Rassegna Stampa 10 aprile 2009

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Rassegna Stampa 10 aprile 2009
Sommario Rassegna Stampa dal 09-04-2009 al 10-04-2009
L'Adige: Il terremoto, i trentini e la lezione di vita............................................................................................................. 1
Adnkronos: Terremoto, l'Italia in lutto nazionale. L'Abruzzo piange i 287 morti del sisma ............................................. 2
Affari Italiani (Online): SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: "Una nuova ...... 3
Alto Adige: I veci tendono la mano a Paganica ................................................................................................................. 6
Alto Adige: Sospesi i pagamenti di mutui, bollette e tasse ................................................................................................. 7
Alto Adige: Anche un disegno può dare coraggio: Forza bambini .................................................................................... 8
ApCOM: Sisma Abruzzo; Nuova replica alle 5.22, magnitudo 3,9 .................................................................................... 9
L'Arena: Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette........................................................................................................ 10
L'Arena: Edilizia antisismica Serve più serietà................................................................................................................ 12
Avvenire: «Carissimi, presto verrò a trovarvi» ................................................................................................................ 13
Bollettino Università & Ricerca: Esenzione tasse per gli studenti provenienti dalle zone colpite dal sisma................. 14
Borsa e Finanza: Contro il sisma lo scudo di Giulio........................................................................................................ 15
Bresciaoggi(Abbonati): Sisma, nuova scossa Il monito di Napolitano ............................................................................ 17
Campaniapress: Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia............................................................ 18
Caserta News: Volontari Protezione Civile Comunale in Abruzzo .................................................................................. 19
Il Centro: il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum - laura venuti ............................................. 20
La Citta'di Salerno: L'Appennino tremerà a lungo.......................................................................................................... 21
Il Cittadino: Il direttore Pagliano: «Ognuno di noi deve dare una mano a chi ha perso tutto per il sisma» .................. 22
City: La città si ferma per vittime del sisma ...................................................................................................................... 23
Corriere del Mezzogiorno: Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel ....................................... 24
Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 26
Corriere del Mezzogiorno: Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima ................................. 28
Corriere del Mezzogiorno: Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati ................................................................ 29
Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 30
Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 31
Corriere del Mezzogiorno: Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima ................................. 33
Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 34
Corriere del Mezzogiorno: «In Irpinia case nuove a rischio crollo».............................................................................. 35
Corriere del Mezzogiorno: Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio .................................................... 37
Corriere del Mezzogiorno: Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati ................................................................ 38
Corriere del Trentino: «Un'ora di lavoro per l'Abruzzo» ............................................................................................... 39
Corriere del Veneto: Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo.......................................... 41
Corriere del Veneto: Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo.......................................... 43
Corriere della Sera: I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime».................................................... 45
Corriere della Sera: Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro ........................................................................ 46
Corriere della Sera: Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe .................................................................................... 47
Corriere di Bologna: Terremoto, il lutto di Bologna ....................................................................................................... 48
Corriere di Viterbo: Il cuore della Tuscia batte per l'Abruzzo........................................................................................ 50
Dire: Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto Si ............... 51
L'Eco di Bergamo: Bergamo La Giunta comunale decide di stanziare 150 mila euro ................................................... 53
L'Eco di Bergamo: Sottoscrizione Eco e Caritas Dai bonifici altri 100 mila euro ......................................................... 54
L'Eco di Bergamo: Edifici crollati, la Procura batte un colpo ........................................................................................ 55
L'Espresso (abbonati): Niente miracoli a San Giuliano.................................................................................................. 56
La Gazzetta di Mantova: Domani partono dodici volontari Lavoreranno al campo di Bazzano................................... 58
La Gazzetta di Mantova: L'Appennino tremerà a lungo ................................................................................................. 59
La Gazzetta di Modena: Da Vignola in Puglia per piangere Angela ............................................................................. 60
La Gazzetta di Modena: Lutto cittadino anche a Modena, le serrande abbassate ......................................................... 61
Gazzetta di Parma (abbonati): Il sisma si sposta a Nord dell'Aquila: gli esperti studiano il moto delle faglie ............ 62
Gazzetta di Reggio: Vodafone e Telecom in campo per i terremotati.............................................................................. 63
Gazzetta di Reggio: Tutti i negozi chiusi in segno di lutto ............................................................................................... 64
Giornale di Brescia: Faissola (Abi): Si sospendano le rate dei mutui ............................................................................ 65
Giornale di Brescia: Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi ...................................................................... 66
Giornale di Brescia: Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati ........................................................................... 67
Giornale di Brescia: Si provvede anche agli animali rimasti soli.................................................................................... 68
Giornale di Brescia: L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare. Ti minaccia, c............ 69
Il Giornale di Calabria: Continua la mobilitazione per l'Abruzzo .................................................................................. 70
Il Giornale di Vicenza: Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette ................................................................................ 72
Il Giornale di Vicenza: Dopo il sisma gara di bontà Partono tir colmi di cibo .............................................................. 74
Il Giornale di Vicenza: Pronti a partire 60 tecnici veneti................................................................................................ 75
Il Giornale.it: Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati ................................................................................. 76
Il Giornale.it: La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico"................................................................... 78
Il Giornale.it: Altra scossa. Napolitano: chiarezza sui crolli........................................................................................... 80
Il Giorno (Brianza): CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione c... ........................................................... 81
Il Giorno (Como): Terremoto, l'incubo di una comasca .................................................................................................. 82
Il Giorno (Milano): «Fermatevi durante i funerali» ........................................................................................................ 83
Il Giorno (Varese): Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo.............................................................................................. 84
Il Giorno (Varese): Malpensa, Messa pasquale per il sisma ........................................................................................... 85
Il Giorno (Varese): Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo.............................................................................................. 86
Italia Oggi: Sisma, verifiche sulle case con proroga a fine 2010 ..................................................................................... 87
Italia Oggi: Sisma, un aiuto dai professionisti .................................................................................................................. 88
Italia Oggi: Sisma Abruzzo, subito interventi amministrativi ........................................................................................... 89
Italia Oggi: Ricostruiremo L'Aquila e Abruzzo ................................................................................................................. 90
Italia Oggi: Prime misure per l'emergenza: stop a bollette, mutui e contributi ............................................................... 91
Italia Oggi: Scudo fiscale, c'è il sì di Casini ..................................................................................................................... 92
JulieNews.it: Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e ... ................................................................................ 93
KataWeb News: Il medico dell'ospedale che non c'è più "Manca tutto, non si può curare così".................................... 94
Lavoce.info: IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA' ........................................................ 95
Leggo: La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi. Il presidente della Provincia ................... 97
Leggo: di Mario Landi Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spost... ................................................................... 98
Leggo: Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del sisma in Abruzzo.... .......................... 99
Leggo: di Valeria Arnaldi Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi... ..................................................................... 100
Leggo: L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di rinascita della citt&#................... 101
Libertà: Ogni scossa fa rivivere il trauma iniziale ......................................................................................................... 102
Libertà: Piacenza e gli altri Comuni "adotteranno" i paesi colpiti ................................................................................ 103
Libertà: «Improbabile un'altra scossa devastante come quella che ha colpito lunedì notte»........................................ 104
Il Manifesto: Maratona sos per l'Abruzzo ...................................................................................................................... 105
Il Manifesto: Napolitano all'Aquila: Nessuno è senza colpe .......................................................................................... 108
Il Manifesto: Segnalate le strutture idonee a ospitare persone disabili ......................................................................... 109
Il Manifesto: Ospedali sotto pressione per le vittime del sisma ..................................................................................... 110
Il Manifesto: Il corpo del potere e il dolore.................................................................................................................... 111
Il Manifesto: Gli angeli e gli sciacalli ............................................................................................................................ 112
Il Manifesto: Il sisma si sposta verso nord ..................................................................................................................... 113
Il Manifesto: La new town degli sfollati ......................................................................................................................... 114
Il Mattino di Padova: l'appennino tremerà a lungo....................................................................................................... 116
Il Messaggero Veneto: la residenza di lusnizza per 60 sfollati ...................................................................................... 117
Il Messaggero Veneto: sotto le macerie soltanto morti.................................................................................................. 118
Il Messaggero: dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita... ............................................................. 119
Il Messaggero: ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora aperto. L&... ................ 121
Il Messaggero: L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Trem............ 122
Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime del sisma. E .. 124
Il Messaggero (Abruzzo): Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro storico, con ...... 125
Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio dilettantistic........... 126
Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno alle ................. 127
Il Messaggero (Abruzzo): PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate. Ma il. 128
Il Messaggero (Frosinone): A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco Alvia........ 129
Il Messaggero (Marche): Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido di.............. 130
Il Messaggero (Marche): P.S.GIORGIO - Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di idoneità......... 131
Il Messaggero (Umbria): L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il ministro dei . 132
Il Messaggero (Umbria): Il sisma si sposta, ma qui nessun rischio .............................................................................. 133
Milano Finanza: Gruppo Mps aiuta i terremotati dell'Abruzzo ..................................................................................... 134
Morse.it: TERREMOTO: LE INIZIATIVE DI WIND PER LE ZONE COLPITE ........................................................... 135
La Nazione (Livorno): SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per aiutare c... ................. 136
La Nazione (Pistoia): Non aveva notizie dei nipoti dal giorno del terremoto Li trova grazie ai nostri volontari ......... 137
La Nazione (Siena): La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi in Abruzzo Le ri... 138
La Nuova Ecologia.it: Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati ...................................................... 139
La Nuova Sardegna: scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu................................ 141
Il Piccolo di Trieste: il capo dello stato elogia la protezione civile del fvg ................................................................... 142
Il Piccolo di Trieste: altri 30 vigili del fuoco di trieste in abruzzo la situazione è peggiore di quanto previsto ........... 143
La Provincia Pavese: L'Appennino tremerà a lungo ...................................................................................................... 144
La Provincia Pavese: Dalla diocesi preghiere e sottoscrizione ..................................................................................... 145
La Provincia di Cremona: Non è «selezione naturale» ma una gestione all'italiana ................................................... 146
La Provincia di Cremona: Diverse fratture nel terreno Esperti di geofisica al lavoro ................................................ 147
La Provincia di Cremona: Berlusconi: non credo al dolo I pm indagano le responsabilità ........................................ 148
La Repubblica: "su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà" - luigi bignami ........................................... 149
La Repubblica: "un bollino per le case anti-sisma" - laura mari .................................................................................. 150
La Repubblica: la famiglia cancellata dal sisma lunedì l'abbraccio di tutta vieste ...................................................... 151
La Repubblica: lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l'addio a luciana................................................ 152
La Repubblica: "per i palazzi un bollino anti-sisma" .................................................................................................... 153
La Repubblica: gli sfollati servono la cena ai volontari toscani - michele bocci .......................................................... 154
La Repubblica: chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta nell'abruzzo martoriato dal...... 155
La Repubblica: "pronti a ospitare duemila sfollati" - piero russo................................................................................. 156
La Repubblica: le province al premier: sì ai 100 cantieri e zingaretti plaude: una risposta trasparente - carlo ......... 157
La Repubblica: la crepa sull'epicentro del sisma........................................................................................................... 158
Il Resto del Carlino (Ancona): CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli... ........... 159
Il Resto del Carlino (Ascoli): Abruzzesi bloccati dal sisma........................................................................................... 160
Il Resto del Carlino (Ascoli): Ai colpiti dal sisma l'incasso del «Triangolare del cuore» ............................................ 161
Il Resto del Carlino (Fermo): di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta ......... 162
Il Resto del Carlino (Fermo): La città si prepara ad accogliere col sorriso circa quattrocento terremotati............... 163
Il Resto del Carlino (Ferrara): Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due ................ 164
Il Resto del Carlino (Ferrara): Categorie e istituzioni in campo La catena di solidarietà si allunga.......................... 165
Il Resto del Carlino (R. Emilia): Raccolta di fondi e materiale per gli abruzzesi colpiti dal sisma............................. 166
Il Resto del Carlino (Rimini): Iniziativa di Love Fm: raccolta di beni a favore dei terremotati.................................. 167
Il Resto del Carlino (Rimini): E Rimini adotta subito Villa Sant'Angelo...................................................................... 168
Reuters Italia: Sisma, nuove scosse, 287 i morti. Oggi alle 11 i funerali ...................................................................... 169
Reuters Italia: Sisma, Berlusconi: reato sciacallaggio con decreto dopo Pasqua ........................................................ 170
Il Riformista: Dal sisma un new premier ....................................................................................................................... 171
Il Riformista: Un sisma di 130 anni fa, ma così simile a questo .................................................................................... 173
Il Riformista: La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp .................................................................................. 174
Il Riformista: di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila......................................................... 176
Il Sannio Online: Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza»...................................................................... 177
Sanremo news: Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile ................................................................. 178
Sanremo news: Terremoto Abruzzo: il lutto della Confartigianato ............................................................................... 179
Sardegna oggi: Terremoto: Cappellacci al funerale della donna sarda ........................................................................ 180
Il Secolo XIX: Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud» ............................................................................. 181
Il Secolo XIX: Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi Un giro di assicurazioni false ............................................... 183
Il Secolo XIX: «Ospitiamo i terremotatinegli alberghi dismessi» .................................................................................. 184
Il Secolo XIX: Tra una scossa e l'altrail ritorno a casadegli sfollati ............................................................................. 185
Il Secolo XIX: Con l'aiuto dei pompieri per cercare di recuperare qualcosa................................................................ 186
Il Sole 24 Ore: Il sisma in Abruzzo: in tempo reale notizie e aggiornamenti ................................................................. 187
Il Sole 24 Ore: Ricostruzione-caos senza catasto ........................................................................................................... 188
Il Sole 24 Ore: Immobili a prova di sisma, spuntano gli incentivi.................................................................................. 190
Il Sole 24 Ore: Il Governo stanzia 5 milioni di euro per il polo museale ....................................................................... 191
Il Sole 24 Ore (Centro Nord): Nuovi edifici a prova di sisma....................................................................................... 192
La Stampa: Sisma, negozi chiusi per lutto...................................................................................................................... 193
Il Tempo: Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma ............................................................ 194
Il Tempo: Anche Michele Iavagnilio tra le vittime del sisma ......................................................................................... 196
Il Tempo: I chirurghi ricostruiscono il viso a un ferito .................................................................................................. 197
Il Tempo: Sono 96 i feriti ricoverati nell'ospedale di Avezzano ..................................................................................... 198
Il Tempo: Introvabili una coppia con un bimbo piccolo e un impiegato........................................................................ 199
Il Tirreno: non volevo truffare ma fare del bene ............................................................................................................ 200
Il Tirreno: gli sciacalli del terremoto sono anche qui .................................................................................................... 201
Il Tirreno: dal concerto lirico alla partita di hockey...................................................................................................... 202
Trentino: L'Appennino tremerà a lungo ......................................................................................................................... 203
La Tribuna di Treviso: Il sisma cancella il traforo ....................................................................................................... 204
La Tribuna di Treviso: L'Appennino tremerà a lungo .................................................................................................. 205
La Tribuna di Treviso: Il cuore della Marca adotta l'Abruzzo ..................................................................................... 206
La Tribuna di Treviso: Il Coro Stella Alpina per i terremotati..................................................................................... 207
L'Unione Sarda (Nazionale): In tutta Italia è gara di solidariertà ............................................................................... 208
L'Unione Sarda (Nazionale): Ancora scosse e paura, il sisma si sposta verso nord .................................................... 209
L'Unione Sarda (Nazionale): Il Consiglio dei ministri ha approvato misure straordinarie ......................................... 210
L'Unita: Dopo il sisma, le frane Se ne temono dodicimila ............................................................................................. 211
Virgilio Notizie: Sisma Abruzzo/ Sale a 287 il numero delle vittime .............................................................................. 212
Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ GELMINI: 110 MILIONI PER RICOSTRUZIONE SCUOLE .......................... 213
Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ SALE A 287 IL NUMERO DELLE VITTIME ................................................... 214
Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, LA MAGNITUDO E' 3,7 ................................ 215
Wall Street Italia: PRIMA LISTA DELLE VITTIME DEL SISMA................................................................................. 216
Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, MAGNITUDO 3,9 .......................................... 217
Wall Street Italia: SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA DI MAGNITUDO 3,6 ........................................................ 218
Data:
L'Adige
10-04-2009
Il terremoto, i trentini e la lezione di vita
Adige, L'
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Data: 10/04/2009
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Il terremoto, i trentini e la lezione di vita
N on è facile scrivere su l'esperienza avuta in Abruzzo come componente il primo contingente di volontari destinati a
Paganica, una frazione del Comune dell'Aquila epicentro del sisma del 6 aprile. La difficoltà non è tanto nella cronaca
doverosa, comunque abbondante e dettagliata da numerose fonti che rendono superflua ogni mia ulteriore ripresa, ma nel
rischio di mettere in secondo piano il dramma reale della popolazione per far emergere invece l'efficienza della macchina
dei soccorsi. La questione potrebbe apparire leziosa e non pertinente, ma già in una riunione del 7 aprile alle 21.30, alla
presenza dei quasi 200 volontari intervenuti, il vice ispettore distrettuale dei VVFvol di Trento, Aldo Rossi ha spiegato
chiaramente il perché dell'apparente freno imposto ai soccorsi tracciando a grandi linee quello che era stato l'impatto con
la realtà e i limiti con i quali un'azione tanto pronta e generosa deve necessariamente fare i conti. C'è stato lavoro per tutti,
anche di notte, ma non sempre ciò a cui si era assegnati corrispondeva alle aspettative di chi, pronto a partire in un'ora
dalla chiamata, si è catapultato sul luogo del disastro. Le aspettative del volontario, appunto. E questa è una grande
lezione: la preparazione di chi accorre in soccorso, la disponibilità di mezzi e competenze si deve arrestare per riflettere,
rendersi disponibile ad ascoltare e conoscere chi si va a soccorrere. Occorre adeguare il proprio intervento non tanto
all'idea preconcetta che si possiede di «persona bisognosa d'aiuto», ma a una sensibilità nuova che è disponibile a
incontrare e conoscere l'altro nel bisogno in quella situazione concreta che si deve saper cogliere con intelligenza e
prontezza prima di mettere in atto le proprie soluzioni. Di questo limite ci si è accorti in tempo e si è assunta la decisione
giusta, e pazienza se qualcuno ha mugugnato. Su una casa lesionata vicino a Onna, ho fotografato una frase risalente al
periodo fascista che vorrei citare qui correndo il rischio del paradosso nella speranza di non venir frainteso: «Su la terra,
sui mari, nei cieli, sono ovunque i segni della nostra potenza e della nostra volontà». Questo, appunto, non può e non deve
mai essere il motto dei soccorritori, volontari o permanenti che siano. Di fatto non lo è stato neppure in questa occasione,
ma non è inutile farlo presente casomai a qualcuno venissero certe tentazioni. L'immagine del mio comandante
inginocchiato ad ascoltare un'anziana signora sfuggita al terremoto e di nuovo incappata in un pericolosissimo incidente
sull'autostrada, ormai lontani geograficamente da quel disastro, sarà quella che più mi porterò nel cuore da questo mio
blitz in Abruzzo. Su quell'immagine cercherò di adeguare, d'ora in poi, ogni mio slancio altruistico e il senso del mio
volontariato. Di che cosa parlavano? Di come far attecchire una piantina di mandorlo raccolta nel fossato dell'autostrada
mentre si stava aspettando l'intervento della stradale. Franco Zadra - Vigile del Fuoco Levico Terme L a Protezione Civile
trentina è nota in Italia e all'estero per la sua organizzazione, esperienza e capacità d'intervento. Ma i trentini, nelle
situazioni d'emergenza, si fanno apprezzare ancora di più per la loro umanità. Per il rispetto che portano nei confronti
delle persone che si aiutano, che non sono destinatari di un'elemosina (come magari anche qualche governo straniero ha
fatto intendere di considerarli), ma compagni di cordata rimasti in difficoltà, che al pari nostro un domani potrebbero
essere loro a dover soccorrere noi. Questa bella testimonianza che ci giunge da uno dei centri operativi dell'Abruzzo, dove
operano i nostri soccorritori, deve essere per noi tutti una lezione di vita. Siamo noi ad essere aiutati dai nostri fratelli
abbruzzesi. Aiutati a capire il vero senso delle cose. [email protected]
10/04/2009
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
1
Data:
10-04-2009
Adnkronos
Terremoto, l'Italia in lutto nazionale. L'Abruzzo piange i 287 morti del sisma
Oggi i funerali nel grande piazzale della caserma della Guardia di finanza di Coppito. In concomitanza con l'inizio della
celebrazione la campana più grande del mondo suonerà a morto per le vittime. Nuove scosse all'alba. Sul sito della
regione i nomi degli scomparsi
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ultimo aggiornamento: 10 aprile, ore 10:07
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
2
Data:
09-04-2009
Affari Italiani (Online)
SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: "
Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t
rema: nuova forte scossa Boeri: "Una nuova
Cronache
Terremoto/ Sono 287 le vittime del sisma
Venerdí 10.04.2009 08:30
Terremoto, la scienza "rivoluzionaria" contro quella ufficiale Di Giuseppe Morello
Terremoto/ Elenco provvisorio delle vittime. I nomi
-------------------L'ARCHITETTO: IL PARERE
Stefano Boeri ad Affari: "L'Aquila deve risorgere nella old town. E' un'occasione per il paese per ricostruire bene. Buono
il piano casa di Berlusconi. In due anni progetto possibile"
Terremoto/ Gli esperti: "Lo sciame sismico si sta spostando"
L'URBANISTA PARLA CON AFFARI
Terremoto/ "In Italia mancano le verifiche agli stabili. Si aspetta sempre la tragedia. Le new town? Non servono a nulla".
L'intervista a Federico Oliva, presidente dell'Istituto Nazionale Urbanistica
----------------------------ESCLUSIVA-GIULIANI
Abruzzo-Vespa/ L'intervista di Giuliani ad Affari: Boschi era in difetto, ha attaccato il telefono...
Esclusivo/ L'Aquila, Giuliani accusa Boschi
--------------------------------REPORTAGE DALL'AQUILA DI BENEDETTA FALLUCCHI
Reportage 1/ Gli sfollati dall'Aquila. Tra freddo, gelo e attese
Reportage 2/ "Cento gradini con mia suocera in spalla per salvarci". Il reportage
L'ABRUZZO PIANGE LE 287 VITTIME, IL GIORNO DEL DOLORE
Il giorno del lutto. Alle 11 i funerali solenni per le vittime del terremoto nel grande piazzale della caserma della Guardia
di finanza di Coppito. La cerimonia potrebbe essere interreligiosa per rispetto delle sei vittime si religione islamica. La
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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3
Data:
09-04-2009
Affari Italiani (Online)
SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: "
Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t
forte scossa
"Una
nuova
celebrazione cattolica saràrema:
celebratanuova
dall'arcivescovo
dell'AquilaBoeri:
monsignor
Giuseppe
Molinari e presieduta dal segretario
di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone in rappresentanza di Benedetto XVI.
Al funerale prenderanno parte i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini. Ci saranno anche il
segretario del Pd Dario Franceschini insieme a Franco Marini e a Piero Fassino. La caserma della Guardia di finanza di
Coppito è comunque aperta da stamattina alle 8.15 a tutti coloro che vogliono dare l'ultimo saluto alle vittime del sisma.
In concomitanza con l'inizio della celebrazione la campana più grande del mondo suonerà a morto per le vittime. La
'Maria Dolens', di oltre 220 quintali collocata sul Colle Miaravalle a Rovereto, nel Trentino scandirà cento rintocchi a
lutto.
La situazione tre giorni dopo il sisma, vista dall'elicottero
(Foto polizia)
GUARDA LA GALLERY
Bandiere a mezz'asta - Oltre ai negozi chiusi e alle bandiere a mezz'asta, moltissimi sono infatti i modi in cui il Paese
partecipa al lutto. La Rai oggi ha deciso di trasmettere senza spot mentre la Federazione Italiana Pallavolo d'accordo con
il Coni e con le altre Federazioni sportive, ha deciso di non disputare alcun incontro.
LA TERRA NON SMETTE DI TREMARE
Intanto la terra continua a tremare. Questa mattina all'alba in Abruzzo, alle 5.22 è stata registrata una nuova scossa di
magnitudo 3.7 della scala Richter. L'epicentro, riferisce la protezione civile, è stato localizzato nell'area tra Pizzoli e
Campotosto. Anche giovedì sera c'era stata una nuova scossa di magnitudo 4.9 che è stata avvertita anche a Roma e in
Umbria. L'epicentro è stato localizzato nella zona comprendente Campotosto, Capitignano e Barete. Sempre più tragico il
bilancio della vittime del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito l'aquilano. E' salito a 287 il numero
dei morti di cui 20 bambini.
LE MISURE DEL GOVERNO PER IL TERREMOTO
Sospensione dei mutui attivati, dei pagamenti delle bollette, delle tasse e dei termini processuali per le aree abruzzesi
colpite dal terremoto. Sono alcune delle decisioni prese dal Consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina per
varare una serie di provvedimenti a favore delle località devastate dal sisma nella notte fra domenica e lunedì scorso. Le
norme contro lo sciacallaggio nelle zone terremotate saranno contenute nel "decreto Abruzzo" che sarà sul tavolo del
Consiglio dei ministri dopo Pasqua. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a
Palazzo Chigi.
SOSPENSIONI- A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista
per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali,
assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità
dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali.
COMMERCIANTI E ARTIGIANI- E' prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività
commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. La
predetta indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi in possesso dei requisiti di cui
all'articolo 19, comma 2, del decreto legge 185 del 2008.
SFOLLATI- Viene inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un
massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65
anni o diversamente abili.
Gli scavi nel centro della città
GUARDA LA GALLERY
SOSPESI I PAGAMENTI-Sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e
di gas ed allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d' intesa tra l'Autorità per l'energia
elettrica ed il Commissario delegato.
RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI- Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione
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Speciale Terremoto Abruzzo
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4
Data:
09-04-2009
Affari Italiani (Online)
SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra trema: nuova forte scossa Boeri: "
Una nuova città in due anni"">SISMA ABRUZZO, 287 VITTIME La terra t
rema: nuova
fortediscossa
dei mutui contratti dalla popolazione
con gli istituti
credito. Boeri: "Una nuova
SOLIDARIETA'- Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di
liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile.
BRPAGE*
SCUOLA- L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori sinistrati, con un
rinvio ad un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del
personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del
rilascio dei titoli di studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni.
100 MILIONI PER L'EMERGENZA- Il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con
variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100
milioni di euro.
MEDICINALI- I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale,
senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto.
CONTRO GLI SCIACALLI- Il Consiglio dei ministri ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso
in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle forze di polizia.
LE DONAZIONI PER I BENI CULTURALI- Il ministero dei Beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi
derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei
beni culturali danneggiati dal sisma.
NAPOLITANO ALL'AQUILA: NESSUNO E' SENZA COLPA
"Mi impegno, non vi dimenticheremo; non battersi il petto ma vedere le responsabilita" perchè sono "molti i coinvolti
nelle costruzioni dei palazzi e ha ragione chi dice che nessuno è senza colpa". Dopo aver visitato le zone del terremoto il
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha fatto il punto in una breve conferenza stampa.
"Ho voluto vedere la realta'" ha detto dopo aver visitato anche la tendopoli di San Demetrio e, apprezzando l'opera del
governo, Napolitano ha elogiato Bertolaso e i vigili del fuoco sostenendo che "la protezione civile e' il simbolo dell'Italia"
e sottolineando che moltissimo è stato fatto nel recupero e salvataggio di chi era sotto le macerie e poi per gli sfollati,
tanto che "il Paese può essere soddisfatto e inorgoglito". Napolitano ha anche "ammirato la dignità del popolo abbruzzese
che ha insegnato cos'è la vita".
GUARDA LA GALLERY
Avendo ancora negli occhi le immagini indimenticabili di Onna, Napolitano ha parlato infine dell'esigenza di "nuove
norme per l'edilizia antisismica". Nella sua visita a L'Aquila, questa mattina, il Presidente si era fermato anche dinanzi alla
Casa dello studente, in via XX Settembre, dove sono morti diversi giovani nel crollo della palazzina. Napolitano si era
fermato a parlare con i vigili del fuoco che stanno ancora scavando per cercare altri eventuali corpi di giovani rimasti
sotto le macerie. "Sono qui - aveva detto stringendo la mano ad alcuni di essi - per dovere, per sentimento e per
ringraziarvi per tutto quello che state facendo: uno sforzo di efficienza e di generosita' straordinari nell'ambito di
organizzazioni dello Stato e della mobilitazione dei cittadini".
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5
Data:
Alto Adige
10-04-2009
I veci tendono la mano a Paganica
I «veci» tendono la mano a Paganica
Iniziativa dell'Ana meranese per recapitare una somma in denaro
MERANO. Davanti alla tragedia che si sta consumando in Abruzzo le penne nere meranesi non vogliono rimanere
con le mani in mano, e si sono attivate nell'organizzazione di un'iniziativa che mira a portare nell'area flagellata
dal terremoto un contributo in denaro. A tirare le fila è l'Ana Merano, il cui capogruppo Alfredo Torneri sta
cercando di contattare la sezione di Paganica, uno dei paesi più colpiti dal sisma.
«L'Abruzzo da sempre è fucina di penne nere - spiega Torneri - io stesso sto cercando di mettermi un contatto con un mio
compagno di leva proveniente dall'area della tragedia. Avevamo ancora in stand-by il ricavato dello stand che
annualmente teniamo durante il mercatino di Natale e che destiniamo in beneficenza, negli anni scorsi li avevamo donati
ad associazioni locali, dopo quanto è accaduto abbiamo invece deciso di destinare la quota ai terremotati».
L'intenzione è quella di incrementare la cifra già messa a disposizione, e per voce del suo capogruppo lancia l'appello a
quelle sezioni che desiderano appoggiare l'iniziativa. «Vorremmo consegnare di persona il contributo. Fra meno di un
mese, tra il 7 e il 10 maggio, si terrà l'aduna nazionale che quest'anno verrà ospitata da Latina. Coglieremo l'occasione per
dirigerci nell'area flagellata, portare la nostra solidarietà in termini di aiuto economico ma anche di umanità». Già, perché
Paganica, alla cui comunità sarà con tutta probabilità destinato il sostegno, è una città che in questo momento è distrutta
non solo nella sua architettura ma anche nell'animo. Per rialzarsi, servirà grande forza oltre che ingenti investimenti.
In queste settimane, dunque, la sezione meranese dell'associazione nazionale alpini si adopererà per rimpinguare
l'assegno. In cantiere vi sono alcune idee, sorte con moto spontaneo di membri del gruppo. Nei prossimi giorni verranno
formalizzate le iniziative, l'obiettivo è di sensibilizzare e coinvolgere il più possibile tutti i sodali ma anche la città. Se
dovesse essere necessario, l'Ana Merano si è resa disponibile per aprire un conto corrente.
«Attraverso contingenti di Trento e Pinzolo che stanno operando sul campo - continua Torneri - dovrei riuscire a
contattare i responsabili della sezione Ana di Paganica. Per esprimere la nostra solidarietà, e per prefigurargli le nostre
intenzioni».
(sim)
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6
Data:
Alto Adige
10-04-2009
Sospesi i pagamenti di mutui, bollette e tasse
di Gigi Furini
Primo intervento del governo per le zone del sisma, nuovo decreto dopo Pasqua
ROMA. Slitta a dopo Pasqua il «decreto Abruzzo», con tutte le misure del governo per far fronte all'emergenza
del dopo terremoto. Il piano di interventi sarà diviso in due tempi: ieri il via libera a un'ordinanza in cui si prevede
lo stanziamento di nuovi fondi da mettere a disposizione della Protezione civile, 70 milioni di euro che andranno a
sommarsi ai 30 già erogati; dopo le feste, invece, arriverà sul tavolo del governo il decreto che completerà gli
interventi tra cui gli ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi e l'introduzione del reato di sciacallaggio.
Fisco. Nel testo si prevede la sospensione per i prossimi due mesi, con la possibilità di proroga, delle bollette di luce e
gas. In più, i cittadini dell'Abruzzo potranno ricontrattare le rate del mutuo. Il governo ha previsto anche lo stanziamento
di 800 euro mensili per i lavoratori autonomi, mentre 400 euro al mese andranno alle famiglie che decideranno di
provvedere in maniera autonoma alla loro sistemazione. Il contributo sale a 500 euro per gli over 65 e le persone
diversamente abili.
Welfare. Si dovrà attendere la prossima settimana per inserire anche i lavoratori autonomi abruzzesi nelle categorie che
beneficiano della cassa integrazione. Nell'ordinanza si prevede la sospensione per gli autonomi (anche quelli del settore
agricolo) del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali oltre al premio assicurativo. La continuità dei
versamenti é però assicurata dagli enti previdenziali.
La scuola. L'anno scolastico 2008-2009 é salvo per gli alunni abruzzesi. L'ordinanza prevede infatti che, anche chi non ha
raggiunto i 200 giorni di scuola, non dovrà ripetere l'anno. La Gelmini ieri pomeriggio ha invece annunciato all'Aquila
che 110 milioni saranno stanziati per la ricostruzione e la riorganizzazione delle scuole abruzzesi. Insegnamenti
integrativi e aggiuntivi, ha detto il ministro, potranno essere attivati «anche nei mesi estivi».
Sciacallaggio. «Invieremo 700 militari che lavoreranno al fianco di carabinieri e polizia per un servizio di controllo anti
sciacallaggio», annuncia il ministro La Russa. Per l'istituzione di una specifica fattispecie di reato bisognerà attendere la
riunione del Cdm dopo Pasqua.
La ricostruzione. Berlusconi è il primo a dire che per il momento «è impossibile fare stime» sui costi, ma è convinto che
per la ricostruzione serviranno «diversi miliardi di euro». La spesa, assicura, «sarà fatta in totale trasparenza». Tra le
prime proposte del governo c'è quella di chiedere ai Paesi stranieri di «adottare un monumento» oppure stanziare fondi
per la ricostruzione di un edificio. La Francia ad esempio, annuncia lo stesso Berlusconi, è interessata alla costruzione di
un ospedale.
New town. E' lo stesso presidente del consiglio poi a precisare che il piano casa su cui il governo è al lavoro non è legato
alla ricostruzione: «Le new town - dice - saranno costruite come parte del piano casa, non hanno nulla a che vedere con il
terremoto: le vorremmo fare in tutta Italia». Riscuote invece consensi l'ipotesi di affidare ad ogni amministrazione
provinciale un Comune da ricostruire.
I senza tetto. Sono 29mila gli sfollati, secondo l'ultima stima della regione Abruzzo: 19mila sono ospiti nelle tendopoli.
In diecimila, invece, hanno scelto di andare in uno degli alberghi della costa abruzzese. Disponibilità ad ospitare i
terremotati dell'Abruzzo é arrivata anche da Ascoli Piceno. Per il momento gli alberghi a disposizione sono 171.
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7
Data:
Alto Adige
10-04-2009
Anche un disegno può dare coraggio: Forza bambini
COME REAGISCONO I PIÙ PICCOLI NELLE TENDOPOLI
Anche un disegno può dare coraggio: «Forza bambini»
L'AQUILA. La cosa più importante: l'ambulanza. Poi l'ombrello, la boccia con i pesci rossi, il sole. Sono queste le
«cose» essenziali che, dopo il terremoto, i bambini delle tendopoli mettono nei loro disegni. Elaborano la paura con fogli
e matite colorate. Da quei disegni le neuropsichiatre infantili cercano di capire come e quanto il trauma della scossa è
presente nei più piccoli.
Il foglio con l'ambulanza e l'ombrello l'ha disegnato Davide, un bimbo dell'asilo, che ha aggiunto anche delle pistole. Un
simbolo di difesa in questo caso, precisano gli esperti, non di violenza. La violenza è quella che i ragazzini attribuiscono
al terremoto. In molti dei disegni dei piccoli ospiti della tendopoli di Piazza d'Armi, la più grande dell'Aquila, ci sono
montagne minacciose all'orizzonte, i profili marcati e cime che assomigliano ai denti di una sega.
Chi ha elaborato positivamente lo stress post-terremoto disegna le montagne come amiche, protettive, i profili sono dolci.
Lo fa ad esempio Claudia, una bimba di 10 anni che al centro del foglio mette una casetta tutta di legno, senza finestre.
Claudia disegna però se stessa fuori dalla casa, con le braccia aperte, in segno di fiducia. Nel disegno di Robert si
intravede invece un bambino spaesato.
Sul foglio ha realizzato un grande campo da calcio, ma lui è da solo su quell'erba, non ha amici accanto. Per altri il
terremoto è un mostro tecnologico: un bambino, subito dopo il sisma - raccontano le neuropsichiatre - lo aveva disegnato
come un robot che «aveva il compito di aprire e pulire la terra». Non mancano le elaborazioni mistiche della tragedia: «Le
case sono tutte rotte - ha scritto una bambina - la mia no, perché la mamma l'ha salvata con le preghiere».
Laura, infine, una piccola di 5 anni, disegna sul foglio un grande arcobaleno che copre tutti i bambini sul prato, e sopra
l'arco una sorta di «madre protettiva». I bimbi che per Laura sono buoni si trovano sopra il prato, i cattivi, con le pistole,
sono esclusi dal tappeto verde. Il titolo del disegno è «Forza Bambini».
Ieri mattina, Save the Children ha avviato nel campo di Bazzano a est dell'Aquila, gestito dalle Misericordie, le prime
attività, in collaborazione con la Asl di Bazzano, di supporto psicologico per i bambini colpiti dal terremoto, finalizzate ad
aiutarli a superare il trauma subito. Nel campo di Bazzano vivono attualmente una cinquantina di bambini.
«I bambini hanno subìto un forte shock psicologico a causa del terremoto - afferma Valerio Neri, direttore generale di
Save the Children Italia - Sono stati costretti ad abbandonare le loro case improvvisamente durante la notte, hanno perso
amici o parenti e ora sono costretti a vivere in campi sfollati insieme alle famiglie. È assolutamente necessario dare loro
uno specifico supporto: i nostri operatori stanno facendo svolgere ai bambini le normali attività quotidiane. Stare insieme,
in un posto sicuro dove giocare, disegnare, li aiuterà ad affrontare meglio il trauma e sentirsi nuovamente al sicuro».
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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8
Data:
ApCOM
10-04-2009
Sisma Abruzzo; Nuova replica alle 5.22, magnitudo 3,9
05:26 - CRONACA- 10 APR 2009
Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete
Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile comunica che stanotte c'è stata una nuova scossa nell'Aquilano.
Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione.
Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,9 gradi della scala Richter.
Argomento:
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9
Data:
L'Arena
10-04-2009
Estratto da pagina:
2
Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette
Venerdì 10 Aprile 2009 NAZIONALE
LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro
mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro
Varate le prime decisioni. Altri 70 milioni per l'emergenza Rinvio di una settimana per il decreto più articolato di misure
ROMA
Subito soldi per gli sfollati. Per il governo il primo pacchetto di aiuti parte dalla effettiva possibilità di dare un'indennità
alle famiglie colpite dal sisma. Il decreto ad hoc che quantifica i fondi per le zone terremotate decollerà solo dopo Pasqua
per valutare con più attenzione il budget necessario per la ricostruzione, ma il Consiglio dei Ministri ha messo a punto ieri
una serie di interventi di assistenza economica attraverso una serie di sussidi.
Per ciascuna delle famiglie sfollate verrà dato un contributo di 400 euro, con un'aggiunta di 100 euro per gli ultra 65enni e
i diversamente abili. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono
rimasti senza lavoro a causa del sisma (titolari e dipendenti di attività commerciali produttive, agricoli e artigianali).
Indennità riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi che nello scorso anno hanno conseguito un reddito
superiore ai 5 mila euro.
Come già annunciato il governo ha anche rinviato tutte le scadenze fiscali per i lavoratori dipendenti e autonomi residenti
nelle zone del sisma, sospeso per due mesi i termini di pagamento delle bollette di luce e gas e consentito la
rinegoziazione dei mutui con le banche, la salvaguardia dell'anno scolastico anche se non si raggiunge il limite minimo di
200 giorni di frequenza (pronto un piano per consentire ai ragazzi di aggregarsi ad altre scuole per le lezioni), mentre i
farmacisti potranno distribuire farmaci anche senza ricetta.
Tra i provvedimenti del decreto si sta valutando anche una riedizione dello scudo fiscale, ma ogni decisione è rinviata alla
prossima settimana, quando cifre e idee sull'emergenza saranno più chiare.
«Ora non è possibile stimare con precisione i danni causati dal terremoto», ma per la ricostruzione «serviranno non un
miliardo, ma diversi miliardi di euro» ha detto il premier Silvio Berlusconi, aggiungendo che il governo ha iniziato a
esaminare dove recuperarli, «ma non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati, lo garantisco io». Tra le soluzioni
anche quella di accorpare il referendum con le amministrative e le europee, mantenendo in cassa circa 400 milioni di euro
risparmiati per allestire i seggi due volte («Credo ne valga la pena»). In ogni caso, ha aggiunto, «per le spese daremo
conto di tutto con assoluta e totale trasparenza». Altri 70 milioni di euro sono stati stanziati per la Protezione civile: si
aggiungono ai già 30 stanziati il giorno stesso del terremoto.
«Per la ricostruzione dell'Aquila ci saranno tempi lunghi» ha aggiunto Berlusconi spiegando che avverrà in tre fasi: la
prima riguarderà le abitazioni private, la seconda il centro storico e gli edifici pubblici (qui gli interventi saranno
complessi), infine i nuovi quartieri con il piano casa «che non a niente a che vedere con il terremoto ma che vogliano
realizzare in tutta Italia». Le new town - ha ribadito Berlusconi - «non hanno nulla a che vedere con la ricostruzione delle
singole case che avverrà presto».
Quanto alle responsabilità per crolli e norme che sarebbero state disattese, il premier non vede dolo: «Ci sono già dei pm
che indagano, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca».
Poi in serata, inseguito dai cronisti, per le strade di Roma, Berlusconi ha confessato: «Sono a pezzi, ho parlato con molte
famiglie, ho toccato con mano questa tragedia: è una cosa che dà angoscia». Non c'è pace, per i sopravvissuti, nessun
sollievo per i quasi 18mila sfollati alle prese con una vita scardinata nelle tendopoli. Le scosse continuano. Senza tregua.
Alcune di entità consistente, quelle che fanno paura, altre più lievi. Con una novità, a detta degli esperti. L'epicentro si è
spostato più a nord dell'Aquila, in una zona che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e
Montereale.
La prima scossa della serie è stata registrata alle 0,55, magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte (5.2); poi altre alle 5,14
(4.6), alle 5,41, alle 6,32 (4.0), alle 6,43 (3.7). La terra ha tremato nel corso di tutto il pomeriggio e poi con un'altra scossa
violentissima verso le 21,40 di magnitudo 5,1. Le vibrazioni sono state avvertite, oltre che in tutto l'Abruzzo dove sono
avvenuti nuovi crolli, a Roma e in gran parte del Centro Italia. Fortunatamente non sono state coinvolte persone, anche
perché ormai le case sono tutte abbandonate e la gente è nelle tendopoli o negli hotel sulla costa.
In ogni caso, il fatto che il fronte sismico si stia spostando preoccupa i geologi che cercano di interpretare il fenomeno per
capirne la portata. Il problema sarà in particolare capire se l'evento sismico sia in via di affievolimento o se, invece, si stia
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10
Data:
L'Arena
10-04-2009
Estratto da pagina:
2
Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette
andando verso una «recrudescenza», in faglie e zone diverse. Certo è che, a ogni nuova scossa, i superstiti rivivono il
trauma iniziale, quei 20 lunghissimi secondi in cui la terra ha rovinosamente tremato.
Per Paolo Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico,
i rimedi però ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura,
scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico e che le sue conseguenze restino impresse indelebili
nella mente degli sfollati». ROMA
Si fa sempre più folta la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che si attivano per
portare solidarietà. La Banca d'Italia ha deciso di versare un milione alla Protezione civile. Mobilitate anche le Poste, che
devolveranno la commissione di 1,10 euro per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia sospende l'invio
delle bollette ai clienti dell'area e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni e un milione per il recupero del
patrimonio storico-artistico. L'arcivescovo di Milano Tettamanzi sollecita ad aderire alla colletta Cei del 19 aprile. La
chiesa ortodossa romena devolve il ricavato delle collette delle messe del 12 aprile. In Australia, alcuni club abruzzesi
hanno formato un comitato per le iniziative di soccorso. San Giuliano di Puglia accoglie alcuni sfollati. Fedagri invia
prodotti di prima necessità; la Fipe-Confcommercio assicura sostegno agli esercenti.
L'Associazione nazionale alpini lancia una raccolta fondi; lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze manda
farmaci e kit sanitari. Mobilitato anche il mondo dello sport. Un fondo di solidarietà è stato attivato, tra gli altri,
dall'Archeoclub Italia, Assofarm, Quattroruote, Acli, e dal sindacato nazionale giornalisti.
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Data:
L'Arena
10-04-2009
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14
Edilizia antisismica Serve più serietà
Venerdì 10 Aprile 2009 CRONACA
PREVENZIONE. I costruttori: «Per crescere in sicurezza occorre anche professionalità da parte delle imprese. Tutti
dobbiamo agire con senso di responsabilità»
Edilizia antisismica
«Serve più serietà»
«Si fa presto a parlare di edilizia antisismica, senza un completo piano sismico, ma ci vuole più serietà da parte di tutti gli
operatori dell'edilizia e dei committenti, non solo da parte dello Stato, se si vuole evitare una tragedia come quella
dell'Aquila».
E' la posizione dell'Ance. «No all'allarmismo, si all'attenzione», afferma il presidente di Ance Verona, Andrea Marani,
«solo oggi possiamo parlare di edilizia antisismica, fino a ieri eravamo a livello di pensiero. Domani, si comincerà a
costruire. Forse. Perché ad oggi, le istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche di costruzione hanno qualche mese e
sono in uno stagno di burocrazia».
RISTRUTTURARE. «Perchè la ristrutturazione degli edifici storici (la maggior parte degli edifici dei centri storici
italiani) è un'impresa titanica, tra vincoli ambientali e ancora la burocrazia», dice Marani, «qui a Verona lo sappiamo
bene, si pensi a tutti i reperti archeologici che spuntano dal terreno ad ogni scavo. Perché gli stessi committenti non sono
disposti a spendere il giusto per avere maggiore sicurezza, l'esempio dovrebbe avvenire dal pubblico con scuole, ospedali,
musei».
Circa il 25 per cento dei costi di una costruzione normale è imputabile alle strutture, attualmente, il resto se ne va in
impianti e in finiture. Il privato è disposto a spendere molto per le mattonelle, per gli infissi e i pavimenti, per ciò che si
vede, meno per ciò che sta dentro alla casa.
SICUREZZA. «Per rendere una casa maggiormente resistente all'offesa del tempo e alle sollecitazioni dei terremoti»,
aggiunge, «occorre realizzare gli edifici con materiali di qualità, non con ciò che capitava, e se capitava, come negli '50,
'60 fino al '70 anche per la scarsa reperibilità e qualità del ferro e del cemento. Del resto ristrutturare edifici costruiti senza
i criteri antisismici è molto difficile e costoso e nemmeno obbligatorio».
In provincia di Verona, sostiene l'Ance, sono solo sette i Comuni a sismicità medio-alta (Badia Calavena, Brenzone, San
Mauro di Saline, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco, Tregnago e Vestenanuova) per i quali le opere vanno
realizzate secondo i criteri previsti per le zone sismiche ed i progetti debbono essere approvati dal Genio Civile. Altri 63
Comuni, tra cui Verona, rientrano nelle aree a sismicità bassa e 28 in quelle a sismicità irrilevante.
Il COMUNE. Peraltro il Comune di Verona, senza l'obbligatorietà, ha seguito il rischio sismico in fase di redazione del
Pat. «L'Italia non è il Giappone», prosegue Marani, «non abbiamo strutture secolari di legno, abbiamo preziosi edifici di
mattoni, marmi e pietra. Si pensi all'Arena, uno splendido, magnifico esemplare di architettura romana destinato forse ad
accasciarsi in caso di sisma: ma che fino ad ora ha sopportato varie scosse sismiche, abbassandosi dal livello originario. I
committenti debbono sapere che una casa ha una sua vita, come l'uomo, necessita di check up e di attenzione continui».
LE IMPRESE. «Per costruire in sicurezza, ci vuole anche professionalità da parte delle imprese», osserva Marani, «che
agiscano nelle regole, rispettando tutte le norme che disciplinano la sicurezza nei cantieri e sul lavoro ed è per questo che
sono contro il massimo ribasso. «Che le imprese siano serie, sennò debbono uscire dal mercato, ma uguale serietà la
pretendiamo dai Direttori Lavori, dai Progettisti e dai committenti, ci vuole maggiore responsabilità da parte di tutti noi,
per evitare che tragedie come quella d'Aquila restino solo un brutto ricordo».
Ance Verona è in stretto contatto con i colleghi di Ance Abruzzo e Ance Aquila.
Dopo il terremoto è stata avviata una campagna di raccolta fondi e una delegazione di imprenditori sta per raggiungere il
luogo del sisma per aiutare concretamente i costruttori in difficoltà a rimettere in piedi le proprie imprese e dare lavoro a
chi lo ha perso.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
Avvenire
09-04-2009
«Carissimi, presto verrò a trovarvi»
CRONACA
09-04-2009
Il Papa: condivido le pene degli abruzzesi. Domani i funerali celebrati da Bertone
DA ROMA SALVATORE MAZZA
S ono «con voi», e «appena possibile spero di venire a trovarvi». Parole semplici e commosse quelle con le quali, ieri
mattina, Benedetto XVI ha annunciato in prima persona la propria intenzione di recarsi «appena possibile» in visita alla
popolazione vittima del terremoto che ha colpito la provincia dellAquila. Una visita che avverrà «presto» ma, come
precisato dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi subito dopo lannuncio, «non imminente»; anche perché prima
ci si dovrà accordare con la Protezione civile italiana, che presumibilmente, a quanto si apprende, darà il 'via libera' non
appena la fase della prima emergenza sarà conclusa.
La notizia è arrivata ieri al termine delludienza generale, quando Papa Ratzinger, prima dei saluti finali, ha voluto
rinnovare la propria vicinanza spirituale alla «cara comunità dellAquila e degli altri paesi» colpiti dal sisma. «Ancora
una volta ha quindi detto il Pontefice desidero dire a quelle care popolazioni che il Papa condivide la loro pena e le loro
preoccupazioni. Carissimi, appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la
misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della
speranza cristiana». «La sollecitudine con cui autorità, forze dellordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo
questi nostri fratelli ha aggiunto ancora dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così
dolorose».
Più tardi, verso le 12.30, il Papa ha telefonato allarcivescovo dellAquila, monsignor Giuseppe Molinari, al quale ha
espresso tutto il suo dolore per laccaduto e la vicinanza nella preghiera per tutti i fedeli della diocesi colpiti dal sisma,
confermando la sua presenza tra i terremotati appena sarà possibile. Circa il quando, «saranno tempi bevi ma non
imminenti», e «non è stata ancora fissata una data», ha precisato padre Lombardi, mentre in un comunicato Molinari ha
ringraziato «il Santo Padre per la visita che farà alla nostra città e a tutti i terremotati. È un dono grande, perché ci da
speranza e forza per affrontare lattuale situazione così drammatica e il futuro così difficile».
Domani, a presiedere alle 11 i funerali di Stato per le vittime del terremoto, che si terranno nella caserma della Guardia di
finanza dellAquila, sarà il cardinale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Ad annunciarlo è stato ancora padre
Lombardi, il quale ha anche spiegato che le esequie si svolgeranno con anche la celebrazione eucaristica, in quanto è stato
infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino
leucaristia. A concelebrare il rito ci saranno anche Molinari e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana
monsignor Mariano Crociata, il quale sarà nel capoluogo abruzzese anche domenica prossima per la messa di Pasqua, che
verrà presieduta allaperto da monsignor Molinari, con tutto il clero aquilano. Martedì 14 sarà invece il cardinale
presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a recarsi in visita nei luoghi colpiti dal sisma, come annunciato da un comunicato
della Conferenza episcopale, le cui iniziative, dai tre milioni di euro già stanziati a quanto verrà raccolto nella speciale
colletta indetta in tutte le parrocchie per la domenica dopo Pasqua, saranno tutte focalizzate alle esigenze esigenze
immediate delle persone per rispondere allemergenza. Secondo fonti della stessa Cei è invece prematura pensare ora a
uno stanziamento di fondi per la ricostruzione delle chiese e delle altre strutture ecclesiastiche distrutte o danneggiate dal
sisma. Larcivescovo Molinari: «Il Pontefice mi ha telefonato. Sarà contento di farci sentire la sua vicinanza anche fisica
e ci invia un saluto solidale, con affetto paterno»
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Data:
10-04-2009
Bollettino Università & Ricerca
Esenzione tasse per gli studenti provenienti dalle zone colpite dal sisma
Università di Firenze
Gli studenti iscritti all’Università di Firenze e residenti nella provincia de L’Aquila, colpita dal sisma,
saranno esonerati dal pagamento della seconda rata della tasse universitarie. La decisione, adottata oggi con un decreto del
rettore Augusto Marinelli, verrà ratificata nel prossimo Consiglio di amministrazione dell’ateneo, ed è già
operativa. La facoltà di Medicina e chirurgia di Firenze ha offerto all’omologa facoltà dell’ateneo aquilano
e alle istituzioni universitarie competenti, il proprio supporto - nelle forme che saranno giudicate più utili - perchè gli
studenti di medicina iscritti all’Aquila non siano costretti ad interrompere il loro percorso formativo a causa delle
attuali gravissime difficoltà.
La Facoltà fiorentina, grazie alla collaborazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi,
dell’Arciconfraternita della Misericordia e di altri enti, ha segnalato, inoltre, la disponibilità ad ospitare a Firenze
alcune decine di studenti per il periodo necessario a seguire corsi o moduli didattici. >>
Una delegazione toscana, di cui faranno parte De Stefano e Vignoli, oltre al coordinatore regionale della prevenzione
sismica e al presidente della federazione degli ordini degli ingegneri della regione, sarà martedì prossimo nei luoghi del
sisma per un primo sopralluogo necessario a definire tempi e piani di intervento.
BUR.IT 10.04.09
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Data:
10-04-2009
Borsa e Finanza
Contro il sisma lo scudo di Giulio
UP & DOWN
di Redazione - 10-04-2009 Ese gli economisti si sbagliassero di nuovo? A seminare il dubbio, pur con grande cautela, è
naturalmente un economista: Marco Annunziata, chief economist di Unicredit. Certo, è il ragionamento, i segnali macro
restano drammatici, a partire dall'emergenza occupazione e dalla perdurante fragilità della finanza su cui, tra l'altro,
incombe l'ennesimo ritocco verso l'alto delle stime degli asset tossici (ormai si viaggia sui 4mila miliardi). Ma guai a
sottovalutare i segnali in arrivo dalle Borse: «Il recente rally - dice Annunziata - ci sta dicendo che le prospettive della
crescita sono assai incerte. Sebbene si dia per sicura una congiuntura misera per i prossimi 6-9 mesi, le previsioni
successive sono assai meno scontate». Il che non induce automaticamente all'ottimismo. Anzi, tutto potrebbe precipitare,
se fallissero gli sforzi di restaurare fiducia e trasparenza nei mercati. Ma se l'iniezione di fiducia funzionasse almeno in
parte, la risposta dei mercati potrebbe spiazzare le previsioni, grazie al «carburante» monetario e fiscale già in circolo.
Victor Zarnowitz, citazione colta di Alessandro Fugnoli, già negli anni Ottanta aveva dimostrato che le previsioni degli
economisti sulla durata e l'intensità dei cicli non sono mai particolarmente affidabili. L'unica cosa certa è che a una
recessione particolarmente profonda segue invariabilmente una ripresa particolarmente forte.
La partita delle regole, poi, offre, qualche segnale di conforto. Ad esempio, merita grande attenzione il Big Bang sui Cds:
martedì scorso 1.500 partecipanti a questo mercato simbolo del fai-da-te della deregulation, hanno accettato procedure e
regole comuni, in grado di disinnescare il fattore incertezza. Intanto, il passo indietro degli Usa sul fronte degli Ias (e del
markt-to-market) ha senz'altro offerto tempo e margini per rimettere un qualche ordine nei bilanci dei financials. L'Ecofin
promette di accodarsi al più presto. Almeno così auspica Giulio Tremonti, che spera in un primo esempio di efficienza
della vecchia Europa, così lenta a mettersi d'accordo e a prender in tempo utile anche le decisioni su cui sono tutti
d'accordo. Mai come in questo momento, del resto, l'azione dei governi sostituisce quella dei consigli di amministrazione.
Dopo il G20, la palla passa al G2: per rimettere il mondo su binari meno sbilenchi occorre che Pechino e Washington
risolvano uno squilibrio estremo, micidiale per entrambi: l'equivalente di metà del pil cinese, 2.000 miliardi di dollari, è
investita nella moneta di Washington.
No, non è affatto detto che il concerto dei Grandi sia sufficiente a evitare l'appuntamento con un nuovo «cigno nero», cioè
l'imprevisto che si realizza facendo esplodere quel che resta del sistema. I pessimisti fanno notare che, al di là delle
chiacchiere, negli Usa l'avvio del piano Talf è stato molto timido. E sul piano Geithner, non si vedrà nulla prima di luglio.
Insomma, c'è tempo per una nuova bella spruzzata di vendite. Ma il New York Times fa sapere che dai primi stress test su
19 banche emerge una situazione «migliore di quanto si pensi».
Si naviga a vista nel mare delle economie, con la sensazione sgradevole che l'ago della bussola sia ancora impazzito. Di
fronte a chi sospetta che il rally dell'Orso sia ormai troppo robusto per esser liquidato come il rimbalzo del gatto morto, si
oppone la voce di chi continua a individuare nuovi buchi che affiorano nelle governance di banche e e corporation. Resta
la sensazione che i più forti (o i meno deboli) stiano uscendo fuori dalle tane, per far shopping a condizioni favorevoli. E
che le banche non vedano l'ora di liberarsi di partite scomode.
In questo mare di incertezza, la navicella del made in Italy rivela la solita, straordinaria, arte d'arraggiarsi. In queste
settimane prende corpo una strategia coerente verso Est e verso il bacino del Mediterraneo. In attesa di entrare nell'Enel,
in occasione dell'aumento di capitale, un rappresentante del fondo sovrano libico entra in Unicredit, porta finanziaria
spalancata verso Est. Ma tra pochi giorni, la russa Gazprom entrerà in Elephant, giacimento dell'Eni in Libia. E presto la
stessa Libia entrerà nel capitale del cane a sei zampe, impegnato, assieme ad Enel e Finmeccanica, in accordi con i colossi
dell'energia di Mosca. Non è tempo di autarchia o di protezionismo, insomma. Di dirigismo, forse, sì.
Purtroppo, nei momenti della tragedia, affiora alla memoria uno dei detti più fulminanti, paradossali ma parzialmente veri,
di John Maynard Keynes: fortunati i Paesi che hanno un terremoto. La catastrofe d'Abruzzo che ha colpito una regione
magnifica, probabilmente, non farà eccezione: il danno per l'economia è relativamente modesto, visto che l'area
montagnosa non è sede di grossi insediamenti industriali; le necessità della ricostruzione faranno da volano per la
domanda in un momento di grossa difficoltà per l'edilizia e il resto dell'industria di base. Certo, ci vogliono i soldi. Ma qui
soccorre la fantasia di mago Tremonti cui non par vero di cogliere più piccioni con una fava: dare il via allo scudo fiscale
con una motivazione nobile, ovvero la ricostruzione. E far quadrare, nel frattempo, una situazione di cassa che scricchiola
ben più del previsto, causa il tonfo delle entrate per la crisi. Dal cilindro del ministro potrebbe insomma uscire il magico
coniglio, sotto forma della new town già promessa da Silvio Berlusconi, edizione straordinaria del piano casa. Potrebbe
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15
Data:
10-04-2009
Borsa e Finanza
Contro il sisma lo scudo di Giulio
esserlo, purché si progetti davvero qualcosa di nuovo, un sistema di sviluppo compatibile con gli animal spirits dell'Italia
dei distretti ma progettato per il futuro. Non sarà così se, alla fine, tutto si ridurrà a una nuova ondata di speculazioni
edilizie. Al proposito, per dirla con Tremonti, la speranza è l'ultima a morire. Ma la paura è tanta.
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16
Data:
10-04-2009
Bresciaoggi(Abbonati)
Estratto da pagina:
1
Sisma, nuova scossa Il monito di Napolitano
Venerdì 10 Aprile 2009 PRIMAPAGINA
ABRUZZO. Oggi lutto nazionale per i funerali
Sisma, nuova scossa
Il monito di Napolitano
Sono 287 le vittime del terremoto accertate e oggi si terranno i funerali solenni per circa 150 di loro. Intanto, mentre la
terra continua a tremare (alle 21,38 c'è stata un'altra forte scossa di magnitudo 4.9, con epicentro a nord dell' Aquila,
avvertita anche a Roma) gli sfollati sono saliti a 27 mila, di cui 19 mila nelle tendopoli e 10 mila negli alberghi della costa
abruzzese. Ieri i terremotati hanno ricevuto la visita del capo dello Stato, Giorgio Napolitano: ««Deve esserci un esame di
coscienza senza discriminanti nè coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi
dovrebbe chiudere gli occhi» ha detto il presidente. Intanto il Consiglio dei ministri ha varato una serie di misure in favore
dei terremotati. Il Papa visiterà le zone colpite dal sisma dopo Pasqua. 2-4
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17
Data:
09-04-2009
Campaniapress
Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia
Aprile 9th, 2009
Ricostruire o creare new town? Ecco come si operò in Irpinia (Corriere del Mezzogiorno) - Ricostruzione in Abruzzo, un
impegno necessario. È la parola dordine doverosa dopo ogni catastrofe naturale; lo fu anche per lIrpinia anche se il
periodo post-sisma scatenò gli appetiti della camorra e una straordinaria ondata di corruzione politica. Ma tra il dire e il
fare cè di mezzo la scelta progettuale: poteri nelle mani dell'amministrazione centrale o deleghe ai sindaci, ricostruzione
nelle stesse aree colpite dal sisma o new town: sono le scelte che dovrà fare nei prossimi giorni il governo per disegnare il
progetto di rinascita delle aree abruzzesi devastate dal terremoto del 6 aprile scorso.
MODELLO IRPINIA - Ecco il modello che è stato seguito per lIrpinia. Per la ricostruzione delle aree della Campania e
della Basilicata colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, che provocò - secondo dati contenuti in atti parlamentari 2.570 morti, 8.848 feriti e circa 300mila senzatetto, distribuiti in 687 comuni si è proceduto a tappe. In un primo tempo con poteri straordinari affidati al commissario Giuseppe Zamberletti - furono approntate tendopoli e roulottopoli, si passò
poi alla fase dei containers e, quindi, a quella dei prefabbricati. Solo successivamente si passò alla ricostruzione vera e
propria del patrimonio abitativo. Nei giorni immediatamente successivi al sisma furono messi a disposizione dei
terremotati alcune migliaia di tende da campo e fu fatto affluire da tutta Italia un consistente numero di roulottes per la
primissima emergenza. Una settimana dopo l'evento sismico, l'Esercito approntò i campi container, gli ultimi smantellati
appena qualche anno fa. Furono installati circa 11mila container e poi realizzati oltre 26mila prefabbricati che, ancora
oggi, accolgono qualche famiglia. Con il passare dei mesi cominciò l'insediamento, nei pressi dei centri abitati andati
distrutti, di prefabbricati leggeri nei quali trovò sistemazione la maggior parte dei senzatetto. Nel novembre del 1981 - ad
un anno dal sisma - il Parlamento approvò la legge 219, con ampia delega agli enti locali, che prevedeva ingenti
finanziamenti destinati non solo alla ricostruzione, ma anche allo sviluppo delle aree terremotate. Lo Stato ha
complessivamente impiegato per lo sviluppo e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 1980 circa 50mila miliardi
di lire. Una valanga di quattrini, molti dei quali non sono certo serviti alla causa della Ricostruzione. Con quella cifra oggi
lIrpinia dovrebbe essere ipermoderna come Shangai.
A LIONI - Nel 1980 le new town proposte dall'allora commissario straordinario per la ricostruzione, Giuseppe
Zamberletti, furono rifiutate da quasi tutti i Comuni irpini coinvolti nel terremoto del 23 novembre, gelosi della propria
identità urbanistico-sociale. A ricordarlo allagenzia Ansa è il sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, all'epoca assessore
comunale e memoria storica di un evento che segnò per sempre la vita dei suoi concittadini (oltre 200 morti su circa 6
mila abitanti). Un rifiuto, questo, scaturito all'epoca da un'assemblea popolare e mai oggetto di rimpianti. «Gli interventi
infrastrutturali - precisa Salzarulo - furono infatti tempestivi e non c'è mai stato uno scarto importante tra la casa costruita
e la sua abitabilità». «I cinque insediamenti provvisori in prefabbricati - sottolinea ancora il sindaco - furono posizionati
nelle immediate adiacenze (100-200 metri del centro storico) e, successivamente, grazie ai Piani di zona, sono diventati
delle nuove aree di espansione urbana, destinate prevalentemente all'edilizia residenziale. Come dire, delle new town, di
fatto, ma realizzate grazie a una programmazione graduale.
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Data:
10-04-2009
Caserta News
Volontari Protezione Civile Comunale in Abruzzo
Venerdì 10 Aprile 2009
SOLIDARIETÀ | Aversa Sono appena partiti i volontari del Nucleo di Protezione Civile Comunale per portare il loro
sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Abruzzo. I volontari aversani in concerto con la Protezione Civile
regionale della Regione Campania stanno portando alle popolazioni colpite dal sisma beni di prima necessità e tende per
allestire ulteriori campi per le popolazioni sfollate. "Questa mattina – ha detto il coordinatore cittadino del Nucleo
Comunale di Protezione Civile, Ciro Nugnes - ci hanno allertato dalla Regione Campania chiedendo il nostro intervento
in Abruzzo. Portiamo il nostro sostegno materiale e le nostre capacità e competenze acquisite in anni di Protezione Civile.
Il nostro convoglio comprende circa 60 tende da campo messe a disposizione dalla Protezione Civile regionale, un fugone
di giocattoli e beni di prima necessità donati dagli aversani che in questi giorni non hanno fatto mancare la propria
solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma". Intanto continua la raccolta di beni di prima necessità quali scatolame, latte
in polvere ed a lunga conservazione, omogeneizzati, beni per l'igiene personale e tutto ciò che può essere facilmente
trasportabile e conservabile, che possono essere portati nella sede della Protezione Civile in via Tristano presso l'ex
macello comunale. La prossima settimana, infatti, un nuovo convoglio della Protezione Civile comunale di Aversa porterà
altri aiuti in Abruzzo. A salutare, a nome di tutta la Città di Aversa i volontari della Protezione Civile, il sindaco
Domenico Ciaramella: "Sono orgoglioso dei nostri ragazzi- ha detto il primo cittadino con un filo di commozione- I nostri
volontari porteranno, in nome e per conto della Città di Aversa e delle città dell'agro, un valido aiuto alle popolazioni
abruzzesi colpite dal sisma. Grazie a nome della Città. Invito tutti i cittadini che vogliono portare solidarietà ed aiuto ai
'cugini abruzzesi' di non disperdere le forze e farlo attraverso il canale della Protezione Civile che sta ottimamente
operando nei luoghi colpiti dal sisma". Con i volontari della Protezione Civile è partito anche il comandate della Polizia
Municipale Stefano Guarino.
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19
Data:
09-04-2009
Il Centro
il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum - laura
venuti
Immagini, video, messaggi e commenti all'indirizzo www.ilcentro.it
Il punto da cui è partito il sisma e tante testimonianze nel forum
LAURA VENUTI
PESCARA. Il dolore ai primi funerali delle vittime, le immagini di quel che resta del centro storico dell'Aquila, le
fotografie della faglia da cui si è scatenato il terremoto che ha raso al suolo interi paesi. Il sito del Centro anche ieri ha
continuato a raccontare con una diretta multimediale cosa stava succedendo nelle zone colpite dal sisma, ma non solo. Da
tutta Italia gli utenti hanno utilizzato il nostro forum per inviare testimonianze di solidarietà e richieste di aiuto. Tra questi
c'è anche chi ha vissuto il terremoto del 1980 in Irpinia.
E ha aprofittato dello spazio dedicato ai commenti per mandare un pensiero a quelli che hanno perso tutto. C'è chi lancia
appelli per trovare persone di cui non ha notizie e che vivono nelle zone colpite dal sisma. E ci sono storie come quella di
Olol, che martedì ha scritto da Venezia per cercare informazioni su una ragazza della Repubblica Ceca che studiava
all'Aquila. Il giorno dopo è stato lui stesso a tornare sul sito per ringraziare tutti e dare la notizia che la sua amica non ce
l'ha fatta.
Le pagine del nostro sito ieri hanno raccontato con audio e foto la lotta degli sfollati per rientrare nelle loro case anche
solo per qualche minuto e lo strazio dei primi funerali delle vittime. E hanno anche fatto vedere il punto esatto in cui tutto
è cominciato: una crepa larga trenta centimetri e lunga più di quaranta metri che si è aperta alla periferia di Onna, a pochi
metri da quelle case di cui non rimane più nulla. E la diretta continua anche oggi.
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20
Data:
10-04-2009
La Citta'di Salerno
L'Appennino tremerà a lungo
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
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21
Data:
10-04-2009
Il Cittadino
Il direttore Pagliano: «Ognuno di noi deve dare una mano a chi ha perso
tutto per il sisma»
Un fondo per gli agricoltori colpiti
Lo ha messo a disposizione la Coldiretti di Lodi e Milano
n La Coldiretti di Milano e Lodi ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi a favore degli agricoltori abruzzesi
duramente colpiti dal terremoto. «Credo che ognuno di noi dovrebbe dare una mano per stare al fianco dei terremotati afferma il direttore della Coldiretti di Milano e Lodi, Enzo Pagliano -. Il sisma ha colpito abitazioni, edifici pubblici e
scuole, ma anche aziende agricole. Serve la solidarietà di tutta lItalia per aiutare quel territorio a uscire da una situazione
così difficile». Le scosse telluriche quindi hanno messo a dura prova la stabilità di stalle, abitazioni rurali e fienili in tutta
la regione, provocando difficoltà negli approvvigionamenti alle aziende e nella consegna dei prodotti, come ad esempio il
latte alla Centrale dellAquila. «Ma è proprio in momenti come questi che viene fuori lo spirito di solidarietà e di aiuto che
da sempre contraddistingue il nostro mondo - commenta ancora Pagliano -. Per questo abbiamo aperto un conto corrente,
per permettere una gestione agile e veloce dei fondi da girare anche agli agricoltori abruzzesi dellAquila. Pensiamo sia
necessario dare un segnale concreto di solidarietà». Così, accanto allapertura del conto corrente per raccogliere fondi, la
Coldiretti di Milano e Lodi si sta attivando insieme alla Federazione Lombarda anche per linvio di generi alimentari
demergenza (latte, formaggi, riso, succhi di frutta e altro ancora) messi a disposizione da imprese agricole del territorio,
cooperative e agroalimentari. Lintestazione, per chi volesse contribuire alla raccolta fondi indetta dalla Coldiretti, è la
seguente: Federazione Interprovinciale Coldiretti di Milano e Lodi Pro terremotati dellAbruzzo, Monte Dei Paschi di
Siena Spa, filiale 2787 di Milano, codice Iban IT 58 A 01030 01796 000001135808.D. C.
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22
Data:
City
10-04-2009
La città si ferma per vittime del sisma
La città si ferma
per vittime del sisma
Oggi alle 11, per i funerali di Stato delle vittime del sisma in Abruzzo, la città si fermerà in segno di rispetto. Questa è la
richiesta del Sindaco Letizia Moratti che ha invitato i milanesi a cinque minuti di silenzio e di sospensione delle attività.
Milano - ha detto la Moratti in una lettera al sindaco dellAquila - vi è vicina, il vostro dolore è anche il nostro.
10 aprile 2009
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23
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel
Corriere del Mezzogiorno
""
Data: 10/04/2009
Indietro
Corriere del Mezzogiorno
sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel
Il gruppo «Soccorso città di Lecce» garantirà 500 pasti caldi allora Anche i vigili del fuoco baresi salvano le reliquie di
Papa Celestino V
La Protezione civile ha ottenuto la disponibilità di alberghi tra Vieste, Rodi, Ischitella, Isola e Foce del Varano
FOGGIA I primi a partire dalla Puglia furono i vigili del fuoco. Ora tocca ai volontari: il primo nucleo partirà nel giro di
poche ore alla volta dellAbruzzo. Ieri, nel giorno in cui una squadra di pompieri baresi è stata protagonista del recupero
dalle macerie delle reliquie di Celestino V, il dipartimento nazionale diretto da Guido Bertolaso ha richiesto lintervento di
unassociazione, tra le diverse decine iscritte nellalbo pugliese. Entro la giornata di domani il gruppo «Soccorso e
protezione civile / città di Lecce» dovrà presentarsi al campo di San Demetrio. E, come nella sua specialità, essere pronto
a sfornare 500 pasti caldi allora. «Siamo sicuri - aggiunge Pino Tedeschi, responsabile regionale della Protezione civile che nei prossimi giorni riceveremo ulteriori richieste. E questo per una ragione molto semplice: occorre sostituire i
volontari che operano sul territorio fin dalle prime ore dopo il sisma. Dopo sette giorni di lavoro intenso, il ricambio è
fisiologico». Tedeschi approfitta anche per ribadire che la Protezione civile chiede di non inviare né cibo, né vestiario. Chi
può, deve preferire donazioni in denaro. Se possibile sul conto della Regione Abruzzo o della stessa Protezione civile
nazionale.
Intanto, duemila dei circa trentamila sfollati del terremoto, che ha colpito LAquila e una parte dellAbruzzo, potranno
alloggiare in alcune strutture turistiche del Gargano. Sono, infatti, duemila i posti letto messi a disposizione dellAzienda
di Promozione Turistica del Gargano due ore dopo la richiesta della Protezione civile della Regione Puglia, che aveva
domandato allente foggiano di verificare la disponibilità delle strutture garganiche per ospitare alcune delle famiglie di
LAquila che hanno avuto le proprie abitazioni distrutte o solo lesionate dal sisma che, la notte tra domenica e lunedì
scorsi, ha messo in ginocchio lAbruzzo.
Otto, tra campeggi, alberghi e centri turistici, le strutture ricettive del Gargano che hanno risposto allappello: il Ripa, il
Touring, il Siesta e il Pietre Nere di Rodi Garganico, il Bally di Ischitella, il Resega di Vieste, il Cinque Stelle di Isola
Varano e la Bufalara di Foce Varano. Il centro turistico di Vieste, il Resega, ha dato la propria disponibilità ad ospitare
addirittura 1.200 persone: le altre 800 potranno essere ospitati nelle altre sette strutture ricettive. Una disponibilità accolta
con entusiasmo dagli stessi abruzzesi, molti dei quali nei giorni scorsi hanno chiamato la prefettura di Foggia e i Comuni
della Capitanata per sapere se fossero alberghi che avevano dato la loro disponibilità. Subito dopo il sisma la Protezione
civile nazionale aveva optato per le strutture che si trovano sulla costa adriatica ma sempre in Abruzzo: questo per dare la
possibilità agli sfollati di rimanere vicino ai loro paesi e alle loro abitazioni. In realtà con il susseguirsi delle scosse è
aumentata la paura tra i residenti che, cosi, si sono rivolti ai Comuni di altre regioni e, in particolare, alla provincia di
Foggia.
«E un bel gesto di solidarietà da parte degli imprenditore del Gargano», ha commentato il commissario dellAzienda di
promozione turistica Nicola Vascello. «Subito dopo aver saputo cosa accaduto in Abruzzo - ha aggiunto Vascello - era
nostro dovere attivarci e abbiamo accolto la disponibilità immediata di queste strutture del Gargano. Disponibilità che
abbiamo girato alla Protezione civile regionale che, a sua volta, lha girata a quella nazionale». Una solidarietà che viene
da una popolazione, quella del Gargano, colpita il 24 luglio del 2007 dallincendio che uccise tre persone e causò anche
migliaia di sfollati, tra cui numerosissimi turisti.
Vascello però non è sicuro che quei duemila posti letti siano utilizzati effettivamente «data la distanza dallAbruzzo. Ma
noi siamo disponibili ad accogliere le famiglie di sfollati da oggi. Inoltre - ha aggiunto Vascello - i posti letto potrebbero
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
24
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
Dal Salento partono i volontari Gargano, 2.000 sfollati in hotel
anche aumentare poiché non abbiamo contattato tutte le strutture ricettive della provincia di Foggia, ma solo quelle più
grandi del Gargano ».
Luca Pernice
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Speciale Terremoto Abruzzo
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25
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Corriere del Mezzogiorno
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Data: 10/04/2009
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Corriere del Mezzogiorno
sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti»
Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del
Territorio
NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici
insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte
terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai
grave. Altro che piano case ed ampliamenti.
Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ».
Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in
Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil,
organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i
propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a
Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un
fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così».
Perché oggi è tanto preoccupato?
«Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che
sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a
rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno
distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una
sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria
sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio.
Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però,
era ormai completata ».
Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico?
«Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso
le aree di pianura, economicamente più appetibili».
Prima del sisma del 1980 quale era la situazione?
«Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta
Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente
dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano
strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ».
Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti?
«Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto
Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono
verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei
Campi Flegrei e ad Ischia».
La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida?
«Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola,
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
26
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno,
Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea
del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli».
Perché?
«Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i
sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e
specifiche norme antibradisismo. Invano».
Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque?
«No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo
evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione
Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del
suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali
sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato».
Fabrizio Geremicca Interventi
Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia
\\
Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla
Regione
Argomento:
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27
Data:
10-04-2009
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Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima
Corriere del Mezzogiorno
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Data: 10/04/2009
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Corriere del Mezzogiorno
sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
Il bilancio Ieri il riconoscimento della salma della studentessa di San Giovanni Rotondo. Oggi i funerali a casa per volere
dei genitori
Sotto le macerie cera Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima
FOGGIA Si svolgeranno questa mattina alle 11, nella chiesa di San Leonardo Abate di San Giovanni Rotondo, i funerali
di Luciana Capuano, lottava vittima della provincia di Foggia morta nel sisma che ha colpito LAquila e lAbruzzo. Il
corpo della studentessa di 21 anni, che studiava Medicina, è stato estratto mercoledì sera dalle macerie della Casa dello
Studente de LAquila: ieri mattina i genitori della ragazza sono stati nel capoluogo abruzzese per il triste rito del
riconoscimento della salma. Subito dopo, il feretro è partito alla volta di San Giovanni Rotondo dove è arrivato ieri sera:
la camera ardente è stata allestita nel Comune del centro garganico. Luciana, domenica scorsa, non era tornata dai genitori
per festeggiare insieme la festività delle Palme, perché il giorno successivo doveva sostenere un esame universitario e
aveva così riferito ai genitori che sarebbe rientrata a San Giovanni Rotondo in occasione della Santa Pasqua. Ieri ad
attendere notizie dai soccorritori che scavavano tra le macerie della Casa dello Studente de LAquila, oltre ai genitori,
anche alcuni amici giunti da San Giovanni Rotondo. E viveva nella Casa dello Studente anche Angela Pia Cruciano la
ragazza di 24 anni di San Nicandro Garganico che studiava Ingegneria: la prima vittima della Capitanata estratta delle
macerie. I genitori di Luciana Capuano non hanno voluto attendere i funerali di Stato in programma, questa mattina, a
LAquila per potare la figlia nella loro città che oggi, alla presenza del vescovo di Manfredonia-San Giovanni RotondoVieste, monsignor Domenico DAmbrosio, la saluterà per lultima volta.
La diocesi di San Giovanni Rotondo ha ricevuto un indulto speciale per derogare alla norma che vieta ai cattolici di
celebrare lEucaristia il venerdì santo. Oggi a San Giovanni Rotondo è giorno di lutto cittadino, e gli esercizi commerciali
resteranno con le saracinesche abbassate per tutta la durata della funzione religiosa. Tra le bare, invece, allestite allinterno
della caserma della Guardia di Finanza di LAquila, dove si svolgeranno i funerali di Stato officiati dal segretario di Stato
vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a monsignor Molinari, arcivescovo dellAquila, ci saranno le cinque
componenti della famiglia di Anna Russo, la donna di quarantanni di Vieste morta con le quattro figlie. Lunedì mattina
alle 10.30 nella chiesa del Gesù Buon Pastore Vieste darà lultimo saluto ad Anna e alle sue ragazze: Rosa di diciasette
anni, Chiara di tredici, Michela di undici e Giusy di otto.
Questa mattina ai funerali di Stato sarà presente anche lamministrazione provinciale di Foggia con il proprio gonfalone e
con un picchetto del corpo di Polizia Provinciale. Inoltre, il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, ha
annunciato che in accordo con il presidente dellOrdine degli Architetti, Augusto Marasco, e con quello dellOrdine degli
Ingegneri Gerardo Tibollo, lamministrazione provinciale sta valutando lipotesi di riprogettare una delle tante chiese della
città di LAquila gravemente danneggiate dal sisma «e - ha aggiunto Pepe - penso alla Basilica delle Sette Anime,
meraviglia architettonica del Settecento».
Lu. Pe.
Morta a 21 anni Luciana Capuano
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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28
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10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati
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Data: 10/04/2009
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sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 3
La situazione in Puglia Nessuna costruzione presa in esame dalla Regione è capace di reggere il cosìddetto «sisma di
progetto»
Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati
Palazzi e infrastrutture: ben 314 sono a rischio I manufatti censiti risalgono a prima del 1984
Dei 3,6 milioni ricevuti nel 2004 la metà è stata impiegata per ladeguamento degli Ospedali Riuniti di Foggia
BARI È mediocre lo stato di salute degli edifici pubblici pugliesi. Nessuno di quelli sottoposti ad indagine (poco più di
trecento su 1.200 censiti) supera lesame sulla resistenza al rischio sismico. Vale per gli edifici, vale anche per
infrastrutture come strade e ponti. A rischio crollo? No, ma neppure esempio di costruzione capace di reggere il
cosiddetto «sisma di progetto». Nella graduatoria utilizzata dagli esperti (una scala da 0 a 1) nessuno raggiunge il livello
ottimale.
Stiamo parlando, è bene chiarirlo, di manufatti costruiti prima del 1984, perché così richiese il governo quando sollecitò i
controlli. La richiesta arrivò dopo la tragedia del crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. Palazzo Chigi da un lato
emanò lordinanza 2374 del 2003 per la riclassificazione del territorio sismico. Dallaltro con lo stesso provvedimento
destinò un fondo alle Regioni per il censimento e la verifica del patrimonio edilizio (pubblico e privato) in chiave
antisismica. Lesiguità dei fondi indusse ad indirizzare lanalisi verso i manufatti pubblici o di uso pubblico (come chiese
e cinema) concentrati nelle aree più sismiche.
Alla Puglia toccarono 3,6 milioni con lesercizio finanziario 2004 e altrettanto per il 2005. Finora è stata utilizzata la
prima tranche; la seconda riguarda iniziative ancora in corso. Ebbene, dei 3,6 milioni del 2004, la metà fu destinata a
lavori di adeguamento antisismico degli Ospedali Riuniti di Foggia, tuttora in corso. Il resto dei soldi (1,8 milioni) andò
al controllo. Lordinanza chiedeva il censimento e, dove possibile, analisi di approfondimento.
La Regione distribuì le risorse a quegli enti locali (Comuni, Province, Comunità montane) che fossero in grado di
cofinanziare al 50% lintervento. Inutile dire che allappello risposero in pochi. Sono stati censiti poco meno di mille
immobili pubblici o ad uso pubblico. In totale 989 manufatti: 686 edifici e 383 infrastrutture. Pochi per una Regione che
conta 258 Comuni.
Come si capisce, lelenco è niente più che di una piccola mappa dellesistente. E per nulla esaustiva, visto che tanti enti
locali e istituzioni pubbliche non hanno risposto allappello, probabilmente per non impegnare risorse proprie.
Il secondo aspetto della vicenda riguarda le verifiche (anche queste con il sistema del cofinanziamento). Ne sono state
compiute 314: 240 su edifici e 74 su infrastrutture.
Qui emerge un dettaglio tuttaltro che secondario. Nessuno dei manufatti esaminato è promosso. Tenendo conto della
scala da 0 a 1, prevista sullanalisi del rischio sismico, non cè alcun edificio che arrivi alla sommità della classifica. «In
base alle norme esistenti - dice lingegnere Angelo Lobefaro dellassessorato alle Opere pubbliche
Francesco Strippoli
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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29
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Corriere del Mezzogiorno
10-04-2009
Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio
Corriere del Mezzogiorno
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Data: 10/04/2009
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Corriere del Mezzogiorno
sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1
Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani
Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio
«Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure,
perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario
di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni.
«Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha
inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era
finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti.
A PAGINA 2
Geremicca, Izzo
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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30
Data:
10-04-2009
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«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Corriere del Mezzogiorno
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Data: 10/04/2009
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sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti»
Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del
Territorio
NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici
insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte
terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai
grave. Altro che piano case ed ampliamenti.
Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ».
Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in
Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil,
organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i
propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a
Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un
fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così».
Perché oggi è tanto preoccupato?
«Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che
sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a
rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno
distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una
sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria
sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio.
Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però,
era ormai completata ».
Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico?
«Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso
le aree di pianura, economicamente più appetibili».
Prima del sisma del 1980 quale era la situazione?
«Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta
Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente
dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano
strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ».
Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti?
«Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto
Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono
verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei
Campi Flegrei e ad Ischia».
La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida?
«Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola,
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Corriere del Mezzogiorno
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno,
Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea
del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli».
Perché?
«Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i
sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e
specifiche norme antibradisismo. Invano».
Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque?
«No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo
evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione
Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del
suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali
sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato».
Fabrizio Geremicca Interventi
Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia
\\
Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla
Regione
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Sotto le macerie c'era Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima
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Data: 10/04/2009
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sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
Il bilancio Ieri il riconoscimento della salma della studentessa di San Giovanni Rotondo. Oggi i funerali a casa per volere
dei genitori
Sotto le macerie cera Luciana, Foggia piange la sua ottava vittima
FOGGIA Si svolgeranno questa mattina alle 11, nella chiesa di San Leonardo Abate di San Giovanni Rotondo, i funerali
di Luciana Capuano, lottava vittima della provincia di Foggia morta nel sisma che ha colpito LAquila e lAbruzzo. Il
corpo della studentessa di 21 anni, che studiava Medicina, è stato estratto mercoledì sera dalle macerie della Casa dello
Studente de LAquila: ieri mattina i genitori della ragazza sono stati nel capoluogo abruzzese per il triste rito del
riconoscimento della salma. Subito dopo, il feretro è partito alla volta di San Giovanni Rotondo dove è arrivato ieri sera:
la camera ardente è stata allestita nel Comune del centro garganico. Luciana, domenica scorsa, non era tornata dai genitori
per festeggiare insieme la festività delle Palme, perché il giorno successivo doveva sostenere un esame universitario e
aveva così riferito ai genitori che sarebbe rientrata a San Giovanni Rotondo in occasione della Santa Pasqua. Ieri ad
attendere notizie dai soccorritori che scavavano tra le macerie della Casa dello Studente de LAquila, oltre ai genitori,
anche alcuni amici giunti da San Giovanni Rotondo. E viveva nella Casa dello Studente anche Angela Pia Cruciano la
ragazza di 24 anni di San Nicandro Garganico che studiava Ingegneria: la prima vittima della Capitanata estratta delle
macerie. I genitori di Luciana Capuano non hanno voluto attendere i funerali di Stato in programma, questa mattina, a
LAquila per potare la figlia nella loro città che oggi, alla presenza del vescovo di Manfredonia-San Giovanni RotondoVieste, monsignor Domenico DAmbrosio, la saluterà per lultima volta.
La diocesi di San Giovanni Rotondo ha ricevuto un indulto speciale per derogare alla norma che vieta ai cattolici di
celebrare lEucaristia il venerdì santo. Oggi a San Giovanni Rotondo è giorno di lutto cittadino, e gli esercizi commerciali
resteranno con le saracinesche abbassate per tutta la durata della funzione religiosa. Tra le bare, invece, allestite allinterno
della caserma della Guardia di Finanza di LAquila, dove si svolgeranno i funerali di Stato officiati dal segretario di Stato
vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a monsignor Molinari, arcivescovo dellAquila, ci saranno le cinque
componenti della famiglia di Anna Russo, la donna di quarantanni di Vieste morta con le quattro figlie. Lunedì mattina
alle 10.30 nella chiesa del Gesù Buon Pastore Vieste darà lultimo saluto ad Anna e alle sue ragazze: Rosa di diciasette
anni, Chiara di tredici, Michela di undici e Giusy di otto.
Questa mattina ai funerali di Stato sarà presente anche lamministrazione provinciale di Foggia con il proprio gonfalone e
con un picchetto del corpo di Polizia Provinciale. Inoltre, il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, ha
annunciato che in accordo con il presidente dellOrdine degli Architetti, Augusto Marasco, e con quello dellOrdine degli
Ingegneri Gerardo Tibollo, lamministrazione provinciale sta valutando lipotesi di riprogettare una delle tante chiese della
città di LAquila gravemente danneggiate dal sisma «e - ha aggiunto Pepe - penso alla Basilica delle Sette Anime,
meraviglia architettonica del Settecento».
Lu. Pe.
Morta a 21 anni Luciana Capuano
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Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani
Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio
«Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure,
perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario
di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni.
«Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha
inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era
finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti.
A PAGINA 2
Geremicca, Izzo
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sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Il geologo Ortolani: «In 37 Comuni si è ricostruito con criteri antisismici insufficienti»
Franco Ortolani è ordinario di Geologia alla Federico II e direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del
Territorio
NAPOLI «Trentasette Comuni dellIrpinia, dopo il terremoto del 1980, sono stati ricostruiti applicando criteri antisismici
insufficienti, sottostimati rispetto allentità del pericolo. Migliaia di abitazioni sono a rischio crollo in caso di forte
terremoto. Urgono interventi immediati e tempestivi, per eliminare una situazione di pericolo potenziale quanto mai
grave. Altro che piano case ed ampliamenti.
Se ci sono soldi da spendere, si utilizzino per evitare nuove tragedie ».
Franco Ortolani, ordinario di Geologia alla Federico II, lancia lallarme, dopo il sisma che tanti lutti ha provocato in
Abruzzo. In quel tragico novembre di 29 anni fa, fu uno dei docenti universitari che, su impulso del Pci e della Cgil,
organizzarono assemblee nei paesi rasi al suolo, per spiegare il terremoto a uomini e donne che si erano visti portar via i
propri cari in un amen. «Fu un modo per elaborare il lutto anche quello ricorda Andammo a Conza, a Calitri, a
Bisaccia, a Lioni e ascoltavamo i sopravvissuti. Chi diceva che si era spaccata la montagna, chi credeva di aver visto un
fuoco uscire dalla terra. Proiettavamo diapositive, facevamo divulgazione, cercavamo di renderci utili così».
Perché oggi è tanto preoccupato?
«Nel 1981 quei Comuni furono classificati da una legge dello Stato come seconda categoria sismica. Anche quelli che
sorgevano nellepicentro, come Lioni, SantAngelo dei Lombardi e Conza. Paradossalmente furono considerati meno a
rischio di quelli che confinavano con quelli inseriti in prima categoria in seguito allevento del 1930, che fu meno
distruttivo. Era evidente lanomalia. La ricostruzione fu attuata, perciò, realizzando edifici che furono strutturati per una
sollecitazione sismica inferiore (seconda categoria) a quella cui potevano essere sottoposti (relativa alla prima categoria
sismica). A febbraio 2003 la Regione Campania, finalmente e troppo tardi, ha riclassificato sismicamente il territorio.
Quei 37 Comuni sono stati ovviamente ed opportunamente inseriti nella fascia di maggiore rischio. La ricostruzione, però,
era ormai completata ».
Perché, secondo lei, nel 1981 non furono inseriti nella fascia di maggior rischio sismico?
«Scientificamente fu una decisione priva di senso. Forse, si preferì dirottare una parte dei fondi per la ricostruzione verso
le aree di pianura, economicamente più appetibili».
Prima del sisma del 1980 quale era la situazione?
«Cerano una ventina di Comuni classificati in prima categoria sismica, in quanto interessati dagli eventi del 1930 in Alta
Irpinia e del 1962 tra Ariano Irpino e Grottaminarda. Il resto del territorio campano che fu interessato disastrosamente
dallevento del 23 novembre 1980 non era classificato come sismico. Anche gli edifici costruiti più di recente non erano
strutturati per resistere adeguatamente alle sollecitazioni ».
Quali sono le aree in Campania dove possono originarsi i più disastrosi terremoti?
«Sono nella fascia interna, lungo un allineamento che comprende i monti della Maddalena (Vallo di Diano), lalto
Tanagro-Sele-Ofanto-Alta Irpinia-Alta valle dellUfita-Benevento-Matese orientale. Nella fascia costiera possono
verificarsi terremoti connessi al vulcanismo e agli eventi bradisismici nelle zone vulcaniche del Vesuvio, nellarea dei
Campi Flegrei e ad Ischia».
La più recente classificazione regionale di rischio sismico, quella del 2003, è valida?
«Credo, e non sono il solo, debba essere rivista inserendo nella categoria sismica 1 anche i Comuni di Casamicciola,
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
35
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
«In Irpinia case nuove a rischio crollo»
Lacco Ameno e Forio nellIsola dIschia disastrati dallevento del 1883, e alcuni altri Comuni delle province di Salerno,
Avellino (per esempio Nusco) e Benevento. Bisognerebbe anche rivedere la normativa per le case che ricadono nellarea
del bradisismo: la zona occidentale di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano), Pozzuoli e Bacoli».
Perché?
«Nella zona Flegrea è applicata solo la legge antisismica, che non contempla le deformazioni che si manifestano durante i
sollevamenti bradisismici. Dal 1985 è stato ripetutamente proposto alle istituzioni statali e locali di elaborare adeguate e
specifiche norme antibradisismo. Invano».
Non è sufficiente la normativa antisismica che si applica ovunque?
«No, il bradisismo agisce in maniera diversa e impone particolari misure di prevenzione dei danni agli edifici. L'ultimo
evento si è verificato tra il 1983 e il 1985 e ha determinato un sollevamento massimo di circa 2 metri tra il Porto e il Rione
Terra di Pozzuoli e migliaia di scosse di non elevata magnitudo. Il sollevamento provoca deformazioni accentuate del
suolo e del suo substrato, provocando spostamenti differenziati e dilatazioni dei manufatti non strutturati per sostenere tali
sollecitazioni. I danni principali ai palazzi dipendono proprio da tali anomali comportamenti delle rocce del substrato».
Fabrizio Geremicca Interventi
Il geologo Franco Ortolani richiede sopralluoghi in Irpinia
\\
Nell81 migliaia di edifici furono classificati con una categoria sismica inferiore a quella che poi è stata rilevata dalla
Regione
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
36
Data:
Corriere del Mezzogiorno
10-04-2009
Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio
Corriere del Mezzogiorno
""
Data: 10/04/2009
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Corriere del Mezzogiorno
sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1
Terremoto In Abruzzo altri quattro morti campani
Il geologo Ortolani: in Irpinia case ricostruite a rischio
«Qualora ci fosse un sisma di elevata magnitudo, le case edificate in Irpinia dopo il sisma del 1980 non sarebbero sicure,
perché allepoca i Comuni dellepicentro furono classificati nella fascia 2 di rischio sismico». Franco Ortolani, ordinario
di geologia alla Federico II, lancia lallarme e chiede interventi concreti per la messa in sicurezza di migliaia di abitazioni.
«Fu una scelta politica, scientificamente insensata », denuncia. «Solo nel 2003 la nuova classificazione regionale ha
inserito quei 37 Comuni nella fascia 1, che comprende i territori a maggiore rischio. Ormai, però, la ricostruzione era
finita». Intanto in Abruzzo sale in bilancio tragico: altri quattro campani morti.
A PAGINA 2
Geremicca, Izzo
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
37
Data:
10-04-2009
Corriere del Mezzogiorno
Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati
Corriere del Mezzogiorno
""
Data: 10/04/2009
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Corriere del Mezzogiorno
sezione: INPRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 3
La situazione in Puglia Nessuna costruzione presa in esame dalla Regione è capace di reggere il cosìddetto «sisma di
progetto»
Resistenza al terremoto Edifici pubblici bocciati
Palazzi e infrastrutture: ben 314 sono a rischio I manufatti censiti risalgono a prima del 1984
Dei 3,6 milioni ricevuti nel 2004 la metà è stata impiegata per ladeguamento degli Ospedali Riuniti di Foggia
BARI È mediocre lo stato di salute degli edifici pubblici pugliesi. Nessuno di quelli sottoposti ad indagine (poco più di
trecento su 1.200 censiti) supera lesame sulla resistenza al rischio sismico. Vale per gli edifici, vale anche per
infrastrutture come strade e ponti. A rischio crollo? No, ma neppure esempio di costruzione capace di reggere il
cosiddetto «sisma di progetto». Nella graduatoria utilizzata dagli esperti (una scala da 0 a 1) nessuno raggiunge il livello
ottimale.
Stiamo parlando, è bene chiarirlo, di manufatti costruiti prima del 1984, perché così richiese il governo quando sollecitò i
controlli. La richiesta arrivò dopo la tragedia del crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. Palazzo Chigi da un lato
emanò lordinanza 2374 del 2003 per la riclassificazione del territorio sismico. Dallaltro con lo stesso provvedimento
destinò un fondo alle Regioni per il censimento e la verifica del patrimonio edilizio (pubblico e privato) in chiave
antisismica. Lesiguità dei fondi indusse ad indirizzare lanalisi verso i manufatti pubblici o di uso pubblico (come chiese
e cinema) concentrati nelle aree più sismiche.
Alla Puglia toccarono 3,6 milioni con lesercizio finanziario 2004 e altrettanto per il 2005. Finora è stata utilizzata la
prima tranche; la seconda riguarda iniziative ancora in corso. Ebbene, dei 3,6 milioni del 2004, la metà fu destinata a
lavori di adeguamento antisismico degli Ospedali Riuniti di Foggia, tuttora in corso. Il resto dei soldi (1,8 milioni) andò
al controllo. Lordinanza chiedeva il censimento e, dove possibile, analisi di approfondimento.
La Regione distribuì le risorse a quegli enti locali (Comuni, Province, Comunità montane) che fossero in grado di
cofinanziare al 50% lintervento. Inutile dire che allappello risposero in pochi. Sono stati censiti poco meno di mille
immobili pubblici o ad uso pubblico. In totale 989 manufatti: 686 edifici e 383 infrastrutture. Pochi per una Regione che
conta 258 Comuni.
Come si capisce, lelenco è niente più che di una piccola mappa dellesistente. E per nulla esaustiva, visto che tanti enti
locali e istituzioni pubbliche non hanno risposto allappello, probabilmente per non impegnare risorse proprie.
Il secondo aspetto della vicenda riguarda le verifiche (anche queste con il sistema del cofinanziamento). Ne sono state
compiute 314: 240 su edifici e 74 su infrastrutture.
Qui emerge un dettaglio tuttaltro che secondario. Nessuno dei manufatti esaminato è promosso. Tenendo conto della
scala da 0 a 1, prevista sullanalisi del rischio sismico, non cè alcun edificio che arrivi alla sommità della classifica. «In
base alle norme esistenti - dice lingegnere Angelo Lobefaro dellassessorato alle Opere pubbliche
Francesco Strippoli
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
38
Data:
10-04-2009
Corriere del Trentino
«Un'ora di lavoro per l'Abruzzo»
Corriere del Trentino
""
Data: 10/04/2009
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Corriere dell'Alto Adige
sezione: TRENTOEPROV data: 10/04/2009 - pag: 5
Solidarietà A giorni laccordo con Provincia e mondo imprenditoriale sul «modello-tsunami»
«Unora di lavoro per lAbruzzo»
Dai sindacati liniziativa per devolvere 2 milioni ai terremotati
Raccolte fondi anche da cooperazione trentina e alpini. La Croce Rossa chiede farmaci e coperte Bressan: «Siate altruisti»
TRENTO Rinunciare alla retribuzione di una sola ora di lavoro nel mese di aprile farebbe raccogliere in provincia di
Trento quasi 2 milioni di euro da devolvere ai terremotati dellAbruzzo. A patto, però, che questo piccolo sacrificio venga
compiuto da tutti, dipendenti pubblici e lavoratori e imprese del privato. Liniziativa di solidarietà collettiva, già compiuta
sul territorio in occasione dello tsunami del 2004, torna sul tavolo di sindacati, Provincia e associazioni di categoria che
hanno già raggiunto un accordo di massima e, entro la prossima settimana, sigleranno lintesa che coinvolgerà ogni
cittadino trentino percettore di reddito.
Ad anticipare i contenuti della proposta sono Cgil, Cisl e Uil. «Ciascuno dei circa 180mila lavoratori dipendenti della
provincia di Trento verrà invitato a devolvere il corrispettivo di unora di lavoro del mese in corso per le vittime della
catastrofe abruzzese spiega Lorenzo Pomini, segretario provinciale Cisl . Altrettanto verrà chiesto alle aziende,
pubbliche e private, che convoglieranno lidentica somma per ogni lavoratore». «Facendo una stima al ribasso prosegue
il collega della Uil, Ermanno Monari dovremmo riuscire a raccogliere con le buste-paga di maggio almeno 10 euro per
ogni lavoratore, per una somma totale che si aggira intorno ai 2 milioni di euro». «Una sfida importante che chiama in
causa i cittadini ma anche il mondo imprenditoriale precisa Paolo Burli, Cgil e che contiamo venga definita entro la
prossima settimana. Cè già lok di Dellai, Schelfi, Bort, Ramus, Denicolò e Rigotti».
Intanto anche il mondo della cooperazione trentina si è mosso per aiutare la popolazione abruzzese aprendo una
sottoscrizione, attraverso la onlus Solidea che raccoglierà le donazioni spontanee (info: www.solideaonlus.it o
0461/898111). Una raccolta fondi è stata avviata anche dallAna, lAssociazione nazionale alpini, attraverso un conto
corrente bancario e uno postale aperti per i versamenti di solidarietà ( www.ana.it o 0461/985246). Dalla Croce Rossa,
invece, arrivano richieste mirate per gli aiuti ai terremotati: stop allinvio di vestiti e alimenti da inviare alle zone colpite
dal sisma, quel che serve ora sono coperte, farmaci, materiale sanitario e prodotti per linfanzia e per ligiene personale.
Lispettorato dei volontari trentini di via Muredei invita dunque a far pervenire plaid, analgesici, antinfiammatori,
disinfettanti, kit chirurgici, cerotti, bende, lenzuola, biberon, succhiotti, pannolini, shampoo, salviettine umidificate e
olietti per bambini. Lelenco dei beni necessari èon-linesulsitodellaCroce Rossa: www.critrentino.it (0461/380014).
Un richiamo alla solidarietà e alla carità arriva anche dallarcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, che ieri nella
sua omelia della messa in cena domini ha ricordato la catastrofe abruzzese. «Il rito liturgico della lavanda dei piedi è
unespressione di amore verso le persone ha detto Bressan . Il messaggio è quello dellaltruismo: ogni cristiano è
invitato a considerare quanto può fare per i fratelli e le sorelle in difficoltà. Pochi giorni fa sono stato al Punto Incontro ed
è stato bello che proprio lì sia iniziata una raccolta fondi di solidarietà per i terremotati dellAbruzzo ».
Silvia Senette LItalia si ferma
Oggi è lutto nazionale
TRENTO Bandiere a mezzasta in tutti gli edifici pubblici del Trentino, oggi, in segno di adesione alla giornata di lutto
proclamata a livello nazionale. In segno di rispetto e dolore per le quasi 300 vittime del tragico terremoto che ha colpito
lAbruzzo, il Paese sospenderà per un minuto tutte le sue attività. Annullata anche la cerimonia di inaugurazione del lotto
di completamento della variante di Moena con la galleria «Someda», che attraversa in sotterraneo lomonima località. La
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Speciale Terremoto Abruzzo
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39
Data:
10-04-2009
Corriere del Trentino
«Un'ora di lavoro per l'Abruzzo»
nuova viabilità sarà comunque transitabile a partire dalle 12. A Roma, alle 11.30, in San Pietro si terrà una cerimonia
funebre per commemorare quanti hanno perso la vita sotto le macerie delle loro case.
Macerie ovunque Il Trentino si mobilita con raccolte fondi per ricostruire i centri colpiti dal sisma
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
40
Data:
10-04-2009
Corriere del Veneto
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo
Corriere del Veneto
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Data: 10/04/2009
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Corriere del Veneto
sezione: PRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 5
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire lAbruzzo
Sono sessanta, rileveranno lagibilità degli edifici Oggi bandiere a lutto per onorare le vittime del sisma
VENEZIA Ha fretta, il premier Silvio Berlusconi, di ricostruire lAbruzzo devastato dal terremoto, e per farlo si affida
anche al Veneto. Sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione,
pubbliche amministrazioni e Università di Padova sono pronti a entrare nella task force di mille tecnici che la prossima
settimana inizierà i rilievi sugli edifici pubblici e privati de LAquila e Comuni limitrofi, per valutare i danni, stabilire la
staticità e labitabilità. Dovranno insomma indicare i complessi da abbattere, quelli da restaurare e gli immobili da poter
nuovamente occupare.
In missione
Ieri sono stati riuniti e istruiti sul da farsi da Mariano Carraro, capo della Protezione civile del Veneto, nella sede di
Marghera, dopo che i loro nomi erano già stati trasmessi al Dipartimento centrale di Roma. «In realtà i professionisti
esperti di valutazioni di immobili colpiti da sisma che si sono offerti volontari sono oltre un centinaio e continuano ad
aumentare rivela Carraro . Per ora ne abbiamo selezionati sessanta: alcuni potrebbero raggiungere lAbruzzo prima di
Pasqua, gli altri tra lunedì e martedì prossimi. Ieri sera ne ho inviato la lista a Mauro Dolce, dirigente del Servizio Sismico
della Protezione civile nazionale, rimasto favorevolmente impressionato da tanta disponibilità».
Il lavoro che li aspetta non sarà semplice: secondo i dettami di Berlusconi, entro due mesi la task force di mille tecnici
dovrà aver esaminato gli immobili su una superficie di 600 chilometri, per consentire di rilasciare celermente i certificati
di abitabilità a chi una casa ce lha ancora. Larea è già stata fotografata, dallalto e nei dettagli, così da poter stabilire
subito lelenco delle priorità. Si inizierà dal centro storico del capoluogo, il più colpito dal terremoto, e una speciale
precedenza verrà data alle scuole.
Contemporaneamente il ministero dei Beni culturali e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, hanno richiamato in
Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche.
Tra loro il professor Claudio Modena dellUniversità di Padova, che martedì sarà a LAquila con venti dei suoi
dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca. «Dovremo valutare i danni al patrimonio artistico e monumentale spiega
Modena e fare una stima degli investimenti necessari alla ricostruzione. Partiremo con i sopralluoghi più urgenti ».
«E la riprova di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto»,
commenta il governatore Giancarlo Galan. In effetti allindirizzo mail [email protected]. it sta arrivando una
pioggia di offerte di forniture di beni di prima necessità, alimentari, abbigliamento e coperte, che i funzionari di Palazzo
Balbi selezionano in tempo reale per inviare al più presto il materiale necessario.
Il giorno del lutto
Oggi, intanto, è il giorno del dolore. Alle 11 saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime del sisma e anche il Veneto
si fermerà a commemorarli. Alcuni volontari della Protezione civile regionale vi parteciperanno e trasporteranno delle
bare. A Palazzo Balbi, come nelle altre sedi della Regione e in tanti Comuni a partire da Ca Farsetti a Venezia, saranno
esposte le bandiere a lutto.
Saracinesche abbassate invece, per lintera durata delle esequie funebri, nei 13.500 pubblici esercizi aderenti alla Fipe. «E
un modo per mandare un segnale di conforto e partecipazione a una popolazione che non devessere lasciata sola e che mi
ha impressionato per la grande dignità con cui affronta un dolore immenso », commenta il segretario regionale Angelo
Luni. I negozi iscritti a Confcommercio e Confesercenti sospenderanno le vendite, in segno di solidarietà alle vittime e
alle loro famiglie.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
41
Data:
10-04-2009
Corriere del Veneto
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo
Michela Nicolussi Moro Sotto ispezione
Il governo ha messo un piedi una task force di mille tecnici, incaricati di rilevare agibilità e abitabilità degli edifici,
pubblici e privati, e del patrimonio artistico e monumentale de LAquila e Comuni colpiti dal sisma. Ne fanno parte 60
veneti
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
42
Data:
10-04-2009
Corriere del Veneto
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo
Corriere del Veneto
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Data: 10/04/2009
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Corriere del Veneto
sezione: PRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 2
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire lAbruzzo
Sono sessanta, rileveranno lagibilità degli edifici Oggi bandiere a lutto per onorare le vittime del sisma
VENEZIA Ha fretta, il premier Silvio Berlusconi, di ricostruire lAbruzzo devastato dal terremoto, e per farlo si affida
anche al Veneto. Sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione,
pubbliche amministrazioni e Università di Padova sono pronti a entrare nella task force di mille tecnici che la prossima
settimana inizierà i rilievi sugli edifici pubblici e privati de LAquila e Comuni limitrofi, per valutare i danni, stabilire la
staticità e labitabilità. Dovranno insomma indicare i complessi da abbattere, quelli da restaurare e gli immobili da poter
nuovamente occupare.
In missione
Ieri sono stati riuniti e istruiti sul da farsi da Mariano Carraro, capo della Protezione civile del Veneto, nella sede di
Marghera, dopo che i loro nomi erano già stati trasmessi al Dipartimento centrale di Roma. «In realtà i professionisti
esperti di valutazioni di immobili colpiti da sisma che si sono offerti volontari sono oltre un centinaio e continuano ad
aumentare rivela Carraro . Per ora ne abbiamo selezionati sessanta: alcuni potrebbero raggiungere lAbruzzo prima di
Pasqua, gli altri tra lunedì e martedì prossimi. Ieri sera ne ho inviato la lista a Mauro Dolce, dirigente del Servizio Sismico
della Protezione civile nazionale, rimasto favorevolmente impressionato da tanta disponibilità».
Il lavoro che li aspetta non sarà semplice: secondo i dettami di Berlusconi, entro due mesi la task force di mille tecnici
dovrà aver esaminato gli immobili su una superficie di 600 chilometri, per consentire di rilasciare celermente i certificati
di abitabilità a chi una casa ce lha ancora. Larea è già stata fotografata, dallalto e nei dettagli, così da poter stabilire
subito lelenco delle priorità. Si inizierà dal centro storico del capoluogo, il più colpito dal terremoto, e una speciale
precedenza verrà data alle scuole.
Contemporaneamente il ministero dei Beni culturali e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, hanno richiamato in
Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche.
Tra loro il professor Claudio Modena dellUniversità di Padova, che martedì sarà a LAquila con venti dei suoi
dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca. «Dovremo valutare i danni al patrimonio artistico e monumentale spiega
Modena e fare una stima degli investimenti necessari alla ricostruzione. Partiremo con i sopralluoghi più urgenti ».
«E la riprova di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto»,
commenta il governatore Giancarlo Galan. In effetti allindirizzo mail [email protected]. it sta arrivando una
pioggia di offerte di forniture di beni di prima necessità, alimentari, abbigliamento e coperte, che i funzionari di Palazzo
Balbi selezionano in tempo reale per inviare al più presto il materiale necessario.
Il giorno del lutto
Oggi, intanto, è il giorno del dolore. Alle 11 saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime del sisma e anche il Veneto
si fermerà a commemorarli. Alcuni volontari della Protezione civile regionale vi parteciperanno e trasporteranno delle
bare. A Palazzo Balbi, come nelle altre sedi della Regione e in tanti Comuni a partire da Ca Farsetti a Venezia, saranno
esposte le bandiere a lutto.
Saracinesche abbassate invece, per lintera durata delle esequie funebri, nei 13.500 pubblici esercizi aderenti alla Fipe. «E
un modo per mandare un segnale di conforto e partecipazione a una popolazione che non devessere lasciata sola e che mi
ha impressionato per la grande dignità con cui affronta un dolore immenso », commenta il segretario regionale Angelo
Luni. I negozi iscritti a Confcommercio e Confesercenti sospenderanno le vendite, in segno di solidarietà alle vittime e
alle loro famiglie.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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43
Data:
10-04-2009
Corriere del Veneto
Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo
Michela Nicolussi Moro Sotto ispezione
Il governo ha messo un piedi una task force di mille tecnici, incaricati di rilevare agibilità e abitabilità degli edifici,
pubblici e privati, e del patrimonio artistico e monumentale de LAquila e Comuni colpiti dal sisma. Ne fanno parte 60
veneti
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Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
Corriere della Sera
I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime»
Corriere della Sera
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Data: 10/04/2009
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Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 5
I bambini, i disegni e il sisma «La donna fugge con le lacrime»
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
LAQUILA Facciamo il gioco dei sentimenti, proviamo a descrivere la tristezza. «Cè una donna che scappa e piange
dice Marica e il corpo di un uomo è rimasto nudo lì sotto». È una bimba di quattro anni ed è sfollata nel campo di
Bazzano; per lei la tristezza adesso è fatta così.
«Ma parlava con grande serenità assicurano gli psicologi che hanno raccolto le sue parole nessun tono drammatico».
Poi quella bambina ha disegnato la storia che aveva appena raccontato: si vede una figura femminile che si allontana,
dagli occhi cadono grandi lacrime celesti, e a destra cè una casa con dentro un corpo steso a terra.
Gli esperti dicono che è giusto così. Spiegano che la bambina non parlava di cose che ha visto, ma di quello che ha sentito
dire dai grandi, e soprattutto che va bene se lo racconta. «Qui tutti si ricordano la notte del terremoto: adulti, anziani e
anche i bambini» dice Emanuele Legge, psicologo. Lui lo sa perché cera: lavora allAsl dellAquila e adesso è uno
sfollato. In questi giorni, da volontario, sta assistendo gli altri profughi.
«Invece di mettere tutto in un cantuccio per poi tirarlo fuori nei momenti critici prosegue , è meglio esprimere. Noi
chiediamo ai bambini di inventare storie e favole. Alcuni parlano di fughe nella notte o del rumore terribile che hanno
sentito. Ma è normale, e ha valore terapeutico». Del gioco dei sentimenti, ieri a Bazzano, faceva parte anche la
descrizione della gioia: è una distesa di cuori, magari un po incerti, ma molto colorati. I bambini terremotati disegnano.
Ognuno quello che si sente, non vengono indirizzati. Matteo ha fatto un prato fiorito. Laura racconta in diretta la sua
opera: «Questo qui sopra è Gesù. Poi sotto ci sono tre bambini». Ma alla fine aggiunge un particolare, la figura di un
uomo sulla sinistra che lancia in aria qualcosa. Sul retro, a mo di didascalia, scrive di che si tratta: «Che i bambini dicono
a un bandito di lasciare la pistola e andare con loro». Insomma, non tutti si ispirano alla tragedia che hanno appena
vissuto. Però Leila, nata in Abruzzo da genitori macedoni, da due giorni riempie fogli con disegni di tende da campo:
«Spostati, che non vedo bene» dice a chi si mette davanti al soggetto che sta cercando di copiare.
Lo stesso che, coccolata da un team di Save the Children, ha disegnato Gloria, 9 anni: due grosse tende numerate,
proprio come quelle che ospitano i profughi, ma circondate da farfalle multicolore, e poi un prato in fiore, il sole, le
nuvolette azzurre. E ancora: cè chi ha dipinto una grossa jeep, come quelle che circolano allAquila da giorni. Cè
Davide, che ha messo le montagne dellAbruzzo sullo sfondo, un elicottero in cielo e unambulanza a terra. È quello che
vede quando si guarda attorno dal campo di Piazza dArmi, dove abita ora. Un altro bambino di quella tendopoli si è
cimentato con le tecniche ad acquerello: su un cartoncino ha dipinto una casa nera, e non si sa se gli è scappata la mano
oppure se è un effetto voluto, fatto sta che quelledificio sembra tremare. Sopra cè un volo di uccelli, neri anche loro. Ma
in alto ha disegnato un bel sole che ride, e di lato un albero in fiore. «È riuscito a descrivere tutto dice Italo Cassa, della
Scuola di Pace, venuto allAquila per far disegnare i bambini : in quel quadro cè il dolore, ma ci sono anche vita e
speranza».
Proiezioni
I disegni dei bambini dellAquila, con le paure che esprimono: la quotidianità stravolta, il disordine, le ambulanze, la terra
che trema. Un modo per elaborare la tragedia vissuta, monitorato dagli psicologi nel campo (Foto Sestini/
Panella/Guaitoli)
Mario Porqueddu
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
45
Data:
10-04-2009
Corriere della Sera
Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro
Corriere della Sera
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Data: 10/04/2009
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Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 8
Governo, aiuti agli sfollati Contributo di 800 euro
Berlusconi: più poteri al premier. E confessa: sono a pezzi
Tra le misure contenute nellordinanza anche un contributo di 400 euro alle famiglie che trovano una soluzione abitativa
autonoma, sospensione per due mesi di bollette di luce, gas e telefono. Il decreto legge sarà elaborato dopo Pasqua
ROMA Ottocento euro al mese per i commercianti, gli agricoltori e gli artigiani che hanno dovuto sospendere lattività
dopo il sisma, ma anche per i loro collaboratori. Quattrocento euro alle famiglie che trovano una sistemazione autonoma,
e che salgono a 500 euro se ci sono anziani di oltre 65 anni o disabili. Poi la sospensione per due mesi delle bollette di
luce, gas e telefono, nonché dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i lavoratori autonomi e la
possibilità di rinegoziare i mutui contratti con le banche.
Insieme allo stanziamento di altri 70 milioni di euro alla Protezione civile, per far fronte allemergenza, il governo, in
attesa del decreto sulla ricostruzione che verrà varato dopo Pasqua, ha preso ieri una lunga serie di misure di sostegno alla
popolazione del-- lAbruzzo colpita dal terremoto del 6 aprile scorso e che continua a martellare LAquila e la provincia.
Misure concrete di aiuto, che però non bastano ad alleggerire il peso che in queste ore schiaccia il cuore degli abruzzesi e
di tutti gli italiani. Silvio Berlusconi, che fa avanti e indietro con LAquila, dopo aver presieduto il Consiglio dei ministri,
confesserà in serata ai cronisti: «Sono a pezzi. Ho toccato con mano questa tragedia: sto lavorando senza sosta, e quando
lavori vai come una macchina, ma quando ti fermi e pensi al dolore indicibile, viene langoscia».
Lo strumento individuato dallesecutivo per il varo dei provvedimenti è quello dellOrdinanza, immediatamente operativa
e non soggetta allapprovazione parlamentare. Si prevede la distribuzione senza alcuna formalità, da parte delle farmacie
pubbliche e private, dei farmaci per il trattamento di patologie acute e croniche ai cittadini dei comuni abruzzesi colpiti
dal terremoto. E lapertura di diversi conti correnti bancari dove i cittadini potranno versare contributi e donazioni, e che
saranno gestiti direttamente dalla Protezione civile.
Alle iniziative del governo, che esclude il «dolo» rispetto alle «irresponsabilità diffuse» di cui parla il Presidente della
Repubblica, anche se Berlusconi sottolinea che i magistrati «fanno bene a indagare », si sono aggiunte quelle dei singoli
ministeri e delle imprese. Claudio Scajola, titolare delle Attività produttive, ha convocato ieri tutti i gestori di telefonia
fissa e mobile: insieme hanno deciso di sospendere il pagamento di tutte le bollette, nellarea interessata dal sisma, per due
mesi. Per luce e gas la sospensione dei pagamenti potrebbe essere anche più lunga. Le società telefoniche ed il governo
hanno inoltre messo a disposizione della Protezione civile 30 mila ricariche da 20 euro per i telefoni mobili, più una
dotazione di cellulari.
Se il governo ha stabilito che il terremoto rappresenta una delle cause di «forza maggiore » che danno luogo alla
rinegoziazione dei mutui, lAssociazione bancaria ha invitato gli istituti di credito, sempre nelle zone interessate dalla
catastrofe, alla sospensione delle rate e a non applicare ai clienti le commissioni sui prelievi Bancomat. Le Ferrovie hanno
garantito viaggi gratuiti fino al 31 maggio agli sfollati e agli studenti abruzzesi. Mariastella Gelmini, ministro
dellIstruzione, ha promesso 110 milioni per la ricostruzione delle scuole, ma il governo ha già garantito la salvaguardia
dellanno scolastico in corso, ai fini del rilascio dei titoli di studio, anche se questo avrà una durata inferiore ai 200 giorni.
Altri 5 milioni sono stati stanziati per gli interventi più urgenti sui beni culturali della regione. «Non voglio fare
polemiche sui decreti legge, ma uno Stato moderno deve arrivare a decidere in tempi rapidi. Bisogna dare più poteri al
premier. Non più di quelli dei suoi colleghi europei » dice Berlusconi presentando i nuovi interventi.
M. Sen.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
46
Data:
10-04-2009
Corriere della Sera
Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe
Corriere della Sera
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Data: 10/04/2009
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Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 10/04/2009 - pag: 6
Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe
DallIrpinia allAbruzzo: proclami dopo le tragedie, ma norme accantonate finita lemergenza
Dopo il sisma allAquila votata una mozione per annullare lennesima proroga che rinviava tutto al giugno 2010
ROMA Successa la tragedia, si corre ai ripari. Con imperdonabile ritardo. Un vizio che ben conosciamo. E che in questo
caso riguarda tutti i governi, di centrosinistra e di centrodestra. Le Ntc, «Norme tecniche per le costruzioni» esistono dal
2005, ma finora, almeno per gli edifici privati, non cè lobbligo di applicarle, perché la loro entrata in vigore è stata di
anno in anno puntualmente prorogata. Lultimo rinvio poco più di un mese fa, manco a dirlo col solito decreto
«milleproroghe», lo stesso usato da Prodi nel 2007. Ogni volta i governi di turno hanno ceduto alle pressioni delle lobby
dei costruttori e degli ingegneri, che chiedevano più tempo per adeguarsi alle novità e temevano laumento dei costi. E
così, ancora oggi, tutte le abitazioni private possono essere costruite ignorando le regole più stringenti introdotte in
maniera organica nel 2005 e aggiornate nel 2008 per garantire la durata e la resistenza degli edifici ai terremoti e alle
altre catastrofi naturali.
Ma ora, dopo il sisma in Abruzzo, la politica si è pentita e laltro ieri nella commissione Ambiente della Camera è stata
approvata col voto di tutti, maggioranza e opposizione, una mozione che impegna il governo ad annullare lultima
proroga, quella del 27 febbraio scorso, che posticipava lentrata in vigore delle Ntc dal 30 giugno 2009 al 30 giugno
2010. Impegno che lesecutivo rispetterà, probabilmente col decreto legge del «piano casa». E pensare che quando si
profilava lultima proroga non erano mancati gli avvertimenti al governo. LAtecap, lassociazione delle imprese del
calcestruzzo più qualificate (quelle che garantiscono un prodotto certificato secondo le Ntc), aveva scritto al presidente
del Consiglio, ai ministri delle Infrastrutture e dello Sviluppo, al capo della Protezione civile, al presidente del Consiglio
superiore dei lavori pubblici e a tutti i gruppi parlamentari. Il continuo regime di proroga, si legge nella lettera del 23
febbraio, «costituisce un forte disincentivo ad applicare comportamenti e a fare investimenti in grado di garantire
maggiore qualità in termini di durabilità e di sicurezza delle opere». Quindi concludeva con una domanda: «Perché
rinunciare a livelli di sicurezza maggiori rispetto al passato?».
Una domanda che, a ben vedere, si trascina dal 2001, quando nel testo unico di edilizia si disponeva la successiva
emanazione di specifiche tecniche per le costruzioni in zone sismiche. Erano passati 21 anni dal terremoto in Irpinia, 9
dallalluvione in Valtellina, 3 dalla frana di Sarno. Le specifiche arrivarono solo nel 2003, ma la loro applicazione fu
rinviata più volte fino al 2005, quando furono approvate le Norme tecniche per le costruzioni. Una disciplina organica che
imponeva lobbligo della certificazione di qualità per i materiali utilizzati nella costruzione. Priorità dettata dalla tragedia
del 31 ottobre 2002, quando, per un terremoto neppure tanto forte, a San Giuliano di Puglia la scuola elementare si
sbriciolò uccidendo 27 bambini e una maestra. Ma neppure questa volta le norme furono applicate, a causa di due
proroghe. Finché si arriva al testo del 2008 e, almeno in parte, le nuove regole, che si adeguano con grave ritardo agli
standard europei, cominciano finalmente a entrare in vigore. In particolare, per gli edifici di «interesse strategico», per
esempio scuole, ospedali ed edifici pubblici in genere, cè lobbligo di utilizzare il calcestruzzo certificato. Per le
costruzioni private, invece, se ne può fare a meno grazie appunto alle proroghe: si risparmia forse, ma le case non sono
sicure.
Macerie Un soccorritore impegnato nel recupero delle vittime (Ansa/Grillo)
Enrico Marro
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Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
Corriere di Bologna
Terremoto, il lutto di Bologna
Corriere di Bologna
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Data: 10/04/2009
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Corriere di Bologna
sezione: CRONACA data: 10/04/2009 - pag: 5
Terremoto, il lutto di Bologna
Oggi, in concomitanza con i funerali, serrande abbassate e bandiere a mezzasta
I fondi del Comune utilizzati per ricostruire una scuola a LAquila Da Unicredit aiuti per un milione di euro
Oggi i negozi abbasseranno le serrande, la Campana dellArengo suonerà a morto alle 11, in concomitanza con i funerali
di Stato delle vittime del terremoto in Abruzzo, i consiglieri comunali e la giunta si raccoglieranno alle 11 davanti a
Palazzo dAccursio e la bandiera comunale sarà esposta a mezzasta, listata a lutto, per lintera giornata. Anche Atc farà la
sua parte. Gli autobus usciranno dai depositi listati a lutto e alle 10.30 sosteranno per un minuto alle fermate o dovunque
sarà possibile, limitando lintralcio al traffico.
Il Comune di Bologna aderisce al lutto nazionale proclamato per commemorare le vittime del sisma e lintera città
partecipa alla gara di solidarietà scattata in tutto il Paese, con sottoscrizioni mirate e limpegno a devolvere alle
popolazioni abruzzesi il corrispettivo di unora di lavoro. Palazzo dAccursio ha aperto un conto per le donazioni presso
Unicredit banca, che dal canto suo ha già stanziato aiuti per un milione di euro: la sottoscrizione servirà, come concordato
ieri tra Sergio Cofferati e il sindaco de LAquila Massimo Cialente, per la costruzione di una scuola.
Allora dei funerali Confesercenti e Ascom hanno invitato i commercianti della città e della provincia ad abbassare le
serrande per 15 minuti. Un minuto di silenzio sarà osservato alle 11 nei supermercati e negli ipercoop di Coop Adriatica,
che ha stanziato 40.000 euro per le popolazioni terremotate. Il presidente di Unindustria Bologna Gaetano Maccaferri ha
aderito alliniziativa nazionale di Confindustria e promuoverà, «come in precedenti gravi occasioni, insieme a Cgil, Cisl e
Uil, la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma», si legge in una nota. «Laccordo, che sarà
sottoscritto a breve, avvia la raccolta di contributi fra i lavoratori e gli imprenditori delle imprese associate spiega
Maccaferri e ogni impresa, secondo modalità in corso di definizione, potrà contribuire con una somma almeno
equivalente allimporto che sarà raccolto fra i propri dipendenti, ai quali i sindacati chiederanno di devolvere il
corrispettivo di unora di lavoro».
Sul fronte delle sottoscrizioni anche Cgil, Cisl e Uil Bologna hanno aperto un conto corrente bancario presso il Monte dei
Paschi. I sindacati individueranno uno specifico progetto cui destineranno le risorse economiche raccolte e «prenderanno
contatto con le associazioni datoriali si legge in un comunicato per favorire la raccolta della sottoscrizione volontaria di
unora di lavoro».
Anche la Cna di Bologna ha chiesto ai suoi oltre 700 dipendenti di devolvere unora di lavoro, per contribuire ad attivare
«un ponte di solidarietà tra le imprese di Bologna e quelle aquilane», in collegamento con i colleghi delle Cna abruzzesi.
La Confederazione ha pertanto lanciato una sottoscrizione tra i propri 16.500 associati, aprendo un conto presso la Banca
di Bologna. Il ricavato andrà alla Cna nazionale che si impegnerà a sostenere le imprese abruzzesi colpite dal terremoto.
Inoltre lUnione Costruzioni di Cna Bologna è in contatto diretto coi colleghi del settore di Cna LAquila per raccogliere
le richieste di materiali e di interventi utili alla risistemazione e alla ricostruzione degli edifici e delle imprese.
A LAquila o in un comune individuato dalla Protezione civile, martedì 14 aprile, in collaborazione con le autorità si terrà
un concerto improntato alla massima semplicità, con la Filarmonica del Comunale di Bologna ed il coro dei bambini di
Bologna e artisti di fama internazionale, a cominciare da Andrea Bocelli. Parteciperanno Daniela Dessi, Fabio Armiliato,
Mariella Devia, Juan Diego Flòres. E da Los Angels Placido Domingo farà pervenire la sua testimonianza.
Organizza liniziativa Ferdinando Pinto, già presidente del Petruzzelli e ora della Federico II dellUe per la cultura, che
ricorda che «nei paesi colpiti dal terremoto moltissimi musicisti sono rimasti senza i loro strumenti, spartiti, libri, mentre
lo stesso Conservatorio ha subito danni notevoli ». Il direttore musicale del Comunale, Alberto Veronesi, il sovrintendente
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48
Data:
10-04-2009
Corriere di Bologna
Terremoto, il lutto di Bologna
Marco Tutino, anche presidente della Anfol (Associazione nazionale fondazioni liriche) e i musicisti hanno accolto con
grande slancio linvito a partecipare alliniziativa.
A. Man.
Dolore Una ragazza con la maglia della squadra di rugby dellAquila guarda le macerie lasciate dal terremoto. Oggi
anche il Comune di Bologna esporrà le bandiere a mezzasta in segno di lutto
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49
Data:
09-04-2009
Corriere di Viterbo
Il cuore della Tuscia batte per l'Abruzzo.
Terremoto in Abruzzo, gara di solidarietà in tutto il Lazio.
Il presidente della Provincia Zingaretti d'accordo con Berlusconi.
ROMA10.04.2009
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Terremoto in Abruzzo Solidarietà nel Lazio
“È attivo da ieri sul portale www.regione.lazio.it 'Emergenza sfollati', uno spazio dedicato all'emergenza abitativa dopo il
terremoto in Abruzzo”. Lo rende noto la Regione Lazio. “In questi giorni - si legge in una nota - le offerte di sistemazioni
per gli sfollati sono arrivate dalle cinque province del Lazio e da tutta Italia, e il numero verde della Protezione civile
regionale, 803 555, è diventato un punto di riferimento. Solo dal Lazio, da lunedì alle 10 di ieri mattina, sono oltre 120 le
persone che hanno dato la loro disponibilità per un totale di circa 1200 posti letto”. Romani, civitavecchiesi, anguillaresi e
braccianensi, ma anche tanti cittadini dei Castelli, spiega la Regione, hanno offerto la loro disponibilità; molte offerte
dalla provincia di Rieti e Frosinone: Antrodoco, Rieti, Cassino, Fumone. Anche da Viterbo, Tuscania, Terracina e Latina
sono arrivate offerte per dare un alloggio a chi è rimasto senza casa. C'è chi ha offerto, in Piemonte, ben 300 posti letto in
una sola volta, così come tanti altri da Cagliari, Arezzo, Bologna e Caserta. Moltissimi hanno offerto uno o due posti che
restavano liberi in casa. Hanno aderito case di riposo. “Adotteremo un pezzo di Abruzzo che deve essere ricostruito. La
Conferenza Stato-regioni deciderà di quale territorio si dovrà occupare la Provincia di Roma”. Lo ha detto il presidente
della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dopo aver espresso parere positivo sull'idea del presidente del Consiglio dei
ministri, Silvio Berlusconi, sull'ipotesi di creare cento progetti di ricostruzione dei quali affidare la responsabilità a
ciascuna delle Province italiane che dispongono di ingegneri, geometri e tecnici. “Accettiamo - ha aggiunto - che si
accendano i riflettori su di noi e saremo giudicati per come lavoreremo”. Raccogliere fondi sui conti correnti della
Provincia di Roma e farli affluire è l'unico metodo per fare qualcosa di utile per le popolazioni terremotate. Non bisogna
portare nè derrate alimentari nè vestiti ma bisogna coordinarsi con le istituzioni». Lo ha detto il direttore della Protezione
civile del Lazio Maurizio Pucci al termine di un incontro a palazzo Valentini con 80 sindaci della Provincia di Roma.
Riferendosi all'eventualità di nuove scosse Pucci ha detto: “I movimenti tellurici ci sono e continueranno ad esserci ma
non sono preludio a eventi più grandi”
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Data:
09-04-2009
Dire
Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro
al mese ai senzatetto Si susseguono le scosse, alcune molto forti. 800 euro al
mese
imprenditori,
Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi
fisco,amutui
e bollette. 400 euro al mese ai senzatetto
ROMA - L'Abruzzo continua a tremare, mentre oggi è ancor di più il giorno del dolore, con i funerali di Stato alle 11, a
L'Aquila, dove, nel piazzale davanti alla scuola della Guardia di Finanza, saranno schierate le tantissime bare dei morti del
terremoto della notte di domenica scorsa. Il bilancio delle vittime, intanto, è salito a 287.
Ed è stata un'altra notte di paura per gli abitanti delle zone colpite dal sisma. Una scossa molto forte, l'ennesima, ieri sera
alle 21 e 38, che ha generato il panico anche in Umbria, sentita chiaramente anche a Roma: 4,9 sulla scala Richter la
magnitudo. Secondo gli esperti è impossibile fare previsioni, ma si tratta comunque della normale attività di assestamento
dopo il terremoto di domenica notte che ha distrutto L'Aquila e i paesi della provincia. Gli sfollati sono 30 mila.
BERLUSCONI: "LA DIGNITA' DEGLI ABRUZZESI UNA LEZIONE PER TUTTI" - "Vorrei ringraziare gli abruzzesi
per la compostezza, la serietà, la straordinaria prova di civiltà, la grandissima dignità con cui stanno affrontando questa
calamità. E' una grande lezione per tutti gli italiani e credo sia il modo migliore per rendere onore ai loro morti, che sono
anche i nostri e sono i morti della nazione". Così Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio questa mattina parteciperà
ai funerali delle vittime del sisma e assicura ancora una volta che "lo Stato ha dimostrato di esserci, ci siamo e non
lasceremo indietro nessuno". Poi, aggiunge: "Oggi sarà un momento di grande commozione, perché come si fa a non
commuoversi di fronte al dolore di chi ha perso qualcuno? Sarà- prosegue- una mattina veramente toccante", perché la
situazione nelle aree terremotate "è peggio di quanto si può intuire dalle immagini in tv: il contatto con chi ha perso un
figlio è lancinante".
"Per fare l'inventario dei danni- prosegue il premier- ci vorranno almeno due mesi, subito dopo cominceremo la
ricostruzione e serviranno una buona organizzazione, su cui posso garantire, e delle risorse adeguate".
SI SCAVA FINO A PASQUA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato che si continuerà a scavare fra le
macerie alla ricerca di sopravvissuti fino a domenica prossima. I solenni funerali di Stato si svolgeranno invece domani
alle 11.
FISCO E BOLLETTE SOSPESI, MUTUI CONGELATI - Sempre oggi, il Consiglio dei ministri ha deciso la
sospensione delle scadenze fiscali, del pagamento delle utenze e il congelamento delle rate dei mutui per le popolazioni
colpite dal terremoto. Per questo, ci sarà un'ordinanza. Una seconda, invece, riguarderà i provvedimenti (fondi per le
scuole, flessibilità del calendario scolastico, possibilità di proseguire gli studi in altri istituti della regione) per salvare
l'anno scolastico in Abruzzo. Il decreto con lo stanziamento dei fondi slitta invece a dopo Pasqua. Per quanto riguarda
invece la riedizione dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero, mobilitando cosi' ulteriori soldi, l'ipotesi
sarebbe ancora allo studio ma verrà approfondita nella prossima settimana.
Per l'autonoma sistemazione, alle famiglie rimaste senza casa arriva a un contributo massimo di 400 euro mensili, con
aggiunta di 100 euro a favore di coloro con un'età superiore ai 65 anni o diversamente abili.
NAPOLITANO ALL'AQUILA - Nel capoluogo dell'Abruzzo è arrivato questa mattina il capo dello Stato, Giorgio
Napolitano. Il presidente della Repubblica rende omaggio alle vittime del terremoto e incontra le popolazioni colpite dal
sisma in Abruzzo. La visita, precisa una nota del Quirinale, inizia nella scuola della Guardia di Finanza dove è previsto un
briefing sull'organizzazione dei soccorsi. Il capo dello Stato, dopo aver verificato la situazione su alcuni luoghi simbolo
della tragedia, incontra nuovamente nella scuola della Guardia di Finanza i responsabili delle organizzazioni che si
occupano dei soccorsi e i sindaci dei Comuni terremotati.
Dopo Pasqua, anche Papa Benedetto XVI visiterà le terre colpite dal terremoto.
BERLUSCONI: "IL BILANCIO DELLE VITTIME POTEVA ESSERE PIU' GRAVE" - "Le vittime sono 279 (poi salite
a 281, ndr), di cui 20 bambini sotto i 16 anni". E' il triste bilancio in vite umane del terremoto in Abruzzo che fa il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a palazzo Chigi. "E' un bilancio grave- aggiunge- ma
poteva esserlo di più".
POCHI I DISPERSI - Ci sono ancora "dei dispersi", ma "si tratta veramente di numeri esigui", assicura il premier.
"Quando guardo a ciò che è successo e vedo il numero delle vittime- prosegue- alla fine siamo stati...", e qui il presidente
si interrompe, "...non voglio usare parole troppo ottimiste, ma dico meno male, potevano essere di più".
Ancora: sono "più di 10 mila persone" nei "171 alberghi messi a disposizione" e ora saranno attivate anche alcune
strutture ricettive nella provincia di Ascoli Piceno. Le tende aperte finora sono 3.289 e le persone assistite 20 mila.
12 MILA SOCCORRITORI - Per scavare nelle macerie e assistere gli sfollati, "le forze in campo sono aumentate: oggi ci
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Speciale Terremoto Abruzzo
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51
Data:
09-04-2009
Dire
Abruzzo, 281 morti e 30 mila sfollati. Sospesi fisco, mutui e bollette. 400 euro
al mese ai senzatetto Si susseguono le scosse, alcune molto forti. 800 euro al
a imprenditori,
sono 11.669 soccorritori". Berlusconi spendemese
poi parole
di particolare apprezzamento per "i 2.400 Vigili del fuoco che
hanno scavato per estrarre i superstiti da sotto le macerie".
"RICOSTRUZIONE TRASPARENTE" - "Abbiamo verificato un solo episodio di sciacallaggio". Gli episodi di chi cerca
di approfittare del sisma, spiega il capo del governo, "sono puntuali e di nessuna rilevanza". Il ministro della Difesa, La
Russa, ha poi annunciato l'impiego di 700 militari contro lo sciacallaggio. E quanto ai possibili fenomeni di corruzione
che si potrebbero verificare durante la ricostruzione, aggiunge: "Credo che la parcellizzazione degli interventi sotto la
responsabilità delle province lo eviterà". Inoltre, ogni spesa pubblica effettuata per l'emergenza terremoto "sarà
contabilizzata sotto la responsabilità del ministero dell'Economia. Daremo conto di tutto in totale trasparenza".
800 EURO MENSILI AGLI IMPRENDITORI - Una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività
commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. È uno
dei provvedimenti presi oggi in Consiglio dei ministri dal governo a favore degli abruzzesi colpiti dal sisma.
L'indennità viene riconosciuta anche ad alcune tipologie di collaboratori coordinati e continuativi. Ad esempio quelli che
operano in regime di mono-committenza o che hanno conseguito l'anno scorso un reddito superiore a 5.000 euro.
INAGIBILE IL 90% DELLE SCUOLE - Sono in tutto 64 i plessi scolastici coinvolti dal sisma e, per questo, al momento
chiusi in attesa, dove ancora possibile, delle dovute verifiche tecniche. Strutture che si trovano tra L'Aquila e le cittadine
della provincia, da Onna a Paganica. A fornire il numero è l'Ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo. Solo a l'Aquila ci
sono 18 scuole. Dei 64 plessi chiusi, al momento, secondo quanto riferito dalla Protezione civile all'amministrazione
scolastica, il 90% risulterebbe "inagibile". In totale sono 18 mila, dunque, gli studenti che attendono i provvedimenti al
vaglio del Consiglio dei ministri per salvare l'anno scolastico.
9 aprile 2009
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10-04-2009
L'Eco di Bergamo
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Bergamo La Giunta comunale decide di stanziare 150 mila euro
Bergamo La Giunta comunale
decide di stanziare 150 mila euro
Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI, e-mail print
Mercoledì sera i consiglieri comunali hanno deciso all'unanimità di devolvere ai terremotati il gettone di presenza alla
seduta. Ieri per Palafrizzoni si è fatta avanti anche la Giunta, che ha deciso di donare 150 mila euro alle persone colpite
dal sisma in Abruzzo.
«Uno stanziamento doveroso», ha detto il sindaco Roberto Bruni annunciando l'iniziativa a margine della riunione
dell'esecutivo comunale. «Le modalità di versamenti e impiego saranno decise in seguito, ma ho già preso contatti
affinché l'azione sia condivisa e coordinata - ha aggiunto il sindaco -. Ci sono accordi di collaborazione con la Caritas
diocesana, con la Provincia e con la Camera di Commercio: agiremo insieme e definiremo un progetto apposito».
Il sindaco, che già il giorno del sisma aveva dato il via libera ai dipendenti che avessero voluto mettere a disposizione la
loro professionalità nelle zone colpite dal sisma (i giorni all'opera in Abruzzo saranno riconosciuti come di servizio),
aveva da subito mostrato l'intenzione di dare vita a un'azione coordinata con altri soggetti del territorio, analogamente a
quanto accaduto dopo lo tsunami, oppure durante la guerra nei Balcani.
I 150 mila euro stanziati dalla Giunta sono frutto di una variazione di bilancio ad hoc: ieri sindaco e assessori hanno
varato il consuntivo, decidendo di finanziare con una parte del fondo di amministrazione alcune variazioni sul bilancio
2009, fra cui appunto quella destinata a iniziative di solidarietà verso le persone e le famiglie che dopo il terremoto si
trovano senza una casa.
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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53
Data:
10-04-2009
L'Eco di Bergamo
Estratto da pagina:
7
Sottoscrizione Eco e Caritas Dai bonifici altri 100 mila euro
Sottoscrizione Eco e Caritas
Dai bonifici altri 100 mila euro
Da tante piccole imprese effettuati 277 versamenti sul conto Diakonia
I donatori: le scuole Romero e Merici, ma pure gli anziani di Verdello
Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI, e-mail print
La catena di solidarietà per aiutare i terremotati in Abruzzo Duecentosettantasette bonifici effettuati in tre giorni solo sul
conto corrente dell'Associazione Diakonia onlus per un totale di oltre 100 mila euro di donazioni per le vittime del
terremoto abruzzese. Ieri è arrivato finalmente il primo dato delle donazioni effettuate tramite bonifico bancario sulla
sottoscrizione de L'Eco di Bergamo e della Caritas diocesana bergamasca a favore delle popolazioni colpite dal sisma. «Si
tratta - ha spiegato don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana bergamasca - delle donazioni effettuate
principalmente da aziende che usufruiscono della detraibilità fiscale: 100.834 euro per la precisione. Ma il dato che ci
sorprende è il numero elevatissimo di versamenti effettuati. Accanto alla cospicua donazione della Banca popolare di
Bergamo che da sola ha versato 25 mila euro infatti ci sono tante piccole imprese e singoli che hanno versato quote più
basse ma che ci danno il segno della sensibilità diffusa a tutti i livelli nella popolazione bergamasca. Tante piccole
donazioni che ci hanno aiutato già a raggiungere una quota significativa da destinare alle popolazione dell'Aquila».
Per il momento infatti non è ancora possibile rilevare i bonifici effettuati tramite conto corrente postale e quelli effettuati a
favore della Caritas diocesana ma la cifra raccolta attraverso le donazioni pervenute direttamente alla sede di via
Conventino 8 e all'Ufficio abbonamenti di viale Papa Giovanni 124 e quelle dei bonifici all'associazione Diakonia sfiora il
tetto dei 500 mila euro. In un breve riepilogo infatti sono state circa 250 le persone che si sono recate individualmente alla
Caritas e all'Eco per esprimere la loro solidarietà alle vittime del sisma abruzzese. In tre giorni sono stati così raccolti 56
mila euro all'Eco e 20.500 euro alla Caritas. Tra le ultime donazioni, la Caritas diocesana e L'Eco ringraziano in
particolare l'adesione di molte scuole, come l'Istituto «Romero» di Albino, ma anche il Gruppo gestione scuole e ancora la
scuola Sant'Angela Merici di Bergamo che hanno avviato raccolte spontanee tra gli studenti. «Ringraziamo anche la
Scuola vocazionale giovanile - osserva don Visconti - che ha effettuato un doppia donazione di pari entità sia al Fondo
famiglia lavoro che alle popolazione dell'Abruzzo». Tra i donatori anche il Centro Anziani di Verdello. Se alle precedenti
somme si aggiunge la maxidonazione della Fondazione Italcementi di 300 mila euro e quella della Banca della
Bergamasca di 15 mila euro si raggiunge il record di mezzo milione di euro.
Si moltiplicano poi le iniziative di solidarietà: il Credito bergamasco (Gruppo Banca popolare) per esempio ha aperto una
sottoscrizione volontaria tra i dipendenti per tutto il mese di aprile per devolvere l'equivalente di un'ora di lavoro.
Raccolte fondi sono state avviate anche dai Comuni di Sarnico mentre gli Alpini di Martinengo e la parrocchia di Fornovo
stanno raccogliendo per la Croce rossa italiana prodotti per l'igiene personale. La Caritas diocesana bergamasca terrà
eccezionalmente gli uffici aperti per tutta la giornata di oggi (Venerdì Santo) ma anche di domani fino alle 13 per
permettere a tutti coloro che lo desiderassero di effettuare altre donazioni.
Elena Catalfamo
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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54
Data:
L'Eco di Bergamo
10-04-2009
Estratto da pagina:
3
Edifici crollati, la Procura batte un colpo
Venerdì 10 Aprile 2009 GENERALI,
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L'AQUILANel terremoto dell'Abruzzo si apre adesso la pagina giudiziaria, della verifica su eventuali responsabilità per i
crolli di edifici che dovevano rispettare le leggi antisismiche.
La Procura dell'Aquila acquisirà i verbali degli accertamenti tecnici che verranno svolti dagli organi competenti nei
prossimi giorni sugli edifici crollati e danneggiati dal terremoto, in particolare su quelli pubblici e quelli di più recente
costruzione. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, il primo obiettivo dell'inchiesta aperta dalla Procura è il
monitoraggio completo di tutti gli immobili che, spiegano le fonti, «per loro natura dovrebbero essere a norma, in quanto
realizzati in epoca in cui era già vigente la normativa antisismica».
Un'analisi che sarà svolta sia dalla polizia giudiziaria sia attraverso l'acquisizione dei verbali che i 1.500 tecnici arrivati
all'Aquila per fare le verifiche di agibilità e stabilità di case e palazzi lesionati redigeranno nel corso del loro lavoro.
Ma la procura dell'Aquila si concentrerà anche su un altro aspetto dell'inchiesta, al momento ancora lontano, ma che in
futuro diventerà predominante: la partita della ricostruzione.
Per evitare che la criminalità organizzata possa mettere le mani su una torta enorme, quella dei fondi che arriveranno nel
capoluogo abruzzese. Verranno dunque svolte «accurate indagini», sottolineano fonti giudiziarie, su tutte le aziende e le
società che vorranno partecipare alle gare d'appalto.
Un appoggio indiretto all'iniziativa è arrivato dallo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in visita
all'Aquila, di fronte allo spettacolo di edifici recenti distrutti dal sisma, ha detto che «deve esserci un esame di coscienza,
senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità ». «Nessuno in questi casi - ha aggiunto
il capo dello Stato - dovrebbe chiudere gli occhi». E Napolitano ha detto di credere che abbia ragione «quell'esponente
dell'opposizione» per il quale «nessuno è senza colpe».
Su questo tema il premier Silvio Berlusconi ha detto di non credere che vi sia stato del dolo, ma «se ci sono delle
responsabilità - ha aggiunto - saranno certamente accertate e ci sono già dei pm che indagano al riguardo». Magistrati che
però all'Aquila sono costretti a lavorare in situazione di emergenza, dato che gran parte degli uffici sono stati lesionati dal
sisma. Per far tornare alla normalità la macchina giudiziaria si pensa anche a camper e a strutture d'emergenza.
Il presidente della Corte d'appello, Mario Della Porta ha lamentato la situazione in cui versa il tribunale dell'Aquila,
completamente distrutto, con tramezzi caduti e pavimenti rigonfiati. Il presidente ha detto di non avere a disposizione più
nulla, né personale, né strutture. «L'unica cosa che ho - ha sottolineato - è il mio cellulare».
10/04/2009
Argomento:
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55
Data:
10-04-2009
L'Espresso (abbonati)
Niente miracoli a San Giuliano
PRIMO PIANO
SPECIALE TERREMOTO / PRIMO PIANO
di GIANLUCA DI FEO La promessa di Berlusconi: in 24 mesi una città satellite a L'Aquila. Stessa promessa nel 2002
dopo il sisma in Molise. E non la mantenne
New L'Aquila: una città tutta nuova in 24 mesi, al massimo in 28. La promessa di Silvio Berlusconi nel giorno del
dramma abruzzese ha il fascino degli effetti speciali. Il presidente del Consiglio la chiama "new town", termine britannico
per indicare gli insediamenti satellite, ma che in italiano ha un grande modello concreto: Milano 2, la prima creatura del
Cavaliere, l'inizio della sua epopea. Le frasi pronunciate dal premier a L'Aquila hanno però qualcosa di déjà vu: "Entro
due anni gli abitanti riavranno le case". Ricordate? Era lo choc di San Giuliano, il paesino del Molise dove il 31 ottobre
2002 il terremoto si era accanito contro la scuola uccidendo 27 bambini e la loro insegnante. Tre giorni dopo la strage, il
premier convocò una conferenza stampa: "Mi sono intrattenuto con degli amici architetti per mettere a punto un'ipotesi di
progetto per la costruzione di una nuova San Giuliano". Anche allora il disegno era quello della new town, la città
satellite: "Un quartiere pieno di verde con la separazione completa delle automobili dai percorsi per i pedoni e per le
biciclette. Un progetto che potrebbe portare in 24 mesi a consegnare agli abitanti di San Giuliano dei nuovi appartamenti
funzionali, innovativi, costruiti secondo le nuove tecniche della domotica".
Non sembrava un'impresa difficile: nel paese colpito gli abitanti erano soltanto 1.163 e gli edifici poche centinaia. "Vorrei
in questa occasione dare risposte con dei tempi assolutamente contenuti e certi", ribadì il premier. E tutto il governo
mostrava ottimismo, come sottolineò il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu davanti al Parlamento: "Il presidente del
Consiglio ha assicurato che entro 24 mesi il comune verrà riconsegnato alla completa e normale fruibilità degli abitanti".
Ma sette anni dopo, la ricostruzione di San Giuliano è ancora lontana dalla fine. E di domotica, ossia di edifici
'intelligenti' ad altissima tecnologia, non se n'è vista proprio. Persino per completare la nuova scuola - questo sì un istituto
d'avanguardia, definito 'il più antisismico d'Italia' - di anni ce ne sono voluti quasi sei. Berlusconi ha fatto in tempo a finire
il governo, lasciare la poltrona a Romano Prodi e tornare a Palazzo Chigi: è stato lui a presenziarne l'inaugurazione nello
scorso settembre.
Come è lontano quell'autunno del 2002 quando il premier volò a San Giuliano con il suo architetto di fiducia, quel
Giancarlo Ragazzi che è stato uno dei progettisti di Milano 2 nel lontano 1970 e che dieci anni dopo aveva replicato
l'opera con Milano 3 di Basiglio, altra new town del Biscione alla periferia del capoluogo lombardo. A dimostrazione del
ruolo di progettista di corte, due anni fa Adriano Galliani spiegò a 'L'espresso' di avere nel cassetto un piano di Ragazzi
per rifare anche lo stadio di San Siro. L'incarico al 'triplicatore di Milano' fu poi formalizzato dal sindaco molisano nel
maggio 2003 assieme all'arrivo delle prime sovvenzioni statali: sei mesi erano già stati bruciati per definire la forma
giuridica degli interventi.
A quella data, molte cose erano risorte grazie alla sottoscrizione popolare Un aiuto subito lanciata dal 'Corriere della sera'
e Tg5: un complesso scolastico prefabbricato e 150 chalet del 'villaggio provvisorio'. Tutto realizzato in legno e
considerato molto funzionale dagli abitanti. Le prime vere case sono state consegnate cinque anni dopo la scossa, quando
500 persone vivevano ancora nel villaggio provvisorio mentre un altro centinaio si era trasferito nei comuni vicini, meno
danneggiati. Adesso si marcia verso il settimo anniversario e molte delle palazzine sono ancora un cantiere, con gli enti
locali sul piede di guerra per ottenere altri contributi destinati alla 'ricostruzione pesante' del centro storico.
Di soldi in realtà ne sono stati spesi tanti. Il Comune ha preventivato un costo di circa 250 milioni di euro. Nei primi
cinque anni poco meno di 100 milioni sono andati per rifare le opere pubbliche e le infrastrutture, altri 70 per le case
private. Il resto è oggetto del contendere tra sindaci, regioni e governo Berlusconi che nell'ultima Finanziaria ha decurtato
le disponibilità.
Ma sono in molti a parlare di sprechi nell'uso delle risorse. La Corte dei conti, per esempio, due anni fa ha aperto una
istruttoria sulla Regione Molise che aveva ottenuto stanziamenti pari a 700 milioni. Finora ne sono stati erogati ben 550,
spesso investiti in modo discutibile: reti wifi anche per chi vive nei prefabbricati, finanziamenti per il turismo, la
sponsorizzazione di un reality show estivo di Mediaset e delle selezioni di Miss Italia.
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Data:
10-04-2009
L'Espresso (abbonati)
Niente miracoli a San Giuliano
È importante ricordare le dimensioni della tragedia. A San Giuliano nel 2002 ci furono 30 morti, in tutta l'area colpita tra
Puglia e Molise i feriti furono 200, gli sfollati 3 mila in provincia di Campobasso e un migliaio in quella di Foggia. Un
bilancio drammatico, ma assolutamente non paragonabile con la devastazione dell'Abruzzo dove i morti sono più di 200 e
gli sfollati decine e decine di migliaia.
Quanti fondi saranno necessari adesso? Il ministro Altero Matteoli ha detto: "A una prima stima, soltanto per l'edilizia e
per le abitazioni private i soldi da stanziare si aggirano intorno a un miliardo e 300 milioni di euro, escludendo quello che
servirà all'industria". Ma se San Giuliano con i suoi mille abitanti ha preventivato un costo di 250 milioni, come si può
pensare di ricostruire tutto il centro storico dell'Aquila con la somma ipotizzata dal ministro?
E ancora, la questione dei tempi. Ha dichiarato sempre Matteoli: "Le case che si dovranno abbattere si possono ricostruire
in 24 mesi snellendo tutte le procedure. Con i provvedimenti che siamo intenzionati a prendere si potrà fare in due anni".
Sicuri? La lezione di San Giuliano è stata inutile? Prima di promettere, forse sarebbe meglio aspettare e capire. Per non
illudere chi ha già sofferto tanto. n
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Data:
10-04-2009
La Gazzetta di Mantova
Domani partono dodici volontari Lavoreranno al campo di Bazzano
I SOCCORSI Protezione civile del Destra Secchia
MANTOVA. Dodici volontari della Protezione Civile partiranno domani per raggiungere il piccolo borgo di Bazzano,
alle porte de L'Aquila, e offrire aiuto e sostegno alla popolazione abruzzese. La colonna mobile sarà guidata da Claudio
Giovannini, rappresentante della consulta provinciale del volontariato, che coordinerà cinque veicoli della Protezione
Civile, equipaggiati per sostare una settimana nel campo di prima assistenza predisposto dalla Regione. Ad illustrare i
termini e gli interventi in atto nel corso della missione è stato l'assessore provinciale alla Protezione Civile Dimitri Melli,
che accompagnerà la squadra di volontari provenienti da tre associazioni del Destra Secchia.
«La colonna mobile sosterà nel campo di Bazzano fino a domenica 19 aprile, insieme ai volontari della provincia di
Cremona - spiega - Il piano predisposto dalla Regione prevede dei turni di permanenza nella zona colpita dal terremoto,
anche se non si conoscono bene le tempistiche. E' chiaro che la situazione è in continua evoluzione, si deciderà assieme
alla comunità del luogo la priorità degli interventi».
Sono ventuno le organizzazioni di volontariato provinciali che hanno espresso la propria solidarietà alla popolazione
abruzzese, e oltre 90 le persone disponibili a partire nell'immediato per raggiungere il campo di Bazzano e offrire
concretamente il proprio contributo. «La disponibilità è stata totale, le risposte delle associazioni pronte e produttive continua Melli - il nostro impegno proseguirà anche nei prossimi mesi, cercheremo di rispondere con velocità e
concretezza alle necessità degli sfollati».
Discussa dalla Provincia anche l'ipotesi dell'allestimento di un secondo campo di prima assistenza e il coinvolgimento
degli ordini professionali di architetti ed ingegneri, con l'obiettivo di offrire un parere tecnico ed accelerare i tempi di
ricostruzione dei paesi colpiti dal sisma. «Per ora sono presenti nel campo i volontari delle Province di Milano, Brescia,
Pavia e Lecco - conclude Melli - l'idea di un secondo punto di assistenza allargherebbe la capacità di un intervento
immediato e ci darebbe la possibilità di essere presenti con un numero più elevato di volontari. E' una soluzione che verrà
definita nei prossimi giorni dalla Regione, che tiene costantemente monitorata la zona colpita dal sisma».
Chiara Antonuccio
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Data:
10-04-2009
La Gazzetta di Mantova
L'Appennino tremerà a lungo
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
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Data:
10-04-2009
La Gazzetta di Modena
Da Vignola in Puglia per piangere Angela
di Claudia Benatti
Il dipendente dell'ospedale all'addio alla figlia uccisa dal sisma
VIGNOLA. Mario Cruciano ha pianto a lungo Angela Pia. Il portinaio dell'ospedale di Vignola che ha perduto la figlia
24enne nel terremoto dell'Aquila è distrutto dal dolore; alle esequie della ragazza, celebrate mercoledì nel paesino
d'origine dalla famiglia, San Nicandro Garganico in Puglia, una folla commossa ha dato l'ultimo saluto alla studentessa di
Ingegneria morta sotto le macerie. Cruciano rimarrà ospite dei parenti in Puglia per alcuni giorni e ha ricevuto i messaggi
di cordoglio inviati dai colleghi vignolesi, che per aiutarlo hanno raccolto una somma di denaro.
Mario Cruciano si tratterrà a San Nicandro Garganico per alcuni giorni presso parenti. Con lui alle esequie di Angela Pia
c'erano la moglie, dalla quale è separato, e le altre figlie, tra cui Nadia, sopravvissuta al sisma. Nadia e Angela Pia si
trovavano entrambe all'Aquila dove frequentavano l'università. Angela Pia era iscritta a ingegneria e alloggiava alla casa
dello studente, l'edificio crollato, sotto le cui macerie sono morti molti altri ragazzi. La sorella Nadia alloggiava invece in
un altro stabile, meno colpito dal sisma, ed è uscita illesa dalle fortissime scosse che hanno raso al suolo la città.
A raggiungere Nadia già nella tarda mattina di martedì è stato il sindaco di San Nicandro, Costantino Squeo. «Già all'alba
di martedì avevamo saputo del terremoto - spiega Squeo - all'Aquila c'era un gruppo di studenti provenienti dal nostro
paesino, abbiamo immediatamente cercato di contattarli e Angela Pia non rispondeva al telefono. Siamo quindi partiti
subito, insieme ad una pattuglia della polizia municipale e ai parenti della ragazza che risiedono a San Nicandro, la madre
e gli zii paterni. Abbiamo raggiunto Nadia, fortunatamente illesa e abbiamo avvisato anche il padre delle regazze, Mario,
che da una decina d'anni abita nel Modenese, a Vignola. Mario è arrivato lunedì pomeriggio, dopo un lungo viaggio,
stremato dalla tensione e dalla preoccupazione. Quando è stato ritrovato il corpo di Angela Pia è crollato, il dolore lo ha
schiacciato. Tutto il paese ha preso parte al funerale della giovane e si è stretto intorno ai familiari. E' stato un colpo
tremendo per tutta la comunità. Ora Mario ha bisogno di riprendersi, gli staremo vicino per fargli coraggio».
La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Lucio Renna, con rito solenne
alla presenza delle autorità religiose, civili e militari e a una moltitudine di sannicandresi. Occhi lucidi e lacrime, fra le
preghiere sommesse e i canti del coro polifonico “Stefano Manduzio” del quale la madre di Angela Pia è corista. C'erano
anche i gonfaloni del Comune e della Regione Puglia e a San Nicandro è stato proclamata una giornata di lutto.
Anche i colleghi di lavoro di Mario, i dipendenti dell'ospedale di Vignola, hanno cercato di attivarsi per fornirgli aiuto:
hanno infatti raccolto una somma di denaro che gli faranno avere. Discreti e commossi, lo attendono al lavoro dopo
Pasqua per sostenerlo e dargli conforto.
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Data:
10-04-2009
La Gazzetta di Modena
Lutto cittadino anche a Modena, le serrande abbassate
MODENA. In segno di cordoglio per le vittime del terremoto dell' Aquila le cui esequie si svolgeranno da stamani alle 11,
oggi saranno listate a lutto le bandiere del Municipio e degli altri edifici pubblici. Confesercenti, Confcommercio, Lapam,
e Licom, hanno invitato tutti gli associati a sospendere temporaneamente l'attività, in concomitanza della cerimonia
funebre. C'è chi terrà abbassate le serrande per tutta la durata dei funerali (Fipe Confcommercio, i pubblici esercizi) chi
per quindici minuti (Ascom Confciommercio). Confesercenti invita gli associati a “interrompere temporaneamente le
attività in occasione delle esequie”. Tutti gesti simbolici ma significativi, da interpretare come un gesto di solidarietà e di
vicinanza a quanti stanno soffrendo in Abruzzo. Intanto sindaco Pighi e presidente della Provincia Sabattini, hanno aperto
un conto corrente per raccogliere la solidarietà dei modenesi a favore delle popolazioni colpite dal sisma. I due enti hanno
già messo a disposizione 30mila euro ciascuno. La Provincia ha anche lanciato una raccolta rivolta ad aziende
agroalimentari e imprese per l'offerta di materiali, attrezzature e stock di prodotti di cui vi è grande richiesta dalle zone del
sisma. Oggi, i tassisti modenesi si fermeranno in segno di lutto dalle 11 alle 13. Il servizio riprenderà poi regolarmente.
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Data:
10-04-2009
Gazzetta di Parma (abbonati)
Il sisma si sposta a Nord dell'Aquila: gli esperti studiano il moto delle faglie
PRIMO PIANO
10-04-2009
I geologi: impossibile fare previsioni
C'è la possibilità di nuove scosse, ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le ultime
scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dellIngv. La notte
tra mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55 con magnitudo 4.3 si è verificata nella zona di Pizzoli a Nord dellAquila, poi
alle 2,52 levento più forte di magnitudo 5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nellaquilano quindi alle 6,32 un nuovo
evento di magnitudo 4 ancora a Nord.
Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte evento di lunedì scorso, ha
aggiunto lesperta dellIngv, e la frattura che si è verificata nella faglia, lenergia ora preme quindi su altri punti
provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione.
Secondo lanalisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dellIstituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, sul
perchè la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dellIstituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi di faglie parallele o leggermente spostate ».
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Data:
10-04-2009
Gazzetta di Reggio
Vodafone e Telecom in campo per i terremotati
Ricariche gratis e strutture potenziate nella zona
ROMA. Anche i due grandi gestori della telefonia mobile, Telecom e Vodafone, si sono attivate per l'emergenza
terremoto e per aiutare le popolazioni in difficoltà
Telecom Italia ha sospeso l'invio delle bollette telefoniche ai clienti dell'area del terremoto. Mentre il cda della
Fondazione Telecom valuterà «due tipi di intervento: uno di 200mila euro per il sostegno delle popolazioni colpite, l'altro
da un milione di euro destinato a un progetto da identificare di recupero del patrimonio storico e artistico danneggiato dal
sisma. Procede «in continuità» la ricarica gratuita per i telefonini dei clienti Tim della provincia di L'Aquila.
Vodafone Italia ha «raddoppiato la capacità radio» nell'area del terremoto «per facilitare l'accesso nei momenti di picco»
mentre «sono state alimentate con generatori le stazioni radio mobili dove la fornitura di energia elettrica era stata
interrotta. Dal 6 aprile sono state inviate sul territorio stazioni radio su carrelli: nell'area ve ne sono cinque. Sono state
anche installate due centrali telefoniche di emergenza». Sono state 200mila le ricariche da 5 euro ai clienti presenti nella
zona del terremoto e sono state differite le date di scadenza dei conti per abbonati e sospese le azioni di recupero dei
crediti nella Regione». Tramite il numero 48580, che permette donazioni di 1 euro via sms e di 2 euro da telefono fisso, i
fondi raccolti, alle 13 di ieri da tutti gli operatori, ammontano a 4,5 milioni e saranno devoluti alla Protezione Civile. Lo
comunica la stessa Vodafone.
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Data:
10-04-2009
Gazzetta di Reggio
Tutti i negozi chiusi in segno di lutto
Invito di Cna, Conad e Confcommercio a commemorare i morti
REGGIO. Anche la città di Reggio si prepara a partecipare al lutto nazionale per commemorare i morti nel terremoto
d'Abruzzo. Stamani i supermercati Conad, i negozi aderenti alla Confcommercio e le imprese della Cna hanno deciso di
abbassare per qualche minuto le saracinesche dei loro locali in concomitanza con i funerali delle vittime. Frattanto
continuano le gare di solidarietà per portare aiuti alle popolazioni colpite dal sisma: i dipendenti di un'azienda di
Montecchio hanno inviato denaro e prodotti alimentari, il comune di Quattro Castella ha lanciato una raccolta di fondi, un
gruppo sportivo devolverà l'incasso di una gara di pallavolo, Legacoop ha promosso una raccolta di fondi fra le proprie
cooperative, la pubblica assistenza di Casalgrande sta raccogliendo generi alimentari, vestiti e giocattoli, e le Acli hanno
aperto una sottoscrizione.
In concomitanza con i funerali di Stato per le vittime del terremoto, stamani alle 11, in segno di lutto, i supermercati
Conad e i negozi Margherita di Reggio e provincia sospenderanno la loro attività per 5 minuti. Analoga iniziativa è stata
organizzata dalla Confcommercio di Reggio, che ha invitato i propri aderenti a sospendere l'attività per 15 minuti.
La Cna nazionale, invece, ha invitato le imprese associate a sospendere il lavoro per l'intera durata dei funerali ed ha
aperto un conto corrente. Tutte le sedi della confederazione esporranno la bandiera italiana a mezz'asta.
I cinquanta dipendenti della ditta Sirea srl, azienda dolciaria per la lavorazione di liquirizia e orzo con sede a Montecchio
in via Galilei, hanno raccolto la somma in contanti di 423 euro e prodotti alimentari per la gente d'Abruzzo. Soldi e
alimenti saranno inviati all'agente di zona dell'azienad montecchiese, che li consegnerà alle associazioni di soccorso.
Il comune di Quattro Castella ha aperto una sottoscrizione di fondi, da consegnare alla tesoreria comunale Banca di
Cavola e Sassuolo.
Anche l'Edilesse in soccorso dei terremotati d'Abruzzo. La Pallavolo cavriaghese devolverà l'intero incasso della decisiva
gara che si svolgerà domani, sabato, al Pala Bigi.
Una raccolta di fondi partirà anche da Legacoop fra le aziende associate, mentre le Acli hanno creato un fondo da
destinare ai colleghi dell'Aquila.
L'associazione Ema di Casalgrande raccoglie alimenti in scatole e vestiti.
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Data:
10-04-2009
Giornale di Brescia
Faissola (Abi): Si sospendano le rate dei mutui
Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano
Faissola (Abi): «Si sospendano le rate dei mutui»
ROMAIl presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha rivolto un appello a tutte le banche a sospendere il pagamento delle
rate dei mutui per coloro che risiedono nelle zone colpite dal sisma.
Faissola, che proprio ieri ha ricevuto una lettera dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti in cui si chiedeva alle banche
la sospensione del pagamento delle rate per i terremotati, sottolinea una nota, ha anche invitato gli istituti associati,
inviando una comunicazione, a non applicare ai propri clienti, che vivono o lavorano nell'area del terremoto, le eventuali
commissioni per i prelievi fatti agli sportelli bancomat di altre banche.
Il presidente Faissola ha inoltre rinnovato l'invito a valutare l'opportunità di non riscuotere le commissioni su bonifici, o
altre forme di trasferimento di fondi, a favore di iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dal sisma, già rivolto a tutte le
banche nei giorni scorsi.
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Data:
10-04-2009
Giornale di Brescia
Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi
Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:spettacoli
Dedicato alle vittime del sisma il Requiem di Verdi
Ovazione per l'intensa e partecipata esecuzione alle Grazie, diretta da Giancarlo De Lorenzo, con validi solisti
De Lorenzo mentre dirige alle Grazie (ph. Reporter / Paletti) Non poteva che essere dedicato alle vittime del terremoto in
Abruzzo il Requiem di Giuseppe Verdi che l'altra sera è stato eseguito nella Basilica delle Grazie, ultimo dei Concerti per
una stagione promossi da Vox Aurae. Questo il pensiero espresso in apertura dal rettore della basilica mons. Mario
Piccinelli, e condiviso dal folto pubblico che è accorso ad ascoltare l'orchestra e il coro del Teatro Olimpico di Vicenza, il
coro Pueri cantores di Vicenza diretti da Giancarlo De Lorenzo. Un'esecuzione intensa e partecipe per un capolavoro
dall'architettura grandiosa, che accoglie in sé anche momenti di severa scrittura contrappuntistica (il Kyrie, l'offertorio
Domine Jesu, il Sanctus, la parte centrale del Libera me), ben resa dall'ottimo coro, preciso e intonato.
Di scoperta suggestione teatrale altre pagine, come la cupa, scandita marcia funebre della sezione centrale del Lux
Aeterna e soprattutto l'impressionante Dies Irae, diviso in dieci sezioni, che Verdi mostra di concepire come il corpo
centrale e il filo conduttore della Messa per i defunti. De Lorenzo ha accentuato questa dimensione "laica" della partitura,
evidenziandone la stupefacente unità espressiva. Nonostante qualche piccolo problema di equilibrio tra le parti, il direttore
ha sottolineato sempre i contrasti dinamici e illuminato con il baluginare degli archi e soprattutto degli ottoni la
dimensione plastica, michelangiolesca della scrittura verdiana.
Le invocazioni ora apocalittiche ora appassionate della sequenza accendono la fantasia musicale dell'autore e conquistano
emotivamente l'ascoltatore, chiamato a muoversi tra gli scoppi improvvisi del fragore orchestrale e lo sbigottimento di
passaggi come Mors stupebit, lo splendore maestoso del Rex tremendae e le accorate implorazioni dei solisti. Buoni
questi ultimi: il soprano Anna Azerli, particolarmente espressiva nello struggente abbandono lirico del sublime Libera me
Domine finale; il contralto Chiara Fracasso, voce scura e duttile; l'incisivo tenore Boiko Zwetanow e il corposo basso
Konstantinos Katsaras. I quattro hanno svolto bene il loro compito, anche se talvolta l'intonazione non era perfettamente a
fuoco. Entusiasmo dal pubblico, che ha tributato una vera standing ovation agli oltre 160 musicisti coinvolti.
Fabio Larovere
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Data:
10-04-2009
Giornale di Brescia
Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati
Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:spettacoli
Il cinema va bene e viene in aiuto ai terremotati
ROMA«Il 2008 è stato un ottimo anno, il cinema italiano sul mercato ha conquistato il 30%, secondo solo alla Francia».
Lo ha detto il presidente dell'Anica Paolo Ferrari, nel corso della conferenza dei David di Donatello.
«Abbiamo avuto film importanti come "Il Divo" e "Gomorra" - prosegue - e anche pellicole più piccole come "Pranzo di
Ferragosto" e "Si può fare", che hanno raggiunto ottimi risultati. Il 2009 si apre con qualche nube e un calo di presenze
pari al 3%».
Il mondo del cinema quindi analizza i suoi bilanci ancora positivi, e intanto si mobilita a favore delle popolazioni colpite
dal terremoto.
L'Agis ha in previsione, d'intesa con tutte le componenti dello spettacolo, un'iniziativa nazionale di concreta solidarietà
con le popolazioni colpite dal sisma. Ieri il presidente dell'Anica Paolo Ferrari ha annunciato che insieme ad Agis e alle
associazioni degli esercenti, Anec e Anem, dei distributori, si è stabilito che l'incasso nelle sale italiane di giovedì 23
aprile andrà interamente devoluto in beneficenza per le vittime del terremoto dell'Aquila. Infine l'Agis ha interessato il
governo affinché, nel contesto delle misure a favore delle attività e delle imprese della Regione Abruzzo, siano
espressamente previste le imprese dello spettacolo.
Enzo Decaro, membro della giuria che premierà i migliori documentari del premio David di Donatello, ha annunciato che
l'ente, presieduto da Gian Luigi Rondi, sta allestendo «un centyrop di raccolta per i cineasti», per raccogliere materiale
tecnico (pellicole o macchine da presa) per i registi abruzzesi che hanno perso tutto durante il sisma.
Argomento:
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Data:
10-04-2009
Giornale di Brescia
Si provvede anche agli animali rimasti soli
Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano
Si provvede anche agli animali rimasti soli
BRESCIALa furia del sisma ha spazzato via crudelmente la vita e la quotidianità di migliaia di persone, ma di questa
quotidianità fanno parte anche gli animali domestici. Sarebbero infatti almeno cinquemila, secondo l'Aidaa, Associazione
italiana difesa animali ed ambiente, gli animali domestici vaganti dopo il terremoto. La situazione è ancora sottostimata
dall'Asl dell'Aquila, ma le possibilità di intervento sono nulle, perché il canile sanitario ha solo venti posti. Sono stati
allestiti centri di raccolta per mangimi, fieno e cibo per animali da compagnia. Ma non basta. Bisogna portarli via e offrire
loro uno stallo in attesa che si ritorni alla normalità.
Perciò tutte le associazioni di volontariato si stanno organizzando con staffette che, autorizzate da ProCiv, si rechino sul
posto per il ritiro di cani e gatti recuperati dalle macerie e dalle case vuote. L'associazione «Le muse» di Brescia,
rappresentante del comandante del Corpo di Polizia Locale nell'Osservatorio Animali ha raccolto l'appello e istituito un
punto raccolta al proprio rifugio a Rezzato, lungo la Strada provinciale 67 km 2/3. Le necessità impellenti sono: viveri,
gabbie da stallo e trasportini per cani e gatti, materiale di primo intervento paraveterinario di uso comune, antiparassitari,
vermifughi, collari. Si cercano anche «balie» per ospitare temporaneamente cani e gatti che arriveranno a Brescia.
Per informazioni contattare Silvia al numero 3289199310, mentre per la raccolta del materiale Fiorella al 3355336447.
Luisa Roda
Argomento:
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Data:
10-04-2009
Giornale di Brescia
L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare. Ti
minaccia, c...
Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano
Due veterinari volontari con un cucciolo ferito L'AQUILALa notte nella tendopoli non è qualcosa che si può desiderare.
Ti minaccia, circuendoti con la promessa di un fugace riposo. All'ombra del gelo della sera aquilana.
Se il sole propizio ha ravvivato l'aria sommessa di chi ha stilato l'ennesimo elenco delle privazioni, il primo imbrunire non
invoglia a raggiungere le proprie tende. In questo villaggio che di Bazzano parla la lingua ma non ne riproduce (e come
potrebbe) l'anima urbanistica che manca tanto agli anziani che rimpiangono il proprio giaciglio, patria perduta nel nome
dell'esilio sismico. Ripari dignitosi, le tende della Procivil, ma la dignità non scioglie il ghiaccio delle tenebre, che
trascinano le temperature negli abissi del grado zero.
Coperte e buona volontà provano a consolare Ugo, Barbara, Stefania e Giancarlo. Nomi affissi all'accampamento come
campanelli di case assegnate ad ogni tipo di disperazione. Situazioni appiattite dal comune destino: il proprio letto è
perduto e qualche lacrima fa da colonna sonora ad una ronda tra filari di tende. Gli ultimi irriducibili si attardano in questa
piazza metafisica del paese che non c'è, per rubare qualche attimo alla paura. Stringersi un po' allevia l'attesa del tremore
della terra.
Una camomilla col sapore del Benaco è il viatico per il viaggio nell'oblio, nella grande tenda che segna il tempo dei tre
pasti giornalieri.
La storia di Sonia corre sulle zampette nervose di «Campo Monte Ato», un cucciolotto strappato alle macerie e battezzato
come il corso degli allievi del Corpo forestale dello Stato di Rieti. Sonia ha 23 anni e ha cominciato a fare avanti e
indietro dalla zona del sisma fin da lunedì. Lei con la sua squadra.
È esausta mentre riposa le membra appesantite dallo zaino sul rimorchio di un camioncino. Ma non perde di vista il
cagnolino, sollecitando semmai i commilitoni a stare attenti che non finisca in mezzo alla strada. Lei e gli altri ragazzi del
corso sono pendolari del pronto intervento. Partono, aiutano, e rientrano alla base. La stanchezza è qualcosa di più di una
ruga che increspa il sorriso.
Sonia in pochi giorni ha accumulato riserve di angoscia che basterebbero per una vita intera: parlare con lei della missione
a L'Aquila le fa tornare in mente «gli scavi fatti a mani nude».
La zona è quella vicina al centro storico, in via XX Settembre. «Abbiamo effettuato ricerche su un palazzo devastato: era
chiaro che non avremmo trovato superstiti». Una profezia concretizzatasi in cinque corpi, cinque donne sottratte a forza di
braccia e disperazione dall'abbraccio mortale del crollo. Sonia si ferma, ritrova il sorriso, quasi scacciando il ricordo.
«Capo Monte Ato» scodinzola felice tra anfibi ed elmetti. ramp
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10-04-2009
Il Giornale di Calabria
Continua la mobilitazione per l'Abruzzo
La Colonna mobile ha raggiunto i luoghi colpiti dal terremoto. Scossa anche nella Presila crotonese
CATANZARO. La Calabria è mobilitata per aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Il presidente della
Regione, Agazio Loiero, che l'altro ieri a Roma ha incontrato gli altri presidenti di Regione e ha partecipato all'incontro di
Palazzo Chigi, ha dato indicazione di compiere il massimo dello sforzo, sulla base delle richieste provenienti dal
coordinamento dei soccorsi. La Protezione Civile regionale, così, ha potenziato uomini, mezzi e attrezzature, partecipando
anche alla ricerca persone disperse mediante l'impiego di squadre di rocciatori volontari. Molte organizzazioni di
volontariato che erano disponibili a partire, sono state mantenute in stato di preallerta in funzione di specifiche richieste o
per eventuali futuri cambi di turno. Offerte di acqua e di derrate alimentari, inoltre, sono pervenute nelle ultime ore da
parte di operatori economici calabresi, nonché proposte di iniziative analoghe da parte di alcuni Comuni che la Protezione
Civile si è fatto carico di veicolare verso le zone colpite dal sisma. La Colonna mobile della Calabria è arrivata a L'Aquila
alle 16 dell'altro ieri. Dispone di 3 cucine da campo, in grado di fornire ciascuna oltre 1000 pasti caldi l'ora (la cucina
della cooperativa “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme che in passato si è distinta in analoghi interventi di emergenza, ha
subito sfornato più di 4000 pasti e sta anche panificando); 28 mezzi tra ambulanze, fuoristrada, mezzi pesanti e rimorchi,
con 7 torri faro, 15 tende, brande, gruppi elettrogeni, moduli bagno e attrezzature varie. È costituita, poi, da ottantacinque
volontari delle associazioni regionali più rappresentative (Confraternita delle Misericordie, Anpana, Avas ed Edelweiss) e
di sedici tra addetti e funzionari del settore di Protezione Civile regionale. Tre tecnici dalla sede zonale di Cosenza della
Protezione Civile si sono messi a disposizione per eventuali necessità. Già nel tardo pomeriggio di ieri sono state
assegnate le prime attività di competenza della Colonna Mobile calabrese: montaggio e gestione di torri faro presso il
Piazzale della Stazione di L'Aquila per illuminare alcuni vagoni ferroviari allestiti a dormitorio per gli evacuati;
erogazione e somministrazione di pasti caldi mediante le cucine da campo delle organizzazioni di volontariato cosi
dislocate: la cucina dell'associazione “Malgrado Tutto” e quella della “Misericordia” di Isola di Capo Rizzuto a L'Aquila,
mentre la cucina dell'associazione “Prociv Isola di Capo Rizzuto” è attiva in località Pianola. Alla Protezione Civile della
Calabria, poi, è stato affidato l'incarico di realizzare una tendopoli, completa di impianti e moduli logistici, a servizio di
un sottocomando della Polizia Stradale, e una per l'ospitalità di evacuati e personale della stessa colonna; “L'attività è in
continua evoluzione - spiega il responsabile della protezione civile regionale ing. Pasquale Gidaro - ed è seguita dalla Sala
Operativa di Germaneto attiva 24 ore su 24”. Anche Confindustria Cosenza si sta mobilitando per la raccolta di aiuti in
favore delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Il Presidente Renato Pastore esprime “a nome di tutti i colleghi
imprenditori associati a Confindustria Cosenza i sensi di vicinanza e di sentita solidarietà a chi è stato colpito negli affetti
più cari, a chi non ha più una casa o la propria attività, a chi si sente smarrito ed impaurito nel profondo”. In una lettera
inviata agli appartenenti all'organizzazione provinciale di Confindustria il Presidente Pastore invita gli imprenditori a
convogliare gli sforzi, utilizzando le modalità indicate dal Presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo
Marrollo e dal Presidente Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori Abruzzo Fabio Spinosa Pingue. Nel concreto si
tratta di donazioni di fondi da versare su un conto corrente specifico intestato e gestito da Confindustria Abruzzo e di una
raccolta di viveri da convogliare presso un centro della Protezione Civile a Sulmona, a cui possono partecipare i titolari
delle aziende alimentari che volessero donare acqua, pasta, latte, pelati, biscotti, alimenti per bambini ed olio. Sul sito di
Confindustria Cosenza all'indirizzo www.confindustria.cs.it sono disponibili i riferimenti e le modalità operative. Tutto
questo mentre i consiglieri comunali di Reggio Calabria devolveranno una parte della loro indennità mensile alle famiglie
dei terremotati. Lo ha deciso la terza commissione “politiche sociali e del lavoro” presieduta da Daniele Romeo, sentiti i
capigruppo consiliari. Inoltre una delegazione di consiglieri (Demetrio Delfino, Beniamino Scarfone, Giuseppe Plutino,
Paolo Gatto ed il delegato alla protezione civile Giuseppe Martorano) ha donato il sangue presso la sede cittadina
dell'Avis. “Anche se l'emergenza sangue è rientrata - ha sottolineato Martorano - donare è sempre un gesto d'amore e c'è
sempre necessità. È stato commovente constatare la risposta dei reggini e soprattutto la sensibilità dei giovani presenti in
gran numero”. Anche la Fondazione “Federica per la vita” , la sede provinciale del Comitato italiano per la protezione
civile e la Pro loco di Pizzo, hanno avviato una raccolta di beni non deperibili a favore della popolazione abruzzese. I
vibonesi che intendono contribuire, donando beni di prima necessità e non deperibili, è scritto in un comunicato stampa,
potranno recarsi al Terrazzino di Bivona, nei pressi della nuova piazzetta. Quanto raccolto, nel giro di pochi giorni, sarà
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10-04-2009
Il Giornale di Calabria
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trasferito a bordo di un mezzo della Protezione civile a L'Aquila e nei centri limitrofi sconvolti dal sisma. Il deposito
resterà aperto tutti i giorni, compresa la domenica di Pasqua. “È un'iniziativa - spiega Mary Sorrentino, madre di Federica
Monteleone, la ragazza di 16 a cui è intitolata la Fondazione, morta all'ospedale di Vibo Valentia per un presunto caso di
malasanità, con cui si vuole testimoniare concretamente il senso di vicinanza a quella popolazione che ha persone, beni ed
affetti . È per questo che sentiamo il dovere di fare qualcosa, perché il senso di angoscia e il tumulto di solidarietà che in
questo momento ci animano devono tradursi in un'iniziativa fattiva che sia utile ad alleviare le sofferenze di chi in questo
momento ha bisogno di tutto perché, purtroppo, a causa del terremoto non ha più niente” . Per Mary Sorrentino “è
fondamentale, però, che il senso di vicinanza alla comunità abruzzese rimanga vivo anche nei prossimi mesi, quando la
quotidianità prenderà il sopravvento sulla commozione che segna questi giorni immediatamente successivi alla calamità.
Perché il senso di vicinanza e di solidarietà deve restare vivo - conclude - e non può scemare a fronte dell'incedere del
tempo”. Intanto una scossa di terremoto, di intensità pari alla magnitudo 3.2 della scala Richter è stata avvertita, intorno
alle 10,30 di martedì, nella presila crotonese. Il movimento tellurico è stato avvertito dalle popolazioni dei centri di
Mesoraca, Petilia Policastro, Crotonei nel crotonese, e S. Giovanni in Fiore. Decine le segnalazioni telefoniche pervenute
al comando provinciale dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti per effettuare delle verifiche, ma senza constatare danni
a cose o persone. (08-04-09)
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10-04-2009
Il Giornale di Vicenza
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Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette
LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro
mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro
Varate le prime decisioni. Altri 70 milioni per l'emergenza Rinvio di una settimana per il decreto più articolato di misure
Venerdì 10 Aprile 2009 NAZIONALE, e-mail print
ROMA
Subito soldi per gli sfollati. Per il governo il primo pacchetto di aiuti parte dalla effettiva possibilità di dare un'indennità
alle famiglie colpite dal sisma. Il decreto ad hoc che quantifica i fondi per le zone terremotate decollerà solo dopo Pasqua
per valutare con più attenzione il budget necessario per la ricostruzione, ma il Consiglio dei Ministri ha messo a punto ieri
una serie di interventi di assistenza economica attraverso una serie di sussidi.
Per ciascuna delle famiglie sfollate verrà dato un contributo di 400 euro, con un'aggiunta di 100 euro per gli ultra 65enni e
i diversamente abili. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono
rimasti senza lavoro a causa del sisma (titolari e dipendenti di attività commerciali produttive, agricoli e artigianali).
Indennità riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi che nello scorso anno hanno conseguito un reddito
superiore ai 5 mila euro.
Come già annunciato il governo ha anche rinviato tutte le scadenze fiscali per i lavoratori dipendenti e autonomi residenti
nelle zone del sisma, sospeso per due mesi i termini di pagamento delle bollette di luce e gas e consentito la
rinegoziazione dei mutui con le banche, la salvaguardia dell'anno scolastico anche se non si raggiunge il limite minimo di
200 giorni di frequenza (pronto un piano per consentire ai ragazzi di aggregarsi ad altre scuole per le lezioni), mentre i
farmacisti potranno distribuire farmaci anche senza ricetta.
Tra i provvedimenti del decreto si sta valutando anche una riedizione dello scudo fiscale, ma ogni decisione è rinviata alla
prossima settimana, quando cifre e idee sull'emergenza saranno più chiare.
«Ora non è possibile stimare con precisione i danni causati dal terremoto», ma per la ricostruzione «serviranno non un
miliardo, ma diversi miliardi di euro» ha detto il premier Silvio Berlusconi, aggiungendo che il governo ha iniziato a
esaminare dove recuperarli, «ma non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati, lo garantisco io». Tra le soluzioni
anche quella di accorpare il referendum con le amministrative e le europee, mantenendo in cassa circa 400 milioni di euro
risparmiati per allestire i seggi due volte («Credo ne valga la pena»). In ogni caso, ha aggiunto, «per le spese daremo
conto di tutto con assoluta e totale trasparenza». Altri 70 milioni di euro sono stati stanziati per la Protezione civile: si
aggiungono ai già 30 stanziati il giorno stesso del terremoto.
«Per la ricostruzione dell'Aquila ci saranno tempi lunghi» ha aggiunto Berlusconi spiegando che avverrà in tre fasi: la
prima riguarderà le abitazioni private, la seconda il centro storico e gli edifici pubblici (qui gli interventi saranno
complessi), infine i nuovi quartieri con il piano casa «che non a niente a che vedere con il terremoto ma che vogliano
realizzare in tutta Italia». Le new town - ha ribadito Berlusconi - «non hanno nulla a che vedere con la ricostruzione delle
singole case che avverrà presto».
Quanto alle responsabilità per crolli e norme che sarebbero state disattese, il premier non vede dolo: «Ci sono già dei pm
che indagano, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca».
Poi in serata, inseguito dai cronisti, per le strade di Roma, Berlusconi ha confessato: «Sono a pezzi, ho parlato con molte
famiglie, ho toccato con mano questa tragedia: è una cosa che dà angoscia». Non c'è pace, per i sopravvissuti, nessun
sollievo per i quasi 18mila sfollati alle prese con una vita scardinata nelle tendopoli. Le scosse continuano. Senza tregua.
Alcune di entità consistente, quelle che fanno paura, altre più lievi. Con una novità, a detta degli esperti. L'epicentro si è
spostato più a nord dell'Aquila, in una zona che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e
Montereale.
La prima scossa della serie è stata registrata alle 0,55, magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte (5.2); poi altre alle 5,14
(4.6), alle 5,41, alle 6,32 (4.0), alle 6,43 (3.7). La terra ha tremato nel corso di tutto il pomeriggio e poi con un'altra scossa
violentissima verso le 21,40 di magnitudo 5,1. Le vibrazioni sono state avvertite, oltre che in tutto l'Abruzzo dove sono
avvenuti nuovi crolli, a Roma e in gran parte del Centro Italia. Fortunatamente non sono state coinvolte persone, anche
perché ormai le case sono tutte abbandonate e la gente è nelle tendopoli o negli hotel sulla costa.
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10-04-2009
Il Giornale di Vicenza
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Sussidi agli sfollati Stop a mutui e bollette
In ogni caso, il fatto che il fronte sismico si stia spostando preoccupa i geologi che cercano di interpretare il fenomeno per
capirne la portata. Il problema sarà in particolare capire se l'evento sismico sia in via di affievolimento o se, invece, si stia
andando verso una «recrudescenza», in faglie e zone diverse. Certo è che, a ogni nuova scossa, i superstiti rivivono il
trauma iniziale, quei 20 lunghissimi secondi in cui la terra ha rovinosamente tremato.
Per Paolo Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico,
i rimedi però ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura,
scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico e che le sue conseguenze restino impresse indelebili
nella mente degli sfollati». ROMA
Si fa sempre più folta la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria che si attivano per
portare solidarietà. La Banca d'Italia ha deciso di versare un milione alla Protezione civile. Mobilitate anche le Poste, che
devolveranno la commissione di 1,10 euro per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia sospende l'invio
delle bollette ai clienti dell'area e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni e un milione per il recupero del
patrimonio storico-artistico. L'arcivescovo di Milano Tettamanzi sollecita ad aderire alla colletta Cei del 19 aprile. La
chiesa ortodossa romena devolve il ricavato delle collette delle messe del 12 aprile. In Australia, alcuni club abruzzesi
hanno formato un comitato per le iniziative di soccorso. San Giuliano di Puglia accoglie alcuni sfollati. Fedagri invia
prodotti di prima necessità; la Fipe-Confcommercio assicura sostegno agli esercenti.
L'Associazione nazionale alpini lancia una raccolta fondi; lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze manda
farmaci e kit sanitari. Mobilitato anche il mondo dello sport. Un fondo di solidarietà è stato attivato, tra gli altri,
dall'Archeoclub Italia, Assofarm, Quattroruote, Acli, e dal sindacato nazionale giornalisti.
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10-04-2009
Il Giornale di Vicenza
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Dopo il sisma gara di bontà Partono tir colmi di cibo
QUINTO/2
Dopo il sisma
gara di bontà
Partono tir
colmi di cibo
Venerdì 10 Aprile 2009 PROVINCIA, e-mail print
Non uno, come in un primo momento previsto, ma addirittura due i mezzi partiti ieri mattina di buon'ora dal piazzale del
municipio di Quinto Vicentino alla volta di Pescara. La gara di solidarietà dei cittadini ha colpito profondamente
l'assessore alla protezione civile Claudio Prestifilippo che in questi giorni ha lanciato l'iniziativa attraverso le scuole, le
associazioni di categoria e i gruppi di volontariato. La raccolta di generi di prima necessità avviata dalla giunta in
collaborazione con il gruppo della protezione civile, ha avuto una pronta risposta. In appena una giornata sono stati
raccolti 42 quintali di generi alimentari. Attivo, oltre al gruppo Alpini anche il gruppo Caritas che ha raccolto 300 capi di
vestiario, in particolare per bambini. Ci sono stati dei cittadini che hanno devoluto anche offerte in denaro per 500 euro
pareggiando in tal modo il contributo stanziato dall'amministrazione per sostenere l'iniziativa.
Un' iniziativa, quella di Quinto Vicentino, che ha coinvolto anche i centri limitrofi.
La ditta Lovison di Costabisara ha donato 400 colombe pasquali che saranno recapitate nel centro di smistamento di via
Celestino a Pescara gestito dalla Protezione civile nazionale. T.G.
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10-04-2009
Il Giornale di Vicenza
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Pronti a partire 60 tecnici veneti
SOCCORSI. Il governatore Galan ha fatto il punto delle disponibilità in un vertice a Marghera
«Pronti a partire
60 tecnici veneti»
Si moltiplicano le iniziative di solidarietà: l'incasso dei concerti della Fenice e delle partite di basket all'Abruzzo
Venerdì 10 Aprile 2009 REGIONE, e-mail print
VENEZIA
Più di sessanta tecnici sono pronti a partire dal Veneto per raggiungere le aree terremotate in Abruzzo. Lo ha reso noto il
presidente del Veneto Giancarlo Galan dopo una riunione a Marghera. «Un affollato e molto partecipato incontro di
lavoro - ha detto - ha dato nuovamente la misura di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti
abruzzesi colpite dal terremoto. Infatti, sono più di 60 i tecnici veneti che si sono detti disponibili a recarsi in Abruzzo per
effettuare verifiche strutturali delle opere e degli edifici danneggiati dal sisma. Si tratta di geometri, architetti, ingegneri,
operai specializzati, restauratori».
L'incontro si è tenuto nella sala operativa delle Protezione Civile a Marghera dove oltre all'ingegner Mariano Carraro
della Regione del Veneto, era presente il prof. Claudio Modena, ingegnere e docente all'università di Padova, che è stato
incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila.
«Mentre proseguono senza soste le diverse attività di soccorso prestate dalle centinaia di volontari veneti nelle aree
colpite, a seguito dell'odierno incontro di lavoro - ha concluso Galan - i volontari veneti si predispongono per affrontare le
fasi successive alla più drammatica emergenza».
Galan ha ricordato che ai funerali di Stato per le vittime, che si svolgono oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni
volontari della Protezione Civile del Veneto. «A questi nostri concittadini è stato affidato l'incarico di trasportare alcune
delle bare delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro Paese. Lo stesso sarà fatto da parte dei volontari della
Protezione Civile delle altre regioni d'Italia. A Palazzo Balbi, così come negli altri uffici della Regione, saranno esposte le
bandiere a lutto».
Numerose sono le iniziative di solidarietà che si sommano in questi giorni nel Veneto. A Treviso, l'incasso della partita di
basket Benetton Treviso - Angelico Biella, di domani, sarà devoluto ai terremotati dell'Abruzzo. Lo ha deciso la società
sportiva trevigiana che allestirà delle urne al Palaverde per raccogliere offerte dai tifosi e metterà in palio, con una lotteria,
un maxi-uovo di Pasqua che sarà assegnato durante l'intervallo.
A Venezia il Comune avrà oggi le bandiere a mezz'asta. Intanto “La Fenice” dedicherà i prossimi due concerti
dell'orchestra del teatro, diretta da sir Andrew Davis, ai terremotati, ai quali saranno devoluti gli incassi.
Un'altra iniziativa arriva da Verona: un autocarro con un carico di ortaggi, frutta, latte e pasta, offerti dagli operatori
concessionari del Centro agroalimentare di Verona, sarà consegnato stasera alla piattaforma logistica del Centro
agro-alimentare di Fasano.
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Il Giornale.it
09-04-2009
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Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati
n. 86 del 2009-04-10
Cresce la gara della solidarietà
di Redazione
Cresce, giorno dopo giorno, la gara della solidarietà. Dalle associazioni cattoliche agli avvocati, passando per alpini,
compagnie telefoniche e aziende farmaceutiche. Tutt'Italia si mobilita per aiutare le vittime del terremoto Milano Aumenta sempre più con il passare del tempo la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di categoria
che a vario titolo si sono attivati sul fronte della solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Destinata in
alcuni casi anche per sostenere il lavoro della Protezione civile. A cominciare dalla Banca d’Italia, che ha deciso,
come primo intervento di solidarietà, di versare un milione di euro all’organizzazione guidata da Guido Bertolaso.
Mobilitate anche le Poste italiane, che oggi hanno reso noto di voler devolvere la commissione di 1,10 euro pagata per i
versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom Italia ha invece sospeso l’invio delle bollette telefoniche ai
clienti dell’area colpita dal sisma e a fine mese stanzierà 200 mila euro per le popolazioni colpite e 1 milione di
euro per il recupero del patrimonio storico e artistico.
Le associazioni cattoliche In prima fila anche il mondo cattolico, che ha contato oggi un’iniziativa promossa
dall’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che ha sollecitato le comunità cristiane ad aderire alla colletta
indetta dalla Cei per la Domenica in Albis del 19 aprile. Sempre sul fronte religioso, di rilievo l’iniziativa della
chiesa ortodossa romena, che ha deciso di destinare il ricavato delle collette nelle chiese ortodosse in Italia, delle messe
del 12 aprile, all’aiuto dei terremotati. Una gara di solidarietà è partita anche in Australia, dove alcuni club
abruzzesi hanno formato un comitato per il coordinamento di iniziative in soccorso dei loro corregionali.
Un’iniziativa l’ha messe in campo anche San Giuliano di Puglia, paese simbolo del terremoto in Molise,
che ha accolto alcuni sfollati abruzzesi in tutte le strutture possibili del comune molisano.
Cooperative e organizzazioni Numerosi anche gli sforzi delle organizzazioni cooperative e del commercio: Fedagri ha già
inviato nei centri di raccolta delle zone colpite dal terremoto prodotti di prima necessità, mentre la Fipe-Confcommercio
ha assicurato il proprio sostegno per aiutare gli esercenti. Attivata anche la rete degli oltre 2400 Cral legati a
"Cralnetwork", la quale, su invito dell’Associazione dei comuni italiani ha lanciato un appello ai suoi iscritti
affinché contribuiscano alla raccolta fondi per i terremotati e per le vittime del sisma. Legato all’Anci anche il
Coordinamento nazionale "Informagiovani", che si è detto pronto a mobilitare energie e professionalità a supporto delle
iniziative promosse dal Ministero della Gioventù con l’azione "Giovani protagonisti della ricostruzione". Allo
stesso modo all’iniziativa "Giovani per l’Abruzzo" del ministero della Gioventù hanno aderito 11
presidenti della Consulta provinciale degli studenti, che per giovedì 16 aprile hanno organizzato una raccolta fondi in
molte città italiane.
Gli aiuti degli alpini Un sostegno ai terremotati l’ha organizzato anche l’Associazione nazionale alpini, che
ha lanciato una raccolta fondi aperta a tutte le sezioni e i gruppi delle Penne Nere (conto corrente bancario: Banco di
Brescia, filiale 2 di Milano, conto corrente n.9535 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via
Marsala 9 20121 Milano - iban: it69x035 0001 6320 0000 0009 535 bic/swift BCABIT21; oppure conto corrente postale:
Poste italiane - Bancoposta, conto corrente n.16746208 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo,
Via Marsala 9, 20121 Milano, iban: it26 h076 0101 6000 0001 6746 208 bic/swift BPPIITRRXXX).
Medicinali Un aiuto sotto forma di medicinali l’ha organizzato lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di
Firenze, che invierà tra l’altro alla Protezione Civile 20 mila pezzi di kit sanitario tascabile per autosoccorso.
Mobilitato anche il mondo dello Sport: oggi la Lazio calcio ha fatto sapere di essersi attivata per una raccolta fondi e di
generi di prima necessità che si svolgerà prima del fischio d’inizio del derby romano sabato prossimo. Inoltre, sarà
devoluto ai terremotati abruzzesi l’incasso della partita di basket Benetton Treviso-Angelico Biella di sabato
prossimo.
La mobilitazione degli avvocati Nel mondo della giustizia, un’azione di solidarietà è stata promossa dal Consiglio
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09-04-2009
Il Giornale.it
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Cresce la gara di solidarietà per aiutare gli sfollati
nazionale forense che verserà 150 mila euro al Fondo di solidarietà avvocato aquilani (attivato dall’Unione degli
Ordini abruzzesi). Allo stesso modo l’Associazione nazionale magistrati ha dato indicazione nei giorni scorsi per
far affluire i contributi dei magistrati italiani sul conto corrente della sezione abruzzese dell’Anm al fine di affidare
il ricavato alla Protezione civile. Una sottoscrizione a favore delle cittadinanze colpite dal sisma l’ha avviata anche
l’Associazione dei giovani avvocati italiani. Un fondo di solidarietà è stato attivato anche dall’Assemblea
siciliana, dall’Archeoclub Italia (per l’adozione di opere d’arte), dall’Amministrazione
autonoma dei monopoli di Stato, da A.S.So.FARM., dalla rivista "Quattroruote" (con l’obiettivo finale di
acquistare e donare 4 mezzi di trasporto collettivo) e dalle Acli. Da ultimo, una raccolta di generi di prima necessità è
stata organizzata dall’Associazione Nuova Italia Napoli.
Un SMS di solidarietà Chi volesse può mandare un contributo semplicemente inviando un sms. Tim, Vodafone, Wind e
3 Italia hanno attivato il numero solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo colpita dal
sisma. L’iniziativa nasce d'intesa con il dipartimento della Protezione civile. Per ogni sms inviato contribuirà con 1
euro. Se invece si chiama da rete fissa la donazione è di 2 euro. L'intero ricavato sarà devoluto alla Protezione civile per il
soccorso e l'assistenza. Saranno fornite tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti.
Mediafriends Fra le numerose iniziative di solidarietà avviate c'è anche quella di Mediafriends, la onlus di Mediaset,
Medusa e Mondadori. Per contribuire è possibile effettuare una donazione tramite bonifico bancario sul conto corrente
intestato a Mediafriends IBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387. Causale: terremoto Abruzzo.
© SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
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09-04-2009
Il Giornale.it
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La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico"
n. 86 del 2009-04-10
di Redazione
Il ministro dell’Istruzione ha garantito che l’anno scolastico sarà considerato valido anche se i giorni di
lezione saranno meno di 200 e che saranno messi in condizione di sostenere gli esami di terza media e di maturità. "Le
università adottino l'ateneo dell'Aquila". Incentivi per docentie accorpamento di classi L'Aquila - Il ministro
dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha garantito agli studenti dell’area colpita dal terremoto che
l’anno scolastico sarà considerato valido anche se i giorni di lezione saranno stati meno di 200, e che saranno
messi in condizione di sostenere gli esami di terza media e di maturità. Il ministro ha promesso anche 110 milioni di euro
per ricostruire e riorganizzare le scuole colpite dal sisma, e ha parlato di 16 milioni di euro per ricostruire la Casa dello
studente all’Aquila. "Il ritorno alla normalità sarà lungo e faticoso, ma è l’obiettivo che ci siamo posti. E il
ritorno alla normalità passa dalla scuola", ha detto Gelmini in una conferenza stampa, dopo avere visitato le zone colpite
dal sisma. Le scuole abruzzesi potranno adottare soluzioni organizzative per recuperare il mancato svolgimento delle
attività didattiche a causa dell’inagibilità degli edifici, come flessibilità dell’orario, composizione delle
classi, adattamento del calendario scolastico e modalità di svolgimento degli esami. Potranno inoltre attivare insegnamenti
integrativi e aggiuntivi anche nei mesi estivi, come prevede un’apposita ordinanza di Protezione civile. Gelmini ha
spiegato che gli studenti potranno "iscriversi in tutte le scuole della regione" per facilitare le famiglie sfollate. "Almeno
nelle zone non direttamente coinvolte dal sisma l’obiettivo è di riaprire le scuole", ha detto Gelmini, precisando
che nell’area maggiormente colpita "si farà ricorso a delle tensostrutture". Un aiuto verrà anche da Internet: "In
rete vorremmo organizzare corsi per l’esame di maturità e di terza media. Società come Microsoft hanno offerto
aiuti importanti". "Non avremo pace finché qui non sarà ripristinata una normalità, una buona qualità di vita".
"Le università adottino l'ateneo dell'Aquila" È questa, in sintesi, la proposta che il ministro dell’Istruzione,
Mariastella Gelmini, ha avanzato al Senato accademico dell’università abruzzese. "Come Berlusconi ha proposto
che ogni provincia adotti un cantiere - ha spiegato il ministro Gelmini - cosi potremmo utilizzare un metodo simile anche
per l’università. Gli atenei, che numerosi, in questi giorni si sono detti disponibili, potrebbero adottare un cantiere,
un progetto preciso". Il ministro Gelmini ha aggiunto, parlando al Senato accademico, presieduto dal rettore Ferdinando
Di Orio, che "il commissario straordinario Bertolaso ha passato tutta la notte per recuperare tutte le tensostrutture
disponibili in Italia, cosi da consentire l’inizio delle lezioni in contemporanea all’apertura dei cantieri". "È
un metodo che ci trova d’accordo - è stata la risposta del rettore Di Orio - se c’è una priorità in questa città
è l’università. Noi vogliamo stare qui: lo dobbiamo - ha concluso - ai nostri 27 mila studenti e alla città".
Incentivi per docenti e accorpamenti di classi Il ministro ha illustrato i provvedimenti contenuti nell’ordinanza di
protezione civile presentata in Consiglio dei ministri. Oltre ai provvedimenti presentati in Cdm saranno avviate una serie
di iniziative a sostegno degli studenti. Si stanno, fra l’altro studiando provvedimenti e iniziative per riorganizzare
la didattica dell’Università dell’Aquila.
Strutture e classi Si allestiranno tensostrutture per riprendere l’attività scolastica. Allo studio
l’accorpamento nelle stesse classi dei bambini di prima e seconda elementare e di terza, quarta e quinta
elementare. È in corso una verifica per capire se qualche struttura è agibile per utilizzarla con turni durante tutta la
giornata.
Incentivi per straordinari e doppi turni Vengono poi introdotti speciali incentivi per favorire gli straordinari e i doppi
turni di professori e personale amministrativo ed aumentare le ore di lezione, per recuperare i ritardi nell’attività
didattica.
Casa dello studente È previsto lo stanziamento straordinario di 16 milioni di euro per la ricostruzione della Casa dello
Studente de L’Aquila. Il Miur ed il ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Tecnologica,
in collaborazione con Microsoft e con le principali aziende di settore, attueranno la riorganizzazione delle piattaforme
informatiche (collegamenti di computer, internet e software) per garantire il supporto alla didattica anche nelle strutture
provvisorie d’emergenza.
Maturità: computer e internet A tutti gli studenti che dovranno sostenere a breve l’esame di maturità a
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
78
Data:
09-04-2009
Il Giornale.it
Estratto da pagina:
0
La Gelmini: "Garantito lo svolgimento dell'anno scolastico"
L’Aquila, verranno forniti un pc portatile ed una chiave per la connessione a internet, per poter seguire corsi a
distanza su tutte le materie base, come italiano, matematica, fisica, latino. Grazie al pc connesso a internet, tramite
l’utilizzo di cuffia e microfono, i ragazzi saranno suddivisi in "classi virtuali" dove si terranno lezioni e si
svolgeranno compiti, grazie al contributo di solidarietà di docenti di tutta Italia, che faranno lezione via web. Si tratta
dell’anticipazione di un progetto che i ministri Gelmini e Brunetta intendono proporre in tutte le scuole italiane per
il prossimo anno scolastico. Sarà presto on line lo spazio web "la scuola per l’Abruzzo" dove saranno raccolte le
centinaia di offerte che arrivano da parte delle scuole, delle associazioni degli studenti, dei genitori e degli insegnanti,
delle consulte e del volontariato.
Scuole: rete solidale A questo si aggiungono altre iniziative. È in fase di organizzazione un punto di raccolta del
materiale didattico che le scuole di tutta Italia stanno inviando per le scuole abruzzesi. Si sta attivando un servizio di
gemellaggio tra le scuole abruzzesi e quelle del resto del Paese per ospitare studenti di zone colpite dal sisma nelle
famiglie e nelle scuole delle altre regioni. Gli studenti delle Consulte, poi, stanno preparando un piano di attività estive
per i bambini da realizzare nei campi o nelle scuole allestite nei campi.
Lavagne interattive Saranno disponibili da subito 15 lavagne interattive multimediali per le scuole da campo. Le lavagne
potranno anche essere utilizzate per attività non didattiche (proiezioni di film, dvd, cartoni animati). Al via laboratorio
didattico con biblioteche itineranti: tante scuole stanno inviando libri per gli studenti abruzzesi. Sarà aperto un punto
permanente della Direzione Generale dello Studente del Miur a L’Aquila per dare sostegno agli studenti fino alla
fine dell’emergenza. È stato infine chiesto alle Consulte studentesche di rinunciare alla giornata nazionale
dell’arte e della creatività. I soldi risparmiati verranno destinati alla ricognizione delle scuole colpite dal terremoto.
© SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
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Speciale Terremoto Abruzzo
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79
Data:
Il Giornale.it
10-04-2009
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0
Altra scossa. Napolitano: chiarezza sui crolli
n. 86 del 2009-04-10
Napolitano sui crolli: "Nessuno senza colpe"
di Redazione
Il capo dello Stato all'Aquila rende omaggio alle vittime, poi ringrazia i soccorritori e accusa: "Responsabilità diffuse"
Friuli, modello da imitare
Irpinia, modello da evitare
L'Aquila - Napolitano accusa. Rende omaggio alle bare, visita i luoghi della tragedia, ringrazia i soccorritori e conforta la
gente. Poi scaccia i fotografi. E accusa. "Anche sul terremoto bisogna parlare il linguaggio della verità" dice,
sottolineando l'emergenre di "irresponsabilità diffuse" di fronte alla tragedia di edifici antisismici ugualmente crollati
travolgendo vite umane. Il capo dello Stato cita la frase di "un’esponente dell’opposizione" che ha detto
"nessuno è senza colpe". "Credo che abbia ragione" commenta. "Nessuno dovrebbe chiudere gli occhi: né chi acquista né
chi costruisce né chi è chiamato a fare i controlli. In questo senso - ha aggiunto il Capo dello Stato - un esame di
coscienza è necessario, ma non per battersi il petto: per vedere cosa è indispensabile e urgente fare perché mai più ciò
accada".
"Tutti facciano esame di coscienza" Sui crolli di edifici costruiti dopo l’entrata in vigore delle norme antisismiche
"deve esserci un esame di coscienza, che non conosce assolutamente coloriture e discriminanti politiche. Non si tratta di
vedere chi ha avuto ragione o torto, chi responsabilità e chi non ne ha. Ho sentito un esponente dell’opposizione,
che di solito non è incline a fare affermazioni di questo genere, dire 'nessuno è senza colpa' e credo che avesse ragione.
Qui si tratta di vedere come sia potuto accadere che norme di prevenzione identificate, studiate e anche tradotte in legge
non abbiano avuto l’attuazione indispensabile. Non l’abbiano avuta per difetto di controlli o per
irresponsabilità diffuse: perché molti sono i soggetti che in definitiva sono coinvolti nella costruzione di un palazzo, nella
costruzione o nell’acquisto di una casa".
Arriva Napolitano Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato all’Aquila per visitare la zona
disastrata dal terremoto. Il suo primo gesto è stato di rendere omaggio alle vittime. Dopo un briefing con gli operatori
della protezione civile il capo dello Stato visita la Casa dello Studente, Onna e la tendopoli di San Demetrio: le zone dove
il terremoto ha provocato danni più gravi. Napolitano è entrato da solo nel grande hangar nel quale sono allineate le bare.
Ha trovato un sacerdote e alcuni scout in preghiera. Si è soffermato in raccoglimento, osservando quel terribile spettacolo
di morte che dà visivamente l’immagine dei lutti causati dalle scosse di questi giorni. Il presidente ha osservato
con particolare commozione le bare bianche, quelle dei bambini e dei ragazzi. È stato colpito da una bara sulla quale ne
era posata una piccola bianca.
Il dialogo con gli sfollati All’uscita, visibilmente provato dall’esperienza ha incontrato i familiari delle
vittime, ascoltando le loro storie. Una coppia di anziani si è presentata a lui stringendo forte un ragazzo e dicendo:
"Presidente, solo questo ci è rimasto". Napolitano ha detto parole di cordoglio e ha ribadito il suo impegno affinchè lo
Stato, come è stato ampiamente assicurato, faccia il massimo sforzo per assistere gli sfollati e ricostruire le case, e perché
questo sforzo sia svolto con continuità fino a raggiungere l’obiettivo. "Sono qui per dovere e per sentimento"
queste le prime parole che il presidente della Repubblica ha rivolto ai soccorritori. Incontrando alcuni rappresentanti dei
vigili del fuoco, che insieme alla protezione civile organizzano gli aiuti, il capo dello Stato ha ribadito: "Sono qui per
ringraziarvi per tutto ciò che state facendo, uno sforzo di efficienza e di generosità straordinaria nell’ambito
dell’organizzazione dello Stato e della mobilitazione dei cittadini".
Stizzito con i fotografi Striglia i giornalisti Napolitano. Quando il capo dello Stato arriva a Onna, il paese completamente
distrutto dal terremoto, viene letteralmente attorniato da decine di fotografi e giornalisti e lui non usa mezze parole: "Non
sono venuto qui per farmi fotografare, avete fatto le foto, fatevi da parte...".
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Data:
10-04-2009
Il Giorno (Brianza)
CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione c...
PRIMO PIANO pag. 2
CESANO MADERNO I VOLONTARI della Protezione civile di Cesano Maderno che andavano a consegnare la
Farmacia mobile a L'Aquila sono giunti a destinazione ieri mattina alle 7, dopo un viaggio durato quasi 10 ore. Gli ultimi
chilometri sono stati percorsi praticamente a passo d'uomo visto che - come hanno raccontato via radio e telefonino a
quanti li stavano seguendo da casa - l'ennesima scossa di terremoto nella notte, ha spostato la sede dell'autostrada di quasi
20 centimetri, creando dei dislivelli pericolosi che non consigliano velocità superiori. «Appena giunti sul posto abbiamo
iniziato le operazioni di scarico e installazione del modulo prefabbricato e alle 9,20 la farmacia era già operativa e
accoglieva i primi pazienti», racconta Amalio Mornata, presidente del gruppo di volontari di Cesano e protagonista della
spedizione. Poco il tempo per distrarsi, dopo un viaggio massacrante e due ore e mezza di lavoro intenso sul posto. Il
programma prevedeva la ripartenza da L'Aquila per il rientro a Cesano nella serata di ieri. «Torneranno a casa domani
mattina (oggi, ndr)», aggiunge Giancarlo Costa, coordinatore della Protezione civile di Cesano che fin da lunedì mattina
sta seguendo l'invio di uomini e mezzi dalla zona verso i luoghi del sisma. «Un gruppo di 35 volontari da Paderno
Dugnano e Novate Milanese si sta preparando in queste ore per partire con il compito di allestire una nuova cucina da
campo a circa un chilometro dal primo campo base avviato subito dopo il terremoto», prosegue Costa. La nuova colonna
della Protezione civile brianzola si è mossa ieri sera dal centro logistico di Agrate Brianza. Intanto da Cesano Maderno si
stanno organizzando i volontari per dare i primi cambi alle squadre che sono operative da lunedì scorso, è prevista una
partenza già lunedì con le persone che si sono messe a disposizione per garantire turni di lavoro di una settimana. Di
questo gruppo faranno parte anche volontari del nucleo di Protezione civile di Limbiate. Solidarietà anche dalle imprese
della Confapi Milano (circa 3mila a Milano, Monza e Brianza e Lodi) che sospenderanno l'attività oggi durante i funerali
delle vittime del sisma. «Si tratta di un piccolo gesto di rispetto nei confronti delle vittime di questa tragedia», afferma
Paolo Galassi, presidente di Confapi Milano. Gabriele Bassani
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81
Data:
10-04-2009
Il Giorno (Como)
Terremoto, l'incubo di una comasca
COMO E PROVINCIA pag. 4
Paola Coira è ricoverata in gravi condizioni. Nel sisma ha perso il marito
VILLA GUARDIA «È UN MOMENTO davvero triste». Poche parole, sussurrate al telefono, quelle di Dirce Antonia
Trinca, la mamma di Paola Coira, la donna originaria di Villa Guardia rimasta ferita dal terremoto che domenica notte ha
colpito l'Abruzzo. Una preoccupazione, la sua, che si aggiunge al dolore acuto per la morte del genero, il marito della
figlia. Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia all'università Tor Vergata di Roma domenica, quando la terra ha
tremato, era con la moglie nella loro casa di vacanza a Tempera, ad un'ottantina di chilometri da l'Aquila. Per lui non c'è
stato più nulla da fare: è morto schiacciato dalle macerie. I FUNERALI sono stati celebrati ieri nella capitale, paese
d'origine dell'uomo. La moglie invece è ancora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Chieti dove è stata trasferita
dopo essere estratta dalle macerie. Si è salvata dal terremoto, ma è giunta al pronto soccorso con un serio trauma
addominale e cranico da schiacciamento. Ci sono stati segni di miglioramento, ma i bollettini medici parlano di condizioni
critiche: è in attesa di essere sottoposta alla dialisi (i reni sono rimasti particolarmente danneggiati dallo schiacciamento),
e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. «CI SONO SEGNI di miglioramento, ma i medici ancora non si
pronunciano - conferma la mamma che sospira e non trova la forza di aggiungere altre parole -. All'ospedale con lei ci
sono il fratello Ambrogio e Giovanna, sua sorella». Paola Coira si era trasferita a Roma con il marito nel 2002. La coppia
aveva una casa di villeggiatura a Tempera. I coniugi, approfittando delle prime giornate di sole, venerdì si erano recati in
Abruzzo, ma domenica notte anche la loro casa è crollata. Paola Coira è stata estratta dalle macerie sette ore più tardi; il
marito invece era già privo di vita. Il fratello Ambrogio ha subito raggiunto la sorella all'ospedale di Roma. IN VIA
VENETO, dove vive ancora la mamma di Paola, nessuno ha la forza di parlare, di commentare questa triste tragedia.
Anche la zia di Paola, Anna, non riesce a dire nulla. Si racchiude nel suo dolore e fa un lungo sospiro. I familiari sono in
continuo collegamento telefonico con Chieti in attesa di sapere notizie sulla ripresa della donna, la cui vita è ancora
appesa ad un debole filo. INTANTO CONTINUA anche in queste ore l'impegno dei soccorritori comaschi che hanno
raggiunto le zone terremotate martedì a poche ore dal sisma che ha sconvolto la popolazione abruzzese. I diciotto vigili
del fuoco del comando di Como hanno scavato fra le macerie di alcune palazzine del centro dell'Aquila, in via don Luigi
Sturzo, dove, con turni di lavoro massacranti, hanno estratto dalle macerie numerosi corpi di persone rimaste sepolti nella
notte fra domenica e lunedì quando in pochi secondi si è scatenato l'inferno. Le due squadre rientreranno a Como fra oggi
e domani e verranno rimpiazzate da altre squadre in partenza dal Lario. Non si fermano anche le iniziative di solidarietà
dei comaschi nei confronti della popolazione sotto choc. Raccolta di materiali e di cibo, come avviene in questi giorni a
Erba ed Eupilio e numerose sottoscrizioni dimostrano la vicinanza dei lariani alla popolazione colpita dal sisma. Image:
20090410/foto/1341.jpg
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
82
Data:
10-04-2009
Il Giorno (Milano)
«Fermatevi durante i funerali»
MILANO ATTUALITA' pag. 5
APPELLO DELLA MORATTI AI MILANESI
MILANO IL SINDACO Letizia Moratti ha manifestato il cordoglio della città con un messaggio al sindaco dell'Aquila,
Massimo Cialente, e ai sindaci dei Comuni abruzzesi colpiti dal sisma. Il sindaco invita anche i milanesi a cinque minuti
di silenzio e di sospensione delle attività alle ore 11 di oggi, nell'ora d'inizio dei funerali di Stato. «Milano e L'Aquila,
Milano e l'Abruzzo in questi giorni sono uniti nel dolore per il terribile evento che ha distrutto tante vite e che ha colpito
un territorio tra i più belli d'Italia. Un evento che però non è riuscito a spezzare la vostra forza e la speranza di tutti noi ha
scritto il sindaco Milano vi è vicina e sostiene la vostra voglia di rinascere, di riprendere a vivere. Il vostro dolore oggi è
anche il nostro. Oggi siamo con voi nella sofferenza, ma saremo con voi anche domani nell'impegno tenace e coraggioso
per risorgere. È un messaggio che, attraverso lei, voglio estendere a tutti i sindaci e alle popolazioni dei Comuni colpiti.
Milano, nel giorno del lutto nazionale, onorerà la memoria delle vittime e si unirà al cordoglio del Paese con alcuni minuti
di raccoglimento dell'intera città. È il simbolo della nostra solidarietà, del nostro affetto, del nostro abbraccio». L'Unione
del Commercio si unisce al sindaco, nell'invito a sospendere l'attività per 5 minuti in negozi, pubblici esercizi, imprese del
terziario di Milano e provincia. Sul sito internet dell'Unione - www.unionemilano.it, sono riportati gli estremi per aderire
alla sottoscrizione promossa da Confcommercio con la Fondazione Giuseppe Orlando a favore delle famiglie e delle
imprese colpite dal sisma. «Il mondo del commercio dichiara Carlo Sangalli, presidente dell'Unione è vicino al dolore
immenso delle popolazioni investite dal sisma. Una vicinanza che si traduce in una serie di iniziative concrete a
cominciare dalla sottoscrizione a favore delle famiglie e delle imprese colpite dal terremoto. La ricostruzione richiederà
tempo e sforzi enormi ed è dunque necessario che la grande solidarietà che sta nascendo in questi giorni continui in una
logica di lungo termine».
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
83
Data:
10-04-2009
Il Giorno (Varese)
Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo.
VARESE: PRIMO PIANO pag. 3
Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo Offerti prodotti igienici, oggetti di uso quotidiano maanche escavatori e container
IN MISSIONE INSIEME ALLA CROCE ROSSA
VARESE L'ABRUZZO, in ginocchio dopo il terremoto, inizia a compilare il doloroso elenco dei bisogni. Alimentari,
indumenti e farmaci. Ma anche altri oggetti di uso quotidiano. A cominciare dai prodotti per la igiene personale. DAL
VARESOTTO tre aziende si sono rivolte al comitato provinciale della Croce Rossa per mettere a disposizione le loro
offerte. Un'impresa di trasporti ha donato un autocarro, completo di container, sul quale potrà essere caricato il materiale
in partenza dalla provincia. Un'azienda edile, invece, ha fornito due macchine escavatrici: un mezzo per rimuovere i
detriti e una gru con braccio estendibile, per raggiungere con più facilità case e altri edifici coperti da cumuli di pietre e
rovine, altrimenti inaccessibili a piedi. I cingolati saranno manovrati da due dipendenti della società, che faranno rotta
verso l'Abruzzo insieme ai due «bestioni». Una terza ditta, invece, è pronta a inviare nelle terre devastate dal sisma,
sempre attraverso la carovana della Croce Rossa, diversi bancali di prodotti per la pulizia personale. Salviette,
asciugamani, panni e carta igienica, quanto mai necessari negli accampamenti e nelle tendopoli allestite a L'Aquila e
dintorni. «SONO SOLO i primi aiuti che ci sono stati donati - spiega Luca Santopolo, delegato della Croce Rossa per la
Protezione civile - Ma sono sicuro che altri imprenditori si metteranno in contatto con noi. Siamo di fronte a un'enorme
corsa alla solidarietà. Un fermento mai visto prima». Ieri nelle zone devastate dal terremoto volontari e forze dell'ordine
hanno cominciato a stendere la lista di tutto quello che manca. Terminati i primi soccorsi e gli scavi alla ricerca di
sopravvissuti e cadaveri, è scattata la seconda fase dell'emergenza sisma. «Si tratta di provare a riportare un minimo di
normalità nelle vite sconvolte degli sfollati», prosegue Santopolo. Un compito arduo, anche perché la costruzione delle
piccole città in tela e plastica non è affatto finita. «C'è bisogno ancora di tanto: dai viveri agli attrezzi e detersivi per
tenerle pulite», precisa il volontario varesino. Uomini e veicoli continuano a partire anche dal comando provinciale dei
vigili del fuoco. È arrivato il momento di dare il cambio ai primi colleghi, scesi a L'Aquila subito dopo il dramma. Ieri si è
messa in viaggio una colonna formata da nove pompieri, a bordo di due automezzi. OGGI, giorno dei funerali delle
vittime estratte dalle macerie, è stata indetta una giornata di lutto nazionale. Le esequie sono in programma alle 11. In
concomitanza con le celebrazioni i negozi varesini sono stati invitati da Uniascom e Confesercenti a tenere abbassate le
loro serrande. Bandiere a mezz'asta, invece, a Palazzo Estense, sede dell'amministrazione comunale del capoluogo. Enrico
Camanzi Image: 20090410/foto/1826.jpg
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
84
Data:
10-04-2009
Il Giorno (Varese)
Malpensa, Messa pasquale per il sisma
VARESE: PRIMO PIANO pag. 2
LA SANTA MESSA del giorno di Pasqua celebrata nella cappella dell'aeroporto di Malpensa (alle 8,15, Terminal 1) sarà
dedicata ai terremotati dell'Abruzzo. Il cappellano don Ruggero Camagni (nella foto) ha deciso di destinare tutte le offerte
che saranno raccolte nelle cassette alle popolazioni abruzzesi.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
85
Data:
10-04-2009
Il Giorno (Varese)
Le aziende si mobilitanoper l'Abruzzo
VARESE: PRIMO PIANO pag. 2
Offerti prodotti igienici, oggetti di uso quotidiano maanche escavatori e container
IN MISSIONE INSIEME ALLA CROCE ROSSA
VARESE L'ABRUZZO, in ginocchio dopo il terremoto, inizia a compilare il doloroso elenco dei bisogni. Alimentari,
indumenti e farmaci. Ma anche altri oggetti di uso quotidiano. A cominciare dai prodotti per la igiene personale. DAL
VARESOTTO tre aziende si sono rivolte al comitato provinciale della Croce Rossa per mettere a disposizione le loro
offerte. Un'impresa di trasporti ha donato un autocarro, completo di container, sul quale potrà essere caricato il materiale
in partenza dalla provincia. Un'azienda edile, invece, ha fornito due macchine escavatrici: un mezzo per rimuovere i
detriti e una gru con braccio estendibile, per raggiungere con più facilità case e altri edifici coperti da cumuli di pietre e
rovine, altrimenti inaccessibili a piedi. I cingolati saranno manovrati da due dipendenti della società, che faranno rotta
verso l'Abruzzo insieme ai due «bestioni». Una terza ditta, invece, è pronta a inviare nelle terre devastate dal sisma,
sempre attraverso la carovana della Croce Rossa, diversi bancali di prodotti per la pulizia personale. Salviette,
asciugamani, panni e carta igienica, quanto mai necessari negli accampamenti e nelle tendopoli allestite a L'Aquila e
dintorni. «SONO SOLO i primi aiuti che ci sono stati donati - spiega Luca Santopolo, delegato della Croce Rossa per la
Protezione civile - Ma sono sicuro che altri imprenditori si metteranno in contatto con noi. Siamo di fronte a un'enorme
corsa alla solidarietà. Un fermento mai visto prima». Ieri nelle zone devastate dal terremoto volontari e forze dell'ordine
hanno cominciato a stendere la lista di tutto quello che manca. Terminati i primi soccorsi e gli scavi alla ricerca di
sopravvissuti e cadaveri, è scattata la seconda fase dell'emergenza sisma. «Si tratta di provare a riportare un minimo di
normalità nelle vite sconvolte degli sfollati», prosegue Santopolo. Un compito arduo, anche perché la costruzione delle
piccole città in tela e plastica non è affatto finita. «C'è bisogno ancora di tanto: dai viveri agli attrezzi e detersivi per
tenerle pulite», precisa il volontario varesino. Uomini e veicoli continuano a partire anche dal comando provinciale dei
vigili del fuoco. È arrivato il momento di dare il cambio ai primi colleghi, scesi a L'Aquila subito dopo il dramma. Ieri si è
messa in viaggio una colonna formata da nove pompieri, a bordo di due automezzi. OGGI, giorno dei funerali delle
vittime estratte dalle macerie, è stata indetta una giornata di lutto nazionale. Le esequie sono in programma alle 11. In
concomitanza con le celebrazioni i negozi varesini sono stati invitati da Uniascom e Confesercenti a tenere abbassate le
loro serrande. Bandiere a mezz'asta, invece, a Palazzo Estense, sede dell'amministrazione comunale del capoluogo. Enrico
Camanzi
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
86
Data:
Italia Oggi
10-04-2009
Sisma, verifiche sulle case con proroga a fine 2010
Una lettura delle norme di rinvio adottate più recentemente
Le verifiche tecniche su tutti gli edifici realizzati in zone sismiche dovevano essere effettuate entro il 2008, ma a fine
2007 si esclusero gli edifici realizzati secondo le norme antisismiche vigenti nel 1984 e, per le altre opere, si prorogò
l'obbligo di verifica a fine 2010; intanto, da oltre un anno sono vigenti le norme tecniche del 2005 per le nuove opere
infrastrutturali e per gli edifici strategici. Sono queste le conclusioni cui si può giungere leggendo le norme di proroga più
recenti in materia di norme tecniche sulle costruzioni e sulle verifiche in zona sismica.Con riguardo a quest'ultimo profilo,
la scelta di rinviare i controlli fu operata con il decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito nella legge n. 31 del 28
febbraio 2008. La norma (articolo 20, comma 4) andava a toccare l'operatività di una disposizione (articolo 2, comma 3)
della nota ordinanza del presidente del consiglio n. 3274 del 20 marzo del 2003, che seguiva la tragedia della scuola di
San Giuliano. La norma del 2003 prevedeva l'obbligo, per i proprietari, di procedere alla verifica degli edifici di interesse
strategico e delle opere infrastrutturali «la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le
finalità di protezione civile», nonché degli edifici e delle opere infrastrutturali «che possono assumere rilevanza in
relazione alle conseguenze di un eventuale collasso». I controlli dovevano essere svolti entro cinque anni (marzo 2008) e
dovevano «riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2», zone all'interno delle quali
figurano quelle del sisma del 6 aprile. Poco prima della scadenza del termine, il decreto legge n. 248 operò in due
direzioni: da una parte spostò il termine al 31 dicembre 2010, dall'altra parte escluse tutte le costruzioni progettate in base
alle norme antisismiche vigenti nel 1984. In altre parole, tutti i controlli che in quelle zone dovevano essere effettuati
obbligatoriamente entro marzo del 2008 furono rinviati a fine 2010, escludendo dall'obbligo gli edifici progettati in base
alla normativa antisismica vigente nel 1984. Ovviamente ciò non toglie che chiunque, soggetto pubblico o privato,
avrebbe potuto procedere ad una verifica entro il 2008, ma il segnale che fu dato a fine 2007, con la proroga triennale,
certamente non promosse una tempestiva campagna di verifica. Nello stesso decreto legge n. 248 era contenuta anche la
proroga di cui molto si parla in questi giorni, dell'entrata in vigore delle nuove norme tecniche sulle costruzioni (dm 14
settembre 2005, poi integrato dal dm 14 gennaio 2008 e dal dm 6 maggio 2008), spostata a fine 2007 e successivamente al
30 giungo 2010 dalla legge n. 2/2009. Va però precisato che nello stesso provvedimento (sempre all'articolo 20, ma al
comma 4) si prevedeva che il differimento non operasse per le progettazioni di edifici di interesse strategico e per le opere
infrastrutturali rilevanti ai fini sismici che, quindi, da più di un anno devono essere progettate con i nuovi standard. La
proroga al 30 giugno del 2010, che con tutta probabilità sarà eliminata dal Governo in questi giorni, non vale quindi da
più di un anno per le più importanti infrastrutture.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
87
Data:
Italia Oggi
10-04-2009
Sisma, un aiuto dai professionisti
Il Consiglio nazionale di categoria pensa alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto
Pronti alla verifica della stabilità e dell'agibilità degli edifici
In Abruzzo come in Friuli, in Irpinia, in Toscana. Oggi, come allora, i periti industriali sono impegnati in prima linea per
aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Non tanto nell'emergenza di queste ore (la protezione civile sta conducendo
con mano ferma le operazioni di soccorso), ma quanto nella fase immediatamente successiva quando si dovrà provvedere
alla stima dei danni, alla verifica della stabilità degli edifici interessati dal sisma o dell'agibilità di quelli lesionati.
Quando, in una parola, si penserà alla ricostruzione. E se è vero che in alcuni momenti si vede (va detto senza retorica) la
grandezza di un popolo, questa è stata l'occasione in cui si è manifestata senza alcuna incertezza quella degli italiani. Che,
abituati a dividersi sulle sciocchezze, a scontrarsi sui dettagli sanno ritrovare la propria unità nei momenti in cui è più
necessaria. E lo sanno fare in concreto. Nel tam tam della solidarietà tutte le categorie tecniche (periti industriali, geologi,
architetti, ingegneri, agrotecnici, geometri, periti agrari) si sono quindi riunite per mettere a disposizione dei terremotati,
nel momento opportuno, esperienza e professionalità. L'obiettivo è di costituire un'unità tecnica multidisciplinare di
supporto, che sia operativa soprattutto per la fase successiva del censimento dei danni. Anche perché ora, come ha
puntualizzato il presidente del Cnpi Giuseppe Jogna, anche per rispondere alle diverse segnalazioni che arrivano dai
numerosi presidenti provinciali, «questo non è il momento per precipitarsi, in modo spontaneo, nel luoghi del disastro.
Tutto deve passare attraverso il coordinamento che sta egregiamente svolgendo la protezione civile. Forte dell'esperienza
che ho vissuto in prima persona nel terremoto del Friuli, so che ora è invece necessario aspettare che si stabilizzi il
fenomeno». Nella fase successiva, invece, ha ancora spiegato, metteremo in campo tutte le risorse, su base di volontariato,
che la nostra professione assieme alle altre può fornire». E in questo senso i periti industriali sono pronti a mettere a
disposizione le proprie molteplici competenze tecniche: i professionisti con specializzazione in elettrotecnica possono, per
esempio, provvedere alla progettazione e alla verifica di tutti gli impianti provvisori che alimentano le tendopoli, mentre i
chimici potranno contribuire nel gestire l'emergenza acqua, che in catastrofi del genere può essere alterata nelle sue
caratteristiche, controllandone la qualità dal punto di vista chimico e batteriologico. I periti industriali edili potranno
offrire la propria competenza invece per organizzare squadre per il censimento degli edifici e la valutazione dei danni,
nonché l'opportuna verifica dell'agibilità di quelli lesionati. Ma tutto questo verrà dopo. Ora ciò che di concreto si potrà
fare, ha ancora precisato il numero uno del Cnpi è quello di sottoscrivere l'iniziativa di solidarietà del Cup: «Invito tutti i
rappresentati di categoria a aderire all'iniziativa promossa dal Comitato unitario delle professioni di attivare una raccolta
fondi per rispondere alle emergenze più stringenti. Nel frattempo ai colleghi colpiti va la piena e totale solidarietà del
Consiglio nazionale, che chiede nel frattempo, al fine di valutare eventuali interventi mirati, la collaborazione di tutti per
acquisire informazioni dettagliate relativamente all'esistenza di situazioni critiche che possano riguardare gli iscritti sia
per gli aspetti personali che nell'attività professionale.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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88
Data:
Italia Oggi
10-04-2009
Sisma Abruzzo, subito interventi amministrativi
«Il tragico evento del terremoto in Abruzzo», ha dichiarato il segretario generale Francesco Longobardi, «non può lasciare
indifferenti alcuna delle forze sane e produttive del paese. Ben vengano tutte le iniziative di solidarietà volte ad alleviare
le sofferenze delle popolazioni abruzzesi, alle quali siamo fortemente vicine. Sono eventi destinati a lasciare cicatrici
indelebili nella vita personale e collettiva, a fronte dei quali non ci si può che prodigare per ogni azione utile, volta al
superamento di questo particolare momento. Ritenendo utile anche il nostro piccolo contributo, ho immediatamente
rivolto richiesta alle Autorità ministeriali di competenza di provvedere a sospendere nell'area regionale con immediatezza
tutte le scadenze fiscali, previdenziali ed amministrative. Un intervento che ho ritenuto opportuno, tenuto conto che senza
un decreto motivato da fattori di urgenza, si corre il rischio di dover rispondere anche di violazioni amministrative in una
simile tragedia. Ritengo altresì di poter esprimere a nome di tutti i consulenti del lavoro Ancl, la profonda commozione e
l'apprezzamento per quanti, dalla protezione civile, e tutte le forze dell'ordine, ai soccorritori, all'esercito, ai volontari,
continuano a prodigarsi senza sosta, mettendo il lavoro al servizio degli altri».
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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89
Data:
Italia Oggi
10-04-2009
Ricostruiremo L'Aquila e Abruzzo
Il presidente degli ingegneri: bene la New town, ma il centro storico dovrà tornare a vivere
Stefanelli, già tutti al lavoro sotto la guida di Bertolaso
È il simbolo dello scandalo, dei soldi pubblici finiti in macerie nei crolli provocati dal terribile sisma che ha devastato
l'Aquila e parte dell'Abruzzo. Ma Paolo Stefanelli, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli ingegneri, è
convinto che presto l'Ospedale San Salvatore, ora inagibile al 90% e al centro delle inchieste della Procura della
repubblica cittadina, potrà essere sistemato e riutilizzato almeno per i reparti che non hanno subito danni strutturali. «La
struttura ha mantenuto la sua stabilità, dice a Italia Oggi. «Ci sono danni per i controsoffitti, le tramezzature, i rivestimenti
esterni e anche lesioni importanti. Ma l'edificio non è crollato, sarà di nuovo agibile». Stefanelli, ieri all'Aquila per
definire con il sottosegretario della Protezione civile Guido Bertolaso i criteri della partecipazione dei professionisti alla
ricostruzione, ha constatato che la situazione, gravissima, richiederà un impegno straordinario di uomini, competenze,
soldi. E tempi lunghi. Domanda. Come è andato l'incontro con Bertolaso? Risposta. Abbiamo predisposto tutto il
trasferimento della macchina organizzativa della nostra presenza e discusso di tempi e modalità del monitoraggio degli
edifici. D. In quanto tempo contate di finire il vostro lavoro? R. Quindici giorni serviranno per organizzare. Il resto
dipenderà dal terremoto. Qui c'è una scossa ogni quattro o cinque ore e in queste condizioni la nostra attività sarebbe
impedita.D. Quando il sisma si calmerà come agirete? R. Costituiremo squadre di tre ingegneri, dei quali due esperti e un
giovane che avrà così modo di formarsi. Poi verificheremo la condizione degli edifici pubblici e delle abitazioni private,
sulla base delle schede che ci ha fornito la Protezione civile e che richiedono una particolare esperienza. D. Lavorerete
sotto la guida della Protezione civile? R. Sotto il loro coordinamento. Poi abbiamo fatto discorsi organizzativi nostri e
raccolto fondi che sono indispensabili. Qui servono soldi e non beni materiali. D.Che impressione ha ricevuto dalla sua
visita? R. Ci hanno fatto visitare i centri colpiti dal terremoto e le tendopoli allestite per i senzatetto. Ne ho ricavato una
sensazione di grande efficienza, che fa onore al paese e alla Protezione civile. D. Come vi impegnerete per la
ricostruzione? R. Siamo già impegnati come volontariato. Ci accolliamo l'onere economico della nostra partecipazione e
forniamo squadre, mezzi e materiali che saranno impiegati dai nostri colleghi. Poi nella fase della vera ricostruzione,
ciascuno si muoverà con le sue capacità professionali e per suo conto. D. Ma prima dovrete verificare la stabilità degli
edifici. Quanto impiegherete? R. I palazzi delle istituzioni sono pochi, la verifica richiederà qualche giorni. Il lavoro
complesso sarà per quelli privati.D. Pensa che troverete molte abitazioni da abbattere e ricostruire? R. Purtroppo la parte
più danneggiata dell'Aquila è il centro storico ed è chiaro che lì la ricostruzione richiederà tempo. D. Dunque bisognerà
fare le New town? R. Il discorso New town è accettabile ma non bisogna dare ai cittadini il messaggio che si intende
evitare l'enorme impegno necessario per il centro. E poi per le New town ci vorranno almeno due anni. Non si può mica
tenere la gente sotto le tende per tutto quel tempo, bisogna realizzare ripari migliori. Poi la New town diventerà un
parcheggio di lunga sosta,e a ricostruzione ultimata una aggiunta alla città storica. D.Quante persone bisognerà sistemare?
R. Non sappiamo quanti non potranno rientrare nelle loro case. L'obiettivo è consentire il ritorno nelle abitazioni, dove è
possibile, a quanta più popolazione possibile. Per questo dovremo valutare quanti edifici sono lesionati in modo
irreparabile, quanti richiederanno lunghi lavori e quanti, invece,una semplice manutenzione.
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90
Data:
10-04-2009
Italia Oggi
Prime misure per l'emergenza: stop a bollette, mutui e contributi
le decisioni del consiglio dei ministri
Stanziati altri 70 milioni per le zone colpite dal sisma. Il resto arriverà con un decreto dopo Pasqua
È soltanto un primo capitolo del complesso delle misure che verrà messo in campo per far fronte all'emergenza terremoto
che ha colpito l'Abruzzo. Ieri il premier, Silvio Berlusconi, ha illustrato in consiglio dei ministri un'ordinanza che
conferma soprattutto una serie di sospensioni che vengono incontro ai terremotati. A seguito di una prima elencazione dei
comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la
sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e
malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali.È
poi prevista un'indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole,
artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. Questa indennità viene riconosciuta
anche ai collaboratori coordinati e continuativi. I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico
del servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al
momento del terremoto.Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui
contratti dalla popolazione con gli istituti di credito.Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i
proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento
della protezione civile. Scatta una sospesione di due mesi per i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di
energia elettrica e di gas e allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d' intesa tra l'Autorità per
l'energia elettrica ed il commissario delegato. Il ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti
da donazioni e atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali
danneggiati dal sisma. Viene inoltre quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad
un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai
65 anni o diversamente abili. L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori
sinistrati, con un rinvio a un decreto del ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli
alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in
corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorché lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni.Contestualmente il
ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di
euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro.Il cdm ha, inoltre, deciso l'impiego di 700
militari delle forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle
Forze di polizia.
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91
Data:
Italia Oggi
10-04-2009
Scudo fiscale, c'è il sì di Casini
Dopo il terremoto via XX Settembre prova ad anticipare l'Europa per il rientro dei capitali
Tremonti cerca consensi per sganciarsi dall'Ue. Pd contrario
Lo scudo fiscale cerca consensi per una partenza rapida. E sul fronte interno, almeno in parte, li ottiene. Per far scattare il
meccanismo il prima possibile, e usare il gettito che ne verrà per far fronte all'emergenza terremoto, il ministro
dell'economia, Giulio Tremonti, si sta muovendo anche su un piano politico. Non è un mistero, del resto, che il titolare del
dicastero di via XX Settembre avrebbe voluto inserire lo scudo all'interno di una cornice europea. Ma questo,
evidentemente, avrebbe richiesto tempi lunghi. Adesso, con il sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, servono circa 8 miliardi
di euro, subito. Insomma, per Tremonti diventa necessario provare a sganciarsi dal contesto europeo, che verosimilmente
lo avrebbe costretto ad aspettare l'esito del G8 in programma alla Maddalena a luglio. E così, secondo quanto risulta a
ItaliaOggi, la carta che il governo ha intenzione di giocare consiste nel tentativo di creare attorno alla misura un vasto
consenso interno. Obiettivo già raggiunto, almeno in parte, con il via libera che la maggioranza ha ottenuto dal leader
dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. L'ex presidente della camera, infatti, sembra essersi dichiarato d'accordo con il piano di
rientro dei capitali detenuti all'estero, a patto però che il gettito derivante dall'operazione sia chiaramente destinato alle
varie esigenze post terremoto.Con il supporto dell'Udc, allora, il governo darebbe maggior «peso» al suo progetto, al
punto di poterlo anticipare rispetto al piano europeo. L'importanza di un largo supporto è dimostrata dal fatto che anche il
segretario del Pd, Dario Franceschini, è stato sondato da alcuni emissari del ministro e della maggioranza. Questa volta,
però, il rifiuto sembra essere stato secco, nonostante lo scudo sia stato presentato in una veste «sociale». «Si tratta pur
sempre di un condono, per noi inaccettabile», avrebbero risposto gli uomini di Franceschini. Sul tema, ieri, è intervenuto
anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che ha detto di non ritenere lo scudo fiscale imminente, in quanto si
devono ancora concretizzare i progetti delineati all'interno del G20 tenutosi a Londra nei giorni scorsi. Ma proprio mentre
il premier usava queste cautela, i contatti con le opposizioni erano a buon punto, con l'appoggio di Casini di fatto già
incassato. C'è poi la questione tecnica, sulla quale si sta ancora lavorando. La base di partenza, come ha raccontato
ItaliaOggi due giorni fa, è rappresentata da due aliquote, entrambe sopra il 10%, una da applicare ai capitali che
effettivamente rientrano in Italia, e una (più alta della precedente) per i capitali che emergono ma rimangono all'estero.
Sul punto, però, bisognerà capire i margini a disposizione per far digerire lo schema all'Ue. Quanto alla possibilità di una
terza aliquota, inizialmente ipotizzata al di sotto del 10% per quei capitali che vengono investiti in titoli di stato, la
soluzione potrebbe già essere nel cassetto. Tommaso Di Tanno, fiscalista doc e professore di diritto tributario a Siena,
interpellato da IO, ricorda che già nel 2001 era prevista un'ipotesi del genere. Anziché applicare un'aliquota del 2,5%,
infatti, il titolare delle somme poteva, per un importo pari al 12% delle attività rimpatriate, sottoscrivere titoli di stato.
Mutando le percentuali, ha confermato ieri Giorgio Jannone, deputato «tremontiano» e all'epoca relatore alla camera del
primo scudo, l'opzione finale potrebbe proprio essere questa. Il tentativo, in ogni caso, è quello di far approvare la misura
in tempi rapidi.
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Data:
JulieNews.it
10-04-2009
Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e ...
09/04/2009, ore 22:57 - Molte persone hanno scelto di dormire all'aperto
Ancora terremoto, magnitudo 4.9 Richter. Roma e il Lazio tremano
di: Nico Falco
Una nuova, forte scossa di terremoto ha colpito ancora l’Abruzzo alle 21.38 ed è stata distintamente avvertita
anche a Roma, soprattutto in centro. E’ stata di magnitudo 4.9 della scala Richter ed è stata sentita in tutto il Lazio
e nelle Marche. L’epicentro è stato localizzato nella zona comprendente Campotosto, Capitignano e Barete.
Il sisma ha messo in allarme moltissime persone, che hanno subito intasato i centralini dei vigili del fuoco. In parecchi
hanno chiesto l’intervento dei tecnici per verifiche alle strutture e agli appartamenti. Il sindaco Gianni Alemanno
ha dichiarato che “da un primo esame della situazione, non risultano danni a cose o a persone a Roma. Invito tutta
la popolazione alla calma, - ha continuato Alemanno, - si è trattato del riflesso di una scossa di assestamento che ha avuto
come epicentro la zona a nord de L’Aquila”.
La paura, però, non si placa. Molti abitanti di Fiamignano, Borgorose, Borbona e di diversi altri comuni della Valle del
Velino hanno infatti deciso di passare la notte all’esterno delle abitazioni, temendo una nuova scossa di terremoto.
I sindaci hanno segnalato la situazione alla prefettura di Rieti, chiedendo di poter ottenere delle tende per accogliere le
popolazioni all’aperto. Una richiesta che non si è potuta esaudire in quanto, ha reso noto la prefettura, tutte le
tende della protezione civile sono state impiegate per le operazioni di soccorso in Abruzzo.
Argomento:
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93
Data:
10-04-2009
KataWeb News
Il medico dell'ospedale che non c'è più "Manca tutto, non si può curare
così"
Il medico dell'ospedale che non c'è più “Manca tutto, non si può curare così”
9 aprile 2009 alle 21:37 - Fonte: Cronaca">repubblica.it - 0 commenti
Luca Antonini, 46 anni, cardiologo, ha perso moglie e figlioletto nel sisma Si è buttato nel lavoro, ma nelle tende non si
possono affrontare le patologie “Sì, riusciamo a medicare una ferita, ma chi si ammala o ha un infarto siamo costretti a
spostarlo altrove. Servono unità mobili e sale operatorie”
Caterina Pasolini
Argomento:
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94
Data:
09-04-2009
Lavoce.info
IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA'
> di Lapo Boschi e Elena Fagotto 09.04.2009
I terremoti si possono prevedere. Non alla maniera di Giuliani, però. Si capiscono studiando i movimenti delle placche
tettoniche, prendendo in esame una zona che tende a fratturarsi e esaminando la frequenza degli eventi in quella zona.
Perché nei terremoti c'è una certa regolarità, un ritmo. Ma la previsione non serve a ordinare un'evacuazione, serve a
sapere dove le case vanno costruite secondo criteri antisismici. E il problema più grave dell'Italia è proprio l'inadeguatezza
delle infrastrutture anche di fronte a un sisma di dimensioni relativamente modeste.
Quando lunedì il terremoto ha colpito l'Abruzzo, in molti si sono ricordati di Giampaolo Giuliani, il tecnico del
laboratorio del Gran Sasso che una settimana prima aveva cercato di allertare le autorità.
Ci si è domandati se gli scienziati che Giuliani chiama "canonici" non avessero clamorosamente sbagliato a ignorare le
sue indicazioni: ogni sismologo si è sentito domandare, da colleghi e da profani, se davvero il terremoto non si poteva
prevedere.
TRA PROFEZIE E PREVISIONI
Quello dell'Abruzzo non è un stato un "grande" terremoto. In altri paesi, scosse più intense fanno meno danni, meno
vittime. Nel 1989 il terremoto di Loma Prieta, a una cinquantina di chilometri da San Francisco, ha rilasciato dieci volte
più energia di quello dell'Abruzzo. Quante vittime? Sessantatré i morti, circa 3mila i feriti, 10mila gli sfollati. I dati che
arrivano dall'Abruzzo, ancora non definitivi, sono già peggiori. Eppure, la regione che circonda la baia di San Francisco è
una delle aree metropolitane più densamente popolate degli Stati Uniti.
Oggi i sismologi che si sentono porre la classica domanda sulla possibilità di previsione, possono rispondere che, sì, i
terremoti si possono prevedere. Non alla maniera di Giuliani, però. I terremoti si capiscono studiando i movimenti delle
placche tettoniche: vicino all'Italia quella africana sprofonda sotto quella europea; l'attrito provoca fratture che
percepiamo sotto forma di terremoti. E si prevedono prendendo in esame una zona che tende a fratturarsi, una zona
sismica, e studiando la frequenza dei terremoti in quella zona. Da qualche decennio, esiste in Italia una rete di sismometri
che misurano le oscillazioni del suolo, consentendo di misurare accuratamente e in tempo reale posizione e grandezza dei
sismi. In questo modo è possibile, tra l'altro, inviare i primi soccorsi nelle località più colpite. Ai tempi del terremoto
dell'Irpinia, in Italia questa tecnologia non esisteva. Oggi esiste, funziona e nei giorni scorsi ha salvato delle vite.
Altre misure si estrapolano da resoconti storici che descrivono terremoti vecchi di secoli. Messi insieme i dati, ci si
accorge che nei terremoti c'è una certa regolarità, un ritmo: la velocità con cui le placche si spostano rimane uguale a se
stessa per tempi "geologici": milioni di anni. Il ritmo delle fratture è solo approssimativamente costante, però. Il prossimo
"big one" potrebbe arrivare tra un mese, un anno, dieci anni. Differenze molto importanti, ma irrisorie nella scala
temporale della tettonica a placche. Per colpa di queste differenze, le previsioni dei sismologi sono solo statistiche: mappe
di pericolosità sismica, espresse "in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10 per
cento in cinquanta anni". Questo significa che un abitante di Messina o di Udine ha il 10 per cento di probabilità di essere
colpito, nei prossimi cinquanta anni, da un terremoto grande come quello dell'Abruzzo, o ancora peggiore.
Oggi i terremoti si prevedono così. Questo tipo di previsione non serve a ordinare un'evacuazione, ma serve a sapere dove
occorre costruire meglio le case. Meglio non si può fare, perché la frattura è un fenomeno caotico: basta una piccola
perturbazione nelle condizioni iniziali e tutto (il luogo e l'ora del sisma, l'energia rilasciata) cambia, anche parecchio:
decine di chilometri, mesi, punti di magnitudo. Per questo, anche lo sciame di piccoli terremoti registrati in Abruzzo negli
ultimi mesi non è servito a prevedere quello più grande: esistono sciami di terremoti che non preludono a eventi più
grandi, e grandi terremoti che arrivano all'improvviso.
DISCUTERE DI RADON NON RAFFORZA LE CASE
I ricercatori studiano, naturalmente, tutti i fenomeni che permettano di diagnosticare l'imminenza di un terremoto. Il radon
, ad esempio, è un gas radioattivo sprigionato dalle rocce della crosta terrestre; da almeno trent'anni si sa che le emissioni
tendono a essere più intense in corrispondenza di eventi sismici. Ci sono strumenti che rilevano il radon emesso dal suolo
in un determinato punto, e su uno di questi strumenti Giampaolo Giuliani ha osservato, la settimana scorsa e in altre
occasioni, che il suolo abruzzese stava emettendo più radon del normale. Ma come per gli sciami di piccoli terremoti,
anche le emissioni anomale di radon non sono necessariamente segnali premonitori di un terremoto: c'è radon senza
terremoti e ci sono terremoti senza radon. In assenza di un preciso modello scientifico, Giuliani non era nelle condizioni
di lanciare un allarme.
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95
Data:
09-04-2009
Lavoce.info
IL TERREMOTO TRA VERA PREVENZIONE E FALSA FATALITA'
Ad ogni modo, continuare a dibattere il caso del radon distoglie dal problema ben più grave dell'inadeguatezza delle
infrastrutture di fronte a un sisma di dimensioni relativamente modeste. Ènecessario prevenirle adeguando le infrastrutture
ai rischi naturali che ben conosciamo. Questa è la priorità numero uno. Una volta adeguate le infrastrutture ci si potrà
occupare di early warning systems per attivare una serie di reazioni quando si presenta un sisma. (1)
I terremoti non sono fatalità, ma eventi cui è possibile far fronte preparandosi. Sapendo che la reazione a certi pericoli non
è perfettamente razionale, è importante comunicare i rischi sismici in maniera chiara ed efficace alla popolazione,
attraverso simulazioni per valutare che impatto avrebbero eventi del passato in condizioni attuali. Ad esempio, come
reagirebbero la Messina e la Reggio di oggi a un sisma analogo a quello del 1908? Vi sono organizzazioni, fra cui
Geohazard International, che sono impegnate su questo fronte. In zone ad alto rischio, l'educazione dei cittadini è
fondamentale per trasmettere attraverso le generazioni l'esperienza e la cultura della prevenzione. Istituzioni che non
riescono a prevenire rischi che in altri paesi vengono gestiti in maniera "normale" devono prendere atto del proprio
fallimento.Ènecessario che comunichino con i cittadini in maniera trasparente, e stabiliscano meccanismi per far
partecipare la popolazione alla gestione della ricostruzione, non solo nella fase progettuale, ma anche nella realizzazione
degli interventi. Solo così ci sarà quell'accountability diffusa necessaria perché il prossimo terremoto non abbia
conseguenze tanto drammatiche.
(1) Attenzione, i segnali partono quando si verifica il sisma, allertando ad esempio i treni, per cui i tempi di reazione sono
estremamente compressi.
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Pag.
96
Data:
10-04-2009
Leggo
La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi. Il
presidente della Provincia ...
La Provincia di Milano vicino al dramma dei terremotati abruzzesi.
Il presidente della Provincia Filippo Penati ha sentito telefonicamente la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania
Pezzopane in merito al sisma per coordinare gli aiuti. «La presidente della Provincia dell'Aquila - afferma Penati - mi ha
chiesto di coordinare i Comuni della provincia di Milano per intervenire con progetti di ricostruzione. Già il 15 aprile
prossimo, in accordo anche con Adriano Alessandrini, presidente dell'Assemblea dei sindaci e sindaco di Segrate, è
previsto un incontro con i sindaci della provincia per definire un ordine di grandezza economico finanziario che possa
sovvenzionare uno o più progetti proposti dai Comuni». «Chiederemo ai Comuni - conclude Penati - di aggiungere i loro
stanziamenti a quelli della Provincia per avviare progetti Comuni di ricostruzione».
Intanto, nei giorni scorsi dal Centro Polifunzionale della Protezione civile di Agrate della Provincia era già partita la
prima colonna mobile per gli aiuti umanitari nella regione Abruzzo con 37 persone per consegnare e allestire tende per
alloggi e tende multifunzionali, che hanno raggiunto quattro tecnici strutturisti della Provincia già sui luoghi del sisma.
Seguiranno altri interventi in base alle richieste del Dipartimento Nazionale.
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97
Data:
10-04-2009
Leggo
di Mario Landi Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spost...
di Mario Landi
Si sposta il fronte del sisma. L'epicentro si è spostato sulla direttrice più a nord L'Aquila-Pizzoli-Barete. Le nuove scosse
hanno causato ancora crolli nel centro dell'Aquila e nelle zone già colpite, ma senza coinvolgere persone. «Dopo il forte
evento di lunedì scorso e la frattura che si è verificata nella faglia - ha spiegato Lucia Margheriti, del centro nazionale
terremoti dell'Ingv - l'energia ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più
fragili che non reggono la nuova pressione».
In Abruzzo è salito ancora il numero dei morti. L'ultimo bilancio è di 281 vittime. E mentre la terra ancora trema (l'ultima
scossa forte avvertita è stata alle 6,25) si continua a scavare. «Scaveremo fino a Pasqua» aveva detto il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni. Anche se con il passare delle ore si affievoliscono sempre di più le speranze di salvare le
persone che risultano disperse. Tra loro c'è anche una giovane promessa del rugby: Lorenzo Sebastiani, pilone cresciuto
nell'Aquila Rugby e ora in forza all'Accademia federale a Pisa. Di lui non si hanno notizie dalla notte tra domenica e
lunedì, quando la sua casa è stata ridotta in un cumulo di macerie.
Resta drammatico anche il bilancio dei feriti - un migliaio circa - e dei senza casa: 29 mila. Di questi, 19 mila circa sono
ospitati nelle tendopoli allestite all'Aquila e in una ventina di Comuni colpiti, in circa tremila tende. Diecimila, invece,
sono gli aquilani che si sono trasferiti sulla costa abruzzese.
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98
Data:
10-04-2009
Leggo
Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del
sisma in Abruzzo....
Il giorno del lutto nazionale. L'Italia si ferma per ricordare le vittime del sisma in Abruzzo. Saranno tra le 100 e le 150 le
salme che saranno disposte sul piazzale della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila per i funerali solenni. E intanto il
numero delle vittime sale ancora: sono 281, mentre si continua a scavare alla ricerca dei dispersi. Intanto il presidente
Giorgio Napolitano, visita i luoghi della tragedia e denuncia: «Irresponsabilità diffuse».
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99
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10-04-2009
Leggo
di Valeria Arnaldi Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi...
di Valeria Arnaldi
Chiedeva soldi porta a porta, presentandosi come volontario di un'associazione che legata alla Protezione civile per gli
sfollati d'Abruzzo. Aveva studiato la truffa nei minimi dettagli - aveva un tesserino e indossava una pettorina ad hoc - il
trentaduenne di origini baresi che, ieri, a seguito di una segnalazione al 113, è stato arrestato dagli agenti del
commissariato Ponte Milvio a Vigna Clara, dove stava effettuando la falsa raccolta fondi. A dare l'allarme sciacalli è pure
la Croce rossa italiana, che invita a diffidare di quanti chiedono viveri, vestiti e denaro andando a casa delle persone. Le
iniziative reali non mancano e si possono verificare tramite centralini e siti web delle associazioni. Il Comune e
Arte&Sponsor devolveranno alle aree colpite dal sisma gli incassi di Una cartolina per Roma. La Cna ha attivato un conto
corrente per imprese terremotate. La Cri si unirà alla raccolta di SS Lazio e tifosi al derby, sabato allo stadio Olimpico.
Pure i detenuti di Rebibbia stanno raccogliendo fondi. Sul sito della Regione Lazio è attivo uno spazio per la sistemazione
per gli sfollati.
Intanto, in Comune si ragiona sul rischio sismico a Roma. Un bollino di idoneità statica per i palazzi è stato proposto
dall'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini. Il punto, però, si farà dopo Pasqua, ma le verifiche dei vigili del fuoco
proseguono: sono state 175 quelle effettuate nella notte tra mercoledì e giovedì. (ass.)
Argomento:
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100
Data:
10-04-2009
Leggo
L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di
rinascita della citt&#...
L'AQUILA - Riaprono i primi negozi all'Aquila. Un timido segnale di rinascita della città proviene dalla ripresa di alcune
attività commerciali della periferia, scampate almeno parzialmente alla furia distruttrice del sisma. Ieri mattina la
Confcommercio ha collaborato alla riapertura del primo supermercato, all'interno del centro commerciale ”L'Aquilone”,
mentre sono tornati in funzione alcuni bar e chioschi non lontani dal centro. Fra i clienti ci sono soprattutto i soccorritori,
ma non manca qualche abitante del luogo.
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101
Data:
Libertà
10-04-2009
Ogni scossa fa rivivere il trauma iniziale
Ogni scossa
fa rivivere
il trauma iniziale
ROMA - La "pancia" della Terra non si ferma e a ogni nuova scossa le persone sfuggite al primo sisma rivivono il trauma
iniziale; a far loro male non è tanto la paura delle nuove scosse, che nelle tendopoli non possono procurare altra morte e
macerie, quanto il rievocare il ricordo di domenica notte quando per 20 lunghissimi secondi la terra ha rovinosamente
tremato. È questa l'angosciosa situazione che vivono gli sfollati dell'Aquila e dei paesi vicini, spiega Paolo
Castrogiovanni, direttore della sezione di psichiatria dell'università di Siena ed esperto di stress post-traumatico.
Ma i rimedi ci sono: «La forte accoglienza, l'assistenza che stanno ricevendo nelle tendopoli è la prima cura,
scientificamente provata, per prevenire che il trauma diventi cronico - sottolinea lo psichiatra - che le sue conseguenze
restino impresse indelebili nella mente degli sfollati».
L'evento iniziale, il primo sisma, è la cosa più disastrosa per la mente umana, spiega, perchè queste persone si sono
trovate improvvisamente di fronte a uno scenario di morte e disastro enormi. Questo forte stress iniziale può però dare
conseguenze diverse a seconda delle persone e di come hanno vissuto il primo sisma, spiega Castrogiovanni: la tensione
di molti nelle tendopoli è del tutto normale e fisiologica, finanche adattativa, quindi utile a sopportare i disagi. Ma per altri
quella tensione è invece esagerata e ingovernabile, segno che sono preda di un trauma acuto che potrebbe cronicizzarsi.
Soprattutto per questi ultimi ogni nuova scossa riapre la ferita provocata dalla prima, fa salire la tensione a livelli
vertiginosi e rischia di portare a stress post-traumatico e depressione.
Cosa fare? L'accoglienza e i soccorsi materiali nelle tendopoli sono la prima cura preventiva.
10/04/2009
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Libertà
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Piacenza e gli altri Comuni "adotteranno" i paesi colpiti
Piacenza e gli altri Comuni
"adotteranno" i paesi colpiti
In campo l'Anci nazionale. Ambrosio: vicini a vittime e soccorritori
Piacenza potrebbe vedersi gemellare a uno dei Comuni abruzzesi colpiti dal terremoto per poi magari occuparsi di aiutare
il ripristino di uno specifico comparto urbano o settore di fornitura di servizi. È lo scenario emerso, in generale, dalla
Consulta per la Protezione civile dell'Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) riunitasi ieri a Roma sotto la
presidenza del sindaco Roberto Reggi. Sul tavolo la definizione delle iniziative che i Comuni possono promuovere in
favore delle popolazioni terremotate una volta superata l'emergenza e in attesa che la Protezione civile sia in grado di
valutare l'entità dei danni e stabilire con esattezza quale siano gli interventi e gli aiuti necessari alla popolazione.
L'intenzione è di stringere gemellaggi per funzioni tra singoli Comuni e zone colpite (sono 17 i Comuni interessati dal
sisma) coordinati dalle 20 Anci regionali; raccolta e predisposizione di un elenco dettagliato da parte dei sindaci delle
disponibilità degli aiuti di vario genere che arrivano da ogni parte d'Italia e coinvolgimento diretto di un referente
dell'associazione nazionale dei Comuni nel Di.Coma.C, la direzione di comando e controllo per il coordinamento in loco.
«Al momento - ha detto Reggi - la situazione è in continuo divenire; per questo abbiamo deciso di prepararci in modo da
essere pronti quando dovremo scendere in campo. Il compito dei Comuni sarà quello di fornire tecnici specializzati in
grado di far funzionare nel più breve tempo possibile la macchina amministrativa e i servizi pubblici locali essenziali per
un rapido ritorno alla normalità».
I sindaci stanno stilando un elenco dei tecnici che hanno dato la loro disponibilità; saranno sempre i primi cittadini a
creare una lista degli aiuti in modo da poterli indirizzare quando sarà il momento laddove serve per evitare sprechi e
sovrapposizioni. Il tutto avverrà attraverso una sorta di adozione tra Comune e area colpita garantendo interventi
settoriali, per esempio, per il ripristino dei servizi sociali piuttosto che per quelli di anagrafe.
Durante la riunione è stata evidenziata anche la necessità di organizzare al meglio le generose offerte che arrivano sia dai
Comuni, che dai cittadini e dalle associazioni di volontariato. Reggi ha evidenziato la necessità che si costruisca un
sistema di concertazione tra governo centrale e amministrazioni comunali.
Parole di solidarietà alle terre colpite dal sisma anche dal vescovo Gianni Ambrosio durante l'omelia del giovedì santo in
duomo: «Con l'animo colmo di profondo dolore, partecipiamo alla sofferenza della popolazione abruzzese, vogliamo
essere affettuosamente vicini ai superstiti per aiutarli e sostenerli, incoraggiamo quanti si stanno prodigando nelle
operazioni di soccorso».
Quella di ieri in Abruzzo è stata un'altra giornata di febbrile lavoro per i volontari piacentini impegnati sul posto insieme
ai colleghi della colonna della Protezione Civile dell'Emilia Romagna. Cuore delle operazioni la tendopoli allestita a Villa
Sant'Angelo, località a circa 20 chilometri da L'Aquila dove da lunedì scorso è all'opera tutta la colonna emiliana della
Protezione Civile. Il ritorno della delegazione piacentina non è previsto prima di domenica: «Il campo allestito in questi
giorni è quasi a regime», ha informato Davide Mangia, «42 tende da 8 posti in grado di garantire un tetto e riscaldamento
agli abitanti rimasti senza casa. Stiamo preparando il fondo per un'altra tendopoli da 20 tende. Per ora il tempo tiene, ma
di notte fa molto freddo».
E ieri sera intorno a mezzanotte sono tornati i 15 vigili del fuoco piacentini recatisi sul posto lunedì. In mattinata un altro
gruppo di pompieri partito dal comando di via Dante era giunto a L'Aquila per dare loro il cambio.
Un invito a tutti i lavoratori e le lavoratrici piacentine ad aderire al lutto nazionale indetto oggi per le vittime del terremoto
in Abruzzo arriva dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Un'adesione da manifestare con «cinque minuti di
silenzio ed astensione dal lavoro», si legge in una nota, da effettuarsi oggi dalle 11 alle 11,05, in concomitanza con l'inizio
dei funerali delle vittime.
E anche l'Unione commercianti ha invitato tutti i suoi associati a sospendere la propria attività in concomitanza con le
odierne esequie di Stato «quale segno concreto di solidarietà ai familiari delle vittime».
Gustavo Roccella
[email protected]
10/04/2009
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«Improbabile un'altra scossa devastante come quella che ha colpito lunedì
notte»
«Improbabile un'altra scossa devastante
come quella che ha colpito lunedì notte»
MILANO - «Secondo la mia esperienza, in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento». Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei
processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in eventi sismici. In questo periodo è impegnato in una ricerca sui
terremoti che avvengono in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione dedicata al sisma abruzzese, ci ha
spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intesità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che i terremoti dell'Appennino
centrale sono caratterizzati da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa a Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità della scossa».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in "bar". In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
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Maratona sos per l'Abruzzo
speciale terremoto AIUTI Nuove associazioni si aggiungono alla lunga lista per far fronte all'emergenza delle persone
colpite dal terremoto
Conti correnti, consigli pratici, raccolte di vestiti, di alimenti e di generi di prima necessità. La gara solidale per le
popolazioni colpite dal sisma va avanti. E coinvolge tutte le realtà nazionali e locali, istituzionali e private. Dallo sport
alla musica, dalle associazioni alle banche, tutti si muovono per raccogliere fondi e per alleviare le sofferenze degli
abruzzesi
CONSIGLI PER GLI AIUTI
Il Forum del Terzo settore ha fornito delle linee guida e indicazioni utili per chi volesse aiutare concretamente la
popolazione abruzzese. Le forme di aiuto necessarie sono principalmente tre e in questo ordine di importanza: donazioni
di denaro, donazione di materiali e generi alimentari, volontari sul posto. Nella donazione di denaro occorre verificare
l'utilizzo immediato dei soldi sul territorio per iniziative mirate da parte dell'organizzazione beneficiaria. Il secondo
consiglio è di preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro
contante. I beni materiali devono essere nuovi o in ottimo stato, mentre i generi alimentari non devono avere confezioni
fragili e non accuratamente sigillate. In questa prima fase i volontari devono essere formati alla protezione civile e già
organizzati in associazioni. Nel post-emergenza, a seconda delle proprie competenze, si potrà offrire un contributo mirato.
LEGAMBIENTE
L'associazione ambientalista Legambiente ha attivato un conto corrente postale specificatamente aperto per poter
consentire ai propri soci, sostenitori e simpatizzanti di partecipare alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal
terremoto in Abruzzo. Il conto corrente deve essere intestato a «Legambiente Onlus - Sos», il numero Iban è IT 79P050
1803 2000, chi decide di fare il versamento deve specificare la seguente causale: «Emergenza terremoto in Abruzzo».
TELEFONO AZZURRO
Per i bambini ora c'è anche il «114 emergenza infanzia». Lo ha istituito il Telefono Azzurro, con il Ministero per le Pari
Opportunità, per ogni tipo di emergenza che riguardi i bambini delle zone colpite dal sisma, ma anche per quelli che, in
tutta Italia, abbiano bisogno di un supporto, di ascolto o di un consiglio, in quanto colpiti e impressionati dagli
accadimenti del terremoto. Gli operatori del 114, già abituati ad offrire assistenza psicologica e consulenza
psico-pedagogica per situazioni di disagio/emergenza, utilizzeranno procedure operative basate sulla esperienza che
proviene a Telefono Azzurro dall'aver portato il proprio aiuto in situazioni di catastrofi naturali, come quella del recente
terremoto del Molise o dello Tsunami del 2004. www.azzurro.it ALPINI
Un sostegno ai terremotati anche dall'Associazione nazionale alpini, che ha lanciato una raccolta fondi (conto corrente
bancario: Banco di Brescia, filiale 2 di Milano, conto corrente n.9535 intestato a Associazione Nazionale Alpini
Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9 20121 Milano - iban: it69x035 0001 6320 0000 0009 535 bic/swift BCABIT21;
oppure conto corrente postale: Poste italiane - Bancoposta, conto corrente n.16746208 intestato a Associazione Nazionale
Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9, 20121 Milano, iban: it26 h076 0101 6000 0001 6746 208 bic/swift
BPPIITRRXXX). UNIONE ATEI
L'Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) chiede di modificare la normativa attuale che accantona a esigenze
di bilancio 80 milioni di euro dal gettito dell'otto per mille dello Stato (cioè li tiene da parte per coprire esigenze di vario
tipo, dalla sicurezza al restauro di edifici religiosi) e destinare tutto alle popolazioni colpite dal terremoto. «Ufficialmente,
una delle finalità dell'otto per mille statale è la gestione di interventi straordinari per calamità naturali - spiega Raffaele
Carcano, segretario nazionale dell'Uaar -. Il governo ha già la possibilità di spostare fondi cospicui (almeno cento milioni
di euro) su interventi concreti. Non la sprechi». LEGACOOP
Anche la Legacoop ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione dei paesi e delle città
dell'Abruzzo distrutti dal terremoto. La presidenza nazionale di Legacoop ha già disposto un accredito di 10mila euro,
invitando tutte le strutture di settore e territoriali e le cooperative aderenti a versare un contributo economico. Le
donazioni si possono effettuare sul conto corrente Ugf banca Legacoop - solidarietà per l'Abruzzo, codice Iban
IT41J0312703200CC0120005582. AGRICOLTORI ITALIANI
La Cia, confederazione italiana agricoltori, ha deciso di partire con iniziative concrete dopo una riunione d'urgenza della
Giunta nazionale. È già stato aperto un conto corrente presso la Ugf Banca agenzia 12, via Saturnia 21, Roma. Il codice
Iban del conto è IT56I0312703200CC0120005581, e il Bic: Baecit2b «La Cia per l'Abruzzo». Per la raccolta, la Cia ha
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Il Manifesto
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Maratona sos per l'Abruzzo
anche in programma di attivare un servizio di sms e una giornata di prodotti agricoli di qualità «all'asta» per raccogliere
fondi. Iniziative di solidarietà sono in programma anche per la «Giornata nazionale del turismo» del 19 aprile e l'iniziativa
«Inac in piazza» del 9 maggio. AVIS
Avis non ha organizzato una raccolta di sangue destinata nello specifico alle popolazioni terremotate, ma ha mobilitato le
sue sedi e i suoi 1.100.000 donatori. Dal punto di vista medico-trasfusionale Avis nazionale è in stretto contatto con la
sede regionale abruzzese (che ha attivato un apposito team di coordinamento) e con il Centro Nazionale Sangue. Inoltre,
Avis nazionale ha aperto un conto corrente per fronteggiare l'emergenza e contribuire alla ricostruzione, convogliando le
risorse economiche messe a disposizione dalle oltre 3.200 sedi Avis presenti in Italia. Il conto corrente a cui ogni donatore
può destinare le proprie offerte è: IBAN: IT 13 D 02008 01601 000041415151 Causale: Abruzzo CNA DI ROMA
Un milione di euro di garanzie per le imprese abruzzesi colpite ed un conto corrente per devolvere aiuti. Sono due
iniziative messe in campo dalla Cna di Roma, dopo il territorio che ha colpito l'Abruzzo. Attraverso il conto corrente n.
50460 intestato a Cna di Roma pro Imprese terremotate Abruzzo Iban It 25 G 08327 03226 000000050460 è possibile
devolvere un aiuto agli imprenditori colpiti. Inoltre Coopfidi, Confidi unitario dell'artigianato promosso dalla Cna, ha
costituito un plafond di 1 milione di euro di garanzie per le aziende abruzzesi per i primi interventi di ripristino e riavvio
delle attività. CITTÀ VINO E CITTÀ BIO
Le Città del Vino e le Città del Bio vogliono essere partecipi della solidarietà verso i territori duramente colpiti dal sisma
e, per questo, hanno aperto una sottoscrizione attraverso un conto corrente (le coordinate bancarie: Banca di
Monteriggioni - Agenzia di Castelnuovo B.ga - c/c n. 4040504 Iban IT46 H08673 71800 00400 4040504). Per volontà
delle due Associazioni, si legge in una nota, saranno inoltre destinati a scopi di solidarietà 10 euro per ciascun campione
di vino che parteciperà alla «Selezione del Sindaco 2009», il concorso enologico internazionale al quale partecipano
aziende vitivinicole da tutta Italia insieme ai Comuni dove sono localizzate, e «Biodivino», la rassegna riservata ai vini
prodotti da uve di agricoltura biologica. ANPAS LOMBARDIA
Anpas Lombardia lancia una campagna versamenti con l'obiettivo di rispondere alle richieste di coloro che desiderano
dare tangibile sostegno alle popolazioni colpite dal sisma. Il c/c sul quale effettuare i versamenti è il numero 60.000
intestato a «Anpas Lombardia emergenza Abruzzo», presso la Banca Popolare di Milano Agenzia 7 - Milano. Per i
versamenti indicare il seguente codice IBAN: IT 02 K 05584 01607 000000060000. Per rendere trasparente il processo di
destinazione dei fondi, la direzione di Anpas Lombardia ha costituito un Comitato di garanti che affiancherà la Direzione
e il Consiglio regionale nell'assegnazione delle somme raccolte. RETE DEGLI STUDENTI
In ogni scuola un nucleo di solidarietà per promuovere iniziative, raccolte fondi, raccolta di materiale e per dare
informazioni a chi volesse rendersi disponibile come volontario per le fasi successive a quelle del primo soccorso. Questa
l'iniziativa della Rete degli studenti medi, che mette a disposizione la sua rete organizzativa a tutti gli studenti che
vogliono farsi carico di un impegno, da vicino o da lontano, in aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. «Ieri mattina
abbiamo inviato a più di 5.000 scuole il materiale necessario a far nascere un nucleo di solidarietà nel proprio istituto, ci
aspettiamo una larghissima adesione». retedeglistudenti.it ACLI
Le Acli, associazioni cristiane dei lavoratori italiani mobilitano la rete degli italiani all'estero per raccogliere fondi in
solidarietà con le popolazioni abruzzesi vittime del terremoto. Con una lettera inviata alle sedi presenti in 18 Paesi nel
mondo, la federazione delle Acli internazionali invita a far convergere i contributi sui c/c appositamente aperti
dall'associazione in Italia. I contributi dall'estero possono essere versati sul c/c bancario di Banca Etica (Iban - It 06 M
05018 03200 000000129000; swift - Ccrtit2t84a ) intestato a «Acli - Un aiuto per L'Aquila». Oppure su c/c postale (Iban IT68 D07601 03200 000030577001; swift - BPPIITRRXXX), con la causale «Acli - Un aiuto per L'Aquila». POSTE
ITALIANE
Sarà interamente devoluta al fondo di solidarietà «Poste Italiane per l'Abruzzo» la commissione di 1.10 euro pagata per i
versamenti sul conto corrente 10 40 0000. È quanto riferisce Poste italiane sottolineando che la raccolta di donazioni a
favore delle popolazioni colpite dal sisma sta proseguendo in tutti i 14mila uffici postali del territorio nazionale. I
correntisti BancoPosta possono effettuare gratuitamente le loro donazioni anche dal sito www.poste.it accedendo all'area
pagamenti di BancoPosta online e cliccando su «effettua la tua donazione online - Poste Italiane per l'Abruzzo». I clienti
possono poi donare gratuitamente 1 euro inviando un sms al numero speciale 377.2048580 ARCIGAY DI ROMA
La comunità gay romana ha deciso di sostenere la popolazione abruzzese contribuendo alla raccolta fondi attivata
dall'Arci, anche attraverso il supporto di alcune realtà commerciali. Sarà possibile offrire il proprio contributo nei seguenti
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Maratona sos per l'Abruzzo
modi: donando beni di prima necessità, come piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili,
latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia presso il centro di raccolta attivato nella sede di Arcigay Roma in
via Zabaglia 14 (www.arcigayroma.it per gli orari); recandosi presso i bar della Gay Street di via di San Giovanni in
Laterano che hanno aderito all'iniziativa, come il Coming Out, che devolveranno una quota per ogni consumazione
effettuata. L'OTTO PER MILLE
Tre milioni di euro dall'otto per mille. La Conferenza episcopale italiana (Cei) ha annunciato uno stanziamento di tre
milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Per far
fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Presidenza della Cei ha
disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo nazionale. La
somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il
coordinamento degli interventi locali.
Foto: LA TENDOPOLI ALLESTITA A L'AQUILA /FOTO AP
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Il Manifesto
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Napolitano all'Aquila: Nessuno è senza colpe
BERLUSCONI «Dolo? Non credo, ho verificato»
Napolitano all'Aquila: «Nessuno è senza colpe»
Micaela Bongi
Rende omaggio alle vittime del sisma, attraversa l'Aquila martoriata, visita le tendopoli degli sfollati, viene accompagnato
nel borgo fantasma di Onna («mi rimarrà impressa la strada polverizzata»). Esprime un «apprezzamentos senza riserve»
per quanto fatto dal governo e per le decisioni prese a tutti i livelli istituzionali, lodando la protezione civile e i vigili del
fuoco e agli abruzzesi dice, «mi impegno, non vi dimenticheremo».
Ma nella sua visita nella zone terremotate, il capo dello stato Giorgio Napolitano chiede anche a tutti «un esame di
coscienza». A chi gli domanda il perché di tutte quelle macerie, del crollo di edifici che avrebbero dovuto essere costruitui
con misure antisismiche, il presidente della repubblica risponde: «Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti
né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi. Bisogna
vedere come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge, e
chiedersi anche come non siano scattati i necessari controlli». E napolitano prosegue: «Sono responsabilità diffuse dei
soggetti che in definitiva sono coinvolti nella costruzione di un palazzo o nell'acquisto di una casa. Nessuno in questi casi
dovrebbe chiudere gli occhi. Né chi vende, né chi acquista un immobile, né chi è chiamato a fare i controlli. Ma al di là
delle responsabilità, bisogna decidere cosa è possibile fare affinché tutto ciò non accada mai più». Il capo dello stato dice
che bisogna parlare il linguaggio della verità e dunque cita quanto detto «da un esponente dell'opposizione che di solito
non è incline a fare affermazioni di questo genere: nessuno è senza colpe». E per quanto riguarda la ricostruzione, «non
sono a conoscenza di offerte giunte dall'estero, ma se c'è questa disponibilità credo che il governo possa prenderla in
considerazione».
Il premier Silvio Berlusconi è a Roma per il consiglio dei ministri, ma il decreto «Abruzzo» che dovrebbe contenere la
gran parte delle risorse per la ricostruzione viene rinviato a dopo Pasqua. Per il momento ottiene il via libera l'ordinanza
sulla protezione civile (le misure nella scheda a sinistra). In conferenza stampa, interrogato in proposito, Berlusconi
rimanda invece alle indagini della magistratura l'accertamento di eventuali responsabilità, ma tende a escludere «che ci
siano state delle situazioni...», che ci sia stato dolo. Insomma, risponde il Cavaliere ai giornalisti calandosi nei panni
dell'esperto, «io personalmente ho potuto verificare direttamente, su edifici costruiti prima dell'entrata in vigore delle
norme per l'edilizia antisismica, che rappresentano le tecnologie dell'epoca e cioè dei cementi assolutamente meno idonei
rispetto a quelli attuali e dei ferri che non avevano nessuna tecnologia di maggior aderenza con i ferri di acciaio utilizzati
ora. Quindi sono figli della tecnologia costruttiva di allora». Anche l'ospedale, prosegue il premier, «ha resistito nella sua
struttura principale, ed è partito negli anni '60, e quindi ciò che abbiamo visto sono tutte cose che risalgono al passato».
Ma certo, «i pm indagheranno» e se ci sono delle responsabilità è giusto che emergano, anche a titolo paradigmatico ed
esemplare».
Per il momento, il presidente del consiglio assicura assoluta traspatenza nell'uso dei fondi per la ricostruzione:
«Serviranno diversi miliardi di euro», ma «non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati». E se non crede che ci
siano responsabilità per i crolli, insiste invece sullo sciacallaggio: il reato specifico, annunciato gran voce mercoledì, sarà
contenuto nel decreto sul terremoto. E sebbene lo stesso Berlusconi spieghi che «abbiamo verificato un solo episodio» di
questo tipo e polizia e carabinieri già pattuglino l'Aquila e i paesi più colpiti dal sisma, l'ordinanza approvata ieri prevede
l'invio di altri 700 militari in funzione «anti-sciacallaggio».
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10-04-2009
Segnalate le strutture idonee a ospitare persone disabili
APPELLO
«»
Dopo i morti e i feriti, tra gli sfollati e i senzatetto, ci sono anche i disabili che devono affrontare la drammatica
emergenza del sisma in Abruzzo. Tanto che Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap, ha lanciato ieri un appello, rivolto non solo a tutte le associazioni aderenti alla Fish, ma anche a chiunque
altro sia in grado di rispondere positivamente. «Segnalateci le strutture disponibili all'accoglienza - ha sostenuto ieri
Barbieri - data l'urgenza e la gravità della situazione, chiediamo a tutte le associazioni aderenti alla nostra Federazione di
indicarci l'eventuale disponibilità di strutture in grado di ospitare persone con disabilità, al momento sfollate dalle proprie
abitazioni o dai centri di ricovero colpiti dal sisma. Sarà nostra cura indicare rapidamente tale disponibilità alla Protezione
Civile, per sostenere la popolazione dell'Abruzzo. Preghiamo, inoltre, tutti di estendere l'invito a chiunque possa essere in
grado di fornire un sostegno». Con l'auspicio che siano «in molti a rispondere all'appello - ha concluso poi Barbieri ricordiamo, ad esempio, che la Fondazione Marino per l'Autismo di Melito di Porto Salvo, a Reggio Calabria, ha già
offerto la propria disponibilità ad ospitare fino a cinque persone con problemi di autismo, in regime residenziale e sino
alla fine dell'emergenza».
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Il Manifesto
10-04-2009
Ospedali sotto pressione per le vittime del sisma
ABRUZZO «Salviamo la facoltà di medicina»
Eleonora Martini
Il colpo inferto a L'Aquila sta facendo tremare, e non solo sismicamente, l'intero Abruzzo. Dall'Appennino al Tirreno, è
tutta la regione ad essere ferita e impaurita, caricata di un peso non indifferente, soprattutto dal punto di vista sanitario.
Ma anche incredibilmente solidale. Fin dalle prime ore di quella maledetta domenica notte, subito dopo la scossa che ha
distrutto il cuore abruzzese, tutte le città della regione si sono messe in moto per accogliere, ospitare e curare le decine di
migliaia di sfollati e, con loro, migliaia di feriti e malati, persone anziane, disabili, tossicodipendenti.
Una regione in ginocchio, piegata anche psicologicamente dalle continue scosse che non accennano a diminuire
(continueranno, dicono gli esperti, per almeno 3 o 4 mesi) e che si fanno sentire con particolare intensità nella Marsica,
già segnata dal terremoto del 1915. Proprio per questo, ad Avezzano e Sulmona i sindaci hanno disposto, con
un'ordinanza, la chiusura fino a nuovo ordine di tutti gli uffici pubblici mantenendo a disposizione i dipendenti, in
particolare nei serivizi tecnici, sanitari e di prima cura e necessità, per fronteggiare l'emergenza. Chiuse ad Avezzano
anche le scuole fino al 15 aprile, i cinema, le discoteche, gli impianti sportivi. Una misura che si è resa necessaria dopo i
falsi allarmi di imminenti scosse, diffusi nei giorni scorsi, ma che rende ancora più difficile il lavoro, ovviamente
triplicatosi, degli uffici pubblici, dai tribunali alla prefettura, dai servizi sociali all'Inps.
Eppure, la macchina dell'accoglienza, messa in moto a volte spontaneamente e attraverso il lavoro anche volontario del
personale «ha funzionato bene», a detta di molti dei dirigenti sanitari abruzzesi. «Abbiamo raddoppiato i turni degli autisti
di ambulanze e dei medici, che spesso si sono presentati volontariamente, in maniera encomiabile - racconta Edoardo
Romoli, direttore sanitario della Asl Avezzano-Sulmona -. Abbiamo riaperto alcune ali dei nostri ospedali che erano
disattivate e, garantendo sempre la cura dei casi acuti, abbiamo temporaneamente sospeso gran parte delle attività
programmate che possono essere rinviate». All'ospedale di Avezzano, che insieme a quello di Teramo è il più vicino a
L'Aquila, fino a ieri mattina erano state ricoverate 96 persone provenienti dal capoluogo (in tutto il territorio della Asl
sono 157 i ricoveri nelle strutture pubbliche e 36 nelle private), 113 sono i pazienti curati e dimessi, di cui molti arrivati
direttamente al pronto soccorso, ma la maggior parte trasferiti via elicottero (nelle prime ore) e, attualmente, via terra. Nel
capoluogo marsicano è stato allestito un centro di psicologia dell'emergenza dove prestano servizio gli psicologi anche del
Centro di salute mentale avezzanese che tra l'altro ha subito, nella scossa di martedì sera, alcuni danni alla struttura, ma è
ancora agibile (sperando che si attenui lo sciame sismico). A Celano, invece, sotto un grande tendone, sono stati trasferiti i
pazienti psichiatrici in cura presso le strutture riabilitative aquilane. Mentre coloro che erano ricoverati nell'Spdc
dell'ospedale San Salvatore sono stati accolti nei pochi posti disponibili della regione e qualche volta smistati altrove.
«Con molta fatica si sta tamponando la situazione - spiega Maria Pia Legge, direttore del dipartimento Salute mentale
della Asl Avezzano-Sulmona - i farmaci stanno arrivando ma ci sono dei problemi per la mancanza delle cartelle cliniche
e della terapia seguita finora dai pazienti». E poi continuano le scosse, e il lavoro insieme al panico aumenta.
«La risposta della regione è stata eccellente: alle 17 di lunedì scorso, erano già stati evacuati tutti i 400 pazienti
dell'ospedale aquilano e assistiti gli oltre 1500 feriti, il 95% nei nosocomi abruzzesi - spiega l'assessore regionale alla
Sanità, Lanfranco Venturoni - i medici in 12 ore hanno eseguito più di 200 interventi chirurgici. Ma voglio ringraziare
anche tutte le altre regioni, che sono state eccezionali». Venturoni ha appena finito di presiedere una riunione al vertice
per far fronte al problema degli sfollati, privi di documenti di riconoscimento, senza un euro in tasca e bisognosi spesso di
cure. «Abbiamo avvertito i presidi sanitari di un protocollo messo a punto - continua l'assessore -. Una sigla, T09,
contrassegnerà sulla ricetta le persone che hanno diritto gratuitamente ai farmaci, sia quelli rimborsabili che non: dalle
aspirine ai pasti per ciliaci». Basta un'autocertificazione, spiega. L'assessorato, poi, ha pianificato l'apertura di un
call-center a disposizione dei medici (non dei pazienti, per via della privacy) per accedere alle cartelle cliniche dei malati
che erano state registrate nella Asl de L'Aquila. «Il problema più serio per il futuro - conclude Venturoni - è non far
morire la facoltà di Medicina de L'Aquila che lavorava nell'ospedale San Salvatore: non si può fermare la macchina
formativa abruzzese. Per ora si appoggerà ad Avezzano e a Teramo, ma nessuno può cogliere l'occasione per togliere la
facoltà al nostro capoluogo. Un giorno, non so quando, tornerà a L'Aquila».
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110
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Il Manifesto
10-04-2009
Il corpo del potere e il dolore
COMMENTO
Tommaso Di Francesco
Oggi è il giorno del dolore ritualizzato. Perché lacrime e sangue, paura e rabbia per le tante vittime e la perdita di ogni
avere, dicono che lo strazio a L'Aquila è cominciato da cinque giorni e ininterrottamente per cinque notti. Saranno
funerali di stato. Forse vuol dire che per un giorno i corpi delle vittime devono appartenerci, dentro una rappresentazione
che, a terremoto non concluso, ha per l'immaginario nazionale un valore superiore per il Belpaese che fa dei terremoti un
momento costitutivo delle sue memoria, unità e identità collettiva.
C'è invece un corpo che appare estraneo, teatrale e ambiguo, che si mostra ossessivamente, pornografico, in una coazione
a ripetere. È il corpo del potere, incarnato dall'irrefrenabile Zelig-Silvio Berlusconi. In democrazia dovrebbe avere una
funzione di servizio e, di fronte alle tragedie, rispondere di responsabilità. Invece le schiva mimetico, le trasforma in
annunci di «fare». Si dirà: ma così lui interviene da premier, anzi, scrive Massimo Gramellini su La Stampa, «non come
politico né come imprenditore, ma come imprenditore dotato di potere politico». Strapotere e possibilità di stracontare
dunque, perché il potere politico che ha è quello massimo di premier e l'impresa di cui è padrone è quella
dell'informazione. Che adesso serve allo scopo, perché le tv e i giornali - e non solo quelli del premier - se parlano di
terremoto lo fanno attraverso il corpo di Berlusconi: tra le rovine, gli sfollati, i vigili ecc. ecc., con in sottofondo il coro
«Silvio, pensaci tu». Su cento minuti rivolti al sisma e ai terremotati, 50 sono stati dedicati inesorabilmente a «lui». E al
governo. Ben tredici ministri con codazzo di centinaia di portaborse e guardaspalle si sono precipitati a farsi riprendere in
tv e a farsi fotografare, fa intendere da L'Aquila perfino il presidente della repubblica Napolitano.
Il corpo di Berlusconi si frappone fra noi e il terremoto, impedendo di vedere quel che è accaduto, che sta accadendo e
che succederà. Non è protagonismo. È il simulacro che prende il posto dell'oggetto reale. Mentre si sprecano i
«futurismi», i «parliamo di futuro» titolano i media del premier. Ma è silenzio sul recentissimo passato che ha fatto sì che
allarmi sul terremoto possibile non solo non fossero previsti ma che venissero banditi, come ha fatto negli ultimi giorni il
factotum Bertolaso mentre la terra tornava a tremare. Non parliamo tanto del ricercatore «provinciale» Giuliani, ma della
vicenda che grida vendetta e che pretenderebbe non solo un «atto dovuto», ma tante inchieste, vere e indipendenti perché
sia fatta giustizia: la questione delle costruzioni non a norma antisismica, un crimine a cielo aperto a cui ha partecipato
mezza Italia. Intanto la scenografia di «Berlusconi, quant'è bravo» va in onda con le sue promesse. Annuncia infatti la
new town per l'Aquila i cui «new» edifici mega-appaltati si sono sbriciolati con il sisma. E non sa che quella città ha
perfino un poema fondativo - come Roma -, quello medioevale di Buccio di Ranallo. Qualcuno annuncerebbe mai una
Venezia2 o una Firenze2 (magari dopo l'alluvione del '65)? Non solo: ieri il premier ha concluso un «urgente» consiglio
dei ministri sul disastro-terremoto, e alla fine un nulla di nulla in concreto, con un rimando del tutto a «dopo Pasqua»,
solo la promessa di «70milioni di euro». Ma è lo stesso Berlusconi che ha tagliato, in tre decreti dei dieci mesi di governo,
sui fondi della prevenzione per l'edilizia scolastica e proprio sul monitoraggio sismico, ben 510milioni di euro.
Quant'è bravo l'uomo che da solo controlla tutto - anche la possibilità di raccontare. Cominciamo a chiedergli di spostarsi,
di farsi da parte. Almeno per poter partecipare alla tragedia del terremoto. Per riprenderci la parola. E il dolore.
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111
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Il Manifesto
10-04-2009
Gli angeli e gli sciacalli
speciale terremoto
Le tendopoli allestite dalla Protezione civile non bastano a dare un letto a tutti gli sfollati. E in alcuni paesi mancano
coperte e scarseggiano i servizi igienici. Ma la solidarietà degli italiani prosegue senza sosta
Stefano Milani
Aspettando i milioni promessi da Berlusconi, gli unici euro per aiutare gli sfollati dell'Abruzzo stanno uscendo dalle
tasche degli italiani. Bonifici, conti correnti, sms a pagamento, ma anche cibo, coperte, vestiti, giochi per i più piccoli e
molto altro. Una generosità talmente alta che «sta impallando la macchina dei soccorsi». La Protezione civile continua a
ripetere di «non mandare beni materiali, solo soldi», ma ancora ieri sera in alcuni paesi colpiti dal sisma la situazione
degli sfollati rimane critica. La gente continua a passare la notte in macchina, anche col motore acceso per cercare di
combattere il freddo pungente di questo inizio di primavera, e a fare la fila davanti ai pochi bagni chimici disponibili.
Del resto le cifre parlano chiaro: fino a questo momento sono 32 le tendopoli allestite dagli uomini di Bertolaso che
riescono a ospitare 17.772 persone a fronte alle oltre 30.000 rimaste senza un tetto. In alcune tende, soprattutto quelle più
periferiche, molti lamentano, dopo 96 ore dal sisma, la mancanza di brande, coperte e viveri. E diversi anziani nelle prime
quattro notti hanno avuto difficoltà a dormire in condizioni «appena dignitose». Difficile anche seguire il consiglio del
premier («Prendete i bambini e fatevi la vacanza di Pasqua sulla costa»), gli alberghi disposti ad ospitarli sono davvero
pochi e c'è già chi comincia a battere cassa. Poi ci sono altri sfollati, diversi migliaia fuori dalla conta della Protezione
civile, che hanno preferito lasciare L'Aquila e i paesi limitrofi per rifugiarsi nelle case al mare (per i fortunati che ce
l'hanno) o in abitazioni messe a disposizione da amici o parenti.
Come se non bastasse, alla difficoltà logistica dei terremotati si aggiunge la preoccupazione per quelle case diroccate,
lasciate in balia degli sciacalli. La polizia fa quel che può. Fino ad oggi sono state identificate trentadue persone, sorprese
con la refurtiva in mano. Aspettando i 700 militari di Berlusconi, un centinaio di agenti pattugliano giorno e notte le zone
maggiormente critiche (Onna, Paganica, L'Aquila e Villa Sant'Angelo) con l'aiuto dei vigili del fuoco e della guardia di
finanza. Ma lo sciacallo non è solo chi si aggira come un topo fra detriti e macerie, perché c'è anche chi specula sul dolore
e la sofferenza. In queste ore ci sono state diverse segnalazioni di alberghi intorno alle zone disagiate che hanno triplicato
i prezzi delle camere. O di negozi di alimentari che stanno alzando ad hoc i prezzi su prodotti di prima necessità come
acqua, pane e latte.
Un pericolo che non si aggira solo a L'Aquila e dintorni. Ieri a Roma è stato fermato un trentaduenne: indossava una
pettorina arancione con una scritta che invitava alla raccolta di fondi per i terremotati dell'Abruzzo. Improvvisato
volontario di una fantomatica associazione, raccoglieva denaro che, a suo dire, sarebbe poi stato devoluto alla Direzione
centrale della Protezione civile per fronteggiare l'emergenza legata al terremoto dell'Abruzzo.
Foto: IN ALTO VIGILI DEL FUOCO A LAVORO NEL CENTRO STORICO DE L'AQUILA /FOTO AP
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112
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Il Manifesto
10-04-2009
Il sisma si sposta verso nord
GLI ESPERTI
«»
C'è la possibilità di nuove scosse ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le ultime
scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dell'Ingv. La notte tra
mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55 con magnitudo 4.3 si è verificata nella zona di Pizzoli a nord dell'Aquila, poi alle
2,52 l'evento più forte di magnitudo 5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nell'aquilano quindi alle 6,32 un nuovo evento di
magnitudo 4 ancora a Nord. Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte
evento di lunedì scorso, ha aggiunto l'esperta dell'Ingv, e la frattura che si è verificata nella faglia, l'energia ora preme
quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova pressione.
Secondo l'analisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, sul perché
la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
(Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi della stessa faglia. Potrebbero essere più strutture sismogenetiche
diverse. Faglie parallele o leggermente spostate». Poi andrà verificato, con gli elementi che si stanno raccogliendo in
queste ore, «se le diverse faglie si raccordano in profondità». «In questo momento - ha detto Cavinato - il trend
sembrerebbe quello di uno spostamento verso nord-ovest». E, sull'intensità delle scosse successive a quella principale
della notte tra il 5 e il 6 aprile, sostiene: «È un fatto singolare - conclude il ricercatore del Cnr -. È un problema importante
per i ricercatori che va studiato e monitorato».
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113
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Il Manifesto
10-04-2009
La new town degli sfollati
Artigiani, impiegati, operai. Alla ricerca di una tenda, di aiuti e di informazione. «Viviamo come profughi», dopo quattro
giorni ancora senza biancheria e la possibilità di una doccia ma sotto gli occhi delle telecamere di tutto il mondo. Così si
vive nel campo di Onna
Andrea Palladino
ONNA (L'AQUILA)
Il campo di Onna - divenuto una specie di acquario, con le telecamere di tutto il mondo puntate addosso - ospita oggi 250
persone. Erano 350 gli abitanti fino a lunedì scorso. Molti non ci sono più e altri continuano a preferire l'automobile, quasi
la vita nella tenda fosse di cattivo augurio, una sorta di marchio di provvisorietà che non sai quando potrà finire.
Ti aspetteresti di incontrare contadini, allevatori, gente di montagna, in questo pezzo di Abruzzo antico, a meno di dieci
chilometri da l'Aquila. Trovi invece un paese che è cambiato profondamente negli ultimi anni. Ci sono artigiani,
impiegati, operai, giovani carabinieri. Di contadini, pastori, agricoltori ne sono rimasti pochi, a parte i più anziani, in terra
d'Abruzzo.
La vita nel campo comincia oggi a prendere forma, dopo quattro giorni di emergenza, dopo che i volontari della
protezione civile del Lazio hanno, finalmente, quasi terminato di allestire la new town provvisoria nel paesino ormai
fantasma di Onna. «Quello che pesa di più - racconta Gianfranco, un artigiano in pensione - è quel momento in cui ti
fermi e ti rendi conto che domani sarà come oggi». Giorni tutti uguali, inesorabilmente. Non riesci più ad avere un punto
di riferimento emotivo, familiare, riconoscibile. Due giorni, tre giorni, quattro giorni dopo il sisma. Il tempo prende forma
partendo dall'ora zero, dalle 3.32 del sei aprile. Quello che avverrà dopo, quello che succederà nei prossimi giorni, nei
prossimi mesi è una vita nuova e inaspettata per i quasi cinquantamila abitanti della provincia dell'Aquila che oggi sono
senza casa. È un buco nero che corrode piano piano, forse la vera emergenza, che non sai quando passerà.
La notizia del pomeriggio in città è pessima. Tutti gli edifici pubblici e privati del comune di l'Aquila sono inagibili. Alla
scuola Collodi hanno istituito un centro dove andare per capire come recuperare le cose che si sono salvate e per sapere
che futuro avrà la propria casa. Il che trasforma migliaia di persone in sfollati, alla ricerca di una tenda, di un posto sicuro
dove parcheggiare l'auto per dormire la prossima notte, aspettando che qualcosa accada, che qualcuno decida e dica quale
sarà il futuro prossimo. Nei campi - da Onna all'Aquila, da Roio a Torimparte - le migliaia di persone senza casa stanno
scoprendo in queste ore la vita da profughi. File interminabili per ogni minimo bisogno, dipendere in ogni cosa da altre
persone, venute da altre regioni. E il tempo che non passa mai, in ore uguali, interminabili, vuote.
Paradossalmente per i bambini è forse più facile. Nel campo di atletica alle porte del centro storico qualche decina di
piccoli hanno già scoperto la tenda degli animatori e gli scatoloni di giocattoli. Conoscono i futuri amici, con i quali
convivranno mesi interi. Gli anziani sono invece i più forti, hanno la memoria di tempi peggiori, sanno che è sempre
possibile ricominciare, hanno una sorta di rispetto atavico per la terra, che ora è solo crudele. Sono le donne e gli uomini
figli dell'ultima generazione, i trentenni che oggi hanno lo sguardo attonito, che sembrano aver perduto per sempre la vita.
Sono operai, gente che fino a quattro giorni fa lottava ogni giorno per il posto di lavoro, per racimolare i pezzi di una vita
con una parvenza di normalità e che oggi scopre di aver perduto tutto. La vita dei campi per gli sfollati diventa così lo
specchio dell'Italia degli ultimi quindici anni.
La sensazione che senti sulla pelle è di un paese che si è svegliato scoprendo - come per la prima volta - che qualcosa si è
irrimediabilmente perduto. «Qui all'Aquila abbiamo la brigata degli alpini, che hanno soccorso i terremotati in Friuli, in
Campania - continua il racconto Gianfranco dal campo di Onna - Ci ha fatto male vedere che qui non sono venuti perché
stanno in altre parti del mondo, dove c'è qualche guerra». Al quarto giorno c'è il tempo per riflettere su quello che sta
accadendo, di guardare quel set scrutato in ogni dettaglio dai network televisivi. Per un aquilano non vedere i propri alpini
vicini è quasi uno smacco. «Vengono da tutta Italia, dal Friuli, da Palermo», racconta stupito un uomo nel campo allestito
dalla protezione civile lucana e campana vicino alla Finmek, alle porte dell'Aquila. Parla al cellulare con amici, con i
parenti lontani. Racconta quello che vede, che vive nel microcosmo del campo. E cerca di sapere, chiede informazioni,
«cosa dicono i giornali? Che succederà?».
Nei campi quello che manca oggi è ancora l'essenziale. Mancano vestiti, trovare biancheria intima è un'impresa da
compiere con un po' di pudore, cercando di intercettare i pacchi che iniziano ad arrivare. Manca la possibilità di lavarsi,
nel campo di atletica - che ospita centinaia di persone - molti bagni non hanno l'acqua e quasi nessuno è riuscito a farsi
una doccia decente. Manca poi l'informazione. Il governo decide, i ministri parlano alle radio, ai network, ai giornali, ma
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Speciale Terremoto Abruzzo
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114
Data:
Il Manifesto
10-04-2009
La new town degli sfollati
qui, nei campi aquilani, non arriva nulla. Chi ha perso il lavoro non sa che forse potrà ricevere un sussidio, chi ha un
mutuo da pagare per una casa perduta per sempre non sa cosa accadrà. Chiedono della scuola, del lavoro, della vita che
hanno lasciato alle loro spalle. Nessuno sa rispondere, la protezione civile sa tutto delle tende e l'impressione che vi siano
tanti compartimenti che non riescono a comunicare tra loro è evidente.
L'angoscia cresce con il passare delle ore, trascorse camminando nel prato del campo alla ricerca di qualcuno che possa
spiegare cosa accadrà. A chi viene da fuori chiedono dei palazzi, delle case, delle chiese. «Cosa è rimasto in piedi?», è la
prima domanda che si sente passando tra le tende. Chi ha letto un pezzo di giornale lo racconta quasi a memoria al vicino,
descrive con particolari aggiunti, immaginati, la città ormai chiusa e distrutta.
È anche il momento dell'orgoglio, dei racconti dei primi minuti dopo il sisma. «Hanno raccontato di salvataggi
straordinari - continua Gianfranco - ma perché non parlano dei nostri ragazzi di Onna. Guarda le loro mani, loro per ore
hanno scavato con le unghie, hanno tirato fuori i nonni dalle macerie... Perché non parlano di loro?». Guarda verso il prato
che divide il campo dalla città, guarda verso le telecamere, sempre meno benvenute tra gli sfollati. «Non abbiamo una
televisione qui - racconta - non sappiamo nulla di quello che sta accadendo fuori, nessuno ci racconta nulla». È il
paradosso del luogo più raccontato di questa settimana, più filmato, più illustrato.
È un dopo terremoto strano quello dell'Aquila. Tantissimi uomini della protezione civile, mezzi, ruspe, container, come
forse mai se ne sono visti in un terremoto in Italia. Ma la sensazione che qualcosa non funzioni non sparisce. Arrivano
racconti di paesini dove fino a qualche ora fa stavano montando ancora le tende, l'esigenza di cose minime ma vitali è
sempre più forte.
Per cercare di capire, per raccontare questo terremoto del nuovo millennio - trasmesso quasi in tempo reale - è necessario
osservare i dettagli, spesso rivelatori. È necessario, ad esempio, tornare all'ospedale San Salvatore, dove ieri i tecnici
provavano la qualità del cemento, dove nessuno sapeva dire chi aveva costruito quella struttura. Tra assessori, tecnici,
direttori giravano le versioni più disparate. Otto aziende diverse, no, ventitrè, anzi dieci, forse trenta. Non un nome, non
un colpevole. Eppure quelle colonne di cemento sbriciolato, spaccato come fosse un biscotto secco gridano vendetta.
All'ospedale ieri è venuto il presidente Napolitano, nel giro istituzionale tra i terremotati. L'ospedale da campo era quasi
completo, i reparti avevano finalmente una tenda, mentre il direttore generale dava disposizioni per trovare dei frigoriferi
per le medicine, visto che la farmacia dell'ospedale è inagibile. Nessuno però sa cosa accadrà domani. Nessuno può
giurare su quanto tempo i malati dovranno rimanere nelle tende, su quali saranno le strutture per affrontare l'estate,
l'autunno e poi l'inverno. Di certo quella vera cattedrale nel deserto che è l'ospedale san Salvatore ricorda a tutti di cosa è
capace la classe politica. Operare in una tenda avendo a pochi metri una sala operatoria da buttare ricorda a questi medici
che è bene non fidarsi, è meglio essere guardinghi.
Napolitano ieri è passato anche ad Onna. «Lui è venuto qui, ha toccato questa terra - conclude il suo racconto Gianfranco
- mentre Berlusconi ci ha visto solo dall'elicottero, preferendo una passeggiata nel corso di l'Aquila». Nella tenda di
Gianfranco si guarda silenziosi, si preparano alla quarta sera, sperando che nessuna nuova scossa gli tolga il sonno.
All'ingresso del campo arrivano i primi vestiti, venuti chissà da dove. Un uomo si avvicina, guarda un paio di jeans
almeno tre taglie in più della sua corporatura esile. «C'è solo questo, vero?», chiede con un sussurro. Mai avrebbe pensato
di andare alla ricerca di un paio di pantaloni, di vestiti intimi, di qualche fazzoletto di carta. Rimane qualche minuto a
guardare i pacchi appena arrivati, quasi sperando di ritrovare un po' di dignità in quegli aiuti. Per il domani, per il suo
futuro si vedrà. Ora c'è l'emergenza e le tv stanno guardando.
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LE VITTIME del terremoto che ha colpito L'Aquila. Ma all'appello mancano ancora decine di persone. Il numero dei
feriti è invece salito a 1.600 mentre 29.000 sono gli sfollati
Foto: UN'ANZIANA SFOLLATA IN UNA TENDA E, A FIANCO, UNA CAMERA DA LETTO PERICOLANTE A
L'AQUILA /FOTO AP
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Speciale Terremoto Abruzzo
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115
Data:
10-04-2009
Il Mattino di Padova
Estratto da pagina:
4
l'appennino tremerà a lungo
- Primo Piano
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
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Speciale Terremoto Abruzzo
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116
Data:
10-04-2009
Il Messaggero Veneto
Estratto da pagina:
3
la residenza di lusnizza per 60 sfollati
- Gorizia
Provincia
La Provincia di Gorizia in prima linea per offrire aiuto e sostegno alla popolazione abruzzese vittima del terremoto: l'ente,
su indicazione del presidente del consiglio provinciale, Alessandro Fabbro, ha comunicato ieri di aver messo a
disposizione dei cittadini dell'Aquila e dintorni colpiti dal sisma la residenza di Bagni di Lusnizza, frazione di
Malborghetto, di proprietà proprio della Provincia, una struttura che potrà ospitare fino a 60 persone e che garantisce
anche adeguate dotazioni per i disabili. Ieri a illustrare l'iniziativa hanno provveduto, oltre che lo stesso presidente del
consiglio, l'assessore provinciale Marko Marincic, il presidente dell'Associazione abruzzesi e molisani in Friuli Venezia
Giulia, Roberto Fatigati, e il presidente della consulta regionale per i disabili, Mario Brancati.
Una scelta che ha anche una forte connotazione simbolica: «Quelli che stanno vivendo adesso le persone colpite dal sisma
in Abruzzo – ha sottolineato Fabbro – sono momenti di disperazione nei quali è importante vedere esempi tangibili di
come sia possibile riprendersi dopo la devastazione di un terremoto. Ecco allora che anche il viaggio verso Bagni di
Lusnizza, passando accanto a Gemona, Venzone e agli altri centri che nel 1976 vennero distrutti dal sisma e che ora,
grazie alla voglia di reagire dei friulani, sono più belli e vitali di allora, può costituire un'occasione importante per
trasmettere alle vittime di oggi la convinzione che si può rinascere anche dopo una tragedia così devastante».
«La struttura di Bagni di Lusnizza è ottimale – ha confermato Brancati –; ringraziamo la Provincia per la sensibilità
dimostrata, anche perché quella residenza viene incontro alle esigenze dei disabili». «Lì potremo ospitare da subito una
sessantina di persone – ha spiegato Marincic – all'interno di appartamenti nei quali possono risiedere fino a 13 ospiti».
Fatigati, nel ringraziare la Provincia per l'iniziativa, ha ricordato che tanti abruzzesi di Gorizia e del Fvg hanno già dato la
disponibilità a ospitare persone colpite dal sisma. Ecco i riferimenti bancari dell'associazione regionale abruzzesi per gli
aiuti: Unicredit Banca, Associazione abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia, sede di Udine, via Veneto 20, It 83S
Abi 02008 Cab 12310, c/c 000001369384. (p.t.)
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
117
Data:
10-04-2009
Il Messaggero Veneto
Estratto da pagina:
3
sotto le macerie soltanto morti
- Gorizia
«»
Il caposquadra dei vigili del fuoco: impossibile trovare gente ancora viva
IL TERREMOTO
Continua il lavoro massacrante di pompieri e volontari della Protezione civile goriziani
«Ormai sappiamo che è impossibile trovare persone ancora in vita, continuiamo a scavare sapendo che troveremo solo
morti. Il momento critico è terminato, ma la fase attuale, di estrema difficoltà, è destinata a protrarsi per almeno un paio di
mesi specialmente se non si interromperanno queste continue scosse che non danno pace neppure di notte».
È esplicita la preoccupazione di Gianfranco Sandrigo, il capo squadra goriziano che attualmente è il più alto in grado tra i
19 vigili del fuoco partiti dal Comando provinciale di via Paolo Diacono dislocati in terra abruzzese. Quello di ieri è stato
il quarto giorno di presenza dei vigili del fuoco goriziani nella terra martoriata dal sisma e lo scenario che gli uomini del
comando di via Paolo Diacono hanno di fronte in queste ore resta, purtroppo, davvero drammatico.
«Adesso – racconta raggiunto telefonicamente in Abruzzo Sandrigo – noi vigili del fuoco del comando provinciale
goriziano siamo impegnati, in particolare, nello smassamento delle macerie degli immobili crollati o semidistrutti dal
sisma. Una operazione importante anche perché consente di portare fuori, quando possibile, il materiale rimasto all'interno
e di recuperare magari documenti, medicinali oppure oggetti che possono servire agli abitanti rimasti fuori dalle loro case
ora assolutamente inagibili. La gente ha l'ordine tassativo di restare fuori».
Nel corso della giornata di ieri i vigili del fuoco goriziani sono stati dislocati prima a Paganica e poi a San Benedetto,
un'altra giornata di lavoro massacrante e frenetico reso ulteriormente pesante dalle continue scosse: «È dura lavorare con
queste scosse continue – conferma Sandrigo – che si verificano anche di notte mentre cerchiamo di dormire un po'.
Proprio la scorsa notte alle 3 la terra ha tremato in maniera davvero allarmante».
Giorni scanditi dal superlavoro anche quelli dei volontari goriziani della Protezione civile: «Stiamo lavorando a ritmo
frenetico fin dalla prima mattina per approntare le tendopoli – spiega il caposquadra Salvatore Gambitta –. Si tratta di
tende da otto posti dotate di brande, materassi e cuscini e anche di impiantistica. Siamo in attività per almeno dieci ore al
giorno. In effetti ci preoccupa il problema delle scosse che sono incessanti. La gente – conclude – comincia davvero a
essere provata da questa situazione».
Piero Tallandini
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
118
Data:
10-04-2009
Il Messaggero
dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita...
Venerdì 10 Aprile 2009
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CLAUDIO MARINCOLAdal nostro inviato
L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Italia si ferma per recitare il suo requiem ai caduti del terremoto. Dolore per le 287
vittime del sisma. Paura, perché in Abruzzo la ferita è aperta e la terra continua a tremare sotto i piedi dei sopravvissuti, e
scosse di terremoto si sono sentite anche nel teramano, dove si registrano già le prime fughe dalle abitazioni.
E potrebbe vibrare ancora, anche durante la cerimonia dei funerali solenni che verranno celebrati oggi, alle 11,
nell'immensa piazza d'Armi della Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito. Alle esequie parteciperanno i
parenti, le più alte cariche dello Stato e del governo, più migliaia e migliaia di sfollati. Da qui il timore che il giorno del
dolore e del lutto nazionale possa mettere ancora più a dura prova i nervi scoperti di chi da giorni è sottoposto a uno stress
continuo.
Dalla mezzanotte di mercoledì alle 7,16 di ieri mattina gli aghi dei sismologi hanno vibrato 65 volte. E ieri alle 21.40
ancora paura per una scossa del 4.9 della scala Richter. L'epicentro è stato a nord dell'Aquila (dove è crollata una casa
senza nessuno dentro), in un'area compresa tra i comuni di Barete, Capitignano e Campo Tosto. Ma ha fatto tremare anche
Roma.
L'Aquila da ieri è stata dichiarata di fatto «città inagibile», nessun edificio pubblico è sicuro. I civili hanno paura di restare
troppo a lungo negli spazi chiusi e anche molti militari e agenti delle forze dell'ordine di stanza con le famiglie
nell'Aquilano ormai preferiscono dormire nelle auto, mentre dagli alberghi è stata vista uscire gente con le coperte. Chi di
recente si è assentato dalla capoluogo abruzzese è stato invitato a dichiarare la propria «esistenza in vita». Un appello che
preclude l'intervento finale delle ruspe e dei caterpillar.
Un Venerdì Santo che resterà nella memoria di un Paese costretto troppo spesso a piangere i suoi morti di terremoto,
alluvioni, catastrofi, non solo naturali, come ha ricordato anche ieri il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ma il Paese
stavolta è rimasto unito: alla cerimonia di oggi ci saranno i presidenti del Senato Schifani e della Camera Fini. Hanno già
annunciato la loro presenza anche molti esponenti dell'opposizione, il segretario del Pd Franceschini, Piero Fassino, oltre
al senatore Franco Marini originario di queste terre. La piazza d'Armi di Coppito è una scelta obbligata, l'unica possibile
forse. La caserma è una costruzione piana e avveniristica; nei vetri si specchiano le aquile simbolo della Finanza. Vi si
svolgono i concorsi pubblici con partecipazioni oceaniche, l'ultimo - per marescialli- era previsto proprio il 6 aprile
scorso, giorno del sisma. La Scuola offre insomma molte più garanzie di altri edifici pubblici, compresa la sede della
compagnia provinciale, inaugurata nel 2005 ma già segnata dal terremoto. Tanto che i finanzieri sono costretti a trasferire
in una tenda all'esterno, con i fili dei telefoni e delle prolunghe che escono dalla sede.
Nel grande hangar, al riparo dalla pioggia prevista dai meteorologi, sono rimaste 150 bare. Quelle di mogano chiaro degli
adulti, quelle bianche dei bambini. Per gli altri 131 si è già tenuto – all'aperto perché le chiese o sono crollate o non sono
agibili - o si terrà domani e nei prossimi giorni un rito privato. Davanti all'altare potranno prendere posto i parenti stretti.
Tutti gli altri, per motivi di sicurezza, saranno divisi in settori. Si temono la calca, le crisi di panico, e la pioggia, che
anche ieri ha martellato le tende allestite dai volontari della Protezione Civile e inondato campi sportivi e spazi aperti. Le
uniche New Town sorte sinora. La cerimonia religiosa verrà officiata dal segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone e
dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari. Alla funzione cattolica parteciperanno 100 sacerdoti e 20 coristi, al termine se
ne terrà una di rito islamico per 6 defunti di nazionalità non italiana: il prezzo pagato dagli immigrati al sisma. Abruzzesi
e stranieri per un giorno tutti in una stessa lacrima.
Ieri a Loreto Aprutino, nel Pescarese, la popolazione locale ha dato l'ultimo saluto al suo campione, Giuseppe Chiavaroli,
una vita da mediano, una morte che ha fatto soffrire tutti i suoi concittadini. Mentre sempre ieri i genitori hanno
riconosciuto la salma di Lorenzo Sebastiani, un rugbista aquilano di vent'anni, una promessa già in nazionale giovanile.
E'un sisma, quello del 6 aprile, seguito in modo quasi ossessivo dalle telecamere, scossa su scossa, verrebbe da dire. Ma
per Tg1 e Canale 5, che oggi seguiranno la cerimonia dei funerali in diretta, sarà quasi un atto dovuto ai tanti che non
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119
Data:
10-04-2009
Il Messaggero
dal nostro inviato L'AQUILA - Nel giorno del Calvario l'Ita...
potranno partecipare. In ossequio al lutto nazionale non ci saranno spot pubblicitari. In molte città italiane le saracinesche
dei negozi per tutto il tempo della cerimonia le saracinesche dei negozi resteranno abbassate. A Rovereto la campana più
grande del mondo, un simbolo di pace, ricavata dalla fusione di cento cannoni della Prima guerra mondiale, alle 11 in
punto, suonerà cento rintocchi.
Anche sul piano strettamente simbolico le assonanze con la via crucis non mancano. Ma non c'è solo dolore c'è anche
orgoglio e voglia di ricostruire. Il ministro ai Beni culturali Bondi e allo Sviluppo economico Scajola hanno annunciato un
primo stanziamento di 5 milioni di euro per il recupero del patrimonio artistico devastato dal sisma. Una goccia
nell'oceano.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero
ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora
aperto. L&amp;...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di FABRIZIO RIZZI
ROMA - Non fa previsioni. Il capitolo ricostruzione non è stato ancora aperto. «L'inventario dei danni è solo all'inizio».
Ma già una valutazione si può fare: «Ci vorranno tempi lunghi, non calcolabili in mesi. Saranno necessari diversi miliardi
di euro». Ma si troveranno, «non c'è alcuna incertezza, lo garantisco», anche se esclude di utilizzare lo scudo fiscale. E'
amaro Silvio Berlusconi quando delinea la rinascita dell'Abruzzo, con il progetto 108 Province e le «new-town», ma lui
stesso ha toccato con mano le ferite profonde del sisma nel cuore dell'Aquila. «Meno male che il bilancio delle vittime si
ferma qui, poteva essere molto più grave». Assicura di voler monitorare tutte le spese: «Saranno contabilizzate, sotto la
responsabilità del ministero dell'Economia: daremo conto di tutto, con assoluta e totale trasparenza». Contro lo
sciacallaggio «saranno operativi più di 600 uomini delle forze dell'ordine». Confessa di essere «a pezzi, ho parlato con
molte famiglie, questa tragedia dà angoscia».
Non crede, comunque, che nel crollo ci sia stato dolo. Se ci sono «responsabilità, saranno certamente accertate», in ogni
caso «ci sono già dei Pm che indagano». Precisa: «Io, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano
la tecnologia dell'epoca». In sostanza, non si possono colpevolizzare sistemi di costruzione che sono «figli di quegli
anni». I giornalisti lo incalzano circa le parole del presidente Napolitano «sull'esame di coscienza» per approfondire
eventuali responsabilità nella costruzione dei palazzi. Il premier risponde che ha verificato direttamente: per alzare quei
palazzi, «prima dell'entrata in vigore delle norme per l'edilizia antisismica», venivano usati «cementi assolutamente meno
idonei di quelli attuali» ma anche «ferri» che sono meno aderenti rispetto «ai ferri di acciaio, utilizzati ora». Aggiunge:
«Anche l'ospedale ha resistito nella sua struttura principale», è degli anni '60, ovvero fa parte di quelle «cose che
risalgono al passato. Però i Pm indagheranno e se ci sono le responsabilità è giusto che emergano, anche a titolo
paradigmatico ed esemplare».
A palazzo Chigi, Berlusconi, smessi i panni del presidente operaio, indossa cravatta e blazer blu. Ha appena concluso un
Consiglio dei ministri che ha deciso di aggiungere 70 milioni di euro ai primi aiuti. Ed è stato dato il via libera a
un'ordinanza che sospende, per due mesi, mutui e bollette. Dopo Pasqua, sarà varato il decreto per gli aiuti. Non vuole
«passerelle» di ministri nei luoghi del sisma, «andranno in Abruzzo solo per missioni concrete». Nega che esista un
fenomeno legato al ”mercato nero“. Ritorna a entusiasmarsi quando descrive il progetto dei 108 cantieri da far costruire
alle Province italiane. Un piano «che sta accogliendo adesioni di molti enti che dispongono di tecnici, ingegneri, geometri
e possono contare su aziende edilizie capaci di trasferirsi per la realizzazione». Garantisce tempi rapidi, «con questa
parcellizzazione degli interventi». Ed il presidente dell'Unione Province ìtaliane, Melilli, annuncia disponibilità ad
ospitare le lezioni dell'Università e del Conservatorio dell'Aquila a Rieti. Molti capi di governo stranieri mandano la loro
solidarietà a Berlusconi (Kazakistan, Pakistan, Irlanda, Slovenia, Francia), forse adotteranno un monumento. Il premier
francese, Fillon, vuole costruire un ospedale. Berlusconi propone a 800 sfollati di trasferirsi a San Giuliano di Puglia,
Molise. E fa appello a quei cittadini «che volessero mettere a disposizione case di vacanza».
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero
L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon
feeling con Trem...
Venerdì 10 Aprile 2009
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dal nostro inviato
L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon feeling con Tremonti. Si muove in sintonia
con Berlusconi, anche se non condivide l'idea di una new town in questa zona. E con Napolitano (vengono entrambi dal
Pci e il primo cittadino è di sinistra ma non appartiene a nessun partito) si sente ripetutamente dal giorno del sisma e ieri
hanno avuto due incontri di tipo tecnico.
Sindaco, che cosa vi siete detti con il Presidente?
«Abbiamo lo stesso approccio, che è anche quello del premier e del ministro delle finanze, e si basa sull'idea che la
ricostruzione del tessuto umano e del tessuto economico e produttivo di questa zona così flagellata devono procedere
insieme. Con Napolitano i discorsi sono di tipo fattuale: dove trovare le risorse? Come attirarle? Come spenderle? A lui,
per esempio, sta particolarmente a cuore il riavvio delle scuole, di cui ho appena parlato con la Gelmini, e ha ragione. E'
dai giovani che può ripartire la speranza».
Ma i soldi dove li trovate?
«La partita, come m'ha detto anche Tremonti che sio sta battendo molto, si gioca in Europa. Da lì, lo dico da medico, mi
aspetto un forte intervento di rianimazione. Dobbiamo tornare nell'Obiettivo Uno, avere fiscalità di vantaggio, diventare
temporaneamente zona franca dal punto di vista fiscale, attirare nuovi investimenti e non fare andare via quelli che già
c'erano sul nostro territorio, rappresentati per esempio da grandi gruppi come la Alenia. Il tessuto produttivo va rianimato
subito e in tutti i modi. Più tempo sta fermo e più sarà difficile farlo ripartire. La desertificazione produce altra
desertificazione. Per esempio: se non riapre l'università, i giovani vanno via. Si perdono altre risorse umane, oltre a quelle
già andate in macerie, e si vanifica tutto un indotto economico che ruotava intorno all'ateneo».
Tutto ciò dipende dall'Europa?
«In buona parte, sì. Anzi, vedo che nessuno della Commissione Europea è venuto qui a rendersi conto sul campo di
quanta distruzione ha provocato il sisma. Faccio un appello: veniteci a trovare! Così si può cominciare a pianificare una
politica di rinascita, per la quale Tremonti amche a livello comunitario sta cercando di trovare il sistema migliore nel
reperimento dei fondi».
Lei sta cooperando con un governo di centrodestra. Imbarazzi?
«Ma non scherziamo! Le divisioni non servono, le intese sono l'unico modo per fronteggiare l'emergenza. Poi,
ovviamente, su certi aspetti, ognuno la pensa a modo proprio e crede che sia meglio una scelta oppure un'altra. Ma lo
spirito non cambia: ci si parla, ci si confronta, la tragedia è così enorme che non va immiserita a colpi di prese di
posizione rigide e immodificabili. Io, per esempio, ho fatto presente a Berlusconi che la filosofia della new town la trovo
anche condivisibile. Ma nel caso specifico della zona dell'Aquila, che è un tessuto composto da tanti paesini e da tante
frazioni, assai policentrico e in cui ognuno sta attaccato alle proprie radici abitative, come si vede anche in queste ore,
creare una nuova città che inglobi tanta gente mi sembra un'iniziativa che non verrebbe capita».
Lo ha detto anche a Napolitano?
«Sì».
E lui?
«A lui, giustamente, adesso sta a cuore la priorità del momento: rianimare il tessuto sociale e produttivo. E poi, come ha
detto: c'è un dopo e un altro dopo».
Non teme, sindaco, che le beghe della Lega, possano destabilizzare il governo e distrarlo dalla missione Abruzzo?
«Berlusconi ha assunto come priorità nazionale quella della ricostruzione delle zone terromotate. Ci sta mettendo la faccia
e tutti il suo impegno, che si aggiunge al nostro. Io spero che continui così».
M.A.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero
L'AQUILA - Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha stabilito un buon
feeling con Trem...
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Abruzzo)
PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime
del sisma. E i pescar...
Venerdì 10 Aprile 2009
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PESCARA - Non si ferma la catena della solidarietà per aiutare le vittime del sisma. E i pescaresi accolgono a braccia
aperte i loro fratelli aquilani, ospitati nelle strutture alberghiere della costa: un segno confortante del legame che unisce
più che mai tutti gli abruzzesi.
Troiano e Valentini
alle pagg.39 e 47
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Abruzzo)
Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro
storico, con trentas...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di ADRIANO CICCARONE
Sgombrato uno stabile di via Cesare De Laurentiis, a ridosso del centro storico, con trentasette famiglie evacuate e
alloggiate nella stragrande maggioranza presso il Grande Albergo Abruzzo; chiuse le chiese di Mater Domini e San
Francesco alle Scale, per motivi precauzionali in attesa degli esiti delle verifiche tecniche; chiusa l'ala del Tribunale,
quella in corrispondenza di largo Cavallerizza, sempre a scopo precauzionale, con immediati accertamenti circa la staticità
della struttura danneggiata dal sisma; chiusi i locali del IV piano del Municipio; sospesa ogni attività che si svolgeva al
Palazzo De Pasquale; chiusi i locali spogliatoio della sede dei Vigili Urbani di via Nicolini; crepe in via Amiterno, alle
cinque palazzine. E per verifiche statitiche oggi chiuso anche il Palazzo del Comune.
Sono queste le situazioni di maggior gravità che hanno richiesto l'intervento diretto del sindaco di Chieti con ordinanze e
provvedimenti interni, a causa del terremoto che ha sconvolto l'aquilano e delle ripetute scosse succedutesi al primo
devastante sisma. Il quadro attuale delle "operazioni" - precisa l'assessore ai lavori pubblici Luigi Febo - è stato fatto ieri
nel corso di una conferenza stampa del sindaco Ricci, allargata ai componenti della Giunta, al presidente del consiglio e ai
capigruppo consiliari. «Siamo inmpegnati senza soste», fanno sapere in Comune, mentre il sindaco Ricci ci tiene a
sottolineare «l'impegno massiccio dell'Amministrazione, la relativa tranquillità e l'unità degli obiettivi».
Ma la situazione non appare certo facile. E non è nverosimile l'ipotesi che possa saltare l'arrivo e la tappa del giro d'Italia.
«Gli alberghi sono pieni dappertutto, l'evento ciclistico potrebbe non potersi svolgere», dice, rispondendo ad una precisa
domanda, l'assessore allo sport Aldo Grifone. Ma gli organizzatori assicurano che saranno superati tutti i problemi.
Anche la processione del venerdì santo subisce le seguenti modifiche: stamane, com'è tradizione, le prove verranno svolte
in piazza, fuori dalla Cattedrale per motivi precauzionali (presenta lesioni abbastanza visibili); mentre questa sera,
partendo sempre da piazza S. Giustino, la processione farà il seguente percorso (dalle ore 19): via Asinio Herio, via
Pianel, via Vernia, piazza della Trinità, corso Marrucino, via Pollione, piazza S. Giusino.
«Per motivi di sicurezza dei partecipanti e dei cittadini - dice il governatore Giulio Obleter - nel corso di un incontro con
Prefetto, Questore, Comandante dei CC e della Polizia Urbana, si è deciso di optare per una edizione ridotta».
E intanto proseguono i controlli: sottoposti ad indagini 36 plessi scolastici, 344 alloggi comunali, 14 impianti sportivi, 22
immobili , Teatro Marrucino, e i serbatoi della Civitella.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Abruzzo)
PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio
dilettantistic...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di TITO VERNA
PESCARA - L'emergenza è estrema, il dolore indicibile, ma il calcio dilettantistico abruzzese è pronto a reagire. Chiaro il
messaggio partito ieri al termine dell'incontro che il Comitato regionale Figc ha avuto con Carlo Tavecchio, presidente
della Lega nazionale dilettanti. «Sono qui per portare all'Abruzzo la solidarietà della Federcalcio e del Coni -ha detto
Tavecchio-. Il sisma è stato devastante ed ha colpito molto la Lega dilettanti in quanto nel nostro scacchiere l'Abruzzo
occupa un posto importante. Con il presidente Ortolano ed il suoi consiglieri siamo in rapporti eccellenti. Sono qui per
contribuire alla causa, ma ogni decisione tocca alla dirigenza locale. La nostra disponibilità è totale ma, ripeto, le scelte
toccano alle forze che operano sul posto, che oltretutto sono molto capaci». «La Lega dilettanti -prosegue il presidente
nazionale - vuole recuperare l'anima delle città sotto l'aspetto sportivo. Dal punto di vista operativo il Comitato per adesso
agirà a Pescara, poi tornerà a L'Aquila, o nelle vicinanze. Per dare continutà all'attivita della Lega, ho portato in visione il
progetto di una palazzina prefabbricata da realizzare nei pressi della città dell'Aquila. Sarà quello il primo punto di
riferimento. Poi, quando si potrà, il Comitato tornerà a L'Aquila e la palazzina prefabbricata resterà un centro sportivo a
disposizione di chi ci avrà ospitati». E' questo un primo importante segnale che arriva dalla Lega dilettanti dopo lo
stanziamento già operativo di 200 mila euro che verrà utilizzato a discrezione del Comitato, anche per finalità umanitarie
oltre che sportive. Ortolano ed i consiglieri hanno ringraziato e annunciato le decisioni adottate per fronteggiare l'attuale
situazione di disagio. «Eccellenza e Promozione devono andare avanti - ha detto Ortolano - ci sono regole e scadenze da
rispettare. Abbiamo ottenuto di differire tutto di una settimana. Così L'Aquila giocherò a Pomezia in Coppa Italia non il
15 ma il 22, e il ritorno in casa, su un campo da decidere, il 29. Eccellenza e Promzione riprenderanno non il 19 ma il 26.
Lo stesso vale per la Prima categoria ma tre società, Oratoriana, Bazzano e Pizzoli, che più hanno risentito del sisma, per
ora rimarranno in sospeso: le sentiremo e vedremo il da farsi. Stesso discorso per la Seconda catehoria, ma il girone B
viene fermato: finisce con la classifica di oggi (Fossa dunque promosso in Prima, ndr) e proveremo a bloccare le
retrocessioni. Blocco totale per la Terza categoria squilana. Ancora da valutare le situazioni di calcio a cinque e calcio
femminile». «Adare avanti non è facile - ha proseguito Ortolano - accompagneremo L'Aquila in questo suo cammino così
difficile, sarà dura ma non ci fermeremo perchè vogliamo dare un segnale di coraggio, maturità e vitalità. Nelle televisioni
nazionali ho visto una immagine che mi ha colpito: alcuni ragazzini aquilani tirare calci al pallone tra le macerie. Lo
prendiamo come un segno di buon auspicio».
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10-04-2009
Il Messaggero (Abruzzo)
PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno
alle popolazion...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di TITO VERNA
PESCARA - Sport a valanga. Non si fermano più le iniziative di sostegno alle popolazioni d'Abruzzo colpite dal sisma.
Dai personaggi più celebrati alle società più blasonate, da anomini sportivi delle discipline meno praticate ai sodalizi
pressochè sconosciuti. Tutti vogliono fare la loro parte. Intanto è stato deciso che sarà l'Irlanda del Nord l'avversaria della
nazionale di Lippi sabato 6 giugno, allo stadio Adriatico, nell'amichevole allestita a sostegno delle popolazioni colpite dal
terremoto. Aspettando questo evento, il mondo del calcio mette in campo anche gli assi più celebrati. Tra uno scoop e una
smentita sulla sua eventuale cessione al Real Madrid, Kakà ha trovato modo di mandare un pensiero ai terremorati
aquilani. «Mi metto a disposizione, è una sciagura grande, tutto quello che si può fare lo faremo», ha detto. Molto
determinato anche Ronaldinho: «È una situazione che prima avevo visto solo in televisione. Ora che vivo qui, nello stesso
Paese in cui c'è stato il terremoto, spero di poter fare qualcosa per le popolazioni colpite, di poter dare il mio contributo.
Cercheremo di organizzare una partita per raccogliere fondi e faremo di tutto per aiutare tutte le persone che hanno
bisogno». Bel gesto di Oddo e Toni, del Bayern Monaco, che mercoledì sera a Barcellona, in Champions League hanno
giocato con il lutto al braccio: solo loro, Oddo oltretutto è di Pescara, per esprimere solidarietà ai terremotati. «Fosse stato
per me sabato non avrei giocato. Mi dispiace molto per quello che è successo ed ognuno di noi, nel privato, sa cosa fare
per stare vicino a questa sfortunata gente». Lo ha detto l'allenatore del Palermo, Davide Ballardini, che in passato ha
guidato anche il Pescara. Molto esplicito Sebastian Giovinco, astro nascente della Juventus e del calcio italiano: «Secondo
me sabato non si dovrebbe giocare. Ma è la prima volta che mi capita una situazione del genere e non posso dire cosa sia
giusto o no. Se segno non esulto, ma dedico il gol all'Abruzzo». Singolare l'iniziativa degli ultrà del Bologna che
domenica non hanno potuto seguire la loro squadra a Roma (stop deciso dal Casms, ndr): hanno proposto di devolvere
all'Abruzzo i soldi risparmiati per la trasferta. Gli incassi di molte partite di serie A, B e Lega Pro andranno agli abruzzesi
colpiti dal sisma, e in parecchi campi ci sarà anche raccolta di fondi tra i tifosi. In Spezia-Derthona, con incasso in
beneficenza, pagheranno il biglietto anche giocatori, tecnici e dirigenti. Dopo quelli della Roma, anche i giocatori della
Lazio Pandev, Rocchi, Zarate, Muslera e Foggia hanno messo all'asta le loro maglie.
Non solo calcio. In campo anche la pallavolo. Dopo aver invitato tutti gli appassionati a partecipare alla raccolta fondi a
sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo tramite l'sms solidale al 48580, la Lega pallavolo di serie
Amaschile organizza all'interno del proprio sito www.legavolley.it un'asta benefica con le maglie dei giocatori di serie A1
e A2. L'asta sarà on line da martedì 14 aprile e per partecipare basterà inviare una e-mail all'indirizzo legaxabruzzo
legavolley.it e il ricavato sarà integralmente versato sul conto della Croce Rossa Italiana.
E che dire del basket ? La Tercas ha chiesto e ottenuto di non giocare sabato sera e sta predisponendo altre iniziative.
Destinazione Abruzzo per gli incassi delle partite Benetton Treviso-Angelico Biella e Lottomatica Roma-Solsonica Rieti.
Particolarmente vicino ai terremotati è il mondo del rugby che a L'Aquila è di casa. Arrivano telefonate da tutto il mondo,
molti club stanno mettendosi a disposizione per far fronte all'emergenza, i primi ad arrivare in città con generi di prima
necessità sono stati il Tortoreto e l'Atessa, poi un pò da tutta Italia. Una vera e propria gara di solidarietà. Interessante la
proposta lanciata da Terenzio De Benedictis, noto dirigente del rugby aquilano: «Abbiamo cinque società che stanno
lottando per essere promosse ma che adesso non potranno più farlo: L'Aquila per il Super 10, Avezzano per la serie A,
Paganica, Gran Sasso e Accademia Avezzano per la serie B. Sarebbe bello ed opportuno che la Federazione promuovesse
d'ufficio queste squadre. Sarebbe un gesto bellissimo e un modo per essere davvero vicini alle sorti del rugby aquilano».
Raccolta di fondi disposta in occasione delle partite del 19 aprile anche dal Comitato regionale baseball.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Abruzzo)
PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone
terremotate. Ma il Consiglio dei...
Venerdì 10 Aprile 2009
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PESCARA - Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate. Ma il Consiglio dei ministri ha dato ieri
il via libera a una ordinanza per sospendere i mutui e le bollette per i cittadini coinvolti dal sisma. Ma ecco, nel dettaglio i
provvedimenti varati ieri mattina.
A seguito di un primo elenco dei Comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi
(anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle
assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli
enti previdenziali e assistenziali. È prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività
commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici.
L'indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi.
I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna
formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. Il terremoto è definito
come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di
credito.
Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da
impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile. Vengono altresì sospesi
per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas ed allo scadere di tale periodo
potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica ed il Commissario delegato.
Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno
impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma. Viene inoltre
quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con
un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili.
L'ordinanza contiene una disposizione che serve ad assicurare l'attività didattica nei territori sinistrati, con un rinvio ad un
decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente
e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di
studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni.
Il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con variazione di bilancio è stata aumentata
di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100 milioni di euro. Il consiglio dei ministri
ha inoltre deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio
svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia.
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128
Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Frosinone)
A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco
Alvia...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di SACHA SIROLLI
A mezzanotte di mercoledì si è spenta la speranza di ritrovare in vita Marco Alviani, il ventiduenne universitario di Sora
che risultava ancora tra i dispersi. Il suo corpo è stato estratto dalla casa dello studente in via XX Settembre a L'Aquila 68
ore dopo il crollo della sua palazzina, intrappolato tra le scale, travolto mentre cercava scampo.
La salma dello studente di Psicologia è arrivata ieri intorno a mezzogiorno a Sora, sotto la pioggia battente, al Santuario
della Madonna della Figura dove oggi, alle 10, verranno celebrati i funerali. Anche per questo ragazzo è stato proclamato
il lutto cittadino: Marco Alviani è la quarta vittima per la Ciociaria, la seconda per Sora che solo l'altro ieri aveva dato il
suo addio ad Armando Cristiani, l'altro studente ucciso dal sisma.
Oggi per la città volsca e la comunità di San Giorgio, dove vive la famiglia Alviani, un'altra giornata di dolore nel giorno
della passione di Cristo. Il funerale lo celebrerà il parroco Don Donato Piacentini amico della famiglia di Marco. «La
nostra città ferita - dice il sindaco di Sora Cesidio Casinelli che ieri ha atteso al Santuario l'arrivo della giovane vittima - è
vicina alla famiglia Alviani e domani (oggi, ndr) esprimerà il proprio immenso dolore e la sua solidarietà al funerale di
Marco».
«Per la nostra città questa è una Via Crucis», ha esclamato il Vescovo di Sora Luca Brandolini ieri poco dopo l'arrivo
della salma presso il Santuario. Era mezzogiorno quando Marco Alviani, giunto alla porta della chiesa, ha ricevuto il
primo saluto da Don Vittorio Ricci. Il feretro poi è stato portato all'interno del Santuario dai parenti e dai colleghi di
lavoro del padre di Marco, un Lsu del Comune di Sora. Padre Luca Brandolini ha quindi pregato insieme ai genitori. Il
Vescovo ha cercato di alleviare con la fede il loro dolore: «La loro dignità nel momento del lutto - ha detto il presbitero
della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo - testimonia la grandezza morale della nostra gente, un popolo che sta
affrontando la tragedia con grande solidarietà e partecipazione. Ciò mi commuove e mi rincuora».
Il Vescovo di Sora oggi non potrà esser presente al funerale di Marco: il Monsignor Brandolini officerà ad Arpino
l'esequie di Giulia Carnevale che hanno inizio alla stessa ora. Una promessa fatta alla famiglia Carnevale e al sindaco di
Arpino prima della notizia del ritrovamento di Marco Alviani. Intanto ieri pomeriggio al Santuario è arrivato anche il
Prefetto di Frosinone. Quel luogo sacro è stato il posto del ricordo tra pioggia, freddo sofferenza e lacrime per Marco
Alviani, il giovane di San Giorgio. «Un ragazzo molto studioso - racconta un impiegato comunale che aspettava ieri il suo
arrivo al Santuario - usciva poco perché si sacrificava sui libri. Si era guadagnato con la sua media esami le borse di
studio e l'accesso alla casa Adisu. Voleva laurearsi subito per lavorare. Per guadagnarsi attraverso il merito scolastico con
umiltà l'indipendenza economica».
L'assessore all'istruzione di Sora, Cesare Gabriele, conferma: «Marco Alviani a breve doveva cominciare un'attività di
volontariato ai servizi sociali del Comune, attinente con i suoi studi di psicologia». Senza parole l'assessore provinciale
Roberto Di Ruscio amico di famiglia degli Alviani, partito immediatamente per L'Aquila la mattina dopo il sisma.
Seppur ferito il grande cuore di Sora batte forte attraverso la solidarietà: la raccolta a favore delle popolazioni abruzzesi
colpite dal sisma presso la sede della Protezione Civile di Sora, in via Attilio Roccatani; la colletta promossa dal Vescovo
Brandolini fino al 19 aprile tra le chiese della diocesi. E stasera presso la Chiesa di S.Spirito quella della Confraternita Ss
Addolorata durante la processione, come conferma il priore Tommaso Evangelista.
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129
Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Marche)
Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido
di dolore...
Venerdì 10 Aprile 2009
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di FRANCO CAMELI
Il grande cuore dei sambenedettesi risponde con slancio e generosità al grido di dolore della popolazione di L'Aquila
colpita dal grave terremoto di lunedì notte. Tanti cittadini si sono recati presso la sede della Protezione civile, sul lato sud
del Palazzetto dello Sport, per donare beni di prima necessità, riempiendo all'inverosimile il deposito. Il materiale deve
essere ancora consegnato, dal momento che non è arrivato l'ordine per i volontari di recarsi nella zona del sisma. La
Protezione civile pertanto invita i benefattori a sospendere le donazioni fino alla prossima settimana, ferma restando la
possibilità di chiedere informazioni all'indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure al numero di
telefono 0735.781486. Stamani si svolgono i funerali delle vittime del sisma. Le bandiere degli edifici pubblici sono
listate a lutto e alle ore 12 le sirene del municipio di viale De Gaspari suoneranno in omaggio ai morti. A mezzogiorno la
città si fermerà per un minuto. Da San Benedetto è inoltre partita la prima ambulanza della Croce Rossa, richiesta per dare
il cambio ad una squadra attiva nella zona di L'Aquila. In Riviera sono ospitati al momento circa 80 sopravvissuti al
terremoto, presso appartamenti messi a disposizione da privati.
«La Protezione civile -ha detto il sindaco Giovanni Gaspari- ha chiesto alla Provincia di Ascoli mille posti letto. Noi
stiamo dando riposte importanti: abbiamo reso disponibili gli hotel President, Calabresi, International, il Relax ha reperito
appartamenti privati. Ieri pomeriggio sono giunti altri 32 sfollati, dopo Pasqua saranno pronti 250 posti letto. Oggi è la
giornata del lutto nazionale. Oltre alle bandiere a mezz'asta faremo suonare le sirene del comune. Vorrei che la città si
fermi per un minuto per commemorare le vittime».
Anche il mondo dello sport si mobilita per dare un aiuto concreto alle gente d'Abruzzo. Scendono in campo le squadre
locali di rugby, sport che a L'Aquila e Paganica avevano due roccaforti abruzzesi. La Soltec Rugby Samb organizza
stamani dalle 8.30 alle ore 10, allo stadio Ballarin, una raccolta di fondi e di materiale per l'Abruzzo.
«Siamo in continuo contatto con le squadre di rugby delle zone terremotate -affermano i responsabili della società- e
siamo riusciti a parlare con alcuni dirigenti del Paganica. Ci hanno fatto presente che hanno bisogno di prodotti di ogni
tipo, in particolar modo per i bambini, quali pannoloni, biscotti, latte in polvere, omogeneizzati, pastine, salviette
igienizzanti, abiti e giocattoli».
Il Comune offre due posti nella residenza per anziani Centro Primavera. Ai bambini abruzzesi verranno inoltre consegnati
una cinquantina di giochi raccolti nel periodo natalizio dai coetanei sambenedettesi, che avevano fatto visita agli ospiti del
Centro Primavera.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Marche)
P.S.GIORGIO - Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di
idoneità static...
Venerdì 10 Aprile 2009
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P.S.GIORGIO - «Siamo pronti ad autotassarci per ottenere un certificato di idoneità statica». Questo il commento di
alcune mamme che portano i loro figli alla scuola elementare Petetti. Il comitato spontaneo di genitori da tempo reclama
garanzie sulla tenuta strutturale dell'edificio. In un incontro promosso dall'assessore all'istruzione, Maria Lina Vitturini, il
comune ha finalmente fissato alcuni paletti. Un documento del 2005, a firma del Servizio governo del territorio, mobilità
ed infrastrutture della Regione Marche, attesta che «l'indice di vulnerabilità» della scuola in caso di sisma è piuttosto
basso. Tradotto vuol dire che l'edificio gode di una buona condizione strutturale. Ma neanche questo sembra bastare ai
genitori che nel frattempo hanno chiesto un nuovo impianto di areazione, un allarme nelle porte, una passatoia per il
vicino Centro sociale, ed una per i bambini portatori di handicap al fine di raggiungere agevolmente la palestra. Parte dei
lavori è stata eseguita. Ora, però, tornano all'attacco per avere maggiori certezze. Tuttavia, come conferma l'ing. Stefano
Sisi del comune, non sarà possibile ottenere il certificato di collaudo statico poiché la scuola è stata edificata prima
dell'entrata in vigore delle norme in materia di sisma.
Sa.Ren.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Umbria)
L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il
ministro dei beni...
Venerdì 10 Aprile 2009
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L'arte sfrattata dal terremoto verrà custodita a Spoleto. Lo ha annunciato il ministro dei beni culturali Sandro Bondi,
sottolineando la grande disponibilità dimostrata dall'Umbria in questa fase delicatissima dell'emergenza. L'Abruzzo ferito
e messo in ginocchio dal sisma, del resto, non poteva lasciare indifferente una popolazione come quella umbra, che dodici
anni fa è rimasta segnata da un destino analogo, pur pagando un tributo decisamente inferiore di vite umane. Spoleto e
L'Aquila, quindi, stringeranno un nuovo patto nel segno dell'arte.
I numerosi dipinti sacri, le perle rinascimentali e tutti quei beni recuperati dalle chiese aquilane lesionate o andate distrutte
dal sisma verranno custoditi nel deposito della protezione civile di Spoleto, a Santo Chiodo. La struttura, che si sviluppa
su una superficie di oltre 400 metri quadrati, verrà inaugurata dopo Pasqua e ha tutti i crismi ambientali e di sicurezza per
poter ospitare un patrimonio artistico come quello in arrivo. Del resto la sua efficienza viene continuamente testata sul
campo: da quando la struttura è stata messa a norma, il deposito di Santo Chiodo è diventato un museo naturale.
Proprio lì, infatti, in attesa di ritornare nelle rispettive sedi naturali sottoposte a restauro, vengono parcheggiati
rinvenimenti archeologici, antichi arredi e intere collezioni d'arte contemporanea.
«Non abbiamo ancora notizie certe sui tempi d'arrivo del patrimonio abruzzese_ ha detto il responsabile tecnico comunale
_ ma c'è da aspettarsi che le operazioni di trasferimento verranno svolte in più fasi, mano a mano che gli oggetti verranno
recuperati». Le opere d'arte in arrivo dall'Abruzzo verranno dettagliatamente catalogate in un luogo blindato,
videosorvegliato, a norma con le regole antincendio e soprattutto climatizzato.
Un aspetto, quest'ultimo, di non poco conto, visto che spesso umidità e muffa sono i principali nemici per la
conservazione dei beni artistici. Ringraziando la Regione Umbria, che si appresta a diventare un modello per la gestione
del recupero dei beni culturali post sisma, il ministro Bondi ha anche sottolineato la disponibilità della Rocca
Albornoziona.
Ila.Bo.
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Data:
10-04-2009
Il Messaggero (Umbria)
Il sisma si sposta, ma qui nessun rischio
Venerdì 10 Aprile 2009
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Terremoto in Abruzzo, dopo un'altra forte scossa nella notte, centinaia di chiamate in Umbria. L'osservatorio “Bina”
risponde
«»
Padre Siciliani: «Da quel che vediamo poco plausibile l'attivazione di altre faglie»
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
Milano Finanza
Gruppo Mps aiuta i terremotati dell'Abruzzo
sospese le rate sui mutui fino a un massimo di 12 mesi. e alle pmi finanziamenti per 500 milioni
Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato una serie di importanti iniziative di natura finanziaria in favore della
popolazione abruzzese. Interventi e agevolazioni per le aziende. Preve- dono il servizio di sospensione delle rate dei
finanziamenti a medio e lungo termine e un plafond di 500 milioni di euro destinato alle piccole aziende. Sarà istituito un
plafond di mezzo miliardo di euro a favore dei commercianti e degli artigiani dei Comuni interessati. Servizio di
sospensione rate. La sospensione, fino a un massimo di 12 mesi, verrà realizzata, per i finanziamenti a medio e lungo
termine (mutui, sov, agrari), mediante l'allungamento della vita degli stessi per un periodo corrispondente alle rate
prorogate. Non verranno percepite né commissioni, né costi finanziari. Interventi per le famiglie. Si sostanziano in
agevolazioni su finanziamenti, sulle condizioni economiche dei servizi e sugli strumenti di pagamento. Nel dettaglio:
Concessione della sospensione delle rate di mutuo fino a 12 mesi per i privati residenti nella zone colpite dal sisma.
Sospensione della maturazione delle rate per i prestiti personali e finalizzati, senza oneri per interessi o altri costi e spese.
Saranno adottate tutte le misure necessarie per far fronte ai disagi più immediati che i clienti colpiti dal sisma stanno
affrontando in questo momento, come i problemi relativi allo smarrimento delle carte, dei libretti degli assegni,
documentazione bancaria di varia natura. In questo senso il Gruppo Montepaschi ha già attivato un numero verde dedicato
(800.656565) per fornire informazioni e assistenza a tutta la clientela dell'area colpita dal terremoto. Sarà possibile
ricevere costanti aggiornamenti in merito all'operatività delle filiali coinvolte dal sisma e, qualora l'agenzia di competenza
risulti chiusa, essere successivamente contattati da un operatore che offrirà un'adeguata consulenza. In aggiunta alle filiali
presenti sul territorio, saranno attivate alcune «filiali mobili» dotate di Atm per permettere il prelievo di contanti e
garantire ai clienti la continuità e la completezza delle informazioni sulle posizioni finanziarie. Inoltre, per il tempo che
sarà necessario, a tutti i clienti delle filiali delle zone colpite verrà concesso di effettuare prelievi di contante per cassa in
esenzione delle commissioni. La Banca, inoltre, ha avviato il giorno successivo al sisma una raccolta fondi per aiutare le
popolazioni dell'Abruzzo.
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Data:
10-04-2009
Morse.it
TERREMOTO: LE INIZIATIVE DI WIND PER LE ZONE COLPITE
La Redazione - 10 Aprile 2009 0:13
Wind si e' tempestivamente attivata in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto e, per prima, ha accreditato 5 euro di
traffico gratuito ai suoi clienti di telefonia mobile.
"Wind si e' tempestivamente attivata in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto e, per prima, ha accreditato 5 euro di
traffico gratuito ai suoi clienti di telefonia mobile. Un contributo diretto che ha permesso ai circa 60 mila clienti Wind,
presenti nella zona del sisma, di rimanere in contatto con i propri familiari". Lo sottolinea in una nota l'azienda telefonica,
che "ha garantito le comunicazioni senza alcuna interruzione e continua a rafforzare la copertura del territorio attraverso
cinque unita' mobili e sei gruppi elettrogeni d'emergenza inviati nella zona a disposizione della Protezione Civile per
garantire i servizi di comunicazione nei punti di maggiore concentrazione. Wind ha inoltre messo a disposizione della
Protezione Civile 12 mila ricariche da 10 euro per essere distribuite alla popolazione colpita dal sisma. Ai clienti di
telefonia mobile e fissa con abbonamento - prosegue la nota - Wind ha sospeso la tariffazione e rimandato pro tempore
l'invio della fatturazione. Sospesa anche la fatturazione del servizio ai clienti Infostrada con l'utenza domestica
danneggiata e il pagamento della tassa di concessione governativa per i clienti Wind in abbonamento".
Wind-Infostrada, insieme agli altri operatori di telefonia e d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha attivato
la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo. Tutti i clienti Wind possono
donare 1 euro tramite SMS, mentre quelli Infostrada possono donare 2 euro attraverso una chiamata da rete fissa. La
telefonata e' gratuita e il costo della donazione sara' addebitato in fattura. Il ricavato sara' interamente devoluto al
Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza.
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Data:
10-04-2009
La Nazione (Livorno)
SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per
aiutare c...
CECINA ROSIGNANO pag. 6
SOLIDARIETÀ e divertimento insieme per non sentirsi impotenti, per aiutare concretamente le famiglie così duramente
colpite dal terremoto. Lunedì 13 aprile, alla discoteca Tinì Soundgarden di Cecina si svolgerà una serata di beneficenza
per le vittime del sisma in Abruzzo, e le manifestazioni di sentita adesione non cessano di moltiplicarsi. L'evento, con
ingresso gratuito, inizierà alle 19 e 30 con l' esibizione di 3 gruppi live, durante la quale sarà possibile usufruire del buffet
gentilmente offerto dalla discoteca Tinì. La serata, che proseguirà fino a tarda notte tra musica house e vari dj,
comprenderà una lotteria nella quale verranno messi in palio numerosi premi. Il ricavato , sommato all'incasso della
serata, verrà totalmente devoluto alla causale associata al sisma del 6 aprile attraverso la protezione civile di Cecina.
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136
Data:
10-04-2009
La Nazione (Pistoia)
Non aveva notizie dei nipoti dal giorno del terremoto Li trova grazie ai nostri
volontari
PRIMO PIANO pag. 3
SISMA PROSEGUONO LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA'
NON AVEVA notizie dei suoi nipoti dalla notte del tragico sisma. Le attendeva dalle autorità, ma il tempo passava e lei,
una signora della montagna pistoiese, era sempre più disperata. Stava pensando di mettere un annuncio su un quotidiano
che arrivasse all'Aquila. Poi ci ha chiamato. In pochi minuti ha saputo che i suoi cari, pur senza casa, erano tutti sani e
salvi, dislocati tra il campo rugby dell'Aquila e un albergo. In redazione abbiamo vissuto con lei questi momenti di gioia
per i quali sono stati preziosi il presidente del coordinamento provinciale delle pubbliche assistenze, Giovanni Dolfi, e
Lorenzo Bardelli, responsabile della protezione civile della Croce Verde che in questi giorni si occupa proprio della
segreteria del campo. La Provincia comunica a tutte le persone abruzzesi, evacuate dalle zone colpite dal sisma, che sono
ospiti da parenti o amici sul territorio, che sono invitate a comunicare, con la massima urgenza, la loro presenza a Pistoia
prendendo contatti con la sala provinciale della protezione civile, tel. 0573-409003 o per e mail
[email protected] Il contatto con la protezione civile locale è infatti necessario per poter aggiornare il
censimento in corso sulla localizzazione delle persone residenti nei territori terremotati e anche per prestare loro la
necessaria assistenza. C'è una generosa donazione da parte dei soci del circolo Aics K.Club di Pistoia che hanno devoluto
mille euro per i terremotati dell'Abruzzo sul conto aperto dal nostro giornale. Il versamento è stato coordinato dal
Comitato provinciale Aics. Stanotte è partito il primo convoglio della Misericordia verso Castelnuovo con il materiale
generosamente donato in questi primi giorni. Coperte, farmaci, tantissimi generi alimentari, qualche giocattolo e uova di
Pasqua per i più piccoli. La generosità delle persone fa sapere la Misericordia non ha avuto limiti. L'emergenza sarà
lunga. Un particolare ringraziamento ai dipendenti della Breda che con la loro raccolta hanno permesso l'acquisto di
medicinali e alcune attrezzature per la tenda pneumatica». Il Comune di Piteglio ha convocato per domani alle ore 15,30
un incontro con le associazioni del volontariato per concordare iniziative di solidarietà. A sostegno delle popolazioni
colpite al club Conte Mascetti di via Mameli è iniziata una raccolta di beni di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini,
latte in polvere, acqua, ecc.) da consegnare alla Protezione civile. Saranno vendute sciarpe e magliette della squadra di
basket e del club, il cui ricavato sarà devoluto alla Protezione civile. Il Comitato Provinciale della Croce Rossa informa
che per la raccolta di materiali per l'emergenza terremoto è aperta la sede di Via Pacinotti 42/a a Pistoia tutti i giorni dalle
ore 8 alle 20. Il commissario provinciale Giampiero Noli ricorda che viene raccolto solo materiale nuovo e viveri con
scadenza a 6 mesi e rivolge un particolare invito alle aziende in particolar modo alle quelle del settore biancheria, per
fronteggiare le richieste che pervengono.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
La Nazione (Siena)
La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi
in Abruzzo Le ri...
CRONACA SIENA pag. 5
La madre e l'altro fratello erano a Siena al momento del sisma e sono corsi in Abruzzo Le ricerche disperate, poi la
terribile scoperta
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138
Data:
La Nuova Ecologia.it
10-04-2009
Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati
Abruzzo le vittime sono 287
Ancora scosse. 27.000 sfollati
Alle 11 i funerali con Berlusconi, Schifani e Fini. Ieri alle 21,40 un nuovo sisma, il quarto per potenza dall'inizio dello
sciame. L'epicentro a 17 km di profondità e a 3 di distanza dal comune di Capitignano a nord dell'Aquila
LE VITTIME. Sono 287 le vittime finora accertate, di cui una da identificare. Ieri sera c'è stato un nuovo sisma, il quarto
per potenza dall'inizio dello sciame, alle 21,40. L'epicentro a 17 km di profondità e a 3 di distanza dal comune di
Capitignano a nord dell'Aquila. Nel capoluogo è crollata una palazzina, già lesionata, che era vuota. La Regione Abruzzo
ha diffuso l'elenco delle vittime, tra i 287 c'è Lorenzo Sebastiani, 20 anni, promessa del rugby italiano.
OGGI FUNERALI SOLENNI. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i presidenti delle Camere Renato Schifani e
Gianfranco Fini saranno presenti in mattinata, in Abruzzo, alle esequie delle vittime del terremoto. I funerali solenni sono
stati stabiliti con la delibera del lutto nazionale da parte del Consiglio dei ministri. Il rito funebre sarà concelebrato dal
Segretario di Stato Vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, e dall'arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe
Molinari. Tutte le tv nazionali trasmetteranno in diretta i funerali. Il papa visiterà le zone terremotate subito dopo Pasqua.
100-150 saranno le salme sul piazzale della scuola della Guardia di Finanza per le esequie solenni.
NAPOLITANO. Di fronte allo spettacolo di edifici di recente costruzione distrutti dal terremoto e che hanno provocato
tante vittime, Giorgio Napolitano, ieri in visita nei luoghi del disastro, ha detto: "Deve esserci un esame di coscienza
senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe
chiudere gli occhi". Il capo dello Stato ha quindi citato la frase di "un'esponente dell'opposizione" che ha detto "nessuno è
senza colpe". "Credo che abbia ragione", ha commentato. Il presidente della Repubblica ha detto infine di apprezzare
"senza riserve l'operato delle autorità di governo e della Protezione civile a favore delle popolazioni terremotate".
BERLUSCONI. Se ci sono "le responsabilità saranno certamente accertate e ci sono già dei pm che indagano al riguardo:
io personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca", e quindi "io non credo che
ci siano state delle situazioni" tali da far presumere responsabilità nella costruzione degli edifici, "però i pm indagheranno
ed è giusto" che facciano emergere le eventuali responsabilità": così il presidente del consiglio Berlusconi nel corso della
conferenza stampa ieri a Palazzo Chigi.
STOP BOLLETTE E MUTUI. È stato rinviato a dopo Pasqua il decreto per gli aiuti alle zone terremotate, ma intanto il
Consiglio dei ministri di ieri ha previsto una serie di misure in sostegno dei terremotati: saranno 100 milioni a
disposizione della Protezione Civile per le prime necessità; è stato, inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma
sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100
euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. Viene prevista poi per i lavoratori autonomi
(anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle
assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Vengono anche sospesi per due mesi i termini di pagamento delle
fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas. Il terremoto, definito come causa di forza maggiore, autorizza la
rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito; infine il governo ha previsto lo
stanziamento di 800 euro mensili per i lavoratori autonomi.
CONTRO GLI SCIACALLI. Il Consiglio dei ministri ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso
in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio.
L'ANNO SCOLASTICO CONTINUA. Una disposizione dell'esecutivo assicura l'attività didattica nei territori sinistrati.
Si prevede la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorché lo stesso possa
avere durata inferiore a 200 giorni. Gelmini ha inoltre assicurato che la Casa dello studente deve essere ricostruita:
"Abbiamo trovato 16 milioni di euro per ricostruire questo edificio, dove venivano ospitati i ragazzi più bravi e con il
reddito più basso. Adesso stiamo cercando altri finanziamenti per ricostruite anche il conservatorio".
10 aprile 2009 - TAG: Abruzzo | Terremoto | L'Aquila |
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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139
Data:
10-04-2009
La Nuova Ecologia.it
Abruzzo le vittime sono 287 Ancora scosse. 27.000 sfollati
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
140
Data:
10-04-2009
La Nuova Sardegna
Estratto da pagina:
5
scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu
- Fatto del giorno
Scampato al sisma un docente universitario maddalenino
Alessandro Conti, professore di filosofia: «Mi sono salvato per miracolo»
Da dieci anni abita nel capoluogo abruzzese dove ha comprato casa
ANDREA NIEDDU
LA MADDALENA. «Sono andato a dormire dopo aver telefonato come al solito ai miei genitori, in quel caso
avvertendoli che c'erano state alcune scosse, ma senza immaginare cosa stava per accadere»: comincia così il drammatico
racconto di Alessandro Conti, originario della Maddalena, docente di filosofia all'università dell'Aquila. Uno dei tanti
sardi scampati al terremoto.
«Alle 3.32 - racconta - mi ha svegliato il rumore di bottiglie, libri e altri oggetti che cadevano. Quando ho visto anche le
crepe nei muri e nel soffitto, mi sono precipitato giù per le scale, salvandomi per miracolo».
Conti sta bene, ma adesso, come i concittadini Valerio Vitiello e Davide Porcu, teme di aver perso la casa nel sisma.
Non appena in strada è riuscito a raggiungere una posizione più tranquilla. Da dove ha potuto notare la drammaticità del
terribile evento che ha distrutto quasi tutto il centro storico del capoluogo abruzzese.
Alessandro Conti ha pensato prima di tutto ai suoi genitori Tonino ed Anna e alla sorella Maria, alla quale ha telefonato
alle sei del mattino per evitarle un brutto risveglio in piena notte.
Solo dopo un'ora ha chiamato il padre e la madre per tranquillizzarli: il figlio era riuscito a salvarsi. Il docente
dell'università aquilana è rimasto all'addiaccio per tutta la notte. Sperava di poter rientrare a casa, ma le le forze
dell'ordine e la protezione civile avevano transennato tutto e impedito il transito nella zona.
Molti studenti che lo conoscevano si sono offerti ad ospitarlo a casa loro nei paesi vicini, ma alla fine ha accettato l'invito
di amici che abitano vicino a Frosinone.
«Sono tornato per cercare di recuperare qualcosa - racconta il professor Conti - e con l'aiuto dei vigili del fuoco ho
ritrovato il computer, molto importante perchè contiene tutti i documenti di lavoro, e il portafogli con i documenti».
Alessandro Conti insegna in Abruzzo da ben dieci anni, dopo aver vinto un concorso. Con i suoi risparmi e con un mutuo
aveva acquistato quell'appartamento che ora dovrà essere ispezionato dai tecnici per verificare se può essere ancora
agibile.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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141
Data:
10-04-2009
Il Piccolo di Trieste
il capo dello stato elogia la protezione civile del fvg
LA VISITA AL CENTRO DI CONTROLLO
Allestiti 1200 posti letto in tenda Oggi partono altri 200 volontari Lenna: «Missione impegnativa»
TRIESTE Un elogio alle capacità operative della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è stato rivolto oggi dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, nel corso della visita compiuta in Abruzzo per portare il suo sostegno e
l'affetto di tutto il Paese alle popolazioni colpite dal sisma. Il Capo dello Stato, dopo essersi recato prima alla tendopoli di
Onna e successivamente in quella più grande di San Demetrio, ha concluso il sopralluogo presso la Direzione di comando
e controllo dell'emergenza (Dicomac), dove si è soffermato presso il tavolo operativo della Protezione civile del Friuli
Venezia Giulia, apprezzandone gli strumenti tecnologici all'avanguardia a livello mondiale, quali laserscan, sistemi di
ripresa fotografica digitale del terreno e il sistema di ripresa televisiva digitale ad alta risoluzione che, montato su
elicottero, ha consentito di trasmettere immagini delle aree colpite dal sisma, in tempo reale per il tempestivo
coordinamento dei soccorsi. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Regione capofila in Italia in materia di
Protezione civile, coordina le attività di soccorso delle Regioni. Il presidente Napoletano nell'occasione ha rivolto parole
di vivo apprezzamento per le riconosciute capacità operative e di intervento immediato della Protezione Civile del Friuli
Venezia Giulia.
Sta per fare rientro in Friuli Venezia Giulia, intanto, anche il secondo elicottero della Protezione civile regionale
impegnato in Abruzzo per il dopo terremoto. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Protezione civile del Friuli Venezia
Giulia, Vanni Lenna, il quale ha spiegato che la decisione è determinata dal fatto che sull'Abruzzo è in arrivo una
perturbazione, tale da ostacolare l'utilizzo dei mezzi aerei. In ogni caso - ha precisato Lenna - possono dirsi praticamente
completati tutti i rilievi fotogrammetrici e con termocamera. Rimane ancora «scoperta» una piccola area nella zona
sudorientale del territorio interessato dal sisma, sulla quale l'elicottero sta ancora operando in queste ore. Parallelamente, a
terra i volontari del Friuli Venezia Giulia stanno allestendo una nuova tendopoli, dopo le prime due realizzate all'Aquila
nei giorni scorsi: il «Campo Friuli», ove sono accolti 240 sfollati, e un secondo campo, con un migliaio di posti.
L'allestimento di un'altra tendopoli si è reso necessario in quanto le continue scosse di questi giorni non smettono di
provocare danni e rendono preferibile una sistemazione provvisoria anche per chi ha avuto danni apparentemente non
gravi alla propria abitazione. Nel frattempo - ha aggiunto l'assessore - è stato deciso che nella notte tra oggi e domani
partiranno alla volta dell'Abruzzo altri 200 volontari, che daranno il cambio ad altrettanti, impegnati all'Aquila e a Onna,
il paese che conta il maggior numero di vittime e i danni più rilevanti. I 200 volontari in partenza oggi fanno parte di 37
squadre comunali e di cinque associazioni. Altri 300 sono pronti a partire. Lenna ha ringraziato i volontari per lo
straordinario slancio di solidarietà, evidenziando che «questa missione sarà particolarmente impegnativa ed è destinata a
prolungarsi nel tempo».
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
142
Data:
10-04-2009
Il Piccolo di Trieste
altri 30 vigili del fuoco di trieste in abruzzo la situazione è peggiore di quanto
previsto
LE TESTIMONIANZE DEI SOCCORRITORI
Altri 30 vigili del fuoco di Trieste in Abruzzo «La situazione è peggiore di quanto previsto»
TRIESTE Altri trenta vigili del fuoco di Trieste sono partiti ieri mattina per l'Abruzzo, dove daranno il cambio ad
altrettanti colleghi impegnati nelle zone del sisma da lunedì. Tra il personale in partenza anche cinque operatori del nucleo
speleo-alpino-fluviale specializzati nel soccorso con tecniche di derivazione speleoalpinistica. Nei giorni scorsi era stato
messo in preallarme e successivamente chiamato all'Aquila il 37enne triestino Franc Fabec, componente della
Commissione operativa disostruzione del corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. Le sue competenze tecniche,
piuttosto rare in Italia, attengono all'impiego di microcariche ed esplosivi per la creazione di varchi attraverso cui liberare
le persone intrappolate tra le macerie. Allertato a causa del sisma il cui epicentro si è registrato a Paganica, a 10 chilometri
dal capoluogo abruzzese, si è messo immediatamente in viaggio per prestare soccorso.
«Ho operato come disostruttore nel centro storico – ha raccontato ieri – impiegando tutte le attrezzature necessarie, dal
cuscinetto pneumatico per sollevare i detriti alle braccia. Purtroppo, fino a oggi, ho estratto solo corpi di persone
decedute. Qui ci sono stati parecchi decessi: si tratta di una delle zone più colpite dal terremoto».
«Ho trovato – ha concluso - un quadro della realtà peggiore rispetto a quello ipotizzato. È da ieri (mercoledì, ndr) che
lavoro e non mi sono mai fermato fino a stamattina alle 9. Finché c'è la speranza di trovare qualcuno in vita si va avanti».
Gli interventi sono spesso complicati dalle scosse telluriche, che circa ogni due ore fanno tremare la terra. Lo sa bene il
caposquadra del comando goriziano dei vigili del fuoco Enrico Bregant: «L'altro giorno – ha riferito – siamo dovuti
intervenire nella camera mortuaria allestita all'Aquila, nella sede della Guardia di finanza, poiché a causa delle vibrazioni
sono piombati dei calcinacci sopra le bare e alcune salme: noi siamo stati chiamati a rimuovere le macerie». Oggi, intanto,
dovrebbe rientrare a casa il primo contingente partito lunedì, tra cui figurano anche i due pompieri triestini Alessandro
Braz di 39 anni e Fabio Bartoli di 36.
«Nella prima fase dell'intervento – ha spiegato Braz – sono stato impegnato soprattutto nella logistica, per la creazione del
campo base, il montaggio delle tende e dei servizi igienici. Poi, mi sono adoperato nel recupero degli oggetti
indispensabili al fabbisogno individuale. Queste persone sono rimaste senza alcun bene e così ora tocca a noi, nel caso di
edifici non pericolanti o a rischio crollo, entrare nelle case per recuperare indumenti e alimenti».
«Lunedì siamo stati subito allertati – ha riferito il collega Bartoli – e alle 7 ci trovavamo già nella colonna mobile, mentre
alle 22 prestavamo i primi aiuti sul posto. Mi ha colpito molto l'ospitalità e la gratitudine di queste persone, che restano
affrante dall'impossibilità di offrirci un caffè o qualcos'altro: gesti banali, che prima di perdere tutto, venivano elargiti
senza problema. Questa gente non ha più nulla e nei primi giorni è stata costretta a dormire in auto: io ho una moglie e un
bimbo di 8 anni e sono rimasto profondamente colpito da quanto è accaduto».
Tiziana Carpinelli
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
143
Data:
10-04-2009
La Provincia Pavese
L'Appennino tremerà a lungo
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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144
Data:
10-04-2009
La Provincia Pavese
Dalla diocesi preghiere e sottoscrizione
IL VESCOVO
TORTONA. «Assicuro la mia preghiera per le popolazioni colpite dal sisma, la nostra Caritas diocesana tenderà la mano
a chi soffre». Il vescovo di Tortona, monsignor Martino Canessa, vive queste ore in raccoglimento. Pensa a chi è stato
colpito negli affetti, a chi si è svegliato senza casa. Il pensiero del vescovo è rivolto alle migliaia di famiglie che, di colpo,
hanno visto mutare il loro domani. L'invito è quello di non perdere la speranza. Intanto si muove l'ente caritativo
diocesano, che ha già attivato una sottoscrizione. E' possibile contribuire alla colletta di solidarietà con versamenti sul c/c
postale 12830147 intestato alla Caritas Diocesana di Tortona, oppure con bonifico bancario tramite la Banca Regionale
Europea-UBIBanca, IBAN IT79S0690648677000000013136 specificando nella causale “Terremoto Abruzzo”. Moreno
Baggini, vice direttore dell'ente caritativo tortonese, ha creato un ponte con l'Abruzzo: «Ci hanno spiegato che non è il
momento di spedire niente, visto che far arrivare beni e servizi nelle zone colpite dal sisma è quasi impossibile. Meglio, in
questa fase, raccogliere fondi che serviranno per tamponare l'emergenza e poi per la ricostruzione».
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Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
La Provincia di Cremona
Non è «selezione naturale» ma una gestione all'italiana
edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl
IL CASO
Gentile direttore, il sisma in Abruzzo della notte fra domenica e lunedì avrà sicuramente stupito molte persone nel suo
impatto sugli edifici e sulle persone. La distruzione che questo sisma ha portato, come alcuni hanno segnalato, non è
frutto solamente di una "singolare selezione naturale", ma soprattutto del modo di gestire ogni tanto le normative
all'italiana. Tutti i Comuni d'Italia con il D.G.R. 7.11.03 N. 7/14964, sono in zona sismica, suddivisa in 4 classi, ma
purtroppo la natura fa il suo corso, dettato da leggi geologiche che pochi possono dire di aver capito. Il regime tettonico
tipo estensionale che ha prodotto il sisma in Abruzzo non è un fenomeno molto strano in queste zona, soprattutto
nell'Appennino centromeridionale, e chi consulta ogni tanto l'ottimo archivio on-line dei terremoti dell'Ingv lo sa bene. Di
certezze dogmatiche in geologia se ne hanno ben poche (o almeno così mi hanno insegnato all'università, essendo
geologo), ma una cosa è certa: i tecnici e i politici dovrebbero agire in base alle poche certezze, ma soprattutto alle molte
incertezze. Ma purtroppo non è sempre così. Un esempio: la continua proroga dell'adozione delle nuove Ntc (norme
tecniche sulle costruzioni, Dm 14.01.08, coerenti con gli Eurocodici relativi all'edilizia), che verranno forse adottate nel
giugno del 2010 (anziché giugno 2009), o (speriamo) anticipate a ottobre 2009. Queste norme, così come dicono
giustamente alcuni deputati della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, sono la messa a punto, per la
prima volta nella legislazione nazionale, di una normativa completa in materia di costruzioni relativa alla progettazione
strutturale degli edifici, alle principali opere di ingegneria civile, ma soprattutto, aggiungo io, alla caratterizzazione
geotecnica e sismica del terreno di fondazione, perché è da qui che comincia la prima vera prevenzione del rischio
sismico. È ovvio, le indagini costano un po' di più (ma non poi così tanto) e la progettazione è un po' più impegnativa, ma
costa molto di più ricostruire dopo, se non si è tenuto presente delle norme antisismiche a partire dalla modellazione
geologico-sismica dei terreni di fondazione. Andrea Anelli ([email protected])
Proprio ieri il presidente Napolitano, in visita alle zone colpite dal sisma e in mezzo a sopravvissuti e sfollati, ha lanciato
un duro atto d'accusa nei confronti della classe politica e delle istituzioni: «Nessuno è senza colpe» e ora serve «un esame
di coscienza». Gli ha fatto eco il premier Berlusconi: «I pm indagheranno ed è giusto che facciano emergere le eventuali
responsabilità». Speriamo.
Argomento:
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Data:
10-04-2009
La Provincia di Cremona
Diverse fratture nel terreno Esperti di geofisica al lavoro
edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl
Roma — Sul terreno diverse fratture importanti, ma non tantissime, dovute allo scuotimento causato dal terremoto. Fra
queste è stata osservata una «struttura nei pressi di Paganica che potrebbe essere più rappresentativa della faglia del
terremoto». Lo affermano gli esperti dell' Emergeo, il Gruppo emergenza geologica dell'Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv) che stanno effettuando i rilievi sul campo da lunedì stesso. Sono 20 gli esperti dell'Emergeo che
stanno battendo palmo a palmo il territorio interessato dal sisma. «Andiamo sul terreno a verificare tutte le fratture»,
dicono. Finora i rilevamenti hanno fatto individuare «diverse strutture importanti, non tantissime come a Colfiorito nel
sisma del '97».
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Data:
10-04-2009
La Provincia di Cremona
Berlusconi: non credo al dolo I pm indagano le responsabilità
edizione di Venerdì 10 aprile 2009 Benvenuto P.Review srl
‘AIUTI STRANIERI AI MONUMENTI'
ROMA — Se ci sono «le responsabilità saranno certamente accertate e ci sono già dei pubblici ministeri che indagano al
riguardo: io personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca», e quindi «io non
credo che ci siano state delle situazioni» tali da far presumere responsabilità nella costruzione degli edifici, «però i pm
indagheranno ed è giusto» che facciano emergere le eventuali responsabilità. Lo ha detto il presidente del Consilgio Silvio
Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, a proposito della
responsabilità di chi ha costruito alcuni edifici in Abruzzo. Berlusconi è apparso visibilmente affranto per le vittime del
terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo: «Sono a pezzi, ho parlato con molte famiglie e ho toccato con mano questa
tragedia: è una cosa che dà angoscia», ha detto più tardi nel corso di una passeggiata nel centro di Roma. Dopo aver
confermato che oggi sarà ai funerali solenni che si terranno all'Aquila «insieme a tutte le altre cariche istituzionali», il
presidente del Consiglio ha sottolineato come l'impatto psicologico della tragedia si senta maggiormente al rientro dalle
zone toccate dal sisma: «Sto lavorando senza sosta e quando lavori e sei impegnato nell'organizzazione vai come una
macchina, poi quando ti fermi e pensi a quel dolore indicibile viene un senso di angoscia». Berlusconi promette
trasparenza nell'uso dei fondi per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. È ancora il sisma in Abruzzo a
dominare l'attività del premier. Anche se i dissapori con la Lega Nord sulle norme sull'immigrazione del decreto
sicurezza, gli impongono una riunione mattutina con il Carroccio. Sciolto il nodo con la Lega, il premier presiede la
riunione del Consiglio dei ministri, dedicata in massima parte all'emergenza in Abruzzo. Spronato dagli elogi della stampa
estera, il Cavaliere prosegue sulla strada dell' orgoglio nazionale: la macchina organizzativa è più che sufficiente. Quanto
ai governi stranieri, potrebbero «adottare» monumenti e chiese danneggiati. Come nei giorni passati, elenca i dati
sull'emergenza: il numero delle vittime, degli assistiti, degli alberghi a disposizione degli sfollati, dei soccorritori, delle
scosse. Cifre che , con il trascorrere delle ore, aumentano inesorabilmente, dimostrando che l'emergenza è lontana
dall'essere passata. Ed ecco che Berlusconi illustra le misure prese dal governo per far fronte alla situazione. Fra queste,
però, al momento non c'è il decreto legge. Il provvedimento, che dovrebbe contenere il grosso delle risorse destinate alla
ricostruzione, slitta infatti a dopo la pausa di Pasqua. Il presidente del Consiglio spiega che prima di predisporlo serve un
quadro un pò più preciso delle necessità. L'ipotesi dello scudo fiscale per reperire i fondi, però, sembra tramontare: «Non
è una misura fiscale immediata», spiega, ribadendo che «per la ricostruzione saranno necessari diversi miliardi di euro».
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
La Repubblica
Estratto da pagina:
6
"su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà" - luigi bignami
- Cronaca
Le altre fratture
Enzo Boschi, presidente istituto di Geofisica e vulcanologia
"Su 25 km la linea del sisma e nessuno sa quando finirà"
Probabilmente alterate dal loro stato di quiete altre fratture di minore importanza che appartengono alla stessa famiglia
della faglia principale del sisma
LUIGI BIGNAMI
MILANO - Dal momento in cui si è verificato il terremoto del 6 aprile la terra attorno a L´Aquila ha tremato per circa 800
volte. Ma sono una sessantina le scosse che hanno superato il terzo grado della scala Richter e che dunque sono state
avvertite dalla popolazione. In un caso un sisma ha rilasciato un´energia che ha superato nuovamente il quinto grado, fino
a 5,3. E ieri sera l´ago è risalito fino a 4,9.
Professor Boschi, è possibile fare il punto della situazione di quanto sta avvenendo?
«Siamo ancora troppo vicini all´evento per poter trarre qualunque tipo di conclusione o anche per fare delle congetture. Al
momento possiamo solo prendere atto di alcuni dati. I più importanti dicono che l´area che è sottoposta alle vibrazioni
susseguenti al terremoto principale si distende per circa 25 chilometri» - spiega Enzo Boschi, Presidente dell´Ingv (Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). «La faglia principale, ossia la frattura che muovendosi ha originato il terremoto
del 6 aprile e molte delle scosse successive, ha una lunghezza di circa 15 chilometri e passa proprio sotto L´Aquila. Se
così è significa che altre fratture di minore importanza che appartengono alla stessa famiglia della faglia principale sono
state alterate dal loro stato di quiete per una distanza che va grosso modo 5 km più a nord e a sud della faglia più
importante, e stanno anch´esse rilasciando energia».
Stando ai tremori delle ultime ore sembra quasi che gli epicentri delle scosse di assestamento si stiano spostando verso
nord. E´ corretta questa interpretazione?
«Al momento non c´è nulla che faccia pensare a questo. Anche se effettivamente una delle ultime scosse molto forti ha
interessato il segmento più settentrionale, ciò non significa che stia avvenendo una migrazione degli epicentri.
Statisticamente i terremoti sono distribuiti sull´asse della faglia principale».
Ma come mai si stanno verificando queste scosse così continue e ancora così forti?
«E´ probabile, ma dobbiamo attendere l´analisi di tutti i dati per averne la certezza, che la faglia che ha originato il
terremoto non si sia mossa tutta intera. In tal caso il sisma sarebbe stato ben più violento. Avrebbe potuto anche superare
il 7° Richter. La natura invece ha scelto di liberarsi dell´energia che aveva accumulato la frattura con un primo terremoto
di media intensità e con altri di intensità inferiore».
Guardando il numero di terremoti con un´intensità superiore al 3° Richter che sono avvenuti in questi primi giorni si nota
una decrescita del numero dei sismi di assestamento, in quanto si è passati da ventotto del giorno 6 ai quindici di ieri, 9
aprile. Il giorno 8 ce ne sono stati solo nove. Significa che siamo vicini alla conclusione del fenomeno?
«Nessuno può dirlo, in quanto le scosse d´assestamento possono durare pochi giorni ma anche 4 mesi. In realtà non esiste
alcun modo per prevedere la durata del fenomeno, anche se alcuni ricercatori hanno provato a realizzare formule che
permettessero di enunciare delle previsioni».
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Speciale Terremoto Abruzzo
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Data:
10-04-2009
La Repubblica
"un bollino per le case anti-sisma" - laura mari
Pagina V - Roma
"Un bollino per le case anti-sisma"
Corsini: "Servirà un certificato". Altre scosse avvertite in città
Oggi bus a lutto e negozi chiusi per i funerali. Niente spettacoli all´Opera e all´Auditorium
LAURA MARI
Ancora scosse. Movimenti sismici che ieri, all´alba e alle 21.39, hanno nuovamente gettato nell´ansia i romani. Al punto
che in appena 12 ore, dalle 20 di mercoledì alle ore 8 di ieri, i vigili del fuoco del comando provinciale di Roma hanno
effettuato 175 verifiche di stabilità di edifici e appartamenti.
«Ma in città non c´è nessun rischio specifico» assicura il sindaco Gianni Alemanno che però, dopo aver annunciato nei
giorni scorsi l´istituzione di un ufficio tecnico per verificare la stabilità dei palazzi, ribadisce la necessità di monitorare
attentamente la situazione degli edifici capitolini. «Dopo Pasqua, appena sarà passata l´emergenza - dice il sindaco faremo il punto sulla situazione, perché i crolli che sono avvenuti a L´Aquila ci impongono di essere costruttivi e vigili.
Bisogna fare in modo che tutte le norme tecniche vengano rispettate - ha ribadito Alemanno - i palazzi non devono
crollare».
Proprio per garantire la stabilità degli edifici e prevenire tragedie come quella abruzzese, l´assessore capitolino
all´Urbanistica Marco Corsini ha annunciato l´istituzione di una sorta di "bollino di qualità". «Per gli edifici ci deve essere
l´obbligo di far redigere il fascicolo del fabbricato, un documento che ne attesti le caratteristiche del profilo di idoneità
statica - ha detto Corsini - una specie di bollino di qualità, sia per gli edifici pubblici che per quelli privati». Un marchio
che servirà a prevenire crolli, emergenze e tragedie in caso di terremoti o calamità naturali. E a ribadire la necessità di
controlli è anche il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, che chiede al sindaco Alemanno di monitorare «le
crepe apparse in questi giorni su alcuni palazzi di via Andrea Doria, via Santamaura e via Tunisi».
Prosegue intanto l´impegno della Provincia di Roma, «che - precisa l´assessore provinciale alla Sicurezza Ezio Paluzzi ha predisposto una serie di interventi e di verifiche sugli edifici scolastici per verificare la stabilità dei plessi e consentire
la riapertura delle scuole in completa sicurezza». Ieri il consiglio provinciale, su proposta del presidente Pina Maturani,
prima dell´apertura dei lavori dell´aula ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del sisma. Poi,
all´unanimità, ha approvato una mozione in cui impegna il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e la giunta a
promuovere una serie di iniziative di solidarietà per la popolazione colpita dal terremoto.
Oggi intanto sarà giornata di lutto nazionale e in tutti gli edifici pubblici della città le bandiere saranno issate a mezz´asta
e gli autobus saranno listati a lutto. In segno di rispetto per la tragedia che ha colpito L´Aquila e i paesi limitrofi, dalle ore
11 e sino alla fine dei funerali di Stato delle vittime del sisma (che si svolgeranno all´Aquila) gli esercizi commerciali che
aderiscono alla Fipe, alla Confcommercio e alla Confesercenti terranno le serrande abbassate in segno di lutto. Allo stesso
modo, tutte le imprese associate a Federlazio sospenderanno l´attività per cinque minuti, mentre l´Auditorium chiuderà
alle ore 18 e saranno dunque cancellate le attività culturali e gli spettacoli previsti per la giornata di oggi. Anche il Teatro
dell´Opera, in segno di lutto, oggi ha sospeso la propria programmazione.
Ad esprimere la propria vicinanza alla popolazione abruzzese è anche la comunità islamica di Roma. «In occasione della
preghiera del venerdì - fa sapere il direttore della Grande Moschea - dedicheremo un´invocazione alle vittime del sisma e
mi appello a tutti i musulmani della Capitale affinché si attivino in ogni modo per sostenere gli sfollati abruzzesi».
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Speciale Terremoto Abruzzo
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150
Data:
10-04-2009
La Repubblica
la famiglia cancellata dal sisma lunedì l'abbraccio di tutta vieste
Pagina V - Bari
Anna Russo e le quattro figlie uccise dalla scossa tornano nel paese d´origine per l´ultimo saluto
La famiglia cancellata dal sisma lunedì l´abbraccio di tutta Vieste
Stop agli aiuti, raggiunto il tetto
Le ragazze trovate tutte nella stessa stanza, la madre in un´altra vicina Forse sono state colte ancora nel sonno
All´Aquila sarà presente oggi alle esequie di Stato il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe
VIESTE - Saranno ricordate ai funerali di Stato di oggi all´Aquila, dove saranno presenti anche il sindaco e il presidente
del consiglio comunale, ma anche lunedì prossimo, 13 aprile, giorno in cui avranno luogo le celebrazioni funebri a Vieste,
nella chiesa di "Gesù Buon Pastore", alle 10.30. Annamaria Russo, la donna di 41 anni morta nella sua casa abruzzese con
le quattro figlie Rosa, Micaela, Chiara e Giusy Germinelli, a Vieste erano molto conosciute. La nonna, Micaela Monaco,
di 68 anni, non si da pace ed è confortata dalle due sorelle nella sua casa di via Trepiccioni, nel centro storico della
cittadina garganica.
Anche se si svolgeranno i funerali di Stato, Vieste ha reclamato i corpi delle vittime, per salutarle per l´ultima volta.
Annamaria viveva in quella palazzina a tre piani da due mesi, ma da tre anni si era trasferita all´Aquila, dopo la
separazione dal marito Antonio Germinelli, commerciante di legnami, che prima di apprendere della triste notizia aveva
lanciato un appello a SkyTg24. Aveva vissuto per qualche anno in Belgio, insieme alla famiglia e alla stessa madre, e
proprio dalle Fiandre i suoi sette fratelli stanno facendo ritorno per tributarle l´ultimo saluto.
Dopo la separazione, l´arrivo in Abruzzo, all´Aquila, dove Annamaria, che tutti chiamavano semplicemente Anna, era
riuscita a trovare un impiego da assistente agli anziani in una casa di riposo. Da un mese e mezzo era nella casa nuova, era
serena, aveva invitato anche mamma Micaela, l´ultima ad averla sentita telefonicamente, qualche ora prima della tragedia,
per gli auguri della domenica delle Palme. Anche Antonio, il marito, dopo una separazione tra alti e bassi, aveva
riacquisito un buon rapporto con la donna. Non l´aveva mai perso, l´affetto, per le quattro figlie, brunette e con gli
occhiali, molto simili tra loro.
I vigili le hanno trovate nella stessa stanza, in pigiama. La speranza è che non si siano accorte di quel che stava
accadendo, che il sisma le abbia colte nel sonno, così come per Anna, che era nell´altra stanza. Il riconoscimento è stato
effettuato da Antonio e dai suoi due fratelli, che l´hanno accompagnato nel triste viaggio da Vieste all´Aquila.
Lunedì 13, nel giorno di Pasquetta, tradizionalmente allegro per il Gargano, sarà proclamato lutto cittadino. Il sindaco
Ersilia Nobile ha invitato ad osservare il lutto gli enti che hanno uffici nel territorio comunale, gli esercenti attività
turistiche, commerciali e artigianali. Saranno esposte le bandiere a mezz´asta, listate a lutto, sugli edifici comunali e nelle
scuole, mentre tutti i negozi saranno chiusi fino alle 11. Come per le vittime di San Giovanni Rotondo, anche in questo
caso la messa sarà celebrata da Monsignor Domenico D´Ambrosio, mentre per Angela Cruciano di San Nicandro il
celebrante era monsignor Seccia, vescovo di San Severo. Ai funerali di Stato di oggi, all´Aquila, sarà presente anche il
presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, per tributare il saluto alla famiglia Germinelli e perché le province
dell´Aquila e di Foggia sono gemellate nel segno della transumanza.
(pie. Ru.)
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151
Data:
10-04-2009
La Repubblica
lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l'addio a luciana
Pagina V - Bari
San Giovanni Rotondo
Lutto cittadino, alle 11 i funerali nella chiesa madre l´addio a Luciana
FOGGIA - È giunta nella sua San Giovanni Rotondo, in serata, la salma di Luciana Capuano, l´ottava vittima del sisma
abruzzese. La camera ardente per la giovane studentessa, iscritta al primo anno di Medicina, è stata allestita a Palazzo San
Francesco. Questa mattina monsignor Domenico D´Ambrosio, vescovo della città di San Pio, celebrerà i funerali. Lutto
cittadino in città, esercizi commerciali chiusi fino alle 11, ora della celebrazione della santa messa nella parrocchia di san
Leonardo Abate, la chiesa madre di San Giovanni Rotondo, a pochi passi da via San Nicola, dove abitava Luciana, che al
momento del sisma fatale si trovava nella casa dello studente del capoluogo abruzzese. Mercoledì sera il suo corpo, che
indossava una tuta ginnica, è stato ritrovato dai vigili del fuoco e la protezione civile ha contattato i genitori, un
commerciante ed un´impiegata a Casa Sollievo, per il riconoscimento della salma.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
152
Data:
10-04-2009
La Repubblica
"per i palazzi un bollino anti-sisma"
Pagina III - Roma
Dopo Pasqua il Campidoglio farà il punto sulle zone a rischio. Le università pronte ad accogliere gli studenti abruzzesi.
Sciacallaggio sulla solidarietà
L´assessore Corsini: "Certificato di idoneità". In città ancora tre scosse
«Per garantire la stabilità degli edifici, i palazzi dovranno avere una sorta di bollino di qualità». Ad annunciarlo, dopo
un´altra notte di brevi scosse nella Capitale, è l´assessore all´Urbanistica Mario Corsini. Ieri sera una nuova scossa, alle
21.39. Oggi intanto, durante i funerali delle vittime, gli esercizi commerciali abbasseranno le serrande in segno di lutto. E
a Ponte Milvio la polizia ha arrestato uno "sciacallo" che si spacciava per volontario di un´associazione di beneficenza che
raccoglieva fondi per le vittime del terremoto.
VALERIA FORGNONE E LAURA MARI A PAGINA III
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
153
Data:
10-04-2009
La Repubblica
gli sfollati servono la cena ai volontari toscani - michele bocci
Pagina IX - Firenze
Gli sfollati servono la cena ai volontari toscani
Terremoto in Abruzzo, il ringraziamento nel campo di Castelnuovo
Il Comune di Firenze invia 80 quintali di latte Mukki a lunga conservazione
MICHELE BOCCI
Hanno ringraziato i volontari toscani servendo loro il pasto. Mercoledì sera i cittadini sfollati di Castelnuovo hanno
compiuto un gesto di riconoscenza a chi lavora da martedì nel paese vicino all´Aquila. In molti si sono messi al lavoro
con gli uomini di Anpas, Misericordie, Croce Rossa e Vab anche per altre attività. I volontari toscani a Castelnuovo sono
80, poi ci sono altri due campi, uno della Misericordia e l´altro dell´Anpas. Ieri sono iniziati i primi avvicendamenti tra i
soccorritori. Anche i vigili del fuoco si danno il cambio. I pompieri oggi, durante la visita pasquale al Meyer,
raccoglieranno i dipinti dei ricoverati per poi portarli ai piccoli abruzzesi. Oggi la Regione sarà presente con il suo
gonfalone ai funerali di Stato.
Per quanto riguarda gli aiuti economici, dal Monte dei Paschi fanno sapere che sospenderanno fino a 12 mesi le rate dei
finanziamenti a medio e lungo termine (anche i mutui) e costituiranno un plafond di 500 milioni di euro per piccole
aziende, commercianti e artigiani abruzzesi. L´università di Firenze ha invece deciso di esonerare dalla seconda rata delle
tasse universitarie gli studenti residenti nella provincia dell´Aquila. E Medicina ha offerto all´omologa facoltà dell´ateneo
aquilano il proprio aiuto per ospitare a Firenze gli studenti di iscritti nella città colpita dal sisma, così che non
interrompano gli studi. Il Comune di Firenze ha inviato ottanta quintali di latte Mukki a lunga conservazione. Il
Farmaceutico Militare di Firenze ha messo a disposizione della Protezione civile 20mila kit sanitari tascabili per
autosoccorso e 10mila compresse di paracetamolo. Lavoratori e pensionati di Cgil, Cisl e Uil stanno organizzando in
modo spontaneo o coordinato con le Rsu e le categorie numerose iniziative di solidarietà. Ieri i metalmeccanici di Firenze
hanno consegnato alla Cgil dell´Abruzzo un camper, concesso dalla direzione della Laika su richiesta della Rsu.
E ieri fratello e sorella non vedenti si sono presentati dall´assessore di Palazzo Vecchio Graziano Cioni per dire di avere
scoperto che lui, che abita all´Aquila, era stato messo nella lista dei dispersi. La sorella in realtà era andata a prenderlo
dopo il sisma e nessuno lo aveva più trovato. Cioni ha avvertito la protezione civile.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
154
Data:
10-04-2009
La Repubblica
chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta
nell'abruzzo martoriato dal terremoto - meo ponte
Pagina XIII - Torino
Zoom
Chi sono, cosa fanno i volontari che da lunedì lavorano senza sosta nell´Abruzzo martoriato dal terremoto
MEO PONTE
DAL NOSTRO INVIATO
L´AQUILA - C´è anche da ascoltare Roberto Santangelo, operaio dell´Enel aquilano che si doveva sposare il 20 aprile e
che da domenica notte dopo la scossa che gli ha distrutto la casa dorme in macchina con il fratello. «So che devo
rivolgermi a voi per il recupero di qualche effetto personale» dice a Venuti che annota indirizzo e numero di telefono
cellulare su un foglio che ormai è completo. Venuti è stato tra i primi ad arrivare all´Aquila. Dalla caserma di corso
Regina Margherita è partito all´alba di lunedì con la prima squadra operativa mandata in soccorso dell´Abruzzo
martoriato dal sisma. Tredici uomini e otto mezzi, tra cui un´autoscala e un carro-crolli. Venuti apriva la colonna sul
vecchio Pajero (170mila chilometri all´attivo) guidato dal collega e amico Piero Milano, di un anno più vecchio. Si sono
arruolati insieme nei vigili del fuoco, quando ricevettero la cartolina precetto per la leva. Non hanno più lasciato il corpo.
In Abruzzo sono arrivati alle 17 di lunedì. Il tempo di sistemare i mezzi in un parcheggio improvvisato e un´ora dopo le
squadre erano già a frugare tra le macerie. I capireparto Carmine (ma tutti lo chimano Nino) Muccilli e Giovanni De
Carolis e la loro squadra l´altro giorno hanno estratto una ragazza ancora viva dalle rovine. «Era rannicchiata su se stessa,
è rimasta sotto per più di due giorni» spiega Muccilli. Lui e De Carolis lavorano fianco a fianco da oltre vent´anni e si
sono salvati reciprocamente la vita almeno una decina di volte. «Questo è un lavoro che fai per passione - dice De Carolis
- per qualcosa che ha dentro. Andiamo dove gli altri fuggono». Per 1500 euro dopo vent´anni da caposquadra. Ora i vigili
torinesi sono più di cinquanta, sono venuti giù in Abruzzo con almeno 30 mezzi e il dirigente Luigi Capobianco. Il loro
carro-comando è diventato la centrale operativa che coordina il contingente che raggruppa non solo i 150 uomini arrivati
da tutto il Piemonte ma anche le sezioni mandate da Liguria, Lombardia, Aosta e Puglia. «Sono stati chiamate squadre
dalle regioni più lontane per non sguarnire quelle più prossime all´epicentro del sisma» sottolinea Venuti. Nei primi tre
giorni solo i vigili torinesi hanno fatto 200 interventi. E´ un numero fittizio però perché ogni volta che una squadra esce
per una missione di interventi ne fa tre o quattro anche se sul ruolino ne risulta uno solo.
Lunedì notte in Abruzzo sono arrivati i 150 uomini della Protezione Civile del Piemonte. A loro il coordinamento ha
affidato i soccorsi a Barisciano, a diciassette chilometri dall´Aquila. Le squadre di Cuneo invece si sono attestate a
Tempera, una frazione del capoluogo. «Noi siamo arrivati con uno specifico mandato» spiega Franco De Giglio, 49 anni,
funzionare della Protezione Civile della Regione che con il collega Sandro Perestin coordina la missione in Abruzzo.
«Abbiamo già montato un centinaio di tende per un totale di 500 posti letto - sottolinea De Giglio - e sistemato due cucina
da campo a Barisciano e una a Tempera in grado di fornire ognuna più di 500 pasti caldi quotidiani». Sono anche riusciti
questi piemontesi testardi a installare una postazione del 118, incurante delle scosse dello sciame sismico che continuano
a farli ballare ogni notte. «Ci occupiamo soprattutto dell´assistenza alla popolazione - racconta De Giglio - abbiamo
notato che si è diffuso un grave stato d´ansia anche se a Barisciano non si sono registrate vittime e gran parte della
popolazione è scampata al terremoto. Colpisce che oltre che negli anziani come avviene solitamente quest´ansia si diffusa
anche tra i giovani. Continuiamo a ricevere gente che vuole lasciare il paese e andarsene sulla costa. Noi siamo qui per
aiutarli e ci resteremo sino quando sarà necessario».
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
155
Data:
10-04-2009
La Repubblica
"pronti a ospitare duemila sfollati" - piero russo
Pagina V - Bari
"Pronti a ospitare duemila sfollati"
Terremoto in Abruzzo, sul Gargano a disposizione hotel e villaggi
L´azienda turistica di Foggia ha annunciato alla protezione civile regionale che sono state già individuate 8 strutture
PIERO RUSSO
FOGGIA - Duemila posti letto sul Gargano per gli sfollati del sisma abruzzese. Un numero elevato e significativo, se si
pensa che a metterli a disposizione sono otto strutture turistiche della montagna sacra, alla vigilia della stagione turistica.
La protezione civile regionale ha contattato l´Azienda di Promozione Turistica di Foggia per sapere se ci fosse la
disponibilità di ospitalità e il Gargano ha dato il meglio di sé. Nicola Vascello e Matteo Minchillo, rispettivamente
commissario e direttore dell´Apt, riferiscono che per trovare 2000 posti letto sul Gargano hanno impiegato soltanto due
ore.
Segno che il Gargano, che ha perso otto figlie, tra San Nicandro, Vieste e San Giovanni Rotondo, sa cosa significhi la
solidarietà e lo aveva già dimostrato a luglio del 2007, con l´ospitalità donata agli sfollati dell´incendio di Peschici,
migliaia di persone che alloggiavano nei campeggi della nota località balneare. Sono otto, quindi, le strutture in cui sono
stati individuati i posti letto. Una scelta voluta, quella del numero esiguo di villaggi, proprio per poter raggruppare gli
sfollati, per far sentire loro la vicinanza dei conterranei. Sono stati scelti i villaggi con le case in muratura, non con i
prefabbricati, anche in questo caso per dare la certezza di un alloggio solido, di un riparo sicuro.
Le strutture che hanno dato disponibilità sono i villaggi Ripa, Siesta e Touring e l´hotel Pietre Nere di Rodi Garganico,
l´hotel Bally di Ischitella, il residence La Bufalara di Foce Varano, il "5 stelle" di Isola Varano e il villaggio Resega, sulla
litoranea tra Peschici e Vieste, che ha messo a disposizione ben 1200 posti. Una grande prova di solidarietà da parte di
tutta la comunità garganica, che è stata chiamata all´appello anche da Giandiego Gatta, presidente del Parco Nazionale del
Gargano, che ha esortato i sindaci dei diciotto comuni "a dimostrare la vicinanza ai fratelli abruzzesi".
«Vi prego - ha scritto Gatta nella missiva inviata ai comuni dell´area protetta - di mettere a disposizione strutture ed
immobili per la loro provvisoria accoglienza nella nostra terra. Pertanto vi chiedo di comunicare con cortese sollecitudine
a questo Ente, che si attiverà per le fasi successive, la eventuale disponibilità di alloggi per gli scampati al devastante
sisma».
Tutti i sindaci dovranno effettuare un rapido monitoraggio delle strutture disponibili ricadenti all´interno del territorio di
loro pertinenza e comunicare il dato dell´effettiva disponibilità degli alloggi all´Ente Parco. La disponibilità, dunque, è
stata accordata, anche se pare abbastanza difficile che dall´Abruzzo qualcuno raggiunga il Gargano, visto che il
comportamento degli sfollati tende a non farli allontanare da quel che resta delle loro case.
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Pag.
156
Data:
10-04-2009
La Repubblica
Estratto da pagina:
8
le province al premier: sì ai 100 cantieri e zingaretti plaude: una risposta
trasparente - carlo picozza
- Interni
Adesione bipartisan all´ipotesi di gestire ognuna un progetto di ricostruzione. Ma la proposta era partita proprio dall´Upi
Le Province al premier: sì ai 100 cantieri e Zingaretti plaude: una risposta trasparente
Polemico Divella (Bari): "Non aveva sempre detto che siamo enti inutili?"
CARLO PICOZZA
ROMA - «Buona l´idea, ma niente spot». I presidenti delle Province italiane rispondono quasi all´unisono all´invito
lanciato dal premier Silvio Berlusconi di affidare a ognuno di loro un´opera per la ricostruzione delle aree abruzzesi
colpite dal terremoto. Entusiasmo convinto per l´idea di "adottare" un «cantiere» arriva dalle file dello stesso
centrosinistra. Anche perché a suggerire a Berlusconi di «assegnare alle Province il compito di intestarsi la realizzazione
delle opere» è stato il presidente dell´Unione Province italiane, Fabio Melilli (Pd), alla guida dell´ente di Rieti che è
vicina alle zone del sisma. L´ha fatto martedì scorso nella Sala verde di Palazzo Chigi, alla Conferenza unificata
Regioni-Comuni-Province, presente il premier che ha giudicato la proposta «interessante».
Il più entusiasta sembra Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma: «Sarebbe un modo molto funzionale di
operare: con la divisione dei compiti si taglierebbero i tempi morti dando una risposta trasparente e concreta alla voglia di
fare dei cittadini per concorrere alla ricostruzione». «Con la Provincia dell´Aquila», continua, «da due settimane abbiamo
un´intesa di cooperazione allo sviluppo di economia, turismo e cultura: anche perciò la consideriamo un´istituzione
sorella». «D´accordo» anche Filippo Penati (Milano): «È un invito serio: già questa mattina (ieri; ndr) ho sentito la
presidente della Provincia dell´Aquila per concordare azioni e impegni comuni».
Le Province campane raccolgono l´invito, ma avvertono: «Niente spot, facciamo qualcosa di concreto». «Bisogna
chiedere alle istituzioni delle aree colpite dal sisma», indica Riccardo di Palma (Napoli), «di cosa c´è bisogno e
concordare con loro gli interventi». Gli fa eco il collega di Salerno, Angelo Villani: «Bando alla filosofia, operiamo».
Dubbioso Aniello Cimitile (Benevento): «Parteciperemo, ma bisogna capire che significa». A Trento, invece, hanno già
scelto: ieri la giunta della Provincia, stanziati 500 mila euro per la «prima emergenza», ha deciso di «adottare», spiega il
presidente Lorenzo Dellai, «il teatro San Filippo dell´Aquila, per concorrere alla sua ricostruzione e aiutare la Compagnia
dell´Uovo a non fermarsi». «Disponibilità piena» arriva da Palermo con il presidente dell´Unione Province siciliane,
Giovanni Avanti: «La proposta del premier dice quanto importanti siano le Province». Critico, invece, Enzo Divella
(Bari): «Le parole di Berlusconi servono a fare baccano». «Ha sempre ripetuto», continua l´industriale della pasta, «che le
Province erano inutili, che bisognava abolirle. Incredibile. Noi abbiamo stanziato 100 mila euro che arriveranno in queste
ore alla Provincia dell´Aquila».
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157
Data:
10-04-2009
La Repubblica
Estratto da pagina:
9
la crepa sull'epicentro del sisma
- Cronaca
La crepa sull´epicentro del sisma
L´AQUILA - Un tratto della crepa provocata dalla faglia in una delle strade vicino all´Aquila dove è stato localizzato
l´epicentro del terremoto. Secondo i tecnici, il fenomeno sismico ora si sta spostando al nord.
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Pag.
158
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Ancona)
CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli...
ANCONA pag. 4
CHI DICE che Ancona e la sua provincia non sforni veri e propri cervelli' di prim'ordine. La conferma è il grande
prestigio raggiunto da Antonio Piersanti, 39 anni, nato ad Ancona ed oggi ai vertici della sezione sismologia dell'Istituto
nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. È lui che in questi giorni sta portando avanti la tesi della non prevedibilità
del terremoto che ha sconvolto la provincia de L'Aquila davanti agli schermi nazionali, è lui che qualche sera fa ha
controbattuto le tesi del professor Giuliani che invece parlava di scandalo'. I terremoti per Piersanti sono stati una
costante, quasi un destino: «Ricordo ancora il terremoto di Ancona del 1972 afferma lo scienziato anconetano , è vero
avevo solo due anni, ma la scena di mio padre che mi tira fuori dalla culla mi è sempre rimasta impressa. Certo, allora non
pensavo che oggi mi sarei trovato a questo punto». La nascita ad Ancona, l'infanzia trascorsa a Porcarella di Poggio San
Romualdo e ad Apiro, poi gli anni dell'adolescenza a Falconara dove i suoi genitori, che Piersanti ci tiene a precisare sono
di origini contadine, vivono tuttora: «Gli anni più belli li ho trascorsi proprio a Porcarella riavvolge il nastro della sua vita
il sismologo dove coi miei abbiamo mantenuto una casa e dove appena posso fuggo per ricaricare le pile. Avevo
preventivato una visita a Poggio san Romualdo con la mia compagna per Pasqua che però a causa del gran lavoro di
questo periodo sarò costretto a saltare. Mi rifarò la prossima estate, quando sono di riposo preferisco ritirarmi in
campagna piuttosto che viaggiare lontano». Per Piersanti sono stati importanti anche gli anni del liceo, trascorsi con
brillanti risultati allo scientifico Cambi' di Falconara, quindi a diploma ottenuto il trasferimento all'università di Bologna
dove ha conseguito la laurea in fisica e dal 1996 ha iniziato il suo ruolo di ricercatore presso l'istituto. Dal 2007 è direttore
della sezione di sismologia e tettonofisica (Roma 1) ed è referente per le più importanti riviste internazionali di settore. Da
esperto, secondo Piersanti un paragone tra il sisma di Ancona e quello de L'Aquila non regge: «Dire che lo stesso sisma
non avrebbe causato danni ad Ancona è eccessivo, forse l'impatto sarebbe stato minore». p.cu.
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159
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Ascoli)
Abruzzesi bloccati dal sisma
GROTTAMMARE, CUPRA E RIPATRANSONE pag. 11
BAND NON PUO' ESIBIRSI A «SOTTERRANEA»
LA seconda semifinale della XVII edizione di Sotterranea Rock, inizierà con un minuto di raccoglimento in segno di
solidarietà nei confronti della popolazione abruzzese. Tra i gruppi selezionati lo scorso mese di gennaio per partecipare
alla serata live di sabato 11 aprile al Lily White di Porto d'Ascoli, ci sono anche i Malìa de L'Aquila, la città colpita dal
grave terremoto. All'inizio della settimana i responsabili di Sotterranea hanno cercato inutilmente di mettersi in contatto
con i componenti del gruppo, preoccupati per le loro condizioni e con la speranza di ricevere buone notizie. Soltanto
mercoledì pomeriggio il direttore artistico Franco Cameli è riuscito a raggiungere con il cellulare il tastierista dei Malìa,
Andrea Angelosante. Il musicista ha raccontato che tutti i componenti della formazione abruzzese sono usciti indenni dal
terremoto, sebbene siano stati costretti a lasciare le proprie case lesionate dal sisma. «L'intero staff di Sotterranea Rock' si
stringe intorno al gruppo dei Malìa e ai loro familiari, per fortuna tutti salvi» afferma Cameli. «La formazione attuale dei
Malìa comprende Ivan Aquilio (voce), Andrea Angelosante (tastiere), Alessio De Paulis (chitarra), Luigi Pasqua
(batteria). Giovani ai quali auguriamo tutto il bene possibile, nella speranza di vederli superare al più presto questo tragico
momento che ha colpito la loro terra». I gruppi che si esibiranno sabato al Lily White, a partire dalle ore 22,30, sono i
Formanta! e The Shadow Line di Roma, La Fabbrica dei Sogni di Carta e i Caljamari di San Benedetto, Buonemaniere di
Matera, Labirinto Interno di Torino, Sacred Hell di Ripatransone. Rosita Spinozzi Image: 20090410/foto/708.jpg
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Pag.
160
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Ascoli)
Ai colpiti dal sisma l'incasso del «Triangolare del cuore»
ASCOLI PRIMO PIANO pag. 2
GLI ORGANIZZATORI hanno deciso che il triangolare del cuore' in programma domenica 19 aprile, alle ore 15, allo
stadio Del Duca' sarà dedicato alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. L'incasso delle partite tra la
rappresentativa degli amministratori, le vecchie glorie di Ascoli e Samb e la nazionale attori, infatti, sarà devoluto alle
vittime del sisma. Intanto, la Federfarma di Ascoli esprime la propria solidarietà ai titolari di farmacie che operano nelle
zone colpite dal terremoto in Abruzzo ed è disponibile per le iniziative che possano aiutarli in questo compito. Il
presidente provinciale Pasquale D'Avella esprime inoltre profondo cordoglio per la scomparsa della titolare della farmacia
di piazza Duomo a L'Aquila, la dottoressa Annamaria Carli, deceduta sotto le macerie della propria abitazione. Image:
20090410/foto/598.jpg
Argomento:
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Pag.
161
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Fermo)
di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta in
trappol...
FERMO PRIMO PIANO pag. 2
di FABIO CASTORI HANNO RISCHIATO di perdere la loro bambina rimasta intrappolata sotto una libreria durante la
fuga dal terremoto, ma ora, grazie alla solidarietà dell' agente della polizia stradale di Fermo, Giordano Bracalente, e di
sua moglie, Claudia Caldarelli, quell'incubo è un po' più lontano. E' la storia di Nando e della sua famiglia, sfuggiti per
miracolo al sisma e che ora sono ospiti proprio a casa di quel poliziotto che si è recato a L'Aquila per aiutare i terremotati.
Nando e la sua famiglia, composta dalla moglie due figlie e un figlio, sono giunti a Fermo l'altro ieri sera e sono di
Arischia, una frazione del capoluogo abruzzese. Sono stati i primi sfollati a raggiungere il Fermano (ieri ne sono arrivati
altri 400 tra Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio e Fermo) e, purtroppo, nonostante l'ospitalità ricevuta, con loro hanno
portato l'inferno vissuto in quella maledetta notte. «E' INDESCRIVIBILE quello che è successo racconta Nando mentre
attorno a lui si stringe tutta la sua famiglia, quasi a voler esorcizzare il ricordo di quell'inferno gli elettrodomestici e i
mobili schizzavano via da una parte all'altra dell'abitazione. La casa a iniziato a cedere. Sono stati attimi interminabili,
perché la luce era andata via e non riuscivamo a trovare la nostra figlioletta Ilaria. Ad un certo punto ho sentito gridare e
l'ho trovata incastrata sotto una libreria. L'ho liberata e siamo scappati per le scale. Mentre scendevamo, i gradini di
marmo ci esplodevano sotto i piedi. Alla fine siamo riusciti a salvarci tutti». NANDO SOTTOLINEA la potenza
distruttiva del sisma e l'impotenza degli edifici, anche quelli costruiti con le norme antisismiche, di fronte alla furia della
natura: «Lavoro da anni nel mondo dell'edilizia insieme a mio padre ed ho costruito la mia casa da solo. Era una casa
solida, eppure non ha retto a quella lunga e devastante scossa di terremoto. Non credo che il problema sia negli edifici, ma
nella vasta entità del sisma. Giuro, ho visto cose che non esistono neanche nei film». Nando ci tiene a ringraziare per la
solidarietà dimostrata dall'agente Bracalente, da sua moglie e dalla comunità fermana: «Lui è rimasto a L'Aquila per
aiutare gli altri, ma nonostante tutto ci ospita a casa sua. Qui abbiamo trovato tanta solidarietà da parte di tutta le gente,
soprattutto verso i miei figli. Grazie di cuore».
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
162
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Fermo)
La città si prepara ad accogliere col sorriso circa quattrocento terremotati
abruzzesi
P.S. ELPIDIO - S. ELPIDIO A MARE pag. 10
P.S.ELPIDIOSTRUTTURE GIA' MESSE A DISPOSIZIONE
LA CITTÀ RISPONDE alla grande all'emergenza delle famiglie rimaste senza una casa dopo il tremendo terremoto che
ha colpito l'Abruzzo e si prepara ad accogliere circa 400 sfollati. Persone che arriveranno in città alla spicciolata, con
mezzi propri, dalle martoriate zone del sisma e, dopo una breve sosta nella locale stazione dei carabinieri (per la
registrazione del caso), saranno accolte nei camping Holiday (ha dato la disponibilità per 300 persone) e Le Mimose (ne
accoglierà un centinaio). Le strutture ricettive hanno prontamente dato la loro adesione a questa forte operazione di
accoglienza e solidarietà, aprendo le porte a gente che, ormai, non ha più nulla (dovrebbero restare fino al 6 giugno).
"Siamo in contatto con le sedi territoriali delle zone colpite dal sisma afferma il sindaco Mario Andrenacci che per tutta la
giornata di ieri ha lavorato all'organizzazione di questa accoglienza in collaborazione con i camping e le autorità di
protezione civile e militari. Un'accoglienza che non si limiterà a fornire un tetto sulla testa' a questa gente ma a rendere
quanto più possibile serena e normale la loro vita, in modo particolare dei bambini: "Abbiamo già provveduto ad avvertire
i dirigenti degli Istituti scolastici affinché subito dopo le feste pasquali predispongano le azioni adeguate per l'inserimento
dei bambini e dei ragazzi all'interno delle classi delle diverse scuole. Posso assicurare che faremo di tutto per collaborare e
alleviare il dolore di queste persone alle quali non faremo mancare il nostro apporto per soddisfare qualsiasi loro esigenza
affinché possano sentirsi anche loro cittadini di P.S.Elpidio". Intanto ha già preso il via la raccolta di materiali (calzature e
biancheria intima) da consegnare agli sfollati. La raccolta avviene sia alla sede della Protezione civile (vicino l'ecocentro)
sia alla Croce Verde (orario 9-12/ 14 -20). Azione Giovani ha organizzato per oggi una raccolta nella propria sede (via IV
novembre) e con banchetti nei supermercati Conad e Cityper dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17. Un altro punto di
raccolta sarà, domani, al campo da Baseball (in via Caserta) dalle 10 alle 16. I materiali confluiranno nella raccolta di
Croce Verde e Protezione Civile. Marisa Colibazzi
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
163
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Ferrara)
Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due
infermieri e un medico ch...
FERRARA PRIMO PIANO pag. 4
Il Servizio 118 di Ferarra ha inviato nelle terre martoriate dal sisma due infermieri e un medico che porteranno aiuto
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
164
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Ferrara)
Categorie e istituzioni in campo La catena di solidarietà si allunga
FERRARA PRIMO PIANO pag. 4
Le iniziative di Ascom, Camera di commercio, Confesercenti e Provincia
GARA di solidarietà tra le associazioni di categoria, di volontariato e le istituzioni locali per aiutare concretamente la
popolazione abruzzese colpita dal terremoto. La Camera di Commercio, in accordo con quella dell'Aquila, ha istituito un
canale privilegiato per rispondere in via prioritaria alle richieste di informazione e documentazione formulate dalle
imprese localizzate nel territorio colpito dal sisma e che hanno unità locali o filiali nella provincia di Ferrara. «Con questa
prima misura ha dichiarato il presidente Carlo Alberto Roncarati vogliamo rispondere subito e concretamente alle
necessità delle imprese colpite, assieme alle popolazioni, dal sisma alle quali ci sentiamo vicini». Sono oltre 30 le imprese
in provincia di Ferrara con titolare nato in Abruzzo, attive soprattutto nel commercio al dettaglio, nelle costruzioni e nelle
attività manifatturiere. Ascom Ferrara, recependo l'invito proveniente dal sistema Confcommercio' regionale e nazionale,
in occasione delle esequie solenni che si terranno oggi alle 11, invita tutti gli operatori commerciali, turistici e dei servizi
a sospendere la consueta attività e ad abbassare le saracinesche dei negozi, per quindici minuti. Stesso invito ai soci da
parte di Confesercenti Ferarra, che a livello regionale ha attivato un conto corrente intestato a: Confesercenti Regionale
Abruzzo pro terremoto l'Aquila, codice Iban: IT88V0555015400000000540221. In campo anche la Provincia di Ferrara.
Dopo il telegramma di solidarietà inviato nei giorni scorsi dal Presidente Pier Giorgio Dall'Acqua alla collega di L'Aquila,
Stefania Pezzopane, l'assessore provinciale alla protezione civile, Mario Bellini, ha ribadito che «la Provincia è pronta a
contribuire con personale qualificato e materiali». Di qui la previsione di un coordinamento degli aiuti a livello nazionale
e locale. In tale ottica la Provincia parteciperà ad un incontro programmato per il 20 aprile in Regione nel quale verranno
definite le linee d'azione ritenute prioritarie. Da ieri è operativo il campo di assistenza alla popolazione allestito dalla
Protezione civile della Regione a Villa Sant'Angelo, che ospita circa 500 persone e dove operano anche una ventina di
volontari ferraresi. Inoltre la Provincia sta prodigandosi per coordinare le disponibilità e le iniziative di aiuto di enti
pubblici, imprese e privati, a favore delle popolazioni colpite. Le proposte vanno comunicate alla casella di posta
elettronica: [email protected] o al numero telefonico attivo dalle 8 alle 20: 329 6507266. Infine il Servizio 118 di
Ferrara, che è sceso in Abruzzo con due infermieri e un medico. Cristiano Bendin Image: 20090410/foto/3101.jpg
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
165
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (R. Emilia)
Raccolta di fondi e materiale per gli abruzzesi colpiti dal sisma
REGGIO pag. 11
ORGANIZZA L'ASAPS
L'ASSOCIAZIONE sostenitori amici della polizia stradale (Asaps) ha aperto un centro di raccolta materiali in via
Mantegna 20, laterale di via Fratelli Rosselli, zona Canalina. Scopo, aiutare le popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo,
in particolare la comunità di Scoppito a qualche decina di chilometri dal L'Aquila. L'Asaps ha aperto anche una
sottoscrizione per la raccolta di contributi che possono essere versati sul conto corrente bancario Carige Reggio emilia
(dipendenza 352), conto corrente nr. 2580, intestato a Asaps Reggio Emilia, codice Iban IT61Z0617512802 0000 0000
2580. Cusale del versamento «Aiuti pro-terremotati dell'Abruzzo». IL MATERIALE che viene raccolto va dalle coperte
(lavate e cellophanate), alle lenzuola, biancheria intima uomo, donna e bambino, salviette e asciugamani, stoviglie (tutto
rigorosamente nuovo); inoltre, alimentari inscatolati o a lunga conser vazione, prodotti per l'igiene personale e per l'igiene
dell'ambiente.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
166
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Rimini)
Iniziativa di Love Fm: raccolta di beni a favore dei terremotati
VETRINA SAN MARINO pag. 19
ABITI invernali e per i bambini, tutto ciò che è necessario per l'igiene personale, quindi spazzolini, dentifrici, sapone
liquido, bagnoschiuma, shampoo e poi garze, bende, cerotti, disinfettanti. Sono i beni di primissima necessità per le
popolazioni terremotate dell'Abruzzo che ha indicato la Protezione civile: la raccolta di questi generi è stata lanciata da
Love Fm. Tantissimi sammarinesi nei due giorni scorsi si sono presentati presso la sede di Love Fm e hanno portato beni
di prima necessità. A questa bellissima gara di solidarietà partecipa anche Titancoop ha aderito all'iniziativa e metterà a
disposizione beni di prima necessità. Tutti i cittadini che vogliono esprimere la propria vicinanza a tutte le persone colpiti
dal sisma possono portare beni di prima necessità alla sede di Love FM in via Cesare Cantù 149 a Galazzano. Il centro di
raccolta è attivo dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. I beni raccolti saranno recapitati direttamente nei luoghi del sisma
attraverso il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Rimini. Per informazioni: 0549 802080. Image:
20090410/foto/8843.jpg
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
167
Data:
10-04-2009
Il Resto del Carlino (Rimini)
E Rimini adotta subito Villa Sant'Angelo
RIMINI PRIMO PIANO pag. 3
SOLIDARIETA' L'APPELLO DEL SINDACO DEL PICCOLO CENTRO: «AIUTATECI ANCHE DOPO
L'EMERGENZA»
«SINDACO, adesso arriviamo anche da te: è ora che ti facciamo la tenda municipale...». No, la voglia di scherzare non è
rimasta sepolta sotto le macerie. C'è voglia di tornare a sorridere, di ripartire, di ricominciare una nuova vita a Villa
Sant'Angelo, il paesino abruzzese (500 anime in tutto) raso completamente al suolo dal terremoto, che Rimini ha subito
adottato, ancor prima della proposta del premier Berlusconi. Una voglia contagiosa, «e noi faremo di tutto per aiutarvi», è
stata la promessa fatta ieri al sindaco del paese da Riziero Santi e Roberto Biagini. I due assessori alla Protezione civile di
Provincia e Comune di Rimini hanno raggiunto ieri Villa Sant'Angelo per cominciare a definire come avviare, tra qualche
mese, la ricostruzione del bel borgo medievale, tra i paesi più devastati dal sisma. «Ieri, nel pomeriggio, abbiamo fatto un
sopralluogo: non è rimasto nulla. Anche l'antica pieve romanica, che era un gioiello: in piedi c'è solo l'altare». Tutto il
resto è macerie, fango, e disperazione. E rabbia: «Ci sono due famiglie che si sono barricate nelle loro case, pericolanti, e
non vogliono sapere di abbandonarle...». A Villa Sant'Angelo il sisma ha fatto 17 vittime, tra cui alcuni familiari degli
amministratori di Villa. E tutti i residenti sono stati sfollati. A loro stanno pensando da lunedì i 35 volontari della
protezione civile di Rimini, che gestiscono cucina da campo e sala' (cioè il tendone) mensa. Ieri la cucina riminese ha
sfornato oltre 700 pasti (compresi quelli ai volontari), offrendo pranzo completo: primo, secondo, frutta. Nella tendopoli i
posti letto sono già 500, ma arriveranno a 700. «Di volontari ce ne sono anche troppi, di viveri, generi di conforto e di
prima necessità pure. Aiutateci come state facendo, ma soprattutto aiutateci dopo l'emergenza», l'appello del sindaco di
Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi, a Santi e Biagini. E Rimini non mancherà: i volontari resteranno (con turni di una
settimana l'uno) a Villa Sant'Angelo per almeno altri 5 o 6 mesi. Nel frattempo saranno pianificati gli interventi che
Rimini realizzerà nel paese: «Si pensa a un centro sportivo, e a un centro polifunzionale», anticipano Santi e Biagini. Che
lanciano l'appello ai riminesi a contribuire «non tanto con generi alimentari, ma con donazioni di denaro che serviranno
alla ricostruzione». Il conto aperto da Comune e Provincia (IBAN IT 45 V 06285 24202 CC0028006630, «causale
adottiamo Villa Sant'Angelo») servirà proprio a creare «un salvadanaio pubblico e privato», da cui Rimini attingerà per
finanziare progetti di ricostruzione. L'appello di Comune e Provincia, anche alle associazioni e agli enti che vogliono
aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, è di fare donazioni su questo conto, perché «quando finirà l'onda emotiva, e
non si penserà più al terremoto, quello sarà invece per l'Abruzzo il momento più delicato». Manuel Spadazzi
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Speciale Terremoto Abruzzo
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168
Data:
10-04-2009
Reuters Italia
Sisma, nuove scosse, 287 i morti. Oggi alle 11 i funerali
L'AQUILA (Reuters) - In attesa dei funerali di Stato che si terranno stamani alle 11 per le 287 vittime del sisma,
continuano le ricerche dei dispersi, mentre la terra continua a tremare.
Già dalle 7 di stamani, nel piazzale antistante la sede centrale operativa della Protezione civile presso la scuola della
Guardia di Finanza, alla periferia dell'Aquila, è stato allestito l'altare e sono state posizionate quattro lunghe file di bare:
quelle dei bambini, piccole e bianche, sono state poste sopra o vicino a quelle dei genitori.
Lentamente stanno arrivando anche i famigliari delle vittime e alcuni hanno lasciato sopra i feretri le foto dei loro cari,
come nel caso dei fratellini Alessandro e Lorenzo, di tre e quattro anni, le cui bare sono state messe una accanto all'altra.
Il nuovo bilancio delle vittime è stato fissato a 287 morti, mentre la terra non smette di tremare, anche se con un'intensità
inferiore ai giorni scorsi.
Stanotte alle 00:40, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata registrata una scossa di
magnitudo 3.6, seguita alle 5:22 da un'altra scossa di magnitudo 3.7. Per entrambe l'epicentro è stato registrato nelle
località Pizzoli, Capitignano e Barete, a nord dell'Aquila.
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Speciale Terremoto Abruzzo
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169
Data:
10-04-2009
Reuters Italia
Sisma, Berlusconi: reato sciacallaggio con decreto dopo Pasqua
MILANO (Reuters) - Il governo varerà dopo Pasqua un decreto legge per istituire il reato di sciacallaggio, che prevederà
pene molto severe, dopo il terremoto che in Abruzzo ha ucciso almeno 287 persone e reso inagibili interi comuni.
"Faremo un decreto legge subito dopo Pasqua", ha detto stamani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
intervenendo alla rubrica "Panorama del giorno" di Canale 5.
"Credo che sia giusto che le pene siano molto severe perché chi si abbassa, in un momento come questo, a commettere
questo tipo di reato dimostra di avere dentro di sé un disvalore E morale assoluto", ha aggiunto il premier, dopo che nelle
zone colpite dal sisma sono state sorprese persone ad appropriarsi di beni all'interno delle case disastrate.
"Qui noi abbiamo garantito alle persone che hanno voglia di restare vicino alla loro casa che il territorio è sotto presidio
dei carabinieri", ha aggiunto Berlusconi, ricordando che ieri sono stati inviati altri 700 militari per controllare tutta l'area.
"Io ho invitato la gente a non restare nelle tende ma a trasferirsi con fiducia negli alberghi sulla costa".
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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170
Data:
10-04-2009
Il Riformista
Dal sisma un new premier
ZONA FRANCA. Tutto ciò che il Cavaliere dice o fa all'Aquila, nel primo terremoto senza polemiche della storia
italiana, pare immune da polemiche e contestazioni, che un tempo lo avrebbero travolto. Oggi la prova decisiva: i funerali
di Stato.
segue dalla prima pagina
Berlusconi passeggia per l'Aquila. Sorride. Dirige. Consola. Posa per i fotografi. Persino nelle tendopoli, un luogo che
dovrebbe catalizzare se non astio politico comunque insofferenza e nervosismo, non si ha notizia di un solo episodio di
contestazione. E non diciamo il lancio di un treppiedi, come quello che il Cavaliere subì a piazza Navona da un giovane
disoccupato, ma una battuta, uno sfogo magari qualunquista, gratuito e ideologizzato. Nulla. Eppure nel 2002, quando
Berlusconi lasciò palazzo Chigi per presentarsi a San Giuliano di Puglia poche ore dopo un sisma sì luttuoso ma molto
meno devastante di quello abruzzese, fu suo malgrado investito dalla collera della folla. Tutte le cronache ne diedero
conto. «Che sei venuto a fare? A farti pubblicità?». «Non è a quest'ora che si arriva», urlò la folla. Magari erano militanti
di sinistra. O gente sopraffatta dal dolore. O demagoghi antipolitici. Ma persino di questi ultimi, una fauna che nel nostro
paese non ha mai rischiato l'estinzione, sembra essersi persa traccia a L'Aquila.
È la grande pax berlusconiana. E il terremoto, invece di scalfirla, l'ha battezzata e certificata. Resta da spiegare come sia
possibile che l'uomo che ha più diviso il paese nel dopoguerra, oggi riesca a uscire indenne persino da situazioni che in
Italia sono sempre finite in uno scannatoio, in un tutti contro tutti. È stanchezza? Nausea per un copione troppe volte
andato in scena? Berlusconi ha vinto per sfinimento, più ancora che nelle urne, la partita coi suoi oppositori? Oppure,
dietro questa questa situazione, prevale l'idea che il governo stia facendo il meglio e il possibile? E che il protagonismo
del premier sia l'unica possibile linea di condotta davanti a una catastrofe simile, e pazienza se questo comporta una dose
di propaganda e demagogia? Non è detto che le due spiegazioni siano alternative. La stessa scelta di Franceschini di
recarsi in Abruzzo in incognito, «per non risultare d'intralcio» e per criticare indirettamente la corsa dei ministri alla
passeggiata aquilana, finisce alla fine per restituire soprattutto un senso di irrilevanza. Tutto ciò che non è Berlusconi non
conta. Oppure si trasforma in un mera questione di stile. Ma che cosa vale politicamente marcare una distanza di stile,
quando il problema è ricostruire, guidare una comunità, esercitare una leadership?
Altra grande novità, insomma: il nuovo Berlusconi può ufficialmente fare a meno dello stile. Anzi, può persino
permettersi di scherzare con gli sfollati delle tendopoli («Fate finta che sia un camping»), con battute che un tempo
sarebbero diventati titoli di sdegno su almeno un paio di quotidiani e avrebbero causato ore e ore di lanci di agenzia, con
pensose e indignate dichiarazioni di leader dell'opposizione e torme di peones pronti a invocare le scuse e a gridare alla
«vergogna». Delle ultime celie berlusconiane si sono occupati solo i media esteri. Ma laddove bastava un trafiletto critico
dell'Economist a monopolizzare due giorni di dibattito nazionale, adesso non si smuove una foglia nemmeno se
l'aggettivo che il Times usa per descrivere le battute presidenziali è «greve». D'altra parte, chi potrebbe smentire la nota
con cui il governo ha replicato al quotidiano inglese? «Se l'inviato del quotidiano britannico fosse stato sul posto - dice la
nota di palazzo Chigi - avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto, rassicurazione e
incoraggiamento rivolte in tono scherzoso da Silvio Berlusconi». E così è andata. C'è poco da fare.
Anche la proposta del premier di ricostruire San Giuliano in stile Milano 2, di farne una new town come direbbe adesso,
coi laghetti e i videocitofoni, fu oggetto di frizzi e lazzi. «Una berlusconata», era il pensiero maggioritario. Oggi non
mancano gli scettici e i contrari, fatto sta che nel giro di pochi anni le new town sono diventate, a destra come a sinistra,
materia da elzeviro. C'è ancora tanto di fumoso e intangibile nei disegni urbanistici del premier, eppure dall'opposizione
nessuno si è alzato a contestarli o a ricordare che è stato necessario un disastro sismico perché il governo prendesse in
considerazione il tema sicurezza nell'ambito del piano casa. Come scrive El País, «in un paese abituato alle promesse non
rispettate, il premier italiano ha assicurato che in due anni ci saranno case nuove per le migliaia di terremotati. E quelli
che hanno perso tutto lo hanno preso in parola». E tanto basta.
Oggi la gestione berlusconiana del terremoto subirà uno degli esami più difficili. Il premier sarà ai funerali di Stato. Forse
l'unico evento che, per la sua carica emotiva, potrebbe guastare il clima. «Tutta l'Italia sarà rappresentata - ha detto ieri
sera Berlusconi - ho parlato con molte famiglie e ho toccato con mani questa tragedia. Sto lavorando senza sosta. Quando
lavori e sei impegnato nell'organizzazione vai avanti e non pensi a nulla. Ma poi quando ti fermi pensi a quel dolore
indicibile e viene tutta l'angoscia». Oggi forse si capirà se la pax berlusconiana è un'illusione ottica o un imprevedibile
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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171
Data:
10-04-2009
Il Riformista
Dal sisma un new premier
cambio d'epoca, un Cavaliere capace di unire un paese in emergenza.
Stefano Cappellini
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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172
Data:
10-04-2009
Il Riformista
Un sisma di 130 anni fa, ma così simile a questo
Un sisma di 130 anni fa,
ma così simile a questo
Caro direttore, per motivi di studio sto passando in rassegna le prime annate del Corriere della Sera. Caso vuole che
proprio in questi giorni mi sia imbattuto in una serie di articoli datati 1878: a scrivere un grande collaboratore della testata
milanese, Luigi Capuana. Tema: una scia di terremoti che per mesi tiene con il fiato sospeso la provincia di Catania. Con
la mente ancora impregnata delle devastanti immagini che giungono dall'Abruzzo, così come delle polemiche su
predizione e prevenzione, mi immergo nella lettura di fatti che appaiono (erroneamente) lontani anni luce. Nello spazio
riservato alle Lettere telegrafiche, il Corriere della Sera del 5-6 ottobre 1878 riporta questo dispaccio da Mineo (Catania):
«Dal tocco e 35 dopo mezzanotte fino alle 5 di stamattina, si fecero sentire quattro scosse di terremoto. Due di esse furono
fortissime, sicché molti edifizi ne vennero danneggiati. Per fortuna, non si ha da lamentare alcun danno di persone. La
popolazione profondamente costernata». L'episodio sembra circoscritto, eppure è qui che comincia il terrore.
Qualche giorno dopo (25-26 ottobre 1878), il giornale pubblica una corrispondenza da Mineo (l'articolo non è firmato, ma
l'attribuzione a Capuana ormai certa): «Dal giorno 4 fin oggi si può dire che le scosse di terremoto non sian cessate un
momento. Sono leggiere, inoffensive; per il timore che possano aumentare d'intensità e raddoppiare i danni della prima
scossa del 3, tiene gli animi in uno stato più facile ad essere immaginato che descritto». I danni agli edifici, scrive
Capuana, sono sensibilissimi: pare anzi un vero miracolo che la maggior parte delle nostre case sia rimasta in piedi.
Anche 130 anni fa qualcuno cerca di prevedere le scosse. Racconta Capuana, in un passo d'incredibile attualità: «Un
almanacco segnava terremoti all'entrar della luna piena. In altre occasioni tale previsione sarebbe passata inosservata; ma
ora l'almanacco assumeva un'importanza di attualità, che il caso ha confermato. Alle 11 e mezzo di quel giorno scosse
ripresero col solito rombo». E come oggi, anche 130 anni fa la scienza si mostra impotente di fronte al sisma: «Il prefetto
della provincia manda allora il prof. Bolthsauser, presidente del Liceo di Catania, per studiare il fenomeno; ma il dotto
professore potè dir poco o nulla sulla origine e sulla natura di questi maledetti rombi che fan tanto temere».
Per qualche settimana, la situazione sembra essersi calmata. Poi si avvicina il Natale e la natura si risveglia,
improvvisamente. 14-15 dicembre 1878, Capuana annuncia nuove scosse che sorprendono i paesani riuniti in Chiesa: «Le
prime due scosse non erano state intese da tutti. Alla terza, la folla si riversa urlando per uscire, con la cieca furia del
terrore che dissenta gli animi in tali circostanze. Gli scranni che furono rovesciati servirono d'inciampo agli altri: bentosto
un monte di caduti rese impossibile ogni uscita. Le grida, la confusione divennero immense. I morti sono due: furono
estratte, cadaveri orrendamente deformati, due donne del popolo, Marianna Bellino di anni 22, e Maria Raia di anni 60.
La Bellino era quasi ignuda, irriconoscibile! Ancora una volta, fa capolino l'incubo del futuro. Un triste presentimento
indica l'11 del gennaio, anniversario di un terribile terremoto del 1693, ripetutosi lo stesso giorno del 1848, come il giorno
probabile di luttuosissime scene. Un caso, certo, ma entro questa atmosfera di terrore si diviene facilmente superstiziosi».
Da questi eventi, incredibilmente attuali, sono passati molti decenni. Oggi come allora, i terremoti non si possono
prevedere. Dal 1878, l'edilizia ha fatto passi da gigante. E se come lei scrive è proprio degli italiani un certo scetticismo
nei confronti della tecnica, un fatalismo di fondo, è bene che questo fatalismo venga lasciato alle spalle. Perché se non
possiamo mettere fine alle scosse di terremoto, con la più moderna ingegneria antisismica possiamo dare un taglio alla
paura. La stessa paura di 130 anni fa.
Luca Maneghel
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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173
Data:
10-04-2009
Il Riformista
La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp
La condanna a vita
dei familiari
delle vittime
ndp
I morti di un terremoto, a pensarci bene, sono come i morti sul lavoro. O per il lavoro, sarebbe più giusto definirli
Scusate, ma oggi non ho voglia di cazzeggiare. Sì, lo so: le mie parodie, gli apocrifi, per qualcuno si sono trasformati in
un appuntamento divertente (qualcuno dei falsi autori si è risentito, "ma come si è permesso?", qualcuna delle "vittime"
dei finti Scalfari, Bocca, Colombo, Johnny Palomba, Feltri ha pensato che fossi io a criticarli, quando invece erano i
"loro" bersagli anche nella realtà, io anzi ho edulcorato il ritratto di, per dire, Fabrizio Del Noce tratteggiato dal vero
Massimo Fini). Ma in questo Venerdì Santo - lo scrivo così, da cattolico con una quantità industriale di dubbi, pecorella
smarrita o povero diavolo, fate voi - ho pensato che mentre si celebrano le esequie per le vittime del terremoto in Abruzzo
sia doveroso fermarsi un attimo a riflettere.
A come la vita possa cambiare in un attimo. A come un istante prima tu possa sognare, fare progetti o fare l'amore, e un
attimo dopo tu possa essere un cadavere. A come la tua casa, i tuoi averi, i tuoi ricordi possano finire polverizzati, e la tua
esistenza annichilita davanti al baratro del nulla che ti si spalanca improvvisamente davanti. A come davanti a tragedie
collettive come quella avvenuta nella notte tra domenica e lunedì scompaiano le differenze basate su classi sociali, etnie,
fedi religiose, colore della pelle. Davanti a un terremoto nessuno è straniero. Come davanti all'amianto di Casale
Monferrato, che si è portato via centinaia di persone (una tragedia già evocata da Giampaolo Pansa su questo stesso
giornale): per uno scherzo del destino, il processo alla Eternit e ai suoi dirigenti si è aperto proprio nel giorno del boato a
L'Aquila e nei tanti comuni intorno all'epicentro del sisma.
Perché le vittime di un terremoto, a pensarci bene, sono come le vittime sul lavoro. O per il lavoro, sarebbe forse più
giusto definirle, visto che si tratta di uomini, donne, ragazzi usciti di casa per lavorare per vivere, e non vi hanno fatto più
ritorno. Sul paragone tornerò tra un attimo. Prima voglio dedicare un pensiero a chi sopravvive alla scomparsa prematura, crudele, traumatica - di un congiunto.
Possiamo considerare quale sisma esistenziale sia vedere sradicato da questa terra il sangue del proprio sangue? Possiamo
rivolgere, un istante, un solo istante, un pensiero ai parenti di quanti sono caduti sotto il piombo dei terroristi neri e rossi?
Ai familiari di chi non ha chinato il capo davanti alle minacce e all'arroganza della criminalità organizzata, e per questo ha
pagato con la vita? Riusciamo ad immedesimarci in queste vite che in realtà si sono fermate a "quel" giorno, come se il
timbro che dovrebbe essere riservato al certificato penale degli assassini (ma quanti di loro sono ancora in galera?), "fine
pena mai", sia in realtà valido solo per loro, i parenti delle vittime?
E in tutto questo c'è un paradosso che deprime ancora di più. Pensateci un attimo: è terribile dirlo, ma chi ha visto padri,
mariti, figli assassinati negli anni di piombo immaginava o vedeva i propri cari come potenziali "bersagli mobili". Perché
minacciati o per il mestiere praticato (poliziotti, carabinieri, magistrati, sindacalisti, giornalisti, dirigenti d'impresa). Le
famiglie e gli amici di chi è stato ucciso da mafia, camorra, 'ndrangheta immaginavano o sapevano che, avendo detto "no"
a soprusi e sopraffazioni, alcuni di loro erano diventati "morti che camminano". Ma chi ha salutato (certe volte, neanche
quello) un parente che si recava al lavoro, come poteva immaginare o sapere che da quel porto, da quello stabilimento, da
quella stazione, da quel cantiere non sarebbe più tornato? Proprio come coloro che domenica sera si sono addormentati in
Abruzzo non immaginando che al risveglio, se sopravvissuti, si sarebbero trovati scaraventati in uno scenario da guerra, in
una sorta di "universo parallelo". Certo, ex post si può sempre arrivare a bollare il tutto come "una tragica fatalità". Salvo
poi scoprire che non tutte le abitazioni erano state costruite secondo i criteri di legge o che non sempre le norme a tutela
della sicurezza e della salute venivano rispettate e applicate. Scoperta che di solito avviene, per i tempi della giustizia
italiana, ad anni dal fatto, con processi che si chiudono con prescrizioni o comunque un nulla di fatto.
Ma c'è una circostanza che accomuna questo rosario di dolore. Spesso le famiglie hanno sperimentato una specie di
format: il clamore e la solidarietà nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, e poi la solitudine e l'abbandono.
Anche da parte nostra: la cosiddetta società civile non dissimile dai partiti, dai sindacati, dalle Istituzioni della nostra
Repubblica, pur sempre "fondata sul lavoro" ma sempre più incapace di coltivare il vizio della memoria. Almeno una
volta l'anno, magari in occasioni non liturgiche e impreviste, lasciamo loro uno spazio per le testimonianze, le invettive, i
momenti di rinnovata rabbia e di inestinguibile commozione. Volevo che ce lo ricordassimo, in una settimana comunque
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Speciale Terremoto Abruzzo
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174
Data:
10-04-2009
Il Riformista
La condanna a vita dei familiari delle vittime ndp
segnata dal lutto per il dramma abruzzese, nel Venerdì Santo (per chi è credente) di passione e morte di Gesù Cristo. Che,
prima di manifestarsi al mondo come il Messia, era stato un falegname. O un carpentiere. Comunque, un lavoratore.
di Antonello Piroso
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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175
Data:
10-04-2009
Il Riformista
Estratto da pagina:
3
di Alessandro De Angelis Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila
di Alessandro De Angelis
Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila
di Alessandro De Angelis
Giorgio Napolitano ha visitato l'Aquila. Dopo un silenzioso sopralluogo nei luoghi del dolore, da Onna alla tendopoli di
San Demetrio, loda il lavoro dei protezione civile: «È il simbolo dell'Italia. Il paese può essere soddisfatto e inorgoglito».
Ma lancia una dura accusa all'intera classe dirigente locale: «Nessuno è senza colpe». E ancora: «Si tratta di capire perché
le norme di legge non sono state attuate, per difetto di controlli o per irresponsabilità diffuse».
Napolitano coglie nel segno. Lo Stato in Abruzzo è crollato. Non un edificio delle istituzioni è in piedi, Comune,
Provincia, Prefettura. E l'ospedale. Forse il simbolo più eclatante dello scandalo. Pozzo senza fondo per trent'anni del
rapporto tra politica e malaffare sanitario è inagibile di fronte al sisma anche se ha dieci anni di vita. Non solo. In questi
giorni tutti i responsabili fuggono dalle loro colpe: o tacciono o fanno sermoni moraleggianti. L'architetto Marcello
Vittorini che lo ha ideato e costruito dà interviste ma parla d'altro. Il suo braccio destro Squadrilli tace. Così come tutte le
ditte coinvolte. Il vicerè della Dc abruzzese Remo Gaspari, che ha governato la sanità per trent'anni, invece batte cassa al
governo chiedendo più fondi. Anche il rettore Ferdinando Di Orio parla di «scandalo». Ma dove era quando si tagliavano i
nastri? Ecco chi sono i "senza vergogna".
a
10/04/2009
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Speciale Terremoto Abruzzo
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176
Data:
09-04-2009
Il Sannio Online
Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza»
Provincia: «Sisma, si individui un'area d'emergenza»
Pubblicato il 09-04-2009
Il consigliere dell'IdV, reputa opportuno prendere in considerazione l'area Asi, in località San Giovanni, in quanto “è
adeguata per far fronte ad un'eventualità di emergenza a seguito di calamità naturali, naturalmente una volta attrezzata”...
Il sisma che ha colpito in questi giorni, l'Abruzzo ha fatto risvegliare il profondo dolore vissuto dalla nostra Regione nel
lontano 23 novembre del 1980.
E' proprio su questo specifico argomento che giunge una proposta al sindaco, Giorgio Nardone, da parte di un consigliere
della sua maggioranza, Franco Cuomo, in riferimento alla individuazione di un'area adeguata in caso di emergenza dovuta
a sisma.
Il consigliere dell'Italia dei Valori, reputa opportuno prendere in considerazione l'area Asi, in località San Giovanni, in
quanto “è adeguata per far fronte ad un'eventualità di emergenza a seguito di calamità naturali, naturalmente una volta
attrezzata”.
Entrando nel vivo, Cuomo mette in evidenza: “Bisogna tener presente che la nostra cittadina è situata in un'area con
sismicità di prima categoria e quindi con rischio di un evento tellurico dalle conseguenze disastrose (da non dimenticare e
da non sottovalutare, sebbene siano passati 29 dall'ultimo sisma).
Per questa scientificamente, provata ragione – segue - abbiamo il dovere, come amministratori, di individuare luoghi e
superfici che permettano di affrontare, con immediatezza, un'eventuale urgenza.
Proprio rispetto a questo rischio, accertato e certificato dai nostri scienziati, sento il dovere di veicolare, al primo
cittadino, la proposta di individuare un'area attrezzata che consenta di installare tende di prima urgenza e favorire ogni
tipo di soccorso, dal trasporto dei feriti all'approvvigionamento dei viveri e dei medicinali di prima necessità”.
Inoltre, aggiunge il consigliere Cuomo: “La Nazione tutta e il Sannio in particolare, partecipano con profonda
commozione alla terribile sciagura che ha colpito la popolazione dell'Abruzzo. Momenti drammatici, tragedie familiari,
vite spezzate, ci portano con la mente a quel fatidico 23 novembre 1980, quando un terremoto di magnitudo 6,9, colpì la
Campania e la Basilicata, distruggendo numerosi paesi.
I morti furono quasi tre mila. Scene luttuose ed apocalittiche, di una natura quotidianamente offesa dall'imperizia umana,
che impongono al potere politico di non sottovalutare mai il rischio sismicità dei nostri Comuni. Sono convinto che conclude Cuomo - questo sarebbe un bel segnale di lungimiranza politica”.
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177
Data:
10-04-2009
Sanremo news
Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile
La Colonna Regionale Mobile della Liguria è partita lunedì 6 aprile alle 18 per le zone terremotate dell'Abruzzo, come era
stato richiesto alla Liguria dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per dare sostegno a più di 400 persone
colpite dal sisma, nei paesi di Tione degli Abruzzi e nelle frazioni di S. Maria del Ponte e Gorriano in Provincia
dell'Aquila.
Fin dalle prime ore della notte appena saputa la notizia, il settore Protezione Civile della nostra Regione si è allertato per
coordinare gli aiuti, operazioni dirette dal Responsabile regionale Mino De Luigi con il coordinamento dell'assessore
Regionale alla Protezione Civile Giancarlo Cassini.
Sono 130 i volontari partiti di cui 25 dalla Provincia di Imperia. A loro si aggiungono 9 tra medici e paramedici del 118
Ligure, 4 del Corpo Forestale dello Stato dei comandi di Imperia e Spezia, 3 membri della Polizia Provinciale di Genova,
e 4 funzionari del settore Protezione Civile della Liguria.
"Grande partecipazione dalla Provincia di Imperia, dove forte è il Volontariato di Protezione Civile, e dove forte è
soprattutto la presenza di tanti abruzzesi che vivono da anni nella nostra Provincia – ci ricorda Cassini – (tra l'altro molti
operano nel settore agricolo); il legame che ti riporta alla terra di origine è per tutti noi, specialmente per chi ne è lontano,
un elemento fondamentale della propria vita".
In sole 24 ore si è riusciti ad attivare i due campi di soccorso nei paesi sopraccitati, operativi dalle ore 8.00 del giorno
dopo la partenza, quindi il 7 aprile, e da subito in grado di prestare soccorso e supporto logistico e sanitario (tende, cucine,
servizi igienici, posto medico avanzato, ecc.) alla popolazione colpita.
La parte operativa risulta al momento così articolata:
- 1 campo a Tione capoluogo (formato da 30 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico carrellato, 1 tenda mensa con
relativi accessori, 4 torri faro e 1 gruppo elettrogeno di emergenza) che ospita oltre 150 sfollati;
- 1 campo in frazione S. Maria del Ponte (20 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico, 1 tenda mensa, 3 torri faro e 1
gruppo elettrogeno) che ospita oltre 120 sfollati;
- 1 campo in frazione Gorriano (12 tende, 4 torri faro a cui da oggi si aggiunge 1 cucina da campo) che ospita oltre 150
persone.
Per il trasporto del personale e del materiale sono stati utilizzati 25 mezzi operativi e di trasporto tra i quali una autobotte
di acqua potabile da 5000 litri. A S.Maria del Ponte é stato allestito il posto Medico avanzato del 118 che assiste gli
sfollati di tutti i 3 campi allestiti.
Proprio oggi, giovedì 9 aprile, un'altra piccola Colonna mobile parte per le zone colpite dal terremoto, portando un'altra
cucina da campo e ben 124 caloriferi ad olio per riscaldare, durante la notte, le tende dove sono alloggiati i terremotati.
Lunedì 13 aprile partirà dalla Liguria la seconda Colonna Regionale mobile, sostituendo all'arrivo martedì 14 il primo
contingente per ovvi motivi di avvicendamento del personale medico e dei volontari, che dopo una settimana di
straordinario impegno hanno necessità di un cambio.
L'Assessore alla Protezione Civile Giancarlo Cassini e il Responsabile regionale Mino De Luigi seguono ora dopo ora la
situazione, monitorando problemi, esigenze e predisponendo la seconda Colonna mobile che si presume sarà formata, da
più di 100 volontari provenienti dalle Province Liguri. A oggi pare prevedibile infatti una permanenza in Abruzzo di
almeno un mese per cui sarà necessario predisporre ulteriori Colonne Mobili dalla nostra Regione.
Per la Provincia di Imperia come abbiamo detto i volontari presenti in Abruzzo sono 25, facenti parte delle Associazioni
di Volontariato che agiscono nell'Imperiese, e con 7 automezzi operativi. Di seguito l'elenco delle associazioni presenti:
Gruppo Comunale Protez. Civile di Imperia
Associazione Seborga-Vallebona
Associazione nazionale Alpini – Sezione Imperia
Gruppo 'Veziano' Ventimiglia
Associazione Protezione Civile Sanremo
Associazione Protezione Civile Bordighera.
Argomento:
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178
Data:
10-04-2009
Sanremo news
Terremoto Abruzzo: il lutto della Confartigianato
Anche la Confartigianato di Imperia partecipa alla giornata di lutto proclamata in occasione dei funerali di Stato delle
vittime del terremoto in Abruzzo. "Invitiamo gli imprenditori Associati – comunica il Presidente Mario Tiberti - ad
interrompere l'attività lavorativa, abbassare le saracinesche delle aziende ed osservare un momento di silenzio alle 11, in
concomitanza con l'orario delle esequie".
Al fine, inoltre, di portare concreta solidarietà alle popolazioni colpite dalla tragedia, Confartigianato Imperia ricorda che
gli Imprenditori Associati ed i collaboratori del sistema Confartigianato possono aderire a due iniziative di raccolta fondi
effettuando i versamenti su:
c/c bancario per gli artigiani del settore colpiti dal terremoto aperto dalla Confartigianato Nazionale Alimentazione
presso la Banca delle Marche, Agenzia n. 59 di Sambucheto Montecassiano (Mc), codice IBAN
IT13B065568971000000000738;
c/c bancario per le esigenze più immediate e per gli interventi di ricostruzione delle aziende colpite dal sisma aperto da
Confartigianato nazionale, intestato “Confartigianato–Raccolta fondi terremoto Abruzzo”, presso la Banca Popolare di
Sondrio, Agenzia n. 24, Via San Giovanni in Laterano 51/A, 00184 Roma, codice IBAN: IT98 C056 9603 2240 0000
2852 X43.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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179
Data:
Sardegna oggi
09-04-2009
Terremoto: Cappellacci al funerale della donna sarda
giovedì, 09 aprile 2009
Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, parteciperà a Scoppito, in provincia dell'Aquila, ai funerali di
Antonicca Canu, la donna sarda travolta domenica notte dalle macerie della sua casa in Abruzzo. Intanto si moltiplicano
le iniziative di solidarieta' verso la popolazione abruzzese colpita dal sisma. Tra queste Stintino che ha aperto una
sottoscrizione per il paese di Onna, come anche il Coni di Sassari che inizierà una raccolta fondi.
CAGLIARI - Anche il Comune di Stintino si mobilita per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo stanziando 10mila
euro e avviando una sottoscrizione per la raccolta di fondi da destinare agli aiuti e alla ricostruzione del paese di Onna,
uno dei più colpiti dal sisma. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale. La proposta è stata presentata dal sindaco
Antonio Diana e accolta dai tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. La sottoscrizione è aperta a cittadini
e istituzioni che potranno versare il loro contributo sul conto corrente bancario intestato a Comune di Stintino, indicando
nella causale di versamento "Aiuto terremotati di Onna".
Il Comitato Provinciale di Sassari del CONI chiama a raccolta l'intero mondo dello sport della provincia affinché si
mobiliti a favore delle popolazioni colpite dal terribile sisma che ha interessato la regione Abruzzo ed in particolare la
Provincia dell'Aquila. Il Coni attiva un conto corrente vincolato e espressamente dedicato a interventi nell'ambito delle
attività sportive nelle zone colpite dal terremoto sul quale si potranno effettuare direttamente versamenti e bonifici. Si
potranno inoltre versare le offerte nellala sede del CONI, in via Roma n° 15 a Sassari, nei banchetti che verranno attivati
durante le partite e le manifestazioni di maggior rilievo che si terranno nelle prossime settimane e durante le “Giornate
Provinciali dello Sport” ed in tutte le altre manifestazioni organizzate dal Comitato. Inoltre si potrà donare nella sede di
tutte le Società sportive che si attiveranno per avere le autorizzazioni necessarie alla raccolta delle offerte. Le donazioni
serviranno per l'acquisto di attrezzature trasportabili e facilmente montabili e smontabili per l'allestimento immediato di
campi di gioco nelle zone terremotate, accompagnate da personale da reperire in loco per l'avvio e lo sviluppo dell'attività
sportiva. In un secondo momento, di concerto con il Coni Provinciale dell'Aquila e con le amministrazioni locali, si
tenterà di riavviare l'attività sportiva strutturata delle Federazioni e degli Enti che può contemplare anche eventuali aiuti
veicolati direttamente alle Società Sportive più colpite, e di ripristinare strutture o attrezzature danneggiate dal sisma
Come per i contributi agli enti benefici, anche le donazioni in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto
sono fiscalmente deducibili. Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate, spiegando però che, per ottenere le detrazioni, chi effettua
versamenti in questi giorni deve conservare la ricevuta e deve presentarla per la dichiarazione dei redditi del 2009 (Unico
o modello 730 del 2010). Per le imprese, aggiungono le Entrate, tali erogazioni liberali sono deducibili dal reddito
d'impresa. "Le erogazioni liberali effettuate in favore di popolazioni colpite da calamità naturali - spiega una nota - sono
detraibili da parte delle persone fisiche nelle misura del 19% calcolato su importo massimo di 2.065,83 euro, anche se
effettuate tramite amministrazioni pubbliche statali, regionali o locali, o enti pubblici non economici".
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Speciale Terremoto Abruzzo
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180
Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud»
Il sismologo genovese: «Il terremotoha messo a nudo i danni fatti»
L'AQUILA. Non è finita. Il terremoto si muove in direzione Nord-Ovest, verso Capitignano, Campotosto, Pizzoli,
Montereale. Ma si è aperto un altro fronte, in direzione Sud-Est, ed è quello che preoccupa maggiormente gli esperti.
«Perché, se l'attività sismica continua, rischia di intaccare gli stessi sistemi di faglia del disastroso terremoto di Avezzano,
nel 1915» spiega Claudio Eva, membro della Commissione nazionale grandi rischi, che fa capo alla Protezione civile, e
docente di fisica terrestre alla facoltà di Scienze dell'Università di Genova. Eva è appena sceso dall'aereo proveniente da
Roma dove ieri si è riunita la commissione.
C'è stata un'evoluzione dell'attività sismica. Che tipo di analisi avete fatto?
«Abbiamo messo a fuoco le due repliche fondamentali all'evento di lunedì scorso: parlo della scossa di ieri (magnitudo
5.5) e di quella di questa notte (magnitudo 5.1). Mettono in evidenza l'esistenza di due sistemi di faglie (rottura della
crosta terrestre, ndr) tra i quali si sviluppa la sismicità: il primo è quello dell'Aquila, il principale, collegato alla frattura in
direzione Nord, verso Capitignano; il secondo è a Sud-Est del capoluogo abruzzese dove stiamo registrando un'attività
sismica consistente».
Un nuovo fronte che non sembra collegabile al primo.
«È, in effetti, un sistema completamente diverso di frattura, probabilmente provocato da quello che noi chiamiamo
"campo di stress". Il fatto che muova verso Sud, in direzione Avezzano, zona altamente sismica, desta qualche
preoccupazione. Ma al momento non ci sono situazioni di pericolo: la commissione lo ha detto in modo chiaro».
Una fonte autorevole francese, invece, la pensa diversamente. L'Institute de physique du globe ha scritto che non esclude
che il sisma del 6 aprile scorso possa provocare a cascata la rottura di faglie vicine e nuovi sismi di magnitudo prossima o
superiore a magnitudo 6.
«Io non lo avrei messo per iscritto. Sono allarmismi eccessivi. Se l'attività sismica in direzione di Avezzano dovesse
proseguire, il problema potrebbe sorgere, ma siamo ancora lontani, molto lontani. E a Nord, nell'Aretino, questo rischio
mi auguro non ci sia. È fuor di dubbio, tuttavia, che questa sequenza proseguirà anche per un paio di mesi. Ma che le
attività possano portare a nuovi eventi molto grossi, tenderei a escluderlo: sarebbe la prima volta».
Resta il fatto che le scosse proseguono, senza sosta.
«Ora l'attività sismica è in effetti ancora molto consistente: si registra quasi una scossa al minuto; ma siamo abbastanza
fiduciosi che si vada a spegnere lentamente. Tant'è vero che le conclusioni a cui è giunta oggi la commissione hanno toni
molto cauti».
Nel 1989 il sisma di Loma Prieta, in California, sprigionò un'energia dieci volte superiore a quello dell'Abruzzo, ma i
morti furono solo sessantatré. Solo fatalità?
«Io dico sempre che il grande scandalo di questa vicenda si risolve in tre parole: ospedale, prefettura e casa dello studente.
Quando gli edifici pubblici si sbriciolano in quel mondo, o subiscono i danni registrati all'ospedale dell'Aquila, si capisce
qual è il nocciolo del problema. Il terremoto è un terribile censore: mette a nudo tutte le manchevolezze e le furbate
dell'uomo. Lo scandalo non è stata la mancata previsione dell'evento. La veritàè che dobbiamo trovare il modo di rendere
sicure le nostre abitazioni. Il cemento armato non è il toccasana: sappiamo che non è tutto della stessa qualità. E poi
invecchia molto rapidamente: uno studio americano dice che ha una vita media di 30 anni».
Cosa intende dire, che la stragrande maggioranza delle nostre case è a rischio?
«Intendo dire che è necessario porsi l'obiettivo di demolire e ricostruire nei prossimi anni buona parte dei palazzi costruiti
negli anni Cinquanta-Sessanta».
Un costo sociale spaventoso.
«È vero, ma la strada per prevenire altre stragi è quella. Il piano casa del governo Berlusconi potrebbe essere la migliore
delle opportunità. Si può procedere con gradualità, purché l'operazione sia continua negli anni. Sa qual è la
preoccupazione maggiore che abbiamo noi esperti? Che finita la fase emotiva si dimentichi tutto. Tra quindici giorni chi
parlerà ancora del terremoto? Continuerà a esserci gente che sventra l'appartamento magari rendendo sempre più fragile la
struttura in cui abita. È una questione di sensibilità da costruire, a partire dalla scuola».
Ci sono esperti che sostengono che i sismi si possono prevedere studiando i movimenti delle placche tettoniche. Pare
abbiano una certa regolarità, un ritmo.
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Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
Eva: «Preoccupala frattura apertain direzione Sud»
«In scala grande è vero. Noi osserviamo, ad esempio, le deformazioni dell'Appennino, i movimenti di quasi un centimetro
all'anno del Centro-Sud. Ma non avviene tutto attraverso i terremoti; spesso sono movimenti plastici. In conclusione, i
movimenti delle placche tettoniche ci indicano le zone più deformate e quindi in termini probabilistici le zone più
pericolose, ma non ci consentono nel modo più assoluto di prevedere un sisma».
Bruno Lugaro
[email protected]
È davvero impossibile prevedere i terremoti? A che cosa serve la geofisica se non li può prevedere? C'è il rischio di altre
scosse forti nella zona già colpita? La Liguria è al riparo da queste catastrofi? Stamattina, a partire dalle 10.20, potete
porre queste e molte altre domande a Stefano Solarino, primo ricercatore del Centro nazionale terremoti, Istituto nazionale
di geofisica e vulcanologia, che risponderà in diretta agli ascoltatori di Radio19. Telefonate al numero 010 546519 o
mandate un sms al numero 335 1981919.
dOMANDE SUL TERREMOTO
FILO DIRETTO CON L'ESPERTO
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Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi Un giro di assicurazioni false
Lutto nazionaleoggi alle 11negozi chiusi
Un giro di assicurazioni false
abruzzo
professionista nei guai
NEGOZI chiusi oggi alle 11 - informa la Confcommercio - per il lutto nazionale per la tragedia abruzzese. Solidarietà alle
popolazioni colpite dal sisma arriva dalle associazioni combattentistiche e partigiane.
Cgil, Cisl e Uil, dal canto loro,lanciano un appello per formare squadre di soccorso da inviare a Tione degli Abruzzi.
Il Comune e la Provincia, poi, hanno attivato un conto corrente presso Carispe per la raccolta di fondi a favore dei
terremotati; la cuasale è Sisma Abruzzo 2009 Aiuti alla popolazione con le seguenti coordinate bancarie: IBAN IT 83x
06030 10701 000049833C00.
.x/10/0904
Cinquantenne fermato dai vigili urbani con l'auto nell'isola pedonale. Aveva due tagliandi assicurativi entrambi
contraffatti
.x/10/0904
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183
Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
«Ospitiamo i terremotatinegli alberghi dismessi»
mobilitazione e proposte per le popolazioni vittime del sisma in abruzzo
Sono numerosi, molti in buone condizioni. L'alternativa-seconde case
LAIGUEGLIA. «Ospitiamo i terremotati negli alberghi dismessi della riviera». L'appello-proposta arriva da Luigi Tezel,
consigliere di opposizione ed esponente della destra, ma è rivolta a tutte le amministrazioni e ai proprietari di immobili ex
turistici della riviera di ponente. «Abbiamo tutta una serie di alberghi chiusi da uno o due anni, talvolta da pochi mesi afferma Tezel - Strutture destinate a rimanere inutilizzate fino a quando non saranno trasformate in appartamenti e che nel
frattempo sono assolutamente improduttivi dal punto di vista economico e sociale, sia per i proprietari sia per le
amministrazioni e la collettività. Credo che sarebbe un gesto di solidarietà e anche di buon senso metterli a disposizione
per affrontare l'emergenza abitativa conseguente al terremoto, come primo rifugio per gli sfollati».
Il rischio è che non siano più in grado di ospitare nessuno...
«Ma no, stiamo parlando in molti casi di strutture che la scorsa estate ospitavano ancora i turisti. è vero che bisognerebbe
attrezzarle, ma potrebbe pensarci la protezione civile come sta facendo con le tendopoli».
Allora rovesciamo il problema. E se i proprietari si ritrovassero con l'immobile in condizioni peggiori quando se ne
andranno i rifugiati?
«Non credo, ma comunque si tratta di edifici destinati a essere ristrutturati profondamente, quindi non sarebbe un
problema se qualcuno staccasse l'intonaco. E poi quando saranno ristrutturati credo che acquisteranno un bel valore, non
sarebbe male se chi domani beneficerà di quel valore oggi metta a disposizione un edificio inutilizzato per chi vive
un'emergenza così drammatica».
Certo che con tutti gli alberghi in disuso in riviera si potrebbe dare ospitalità a un bel po' di persone.
«Già. Alcuni sono chiusi da anni e difficilmente potrebbero essere utilizzati, ma credo che nell'arco della riviera di
ponente ci siano abbastanza alberghi dismessi per far fronte a buona parte dell'emergenza. Sarebbe un bel gesto di
solidarietà, oltretutto con un sacrificio davvero ridotto».
«Utilizziamo le seconde case, che restano vuote per molti mesi e non producono nulla per la collettività» rilancia Luigi
Tenderini, portavoce del Comitato civico di Ceriale. Una proposta che però pare destinata a scontrarsi con le prevedibili
resistenze dei proprietari.
Il sasso è stato lanciato e non resta che aspettare di vedere se l'idea sarà colta da qualcuno, sulla scorta di quanto fatto da
diversi campeggi, soprattutto nell'imperiese.
Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarietà simbolica e concreta. Il contingente di volontari albenganesi, alassini,
andoresi e di molte località ponentine che hanno raggiunto l'Abruzzo si va di giorno in giorno ingrossando. Il sindaco di
Albenga, Antonello Tabbò, ha inviato un messaggio e annunciato che destinerà all'emergenza terremoto il ricavato della
vendita delle piante durante Fior d'Albenga, la cui inaugurazione di sabato è stata ridotta al solo taglio del nastro in segno
di partecipazione al dramma. Ad Alassio dopo il rinvio del consiglio comunale di lunedì in segno di lutto il sindaco Marco
Melgrati si dichiara vicino alle popolazioni colpite dal sisma e afferma di «pregare per loro». Molti consigli comunali
discuteranno iniziative di solidarietà, devolvendo gettoni di presenza o stanziando aiuti; Melgrati auspica un accordo per
un piano di emergenza e solidarietà concordato e coordinato trasindaci e amministrazioni di tutta la riviera.
Luca Rebagliati
'
un bel gestoche costa pocoNon occorrono tanti soldi per farlo. Ad attrezzarli può pensarci la Protezione civile
Luigi tezelconsigliere di Laigueglia
10/04/2009
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Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
Tra una scossa e l'altrail ritorno a casadegli sfollati
morti abbracciati
l'argentina piange
mamma e bebè
rifiutò i soccorsi
perse le tracce
di nonnina 95 enne
Una tragedia nella tragedia. Perché l'ultimo corpo estratto dalle macerie all'Aquila è Luca Lunari, 19 anni, studente
modello (andava avanti a suon di borse di studio) di ingegneria informatica, che adorava. Una tragedia nella tragedia,
perché nonostante la giovane età, Luca Lunari lascia una bimba di sette mesi, avuta dalla fidanzatina che studia pianoforte
al Conservatorio di Roma. «I genitori hanno avuto l'intelligenza di aiutarli e farli continuare negli studi», spiega Louis
Lunari, artista e scrittore genovese nonché cugino del padre del giovane (gran parte della famiglia si era da tempo
trasferita a Genova). «Luca è di Rieti - prosegue Louis Lunari - Era all'Aquila solo per dare un esame. Ma la Casa dello
Studente è crollata. I veri sciacalli sono quelli che nel 2009 permettono ancora che in zone sismiche si costruiscano
strutture con materiali non adatti: in altri Paesi questo terremoto non avrebbe fatto vittime. Ho sperato fino all'ultimo, a
questo punto spero almeno che Luca sia morto sul colpo».
G. Gn.
La morte nella scossa di lunedì in Abruzzo dell'argentina Andrea Fabiana Passamonti, di sua figlia di 5 mesi e del marito,
Antonio Centi, entrambi italiani, è al centro dell'interesse dei media argentini, che sottolineano che «la donna è morta
abbracciata a suo marito e al bebè». I tre sono deceduti a causa del crollo della casa della famiglia, situata a Onna,
ricordano i siti web di Buenos Aires oltre al Clarin e La Nacion, che hanno inviati sul luogo. «Andrea, Tonino e Ludovica
non hanno avuto il tempo di uscire dal primo piano dell'abitazione dove si trovavano», affermano i testimoni ripresi dai
quotidiani, i quali ricordano che i cadaveri dei tre sono stati trovati «insieme nel letto, sotto le macerie di pietre, cemento e
ferraglia». «Tutti i tre verranno sepolti qui, non li porteremo a Buenos Aires», ha detto il console argentino a Roma,
Marcos Breton. A mettersi in allarme sul destino di Andrea era stata, qualche ora dopo il terremoto, sua sorella, che non
riuscendo a contattarla aveva lanciato un avviso d'emergenza via Internet.
Non si hanno più tracce della novantacinquenne di San Gregorio, Colomba Vitocco, che per 24 ore, dopo il terremoto di
lunedì notte, era rimasta ostinatamente nella propria abitazione rifiutandosi di lasciarla fino all'arrivo dei vigili del fuoco.
Nelle ultime ore i familiari hanno perso contato con la donna, trasferita all'Aquila in una struttura di assistenza. Dopo la
prima forte scossa della notte tra domenica e lunedì scorso, nonna Colomba non aveva voluto saperne di lasciare la
propria abitazione malgrado il sisma avesse raso al suolo parte del centro storico della frazione aquilana. I volontari del
posto, sollecitati dal nipote, hanno tentato invano lunedì di farla uscire. La donna ha passato la notte successiva dentro
casa. Solo martedì mattina i vigili del fuoco sono riusciti a convincere la donna che, con l'utilizzo di una sedia, è stata
trasportata al punto di accoglienza all'interno del campo sportivo del paese.
Ora i familiari - rimasti al campo di San Gregorio - hanno perso contatto con lei e sono alla ricerca della struttura che la
sta ospitando.
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185
Data:
10-04-2009
Il Secolo XIX
Con l'aiuto dei pompieri per cercare di recuperare qualcosa
nelle abitazioni pericolanti
Un abitante di Castelnuovo voleva prendere almeno una busta con i documenti. «Impossibile, qui rischia
di crollare tutto»
da uno dei nostri inviati
Castelnuovo (L'Aquila). Il foglio delle prenotazioni è stato disegnato con il programma Excel, e appoggiato sul cofano
della jeep dentro la quale si alternano le guardie forestali. Dietro, il vialone che porta alla chiesa è una sequenza di cumuli
su cui incespicano pure i vigili del fuoco. E per garantirsi il proprio turno bisogna fare la fila, esibendo un documento
d'identità.
A Castelnuovo che sembra uscita da un bombardamento, gli (ex) abitanti tentano di salvare il salvabile nelle case in
poltiglia partecipando a micro-missioni organizzate, un paio al giorno: c'è l'appuntamento del mattino, ore 10 previa
prenotazione, e uno alle 14 circa, salvo emergenze.
I superstiti ricevono un elmetto e firmano, la visita guidata forse è l'opzione migliore per scongiurare blitz furtivi durante
la notte, per evitare che qualche clandestino in casa propria e molto affrettato, non finisca sepolto da un solaio o un
terrazzino ancora sospeso. Si presenta solo una coppia, per il primo tour, Nicola Posino e fidanzata che vivevano in via
Piave. Castelnuovo è un paese (per la precisione una frazione di San Pio delle Camere) che ha avuto cinque morti, una
coppia di macedoni, una coppia italiana e il loro figlio. Ed è un posto dove fortuna e sfortuna si sono ingarbugliate al
punto che Nicola ogni due passi spiega chi viveva e dove, e com'è morto o perché si è (incredibilmente) salvato. Un
imprenditore di Roma che non veniva qui da mesi, e si era fermato a dormire solo domenica per fare un favore ai suoi,
lasciandoci la pelle. Mentre l'hanno scampata almeno otto macedoni, che da queste parti sono numerosi perché da
muratori sono diventati padroncini, che avevano deciso di anticipare un po' le vacanze di Pasqua.
La chiamata per recuperare i propri effetti personali dai ruderi - che andranno rasi al suolo nei prossimi mesi poiché questi
edifici frustati dal sisma non si possono recuperare -è uno dei supplizi ai quali gli sfollati del campo vicino sono sottoposti
ormai da due giorni, come all'Aquila, Onna, Villa Sant'Angelo, i centri più flagellati. Nicola ora si pianta davanti al
cartello che indica via Piave, fruga nelle tasche ed estrae una fotocamera su cui scorrono le immagini dell'ultima nevicata,
quando il santuario di Santo Stefano era ancora in piedi e così il lungo casolare al limite dell'abitato, che altri terremoti
avevano già distrutto tre volte negli ultimi tre secoli: stavolta, forse, è stata l'ultima. Poi si allontana di qualche passo dal
gruppetto di pompieri, fa un cenno con la fronte: «Che abbiano deciso di farci entrare a turno è comprensibile, ma a dire il
vero è la terza volta che supero i sigilli. Là dentro ci ho lasciato anche i documenti, fogli che mi servono per conservare il
posto di lavoro. E in un modo o nell'altro bisogna prenderli». Non si capisce come ci sia arrivato, gli altri giorni, perché il
tavolino del salotto e il quadro d'una donna s'intravedono appena sovrastati da una montagna di pietre. E i pompieri non se
la sentono, di lasciarlo andare da solo: «Mi dia il sacco nero, ci pensiamo noi». Nicola spiega: dietro quello spunzone di
ferro, sulla destra, c'era l'ingresso. I gradini sono scomparsi, si arrampichi un po' e vedrà una parete piegata. Lì dietro
dovrebbe esserci ancora un armadio, perpendicolare un altro. Ecco se apre l'anta bianca trova uno scatolone con tutte le
carte che ci servono. Si ricorda? I pompieri magari si ricorderebbero e però la parete è molto più che piegata, dopo le
ultime due scosse. E adesso il pavimento scricchiola troppo, il caposquadra Giuseppe D'Onofrio quando torna fa no con la
testa: «E' un terzo piano: se trema, andiamo giù noi con tutto il resto». Nicola Posino non riesce nemmeno ad arrabbiarsi.
Guarda la statua della Madonna cinque metri davanti, che altri pompieri hanno recuperato da una nicchia e steso su una
specie di barella. Il parroco la vuole giù all'accampamento, la posizionerà alle sue spalle per la messa di Pasqua.
M. IND.
[email protected]
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186
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore
Il sisma in Abruzzo: in tempo reale notizie e aggiornamenti
SPECIALE ONLINE
I volti, la sofferenza, la speranza: le interviste nella cronaca dei giorni successivi alla disastrosa scossa che ha colpito
l'Abruzzo.
Tutte le misure del Governoa favore delle zone terremotate. Le immagini dei danni al patrimonio artistico nell'Aquila e
nel resto della Regione. E ancora link utilie informazioni di servizio
I FUNERALI DI STATO
Le esequie solenni per le vittime: oggi diretta dall'Aquila
L'INTERVISTA
Il rettore dell'ateneo aquilano: così rialzeremo la testa
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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187
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore
Ricostruzione-caos senza catasto
Archivi elettronici e cartacei inagibili - I notai: uffici aperti ad Avezzano e Sulmona
Massimiliano Del Barba
L'AQUILA
Migliaia e migliaia di atti ufficiali sepolti sotto una spessa coltre di polvere e di calcinacci. A cinque giorni dal sisma,
resta off limits l'ufficio provinciale dell'Agenzia del territorio, sede del Catasto che conserva i documenti, le planimetrie e
le mappature relative alla centenaria storia immobiliare dei Comuni dell'Aquila, Avezzano e Sulmona.
Seriamente colpito a livello strutturale, l'edificio a due piani di via Filomusi Guelfi, situato nella parte nordoccidentale del
capoluogo abruzzese, a fianco della stazione ferroviaria, non è ancora stato ispezionato dai Vigili del Fuoco, gli unici
autorizzati a verificare l'entità dei danni e, di conseguenza, a permettere l'eventuale ingresso dei funzionari statali per
recuperare e ricondizionare il prezioso patrimonio documentale, memoria fisica, tangibile nella materia cartacea, delle
vicende insediative e urbanistiche del popolo aquilano.
«Ieri &ndash; racconta l'ingegner Carlo Sabatini, direttore dell'Ufficio catastale, spostatosi nel pomeriggio sulla costa
abruzzese presso alcuni conoscenti che si sono offerti di ospitarlo con la sua famiglia &ndash; abbiamo provato a entrare
nello stabile. All'interno, il caotico spettacolo che ci siamo trovati di fronte è stato quello di tramezzature e murature
cedute e di calcinacci che ostruiscono i corridoi. Anche le scale e i vani degli ascensori sono stati resi inagibili dal sisma.
Fortunatamente, pur sotto la polvere, l'archivio cartaceo si è salvato, ma la paura è che, a causa delle continue scosse che
si stanno susseguendo, la situazione dell'edificio possa peggiorare».
Nessuno, per ora, è in grado di accertare precisamente la stabilità e lo stato di salute dell'edificio, deserto e inservibile a tal
punto da aver bloccato qualsiasi tipo di pratica giudiziaria e notarile.
«Senza la possibilità di comunicare con il Catasto, di inviare e ricevere gli atti relativi alla proprietà e ai passaggi degli
immobili &ndash; spiega Antonio Battaglia, presidente del Consiglio dei notai del Distretto di l'Aquila, Sulmona e
Avezzano &ndash; non è immaginabile stipulare alcun tipo di successione, proprio perché non siamo in grado di stabilire
i passaggi storici delle proprietà immobiliari e, soprattutto, appurare se queste ultime siano o meno toccate da
provvedimenti ipotecari».
È intanto la preoccupazione il sentimento principale che serpeggia fra i notai aquilani, molti dei quali hanno dovuto
lasciare in fretta e furia i propri studi del centro storico medievale, senza riuscire a mettere in salvo gli atti originali, i
sigilli e i documenti relativi ai rogiti e ai passaggi di proprietà.
Altri, invece, i cui studi non sono stati colpiti dalla violenza del terremoto di domenica notte, colti dall'incubo di nuove e
più distruttive scosse, stanno passando le giornate a salvare su più supporti i dati, addirittura portandosi a casa, la sera, i
dischi rimovibili esterni.
«La città è blindata e transennata &ndash; continua Battaglia &ndash; e, malgrado le insistenze della categoria, ci è stato
vietato di tornare negli uffici per comprensibili motivi di sicurezza. Ciò, tuttavia, implica un forzato congelamento di tutte
le attività che, pur con estrema fatica, potrebbero essere espletate anche senza il supporto della documentazione in
possesso dell'Agenzia del territorio».
L'idea di Battaglia, almeno fino alla riapertura anche solo parziale dell'archivio catastale dell'Aquila,sarebbe infatti quella
di mettere in condivisione gli archivi personali dei notai aquilani, «per cercare di creare un database comune da cui
ripartire per scambiarsi le notizie necessarie a istruire le pratiche più urgenti».
Archivi che, tuttavia, da cinque giorni giacciono incustoditi sotto i calcinacci degli appartamenti del centro, ogni giorno
costretti a subire nuove scosse. «Oltre ai documenti depositati nei nostri studi e nell'archivio catastale &ndash; avverte il
presidente dei notai &ndash; sarà inoltre possibile utilizzare le copie degli atti depositate nella Conservatoria dei registri
immobiliari, la cui sede, contigua a quella del Catasto, pur avendo subito grossi danni, sarà oggetto domani (oggi per chi
legge, Ndr) di una riunione delle autorità cittadine per fare il punto della situazione».
L'obiettivo, comunque, è quello di far ripartire la macchina il prima possibile, appoggiandosi agli studi di Sulmona e
Avezzano rimasti illesi. «I nostri concittadini &ndash; assicura il notaio Battaglia &ndash; potranno rivolgersi ai colleghi
di Sulmona e Avezzano, con i quali è già stata concordata un'intesa di categoria basata sulla solidarietà e il mutuo
soccorso fra professionisti».
E una parziale buona notizia, in serata, è giunta dalla sede centrale delle Agenzie del territorio a Roma, dove il direttore
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
188
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore
Ricostruzione-caos senza catasto
centrale Cartografia, Catasto e Pubblicità immobiliare, Franco Maggio, ha annunciato che i server contenenti l'archivio
digitalizzato dei documenti catastali relativi al periodo che va dall'ottobre 1988 a oggi non avrebbero subìto danni di sorta.
«Abbiamo proceduto alla verifica a distanza dell'integrità delle banche dati digitali relative all'ultimo ventennio, e i
controlli hanno dato esito positivo &ndash; ha spiegato &ndash;. Ora si tratterà di recuperare fisicamente i server rimasti
all'interno dell'edificio del Catasto, per poter riattivare presso la scuola della Guardia di Finanza dell'Aquila un ufficio
catastale provvisorio. Speriamo di riuscire ad attivare a breve questa sorta di ufficio, provvisorio certo, ma nell'emergenza
indispensabile per assicura ai cittadini un servizio importante».
Intanto, ieri mattina, i funzionari del Catasto, con a capo l'ingegner Sabatini, si sono incontrati alla scuola della Guardia di
Finanza per cercare di individuare su quali interventi prioritari concentrarsi nei prossimi giorni: «Se le scosse dovessero
arrestarsi &ndash; conclude il direttore del Catasto &ndash; nei prossimi giorni saremo in grado di riattivare il servizio di
posta elettronica e rendere agibile almeno una parte della Conservatoria, intervento indispensabile per permettere a giudici
e notai di rimettersi al lavoro».
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UN PRIMO CONTROLLO
L'agenzia del Territorio di Roma annuncia che i server con i documenti dal 1988 a oggi non sarebbero danneggiati
L'INIZIATIVA
Per superare l'emergenza il Consiglio notarile dell'Aquila lancia la proposta di creare una rete internet di condivisione dei
fascicoli
ANSA Sopralluogo. Due carabinieri davanti al palazzo della Prefettura dell'Aquila distrutto dal terremoto
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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189
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore
Immobili a prova di sisma, spuntano gli incentivi
Norme tecniche subito in vigore con il decreto edilizia
Valeria Uva
ROMA
«Il Governo si impegna a studiare incentivi per chi decide di adeguare la propria casa e di metterla in sicurezza con le
nuove tecnologie antisismiche ». Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ieri nella conferenza
stampa al termine del Consiglio dei ministri. «Ci impegnamo &ndash;ha detto il premier &ndash; a valutare per vedere
cosa si può fare». Al momento quindi non c'è una strada già individuata, né sono state fatte valutazioni sulla proposta di
estendere ad esempio le detrazioni fiscali del 55% anche all'adeguamento anti&ndash;sismico ma Berlusconi ha
confermato che la «proposta è allo studio».
Sarebbe la prima volta che si sperimenta in Italia un sistema di incentivi per intervenire e consolidare il patrimonio
edilizio esistente, che naturalmente rappresenta la fetta maggiore del mercato immobiliare.
L'annuncio di Berlusconi fa seguito alla nuova strategia dell'Esecutivo sulle regole per la progettazione e la costruzione in
sicurezza degli immobili. Mercoledì infatti il Governo ha annunciato di voler ritirare la proroga delle norme tecniche per
le costruzioni, inserite nel Dm delle Infrastrutture del 2005, rivisto l'anno scorso. Questo per effetto della risoluzione
bipartisan a firma di Realacci ( Pd) e Dussin (Lega Nord) che chiede al Governo di mettere fine al continuo rinvio delle
nuove e più adeguate regole per la progettazione in sicurezza, deciso per l'ultima volta nel decreto milleproroghe di fine
anno. «Stiamo pensando di inserire l'entrata in vigore immediata nel decreto legge di semplificazione dell'attività edilizia
che stiamo mettendo a punto e che dovrebbe essere pronto per la prossima settimana», spiega il sottosegretario alle
Infrastrutture, Mario Mantovani. Mantovani ha anche annunciato un giro di vite sui collaudi delle nuove costruzioni. «La
legge sulle norme antisismiche, infatti, risale al 1974 ma &ndash; ha ammesso &ndash; è stata applicata poco perché
nessuno faceva i controlli».
Il Governo quindi intende partire subito, facendo entrare in vigore il decreto del 14 gennaio 2008 che sostanzialmente
allinea l'Italia alla filosofia europea (i cosiddetti Eurocodici), basata su indici di sicurezza sicuramente più rigidi di quelli
attuali, ma con un'impostazione «prestazionale ». In pratica lasciando libero il progettista di scegliere le tecnologie più
adatte per raggiungere la sicurezza. Ma le norme tecniche non si applicheranno solo ai nuovi progetti di edifici, senza
distinzione tra pubblico e privato. Con loro diventerà più stringente l'obbligo di adeguamento anche per gli immobili
esistenti, che rappresentano la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano.
In pratica ogni volta che si mette mano a ristrutturazioni, che si fa una sovraelevazione, un cambio di destinazione d'uso
del palazzo, scatterà la necessità di adeguare ai nuovi limiti di sicurezza l'immobile.Senza distinzione tra pubblico e
privato e senza guardare neanche alla destinazione. La norma quindi vale per tutti: dalle abitazioni, agli uffici, dalle scuole
agli ospedali.
Ovviamente per gli edifici strategici si punta su interventi pesanti di vero e proprio adeguamento. Diverse le tecniche
ammesse. «Si possono utilizzare diaframmi in calcestruzzo per assorbire le azioni sismiche &ndash; spiega Luca
Sanpaolesi, professore di Tecnica delle costruzioni e membro della commissione che ha elaborato le norme &ndash;
oppure si può intervenire sulle fondazioni o anche pensare a interventi di isolamento sismico».
Fin qui le regole di costruzione. Ora però comincia la caccia alle risorse: non solo gli incentivi fiscali per gli interventi di
messa in sicurezza dei privati, ma anche i fondi per il patrimonio pubblico. Solo per l'edilizia scolastica sono stati stanziati
circa 900 milioni destinati alla messa in sicurezza degli edifici. Per gli altri immobili pubblici, invece, ancora non sono
previsti fondi ad hoc.
BERLUSCONI
«Ci impegniamo a studiare benefici per chi decide di adeguare l'abitazione alle nuove tecnologie anti-terremoto»
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
190
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore
Il Governo stanzia 5 milioni di euro per il polo museale
Cinque milioni di euro è il contributo straordinario che arriva dai ministeri per i Beni e le attività culturali e dello
Sviluppo economico per la ricostruzione del sistema museale dell'Aquila gravemente colpito dal terremoto. I due ministri,
Sandro Bondi (Mibac) e Claudio Scajola (Mse), si legge in una nota, «hanno già proceduto a rendere operativa la
riprogrammazione delle attività del progetto "Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno" già finanziato con risorse del
Fondo per le aree sottoutilizzate e che i due dicasteri stanno attuando congiuntamente, per concentrare risorse e lo sforzo
organizzativo e attuativo sul polo museale aquilano, peraltro già individuato dal Comitato tecnico- scientifico del progetto
fra gli otto poli museali meridionali di eccellenza».
Il ministro Bondi ha inoltre lanciato una raccolta fondi attivando il conto corrente postale "Salviamo l'arte in Abruzzo"
(numero 95882221- Ministero Benie attività culturali-Salviamo l'arte in Abruzzo - iban: it-85-x-07601-03200-000095882
221). Nei prossimi giorni sarà attivato anche un numero di conto corrente bancario.
Intanto nell'Aquilano si continua a lavorare e a verificare i danni provocati dal sisma. Le squadre dei tecnici del ministero
dei Beni e delle attività culturali, insieme al direttore dei Beni culturali e paesaggistici d'Abruzzo Anna Maria Reggiani,
coadiuvati dagli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, hanno segnalato dei peggioramenti nella situazione
statica dei monumenti.
Manifestazioni di solidarietà stanno arrivando alla Regione Abruzzo anche da diverse Regioni, enti e associazioni di
categoria. A cominciare dalla Confederazione italiana archeologi che mette a disposizione della Protezione civile e del
Mibac i propri associati per supportare le attività di recupero e salvaguardia dei beni culturali danneggiati. Mentre oggi da
Matera, nelle zone colpite dal sisma, arriverà una squadra di esperti nel recupero e tutela del patrimonio artistico di
Legambiente che avrà il compito di studiare come mettere in sicurezza alcune opere d'arte trasportandole in luoghi sicuri.
Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci intende coinvolgere tutti i siti patrimonio mondiale Unesco italiani e internazionali, per
creare un fondo da destinare, in particolare, alla ricostruzione di edifici pubblici, scuole e beni culturali. A Spoleto sarà
pronto entro maggio il Centro operativo per i beni culturali che la Regione Umbria ha progettato e realizzato per ospitare i
beni culturali che potranno venire dall'Abruzzo, a seguito del terremoto.
Infine la Onlus Archeoclub d'Italia promuove l'adozione di opere d'arte sacra delle chiese terremotate dell'Aquila.Un'idea
già lanciata in questi giorni dal premier Silvio Berlusconi che ha proposto al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di
intervenire nel restauro delle chiese andate distrutte e ha suggerito ai governi stranieri che si sono dichiarati disposti a
sostenere il nostro Paese di concorrere nell'adozione di opere lesionate bisognose di recupero. La proposta di "adozione" è
arrivata anche dalla Pontificia commissione per i beni culturali della Santa Sede.
R.E.
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L'OBIETTIVO
Il contributo straordinario dei Beni culturali e dello Sviluppo economico servirà al recupero del patrimonio artistico
dell'Aquilano
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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191
Data:
10-04-2009
Il Sole 24 Ore (Centro Nord)
Nuovi edifici a prova di sisma
Rischio terremoto. Norme regionali vincolanti per le opere ex novo - L'Umbria favorisce la prevenzione
Nell'area 24 Comuni ad altissima pericolosità tra Macerata, Terni e Perugia
Raffaele Lungarella
Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria si sono tutte dotate, con strumenti diversi, di regole e prescrizioni per
realizzare edifici, scuole, ponti e capannoni in grado di limitare i danni che possono subire da un eventuale terremoto. E
l'Umbria attua anche un'opera di prevenzione,favorendo, con l'aiuto di finanziamenti regionali, il rafforzamento degli
stabili più a rischio. Sono 24 i Comuni del Centro-Nord in zona 1 ad alta pericolosità, tutti tra Umbriae Marche, sui 708
rilevati in Italia, e 464 quelli a medio rischio (zona 2) sui 2.345 del Paese (dati della Protezione civile).
Emilia-Romagna
È stata ha aggiornata di recente la normativa emiliano- romagnola sul rischio sismico, con l'approvazione della legge 19
del 30 ottobre 2008 ("Norme per la riduzione del rischio sismico"). A seguito di un'ordinanza della protezione civile, che
nel 2003 classificò sismico tutto il territorio nazionale, lo divennero anche tutti i 341 comuni della regione, ma nessun
paese è classificato ad alto rischio, mentre per 105 il rischio è medio e i restanti 236 sono a bassa o bassissima sismicità.
Per iniziare i lavori di realizzazione di un palazzo o di un'altra opera edilizia, nei comunia bassa sismicità è sufficiente
depositare il progetto. Nei paesi con rischio sismico medio prima di porre la prima pietra è invece necessario ottenere
l'autorizzazione sismica, la cui richiesta va avanza allo sportello unico per l'edilizia del Comune competente per territorio.
L'autorizzazione è necessaria anche quando si realizzano, in comuni a basso livello di sismicità, opere a carattere
strategico o infrastrutture per erogare servizi di protezione civile che devono sopravvivere esse stesse a terremoti. Con
l'entrata in vigore di tutte le parti della nuova legge, i controlli relativi all'applicazione della normativa antisismica non
saranno più svolti a campione sul progetto, sull'opera in corso di realizzazione o sul manufatto ultimato, ma saranno
preventivi e a tappeto su tutti i progetti.
Toscana
Anche la Regione Toscana ha sancito l'impossibilità di iniziare i lavori di costruzione, riparazione o sopraelevazione
senza la preventiva autorizzazione scritta della struttura regionale competente. L'autorizzazione è richiesta per realizzare
opere in tutte le zone sismiche a eccezione di quelle a bassa sismicità (dove comunque prima di iniziare i lavori occorre
presentare il progetto). I comuni toscani ritenuti maggiormente esposti al rischio sismico sono 81 (ma nessuno in zona 1
di massima pericolosità). La disciplina sulle costruzioni in zone sismiche è contenuta nella legge regionale sul governo
del territorio (Lr 1/2005). Per ottenere l'autorizzazione alla realizzazione dell'opera, impresa o privato devono sottoporre
alla verifica della Regione i relativi progetti.
Marche
A essere state più flagellate dagli eventi sismici negli ultimi decenni sono state Umbria e Marche, nelle quali sono ancora
in vigore norme per favorire l'opera di ricostruzione. In entrambi i casi le leggi delle due Regioni (rispettivamente la
25/1982 e la 33/1984), prevedono che si possa avviare un'opera edilizia senza attendere la preventiva autorizzazione
sismica, ritenendo sufficiente che il progettista dichiari che il progetto è conforme alle normative da applicare per
costruire nelle zone sismiche.
La legge regionale delle Marche &ndash; dove il 90% dei comuni (227) è a rischio sismico medio-alto e sei nel
Maceratese ad altissimo rischio &ndash; prevede controlli a campione della rispondenza dei progetti e del-le costruzioni:
il secondo lunedì di ogni mese viene estratto il 10% delle denunce di inizio lavori pervenute nel mese precedente. Nelle
zone sismiche l'elaborazione dei piani regolatori deve essere preceduta dallo svolgimento di indagini preliminari per
accertare le caratteristiche sismiche e geologiche dei terreni.
Umbria
A Perugia 14 dei 59 comuni sono in zona 1 (massima pericolosità) e altri 4 si trovano nel Ternano. Si spiega dunque il
perché la Regione Umbria abbia approvato una legge (Lr 18/2002) per favorire, con la concessione di contributi, la
realizzazione di interventi anche di prevenzione sismica, attraverso la realizzazione di studi di pericolosità del territorio e
di vulnerabilità degli edifici. Ogni anno la Giunta redige un programma degli iniziative, con il quale individua i comuni a
elevata pericolosità su cui realizzare opere di prevenzione sismica e attribuisce anche le risorse.
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Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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192
Data:
La Stampa
10-04-2009
Sisma, negozi chiusi per lutto
SPECCHIO DEI TEMPICONTINUA LA GARA DI SOLIDARIETA' PER L'ABRUZZO
SAVONA
Serrande abbassate in segno di lutto oggi in concomitanza con i solenni funerali delle vittime del terremoto che ha colpito
l'Abruzzo.
Lo ha deciso la Confcommercio provinciale per partecipare con un gesto simbolico al lutto nazionale. Tutto il sistema
delle imprese del terziario savonese sarà vicino alla popolazione dell'Abruzzo. le serrande dei negozi verranno semi
abbassate oggi alle 11 e resterannno così fino alla fine delle esequie. «Rivolgiamo l'invito a tutte le categorie e a tutti i
commercianti di aderire a questa iniziativa - dicono alla Confcommercio - e manifestare solidarietà e rispetto ai cittadini e
i nostri colleghi abruzzesi i cui locali sono stati sbriciolati insieme alle loro case e alle trutture pubbliche e private».
Anche Loano si fermerà oggi in occasione dei funerali, anche se non lo farà allo stesso orario ma nel pomeriggio. Lo ha
deciso il sindaco Vaccarezza. Saranno 10 minuti di raccoglimento molto intensi. «Dalle 18 alle 18,10, la città sospenderà
tutte le attività . Esporremo a mezz'asta la bandiera italiana e quella dell'Unione Europea e davanti al Palazzo Comunale
sarà eseguito il "Silenzio"», ha reso noto il sindaco di Loano.
Intanto prosegue la raccolta di fondi promossa da Specchio dei Tempi. Chi volesse fare una donazione può effettuare un
bonifico sul conto corrente bancario con codice Iban IT10 V030 6901 0001 0000 0120 118 o sul conto corrente postale
7104, entrambi intestati a Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, via Marenco 32, 10126 Torino. Si accettano
versamenti anche presso la nostra redazione di Savona (piazza Marconi 3/6).
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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193
Data:
10-04-2009
Il Tempo
Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma
stampa
Passato il momento della prima emergenza, e cioè il primo soccorso alle persone rimaste coinvolte dal sisma che ha
colpito l'Abruzzo, arivano anche le misure per consentire alle popolazioni di sopportare il fermo subìto dalle attività
economiche.
Home Politica prec succ
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macerie in cerca di speranza Onna, ogni famiglia piange qualcuno "Danni per miliardi, i fondi ci sono" Abruzzo, la
paura non finisce mai: ancora scosse
Ecco gli interventi approvati ieri dal Consiglio dei ministri
STOP AI CONTRIBUTI
A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subìto gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori
autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio
delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte
degli enti previdenziali e assistenziali.
INDENNITÀ DI 800 EURO PER GLI IMPRENDITORI
È prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole,
artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. Una somma riconosciuta anche ai
collaboratori coordinati e continuativi.
MEDICINALI.
I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna
formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto
MUTUI
Il terremoto è stato definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla
popolazione con gli istituti di credito. A questo proposito il ministro dell'Economia Tremonti ha inviato all'Associazione
bancaria italiana una lettera chiedendo di considerare le ipotesi di rinviare effettivamente le rate dei mutui e di azzerare o
ridurre i costi connessi alle operazioni bancarie nella zone del terremoto. Sollecitazione raccolta da Unicredit Group che
ha congelato le rate dei mutui per famiglie e piccole e medie imprese e bloccato il recupero crediti.
CONTI CORRENTI
Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da
impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile.
LUCE E GAS
Vengono sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas e, allo
scadere del periodo, potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica e il
Commissario delegato.
BENI CULTURALI
Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno
impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma.
400 EURO AGLI SFOLLATI
Viene inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400
euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o
diversamente abili.
SCUOLA
Assicurata l'attività didattica nei territori sinistrati con un rinvio a un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare
l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Prevista la salvaguardia
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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194
Data:
10-04-2009
Il Tempo
Le misure per aiutare la ripresa dell'economia nelle zone del sisma
dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè se l'anno sarà inferiore a 200 giorni.
FONDI
Aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza arrivata a 100 milioni di euro.
SCIACALLAGGIO
Via all'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle
zone terremotate dalle Forze di polizia.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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195
Data:
Il Tempo
10-04-2009
Anche Michele Iavagnilio tra le vittime del sisma
stampa
Il giovane dopo la laurea era rimasto a L'Aquila dove aveva trovato lavoro
Isernia Il corpo senza vita del 26enne è stato rinvenuto ieri
Home Molise prec succ
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dolore
Deborah Di Vincenzo Per quattro giorni e tre notti i soccorritori hanno lavorato senza sosta, scavando con le mani tra le
macerie della palazzina di via Sant'Andrea a L'Aquila, distrutta dalla furia del terremoto. L'ultimo filo di speranza si è
spezzato ieri mattina quando tra i cumuli di travi e calcinacci una squadra dei Vigili del Fuoco del comando provinciale
del capoluogo pentro ha estratto il corpo senza vita di Michele Iavagnilio, il 26enne di Isernia sesta vittima molisana
dell'inferno abruzzese. Michele viveva nel capoluogo di regione abruzzese da diversi anni. Nel 2007, dopo la laurea,
aveva cominciato a lavorare come operatore presso il centro che assiste bambini e ragazzi con autismo gestito dalla
fondazione «Il Cireneo» Onlus, la cui struttura, nel parco di Collemaggio, è ormai inagibile. Domenica notte era rimasto
nell'appartamento di via Sant'Andrea che divideva con Vittorio Tagliente, l'altro ragazzo di Isernia morto tra le macerie.
Alle 3:32 un terribile boato, poi la violenta scossa sismica, e per lui non c'è stato scampo. Da giorni i genitori e la sorella
Angela erano davanti a quella palazzina crollata. Sperando e pregando di vederlo uscire vivo da quella catastrofe. A
L'Aquila si erano precipitati anche molti amici. Dopo il riconoscimento ufficiale, effettuato ieri mattina dai genitori, la
salma è partita alla volta di Isernia. Dov'è giunta nel tardo pomeriggio presso l'obitorio dell'ospedale «Veneziale» di
Isernia. Ad attenderlo tanti amici, parenti e conoscenti. Oggi a mezzogiorno la comunità isernina saluterà per l'ultima
volta Michele. Il rito funebre si terrà alle 12:00 presso la chiesa del Sacro Cuore. Il sindaco del capoluogo Gabriele
Melogli ha proclamato per oggi il lutto cittadino. «L'intera città aveva sperato fino all'ultimo, ed è rimasta profondamente
segnata dalla prematura e tragica scomparsa di Michele - ha scritto il primo cittadino in una nota -, che aggiunge angoscia
all'angoscia e lutto al lutto. Isernia ha pagato un secondo e crudele tributo al sisma, ed è vicina alla famiglia Iavagnilio in
questo momento di indicibile dolore». La notizia della morte di Michele si è presto diffusa ad Isernia. Tra i cittadini che
fino all'ultimo avevano sperato che il destino riservasse a quel ragazzo una sorte diversa. Invece, il tragico epilogo. Il
dolore degli amici lo si legge chiaramente sui loro volti. «Michele era una persona straordinaria - hanno detto -. Amava la
musica e il suo lavoro. Per tutti noi era un punto di riferimento. Era tranquillo, riflessivo. Spesso ci rivolgevamo a lui per
avere consigli. Perchè aveva sempre la parola giusta al momento giusto». Michele, Vittorio, Danilo, Elvio, Ernesto,
Luana: un tributo altissimo quello pagato dal Molise al violento terremoto che ha messo in ginocchio l'Abruzzo. Dopo la
morte di Ernesto e Luana per giorni l'intera regione è rimasta con il cuore in gola, sperando e pregando di veder tornare
vivi quei ragazzi. Ma la sorte aveva, purtroppo, deciso diversamente.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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196
Data:
Il Tempo
10-04-2009
I chirurghi ricostruiscono il viso a un ferito
stampa
Ospedale di Teramo
TERAMO La terra continua a tremare e la provincia di Teramo continua a contare i danni.
Home Abruzzo prec succ
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oltre 220 morti e migliaia di sfollati Prorogato l'esercizio provvisorio Scontro nel milanese, muore bimbo di 3 anni
Sminare sotto il sole tra le api
Tra gli edifici lesionati anche la Rsa (residenza sanitaria assistita) della Asl di Teramo, che dopo una verifica da parte di
Vigili del Fuoco è stata sgomberata per questioni di sicurezza. La struttura, che ospita per lo più persone anziane, sarà
adesso sottoposta ad ulteriori controlli, mentre i suoi ospiti sono stati sistemati in altri centri. Se la Rsa è stata sgomberata
l'ospedale di Teramo si starebbe invece svuotando da solo. Molti degenti, infatti, dopo le ultime scosse, sarebbero
letteralmente scappati in preda alla paura, nonostante anche l'ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco abbia messo in
evidenza l'assoluta integrità e sicurezza del nosocomio teramano. Nosocomio che ospita numerose persone rimaste ferite
nel sisma, di cui sette ricoverate ne reparto di rianimzione. Pazienti politraumatizzati con patologie da schiacciamento, da
lesioni midollari, da fratture e da trauma toracico che attualmente sono tutti in prognosi riservata. Sempre all'ospedale di
Teramo ieri l'équipe composta dal dottor Paolo Di Emidio del servizio di chirurgia maxillo-facciale e dal dottor Giuseppe
Di Francesco del servizio di anestesia e rianimazione dell'Ospedale di Teramo è riuscita a portare a termine con successo
un delicato intervento di ricostruzione maxillo facciale su un uomo di circa 50 anni vittima del sisma.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
197
Data:
Il Tempo
10-04-2009
Sono 96 i feriti ricoverati nell'ospedale di Avezzano
stampa
Due ali riservate
AVEZZANO Sono attualmente 96 i feriti ricoverati nell'ospedale civile di Avezzano dopo il sisma che ha colpito
L'Aquila.
Home Abruzzo prec succ
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braccati dalle scosse Gli ospedali di Agnone e Venafro a disposizione dei feriti provenienti dalle aree del terremoto
Tanti i feriti negli ospedali della Sabina
Il piano emergenza è scattato lunedì mattina con la spola di ambulanze e mezzi dell'elisoccorso tra l'ospedale di Avezzano
e quello dell'Aquila. La Direzione sanitaria della Asl Avezzano-Sulmona, subito dopo la violenta scossa della notte tra
domenica e lunedì, ha allestito due ali, al secondo e terzo piano, riservate esclusivamente ai ricoveri dei degenti coinvolti
nel sisma. Inoltre per le popolazioni colpite dal terremoto è stato attivato anche un servizio di assistenza psicologica.
S.V.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
198
Data:
10-04-2009
Il Tempo
Introvabili una coppia con un bimbo piccolo e un impiegato
stampa
Ancora quattro i dispersi
Francesco Flamminio LANCIANO Silvia Martelli, il marito e il loro bambino di appena 10 giorni vivono a Pettino, alle
porte de L'Aquila.
Home Abruzzo prec succ
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piazze. Traffico in tilt «Facce da bimbo» il libro per aiutare la pediatria Grillo 6 Poco più di sette minuti per il reatino,
impiegato da Lino Lardo in un paio di occasioni. Se a scuola c'è il bimbo straniero Rapine con il bebè Coppia
condannata
Per giorni sono stati inseriti nell'elenco dei dispersi originari di Lanciano, creando una girandola di voci infondate in città.
In realtà chi era legata al capoluogo frentano era solo Silvia, oggi 34enne, che aveva studiato all'ITC "Enrico Fermi"
diplomandosi nel 1993. Arrivava da Casalbordino ed era ospite del convitto del Gesù Bambino. Dal 2004 si era trasferita
a Pettino, dove lunedì notte è stata travolta dalle macerie della sua casa devastata dal sisma. Di lei e del resto della sua
famiglia non si hanno ancora notizie. Così come non si hanno notizie di Mario Barone, originario di Santa Maria Imbaro,
dipendente in un Comune della provincia dell'Aquila, anche lui disperso da lunedì notte. Resta comunque ancora molta
confusione sui dati e le città di residenza dei dispersi, che finora hanno creato lungaggini nell'individuazione degli
scomparsi. A Lanciano, infatti, venivano ad esempio legati i nomi di persone coinvolte nel sisma, che però vivevano da
tutt'altra parte. Nel frattempo l'Arciconfraternita San Filippo Neri sta organizzando una raccolta di generi di prima
necessità per i terremotati, arriva la segnalazione di persone che si busserebbero alle porte dei lancianesi per chiedere
contributi in denaro. "Invitiamo - spiegano dal sodalizio - a denunciare questi fatti alle forze dell'ordine, in quanto
l'arciconfraternita non ha promosso raccolte di denaro".
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
199
Data:
Il Tirreno
10-04-2009
Estratto da pagina:
9
non volevo truffare ma fare del bene
- Lucca
«»
Si difende la donna che ha raccolto i fondi: ho sbagliato per generosità
VIAREGGIO. «Ero in assoluta buonafede, volevo soltanto dare una mano per quelle popolazioni colpite dal terremoto.
Ma ho sbagliato a non farmi autorizzare dall'associazione di volontariato». C'è amarezza autentica nelle parole di G.C., 44
anni, la donna viareggina identificata dai carabinieri dopo aver raccolto la somma di 540 euro con un «porta a porta» nella
zona del centro e della Darsena a favore dell'Abruzzo dilaniato dal sisma.
Tramite il suo avvocato, Cosimo Zei, ha voluto spiegare i motivi che l'hanno portata a girare casa per casa senza avere il
placet da parte dell'associazione alla quale, peraltro, è regolarmente iscritta.
«La mia assistita - spiega Zei - al momento non ha denunce a suo carico, la sua situazione è in corso di accertamento: si
ipotizza comunque il reato di truffa. L'unico vero provvedimento è l'immediata sospensione che l'associazione le ha
notificato, vista la gravità del gesto. Mi ha detto di aver preso l'iniziativa in maniera autonoma ma in assoluta buonafede, e
che avrebbe consegnato all'associazione la busta che conteneva i 540 euro, divisi in banconote da 50, 20 e dieci euro.
Tra l'altro ha visitato famiglie che abitavano nella sua zona, quella di via Vittorio Veneto, e che quindi la conoscevano
alla perfezione, vestiva la divisa dell'associazione con tanto di tesserino identificativo. Alla fine però è accaduto che uno
dei cittadini che ha effettuato la donazione ha telefonato alla sede dell'associazione, ha saputo che non era stata
organizzata alcuna raccolta e quindi ha segnalato la vicenda».
G.C. non avrebbe problemi economici e dunque non avrebbe cercato di truffare nessuno, anche se nel suo passato ci
sarebbero alcuni episodi piuttosto controversi.
La donna, secondo quanto rilevato dai carabinieri, il giorno successivo al sisma avrebbe indossato la divisa e aveva fatto il
giro di alcune attività commerciali di via Paolo Savi in Darsena per raccogliere fondi pro-terremotati.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
200
Data:
Il Tirreno
10-04-2009
Estratto da pagina:
2
gli sciacalli del terremoto sono anche qui
- Prato
Si fingono operatori della Caritas e chiedono contributi porta a porta
E Confesercenti invita i negozianti a sospendere l'attività per un minuto
PRATO. Anche nella macchina della solidarietà, messa in moto in questi giorni per aiutare la popolazione abruzzese
colpita dal terremoto, cercano di insinuarsi imbroglioni e truffatori. La Caritas diocesana segnala che alcune persone,
spacciandosi per suoi operatori, stanno girando casa per casa, chiedendo un contributo per i terremotati. Il direttore Idalia
Venco tiene a precisare che «né la Caritas diocesana, né le sue emanazioni parrocchiali, hanno organizzato una raccolta
fondi utilizzando questo sistema».
«Probabilmente - aggiunge Idalia Venco - qualcuno sta approfittando della situazione e della buona fede delle persone a
scopi personali». E' la concreta dimostrazione che gli sciacalli non operano solo nelle zone colpite dal sisma, ma anche a
distanza, tentando di intercettare il grande flusso di denaro diretto a chi ne ha davvero bisogno.
La Caritas ricorda che l'unico modo per fare donazioni e contribuire al fondo predisposto insieme alla Diocesi di Prato, è
quello di fare un versamento sul conto corrente postale 12270500 intestato a Caritas Prato. Oppure sul conto corrente
bancario di Caritas Prato con IBAN: IT80 K06020 21501 090570006056. In entrambi i casi la causale è “Terremoto
Abruzzo”. Un'ultima possibilità è quella di portare le offerte direttamente alla sede della Caritas in via del Seminario, 36.
Intanto il presidente della Confesercenti, Alessandro Giacomelli, invita tutti i commercianti pratesi a sospendere
temporaneamente l'attività in segno di lutto in occasione dei funerali di Stato per le vittime, che si terranno oggi alle 11
nella caserma della guardia di finanza de L'Aquila. Inoltre, per dimostrare solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma la
Confesercenti Abruzzo ha aperto un conto corrente sul quale potranno essere indirizzati i versamenti di solidarietà. Il
conto è intestato a Confesercenti Regionale Abruzzo pro terremoto l'Aquila, Codice Iban: IT88V 05550 1540 0000 00054
0221. Stamattina una delegazione di panificatori abruzzesi della Confesercenti tornerà nelle zone terremotate per
distribuire il pane ed altri alimenti.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
201
Data:
Il Tirreno
10-04-2009
Estratto da pagina:
9
dal concerto lirico alla partita di hockey
- Lucca
Pieno il magazzino di Rifondazione che sostiene San Biagio di Tempera
Conti correnti. Tutti i numeri utili per contribuire in denaro
VIAREGGIO. Dal concerto lirico alla raccolta di fondi, fino all'incasso di eventi sportivi: tutta la città, in ogni sua
componente, si sta mobilitando concretamente per le popolazioni colpite dal terribile sisma d'Abruzzo. Una gara di
solidarietà che va oltre schieramenti politici o ideologici e che conferma, se ce n'era bisogno, il grande cuore della
Versilia. Ecco iniziative e appuntamenti.
Pucciniano in concerto. Fondazione Festival pucciniano e Comune di Viareggio insieme per aiutare la popolazione
abruzzese colpita dal terremoto. Con un concerto di beneficenza, il prossimo 23 aprile al Teatro Politeama. Concerto per il
quale hanno già dato la loro disponibilità, tra gli artisti del Festival, Donata d'Annunzio Lombardi, Luca Salsi, il
compositore e pianista viareggino Luigi Nicolini, l'Orchestra del Festival Puccini e molti altri. Tutti si esibiranno senza
compenso alcuno. Il ricavato sarà gestito direttamente dal Comune de L'Aquila.
Per informazioni e prenotazioni: biglietteria del Festival Puccini (0584 359322) oppure TuttoEventi (0584 427201).
Il costo del biglietto della serata è di 20. La Fondazione e il Comune ringraziano anche il Teatro Politeama per la
collaborazione all'organizzazione dell'iniziativa.
Confesercenti. Confesercenti Versilia ricorda il conto corrente intestato a Confesercenti Abruzzo pro Terremoto
(IT88V0555015400000000540221) e invita imprenditori, commercianti, cittadini ad essere vicini al popolo abruzzese.
Hockey solidale.
La solidarietà nei confronti dei terremotati dell'Abruzzo passa anche attraverso l'hockey su pista e, in città lo fa nel ricordo
di Matteo Ricci, il ventiduenne ex giocatore del Cgc prematuramente scomparso. L'iniziativa è dei suoi compagni ed
amici del Cgc Hockey che hanno organizzato per sabato prossimo alle 18 al PalaBarsacchi un'amichevole davvero
particolare proprio per ricordare Matteo. L'entrata è libera ma all'ingresso verrà predisposto un particolare contenitore
dove chiunque potrà effettuare un'offerta libera.
Conti correnti. La Protezione civile di Viareggio ricorda i conti correnti ufficiali pro terremotati. Quelli della Regione
Abruzzo IT69L0300215300000410000000 UnicrediT Banca, delle Poste italiane 10400000 (per entrambi causale
“donazione per il sisma), dell'Associazione nazionale comuni italiani IT56D0322603203000500074907 (causale
emergenza terremoto Abruzzo).
Brigate solidali. Sede di Rifondazione «sommersa dalla generosità dei viareggini». La prima consegna di aiuti - informa
la segreteria della Versilia - «sarà effettuata nel giro di pochi giorni in accordo con la Brigata di solidarietà attiva di
Rifondazione che opera da giorni a San Biagio di Tempera». Per sottoscrivere: conto corrente
IT32J0312703201CC0340001497.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
202
Data:
Trentino
10-04-2009
L'Appennino tremerà a lungo
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
203
Data:
10-04-2009
La Tribuna di Treviso
Il sisma cancella il traforo
I 40 milioni dell'Anas saranno destinati all'Abruzzo
Solidarietà per l'Aquila Metà dell'incasso del libro di Scottà per la ricostruzione
VITTORIO VENETO. Il terremoto in Abruzzo rischia di far saltare il traforo di Santa Augusta. Lo ha dichiarato il
sindaco di Vittorio Veneto, Giancarlo Scottà, nell'incontro di ieri con la stampa per la presentazione del libro «Vittorio
Veneto. Le ragioni di un antico orgoglio».
«C'è il rischio che il finanziamento dell'Anas venga dirottato verso altre infrastrutture» ha detto il primo cittadino uscente.
Per il traforo l'Anas aveva messo a bilancio 40 milioni di euro. Proprio in questi giorni doveva essere pubblicato il bando
per il progetto esecutivo. Una brutta tegola sulla testa di Serravalle e dell'intera città. Ieri il sindaco doveva annunciare la
«sorpresa di Pasqua», ovvero che il «sogno del traforo», coltivatati ormai da 40 anni, stava per realizzarsi. Invece ha
detto, più mestamente, che bisognerà ancora aspettare, perché «E' giusto che le poche risorse disponibili vadano a coloro
che oggi hanno più bisogno». L'Anas, peraltro, ha già pronto il progetto e sta per fare il bando di gara per assegnarne
l'esecuzione definitiva. Lo studio riguarda solo il tratto di attraversamento della montagna di Santa Augusta. Il
finanziamento, quindi, è limitato a 40 milioni di euro. «Sarebbe già molto - ha commentato il sindaco - per liberare
Serravalle dal traffico». L'imprevisto del terremoto sospende l'iter. E a proposito di terremoto, c'è da segnalare che 2.500
delle 5 mila copie del libro presentato ieri non saranno regalate, ma verranno distribuiti a chi donerà da 10 euro in su per i
terremotati, con tanto di certificazione. Il primo lo ha acquistato lo stesso sindaco. Gli sponsor del volume, Enel,
Permastelisa, Emisfero e Tegolaia Canadese hanno rinunciato ai 150 libri di spettanza ciascuno, perché anche questi siano
messi in offerta per i terremotati. Il volume è costato 40 mila euro, metà dei quali a carico del Comune. I 4 sponsor, che
sono intervenuti con 5 mila euro ciascuno, hanno deciso di acquistare anche loro i libri per i rispettivi enti o ditte,
contribuendo doppiamente alla solidarietà per i terremotati. «Quanto raccoglieremo sarà destinato - puntualizza il sindaco
Scottà - a un obiettivo preciso di ricostruzione, che concorderemo con la protezione civile». (f.d.m.)
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
204
Data:
10-04-2009
La Tribuna di Treviso
L'Appennino tremerà a lungo
«»
Il sismologo Marcellini: è una caratteristica di queste zone
«Non conta il numero degli episodi, ma l'intensità con cui si manifestano»
MILANO. «Secondo la mia esperienza in Abruzzo non dovrebbe avvenire un'altra scossa di potenza simile a quella
devastante che ha provocato morte e distruzione. E trovo azzardato sostenere, come dicono altri ricercatori ed esperti del
settore, che il terremoto si starebbe spostando verso nord-ovest. Non servono gli allarmismi. Dobbiamo valutare la
situazione attenendoci ai dati effettivi di rilevamento».
Alberto Marcellini, sismologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, è uno dei massimi esperti in
eventi sismici.
In questo periodo è impegnato in una ricerca sui terremoti in California e ieri, poco prima di entrare in una riunione
dedicata al sisma abruzzese, ci ha spiegato dettagli importanti per capire la natura delle scosse sismiche che continuano a
manifestarsi all'Aquila.
Professor Marcellini, in soli quattro giorni si sono verificate 700 scosse. Lei sostiene che non ne avverranno altre di grave
entità. E' una certezza o una ipotesi?
«Di certo nei terremoti c'è ben poco. Ma secondo i miei studi e la mia ventennale esperienza ritengo che il numero delle
scosse significa poco rispetto alla gravità di un evento sismico di una certa entità. Mi spiego meglio. L'energia sprigionata
dal terremoto è minima rispetto a quella inglobata nel sottosuolo. Per esempio in Irpinia, nel 1980, il sisma fu 40-50 volte
più forte di quello attuale con una accelerazione massima di 0,33 con magnitudo 6.7-6.9. All'Aquila la magnitudo è stata
di 5.9-6 e le scosse continuano, alcune più forti e altre con meno intensità ma ciò non significa che il terremoto si
svilupperà in modo ancor più grave. La certezza ovviamente non c'è. Sappiamo però che lo stile dei terremoti
dell'Appennino centrale è caratterizzato da sequenze lunghe».
In sostanza le scosse possono ripetersi e con maggiore o minore intensità anche per mesi?
«Sì. Infatti nel 1972 si avvertì una scossa ad Ancona ma nel febbraio successivo la terra tremò fortissimo arrivando a una
magnitudo 4.8. Lo sciame delle scosse, ovvero il numero di espisodi, non ha un significato importante. Ciò che è
fondamentale è l'intensità».
Ma se il terremoto continua, significa che l'energia inglobata nel sottosuolo non trova sufficiente sfogo e dunque continua
a provocare lo spostamento in superficie?
«L'energia prodotta dalla pressione delle rocce e dal terreno del sottosuolo si misura in “bar”. In pratica se diciamo che la
massa energetica immagazzinata è di 2.000 bar, il terremoto libera soltanto tra i 50 e i 100 bar. L'energia rimanente è
tantissima e resta nel sottosuolo provocando le cosiddette scosse di assestamento».
Roberta Rizzo
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Speciale Terremoto Abruzzo
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205
Data:
10-04-2009
La Tribuna di Treviso
Il cuore della Marca adotta l'Abruzzo
A Treviso alcuni negozianti si «autotassano» gli incassi della giornata, a Montebelluna i partiti «nemici» raccolgono
assieme aiuti in piazza
La Provincia devolve un'ora di lavoro e Crespano accoglie una sfollata
TREVISO. I dipendenti della provincia che donano il corrispettivo di un'ora di lavoro; i negozianti che si «autotassano»; i
comuni che stanziano nuovi fondi; partiti di opposte fazioni che insieme, per Pasqua, raccolgono soldi in piazza a
Montebelluna; il paese di Crespano che dà ospitalità a una ragazza abruzzese trovata a vagare dopo la morte del fidanzato
a Onna; gli alpini di Tarzo in partenza. La solidarietà della Marca per l'Abruzzo terremotato non si ferma.
La prima notizia viene da Treviso: su proposta delle organizzazioni sindacali, il direttore generale della Provincia ha
invitato i dipendenti a devolvere il corrispettivo di un'ora di lavoro alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Si tratta
di un contributo volontario, anche se già sono arrivate numerose le adesioni dei dipendenti. Questi soldi andranno ad
integrare il fondo a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto. In particolare, in un apposito capitolo di bilancio,
sono già confluiti i 25 mila euro versati dall'amministrazione e i 10 mila versati personalmente dal presidente e dai
componenti della giunta. In questo tale capitolo confluiranno i contributi dei dipendenti e le offerte provenienti dai
cittadini. Intanto in città alcuni negozi hanno deciso di devolvere parte dell'incasso ai terremotati. «Faccio un bonifico al
giorno - dice Albino Geromel - così non ci sono equivoci.
Anche l'amministrazione comunale di Montebelluna, oltre ai 5 mila euro già stanziati sul conto corrente pro-terremotati di
Tempera, ha deciso di versare ulteriori 5mila euro per l'emergenza Abruzzo, destinati a sostenere la Protezione Civile
montebellunese che da martedì si trova a San Felice d'Ocre. E l'assessore alla Protezione civile, Edo Cornuda, sarà la
prossima settimana in Abruzzo per verificare di persona lo stato in cui si trovano Tempera, il paese di cui è parroco il
montebellunese don Giovanni Gatto, e San Felice d'Ocre, dove è stato dislocato il nucleo di Pc di Montebelluna. Inoltre,
Fabio Faccin, capogruppo di Energia Civile, e Flavio Bacchiega, capogruppo del Pne a Montebelluna, hanno messo da
parte la militanza su opposte sponde e assieme hanno organizzato una iniziativa per raccogliere aiuti. La domenica di
Pasqua e il lunedì di Pasquetta saranno in piazza con un gazebo.
Gli angeli dell'Avab di Crespano, invece, «adottano» Nicoletta, una ragazza di 21 anni di Sassa. Sarà ospite di una
famiglia di Crespano per passare qualche settimana, lontana dall'inferno dell'Abruzzo. La giovane, domenica notte, ha
perso il fidanzato e mercoledì sera vagava senza meta tra le macerie di San Panfilo d'Ocre, affidata ai volontari di
Crespano. Racconta Giampaolo Berton che guida la delegazione: «Girava senza meta tra le case crollate di San Panfilo.
Nicoletta ha perso il fidanzato, morto sotto le macerie di Onna». I volontari di Crespano hanno deciso di adottarla. «Qui continua Berton - le è rimasto ben poco. Il terremoto le ha rubato la giovinezza e il cuore. Ci siamo attivati e abbiamo
subito trovato una famiglia disposta a ospitarla». Nicoletta partirà con un familiare. A Berton è stato affidata la gestione di
115 volontari veneti e il compito di coordinare i loro interventi nelle zone terremotate.
Anche gli alpini di Tarzo gemellati con Paganica, colpita dal tremendo terremoto, tra qualche giorno, avuto il via libera
dalla direzione nazionale, partiranno per portare un concreto appoggio agli amici abruzzesi. «Sono in costante contatto
con Corrado Palmerini, capogruppo della sezione di Paganica - spiega Pietro Gregoletto, capogruppo della sezione di
Tarzo - Da quando è avvenuto il disastro ci siamo sentiti diverse volte esprimendo solidarietà e amicizia agli amici alpini
e alle popolazioni colpite».
(Hanno collaborato Enzo Favero, Angela Dussin e Stefania Rotella)
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
206
Data:
10-04-2009
La Tribuna di Treviso
Il Coro Stella Alpina per i terremotati
Il Coro «Stella Alpina» per i terremotati
Domani pomeriggio recital benefico sotto la Loggia dei Cavalieri
L'arte del canto, e la radici della nostra tradizione per la solidarietà a chi in questi giorni soffre e si dispera per i lutti e le
privazioni imposte dal sisma in Abruzzo. L'associazione «Coro stella alpina di Treviso» con Comune di Treviso e gruppo
alpini di Treviso, domani alle 17, organizza sotto la loggia dei Cavalieri a Treviso un concerto in onore delle vittime del
terremoto.
Diretto dal maestro castellano Diego Basso, il coro eseguirà un programma di canzoni che spazieranno dal repertorio
popolare ai canti d'autore. Il ricavato del concerto sarà destinato alle popolazioni che in questo momento stanno vivendo
l'incubo della morte e della dsitruzione.
Il Coro Stella Alpina di Treviso nel 60º di fondazione vuole dare l'ennesima dimostrazione di sensibilità, contribuendo
alla ricostruzione di quelle terre massacrate dal terremoto utilizzando le proprie risorse migliore: il canto e lo spirito di
solidarietà.
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Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
207
Data:
10-04-2009
L'Unione Sarda (Nazionale)
Estratto da pagina:
103
In tutta Italia è gara di solidariertà
Primo Piano
gli aiuti
ROMA Si fa sempre più folta con il passare del tempo la partecipazione di organismi istituzionali, enti e associazioni di
categoria che a vario titolo si sono attivati sul fronte della solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. A
cominciare dalla Banca d'Italia, che ha deciso, come primo intervento di solidarietà, di versare un milione di euro
all'organizzazione guidata da Guido Bertolaso. Mobilitate anche le Poste Italiane, che ieri hanno reso noto di voler
devolvere la commissione di 1,10 euro pagata per i versamenti sul conto corrente 10400000. Telecom ha invece sospeso
l'invio delle bollette telefoniche ai clienti dell'area colpita dal sisma e stanzierà 200 mila euro per le popolazioni colpite e
1 milione di euro per il recupero del patrimonio storico e artistico. Una gara di solidarietà è partita anche in Australia,
dove alcuni club abruzzesi hanno formato un comitato per il coordinamento in soccorso dei loro corregionali.
Un'iniziativa l'ha messe in campo anche San Giuliano di Puglia, paese simbolo del terremoto in Molise, che ha accolto gli
sfollati abruzzesi.
Attivata anche la rete degli oltre 2400 Cral legati a “Cralnetwork”, la quale, su invito dell'Anci ha lanciato un appello ai
suoi iscritti affinché contribuiscano alla raccolta fondi per i terremotati e per le vittime del sisma. Legato all'Anci anche il
Coordinamento nazionale 'Informagiovanì, che si è detto pronto a mobilitare energie e professionalità a supporto delle
iniziative promosse dal ministero della Gioventù con l'azione “Giovani protagonisti della ricostruzione”. Mobilitato anche
il mondo dello sport: la Lazio calcio ha attivato una raccolta fondi e di generi di prima necessità che si svolgerà prima del
fischio d'inizio del derby romano sabato prossimo. Sarà devoluto ai terremotati l'incasso della partita di basket Benetton
Treviso-Angelico Biella di domani.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
208
Data:
10-04-2009
L'Unione Sarda (Nazionale)
Estratto da pagina:
102
Ancora scosse e paura, il sisma si sposta verso nord
Primo Piano
ROMA C'è la possibilità di nuove scosse ma non si può prevederne la localizzazione o la prossima magnitudo. Intanto le
ultime scosse si sono spostate verso nord. Lo ha affermato Lucia Margheriti, del centro nazionale terremoti dell'Ingv. Ieri
alle 21 e 40 una nuova forte scossa è stata registrata nell'Aquilano. La notte tra mercoledì e giovedì una scossa alle 0,55
con magnitudo 4.3 si è stata registrata nella zona di Pizzoli a nord dell'Aquila, poi alle 2,52 l'evento più forte di magnitudo
5.2 e, alle 5,14, di nuovo una scossa nell'aquilano quindi alle 6,32 un nuovo evento di magnitudo 4 ancora a Nord.
Uno spostamento da Sud a Nord che si sta verificando in una zona tutta sismica. Dopo il forte evento di lunedì l'energia
ora preme quindi su altri punti provocando eventi sismici di assestamento in quelli più fragili che non reggono la nuova
pressione.
Secondo l'analisi di Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria, sul perché
la mappa delle tre scosse più forti indichi zone diverse tra loro, dai dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
(Ingv) «si comincia a capire che potrebbe non trattarsi della stessa faglia. Potrebbero essere più strutture sismogenetiche
diverse. Faglie parallele o leggermente spostate». Poi andrà verificato, con gli elementi che si stanno raccogliendo in
queste ore, «se le diverse faglie si raccordano in profondità».
«In questo momento - ha detto Cavinato - il trend sembrerebbe quello di uno spostamento verso nord-ovest». Come Cnr,
«le nostre ricerche - ha proseguito il geologo - sono finalizzate allo studio della struttura superficiale e profonda dell'area
interessata dagli eventi sismici. Questi studi hanno come obiettivo quello di contribuire alla realizzazione di studi di
microzionazione sismica». Certo, «è difficile trovare zone esenti da rischi geologici sulla fascia appenninica. Per questo,
nonostante la pianificazione che si potrà avere - ha concluso Cavinato - sarà fondamentale costruire bene». E che il fronte
si sia spostato lo dimostrano gli eventi sismici della notte tra mercoledì e giovedì. Epicentro dello sciame sismico si
conferma una zona più a nord dell'Aquila che coinvolge i centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e
Montereale.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
209
Data:
10-04-2009
L'Unione Sarda (Nazionale)
Estratto da pagina:
103
Il Consiglio dei ministri ha approvato misure straordinarie
Primo Piano
ROMA Stop a pagamenti di luce e gas, rinegoziazione dei mutui, misure anti-sciacalli, 800 euro al mese per artigiani e
agricoltori, 400 per gli sfollati. Prima la solidarietà, ora i fatti. Ieri il Consiglio dei ministri ha stabilito una serie di
provvedimenti per venire incontro ai terremotati dell'Abruzzo.
LAVORATORI AUTONOMI Prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del
pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie
professionali.
800 EURO È l'indennità mensile per tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e
simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici.
MEDICINALI I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale,
senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto.
MUTUI Il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla
popolazione con gli istituti di credito.
CONTI CORRENTI Istituiti dalla Protezione civile specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle
donazioni e atti di liberalità.
LUCE E GAS Sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas.
BENI CULTURALI Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni e atti di
liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma.
400 EURO AGLI SFOLLATI Viene quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad
un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai
65 anni o diversamente abili.
100 MILIONI PER EMERGENZA Il ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha annunciato che con
variazione di bilancio è stata aumentata di 70 milioni di euro la somma stanziata per l'emergenza, che giunge così a 100
milioni di euro.
MISURE ANTISCIACALLI Il governo ha deciso l'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di
pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
210
Data:
L'Unita
10-04-2009
Dopo il sisma, le frane Se ne temono dodicimila
Dopo il sisma, le frane
Se ne temono dodicimila
Le montagne sono gonfie d'acqua, il terremoto ha già provocato
pesanti smottamenti. Gravi i rischi per i costoni a ridosso delle strade
ENRICO FIERRO
Capisci che il pericolo adesso ha anche un altro nome, quando con la macchina ti devi fermare sul ciglio di quel ponte
crollato. Spezzato in due e tuffatosi nelle acque del fiume Aterno. Capisci che ora nell'Abruzzo martoriato dal terremoto
infinito il male può venire dalle sue montagne. Che si sbriciolano, franano, piombano giù a valle. A Fossa, uno dei paesi
ai margini del “cratere”, le scosse non si sono limitate ad abbattere buona parte del bellissimo centro storico, ma hanno
risvegliato da un sonno lunghissimo il monte Circolo che si impone sul paese degradando in un insieme di doline
carsiche. Dolina è un nome gentile che in sloveno sta per valle, una depressione del terreno, un fosso. Forse da qui il
nome del paese.
«Certo, lo sapevamo che la montagna era un pericolo e stavamo provvedendo a metterla in sicurezza», dice Luigi Calvisi,
un medico che da otto anni è il sindaco di questo borgo di 700 anime. Seduto in una tenda ci racconta il suo rammarico.
«Avevamo ottenuto 400 milioni per il ripristino idrogeologico dell'area, una parte di quei soldi li avevo spesi per uno
studio scientifico. E sai qual è stato il risultato? In caso di terremoto la montagna si sarebbe sbriciolata. Ecco, questo
dicevano i tecnici. Peccato,avevamo ottenuto altri 650mila euro per rendere finalmente sicura la nostra montagna. I lavori
dovevano iniziare dopo Pasqua». Il terremoto è arrivato prima, la frana si è risvegliata e il paese intero è stato bombardato
di massi. Ora è un borgo fantasma con le case off limits.
Sono dodicimila le frane che incombono sull'Abruzzo. Un'emergenza nell'emergenza. Aggravata dal fatto che
quest'inverno ha piovuto tanto. Le montagne sono gonfie d'acqua e rischiano di esplodere. «Una situazione grave che
impone un monitoraggio contino», ammettono gli esperti. «Noi li chiamiamo movimenti franosi sismo indotti, ma è
inutile nasconderci dietro le parole, ci aspettiamo che fenomeni franosi già noti e sotto osservazione abbiano una
recrudescenza».
L'allarme dei geologi Alessandro Urbani, del Dipartimento difesa del suolo della Regione Abruzzo, e Luciano Del Sordo,
dell'Autorità di Bacino, sono due geologi e non nascondono il loro allarme. «C'è molta preoccupazione per i piccoli centri,
quelli a ridosso delle montagne che ora sono attraversati dal transito delle colonne dei mezzi di soccorso. La situazione
più preoccupate è certamente quella tra Assergi e Paganica». Qui, proprio sotto il Gran Sasso, c'è l'unico casello aperto
dell'autostrada che porta a l'Aquila. In questi giorni la strada, un budello stretto tra la montagna e i boschi, è una teoria di
lunghe file di camion e autocolonne dei soccorsi.
«La situazione è veramente preoccupante, abbiamo una serie di situazioni urgentissime e da affrontare subito se non
vogliamo altre tragedie». Pio Alleva è assessore provinciale alla viabilità e ai grandi rischi. «È vero ha piovuto tanto e la
pioggia ha come dilavato il suolo creando una serie di smottamenti. Già di per sé problematici. E ora ancora non siamo in
grado di dire quanto questi fenomeni siano stati aggravati dal terremoto».
L'elenco delle frane in corso è lungo, c'è uno studio fatto dalla Provincia che parla delle situazioni più a rischio e di sette
fenomeni di smottamento in corso, «cinque dei quali - ammette l'assessore - siamo riusciti solo a tamponarli». I rischi più
grossi, però, riguardano i costoni a ridosso delle strade che per la maggior parte attraversano centri storici. «Va fatto
subito un monitoraggio capillare - dice Alleva -. In particolare su una serie arterie».
La strada regionale che da Balzano porta a Paganica (la 17 bis), la 615, a tratti già bloccata dalle frane, la 261.
Smottamenti e frane incombono anche sulla provinciale 36, quella che porta verso Fossa. «Questa è la situazione più
drammatica – ammette l'assessore – perché se si verificano altri smottamenti sula lato di Casentino e Monticchio c'è il
rischio che l'intera zona venga isolata». Infine le dighe e gli invasi artificiali. Quello di Campotosto è il più grande d'Italia.
È troppo pieno, svuotatelo, si legge su un blog di geologi. I tecnici ammettono: nei prossimi giorni anche a Campotosto si
vedrà se il terremoto ha fatto danni.
Il reportage
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
211
Data:
10-04-2009
Virgilio Notizie
Sisma Abruzzo/ Sale a 287 il numero delle vittime
Roma, 9 apr. (Apcom) - Sale a 287 il numero delle vittime del sisma in Abruzzo. Tra queste una non è ancora stata
identificata. E' quanto risulta dall'elenco delle vittime pubblicato dalla Protezione Civile.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
212
Data:
09-04-2009
Wall Street Italia
SISMA ABRUZZO/ GELMINI: 110 MILIONI PER RICOSTRUZIONE SCUOL
E
di Apcom
Tra le misure incentivi per straordinari per recuperare ritardi
Roma, 9 apr. (Apcom) - Centodieci milioni di euro per la ricostruzione e la riorganizzazione delle scuole d'Abruzzo
colpite dal sisma. E' solo uno dei provvedimenti contenuti nella ordinanza di protezione civile sulle misure per l'istruzione
nelle località colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile. Il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato questi provvedimenti
in una conferenza stampa che si è tenuta oggi a L'Aquila. Oltre allo stanziamento, ha spiegato, verrà garantito lo
svolgimento dell'anno scolastico. Le scuole abruzzesi, inoltre, potranno adottare soluzioni organizzative che consentano di
recuperare il mancato svolgimento delle attività didattiche a causa dell'inagibilità dei locali scolastici, quali l'adattamento
del calendario scolastico e delle iscrizioni, la flessibilità dell'orario e della durata delle lezioni, la definizione dell'organico
anche in deroga alle disposizioni vigenti, l'articolazione e la composizioni delle classi o sezioni, le modalità di
svolgimento degli esami di Stato e l'attivazione di insegnamenti integrativi e aggiuntivi anche nei mesi estivi. In queste
scuole l'anno scolastico 2008/2009 sarà considerato comunque valido sulla base delle attività effettivamente svolte, anche
se i giorni di lezione sono stati meno di 200. Ancora, gli alunni delle zone colpite possono iscriversi in tutte le scuole della
regione e grazie a queste norme tutte le scuole dell'Abruzzo avranno la possibilità di ospitare nelle loro classi alunni
provenienti dalle zone colpite dal terremoto. Oltre ai provvedimenti presentati in Consiglio dei Ministri saranno avviate
una serie di iniziative a sostegno degli studenti, delle scuole e delle università presenti nelle zone colpite dal sisma: si
stanno studiando provvedimenti e iniziative per riorganizzare la didattica dell'Università de L'Aquila e si allestiranno
tensostrutture per riprendere l'attività scolastica. Ancora, si valuta di accorpare nelle stesse classi i ragazzi di 1-2
elementare e i ragazzi 3-4-5 elementare. E'in corso una verifica per capire se qualche struttura è agibile per utilizzarla con
turni durante tutta la giornata. Non solo: vengono introdotti speciali incentivi per favorire gli straordinari e i doppi turni di
professori e personale amministrativo ed aumentare le ore di lezione, per recuperare i ritardi nell'attività didattica ed è
previsto lo stanziamento straordinario di 16 milioni di euro per la ricostruzione della Casa dello Studente de L'Aquila.
(segue)
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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213
Data:
10-04-2009
Wall Street Italia
SISMA ABRUZZO/ SALE A 287 IL NUMERO DELLE VITTIME
di Apcom
Una non identificata
Roma, 9 apr. (Apcom) - Sale a 287 il numero delle vittime del sisma in Abruzzo. Tra queste una non è ancora stata
identificata. E' quanto risulta dall'elenco delle vittime pubblicato dalla Protezione Civile.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
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214
Data:
10-04-2009
Wall Street Italia
SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, LA MAGNITUDO E' 3,
7
di Apcom
Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete
Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile ha corretto al ribasso la magnitudo della nuova scossa nell'Aquilano.
Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione.
Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,7 e non 3,9 gradi della scala Richter.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
215
Data:
10-04-2009
Wall Street Italia
PRIMA LISTA DELLE VITTIME DEL SISMA
La Regione Abruzzo ha diffuso l'elenco ufficiale provvisorio dei nomi delle persone morte nel terremoto. Ecco la lista
ripresa dall'Adnkronos
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
216
Data:
10-04-2009
Wall Street Italia
SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA ALLE 5.22, MAGNITUDO 3,9
di Apcom
Epicentro tra Pizzoli, Capitignano, Barete
Roma, 10 apr. (Apcom) - La Protezione Civile comunica che stanotte c'è stata una nuova scossa nell'Aquilano.
Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione.
Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 5.22 con magnitudo 3,9 gradi della scala Richter.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
217
Data:
10-04-2009
Wall Street Italia
SISMA ABRUZZO/ NUOVA REPLICA DI MAGNITUDO 3,6
di Apcom
Registrata alle ore 0.40
Roma, 10 apr. (Apcom) - Nuova scossa sismica nell'Aquilano, segnalata dalla Protezione Civile. Nell'ambito dello
sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località
prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 0.40 con magnitudo 3,6 gradi della scala Richter.
Argomento:
Speciale Terremoto Abruzzo
Pag.
218