macchina organizzativa della nostra presenza e discusso di tempi e modalità del monitoraggio degli edifici. D. In quanto tempo contate di finire il vostro lavoro? R. Quindici giorni serviranno per organizzare. Il resto dipenderà dal terremoto. Qui c'è una scossa ogni quattro o cinque ore e in queste condizioni la nostra attività sarebbe impedita.D. Quando il sisma si calmerà come agirete? R. Costituiremo squadre di tre ingegneri, dei quali due esperti e un giovane che avrà così modo di formarsi. Poi verificheremo la condizione degli edifici pubblici e delle abitazioni private, sulla base delle schede che ci ha fornito la Protezione civile e che richiedono una particolare esperienza. D. Lavorerete sotto la guida della Protezione civile? R. Sotto il loro coordinamento. Poi abbiamo fatto discorsi organizzativi nostri e raccolto fondi che sono indispensabili. Qui servono soldi e non beni materiali. D.Che impressione ha ricevuto dalla sua visita? R. Ci hanno fatto visitare i centri colpiti dal terremoto e le tendopoli allestite per i senzatetto. Ne ho ricavato una sensazione di grande efficienza, che fa onore al paese e alla Protezione civile. D. Come vi impegnerete per la ricostruzione? R. Siamo già impegnati come volontariato. Ci accolliamo l'onere economico della nostra partecipazione e forniamo squadre, mezzi e materiali che saranno impiegati dai nostri colleghi. Poi nella fase della vera ricostruzione, ciascuno si muoverà con le sue capacità professionali e per suo conto. D. Ma prima dovrete verificare la stabilità degli edifici. Quanto impiegherete? R. I palazzi delle istituzioni sono pochi, la verifica richiederà qualche giorni. Il lavoro complesso sarà per quelli privati.D. Pensa che troverete molte abitazioni da abbattere e ricostruire? R. Purtroppo la parte più danneggiata dell'Aquila è il centro storico ed è chiaro che lì la ricostruzione richiederà tempo. D. Dunque bisognerà fare le New town? R. Il discorso New town è accettabile ma non bisogna dare ai cittadini il messaggio che si intende evitare l'enorme impegno necessario per il centro. E poi per le New town ci vorranno almeno due anni. Non si può mica tenere la gente sotto le tende per tutto quel tempo, bisogna realizzare ripari migliori. Poi la New town diventerà un parcheggio di lunga sosta,e a ricostruzione ultimata una aggiunta alla città storica. D.Quante persone bisognerà sistemare? R. Non sappiamo quanti non potranno rientrare nelle loro case. L'obiettivo è consentire il ritorno nelle abitazioni, dove è possibile, a quanta più popolazione possibile. Per questo dovremo valutare quanti edifici sono lesionati in modo irreparabile, quanti richiederanno lunghi lavori e quanti, invece,una semplice manutenzione. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 90 Data: 10-04-2009 Italia Oggi Prime misure per l'emergenza: stop a bollette, mutui e contributi le decisioni del consiglio dei ministri Stanziati altri 70 milioni per le zone colpite dal sisma. Il resto arriverà con un decreto dopo Pasqua È soltanto un primo capitolo del complesso delle misure che verrà messo in campo per far fronte all'emergenza terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Ieri il premier, Silvio Berlusconi, ha illustrato in consiglio dei ministri un'ordinanza che conferma soprattutto una serie di sospensioni che vengono incontro ai terremotati. A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali.È poi prevista un'indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. Questa indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi. I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto.Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito.Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile. Scatta una sospesione di due mesi per i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas e allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d' intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica ed il commissario delegato. Il ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni e atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. Viene inoltre quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori sinistrati, con un rinvio a un decreto del ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorché lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni.Contestualmente il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro.Il cdm ha, inoltre, deciso l'impiego di 700 militari delle forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 91 Data: Italia Oggi 10-04-2009 Scudo fiscale, c'è il sì di Casini Dopo il terremoto via XX Settembre prova ad anticipare l'Europa per il rientro dei capitali Tremonti cerca consensi per sganciarsi dall'Ue. Pd contrario Lo scudo fiscale cerca consensi per una partenza rapida. E sul fronte interno, almeno in parte, li ottiene. Per far scattare il meccanismo il prima possibile, e usare il gettito che ne verrà per far fronte all'emergenza terremoto, il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, si sta muovendo anche su un piano politico. Non è un mistero, del resto, che il titolare del dicastero di via XX Settembre avrebbe voluto inserire lo scudo all'interno di una cornice europea. Ma questo, evidentemente, avrebbe richiesto tempi lunghi. Adesso, con il sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, servono circa 8 miliardi di euro, subito. Insomma, per Tremonti diventa necessario provare a sganciarsi dal contesto europeo, che verosimilmente lo avrebbe costretto ad aspettare l'esito del G8 in programma alla Maddalena a luglio. E così, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la carta che il governo ha intenzione di giocare consiste nel tentativo di creare attorno alla misura un vasto consenso interno. Obiettivo già raggiunto, almeno in parte, con il via libera che la maggioranza ha ottenuto dal leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. L'ex presidente della camera, infatti, sembra essersi dichiarato d'accordo con il piano di rientro dei capitali detenuti all'estero, a patto però che il gettito derivante dall'operazione sia chiaramente destinato alle varie esigenze post terremoto.Con il supporto dell'Udc, allora, il governo darebbe maggior «peso» al suo progetto, al punto di poterlo anticipare rispetto al piano europeo. L'importanza di un largo supporto è dimostrata dal fatto che anche il segretario del Pd, Dario Franceschini, è stato sondato da alcuni emissari del ministro e della maggioranza. Questa volta, però, il rifiuto sembra essere stato secco, nonostante lo scudo sia stato presentato in una veste «sociale». «Si tratta pur sempre di un condono, per noi inaccettabile», avrebbero risposto gli uomini di Franceschini. Sul tema, ieri, è intervenuto anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che ha detto di non ritenere lo scudo fiscale imminente, in quanto si devono ancora concretizzare i progetti delineati all'interno del G20 tenutosi a Londra nei giorni scorsi. Ma proprio mentre il premier usava queste cautela, i contatti con le opposizioni erano a buon punto, con l'appoggio di Casini di fatto già incassato. C'è poi la questione tecnica, sulla quale si sta ancora lavorando. La base di partenza, come ha raccontato ItaliaOggi due giorni fa, è rappresentata da due aliquote, entrambe sopra il 10%, una da applicare ai capitali che effettivamente rientrano in Italia, e una (più alta della precedente) per i capitali che emergono ma rimangono all'estero. Sul punto, però, bisognerà capire i margini a disposizione per far digerire lo schema all'Ue. Quanto alla possibilità di una terza aliquota, inizialmente ipotizzata al di sotto del 10% per quei capitali che vengono investiti in titoli di stato, la soluzione potrebbe già essere nel cassetto. Tommaso Di Tanno, fiscalista doc e professore di diritto tributario a Siena, interpellato da IO, ricorda che già nel 2001 era prevista un'ipotesi del genere. Anziché applicare un'aliquota del 2,5%, infatti, il titolare delle somme poteva, per un importo pari al 12% delle attività rimpatriate, sottoscrivere titoli di stato. Mutando le percentuali, ha confermato ieri Giorgio Jannone, deputato «tremontiano» e all'epoca relatore alla camera del primo scudo, l'opzione finale potrebbe proprio essere questa. Il tentativo, in ogni caso, è quello di far approvare la misura in tempi rapidi. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 92 Data: JulieNews.it 10-04-2009 Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e ... 09/04/2009, ore 22:57 - Molte persone hanno scelto di dormire all'aperto Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e il Lazio tremano di: Nico Falco Una nuova, forte scossa di terremoto ha colpito ancora l’Abruzzo alle 21.38 ed è stata distintamente avvertita anche a Roma, soprattutto in centro. E’ stata di magnitudo 4.9 della scala Richter ed è stata sentita in tutto il Lazio e nelle Marche. L’epicentro è stato localizzato nella zona comprendente Campotosto, Capitignano e Barete. Il sisma ha messo in allarme moltissime persone, che hanno subito intasato i centralini dei vigili del fuoco. In parecchi hanno chiesto l’intervento dei tecnici per verifiche alle strutture e agli appartamenti. Il sindaco Gianni Alemanno ha dichiarato che “da un primo esame della situazione, non risultano danni a cose o a persone a Roma. Invito tutta la popolazione alla calma, - ha continuato Alemanno, - si è trattato del riflesso di una scossa di assestamento che ha avuto come epicentro la zona a nord de L’Aquila”. La paura, però, non si placa. Molti abitanti di Fiamignano, Borgorose, Borbona e di diversi altri comuni della Valle del Velino hanno infatti deciso di passare la notte all’esterno delle abitazioni, temendo una nuova scossa di terremoto. I sindaci hanno segnalato la situazione alla prefettura di Rieti, chiedendo di poter ottenere delle tende per accogliere le popolazioni all’aperto. Una richiesta che non si è potuta esaudire in quanto, ha reso noto la prefettura, tutte le tende della protezione civile sono state impiegate per le operazioni di soccorso in Abruzzo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 93 Data: 10-04-2009 KataWeb News Il medico dell'ospedale che non c'è più "Manca tutto, non si può curare così" Il medico dell'ospedale che non c'è più “Manca tutto, non si può curare così” 9 aprile 2009 alle 21:37 - Fonte: Cronaca">repubblica.it - 0 commenti Luca Antonini, 46 anni, cardiologo, ha perso moglie e figlioletto nel sisma Si è buttato nel lavoro, ma nelle tende non si possono affrontare le patologie “Sì, riusciamo a medicare una ferita, ma chi si ammala o ha un infarto siamo costretti a spostarlo altrove. Servono unità mobili e sale operatorie” Caterina Pasolini Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 94 Data: 09-04-2009 Lavoce.info IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA' > di Lapo Boschi e Elena Fagotto 09.04.2009 I terremoti si possono prevedere. Non alla maniera di Giuliani, però. Si capiscono studiando i movimenti delle placche tettoniche, prendendo in esame una zona che tende a fratturarsi e esaminando la frequenza degli eventi in quella zona. Perché nei terremoti c'è una certa regolarità, un ritmo. Ma la previsione non serve a ordinare un'evacuazione, serve a sapere dove le case vanno costruite secondo criteri antisismici. E il problema più grave dell'Italia è proprio l'inadeguatezza delle infrastrutture anche di fronte a un sisma di dimensioni relativamente modeste. Quando lunedì il terremoto ha colpito l'Abruzzo, in molti si sono ricordati di Giampaolo Giuliani, il tecnico del laboratorio del Gran Sasso che una settimana prima aveva cercato di allertare le autorità. Ci si è domandati se gli scienziati che Giuliani chiama "canonici" non avessero clamorosamente sbagliato a ignorare le sue indicazioni: ogni sismologo si è sentito domandare, da colleghi e da profani, se davvero il terremoto non si poteva prevedere. TRA PROFEZIE E PREVISIONI Quello dell'Abruzzo non è un stato un "grande" terremoto. In altri paesi, scosse più intense fanno meno danni, meno vittime. Nel 1989 il terremoto di Loma Prieta, a una cinquantina di chilometri da San Francisco, ha rilasciato dieci volte più energia di quello dell'Abruzzo. Quante vittime? Sessantatré i morti, circa 3mila i feriti, 10mila gli sfollati. I dati che arrivano dall'Abruzzo, ancora non definitivi, sono già peggiori. Eppure, la regione che circonda la baia di San Francisco è una delle aree metropolitane più densamente popolate degli Stati Uniti. Oggi i sismologi che si sentono porre la classica domanda sulla possibilità di previsione, possono rispondere che, sì, i terremoti si possono prevedere. Non alla maniera di Giuliani, però. I terremoti si capiscono studiando i movimenti delle placche tettoniche: vicino all'Italia quella africana sprofonda sotto quella europea; l'attrito provoca fratture che percepiamo sotto forma di terremoti. E si prevedono prendendo in esame una zona che tende a fratturarsi, una zona sismica, e studiando la frequenza dei terremoti in quella zona. Da qualche decennio, esiste in Italia una rete di sismometri che misurano le oscillazioni del suolo, consentendo di misurare accuratamente e in tempo reale posizione e grandezza dei sismi. In questo modo è possibile, tra l'altro, inviare i primi soccorsi nelle località più colpite. Ai tempi del terremoto dell'Irpinia, in Italia questa tecnologia non esisteva. Oggi esiste, funziona e nei giorni scorsi ha salvato delle vite. Altre misure si estrapolano da resoconti storici che descrivono terremoti vecchi di secoli. Messi insieme i dati, ci si accorge che nei terremoti c'è una certa regolarità, un ritmo: la velocità con cui le placche si spostano rimane uguale a se stessa per tempi "geologici": milioni di anni. Il ritmo delle fratture è solo approssimativamente costante, però. Il prossimo "big one" potrebbe arrivare tra un mese, un anno, dieci anni. Differenze molto importanti, ma irrisorie nella scala temporale della tettonica a placche. Per colpa di queste differenze, le previsioni dei sismologi sono solo statistiche: mappe di pericolosità sismica, espresse "in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10 per cento in cinquanta anni". Questo significa che un abitante di Messina o di Udine ha il 10 per cento di probabilità di essere colpito, nei prossimi cinquanta anni, da un terremoto grande come quello dell'Abruzzo, o ancora peggiore. Oggi i terremoti si prevedono così. Questo tipo di previsione non serve a ordinare un'evacuazione, ma serve a sapere dove occorre costruire meglio le case. Meglio non si può fare, perché la frattura è un fenomeno caotico: basta una piccola perturbazione nelle condizioni iniziali e tutto (il luogo e l'ora del sisma, l'energia rilasciata) cambia, anche parecchio: decine di chilometri, mesi, punti di magnitudo. Per questo, anche lo sciame di piccoli terremoti registrati in Abruzzo negli ultimi mesi non è servito a prevedere quello più grande: esistono sciami di terremoti che non preludono a eventi più grandi, e grandi terremoti che arrivano all'improvviso. DISCUTERE DI RADON NON RAFFORZA LE CASE I ricercatori studiano, naturalmente, tutti i fenomeni che permettano di diagnosticare l'imminenza di un terremoto. Il radon , ad esempio, è un gas radioattivo sprigionato dalle rocce della crosta terrestre; da almeno trent'anni si sa che le emissioni tendono a essere più intense in corrispondenza di eventi sismici. Ci sono strumenti che rilevano il radon emesso dal suolo in un determinato punto, e su uno di questi strumenti Giampaolo Giuliani ha osservato, la settimana scorsa e in altre occasioni, che il suolo abruzzese stava emettendo più radon del normale. Ma come per gli sciami di piccoli terremoti, anche le emissioni anomale di radon non sono necessariamente segnali premonitori di un terremoto: c'è radon senza terremoti e ci sono terremoti senza radon. In assenza di un preciso modello scientifico, Giuliani non era nelle condizioni di lanciare un allarme. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 95 Data: 09-04-2009 Lavoce.info IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA' Ad ogni modo, continuare a dibattere il caso del radon distoglie dal problema ben più grave dell'inadeguatezza delle infrastrutture di fronte a un sisma di dimensioni relativamente modeste. Ènecessario prevenirle adeguando le infrastrutture ai rischi naturali che ben conosciamo. Questa è la priorità numero uno. Una volta adeguate le infrastrutture ci si potrà occupare di early warning systems per attivare una serie di reazioni quando si presenta un sisma. (1) I terremoti non sono fatalità, ma eventi cui è possibile far fronte preparandosi. Sapendo che la reazione a certi pericoli non è perfettamente razionale, è importante comunicare i rischi sismici in maniera chiara ed efficace alla popolazione, attraverso simulazioni per valutare che impatto avrebbero eventi del passato in condizioni attuali. Ad esempio, come reagirebbero la Messina e la Reggio di oggi a un sisma analogo a quello del 1908? Vi sono organizzazioni, fra cui Geohazard International, che sono impegnate su questo fronte. In zone ad alto rischio, l'educazione dei cittadini è fondamentale per trasmettere attraverso le generazioni l'esperienza e la cultura della prevenzione. Istituzioni che non riescono a prevenire rischi che in altri paesi vengono gestiti in maniera "normale" devono prendere atto del proprio fallimento.Ènecessario che comunichino con i cittadini in maniera trasparente, e stabiliscano meccanismi per far partecipare la popolazione alla gestione della ricostruzione, non solo nella fase progettuale, ma anche nella realizzazione degli interventi. Solo così ci sarà quell'accountability diffusa necessaria perché il prossimo terremoto non abbia conseguenze tanto drammatiche. (1) Attenzione, i segnali partono quando si verifica il sisma, allertando ad esempio i treni, per cui i tempi di reazione sono estremamente compressi. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 96 Data: 10-04-2009 Leggo La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi. Il presidente della Provincia ... La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi. Il presidente della Provincia Filippo Penati ha sentito telefonicamente la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane in merito al sisma per coordinare gli aiuti. «La presidente della Provincia dell'Aquila - afferma Penati - mi ha chiesto di coordinare i Comuni della provincia di Milano per intervenire con progetti di ricostruzione. Già il 15 aprile prossimo, in accordo anche con Adriano Alessandrini, presidente dell'Assemblea dei sindaci e sindaco di Segrate, è previsto un incontro con i sindaci della provincia per definire un ordine di grandezza economico finanziario che possa sovvenzionare uno o più progetti proposti dai Comuni». «Chiederemo ai Comuni - conclude Penati - di aggiungere i loro stanziamenti a quelli della Provincia per avviare progetti Comuni di ricostruzione». Intanto, nei giorni scorsi dal Centro Polifunzionale della Protezione civile di Agrate della Provincia era già partita la prima colonna mobile per gli aiuti umanitari nella regione Abruzzo con 37 persone per consegnare e allestire tende per alloggi e tende multifunzionali, che hanno raggiunto quattro tecnici strutturisti della Provincia già sui luoghi del sisma. Seguiranno altri interventi in base alle richieste del Dipartimento Nazionale. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 97 Data: 10-04-2009 Leggo di Mario Landi Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spost... di Mario Landi Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spostato sulla direttrice più a nord L'Aquila-Pizzoli-Barete. Le nuove scosse hanno causato ancora crolli nel centro dell'Aquila e nelle zone già colpite, ma senza coinvolgere persone. «Dopo il forte evento di lunedì scorso e la frattura che si è verificata nella faglia - ha spiegato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dell'Ingv - l'energia ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione». In Abruzzo è salito ancora il numero dei morti. L'ultimo bilancio è di 281 vittime. E mentre la terra ancora trema (l'ultima scossa forte avvertita è stata alle 6,25) si continua a scavare. «Scaveremo fino a Pasqua» aveva detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Anche se con il passare delle ore si affievoliscono sempre di più le speranze di salvare le persone che risultano disperse. Tra loro c'è anche una giovane promessa del rugby: Lorenzo Sebastiani, pilone cresciuto nell'Aquila Rugby e ora in forza all'Accademia federale a Pisa. Di lui non si hanno notizie dalla notte tra domenica e lunedì, quando la sua casa è stata ridotta in un cumulo di macerie. Resta drammatico anche il bilancio dei feriti - un migliaio circa - e dei senza casa: 29 mila. Di questi, 19 mila circa sono ospitati nelle tendopoli allestite all'Aquila e in una ventina di Comuni colpiti, in circa tremila tende. Diecimila, invece, sono gli aquilani che si sono trasferiti sulla costa abruzzese. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 98 Data: 10-04-2009 Leggo Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del sisma in Abruzzo.... Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del sisma in Abruzzo. Saranno tra le 100 e le 150 le salme che saranno disposte sul piazzale della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila per i funerali solenni. E intanto il numero delle vittime sale ancora: sono 281, mentre si continua a scavare alla ricerca dei dispersi. Intanto il presidente Giorgio Napolitano, visita i luoghi della tragedia e denuncia: «Irresponsabilità diffuse». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 99 Data: 10-04-2009 Leggo di Valeria Arnaldi Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi... di Valeria Arnaldi Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi come volontario di un'associazione che legata alla Protezione civile per gli sfollati d'Abruzzo. Aveva studiato la truffa nei minimi dettagli - aveva un tesserino e indossava una pettorina ad hoc - il trentaduenne di origini baresi che, ieri, a seguito di una segnalazione al 113, è stato arrestato dagli agenti del commissariato Ponte Milvio a Vigna Clara, dove stava effettuando la falsa raccolta fondi. A dare l'allarme sciacalli è pure la Croce rossa italiana, che invita a diffidare di quanti chiedono viveri, vestiti e denaro andando a casa delle persone. Le iniziative reali non mancano e si possono verificare tramite centralini e siti web delle associazioni. Il Comune e Arte&Sponsor devolveranno alle aree colpite dal sisma gli incassi di Una cartolina per Roma. La Cna ha attivato un conto corrente per imprese terremotate. La Cri si unirà alla raccolta di SS Lazio e tifosi al derby, sabato allo stadio Olimpico. Pure i detenuti di Rebibbia stanno raccogliendo fondi. Sul sito della Regione Lazio è attivo uno spazio per la sistemazione per gli sfollati. Intanto, in Comune si ragiona sul rischio sismico a Roma. Un bollino di idoneità statica per i palazzi è stato proposto dall'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini. Il punto, però, si farà dopo Pasqua, ma le verifiche dei vigili del fuoco proseguono: sono state 175 quelle effettuate nella notte tra mercoledì e giovedì. (ass.) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 100 Data: 10-04-2009 Leggo L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di rinascita della citt&#... L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di rinascita della città proviene dalla ripresa di alcune attività commerciali della periferia, scampate almeno parzialmente alla furia distruttrice del sisma. Ieri mattina la Confcommercio ha collaborato alla riapertura del primo supermercato, all'interno del centro commerciale ”L'Aquilone”, mentre sono tornati in funzione alcuni bar e chioschi non lontani dal centro. Fra i clienti ci sono soprattutto i soccorritori, ma non manca qualche abitante del luogo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 101 Data: Libertà 10-04-2009 Ogni scossa fa rivivere il trauma iniziale Ogni scossa fa rivivere il trauma iniziale ROMA - La "pancia" della Terra non si ferma e a ogni nuova scossa le persone sfuggite al primo sisma rivivono il trauma iniziale; a far loro male non è tanto la paura delle nuove scosse, che nelle tendopoli non possono procurare altra morte e macerie, quanto il rievocare il ricordo di domenica notte quando per 20 lunghissimi secondi la terra ha rovinosamente tremato. È questa l'angosciosa situazione che vivono gli sfollati dell'Aquila e dei paesi vicini, spiega Paolo Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico. Ma i rimedi ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura, scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico - sottolinea lo psichiatra - che le sue conseguenze restino impresse indelebili nella mente degli sfollati». L'evento iniziale, il primo sisma, è la cosa più disastrosa per la mente umana, spiega, perchè queste persone si sono trovate improvvisamente di fronte a uno scenario di morte e disastro enormi. Questo forte stress iniziale può però dare conseguenze diverse a seconda delle persone e di come hanno vissuto il primo sisma, spiega Castrogiovanni: la tensione di molti nelle tendopoli è del tutto normale e fisiologica, finanche adattativa, quindi utile a sopportare i disagi. Ma per altri quella tensione è invece esagerata e ingovernabile, segno che sono preda di un trauma acuto che potrebbe cronicizzarsi. Soprattutto per questi ultimi ogni nuova scossa riapre la ferita provocata dalla prima, fa salire la tensione a livelli vertiginosi e rischia di portare a stress post-traumatico e depressione. Cosa fare? L'accoglienza e i soccorsi materiali nelle tendopoli sono la prima cura preventiva. 10/04/2009 <!-- Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 102 Data: Libertà 10-04-2009 Piacenza e gli altri Comuni "adotteranno" i paesi colpiti Piacenza e gli altri Comuni "adotteranno" i paesi colpiti In campo l'Anci nazionale. Ambrosio: vicini a vittime e soccorritori Piacenza potrebbe vedersi gemellare a uno dei Comuni abruzzesi colpiti dal terremoto per poi magari occuparsi di aiutare il ripristino di uno specifico comparto urbano o settore di fornitura di servizi. È lo scenario emerso, in generale, dalla Consulta per la Protezione civile dell'Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) riunitasi ieri a Roma sotto la presidenza del sindaco Roberto Reggi. Sul tavolo la definizione delle iniziative che i Comuni possono promuovere in favore delle popolazioni terremotate una volta superata l'emergenza e in attesa che la Protezione civile sia in grado di valutare l'entità dei danni e stabilire con esattezza quale siano gli interventi e gli aiuti necessari alla popolazione. L'intenzione è di stringere gemellaggi per funzioni tra singoli Comuni e zone colpite (sono 17 i Comuni interessati dal sisma) coordinati dalle 20 Anci regionali; raccolta e predisposizione di un elenco dettagliato da parte dei sindaci delle disponibilità degli aiuti di vario genere che arrivano da ogni parte d'Italia e coinvolgimento diretto di un referente dell'associazione nazionale dei Comuni nel Di.Coma.C, la direzione di comando e controllo per il coordinamento in loco. «Al momento - ha detto Reggi - la situazione è in continuo divenire; per questo abbiamo deciso di prepararci in modo da essere pronti quando dovremo scendere in campo. Il compito dei Comuni sarà quello di fornire tecnici specializzati in grado di far funzionare nel più breve tempo possibile la macchina amministrativa e i servizi pubblici locali essenziali per un rapido ritorno alla normalità». I sindaci stanno stilando un elenco dei tecnici che hanno dato la loro disponibilità; saranno sempre i primi cittadini a creare una lista degli aiuti in modo da poterli indirizzare quando sarà il momento laddove serve per evitare sprechi e sovrapposizioni. Il tutto avverrà attraverso una sorta di adozione tra Comune e area colpita garantendo interventi settoriali, per esempio, per il ripristino dei servizi sociali piuttosto che per quelli di anagrafe. Durante la riunione è stata evidenziata anche la necessità di organizzare al meglio le generose offerte che arrivano sia dai Comuni, che dai cittadini e dalle associazioni di volontariato. Reggi ha evidenziato la necessità che si costruisca un sistema di concertazione tra governo centrale e amministrazioni comunali. Parole di solidarietà alle terre colpite dal sisma anche dal vescovo Gianni Ambrosio durante l'omelia del giovedì santo in duomo: «Con l'animo colmo di profondo dolore, partecipiamo alla sofferenza della popolazione abruzzese, vogliamo essere affettuosamente vicini ai superstiti per aiutarli e sostenerli, incoraggiamo quanti si stanno prodigando nelle operazioni di soccorso». Quella di ieri in Abruzzo è stata un'altra giornata di febbrile lavoro per i volontari piacentini impegnati sul posto insieme ai colleghi della colonna della Protezione Civile dell'Emilia Romagna. Cuore delle operazioni la tendopoli allestita a Villa Sant'Angelo, località a circa 20 chilometri da L'Aquila dove da lunedì scorso è all'opera tutta la colonna emiliana della Protezione Civile. Il ritorno della delegazione piacentina non è previsto prima di domenica: «Il campo allestito in questi giorni è quasi a regime», ha informato Davide Mangia, «42 tende da 8 posti in grado di garantire un tetto e riscaldamento agli abitanti rimasti senza casa. Stiamo preparando il fondo per un'altra tendopoli da 20 tende. Per ora il tempo tiene, ma di notte fa molto freddo». E ieri sera intorno a mezzanotte sono tornati i 15 vigili del fuoco piacentini recatisi sul posto lunedì. In mattinata un altro gruppo di pompieri partito dal comando di via Dante era giunto a L'Aquila per dare loro il cambio. Un invito a tutti i lavoratori e le lavoratrici piacentine ad aderire al lutto nazionale indetto oggi per le vittime del terremoto in Abruzzo arriva dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Un'adesione da manifestare con «cinque minuti di silenzio ed astensione dal lavoro», si legge in una nota, da effettuarsi oggi dalle 11 alle 11,05, in concomitanza con l'inizio dei funerali delle vittime. E anche l'Unione commercianti ha invitato tutti i suoi associati a sospendere la propria attività in concomitanza con le odierne esequie di Stato «quale segno concreto di solidarietà ai familiari delle vittime». Gustavo Roccella [email protected] 10/04/2009 <!-Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 103 Data: 10-04-2009 Libertà «Improbabile un'altra scossa devastante come quella che ha colpito lunedì notte» «Improbabile un'altra scossa devastante come quella che ha colpito lunedì notte» MILANO - «Secondo la mia esperienza, in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti che avvengono in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intesità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che i terremoti dell'Appennino centrale sono caratterizzati da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa a Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità della scossa». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in "bar". In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo 10/04/2009 <!-- Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 104 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Maratona sos per l'Abruzzo speciale terremoto AIUTI Nuove associazioni si aggiungono alla lunga lista per far fronte all'emergenza delle persone colpite dal terremoto Conti correnti, consigli pratici, raccolte di vestiti, di alimenti e di generi di prima necessità. La gara solidale per le popolazioni colpite dal sisma va avanti. E coinvolge tutte le realtà nazionali e locali, istituzionali e private. Dallo sport alla musica, dalle associazioni alle banche, tutti si muovono per raccogliere fondi e per alleviare le sofferenze degli abruzzesi CONSIGLI PER GLI AIUTI Il Forum del Terzo settore ha fornito delle linee guida e indicazioni utili per chi volesse aiutare concretamente la popolazione abruzzese. Le forme di aiuto necessarie sono principalmente tre e in questo ordine di importanza: donazioni di denaro, donazione di materiali e generi alimentari, volontari sul posto. Nella donazione di denaro occorre verificare l'utilizzo immediato dei soldi sul territorio per iniziative mirate da parte dell'organizzazione beneficiaria. Il secondo consiglio è di preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante. I beni materiali devono essere nuovi o in ottimo stato, mentre i generi alimentari non devono avere confezioni fragili e non accuratamente sigillate. In questa prima fase i volontari devono essere formati alla protezione civile e già organizzati in associazioni. Nel post-emergenza, a seconda delle proprie competenze, si potrà offrire un contributo mirato. LEGAMBIENTE L'associazione ambientalista Legambiente ha attivato un conto corrente postale specificatamente aperto per poter consentire ai propri soci, sostenitori e simpatizzanti di partecipare alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Il conto corrente deve essere intestato a «Legambiente Onlus - Sos», il numero Iban è IT 79P050 1803 2000, chi decide di fare il versamento deve specificare la seguente causale: «Emergenza terremoto in Abruzzo». TELEFONO AZZURRO Per i bambini ora c'è anche il «114 emergenza infanzia». Lo ha istituito il Telefono Azzurro, con il Ministero per le Pari Opportunità, per ogni tipo di emergenza che riguardi i bambini delle zone colpite dal sisma, ma anche per quelli che, in tutta Italia, abbiano bisogno di un supporto, di ascolto o di un consiglio, in quanto colpiti e impressionati dagli accadimenti del terremoto. Gli operatori del 114, già abituati ad offrire assistenza psicologica e consulenza psico-pedagogica per situazioni di disagio/emergenza, utilizzeranno procedure operative basate sulla esperienza che proviene a Telefono Azzurro dall'aver portato il proprio aiuto in situazioni di catastrofi naturali, come quella del recente terremoto del Molise o dello Tsunami del 2004. www.azzurro.it ALPINI Un sostegno ai terremotati anche dall'Associazione nazionale alpini, che ha lanciato una raccolta fondi (conto corrente bancario: Banco di Brescia, filiale 2 di Milano, conto corrente n.9535 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9 20121 Milano - iban: it69x035 0001 6320 0000 0009 535 bic/swift BCABIT21; oppure conto corrente postale: Poste italiane - Bancoposta, conto corrente n.16746208 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9, 20121 Milano, iban: it26 h076 0101 6000 0001 6746 208 bic/swift BPPIITRRXXX). UNIONE ATEI L'Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) chiede di modificare la normativa attuale che accantona a esigenze di bilancio 80 milioni di euro dal gettito dell'otto per mille dello Stato (cioè li tiene da parte per coprire esigenze di vario tipo, dalla sicurezza al restauro di edifici religiosi) e destinare tutto alle popolazioni colpite dal terremoto. «Ufficialmente, una delle finalità dell'otto per mille statale è la gestione di interventi straordinari per calamità naturali - spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell'Uaar -. Il governo ha già la possibilità di spostare fondi cospicui (almeno cento milioni di euro) su interventi concreti. Non la sprechi». LEGACOOP Anche la Legacoop ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione dei paesi e delle città dell'Abruzzo distrutti dal terremoto. La presidenza nazionale di Legacoop ha già disposto un accredito di 10mila euro, invitando tutte le strutture di settore e territoriali e le cooperative aderenti a versare un contributo economico. Le donazioni si possono effettuare sul conto corrente Ugf banca Legacoop - solidarietà per l'Abruzzo, codice Iban IT41J0312703200CC0120005582. AGRICOLTORI ITALIANI La Cia, confederazione italiana agricoltori, ha deciso di partire con iniziative concrete dopo una riunione d'urgenza della Giunta nazionale. È già stato aperto un conto corrente presso la Ugf Banca agenzia 12, via Saturnia 21, Roma. Il codice Iban del conto è IT56I0312703200CC0120005581, e il Bic: Baecit2b «La Cia per l'Abruzzo». Per la raccolta, la Cia ha Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 105 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Maratona sos per l'Abruzzo anche in programma di attivare un servizio di sms e una giornata di prodotti agricoli di qualità «all'asta» per raccogliere fondi. Iniziative di solidarietà sono in programma anche per la «Giornata nazionale del turismo» del 19 aprile e l'iniziativa «Inac in piazza» del 9 maggio. AVIS Avis non ha organizzato una raccolta di sangue destinata nello specifico alle popolazioni terremotate, ma ha mobilitato le sue sedi e i suoi 1.100.000 donatori. Dal punto di vista medico-trasfusionale Avis nazionale è in stretto contatto con la sede regionale abruzzese (che ha attivato un apposito team di coordinamento) e con il Centro Nazionale Sangue. Inoltre, Avis nazionale ha aperto un conto corrente per fronteggiare l'emergenza e contribuire alla ricostruzione, convogliando le risorse economiche messe a disposizione dalle oltre 3.200 sedi Avis presenti in Italia. Il conto corrente a cui ogni donatore può destinare le proprie offerte è: IBAN: IT 13 D 02008 01601 000041415151 Causale: Abruzzo CNA DI ROMA Un milione di euro di garanzie per le imprese abruzzesi colpite ed un conto corrente per devolvere aiuti. Sono due iniziative messe in campo dalla Cna di Roma, dopo il territorio che ha colpito l'Abruzzo. Attraverso il conto corrente n. 50460 intestato a Cna di Roma pro Imprese terremotate Abruzzo Iban It 25 G 08327 03226 000000050460 è possibile devolvere un aiuto agli imprenditori colpiti. Inoltre Coopfidi, Confidi unitario dell'artigianato promosso dalla Cna, ha costituito un plafond di 1 milione di euro di garanzie per le aziende abruzzesi per i primi interventi di ripristino e riavvio delle attività. CITTÀ VINO E CITTÀ BIO Le Città del Vino e le Città del Bio vogliono essere partecipi della solidarietà verso i territori duramente colpiti dal sisma e, per questo, hanno aperto una sottoscrizione attraverso un conto corrente (le coordinate bancarie: Banca di Monteriggioni - Agenzia di Castelnuovo B.ga - c/c n. 4040504 Iban IT46 H08673 71800 00400 4040504). Per volontà delle due Associazioni, si legge in una nota, saranno inoltre destinati a scopi di solidarietà 10 euro per ciascun campione di vino che parteciperà alla «Selezione del Sindaco 2009», il concorso enologico internazionale al quale partecipano aziende vitivinicole da tutta Italia insieme ai Comuni dove sono localizzate, e «Biodivino», la rassegna riservata ai vini prodotti da uve di agricoltura biologica. ANPAS LOMBARDIA Anpas Lombardia lancia una campagna versamenti con l'obiettivo di rispondere alle richieste di coloro che desiderano dare tangibile sostegno alle popolazioni colpite dal sisma. Il c/c sul quale effettuare i versamenti è il numero 60.000 intestato a «Anpas Lombardia emergenza Abruzzo», presso la Banca Popolare di Milano Agenzia 7 - Milano. Per i versamenti indicare il seguente codice IBAN: IT 02 K 05584 01607 000000060000. Per rendere trasparente il processo di destinazione dei fondi, la direzione di Anpas Lombardia ha costituito un Comitato di garanti che affiancherà la Direzione e il Consiglio regionale nell'assegnazione delle somme raccolte. RETE DEGLI STUDENTI In ogni scuola un nucleo di solidarietà per promuovere iniziative, raccolte fondi, raccolta di materiale e per dare informazioni a chi volesse rendersi disponibile come volontario per le fasi successive a quelle del primo soccorso. Questa l'iniziativa della Rete degli studenti medi, che mette a disposizione la sua rete organizzativa a tutti gli studenti che vogliono farsi carico di un impegno, da vicino o da lontano, in aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. «Ieri mattina abbiamo inviato a più di 5.000 scuole il materiale necessario a far nascere un nucleo di solidarietà nel proprio istituto, ci aspettiamo una larghissima adesione». retedeglistudenti.it ACLI Le Acli, associazioni cristiane dei lavoratori italiani mobilitano la rete degli italiani all'estero per raccogliere fondi in solidarietà con le popolazioni abruzzesi vittime del terremoto. Con una lettera inviata alle sedi presenti in 18 Paesi nel mondo, la federazione delle Acli internazionali invita a far convergere i contributi sui c/c appositamente aperti dall'associazione in Italia. I contributi dall'estero possono essere versati sul c/c bancario di Banca Etica (Iban - It 06 M 05018 03200 000000129000; swift - Ccrtit2t84a ) intestato a «Acli - Un aiuto per L'Aquila». Oppure su c/c postale (Iban IT68 D07601 03200 000030577001; swift - BPPIITRRXXX), con la causale «Acli - Un aiuto per L'Aquila». POSTE ITALIANE Sarà interamente devoluta al fondo di solidarietà «Poste Italiane per l'Abruzzo» la commissione di 1.10 euro pagata per i versamenti sul conto corrente 10 40 0000. È quanto riferisce Poste italiane sottolineando che la raccolta di donazioni a favore delle popolazioni colpite dal sisma sta proseguendo in tutti i 14mila uffici postali del territorio nazionale. I correntisti BancoPosta possono effettuare gratuitamente le loro donazioni anche dal sito www.poste.it accedendo all'area pagamenti di BancoPosta online e cliccando su «effettua la tua donazione online - Poste Italiane per l'Abruzzo». I clienti possono poi donare gratuitamente 1 euro inviando un sms al numero speciale 377.2048580 ARCIGAY DI ROMA La comunità gay romana ha deciso di sostenere la popolazione abruzzese contribuendo alla raccolta fondi attivata dall'Arci, anche attraverso il supporto di alcune realtà commerciali. Sarà possibile offrire il proprio contributo nei seguenti Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 106 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Maratona sos per l'Abruzzo modi: donando beni di prima necessità, come piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia presso il centro di raccolta attivato nella sede di Arcigay Roma in via Zabaglia 14 (www.arcigayroma.it per gli orari); recandosi presso i bar della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano che hanno aderito all'iniziativa, come il Coming Out, che devolveranno una quota per ogni consumazione effettuata. L'OTTO PER MILLE Tre milioni di euro dall'otto per mille. La Conferenza episcopale italiana (Cei) ha annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Presidenza della Cei ha disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo nazionale. La somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Foto: LA TENDOPOLI ALLESTITA A L'AQUILA /FOTO AP Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 107 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Napolitano all'Aquila: Nessuno è senza colpe BERLUSCONI «Dolo? Non credo, ho verificato» Napolitano all'Aquila: «Nessuno è senza colpe» Micaela Bongi Rende omaggio alle vittime del sisma, attraversa l'Aquila martoriata, visita le tendopoli degli sfollati, viene accompagnato nel borgo fantasma di Onna («mi rimarrà impressa la strada polverizzata»). Esprime un «apprezzamentos senza riserve» per quanto fatto dal governo e per le decisioni prese a tutti i livelli istituzionali, lodando la protezione civile e i vigili del fuoco e agli abruzzesi dice, «mi impegno, non vi dimenticheremo». Ma nella sua visita nella zone terremotate, il capo dello stato Giorgio Napolitano chiede anche a tutti «un esame di coscienza». A chi gli domanda il perché di tutte quelle macerie, del crollo di edifici che avrebbero dovuto essere costruitui con misure antisismiche, il presidente della repubblica risponde: «Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi. Bisogna vedere come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge, e chiedersi anche come non siano scattati i necessari controlli». E napolitano prosegue: «Sono responsabilità diffuse dei soggetti che in definitiva sono coinvolti nella costruzione di un palazzo o nell'acquisto di una casa. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi. Né chi vende, né chi acquista un immobile, né chi è chiamato a fare i controlli. Ma al di là delle responsabilità, bisogna decidere cosa è possibile fare affinché tutto ciò non accada mai più». Il capo dello stato dice che bisogna parlare il linguaggio della verità e dunque cita quanto detto «da un esponente dell'opposizione che di solito non è incline a fare affermazioni di questo genere: nessuno è senza colpe». E per quanto riguarda la ricostruzione, «non sono a conoscenza di offerte giunte dall'estero, ma se c'è questa disponibilità credo che il governo possa prenderla in considerazione». Il premier Silvio Berlusconi è a Roma per il consiglio dei ministri, ma il decreto «Abruzzo» che dovrebbe contenere la gran parte delle risorse per la ricostruzione viene rinviato a dopo Pasqua. Per il momento ottiene il via libera l'ordinanza sulla protezione civile (le misure nella scheda a sinistra). In conferenza stampa, interrogato in proposito, Berlusconi rimanda invece alle indagini della magistratura l'accertamento di eventuali responsabilità, ma tende a escludere «che ci siano state delle situazioni...», che ci sia stato dolo. Insomma, risponde il Cavaliere ai giornalisti calandosi nei panni dell'esperto, «io personalmente ho potuto verificare direttamente, su edifici costruiti prima dell'entrata in vigore delle norme per l'edilizia antisismica, che rappresentano le tecnologie dell'epoca e cioè dei cementi assolutamente meno idonei rispetto a quelli attuali e dei ferri che non avevano nessuna tecnologia di maggior aderenza con i ferri di acciaio utilizzati ora. Quindi sono figli della tecnologia costruttiva di allora». Anche l'ospedale, prosegue il premier, «ha resistito nella sua struttura principale, ed è partito negli anni '60, e quindi ciò che abbiamo visto sono tutte cose che risalgono al passato». Ma certo, «i pm indagheranno» e se ci sono delle responsabilità è giusto che emergano, anche a titolo paradigmatico ed esemplare». Per il momento, il presidente del consiglio assicura assoluta traspatenza nell'uso dei fondi per la ricostruzione: «Serviranno diversi miliardi di euro», ma «non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati». E se non crede che ci siano responsabilità per i crolli, insiste invece sullo sciacallaggio: il reato specifico, annunciato gran voce mercoledì, sarà contenuto nel decreto sul terremoto. E sebbene lo stesso Berlusconi spieghi che «abbiamo verificato un solo episodio» di questo tipo e polizia e carabinieri già pattuglino l'Aquila e i paesi più colpiti dal sisma, l'ordinanza approvata ieri prevede l'invio di altri 700 militari in funzione «anti-sciacallaggio». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 108 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Segnalate le strutture idonee a ospitare persone disabili APPELLO «» Dopo i morti e i feriti, tra gli sfollati e i senzatetto, ci sono anche i disabili che devono affrontare la drammatica emergenza del sisma in Abruzzo. Tanto che Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, ha lanciato ieri un appello, rivolto non solo a tutte le associazioni aderenti alla Fish, ma anche a chiunque altro sia in grado di rispondere positivamente. «Segnalateci le strutture disponibili all'accoglienza - ha sostenuto ieri Barbieri - data l'urgenza e la gravità della situazione, chiediamo a tutte le associazioni aderenti alla nostra Federazione di indicarci l'eventuale disponibilità di strutture in grado di ospitare persone con disabilità, al momento sfollate dalle proprie abitazioni o dai centri di ricovero colpiti dal sisma. Sarà nostra cura indicare rapidamente tale disponibilità alla Protezione Civile, per sostenere la popolazione dell'Abruzzo. Preghiamo, inoltre, tutti di estendere l'invito a chiunque possa essere in grado di fornire un sostegno». Con l'auspicio che siano «in molti a rispondere all'appello - ha concluso poi Barbieri ricordiamo, ad esempio, che la Fondazione Marino per l'Autismo di Melito di Porto Salvo, a Reggio Calabria, ha già offerto la propria disponibilità ad ospitare fino a cinque persone con problemi di autismo, in regime residenziale e sino alla fine dell'emergenza». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 109 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Ospedali sotto pressione per le vittime del sisma ABRUZZO «Salviamo la facoltà di medicina» Eleonora Martini Il colpo inferto a L'Aquila sta facendo tremare, e non solo sismicamente, l'intero Abruzzo. Dall'Appennino al Tirreno, è tutta la regione ad essere ferita e impaurita, caricata di un peso non indifferente, soprattutto dal punto di vista sanitario. Ma anche incredibilmente solidale. Fin dalle prime ore di quella maledetta domenica notte, subito dopo la scossa che ha distrutto il cuore abruzzese, tutte le città della regione si sono messe in moto per accogliere, ospitare e curare le decine di migliaia di sfollati e, con loro, migliaia di feriti e malati, persone anziane, disabili, tossicodipendenti. Una regione in ginocchio, piegata anche psicologicamente dalle continue scosse che non accennano a diminuire (continueranno, dicono gli esperti, per almeno 3 o 4 mesi) e che si fanno sentire con particolare intensità nella Marsica, già segnata dal terremoto del 1915. Proprio per questo, ad Avezzano e Sulmona i sindaci hanno disposto, con un'ordinanza, la chiusura fino a nuovo ordine di tutti gli uffici pubblici mantenendo a disposizione i dipendenti, in particolare nei serivizi tecnici, sanitari e di prima cura e necessità, per fronteggiare l'emergenza. Chiuse ad Avezzano anche le scuole fino al 15 aprile, i cinema, le discoteche, gli impianti sportivi. Una misura che si è resa necessaria dopo i falsi allarmi di imminenti scosse, diffusi nei giorni scorsi, ma che rende ancora più difficile il lavoro, ovviamente triplicatosi, degli uffici pubblici, dai tribunali alla prefettura, dai servizi sociali all'Inps. Eppure, la macchina dell'accoglienza, messa in moto a volte spontaneamente e attraverso il lavoro anche volontario del personale «ha funzionato bene», a detta di molti dei dirigenti sanitari abruzzesi. «Abbiamo raddoppiato i turni degli autisti di ambulanze e dei medici, che spesso si sono presentati volontariamente, in maniera encomiabile - racconta Edoardo Romoli, direttore sanitario della Asl Avezzano-Sulmona -. Abbiamo riaperto alcune ali dei nostri ospedali che erano disattivate e, garantendo sempre la cura dei casi acuti, abbiamo temporaneamente sospeso gran parte delle attività programmate che possono essere rinviate». All'ospedale di Avezzano, che insieme a quello di Teramo è il più vicino a L'Aquila, fino a ieri mattina erano state ricoverate 96 persone provenienti dal capoluogo (in tutto il territorio della Asl sono 157 i ricoveri nelle strutture pubbliche e 36 nelle private), 113 sono i pazienti curati e dimessi, di cui molti arrivati direttamente al pronto soccorso, ma la maggior parte trasferiti via elicottero (nelle prime ore) e, attualmente, via terra. Nel capoluogo marsicano è stato allestito un centro di psicologia dell'emergenza dove prestano servizio gli psicologi anche del Centro di salute mentale avezzanese che tra l'altro ha subito, nella scossa di martedì sera, alcuni danni alla struttura, ma è ancora agibile (sperando che si attenui lo sciame sismico). A Celano, invece, sotto un grande tendone, sono stati trasferiti i pazienti psichiatrici in cura presso le strutture riabilitative aquilane. Mentre coloro che erano ricoverati nell'Spdc dell'ospedale San Salvatore sono stati accolti nei pochi posti disponibili della regione e qualche volta smistati altrove. «Con molta fatica si sta tamponando la situazione - spiega Maria Pia Legge, direttore del dipartimento Salute mentale della Asl Avezzano-Sulmona - i farmaci stanno arrivando ma ci sono dei problemi per la mancanza delle cartelle cliniche e della terapia seguita finora dai pazienti». E poi continuano le scosse, e il lavoro insieme al panico aumenta. «La risposta della regione è stata eccellente: alle 17 di lunedì scorso, erano già stati evacuati tutti i 400 pazienti dell'ospedale aquilano e assistiti gli oltre 1500 feriti, il 95% nei nosocomi abruzzesi - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni - i medici in 12 ore hanno eseguito più di 200 interventi chirurgici. Ma voglio ringraziare anche tutte le altre regioni, che sono state eccezionali». Venturoni ha appena finito di presiedere una riunione al vertice per far fronte al problema degli sfollati, privi di documenti di riconoscimento, senza un euro in tasca e bisognosi spesso di cure. «Abbiamo avvertito i presidi sanitari di un protocollo messo a punto - continua l'assessore -. Una sigla, T09, contrassegnerà sulla ricetta le persone che hanno diritto gratuitamente ai farmaci, sia quelli rimborsabili che non: dalle aspirine ai pasti per ciliaci». Basta un'autocertificazione, spiega. L'assessorato, poi, ha pianificato l'apertura di un call-center a disposizione dei medici (non dei pazienti, per via della privacy) per accedere alle cartelle cliniche dei malati che erano state registrate nella Asl de L'Aquila. «Il problema più serio per il futuro - conclude Venturoni - è non far morire la facoltà di Medicina de L'Aquila che lavorava nell'ospedale San Salvatore: non si può fermare la macchina formativa abruzzese. Per ora si appoggerà ad Avezzano e a Teramo, ma nessuno può cogliere l'occasione per togliere la facoltà al nostro capoluogo. Un giorno, non so quando, tornerà a L'Aquila». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 110 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Il corpo del potere e il dolore COMMENTO Tommaso Di Francesco Oggi è il giorno del dolore ritualizzato. Perché lacrime e sangue, paura e rabbia per le tante vittime e la perdita di ogni avere, dicono che lo strazio a L'Aquila è cominciato da cinque giorni e ininterrottamente per cinque notti. Saranno funerali di stato. Forse vuol dire che per un giorno i corpi delle vittime devono appartenerci, dentro una rappresentazione che, a terremoto non concluso, ha per l'immaginario nazionale un valore superiore per il Belpaese che fa dei terremoti un momento costitutivo delle sue memoria, unità e identità collettiva. C'è invece un corpo che appare estraneo, teatrale e ambiguo, che si mostra ossessivamente, pornografico, in una coazione a ripetere. È il corpo del potere, incarnato dall'irrefrenabile Zelig-Silvio Berlusconi. In democrazia dovrebbe avere una funzione di servizio e, di fronte alle tragedie, rispondere di responsabilità. Invece le schiva mimetico, le trasforma in annunci di «fare». Si dirà: ma così lui interviene da premier, anzi, scrive Massimo Gramellini su La Stampa, «non come politico né come imprenditore, ma come imprenditore dotato di potere politico». Strapotere e possibilità di stracontare dunque, perché il potere politico che ha è quello massimo di premier e l'impresa di cui è padrone è quella dell'informazione. Che adesso serve allo scopo, perché le tv e i giornali - e non solo quelli del premier - se parlano di terremoto lo fanno attraverso il corpo di Berlusconi: tra le rovine, gli sfollati, i vigili ecc. ecc., con in sottofondo il coro «Silvio, pensaci tu». Su cento minuti rivolti al sisma e ai terremotati, 50 sono stati dedicati inesorabilmente a «lui». E al governo. Ben tredici ministri con codazzo di centinaia di portaborse e guardaspalle si sono precipitati a farsi riprendere in tv e a farsi fotografare, fa intendere da L'Aquila perfino il presidente della repubblica Napolitano. Il corpo di Berlusconi si frappone fra noi e il terremoto, impedendo di vedere quel che è accaduto, che sta accadendo e che succederà. Non è protagonismo. È il simulacro che prende il posto dell'oggetto reale. Mentre si sprecano i «futurismi», i «parliamo di futuro» titolano i media del premier. Ma è silenzio sul recentissimo passato che ha fatto sì che allarmi sul terremoto possibile non solo non fossero previsti ma che venissero banditi, come ha fatto negli ultimi giorni il factotum Bertolaso mentre la terra tornava a tremare. Non parliamo tanto del ricercatore «provinciale» Giuliani, ma della vicenda che grida vendetta e che pretenderebbe non solo un «atto dovuto», ma tante inchieste, vere e indipendenti perché sia fatta giustizia: la questione delle costruzioni non a norma antisismica, un crimine a cielo aperto a cui ha partecipato mezza Italia. Intanto la scenografia di «Berlusconi, quant'è bravo» va in onda con le sue promesse. Annuncia infatti la new town per l'Aquila i cui «new» edifici mega-appaltati si sono sbriciolati con il sisma. E non sa che quella città ha perfino un poema fondativo - come Roma -, quello medioevale di Buccio di Ranallo. Qualcuno annuncerebbe mai una Venezia2 o una Firenze2 (magari dopo l'alluvione del '65)? Non solo: ieri il premier ha concluso un «urgente» consiglio dei ministri sul disastro-terremoto, e alla fine un nulla di nulla in concreto, con un rimando del tutto a «dopo Pasqua», solo la promessa di «70milioni di euro». Ma è lo stesso Berlusconi che ha tagliato, in tre decreti dei dieci mesi di governo, sui fondi della prevenzione per l'edilizia scolastica e proprio sul monitoraggio sismico, ben 510milioni di euro. Quant'è bravo l'uomo che da solo controlla tutto - anche la possibilità di raccontare. Cominciamo a chiedergli di spostarsi, di farsi da parte. Almeno per poter partecipare alla tragedia del terremoto. Per riprenderci la parola. E il dolore. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 111 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Gli angeli e gli sciacalli speciale terremoto Le tendopoli allestite dalla Protezione civile non bastano a dare un letto a tutti gli sfollati. E in alcuni paesi mancano coperte e scarseggiano i servizi igienici. Ma la solidarietà degli italiani prosegue senza sosta Stefano Milani Aspettando i milioni promessi da Berlusconi, gli unici euro per aiutare gli sfollati dell'Abruzzo stanno uscendo dalle tasche degli italiani. Bonifici, conti correnti, sms a pagamento, ma anche cibo, coperte, vestiti, giochi per i più piccoli e molto altro. Una generosità talmente alta che «sta impallando la macchina dei soccorsi». La Protezione civile continua a ripetere di «non mandare beni materiali, solo soldi», ma ancora ieri sera in alcuni paesi colpiti dal sisma la situazione degli sfollati rimane critica. La gente continua a passare la notte in macchina, anche col motore acceso per cercare di combattere il freddo pungente di questo inizio di primavera, e a fare la fila davanti ai pochi bagni chimici disponibili. Del resto le cifre parlano chiaro: fino a questo momento sono 32 le tendopoli allestite dagli uomini di Bertolaso che riescono a ospitare 17.772 persone a fronte alle oltre 30.000 rimaste senza un tetto. In alcune tende, soprattutto quelle più periferiche, molti lamentano, dopo 96 ore dal sisma, la mancanza di brande, coperte e viveri. E diversi anziani nelle prime quattro notti hanno avuto difficoltà a dormire in condizioni «appena dignitose». Difficile anche seguire il consiglio del premier («Prendete i bambini e fatevi la vacanza di Pasqua sulla costa»), gli alberghi disposti ad ospitarli sono davvero pochi e c'è già chi comincia a battere cassa. Poi ci sono altri sfollati, diversi migliaia fuori dalla conta della Protezione civile, che hanno preferito lasciare L'Aquila e i paesi limitrofi per rifugiarsi nelle case al mare (per i fortunati che ce l'hanno) o in abitazioni messe a disposizione da amici o parenti. Come se non bastasse, alla difficoltà logistica dei terremotati si aggiunge la preoccupazione per quelle case diroccate, lasciate in balia degli sciacalli. La polizia fa quel che può. Fino ad oggi sono state identificate trentadue persone, sorprese con la refurtiva in mano. Aspettando i 700 militari di Berlusconi, un centinaio di agenti pattugliano giorno e notte le zone maggiormente critiche (Onna, Paganica, L'Aquila e Villa Sant'Angelo) con l'aiuto dei vigili del fuoco e della guardia di finanza. Ma lo sciacallo non è solo chi si aggira come un topo fra detriti e macerie, perché c'è anche chi specula sul dolore e la sofferenza. In queste ore ci sono state diverse segnalazioni di alberghi intorno alle zone disagiate che hanno triplicato i prezzi delle camere. O di negozi di alimentari che stanno alzando ad hoc i prezzi su prodotti di prima necessità come acqua, pane e latte. Un pericolo che non si aggira solo a L'Aquila e dintorni. Ieri a Roma è stato fermato un trentaduenne: indossava una pettorina arancione con una scritta che invitava alla raccolta di fondi per i terremotati dell'Abruzzo. Improvvisato volontario di una fantomatica associazione, raccoglieva denaro che, a suo dire, sarebbe poi stato devoluto alla Direzione centrale della Protezione civile per fronteggiare l'emergenza legata al terremoto dell'Abruzzo. Foto: IN ALTO VIGILI DEL FUOCO A LAVORO NEL CENTRO STORICO DE L'AQUILA /FOTO AP Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 112 Data: Il Manifesto 10-04-2009 Il sisma si sposta verso nord GLI ESPERTI «» C'è la possibilità di nuove scosse ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le ultime scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dell'Ingv. La notte tra mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55 con magnitudo 4.3 si è verificata nella zona di Pizzoli a nord dell'Aquila, poi alle 2,52 l'evento più forte di magnitudo 5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nell'aquilano quindi alle 6,32 un nuovo evento di magnitudo 4 ancora a Nord. Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte evento di lunedì scorso, ha aggiunto l'esperta dell'Ingv, e la frattura che si è verificata nella faglia, l'energia ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione. Secondo l'analisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, sul perché la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi della stessa faglia. Potrebbero essere più strutture sismogenetiche diverse. Faglie parallele o leggermente spostate». Poi andrà verificato, con gli elementi che si stanno raccogliendo in queste ore, «se le diverse faglie si raccordano in profondità». «In questo momento - ha detto Cavinato - il trend sembrerebbe quello di uno spostamento verso nord-ovest». E, sull'intensità delle scosse successive a quella principale della notte tra il 5 e il 6 aprile, sostiene: «È un fatto singolare - conclude il ricercatore del Cnr -. È un problema importante per i ricercatori che va studiato e monitorato». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 113 Data: Il Manifesto 10-04-2009 La new town degli sfollati Artigiani, impiegati, operai. Alla ricerca di una tenda, di aiuti e di informazione. «Viviamo come profughi», dopo quattro giorni ancora senza biancheria e la possibilità di una doccia ma sotto gli occhi delle telecamere di tutto il mondo. Così si vive nel campo di Onna Andrea Palladino ONNA (L'AQUILA) Il campo di Onna - divenuto una specie di acquario, con le telecamere di tutto il mondo puntate addosso - ospita oggi 250 persone. Erano 350 gli abitanti fino a lunedì scorso. Molti non ci sono più e altri continuano a preferire l'automobile, quasi la vita nella tenda fosse di cattivo augurio, una sorta di marchio di provvisorietà che non sai quando potrà finire. Ti aspetteresti di incontrare contadini, allevatori, gente di montagna, in questo pezzo di Abruzzo antico, a meno di dieci chilometri da l'Aquila. Trovi invece un paese che è cambiato profondamente negli ultimi anni. Ci sono artigiani, impiegati, operai, giovani carabinieri. Di contadini, pastori, agricoltori ne sono rimasti pochi, a parte i più anziani, in terra d'Abruzzo. La vita nel campo comincia oggi a prendere forma, dopo quattro giorni di emergenza, dopo che i volontari della protezione civile del Lazio hanno, finalmente, quasi terminato di allestire la new town provvisoria nel paesino ormai fantasma di Onna. «Quello che pesa di più - racconta Gianfranco, un artigiano in pensione - è quel momento in cui ti fermi e ti rendi conto che domani sarà come oggi». Giorni tutti uguali, inesorabilmente. Non riesci più ad avere un punto di riferimento emotivo, familiare, riconoscibile. Due giorni, tre giorni, quattro giorni dopo il sisma. Il tempo prende forma partendo dall'ora zero, dalle 3.32 del sei aprile. Quello che avverrà dopo, quello che succederà nei prossimi giorni, nei prossimi mesi è una vita nuova e inaspettata per i quasi cinquantamila abitanti della provincia dell'Aquila che oggi sono senza casa. È un buco nero che corrode piano piano, forse la vera emergenza, che non sai quando passerà. La notizia del pomeriggio in città è pessima. Tutti gli edifici pubblici e privati del comune di l'Aquila sono inagibili. Alla scuola Collodi hanno istituito un centro dove andare per capire come recuperare le cose che si sono salvate e per sapere che futuro avrà la propria casa. Il che trasforma migliaia di persone in sfollati, alla ricerca di una tenda, di un posto sicuro dove parcheggiare l'auto per dormire la prossima notte, aspettando che qualcosa accada, che qualcuno decida e dica quale sarà il futuro prossimo. Nei campi - da Onna all'Aquila, da Roio a Torimparte - le migliaia di persone senza casa stanno scoprendo in queste ore la vita da profughi. File interminabili per ogni minimo bisogno, dipendere in ogni cosa da altre persone, venute da altre regioni. E il tempo che non passa mai, in ore uguali, interminabili, vuote. Paradossalmente per i bambini è forse più facile. Nel campo di atletica alle porte del centro storico qualche decina di piccoli hanno già scoperto la tenda degli animatori e gli scatoloni di giocattoli. Conoscono i futuri amici, con i quali convivranno mesi interi. Gli anziani sono invece i più forti, hanno la memoria di tempi peggiori, sanno che è sempre possibile ricominciare, hanno una sorta di rispetto atavico per la terra, che ora è solo crudele. Sono le donne e gli uomini figli dell'ultima generazione, i trentenni che oggi hanno lo sguardo attonito, che sembrano aver perduto per sempre la vita. Sono operai, gente che fino a quattro giorni fa lottava ogni giorno per il posto di lavoro, per racimolare i pezzi di una vita con una parvenza di normalità e che oggi scopre di aver perduto tutto. La vita dei campi per gli sfollati diventa così lo specchio dell'Italia degli ultimi quindici anni. La sensazione che senti sulla pelle è di un paese che si è svegliato scoprendo - come per la prima volta - che qualcosa si è irrimediabilmente perduto. «Qui all'Aquila abbiamo la brigata degli alpini, che hanno soccorso i terremotati in Friuli, in Campania - continua il racconto Gianfranco dal campo di Onna - Ci ha fatto male vedere che qui non sono venuti perché stanno in altre parti del mondo, dove c'è qualche guerra». Al quarto giorno c'è il tempo per riflettere su quello che sta accadendo, di guardare quel set scrutato in ogni dettaglio dai network televisivi. Per un aquilano non vedere i propri alpini vicini è quasi uno smacco. «Vengono da tutta Italia, dal Friuli, da Palermo», racconta stupito un uomo nel campo allestito dalla protezione civile lucana e campana vicino alla Finmek, alle porte dell'Aquila. Parla al cellulare con amici, con i parenti lontani. Racconta quello che vede, che vive nel microcosmo del campo. E cerca di sapere, chiede informazioni, «cosa dicono i giornali? Che succederà?». Nei campi quello che manca oggi è ancora l'essenziale. Mancano vestiti, trovare biancheria intima è un'impresa da compiere con un po' di pudore, cercando di intercettare i pacchi che iniziano ad arrivare. Manca la possibilità di lavarsi, nel campo di atletica - che ospita centinaia di persone - molti bagni non hanno l'acqua e quasi nessuno è riuscito a farsi una doccia decente. Manca poi l'informazione. Il governo decide, i ministri parlano alle radio, ai network, ai giornali, ma Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 114 Data: Il Manifesto 10-04-2009 La new town degli sfollati qui, nei campi aquilani, non arriva nulla. Chi ha perso il lavoro non sa che forse potrà ricevere un sussidio, chi ha un mutuo da pagare per una casa perduta per sempre non sa cosa accadrà. Chiedono della scuola, del lavoro, della vita che hanno lasciato alle loro spalle. Nessuno sa rispondere, la protezione civile sa tutto delle tende e l'impressione che vi siano tanti compartimenti che non riescono a comunicare tra loro è evidente. L'angoscia cresce con il passare delle ore, trascorse camminando nel prato del campo alla ricerca di qualcuno che possa spiegare cosa accadrà. A chi viene da fuori chiedono dei palazzi, delle case, delle chiese. «Cosa è rimasto in piedi?», è la prima domanda che si sente passando tra le tende. Chi ha letto un pezzo di giornale lo racconta quasi a memoria al vicino, descrive con particolari aggiunti, immaginati, la città ormai chiusa e distrutta. È anche il momento dell'orgoglio, dei racconti dei primi minuti dopo il sisma. «Hanno raccontato di salvataggi straordinari - continua Gianfranco - ma perché non parlano dei nostri ragazzi di Onna. Guarda le loro mani, loro per ore hanno scavato con le unghie, hanno tirato fuori i nonni dalle macerie... Perché non parlano di loro?». Guarda verso il prato che divide il campo dalla città, guarda verso le telecamere, sempre meno benvenute tra gli sfollati. «Non abbiamo una televisione qui - racconta - non sappiamo nulla di quello che sta accadendo fuori, nessuno ci racconta nulla». È il paradosso del luogo più raccontato di questa settimana, più filmato, più illustrato. È un dopo terremoto strano quello dell'Aquila. Tantissimi uomini della protezione civile, mezzi, ruspe, container, come forse mai se ne sono visti in un terremoto in Italia. Ma la sensazione che qualcosa non funzioni non sparisce. Arrivano racconti di paesini dove fino a qualche ora fa stavano montando ancora le tende, l'esigenza di cose minime ma vitali è sempre più forte. Per cercare di capire, per raccontare questo terremoto del nuovo millennio - trasmesso quasi in tempo reale - è necessario osservare i dettagli, spesso rivelatori. È necessario, ad esempio, tornare all'ospedale San Salvatore, dove ieri i tecnici provavano la qualità del cemento, dove nessuno sapeva dire chi aveva costruito quella struttura. Tra assessori, tecnici, direttori giravano le versioni più disparate. Otto aziende diverse, no, ventitrè, anzi dieci, forse trenta. Non un nome, non un colpevole. Eppure quelle colonne di cemento sbriciolato, spaccato come fosse un biscotto secco gridano vendetta. All'ospedale ieri è venuto il presidente Napolitano, nel giro istituzionale tra i terremotati. L'ospedale da campo era quasi completo, i reparti avevano finalmente una tenda, mentre il direttore generale dava disposizioni per trovare dei frigoriferi per le medicine, visto che la farmacia dell'ospedale è inagibile. Nessuno però sa cosa accadrà domani. Nessuno può giurare su quanto tempo i malati dovranno rimanere nelle tende, su quali saranno le strutture per affrontare l'estate, l'autunno e poi l'inverno. Di certo quella vera cattedrale nel deserto che è l'ospedale san Salvatore ricorda a tutti di cosa è capace la classe politica. Operare in una tenda avendo a pochi metri una sala operatoria da buttare ricorda a questi medici che è bene non fidarsi, è meglio essere guardinghi. Napolitano ieri è passato anche ad Onna. «Lui è venuto qui, ha toccato questa terra - conclude il suo racconto Gianfranco - mentre Berlusconi ci ha visto solo dall'elicottero, preferendo una passeggiata nel corso di l'Aquila». Nella tenda di Gianfranco si guarda silenziosi, si preparano alla quarta sera, sperando che nessuna nuova scossa gli tolga il sonno. All'ingresso del campo arrivano i primi vestiti, venuti chissà da dove. Un uomo si avvicina, guarda un paio di jeans almeno tre taglie in più della sua corporatura esile. «C'è solo questo, vero?», chiede con un sussurro. Mai avrebbe pensato di andare alla ricerca di un paio di pantaloni, di vestiti intimi, di qualche fazzoletto di carta. Rimane qualche minuto a guardare i pacchi appena arrivati, quasi sperando di ritrovare un po' di dignità in quegli aiuti. Per il domani, per il suo futuro si vedrà. Ora c'è l'emergenza e le tv stanno guardando. 281 LE VITTIME del terremoto che ha colpito L'Aquila. Ma all'appello mancano ancora decine di persone. Il numero dei feriti è invece salito a 1.600 mentre 29.000 sono gli sfollati Foto: UN'ANZIANA SFOLLATA IN UNA TENDA E, A FIANCO, UNA CAMERA DA LETTO PERICOLANTE A L'AQUILA /FOTO AP Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 115 Data: 10-04-2009 Il Mattino di Padova Estratto da pagina: 4 l'appennino tremerà a lungo - Primo Piano «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 116 Data: 10-04-2009 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 3 la residenza di lusnizza per 60 sfollati - Gorizia Provincia La Provincia di Gorizia in prima linea per offrire aiuto e sostegno alla popolazione abruzzese vittima del terremoto: l'ente, su indicazione del presidente del consiglio provinciale, Alessandro Fabbro, ha comunicato ieri di aver messo a disposizione dei cittadini dell'Aquila e dintorni colpiti dal sisma la residenza di Bagni di Lusnizza, frazione di Malborghetto, di proprietà proprio della Provincia, una struttura che potrà ospitare fino a 60 persone e che garantisce anche adeguate dotazioni per i disabili. Ieri a illustrare l'iniziativa hanno provveduto, oltre che lo stesso presidente del consiglio, l'assessore provinciale Marko Marincic, il presidente dell'Associazione abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia, Roberto Fatigati, e il presidente della consulta regionale per i disabili, Mario Brancati. Una scelta che ha anche una forte connotazione simbolica: «Quelli che stanno vivendo adesso le persone colpite dal sisma in Abruzzo – ha sottolineato Fabbro – sono momenti di disperazione nei quali è importante vedere esempi tangibili di come sia possibile riprendersi dopo la devastazione di un terremoto. Ecco allora che anche il viaggio verso Bagni di Lusnizza, passando accanto a Gemona, Venzone e agli altri centri che nel 1976 vennero distrutti dal sisma e che ora, grazie alla voglia di reagire dei friulani, sono più belli e vitali di allora, può costituire un'occasione importante per trasmettere alle vittime di oggi la convinzione che si può rinascere anche dopo una tragedia così devastante». «La struttura di Bagni di Lusnizza è ottimale – ha confermato Brancati –; ringraziamo la Provincia per la sensibilità dimostrata, anche perché quella residenza viene incontro alle esigenze dei disabili». «Lì potremo ospitare da subito una sessantina di persone – ha spiegato Marincic – all'interno di appartamenti nei quali possono risiedere fino a 13 ospiti». Fatigati, nel ringraziare la Provincia per l'iniziativa, ha ricordato che tanti abruzzesi di Gorizia e del Fvg hanno già dato la disponibilità a ospitare persone colpite dal sisma. Ecco i riferimenti bancari dell'associazione regionale abruzzesi per gli aiuti: Unicredit Banca, Associazione abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia, sede di Udine, via Veneto 20, It 83S Abi 02008 Cab 12310, c/c 000001369384. (p.t.) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 117 Data: 10-04-2009 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 3 sotto le macerie soltanto morti - Gorizia «» Il caposquadra dei vigili del fuoco: impossibile trovare gente ancora viva IL TERREMOTO Continua il lavoro massacrante di pompieri e volontari della Protezione civile goriziani «Ormai sappiamo che è impossibile trovare persone ancora in vita, continuiamo a scavare sapendo che troveremo solo morti. Il momento critico è terminato, ma la fase attuale, di estrema difficoltà, è destinata a protrarsi per almeno un paio di mesi specialmente se non si interromperanno queste continue scosse che non danno pace neppure di notte». È esplicita la preoccupazione di Gianfranco Sandrigo, il capo squadra goriziano che attualmente è il più alto in grado tra i 19 vigili del fuoco partiti dal Comando provinciale di via Paolo Diacono dislocati in terra abruzzese. Quello di ieri è stato il quarto giorno di presenza dei vigili del fuoco goriziani nella terra martoriata dal sisma e lo scenario che gli uomini del comando di via Paolo Diacono hanno di fronte in queste ore resta, purtroppo, davvero drammatico. «Adesso – racconta raggiunto telefonicamente in Abruzzo Sandrigo – noi vigili del fuoco del comando provinciale goriziano siamo impegnati, in particolare, nello smassamento delle macerie degli immobili crollati o semidistrutti dal sisma. Una operazione importante anche perché consente di portare fuori, quando possibile, il materiale rimasto all'interno e di recuperare magari documenti, medicinali oppure oggetti che possono servire agli abitanti rimasti fuori dalle loro case ora assolutamente inagibili. La gente ha l'ordine tassativo di restare fuori». Nel corso della giornata di ieri i vigili del fuoco goriziani sono stati dislocati prima a Paganica e poi a San Benedetto, un'altra giornata di lavoro massacrante e frenetico reso ulteriormente pesante dalle continue scosse: «È dura lavorare con queste scosse continue – conferma Sandrigo – che si verificano anche di notte mentre cerchiamo di dormire un po'. Proprio la scorsa notte alle 3 la terra ha tremato in maniera davvero allarmante». Giorni scanditi dal superlavoro anche quelli dei volontari goriziani della Protezione civile: «Stiamo lavorando a ritmo frenetico fin dalla prima mattina per approntare le tendopoli – spiega il caposquadra Salvatore Gambitta –. Si tratta di tende da otto posti dotate di brande, materassi e cuscini e anche di impiantistica. Siamo in attività per almeno dieci ore al giorno. In effetti ci preoccupa il problema delle scosse che sono incessanti. La gente – conclude – comincia davvero a essere provata da questa situazione». Piero Tallandini Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 118 Data: 10-04-2009 Il Messaggero dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi CLAUDIO MARINCOLAdal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Italia si ferma per recitare il suo requiem ai caduti del terremoto. Dolore per le 287 vittime del sisma. Paura, perché in Abruzzo la ferita è aperta e la terra continua a tremare sotto i piedi dei sopravvissuti, e scosse di terremoto si sono sentite anche nel teramano, dove si registrano già le prime fughe dalle abitazioni. E potrebbe vibrare ancora, anche durante la cerimonia dei funerali solenni che verranno celebrati oggi, alle 11, nell'immensa piazza d'Armi della Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito. Alle esequie parteciperanno i parenti, le più alte cariche dello Stato e del governo, più migliaia e migliaia di sfollati. Da qui il timore che il giorno del dolore e del lutto nazionale possa mettere ancora più a dura prova i nervi scoperti di chi da giorni è sottoposto a uno stress continuo. Dalla mezzanotte di mercoledì alle 7,16 di ieri mattina gli aghi dei sismologi hanno vibrato 65 volte. E ieri alle 21.40 ancora paura per una scossa del 4.9 della scala Richter. L'epicentro è stato a nord dell'Aquila (dove è crollata una casa senza nessuno dentro), in un'area compresa tra i comuni di Barete, Capitignano e Campo Tosto. Ma ha fatto tremare anche Roma. L'Aquila da ieri è stata dichiarata di fatto «città inagibile», nessun edificio pubblico è sicuro. I civili hanno paura di restare troppo a lungo negli spazi chiusi e anche molti militari e agenti delle forze dell'ordine di stanza con le famiglie nell'Aquilano ormai preferiscono dormire nelle auto, mentre dagli alberghi è stata vista uscire gente con le coperte. Chi di recente si è assentato dalla capoluogo abruzzese è stato invitato a dichiarare la propria «esistenza in vita». Un appello che preclude l'intervento finale delle ruspe e dei caterpillar. Un Venerdì Santo che resterà nella memoria di un Paese costretto troppo spesso a piangere i suoi morti di terremoto, alluvioni, catastrofi, non solo naturali, come ha ricordato anche ieri il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ma il Paese stavolta è rimasto unito: alla cerimonia di oggi ci saranno i presidenti del Senato Schifani e della Camera Fini. Hanno già annunciato la loro presenza anche molti esponenti dell'opposizione, il segretario del Pd Franceschini, Piero Fassino, oltre al senatore Franco Marini originario di queste terre. La piazza d'Armi di Coppito è una scelta obbligata, l'unica possibile forse. La caserma è una costruzione piana e avveniristica; nei vetri si specchiano le aquile simbolo della Finanza. Vi si svolgono i concorsi pubblici con partecipazioni oceaniche, l'ultimo - per marescialli- era previsto proprio il 6 aprile scorso, giorno del sisma. La Scuola offre insomma molte più garanzie di altri edifici pubblici, compresa la sede della compagnia provinciale, inaugurata nel 2005 ma già segnata dal terremoto. Tanto che i finanzieri sono costretti a trasferire in una tenda all'esterno, con i fili dei telefoni e delle prolunghe che escono dalla sede. Nel grande hangar, al riparo dalla pioggia prevista dai meteorologi, sono rimaste 150 bare. Quelle di mogano chiaro degli adulti, quelle bianche dei bambini. Per gli altri 131 si è già tenuto – all'aperto perché le chiese o sono crollate o non sono agibili - o si terrà domani e nei prossimi giorni un rito privato. Davanti all'altare potranno prendere posto i parenti stretti. Tutti gli altri, per motivi di sicurezza, saranno divisi in settori. Si temono la calca, le crisi di panico, e la pioggia, che anche ieri ha martellato le tende allestite dai volontari della Protezione Civile e inondato campi sportivi e spazi aperti. Le uniche New Town sorte sinora. La cerimonia religiosa verrà officiata dal segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone e dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari. Alla funzione cattolica parteciperanno 100 sacerdoti e 20 coristi, al termine se ne terrà una di rito islamico per 6 defunti di nazionalità non italiana: il prezzo pagato dagli immigrati al sisma. Abruzzesi e stranieri per un giorno tutti in una stessa lacrima. Ieri a Loreto Aprutino, nel Pescarese, la popolazione locale ha dato l'ultimo saluto al suo campione, Giuseppe Chiavaroli, una vita da mediano, una morte che ha fatto soffrire tutti i suoi concittadini. Mentre sempre ieri i genitori hanno riconosciuto la salma di Lorenzo Sebastiani, un rugbista aquilano di vent'anni, una promessa già in nazionale giovanile. E'un sisma, quello del 6 aprile, seguito in modo quasi ossessivo dalle telecamere, scossa su scossa, verrebbe da dire. Ma per Tg1 e Canale 5, che oggi seguiranno la cerimonia dei funerali in diretta, sarà quasi un atto dovuto ai tanti che non Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 119 Data: 10-04-2009 Il Messaggero dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita... potranno partecipare. In ossequio al lutto nazionale non ci saranno spot pubblicitari. In molte città italiane le saracinesche dei negozi per tutto il tempo della cerimonia le saracinesche dei negozi resteranno abbassate. A Rovereto la campana più grande del mondo, un simbolo di pace, ricavata dalla fusione di cento cannoni della Prima guerra mondiale, alle 11 in punto, suonerà cento rintocchi. Anche sul piano strettamente simbolico le assonanze con la via crucis non mancano. Ma non c'è solo dolore c'è anche orgoglio e voglia di ricostruire. Il ministro ai Beni culturali Bondi e allo Sviluppo economico Scajola hanno annunciato un primo stanziamento di 5 milioni di euro per il recupero del patrimonio artistico devastato dal sisma. Una goccia nell'oceano. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 120 Data: 10-04-2009 Il Messaggero ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora aperto. L&... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di FABRIZIO RIZZI ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora aperto. «L'inventario dei danni è solo all'inizio». Ma già una valutazione si può fare: «Ci vorranno tempi lunghi, non calcolabili in mesi. Saranno necessari diversi miliardi di euro». Ma si troveranno, «non c'è alcuna incertezza, lo garantisco», anche se esclude di utilizzare lo scudo fiscale. E' amaro Silvio Berlusconi quando delinea la rinascita dell'Abruzzo, con il progetto 108 Province e le «new-town», ma lui stesso ha toccato con mano le ferite profonde del sisma nel cuore dell'Aquila. «Meno male che il bilancio delle vittime si ferma qui, poteva essere molto più grave». Assicura di voler monitorare tutte le spese: «Saranno contabilizzate, sotto la responsabilità del ministero dell'Economia: daremo conto di tutto, con assoluta e totale trasparenza». Contro lo sciacallaggio «saranno operativi più di 600 uomini delle forze dell'ordine». Confessa di essere «a pezzi, ho parlato con molte famiglie, questa tragedia dà angoscia». Non crede, comunque, che nel crollo ci sia stato dolo. Se ci sono «responsabilità, saranno certamente accertate», in ogni caso «ci sono già dei Pm che indagano». Precisa: «Io, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano la tecnologia dell'epoca». In sostanza, non si possono colpevolizzare sistemi di costruzione che sono «figli di quegli anni». I giornalisti lo incalzano circa le parole del presidente Napolitano «sull'esame di coscienza» per approfondire eventuali responsabilità nella costruzione dei palazzi. Il premier risponde che ha verificato direttamente: per alzare quei palazzi, «prima dell'entrata in vigore delle norme per l'edilizia antisismica», venivano usati «cementi assolutamente meno idonei di quelli attuali» ma anche «ferri» che sono meno aderenti rispetto «ai ferri di acciaio, utilizzati ora». Aggiunge: «Anche l'ospedale ha resistito nella sua struttura principale», è degli anni '60, ovvero fa parte di quelle «cose che risalgono al passato. Però i Pm indagheranno e se ci sono le responsabilità è giusto che emergano, anche a titolo paradigmatico ed esemplare». A palazzo Chigi, Berlusconi, smessi i panni del presidente operaio, indossa cravatta e blazer blu. Ha appena concluso un Consiglio dei ministri che ha deciso di aggiungere 70 milioni di euro ai primi aiuti. Ed è stato dato il via libera a un'ordinanza che sospende, per due mesi, mutui e bollette. Dopo Pasqua, sarà varato il decreto per gli aiuti. Non vuole «passerelle» di ministri nei luoghi del sisma, «andranno in Abruzzo solo per missioni concrete». Nega che esista un fenomeno legato al ”mercato nero“. Ritorna a entusiasmarsi quando descrive il progetto dei 108 cantieri da far costruire alle Province italiane. Un piano «che sta accogliendo adesioni di molti enti che dispongono di tecnici, ingegneri, geometri e possono contare su aziende edilizie capaci di trasferirsi per la realizzazione». Garantisce tempi rapidi, «con questa parcellizzazione degli interventi». Ed il presidente dell'Unione Province ìtaliane, Melilli, annuncia disponibilità ad ospitare le lezioni dell'Università e del Conservatorio dell'Aquila a Rieti. Molti capi di governo stranieri mandano la loro solidarietà a Berlusconi (Kazakistan, Pakistan, Irlanda, Slovenia, Francia), forse adotteranno un monumento. Il premier francese, Fillon, vuole costruire un ospedale. Berlusconi propone a 800 sfollati di trasferirsi a San Giuliano di Puglia, Molise. E fa appello a quei cittadini «che volessero mettere a disposizione case di vacanza». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 121 Data: 10-04-2009 Il Messaggero L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Trem... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi dal nostro inviato L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Tremonti. Si muove in sintonia con Berlusconi, anche se non condivide l'idea di una new town in questa zona. E con Napolitano (vengono entrambi dal Pci e il primo cittadino è di sinistra ma non appartiene a nessun partito) si sente ripetutamente dal giorno del sisma e ieri hanno avuto due incontri di tipo tecnico. Sindaco, che cosa vi siete detti con il Presidente? «Abbiamo lo stesso approccio, che è anche quello del premier e del ministro delle finanze, e si basa sull'idea che la ricostruzione del tessuto umano e del tessuto economico e produttivo di questa zona così flagellata devono procedere insieme. Con Napolitano i discorsi sono di tipo fattuale: dove trovare le risorse? Come attirarle? Come spenderle? A lui, per esempio, sta particolarmente a cuore il riavvio delle scuole, di cui ho appena parlato con la Gelmini, e ha ragione. E' dai giovani che può ripartire la speranza». Ma i soldi dove li trovate? «La partita, come m'ha detto anche Tremonti che sio sta battendo molto, si gioca in Europa. Da lì, lo dico da medico, mi aspetto un forte intervento di rianimazione. Dobbiamo tornare nell'Obiettivo Uno, avere fiscalità di vantaggio, diventare temporaneamente zona franca dal punto di vista fiscale, attirare nuovi investimenti e non fare andare via quelli che già c'erano sul nostro territorio, rappresentati per esempio da grandi gruppi come la Alenia. Il tessuto produttivo va rianimato subito e in tutti i modi. Più tempo sta fermo e più sarà difficile farlo ripartire. La desertificazione produce altra desertificazione. Per esempio: se non riapre l'università, i giovani vanno via. Si perdono altre risorse umane, oltre a quelle già andate in macerie, e si vanifica tutto un indotto economico che ruotava intorno all'ateneo». Tutto ciò dipende dall'Europa? «In buona parte, sì. Anzi, vedo che nessuno della Commissione Europea è venuto qui a rendersi conto sul campo di quanta distruzione ha provocato il sisma. Faccio un appello: veniteci a trovare! Così si può cominciare a pianificare una politica di rinascita, per la quale Tremonti amche a livello comunitario sta cercando di trovare il sistema migliore nel reperimento dei fondi». Lei sta cooperando con un governo di centrodestra. Imbarazzi? «Ma non scherziamo! Le divisioni non servono, le intese sono l'unico modo per fronteggiare l'emergenza. Poi, ovviamente, su certi aspetti, ognuno la pensa a modo proprio e crede che sia meglio una scelta oppure un'altra. Ma lo spirito non cambia: ci si parla, ci si confronta, la tragedia è così enorme che non va immiserita a colpi di prese di posizione rigide e immodificabili. Io, per esempio, ho fatto presente a Berlusconi che la filosofia della new town la trovo anche condivisibile. Ma nel caso specifico della zona dell'Aquila, che è un tessuto composto da tanti paesini e da tante frazioni, assai policentrico e in cui ognuno sta attaccato alle proprie radici abitative, come si vede anche in queste ore, creare una nuova città che inglobi tanta gente mi sembra un'iniziativa che non verrebbe capita». Lo ha detto anche a Napolitano? «Sì». E lui? «A lui, giustamente, adesso sta a cuore la priorità del momento: rianimare il tessuto sociale e produttivo. E poi, come ha detto: c'è un dopo e un altro dopo». Non teme, sindaco, che le beghe della Lega, possano destabilizzare il governo e distrarlo dalla missione Abruzzo? «Berlusconi ha assunto come priorità nazionale quella della ricostruzione delle zone terromotate. Ci sta mettendo la faccia e tutti il suo impegno, che si aggiunge al nostro. Io spero che continui così». M.A. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 122 Data: 10-04-2009 Il Messaggero L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Trem... Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 123 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Abruzzo) PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime del sisma. E i pescar... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime del sisma. E i pescaresi accolgono a braccia aperte i loro fratelli aquilani, ospitati nelle strutture alberghiere della costa: un segno confortante del legame che unisce più che mai tutti gli abruzzesi. Troiano e Valentini alle pagg.39 e 47 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 124 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Abruzzo) Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro storico, con trentas... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di ADRIANO CICCARONE Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro storico, con trentasette famiglie evacuate e alloggiate nella stragrande maggioranza presso il Grande Albergo Abruzzo; chiuse le chiese di Mater Domini e San Francesco alle Scale, per motivi precauzionali in attesa degli esiti delle verifiche tecniche; chiusa l'ala del Tribunale, quella in corrispondenza di largo Cavallerizza, sempre a scopo precauzionale, con immediati accertamenti circa la staticità della struttura danneggiata dal sisma; chiusi i locali del IV piano del Municipio; sospesa ogni attività che si svolgeva al Palazzo De Pasquale; chiusi i locali spogliatoio della sede dei Vigili Urbani di via Nicolini; crepe in via Amiterno, alle cinque palazzine. E per verifiche statitiche oggi chiuso anche il Palazzo del Comune. Sono queste le situazioni di maggior gravità che hanno richiesto l'intervento diretto del sindaco di Chieti con ordinanze e provvedimenti interni, a causa del terremoto che ha sconvolto l'aquilano e delle ripetute scosse succedutesi al primo devastante sisma. Il quadro attuale delle "operazioni" - precisa l'assessore ai lavori pubblici Luigi Febo - è stato fatto ieri nel corso di una conferenza stampa del sindaco Ricci, allargata ai componenti della Giunta, al presidente del consiglio e ai capigruppo consiliari. «Siamo inmpegnati senza soste», fanno sapere in Comune, mentre il sindaco Ricci ci tiene a sottolineare «l'impegno massiccio dell'Amministrazione, la relativa tranquillità e l'unità degli obiettivi». Ma la situazione non appare certo facile. E non è nverosimile l'ipotesi che possa saltare l'arrivo e la tappa del giro d'Italia. «Gli alberghi sono pieni dappertutto, l'evento ciclistico potrebbe non potersi svolgere», dice, rispondendo ad una precisa domanda, l'assessore allo sport Aldo Grifone. Ma gli organizzatori assicurano che saranno superati tutti i problemi. Anche la processione del venerdì santo subisce le seguenti modifiche: stamane, com'è tradizione, le prove verranno svolte in piazza, fuori dalla Cattedrale per motivi precauzionali (presenta lesioni abbastanza visibili); mentre questa sera, partendo sempre da piazza S. Giustino, la processione farà il seguente percorso (dalle ore 19): via Asinio Herio, via Pianel, via Vernia, piazza della Trinità, corso Marrucino, via Pollione, piazza S. Giusino. «Per motivi di sicurezza dei partecipanti e dei cittadini - dice il governatore Giulio Obleter - nel corso di un incontro con Prefetto, Questore, Comandante dei CC e della Polizia Urbana, si è deciso di optare per una edizione ridotta». E intanto proseguono i controlli: sottoposti ad indagini 36 plessi scolastici, 344 alloggi comunali, 14 impianti sportivi, 22 immobili , Teatro Marrucino, e i serbatoi della Civitella. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 125 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Abruzzo) PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio dilettantistic... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di TITO VERNA PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio dilettantistico abruzzese è pronto a reagire. Chiaro il messaggio partito ieri al termine dell'incontro che il Comitato regionale Figc ha avuto con Carlo Tavecchio, presidente della Lega nazionale dilettanti. «Sono qui per portare all'Abruzzo la solidarietà della Federcalcio e del Coni -ha detto Tavecchio-. Il sisma è stato devastante ed ha colpito molto la Lega dilettanti in quanto nel nostro scacchiere l'Abruzzo occupa un posto importante. Con il presidente Ortolano ed il suoi consiglieri siamo in rapporti eccellenti. Sono qui per contribuire alla causa, ma ogni decisione tocca alla dirigenza locale. La nostra disponibilità è totale ma, ripeto, le scelte toccano alle forze che operano sul posto, che oltretutto sono molto capaci». «La Lega dilettanti -prosegue il presidente nazionale - vuole recuperare l'anima delle città sotto l'aspetto sportivo. Dal punto di vista operativo il Comitato per adesso agirà a Pescara, poi tornerà a L'Aquila, o nelle vicinanze. Per dare continutà all'attivita della Lega, ho portato in visione il progetto di una palazzina prefabbricata da realizzare nei pressi della città dell'Aquila. Sarà quello il primo punto di riferimento. Poi, quando si potrà, il Comitato tornerà a L'Aquila e la palazzina prefabbricata resterà un centro sportivo a disposizione di chi ci avrà ospitati». E' questo un primo importante segnale che arriva dalla Lega dilettanti dopo lo stanziamento già operativo di 200 mila euro che verrà utilizzato a discrezione del Comitato, anche per finalità umanitarie oltre che sportive. Ortolano ed i consiglieri hanno ringraziato e annunciato le decisioni adottate per fronteggiare l'attuale situazione di disagio. «Eccellenza e Promozione devono andare avanti - ha detto Ortolano - ci sono regole e scadenze da rispettare. Abbiamo ottenuto di differire tutto di una settimana. Così L'Aquila giocherò a Pomezia in Coppa Italia non il 15 ma il 22, e il ritorno in casa, su un campo da decidere, il 29. Eccellenza e Promzione riprenderanno non il 19 ma il 26. Lo stesso vale per la Prima categoria ma tre società, Oratoriana, Bazzano e Pizzoli, che più hanno risentito del sisma, per ora rimarranno in sospeso: le sentiremo e vedremo il da farsi. Stesso discorso per la Seconda catehoria, ma il girone B viene fermato: finisce con la classifica di oggi (Fossa dunque promosso in Prima, ndr) e proveremo a bloccare le retrocessioni. Blocco totale per la Terza categoria squilana. Ancora da valutare le situazioni di calcio a cinque e calcio femminile». «Adare avanti non è facile - ha proseguito Ortolano - accompagneremo L'Aquila in questo suo cammino così difficile, sarà dura ma non ci fermeremo perchè vogliamo dare un segnale di coraggio, maturità e vitalità. Nelle televisioni nazionali ho visto una immagine che mi ha colpito: alcuni ragazzini aquilani tirare calci al pallone tra le macerie. Lo prendiamo come un segno di buon auspicio». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 126 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Abruzzo) PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno alle popolazion... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di TITO VERNA PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno alle popolazioni d'Abruzzo colpite dal sisma. Dai personaggi più celebrati alle società più blasonate, da anomini sportivi delle discipline meno praticate ai sodalizi pressochè sconosciuti. Tutti vogliono fare la loro parte. Intanto è stato deciso che sarà l'Irlanda del Nord l'avversaria della nazionale di Lippi sabato 6 giugno, allo stadio Adriatico, nell'amichevole allestita a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Aspettando questo evento, il mondo del calcio mette in campo anche gli assi più celebrati. Tra uno scoop e una smentita sulla sua eventuale cessione al Real Madrid, Kakà ha trovato modo di mandare un pensiero ai terremorati aquilani. «Mi metto a disposizione, è una sciagura grande, tutto quello che si può fare lo faremo», ha detto. Molto determinato anche Ronaldinho: «È una situazione che prima avevo visto solo in televisione. Ora che vivo qui, nello stesso Paese in cui c'è stato il terremoto, spero di poter fare qualcosa per le popolazioni colpite, di poter dare il mio contributo. Cercheremo di organizzare una partita per raccogliere fondi e faremo di tutto per aiutare tutte le persone che hanno bisogno». Bel gesto di Oddo e Toni, del Bayern Monaco, che mercoledì sera a Barcellona, in Champions League hanno giocato con il lutto al braccio: solo loro, Oddo oltretutto è di Pescara, per esprimere solidarietà ai terremotati. «Fosse stato per me sabato non avrei giocato. Mi dispiace molto per quello che è successo ed ognuno di noi, nel privato, sa cosa fare per stare vicino a questa sfortunata gente». Lo ha detto l'allenatore del Palermo, Davide Ballardini, che in passato ha guidato anche il Pescara. Molto esplicito Sebastian Giovinco, astro nascente della Juventus e del calcio italiano: «Secondo me sabato non si dovrebbe giocare. Ma è la prima volta che mi capita una situazione del genere e non posso dire cosa sia giusto o no. Se segno non esulto, ma dedico il gol all'Abruzzo». Singolare l'iniziativa degli ultrà del Bologna che domenica non hanno potuto seguire la loro squadra a Roma (stop deciso dal Casms, ndr): hanno proposto di devolvere all'Abruzzo i soldi risparmiati per la trasferta. Gli incassi di molte partite di serie A, B e Lega Pro andranno agli abruzzesi colpiti dal sisma, e in parecchi campi ci sarà anche raccolta di fondi tra i tifosi. In Spezia-Derthona, con incasso in beneficenza, pagheranno il biglietto anche giocatori, tecnici e dirigenti. Dopo quelli della Roma, anche i giocatori della Lazio Pandev, Rocchi, Zarate, Muslera e Foggia hanno messo all'asta le loro maglie. Non solo calcio. In campo anche la pallavolo. Dopo aver invitato tutti gli appassionati a partecipare alla raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo tramite l'sms solidale al 48580, la Lega pallavolo di serie Amaschile organizza all'interno del proprio sito www.legavolley.it un'asta benefica con le maglie dei giocatori di serie A1 e A2. L'asta sarà on line da martedì 14 aprile e per partecipare basterà inviare una e-mail all'indirizzo legaxabruzzo legavolley.it e il ricavato sarà integralmente versato sul conto della Croce Rossa Italiana. E che dire del basket ? La Tercas ha chiesto e ottenuto di non giocare sabato sera e sta predisponendo altre iniziative. Destinazione Abruzzo per gli incassi delle partite Benetton Treviso-Angelico Biella e Lottomatica Roma-Solsonica Rieti. Particolarmente vicino ai terremotati è il mondo del rugby che a L'Aquila è di casa. Arrivano telefonate da tutto il mondo, molti club stanno mettendosi a disposizione per far fronte all'emergenza, i primi ad arrivare in città con generi di prima necessità sono stati il Tortoreto e l'Atessa, poi un pò da tutta Italia. Una vera e propria gara di solidarietà. Interessante la proposta lanciata da Terenzio De Benedictis, noto dirigente del rugby aquilano: «Abbiamo cinque società che stanno lottando per essere promosse ma che adesso non potranno più farlo: L'Aquila per il Super 10, Avezzano per la serie A, Paganica, Gran Sasso e Accademia Avezzano per la serie B. Sarebbe bello ed opportuno che la Federazione promuovesse d'ufficio queste squadre. Sarebbe un gesto bellissimo e un modo per essere davvero vicini alle sorti del rugby aquilano». Raccolta di fondi disposta in occasione delle partite del 19 aprile anche dal Comitato regionale baseball. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 127 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Abruzzo) PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate. Ma il Consiglio dei... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate. Ma il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via libera a una ordinanza per sospendere i mutui e le bollette per i cittadini coinvolti dal sisma. Ma ecco, nel dettaglio i provvedimenti varati ieri mattina. A seguito di un primo elenco dei Comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali. È prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. L'indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi. I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito. Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile. Vengono altresì sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas ed allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica ed il Commissario delegato. Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. Viene inoltre quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori sinistrati, con un rinvio ad un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro. Il consiglio dei ministri ha inoltre deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 128 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Frosinone) A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco Alvia... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di SACHA SIROLLI A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco Alviani, il ventiduenne universitario di Sora che risultava ancora tra i dispersi. Il suo corpo è stato estratto dalla casa dello studente in via XX Settembre a L'Aquila 68 ore dopo il crollo della sua palazzina, intrappolato tra le scale, travolto mentre cercava scampo. La salma dello studente di Psicologia è arrivata ieri intorno a mezzogiorno a Sora, sotto la pioggia battente, al Santuario della Madonna della Figura dove oggi, alle 10, verranno celebrati i funerali. Anche per questo ragazzo è stato proclamato il lutto cittadino: Marco Alviani è la quarta vittima per la Ciociaria, la seconda per Sora che solo l'altro ieri aveva dato il suo addio ad Armando Cristiani, l'altro studente ucciso dal sisma. Oggi per la città volsca e la comunità di San Giorgio, dove vive la famiglia Alviani, un'altra giornata di dolore nel giorno della passione di Cristo. Il funerale lo celebrerà il parroco Don Donato Piacentini amico della famiglia di Marco. «La nostra città ferita - dice il sindaco di Sora Cesidio Casinelli che ieri ha atteso al Santuario l'arrivo della giovane vittima - è vicina alla famiglia Alviani e domani (oggi, ndr) esprimerà il proprio immenso dolore e la sua solidarietà al funerale di Marco». «Per la nostra città questa è una Via Crucis», ha esclamato il Vescovo di Sora Luca Brandolini ieri poco dopo l'arrivo della salma presso il Santuario. Era mezzogiorno quando Marco Alviani, giunto alla porta della chiesa, ha ricevuto il primo saluto da Don Vittorio Ricci. Il feretro poi è stato portato all'interno del Santuario dai parenti e dai colleghi di lavoro del padre di Marco, un Lsu del Comune di Sora. Padre Luca Brandolini ha quindi pregato insieme ai genitori. Il Vescovo ha cercato di alleviare con la fede il loro dolore: «La loro dignità nel momento del lutto - ha detto il presbitero della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo - testimonia la grandezza morale della nostra gente, un popolo che sta affrontando la tragedia con grande solidarietà e partecipazione. Ciò mi commuove e mi rincuora». Il Vescovo di Sora oggi non potrà esser presente al funerale di Marco: il Monsignor Brandolini officerà ad Arpino l'esequie di Giulia Carnevale che hanno inizio alla stessa ora. Una promessa fatta alla famiglia Carnevale e al sindaco di Arpino prima della notizia del ritrovamento di Marco Alviani. Intanto ieri pomeriggio al Santuario è arrivato anche il Prefetto di Frosinone. Quel luogo sacro è stato il posto del ricordo tra pioggia, freddo sofferenza e lacrime per Marco Alviani, il giovane di San Giorgio. «Un ragazzo molto studioso - racconta un impiegato comunale che aspettava ieri il suo arrivo al Santuario - usciva poco perché si sacrificava sui libri. Si era guadagnato con la sua media esami le borse di studio e l'accesso alla casa Adisu. Voleva laurearsi subito per lavorare. Per guadagnarsi attraverso il merito scolastico con umiltà l'indipendenza economica». L'assessore all'istruzione di Sora, Cesare Gabriele, conferma: «Marco Alviani a breve doveva cominciare un'attività di volontariato ai servizi sociali del Comune, attinente con i suoi studi di psicologia». Senza parole l'assessore provinciale Roberto Di Ruscio amico di famiglia degli Alviani, partito immediatamente per L'Aquila la mattina dopo il sisma. Seppur ferito il grande cuore di Sora batte forte attraverso la solidarietà: la raccolta a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma presso la sede della Protezione Civile di Sora, in via Attilio Roccatani; la colletta promossa dal Vescovo Brandolini fino al 19 aprile tra le chiese della diocesi. E stasera presso la Chiesa di S.Spirito quella della Confraternita Ss Addolorata durante la processione, come conferma il priore Tommaso Evangelista. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 129 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Marche) Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido di dolore... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di FRANCO CAMELI Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido di dolore della popolazione di L'Aquila colpita dal grave terremoto di lunedì notte. Tanti cittadini si sono recati presso la sede della Protezione civile, sul lato sud del Palazzetto dello Sport, per donare beni di prima necessità, riempiendo all'inverosimile il deposito. Il materiale deve essere ancora consegnato, dal momento che non è arrivato l'ordine per i volontari di recarsi nella zona del sisma. La Protezione civile pertanto invita i benefattori a sospendere le donazioni fino alla prossima settimana, ferma restando la possibilità di chiedere informazioni all'indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure al numero di telefono 0735.781486. Stamani si svolgono i funerali delle vittime del sisma. Le bandiere degli edifici pubblici sono listate a lutto e alle ore 12 le sirene del municipio di viale De Gaspari suoneranno in omaggio ai morti. A mezzogiorno la città si fermerà per un minuto. Da San Benedetto è inoltre partita la prima ambulanza della Croce Rossa, richiesta per dare il cambio ad una squadra attiva nella zona di L'Aquila. In Riviera sono ospitati al momento circa 80 sopravvissuti al terremoto, presso appartamenti messi a disposizione da privati. «La Protezione civile -ha detto il sindaco Giovanni Gaspari- ha chiesto alla Provincia di Ascoli mille posti letto. Noi stiamo dando riposte importanti: abbiamo reso disponibili gli hotel President, Calabresi, International, il Relax ha reperito appartamenti privati. Ieri pomeriggio sono giunti altri 32 sfollati, dopo Pasqua saranno pronti 250 posti letto. Oggi è la giornata del lutto nazionale. Oltre alle bandiere a mezz'asta faremo suonare le sirene del comune. Vorrei che la città si fermi per un minuto per commemorare le vittime». Anche il mondo dello sport si mobilita per dare un aiuto concreto alle gente d'Abruzzo. Scendono in campo le squadre locali di rugby, sport che a L'Aquila e Paganica avevano due roccaforti abruzzesi. La Soltec Rugby Samb organizza stamani dalle 8.30 alle ore 10, allo stadio Ballarin, una raccolta di fondi e di materiale per l'Abruzzo. «Siamo in continuo contatto con le squadre di rugby delle zone terremotate -affermano i responsabili della società- e siamo riusciti a parlare con alcuni dirigenti del Paganica. Ci hanno fatto presente che hanno bisogno di prodotti di ogni tipo, in particolar modo per i bambini, quali pannoloni, biscotti, latte in polvere, omogeneizzati, pastine, salviette igienizzanti, abiti e giocattoli». Il Comune offre due posti nella residenza per anziani Centro Primavera. Ai bambini abruzzesi verranno inoltre consegnati una cinquantina di giochi raccolti nel periodo natalizio dai coetanei sambenedettesi, che avevano fatto visita agli ospiti del Centro Primavera. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 130 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Marche) P.S.GIORGIO - Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di idoneità static... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi P.S.GIORGIO - «Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di idoneità statica». Questo il commento di alcune mamme che portano i loro figli alla scuola elementare Petetti. Il comitato spontaneo di genitori da tempo reclama garanzie sulla tenuta strutturale dell'edificio. In un incontro promosso dall'assessore all'istruzione, Maria Lina Vitturini, il comune ha finalmente fissato alcuni paletti. Un documento del 2005, a firma del Servizio governo del territorio, mobilità ed infrastrutture della Regione Marche, attesta che «l'indice di vulnerabilità» della scuola in caso di sisma è piuttosto basso. Tradotto vuol dire che l'edificio gode di una buona condizione strutturale. Ma neanche questo sembra bastare ai genitori che nel frattempo hanno chiesto un nuovo impianto di areazione, un allarme nelle porte, una passatoia per il vicino Centro sociale, ed una per i bambini portatori di handicap al fine di raggiungere agevolmente la palestra. Parte dei lavori è stata eseguita. Ora, però, tornano all'attacco per avere maggiori certezze. Tuttavia, come conferma l'ing. Stefano Sisi del comune, non sarà possibile ottenere il certificato di collaudo statico poiché la scuola è stata edificata prima dell'entrata in vigore delle norme in materia di sisma. Sa.Ren. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 131 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Umbria) L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il ministro dei beni... Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, sottolineando la grande disponibilità dimostrata dall'Umbria in questa fase delicatissima dell'emergenza. L'Abruzzo ferito e messo in ginocchio dal sisma, del resto, non poteva lasciare indifferente una popolazione come quella umbra, che dodici anni fa è rimasta segnata da un destino analogo, pur pagando un tributo decisamente inferiore di vite umane. Spoleto e L'Aquila, quindi, stringeranno un nuovo patto nel segno dell'arte. I numerosi dipinti sacri, le perle rinascimentali e tutti quei beni recuperati dalle chiese aquilane lesionate o andate distrutte dal sisma verranno custoditi nel deposito della protezione civile di Spoleto, a Santo Chiodo. La struttura, che si sviluppa su una superficie di oltre 400 metri quadrati, verrà inaugurata dopo Pasqua e ha tutti i crismi ambientali e di sicurezza per poter ospitare un patrimonio artistico come quello in arrivo. Del resto la sua efficienza viene continuamente testata sul campo: da quando la struttura è stata messa a norma, il deposito di Santo Chiodo è diventato un museo naturale. Proprio lì, infatti, in attesa di ritornare nelle rispettive sedi naturali sottoposte a restauro, vengono parcheggiati rinvenimenti archeologici, antichi arredi e intere collezioni d'arte contemporanea. «Non abbiamo ancora notizie certe sui tempi d'arrivo del patrimonio abruzzese_ ha detto il responsabile tecnico comunale _ ma c'è da aspettarsi che le operazioni di trasferimento verranno svolte in più fasi, mano a mano che gli oggetti verranno recuperati». Le opere d'arte in arrivo dall'Abruzzo verranno dettagliatamente catalogate in un luogo blindato, videosorvegliato, a norma con le regole antincendio e soprattutto climatizzato. Un aspetto, quest'ultimo, di non poco conto, visto che spesso umidità e muffa sono i principali nemici per la conservazione dei beni artistici. Ringraziando la Regione Umbria, che si appresta a diventare un modello per la gestione del recupero dei beni culturali post sisma, il ministro Bondi ha anche sottolineato la disponibilità della Rocca Albornoziona. Ila.Bo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 132 Data: 10-04-2009 Il Messaggero (Umbria) Il sisma si sposta, ma qui nessun rischio Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi Terremoto in Abruzzo, dopo un'altra forte scossa nella notte, centinaia di chiamate in Umbria. L'osservatorio “Bina” risponde «» Padre Siciliani: «Da quel che vediamo poco plausibile l'attivazione di altre faglie» Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 133 Data: 10-04-2009 Milano Finanza Gruppo Mps aiuta i terremotati dell'Abruzzo sospese le rate sui mutui fino a un massimo di 12 mesi. e alle pmi finanziamenti per 500 milioni Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato una serie di importanti iniziative di natura finanziaria in favore della popolazione abruzzese. Interventi e agevolazioni per le aziende. Preve- dono il servizio di sospensione delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine e un plafond di 500 milioni di euro destinato alle piccole aziende. Sarà istituito un plafond di mezzo miliardo di euro a favore dei commercianti e degli artigiani dei Comuni interessati. Servizio di sospensione rate. La sospensione, fino a un massimo di 12 mesi, verrà realizzata, per i finanziamenti a medio e lungo termine (mutui, sov, agrari), mediante l'allungamento della vita degli stessi per un periodo corrispondente alle rate prorogate. Non verranno percepite né commissioni, né costi finanziari. Interventi per le famiglie. Si sostanziano in agevolazioni su finanziamenti, sulle condizioni economiche dei servizi e sugli strumenti di pagamento. Nel dettaglio: Concessione della sospensione delle rate di mutuo fino a 12 mesi per i privati residenti nella zone colpite dal sisma. Sospensione della maturazione delle rate per i prestiti personali e finalizzati, senza oneri per interessi o altri costi e spese. Saranno adottate tutte le misure necessarie per far fronte ai disagi più immediati che i clienti colpiti dal sisma stanno affrontando in questo momento, come i problemi relativi allo smarrimento delle carte, dei libretti degli assegni, documentazione bancaria di varia natura. In questo senso il Gruppo Montepaschi ha già attivato un numero verde dedicato (800.656565) per fornire informazioni e assistenza a tutta la clientela dell'area colpita dal terremoto. Sarà possibile ricevere costanti aggiornamenti in merito all'operatività delle filiali coinvolte dal sisma e, qualora l'agenzia di competenza risulti chiusa, essere successivamente contattati da un operatore che offrirà un'adeguata consulenza. In aggiunta alle filiali presenti sul territorio, saranno attivate alcune «filiali mobili» dotate di Atm per permettere il prelievo di contanti e garantire ai clienti la continuità e la completezza delle informazioni sulle posizioni finanziarie. Inoltre, per il tempo che sarà necessario, a tutti i clienti delle filiali delle zone colpite verrà concesso di effettuare prelievi di contante per cassa in esenzione delle commissioni. La Banca, inoltre, ha avviato il giorno successivo al sisma una raccolta fondi per aiutare le popolazioni dell'Abruzzo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 134 Data: 10-04-2009 Morse.it TERREMOTO: LE INIZIATIVE DI WIND PER LE ZONE COLPITE La Redazione - 10 Aprile 2009 0:13 Wind si e' tempestivamente attivata in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto e, per prima, ha accreditato 5 euro di traffico gratuito ai suoi clienti di telefonia mobile. "Wind si e' tempestivamente attivata in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto e, per prima, ha accreditato 5 euro di traffico gratuito ai suoi clienti di telefonia mobile. Un contributo diretto che ha permesso ai circa 60 mila clienti Wind, presenti nella zona del sisma, di rimanere in contatto con i propri familiari". Lo sottolinea in una nota l'azienda telefonica, che "ha garantito le comunicazioni senza alcuna interruzione e continua a rafforzare la copertura del territorio attraverso cinque unita' mobili e sei gruppi elettrogeni d'emergenza inviati nella zona a disposizione della Protezione Civile per garantire i servizi di comunicazione nei punti di maggiore concentrazione. Wind ha inoltre messo a disposizione della Protezione Civile 12 mila ricariche da 10 euro per essere distribuite alla popolazione colpita dal sisma. Ai clienti di telefonia mobile e fissa con abbonamento - prosegue la nota - Wind ha sospeso la tariffazione e rimandato pro tempore l'invio della fatturazione. Sospesa anche la fatturazione del servizio ai clienti Infostrada con l'utenza domestica danneggiata e il pagamento della tassa di concessione governativa per i clienti Wind in abbonamento". Wind-Infostrada, insieme agli altri operatori di telefonia e d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo. Tutti i clienti Wind possono donare 1 euro tramite SMS, mentre quelli Infostrada possono donare 2 euro attraverso una chiamata da rete fissa. La telefonata e' gratuita e il costo della donazione sara' addebitato in fattura. Il ricavato sara' interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 135 Data: 10-04-2009 La Nazione (Livorno) SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per aiutare c... CECINA ROSIGNANO pag. 6 SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per aiutare concretamente le famiglie così duramente colpite dal terremoto. Lunedì 13 aprile, alla discoteca Tinì Soundgarden di Cecina si svolgerà una serata di beneficenza per le vittime del sisma in Abruzzo, e le manifestazioni di sentita adesione non cessano di moltiplicarsi. L'evento, con ingresso gratuito, inizierà alle 19 e 30 con l' esibizione di 3 gruppi live, durante la quale sarà possibile usufruire del buffet gentilmente offerto dalla discoteca Tinì. La serata, che proseguirà fino a tarda notte tra musica house e vari dj, comprenderà una lotteria nella quale verranno messi in palio numerosi premi. Il ricavato , sommato all'incasso della serata, verrà totalmente devoluto alla causale associata al sisma del 6 aprile attraverso la protezione civile di Cecina. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 136 Data: 10-04-2009 La Nazione (Pistoia) Non aveva notizie dei nipoti dal giorno del terremoto Li trova grazie ai nostri volontari PRIMO PIANO pag. 3 SISMA PROSEGUONO LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' NON AVEVA notizie dei suoi nipoti dalla notte del tragico sisma. Le attendeva dalle autorità, ma il tempo passava e lei, una signora della montagna pistoiese, era sempre più disperata. Stava pensando di mettere un annuncio su un quotidiano che arrivasse all'Aquila. Poi ci ha chiamato. In pochi minuti ha saputo che i suoi cari, pur senza casa, erano tutti sani e salvi, dislocati tra il campo rugby dell'Aquila e un albergo. In redazione abbiamo vissuto con lei questi momenti di gioia per i quali sono stati preziosi il presidente del coordinamento provinciale delle pubbliche assistenze, Giovanni Dolfi, e Lorenzo Bardelli, responsabile della protezione civile della Croce Verde che in questi giorni si occupa proprio della segreteria del campo. La Provincia comunica a tutte le persone abruzzesi, evacuate dalle zone colpite dal sisma, che sono ospiti da parenti o amici sul territorio, che sono invitate a comunicare, con la massima urgenza, la loro presenza a Pistoia prendendo contatti con la sala provinciale della protezione civile, tel. 0573-409003 o per e mail [email protected] Il contatto con la protezione civile locale è infatti necessario per poter aggiornare il censimento in corso sulla localizzazione delle persone residenti nei territori terremotati e anche per prestare loro la necessaria assistenza. C'è una generosa donazione da parte dei soci del circolo Aics K.Club di Pistoia che hanno devoluto mille euro per i terremotati dell'Abruzzo sul conto aperto dal nostro giornale. Il versamento è stato coordinato dal Comitato provinciale Aics. Stanotte è partito il primo convoglio della Misericordia verso Castelnuovo con il materiale generosamente donato in questi primi giorni. Coperte, farmaci, tantissimi generi alimentari, qualche giocattolo e uova di Pasqua per i più piccoli. La generosità delle persone fa sapere la Misericordia non ha avuto limiti. L'emergenza sarà lunga. Un particolare ringraziamento ai dipendenti della Breda che con la loro raccolta hanno permesso l'acquisto di medicinali e alcune attrezzature per la tenda pneumatica». Il Comune di Piteglio ha convocato per domani alle ore 15,30 un incontro con le associazioni del volontariato per concordare iniziative di solidarietà. A sostegno delle popolazioni colpite al club Conte Mascetti di via Mameli è iniziata una raccolta di beni di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, acqua, ecc.) da consegnare alla Protezione civile. Saranno vendute sciarpe e magliette della squadra di basket e del club, il cui ricavato sarà devoluto alla Protezione civile. Il Comitato Provinciale della Croce Rossa informa che per la raccolta di materiali per l'emergenza terremoto è aperta la sede di Via Pacinotti 42/a a Pistoia tutti i giorni dalle ore 8 alle 20. Il commissario provinciale Giampiero Noli ricorda che viene raccolto solo materiale nuovo e viveri con scadenza a 6 mesi e rivolge un particolare invito alle aziende in particolar modo alle quelle del settore biancheria, per fronteggiare le richieste che pervengono. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 137 Data: 10-04-2009 La Nazione (Siena) La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi in Abruzzo Le ri... CRONACA SIENA pag. 5 La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi in Abruzzo Le ricerche disperate, poi la terribile scoperta Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 138 Data: La Nuova Ecologia.it 10-04-2009 Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati Alle 11 i funerali con Berlusconi, Schifani e Fini. Ieri alle 21,40 un nuovo sisma, il quarto per potenza dall'inizio dello sciame. L'epicentro a 17 km di profondità e a 3 di distanza dal comune di Capitignano a nord dell'Aquila LE VITTIME. Sono 287 le vittime finora accertate, di cui una da identificare. Ieri sera c'è stato un nuovo sisma, il quarto per potenza dall'inizio dello sciame, alle 21,40. L'epicentro a 17 km di profondità e a 3 di distanza dal comune di Capitignano a nord dell'Aquila. Nel capoluogo è crollata una palazzina, già lesionata, che era vuota. La Regione Abruzzo ha diffuso l'elenco delle vittime, tra i 287 c'è Lorenzo Sebastiani, 20 anni, promessa del rugby italiano. OGGI FUNERALI SOLENNI. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini saranno presenti in mattinata, in Abruzzo, alle esequie delle vittime del terremoto. I funerali solenni sono stati stabiliti con la delibera del lutto nazionale da parte del Consiglio dei ministri. Il rito funebre sarà concelebrato dal Segretario di Stato Vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, e dall'arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari. Tutte le tv nazionali trasmetteranno in diretta i funerali. Il papa visiterà le zone terremotate subito dopo Pasqua. 100-150 saranno le salme sul piazzale della scuola della Guardia di Finanza per le esequie solenni. NAPOLITANO. Di fronte allo spettacolo di edifici di recente costruzione distrutti dal terremoto e che hanno provocato tante vittime, Giorgio Napolitano, ieri in visita nei luoghi del disastro, ha detto: "Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi". Il capo dello Stato ha quindi citato la frase di "un'esponente dell'opposizione" che ha detto "nessuno è senza colpe". "Credo che abbia ragione", ha commentato. Il presidente della Repubblica ha detto infine di apprezzare "senza riserve l'operato delle autorità di governo e della Protezione civile a favore delle popolazioni terremotate". BERLUSCONI. Se ci sono "le responsabilità saranno certamente accertate e ci sono già dei pm che indagano al riguardo: io personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca", e quindi "io non credo che ci siano state delle situazioni" tali da far presumere responsabilità nella costruzione degli edifici, "però i pm indagheranno ed è giusto" che facciano emergere le eventuali responsabilità": così il presidente del consiglio Berlusconi nel corso della conferenza stampa ieri a Palazzo Chigi. STOP BOLLETTE E MUTUI. È stato rinviato a dopo Pasqua il decreto per gli aiuti alle zone terremotate, ma intanto il Consiglio dei ministri di ieri ha previsto una serie di misure in sostegno dei terremotati: saranno 100 milioni a disposizione della Protezione Civile per le prime necessità; è stato, inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. Viene prevista poi per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Vengono anche sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas. Il terremoto, definito come causa di forza maggiore, autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito; infine il governo ha previsto lo stanziamento di 800 euro mensili per i lavoratori autonomi. CONTRO GLI SCIACALLI. Il Consiglio dei ministri ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio. L'ANNO SCOLASTICO CONTINUA. Una disposizione dell'esecutivo assicura l'attività didattica nei territori sinistrati. Si prevede la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorché lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni. Gelmini ha inoltre assicurato che la Casa dello studente deve essere ricostruita: "Abbiamo trovato 16 milioni di euro per ricostruire questo edificio, dove venivano ospitati i ragazzi più bravi e con il reddito più basso. Adesso stiamo cercando altri finanziamenti per ricostruite anche il conservatorio". 10 aprile 2009 - TAG: Abruzzo | Terremoto | L'Aquila | Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 139 Data: 10-04-2009 La Nuova Ecologia.it Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 140 Data: 10-04-2009 La Nuova Sardegna Estratto da pagina: 5 scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu - Fatto del giorno Scampato al sisma un docente universitario maddalenino Alessandro Conti, professore di filosofia: «Mi sono salvato per miracolo» Da dieci anni abita nel capoluogo abruzzese dove ha comprato casa ANDREA NIEDDU LA MADDALENA. «Sono andato a dormire dopo aver telefonato come al solito ai miei genitori, in quel caso avvertendoli che c'erano state alcune scosse, ma senza immaginare cosa stava per accadere»: comincia così il drammatico racconto di Alessandro Conti, originario della Maddalena, docente di filosofia all'università dell'Aquila. Uno dei tanti sardi scampati al terremoto. «Alle 3.32 - racconta - mi ha svegliato il rumore di bottiglie, libri e altri oggetti che cadevano. Quando ho visto anche le crepe nei muri e nel soffitto, mi sono precipitato giù per le scale, salvandomi per miracolo». Conti sta bene, ma adesso, come i concittadini Valerio Vitiello e Davide Porcu, teme di aver perso la casa nel sisma. Non appena in strada è riuscito a raggiungere una posizione più tranquilla. Da dove ha potuto notare la drammaticità del terribile evento che ha distrutto quasi tutto il centro storico del capoluogo abruzzese. Alessandro Conti ha pensato prima di tutto ai suoi genitori Tonino ed Anna e alla sorella Maria, alla quale ha telefonato alle sei del mattino per evitarle un brutto risveglio in piena notte. Solo dopo un'ora ha chiamato il padre e la madre per tranquillizzarli: il figlio era riuscito a salvarsi. Il docente dell'università aquilana è rimasto all'addiaccio per tutta la notte. Sperava di poter rientrare a casa, ma le le forze dell'ordine e la protezione civile avevano transennato tutto e impedito il transito nella zona. Molti studenti che lo conoscevano si sono offerti ad ospitarlo a casa loro nei paesi vicini, ma alla fine ha accettato l'invito di amici che abitano vicino a Frosinone. «Sono tornato per cercare di recuperare qualcosa - racconta il professor Conti - e con l'aiuto dei vigili del fuoco ho ritrovato il computer, molto importante perchè contiene tutti i documenti di lavoro, e il portafogli con i documenti». Alessandro Conti insegna in Abruzzo da ben dieci anni, dopo aver vinto un concorso. Con i suoi risparmi e con un mutuo aveva acquistato quell'appartamento che ora dovrà essere ispezionato dai tecnici per verificare se può essere ancora agibile. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 141 Data: 10-04-2009 Il Piccolo di Trieste il capo dello stato elogia la protezione civile del fvg LA VISITA AL CENTRO DI CONTROLLO Allestiti 1200 posti letto in tenda Oggi partono altri 200 volontari Lenna: «Missione impegnativa» TRIESTE Un elogio alle capacità operative della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è stato rivolto oggi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, nel corso della visita compiuta in Abruzzo per portare il suo sostegno e l'affetto di tutto il Paese alle popolazioni colpite dal sisma. Il Capo dello Stato, dopo essersi recato prima alla tendopoli di Onna e successivamente in quella più grande di San Demetrio, ha concluso il sopralluogo presso la Direzione di comando e controllo dell'emergenza (Dicomac), dove si è soffermato presso il tavolo operativo della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, apprezzandone gli strumenti tecnologici all'avanguardia a livello mondiale, quali laserscan, sistemi di ripresa fotografica digitale del terreno e il sistema di ripresa televisiva digitale ad alta risoluzione che, montato su elicottero, ha consentito di trasmettere immagini delle aree colpite dal sisma, in tempo reale per il tempestivo coordinamento dei soccorsi. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Regione capofila in Italia in materia di Protezione civile, coordina le attività di soccorso delle Regioni. Il presidente Napoletano nell'occasione ha rivolto parole di vivo apprezzamento per le riconosciute capacità operative e di intervento immediato della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. Sta per fare rientro in Friuli Venezia Giulia, intanto, anche il secondo elicottero della Protezione civile regionale impegnato in Abruzzo per il dopo terremoto. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Vanni Lenna, il quale ha spiegato che la decisione è determinata dal fatto che sull'Abruzzo è in arrivo una perturbazione, tale da ostacolare l'utilizzo dei mezzi aerei. In ogni caso - ha precisato Lenna - possono dirsi praticamente completati tutti i rilievi fotogrammetrici e con termocamera. Rimane ancora «scoperta» una piccola area nella zona sudorientale del territorio interessato dal sisma, sulla quale l'elicottero sta ancora operando in queste ore. Parallelamente, a terra i volontari del Friuli Venezia Giulia stanno allestendo una nuova tendopoli, dopo le prime due realizzate all'Aquila nei giorni scorsi: il «Campo Friuli», ove sono accolti 240 sfollati, e un secondo campo, con un migliaio di posti. L'allestimento di un'altra tendopoli si è reso necessario in quanto le continue scosse di questi giorni non smettono di provocare danni e rendono preferibile una sistemazione provvisoria anche per chi ha avuto danni apparentemente non gravi alla propria abitazione. Nel frattempo - ha aggiunto l'assessore - è stato deciso che nella notte tra oggi e domani partiranno alla volta dell'Abruzzo altri 200 volontari, che daranno il cambio ad altrettanti, impegnati all'Aquila e a Onna, il paese che conta il maggior numero di vittime e i danni più rilevanti. I 200 volontari in partenza oggi fanno parte di 37 squadre comunali e di cinque associazioni. Altri 300 sono pronti a partire. Lenna ha ringraziato i volontari per lo straordinario slancio di solidarietà, evidenziando che «questa missione sarà particolarmente impegnativa ed è destinata a prolungarsi nel tempo». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 142 Data: 10-04-2009 Il Piccolo di Trieste altri 30 vigili del fuoco di trieste in abruzzo la situazione è peggiore di quanto previsto LE TESTIMONIANZE DEI SOCCORRITORI Altri 30 vigili del fuoco di Trieste in Abruzzo «La situazione è peggiore di quanto previsto» TRIESTE Altri trenta vigili del fuoco di Trieste sono partiti ieri mattina per l'Abruzzo, dove daranno il cambio ad altrettanti colleghi impegnati nelle zone del sisma da lunedì. Tra il personale in partenza anche cinque operatori del nucleo speleo-alpino-fluviale specializzati nel soccorso con tecniche di derivazione speleoalpinistica. Nei giorni scorsi era stato messo in preallarme e successivamente chiamato all'Aquila il 37enne triestino Franc Fabec, componente della Commissione operativa disostruzione del corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. Le sue competenze tecniche, piuttosto rare in Italia, attengono all'impiego di microcariche ed esplosivi per la creazione di varchi attraverso cui liberare le persone intrappolate tra le macerie. Allertato a causa del sisma il cui epicentro si è registrato a Paganica, a 10 chilometri dal capoluogo abruzzese, si è messo immediatamente in viaggio per prestare soccorso. «Ho operato come disostruttore nel centro storico – ha raccontato ieri – impiegando tutte le attrezzature necessarie, dal cuscinetto pneumatico per sollevare i detriti alle braccia. Purtroppo, fino a oggi, ho estratto solo corpi di persone decedute. Qui ci sono stati parecchi decessi: si tratta di una delle zone più colpite dal terremoto». «Ho trovato – ha concluso - un quadro della realtà peggiore rispetto a quello ipotizzato. È da ieri (mercoledì, ndr) che lavoro e non mi sono mai fermato fino a stamattina alle 9. Finché c'è la speranza di trovare qualcuno in vita si va avanti». Gli interventi sono spesso complicati dalle scosse telluriche, che circa ogni due ore fanno tremare la terra. Lo sa bene il caposquadra del comando goriziano dei vigili del fuoco Enrico Bregant: «L'altro giorno – ha riferito – siamo dovuti intervenire nella camera mortuaria allestita all'Aquila, nella sede della Guardia di finanza, poiché a causa delle vibrazioni sono piombati dei calcinacci sopra le bare e alcune salme: noi siamo stati chiamati a rimuovere le macerie». Oggi, intanto, dovrebbe rientrare a casa il primo contingente partito lunedì, tra cui figurano anche i due pompieri triestini Alessandro Braz di 39 anni e Fabio Bartoli di 36. «Nella prima fase dell'intervento – ha spiegato Braz – sono stato impegnato soprattutto nella logistica, per la creazione del campo base, il montaggio delle tende e dei servizi igienici. Poi, mi sono adoperato nel recupero degli oggetti indispensabili al fabbisogno individuale. Queste persone sono rimaste senza alcun bene e così ora tocca a noi, nel caso di edifici non pericolanti o a rischio crollo, entrare nelle case per recuperare indumenti e alimenti». «Lunedì siamo stati subito allertati – ha riferito il collega Bartoli – e alle 7 ci trovavamo già nella colonna mobile, mentre alle 22 prestavamo i primi aiuti sul posto. Mi ha colpito molto l'ospitalità e la gratitudine di queste persone, che restano affrante dall'impossibilità di offrirci un caffè o qualcos'altro: gesti banali, che prima di perdere tutto, venivano elargiti senza problema. Questa gente non ha più nulla e nei primi giorni è stata costretta a dormire in auto: io ho una moglie e un bimbo di 8 anni e sono rimasto profondamente colpito da quanto è accaduto». Tiziana Carpinelli Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 143 Data: 10-04-2009 La Provincia Pavese L'Appennino tremerà a lungo «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 144 Data: 10-04-2009 La Provincia Pavese Dalla diocesi preghiere e sottoscrizione IL VESCOVO TORTONA. «Assicuro la mia preghiera per le popolazioni colpite dal sisma, la nostra Caritas diocesana tenderà la mano a chi soffre». Il vescovo di Tortona, monsignor Martino Canessa, vive queste ore in raccoglimento. Pensa a chi è stato colpito negli affetti, a chi si è svegliato senza casa. Il pensiero del vescovo è rivolto alle migliaia di famiglie che, di colpo, hanno visto mutare il loro domani. L'invito è quello di non perdere la speranza. Intanto si muove l'ente caritativo diocesano, che ha già attivato una sottoscrizione. E' possibile contribuire alla colletta di solidarietà con versamenti sul c/c postale 12830147 intestato alla Caritas Diocesana di Tortona, oppure con bonifico bancario tramite la Banca Regionale Europea-UBIBanca, IBAN IT79S0690648677000000013136 specificando nella causale “Terremoto Abruzzo”. Moreno Baggini, vice direttore dell'ente caritativo tortonese, ha creato un ponte con l'Abruzzo: «Ci hanno spiegato che non è il momento di spedire niente, visto che far arrivare beni e servizi nelle zone colpite dal sisma è quasi impossibile. Meglio, in questa fase, raccogliere fondi che serviranno per tamponare l'emergenza e poi per la ricostruzione». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 145 Data: 10-04-2009 La Provincia di Cremona Non è «selezione naturale» ma una gestione all'italiana edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl IL CASO Gentile direttore, il sisma in Abruzzo della notte fra domenica e lunedì avrà sicuramente stupito molte persone nel suo impatto sugli edifici e sulle persone. La distruzione che questo sisma ha portato, come alcuni hanno segnalato, non è frutto solamente di una "singolare selezione naturale", ma soprattutto del modo di gestire ogni tanto le normative all'italiana. Tutti i Comuni d'Italia con il D.G.R. 7.11.03 N. 7/14964, sono in zona sismica, suddivisa in 4 classi, ma purtroppo la natura fa il suo corso, dettato da leggi geologiche che pochi possono dire di aver capito. Il regime tettonico tipo estensionale che ha prodotto il sisma in Abruzzo non è un fenomeno molto strano in queste zona, soprattutto nell'Appennino centromeridionale, e chi consulta ogni tanto l'ottimo archivio on-line dei terremoti dell'Ingv lo sa bene. Di certezze dogmatiche in geologia se ne hanno ben poche (o almeno così mi hanno insegnato all'università, essendo geologo), ma una cosa è certa: i tecnici e i politici dovrebbero agire in base alle poche certezze, ma soprattutto alle molte incertezze. Ma purtroppo non è sempre così. Un esempio: la continua proroga dell'adozione delle nuove Ntc (norme tecniche sulle costruzioni, Dm 14.01.08, coerenti con gli Eurocodici relativi all'edilizia), che verranno forse adottate nel giugno del 2010 (anziché giugno 2009), o (speriamo) anticipate a ottobre 2009. Queste norme, così come dicono giustamente alcuni deputati della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, sono la messa a punto, per la prima volta nella legislazione nazionale, di una normativa completa in materia di costruzioni relativa alla progettazione strutturale degli edifici, alle principali opere di ingegneria civile, ma soprattutto, aggiungo io, alla caratterizzazione geotecnica e sismica del terreno di fondazione, perché è da qui che comincia la prima vera prevenzione del rischio sismico. È ovvio, le indagini costano un po' di più (ma non poi così tanto) e la progettazione è un po' più impegnativa, ma costa molto di più ricostruire dopo, se non si è tenuto presente delle norme antisismiche a partire dalla modellazione geologico-sismica dei terreni di fondazione. Andrea Anelli ([email protected]) Proprio ieri il presidente Napolitano, in visita alle zone colpite dal sisma e in mezzo a sopravvissuti e sfollati, ha lanciato un duro atto d'accusa nei confronti della classe politica e delle istituzioni: «Nessuno è senza colpe» e ora serve «un esame di coscienza». Gli ha fatto eco il premier Berlusconi: «I pm indagheranno ed è giusto che facciano emergere le eventuali responsabilità». Speriamo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 146 Data: 10-04-2009 La Provincia di Cremona Diverse fratture nel terreno Esperti di geofisica al lavoro edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl Roma — Sul terreno diverse fratture importanti, ma non tantissime, dovute allo scuotimento causato dal terremoto. Fra queste è stata osservata una «struttura nei pressi di Paganica che potrebbe essere più rappresentativa della faglia del terremoto». Lo affermano gli esperti dell' Emergeo, il Gruppo emergenza geologica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che stanno effettuando i rilievi sul campo da lunedì stesso. Sono 20 gli esperti dell'Emergeo che stanno battendo palmo a palmo il territorio interessato dal sisma. «Andiamo sul terreno a verificare tutte le fratture», dicono. Finora i rilevamenti hanno fatto individuare «diverse strutture importanti, non tantissime come a Colfiorito nel sisma del '97». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 147 Data: 10-04-2009 La Provincia di Cremona Berlusconi: non credo al dolo I pm indagano le responsabilità edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl ‘AIUTI STRANIERI AI MONUMENTI' ROMA — Se ci sono «le responsabilità saranno certamente accertate e ci sono già dei pubblici ministeri che indagano al riguardo: io personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca», e quindi «io non credo che ci siano state delle situazioni» tali da far presumere responsabilità nella costruzione degli edifici, «però i pm indagheranno ed è giusto» che facciano emergere le eventuali responsabilità. Lo ha detto il presidente del Consilgio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, a proposito della responsabilità di chi ha costruito alcuni edifici in Abruzzo. Berlusconi è apparso visibilmente affranto per le vittime del terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo: «Sono a pezzi, ho parlato con molte famiglie e ho toccato con mano questa tragedia: è una cosa che dà angoscia», ha detto più tardi nel corso di una passeggiata nel centro di Roma. Dopo aver confermato che oggi sarà ai funerali solenni che si terranno all'Aquila «insieme a tutte le altre cariche istituzionali», il presidente del Consiglio ha sottolineato come l'impatto psicologico della tragedia si senta maggiormente al rientro dalle zone toccate dal sisma: «Sto lavorando senza sosta e quando lavori e sei impegnato nell'organizzazione vai come una macchina, poi quando ti fermi e pensi a quel dolore indicibile viene un senso di angoscia». Berlusconi promette trasparenza nell'uso dei fondi per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. È ancora il sisma in Abruzzo a dominare l'attività del premier. Anche se i dissapori con la Lega Nord sulle norme sull'immigrazione del decreto sicurezza, gli impongono una riunione mattutina con il Carroccio. Sciolto il nodo con la Lega, il premier presiede la riunione del Consiglio dei ministri, dedicata in massima parte all'emergenza in Abruzzo. Spronato dagli elogi della stampa estera, il Cavaliere prosegue sulla strada dell' orgoglio nazionale: la macchina organizzativa è più che sufficiente. Quanto ai governi stranieri, potrebbero «adottare» monumenti e chiese danneggiati. Come nei giorni passati, elenca i dati sull'emergenza: il numero delle vittime, degli assistiti, degli alberghi a disposizione degli sfollati, dei soccorritori, delle scosse. Cifre che , con il trascorrere delle ore, aumentano inesorabilmente, dimostrando che l'emergenza è lontana dall'essere passata. Ed ecco che Berlusconi illustra le misure prese dal governo per far fronte alla situazione. Fra queste, però, al momento non c'è il decreto legge. Il provvedimento, che dovrebbe contenere il grosso delle risorse destinate alla ricostruzione, slitta infatti a dopo la pausa di Pasqua. Il presidente del Consiglio spiega che prima di predisporlo serve un quadro un pò più preciso delle necessità. L'ipotesi dello scudo fiscale per reperire i fondi, però, sembra tramontare: «Non è una misura fiscale immediata», spiega, ribadendo che «per la ricostruzione saranno necessari diversi miliardi di euro». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 148 Data: 10-04-2009 La Repubblica Estratto da pagina: 6 "su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà" - luigi bignami - Cronaca Le altre fratture Enzo Boschi, presidente istituto di Geofisica e vulcanologia "Su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà" Probabilmente alterate dal loro stato di quiete altre fratture di minore importanza che appartengono alla stessa famiglia della faglia principale del sisma LUIGI BIGNAMI MILANO - Dal momento in cui si è verificato il terremoto del 6 aprile la terra attorno a L´Aquila ha tremato per circa 800 volte. Ma sono una sessantina le scosse che hanno superato il terzo grado della scala Richter e che dunque sono state avvertite dalla popolazione. In un caso un sisma ha rilasciato un´energia che ha superato nuovamente il quinto grado, fino a 5,3. E ieri sera l´ago è risalito fino a 4,9. Professor Boschi, è possibile fare il punto della situazione di quanto sta avvenendo? «Siamo ancora troppo vicini all´evento per poter trarre qualunque tipo di conclusione o anche per fare delle congetture. Al momento possiamo solo prendere atto di alcuni dati. I più importanti dicono che l´area che è sottoposta alle vibrazioni susseguenti al terremoto principale si distende per circa 25 chilometri» - spiega Enzo Boschi, Presidente dell´Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). «La faglia principale, ossia la frattura che muovendosi ha originato il terremoto del 6 aprile e molte delle scosse successive, ha una lunghezza di circa 15 chilometri e passa proprio sotto L´Aquila. Se così è significa che altre fratture di minore importanza che appartengono alla stessa famiglia della faglia principale sono state alterate dal loro stato di quiete per una distanza che va grosso modo 5 km più a nord e a sud della faglia più importante, e stanno anch´esse rilasciando energia». Stando ai tremori delle ultime ore sembra quasi che gli epicentri delle scosse di assestamento si stiano spostando verso nord. E´ corretta questa interpretazione? «Al momento non c´è nulla che faccia pensare a questo. Anche se effettivamente una delle ultime scosse molto forti ha interessato il segmento più settentrionale, ciò non significa che stia avvenendo una migrazione degli epicentri. Statisticamente i terremoti sono distribuiti sull´asse della faglia principale». Ma come mai si stanno verificando queste scosse così continue e ancora così forti? «E´ probabile, ma dobbiamo attendere l´analisi di tutti i dati per averne la certezza, che la faglia che ha originato il terremoto non si sia mossa tutta intera. In tal caso il sisma sarebbe stato ben più violento. Avrebbe potuto anche superare il 7° Richter. La natura invece ha scelto di liberarsi dell´energia che aveva accumulato la frattura con un primo terremoto di media intensità e con altri di intensità inferiore». Guardando il numero di terremoti con un´intensità superiore al 3° Richter che sono avvenuti in questi primi giorni si nota una decrescita del numero dei sismi di assestamento, in quanto si è passati da ventotto del giorno 6 ai quindici di ieri, 9 aprile. Il giorno 8 ce ne sono stati solo nove. Significa che siamo vicini alla conclusione del fenomeno? «Nessuno può dirlo, in quanto le scosse d´assestamento possono durare pochi giorni ma anche 4 mesi. In realtà non esiste alcun modo per prevedere la durata del fenomeno, anche se alcuni ricercatori hanno provato a realizzare formule che permettessero di enunciare delle previsioni». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 149 Data: 10-04-2009 La Repubblica "un bollino per le case anti-sisma" - laura mari Pagina V - Roma "Un bollino per le case anti-sisma" Corsini: "Servirà un certificato". Altre scosse avvertite in città Oggi bus a lutto e negozi chiusi per i funerali. Niente spettacoli all´Opera e all´Auditorium LAURA MARI Ancora scosse. Movimenti sismici che ieri, all´alba e alle 21.39, hanno nuovamente gettato nell´ansia i romani. Al punto che in appena 12 ore, dalle 20 di mercoledì alle ore 8 di ieri, i vigili del fuoco del comando provinciale di Roma hanno effettuato 175 verifiche di stabilità di edifici e appartamenti. «Ma in città non c´è nessun rischio specifico» assicura il sindaco Gianni Alemanno che però, dopo aver annunciato nei giorni scorsi l´istituzione di un ufficio tecnico per verificare la stabilità dei palazzi, ribadisce la necessità di monitorare attentamente la situazione degli edifici capitolini. «Dopo Pasqua, appena sarà passata l´emergenza - dice il sindaco faremo il punto sulla situazione, perché i crolli che sono avvenuti a L´Aquila ci impongono di essere costruttivi e vigili. Bisogna fare in modo che tutte le norme tecniche vengano rispettate - ha ribadito Alemanno - i palazzi non devono crollare». Proprio per garantire la stabilità degli edifici e prevenire tragedie come quella abruzzese, l´assessore capitolino all´Urbanistica Marco Corsini ha annunciato l´istituzione di una sorta di "bollino di qualità". «Per gli edifici ci deve essere l´obbligo di far redigere il fascicolo del fabbricato, un documento che ne attesti le caratteristiche del profilo di idoneità statica - ha detto Corsini - una specie di bollino di qualità, sia per gli edifici pubblici che per quelli privati». Un marchio che servirà a prevenire crolli, emergenze e tragedie in caso di terremoti o calamità naturali. E a ribadire la necessità di controlli è anche il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, che chiede al sindaco Alemanno di monitorare «le crepe apparse in questi giorni su alcuni palazzi di via Andrea Doria, via Santamaura e via Tunisi». Prosegue intanto l´impegno della Provincia di Roma, «che - precisa l´assessore provinciale alla Sicurezza Ezio Paluzzi ha predisposto una serie di interventi e di verifiche sugli edifici scolastici per verificare la stabilità dei plessi e consentire la riapertura delle scuole in completa sicurezza». Ieri il consiglio provinciale, su proposta del presidente Pina Maturani, prima dell´apertura dei lavori dell´aula ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del sisma. Poi, all´unanimità, ha approvato una mozione in cui impegna il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e la giunta a promuovere una serie di iniziative di solidarietà per la popolazione colpita dal terremoto. Oggi intanto sarà giornata di lutto nazionale e in tutti gli edifici pubblici della città le bandiere saranno issate a mezz´asta e gli autobus saranno listati a lutto. In segno di rispetto per la tragedia che ha colpito L´Aquila e i paesi limitrofi, dalle ore 11 e sino alla fine dei funerali di Stato delle vittime del sisma (che si svolgeranno all´Aquila) gli esercizi commerciali che aderiscono alla Fipe, alla Confcommercio e alla Confesercenti terranno le serrande abbassate in segno di lutto. Allo stesso modo, tutte le imprese associate a Federlazio sospenderanno l´attività per cinque minuti, mentre l´Auditorium chiuderà alle ore 18 e saranno dunque cancellate le attività culturali e gli spettacoli previsti per la giornata di oggi. Anche il Teatro dell´Opera, in segno di lutto, oggi ha sospeso la propria programmazione. Ad esprimere la propria vicinanza alla popolazione abruzzese è anche la comunità islamica di Roma. «In occasione della preghiera del venerdì - fa sapere il direttore della Grande Moschea - dedicheremo un´invocazione alle vittime del sisma e mi appello a tutti i musulmani della Capitale affinché si attivino in ogni modo per sostenere gli sfollati abruzzesi». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 150 Data: 10-04-2009 La Repubblica la famiglia cancellata dal sisma lunedì l'abbraccio di tutta vieste Pagina V - Bari Anna Russo e le quattro figlie uccise dalla scossa tornano nel paese d´origine per l´ultimo saluto La famiglia cancellata dal sisma lunedì l´abbraccio di tutta Vieste Stop agli aiuti, raggiunto il tetto Le ragazze trovate tutte nella stessa stanza, la madre in un´altra vicina Forse sono state colte ancora nel sonno All´Aquila sarà presente oggi alle esequie di Stato il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe VIESTE - Saranno ricordate ai funerali di Stato di oggi all´Aquila, dove saranno presenti anche il sindaco e il presidente del consiglio comunale, ma anche lunedì prossimo, 13 aprile, giorno in cui avranno luogo le celebrazioni funebri a Vieste, nella chiesa di "Gesù Buon Pastore", alle 10.30. Annamaria Russo, la donna di 41 anni morta nella sua casa abruzzese con le quattro figlie Rosa, Micaela, Chiara e Giusy Germinelli, a Vieste erano molto conosciute. La nonna, Micaela Monaco, di 68 anni, non si da pace ed è confortata dalle due sorelle nella sua casa di via Trepiccioni, nel centro storico della cittadina garganica. Anche se si svolgeranno i funerali di Stato, Vieste ha reclamato i corpi delle vittime, per salutarle per l´ultima volta. Annamaria viveva in quella palazzina a tre piani da due mesi, ma da tre anni si era trasferita all´Aquila, dopo la separazione dal marito Antonio Germinelli, commerciante di legnami, che prima di apprendere della triste notizia aveva lanciato un appello a SkyTg24. Aveva vissuto per qualche anno in Belgio, insieme alla famiglia e alla stessa madre, e proprio dalle Fiandre i suoi sette fratelli stanno facendo ritorno per tributarle l´ultimo saluto. Dopo la separazione, l´arrivo in Abruzzo, all´Aquila, dove Annamaria, che tutti chiamavano semplicemente Anna, era riuscita a trovare un impiego da assistente agli anziani in una casa di riposo. Da un mese e mezzo era nella casa nuova, era serena, aveva invitato anche mamma Micaela, l´ultima ad averla sentita telefonicamente, qualche ora prima della tragedia, per gli auguri della domenica delle Palme. Anche Antonio, il marito, dopo una separazione tra alti e bassi, aveva riacquisito un buon rapporto con la donna. Non l´aveva mai perso, l´affetto, per le quattro figlie, brunette e con gli occhiali, molto simili tra loro. I vigili le hanno trovate nella stessa stanza, in pigiama. La speranza è che non si siano accorte di quel che stava accadendo, che il sisma le abbia colte nel sonno, così come per Anna, che era nell´altra stanza. Il riconoscimento è stato effettuato da Antonio e dai suoi due fratelli, che l´hanno accompagnato nel triste viaggio da Vieste all´Aquila. Lunedì 13, nel giorno di Pasquetta, tradizionalmente allegro per il Gargano, sarà proclamato lutto cittadino. Il sindaco Ersilia Nobile ha invitato ad osservare il lutto gli enti che hanno uffici nel territorio comunale, gli esercenti attività turistiche, commerciali e artigianali. Saranno esposte le bandiere a mezz´asta, listate a lutto, sugli edifici comunali e nelle scuole, mentre tutti i negozi saranno chiusi fino alle 11. Come per le vittime di San Giovanni Rotondo, anche in questo caso la messa sarà celebrata da Monsignor Domenico D´Ambrosio, mentre per Angela Cruciano di San Nicandro il celebrante era monsignor Seccia, vescovo di San Severo. Ai funerali di Stato di oggi, all´Aquila, sarà presente anche il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, per tributare il saluto alla famiglia Germinelli e perché le province dell´Aquila e di Foggia sono gemellate nel segno della transumanza. (pie. Ru.) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 151 Data: 10-04-2009 La Repubblica lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l'addio a luciana Pagina V - Bari San Giovanni Rotondo Lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l´addio a Luciana FOGGIA - È giunta nella sua San Giovanni Rotondo, in serata, la salma di Luciana Capuano, l´ottava vittima del sisma abruzzese. La camera ardente per la giovane studentessa, iscritta al primo anno di Medicina, è stata allestita a Palazzo San Francesco. Questa mattina monsignor Domenico D´Ambrosio, vescovo della città di San Pio, celebrerà i funerali. Lutto cittadino in città, esercizi commerciali chiusi fino alle 11, ora della celebrazione della santa messa nella parrocchia di san Leonardo Abate, la chiesa madre di San Giovanni Rotondo, a pochi passi da via San Nicola, dove abitava Luciana, che al momento del sisma fatale si trovava nella casa dello studente del capoluogo abruzzese. Mercoledì sera il suo corpo, che indossava una tuta ginnica, è stato ritrovato dai vigili del fuoco e la protezione civile ha contattato i genitori, un commerciante ed un´impiegata a Casa Sollievo, per il riconoscimento della salma. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 152 Data: 10-04-2009 La Repubblica "per i palazzi un bollino anti-sisma" Pagina III - Roma Dopo Pasqua il Campidoglio farà il punto sulle zone a rischio. Le università pronte ad accogliere gli studenti abruzzesi. Sciacallaggio sulla solidarietà L´assessore Corsini: "Certificato di idoneità". In città ancora tre scosse «Per garantire la stabilità degli edifici, i palazzi dovranno avere una sorta di bollino di qualità». Ad annunciarlo, dopo un´altra notte di brevi scosse nella Capitale, è l´assessore all´Urbanistica Mario Corsini. Ieri sera una nuova scossa, alle 21.39. Oggi intanto, durante i funerali delle vittime, gli esercizi commerciali abbasseranno le serrande in segno di lutto. E a Ponte Milvio la polizia ha arrestato uno "sciacallo" che si spacciava per volontario di un´associazione di beneficenza che raccoglieva fondi per le vittime del terremoto. VALERIA FORGNONE E LAURA MARI A PAGINA III Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 153 Data: 10-04-2009 La Repubblica gli sfollati servono la cena ai volontari toscani - michele bocci Pagina IX - Firenze Gli sfollati servono la cena ai volontari toscani Terremoto in Abruzzo, il ringraziamento nel campo di Castelnuovo Il Comune di Firenze invia 80 quintali di latte Mukki a lunga conservazione MICHELE BOCCI Hanno ringraziato i volontari toscani servendo loro il pasto. Mercoledì sera i cittadini sfollati di Castelnuovo hanno compiuto un gesto di riconoscenza a chi lavora da martedì nel paese vicino all´Aquila. In molti si sono messi al lavoro con gli uomini di Anpas, Misericordie, Croce Rossa e Vab anche per altre attività. I volontari toscani a Castelnuovo sono 80, poi ci sono altri due campi, uno della Misericordia e l´altro dell´Anpas. Ieri sono iniziati i primi avvicendamenti tra i soccorritori. Anche i vigili del fuoco si danno il cambio. I pompieri oggi, durante la visita pasquale al Meyer, raccoglieranno i dipinti dei ricoverati per poi portarli ai piccoli abruzzesi. Oggi la Regione sarà presente con il suo gonfalone ai funerali di Stato. Per quanto riguarda gli aiuti economici, dal Monte dei Paschi fanno sapere che sospenderanno fino a 12 mesi le rate dei finanziamenti a medio e lungo termine (anche i mutui) e costituiranno un plafond di 500 milioni di euro per piccole aziende, commercianti e artigiani abruzzesi. L´università di Firenze ha invece deciso di esonerare dalla seconda rata delle tasse universitarie gli studenti residenti nella provincia dell´Aquila. E Medicina ha offerto all´omologa facoltà dell´ateneo aquilano il proprio aiuto per ospitare a Firenze gli studenti di iscritti nella città colpita dal sisma, così che non interrompano gli studi. Il Comune di Firenze ha inviato ottanta quintali di latte Mukki a lunga conservazione. Il Farmaceutico Militare di Firenze ha messo a disposizione della Protezione civile 20mila kit sanitari tascabili per autosoccorso e 10mila compresse di paracetamolo. Lavoratori e pensionati di Cgil, Cisl e Uil stanno organizzando in modo spontaneo o coordinato con le Rsu e le categorie numerose iniziative di solidarietà. Ieri i metalmeccanici di Firenze hanno consegnato alla Cgil dell´Abruzzo un camper, concesso dalla direzione della Laika su richiesta della Rsu. E ieri fratello e sorella non vedenti si sono presentati dall´assessore di Palazzo Vecchio Graziano Cioni per dire di avere scoperto che lui, che abita all´Aquila, era stato messo nella lista dei dispersi. La sorella in realtà era andata a prenderlo dopo il sisma e nessuno lo aveva più trovato. Cioni ha avvertito la protezione civile. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 154 Data: 10-04-2009 La Repubblica chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta nell'abruzzo martoriato dal terremoto - meo ponte Pagina XIII - Torino Zoom Chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta nell´Abruzzo martoriato dal terremoto MEO PONTE DAL NOSTRO INVIATO L´AQUILA - C´è anche da ascoltare Roberto Santangelo, operaio dell´Enel aquilano che si doveva sposare il 20 aprile e che da domenica notte dopo la scossa che gli ha distrutto la casa dorme in macchina con il fratello. «So che devo rivolgermi a voi per il recupero di qualche effetto personale» dice a Venuti che annota indirizzo e numero di telefono cellulare su un foglio che ormai è completo. Venuti è stato tra i primi ad arrivare all´Aquila. Dalla caserma di corso Regina Margherita è partito all´alba di lunedì con la prima squadra operativa mandata in soccorso dell´Abruzzo martoriato dal sisma. Tredici uomini e otto mezzi, tra cui un´autoscala e un carro-crolli. Venuti apriva la colonna sul vecchio Pajero (170mila chilometri all´attivo) guidato dal collega e amico Piero Milano, di un anno più vecchio. Si sono arruolati insieme nei vigili del fuoco, quando ricevettero la cartolina precetto per la leva. Non hanno più lasciato il corpo. In Abruzzo sono arrivati alle 17 di lunedì. Il tempo di sistemare i mezzi in un parcheggio improvvisato e un´ora dopo le squadre erano già a frugare tra le macerie. I capireparto Carmine (ma tutti lo chimano Nino) Muccilli e Giovanni De Carolis e la loro squadra l´altro giorno hanno estratto una ragazza ancora viva dalle rovine. «Era rannicchiata su se stessa, è rimasta sotto per più di due giorni» spiega Muccilli. Lui e De Carolis lavorano fianco a fianco da oltre vent´anni e si sono salvati reciprocamente la vita almeno una decina di volte. «Questo è un lavoro che fai per passione - dice De Carolis - per qualcosa che ha dentro. Andiamo dove gli altri fuggono». Per 1500 euro dopo vent´anni da caposquadra. Ora i vigili torinesi sono più di cinquanta, sono venuti giù in Abruzzo con almeno 30 mezzi e il dirigente Luigi Capobianco. Il loro carro-comando è diventato la centrale operativa che coordina il contingente che raggruppa non solo i 150 uomini arrivati da tutto il Piemonte ma anche le sezioni mandate da Liguria, Lombardia, Aosta e Puglia. «Sono stati chiamate squadre dalle regioni più lontane per non sguarnire quelle più prossime all´epicentro del sisma» sottolinea Venuti. Nei primi tre giorni solo i vigili torinesi hanno fatto 200 interventi. E´ un numero fittizio però perché ogni volta che una squadra esce per una missione di interventi ne fa tre o quattro anche se sul ruolino ne risulta uno solo. Lunedì notte in Abruzzo sono arrivati i 150 uomini della Protezione Civile del Piemonte. A loro il coordinamento ha affidato i soccorsi a Barisciano, a diciassette chilometri dall´Aquila. Le squadre di Cuneo invece si sono attestate a Tempera, una frazione del capoluogo. «Noi siamo arrivati con uno specifico mandato» spiega Franco De Giglio, 49 anni, funzionare della Protezione Civile della Regione che con il collega Sandro Perestin coordina la missione in Abruzzo. «Abbiamo già montato un centinaio di tende per un totale di 500 posti letto - sottolinea De Giglio - e sistemato due cucina da campo a Barisciano e una a Tempera in grado di fornire ognuna più di 500 pasti caldi quotidiani». Sono anche riusciti questi piemontesi testardi a installare una postazione del 118, incurante delle scosse dello sciame sismico che continuano a farli ballare ogni notte. «Ci occupiamo soprattutto dell´assistenza alla popolazione - racconta De Giglio - abbiamo notato che si è diffuso un grave stato d´ansia anche se a Barisciano non si sono registrate vittime e gran parte della popolazione è scampata al terremoto. Colpisce che oltre che negli anziani come avviene solitamente quest´ansia si diffusa anche tra i giovani. Continuiamo a ricevere gente che vuole lasciare il paese e andarsene sulla costa. Noi siamo qui per aiutarli e ci resteremo sino quando sarà necessario». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 155 Data: 10-04-2009 La Repubblica "pronti a ospitare duemila sfollati" - piero russo Pagina V - Bari "Pronti a ospitare duemila sfollati" Terremoto in Abruzzo, sul Gargano a disposizione hotel e villaggi L´azienda turistica di Foggia ha annunciato alla protezione civile regionale che sono state già individuate 8 strutture PIERO RUSSO FOGGIA - Duemila posti letto sul Gargano per gli sfollati del sisma abruzzese. Un numero elevato e significativo, se si pensa che a metterli a disposizione sono otto strutture turistiche della montagna sacra, alla vigilia della stagione turistica. La protezione civile regionale ha contattato l´Azienda di Promozione Turistica di Foggia per sapere se ci fosse la disponibilità di ospitalità e il Gargano ha dato il meglio di sé. Nicola Vascello e Matteo Minchillo, rispettivamente commissario e direttore dell´Apt, riferiscono che per trovare 2000 posti letto sul Gargano hanno impiegato soltanto due ore. Segno che il Gargano, che ha perso otto figlie, tra San Nicandro, Vieste e San Giovanni Rotondo, sa cosa significhi la solidarietà e lo aveva già dimostrato a luglio del 2007, con l´ospitalità donata agli sfollati dell´incendio di Peschici, migliaia di persone che alloggiavano nei campeggi della nota località balneare. Sono otto, quindi, le strutture in cui sono stati individuati i posti letto. Una scelta voluta, quella del numero esiguo di villaggi, proprio per poter raggruppare gli sfollati, per far sentire loro la vicinanza dei conterranei. Sono stati scelti i villaggi con le case in muratura, non con i prefabbricati, anche in questo caso per dare la certezza di un alloggio solido, di un riparo sicuro. Le strutture che hanno dato disponibilità sono i villaggi Ripa, Siesta e Touring e l´hotel Pietre Nere di Rodi Garganico, l´hotel Bally di Ischitella, il residence La Bufalara di Foce Varano, il "5 stelle" di Isola Varano e il villaggio Resega, sulla litoranea tra Peschici e Vieste, che ha messo a disposizione ben 1200 posti. Una grande prova di solidarietà da parte di tutta la comunità garganica, che è stata chiamata all´appello anche da Giandiego Gatta, presidente del Parco Nazionale del Gargano, che ha esortato i sindaci dei diciotto comuni "a dimostrare la vicinanza ai fratelli abruzzesi". «Vi prego - ha scritto Gatta nella missiva inviata ai comuni dell´area protetta - di mettere a disposizione strutture ed immobili per la loro provvisoria accoglienza nella nostra terra. Pertanto vi chiedo di comunicare con cortese sollecitudine a questo Ente, che si attiverà per le fasi successive, la eventuale disponibilità di alloggi per gli scampati al devastante sisma». Tutti i sindaci dovranno effettuare un rapido monitoraggio delle strutture disponibili ricadenti all´interno del territorio di loro pertinenza e comunicare il dato dell´effettiva disponibilità degli alloggi all´Ente Parco. La disponibilità, dunque, è stata accordata, anche se pare abbastanza difficile che dall´Abruzzo qualcuno raggiunga il Gargano, visto che il comportamento degli sfollati tende a non farli allontanare da quel che resta delle loro case. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 156 Data: 10-04-2009 La Repubblica Estratto da pagina: 8 le province al premier: sì ai 100 cantieri e zingaretti plaude: una risposta trasparente - carlo picozza - Interni Adesione bipartisan all´ipotesi di gestire ognuna un progetto di ricostruzione. Ma la proposta era partita proprio dall´Upi Le Province al premier: sì ai 100 cantieri e Zingaretti plaude: una risposta trasparente Polemico Divella (Bari): "Non aveva sempre detto che siamo enti inutili?" CARLO PICOZZA ROMA - «Buona l´idea, ma niente spot». I presidenti delle Province italiane rispondono quasi all´unisono all´invito lanciato dal premier Silvio Berlusconi di affidare a ognuno di loro un´opera per la ricostruzione delle aree abruzzesi colpite dal terremoto. Entusiasmo convinto per l´idea di "adottare" un «cantiere» arriva dalle file dello stesso centrosinistra. Anche perché a suggerire a Berlusconi di «assegnare alle Province il compito di intestarsi la realizzazione delle opere» è stato il presidente dell´Unione Province italiane, Fabio Melilli (Pd), alla guida dell´ente di Rieti che è vicina alle zone del sisma. L´ha fatto martedì scorso nella Sala verde di Palazzo Chigi, alla Conferenza unificata Regioni-Comuni-Province, presente il premier che ha giudicato la proposta «interessante». Il più entusiasta sembra Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma: «Sarebbe un modo molto funzionale di operare: con la divisione dei compiti si taglierebbero i tempi morti dando una risposta trasparente e concreta alla voglia di fare dei cittadini per concorrere alla ricostruzione». «Con la Provincia dell´Aquila», continua, «da due settimane abbiamo un´intesa di cooperazione allo sviluppo di economia, turismo e cultura: anche perciò la consideriamo un´istituzione sorella». «D´accordo» anche Filippo Penati (Milano): «È un invito serio: già questa mattina (ieri; ndr) ho sentito la presidente della Provincia dell´Aquila per concordare azioni e impegni comuni». Le Province campane raccolgono l´invito, ma avvertono: «Niente spot, facciamo qualcosa di concreto». «Bisogna chiedere alle istituzioni delle aree colpite dal sisma», indica Riccardo di Palma (Napoli), «di cosa c´è bisogno e concordare con loro gli interventi». Gli fa eco il collega di Salerno, Angelo Villani: «Bando alla filosofia, operiamo». Dubbioso Aniello Cimitile (Benevento): «Parteciperemo, ma bisogna capire che significa». A Trento, invece, hanno già scelto: ieri la giunta della Provincia, stanziati 500 mila euro per la «prima emergenza», ha deciso di «adottare», spiega il presidente Lorenzo Dellai, «il teatro San Filippo dell´Aquila, per concorrere alla sua ricostruzione e aiutare la Compagnia dell´Uovo a non fermarsi». «Disponibilità piena» arriva da Palermo con il presidente dell´Unione Province siciliane, Giovanni Avanti: «La proposta del premier dice quanto importanti siano le Province». Critico, invece, Enzo Divella (Bari): «Le parole di Berlusconi servono a fare baccano». «Ha sempre ripetuto», continua l´industriale della pasta, «che le Province erano inutili, che bisognava abolirle. Incredibile. Noi abbiamo stanziato 100 mila euro che arriveranno in queste ore alla Provincia dell´Aquila». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 157 Data: 10-04-2009 La Repubblica Estratto da pagina: 9 la crepa sull'epicentro del sisma - Cronaca La crepa sull´epicentro del sisma L´AQUILA - Un tratto della crepa provocata dalla faglia in una delle strade vicino all´Aquila dove è stato localizzato l´epicentro del terremoto. Secondo i tecnici, il fenomeno sismico ora si sta spostando al nord. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 158 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Ancona) CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli... ANCONA pag. 4 CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli' di prim'ordine. La conferma è il grande prestigio raggiunto da Antonio Piersanti, 39 anni, nato ad Ancona ed oggi ai vertici della sezione sismologia dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. È lui che in questi giorni sta portando avanti la tesi della non prevedibilità del terremoto che ha sconvolto la provincia de L'Aquila davanti agli schermi nazionali, è lui che qualche sera fa ha controbattuto le tesi del professor Giuliani che invece parlava di scandalo'. I terremoti per Piersanti sono stati una costante, quasi un destino: «Ricordo ancora il terremoto di Ancona del 1972 afferma lo scienziato anconetano , è vero avevo solo due anni, ma la scena di mio padre che mi tira fuori dalla culla mi è sempre rimasta impressa. Certo, allora non pensavo che oggi mi sarei trovato a questo punto». La nascita ad Ancona, l'infanzia trascorsa a Porcarella di Poggio San Romualdo e ad Apiro, poi gli anni dell'adolescenza a Falconara dove i suoi genitori, che Piersanti ci tiene a precisare sono di origini contadine, vivono tuttora: «Gli anni più belli li ho trascorsi proprio a Porcarella riavvolge il nastro della sua vita il sismologo dove coi miei abbiamo mantenuto una casa e dove appena posso fuggo per ricaricare le pile. Avevo preventivato una visita a Poggio san Romualdo con la mia compagna per Pasqua che però a causa del gran lavoro di questo periodo sarò costretto a saltare. Mi rifarò la prossima estate, quando sono di riposo preferisco ritirarmi in campagna piuttosto che viaggiare lontano». Per Piersanti sono stati importanti anche gli anni del liceo, trascorsi con brillanti risultati allo scientifico Cambi' di Falconara, quindi a diploma ottenuto il trasferimento all'università di Bologna dove ha conseguito la laurea in fisica e dal 1996 ha iniziato il suo ruolo di ricercatore presso l'istituto. Dal 2007 è direttore della sezione di sismologia e tettonofisica (Roma 1) ed è referente per le più importanti riviste internazionali di settore. Da esperto, secondo Piersanti un paragone tra il sisma di Ancona e quello de L'Aquila non regge: «Dire che lo stesso sisma non avrebbe causato danni ad Ancona è eccessivo, forse l'impatto sarebbe stato minore». p.cu. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 159 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Ascoli) Abruzzesi bloccati dal sisma GROTTAMMARE, CUPRA E RIPATRANSONE pag. 11 BAND NON PUO' ESIBIRSI A «SOTTERRANEA» LA seconda semifinale della XVII edizione di Sotterranea Rock, inizierà con un minuto di raccoglimento in segno di solidarietà nei confronti della popolazione abruzzese. Tra i gruppi selezionati lo scorso mese di gennaio per partecipare alla serata live di sabato 11 aprile al Lily White di Porto d'Ascoli, ci sono anche i Malìa de L'Aquila, la città colpita dal grave terremoto. All'inizio della settimana i responsabili di Sotterranea hanno cercato inutilmente di mettersi in contatto con i componenti del gruppo, preoccupati per le loro condizioni e con la speranza di ricevere buone notizie. Soltanto mercoledì pomeriggio il direttore artistico Franco Cameli è riuscito a raggiungere con il cellulare il tastierista dei Malìa, Andrea Angelosante. Il musicista ha raccontato che tutti i componenti della formazione abruzzese sono usciti indenni dal terremoto, sebbene siano stati costretti a lasciare le proprie case lesionate dal sisma. «L'intero staff di Sotterranea Rock' si stringe intorno al gruppo dei Malìa e ai loro familiari, per fortuna tutti salvi» afferma Cameli. «La formazione attuale dei Malìa comprende Ivan Aquilio (voce), Andrea Angelosante (tastiere), Alessio De Paulis (chitarra), Luigi Pasqua (batteria). Giovani ai quali auguriamo tutto il bene possibile, nella speranza di vederli superare al più presto questo tragico momento che ha colpito la loro terra». I gruppi che si esibiranno sabato al Lily White, a partire dalle ore 22,30, sono i Formanta! e The Shadow Line di Roma, La Fabbrica dei Sogni di Carta e i Caljamari di San Benedetto, Buonemaniere di Matera, Labirinto Interno di Torino, Sacred Hell di Ripatransone. Rosita Spinozzi Image: 20090410/foto/708.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 160 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Ascoli) Ai colpiti dal sisma l'incasso del «Triangolare del cuore» ASCOLI PRIMO PIANO pag. 2 GLI ORGANIZZATORI hanno deciso che il triangolare del cuore' in programma domenica 19 aprile, alle ore 15, allo stadio Del Duca' sarà dedicato alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. L'incasso delle partite tra la rappresentativa degli amministratori, le vecchie glorie di Ascoli e Samb e la nazionale attori, infatti, sarà devoluto alle vittime del sisma. Intanto, la Federfarma di Ascoli esprime la propria solidarietà ai titolari di farmacie che operano nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo ed è disponibile per le iniziative che possano aiutarli in questo compito. Il presidente provinciale Pasquale D'Avella esprime inoltre profondo cordoglio per la scomparsa della titolare della farmacia di piazza Duomo a L'Aquila, la dottoressa Annamaria Carli, deceduta sotto le macerie della propria abitazione. Image: 20090410/foto/598.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 161 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Fermo) di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta in trappol... FERMO PRIMO PIANO pag. 2 di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta intrappolata sotto una libreria durante la fuga dal terremoto, ma ora, grazie alla solidarietà dell' agente della polizia stradale di Fermo, Giordano Bracalente, e di sua moglie, Claudia Caldarelli, quell'incubo è un po' più lontano. E' la storia di Nando e della sua famiglia, sfuggiti per miracolo al sisma e che ora sono ospiti proprio a casa di quel poliziotto che si è recato a L'Aquila per aiutare i terremotati. Nando e la sua famiglia, composta dalla moglie due figlie e un figlio, sono giunti a Fermo l'altro ieri sera e sono di Arischia, una frazione del capoluogo abruzzese. Sono stati i primi sfollati a raggiungere il Fermano (ieri ne sono arrivati altri 400 tra Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio e Fermo) e, purtroppo, nonostante l'ospitalità ricevuta, con loro hanno portato l'inferno vissuto in quella maledetta notte. «E' INDESCRIVIBILE quello che è successo racconta Nando mentre attorno a lui si stringe tutta la sua famiglia, quasi a voler esorcizzare il ricordo di quell'inferno gli elettrodomestici e i mobili schizzavano via da una parte all'altra dell'abitazione. La casa a iniziato a cedere. Sono stati attimi interminabili, perché la luce era andata via e non riuscivamo a trovare la nostra figlioletta Ilaria. Ad un certo punto ho sentito gridare e l'ho trovata incastrata sotto una libreria. L'ho liberata e siamo scappati per le scale. Mentre scendevamo, i gradini di marmo ci esplodevano sotto i piedi. Alla fine siamo riusciti a salvarci tutti». NANDO SOTTOLINEA la potenza distruttiva del sisma e l'impotenza degli edifici, anche quelli costruiti con le norme antisismiche, di fronte alla furia della natura: «Lavoro da anni nel mondo dell'edilizia insieme a mio padre ed ho costruito la mia casa da solo. Era una casa solida, eppure non ha retto a quella lunga e devastante scossa di terremoto. Non credo che il problema sia negli edifici, ma nella vasta entità del sisma. Giuro, ho visto cose che non esistono neanche nei film». Nando ci tiene a ringraziare per la solidarietà dimostrata dall'agente Bracalente, da sua moglie e dalla comunità fermana: «Lui è rimasto a L'Aquila per aiutare gli altri, ma nonostante tutto ci ospita a casa sua. Qui abbiamo trovato tanta solidarietà da parte di tutta le gente, soprattutto verso i miei figli. Grazie di cuore». Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 162 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Fermo) La città si prepara ad accogliere col sorriso circa quattrocento terremotati abruzzesi P.S. ELPIDIO - S. ELPIDIO A MARE pag. 10 P.S.ELPIDIOSTRUTTURE GIA' MESSE A DISPOSIZIONE LA CITTÀ RISPONDE alla grande all'emergenza delle famiglie rimaste senza una casa dopo il tremendo terremoto che ha colpito l'Abruzzo e si prepara ad accogliere circa 400 sfollati. Persone che arriveranno in città alla spicciolata, con mezzi propri, dalle martoriate zone del sisma e, dopo una breve sosta nella locale stazione dei carabinieri (per la registrazione del caso), saranno accolte nei camping Holiday (ha dato la disponibilità per 300 persone) e Le Mimose (ne accoglierà un centinaio). Le strutture ricettive hanno prontamente dato la loro adesione a questa forte operazione di accoglienza e solidarietà, aprendo le porte a gente che, ormai, non ha più nulla (dovrebbero restare fino al 6 giugno). "Siamo in contatto con le sedi territoriali delle zone colpite dal sisma afferma il sindaco Mario Andrenacci che per tutta la giornata di ieri ha lavorato all'organizzazione di questa accoglienza in collaborazione con i camping e le autorità di protezione civile e militari. Un'accoglienza che non si limiterà a fornire un tetto sulla testa' a questa gente ma a rendere quanto più possibile serena e normale la loro vita, in modo particolare dei bambini: "Abbiamo già provveduto ad avvertire i dirigenti degli Istituti scolastici affinché subito dopo le feste pasquali predispongano le azioni adeguate per l'inserimento dei bambini e dei ragazzi all'interno delle classi delle diverse scuole. Posso assicurare che faremo di tutto per collaborare e alleviare il dolore di queste persone alle quali non faremo mancare il nostro apporto per soddisfare qualsiasi loro esigenza affinché possano sentirsi anche loro cittadini di P.S.Elpidio". Intanto ha già preso il via la raccolta di materiali (calzature e biancheria intima) da consegnare agli sfollati. La raccolta avviene sia alla sede della Protezione civile (vicino l'ecocentro) sia alla Croce Verde (orario 9-12/ 14 -20). Azione Giovani ha organizzato per oggi una raccolta nella propria sede (via IV novembre) e con banchetti nei supermercati Conad e Cityper dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17. Un altro punto di raccolta sarà, domani, al campo da Baseball (in via Caserta) dalle 10 alle 16. I materiali confluiranno nella raccolta di Croce Verde e Protezione Civile. Marisa Colibazzi Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 163 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Ferrara) Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due infermieri e un medico ch... FERRARA PRIMO PIANO pag. 4 Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due infermieri e un medico che porteranno aiuto Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 164 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Ferrara) Categorie e istituzioni in campo La catena di solidarietà si allunga FERRARA PRIMO PIANO pag. 4 Le iniziative di Ascom, Camera di commercio, Confesercenti e Provincia GARA di solidarietà tra le associazioni di categoria, di volontariato e le istituzioni locali per aiutare concretamente la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. La Camera di Commercio, in accordo con quella dell'Aquila, ha istituito un canale privilegiato per rispondere in via prioritaria alle richieste di informazione e documentazione formulate dalle imprese localizzate nel territorio colpito dal sisma e che hanno unità locali o filiali nella provincia di Ferrara. «Con questa prima misura ha dichiarato il presidente Carlo Alberto Roncarati vogliamo rispondere subito e concretamente alle necessità delle imprese colpite, assieme alle popolazioni, dal sisma alle quali ci sentiamo vicini». Sono oltre 30 le imprese in provincia di Ferrara con titolare nato in Abruzzo, attive soprattutto nel commercio al dettaglio, nelle costruzioni e nelle attività manifatturiere. Ascom Ferrara, recependo l'invito proveniente dal sistema Confcommercio' regionale e nazionale, in occasione delle esequie solenni che si terranno oggi alle 11, invita tutti gli operatori commerciali, turistici e dei servizi a sospendere la consueta attività e ad abbassare le saracinesche dei negozi, per quindici minuti. Stesso invito ai soci da parte di Confesercenti Ferarra, che a livello regionale ha attivato un conto corrente intestato a: Confesercenti Regionale Abruzzo pro terremoto l'Aquila, codice Iban: IT88V0555015400000000540221. In campo anche la Provincia di Ferrara. Dopo il telegramma di solidarietà inviato nei giorni scorsi dal Presidente Pier Giorgio Dall'Acqua alla collega di L'Aquila, Stefania Pezzopane, l'assessore provinciale alla protezione civile, Mario Bellini, ha ribadito che «la Provincia è pronta a contribuire con personale qualificato e materiali». Di qui la previsione di un coordinamento degli aiuti a livello nazionale e locale. In tale ottica la Provincia parteciperà ad un incontro programmato per il 20 aprile in Regione nel quale verranno definite le linee d'azione ritenute prioritarie. Da ieri è operativo il campo di assistenza alla popolazione allestito dalla Protezione civile della Regione a Villa Sant'Angelo, che ospita circa 500 persone e dove operano anche una ventina di volontari ferraresi. Inoltre la Provincia sta prodigandosi per coordinare le disponibilità e le iniziative di aiuto di enti pubblici, imprese e privati, a favore delle popolazioni colpite. Le proposte vanno comunicate alla casella di posta elettronica: [email protected] o al numero telefonico attivo dalle 8 alle 20: 329 6507266. Infine il Servizio 118 di Ferrara, che è sceso in Abruzzo con due infermieri e un medico. Cristiano Bendin Image: 20090410/foto/3101.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 165 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (R. Emilia) Raccolta di fondi e materiale per gli abruzzesi colpiti dal sisma REGGIO pag. 11 ORGANIZZA L'ASAPS L'ASSOCIAZIONE sostenitori amici della polizia stradale (Asaps) ha aperto un centro di raccolta materiali in via Mantegna 20, laterale di via Fratelli Rosselli, zona Canalina. Scopo, aiutare le popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo, in particolare la comunità di Scoppito a qualche decina di chilometri dal L'Aquila. L'Asaps ha aperto anche una sottoscrizione per la raccolta di contributi che possono essere versati sul conto corrente bancario Carige Reggio emilia (dipendenza 352), conto corrente nr. 2580, intestato a Asaps Reggio Emilia, codice Iban IT61Z0617512802 0000 0000 2580. Cusale del versamento «Aiuti pro-terremotati dell'Abruzzo». IL MATERIALE che viene raccolto va dalle coperte (lavate e cellophanate), alle lenzuola, biancheria intima uomo, donna e bambino, salviette e asciugamani, stoviglie (tutto rigorosamente nuovo); inoltre, alimentari inscatolati o a lunga conser vazione, prodotti per l'igiene personale e per l'igiene dell'ambiente. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 166 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Rimini) Iniziativa di Love Fm: raccolta di beni a favore dei terremotati VETRINA SAN MARINO pag. 19 ABITI invernali e per i bambini, tutto ciò che è necessario per l'igiene personale, quindi spazzolini, dentifrici, sapone liquido, bagnoschiuma, shampoo e poi garze, bende, cerotti, disinfettanti. Sono i beni di primissima necessità per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo che ha indicato la Protezione civile: la raccolta di questi generi è stata lanciata da Love Fm. Tantissimi sammarinesi nei due giorni scorsi si sono presentati presso la sede di Love Fm e hanno portato beni di prima necessità. A questa bellissima gara di solidarietà partecipa anche Titancoop ha aderito all'iniziativa e metterà a disposizione beni di prima necessità. Tutti i cittadini che vogliono esprimere la propria vicinanza a tutte le persone colpiti dal sisma possono portare beni di prima necessità alla sede di Love FM in via Cesare Cantù 149 a Galazzano. Il centro di raccolta è attivo dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. I beni raccolti saranno recapitati direttamente nei luoghi del sisma attraverso il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Rimini. Per informazioni: 0549 802080. Image: 20090410/foto/8843.jpg Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 167 Data: 10-04-2009 Il Resto del Carlino (Rimini) E Rimini adotta subito Villa Sant'Angelo RIMINI PRIMO PIANO pag. 3 SOLIDARIETA' L'APPELLO DEL SINDACO DEL PICCOLO CENTRO: «AIUTATECI ANCHE DOPO L'EMERGENZA» «SINDACO, adesso arriviamo anche da te: è ora che ti facciamo la tenda municipale...». No, la voglia di scherzare non è rimasta sepolta sotto le macerie. C'è voglia di tornare a sorridere, di ripartire, di ricominciare una nuova vita a Villa Sant'Angelo, il paesino abruzzese (500 anime in tutto) raso completamente al suolo dal terremoto, che Rimini ha subito adottato, ancor prima della proposta del premier Berlusconi. Una voglia contagiosa, «e noi faremo di tutto per aiutarvi», è stata la promessa fatta ieri al sindaco del paese da Riziero Santi e Roberto Biagini. I due assessori alla Protezione civile di Provincia e Comune di Rimini hanno raggiunto ieri Villa Sant'Angelo per cominciare a definire come avviare, tra qualche mese, la ricostruzione del bel borgo medievale, tra i paesi più devastati dal sisma. «Ieri, nel pomeriggio, abbiamo fatto un sopralluogo: non è rimasto nulla. Anche l'antica pieve romanica, che era un gioiello: in piedi c'è solo l'altare». Tutto il resto è macerie, fango, e disperazione. E rabbia: «Ci sono due famiglie che si sono barricate nelle loro case, pericolanti, e non vogliono sapere di abbandonarle...». A Villa Sant'Angelo il sisma ha fatto 17 vittime, tra cui alcuni familiari degli amministratori di Villa. E tutti i residenti sono stati sfollati. A loro stanno pensando da lunedì i 35 volontari della protezione civile di Rimini, che gestiscono cucina da campo e sala' (cioè il tendone) mensa. Ieri la cucina riminese ha sfornato oltre 700 pasti (compresi quelli ai volontari), offrendo pranzo completo: primo, secondo, frutta. Nella tendopoli i posti letto sono già 500, ma arriveranno a 700. «Di volontari ce ne sono anche troppi, di viveri, generi di conforto e di prima necessità pure. Aiutateci come state facendo, ma soprattutto aiutateci dopo l'emergenza», l'appello del sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi, a Santi e Biagini. E Rimini non mancherà: i volontari resteranno (con turni di una settimana l'uno) a Villa Sant'Angelo per almeno altri 5 o 6 mesi. Nel frattempo saranno pianificati gli interventi che Rimini realizzerà nel paese: «Si pensa a un centro sportivo, e a un centro polifunzionale», anticipano Santi e Biagini. Che lanciano l'appello ai riminesi a contribuire «non tanto con generi alimentari, ma con donazioni di denaro che serviranno alla ricostruzione». Il conto aperto da Comune e Provincia (IBAN IT 45 V 06285 24202 CC0028006630, «causale adottiamo Villa Sant'Angelo») servirà proprio a creare «un salvadanaio pubblico e privato», da cui Rimini attingerà per finanziare progetti di ricostruzione. L'appello di Comune e Provincia, anche alle associazioni e agli enti che vogliono aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, è di fare donazioni su questo conto, perché «quando finirà l'onda emotiva, e non si penserà più al terremoto, quello sarà invece per l'Abruzzo il momento più delicato». Manuel Spadazzi Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 168 Data: 10-04-2009 Reuters Italia Sisma, nuove scosse, 287 i morti. Oggi alle 11 i funerali L'AQUILA (Reuters) - In attesa dei funerali di Stato che si terranno stamani alle 11 per le 287 vittime del sisma, continuano le ricerche dei dispersi, mentre la terra continua a tremare. Già dalle 7 di stamani, nel piazzale antistante la sede centrale operativa della Protezione civile presso la scuola della Guardia di Finanza, alla periferia dell'Aquila, è stato allestito l'altare e sono state posizionate quattro lunghe file di bare: quelle dei bambini, piccole e bianche, sono state poste sopra o vicino a quelle dei genitori. Lentamente stanno arrivando anche i famigliari delle vittime e alcuni hanno lasciato sopra i feretri le foto dei loro cari, come nel caso dei fratellini Alessandro e Lorenzo, di tre e quattro anni, le cui bare sono state messe una accanto all'altra. Il nuovo bilancio delle vittime è stato fissato a 287 morti, mentre la terra non smette di tremare, anche se con un'intensità inferiore ai giorni scorsi. Stanotte alle 00:40, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata registrata una scossa di magnitudo 3.6, seguita alle 5:22 da un'altra scossa di magnitudo 3.7. Per entrambe l'epicentro è stato registrato nelle località Pizzoli, Capitignano e Barete, a nord dell'Aquila. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 169 Data: 10-04-2009 Reuters Italia Sisma, Berlusconi: reato sciacallaggio con decreto dopo Pasqua MILANO (Reuters) - Il governo varerà dopo Pasqua un decreto legge per istituire il reato di sciacallaggio, che prevederà pene molto severe, dopo il terremoto che in Abruzzo ha ucciso almeno 287 persone e reso inagibili interi comuni. "Faremo un decreto legge subito dopo Pasqua", ha detto stamani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo alla rubrica "Panorama del giorno" di Canale 5. "Credo che sia giusto che le pene siano molto severe perché chi si abbassa, in un momento come questo, a commettere questo tipo di reato dimostra di avere dentro di sé un disvalore E morale assoluto", ha aggiunto il premier, dopo che nelle zone colpite dal sisma sono state sorprese persone ad appropriarsi di beni all'interno delle case disastrate. "Qui noi abbiamo garantito alle persone che hanno voglia di restare vicino alla loro casa che il territorio è sotto presidio dei carabinieri", ha aggiunto Berlusconi, ricordando che ieri sono stati inviati altri 700 militari per controllare tutta l'area. "Io ho invitato la gente a non restare nelle tende ma a trasferirsi con fiducia negli alberghi sulla costa". Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 170 Data: 10-04-2009 Il Riformista Dal sisma un new premier ZONA FRANCA. Tutto ciò che il Cavaliere dice o fa all'Aquila, nel primo terremoto senza polemiche della storia italiana, pare immune da polemiche e contestazioni, che un tempo lo avrebbero travolto. Oggi la prova decisiva: i funerali di Stato. segue dalla prima pagina Berlusconi passeggia per l'Aquila. Sorride. Dirige. Consola. Posa per i fotografi. Persino nelle tendopoli, un luogo che dovrebbe catalizzare se non astio politico comunque insofferenza e nervosismo, non si ha notizia di un solo episodio di contestazione. E non diciamo il lancio di un treppiedi, come quello che il Cavaliere subì a piazza Navona da un giovane disoccupato, ma una battuta, uno sfogo magari qualunquista, gratuito e ideologizzato. Nulla. Eppure nel 2002, quando Berlusconi lasciò palazzo Chigi per presentarsi a San Giuliano di Puglia poche ore dopo un sisma sì luttuoso ma molto meno devastante di quello abruzzese, fu suo malgrado investito dalla collera della folla. Tutte le cronache ne diedero conto. «Che sei venuto a fare? A farti pubblicità?». «Non è a quest'ora che si arriva», urlò la folla. Magari erano militanti di sinistra. O gente sopraffatta dal dolore. O demagoghi antipolitici. Ma persino di questi ultimi, una fauna che nel nostro paese non ha mai rischiato l'estinzione, sembra essersi persa traccia a L'Aquila. È la grande pax berlusconiana. E il terremoto, invece di scalfirla, l'ha battezzata e certificata. Resta da spiegare come sia possibile che l'uomo che ha più diviso il paese nel dopoguerra, oggi riesca a uscire indenne persino da situazioni che in Italia sono sempre finite in uno scannatoio, in un tutti contro tutti. È stanchezza? Nausea per un copione troppe volte andato in scena? Berlusconi ha vinto per sfinimento, più ancora che nelle urne, la partita coi suoi oppositori? Oppure, dietro questa questa situazione, prevale l'idea che il governo stia facendo il meglio e il possibile? E che il protagonismo del premier sia l'unica possibile linea di condotta davanti a una catastrofe simile, e pazienza se questo comporta una dose di propaganda e demagogia? Non è detto che le due spiegazioni siano alternative. La stessa scelta di Franceschini di recarsi in Abruzzo in incognito, «per non risultare d'intralcio» e per criticare indirettamente la corsa dei ministri alla passeggiata aquilana, finisce alla fine per restituire soprattutto un senso di irrilevanza. Tutto ciò che non è Berlusconi non conta. Oppure si trasforma in un mera questione di stile. Ma che cosa vale politicamente marcare una distanza di stile, quando il problema è ricostruire, guidare una comunità, esercitare una leadership? Altra grande novità, insomma: il nuovo Berlusconi può ufficialmente fare a meno dello stile. Anzi, può persino permettersi di scherzare con gli sfollati delle tendopoli («Fate finta che sia un camping»), con battute che un tempo sarebbero diventati titoli di sdegno su almeno un paio di quotidiani e avrebbero causato ore e ore di lanci di agenzia, con pensose e indignate dichiarazioni di leader dell'opposizione e torme di peones pronti a invocare le scuse e a gridare alla «vergogna». Delle ultime celie berlusconiane si sono occupati solo i media esteri. Ma laddove bastava un trafiletto critico dell'Economist a monopolizzare due giorni di dibattito nazionale, adesso non si smuove una foglia nemmeno se l'aggettivo che il Times usa per descrivere le battute presidenziali è «greve». D'altra parte, chi potrebbe smentire la nota con cui il governo ha replicato al quotidiano inglese? «Se l'inviato del quotidiano britannico fosse stato sul posto - dice la nota di palazzo Chigi - avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto, rassicurazione e incoraggiamento rivolte in tono scherzoso da Silvio Berlusconi». E così è andata. C'è poco da fare. Anche la proposta del premier di ricostruire San Giuliano in stile Milano 2, di farne una new town come direbbe adesso, coi laghetti e i videocitofoni, fu oggetto di frizzi e lazzi. «Una berlusconata», era il pensiero maggioritario. Oggi non mancano gli scettici e i contrari, fatto sta che nel giro di pochi anni le new town sono diventate, a destra come a sinistra, materia da elzeviro. C'è ancora tanto di fumoso e intangibile nei disegni urbanistici del premier, eppure dall'opposizione nessuno si è alzato a contestarli o a ricordare che è stato necessario un disastro sismico perché il governo prendesse in considerazione il tema sicurezza nell'ambito del piano casa. Come scrive El País, «in un paese abituato alle promesse non rispettate, il premier italiano ha assicurato che in due anni ci saranno case nuove per le migliaia di terremotati. E quelli che hanno perso tutto lo hanno preso in parola». E tanto basta. Oggi la gestione berlusconiana del terremoto subirà uno degli esami più difficili. Il premier sarà ai funerali di Stato. Forse l'unico evento che, per la sua carica emotiva, potrebbe guastare il clima. «Tutta l'Italia sarà rappresentata - ha detto ieri sera Berlusconi - ho parlato con molte famiglie e ho toccato con mani questa tragedia. Sto lavorando senza sosta. Quando lavori e sei impegnato nell'organizzazione vai avanti e non pensi a nulla. Ma poi quando ti fermi pensi a quel dolore indicibile e viene tutta l'angoscia». Oggi forse si capirà se la pax berlusconiana è un'illusione ottica o un imprevedibile Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 171 Data: 10-04-2009 Il Riformista Dal sisma un new premier cambio d'epoca, un Cavaliere capace di unire un paese in emergenza. Stefano Cappellini 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 172 Data: 10-04-2009 Il Riformista Un sisma di 130 anni fa, ma così simile a questo Un sisma di 130 anni fa, ma così simile a questo Caro direttore, per motivi di studio sto passando in rassegna le prime annate del Corriere della Sera. Caso vuole che proprio in questi giorni mi sia imbattuto in una serie di articoli datati 1878: a scrivere un grande collaboratore della testata milanese, Luigi Capuana. Tema: una scia di terremoti che per mesi tiene con il fiato sospeso la provincia di Catania. Con la mente ancora impregnata delle devastanti immagini che giungono dall'Abruzzo, così come delle polemiche su predizione e prevenzione, mi immergo nella lettura di fatti che appaiono (erroneamente) lontani anni luce. Nello spazio riservato alle Lettere telegrafiche, il Corriere della Sera del 5-6 ottobre 1878 riporta questo dispaccio da Mineo (Catania): «Dal tocco e 35 dopo mezzanotte fino alle 5 di stamattina, si fecero sentire quattro scosse di terremoto. Due di esse furono fortissime, sicché molti edifizi ne vennero danneggiati. Per fortuna, non si ha da lamentare alcun danno di persone. La popolazione profondamente costernata». L'episodio sembra circoscritto, eppure è qui che comincia il terrore. Qualche giorno dopo (25-26 ottobre 1878), il giornale pubblica una corrispondenza da Mineo (l'articolo non è firmato, ma l'attribuzione a Capuana ormai certa): «Dal giorno 4 fin oggi si può dire che le scosse di terremoto non sian cessate un momento. Sono leggiere, inoffensive; per il timore che possano aumentare d'intensità e raddoppiare i danni della prima scossa del 3, tiene gli animi in uno stato più facile ad essere immaginato che descritto». I danni agli edifici, scrive Capuana, sono sensibilissimi: pare anzi un vero miracolo che la maggior parte delle nostre case sia rimasta in piedi. Anche 130 anni fa qualcuno cerca di prevedere le scosse. Racconta Capuana, in un passo d'incredibile attualità: «Un almanacco segnava terremoti all'entrar della luna piena. In altre occasioni tale previsione sarebbe passata inosservata; ma ora l'almanacco assumeva un'importanza di attualità, che il caso ha confermato. Alle 11 e mezzo di quel giorno scosse ripresero col solito rombo». E come oggi, anche 130 anni fa la scienza si mostra impotente di fronte al sisma: «Il prefetto della provincia manda allora il prof. Bolthsauser, presidente del Liceo di Catania, per studiare il fenomeno; ma il dotto professore potè dir poco o nulla sulla origine e sulla natura di questi maledetti rombi che fan tanto temere». Per qualche settimana, la situazione sembra essersi calmata. Poi si avvicina il Natale e la natura si risveglia, improvvisamente. 14-15 dicembre 1878, Capuana annuncia nuove scosse che sorprendono i paesani riuniti in Chiesa: «Le prime due scosse non erano state intese da tutti. Alla terza, la folla si riversa urlando per uscire, con la cieca furia del terrore che dissenta gli animi in tali circostanze. Gli scranni che furono rovesciati servirono d'inciampo agli altri: bentosto un monte di caduti rese impossibile ogni uscita. Le grida, la confusione divennero immense. I morti sono due: furono estratte, cadaveri orrendamente deformati, due donne del popolo, Marianna Bellino di anni 22, e Maria Raia di anni 60. La Bellino era quasi ignuda, irriconoscibile! Ancora una volta, fa capolino l'incubo del futuro. Un triste presentimento indica l'11 del gennaio, anniversario di un terribile terremoto del 1693, ripetutosi lo stesso giorno del 1848, come il giorno probabile di luttuosissime scene. Un caso, certo, ma entro questa atmosfera di terrore si diviene facilmente superstiziosi». Da questi eventi, incredibilmente attuali, sono passati molti decenni. Oggi come allora, i terremoti non si possono prevedere. Dal 1878, l'edilizia ha fatto passi da gigante. E se come lei scrive è proprio degli italiani un certo scetticismo nei confronti della tecnica, un fatalismo di fondo, è bene che questo fatalismo venga lasciato alle spalle. Perché se non possiamo mettere fine alle scosse di terremoto, con la più moderna ingegneria antisismica possiamo dare un taglio alla paura. La stessa paura di 130 anni fa. Luca Maneghel 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 173 Data: 10-04-2009 Il Riformista La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp I morti di un terremoto, a pensarci bene, sono come i morti sul lavoro. O per il lavoro, sarebbe più giusto definirli Scusate, ma oggi non ho voglia di cazzeggiare. Sì, lo so: le mie parodie, gli apocrifi, per qualcuno si sono trasformati in un appuntamento divertente (qualcuno dei falsi autori si è risentito, "ma come si è permesso?", qualcuna delle "vittime" dei finti Scalfari, Bocca, Colombo, Johnny Palomba, Feltri ha pensato che fossi io a criticarli, quando invece erano i "loro" bersagli anche nella realtà, io anzi ho edulcorato il ritratto di, per dire, Fabrizio Del Noce tratteggiato dal vero Massimo Fini). Ma in questo Venerdì Santo - lo scrivo così, da cattolico con una quantità industriale di dubbi, pecorella smarrita o povero diavolo, fate voi - ho pensato che mentre si celebrano le esequie per le vittime del terremoto in Abruzzo sia doveroso fermarsi un attimo a riflettere. A come la vita possa cambiare in un attimo. A come un istante prima tu possa sognare, fare progetti o fare l'amore, e un attimo dopo tu possa essere un cadavere. A come la tua casa, i tuoi averi, i tuoi ricordi possano finire polverizzati, e la tua esistenza annichilita davanti al baratro del nulla che ti si spalanca improvvisamente davanti. A come davanti a tragedie collettive come quella avvenuta nella notte tra domenica e lunedì scompaiano le differenze basate su classi sociali, etnie, fedi religiose, colore della pelle. Davanti a un terremoto nessuno è straniero. Come davanti all'amianto di Casale Monferrato, che si è portato via centinaia di persone (una tragedia già evocata da Giampaolo Pansa su questo stesso giornale): per uno scherzo del destino, il processo alla Eternit e ai suoi dirigenti si è aperto proprio nel giorno del boato a L'Aquila e nei tanti comuni intorno all'epicentro del sisma. Perché le vittime di un terremoto, a pensarci bene, sono come le vittime sul lavoro. O per il lavoro, sarebbe forse più giusto definirle, visto che si tratta di uomini, donne, ragazzi usciti di casa per lavorare per vivere, e non vi hanno fatto più ritorno. Sul paragone tornerò tra un attimo. Prima voglio dedicare un pensiero a chi sopravvive alla scomparsa prematura, crudele, traumatica - di un congiunto. Possiamo considerare quale sisma esistenziale sia vedere sradicato da questa terra il sangue del proprio sangue? Possiamo rivolgere, un istante, un solo istante, un pensiero ai parenti di quanti sono caduti sotto il piombo dei terroristi neri e rossi? Ai familiari di chi non ha chinato il capo davanti alle minacce e all'arroganza della criminalità organizzata, e per questo ha pagato con la vita? Riusciamo ad immedesimarci in queste vite che in realtà si sono fermate a "quel" giorno, come se il timbro che dovrebbe essere riservato al certificato penale degli assassini (ma quanti di loro sono ancora in galera?), "fine pena mai", sia in realtà valido solo per loro, i parenti delle vittime? E in tutto questo c'è un paradosso che deprime ancora di più. Pensateci un attimo: è terribile dirlo, ma chi ha visto padri, mariti, figli assassinati negli anni di piombo immaginava o vedeva i propri cari come potenziali "bersagli mobili". Perché minacciati o per il mestiere praticato (poliziotti, carabinieri, magistrati, sindacalisti, giornalisti, dirigenti d'impresa). Le famiglie e gli amici di chi è stato ucciso da mafia, camorra, 'ndrangheta immaginavano o sapevano che, avendo detto "no" a soprusi e sopraffazioni, alcuni di loro erano diventati "morti che camminano". Ma chi ha salutato (certe volte, neanche quello) un parente che si recava al lavoro, come poteva immaginare o sapere che da quel porto, da quello stabilimento, da quella stazione, da quel cantiere non sarebbe più tornato? Proprio come coloro che domenica sera si sono addormentati in Abruzzo non immaginando che al risveglio, se sopravvissuti, si sarebbero trovati scaraventati in uno scenario da guerra, in una sorta di "universo parallelo". Certo, ex post si può sempre arrivare a bollare il tutto come "una tragica fatalità". Salvo poi scoprire che non tutte le abitazioni erano state costruite secondo i criteri di legge o che non sempre le norme a tutela della sicurezza e della salute venivano rispettate e applicate. Scoperta che di solito avviene, per i tempi della giustizia italiana, ad anni dal fatto, con processi che si chiudono con prescrizioni o comunque un nulla di fatto. Ma c'è una circostanza che accomuna questo rosario di dolore. Spesso le famiglie hanno sperimentato una specie di format: il clamore e la solidarietà nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, e poi la solitudine e l'abbandono. Anche da parte nostra: la cosiddetta società civile non dissimile dai partiti, dai sindacati, dalle Istituzioni della nostra Repubblica, pur sempre "fondata sul lavoro" ma sempre più incapace di coltivare il vizio della memoria. Almeno una volta l'anno, magari in occasioni non liturgiche e impreviste, lasciamo loro uno spazio per le testimonianze, le invettive, i momenti di rinnovata rabbia e di inestinguibile commozione. Volevo che ce lo ricordassimo, in una settimana comunque Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 174 Data: 10-04-2009 Il Riformista La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp segnata dal lutto per il dramma abruzzese, nel Venerdì Santo (per chi è credente) di passione e morte di Gesù Cristo. Che, prima di manifestarsi al mondo come il Messia, era stato un falegname. O un carpentiere. Comunque, un lavoratore. di Antonello Piroso 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 175 Data: 10-04-2009 Il Riformista Estratto da pagina: 3 di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila. Dopo un silenzioso sopralluogo nei luoghi del dolore, da Onna alla tendopoli di San Demetrio, loda il lavoro dei protezione civile: «È il simbolo dell'Italia. Il paese può essere soddisfatto e inorgoglito». Ma lancia una dura accusa all'intera classe dirigente locale: «Nessuno è senza colpe». E ancora: «Si tratta di capire perché le norme di legge non sono state attuate, per difetto di controlli o per irresponsabilità diffuse». Napolitano coglie nel segno. Lo Stato in Abruzzo è crollato. Non un edificio delle istituzioni è in piedi, Comune, Provincia, Prefettura. E l'ospedale. Forse il simbolo più eclatante dello scandalo. Pozzo senza fondo per trent'anni del rapporto tra politica e malaffare sanitario è inagibile di fronte al sisma anche se ha dieci anni di vita. Non solo. In questi giorni tutti i responsabili fuggono dalle loro colpe: o tacciono o fanno sermoni moraleggianti. L'architetto Marcello Vittorini che lo ha ideato e costruito dà interviste ma parla d'altro. Il suo braccio destro Squadrilli tace. Così come tutte le ditte coinvolte. Il vicerè della Dc abruzzese Remo Gaspari, che ha governato la sanità per trent'anni, invece batte cassa al governo chiedendo più fondi. Anche il rettore Ferdinando Di Orio parla di «scandalo». Ma dove era quando si tagliavano i nastri? Ecco chi sono i "senza vergogna". a 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 176 Data: 09-04-2009 Il Sannio Online Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza» Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza» Pubblicato il 09-04-2009 Il consigliere dell'IdV, reputa opportuno prendere in considerazione l'area Asi, in località San Giovanni, in quanto “è adeguata per far fronte ad un'eventualità di emergenza a seguito di calamità naturali, naturalmente una volta attrezzata”... Il sisma che ha colpito in questi giorni, l'Abruzzo ha fatto risvegliare il profondo dolore vissuto dalla nostra Regione nel lontano 23 novembre del 1980. E' proprio su questo specifico argomento che giunge una proposta al sindaco, Giorgio Nardone, da parte di un consigliere della sua maggioranza, Franco Cuomo, in riferimento alla individuazione di un'area adeguata in caso di emergenza dovuta a sisma. Il consigliere dell'Italia dei Valori, reputa opportuno prendere in considerazione l'area Asi, in località San Giovanni, in quanto “è adeguata per far fronte ad un'eventualità di emergenza a seguito di calamità naturali, naturalmente una volta attrezzata”. Entrando nel vivo, Cuomo mette in evidenza: “Bisogna tener presente che la nostra cittadina è situata in un'area con sismicità di prima categoria e quindi con rischio di un evento tellurico dalle conseguenze disastrose (da non dimenticare e da non sottovalutare, sebbene siano passati 29 dall'ultimo sisma). Per questa scientificamente, provata ragione – segue - abbiamo il dovere, come amministratori, di individuare luoghi e superfici che permettano di affrontare, con immediatezza, un'eventuale urgenza. Proprio rispetto a questo rischio, accertato e certificato dai nostri scienziati, sento il dovere di veicolare, al primo cittadino, la proposta di individuare un'area attrezzata che consenta di installare tende di prima urgenza e favorire ogni tipo di soccorso, dal trasporto dei feriti all'approvvigionamento dei viveri e dei medicinali di prima necessità”. Inoltre, aggiunge il consigliere Cuomo: “La Nazione tutta e il Sannio in particolare, partecipano con profonda commozione alla terribile sciagura che ha colpito la popolazione dell'Abruzzo. Momenti drammatici, tragedie familiari, vite spezzate, ci portano con la mente a quel fatidico 23 novembre 1980, quando un terremoto di magnitudo 6,9, colpì la Campania e la Basilicata, distruggendo numerosi paesi. I morti furono quasi tre mila. Scene luttuose ed apocalittiche, di una natura quotidianamente offesa dall'imperizia umana, che impongono al potere politico di non sottovalutare mai il rischio sismicità dei nostri Comuni. Sono convinto che conclude Cuomo - questo sarebbe un bel segnale di lungimiranza politica”. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 177 Data: 10-04-2009 Sanremo news Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile La Colonna Regionale Mobile della Liguria è partita lunedì 6 aprile alle 18 per le zone terremotate dell'Abruzzo, come era stato richiesto alla Liguria dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per dare sostegno a più di 400 persone colpite dal sisma, nei paesi di Tione degli Abruzzi e nelle frazioni di S. Maria del Ponte e Gorriano in Provincia dell'Aquila. Fin dalle prime ore della notte appena saputa la notizia, il settore Protezione Civile della nostra Regione si è allertato per coordinare gli aiuti, operazioni dirette dal Responsabile regionale Mino De Luigi con il coordinamento dell'assessore Regionale alla Protezione Civile Giancarlo Cassini. Sono 130 i volontari partiti di cui 25 dalla Provincia di Imperia. A loro si aggiungono 9 tra medici e paramedici del 118 Ligure, 4 del Corpo Forestale dello Stato dei comandi di Imperia e Spezia, 3 membri della Polizia Provinciale di Genova, e 4 funzionari del settore Protezione Civile della Liguria. "Grande partecipazione dalla Provincia di Imperia, dove forte è il Volontariato di Protezione Civile, e dove forte è soprattutto la presenza di tanti abruzzesi che vivono da anni nella nostra Provincia – ci ricorda Cassini – (tra l'altro molti operano nel settore agricolo); il legame che ti riporta alla terra di origine è per tutti noi, specialmente per chi ne è lontano, un elemento fondamentale della propria vita". In sole 24 ore si è riusciti ad attivare i due campi di soccorso nei paesi sopraccitati, operativi dalle ore 8.00 del giorno dopo la partenza, quindi il 7 aprile, e da subito in grado di prestare soccorso e supporto logistico e sanitario (tende, cucine, servizi igienici, posto medico avanzato, ecc.) alla popolazione colpita. La parte operativa risulta al momento così articolata: - 1 campo a Tione capoluogo (formato da 30 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico carrellato, 1 tenda mensa con relativi accessori, 4 torri faro e 1 gruppo elettrogeno di emergenza) che ospita oltre 150 sfollati; - 1 campo in frazione S. Maria del Ponte (20 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico, 1 tenda mensa, 3 torri faro e 1 gruppo elettrogeno) che ospita oltre 120 sfollati; - 1 campo in frazione Gorriano (12 tende, 4 torri faro a cui da oggi si aggiunge 1 cucina da campo) che ospita oltre 150 persone. Per il trasporto del personale e del materiale sono stati utilizzati 25 mezzi operativi e di trasporto tra i quali una autobotte di acqua potabile da 5000 litri. A S.Maria del Ponte é stato allestito il posto Medico avanzato del 118 che assiste gli sfollati di tutti i 3 campi allestiti. Proprio oggi, giovedì 9 aprile, un'altra piccola Colonna mobile parte per le zone colpite dal terremoto, portando un'altra cucina da campo e ben 124 caloriferi ad olio per riscaldare, durante la notte, le tende dove sono alloggiati i terremotati. Lunedì 13 aprile partirà dalla Liguria la seconda Colonna Regionale mobile, sostituendo all'arrivo martedì 14 il primo contingente per ovvi motivi di avvicendamento del personale medico e dei volontari, che dopo una settimana di straordinario impegno hanno necessità di un cambio. L'Assessore alla Protezione Civile Giancarlo Cassini e il Responsabile regionale Mino De Luigi seguono ora dopo ora la situazione, monitorando problemi, esigenze e predisponendo la seconda Colonna mobile che si presume sarà formata, da più di 100 volontari provenienti dalle Province Liguri. A oggi pare prevedibile infatti una permanenza in Abruzzo di almeno un mese per cui sarà necessario predisporre ulteriori Colonne Mobili dalla nostra Regione. Per la Provincia di Imperia come abbiamo detto i volontari presenti in Abruzzo sono 25, facenti parte delle Associazioni di Volontariato che agiscono nell'Imperiese, e con 7 automezzi operativi. Di seguito l'elenco delle associazioni presenti: Gruppo Comunale Protez. Civile di Imperia Associazione Seborga-Vallebona Associazione nazionale Alpini – Sezione Imperia Gruppo 'Veziano' Ventimiglia Associazione Protezione Civile Sanremo Associazione Protezione Civile Bordighera. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 178 Data: 10-04-2009 Sanremo news Terremoto Abruzzo: il lutto della Confartigianato Anche la Confartigianato di Imperia partecipa alla giornata di lutto proclamata in occasione dei funerali di Stato delle vittime del terremoto in Abruzzo. "Invitiamo gli imprenditori Associati – comunica il Presidente Mario Tiberti - ad interrompere l'attività lavorativa, abbassare le saracinesche delle aziende ed osservare un momento di silenzio alle 11, in concomitanza con l'orario delle esequie". Al fine, inoltre, di portare concreta solidarietà alle popolazioni colpite dalla tragedia, Confartigianato Imperia ricorda che gli Imprenditori Associati ed i collaboratori del sistema Confartigianato possono aderire a due iniziative di raccolta fondi effettuando i versamenti su: c/c bancario per gli artigiani del settore colpiti dal terremoto aperto dalla Confartigianato Nazionale Alimentazione presso la Banca delle Marche, Agenzia n. 59 di Sambucheto Montecassiano (Mc), codice IBAN IT13B065568971000000000738; c/c bancario per le esigenze più immediate e per gli interventi di ricostruzione delle aziende colpite dal sisma aperto da Confartigianato nazionale, intestato “Confartigianato–Raccolta fondi terremoto Abruzzo”, presso la Banca Popolare di Sondrio, Agenzia n. 24, Via San Giovanni in Laterano 51/A, 00184 Roma, codice IBAN: IT98 C056 9603 2240 0000 2852 X43. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 179 Data: Sardegna oggi 09-04-2009 Terremoto: Cappellacci al funerale della donna sarda giovedì, 09 aprile 2009 Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, parteciperà a Scoppito, in provincia dell'Aquila, ai funerali di Antonicca Canu, la donna sarda travolta domenica notte dalle macerie della sua casa in Abruzzo. Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarieta' verso la popolazione abruzzese colpita dal sisma. Tra queste Stintino che ha aperto una sottoscrizione per il paese di Onna, come anche il Coni di Sassari che inizierà una raccolta fondi. CAGLIARI - Anche il Comune di Stintino si mobilita per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo stanziando 10mila euro e avviando una sottoscrizione per la raccolta di fondi da destinare agli aiuti e alla ricostruzione del paese di Onna, uno dei più colpiti dal sisma. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale. La proposta è stata presentata dal sindaco Antonio Diana e accolta dai tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. La sottoscrizione è aperta a cittadini e istituzioni che potranno versare il loro contributo sul conto corrente bancario intestato a Comune di Stintino, indicando nella causale di versamento "Aiuto terremotati di Onna". Il Comitato Provinciale di Sassari del CONI chiama a raccolta l'intero mondo dello sport della provincia affinché si mobiliti a favore delle popolazioni colpite dal terribile sisma che ha interessato la regione Abruzzo ed in particolare la Provincia dell'Aquila. Il Coni attiva un conto corrente vincolato e espressamente dedicato a interventi nell'ambito delle attività sportive nelle zone colpite dal terremoto sul quale si potranno effettuare direttamente versamenti e bonifici. Si potranno inoltre versare le offerte nellala sede del CONI, in via Roma n° 15 a Sassari, nei banchetti che verranno attivati durante le partite e le manifestazioni di maggior rilievo che si terranno nelle prossime settimane e durante le “Giornate Provinciali dello Sport” ed in tutte le altre manifestazioni organizzate dal Comitato. Inoltre si potrà donare nella sede di tutte le Società sportive che si attiveranno per avere le autorizzazioni necessarie alla raccolta delle offerte. Le donazioni serviranno per l'acquisto di attrezzature trasportabili e facilmente montabili e smontabili per l'allestimento immediato di campi di gioco nelle zone terremotate, accompagnate da personale da reperire in loco per l'avvio e lo sviluppo dell'attività sportiva. In un secondo momento, di concerto con il Coni Provinciale dell'Aquila e con le amministrazioni locali, si tenterà di riavviare l'attività sportiva strutturata delle Federazioni e degli Enti che può contemplare anche eventuali aiuti veicolati direttamente alle Società Sportive più colpite, e di ripristinare strutture o attrezzature danneggiate dal sisma Come per i contributi agli enti benefici, anche le donazioni in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto sono fiscalmente deducibili. Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate, spiegando però che, per ottenere le detrazioni, chi effettua versamenti in questi giorni deve conservare la ricevuta e deve presentarla per la dichiarazione dei redditi del 2009 (Unico o modello 730 del 2010). Per le imprese, aggiungono le Entrate, tali erogazioni liberali sono deducibili dal reddito d'impresa. "Le erogazioni liberali effettuate in favore di popolazioni colpite da calamità naturali - spiega una nota - sono detraibili da parte delle persone fisiche nelle misura del 19% calcolato su importo massimo di 2.065,83 euro, anche se effettuate tramite amministrazioni pubbliche statali, regionali o locali, o enti pubblici non economici". Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 180 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud» Il sismologo genovese: «Il terremotoha messo a nudo i danni fatti» L'AQUILA. Non è finita. Il terremoto si muove in direzione Nord-Ovest, verso Capitignano, Campotosto, Pizzoli, Montereale. Ma si è aperto un altro fronte, in direzione Sud-Est, ed è quello che preoccupa maggiormente gli esperti. «Perché, se l'attività sismica continua, rischia di intaccare gli stessi sistemi di faglia del disastroso terremoto di Avezzano, nel 1915» spiega Claudio Eva, membro della Commissione nazionale grandi rischi, che fa capo alla Protezione civile, e docente di fisica terrestre alla facoltà di Scienze dell'Università di Genova. Eva è appena sceso dall'aereo proveniente da Roma dove ieri si è riunita la commissione. C'è stata un'evoluzione dell'attività sismica. Che tipo di analisi avete fatto? «Abbiamo messo a fuoco le due repliche fondamentali all'evento di lunedì scorso: parlo della scossa di ieri (magnitudo 5.5) e di quella di questa notte (magnitudo 5.1). Mettono in evidenza l'esistenza di due sistemi di faglie (rottura della crosta terrestre, ndr) tra i quali si sviluppa la sismicità: il primo è quello dell'Aquila, il principale, collegato alla frattura in direzione Nord, verso Capitignano; il secondo è a Sud-Est del capoluogo abruzzese dove stiamo registrando un'attività sismica consistente». Un nuovo fronte che non sembra collegabile al primo. «È, in effetti, un sistema completamente diverso di frattura, probabilmente provocato da quello che noi chiamiamo "campo di stress". Il fatto che muova verso Sud, in direzione Avezzano, zona altamente sismica, desta qualche preoccupazione. Ma al momento non ci sono situazioni di pericolo: la commissione lo ha detto in modo chiaro». Una fonte autorevole francese, invece, la pensa diversamente. L'Institute de physique du globe ha scritto che non esclude che il sisma del 6 aprile scorso possa provocare a cascata la rottura di faglie vicine e nuovi sismi di magnitudo prossima o superiore a magnitudo 6. «Io non lo avrei messo per iscritto. Sono allarmismi eccessivi. Se l'attività sismica in direzione di Avezzano dovesse proseguire, il problema potrebbe sorgere, ma siamo ancora lontani, molto lontani. E a Nord, nell'Aretino, questo rischio mi auguro non ci sia. È fuor di dubbio, tuttavia, che questa sequenza proseguirà anche per un paio di mesi. Ma che le attività possano portare a nuovi eventi molto grossi, tenderei a escluderlo: sarebbe la prima volta». Resta il fatto che le scosse proseguono, senza sosta. «Ora l'attività sismica è in effetti ancora molto consistente: si registra quasi una scossa al minuto; ma siamo abbastanza fiduciosi che si vada a spegnere lentamente. Tant'è vero che le conclusioni a cui è giunta oggi la commissione hanno toni molto cauti». Nel 1989 il sisma di Loma Prieta, in California, sprigionò un'energia dieci volte superiore a quello dell'Abruzzo, ma i morti furono solo sessantatré. Solo fatalità? «Io dico sempre che il grande scandalo di questa vicenda si risolve in tre parole: ospedale, prefettura e casa dello studente. Quando gli edifici pubblici si sbriciolano in quel mondo, o subiscono i danni registrati all'ospedale dell'Aquila, si capisce qual è il nocciolo del problema. Il terremoto è un terribile censore: mette a nudo tutte le manchevolezze e le furbate dell'uomo. Lo scandalo non è stata la mancata previsione dell'evento. La veritàè che dobbiamo trovare il modo di rendere sicure le nostre abitazioni. Il cemento armato non è il toccasana: sappiamo che non è tutto della stessa qualità. E poi invecchia molto rapidamente: uno studio americano dice che ha una vita media di 30 anni». Cosa intende dire, che la stragrande maggioranza delle nostre case è a rischio? «Intendo dire che è necessario porsi l'obiettivo di demolire e ricostruire nei prossimi anni buona parte dei palazzi costruiti negli anni Cinquanta-Sessanta». Un costo sociale spaventoso. «È vero, ma la strada per prevenire altre stragi è quella. Il piano casa del governo Berlusconi potrebbe essere la migliore delle opportunità. Si può procedere con gradualità, purché l'operazione sia continua negli anni. Sa qual è la preoccupazione maggiore che abbiamo noi esperti? Che finita la fase emotiva si dimentichi tutto. Tra quindici giorni chi parlerà ancora del terremoto? Continuerà a esserci gente che sventra l'appartamento magari rendendo sempre più fragile la struttura in cui abita. È una questione di sensibilità da costruire, a partire dalla scuola». Ci sono esperti che sostengono che i sismi si possono prevedere studiando i movimenti delle placche tettoniche. Pare abbiano una certa regolarità, un ritmo. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 181 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud» «In scala grande è vero. Noi osserviamo, ad esempio, le deformazioni dell'Appennino, i movimenti di quasi un centimetro all'anno del Centro-Sud. Ma non avviene tutto attraverso i terremoti; spesso sono movimenti plastici. In conclusione, i movimenti delle placche tettoniche ci indicano le zone più deformate e quindi in termini probabilistici le zone più pericolose, ma non ci consentono nel modo più assoluto di prevedere un sisma». Bruno Lugaro [email protected] È davvero impossibile prevedere i terremoti? A che cosa serve la geofisica se non li può prevedere? C'è il rischio di altre scosse forti nella zona già colpita? La Liguria è al riparo da queste catastrofi? Stamattina, a partire dalle 10.20, potete porre queste e molte altre domande a Stefano Solarino, primo ricercatore del Centro nazionale terremoti, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che risponderà in diretta agli ascoltatori di Radio19. Telefonate al numero 010 546519 o mandate un sms al numero 335 1981919. dOMANDE SUL TERREMOTO FILO DIRETTO CON L'ESPERTO Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 182 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi Un giro di assicurazioni false Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi Un giro di assicurazioni false abruzzo professionista nei guai NEGOZI chiusi oggi alle 11 - informa la Confcommercio - per il lutto nazionale per la tragedia abruzzese. Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma arriva dalle associazioni combattentistiche e partigiane. Cgil, Cisl e Uil, dal canto loro,lanciano un appello per formare squadre di soccorso da inviare a Tione degli Abruzzi. Il Comune e la Provincia, poi, hanno attivato un conto corrente presso Carispe per la raccolta di fondi a favore dei terremotati; la cuasale è Sisma Abruzzo 2009 Aiuti alla popolazione con le seguenti coordinate bancarie: IBAN IT 83x 06030 10701 000049833C00. .x/10/0904 Cinquantenne fermato dai vigili urbani con l'auto nell'isola pedonale. Aveva due tagliandi assicurativi entrambi contraffatti .x/10/0904 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 183 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX «Ospitiamo i terremotatinegli alberghi dismessi» mobilitazione e proposte per le popolazioni vittime del sisma in abruzzo Sono numerosi, molti in buone condizioni. L'alternativa-seconde case LAIGUEGLIA. «Ospitiamo i terremotati negli alberghi dismessi della riviera». L'appello-proposta arriva da Luigi Tezel, consigliere di opposizione ed esponente della destra, ma è rivolta a tutte le amministrazioni e ai proprietari di immobili ex turistici della riviera di ponente. «Abbiamo tutta una serie di alberghi chiusi da uno o due anni, talvolta da pochi mesi afferma Tezel - Strutture destinate a rimanere inutilizzate fino a quando non saranno trasformate in appartamenti e che nel frattempo sono assolutamente improduttivi dal punto di vista economico e sociale, sia per i proprietari sia per le amministrazioni e la collettività. Credo che sarebbe un gesto di solidarietà e anche di buon senso metterli a disposizione per affrontare l'emergenza abitativa conseguente al terremoto, come primo rifugio per gli sfollati». Il rischio è che non siano più in grado di ospitare nessuno... «Ma no, stiamo parlando in molti casi di strutture che la scorsa estate ospitavano ancora i turisti. è vero che bisognerebbe attrezzarle, ma potrebbe pensarci la protezione civile come sta facendo con le tendopoli». Allora rovesciamo il problema. E se i proprietari si ritrovassero con l'immobile in condizioni peggiori quando se ne andranno i rifugiati? «Non credo, ma comunque si tratta di edifici destinati a essere ristrutturati profondamente, quindi non sarebbe un problema se qualcuno staccasse l'intonaco. E poi quando saranno ristrutturati credo che acquisteranno un bel valore, non sarebbe male se chi domani beneficerà di quel valore oggi metta a disposizione un edificio inutilizzato per chi vive un'emergenza così drammatica». Certo che con tutti gli alberghi in disuso in riviera si potrebbe dare ospitalità a un bel po' di persone. «Già. Alcuni sono chiusi da anni e difficilmente potrebbero essere utilizzati, ma credo che nell'arco della riviera di ponente ci siano abbastanza alberghi dismessi per far fronte a buona parte dell'emergenza. Sarebbe un bel gesto di solidarietà, oltretutto con un sacrificio davvero ridotto». «Utilizziamo le seconde case, che restano vuote per molti mesi e non producono nulla per la collettività» rilancia Luigi Tenderini, portavoce del Comitato civico di Ceriale. Una proposta che però pare destinata a scontrarsi con le prevedibili resistenze dei proprietari. Il sasso è stato lanciato e non resta che aspettare di vedere se l'idea sarà colta da qualcuno, sulla scorta di quanto fatto da diversi campeggi, soprattutto nell'imperiese. Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarietà simbolica e concreta. Il contingente di volontari albenganesi, alassini, andoresi e di molte località ponentine che hanno raggiunto l'Abruzzo si va di giorno in giorno ingrossando. Il sindaco di Albenga, Antonello Tabbò, ha inviato un messaggio e annunciato che destinerà all'emergenza terremoto il ricavato della vendita delle piante durante Fior d'Albenga, la cui inaugurazione di sabato è stata ridotta al solo taglio del nastro in segno di partecipazione al dramma. Ad Alassio dopo il rinvio del consiglio comunale di lunedì in segno di lutto il sindaco Marco Melgrati si dichiara vicino alle popolazioni colpite dal sisma e afferma di «pregare per loro». Molti consigli comunali discuteranno iniziative di solidarietà, devolvendo gettoni di presenza o stanziando aiuti; Melgrati auspica un accordo per un piano di emergenza e solidarietà concordato e coordinato trasindaci e amministrazioni di tutta la riviera. Luca Rebagliati ' un bel gestoche costa pocoNon occorrono tanti soldi per farlo. Ad attrezzarli può pensarci la Protezione civile Luigi tezelconsigliere di Laigueglia 10/04/2009 Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 184 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX Tra una scossa e l'altrail ritorno a casadegli sfollati morti abbracciati l'argentina piange mamma e bebè rifiutò i soccorsi perse le tracce di nonnina 95 enne Una tragedia nella tragedia. Perché l'ultimo corpo estratto dalle macerie all'Aquila è Luca Lunari, 19 anni, studente modello (andava avanti a suon di borse di studio) di ingegneria informatica, che adorava. Una tragedia nella tragedia, perché nonostante la giovane età, Luca Lunari lascia una bimba di sette mesi, avuta dalla fidanzatina che studia pianoforte al Conservatorio di Roma. «I genitori hanno avuto l'intelligenza di aiutarli e farli continuare negli studi», spiega Louis Lunari, artista e scrittore genovese nonché cugino del padre del giovane (gran parte della famiglia si era da tempo trasferita a Genova). «Luca è di Rieti - prosegue Louis Lunari - Era all'Aquila solo per dare un esame. Ma la Casa dello Studente è crollata. I veri sciacalli sono quelli che nel 2009 permettono ancora che in zone sismiche si costruiscano strutture con materiali non adatti: in altri Paesi questo terremoto non avrebbe fatto vittime. Ho sperato fino all'ultimo, a questo punto spero almeno che Luca sia morto sul colpo». G. Gn. La morte nella scossa di lunedì in Abruzzo dell'argentina Andrea Fabiana Passamonti, di sua figlia di 5 mesi e del marito, Antonio Centi, entrambi italiani, è al centro dell'interesse dei media argentini, che sottolineano che «la donna è morta abbracciata a suo marito e al bebè». I tre sono deceduti a causa del crollo della casa della famiglia, situata a Onna, ricordano i siti web di Buenos Aires oltre al Clarin e La Nacion, che hanno inviati sul luogo. «Andrea, Tonino e Ludovica non hanno avuto il tempo di uscire dal primo piano dell'abitazione dove si trovavano», affermano i testimoni ripresi dai quotidiani, i quali ricordano che i cadaveri dei tre sono stati trovati «insieme nel letto, sotto le macerie di pietre, cemento e ferraglia». «Tutti i tre verranno sepolti qui, non li porteremo a Buenos Aires», ha detto il console argentino a Roma, Marcos Breton. A mettersi in allarme sul destino di Andrea era stata, qualche ora dopo il terremoto, sua sorella, che non riuscendo a contattarla aveva lanciato un avviso d'emergenza via Internet. Non si hanno più tracce della novantacinquenne di San Gregorio, Colomba Vitocco, che per 24 ore, dopo il terremoto di lunedì notte, era rimasta ostinatamente nella propria abitazione rifiutandosi di lasciarla fino all'arrivo dei vigili del fuoco. Nelle ultime ore i familiari hanno perso contato con la donna, trasferita all'Aquila in una struttura di assistenza. Dopo la prima forte scossa della notte tra domenica e lunedì scorso, nonna Colomba non aveva voluto saperne di lasciare la propria abitazione malgrado il sisma avesse raso al suolo parte del centro storico della frazione aquilana. I volontari del posto, sollecitati dal nipote, hanno tentato invano lunedì di farla uscire. La donna ha passato la notte successiva dentro casa. Solo martedì mattina i vigili del fuoco sono riusciti a convincere la donna che, con l'utilizzo di una sedia, è stata trasportata al punto di accoglienza all'interno del campo sportivo del paese. Ora i familiari - rimasti al campo di San Gregorio - hanno perso contatto con lei e sono alla ricerca della struttura che la sta ospitando. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 185 Data: 10-04-2009 Il Secolo XIX Con l'aiuto dei pompieri per cercare di recuperare qualcosa nelle abitazioni pericolanti Un abitante di Castelnuovo voleva prendere almeno una busta con i documenti. «Impossibile, qui rischia di crollare tutto» da uno dei nostri inviati Castelnuovo (L'Aquila). Il foglio delle prenotazioni è stato disegnato con il programma Excel, e appoggiato sul cofano della jeep dentro la quale si alternano le guardie forestali. Dietro, il vialone che porta alla chiesa è una sequenza di cumuli su cui incespicano pure i vigili del fuoco. E per garantirsi il proprio turno bisogna fare la fila, esibendo un documento d'identità. A Castelnuovo che sembra uscita da un bombardamento, gli (ex) abitanti tentano di salvare il salvabile nelle case in poltiglia partecipando a micro-missioni organizzate, un paio al giorno: c'è l'appuntamento del mattino, ore 10 previa prenotazione, e uno alle 14 circa, salvo emergenze. I superstiti ricevono un elmetto e firmano, la visita guidata forse è l'opzione migliore per scongiurare blitz furtivi durante la notte, per evitare che qualche clandestino in casa propria e molto affrettato, non finisca sepolto da un solaio o un terrazzino ancora sospeso. Si presenta solo una coppia, per il primo tour, Nicola Posino e fidanzata che vivevano in via Piave. Castelnuovo è un paese (per la precisione una frazione di San Pio delle Camere) che ha avuto cinque morti, una coppia di macedoni, una coppia italiana e il loro figlio. Ed è un posto dove fortuna e sfortuna si sono ingarbugliate al punto che Nicola ogni due passi spiega chi viveva e dove, e com'è morto o perché si è (incredibilmente) salvato. Un imprenditore di Roma che non veniva qui da mesi, e si era fermato a dormire solo domenica per fare un favore ai suoi, lasciandoci la pelle. Mentre l'hanno scampata almeno otto macedoni, che da queste parti sono numerosi perché da muratori sono diventati padroncini, che avevano deciso di anticipare un po' le vacanze di Pasqua. La chiamata per recuperare i propri effetti personali dai ruderi - che andranno rasi al suolo nei prossimi mesi poiché questi edifici frustati dal sisma non si possono recuperare -è uno dei supplizi ai quali gli sfollati del campo vicino sono sottoposti ormai da due giorni, come all'Aquila, Onna, Villa Sant'Angelo, i centri più flagellati. Nicola ora si pianta davanti al cartello che indica via Piave, fruga nelle tasche ed estrae una fotocamera su cui scorrono le immagini dell'ultima nevicata, quando il santuario di Santo Stefano era ancora in piedi e così il lungo casolare al limite dell'abitato, che altri terremoti avevano già distrutto tre volte negli ultimi tre secoli: stavolta, forse, è stata l'ultima. Poi si allontana di qualche passo dal gruppetto di pompieri, fa un cenno con la fronte: «Che abbiano deciso di farci entrare a turno è comprensibile, ma a dire il vero è la terza volta che supero i sigilli. Là dentro ci ho lasciato anche i documenti, fogli che mi servono per conservare il posto di lavoro. E in un modo o nell'altro bisogna prenderli». Non si capisce come ci sia arrivato, gli altri giorni, perché il tavolino del salotto e il quadro d'una donna s'intravedono appena sovrastati da una montagna di pietre. E i pompieri non se la sentono, di lasciarlo andare da solo: «Mi dia il sacco nero, ci pensiamo noi». Nicola spiega: dietro quello spunzone di ferro, sulla destra, c'era l'ingresso. I gradini sono scomparsi, si arrampichi un po' e vedrà una parete piegata. Lì dietro dovrebbe esserci ancora un armadio, perpendicolare un altro. Ecco se apre l'anta bianca trova uno scatolone con tutte le carte che ci servono. Si ricorda? I pompieri magari si ricorderebbero e però la parete è molto più che piegata, dopo le ultime due scosse. E adesso il pavimento scricchiola troppo, il caposquadra Giuseppe D'Onofrio quando torna fa no con la testa: «E' un terzo piano: se trema, andiamo giù noi con tutto il resto». Nicola Posino non riesce nemmeno ad arrabbiarsi. Guarda la statua della Madonna cinque metri davanti, che altri pompieri hanno recuperato da una nicchia e steso su una specie di barella. Il parroco la vuole giù all'accampamento, la posizionerà alle sue spalle per la messa di Pasqua. M. IND. [email protected] Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 186 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore Il sisma in Abruzzo: in tempo reale notizie e aggiornamenti SPECIALE ONLINE I volti, la sofferenza, la speranza: le interviste nella cronaca dei giorni successivi alla disastrosa scossa che ha colpito l'Abruzzo. Tutte le misure del Governoa favore delle zone terremotate. Le immagini dei danni al patrimonio artistico nell'Aquila e nel resto della Regione. E ancora link utilie informazioni di servizio I FUNERALI DI STATO Le esequie solenni per le vittime: oggi diretta dall'Aquila L'INTERVISTA Il rettore dell'ateneo aquilano: così rialzeremo la testa Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 187 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore Ricostruzione-caos senza catasto Archivi elettronici e cartacei inagibili - I notai: uffici aperti ad Avezzano e Sulmona Massimiliano Del Barba L'AQUILA Migliaia e migliaia di atti ufficiali sepolti sotto una spessa coltre di polvere e di calcinacci. A cinque giorni dal sisma, resta off limits l'ufficio provinciale dell'Agenzia del territorio, sede del Catasto che conserva i documenti, le planimetrie e le mappature relative alla centenaria storia immobiliare dei Comuni dell'Aquila, Avezzano e Sulmona. Seriamente colpito a livello strutturale, l'edificio a due piani di via Filomusi Guelfi, situato nella parte nordoccidentale del capoluogo abruzzese, a fianco della stazione ferroviaria, non è ancora stato ispezionato dai Vigili del Fuoco, gli unici autorizzati a verificare l'entità dei danni e, di conseguenza, a permettere l'eventuale ingresso dei funzionari statali per recuperare e ricondizionare il prezioso patrimonio documentale, memoria fisica, tangibile nella materia cartacea, delle vicende insediative e urbanistiche del popolo aquilano. «Ieri – racconta l'ingegner Carlo Sabatini, direttore dell'Ufficio catastale, spostatosi nel pomeriggio sulla costa abruzzese presso alcuni conoscenti che si sono offerti di ospitarlo con la sua famiglia – abbiamo provato a entrare nello stabile. All'interno, il caotico spettacolo che ci siamo trovati di fronte è stato quello di tramezzature e murature cedute e di calcinacci che ostruiscono i corridoi. Anche le scale e i vani degli ascensori sono stati resi inagibili dal sisma. Fortunatamente, pur sotto la polvere, l'archivio cartaceo si è salvato, ma la paura è che, a causa delle continue scosse che si stanno susseguendo, la situazione dell'edificio possa peggiorare». Nessuno, per ora, è in grado di accertare precisamente la stabilità e lo stato di salute dell'edificio, deserto e inservibile a tal punto da aver bloccato qualsiasi tipo di pratica giudiziaria e notarile. «Senza la possibilità di comunicare con il Catasto, di inviare e ricevere gli atti relativi alla proprietà e ai passaggi degli immobili – spiega Antonio Battaglia, presidente del Consiglio dei notai del Distretto di l'Aquila, Sulmona e Avezzano – non è immaginabile stipulare alcun tipo di successione, proprio perché non siamo in grado di stabilire i passaggi storici delle proprietà immobiliari e, soprattutto, appurare se queste ultime siano o meno toccate da provvedimenti ipotecari». È intanto la preoccupazione il sentimento principale che serpeggia fra i notai aquilani, molti dei quali hanno dovuto lasciare in fretta e furia i propri studi del centro storico medievale, senza riuscire a mettere in salvo gli atti originali, i sigilli e i documenti relativi ai rogiti e ai passaggi di proprietà. Altri, invece, i cui studi non sono stati colpiti dalla violenza del terremoto di domenica notte, colti dall'incubo di nuove e più distruttive scosse, stanno passando le giornate a salvare su più supporti i dati, addirittura portandosi a casa, la sera, i dischi rimovibili esterni. «La città è blindata e transennata – continua Battaglia – e, malgrado le insistenze della categoria, ci è stato vietato di tornare negli uffici per comprensibili motivi di sicurezza. Ciò, tuttavia, implica un forzato congelamento di tutte le attività che, pur con estrema fatica, potrebbero essere espletate anche senza il supporto della documentazione in possesso dell'Agenzia del territorio». L'idea di Battaglia, almeno fino alla riapertura anche solo parziale dell'archivio catastale dell'Aquila,sarebbe infatti quella di mettere in condivisione gli archivi personali dei notai aquilani, «per cercare di creare un database comune da cui ripartire per scambiarsi le notizie necessarie a istruire le pratiche più urgenti». Archivi che, tuttavia, da cinque giorni giacciono incustoditi sotto i calcinacci degli appartamenti del centro, ogni giorno costretti a subire nuove scosse. «Oltre ai documenti depositati nei nostri studi e nell'archivio catastale – avverte il presidente dei notai – sarà inoltre possibile utilizzare le copie degli atti depositate nella Conservatoria dei registri immobiliari, la cui sede, contigua a quella del Catasto, pur avendo subito grossi danni, sarà oggetto domani (oggi per chi legge, Ndr) di una riunione delle autorità cittadine per fare il punto della situazione». L'obiettivo, comunque, è quello di far ripartire la macchina il prima possibile, appoggiandosi agli studi di Sulmona e Avezzano rimasti illesi. «I nostri concittadini – assicura il notaio Battaglia – potranno rivolgersi ai colleghi di Sulmona e Avezzano, con i quali è già stata concordata un'intesa di categoria basata sulla solidarietà e il mutuo soccorso fra professionisti». E una parziale buona notizia, in serata, è giunta dalla sede centrale delle Agenzie del territorio a Roma, dove il direttore Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 188 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore Ricostruzione-caos senza catasto centrale Cartografia, Catasto e Pubblicità immobiliare, Franco Maggio, ha annunciato che i server contenenti l'archivio digitalizzato dei documenti catastali relativi al periodo che va dall'ottobre 1988 a oggi non avrebbero subìto danni di sorta. «Abbiamo proceduto alla verifica a distanza dell'integrità delle banche dati digitali relative all'ultimo ventennio, e i controlli hanno dato esito positivo – ha spiegato –. Ora si tratterà di recuperare fisicamente i server rimasti all'interno dell'edificio del Catasto, per poter riattivare presso la scuola della Guardia di Finanza dell'Aquila un ufficio catastale provvisorio. Speriamo di riuscire ad attivare a breve questa sorta di ufficio, provvisorio certo, ma nell'emergenza indispensabile per assicura ai cittadini un servizio importante». Intanto, ieri mattina, i funzionari del Catasto, con a capo l'ingegner Sabatini, si sono incontrati alla scuola della Guardia di Finanza per cercare di individuare su quali interventi prioritari concentrarsi nei prossimi giorni: «Se le scosse dovessero arrestarsi – conclude il direttore del Catasto – nei prossimi giorni saremo in grado di riattivare il servizio di posta elettronica e rendere agibile almeno una parte della Conservatoria, intervento indispensabile per permettere a giudici e notai di rimettersi al lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA UN PRIMO CONTROLLO L'agenzia del Territorio di Roma annuncia che i server con i documenti dal 1988 a oggi non sarebbero danneggiati L'INIZIATIVA Per superare l'emergenza il Consiglio notarile dell'Aquila lancia la proposta di creare una rete internet di condivisione dei fascicoli ANSA Sopralluogo. Due carabinieri davanti al palazzo della Prefettura dell'Aquila distrutto dal terremoto Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 189 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore Immobili a prova di sisma, spuntano gli incentivi Norme tecniche subito in vigore con il decreto edilizia Valeria Uva ROMA «Il Governo si impegna a studiare incentivi per chi decide di adeguare la propria casa e di metterla in sicurezza con le nuove tecnologie antisismiche ». Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ieri nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. «Ci impegnamo –ha detto il premier – a valutare per vedere cosa si può fare». Al momento quindi non c'è una strada già individuata, né sono state fatte valutazioni sulla proposta di estendere ad esempio le detrazioni fiscali del 55% anche all'adeguamento anti–sismico ma Berlusconi ha confermato che la «proposta è allo studio». Sarebbe la prima volta che si sperimenta in Italia un sistema di incentivi per intervenire e consolidare il patrimonio edilizio esistente, che naturalmente rappresenta la fetta maggiore del mercato immobiliare. L'annuncio di Berlusconi fa seguito alla nuova strategia dell'Esecutivo sulle regole per la progettazione e la costruzione in sicurezza degli immobili. Mercoledì infatti il Governo ha annunciato di voler ritirare la proroga delle norme tecniche per le costruzioni, inserite nel Dm delle Infrastrutture del 2005, rivisto l'anno scorso. Questo per effetto della risoluzione bipartisan a firma di Realacci ( Pd) e Dussin (Lega Nord) che chiede al Governo di mettere fine al continuo rinvio delle nuove e più adeguate regole per la progettazione in sicurezza, deciso per l'ultima volta nel decreto milleproroghe di fine anno. «Stiamo pensando di inserire l'entrata in vigore immediata nel decreto legge di semplificazione dell'attività edilizia che stiamo mettendo a punto e che dovrebbe essere pronto per la prossima settimana», spiega il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani. Mantovani ha anche annunciato un giro di vite sui collaudi delle nuove costruzioni. «La legge sulle norme antisismiche, infatti, risale al 1974 ma – ha ammesso – è stata applicata poco perché nessuno faceva i controlli». Il Governo quindi intende partire subito, facendo entrare in vigore il decreto del 14 gennaio 2008 che sostanzialmente allinea l'Italia alla filosofia europea (i cosiddetti Eurocodici), basata su indici di sicurezza sicuramente più rigidi di quelli attuali, ma con un'impostazione «prestazionale ». In pratica lasciando libero il progettista di scegliere le tecnologie più adatte per raggiungere la sicurezza. Ma le norme tecniche non si applicheranno solo ai nuovi progetti di edifici, senza distinzione tra pubblico e privato. Con loro diventerà più stringente l'obbligo di adeguamento anche per gli immobili esistenti, che rappresentano la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano. In pratica ogni volta che si mette mano a ristrutturazioni, che si fa una sovraelevazione, un cambio di destinazione d'uso del palazzo, scatterà la necessità di adeguare ai nuovi limiti di sicurezza l'immobile.Senza distinzione tra pubblico e privato e senza guardare neanche alla destinazione. La norma quindi vale per tutti: dalle abitazioni, agli uffici, dalle scuole agli ospedali. Ovviamente per gli edifici strategici si punta su interventi pesanti di vero e proprio adeguamento. Diverse le tecniche ammesse. «Si possono utilizzare diaframmi in calcestruzzo per assorbire le azioni sismiche – spiega Luca Sanpaolesi, professore di Tecnica delle costruzioni e membro della commissione che ha elaborato le norme – oppure si può intervenire sulle fondazioni o anche pensare a interventi di isolamento sismico». Fin qui le regole di costruzione. Ora però comincia la caccia alle risorse: non solo gli incentivi fiscali per gli interventi di messa in sicurezza dei privati, ma anche i fondi per il patrimonio pubblico. Solo per l'edilizia scolastica sono stati stanziati circa 900 milioni destinati alla messa in sicurezza degli edifici. Per gli altri immobili pubblici, invece, ancora non sono previsti fondi ad hoc. BERLUSCONI «Ci impegniamo a studiare benefici per chi decide di adeguare l'abitazione alle nuove tecnologie anti-terremoto» Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 190 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore Il Governo stanzia 5 milioni di euro per il polo museale Cinque milioni di euro è il contributo straordinario che arriva dai ministeri per i Beni e le attività culturali e dello Sviluppo economico per la ricostruzione del sistema museale dell'Aquila gravemente colpito dal terremoto. I due ministri, Sandro Bondi (Mibac) e Claudio Scajola (Mse), si legge in una nota, «hanno già proceduto a rendere operativa la riprogrammazione delle attività del progetto "Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno" già finanziato con risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e che i due dicasteri stanno attuando congiuntamente, per concentrare risorse e lo sforzo organizzativo e attuativo sul polo museale aquilano, peraltro già individuato dal Comitato tecnico- scientifico del progetto fra gli otto poli museali meridionali di eccellenza». Il ministro Bondi ha inoltre lanciato una raccolta fondi attivando il conto corrente postale "Salviamo l'arte in Abruzzo" (numero 95882221- Ministero Benie attività culturali-Salviamo l'arte in Abruzzo - iban: it-85-x-07601-03200-000095882 221). Nei prossimi giorni sarà attivato anche un numero di conto corrente bancario. Intanto nell'Aquilano si continua a lavorare e a verificare i danni provocati dal sisma. Le squadre dei tecnici del ministero dei Beni e delle attività culturali, insieme al direttore dei Beni culturali e paesaggistici d'Abruzzo Anna Maria Reggiani, coadiuvati dagli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, hanno segnalato dei peggioramenti nella situazione statica dei monumenti. Manifestazioni di solidarietà stanno arrivando alla Regione Abruzzo anche da diverse Regioni, enti e associazioni di categoria. A cominciare dalla Confederazione italiana archeologi che mette a disposizione della Protezione civile e del Mibac i propri associati per supportare le attività di recupero e salvaguardia dei beni culturali danneggiati. Mentre oggi da Matera, nelle zone colpite dal sisma, arriverà una squadra di esperti nel recupero e tutela del patrimonio artistico di Legambiente che avrà il compito di studiare come mettere in sicurezza alcune opere d'arte trasportandole in luoghi sicuri. Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci intende coinvolgere tutti i siti patrimonio mondiale Unesco italiani e internazionali, per creare un fondo da destinare, in particolare, alla ricostruzione di edifici pubblici, scuole e beni culturali. A Spoleto sarà pronto entro maggio il Centro operativo per i beni culturali che la Regione Umbria ha progettato e realizzato per ospitare i beni culturali che potranno venire dall'Abruzzo, a seguito del terremoto. Infine la Onlus Archeoclub d'Italia promuove l'adozione di opere d'arte sacra delle chiese terremotate dell'Aquila.Un'idea già lanciata in questi giorni dal premier Silvio Berlusconi che ha proposto al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di intervenire nel restauro delle chiese andate distrutte e ha suggerito ai governi stranieri che si sono dichiarati disposti a sostenere il nostro Paese di concorrere nell'adozione di opere lesionate bisognose di recupero. La proposta di "adozione" è arrivata anche dalla Pontificia commissione per i beni culturali della Santa Sede. R.E. © RIPRODUZIONE RISERVATA L'OBIETTIVO Il contributo straordinario dei Beni culturali e dello Sviluppo economico servirà al recupero del patrimonio artistico dell'Aquilano Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 191 Data: 10-04-2009 Il Sole 24 Ore (Centro Nord) Nuovi edifici a prova di sisma Rischio terremoto. Norme regionali vincolanti per le opere ex novo - L'Umbria favorisce la prevenzione Nell'area 24 Comuni ad altissima pericolosità tra Macerata, Terni e Perugia Raffaele Lungarella Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria si sono tutte dotate, con strumenti diversi, di regole e prescrizioni per realizzare edifici, scuole, ponti e capannoni in grado di limitare i danni che possono subire da un eventuale terremoto. E l'Umbria attua anche un'opera di prevenzione,favorendo, con l'aiuto di finanziamenti regionali, il rafforzamento degli stabili più a rischio. Sono 24 i Comuni del Centro-Nord in zona 1 ad alta pericolosità, tutti tra Umbriae Marche, sui 708 rilevati in Italia, e 464 quelli a medio rischio (zona 2) sui 2.345 del Paese (dati della Protezione civile). Emilia-Romagna È stata ha aggiornata di recente la normativa emiliano- romagnola sul rischio sismico, con l'approvazione della legge 19 del 30 ottobre 2008 ("Norme per la riduzione del rischio sismico"). A seguito di un'ordinanza della protezione civile, che nel 2003 classificò sismico tutto il territorio nazionale, lo divennero anche tutti i 341 comuni della regione, ma nessun paese è classificato ad alto rischio, mentre per 105 il rischio è medio e i restanti 236 sono a bassa o bassissima sismicità. Per iniziare i lavori di realizzazione di un palazzo o di un'altra opera edilizia, nei comunia bassa sismicità è sufficiente depositare il progetto. Nei paesi con rischio sismico medio prima di porre la prima pietra è invece necessario ottenere l'autorizzazione sismica, la cui richiesta va avanza allo sportello unico per l'edilizia del Comune competente per territorio. L'autorizzazione è necessaria anche quando si realizzano, in comuni a basso livello di sismicità, opere a carattere strategico o infrastrutture per erogare servizi di protezione civile che devono sopravvivere esse stesse a terremoti. Con l'entrata in vigore di tutte le parti della nuova legge, i controlli relativi all'applicazione della normativa antisismica non saranno più svolti a campione sul progetto, sull'opera in corso di realizzazione o sul manufatto ultimato, ma saranno preventivi e a tappeto su tutti i progetti. Toscana Anche la Regione Toscana ha sancito l'impossibilità di iniziare i lavori di costruzione, riparazione o sopraelevazione senza la preventiva autorizzazione scritta della struttura regionale competente. L'autorizzazione è richiesta per realizzare opere in tutte le zone sismiche a eccezione di quelle a bassa sismicità (dove comunque prima di iniziare i lavori occorre presentare il progetto). I comuni toscani ritenuti maggiormente esposti al rischio sismico sono 81 (ma nessuno in zona 1 di massima pericolosità). La disciplina sulle costruzioni in zone sismiche è contenuta nella legge regionale sul governo del territorio (Lr 1/2005). Per ottenere l'autorizzazione alla realizzazione dell'opera, impresa o privato devono sottoporre alla verifica della Regione i relativi progetti. Marche A essere state più flagellate dagli eventi sismici negli ultimi decenni sono state Umbria e Marche, nelle quali sono ancora in vigore norme per favorire l'opera di ricostruzione. In entrambi i casi le leggi delle due Regioni (rispettivamente la 25/1982 e la 33/1984), prevedono che si possa avviare un'opera edilizia senza attendere la preventiva autorizzazione sismica, ritenendo sufficiente che il progettista dichiari che il progetto è conforme alle normative da applicare per costruire nelle zone sismiche. La legge regionale delle Marche – dove il 90% dei comuni (227) è a rischio sismico medio-alto e sei nel Maceratese ad altissimo rischio – prevede controlli a campione della rispondenza dei progetti e del-le costruzioni: il secondo lunedì di ogni mese viene estratto il 10% delle denunce di inizio lavori pervenute nel mese precedente. Nelle zone sismiche l'elaborazione dei piani regolatori deve essere preceduta dallo svolgimento di indagini preliminari per accertare le caratteristiche sismiche e geologiche dei terreni. Umbria A Perugia 14 dei 59 comuni sono in zona 1 (massima pericolosità) e altri 4 si trovano nel Ternano. Si spiega dunque il perché la Regione Umbria abbia approvato una legge (Lr 18/2002) per favorire, con la concessione di contributi, la realizzazione di interventi anche di prevenzione sismica, attraverso la realizzazione di studi di pericolosità del territorio e di vulnerabilità degli edifici. Ogni anno la Giunta redige un programma degli iniziative, con il quale individua i comuni a elevata pericolosità su cui realizzare opere di prevenzione sismica e attribuisce anche le risorse. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 192 Data: La Stampa 10-04-2009 Sisma, negozi chiusi per lutto SPECCHIO DEI TEMPICONTINUA LA GARA DI SOLIDARIETA' PER L'ABRUZZO SAVONA Serrande abbassate in segno di lutto oggi in concomitanza con i solenni funerali delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Lo ha deciso la Confcommercio provinciale per partecipare con un gesto simbolico al lutto nazionale. Tutto il sistema delle imprese del terziario savonese sarà vicino alla popolazione dell'Abruzzo. le serrande dei negozi verranno semi abbassate oggi alle 11 e resterannno così fino alla fine delle esequie. «Rivolgiamo l'invito a tutte le categorie e a tutti i commercianti di aderire a questa iniziativa - dicono alla Confcommercio - e manifestare solidarietà e rispetto ai cittadini e i nostri colleghi abruzzesi i cui locali sono stati sbriciolati insieme alle loro case e alle trutture pubbliche e private». Anche Loano si fermerà oggi in occasione dei funerali, anche se non lo farà allo stesso orario ma nel pomeriggio. Lo ha deciso il sindaco Vaccarezza. Saranno 10 minuti di raccoglimento molto intensi. «Dalle 18 alle 18,10, la città sospenderà tutte le attività . Esporremo a mezz'asta la bandiera italiana e quella dell'Unione Europea e davanti al Palazzo Comunale sarà eseguito il "Silenzio"», ha reso noto il sindaco di Loano. Intanto prosegue la raccolta di fondi promossa da Specchio dei Tempi. Chi volesse fare una donazione può effettuare un bonifico sul conto corrente bancario con codice Iban IT10 V030 6901 0001 0000 0120 118 o sul conto corrente postale 7104, entrambi intestati a Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, via Marenco 32, 10126 Torino. Si accettano versamenti anche presso la nostra redazione di Savona (piazza Marconi 3/6). Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 193 Data: 10-04-2009 Il Tempo Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma stampa Passato il momento della prima emergenza, e cioè il primo soccorso alle persone rimaste coinvolte dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, arivano anche le misure per consentire alle popolazioni di sopportare il fermo subìto dalle attività economiche. Home Politica prec succ Contenuti correlati Terremoto, l'Abruzzo cerca la forza di ripartire Abruzzo, il terzo giorno dopo il sisma Fra le macerie in cerca di speranza Onna, ogni famiglia piange qualcuno "Danni per miliardi, i fondi ci sono" Abruzzo, la paura non finisce mai: ancora scosse Ecco gli interventi approvati ieri dal Consiglio dei ministri STOP AI CONTRIBUTI A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subìto gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali. INDENNITÀ DI 800 EURO PER GLI IMPRENDITORI È prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. Una somma riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi. MEDICINALI. I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto MUTUI Il terremoto è stato definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito. A questo proposito il ministro dell'Economia Tremonti ha inviato all'Associazione bancaria italiana una lettera chiedendo di considerare le ipotesi di rinviare effettivamente le rate dei mutui e di azzerare o ridurre i costi connessi alle operazioni bancarie nella zone del terremoto. Sollecitazione raccolta da Unicredit Group che ha congelato le rate dei mutui per famiglie e piccole e medie imprese e bloccato il recupero crediti. CONTI CORRENTI Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile. LUCE E GAS Vengono sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas e, allo scadere del periodo, potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica e il Commissario delegato. BENI CULTURALI Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. 400 EURO AGLI SFOLLATI Viene inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. SCUOLA Assicurata l'attività didattica nei territori sinistrati con un rinvio a un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Prevista la salvaguardia Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 194 Data: 10-04-2009 Il Tempo Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè se l'anno sarà inferiore a 200 giorni. FONDI Aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza arrivata a 100 milioni di euro. SCIACALLAGGIO Via all'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 195 Data: Il Tempo 10-04-2009 Anche Michele Iavagnilio tra le vittime del sisma stampa Il giovane dopo la laurea era rimasto a L'Aquila dove aveva trovato lavoro Isernia Il corpo senza vita del 26enne è stato rinvenuto ieri Home Molise prec succ Contenuti correlati Terremoto, l'Abruzzo cerca la forza di ripartire Abruzzo, il terzo giorno dopo il sisma Fra le macerie in cerca di speranza Onna, ogni famiglia piange qualcuno "Danni per miliardi, i fondi ci sono" L'hangar del dolore Deborah Di Vincenzo Per quattro giorni e tre notti i soccorritori hanno lavorato senza sosta, scavando con le mani tra le macerie della palazzina di via Sant'Andrea a L'Aquila, distrutta dalla furia del terremoto. L'ultimo filo di speranza si è spezzato ieri mattina quando tra i cumuli di travi e calcinacci una squadra dei Vigili del Fuoco del comando provinciale del capoluogo pentro ha estratto il corpo senza vita di Michele Iavagnilio, il 26enne di Isernia sesta vittima molisana dell'inferno abruzzese. Michele viveva nel capoluogo di regione abruzzese da diversi anni. Nel 2007, dopo la laurea, aveva cominciato a lavorare come operatore presso il centro che assiste bambini e ragazzi con autismo gestito dalla fondazione «Il Cireneo» Onlus, la cui struttura, nel parco di Collemaggio, è ormai inagibile. Domenica notte era rimasto nell'appartamento di via Sant'Andrea che divideva con Vittorio Tagliente, l'altro ragazzo di Isernia morto tra le macerie. Alle 3:32 un terribile boato, poi la violenta scossa sismica, e per lui non c'è stato scampo. Da giorni i genitori e la sorella Angela erano davanti a quella palazzina crollata. Sperando e pregando di vederlo uscire vivo da quella catastrofe. A L'Aquila si erano precipitati anche molti amici. Dopo il riconoscimento ufficiale, effettuato ieri mattina dai genitori, la salma è partita alla volta di Isernia. Dov'è giunta nel tardo pomeriggio presso l'obitorio dell'ospedale «Veneziale» di Isernia. Ad attenderlo tanti amici, parenti e conoscenti. Oggi a mezzogiorno la comunità isernina saluterà per l'ultima volta Michele. Il rito funebre si terrà alle 12:00 presso la chiesa del Sacro Cuore. Il sindaco del capoluogo Gabriele Melogli ha proclamato per oggi il lutto cittadino. «L'intera città aveva sperato fino all'ultimo, ed è rimasta profondamente segnata dalla prematura e tragica scomparsa di Michele - ha scritto il primo cittadino in una nota -, che aggiunge angoscia all'angoscia e lutto al lutto. Isernia ha pagato un secondo e crudele tributo al sisma, ed è vicina alla famiglia Iavagnilio in questo momento di indicibile dolore». La notizia della morte di Michele si è presto diffusa ad Isernia. Tra i cittadini che fino all'ultimo avevano sperato che il destino riservasse a quel ragazzo una sorte diversa. Invece, il tragico epilogo. Il dolore degli amici lo si legge chiaramente sui loro volti. «Michele era una persona straordinaria - hanno detto -. Amava la musica e il suo lavoro. Per tutti noi era un punto di riferimento. Era tranquillo, riflessivo. Spesso ci rivolgevamo a lui per avere consigli. Perchè aveva sempre la parola giusta al momento giusto». Michele, Vittorio, Danilo, Elvio, Ernesto, Luana: un tributo altissimo quello pagato dal Molise al violento terremoto che ha messo in ginocchio l'Abruzzo. Dopo la morte di Ernesto e Luana per giorni l'intera regione è rimasta con il cuore in gola, sperando e pregando di veder tornare vivi quei ragazzi. Ma la sorte aveva, purtroppo, deciso diversamente. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 196 Data: Il Tempo 10-04-2009 I chirurghi ricostruiscono il viso a un ferito stampa Ospedale di Teramo TERAMO La terra continua a tremare e la provincia di Teramo continua a contare i danni. Home Abruzzo prec succ Contenuti correlati Rissa mortale all'Ostiense, parla il terzo ferito Roma sprofonda Ko anche a Treviso La catastrofe: oltre 220 morti e migliaia di sfollati Prorogato l'esercizio provvisorio Scontro nel milanese, muore bimbo di 3 anni Sminare sotto il sole tra le api Tra gli edifici lesionati anche la Rsa (residenza sanitaria assistita) della Asl di Teramo, che dopo una verifica da parte di Vigili del Fuoco è stata sgomberata per questioni di sicurezza. La struttura, che ospita per lo più persone anziane, sarà adesso sottoposta ad ulteriori controlli, mentre i suoi ospiti sono stati sistemati in altri centri. Se la Rsa è stata sgomberata l'ospedale di Teramo si starebbe invece svuotando da solo. Molti degenti, infatti, dopo le ultime scosse, sarebbero letteralmente scappati in preda alla paura, nonostante anche l'ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco abbia messo in evidenza l'assoluta integrità e sicurezza del nosocomio teramano. Nosocomio che ospita numerose persone rimaste ferite nel sisma, di cui sette ricoverate ne reparto di rianimzione. Pazienti politraumatizzati con patologie da schiacciamento, da lesioni midollari, da fratture e da trauma toracico che attualmente sono tutti in prognosi riservata. Sempre all'ospedale di Teramo ieri l'équipe composta dal dottor Paolo Di Emidio del servizio di chirurgia maxillo-facciale e dal dottor Giuseppe Di Francesco del servizio di anestesia e rianimazione dell'Ospedale di Teramo è riuscita a portare a termine con successo un delicato intervento di ricostruzione maxillo facciale su un uomo di circa 50 anni vittima del sisma. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 197 Data: Il Tempo 10-04-2009 Sono 96 i feriti ricoverati nell'ospedale di Avezzano stampa Due ali riservate AVEZZANO Sono attualmente 96 i feriti ricoverati nell'ospedale civile di Avezzano dopo il sisma che ha colpito L'Aquila. Home Abruzzo prec succ Contenuti correlati Il dolore dei sopravvissuti Scontri al vertice Nato "Io borgataro dal cuore debole" Nelle tende braccati dalle scosse Gli ospedali di Agnone e Venafro a disposizione dei feriti provenienti dalle aree del terremoto Tanti i feriti negli ospedali della Sabina Il piano emergenza è scattato lunedì mattina con la spola di ambulanze e mezzi dell'elisoccorso tra l'ospedale di Avezzano e quello dell'Aquila. La Direzione sanitaria della Asl Avezzano-Sulmona, subito dopo la violenta scossa della notte tra domenica e lunedì, ha allestito due ali, al secondo e terzo piano, riservate esclusivamente ai ricoveri dei degenti coinvolti nel sisma. Inoltre per le popolazioni colpite dal terremoto è stato attivato anche un servizio di assistenza psicologica. S.V. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 198 Data: 10-04-2009 Il Tempo Introvabili una coppia con un bimbo piccolo e un impiegato stampa Ancora quattro i dispersi Francesco Flamminio LANCIANO Silvia Martelli, il marito e il loro bambino di appena 10 giorni vivono a Pettino, alle porte de L'Aquila. Home Abruzzo prec succ Contenuti correlati Ritrovato il bimbo sparito nel Cosentino Scoppia la rabbia dei rifugiati politici Invase strade e piazze. Traffico in tilt «Facce da bimbo» il libro per aiutare la pediatria Grillo 6 Poco più di sette minuti per il reatino, impiegato da Lino Lardo in un paio di occasioni. Se a scuola c'è il bimbo straniero Rapine con il bebè Coppia condannata Per giorni sono stati inseriti nell'elenco dei dispersi originari di Lanciano, creando una girandola di voci infondate in città. In realtà chi era legata al capoluogo frentano era solo Silvia, oggi 34enne, che aveva studiato all'ITC "Enrico Fermi" diplomandosi nel 1993. Arrivava da Casalbordino ed era ospite del convitto del Gesù Bambino. Dal 2004 si era trasferita a Pettino, dove lunedì notte è stata travolta dalle macerie della sua casa devastata dal sisma. Di lei e del resto della sua famiglia non si hanno ancora notizie. Così come non si hanno notizie di Mario Barone, originario di Santa Maria Imbaro, dipendente in un Comune della provincia dell'Aquila, anche lui disperso da lunedì notte. Resta comunque ancora molta confusione sui dati e le città di residenza dei dispersi, che finora hanno creato lungaggini nell'individuazione degli scomparsi. A Lanciano, infatti, venivano ad esempio legati i nomi di persone coinvolte nel sisma, che però vivevano da tutt'altra parte. Nel frattempo l'Arciconfraternita San Filippo Neri sta organizzando una raccolta di generi di prima necessità per i terremotati, arriva la segnalazione di persone che si busserebbero alle porte dei lancianesi per chiedere contributi in denaro. "Invitiamo - spiegano dal sodalizio - a denunciare questi fatti alle forze dell'ordine, in quanto l'arciconfraternita non ha promosso raccolte di denaro". Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 199 Data: Il Tirreno 10-04-2009 Estratto da pagina: 9 non volevo truffare ma fare del bene - Lucca «» Si difende la donna che ha raccolto i fondi: ho sbagliato per generosità VIAREGGIO. «Ero in assoluta buonafede, volevo soltanto dare una mano per quelle popolazioni colpite dal terremoto. Ma ho sbagliato a non farmi autorizzare dall'associazione di volontariato». C'è amarezza autentica nelle parole di G.C., 44 anni, la donna viareggina identificata dai carabinieri dopo aver raccolto la somma di 540 euro con un «porta a porta» nella zona del centro e della Darsena a favore dell'Abruzzo dilaniato dal sisma. Tramite il suo avvocato, Cosimo Zei, ha voluto spiegare i motivi che l'hanno portata a girare casa per casa senza avere il placet da parte dell'associazione alla quale, peraltro, è regolarmente iscritta. «La mia assistita - spiega Zei - al momento non ha denunce a suo carico, la sua situazione è in corso di accertamento: si ipotizza comunque il reato di truffa. L'unico vero provvedimento è l'immediata sospensione che l'associazione le ha notificato, vista la gravità del gesto. Mi ha detto di aver preso l'iniziativa in maniera autonoma ma in assoluta buonafede, e che avrebbe consegnato all'associazione la busta che conteneva i 540 euro, divisi in banconote da 50, 20 e dieci euro. Tra l'altro ha visitato famiglie che abitavano nella sua zona, quella di via Vittorio Veneto, e che quindi la conoscevano alla perfezione, vestiva la divisa dell'associazione con tanto di tesserino identificativo. Alla fine però è accaduto che uno dei cittadini che ha effettuato la donazione ha telefonato alla sede dell'associazione, ha saputo che non era stata organizzata alcuna raccolta e quindi ha segnalato la vicenda». G.C. non avrebbe problemi economici e dunque non avrebbe cercato di truffare nessuno, anche se nel suo passato ci sarebbero alcuni episodi piuttosto controversi. La donna, secondo quanto rilevato dai carabinieri, il giorno successivo al sisma avrebbe indossato la divisa e aveva fatto il giro di alcune attività commerciali di via Paolo Savi in Darsena per raccogliere fondi pro-terremotati. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 200 Data: Il Tirreno 10-04-2009 Estratto da pagina: 2 gli sciacalli del terremoto sono anche qui - Prato Si fingono operatori della Caritas e chiedono contributi porta a porta E Confesercenti invita i negozianti a sospendere l'attività per un minuto PRATO. Anche nella macchina della solidarietà, messa in moto in questi giorni per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto, cercano di insinuarsi imbroglioni e truffatori. La Caritas diocesana segnala che alcune persone, spacciandosi per suoi operatori, stanno girando casa per casa, chiedendo un contributo per i terremotati. Il direttore Idalia Venco tiene a precisare che «né la Caritas diocesana, né le sue emanazioni parrocchiali, hanno organizzato una raccolta fondi utilizzando questo sistema». «Probabilmente - aggiunge Idalia Venco - qualcuno sta approfittando della situazione e della buona fede delle persone a scopi personali». E' la concreta dimostrazione che gli sciacalli non operano solo nelle zone colpite dal sisma, ma anche a distanza, tentando di intercettare il grande flusso di denaro diretto a chi ne ha davvero bisogno. La Caritas ricorda che l'unico modo per fare donazioni e contribuire al fondo predisposto insieme alla Diocesi di Prato, è quello di fare un versamento sul conto corrente postale 12270500 intestato a Caritas Prato. Oppure sul conto corrente bancario di Caritas Prato con IBAN: IT80 K06020 21501 090570006056. In entrambi i casi la causale è “Terremoto Abruzzo”. Un'ultima possibilità è quella di portare le offerte direttamente alla sede della Caritas in via del Seminario, 36. Intanto il presidente della Confesercenti, Alessandro Giacomelli, invita tutti i commercianti pratesi a sospendere temporaneamente l'attività in segno di lutto in occasione dei funerali di Stato per le vittime, che si terranno oggi alle 11 nella caserma della guardia di finanza de L'Aquila. Inoltre, per dimostrare solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma la Confesercenti Abruzzo ha aperto un conto corrente sul quale potranno essere indirizzati i versamenti di solidarietà. Il conto è intestato a Confesercenti Regionale Abruzzo pro terremoto l'Aquila, Codice Iban: IT88V 05550 1540 0000 00054 0221. Stamattina una delegazione di panificatori abruzzesi della Confesercenti tornerà nelle zone terremotate per distribuire il pane ed altri alimenti. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 201 Data: Il Tirreno 10-04-2009 Estratto da pagina: 9 dal concerto lirico alla partita di hockey - Lucca Pieno il magazzino di Rifondazione che sostiene San Biagio di Tempera Conti correnti. Tutti i numeri utili per contribuire in denaro VIAREGGIO. Dal concerto lirico alla raccolta di fondi, fino all'incasso di eventi sportivi: tutta la città, in ogni sua componente, si sta mobilitando concretamente per le popolazioni colpite dal terribile sisma d'Abruzzo. Una gara di solidarietà che va oltre schieramenti politici o ideologici e che conferma, se ce n'era bisogno, il grande cuore della Versilia. Ecco iniziative e appuntamenti. Pucciniano in concerto. Fondazione Festival pucciniano e Comune di Viareggio insieme per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Con un concerto di beneficenza, il prossimo 23 aprile al Teatro Politeama. Concerto per il quale hanno già dato la loro disponibilità, tra gli artisti del Festival, Donata d'Annunzio Lombardi, Luca Salsi, il compositore e pianista viareggino Luigi Nicolini, l'Orchestra del Festival Puccini e molti altri. Tutti si esibiranno senza compenso alcuno. Il ricavato sarà gestito direttamente dal Comune de L'Aquila. Per informazioni e prenotazioni: biglietteria del Festival Puccini (0584 359322) oppure TuttoEventi (0584 427201). Il costo del biglietto della serata è di 20. La Fondazione e il Comune ringraziano anche il Teatro Politeama per la collaborazione all'organizzazione dell'iniziativa. Confesercenti. Confesercenti Versilia ricorda il conto corrente intestato a Confesercenti Abruzzo pro Terremoto (IT88V0555015400000000540221) e invita imprenditori, commercianti, cittadini ad essere vicini al popolo abruzzese. Hockey solidale. La solidarietà nei confronti dei terremotati dell'Abruzzo passa anche attraverso l'hockey su pista e, in città lo fa nel ricordo di Matteo Ricci, il ventiduenne ex giocatore del Cgc prematuramente scomparso. L'iniziativa è dei suoi compagni ed amici del Cgc Hockey che hanno organizzato per sabato prossimo alle 18 al PalaBarsacchi un'amichevole davvero particolare proprio per ricordare Matteo. L'entrata è libera ma all'ingresso verrà predisposto un particolare contenitore dove chiunque potrà effettuare un'offerta libera. Conti correnti. La Protezione civile di Viareggio ricorda i conti correnti ufficiali pro terremotati. Quelli della Regione Abruzzo IT69L0300215300000410000000 UnicrediT Banca, delle Poste italiane 10400000 (per entrambi causale “donazione per il sisma), dell'Associazione nazionale comuni italiani IT56D0322603203000500074907 (causale emergenza terremoto Abruzzo). Brigate solidali. Sede di Rifondazione «sommersa dalla generosità dei viareggini». La prima consegna di aiuti - informa la segreteria della Versilia - «sarà effettuata nel giro di pochi giorni in accordo con la Brigata di solidarietà attiva di Rifondazione che opera da giorni a San Biagio di Tempera». Per sottoscrivere: conto corrente IT32J0312703201CC0340001497. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 202 Data: Trentino 10-04-2009 L'Appennino tremerà a lungo «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 203 Data: 10-04-2009 La Tribuna di Treviso Il sisma cancella il traforo I 40 milioni dell'Anas saranno destinati all'Abruzzo Solidarietà per l'Aquila Metà dell'incasso del libro di Scottà per la ricostruzione VITTORIO VENETO. Il terremoto in Abruzzo rischia di far saltare il traforo di Santa Augusta. Lo ha dichiarato il sindaco di Vittorio Veneto, Giancarlo Scottà, nell'incontro di ieri con la stampa per la presentazione del libro «Vittorio Veneto. Le ragioni di un antico orgoglio». «C'è il rischio che il finanziamento dell'Anas venga dirottato verso altre infrastrutture» ha detto il primo cittadino uscente. Per il traforo l'Anas aveva messo a bilancio 40 milioni di euro. Proprio in questi giorni doveva essere pubblicato il bando per il progetto esecutivo. Una brutta tegola sulla testa di Serravalle e dell'intera città. Ieri il sindaco doveva annunciare la «sorpresa di Pasqua», ovvero che il «sogno del traforo», coltivatati ormai da 40 anni, stava per realizzarsi. Invece ha detto, più mestamente, che bisognerà ancora aspettare, perché «E' giusto che le poche risorse disponibili vadano a coloro che oggi hanno più bisogno». L'Anas, peraltro, ha già pronto il progetto e sta per fare il bando di gara per assegnarne l'esecuzione definitiva. Lo studio riguarda solo il tratto di attraversamento della montagna di Santa Augusta. Il finanziamento, quindi, è limitato a 40 milioni di euro. «Sarebbe già molto - ha commentato il sindaco - per liberare Serravalle dal traffico». L'imprevisto del terremoto sospende l'iter. E a proposito di terremoto, c'è da segnalare che 2.500 delle 5 mila copie del libro presentato ieri non saranno regalate, ma verranno distribuiti a chi donerà da 10 euro in su per i terremotati, con tanto di certificazione. Il primo lo ha acquistato lo stesso sindaco. Gli sponsor del volume, Enel, Permastelisa, Emisfero e Tegolaia Canadese hanno rinunciato ai 150 libri di spettanza ciascuno, perché anche questi siano messi in offerta per i terremotati. Il volume è costato 40 mila euro, metà dei quali a carico del Comune. I 4 sponsor, che sono intervenuti con 5 mila euro ciascuno, hanno deciso di acquistare anche loro i libri per i rispettivi enti o ditte, contribuendo doppiamente alla solidarietà per i terremotati. «Quanto raccoglieremo sarà destinato - puntualizza il sindaco Scottà - a un obiettivo preciso di ricostruzione, che concorderemo con la protezione civile». (f.d.m.) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 204 Data: 10-04-2009 La Tribuna di Treviso L'Appennino tremerà a lungo «» Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone «Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano» MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a manifestarsi all'Aquila. Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave entità. E' una certezza o una ipotesi? «Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe». In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi? «Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è fondamentale è l'intensità». Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua a provocare lo spostamento in superficie? «L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento». Roberta Rizzo Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 205 Data: 10-04-2009 La Tribuna di Treviso Il cuore della Marca adotta l'Abruzzo A Treviso alcuni negozianti si «autotassano» gli incassi della giornata, a Montebelluna i partiti «nemici» raccolgono assieme aiuti in piazza La Provincia devolve un'ora di lavoro e Crespano accoglie una sfollata TREVISO. I dipendenti della provincia che donano il corrispettivo di un'ora di lavoro; i negozianti che si «autotassano»; i comuni che stanziano nuovi fondi; partiti di opposte fazioni che insieme, per Pasqua, raccolgono soldi in piazza a Montebelluna; il paese di Crespano che dà ospitalità a una ragazza abruzzese trovata a vagare dopo la morte del fidanzato a Onna; gli alpini di Tarzo in partenza. La solidarietà della Marca per l'Abruzzo terremotato non si ferma. La prima notizia viene da Treviso: su proposta delle organizzazioni sindacali, il direttore generale della Provincia ha invitato i dipendenti a devolvere il corrispettivo di un'ora di lavoro alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Si tratta di un contributo volontario, anche se già sono arrivate numerose le adesioni dei dipendenti. Questi soldi andranno ad integrare il fondo a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto. In particolare, in un apposito capitolo di bilancio, sono già confluiti i 25 mila euro versati dall'amministrazione e i 10 mila versati personalmente dal presidente e dai componenti della giunta. In questo tale capitolo confluiranno i contributi dei dipendenti e le offerte provenienti dai cittadini. Intanto in città alcuni negozi hanno deciso di devolvere parte dell'incasso ai terremotati. «Faccio un bonifico al giorno - dice Albino Geromel - così non ci sono equivoci. Anche l'amministrazione comunale di Montebelluna, oltre ai 5 mila euro già stanziati sul conto corrente pro-terremotati di Tempera, ha deciso di versare ulteriori 5mila euro per l'emergenza Abruzzo, destinati a sostenere la Protezione Civile montebellunese che da martedì si trova a San Felice d'Ocre. E l'assessore alla Protezione civile, Edo Cornuda, sarà la prossima settimana in Abruzzo per verificare di persona lo stato in cui si trovano Tempera, il paese di cui è parroco il montebellunese don Giovanni Gatto, e San Felice d'Ocre, dove è stato dislocato il nucleo di Pc di Montebelluna. Inoltre, Fabio Faccin, capogruppo di Energia Civile, e Flavio Bacchiega, capogruppo del Pne a Montebelluna, hanno messo da parte la militanza su opposte sponde e assieme hanno organizzato una iniziativa per raccogliere aiuti. La domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta saranno in piazza con un gazebo. Gli angeli dell'Avab di Crespano, invece, «adottano» Nicoletta, una ragazza di 21 anni di Sassa. Sarà ospite di una famiglia di Crespano per passare qualche settimana, lontana dall'inferno dell'Abruzzo. La giovane, domenica notte, ha perso il fidanzato e mercoledì sera vagava senza meta tra le macerie di San Panfilo d'Ocre, affidata ai volontari di Crespano. Racconta Giampaolo Berton che guida la delegazione: «Girava senza meta tra le case crollate di San Panfilo. Nicoletta ha perso il fidanzato, morto sotto le macerie di Onna». I volontari di Crespano hanno deciso di adottarla. «Qui continua Berton - le è rimasto ben poco. Il terremoto le ha rubato la giovinezza e il cuore. Ci siamo attivati e abbiamo subito trovato una famiglia disposta a ospitarla». Nicoletta partirà con un familiare. A Berton è stato affidata la gestione di 115 volontari veneti e il compito di coordinare i loro interventi nelle zone terremotate. Anche gli alpini di Tarzo gemellati con Paganica, colpita dal tremendo terremoto, tra qualche giorno, avuto il via libera dalla direzione nazionale, partiranno per portare un concreto appoggio agli amici abruzzesi. «Sono in costante contatto con Corrado Palmerini, capogruppo della sezione di Paganica - spiega Pietro Gregoletto, capogruppo della sezione di Tarzo - Da quando è avvenuto il disastro ci siamo sentiti diverse volte esprimendo solidarietà e amicizia agli amici alpini e alle popolazioni colpite». (Hanno collaborato Enzo Favero, Angela Dussin e Stefania Rotella) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 206 Data: 10-04-2009 La Tribuna di Treviso Il Coro Stella Alpina per i terremotati Il Coro «Stella Alpina» per i terremotati Domani pomeriggio recital benefico sotto la Loggia dei Cavalieri L'arte del canto, e la radici della nostra tradizione per la solidarietà a chi in questi giorni soffre e si dispera per i lutti e le privazioni imposte dal sisma in Abruzzo. L'associazione «Coro stella alpina di Treviso» con Comune di Treviso e gruppo alpini di Treviso, domani alle 17, organizza sotto la loggia dei Cavalieri a Treviso un concerto in onore delle vittime del terremoto. Diretto dal maestro castellano Diego Basso, il coro eseguirà un programma di canzoni che spazieranno dal repertorio popolare ai canti d'autore. Il ricavato del concerto sarà destinato alle popolazioni che in questo momento stanno vivendo l'incubo della morte e della dsitruzione. Il Coro Stella Alpina di Treviso nel 60º di fondazione vuole dare l'ennesima dimostrazione di sensibilità, contribuendo alla ricostruzione di quelle terre massacrate dal terremoto utilizzando le proprie risorse migliore: il canto e lo spirito di solidarietà. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 207 Data: 10-04-2009 L'Unione Sarda (Nazionale) Estratto da pagina: 103 In tutta Italia è gara di solidariertà Primo Piano gli aiuti ROMA Si fa sempre più folta con il passare del tempo la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che a vario titolo si sono attivati sul fronte della solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. A cominciare dalla Banca d'Italia, che ha deciso, come primo intervento di solidarietà, di versare un milione di euro all'organizzazione guidata da Guido Bertolaso. Mobilitate anche le Poste Italiane, che ieri hanno reso noto di voler devolvere la commissione di 1,10 euro pagata per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom ha invece sospeso l'invio delle bollette telefoniche ai clienti dell'area colpita dal sisma e stanzierà 200 mila euro per le popolazioni colpite e 1 milione di euro per il recupero del patrimonio storico e artistico. Una gara di solidarietà è partita anche in Australia, dove alcuni club abruzzesi hanno formato un comitato per il coordinamento in soccorso dei loro corregionali. Un'iniziativa l'ha messe in campo anche San Giuliano di Puglia, paese simbolo del terremoto in Molise, che ha accolto gli sfollati abruzzesi. Attivata anche la rete degli oltre 2400 Cral legati a “Cralnetwork”, la quale, su invito dell'Anci ha lanciato un appello ai suoi iscritti affinché contribuiscano alla raccolta fondi per i terremotati e per le vittime del sisma. Legato all'Anci anche il Coordinamento nazionale 'Informagiovanì, che si è detto pronto a mobilitare energie e professionalità a supporto delle iniziative promosse dal ministero della Gioventù con l'azione “Giovani protagonisti della ricostruzione”. Mobilitato anche il mondo dello sport: la Lazio calcio ha attivato una raccolta fondi e di generi di prima necessità che si svolgerà prima del fischio d'inizio del derby romano sabato prossimo. Sarà devoluto ai terremotati l'incasso della partita di basket Benetton Treviso-Angelico Biella di domani. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 208 Data: 10-04-2009 L'Unione Sarda (Nazionale) Estratto da pagina: 102 Ancora scosse e paura, il sisma si sposta verso nord Primo Piano ROMA C'è la possibilità di nuove scosse ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le ultime scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dell'Ingv. Ieri alle 21 e 40 una nuova forte scossa è stata registrata nell'Aquilano. La notte tra mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55 con magnitudo 4.3 si è stata registrata nella zona di Pizzoli a nord dell'Aquila, poi alle 2,52 l'evento più forte di magnitudo 5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nell'aquilano quindi alle 6,32 un nuovo evento di magnitudo 4 ancora a Nord. Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte evento di lunedì l'energia ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione. Secondo l'analisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria, sul perché la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi della stessa faglia. Potrebbero essere più strutture sismogenetiche diverse. Faglie parallele o leggermente spostate». Poi andrà verificato, con gli elementi che si stanno raccogliendo in queste ore, «se le diverse faglie si raccordano in profondità». «In questo momento - ha detto Cavinato - il trend sembrerebbe quello di uno spostamento verso nord-ovest». Come Cnr, «le nostre ricerche - ha proseguito il geologo - sono finalizzate allo studio della struttura superficiale e profonda dell'area interessata dagli eventi sismici. Questi studi hanno come obiettivo quello di contribuire alla realizzazione di studi di microzionazione sismica». Certo, «è difficile trovare zone esenti da rischi geologici sulla fascia appenninica. Per questo, nonostante la pianificazione che si potrà avere - ha concluso Cavinato - sarà fondamentale costruire bene». E che il fronte si sia spostato lo dimostrano gli eventi sismici della notte tra mercoledì e giovedì. Epicentro dello sciame sismico si conferma una zona più a nord dell'Aquila che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e Montereale. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 209 Data: 10-04-2009 L'Unione Sarda (Nazionale) Estratto da pagina: 103 Il Consiglio dei ministri ha approvato misure straordinarie Primo Piano ROMA Stop a pagamenti di luce e gas, rinegoziazione dei mutui, misure anti-sciacalli, 800 euro al mese per artigiani e agricoltori, 400 per gli sfollati. Prima la solidarietà, ora i fatti. Ieri il Consiglio dei ministri ha stabilito una serie di provvedimenti per venire incontro ai terremotati dell'Abruzzo. LAVORATORI AUTONOMI Prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. 800 EURO È l'indennità mensile per tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. MEDICINALI I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. MUTUI Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito. CONTI CORRENTI Istituiti dalla Protezione civile specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni e atti di liberalità. LUCE E GAS Sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas. BENI CULTURALI Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni e atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. 400 EURO AGLI SFOLLATI Viene quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. 100 MILIONI PER EMERGENZA Il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro. MISURE ANTISCIACALLI Il governo ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 210 Data: L'Unita 10-04-2009 Dopo il sisma, le frane Se ne temono dodicimila Dopo il sisma, le frane Se ne temono dodicimila Le montagne sono gonfie d'acqua, il terremoto ha già provocato pesanti smottamenti. Gravi i rischi per i costoni a ridosso delle strade ENRICO FIERRO Capisci che il pericolo adesso ha anche un altro nome, quando con la macchina ti devi fermare sul ciglio di quel ponte crollato. Spezzato in due e tuffatosi nelle acque del fiume Aterno. Capisci che ora nell'Abruzzo martoriato dal terremoto infinito il male può venire dalle sue montagne. Che si sbriciolano, franano, piombano giù a valle. A Fossa, uno dei paesi ai margini del “cratere”, le scosse non si sono limitate ad abbattere buona parte del bellissimo centro storico, ma hanno risvegliato da un sonno lunghissimo il monte Circolo che si impone sul paese degradando in un insieme di doline carsiche. Dolina è un nome gentile che in sloveno sta per valle, una depressione del terreno, un fosso. Forse da qui il nome del paese. «Certo, lo sapevamo che la montagna era un pericolo e stavamo provvedendo a metterla in sicurezza», dice Luigi Calvisi, un medico che da otto anni è il sindaco di questo borgo di 700 anime. Seduto in una tenda ci racconta il suo rammarico. «Avevamo ottenuto 400 milioni per il ripristino idrogeologico dell'area, una parte di quei soldi li avevo spesi per uno studio scientifico. E sai qual è stato il risultato? In caso di terremoto la montagna si sarebbe sbriciolata. Ecco, questo dicevano i tecnici. Peccato,avevamo ottenuto altri 650mila euro per rendere finalmente sicura la nostra montagna. I lavori dovevano iniziare dopo Pasqua». Il terremoto è arrivato prima, la frana si è risvegliata e il paese intero è stato bombardato di massi. Ora è un borgo fantasma con le case off limits. Sono dodicimila le frane che incombono sull'Abruzzo. Un'emergenza nell'emergenza. Aggravata dal fatto che quest'inverno ha piovuto tanto. Le montagne sono gonfie d'acqua e rischiano di esplodere. «Una situazione grave che impone un monitoraggio contino», ammettono gli esperti. «Noi li chiamiamo movimenti franosi sismo indotti, ma è inutile nasconderci dietro le parole, ci aspettiamo che fenomeni franosi già noti e sotto osservazione abbiano una recrudescenza». L'allarme dei geologi Alessandro Urbani, del Dipartimento difesa del suolo della Regione Abruzzo, e Luciano Del Sordo, dell'Autorità di Bacino, sono due geologi e non nascondono il loro allarme. «C'è molta preoccupazione per i piccoli centri, quelli a ridosso delle montagne che ora sono attraversati dal transito delle colonne dei mezzi di soccorso. La situazione più preoccupate è certamente quella tra Assergi e Paganica». Qui, proprio sotto il Gran Sasso, c'è l'unico casello aperto dell'autostrada che porta a l'Aquila. In questi giorni la strada, un budello stretto tra la montagna e i boschi, è una teoria di lunghe file di camion e autocolonne dei soccorsi. «La situazione è veramente preoccupante, abbiamo una serie di situazioni urgentissime e da affrontare subito se non vogliamo altre tragedie». Pio Alleva è assessore provinciale alla viabilità e ai grandi rischi. «È vero ha piovuto tanto e la pioggia ha come dilavato il suolo creando una serie di smottamenti. Già di per sé problematici. E ora ancora non siamo in grado di dire quanto questi fenomeni siano stati aggravati dal terremoto». L'elenco delle frane in corso è lungo, c'è uno studio fatto dalla Provincia che parla delle situazioni più a rischio e di sette fenomeni di smottamento in corso, «cinque dei quali - ammette l'assessore - siamo riusciti solo a tamponarli». I rischi più grossi, però, riguardano i costoni a ridosso delle strade che per la maggior parte attraversano centri storici. «Va fatto subito un monitoraggio capillare - dice Alleva -. In particolare su una serie arterie». La strada regionale che da Balzano porta a Paganica (la 17 bis), la 615, a tratti già bloccata dalle frane, la 261. Smottamenti e frane incombono anche sulla provinciale 36, quella che porta verso Fossa. «Questa è la situazione più drammatica – ammette l'assessore – perché se si verificano altri smottamenti sula lato di Casentino e Monticchio c'è il rischio che l'intera zona venga isolata». Infine le dighe e gli invasi artificiali. Quello di Campotosto è il più grande d'Italia. È troppo pieno, svuotatelo, si legge su un blog di geologi. I tecnici ammettono: nei prossimi giorni anche a Campotosto si vedrà se il terremoto ha fatto danni. Il reportage Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 211 Data: 10-04-2009 Virgilio Notizie Sisma Abruzzo/ Sale a 287 il numero delle vittime Roma, 9 apr. (Apcom) - Sale a 287 il numero delle vittime del sisma in Abruzzo. Tra queste una non è ancora stata identificata. E' quanto risulta dall'elenco delle vittime pubblicato dalla Protezione Civile. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 212 Data: 09-04-2009 Wall Street Italia SISMA ABRUZZO/ GELMINI: 110 MILIONI PER RICOSTRUZIONE SCUOL E di Apcom Tra le misure incentivi per straordinari per recuperare ritardi Roma, 9 apr. (Apcom) - Centodieci milioni di euro per la ricostruzione e la riorganizzazione delle scuole d'Abruzzo colpite dal sisma. E' solo uno dei provvedimenti contenuti nella ordinanza di protezione civile sulle misure per l'istruzione nelle località colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile. Il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato questi provvedimenti in una conferenza stampa che si è tenuta oggi a L'Aquila. Oltre allo stanziamento, ha spiegato, verrà garantito lo svolgimento dell'anno scolastico. Le scuole abruzzesi, inoltre, potranno adottare soluzioni organizzative che consentano di recuperare il mancato svolgimento delle attività didattiche a causa dell'inagibilità dei locali scolastici, quali l'adattamento del calendario scolastico e delle iscrizioni, la flessibilità dell'orario e della durata delle lezioni, la definizione dell'organico anche in deroga alle disposizioni vigenti, l'articolazione e la composizioni delle classi o sezioni, le modalità di svolgimento degli esami di Stato e l'attivazione di insegnamenti integrativi e aggiuntivi anche nei mesi estivi. In queste scuole l'anno scolastico 2008/2009 sarà considerato comunque valido sulla base delle attività effettivamente svolte, anche se i giorni di lezione sono stati meno di 200. Ancora, gli alunni delle zone colpite possono iscriversi in tutte le scuole della regione e grazie a queste norme tutte le scuole dell'Abruzzo avranno la possibilità di ospitare nelle loro classi alunni provenienti dalle zone colpite dal terremoto. Oltre ai provvedimenti presentati in Consiglio dei Ministri saranno avviate una serie di iniziative a sostegno degli studenti, delle scuole e delle università presenti nelle zone colpite dal sisma: si stanno studiando provvedimenti e iniziative per riorganizzare la didattica dell'Università de L'Aquila e si allestiranno tensostrutture per riprendere l'attività scolastica. Ancora, si valuta di accorpare nelle stesse classi i ragazzi di 1-2 elementare e i ragazzi 3-4-5 elementare. E'in corso una verifica per capire se qualche struttura è agibile per utilizzarla con turni durante tutta la giornata. Non solo: vengono introdotti speciali incentivi per favorire gli straordinari e i doppi turni di professori e personale amministrativo ed aumentare le ore di lezione, per recuperare i ritardi nell'attività didattica ed è previsto lo stanziamento straordinario di 16 milioni di euro per la ricostruzione della Casa dello Studente de L'Aquila. (segue) Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 213 Data: 10-04-2009 Wall Street Italia SISMA ABRUZZO/ SALE A 287 IL NUMERO DELLE VITTIME di Apcom Una non identificata Roma, 9 apr. (Apcom) - Sale a 287 il numero delle vittime del sisma in Abruzzo. Tra queste una non è ancora stata identificata. E' quanto risulta dall'elenco delle vittime pubblicato dalla Protezione Civile. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 214 Data: 10-04-2009 Wall Street Italia SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, LA MAGNITUDO E' 3, 7 di Apcom Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile ha corretto al ribasso la magnitudo della nuova scossa nell'Aquilano. Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,7 e non 3,9 gradi della scala Richter. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 215 Data: 10-04-2009 Wall Street Italia PRIMA LISTA DELLE VITTIME DEL SISMA La Regione Abruzzo ha diffuso l'elenco ufficiale provvisorio dei nomi delle persone morte nel terremoto. Ecco la lista ripresa dall'Adnkronos Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 216 Data: 10-04-2009 Wall Street Italia SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, MAGNITUDO 3,9 di Apcom Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile comunica che stanotte c'è stata una nuova scossa nell'Aquilano. Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,9 gradi della scala Richter. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 217 Data: 10-04-2009 Wall Street Italia SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA DI MAGNITUDO 3,6 di Apcom Registrata alle ore 0.40 Roma, 10 apr. (Apcom) - Nuova scossa sismica nell'Aquilano, segnalata dalla Protezione Civile. Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 0.40 con magnitudo 3,6 gradi della scala Richter. Argomento: Speciale Terremoto Abruzzo Pag. 218